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Coppie in prime nozze e in unione libera: differenze e somiglianze nelle caratteristiche familiari e negli aiuti ricevuti Romina Fraboni Eleonora Meli Qualità della vita in Italia: venti anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’Istat Roma, 28 febbraio 2015

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Coppie in prime nozze e in unione libera:

differenze e somiglianze nelle caratteristiche familiarie negli aiuti ricevuti

Romina Fraboni Eleonora Meli

Qualità della vita in Italia: venti anni di studi attraverso l’indagine Multiscopo dell’IstatRoma, 28 febbraio 2015

Indice

1. Il cambiamento nelle modalità del ‘fare famiglia’ in Italia: un comportamento innovativo

2. L’adeguamento dei contenuti informativi delle indagini statistiche ufficiali ad un fenomeno in evoluzione

3. Obiettivo del lavoro: fino a che punto la diffusione delle unioni libere è stato accompagnato da un avvicinamento alle coppie coniugate?1. Le caratteristiche delle coppie2. La rete familiare e gli aiuti ricevuti

4. Conclusioni

Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

UN TEMPO: famiglia censuaria con tipologie standardOGGI: da famiglia “di fatto” all’interno delle mura domestiche a “famiglia-rete”

1983: Strutture e comportamenti familiari:•Struttura della famiglia•Relazioni familiari•Rete degli aiuti gratuiti

1987-1991: Indagini Multiscopo sulle Famiglie:•Nuove forme di vita familiare (unioni libere)•Ciclo di vita della donna (fecondità e unioni)

Il percorso della statistica ufficiale

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A partire dagli anni ‘90 emerge la necessità di

•misurare le nuove strutture familiari: monitorare le famiglie ricostituite, libere unioni, ecc.;•approfondire la transizione allo stato adulto, la vita di coppia, la ricostruzione delle storie riproduttive;•rilevare la situazione delle reti di parentela e reti di solidarietà

•Multiscopo annuale su «Aspetti della vita quotidiana» (1993-oggi)•Multiscopo tematica su «Famiglia e soggetti sociali» (1998,2003,2009)

Dalla famiglia-struttura alla famiglia-rete

Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

Tre diverse realtà

• Le strutture familiari: dimensione e composizione della famiglia, modi in cui si forma, si modifica e si separa.

• Le relazioni familiari: modi di interazione tra membri della famiglia, relazioni di potere e decisionali, ruoli.

• La parentela: frequenza di incontri, contatti e aiuti tra parenti non coabitanti allo scopo di disegnare e perseguire strategie comuni per migliorare o mantenere le risorse economiche e lo status sociale

Comprendere il cambiamento all’interno della famiglia attraverso l’analisi delle 3 dimensioni

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La diffusione del fenomeno in Italia

•Letteratura: gli stadi di evoluzione del fenomeno•Obiettivo di ricerca: analisi della diffusione delle unioni libere e della convergenza alle coppie coniugate nella struttura e nella rete di aiuto•Dati: Aspetti vita quotidiana e Famiglia e soggetti sociali •Metodo: analisi descrittiva e analisi della probabilità di ricevere aiuti su

Coppie con donna tra 15 e 49 anni in:Unione libera di celibi e nubili Prime nozze

Focus su una tipologia familiare: le unioni libere

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• Coppie non coniugate: da 227 mila nel biennio 1993-94, a poco più di 1 milione nel 2012-13 (rispettivamente dal 1,6% al 7,2% delle coppie). Incidenze più elevate nel Nord-est (10,3%), Nord-ovest (9%), contro circa il 3,6% del Sud e Isole. Il 12% in Emilia-Romagna

• Tra le unioni libere le convivenze tra celibi e nubili con donna in età 15-49 anni sono aumentate di quasi 10 volte (61 mila nel 1993-94, a 589 mila nel 2012-13, raggiungendo l’8,2% del totale delle coppie).   

La diffusione del fenomeno in Italia

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Complessivamente al 2009 sono 5 milioni e 915 mila le persone che nel corso della propria vita hanno sperimentato una fase di convivenza con il proprio partner, cioè l’11,5% delle persone di 15 anni e più.

