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Antologia digitale mantovana sezione poesiaTRANSCRIPT
Quistello in cerca... d’Autore
Poesia
Biblioteca di QuistelloCuratrice Anna GiraldoEditor Anna Maria BondavalliCopyright dei testi e delle immagini dei rispettivi autoriPubblicazione gratuita priva di ISBN
Immagine di copertina Max LaurenziProgetto grafico di copertina Azzurra PontiImpaginazione Azzurra Ponti
SommarioDavide Longfis
1 LitaniaMarco Moretti
3 Aurora5 Clairvoyance
Alice Benini7 Variazione di sogno
Ornella Fiorini13 Mé Nòna16 T’am pari gnanca ti
Carlo Moretti21 Haiku: fiori arroganti23 Haiku: mattina25 Haiku: luna
Elisa Madella27 Ampolla29 Maria Bambina31 Santa Uliva da Palermo
Bruno Mazzacani33 Sono stato al mio funerale
Omar Casoni35 Al rango d’un fiore37 Il segnalibro39 I sogni non scadono mai
Matteo Giorgi41 Sera44 Alba
Giorgio Pini47 Sira d’istà
Biografie
Litania
è il turno delle falle, dei foridei buchi nei nomi conosciutidei presagi e delle sottrazioniè il turno dei fiocchi di neve che nascondono lo stormo in migrazione, i nostri corpile menzogne malcelateè il turno delle pagine incollate nei registri della nottedelle preghiere a mezza voceinginocchiati ai capezzaliè il turno delle cicatricitrapuntate sugli arrivi, i tradimentie sugli addii, sulle postille e sulle note a margine, illeggibiliè il turno dei vuoti capogiridel tempo, degli ami arrugginitie dell’eternità del mareè il turno del boia, del cappioalle farfalle e del bruco che si ostina, fra foglia e foglia a disossare le tue labbraè il turno del carico bestiamenella calca del vascellotutti pronti ad imbarcarsiin una mischia d’odio e amoreè il turno della luna e del suo occhioal neon, che veglia i sotterfugidisinvolti dei mediocrie infine è il turno di noi duespaesati girasoli costrettia germogliare in un’eclissi.
Mi ero per caso soffermatoa guardare l’aurora dalla finestradella mia stanzaquando all’improvvisomi accorgo di avere alla sinistrala donna amata dolcemente dormiente.
Mi sia lecito dirlo, o numi,che abitate negli intermundadi nulla curanti delle umane sorti,il mortale mi apparvepiù bello della divinità.
aurora
Il poeta è uno sciamanovede il mondo con occhi di aquilasente con naso di orsoguizza con l’agilità di pescegraffia con le unghie di tigrepenetra con l’intelligenza di vecchioha l’intuito di bambinoma soprattutto vede Uroborol’intreccio delle morte stagionicon le nuove.
CLairvoyanCe
Ha alifragiliil sogno.Ma grandi occhi che sanno vedereoltre…più in làdella realtà apparente.Vola bassoil sognoma costanteèin lui la voglia dilibrarsi.Qualcuno dice fallirà…Sciocchezze,poggia su salde zampe.L’ho visto posarsiun attimoper trovare riposoma poi ripartirà.Chi crede in lui lo sa…Il sogno è come la leggerezza diuna libellulaHa forzanel suo silenzio e vanità.
variazioni di sogno
Tu che cammini solitaper queste strade del tempodove l’età ti ha fermata.Fotografia.Ora, stanca, guidi passi incerti.Sei protagonista di un attimo. Tu.Rubato.Ricordi l’epoca in cui tutto eracolore?Io c’ero, distante da te pochebraccia,accanto ad un grande albero, su una pietra, in una piazza...c’ero con gli occhi pieni di“quando”...
