provincia autonoma

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PROVINCIA AUTONOMA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano 3/2013 I Parchi e l’acqua Patto per il lavoro Piano per le dipendenze AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano (3/2013)

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Page 1: PROVINCIA AUTONOMA

provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano3/2013

I Parchie l’acqua

Patto per illavoro

Piano per le dipendenze

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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provincia autonoma | marzo 2013 30

2 Piano per le dipendenze Nel Piano di settore delle dipendenze 2013-2018 sono state incorporate le esperienze di tutti i servizi in Alto Adige e le basi scientifiche del lavoro nazionale ed internazionale.

5 “Dare esempio – dare risalto”È il tema della 7° edizione dell’iniziativa Cultura socialis in programma il 14 marzo a Vipiteno

6 un patto per il lavoro Un blog interattivo è stato attivato per raccogliere proposte e documenti in vista del Piano provinciale per le politiche del lavoro

11 Risanamenti edilizi: novità per i contributiDal 1° gennaio 2013 i contributi per il risanamento edilizio vengono concessi presentando le fatture saldate riferite ai lavori

15 Per preparare Resistenze 2013 Fino ad aprile numerosi i percorsi proposti per prepararsi al Festival delle Resistenze 2013

28 tatuaggi: i rischi nei colori Il Laboratorio analisi Alimenti invita a valutare con attenzione una serie di fattori prima di decidere di tatuarsi

sommariocolophon

Editrice: Giunta provinciale

Direttore responsabile: Silvana Amistadi

numero coordinato da: Silvana Amistadi

redattori: Michele Bolognini Maja ClaraPaolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle

inserto consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

abbonamento gratuito e info: Servizio StampaBolzano, piazza Silvius Magnago 1 [email protected] Tel. 0471 412213

La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

chiusura numero: 21 febbraio 2013 © USPL’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

In copertina:Il gioco d’azzardo può creare dipendenza patologica, un fenomeno in crescita soprattutto fra i giovani. Il potenziamento del trattamento di questa tipologia di dipendenza è previsto nel “Piano di settore delle dipendenze 2013-2018” approvato dalla Giunta provinciale. (Foto: Ravanelli)

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Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/

30 I Parchi naturali e l’acquaPer l’Anno internazionale della cooperazione idrica vengono organizzate iniziative per sensibilizzare sul tema “acqua”

18 Europa - nuove norme fiscali nell’uE Dal 2013 vigono nuove norme per contrastare la frode e l’evasione fiscali

23 Euregio Dal 20 al 23 marzo 2013 a Rovereto, Bressanone e Hall in Tirolo si terrà il Festival della gioventù incentrato sul Lavoro giovanile

27 Ladinia - Istituzions LadinesAncunteda de Durnwalder y Mussner tl Istitut Culturel Micurà de Rü

36 IRPEF più leggeraRespinte mozioni per ridurre l‘addizionale

37 Zone sciisticheLe prevede una nuova legge, che facilita piccoli interventi

39 Contadini di montagnaConfronto sulle differenze tra chi coltiva in quota e chi in valle

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provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano3/2013

I Parchie l’acqua

Patto per illavoro

Piano per le dipendenze

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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il presidente

Care lettrici, cari lettori,

appuntamenti

14 marzo Cultura Socialis p. 5

20-23 marzo Festival della gioventù dell’Euregio p. 20

dal 20 marzo Iscrizioni a Uploadsounds p. 21

marzo-aprilepercorsi creativi verso Resistenze p. 15

fino al 12 maggioAzione espositivia “Oggetti fuori luogo p. 33

Prevedere misure di tutela delle realtà di montagna nelle nuove li-

nee guida UE in materia di politica agraria, garantire un’equità di trat-tamento tra agricoltori della monta-gna e della pianura: sono le richieste che ho ribadito a febbraio a Bruxelles alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo. Riguardo alla concessione degli aiuti, la futura PAC prevede ad esempio la definizione di agricoltore attivo, che però non vo-gliamo venga identificato come agri-coltore full-time: in Alto Adige oltre il 60% degli agricoltori è part-time e ha un’attività secondaria e il loro ruolo è fondamentale per il mantenimento dei territori difficili. Limitare l’acces-so agli aiuti ai soli contadini full-time determinerebbe un pericoloso pro-cesso di abbandono dell’agricoltura attiva dai territori di montagna.Un altro punto della riforma agri-cola che sta a cuore agli altoatesini riguarda i pagamenti diretti, la prin-cipale forma di sostegno all’agricol-tura anche per il periodo 2014-2020. Auspichiamo un processo di conver-genza degli aiuti diretti per garantire equità di trattamento almeno tra gli agricoltori di uno stesso Stato ed evi-tare le disparità attuali tra un alleva-tore della pianura, maggiormente so-stenuto, e un allevatore di montagna. A favore delle aree svantaggiate si potrebbero prevedere azioni di com-pensazione attraverso i fondi strut-turali. Più in generale, ci auguriamo che le nuove regole UE tengano con-to della specificità dell’agricoltura

di montagna per garantire equità di sostegno a tutti gli agricoltori comu-nitari. Questi sono i principali pun-ti sui quali la Provincia di Bolzano intende impegnarsi in sede europea prima del varo della riforma. In que-sto contesto va detto però che si sta profilando la concreta possibilità che l’attuale programma venga pro-rogato di un anno e dotato di mezzi aggiuntivi: il nuovo programma PAC potrebbe partire quindi solo nel 2015 e forse concludersi nel 2021.Più in generale, il punto di snodo importante sarà ovviamente il pros-simo bilancio UE 2014-2020, alle pre-se con tagli per decine di miliardi di euro. Assieme ai colleghi governa-tori delle altre Regioni ho rinnovato la richiesta di un bilancio che sia almeno pari, in termini di stanzia-menti di impegno, a quello del pe-riodo finanziario 2007-2013, in modo tale da contribuire concretamente al rilancio della crescita economica e al raggiungimento degli obiettivi fissati nella strategia Europa 2020. Siamo contrari alla riduzione degli stan-ziamenti per la politica di coesione, che resta il principale strumento per far leva sugli investimenti pubblici e privati al fine di uscire dalla crisi. Quello che si aspettano tutti i cittadi-ni europei.

Luis Durnwalder

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storia di copertina

Il “Piano di settore delle dipendenze 2013 – 2018“ approvato recentemente dalla Giunta provinciale è il frutto di un intenso lavoro portato avanti negli ultimi due anni da una vera e propria rete di servizi pubblici e privati, di strutture convenzionate operanti sul territorio e di esperti del settore sanitario e sociale che hanno definito i principali compiti per i prossimi cinque anni.

un Piano per le dipendenze

a valorizzare appieno le capacità e le professionalità degli operatori sti-molando la loro interazione.

Le principali sfide

“Il Piano nasce dalla necessità di aggiornare le “Linee di indirizzo per la politica sulle dipendenze in Alto Adige” approvato dalla Giunta provinciale nel 2003 e dalla Legge provinciale “Interventi in materia di dipendenze” approvata nel mag-gio del 2006 e si basa” sottolinea Na-dia Girelli – vice direttrice dell’Uffi-cio distretti sanitari e referente per il settore sanitario delle dipenden-ze “sulla verifica di ciò che è stato

concretamente realizzato a livello provinciale nel periodo 2003 – 2012 e sulla programmazione di ciò che si può migliorare e potenziare per dare risposte sempre più complete e qualificate alle persone che richie-dono assistenza in tale ambito. Il risultato di questa verifica prelimi-nare ha messo in luce che a livello provinciale disponiamo di un ser-vizio valido e professionale sia per quanto riguarda gli interventi che gli operatori del settore dipendenze. Oggi le principali sfide del settore” prosegue Nadia Girelli sono rappre-sentate da nuove forme di consumi e di comportamenti, per esempio l’uso di sostanze sintetiche reperi-

Franco Grigoletto

Partendo dal presupposto che le risorse economiche sono più li-

mitate e che le esigenze espresse dal territorio sono in costante aumento il Piano si prefigge di ottimizzare i servizi e gli interventi dedicati alle dipendenze rafforzando ed amplian-do la rete di strutture pubbliche e private, mettendole in rete tra loro ed aprendo i servizi ad un numero sempre più ampio di utenti con nuo-vi bisogni. Sempre nell’ottica dell’ot-timizzazione delle risorse il Piano di settore delle dipendenze mira, da un lato a mettere al centro del proprio agire la persona, dedicando maggio-re attenzione alle condizioni di vita, alle esigenze ed alle risorse delle persone con problemi di dipendenza e dei loro familiari, e dall’altro mira

tipologia pazienti/utenti seguiti da tutti i servizi - anno 2011 - tipologia utenti per servizio e sesso

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adige e le basi scientifiche del lavoro nazionale e internazionale. Si è registrata un’in-tensa collaborazione nell’elaborazio-ne del piano dell’ufficio persone con disabilità e l’ufficio distretti sanitari con tre gruppi di lavoro composti da esperti di enti pubblici e privati ope-ranti nel settore. Il rettore della Libera università di Bolzano, Walter Lorenz, ha accompagnato i lavori dal punto di

vista scientifico. Il Piano di settore rap-presenta una buona base, sulla quale costruire e lavorare; mette al centro la persona, evidenzia la prevenzione e descrive delle misure adatte per far fronte ai vari stadi della malattia. Le misure sociali, inoltre, servono a dare delle prospettive durante e dopo il superamento della patologia. nes-suno è completamente esente dal fenomeno della dipendenza, può col-pire tutte le fasce d’età e tutti i gruppi sociali. Il Piano costituisce un’ottima base per l’intensificazione del lavoro di rete sul territorio e per l’ottimizza-zione delle risorse esistenti. L’obiet-tivo è quello di raggiungere chi ha bisogno nelle singole situazioni e di dare delle risposte flessibili”

assessore Richard theiner

nel Piano di set-tore dipendenze sono state incor-porate le espe-rienze di tutti i servizi in alto

Legenda: GaP: giocatori azzardo patologici; nIC: nicotina; altri: familiari/partner; bzd: benzodiazepine

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storia di copertina

te su Internet, a tale riguardo esi-ste un Sistema di allerta nazionale che ci aggiorna costantemente, la crescita del gioco d’azzardo com-pulsivo, in particolare online da parte dei giovani, la farmacodipen-denza associata ad altre sostanze, in particolare all’alcol, quest’ulti-mo rappresenta uno dei problemi di maggiore gravità, l’aumento del consumo della cocaina anche per-ché viene venduta a costi più bassi rispetto al passato”. Sostanzialmen-te cresce il fenomeno della politos-sicodipendenza alla quale i Servizi specialistici devono dare risposta.

Una rete di servizi

Tra le principali istituzioni che hanno contribuito in maniera deter-minante alla definizione del Piano, oltre ai già citati uffici provinciali, vi sono i Servizi per le dipendenze-Ser.D dell’Azienda sanitaria dell’Al-to Adige, l’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, le Comunità comprensoria-li, l’Associazione Forum prevenzio-ne, l’Associazione “Hands”, l’Asso-ciazione “La Strada – Der Weg” Il Piano identifica tre priorità ope-rative per i prossimi cinque anni che s’intrecciano tra loro: la pre-venzione, la terapia – riabili-tazione e gli interventi sociali. “Prima priorità è la prevenzio-ne” rileva Loris De Benedetti re-ferente dell’Ufficio persone con disabilità per l’area sociale delle dipendenze“essa va intesa come processo a lungo termine e mira direttamente e indirettamente alla promozione della salute: a questo scopo sarà portata avanti e perfezio-nata la campagna contro l’abuso di alcol e tabacco, ma sono previste an-

che iniziative selettive tese ad evita-re l’abbandono scolastico”. Il piano rivolge l’attenzione anche alla sicu-rezza sulle strade e sulle piste da sci. In particolar modo ha preso posizio-ne anche sul tema sempre più attua-le del gioco d’azzardo, prevedendo un finanziamento trasversale per il potenziamento degli interventi di trattamento delle dipendenze, del so-stegno di gruppi di mutuo aiuto e di una campagna informativa.La seconda priorità nella lotta contro le dipendenze s’indirizza al campo della terapia e della riabili-tazione. Si prevede di rafforzare la già esistente rete di servizi ottimiz-zando i percorsi di trattamento e di migliorare i trattamenti, per esem-pio, garantendo un adeguato tratta-mento di disassuefazione in regime residenziale per le farmacodipen-denze o potenziando il trattamento del gioco patologico d’azzardo.

Sicurezza e gioco d’azzardo

All’interno del settore sanitario, i SerD e i servizi privati convenzio-nati con l’Azienda Sanitaria dell’Al-to Adige, quali quelli della Caritas, di “Hands” e della “La Strada – Der Weg” costituiscono, in sinergia con la struttura riabilitativa “Bad Bachgart” il sistema provinciale dei servizi per le dipendenze; esso garantisce un elevato livello di pro-fessionalità specifica ed opera in un regime di autonomia organizzativa.Infine la terza priorità è rappre-sentata da interventi sociali che servono a prevenire un’uscita dal contesto sociale della perso-na dipendente. Per questo è im-portante il lavoro delle coope-rative sociali nell’ambito dell’

inserimento lavorativo. Nel piano troviamo anche il suggerimento di predisporre un’offerta capilla-re di “streetwork”, l’ampliamento di strutture notturne e di forme residenziali assistite per persone socialmente emarginate. Indispen-sabile diventa la promozione dei gruppi di auto mutuo aiuto e di pro-getti innovativi per il tempo libero e l’incoraggiamento del volontariato.Come si può notare si tratta di un Piano piuttosto complesso ed arti-colato che non va comunque inteso come un punto d’arrivo ma come uno stimolo per impostare nel mi-gliore dei modi l’attività di un’am-pia ed articolata rete di operatori del settore che già oggi rappresenta-no una preziosa ed efficiente risor-sa che va ulteriormente valorizzata in tutte le sue componenti.

tipologia pazienti/utenti seguiti da tutti i servizi - anno 2011 - tipologia utenti per servizio e sesso

Bolzano alcologia BZ Hands Comprensorio BZ merano Caritas/Silandro Comprensorio merano Bressanone Brunico totale Provincia

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Fonte: Servizio per le dipendenze del Comprensorio sanitario di Bolzano

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storia di copertina

Dellantonio: “L’alcol resta il problema più grave”