Persone che hanno sperimentato in passato libere unioni o convivenze prematrimoniali o che attualmente convivono. Anno 2009, per 100 persone di 15 anni e più con le stesse caratteristiche

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0

2

4

6

8

10

Nord-ovest

Nord-est Centro Sud Isole Italia

Unioni libere attuali

ConvivenzaprematrimonialeUnioni libere passateNON prematrimoniali

Anche tra le unioni libere di celibi e nubili si è allungata la durata dell’unione.

Convivenze prematrimoniali

55%

2%

16%

9%

6% 12%

Vita in comune Ottenuto il divorzio

Gravidanza Troppe difficolta' nell'unione libera

Per soddisfare aspettative altrui Altro

Matrimoni successivial primo

Prima del 1980 1,3 19,7 1,41980-1989 4,7 34,0 5,01990-1999 11,5 61,7 13,42000-2004 20,0 59,1 21,82005-2009 34,8 79,0 37,9

Totale 7,0 56,9 7,9

Coorte di matrimonio

Convivenze prematrimoniali

Primi matrimoni Totale

La durata della convivenza prematri-moniale è circa doppia per chi si è già sposato in passato (quasi 5 anni, rispetto a quasi 2 anni e mezzo).

Persone con convivenze prematrimoniali che non erano decise a sposarsi

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Differenze strutturali: nelle unioni libere donne più giovani e partner più simili per età• La maggioranza delle donne in unione libera (15-49) ha meno di 35 anni,

ma è diminuita dal 79% al 56%. Tra le coppie in prime nozze passa dal 39% al 24%

• Nelle coppie coniugate più spesso l’uomo è più grande della donna (80% contro 68%), configurandosi come una tipologia di unione di stampo più tradizionale anche in lieve calo.

• Aumentano le coppie in cui lei è più grande di lui in entrambe le tipologie, ma il suo peso è più rilevante tra le unioni libere (23% contro il 12% nel 2012-13).

Differenze strutturali: nelle unioni libere più donne istruite

• Bassi titoli di studio prevalevano soprattutto nelle coppie in prime nozze e sono andati diminuendo ovunque;

• Nelle unioni libere la quota di Laureate cresce di più che nelle prime nozze (da 10 a 25% vs da 8 a 16%);

• Le diplomate erano più presenti nelle unioni libere che in prime nozze (39 vs 34%) ma oggi sono equivalenti (45%);

• Il divario tra le due tipologie nei titoli medio-alti è aumentato.

Differenze strutturali: nelle unioni libere più donne occupate

• Le donne non sposate sono più spesso occupate e sono aumentate di più delle sposate.

• Nelle coppie non coniugate entrambi i partner sono occupati nella maggioranza dei casi (64% contro il 47% nelle prime nozze). Nel tempo è aumentata la quota di entrambi occupati ma il divario tra le due tipologie si è accresciuto.

Nel 2012-13 la coppia occupato-casalinga è il 10% nelle unioni libere contro il 29% nelle prime nozze, in diminuzione rispetto al 1993, soprattutto per le unioni libere (erano 22% e 43%).

Differenze strutturali: aumentano i figli nelle unioni libere

• Cresce l’incidenza di coppie in unione libera con figli (dal 33% circa degli anni ’90, al 51,6% nel 2012-13), ma livelli inferiori alle prime nozze (85% nel 2012-13)

• Nel 69% dei casi si tratta di un solo figlio (contro il 37% delle coniugate per cui la moda è 2 figli).

• Anche la presenza di figli piccoli 0-5 anni nelle madri in unione consensuale (dal 74% del 2002-03 al 78% del 2012-13) è superiore a quella nelle madri in prime nozze (dal 38,5% al 40%).

Cambia l’atteggiamento delle unioni libere sul matrimonio

Si dimezzano quanti dichiarano di essere decisi a sposarsi (dal 55,2 al 28,5%) e contemporaneamente raddoppiano (dal 19 al 38%) quanti si dichiarano aperti a tale possibilità pur non essendo ancora decisi a farlo. Più bassa la quota di quanti escludono il matrimonio (dal 10 al 5%) o non lo prevedono (dal 9 al 16%).

Aiuti ricevuti

In crescita dal 1998 al 2009 tra le famiglie con bambini 0-13 e madre coniugata (da 30,7 a 38,8%) ma anche tra quelle con madre non coniugata (da 42,4 a 43,7%)

A parità di condizioni, le coppie in prime nozze ricevono meno aiuti di quelle in unione libera? Quali fattori agiscono nella probabilità di ricevere aiuti?

