psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi 2: le paure di lui | ilmiopsicologo

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Home Chi Sono Consulenza Psicologica Contatti « Libro : L'amore bianco. Perche' gli uomini non lo fanno piu' (e cosa… Lui mi fa soffrire ma lo voglio ad ogni costo » Psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi 2: le paure di lui Pubblicato 12 ottobre 2011 | Da Anna Zanon Dal numero di lettere che ricevo sull’argomento ho avuto l’ennesima conferma quanto la paura di impegnarsi in una relazione sia una problematica sempre più diffusa e sentita. Alcune persone vorrebbero innamorarsi ma non ci riescono oppure si concedono solo amori impossibli con partner non disponibili . Altri si lamentano di stancarsi facilmente dopo un inizio pieno di promesse ed entusiasmo: dopo i primi tempi in cui sembra di aver trovato l’amore con la A maiuscola del partner non si vedono che i difetti, lui/ lei sembrano all’improvviso banali, scontati, scialbi. L’ attrazione decade, si pensa di aver sbagliato tutto e si prova l’impulso di fuggire alla ricerca di un rapporto migliore. E’ quello che racconta Leo .”Le mie relazioni sentimentali finora non sono andate molto bene: infatti dopo il primo mese in cui sento di aver trovato la persona giusta, tutto mi crolla addosso all’improvviso; trovo inconsciamente quel difetto anche minimo nel partner e inizio a creare attorno a questo difetto un enorme numero di motivazioni o scusanti affinchè lasci questa persona” Paradossalmente è proprio l’idealizzazione iniziale è il preludio a future e cocenti delusioni. Nessuna persona può rispecchiare in pieno il nostro ideale ma mentre ridimensionare le proprie aspettative è un segno di maturità, l’ostinarsi ad inseguire aspettative di come il nostro partner dovrebbe essere, ci impedisce di vedere il partner per quello che è e apprezzare quanto di buono può dare il rapporto. Amare significa accettare l’altro nella sua totalità ma quando una persona non riesce ad accettare le proprie imperfezioni non riesce a farlo anche con il partner. Un lettore commenta:” io ho vissuto un’adolescenza caratterizzata dalla non accettazione di me stesso e di alcuni miei difetti fisici. A 20 anni, quando una ragazza si è affezionata molto a me, perché io stesso l’avevo cercata, e benché mi accorgessi che emotivamente potesse essere la persona giusta (..)decisi di lasciarla, perché stavo letteralmente male fisicamente. Da allora, ho vissuto col desiderio di amore e con la paura che si ripresentasse la stessa sensazione interiore.In effetti è stato così: tante storie che all’inizio sembravano entusiasmarmi e con la paura di non essere accettati, e che poi scemavano sulla base di non accettazione di qualche cosa dell’altro“. Più l’autostima è fragile più cresce il bisogno di valorizzarsi attraverso il partner che deve essere speciale, affascinante, compensare le nostre mancanze e farci fare bella figura agli occhi della gente.

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Psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi 2: le paure di luiPubblicato 12 ottobre 2011 | Da Anna Zanon