Per una valutazione complessiva del Piano di settore delle dipen-

denze abbiamo intervistato il dott. Elio Dellantonio, primario del Ser-vizio dipendenze dell’Asl, in pri-ma linea nella cura delle persone tossicodipendenti e componente dell’Unità di coordinamento che ha redatto il Piano. Come valuta complessivamente il Piano di settore sulle dipen-denze?Nel Piano c`è per la prima volta una visione complessiva che riguarda tutte le dipendenze da sostanze e le dipendenze comportamentali. Viene sottolineato l’aspetto dell’in-tegrazione per quanto riguarda gli interventi ed i servizi anche sotto il profilo metodologico. C’è stato cer-tamente un grande coinvolgimento dei servizi che operano nel settore, si è realizzata anche una prospetti-va di visione più ampia con il coin-volgimento della scuola e del mon-do del lavoro. Un coinvolgimento a 360° dei servizi, delle istituzioni e della popolazione.Nel documento si afferma la neces-sità che, per quanto riguarda l’in-tervento medico, sanitario e clinico sulle dipendenze, l’ambito debba essere gestito da un settore specia-listico sanitario con una propria autonomia rispetto alla psichiatria. La medicina delle tossicodipenden-

ze fa parte della psichiatria, ma ha una sua valenza specifica, rappre-senta una sorta di superspecializza-zione per la quale è necessaria una impostazione autonoma sul piano istituzionale. Così come avviene, per esempio, per la cardiologia ri-spetto alla medicina interna. La medicina delle tossicodipendenze è una medicina che presenta delle particolarità soprattutto per quanto riguarda l’ambito giudiziario ed ha un’importante incidenza di aspetti medico-legali e giudiziari. Quindi c´è la necessità di acquisire impor-tanti informazioni e competenze in questo ambito e si deve avere la capacità di interagire con le istitu-zioni giudiziarie, con il carcere, le articolazioni del Ministero di giu-stizia. Il Piano ribadisce l’autono-mia dalla psichiatria, ma sottolinea anche la necessità di collaborazio-ne ed integrazione di questo settore con gli altri ambiti della psichiatria e della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, in una prospettiva di un forte coordinamento a livello aziendale per quanto riguarda tutti i servizi che operano nell’area della salute mentale in provincia di Bol-zano. Un altro elemento importante è che si è sottolineato l’aspetto del gioco d’azzardo patologico, inserito ex novo nel Piano.Quali sono le dipendenze che re-

gistrano una maggiore crescita a livello provinciale? Sicuramente l’uso di sostanze stu-pefacenti illegali come l’eroina e la cocaina rappresenta un problema importante perché queste sostan-ze inducono forme di dipendenza gravi. In particolare per l’eroina e le poli-tossicodipendenze, che com-prendono anche l’eroina, sempre più spesso si registra l’uso contem-poraneo di varie sostanze e ciò ri-chiede trattamenti più a lungo ter-mine. Un aspetto molto importante riguarda l’uso di hashish che, per alcune fasce di persone, partico-larmente vulnerabili, può favorire lo sviluppo di gravi scompensi psi-chiatrici, o slatentizzare lo svilup-po di gravi patologie psichiatriche. Non avviene spesso rispetto alla larghissima diffusione dell’uso (il 40% ca. dei giovani sotto i 18 anni lo ha provato) ma in alcuni casi l’uso di hashish provoca l’insorgenza di patologie psicotiche che potrebbe-ro essere evitate. Ma la preoccu-pazione maggiore è rappresentata dall’abuso di alcol. Da un’indagine che abbiamo fatto negli anni scorsi rispetto a tutti gli interventi del 118 a livello provinciale e agli accessi al Pronto soccorso dell’ospedale di Bolzano per uso di sostanze l’84% presentava un problema relativo all’alcol, l’8% un problema relativo all’alcol più l’uso di sostanze stupe-facenti o benzodiazepine e soltanto un 8% presentava l’uso di sostanze stupefacenti senza alcol. Quindi anche dal punto di vista numerico non c’è dubbio che sia l’alcol il mag-giore problema. Anche perché in di-versi casi l’età delle persone giunte al pronto soccorso era veramente precoce e si sono registrati alcuni singoli casi di dodicenni - e tredi-cenni - con intossicazioni da alcol. Va detto probabilmente per motivi accidentali. Da un terzo alla metà degli accessi dei giovanissimi che giungono al Pronto soccorso, anche con intossicazioni gravi, avvengo-no per cause accidentali. Però c’è un certo numero di giovanissimi che iniziano già a quell’età a mani-festare problemi che sono destinati ad aggravarsi nel tempo. FGFo

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sociale

Franco Grigoletto

Si svolgerà giovedì 14 marzo, dalle ore 17 alle 19, presso lo sta-

bilimento di produzione della ditta Prinoth, in via Gabriel Leitner a Vi-piteno, la settima edizione dell’ini-ziativa “Cultura socialis: dare esempio – dare risalto” creata per promuovere, a tutti i livelli, la cul-tura del sociale e per accrescere la sensibilizzazione della popolazione nei confronti di queste tematiche.L’iniziativa, promossa dalla Ripar-tizione politiche sociali della Pro-vincia, è costituita essenzialmente dal concorso denominato “Cultu-ra socialis” che ogni anno, nel mese di marzo pre-

vede l’assegna-

zione di un apposito premio alle ini-ziative che si sono particolarmente distinte nel campo del sociale e da un “tavolo di discussione” nel quale persone di differenti settori (socia-le, cultura, economia, amministra-zione …) quattro volte l’anno si in-contrano per discutere di tematiche sociali al fine di dare nuovo impul-so all’impegno in questo campo. Da questi incontri giungono spesso nuovi stimoli e spunti verso i deci-sori sociali al fine di promuovere e sostenere una politica sociale sem-pre più vicina alle reali esigenze della popolazione.Il concorso “Cultura Socialis. Dare esempio – dare risalto” prevede in particolare l’assegnazione da parte di una giuria di operatori del settore di premi ad alcuni progetti realizzati nel campo del sociale al fine di docu-mentare e rendere pubblici progetti esemplari, misure o iniziative di singole persone in differenti settori del sociale. Possono essere proposti progetti e iniziative, che sono stati appena realizzati (non da più di due anni) oppure che sono attualmen-te in fase di esecuzione. Il concorso “Cultura socialis” prevede cinque settori: informale (iniziative di sin-goli, volontariato, società sociale); formale – pubblico e privato - (lavo-ro sociale a tempo pieno, lavoro nel

settore dei giovani, come anche lavoro, scuola, sanità, edilizia

abitativa); imprenditori

privati; politica/amministrazione a livello comunale; Mass Media: co-municazione e pubbliche relazioni.Di anno in anno “Cultura socia-lis” aumenta la propria capillare presenza tra la gente. Se nel primo anno sono stati presentati comples-sivamente 76 progetti e nel secondo 112 (140 segnalazioni) quest’anno prendono parte al concorso 230 pro-getti pervenuti da tutte le località della provincia. I progetti devono avere naturalmen-te alcune caratteristiche, come, ad esempio, essere rivolti in maniera specifica alla prevenzione ed ave-re per obiettivo il mantenimento e il miglioramento di tutti oppure di una categoria di persone, tra-smettere gioia e mettere in risalto il personale arricchimento che si prova attraverso l’impegno sociale, coinvolge, andando oltre il settore sociale in senso stretto, gli altri set-tori della società (formazione, lavo-ro, economia, ecc.) e anche cittadini di altre culture, aumentare nella popolazione la percezione di pro-blematiche sociali e gruppi proble-matici e rafforzare l’identificazione con aspetti sociali, garantire spazio e sostegno anche alle attività del vo-lontariato e a quelle messe in atto all’interno della famiglia, nella cer-chia degli amici, del vicinato ecc. I progetti devono altresì contribuire all’intensificazione della comunica-zione e del dialogo e al collegamento delle iniziative di aiuto e sostegno, agire in modo non burocratico, sem-plice, diretto e orientato al bisogno di prestazioni di sostegno, rendere possibile il dialogo e la partecipazio-ne, come anche incentiva l’iniziativa e la responsabilità del singolo (anche di chi abbisogna di sostegno), perse-guire idee e concetti e dà spazio alla creatività sociale.

“Dare esempio – dare risalto”Sarà ospitata a Vipiteno il 14 marzo dalla Comunità Comprensoriale Wipptal la settima edizione dell’iniziativa “Cultura Socialis: dare esempio, dare risalto” promossa dalla Ripartizione politiche sociali della Provincia. Anche a questa edizione sarà presente l’assessore alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:

lunedì – venerdì, ore 9.00 – 13.00, tel.

348 3441662 - [email protected]. è

previsto un bus navetta dalla stazione di

Vipiteno allo stabilimento di produzione

Prinoth.

info

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provincia autonoma | marzo 20136

lavoro

Michele Bolognini

Per la prima volta da decenni, l’Al-to Adige deve fare i conti con un

tasso di disoccupazione al di sopra della soglia del 4%. Sono gli effetti della crisi economica che non ri-sparmiano neppure l’isola felice sudtirolese, e che hanno spinto la Giunta provinciale a mettere subito in campo tutte le forze disponibili. “Alla luce dei segnali provenienti dal mercato – sottolinea l’assessore al lavoro Roberto Bizzo - che indi-cano un tasso di disoccupazione in aumento seppure con livelli assolu-ti sempre migliori rispetto al resto d’Italia e d’Europa, abbiamo deciso di intervenire immediatamente. La struttura demografica della nostra società sta cambiando: siamo chia-

mati a stipulare un nuovo patto non solo tra le forze sociali, ma anche tra le generazioni”. Il rinnovo del piano provinciale per il lavoro, che ha durata di 7 anni, sarebbe stato originariamente in programma nel 2014, ma è stato an-ticipato di dodici mesi proprio per reagire in maniera tempestiva ai primi campanelli d’allarme. Sino

a giugno verranno organizzate una serie di iniziative per coinvolgere il maggior numero di persone pos-sibili, e uno degli strumenti più importanti dal punto di vista del-la partecipazione è ovviamente la

rete. Ecco perché la prima tappa del percorso aperto nelle scorse settimane con le parti sociali, nel corso di un vertice che ha visto la partecipazione di una sessantina di organizzazioni del mondo economi-co, sindacale, istituzionale e scola-stico, è all’insegna del 2.0.

Blog interattivo

Collegandosi a www.pattolavoro.it, infatti, si accede a un blog interat-tivo: “Chiunque vi può partecipare in maniera semplice e intuitiva - commenta l’assessore Roberto Biz-zo - avanzando proposte e critiche, o presentando documenti”. Questi i principali temi oggetto del blog: scuola e giovani, donne, lavo-ratori anziani, fasce deboli. “Sulla base di quanto raccolto all’interno del blog entro il 22 marzo - sottoli-nea il direttore della Ripartizione lavoro Helmut Sinn - nascerà poi un workshop, in programma il 19 aprile, con i vari tavoli tematici chiamati a sintetizzare le princi-

Il piano provinciale per le politiche del lavoro parte dal web con un anno di anticipo. L’assessore Bizzo ha lanciato il blog www.pattolavoro.it

un patto per il lavoro

Vogliamo incentiva-re il mercato del lavoro in alto adige, creando l’ambiente di sviluppo adatto a contrastare e ridurre la disoccupazione

Roberto Bizzo, assessore provinciale

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lavoro

pali proposte. Nella seconda metà di maggio il piano sarà material-mente elaborato dalla commissione provinciale per l’impiego, mentre a metà giugno il documento do-vrebbe arrivare in Giunta provin-ciale”. “Il blog interattivo rappresenta un vero e proprio esperimento - ag-giunge il direttore di Dipartimento Andrea Zeppa - ma è anche un pas-saggio importante per una pubblica amministrazione che vuole aprirsi alla società nel modo più trasparen-te possibile”. Nel primo mese di vita del portale www.pattolavoro.it sono già una cinquantina i commenti con propo-ste e osservazioni apparsi sul sito.

Mercato del lavoro

ll numero dei disoccupati, nel cor-so del 2012, ha raggiunto quota 11.108 persone (la tendenza è ver-so il 4,3%), mentre l’occupazione dipendente è cresciuta solo dello 0,3%: quest’ultimo è il dato più bas-so registrato in Alto Adige dal 1998, anno d’inizio della rilevazione. A livello settoriale, la situazione migliore si registra nell’ambito al-berghiero-ristorativo (+2,2%) e nel-

la categoria “altri servizi” (+2,5%), mentre il settore più in difficoltà si conferma l’edilizia, con una ridu-zione del livello occupazionale pari al 3%. Dato interessante quello di genere: la crisi sembra colpire in misu-ra maggiore gli uomini (occupa-zione in calo dello 0,6%), mentre fra le donne si registra un +1,2%. Capitolo giovani: nel 2012 erano iscritti nelle liste di disoccupazio-

ne 2.165 ragazzi al di sotto dei 30 anni (nel 2011 erano 1.898), più del-la metà di questi ha però trovato un lavoro nel giro di 3 mesi e il tas-so di disoccupazione giovanile in Alto Adige resta abbondantemente al di sotto della media italiana ed europea.

www.pattolavoro.it

info

“Lavorare dopo il pensionamento”

Il nuovo numero di “Mercato del lavoro news” è incentrato sul tema

“Lavorare dopo il pensionamento”. “Negli ultimi anni” afferma l’asses-sore al lavoro, Roberto Bizzo, “l‘età media dei lavoratori dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro per pensionamento si è attestata in-torno ai 57-59 anni, età ancora rela-tivamente giovane.Si può ipotizzare, pertanto, che mol-te di queste persone svolgano un la-voro durante la quiescenza. Al riguardo si stima che nel 2012 i pensionati svolgenti un’attività lavo-rativa ammontavano a circa 3-4 mila unità”.Dati precisi e dettagliati sono tut-tavia disponibili solo relativamen-te a persone per le quali è stato comunicato in modo esplicito il pensionamento. Ed è proprio a

questo gruppo di persone che fan-no riferimento le statistiche e ana-lisi. “Dai dati disponibili” afferma il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn “nel 2012 risultava-no in media 1700 pensionati con un rapporto di lavoro dipendente o pa-rasubordinato. Un quarto di questi ha lavorato con un contratto a tempo pieno, più di un terzo aveva contratti a progetto o con lavoro a chiamata e un ulteriore terzo aveva un rapporto dipendente a tempo parziale”.Considerando i lavoratori in quie-scenza dal 2008 in poi, circa il 20-25% di questi ha ripreso a lavo-rare entro pochi mesi dal pensiona-mento. Col passare del tempo si assiste ad un calo dell’impegno lavorativo,

cosicché a distanza di 3-4 anni sol-tanto 15 pensionati su 100 risultano avere un contratto di lavoro. FG

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROLAbteilung 19 - Arbeit

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGERipartizione 19 - Lavoro

ArbeitsmarktMercato del lavoronewsBeobachtungsstelle

für den Arbeitsmarkt

Osservatorio del

mercato di lavoro

www.provinz.bz.it/arbeit

www.provincia.bz.it/lavoro

Arbeiten im Ruhestand

In den letzten Jahren lag das Durchschnitts-alter der abhängig Beschäftigten, die in den Ruhestand gingen, bei etwa 57-59 Jahren. Bei diesem relativ „jungen“ Alter ist anzuneh-men, dass viele dieser Rentner während ihrer Rente weiterarbeiten.

So gingen schätzungsweise etwa 3 000-4 000 Ruheständler im Jahr 2012 einer Be-schäftigung nach.

Genaue und detaillierte Daten liegen jedoch nur für jene Personen vor, deren Pensionie-

Lavorare dopo il pensionamento

Negli ultimi anni l‘età media dei lavoratori dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro per pensionamento si è attestata in-torno ai 57-59 anni, età ancora relativamente “giovane”, per cui si può ipotizzare che mol-te di queste persone svolgano un lavoro du-rante la quiescenza.

Al riguardo si stima che nel 2012 i pensionati svolgenti un’attività lavorativa ammontavano a circa 3-4 mila individui.

Dati precisi e dettagliati sono tuttavia dispo-nibili solo relativamente a persone per le qua-

1/2013Februar/febbraio

mit Daten September 2012con dati settembre 2012

Beschäftigung von schon pensionierten* Arbeitnehmern zwischen 55 und 70 Jahren, nach Vertragsart und Alter

Lavoro svolto da dipendenti già pensionati* tra 55 e 70 anni, per tipologia contrattuale ed età

Jahresdurchschnitt - 2012 - Media annua

* Es werden nur jene gezählt, für die in der Vergangenheit die Pensionierung vonseiten des Arbeitgebers explizit mitgeteilt wurde** ohne Arbeit auf Abruf

Quelle: Amt für Arbeitsmarktbeobachtung

* Sono contati solo coloro per i quali il datore di lavoro ha esplicitamente

comunicato il pensionamento** escluso lavoro a chiamata

Fonte: Uffi cio osservazione mercato del lavoro

0

100

200

300

400

500

600

700

800

55-59 60-64 65-69

Co. Co. Pro.

Arbeit auf AbrufLavoro a chiamata

Abhängige Teilzeitbeschäftigung**Lavoro dipendente part-time**

Abhängige VollzeitbeschäftigungLavoro dipendente a tempo pieno

Alter / Età

L’assessore Roberto Bizzo presenta il patto per il lavoro alle parti sociali

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dalla giunta provinciale

costruzioni

Le priorità negli interventi di opere edili e infrastrutture sono

stati delineati a febbraio dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Florian Mussner. In tema di opere edili, i fondi disponibili per il 2013 ammonta-no a 47,8 milioni di euro, dei quali circa 9 già impegnati per lavori in corso. Il programma di intervento de-finisce precise priorità: il risa-namento energetico degli edifici

provinciali (14,3 milioni di euro), l’ampliamento di alcune scuole (tra cui l’istituto tecnico commer-ciale Kunter e la palestra del liceo linguistico Stifter a Bolzano), la realizzazione della sede della Cro-ce bianca e della Croce rossa a Me-rano. Le infrastrutture da costruire su strade statali e di interesse pro-vinciale possono contare nel 2013 su un finanziamento di 83,6 milio-ni di euro, dei quali 68 si concen-trano sulla prosecuzione dei gran-di progetti di viabilità in corso di realizzazione: le circonvallazio-ni di Merano, di Ora e di Laives (complessivamente 42 milioni), l’ammodernamento della strada per Sarentino (10) e di quella per Fiè (5). La Giunta ha inoltre dato il via al bando di gara per la rea-lizzazione della circonvallazione di Vandoies.