Modello logistico su P(ricevere aiuti) Coppie di partner in prime nozze e Unioni libere di celibi e nubili con età della donna 15-49 anni.

Caratteristiche dei partner: età, istruzione, status occupazionale, zona, dominio, numero di figli piccoli, presenza membri isolati in famiglia, presenza di più nuclei in famigliaCaratteristiche delle famiglie di origine: Istruzione dei genitori di lui e di leiAnni di indagine 1998, 2003 e 2009

Risultati

Presenza di figli piccoli, occupazione della donna e prime nozze presentano maggiore propensione a ricevere aiuti. Minore in presenza di altri nuclei.Al crescere dell’istru-zione dei partner o dei genitori della donna aumentano gli aiuti ricevuti.Nel tempo sono aumentati gli aiuti ricevuti

b st.error Exp(b)Condizione della coppia (rif=entrambi occ.)Occ., casa. -0,59 0,043 0,555 ***Occupato, In cerca -0,29 0,083 0,749 ***In cerca, occupataIn cerca, casa. 0,74 0,109 2,106 ***AltroIn prime nozze 0,19 0,091 1,212 *N.figli piccoli (rif=0)1 0,73 0,043 2,067 ***2+ 1,20 0,102 3,316 ***Presenza di isolati

Presenza di più nuclei -0,73 0,133 0,480 ***

Istruzione più elevata dei genitori di lei (rif.=Fino elem)Diploma o univ. 0,24 0,051 1,270 ***Lic.media 0,11 0,046 1,119 *Anno di indagine (rif=1998)20032009 0,16 0,044 1,169 ***

Risultati

Nei modelli distinti per tipologia di coppia:•Presenza di figli piccoli è il fattore maggiormente determinante la propensione a ricevere aiuto in entrambi i casi.•La presenza di un altro nucleo in famiglia (nelle coniugate) o di un membro isolato (nelle unioni libere) riduce tale propensione

•L’occupazione della donna nelle coppie in prime nozze aumenta la propensione a ricevere aiuti, superata solo nel caso ‘lui in cerca, lei casalinga’, mentre nel caso del male-breadwinner essa si riduce. Nelle unioni libere i casi di ‘in cerca, casalinga’ e ‘altra condizione’ ricevono più aiuti delle coppie di entrambi occupati

•Nelle coppie in prime nozze, all’aumentare dei livelli di istruzione dei partner, o dei genitori di lei, aumenta la propensione a ricevere aiuto. Nessun effetto di istruzione nelle unioni libere.•Nel tempo sono aumentati significativamente gli aiuti ricevuti dalle coppie in prime nozze. Nessun effetto temporale tra le unioni libere

Conclusioni

Nelle coppie in unione libera di celibi e nubili alcuni tratti distintivi:

Coppie più giovani; livelli di istruzione più elevati, soprattutto per le donne; aumento delle occupate più che nelle prime nozze; aumento della presenza dei figli avvicinandosi alle coniugate, ma meno numerosi e più piccoli; forti squilibri nella distribuzione territoriale persistenza di alcune diseguaglianze tra le due tipologie di unione

La presenza di figli piccoli è la maggior determinante della propensione a ricevere aiuti e in aumento nel tempo. Le coppie in prime nozze ricevono più aiuti delle coppie in unione libera.

Le coppie in prime nozze ricevono aiuti che nel aumentano nel tempo, mentre non si registra un incremento degli aiuti nelle unioni libere.

Breve bibliografia di riferimento

Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

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Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

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Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

Differenze nella Soddisfazione sulla vita tra persone coniugate e persone in libera unione:

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Coppie in prime nozze e in unione libera, R.Fraboni e E. Meli – Roma, 28 febbraio 2015

Analisi delle relazioni intergenerazionali tra coppie coniugate e coppie in libera unione:Baranowska-Rataj A. Pirani E.. 2013. Will they turn back on you? The relations between youngh cohabiting people and their parents. Working paper nr 37, Institute of Statistics and Demogrphy, Warsaw School of Economics

Nazio T. Saraceno C.. 2012. Does cohabitation lead to weaker intergenational bonds than marriage? A comparison between Italy and the United Kingdom. European Sociological Review, 2012, 1-16

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