- iL sogno Che C’era-
Porti apertipartiBarca!Verso spazi grandiverso nuovi larghi.Percorri la correntee risali i tuoi corsi.Tira a bordo le retie non ormeggiare alla boa.Saluta i moli, non rimpiangereterra,in mare guadagnalibertàe non gettare mai marra.
- iL sogno Che verrà-
Quell’uomo in riva all’oceanoche rincorreva il ventoera un uomo di sognisospesi a un filoda terra.Quell’uomo guardava in altoall’immensità di un punto.Sotto i piedi conchiglie.E noiaccanto,nella marea ritratta,tra gabbiani in volo e asparagid’acqua.
- iL sogno sospeso-
Dondola sull’onda la barca.Dondola.E non è più barca a guardarlama culla che danza sull’acqua.
- iL sogno materno-
Fiiad sedabiancai tu cavèifat süin dal crücule li tu manşlişiad bügàdie masaràdiad Poechì tuòcpiénda ch’al marcha’n t’éimai vistmarda girarcun velaalşéraquaşiogni seramarda cuntàrsütala lünadéntarna fola.
mè nòna
Filidi setabiancai tuoi capelliraccoltiin una crocchiae le tue manilisedi bucatimaceratedi Poequegliocchipienidi quel mareche non avevimai vistomareda navigarecon velaleggeraquasiogni seramareda raccontaresottola lunadentrouna fola.
Gh’è n’aria fresca e alşéracha t’increspa al vestìat s’è tüt celest e ‘t brilit’am pari gnanca ti.Ad sòlit at s’è tüt grisa par sénpar ch’ad dormima incö ‘t s’è propria bèlt’am pari gnanca ti.Sa gh’és d’aver al tenpgnarés a caminarin sla tu sabia biancama g’ho da laurar.E in da sti sinch minütda l’alt da chi sta fnèstrason chi cat guardi e poslasar andar la mentsentir al cör cuntent‘ular in sla tu ria…E con la fantaşiacatàr dentar al tu boschchl’insòni antic cha turnal’udùr ancora fortdal verd a dla tu erbae al rifles dal solch’as pogia in sla mé quèrta.E cùrar in mès a tanta sabiacon ninsün,guardar là şò in Boschinain la radüra,séntir in di mé os
t’am pari gnanCa ti
tüt al profumch’am vegn da sta fantasticaNatura.E cùrar in més a l’aqua ciara par şügarsentir dentar al mé cör la libertàquesto l’insòni antich ch’è riturnàin da sti sinch minüt cha t’ho guardà.Gh’è n’aria fresca e alşéracha t’increspa al vestìn’è pasà dal tenp da alurae ti n’at s’è pü ti,t’at s’è malà cun i ancume al sol l’acqua e li piantianca se in da stu dìcun st’aria fresca e alşéraad gh’è an vestì celestch’at pari gnanca tich’at pari ancur pulì.
C’è un’aria fresca e leggerache ti increspa il vestitosei tutto azzurro e brillinon sembri neanche tu.Di solito sei tutto grigioe sembra che tu dormama oggi sei proprio bellonon sembri neanche tu.Se avessi tempoverrei a camminaresulla tua sabbia biancama devo lavorare.E in questi cinque minutidall’alto di questa finestrati guardo e possolasciare andare i pensierisentire il cuore contentovolare sulla tua riva…E con la fantasiaritrovare dentro al tuo boscoquesto sogno antico che ritornal’odore ancora fortedel verde della tua erbae il riflesso del soleche si posa sulla mia coperta.E correre nella sabbiasola,guardare laggiù in Boschinanella radura
sentirmi nelle ossatutto il profumo che giunge da questa fantasticaNatura.E correre nell’acqua chiara per giocosentire nel mio cuore la libertàquesto è il sogno antico ritornatonei cinque minuti in cui ti ho guardato.C’è un’aria fresca e leggerache ti increspa il vestitoè passato tanto tempo da allorae tu non sei più tu,ti sei ammalato negli annicome il sole, l’acqua e le pianteanche se oggicon l’aria fresca e leggerahai un vestito azzurronon sembri neanche tu,sembri ancora limpido.