Dal numero di lettere che ricevo sull’argomento ho avuto l’ennesima conferma quanto la paura diimpegnarsi in una relazione sia una problematica sempre più diffusa e sentita.Alcune persone vorrebbero innamorarsi ma non ci riescono oppure si concedono solo amori impossiblicon partner non disponibili .Altri si lamentano di stancarsi facilmente dopo un inizio pieno di promesse ed entusiasmo: dopo i primitempi in cui sembra di aver trovato l’amore con la A maiuscola del partner non si vedono che i difetti, lui/lei sembrano all’improvviso banali, scontati, scialbi.L’ attrazione decade, si pensa di aver sbagliato tutto e si prova l’impulso di fuggire alla ricerca di unrapporto migliore.E’ quello che racconta Leo .”Le mie relazioni sentimentali finora non sono andate molto bene: infattidopo il primo mese in cui sento di aver trovato la persona giusta, tutto mi crolla addosso all’improvviso;trovo inconsciamente quel difetto anche minimo nel partner e inizio a creare attorno a questo difetto unenorme numero di motivazioni o scusanti affinchè lasci questa persona”Paradossalmente è proprio l’idealizzazione iniziale è il preludio a future e cocenti delusioni.Nessuna persona può rispecchiare in pieno il nostro ideale ma mentre ridimensionare le proprieaspettative è un segno di maturità, l’ostinarsi ad inseguire aspettative di come il nostro partner dovrebbeessere, ci impedisce di vedere il partner per quello che è e apprezzare quanto di buono può dare ilrapporto.Amare significa accettare l’altro nella sua totalità ma quando una persona non riesce ad accettare leproprie imperfezioni non riesce a farlo anche con il partner.Un lettore commenta:” io ho vissuto un’adolescenza caratterizzata dalla non accettazione di me stesso edi alcuni miei difetti fisici. A 20 anni, quando una ragazza si è affezionata molto a me, perché io stessol’avevo cercata, e benché mi accorgessi che emotivamente potesse essere la persona giusta (..)decisi dilasciarla, perché stavo letteralmente male fisicamente.Da allora, ho vissuto col desiderio di amore e con la paura che si ripresentasse la stessa sensazioneinteriore.In effetti è stato così: tante storie che all’inizio sembravano entusiasmarmi e con la paura dinon essere accettati, e che poi scemavano sulla base di non accettazione di qualche cosa dell’altro“.Più l’autostima è fragile più cresce il bisogno di valorizzarsi attraverso il partner che deve essere speciale,affascinante, compensare le nostre mancanze e farci fare bella figura agli occhi della gente.

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Il paradosso è che se si trovasse una persona molto vicina al proprio ideale, anche da quella si fuggirebbeperchè il confronto con lui / lei scatenerebbe dei forti sensi di inadeguatezza.

Ti svaluto per non sentire il bisogno di te Esiste un meccanismo psicologico che sta alla base di questo bisogno di svalutare l’ altro dopol’idealizzazione iniziale. Sminuire la propria partner concentrandosi solo sui è suoi difetti ( magariingigantendoli) a scapito delle sue qualità è un modo per rendere la partner meno importante per noi, peresserne meno dipendenti.In altri termini si svaluta l’altro/a perchè si ha paura di innamorarsene. Le persone che non riescono adinnamorarsi desiderano e temono l’amore allo stesso tempo: desiderano l’eccitazione e il benessere chel’amore può dare ma non accettano la dipendenza e la vunerabilità che l’amore implica.Amare infatti fa paura perchè significa in un certo senso consegnarsi all’ altro/a, ponendo la propriafelicità tra le mani di un altra persona che potrebbe abbandonarci e ferirci.Le persone con la paura dell’impegno si rifugiano in quella che gli psicologici chiamano un ”indipendenza difensiva” non accettano nè di dipendere dal partner nè vogliono che il loro partner dipendada loro.Si allontano fisicamente o psicologicamente quando sentono che stanno cominciando a dipendere troppodal partner oppure quando il partner fa loro delle normali richieste di affetto o di supporto emotivo, chevengono lette come una dipendenza eccessiva e soffocante.

Paura di innamorarsi e attaccamento evitanteDa cosa dipende questa paura profonda delle relazioni? Secondo la teoria dell’attaccamento, il modo incui noi amiamo e percepiamo gli altri è influenzato in modo determinante dalla relazione che abbiamoavuto nei primi anni di vita con le nostre figure di accudimento.Se queste relazioni sono state sufficientemente buone, noi avremo sviluppato un immagine positiva di noistessi, degli altri e delle relazioni e di conseguenza saremo in grado di costruire dei rapporti sentimentalie amicali appaganti e duraturi.Questo non è il caso delle persone che hanno paura di innamorarsi, i cui bisogni primari di amore esicurezza non sono mai stati soddisfatti in modo adeguato e che hanno pertanto sviluppato un timore dellarelazione da cui si aspettano inconsciamente delusioni e sofferenze.In altre parole le persone con paura di amare hanno sviluppato una modalità relazionale denominata ”attaccamento evitante” caratterizzata tra le altre cose dalla difficoltà ad entrare in una relazione stretta perl’incapacità di fidarsi dell’altro e dalla paura di cadere in preda al potere dell’altro.Essi temono che se si lasciassero andare al sentimento si troverebbero in una condizione di debolezza e l’altro potrebbe approffitarsene.A questo proposito vorrei riportare una seduta con un ragazzo disperato per l’abbandono della fidanzatadopo molti anni insieme. Egli, pur amandola e sognando di sposarla, non le aveva mai espresso i suoisentimenti, mentre aveva fatto di tutto per renderla insicura, svalutandola e flirtando con altre donne. Ilmotivo? Perchè sei avesse saputo quanto era importante per lui, avrebbe avuto troppo potere ( usòesattamente questa parola!) .