Lavori pubblici nel 2013

minoranze

Premio al Dalai Lama

Per la terza volta la Giunta pro-vinciale assegna il Premio per

le minoranze, che può contare su una dotazione finanziaria di 20mila euro. Su proposta del presidente

Luis Durnwalder, la Giunta ha deciso che quest’anno il riconosci-mento andrà al Dalai Lama, un rap-presentante esemplare di tutti i tipi di minoranza, da quella religiosa a quella linguistica, e dunque partico-larmente meritevole in questo ambi-to. Il Premio per le minoranze viene assegnato per la terza volta: nel 2009 toccò ad August Gril, presidente del-la minoranza di lingua tedesca della Slovenia riunita nell’associazione denominata “Gottscheer-Altsiedler-verein”, nel 2011 alla FUEV, l’Unione federalista delle comunità etniche europee. Il riconoscimento sarà as-segnato al Dalai Lama il prossimo 10 aprile, in occasione della visita uf-ficiale in Alto Adige della massima autorità spirituale del popolo tibeta-no, punto di riferimento per milioni di buddisti nel mondo.

sanità

Chirurgia oncologica

Dal 2014 solo le strutture ospeda-liere di Bolzano, Merano, Bres-

sanone e Brunico potranno offrire interventi di chirurgia oncologica: su proposta dell’assessore Richard Theiner, la Giunta ha approvato il modello di certificazione e i relati-vi criteri, che puntano soprattutto sulla necessaria esperienza dei me-dici e delle strutture in determinate tipologie di interventi e sul volume degli stessi. Con l’approvazione del

modello di certificazione degli inter-venti nei casi di tumore la Giunta provinciale crea i presupposti per l’introduzione di standard qualita-tivi nella chirurgia oncologica (sono 1400 i morti per tumore annual-mente in Alto Adige) negli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico. Il pre-trattamento e la suc-cessiva terapia potranno essere ga-rantiti nel comprensorio sanitario di riferimento: gli ospedali di base saranno infatti accreditati come partner integrativi delle reti di chi-rurgia oncologica. L’unica patologia che non potrà più essere trattata in Alto Adige è il tumore all’esofago, per il quale sarà necessario ricor-rere a strutture fuori provincia. Le patologie assegnate a ciascuna strut-tura, se otterranno la certificazione: a Bolzano potranno essere effettuati interventi per tutte le patologie, a Merano restano esclusi i tumori al pancreas e al distretto capo collo, a Bressanone non sono confermate le operazioni a pancreas, stomaco, fe-gato, genitali femminili e distretto capo collo. A Brunico non si opererà più il carcinoma a rene, pancreas, retto, ma resta operativa la chirur-gia oncologica per colon, stomaco, tiroide, seno, genitali femminili

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giunta

Berger lascia, Pichler Rolle assessore

Dopo esattamente 14 anni (era stato nominato assessore nel feb-

braio 1999), a 65 anni Hans Berger ha lasciato la Giunta provinciale per la candidatura al Senato. Nell’im-pegno in prima fila in Provincia l’esponente politico di Riva di Tures ha esercitato – in legislature diverse – le competenze su agricoltura, for-mazione professionale agricola, pa-trimonio, informatica, libro fondia-rio e catasto, sviluppo del territorio, tutela del paesaggio, turismo. Dal 2008 era anche primo Vicepresidente della Giunta Tra i suoi risultati fon-damentali, la riorganizzazione del settore agricolo, le misure a tutela delle aree di montagna, la promozio-ne della filiera corta e la professio-

nalizzazione del comparto turistico.A febbraio il Consiglio provinciale ha votato il nuovo assessore pro-vinciale in sostituzione del dimis-sionario Berger: si tratta di Elmar Pichler Rolle, 53 anni, bolzanino, di professione giornalista. Pichler Rolle vanta 23 anni di esperienza politica nel Comune capoluogo, dove è stato vicesindaco per 13 anni. Nel 2008 era stato eletto in Consiglio pro-vinciale. Il neoassessore assume le competenze in materia di sviluppo del territorio, natura e paesaggio, catasto e libro fondiario. La Giunta torna quindi a 8 componenti sino al termine dell’attuale legislatura pro-vinciale. Nel quadro della redistri-buzione delle deleghe che erano di

Berger, il turismo è stato assegna-to all’assessore Thomas Widmann mentre il presidente Durnwalder ge-stisce direttamente agricoltura, for-mazione professionale agraria e fo-restale. Nuovo primo vicepresidente della Provincia è stato nominato l’assessore Richard Theiner.

Col fotovoltaico costi energetici ridotti

Sui tetti di 15 edifici, fra palazzi provinciali e scuole, a Bolzano e

Silandro sono stati installati pannel-li fotovoltaici per complessivi 4.500 metri quadri. Gli impianti consen-tono la produzione di energia per circa 700.000 KWh all’anno con il risparmio di circa 460 tonnellate di gas serra CO2 e di 210 tonnellate di gasolio da un lato, e la copertura di circa il 20 per cento del fabbisogno. In tal modo, come fa presente l’asses-sore provinciale all’energia, Florian

Mussner, la Provincia risparmia 150.000 Euro sui costi energetici. Fi-nora sono stati investiti 1,9 milioni di Euro provenienti dai fondi strut-turali europei FESR 2007-2013.Attualmente è stato completato il 1° lotto di 15 strutture pubbliche tra scuole e palazzi provinciali. E’ in procinto di partire la gara per il 2° lotto che comprende ulteriori edifici pubblici a Merano per una potenza di circa 220Kw che saranno conclusi per l’autunno del 2013 an-

che questi finanziati dai fondi strut-turali europei FESR 2007-2013. Un pool di ditte, inoltre, ha potuto interventi di installare, in conces-sione, ulteriori impianti fotovoltai-ci su una serie di edifici pubblici in varie località della provincia, usu-fruendo anche degli incentivi sta-tali del conto energia. In tal modo, come sottolinea l’assessore Muss-ner, non solo puntiamo sull’energia rinnovabile, ma sosteniamo l’im-prenditoria privata. SA

Il commiato di Durnwalder a Berger.

La nuova Giunta provinciale col neoassessore Pichler Rolle.

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finanze

Michele Bolognini

Essere proprietari di un veicolo a motore, in Alto Adige, convie-

ne rispetto al resto d’Italia. Tutto questo grazie alla strategia portata avanti in materia di tributi sull’au-to di competenza provinciale che prende le mosse nel 2009, con la ri-duzione del 10% del bollo auto per tutte le categorie di veicoli. Nel corso degli ultimi anni questa politica di abbattimento della pres-sione fiscale ha subito un’accelera-zione che proseguirà anche per il 2013 e oltre. “Con quest’anno – spie-ga l’assessore alla finanze Roberto

Bizzo - sarà introdotta un’ulteriore riduzione del 10% riservata ai mez-zi di categoria euro 5, nonchè agli autoveicoli ecologici, ovvero quelli elettrici, ibridi e quelli alimentati a GPL, metano e idrogeno, i quali peraltro possono già contare su una totale esenzione nei primi tre anni di vita”. Tra le altre novità introdotte di re-cente, inoltre, spicca la possibilità di rimborso parziale della tassa automobilistica (minimo 4 mesi) in caso di rottamazione, esportazione o furto del veicolo: solo nel 2012 i rimborsi sono stati 450, pari ad un valore di circa 47mila euro. Grande importanza, poi, viene data ai pagamenti informatizzati trami-te sito internet con carta di credito, internet banking e sportelli banco-mat autorizzati, uffici ACI e Serme-tra, nonchè tabaccherie collegate al sistema di riscossione.

Pagamento informatizzato

“Rispetto al classico bollettino po-stale – spiega Bizzo – con il paga-mento informatizzato c’è la garan-zia di una liquidazione del tributo corretta e senza contenziosi. Non per niente, già oggi quasi il 70% dei pagamenti avviene in questo modo. Dal 2014 non verrà più inviato a casa il bollettino postale cartaceo precompilato, ed è già stato can-cellato l’onere di 1,87 euro per ogni pagamento informatizzato, che ora rimane a carico della Provincia”. Per quanto riguarda l’imposta sulle assicurazioni RC auto, si è passati

da un’aliquota del 12,5% nel 2011 all’attuale 9%. “Nel resto d’Italia – aggiunge l’assessore alle finanze - si arriva a toccare il 16%: ciò significa che in Alto Adige, su una polizza media di 500 euro, il risparmio è di almeno 35 euro”. In picchiata anche l’IPT (imposta provinciale di tra-scrizione): in Provincia di Bolzano per l’immatricolazione di un veico-lo nuovo si pagano 151 euro contro i 378 del resto d’Italia.Questi importanti sgravi fiscali sono stati resi possibili grazie all’ac-cordo Stato-Provincia sul finanzia-mento dell’Autonomia. “L’Accordo di Milano ci consente di agire alme-no in parte sulla leva fiscale – con-clude l’assessore Roberto Bizzo - e le misure riguardanti l’auto hanno un impatto mirato su famiglie, im-prese, economia e ambiente. Per la Provincia ciò significa da un lato rinunciare a una parte di entrate tributarie, ma dall’altro sostenere il mercato dell’auto grazie ad una crescita delle immatricolazioni pro-vocata proprio dalla riduzione della IPT”.

Meno tasse, più risorse per famiglie e imprese. Con la riduzione di bollo, imposta sulle assicurazioni e IPT, in Alto Adige si risparmiano 200 euro l’anno.

tributi auto, in alto adige si risparmia

ogni anno una famiglia altoatesina risparmia 120 euro di bollo auto, 40 euro di assicurazione e 40 euro di IPt, per un totale di

Roberto Bizzo, assessore provinciale

200 euro: la metà dell’Imu per un appartamento di media grandezza

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edilizia

Silvana Amistadi

La normativa sull’edilizia abita-tiva agevolata prevede che i pro-

prietari, o usufruttuari, di abitazio-ni costruite almeno 25 anni fa non ancora sottoposte a risanamento, possano ottenere un contributo a fondo perduto per risanare questi immobili recuperando così patri-monio edilizio.Dal 1994 al 2011 la Provincia ha ero-gato a tale scopo oltre 68 milioni di Euro; nel solo 2011 sono stati asse-gnati contributi per complessivi 5,1 milioni di Euro a fronte di 187 do-mande approvate per il recupero di 204 alloggi. Per ottenere maggiore trasparenza nella contribuzione e contrastare possibili speculazioni e l’evasione fiscale, come spiega l’as-sessore provinciale all’edilizia abi-tativa Christian Tommasini, è stata emanata una direttiva che prevede che dal 1° gennaio 2013, per ottenere il contributo, oltre alla presentazio-ne del preventivo è necessaria, anche l’esibizione le relative fatture in ori-ginale con ricevuta di pagamento.

Lavori

La domanda di contributo può es-sere consegnata direttamente agli sportelli informazione della Ripar-tizione edilizia provinciale al primo piano del palazzo provinciale 12 a

Bolzano, in via Canonico Michael Gamper 1 o nelle sedi distaccate della ripartizione a Merano, Silan-dro, Bressanone o Brunico, oppure inviata per posta al seguente indi-rizzo: Ripartizione edilizia, Palazzo provinciale 12, Via Canonico Mi-chael Gamper 1, 39100 Bolzano.I lavori di risanamento, come ricor-da Wilhelm Palfrader, direttore del-la Ripartizione, possono essere av-viati non appena 30 giorni dopo la consegna della domanda di contri-buto. Possono essere volti al risana-mento con manutenzione straordi-naria, al restauro conservativo, alla ristrutturazione edilizia, al cambio di destinazione d’uso, alla demoli-zione e ricostruzione (in entrambi i casi compreso l’ampliamento del volume fino al 20 per cento).Tra i documenti da presentare vi sono, oltre al reddito (non superio-re alla 5° fascia, fino al 30 aprile

2013 52.900 Euro), una concessione edilizia, il progetto approvato dal Comune, il calcolo della cubatura, il preventivo di spesa, la dichiara-zione del progettista sullo stato di conservazione, la dichiarazione di conformità allo svolgimento dei la-vori, ai quali ora si aggiungono le relative fatture saldate.

Contributo massimo

Il limite massimo del contributo a fondo perduto è determinato in base alla superficie, al costo di co-struzione, al preventivo di spesa, al reddito del richiedente, nonché alla composizione del nucleo familiare. Sulla base del reddito degli ultimi due anni (2010 e 2011 sino al pros-simo 30 aprile), e di conseguenza alla rispettiva fascia di appartenen-za, viene definita la percentuale di contributo che può variare dal 25 al 50 per cento dei costi riconosciuti. Attualmente gli importi del contri-buto a fondo perduto oscillano tra i 32.000 Euro circa sino a 74.000 Euro a seconda del reddito e della compo-sizione del nucleo familiare.

novità per i risanamenti ediliziA partire dal 1° gennaio 2013 i contributi per il risanamento edilizio vengono concessi se il richiedente presenta le fatture saldate riferite ai lavori eseguiti.

Informazioni più dettagliate sono disponibili

sul sito della Ripartizione edilizia

www.provincia.bz.it/edilizia-abitativa/

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amministrazione

Michele Bolognini

Sono quasi 9mila i dipendenti dell’amministrazione provin-

ciale, compreso il personale delle scuole, che ogni mese ricevono il cedolino relativo al proprio stipen-dio in formato digitale. Da febbra-io è partita l’operazione che, nel giro di due mesi, porterà ad un completo abbandono della carta. Già, perché da aprile 2013 i dati del proprio stipendio, e il modello CUD per la dichiarazione dei red-diti, verranno inseriti solamente nel fascicolo digitale di ogni sin-golo dipendente, una sorta di pa-gina personale che funge da “rac-coglitore” delle comunicazioni tra lavoratore e pubblica amministra-zione. Il fascicolo digitale è acces-sibile via internet e via intranet in due modi: o, come già avviene adesso, grazie al proprio account (nome utente e password) fornito dall’amministrazione provinciale,

oppure tramite la Carta Servizi. E proprio qui sta la novità, che rende possibile ampliare il raggio d’azio-ne del fascicolo digitale anche al personale docente, a chi non dispo-ne di un account e di una casella di posta elettronica interna, a chi ha terminato il proprio rapporto di lavoro con l’amministrazione provinciale, e a chi deve fare i con-ti con assenze prolungate causa maternità, aspettativa, malattia o motivi di lavoro. Per i mesi di feb-braio e marzo l’invio del cedolino stipendiale viene mantenuto in forma cartacea, mentre da aprile 2013 l’accesso alle buste paga e al modello CUD sarà possibile solo per via digitale. L’invio cartaceo, infatti, salvo rare e motivate ecce-zioni, verrà definitivamente sospe-so. I dipendenti verranno informa-ti del deposito di nuovi documenti nel proprio fascicolo con una noti-fica digitale via e-mail o via SMS.“La Provincia di Bolzano – com-menta l’assessore all’informatica Roberto Bizzo – vuole essere all’avanguardia nel rapporto con i propri dipendenti, semplificando le procedure e abbattendo la bu-rocrazia. Si tratta di un’iniziativa non solo in grado di modernizza-re l’attività interna della pubblica amministrazione, ma che consente anche di ridurre sensibilmente le spese. Solo per le spese postali lega-

te all’invio delle buste paga, infatti, il risparmio annuo sarà nell’ordine dei 200mila euro, senza contare i costi legati alle risorse umane che ora potranno essere assegnate ad impieghi più produttivi”. Colo-ro che non sono in possesso di un account e di una casella di posta elettronica dell’amministrazione provinciale, possono accedere al proprio fascicolo digitale tramite la Carta Servizi, che deve essere attivata presso il proprio Comune di residenza, dove il cittadino rice-verà anche il lettore per la tessera (con codici PIN e PUK inviati via mail e per posta). Dopo aver attiva-to la Carta Servizi, è possibile acce-dere alla pagina dei servizi online (www.provincia.bz.it/cartaservi-zi), per poi entrare in maniera si-cura e protetta, tramite la sezione “Area riservata”, al proprio fasci-colo digitale. L’accesso è possibile sia tramite la Carta Servizi, sia tra-mite il proprio eGov-Account certi-ficato, per ogni successivo utilizzo è sufficiente entrare direttamente alla pagina https://account.egov.bz.it.