Fiori arroganti: ma non ci è permesso di salvarci.
haiku: fiori arroganti
Mattina: dalla nebbia, non visti, si alzano glialberi
haiku: mattina
A chi importa della luna? Da troppo tempo è là.
haiku: Luna
Cinti da muraL’egoismo imperanteRivolgiamoLo sguardo al terreno sanguignoMa nell’ora della veritàTu ameraiIl soccorso donoDella speranzaLode ai tuoiRegali di spiritoGennaroFiore di gioia
ampoLLa
Culla ornata di sconvolgente soleRicami sul vestito virgineoDipinto lacustreRadice dell’uomoStoria paesanaOdore di viole campestriRaccolta di granoFascine di fienoPreghiere di madriOcchio divinoAiuto all’infermo essereDevozione spontanea di vitali sentoriRicordo di giochi fanciulli
maria bambina
SoccorriI tribulatiDell’agoniaPoi indori le maschere del cuoreRicominciare a supporreChe non solo ariaMa concrete valutazioniDel tuo migranteViaggioAcqua correnteDel ritorno regaleMaestosa principessa cristiana
santa uLiva da paLermo
sono stato aL mio funeraLe,tanta gente.C’era chi mi voleva bene e chi male.Una anziana donna dire, poverino,un segno di croce ed un inchino.Ho sentito sussurrare che in vita ero un poco quadro e un po’ rotondo,spigoloso quanto basta,che donavo amore battendo un’asta.In fondo, in fondoapprezzavano la mia bontà,le mie bugie erano buone,avevo doti da bonaccione.In questi momenti si sono scordatidei miei piccoli peccati.Certamente uno che è mortonon si può giudicare,tanto c’è un essere superiore.Gente triste all’apparenza,chi parla del tal dei tali,chi di vacche e di maialidi guarigioni e di brutti mali.Io poverino, intantovado avanti nel mio cammino,laggiù mi devono portaretra terra buia e nera, sopra poi avrò la luce di una lumiera.Non piangete questo momentotanto io da lassù già vedo, che senza me nulla si fermerà.Con speranza io vi chiedo, amor che con me s’è fermatoda qualcuno venga continuato.
Da giglio intoccatoa primula implosa,da fiore di lillàa viola del pensiero,da iris inviolatoa rosa involatadonata perché recisa. Al rango d’un fiore,romito chissà dove,ti sei appropinquata,dischiusa con dovizia,avvinta come l’ederaal miglior offerenteo al primo passante.
aL rango d’un fiore
Bianco aulenteda verziere orizzontaleminimale essenzialein preventivo giustoBisogni emaciatidi inezie cosparsioffuscata beltàin tuono convertoComputo inenarrabileda implacabile risveglioruvido pensieroin scontro per difettoCaro eremolancia la moda in paradisi artificialinascosta è la provaSegnalibro non endemicoper catartico ritornotrittica rispostain lubrica attesa
iL segnaLibro
Magari fossi pariin questo lembo umidodove il ventonon passa giammaise non sul finire.Nel fumo che cenere reseogni celebre palesequanto mai banaleintendevo avvalermi ma mi son subissato.Si popola la fantasiae collima col pensierospeciale “Sogni infranti”da fermo idee scassinato desideri perpetrati.
i sogni non sCadono mai
sera
Muta la nebbia.Mute le foglie intornoche per il giorno breve suonano il vento‘sì lieve e gelido.Muto il grigior del cielo‘sì denso e grave che par che d’ora ad oraabbia a cader la neve.Mute le case.Mute le stradedopo che ‘l sole torbidos’inabissa.Muta la luna, fissa,e il suo pallore lividodietro le nubich’ora si fan più rade.Muto l’odore fievoledella pioggia che vien da terrae di quel muschioch’avido i tronchi afferrae li fa scuri e verdi.Muti quei prati acerbie quegli arbustich’al vento e all’acqua chini son rimati.