Perchè gli uomini scappano?In genere, le persone con attaccamento evitante non sono consapevoli delle paure inconsce che lispingono a dubitare del loro coinvolgimento quando la relazione comincia a diventare importante:sentono solo che non stanno più bene come prima, che qualcosa manca, e provano un vago senso di noiae soffocamento.Nelle relazioni le persone con attaccamento evitante vivono un profondo conflitto tra la paura di essereabbandonati e quella di essere soffocati dall’ altro e di perdere la propria libertà e questo conflittoimpedisce loro di lasciarsi andare al sentimento.Infatti, sotto una sicurezza apparente che spesso ostentano nascondono una sensibilità profonda:sentono in un modo amplificato qualsiasi segno di disinteresse e chiusura anche minimo da partedell’altro.Vivono nella consapevolezza che le relazioni debbano finire prima o poi, si aspettano l’abbandono o iltradimento e spesso controllano la paura di essere lasciati, provocando l’abbandono tanto temuto.

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In altre parole lasciano il partner prima che quest’ultimo possa lasciarli oppure mollano una relazionequando sta diventando importante, inconsciamente convinti che la relazione prima o poi finirà ( quindimeglio finirla subito prima di soffrire troppo in seguito)Più la relazione è coinvolgente, più queste emozioni diventano forti e ingestibili.Per questo motivo le persone con attaccamento evitante preferiscono le relazioni non troppo intense espesso scelgono partner emotivamente distaccati oppure si imbarcano in amori virtuali o in storieclandestine che non richiedono una vera vicinanza e condivisione.Quando invece il partner è vicino, innamorato e disponibile si sentono soffocare perchè scatta in loro lapaura di essere invasi dall’ altro, di perdere la propria individualità e libertà, di essere imprigionati nellarelazione.Per sintetizzare, le persone con attaccamento evitante sentono che investire in un rapporto è moltofaticoso e pericoloso perchè significa riunciare a delle parti di sè per puntare tutto su una cosa chepotrebbe andare male e che non sarà mai bella come la desiderano.

Il bisogno di stabilire la distanza nella relazione Le persone con attaccamento evitante si difendono dall’ansia che le relazioni provocano loro fuggendo.La fuga può essere letterale: si interrompe un rapporto per cercare un nuovo rapporto migliore o più facileoppure si rimane nella relazione in modo discontinuo con fughe e ritorni.Se il rapporto si stabilizza è un rapporto caratterizzato dal bisogno di mantenere una distanza emotiva perdifendersi da un intimità sentita come troppo faticosa e pericolosa.Gli uomini con paura dell’intimità adottano una serie di comportamenti che fanno impazzire le loropartner e il cui scopo inconsapevole è quello di mantenere una distanza di ” sicurezza”. Ecco un breveelenco dei comportamenti più comuni:- un investimento massiccio di tempo e di energia in interessi e impegni fuori dalla coppia a scapitodella relazione.- le continue critiche ( svalutare la partner è un modo per renderla poco importante ai nostri occhi e percreare dei litigi che indeboliscono il rapporto)- provocare dei litigi della cui responsabilità verrà incolpata la partner e che forniscono un pretesto perlasciare il rapporto ( dobbiamo lasciarci perchè non andiamo d’accordo)- la caduta del desiderio sessuale. Molti uomini con problematiche legate all’intimità perdono ildesiderio sessuale verso la partner quando il rapporto si stabilizza mentre continuano a provarlo verso lealtre- i tradimenti ( interessarsi a più persone è una difesa contro la paura di dipendere troppo da una personasola sia una difesa dalla paura di essere abbandonati ( se mi va male con Tizia, c’è sempre Caia). Oltre altradimento nel senso letterale del termine , un ‘altra ” strategia”per non sentirsi troppo legati è il flirt e ilmettere la propria partner in competizione con altre donne ( per esempio la propria ex)- la passività e il silenzio. Molti uomini si difendono dall’ansia che la relazione comporta non essendopienamente presenti nella relazione: sono fisicamente presenti ma hanno la mente altrove oppure sistordiscono dormendo o guardando la televisione. A questo proposito un mio conoscente mi raccontò dinon riuscire a ricordare una sola giornata passata con la moglie con cui era stato sposato per molti anni.-il diniego della relazione . Questi uomini, pur frequentando regolarmente la partner magari da anni edavendo di fatto una storia , continuano a sentirsi liberi perchè negano a se stessi e alla partner di avere unarelazione:alle rimostranze di lei rispondono che non sono tenuti a dare nulla perchè il loro è un rapportosenza impegno.