Personale, buste paga digitaliNuovo passo in avanti verso un’amministrazione senza carta: da aprile tutto il personale provinciale, nonchè docenti, dirigenti e ispettori scolastici, riceveranno le buste paga esclusivamente in formato digitale.

www.provincia.bz.it/cartaservizi

[email protected]

https://myportal.egov.bz.it

Call Center 800 816836

info

al fascicolo digitale si potrà accedere anche con la carta servizi

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provincia autonoma | marzo 2013 13

cultura

La storia del territorio nella sua vocazione plurilingue ed eu-

ropea, la ricca attività culturale e artistica locale che si rapporta alla macroarea del Nordest: attor-no a questi temi ruotano i progetti presentati al concorso di idee per preparare la candidatura dell’Alto Adige con Venezia e il Nordest a Capitale europea della cultura 2019. Con questa iniziativa congiunta delle tre Ripartizioni alla cultura, la Provincia ha voluto allargare al territorio lo sviluppo di proposte a sostegno della candidatura,. Dei 38 progetti presentati dalle associazio-ni culturali dei tre gruppi linguisti-ci, una giuria ne ha selezionati 10, premiati a febbraio al Centro Trevi di Bolzano dagli assessori provin-ciali alla cultura Christian Tomma-sini e Sabina Kasslatter Mur, anche in rappresentanza del collega ladi-no Florian Mussner, con 4.500 euro ciascuno.

Il concorso di idee promosso dalle Ripartizioni provinciali alla cultu-ra italiana, tedesca e ladina si era chiuso a inizio dicembre, la somma a disposizione del bando ammonta-va a 45mila euro. “La Giunta pro-vinciale ha voluto coinvolgere chi opera sul territorio nel settore della cultura - hanno ribadito gli assesso-ri Tommasini e Kasslatter Mur - e le associazioni culturali hanno ri-sposto proponendo idee per manife-stazioni e iniziative da realizzare in caso di successo della candidatura a capitale della cultura”.

I progetti selezionati

I progetti selezionati sono quel-li di Südtiroler Künstlerbund (Lichträume - Fiat lux), Fabbrica del tempo (Una rete nel Nordest: le zone industriali storiche), Lun-gomare (Territorio e cultura ma-teriale), Cristallo (Da Est a Nord - Incontri e scambi tra Venezia e l’Alto Adige), Cristallo (Sconfinia-mo in Europa Theaterreise durch Europa), Gustav Mahler Komitee (North East Youth Orchestra), Ca-rambolage (Carambolage CoolTour 2019), Imago ricerche (Il trauma della guerra), Fanes (Fanes-Poem musical/Il poema musicale delle Dolomiti), Donne Nissà (Periferie. Segni, forme, scritture dell’abitare.)

Nel corso della cerimonia c’è stato spazio anche per una breve illustra-zione di ogni progetto.Il bando era aperto a tutte le associa-zioni culturali con sede in Alto Adi-ge che da almeno un anno ricevono contributi dalle Ripartizioni cultura della Provincia. A selezionare i pro-getti è stata una giuria guidata dal presidente del Comitato Promotore di Venezia Nordest 2019 (Innocenzo Cipolletta), dai tre direttori di Ripar-tizione e da tre esperti del settore. Dopo l’avvio della candidatura, si è entrati ora in una seconda fase caratterizzata da una maggiore operatività. “Sulla base di ciò che produrremo nei prossimi mesi - ri-corda Tommasini - verrà realizzato il dossier che consegneremo entro l’anno alla UE, chiamata a decidere quale città italiana sarà la capitale europea della cultura nel 2019. Per l’Alto Adige è una grande occasione da sfruttare per creare un binomio positivo tra cultura ed economia: siamo infatti convinti che la cul-tura sia in grado di sostenere non solo il benessere sociale, ma anche lo sviluppo economico di un terri-torio”. “Con questa candidatura la cultura viene messa in primo piano - aggiunge Kasslatter Mur - e la par-ticolarità dell’Alto Adige come zona di confine e esempio di europeismo potrà essere valorizzata”. PF

10 progetti per il 2019Costruire con le associazioni locali la candidatura dell’Alto Adige a Capitale europea della cultura 2019: premiate le proposte selezionate al concorso di idee della Provincia.

Gli assessori Kasslatter e tommasini con i rappresentanti delle associazioni premiate

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provincia autonoma | marzo 201314

formazione

Sono numerosi i corsi in partenza presso la Scuola per le professioni

sociali in lingua italiana “E. Levinas” di Bolzano nei mesi di marzo

ed aprile. Di seguito riportiamo i principali corsi in fase di avvio. Per

iscrizioni rivolgersi: Segreteria Formazione Continua, Scuola Provinciale

per le Professioni Sociali “E. Levinas”, Piazza Angela Nikoletti, 1

Bolzano; tel. 0471/440900 È possibile inoltre iscriversi on line al

seguente indirizzo: www.sociale-levinas.fpbz.it.

La gestione del paziente emiplegico (23 marzo)

Il corso, pensato per assistenti geriatrici e all’handicap, educatori,

operatori socio sanitari ed operatori socio assistenziali, si propone

di insegnare ai partecipanti le nozioni di base sull’eziopatogenesi

dell’emiplegia ed a gestire da un punto di vista motorio il paziente

emiplegico nelle attività quotidiane, dalla cura della propria persona

alle attività ricreative. Iscrizione entro il 15 marzo.

Biodiritto: problematiche giuridiche e deontologiche di fronte alla vita. (5, 12, 19 aprile e 3 maggio)

Le tematiche relative al fine vita dividono la società e ancor più le

decisioni politiche in merito. Dal punto di vista giuridico e deontologico,

peraltro, esse trovano principi e regole più chiari di quanto ci si possa

attendere. Il corso, rivolto ad operatori sanitari e sociali e tutti gli

interessati, è teso a descrivere e commentare, in prospettiva critica e di

diritto comparato, tali principi e regole. Iscrizione entro il 27 marzo.

La partenza di progetti migratori formulati dai protagonisti dell’emigrazione (5 aprile)

La spinta all’emigrazione è dettata da precisi obiettivi da perseguire

nel nuovo contesto di vita. Il corso, aperto ad operatori sociali e tutti gli

interessati, si propone di analizzare le differenze tra i progetti formulati

alla partenza da parte dei protagonisti dell’emigrazione e la loro

concretizzazione spesso determinata dalla nascita e dallo sviluppo di

pregiudizi nella società d’accoglienza. Il corso si propone di analizzare il

fenomeno del pregiudizio, intrinseco all’essere umano. Iscrizione entro

il 15 marzo.

Le malattie stagionali del bambino (9 aprile)

Il corso vuole trasmettere a coloro che si occupano di bambini della

fascia dagli 0 ai 3 anni le conoscenze di base sulle malattie stagionali

infantili e le indicazioni sulle più efficaci strategie di profilassi delle

stesse. Le iscrizioni sono aperte al personale che opera in strutture

educative rivolte a bambini della fascia 0- 3 anni, assistenti domiciliari

all’infanzia. Iscrizione entro il 25 marzo.

Creare un albo illustrato (9, 10, 11 aprile) Il corso mira a fornire

agli insegnanti competenze teoriche e pratiche per la creazione di

un piccolo libro illustrato. I partecipanti sperimenteranno le tecniche

presentate stimolando la propria fantasia al fine di giungere alla

realizzazione di un’opera frutto della loro creatività. L’iniziativa formativa

è rivolta ad insegnanti di scuola materna ed elementare, educatori,

collaboratori all’integrazione, assistenti domiciliari all’infanzia. Iscrizione

entro il 27 marzo.

La progettazione educativa per la persona con disabilità psicofisica (11 e 12 aprile)

L’offerta di formazione propone di sviluppare significati pedagogici

e di fornire strumenti operativi inerenti la formulazione del Progetto

Educativo Individualizzato e la strutturazione della Programmazione

Educativa per la persona con disabilità psicofisica. L’iniziativa

formativa è indirizzata a tutte le persone che a vario titolo operano od

opereranno in Istituzioni educativo-riabilitative o scuole per bambini,

adolescenti ed adulti cerebropatici. Iscrizione entro il 27 marzo.

Come logora aiutare (16 aprile).

Il corso si pone come scopo quello di portare i partecipanti a gestire

con più efficacia lo stress nelle situazioni lavorative migliorando così la

propria efficienza. Assistenti sociali, operatori socio sanitari, operatori

socio assistenziali, psicologi, infermieri. Iscrizione entro il 27 marzo.

Quando un adolescente soffre (18 e 19 aprile)

Il corso, rivolto ad insegnanti, educatori, collaboratori all’integrazione,

assistenti sociali, si propone di fornire informazioni sull’evoluzione e

sulla formazione della struttura dell’adolescente e di offrire gli strumenti

adeguati per decifrare e dare un senso al disagio, attraverso una familiarità

con le modalità espressive tipiche dell’età. Iscrizione entro il 5 aprile.

La relazione con i genitori al nido (19 e 20 aprile)

Questo percorso, progettato per il personale delle strutture educative

per la fascia 0- 3 anni e per gli assistenti domiciliari all’infanzia, si

propone come strumento formativo con l’obiettivo di migliorare

la relazione con i genitori, nell’ottica di favorire la costruzione di

un’alleanza educativa con le famiglie, nell’interesse del bambino.

Iscrizione entro il 27 marzo.

mediazione etnoclinica e lavoro di cura (23 aprile e 16 maggio)

Il corso è rivolto a coloro che operano nei settori della cura, nel lavoro

socio-sanitario e nella cooperazione internazionale ed invita a riflettere

sul concetto di comunicazione nel lavoro di cura con persone e

famiglie di altre culture. I partecipanti saranno condotti ad analizzare

le dinamiche comunicative dei dispositivi di mediazione culturale

ed etnoclinica nei contesti sanitari, sociali e della cooperazione

internazionale. Iscrizione entro l’11 aprile. FG

Intensa attività formativa alla “Levinas” di Bolzano

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provincia autonoma | marzo 2013 15

società

Silvana Amistadi

Il Festival delle Resistenze, come sottolinea il vicepresidente della

Provincia Christian Tommasini, è un evento importantissimo e stra-ordinario che vede una forte parte-cipazione giovanile, non scontata, e quella di numerose associazioni del territorio. Esso va ad inserirsi nei programmi ufficiali di celebrazio-ne e andrà ad unire simbolicamen-te due date forti per la Repubblica

Italiana: il 25 aprile, Festa della Liberazione, ed il 1° maggio, Festa del Lavoro. Obiettivo del festival è quello di partire dai valori della Resistenza al nazifascismo ed indi-viduare una strada percorribile per ripartire. È importante che i gio-vani diventino portatori dei valori sani della Costituzione. I percorsi “Fatti di parole. Per-corsi creativi di cittadinanza verso Resistenze 2013” coinvol-geranno il quartiere bolzanino Eu-ropa-Novacella, la città di Bolzano,

e varie località della provincia. Le attività preparatorie si articola-no in percorsi di educazione alla cittadinanza, percorsi fotografici, laboratori, incontri di approfondi-mento, un progetto di educazione all’immagine con annessa rassegna cinematografica. Le proposte sono a cura di Centri giovani, agenzie edu-cative, artisti, media, associazioni. La partecipazione a tutti i percorsi è gratuita, eccetto uno.Vi sarà un’Anteprima del Festi-val in Trentino In collaborazione con Teatro Portland Nuovi Orizzon-ti Teatrali e Teatro Of. Pierpaolo Ca-povilla, leader del gruppo musicale del Teatro degli Orrori presenta a Trento un reading dal titolo “La Religione del Mio Tempo” basato sui testi di Pierpaolo Pasolini. Mu-siche di Steve Reich, Scott Walzer e Kole Laca.

Percorsi

Tra le iniziative offerte vi è il per-corso di educazione alla cittadi-

In attesa del Festival delle Resistenze che dal 25 aprile al 1° maggio 2013, su iniziativa del Dipartimento Cultura italiana della Provincia, animerà piazza Matteotti a Bolzano e, da quest’anno, anche le vie di Merano, alcuni percorsi, in svolgimento sino alla fine di aprile, prepareranno agli eventi.

Per preparare Resistenze 2013

Resistere si pone quale responsabilità per le generazioni future e rispetto nei confronti delle generazioni passate provando a costruire

un futuro migliore oltre la crisi economica e morale e civile che attraversa il Paese

Il vicepresidente Christian tommasini

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società

nanza “Piccoli maestri e piccole mae stre di Costituzione” con Anna Sarfatti, autrice e insegnante in pensione che ha collaborato con il magistrato Gherardo Colombo in diversi progetti sulla legalità. Gli alunni di varie scuole di Bolzano, Brunico, Appiano e della Bassa Ate-sina approfondiscono i principi ed i valori della Costituzione italiana per giungere ad un approccio attivo e consapevole alla cittadinanza.Due i percorsi fotografici in svol-gimento a Bolzano. Uno, “Ritratti comuni della diversità”, con il fotografo Giovanni Melillo Kost-ner che incontra i protagonisti dei ritratti scattati tra gli anni ‘60 e ‘70 dallo storico fotografo del quartiere bolzanino di Oltrisarco Cainelli ri-percorrendo storie di cittadini resi-denti da tempo per metterle in con-tatto con quelle dei nuovi cittadini che abitano il quartiere.L’iniziativa è organizzata con Open City Museum, in collaborazione con il Fotoclub di Bolzano L’altro percorso fotografico, sem-pre a Bolzano, è “Family Book”,

un laboratorio di fotografia con Silvia Rotelli. Dal dialogo e con-fronto tra culture e generazioni ne esce una sorta di album di famiglia ricco di memorie, esperienze, emo-zioni e valori.

Laboratori

Per gli studenti delle scuole supe-riori è pensato il laboratorio sul-la responsabilità “Il senso delle parole” che li invita a riflettere e comprendere il rapporto tra parole e socialità in stretta relazione con il territorio ed il quartiere bolzani-no Europa Novacella. L’iniziativa è proposta con la Fondazione Alexan-der Langer. “Semi di Resistenza” si intitola, invece il laboratorio di giardinag-gio urbano che sarà tenuto a cura del Collettivo ContORTI in piazza Matteotti a Bolzano. Nelle settimane precedenti il Festival delle Resisten-ze i partecipanti e gli abitanti del quartiere potranno trasformare vec-chie cassette della frutta in un picco-lo orto da curare giornalmente. Le

piante “resistenti” che vi cresceran-no, portate a casa a conclusione del Festival, “contamineranno” la città.Il Centro giovani “Charlie Brown” organizza il laboratorio di fumet-ti “BLA BLA BLA – Resistenza al quotidiano” per ragazzi, dai 16 ai 24 anni, che esprimeranno la loro personale visione della “resistenza al quotidiano”, usando le tecniche più svariate. Saranno quindi rac-colte in una pubblicazione che ver-rà presentata e distribuita durante il Festival delle Resistenze.Il laboratorio di scrittura creati-va, proposto a Bolzano dall’Agenzia UPAD, “A cosa dobbiamo resiste-re oggi?”, avvalendosi della narra-zione indica come costruire legami, comunità e condivisione di valori facendo fronte alla globalizzazione. Dalla collaborazione fra i due licei classici di Merano, il “Gandhi” di lingua italiana e il “Beda Weber” di lingua tedesca, e Upad Ascolto giovani, nasce il laboratorio di co-municazione “L’informazione in Europa: da Rai 3 Sender Bozen a Eurovision”. Trattando temi stori-

I progetti sulla cittadinanza attiva e la partecipazione, LiberaMen-

te e Festival delle Resistenze contemporane 2013, promossi dal Dipartimento alla cultura in lin-gua italiana sono stati presentati e discussi insieme a un gruppo di 250 ragazzi provenienti da tutta Europa che a metà febbraio 2013 si sono riuniti a Berlino presso la sede dell’associazione MitOst. L’iniziativa si è tenuta nell’am-bito del progetto “I am Europe” (http://iameurope.eu/), organiz-zato per l’anno europeo dei cit-tadini lanciato nel 2013 dal Par-lamento europeo. L’iniziativa offre un’occasione di discussione, strutturata in più tappe, sugli strumenti di partecipazione più efficaci presenti e utilizzati in Eu-ropa da parte di coloro che si oc-cupano di politiche giovanili. Lo scopo è quello di agevolare un’in-fluenza più efficace nell’ambito della formazione delle politiche dell’Unione europea.