Mute le vesti fragilidei cespugli di poche fogliee l’altre siepi spoglie.Muti quei freddi fossi,e ‘l loro fango,e ‘l rango strettodelle piante a lato e ‘l gelido selciatoche li seguivae coronava il fianco.Muta la notte tuttae prima già la serae il giorno ancora.E muto nell’ombrail sussurrarti pianodella tristezza che nel tutto c’era standoti lontano.
Nasce dall’ombre d’una notte chiaratra cinguettii che volano sull’onde.Nasce vivente di bellezza rara,nasce sui tetti rossi e su le fronde;figlia d’una dolcezza all’uomo cara,ch’ora pervade ‘l cor e queste sponde.Sorge quest’alba fresca sopra il fiume,de l’onde tinge rosse le sue schiume.
L’umidi massi in su la riva stanno, bloccano l’ombra ch’ora si ritira,del sol che filtra ram’in grande affanno.Ondeggia ‘l raggio mentre il vento spira,vibran le foglie e l’acque lente vanno,Nasce di nuovo quello ch’esto mira.Sorge quest’alba fresca sopra ‘l fiore,ed oltre la città la notte muore.
Ora si sveglia tutta la naturae sopra e sotto l’acqua si ridesta;sintomo d’allegrezza e sua misurae ‘l rimirar in ogn’istante questa,e ‘l viverla, fa del dolor cura,ed ore ed ore fermi vi si resta.Sorge quest’alba fresca sulla vitach’ad ogn’istante va di più sfinita.
aLba
Va nell’illuminarsi ‘l cielo eterno,nell’acqua scura tutto si riflette,e in quello spazio chiuso sta l’esterno.Va nell’illuminarsi il dì ch’omettein questa luce il rammentar l’inverno,e ‘l freddo acerbo innanzi a lui si flette.Sorge quest’alba fresca sulle riveche ‘l tempo fa scandir a chi la vive.
Ora la luce l’ogni intorno inonda,rischiara d’ogne sola foglia ‘l verde,rischiara l’acque d’una all’altra spondae fra le fronde e l’erba si disperde.Va con se stessa ed ogne anfratto monda, va coi ricordi ch’ogni istante perde.Sort’è quest’alba fresca su sé stessa,ed ogni falsità se’n va con essa.
sira d’istà
Sira d’istàa canta i grii in mèşa a la tèral’udor dal fen as mistüra con l’udor di fior a dla canpagna,li fòi a l’urişont li ciàpa i culor dal tramontla nòt l’è dre ch’la rivala lüna silenziosa l’inpisa li stèlicun l’anima alşera e un po’ ad fantaşiaa pòs incuinciar a sugnar.
Sera d’estatecantano i grilli in mezzo alla terral’odore del fieno si mescola con l’odore dei fiori di campagna,le foglie all’orizzonte prendono il colore del tramonto,la notte sta per arrivarela luna silenziosa accende le stellecon anima leggera e un po’ di fantasiapuoi cominciare a sognare.
Biografie
Alice Benini Poetessa
Mi chiamo Alice Benini. Nasco a Mantova il 2 marzo
del 1983. Muoio… aspetta un attimo! Mi diplomo
al Liceo Classico, mi laureo in Lettere a Parma.
Faccio parte della compagnia Temenos Teatro e
recito da dodici anni. Mi piace scrivere, tanto e di
tutto seguendo l’attimo dell’ispirazione per fissare
su carta il liquido scorrere di un’emozione. Amo le
piccole cose, il filo d’erba che nessuno vede.