Quando gli uomini scappano: le illusioni di leiDi solito quando una donna vede che l’uomo che le piace sparisce dopo un incontro particolarmentecoinvolgente, pensa che lui abbia paura di coinvolgersi ed ha ragione.Molte donne però cadono nella trappola di pensare che con il tempo e un accettazione incondizionata luipossa superare le sue paure e innamorarsi.Triste a dirsi, questo non succede quasi mai perchè lui soffre di una costituzionale incapacitàdi impegnarsi in una relazione.Il rapporto non cresce con il tempo perchè tutte le volte che lui si sente più vicino a lei si risveglianoanche tutte quelle paure che lo spingono ad allontanarsi psicologicamente o a mettere in atto dei

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comportamenti che sabotano la relazione.Per usare una metafora : è che come se il rapporto fosse un fuoco che non riesce mai a divampare perchètutte le volte che sta per accendersi subentrano dubbi e paure che gettano una secchiata d’acqua gelidasulla timida scintilla dell’amore nascente.Una donna innamorata di un uomo che non vuole impegnarsi spera che lui possa cambiare grazie al suoamore incondizionato, purtroppo spesso avviene l’esatto contrario: più lei dà, meno lui l’apprezza perchèla svaluta e la considera scontata.Una donna che proprio vuole cimentarsi in una relazione con un uomo con attaccamento evitanteotterebbe di più da lui tenendolo sulla corda e mettendogli dei limiti ma è bene sapere che moltodifficilmente riuscirà a costruire con lui un rapporto affettuoso e appagante.

Paura di amare: come superarla?La maggior parte degli uomini con la paura dell’intimità non è consapevole del disagio interiore cheprovano nello stare in una relazione perchè attribuiscono questo disagio alla partner che non è ( mai)quella giusta.Questa mancanza di consapevolezza può spingerli a vagare da una relazione all’altra in una ricerca semprepiù faticosa e deludente dell’anima gemella.Il primo passo per superare la paura di impegnarsi è imparare a tollerare gli stati d’animo negativi chetalvolta si provano in compagnia della partner senza ricorrere alla fuga, sapendo che la noia o laindifferenza che si sentono in quel momento non dipendono dalla fidanzata di turno ma da una propriaproblematica interiore.In altre parole bisogna imparare a non dare troppo peso sia ai propri stati d’animo negativi che ad uneventuale percezione negativa della partner, sapendo che il modo in cui la percepiamo è spessocondizionato da paure e stati d’animo non sempre obiettivi.

Il presente articolo ha una valenza di carattere informativo.

Purtroppo, a causa dell'elevato numero di commenti e di lettere che ricevo tutti i giorni,non riesco a rispondere a tutti (come vorrei) e a farlo in tempi brevi. Inoltre le risposteai commenti sono molto sintetiche, considerata anche la natura pubblica del sito web.

Se desideri avere un aiuto urgente e mirato riguardo le tematiche affrontate ti consigliodi richiedere una Consulenza Psicologica. Per maggiori informazioni clicca qui.

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Pubblicato in Amore e disamore, Narcisismo | Contrassegnato amore, narciso, paura di amare, relazione

121 risposte a Psicologia dell’uomo che ha paura di impegnarsi 2: le paure di lui

Cris scrive:21 ottobre 2011 alle 07:44

Gentile dott.ssa,anche io anche io la ringrazio. Come altri che hanno commentato i suoi articoli, ho avuto lasensazione di riuscire improvvisamente a vedere la realtà, come un portone che si apre su una nuovadimensione, quella reale purtroppo! Sono la moglie di un “ragazzo” di 36 anni, mio coetaneo, che