Presentati a Berlinodello sviluppo dell’autonomia dei giovani, della loro partecipazio-ne attiva alla vita politica della società e della valorizzazione di tutte le diversità presenti sul territorio. I progetti del Diparti-mento cercano di recepire tutto questo”.

Come sostiene l’assessore Tomma-sini: “é importante dare ai nostri giovani strumenti di consapevolez-za affinchè siano in grado di incide-re sulle politiche locali ed europee. L’Europa da questo punto di vista ci dà delle indicazioni chiare e inequi-vocabili che vanno nella direzione

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società

ci, linguistici ed economici ineren-ti l’Europa i ragazzi giungeranno ad avere maggiore consapevolezza delle dinamiche che differenziano il ruolo dell’informazione radio-tele-visiva nei principali paesi europei. Del percorso parleranno in un’occa-sione pubblica all’interno del Festi-val delle Resistenze 2013.Il Centro giovani “Beehive” in col-laborazione con l’Associazione “Pa-per Moon” propongono a Laives un progetto di educazione all’imma-gine in movimento ed una rasse-gna cinematografica per ragazzi “Schermi e Lavagne” a cura della Cineteca di Bologna. L’obiettivo è quello di formare giovani spettato-ri capaci di muoversi con abilità di giudizio e autonomia critica nella foresta di immagini nella quale sia-mo quotidianamente immersi. Fra i temi affrontati: resistenza, amicizia e diversità.A Bolzano vi saranno anche in-contri di approfondimento “Citta-dini più attenti: finanza etica e risparmio”, un percorso per ana-lizzare gli aspetti più insidiosi del mercato per diventare cittadini più attenti e pronti a cogliere i vantag-gi della finanza etica. Sono a pa-gamento, organizzati dall’agenzia educativa C.L.S.

Tra le altre iniziative: “FranzPlatz: cittadini in piazza” la redazione di Franz Magazine darà vita a una piazza virtuale itinerante nei quar-tieri toccati dal Festival delle Resi-stenze dove abitanti ed ospiti espri-meranno pensieri e riflessioni su temi proposti che saranno trasposti sul web.Il progetto di elaborazione parteci-pata di arredo urbano nei luoghi del Festival delle Resistenze a Bolzano, “Spazio Ri-Esistente”, realizza-to con la collaborazione di Esterni (Milano), propone una nuova visio-ne di spazio pubblico per trasforma-re vie e piazze in luoghi di incontro e socializzazione.La redazione di Webradio USB del Centro giovani “Connection” di Bressanone farà interviste a per-sonaggi resistenti, “fuori dagli schemi”, “Out of Bounds”, per farsi raccontare storie, aneddoti e testimonianze di situazioni diver-genti.

Spettacoli

Il gruppo bolzanino “I Resisten-ti” si esibiranno in un concerto al Centro giovani “Vintola 18” a Bolzano (collaborazione Centro giovani “Charlie Brown”) accom-

pagnato da una sessione di disegno dal vivo del fumettista Armin Bar-ducci inaugurando la mostra “Fu-metti Resistenti”, progetto del Co-mune di Milano in collaborazione con l’ANPI e la Civica Scuola Arte & Messaggio.L’attrice Flora Sarrubbo, partendo dal dialogo con gli anziani del quar-tiere bolzanino di Oltrisarco, con immagini di repertorio nella con-ferenza spettacolo “Volare 1948-1960, una città che si rialza” ripercorre il periodo dal risveglio della città di Bolzano dopo la chiu-sura del secondo conflitto mondiale con i balli d’epoca, le canzoni, ed i filmati dell’epoca. L’iniziativa è di Agenzia CESFOR – Aessebi – Club “La Ruga”.Ad Egna il Coro “Farthan” di Marzabotto (Bo) e la Corale “San Nicola” di Egna terranno un con-certo congiunto con repertorio musicale che spazia dai canti di montagna, canti popolari, gospel e spiritual a brani più moderni. L’iniziativa rientra nell’ambito del percorso di collaborazione fra i due Comuni.

http://www.festivalresistenze.it/

info

Il pubblico variegato ed interessato dell’edizione 2012 del Festival delle Resistenze in piazza matteotti a Bolzano.

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europa

spesso organizzata a livello tran-sfrontaliero, motivo per cui si ri-vela necessaria un’azione comune di tutti gli Stati dell’UE, allo scopo di reprimere efficacemente questa piaga.

Piano di azione contro la frode fiscaleSu questo sfondo la Commissione Europea ha presentato un piano d‘azione. Esso contiene un ampio catalogo di misure immediate e a più lungo termine, aventi lo scopo di sostenere gli Stati membri nella protezione delle loro basi imponi-bili e nella riscossione dei miliardi di euro di imposte loro spettanti per legge. In una raccomandazio-ne rivolta contro i paradisi fiscali gli Stati membri vengono dotati di criteri unitari per individuare i paradisi fiscali, in modo da poterli riportare nella lista nera naziona-le. Vengono inoltre definite misure particolari con le quali si vogliono indurre gli Stati terzi ad applica-

re gli standard tributari vigenti nell‘UE.In una seconda raccomandazione, che si riferisce alla pianificazione fiscale aggressiva, vengono formu-late proposte su come procedere in caso di trucchi e scappatoie per elu-dere il fisco posti in essere da alcu-ne imprese. Gli Stati membri vengono inoltre invitati a migliorare i loro accordi contro la doppia imposizione allo scopo di evitare la “doppia non im-posizione“, cioè che i redditi non tassati alla fonte nello Stato di ori-gine risultino esentasse nello Stato di residenza.Ulteriori iniziative previste dal pia-no di azione sono rappresentate, tra l’altro, dall‘istituzione di una piat-taforma per l’azione responsabile in ambito fiscale, dalla realizzazio-ne di un codice fiscale valido in tut-ta l’UE, dalla verifica delle norme contro gli abusi in importanti diret-tive dell’UE, oltre che da “guideli-nes” comuni per la tracciabilità dei flussi monetari.

Arno Schuster

Una nuova direttiva rappresenta la base per una collaborazione

più stretta e un migliore scambio d’informazioni tra le autorità tribu-tarie nell’UE. Anche per le imprese le regole fiscali cambiano.Circa un bilione di euro è la cifra che viene a mancare ogni anno all’UE a causa dell’evasione e dell‘elusione fiscale. È vero che è compito dei singoli Stati membri riscuotere le imposte e combattere la frode fiscale. La frode viene però

nuove norme fiscali nell‘uEDal 2013 sono entrate in vigore nuove disposizioni dell’UE. L’obiettivo è combattere più efficacemente la frode fiscale, l’evasione fiscale e una pianificazione fiscale aggressiva all’interno dell’Unione.

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europa

Direttiva sullo scambio di informazioni

In considerazione del fatto che la legislazione fiscale nell’UE non si presenta unitaria, un’adeguata ri-scossione delle imposte e la preven-zione della frode e dell’evasione fi-scale può essere garantita solo con una stretta collaborazione a livello amministrativo. Con la nuova di-rettiva UE sull‘assistenza ammini-strativa in ambito tributario ven-gono adeguati gli standard dell’UE sulla trasparenza e lo scambio di informazioni ai parametri inter-nazionali. Uno degli aspetti più importanti della direttiva è rappre-sentato dall’abolizione del segreto bancario: uno Stato membro non si può rifiutare di trasmettere infor-mazioni ad un altro Stato membro solo perché detenute da un istituto finanziario.A partire dal 1° gennaio 2015 ver-rà inoltre introdotto uno scambio automatico di informazioni su cin-que categorie di redditi e di capi-tale sulla base dei dati disponibili tra i singoli Stati dell‘UE: salari e stipendi, proventi da attività in col-legi sindacali e consigli di ammini-strazione, assicurazioni sulla vita, pensioni, proprietà immobiliare e relativi redditi. Se, ad esempio, due pensionati italiani vivono in un altro Stato dell’UE, i loro con-ti pensionistici sono sottoposti al controllo del fisco italiano. Gli Stati membri dell’UE informano il

fisco italiano non solo sulle pensio-ni, bensì anche sui redditi da inte-ressi che i pensionati percepiscono nel paese di residenza, nonché su ulteriori redditi, come ad esempio l’assicurazione sulla vita e i cano-ni di locazione. A partire dal 2017 la Commissione Europea potrà in-serire nella lista tre ulteriori cate-gorie, cioè i dividendi, i redditi da capitale e le licenze.La direttiva introduce anche modu-li e procedimenti unitari, grazie ai quali lo scambio di dati tra le auto-rità nazionali potrà diventare più rapido ed efficiente. I funzionari del fisco possono essere autorizzati a partecipare alle indagini in un al-tro Stato membro. Possono inoltre richiedere che i loro documenti o provvedimenti in materia fiscale vengano notificati in un altro Stato UE. Vengono introdotte scadenze allo scopo di accelerare il procedi-mento sia per lo scambio delle in-formazioni su richiesta (risposta entro sei mesi dal ricevimento della richiesta) sia per lo scambio sponta-neo di informazioni (trasmissione di informazioni non oltre un mese da quando si siano rese disponibili).La direttiva si applica a tutte le im-poste, esclusa l’IVA, i dazi doganali, le imposte dirette e i contributi pre-videnziali obbligatori, disciplinate già da altre disposizioni dell’Unio-ne in materia di cooperazione am-ministrativa.

Direttiva sulle regole fiscali per le impreseNuove norme dell’UE sull’IVA pre-vedono agevolazioni per le imprese in tutta Europa. Dal 2013 le fatture elettroniche sono, infatti, equipara-te a quelle cartacee e sottoposte alla stessa normativa. In questo modo ci si propone di promuovere la rendi-contazione elettronica. Le imprese possono scegliere liberamente la procedura che ritengono più adat-ta. Gli Stati membri dell’UE non possono più prescrivere condizio-ni per la fatturazione elettronica, come ad esempio la firma digitale. Le fatture possono essere inoltre conservate in formato elettronico. La Commissione Europea ritiene che le imprese potranno rispar-miare fino a 18 miliardi di euro

l‘anno sulle spese amministrative.Gli Stati membri possono inoltre consentire alle imprese con un fat-turato inferiore a due milioni di euro l’anno il versamento dell’IVA all’atto dell’incasso. Ciò significa che le relative PMI potrebbero pa-gare l’IVA solo nel momento in cui questa viene corrisposta dal cliente. In questo modo le imprese potreb-bero evitare problemi di liquidità, considerando che soprattutto per le piccole aziende il lasso di tempo tra la fatturazione e il pagamento può essere lungo.

Codice di comportamento europeo e sanzioniAllo scopo di migliorare il rispetto delle norme tributarie, la Commis-sione intende raccogliere le pras-si amministrative che hanno dato buona prova negli Stati membri e sviluppare un codice per i con-tribuenti, in cui illustrare le best practices, in modo da accrescere la cooperazione e la fiducia tra le amministrazioni tributarie e i contribuenti, da aumentare la tra-sparenza in relazione ai diritti e ai doveri dei contribuenti e da pro-muovere una strategia incentrata su un concetto di servizio. All’ini-zio di quest’anno la Commissione avvierà allo scopo una discussione con la pubblica opinione.La Commissione si propone anche di verificare se sia possibile e rea-lizzabile un’armonizzazione delle violazioni di determinate norme tributarie, incluse le sanzioni am-ministrative e penali per tutti i tipi di imposta. Ha recentemente propo-sto norme penali per intensificare la lotta contro frodi atte a ledere gli interessi finanziari dell’UE e sostie-ne che a questa tematica debba es-sere dedicata maggiore attenzione e che debba essere ricondotta in una riflessione più ampia sull’introdu-zione di una politica in materia pe-nale a livello dell’UE.Per ulteriori informazioni sul piano di azione e sulle menzionate diret-tive e raccomandazioni si può con-sultare la homepage della Direzione Generale Fiscalità e Unione Doga-nale della Commissione Europea all’indirizzo: http://ec.europa.eu/taxation_customs/index_de.htm

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euregio

In un documento, che sarà parte integrante del dossier della Can-

didatura a Capitale Europea del-la Cultura 2019, saranno recepite le proposte elaborate dagli esperti di vari enti culturali dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino nell’am-bito di un workshop tenutosi a Bol-zano a fine gennaio 2013. Tra le proposte emerge quella di istituire un servizio di coordina-

mento nel settore culturale. Come è stato prospettato, l’attivazione di un portale congiunto per attivi-tà culturali e le strutture museali, nonché l’introduzione in tutto il territorio Euregio di una card si-mile a quella altoatesina “museum-mobilcard” avrebbe degli indubbi vantaggi sul turismo culturale. Gli esperti puntano anche ad una maggiore collaborazione e siner-

gia fra Festivals e all’istituzione di una piattaforma comunicativa per le iniziative musicali a livello euro-regionale. In riferimento all’iniziativa di suc-cesso altoatesina “La lunga notte dei musei” si intende giungere ad una giornata museale congiunta. Un’altra proposta riguarda la ri-attivazione della rete “Across” per l’arte contemporanea.Il workshop con cui si è fatto il punto della situazione in vari am-biti culturali, come riferisce Birgit Oberkofler, Segretaria generale del GECT, è servito anche ad ampliare la collaborazione tra i tre territo-ri. La cultura e la cooperazione in questo ambito possono costituire un punto di partenza e di forza per incrementare la consapevolezza del grande potenziale di fare rete e di sviluppo socio-economico per l’area Euregio che conta su 1,7 mi-lioni abitanti. SA

Festival della Gioventù sul lavoro giovanile

La nuova edizione del Festival del-la Gioventù dell’Euregio dal tito-

lo “Euregio = opportunità di lavoro per i giovani”, avrà luogo dal 20 al 23 marzo 2013 a Trento, Rovere-to, Bressanone e Hall in Tirolo. Un centinaio di studenti tra i 16 ed i 19 anni provenienti dal Tirolo, dall’Alto Adige e dal Trentino si confronteranno sulla tematica del futuro del lavoro.Inputs tematici, workshops in mini gruppi, dibattiti con esperti nonché un ricco programma di attività col-laterali sono gli ingredienti del Fe-stival della gioventù dell’Euregio. Dopo una tappa a Trento il 20 marzo con l’incontro dell’assesso-re provinciale Ugo Rossi, giovedì 21 marzo i lavori si svolgeranno a Ro-vereto con l’intervento dell’asses-sore Franco Panizza su “Il lavoro giovanile”, seguito da un interven-to a cura di Trentino Sviluppo su “Quali progetti si dovrebbero promuovere nell’Euregio per aiutare i giovani nella ricerca di lavoro?” e di Carlo Borzaga (Università di Trento) su “Cosa do-vrebbe offrire di più l’istruzione

attuale per preparare i giovani al mondo del lavoro?” e, quindi, da un dibattito dei giovani con i relatori. Venerdì 22 marzo a Bres-sanone il presidente Luis Durn-walder parlerà di “Prospettive di lavoro per i giovani nell’ambito dei ‘Green jobs’”, mentre Sonja Abrate (Ecoistituto) presenterà i progetti Interreg in questo am-bito per uno sviluppo sostenibile. Infine, a Hall in Tirolo, venerdi 22 marzo ci sarà l’evento della coniazione della prima moneta dell’Euregio che verrà regalata

a tutti i partecipanti, mentre sa-bato 23 marzo, dopo la presenta-zione degli esiti delle precedenti due giornate, si terrà la Fiera del lavoro nell’Euregio e una tavola rotonda. SA

GECT “Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino”,

Viale Druso 1 • I-39100 Bolzano

tel. +39 0471 402026

fax +39 0471 405016

[email protected]

www.europaregion.info

info

Sviluppo dalla cultura

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provincia autonoma | marzo 2013 21

cultura

accordo sul termalismoNell’ambito di un convegno sul termalismo, la 1a giornata di stu-dio, organizzata dall’Euregio a fine febbraio 2013 a Comano Terme, in Trentino, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa fra i rappresen-tanti di Innsbruck, Bolzano e Tren-to per valorizzare le cure termali nelle tre realtà territoriali.