Adoro fare foto, cucinare (e ancora di più
mangiare), creare un po’ di tutto, matite decorate,
biglietti, album fotografici, feste a tema con gli
amici…)
Anna Maria Bondavalli Editor
Anna Maria Bondavalli, con la ragione sociale
“Anna scrive”, dal 1986, accanto al lavoro di
copista-correttrice di bozze, organizza incontri
con autori e mostre di libri per scuole e biblioteche
pubbliche.
In tali contesti, ha coordinato numerosi laboratori
di scrittura e di lettura, specializzandosi nella
proposizione di percorsi tematici di lettura a voce
alta, volti a riscoprire i piaceri della narrazione
e dell’ascolto. Organizza, inoltre, attività di
educazione ambientale per conto del WWF Italia
attraverso Parchi e Riserve Naturali del Basso
mantovano.
Ha preso parte attiva agli incontri del
Festivaletteratura di Mantova con gli scrittori
Mauro Corona e Mario Rigoni Stern.
“Anna scrive” - Via Ghinosi, 41 - 46035 OSTIGLIA
(MN) - tel. e fax 0386 32511- e-mail: annascrive@
libero.it
Diego Carra Fotografo
Classe ’72, come me, è stato mio compagno di
scuola nei primi due anni dell’Istituto Tecnico “G.
Marangoni” di Suzzara.
Con piacere l’ho ritrovato pochi mesi fa su
Facebook. Nel frattempo è stato in Accademia
Militare, si è laureato in Scienze Politiche e ora
è titolare di un’impresa immobiliare. Dal 2006
coltiva la passione della fotografia reflex.
Non ama parlare di sé, ma le sue fotografie sono
nitide e luminose, stralci colorati di pensiero
positivo.
A.G.
Omar Casoni Poeta
Omar Casoni nasce a Mantova il 6 agosto del 1976.
La sua attività musicale inizia da interprete di
cover folk/rock italiane e straniere, dedicandosi
in seguito alla composizione di canzoni come
cantautore.
Omar partecipa a concorsi nazionali ed
internazionali: G.R.U. (Grande Rumore
Universale), Festival di S. Marino, Solarolo Song
Festival. È stato ospite al progetto musicale
Musicomedians, ha partecipato all’Ensemble 02
e al X Premio Riviera Laurence Olivier e Vivien
Leigh.
All’attività musicale, Omar, affianca quella di
poeta e di scrittore di racconti. Numerose sono le
pubblicazioni di sue opere nei giornali locali.
Maurizio Cuccarolo Fotografo
Maurizio Cuccarolo è nato a Suzzara il 22 dicembre
del 1981.
La sua anima creativa si esprime attraverso
l’occhio fotografico dell’obiettivo della sua reflex,
ama gli scatti rubati, la musica e i computer (solo
e rigorosamente Apple). E’ cintura nera di judo,
ottima forchetta ed estimatore di birra artigianale.
Il suo motto è: Vivi presto, che il domani è già qui.
Ornella Fiorini Poetessa, Pittrice, Cantautrice, Fotografa
Ornella Fiorini è nata a Ostiglia dove vive e lavora.
È poetessa, pittrice e cantautrice in vernacolo e ha
vinto numerosi premi di poesia, canzone d’autore,
pittura e grafica.
Conosciuta e apprezzata in ambito nazionale e non
solo, nel 2009, si è esibita in concerto al Teatro
degli Arcimboldi di Milano assieme a Francesco
De Gregori, Tazenda, Enrico Ruggeri, Teresa De
Sio, Andrea Mirò, Simone Cristicchi, Davide Van
De Sfroos. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Ci
vorrà silenzio” (Tedioli, 1995), il CD “Brisi ‘d lüna”
(Moby Dick, 1998) e il libro CD “fiüma” (Ed. Publi
Paolini, 2009), dedicato al Po e alla sua gente.
Matteo GiorgiPoeta
Mi chiamo Matteo Giorgi e sono nato a Mantova
il 2 dicembre 1989. Mi sono diplomato nel 2008
e oggi sono iscritto al terzo anno del corso di
Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Statale di Milano.
La passione per lettura e scrittura mi hanno sempre
accompagnato, fin dalle scuole elementari. Al
liceo ho cominciato a dedicarmi a qualcosa di più
ambizioso che semplici e brevi racconti, anche in
ambito poetico. Per ora, tuttavia, ho solo molti
progetti e work in progress ancora nel cassetto e
il sogno professionale di diventare giornalista, ma
anche una grande passione e la volontà di dare
una forma compiuta alle mie speranze e ambizioni.
Anna GiraldoCuratrice, Scrittrice
Mi chiamo Anna Giraldo. Sono nata nel 1972 a
Quistello, dove risiedo tutt’ora. Dopo la Laurea in
Economia e Commercio e il Master in Informatica
gestionale, mi occupo di consulenza informatica.
La passione per la scrittura mi ha travolta nel
maggio del 2008. Scrivo romanzi e racconti di
genere fantastico. Alcuni dei miei racconti si sono
classificati in concorsi nazionali e locali e sono
stati pubblicati sia in digitale che in cartaceo.
Il 23 marzo 2011 è uscito il mio primo romanzo
dal titolo “436” a cura di Casini Editore.
Con il patrocinio della Biblioteca comunale e
dell’Assessorato alla Cultura di Quistello ho curato
questa antologia.
Max (Massimo) Laurenzi Fotografo
Me medesimo: classe 1977, ingegnere informatico
con la passione per la fotografia digitale e
l’informatica in genere. Mi sono dilettato, in qualche
occasione, in progetti riguardanti l’impaginazione
digitale, tra i quali il famoso (a livello locale) “Al
Disiunari” di Roberto Villa.
Faccio parte della compagnia teatrale “Temenos
Teatro” da diversi anni, amo fare sport, leggere e
ascoltare musica.
Laura LevièIllustratrice
Laureata in Scultura.
...nella mia vita: Danza, Pallacanestro e patatine
fritte!!! ...adoro: i tatuaggi, la moto, il cinema e le
giostre!!! ...la cosa più importante della mia vita:
mia madre!!!
...la parola preferita: OLTRE..
Davide Longfils Poeta
Nasce a Ostiglia, sul Po, il 5 gennaio 1977.
Tra le tante cose che gli interessano vi è la poesia,
che lo aggredisce mentre cammina per strada
o sta per addormentarsi, sul treno, in viaggio,
appena sveglio… quindi scrive. Qualche volta lo
pubblicano.
Tra le opere edite vi è l’antologia di poeti “Di
manto in manto” (Sometti, 2002) e “Forse
Altrove”, con fotografie dell’amico Elia Scanavini
(Sometti, 2006). Nel 2007 pubblica la poesia
“Qui, dove il silenzio avvolge” (con frottage
di muri siciliani dell’artista Valeria Manzi) per
l’editrice Pulcinoelefante e, nel 2008, partecipa
all’antologia “Non senza il dire” dedicata all’artista
William Xerra.
Da due anni sta curando, con lunghe pause, una
raccolta delle sue poesie più recenti.
Elisa MadellaPoetessa
Sono nata a Volta Mantovana il 24 aprile 1977 e
risiedo a Pozzolo, un ridente borgo della provincia
mantovana.
Mi interesso si filosofia greco-romana. Sono
sostenitrice del pensiero positivo e traggo la mia
ispirazione dal credo cattolico come pure dalle
civiltà pagane arcaiche.
Scrivo racconti per ragazzi e sono una poetessa
amatoriale fin da bambina.
Bruno Mazzacani Poeta
Bruno Mazzacani è nato a Gonzaga il 13 febbraio
1943 e risiede a Pegognaga. Ha lavorato come
operaio metalmeccanico e attualmente è in
pensione.
Ha iniziato a scrivere i suoi pensieri già negli
anni ’60. La sua scrittura è frutto di immediata
ispirazione e descrive emozioni e sensazioni di
pensieri remoti o recenti.