L’accordo prevede progetti comu-ni in ambito comunicativo, una campagna informativa indirizzata ai medici e iniziative di sensibi-lizzazione circa i positivi effetti sull’organismo delle cure termali. Sempre in ambito GECT, infine, è previsto il sostegno a progetti spe-ciali legati al termalismo e l’orga-

nizzazione di incontri e convegni.Oltre alla firma del protocollo d’in-tesa, vi è stato un confronto fra la direttiva CE e le legislazioni stata-li, la presentazione delle aziende termali delle tre realtà territoriali, nonché una tavola rotonda dal tito-lo “Prospettive del termalismo nel contesto dell’Eureoregione”. SA

Dal 20 marzo fino alla fine di aprile 2013 sono aperte le iscri-

zioni alla nuova edizione di Upload-sounds, evolutosi da un progetto del Dipartimento Cultura italiana della Provincia di Bolzano, che ora vede coinvolti il Land austriaco del Tiro-lo e la Provincia di Trento.

Circuito, contest e festival, saranno in veste euroregionale anche nel 2013. Nel periodo delle iscrizioni nei territori di Alto Adige, Tirolo e Trentino si terranno 15 concerti.

Scambio culturale

Per ogni concerto, organizzato in noti locali e luoghi deputati alla mu-sica, si esibiranno una band trenti-na, una altoatesina e una tirolese, in un’ottica di confronto e scambio cul-turale tra i giovani che possiedono in comune la stessa grande passio-ne: la musica, unico mezzo ad abbat-tere le barriere linguistiche. Ai gruppi locali si affiancherà an-che un gruppo headliner, per ga-rantire affluenza di pubblico e per valorizzare quindi il talento dei mu-sicisti emergenti coinvolti.Il valore di un progetto come Up-loadsounds, come sottolinea l’asses-sore provinciale alla cultura italia-na Christian Tommasini, è quello di utilizzare la musica come mezzo per superare i confini linguistici e

geografici. Uploadsounds rappre-senta il successo della collaborazio-ne in ambito culturale e giovanile tra le tre province, che hanno assie-me investito in un unico progetto di promozione musicale, rivolto ai giovani. A iscrizioni completate, una giu-ria, composta da esperti e opera-tori musicali noti a livello nazio-nale e internazionale, presieduta da Claudio Astronio, ascolterà e valuterà tutti i brani. I musicisti e le band più meritevoli saranno quindi convocati all’audizione live in programma a giugno, nel corso della sesta edizione dell’Upload-sounds Festival, che vedrà coinvol-ti i tre capoluoghi: Bolzano, Trento e Innsbruck e ospiterà artisti pro-fessionisti di fama internazionale oltre che esibizioni di band locali, mostre e incontri. SA

www.uploadsounds.eu

Info e iscrizioni

a) la musica è veicolo di incon-tro e scambio tra giovani di diverse culture

b) opportunitá di esibizione nei principali club dell’Eurore-gione

c) una giuria internazionale va-luta i musicisti con il solo cri-terio della qualità

d) è una vetrina per farsi cono-scere ad un pubblico nuovo, non confinato ai fans

e) offre collegamento ai princi-pali circuiti europei di pro-mozione musicale

perché….

aperte le iscrizioni ad uploadsounds 2013

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provincia autonoma | marzo 201322

società

Premiate tesi di laurea sulle pari opportunità

Sono state premiate a fine febbra-io 2013 le autrici delle tre tesi di

laurea sulle pari opportunità fra uomo e donna risultate vincitrici all’edizione 2012 del Premio. Prima classificata, Ulrike Vent, che ha

presentato una tesi sull’assegnazio-ne dei nomi ai bambini e delle spe-cifihe norme applicate in Italia in caso si tratti di figli legittimi, ille-gittimi, adottati o di genitori ignoti. La pedagogia differenziata per ge-nere con osservazioni e analisi in una scuola per l’infanzia a Scena in Alto Adige è il tema su cui si in-centra la tesi di laurea di Monika Schwienbacher, giunta seconda. La tesi di laurea di Jutta Oberteg-ger, la terza classificata, si occupa del tema “Più donne nella politica comunale” partendo dall’analisi del grado di efficacia di una dozzina di corsi formativi in politica tenuti in Tirolo tra il 2001 ed il 2011. SA

Per donne che decidono

Coordinati dall’Assessorato alle politiche femminili e alla parità

di genere della Regione Carinzia - che funge da partner capofila - altri cinque assessorati dei Länder del Tirolo, Salisburgo, della Provincia di Bolzano (Ripartizione lavoro-Ser-vizio Donna-Commissione provin-ciale per le pari opportunità), della Regione Friuli Venezia Giulia e del-la Provincia di Udine hanno dato vita sotto l’egida del programma Interreg Italia-Austria al progetto “Donne che decidono”. Lo scopo perseguito dall’iniziativa, che ha quale background l’Agenda Europea (Strategia di Lisbona 2010) e copre l’arco temporale 1° settem-bre 2011 - 31 agosto 2013, è quello di creare una rete di contatti tran-sfrontaliera per donne che ricopro-

no posizioni direttive o che rivesto-no ruoli in politica. Tale rete offre alle ‘donne che de-cidono’ la possibilità, da un lato,di scambiarsi conoscenze, informa-zioni e competenze ed acquisirle tramite una piattaforma elettroni-ca (http://www.donne.eu.net/) e, dall’altro, di sostenersi a vicenda nella propria carriera politica o di-rigenziale, puntando altresì ad au-mentare la quota di partecipazione delle donne alle funzioni direttive. Alla piattaforma elettronica si sono registrate finora oltre 200 don-ne.Come sottolinea l’assessore provin-ciale Roberto Bizzo, si tratta di un progetto importante che consente

di creare rete e così favorire una maggiore presenza delle donne av-valendosi di strumenti innovativi.Buona la partecipazione ai corsi di web 2.0 sui social network orga-nizzati a livello provinciale a Bolza-no, Merano, Brunico e Bressanone nell’ambito del progetto con oltre una quarantina di partecipanti. Vi-sta la forte richiesta saranno pro-posti ulteriori corsi durante il 2013. L’ultimo è terminato a fine febbraio 2013.Un’altra iniziativa avviata nell’am-bito del progetto è stata la campa-gna di sensibilizzazione via web ed e-mail “Pari oggi, non domani” conclusasi a fine febbraio, costi-tuita da 5 messaggi. Da un lato si mostra cosa cambia in caso di una maggiore partecipazione delle don-ne al mondo del lavoro, e, dall’altro, che i lavori di casa, l’educazione e la cura, non sono solo compito del-le donne, ma che anche gli uomini si devono attivare al riguardo. In particolare si è voluto mettere in evidenza la necessità di una mag-giore presenza delle donne in po-litica e i migliori risultati che si ottengono dai team a composizione di genere mista. La presidente del-la Commissione provinciale per le pari opportunità Ulrike Oberham-mer ha concluso la campagna con una citazione “La politica è una cosa troppo seria per affidarla esclusivamente agli uomini.” (Käthe Strobel (1907 - 1996, politica tedesca del SPD, in passato mini-stra federale). SA

Prosegue il progetto interregionale “Donne che decidono”. Oltre 200 le donne registrate sulla piattaforma online, nuovi corsi web 2.0 nel 2013.

http://www.donne.eu.net

info

Le partecipanti ad uno dei corsi di web 2.0 proposti.

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provincia autonoma | marzo 2013 23

sociale

ufficio anziani e distretti sociali: nuova direttrice

Dal 2 gennaio 2013 Brigitte Wald-ner è la nuova direttrice dell’Uf-

ficio anziani e distretti sociali della Provincia. Per un anno ne era stata

la direttrice reggente. La 45-enne di Malles ha studiato giurisprudenza a Innsbruck e ha insegnato diritto ed economia politica presso istituti

tecnici commerciali e istituti pro-fessionali per i Servizi Commercia-li e Turistici. Dopo un breve intermezzo come collaboratrice presso il Comune di Bolzano è passata nel 2000 all’Am-ministrazione provinciale dove ha iniziato a prestare servizio quale ispettrice amministrativa nell’Uf-ficio Provinciale anziani e distretti sociali. “La grande sfida dei prossimi anni, come fa presente la neo direttrice, Brigitte Waldner, sarà, assieme a tutti i partner, quella di tenere sta-bile la valida offerta dei servizi e contemporaneamente di concepire e concretizzare nuove forme o offer-te alternative.” SA

Nel 2004 è stata introdotta in Italia l’amministrazione di sostegno,

una forma di tutela giuridica per le persone prive in tutto o in parte di autonomia. Prima dell’introduzione di questo istituto esisteva per queste persone solo la possibilità di richie-dere l’interdizione o l’inabilitazione. La Ripartizione famiglia e politiche sociali organizza alcuni corsi gra-tuiti sul tema “Amministrazione di sostegno“. In Provincia di Bolzano sono sta-te attivate numerose iniziative di informazione, aggiornamento e sensibilizzazione per promuovere l’utilizzo dell’istituto dell’ammini-strazione di sostegno. Nel 2009 la Provincia ha istituito l’elenco pro-vinciale degli amministratori di sostegno volontari. Si tratta di un registro di persone che si rendono disponibili a diventare amministra-tori di sostegno.Uno dei requisiti per potersi iscri-vere nell’elenco provinciale degli amministratori di sostegno volon-tari, è, infatti, la frequenza di un corso base di formazione della du-rata minima di 6 ore sul tema, o cor-rispondente formazione o attività professionale. La Delibera prevede inoltre una formazione continua

per i volontari iscritti all’elenco. La Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali garantisce una formazione ed un aggiornamento gratuiti. Ha pertanto incaricato l’Associazione per l’amministrazio-ne di sostegno di organizzare, per l’anno 2013, corsi base gratuiti di formazione e corsi di aggiornamen-to sul tema “Amministrazione di Sostegno”.I corsi base sono rivolti a coloro che intendono iscriversi nell’elenco provinciale degli amministratori di sostegno volontari, ma anche a tut-te le persone interessate. Gli incon-tri di aggiornamento, sono rivolti invece, agli amministratori di so-stegno già operativi, ed in partico-lare, a quelli già iscritti nell’elenco provinciale.

Iscrizione

Per iscriversi è necessario compila-re il modulo d’iscrizione, che si può ritirare direttamente presso l’Asso-ciazione per l’Amministrazione di sostegno, in via Dr. Streiter 4, o sca-ricare dal sito internet della stessa, all’indirizzo http://www.sostegno.bz.it/ e consegnarlo o inviarlo via fax (0471 324682) all’Associazione

per l’Amministrazione di sostegno. I corsi si terranno solo al raggiun-gimento del numero minimo di cin-que partecipanti. L’iscrizione deve esser effettuata al massimo tre gior-ni prima dell’inizio del corso pre-scelto. Per ricevere ulteriori infor-mazioni, anche riguardo alle sedi dei corsi, Vi invitiamo a rivolgerVi direttamente all’Associazione per l’Amministrazione di sostegno, te-lefonando al numero 393 8894305 (martedì/giovedì 15.00-18.30) o in-viando un’e-mail all’indirizzo [email protected] FG

amministratori di sostegno cercansi Corsi base (6 ore)Brunico (tedesco) 19 e 21 marzo dalle 16.30 alle 19.30Bressanone (tedesco) 14 e 16 maggio dalle 16.30 alle 19.30Bolzano (italiano) 4 e 6 giugno dalle 16.30 alle 19.30Corsi d’aggiornamento (3 ore)Silandro (tedesco) 5 marzo dal-le 16.30 alle 19.30;Brunico (tedesco) 28 marzo dal-le 16.30 alle 19.30;Bressanone (tedesco) 28 mag-gio dalle 16.30 alle 19.30;Bolzano (italiano) 11 giugno dalle 16.30 alle 19.30.

L’assessore alla sanità theiner con la neo-direttrice Waldner.

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ambiente

Silvana Amistadi

In Alto Adige soffrono di allergie ai pollini circa 100.000 abitanti, ovve-

ro tra il 15 ed il 20 per cento della popolazione. Nel periodo tardo in-verno – primavera sono soprattut-to i pollini degli arbusti ed alberi anemofili, tra cui quelli di betulla, che creano grandi problemi agli al-lergici. A fine aprile aumenta la ca-rica pollinica nell’aria delle grami-nacee e delle urticacee (paritaria), anch’esse di frequente causa di sin-

tomi allergenici. Con la comparsa die primi pollini delle cupressacee, ontano e nocciolo già a gennaio, il Laboratorio biologico di Laives ha ripreso la pubblicazione settimana-le del bollettino pollinico nella rete civica sul sito dell’Agenzia provin-ciale per l’ambiente (www.provin-cia.bz.it/pollini ). Dal 2013 il bollettino pollinico onli-ne si presenta con veste rinnovata e può essere scaricato come docu-mento pdf. In base alla localizzazio-ne dei campionatori viene elabora-to settimanalmente un bollettino per Bolzano, Silandro e Brunico.“Le informazioni fornite da questo servizio dell’Agenzia provincia-le per l’ambiente sono utili per la prevenzione, la diagnosi e la tera-pia dell’allergia da pollini”, come fa presente l’assessore provinciale all’ambiente, Elmar Pichler Rolle.Il bollettino pollinico riporta, oltre ad un commento settimanale, una

tabella con i livelli di concentrazione pollinica raggiunta nei giorni della settimana precedente la pubblicazio-ne e la previsione per la settimana in corso. Gli utenti di Internet possono ricevere il bollettino direttamente sulla loro casella di posta elettroni-ca abbonandosi gratuitamente sulle pagine web del Servizio.

Consigli utili

Presso il Laboratorio biologico si lavora anche durante la stagione in-vernale per il servizio di informazio-ne pollinica. Durante il periodo au-tunnale-invernale, povero di polline nell’aria, sono stati elaborati i dati pregressi e aggiornate le pagine in-ternet del servizio. In altre parole ci si è preparati per la nuova stagione dei pollini. Lo slogan “L’informazio-ne è il primo passo verso la preven-zione” è altrettanto valido che negli anni passati: la persona allergica può contribuire al proprio benesse-re limitando l’esposizione al polline causa della propria allergia. Sulla pagina Internet dedicata vengono forniti una serie di consigli pratici da adottare a titolo preventivo.

Novità

In tempo per l’inizio della stagione pollinica sono state pubblicate alcu-ne novità interessanti sulle pagi-ne Internet. All’interno delle sche-de botaniche, che informano sulle principali piante che provocano al-lergie da polline, sono stati elabora-ti nuovi grafici con l’andamento delle concentrazioni polliniche nell’aria. Si tratta di un servizio online che consente l’aggiornamen-to automatico dei dati appena ag-giunti i risultati analitici attraverso il collegamento diretto con la banca dati del Laboratorio biologico. Il vantaggio di questi grafici è che per-mettono di confrontare il volo polli-nico dell’anno corrente con la media pluriennale ed anche con il volo pol-linico dell’anno precedente.Fra i primi pollini dell’anno si ri-scontrano quelli dell’ontano e del nocciolo. Sulle pagine web è possi-

La stagione pollinica in Alto Adige è iniziata in febbraio. Il Laboratorio biologico di Laives pubblica settimanalmente il bollettino pollinico. L’informazione è il primo passo verso la prevenzione.

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ambiente

bile consultare le schede botaniche che informano sulle loro caratteri-stiche e su quelle di altre principa-li piante che provocano allergie da polline in Alto Adige.

Nuovo incarico

Il Laboratorio biologico dell’Agen-zia provinciale per l’ambiente, di-retto da Alberta Stenico, ha assun-to un ruolo di spicco in Italia nel monitoraggio pollinico. Ricerche sul volo pollinico in Alto Adige vengono eseguite dal 1994 sotto la direzione di Edith Bucher. Per la sua decennale esperienza in questo campo, l’esperta di pollini del La-boratorio biologico ha ricevuto un nuovo incarico onorevole: dirigere e coordinare un gruppo di lavoro nazionale, composto da rappresen-tanti delle Agenzie per l’ambiente

di otto diverse regioni, che ha il compito di elaborare, entro la fine del 2014, delle linee guida per il mo-nitoraggio aerobiologico in Italia. In Italia 15 Agenzie per l’ambiente

si occupano di circa 50 stazioni di monitoraggio ed eseguono settima-nalmente i rilevamenti del volo pol-linico. Gli obiettivi delle linee guida sono: regolamentare l’organizzazio-ne e la gestione della rete pollinica nazionale, uniformare gli aspetti tecnici del monitoraggio, dal cam-pionamento alla preparazione e va-lutazione dei campioni, fornire agli utenti un servizio d’informazione pollinica mediante la pubblicazione dei bollettini settimanali e control-lare la qualità dei dati prodotti.