Negli ultimi anni ha prodotto diverse raccolte,
creando in proprio quindici volumetti dal titolo
“Poe-pensieri (le mie verità)”, con l’etichetta
editoriale Bruno e Basta. Nel 2005 è uscito il
suo libro “Poe-pensieri (le mie verità)” (Loghino
Passera).
Carlo MorettiPoeta, Pittore
É nato a Suzzara il 18 ottobre 1963, giorno di
San Luca, protettore dei pittori. Che voglia dire
qualcosa?
Pittore, scultore e poeta, esprime la sua arte
lavorando prevalentemente con il legno, cercando
di non snaturare la materia prima e applicando
due dei principi estetici che regolano la produzione
dei componimenti poetici haiku: il Wabi, povertà
e naturalezza, e lo Yùgen, ciò che è misterioso e
profondo.
Ha al suo attivo 200 mostre tra personali e
collettive. É stato Presidente dell’Associazione
Artistica Euterpe, Medaglia d’oro del Presidente
della Repubblica, Medaglia d’oro di Sua Santità
Giovanni Paolo II, finalista Premio Arte Mondadori
Marco MorettiPoeta
Nato nei mitici anni Settanta del Secolo Scorso,
primogenito e figlio unico, oserebbe definirsi
unigenito, sente in sé stesso una vocazione
letteraria divenendo scrittore e pubblicista. Dopo
il Liceo Classico si laurea alla facoltà di Lettere
Filosofia con una tesi sull’idrografia storica del
Polirone.
Le sue ultime pubblicazioni sono un saggio
antropologico sulla figura del vampiro, Tempo di
Vampiri, Kronos, 2004 e una raccolta di poesie,
Chiaroveggenza, Genus Trado, 2010.
Giorgio Pini Poeta
Vive a Corte Donismonda a Quistello. Per alcuni
anni ha frequentato la scuola d’arte per proseguire
in seguito come autodidatta nella pittura e nella
scultura. Si diletta nello scrivere poesie.
Ha pubblicato alcuni libri di poesie sia in italiano
che in dialetto, spesso illustrati dalle proprie opere.
Azzurra Ponti Grafica, illustratrice
Azzurra Ponti nasce a Mantova nel 1984, fin da
piccola adora disegnare e pasticciare con forme e
colori. Dopo anni di studio “tecnico” (è geometra)
riscopre la magia dei colori e della creatività
navigando su internet dove nuovi e meravigliosi
modi di divertirsi sono nati senza che lei ne
sapesse nulla. Scopre la grafica pubblicitaria e
l’illustrazione e decide che è quello il suo sogno
nel cassetto. Nel 2009 il web le fa conoscere il
disegno digitale, la sua ultima passione.
Elia ScanaviniFotografo
Elia Scanavini, nasce a Milano nel 1976; si avvicina
al fiume Po trasferendosi a Quingentole (Mn) nel
1979. La fotografia è, per Elia, uno dei mezzi per
raccontare la realtà. Con la fotografia ha sempre
cercato di coglierne un frammento, senza avere
mai la pretesa di spiegarla con un’immagine
soltanto. Oltre a racconti brevi e qualche poesia,
pubblica “Frammenti, dal csa Kà del Diavolo alle
Officine Fluviali” (Prospettiva Editrice, 2004,
Roma). Illustra per il poeta Davide Longfils l’opera
di immagini e parole “Forse Altrove” (Sometti,
2007).
Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni del 2000 è
co-fondatore delle Officine Fluviali: un’esperienza
musicale di ricerca in gruppo relativa ai ritmi
africani. La band incide e auto-produce: “Officine
Fluviali” e “Boto ya care de” (Quingentole, 2000).
Oggi vive a Polesine di Pegognaga dove ha messo
radici salde con la moglie e due figli.