Agenzia provinciale per l’ambiente

Laboratorio Biologico – settore Aerobiologia

via Sottomonte 2, Laives

tel. 0471 950431

e-mail: [email protected]

web http://www.provincia.bz.it/pollini

info

Tre specie di scoiattoli non autoc-toni costituiscono un pericolo

per le specie di scoiattoli locali. Un Decreto pubblicato nei giorni scorsi ne vieta il commercio, l’allevamen-to e la detenzione su tutto il territo-rio nazionale e prevede l’obbligo di denuncia presso gli organi compe-tenti. Pesanti le sanzioni ammini-strative e penali per i trasgressori. L‘Ufficio caccia e pesca informa che recentemente tre specie di sco-iattoli alloctoni e precisamente: Sciurus carolinensis (scoiattolo di pallas/Pallas Hörnchen), Callosciu-rus erythraeus (scoiattolo grigio nord-americano/Grauhörnchen), e Sciurus niger (scoiattolo volpe/Fuchshörnchen) sono state inseri-te in allegato „B“ al Regolamento comunitario CITES (acronimo per la Convenzione internazionale di Washington a tutela delle specie di animali e piante selvatiche minac-ciate d‘estinzione) n. 338/97; ciò non perché effettivamente minacciate d‘estinzione, bensì perché l‘eventua-le immissione delle stesse nell‘am-biente naturale della Comunità co-stituisce un pericolo ecologico per le specie di scoiattoli indigeni.L‘Ufficio caccia e pesca sottolinea

che ai sensi dell‘articolo 2 del Decre-to del Ministero dell‘Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 febbraio 2013, sono vietati su tutto il territorio nazionale, il commer-cio, l‘allevamento e la detenzione di esemplari di scoiattoli alloctoni. In base a quanto previsto dal Mini-stero dell‘Ambiente „Entro novan-ta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, (3 mag-gio 2013) i soggetti che a qualunque titolo detengano esemplari di sco-iattoli alloctoni dovranno farne denuncia presso i competenti uffici del servizio CITES del Corpo fore-stale dello Stato (per la Provincia di Bolzano il servizio territoriale CITES presso l‘Ufficio caccia e pe-sca, che ha sede in via Brennero,6 a Bolzano). Si fa presente, che con l‘inserimento delle citate specie in allegato „B“ al Regolamento (CE) 338/97 vige l‘obbligo di denuncia-re l‘eventuale nascita di piccoli al servizio territoriale CITES presso l‘Ufficio caccia e pesca entro 10 gg. dall‘evento.Le sanzioni previste dalla legge 7 febbraio 1992, n. 150:• sanzione amministrativa minima

di 3.098 € per la mancata denun-cia di detenzione

• sanzione amministrativa minima di 258 € per la mancata denuncia di nascita.

• sanzioni di carattere penale per chi introduce sul territorio nazio-nale esemplari delle tre specie pas-sati i 60 giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale (dopo il 2 di Aprile 2013) o commercia le stesse passati i 6 mesi dalla pubblicazio-ne (dopo il 2 di agosto 2013).

Per la denuncia di possesso è obbliga-torio l‘uso dei moduli scaricabili dal sito http://www.provincia.bz.it/fore-ste/autorizzazioni/cites.asp. FG

Scoiattoli non autoctoni, denunciarne il possesso

un esemplare di scoiattolo grigio nord-americano

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Cultura y Scola Ladina

materies de matura 2013

nutizies te mi rujeneda

truepa atività culturelati luesc ladins

Per ativiteies tl ciamp dla Cultura Ladina iel chëst ann unì mandà

ite 83 dumandes. La Cunsulta pro-vinziela per la Cultura Ladina à te si senteda ai 21 de fauré bele azetà 69 dumandes. Deberieda cun la du-mandes de vel artist, à la cumiscion de cin persones dat si bënsté a cun-tribuc provinziei per na soma de 300.100 euro.Ntan i ultimi ani ie la cumpëida de dumandes per ativiteies cultureles ladines daniëura cresciuda. “La truepa dumandes ie na demustra-zion de n gran mpëni da pert dla

populazion per la cultura ladina. Te nosc luesc ladins iel truepa per-sones che se da ca per pité atività culturela ala cumenanza” sorissea l assessëur Florian Mussner.

Danter dumandes per ativiteies, artisc, nvestizions y istituzions tl ciamp dla Cultura Ladina nen iel de ndut unì azetà 85 dajan nsci l bënsté a cuntribuc provinziei per na soma de 346.600 euro. Permez al ann passà iel chëst ann 3,5 percënt de manco scioldi a de-sposizion per sustenì la Cultura Ladina. Tla spartizion di cuntri-buc provinziel vëniel dat priorità al’ativiteies. Chël uel di che n cëla de mantenì i cuntribuc unfat granc fajan me de mëndra mudazions. La defrënza de scioldi a desposizion unirà dantaprima curida scurtan i cuntribuc per nvestizions.

“La for majera cumpëida de duman-des ie da una pert demustrazion de mpëni per la Cultura Ladina, ma dal’autra pert ne dëssel nia vester nscila che la lies damanda n sustëni ala Provinzia ajache les giata for de manco dai chemuns” spiega l asses-sëur provinziel ladin.

Tla segonda prova scrita dl’ejam de matura tla scoles ladines

uniral chëst ann damandà la ma-teries economia aziendela, rujene-des fulestieres y proietazion. Ti Istituc per l cumerz a Urtijëi y La Ila, per la sezion per l cumerz IGEA, uniral damandà la materia de economia aziendela. Tla sezion turistica y de rujeneda dla sco-la auta Raetia a Urtijëi messerà i candidac dé ju na prova scrita de rujeneda fulestiera. Tl Lizeum d’ert a Urtijëi vel chëst ann la proietazion per la segonda prova scrita.L ejam de maduranza scumencerà chëst ann ai 19 de juni cun la pri-ma prova scrita.

Sun la plata web www.provinzia.bz.it/usp-ladin possen di per di

liejer do la nutizies atueles dala Provinzia. L Servisc Stampa publi-chea tlo articuli, cun nce vel video y ntervista audio. Tla verscion ladina vëniel pità na selezion dla nuvite-ies che ie de nteres per populazion ladina. La nutizies dala Provinzia possen nce giapé tres e-mail fajan la registrazion tla sezion “Nutizies via e-mail”. Chësc abunamënt ie de-bant.

Te si prima senteda dl ann à la Cunsulta provinziela per la Cultura ladina tratà 111 dumandes de sustëni, dajan l bënsté a cuntribuc provinziei per na soma de 346.600 euro. L assessëur ladin Florian Mussner recunësc te chësta gran cumpëida de dumandes na gran atività culturela da pert dla lies tla valedes ladines.

La Cunsulta culturela ladina cun (d.m.c.) Bruno Senoner, Hilda Sottara, Lois Elleco-sta, Florian mussner y l scrivan alexander Piccolruaz (l mancia Hubert Irsara).

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Per l prim iede: Florian mussner y Luis Durnwalder cunsciderea l’atività dl Istitut micurà de Rü deberieda cun i respunsabli albert Videsott (prim d.m.d), Leander moroder (prim d.m.c) y Bruno Senoner .

L ie stat l prim iede che i espunënc dla Jonta provinziela ie jic tl Isti-

tut ladin a San Martin per n cun-front sun l’atività dl Istitut y si fun-zion per la rujeneda ladina. Per la Jonta provinziela de Bulsan ie l Isti-tut Micurà de Rü l zënter de cum-petënza per la rujeneda ladina, re-spunsabl per normazion y svilup. L presidënt y vizepresidënt de istitut Albert Videsott y Bruno Senoner, deberieda cun l diretëur Leander Moroder à, ai 19 de fauré, prejentà l gran lëur de lauré ora dizionares, gramatiches y cursc de rujeneda. Dantaldut tla produzion de dizione-

L’atività dl Istitut Ladin Micurà de Rü y la problematiches liedes ala rujenda ladina ie states argumënt de n’ancunteda dl presidënt dla Provinzia Luis Durnwalder y dl assessëur ladin Florian Mussner cun i respunsabli dl Istitut culturel.

res se tratel de n barat danter i doi idioms, gherdëina y l badiot cun la rujeneda tudëscia y taliana. La si-tuazion particulera de nosta vale-des porta pro che l Istitut muessa perchël se dé ju cun de ndut cater variantes de rujeneda per fé i dizio-nares. Tl’ancunteda a San Martin de Tor iel nce unì rujenà dla prio-rità che l Istitut ti dà ai idioms de valeda y ala tematica dla spartizion di cin idioms ladins ntëur l Sela. I respunsabli dl Istitut à prejentà la bona sperienza che ie unida fata tla grupa de lëur per svilupé neologi-sms che vede bën per l gherdëina y l badiot. Chësta maniera de lëur per abiné paroles nueves, che ie de bujën per svilupé inant la rujene-da, ulëssen gën slargë ora nce a na culaburazion cun l fascian, fedom y ampezan. Durnwalder y Mussner à tëut su cun plajëi la cunstatazion dl Istitut che la rujeneda ladina vën adurveda te for de plu ciamps dla vita, scebën che la cualità ne à mo nia abù l medemo svilup.

La funzion dl Istitut tl ciamp lin-guistich ne dëssa, aldò dl assessëur

ladin nia se limité a Gherdëina y la Val Badia. Nsci se mbincia Florian Mussner che n posse abiné mo na miëur culaburazion cun i istituc la-dins dl’autra provinzies y cun d’au-tra istituzions, fajan proiec deberie-da. De chësc viers iel da permò unì metù a ji na culaburazion cun la Lia di Chemuns Ladins per lauré ora na plata internet de nfurmazion sun la Ladinia.

L presidënt dla provinzia Dur-nwalder à sorissà la mpurtanza dl’atività che vën fata tl ciamp dla toponomastica. Chëst ann vëniel dat ora la cherta toponomastica de Mareo y nscì iel per uni chemun dla Val Badia n documënt ufiziel per pudëi cialé do nce i inuemes de mëndri luesc, ridli, ruves y mon-tes. N cont dla toponomastica te Gherdëina iel bele unì dat ora na cherta per S.Crestina. Te na cu-laburazion cun la Lia Natura y Usanzes uniral stampà da nuef la cherta toponomastica per Urtijëi, ntan che te Sëlva ie na lia bele tl lëur de anjenië na cherta cun i to-ponims.

Istituzions Ladines

tratà l’atività dl Istitut Ladin

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società

Silvana Amistadi

I tatuaggi sono in gran voga: sono belli e di moda. E così i tatuaggi

sono sempre più presenti sul corpo di giovani e adulti. A prescindere dall’essere pro o contro, va però con-siderato un dato di fatto allarmante: i colori per tatuaggi sono poco con-trollati e in Italia se ne occupano solo due laboratori pubblici.

Controlli locali

Uno di questi due laboratori è il Laboratorio analisi alimenti dell’Agenzia provinciale per l’am-biente di Bolzano che negli ultimi anni ha eseguito una serie di analisi su campioni prelevati presso esteti-sti e tatuatori professionali da parte dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adi-ge e dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - NAS Trento.

Dalle analisi eseguite emerge che circa il 75 % dei colori non corri-sponde alle norme di questo set-tore, che è peraltro particolare e ancora poco regolamentato. Alcu-ni dei colori analizzati hanno una composizione che è paragonabile a quella delle vernici per automobi-li o dei colori contenuti nelle car-tucce per stampanti a getto d’in-chiostro. Nei prodotti analizzati sono stati rilevati tenori in nichel, piombo e ammine aromatiche che superano anche di molto i limiti di legge. I controlli hanno inoltre evidenzia-to, che ci sono sul mercato dei colo-ri per tatuaggi contraffatti, di ori-gine asiatica, quasi indistinguibili dai prodotti originali in base al solo esame esterno.

Effetti collaterali

Le sostanze presenti nei colori per tatuaggi possono causare nel tem-po allergie, intossicazioni e tumori alla vescica e in altri organi. Inoltre un tatuaggio esteso può rendere dif-ficoltosa o addirittura impossibile l’esecuzione di un importante esa-me diagnostico, quale è la risonan-za magnetica. La causa è rappresen-tata dai metalli presenti nei colori, che possono causare l’ustione della

zona tatuata e disturbano anche il segnale strumentale.Una volta applicati, come trucco permanente o come tatuaggio, i colori non sono più eliminabili dal corpo umano, dato che vengono iniettati in strati profondi della pel-le. Il trattamento con il laser appa-rentemente può far scomparire il tatuaggio, ma in effetti la molecola di colore viene solo frantumata in pezzi più piccoli e solubili, che però poi attraverso il sangue e la linfa

Il Laboratorio Analisi alimenti dell’Agenzia provinciale per l’ambiente invita a valutare con attenzione una serie di fattori prima di decidere di tatuarsi.

tatuaggi: i rischi nei colori

- Pensaci prima di farti un tatuag-gio! (Sarah e Anna)

- Il tatuaggio rimane per tutta la vita e i colori possono essere tos-sici (Celine)

- Il 70 % dei colori per tatuaggi analizzati in Alto Adige non ri-spetta i limiti di legge! (Alex e Aaron)

- Attenzione: I colori per tatuaggi non fanno bene! Non è impor-tante cambiare il vostro aspetto esterno, i valori intrinseci con-tano di più. (Daniela)

- Colori per tatuaggi, bellezza al veleno. (Matthias e Dhara)

- Il tatuaggio è un pericolo sotto la pelle. (Maurizio)

ai coetanei dicono…

alcuni dei colori per tatuaggi analizzati negli ultimi anni dal Laboratorio analisi alimenti ha una composizione parago-nabile a quella delle vernici.

Le classi 2ER1 e 5C (nella foto) della Scuola per il turismo e le Biotecnologie “marie Curie” di merano si sono informate sui tatuaggi presso il Laboratorio analisi alimenti

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società

migrano nel corpo, accelerando in questo modo i danni agli organi in-terni sopra descritti. Ne consegue che, a meno di un trapianto di pelle, il tatuaggio è un trattamento prati-camente irreversibile e che introdu-ce nel corpo umano delle sostanze estranee che possono essere molto pericolose nel breve, medio e lungo periodo.

Una scelta consapevole

Il Laboratorio analisi alimenti of-fre la possibilità alle scolaresche e ai cittadini di informarsi in merito ai rischio derivanti dall’impiego di colori non a norma per i tatuag-gi. È possibile rivolgersi al Labo-ratorio chiamando il numero di tel. 0471 41 7120, e-mail [email protected] Di recente, il laboratorio ha accol-to in visita le classi 2ER1 e 5C della Scuola Superiore per il Turismo e le Biotecnologie “Marie Curie” di Merano.

Il direttore del Laboratorio anali-si alimenti, Luca D’Ambrosio, ha illustrato alle studentesse ed agli studenti i risultati delle analisi eseguite negli ultimi anni. Dopo la visita all’Agenzia provinciale per

l’ambiente, la scolaresca ha riflet-tuto sui dati e riassunto gli aspetti salienti, con l’idea di preparare a breve una campagna di sensibiliz-zazione destinata ai coetanei (vedi riquadro).

Per promuovere le materie tecnico-scientifiche

Si è svolto recentemente presso la sede della LUB di Bolzano il

convegno MINT per la promozione delle materie tecnico-scientifiche al quale hanno preso parte numerosi esperti del settore. “L’obiettivo principale dell’inizia-tiva MINT” ha sottolineato l’asses-sora provinciale Sabina Kasslatetr Mur nel corso del suo intervento du-rante il convegno “è quello di sensi-bilizzare e di avvicinare gli studen-ti, le loro famiglie e la popolazione nel suo complesso verso le materie di carattere tecnico - scientifico come la matematica, l’informatica, la tecnologia e le scienze naturali che rappresentano il fulcro dell’in-novazione e dello sviluppo a livello internazionale”. L’iniziativa è stata promossa dalla Ripartizione Diritto allo studio, uni-versità e ricerca scientifica in colla-borazione con la Libera Università di Bolzano, i Dipartimenti Istruzio-ne e Formazione tedesca, italiana e ladina, l’EURAC, il Museo di Scien-ze naturali, e con l’IRE - l’Istituto di

Ricerca Economica della Camera di commercio di Bolzano. Essa è rivolta a classi e gruppi di studenti del se-condo ciclo di istruzione e formazio-ne, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori ed interessati.Secondo l’assessora è importante in-centivare sino dai primi anni di vita l’interesse dei giovani nei confronti delle materie scientifiche anche cre-ando delle reti e dei collegamenti tra il mondo della scuola, le imprese e le strutture di ricerca e sviluppo di ca-rattere pubblico e privato. Da parte degli esperti, ha sottoline-ato la responsabile provinciale, vie-ne altresì ribadita la necessità di in-

trodurre misure mirate nelle scuole per il potenziamento delle materie tecnico-matematiche, per rafforza-re l’interesse dei giovani e soprat-tutto delle giovani nei confronti di queste materie, il miglioramento della formazione dei docenti di ma-terie scientifiche ed il rafforzamen-to di una rete di collaborazioni tra il mondo scolastico, il mondo del lavoro e gli istituti di formazione e ricerca. Ai workshop hanno preso parte anche rappresentanti del mondo professionale, ricercatrici e ricer-catori, consulenti di orientamento ed esperti del mondo economico i quali hanno consentito di realiz-zare una panoramica sulle possi-bilità di studio e professionali, sul mondo del lavoro e della pratica professionale nonché su possibi-li sviluppi futuri relativi a questi temi. I workshop si sono incen-trati su quattro settori principali: matematica/fisica, informatica, scienze naturali/chimica e settore tecnico. FG

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ambiente

Silvana Amistadi

L’Assemblea generale delle Na-zioni Unite ha dichiarato il 2013

“Anno internazionale della coope-razione nel settore idrico”. Della sua organizzazione si occupano il segretario generale assieme a Un-Water. UN-Water è un meccanismo posto in essere al fine di sostenere gli Stati negli sforzi per raggiun-gere gli obiettivi di sviluppo del Millennio connessi alla tematica acqua.

L’Anno è inteso quale piattaforma per unire gli impegni presi dalle istituzioni sia a livello internazio-nale che locale al fine di sensibiliz-zare l’opinione pubblica sui proble-mi legati alle risorse idriche e sulle sue possibili soluzioni. L’obiettivo è quello di sviluppare un ambien-te favorevole alla nascita di nuove idee per individuare il modo più efficace di raggiungere gli obiettivi concordati a livello internazionale sull’acqua.L’ONU, in tal modo, ha inteso sot-tolineare l’importanza cruciale dell’acqua, quale elemento indi-spensabile per la salute ed il benes-sere delle persone nei processi di sviluppo sostenibile, inclusa l’inte-grità dell’ambiente e l’eliminazione della povertà e della fame.Le zone protette istituite in provin-

cia di Bolzano, come spiega Artur Kammerer, direttore dell’Ufficio Parchi naturali della Provincia, svolgono un ruolo rilevante per il mantenimento e la tutela degli ambienti acquatici e della flora e fauna che li popolano. Gli ambienti acquatici rivestono una grande im-portanza dal punto di vista ecolo-gico per la tutela della biodiversità nonché quali risorse idriche pota-bili e ambienti per il ristoro delle persone.

Nei sette parchi naturali

In tutti e sette i parchi naturali sa-ranno organizzate varie iniziative. In particolare sarà proposta la mo-stra fotografica itinerante “Am-bienti acquatici – Parchi natura-li Alto Adige” con 30 fotografie di vari ambienti acquatici, dai rii di montagna alle cascate, dai laghet-ti alle sorgenti, dai prati umidi ai ghiacciai. I vari ambienti saranno ritratti come si presentano durante l’arco della giornata e nelle varie stagioni dell’anno. Nella pagina a fianco il programma espositivo.Un’altra iniziativa che sarà propo-sta in tutti sette i parchi naturali altoatesini è l’escursione guidata

I Parchi naturali dell’Alto Adige quest’anno organizzano una serie di iniziative per sensibilizzare attorno al tema acqua in concomitanza con l’Anno internazionale per la cooperazione idrica, indetto dall’ONU nel 2013. In programma esposizioni fotografiche, un concorso di fotografia, escursioni, workshop, analisi biologiche, interventi migliorativi.

I Parchi naturali e l’acqua

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ambiente

“Fauna e flora degli ambienti ac-quatici locali”. Assieme ad esperti si andrà alla scoperta di pozze, sta-gni, prati umidi e della vita che si svolge in essi e nelle loro vicinanze. Questi biotopi offrono un habitat fa-vorevole ad anfibi, insetti, uccelli e pesci.Un’altra escursione guidata offer-ta in tutti i parchi naturali sarà dedicata a “Il mondo delle libel-lule”. Studiosi di questo insetto il-lustreranno ai partecipanti le loro peculiarità. Inoltre, con un po’ di fortuna sarà possibile scoprire altri abitanti degli ambienti acquatici.In collaborazione con il Laborato-rio biologico dell’Agenzia provin-ciale per l’ambiente sarà offerta la possibilità di indagare la realtà dei ruscelli e dei loro abitanti av-valendosi di campioni e microsco-pio verificando la qualità dell’ac-qua a seconda degli organismi presenti.

Tutti e sette i parchi naturali al-toatesini aderiscono al progetto scolastico “Ambienti acquatici”. A partire dal mese di marzo 2013 agli scolari nei Centri visite sarà proposto un workshop con espe-rimenti ed attività interattive su vari argomenti attinenti l’acqua e gli ambienti acquatici nei parchi naturali. Le classi delle singole scuole interessate possono rivol-gersi direttamente ai Centri visite dei parchi naturali.Nell’ambito dei pomeriggi dedicati ai bambini presso i Centri visite il “Laboratorio creativo di Daksy” offrirà pomeriggi tematici dedica-ti ad argomenti legati all’acqua; i giovani ospiti potranno analizzare al microscopio campioni di acqua, assaggiare vari tipi di acqua, creare piccoli mulini, e molto altro.

Inoltre, in tutti i parchi natura-li sarà possibile partecipare ad “escursioni natura” guidate in-centrate sul tema “acqua”.

Concorso fotografico

Il Centro visite Puez-Odle e la Bi-blioteca di Funes in occasione dell’Anno internazionale della coo-perazione idrica 2013 organizzano il concorso di fotografia “L’acqua nel Parco naturale Puez-Odle” con l’obiettivo di sensibilizzare sul-la bellezza della natura locale con particolare attenzione sull’impor-tanza dell’acqua, per risvegliare la gioia e la passione verso le bellezze naturali da godere nel tempo libero. Per partecipare al concorso è pos-sibile inviare le foto entro il 31 agosto 2013 al Centro visite Puez-Odle, Santa Maddalena 114/a, 39040 Funes, o consegnarle direttamen-te. Le clausole del concorso sono disponibili presso il Centro visite (tel. 0472 842523), la Biblioteca (tel. 0472 840410) o all’indirizzo Internet www.provincia.bz.it/natura-terri-torio .Per i vincitori sono previsti dei bel-lissimi premi che saranno loro con-segnati il 20 settembre 2013 nell’am-bito di una cerimonia presso il Centro visite. I 15 scatti migliori

delle due categorie previste saran-no esposti fino alla fine di ottobre 2013. In contemporanea sarà alle-stita una mostra di libri dedicati al tema acqua ed alla fotografia. Dagli inizi di novembre fino alla fine di dicembre 2013, quindi, le fotografie selezionate saranno esposte presso la Biblioteca di Funes.

Altri interventi

In collaborazione con la Ripartizio-ne Foreste della Provincia saranno realizzati interventi di miglioria in vari ambienti acquatici nei parchi naturali. In varie aree dei parchi saranno ripristinati gli ha-bitat per anfibi, libellule e per l’avi-fauna selvatica e per altri animali.L’Ufficio Parchi naturali della Provincia, infine, in estate ha in programma l’inaugurazione del nuovo sentiero natura “Tru dall’Ega”, sentiero dell’acqua, a San Vigilio di Marebbe nel Par-co naturale Fanes-Senes-Braies. Lungo il percorso saranno allestite delle stazioni che illustreranno, tra il resto, i vari ambienti acquatici, piante e animali che li abitano, le loro strategie di sopravvivenza, le particolarità delle acque ferme e di quelle correnti, l’effetto del cambio delle stagioni ed i fenomeni carsici della zona. Il progetto dell’Ufficio Parchi natu-rali viene posto in essere grazie alla collaborazione con il Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente, della Ripartizione Opere idrauliche, dell’Ufficio Ge-stione risorse idriche, dell’Ispetto-rato Forestale di Brunico e dell’As-sociazione turistica di San Vigilio di Marebbe.

www.provincia.bz.it/natura-territorio

info

mostra fotografica itinerante “ambienti acquatici”

Località Data

Centro visite Campo Tures fino al 30 marzo 2013Casa di riposo Naturno 2 - 29 aprile 2013Centro visite Tre Cime 30 aprile - 8 giugno 2013Centro visite Fanes - Senes - Braies 18 giugno - 27 luglio 2013Centro visite Puez - Odle 13 agosto - 14 settembre 2013Centro visite Monte Corno 24 settembre - 9 novembre 2013Casa di riposo “Martinsheim” - Castelrotto 18 novembre 2013 - 11 gennaio 2014

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una libellula.

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scuola

Sono oltre 10.000 i documenti ri-chiesti tramite il Servizio di pre-

stito interbibliotecario avviato nel novembre 2011.Un bilancio positivo della fase di av-vio del progetto di Servizio di pre-stito interbibliotecario è stato stila-to ad un anno dalla sua attivazione dagli Uffici provinciali competenti per le biblioteche dei Dipartimenti alla Cultura italiana e tedesca. È stato infatti registrato un aumento del 16 per cento dell’indice di cir-colazione dei libri/media rispetto all’anno precedente, dato che dimo-stra un sicuro gradimento del servi-zio da parte degli utenti.Le biblioteche aderenti al Servizio sono in totale 14 in tutta la provin-cia. I libri/media posseduti dalle tre biblioteche centrali, Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augu-sta”, Biblioteca provinciale tedesca “Dr. Friedrich Tessmann” e Biblio-teca Civica di Bolzano “Cesare Bat-tisti”, possono essere richiesti dagli utenti interessati tramite le seguen-ti biblioteche civiche: Biblioteca civica di Bressanone, Biblioteca ci-vica di Brunico, Biblioteca centro di sistema per il gruppo linguistico tedesco dell’Oltradige ad Appiano,

Biblioteca pubblica di Lana, Biblio-teca centro di sistema “Don Bosco” di Laives, Biblioteca comunale di Malles, Biblioteca civica di Merano, Biblioteca in lingua tedesca Bassa Atesina di Egna, Biblioteca “Endi-dae” di Egna, Biblioteca pubblica di Campo Tures, Biblioteca compren-soriale di Ortisei, Biblioteca cen-tro di sistema “Schlandersburg” di Silandro, Biblioteca civica di Vipi-teno, e Biblioteca pubblica di Dob-biaco.I cittadini possono così disporre di un vasto patrimonio di libri/media fruibili in un’unica “Biblioteca vir-tuale dell’Alto Adige”, facilmente accessibile ovunque e in tempo reale. La consegna e il ritiro dei libri e media avviene regolarmente una

volta alla settimana attraverso il Servizio di trasporto dell’Ufficio audiovisivi della Ripartizione Cul-tura tedesca.“Il Servizio di prestito interbiblio-tecario consente di accedere alle risorse delle maggiori biblioteche dell’Alto Adige, promuovendo in questo modo la crescita culturale e la partecipazione attiva e demo-cratica dei cittadini nella moderna società dell’informazione”, come afferma l’assessore provinciale alla Cultura italiana, Christian Tomma-sini. “Il potenziamento del prestito interbibliotecario, che tiene conto delle esigenze informative di tutti i gruppi linguistici presenti nella nostra provincia, - come prosegue l’assessore - va ad implementare i numerosi servizi già attivi per il cittadino, qualificandosi come ele-mento di valorizzazione del patri-monio librario, della promozione della lettura nonché della formazio-ne e dell’aggiornamento.” FG

Biblioteca virtuale dell’alto adige

sulle biblioteche, i loro servizi e cataloghi

all’indirizzo Internet http://www.provincia.

bz.it/cultura/temi/biblioteche.asp

info

avviato il Progetto internazionale “Comenius”

Il progetto “Comenius - Their past for our future”, presentato

presso l’Auditorium Roen dell’Isti-tuto comprensivo in lingua italiana “Bolzano V - Gries 1 dall’assessore Christian Tommasini, dall’inten-dente scolastica, Nicoletta Minnei, e dalla dirigente scolastica Marina Degasperi, prevede una partner-ship tra la Scuola secondaria di pri-mo grado “Archimede” e le scuole Pontliw Primary School di Swansea (Galles), Notre Dame des Hayeffes di Mont- Saint Guilbert (Belgio) e Grundschule Speyer Siedlungs-schule (Germania). Scopo primario del progetto è quello di offrire agli studenti esperienze multiculturali che li preparino a diventare cittadi-ni europei consapevoli. Attraverso

il confronto della vita del passato (dei nonni) con quella attuale i ra-gazzi ricostruiscono, nell’ambito del progetto triennale, usi e tradi-zioni dei diversi paesi europei, inte-grandoli con quelli dei cittadini ar-rivati in Europa da tutto il mondo. Gli studenti vengono introdotti nel-le diverse culture e modi di vivere attraverso: interviste ai nonni - al-beri genealogici, carte d’identità, ricette del presente e del passato dei diversi Paesi che hanno dato come prodotto finale la pubblicazione di un libro nelle diverse lingue (ita-liano, inglese, tedesco, francese), storie fotografiche sulla scuola al tempo dei nonni, storie e tradizioni (canzoni, filastrocche, ninne nan-ne, giochi....) raccolte in un video.

Tutto il lavoro sarà infine raccolto e pubblicato online. Nel corso della cerimonia l’asses-sore provinciale Christian Tomma-sini ha sottolineato l’importanza di questo progetto che, oltre a con-tribuire alla reciproca conoscenza tra realtà scolastiche europee così diverse tra loro, crea una sorta di ponte tra le generazioni coinvolgen-do nella sperimentazione didattica anche i genitori ed i nonni dei gio-vani alunni. Presso l’Auditorium alcuni gruppi di alunni si sono esibiti in rappre-sentazioni teatrali in inglese ed in tedesco ed hanno eseguito brani mu-sicali che sono stati molto apprezzati dagli ospiti stranieri che prendono parte al progetto europeo. FG

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musei

I musei entrano nei supermercatiSei oggetti provenienti da musei altoatesini esposti a turno in dodici supermercati: è partita a febbraio e si protrarrà fino al 12 maggio l’azione artistica “Oggetti fuori luogo”, ideata da Hannes Egger per avvicinare il contenuto dei musei al pubblico dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti.

Igor Bianco

Di settimana in settimana, sei oggetti provenienti da musei

altoatesini saranno esposti a turno in dodici supermercati sparsi sul territorio della provincia di Bolza-

no. Racchiusi in cubi di plexiglas e sistemati sugli scaffali insieme alla merce in vendita, gli ogget-ti “fuggiti” dai musei d’apparte-nenza si offrono in contesti nuovi,

che stridono con la loro origine. Una vera e propria operazione di spiazzamento. I supermercati sono luoghi deputati al consumo self-service, emblemi della quotidianità frenetica di oggi, riforniti di prodot-ti anonimi. Obiettivo dei musei, al contrario, è conservare ed esporre oggetti significativi e esemplari. Giocando con la relazione museo-supermercato, Hannes Egger attira così l’attenzione e la curiosità dei clienti invitandoli alla riflessione ed evocando collegamenti inusua-li. Classe 1981, originario di Lana, Hannes Egger è da diversi anni at-tivo come artista, mediatore cultu-rale e pubblicista, vantando anche (nel 2011) una partecipazione alla Biennale di Venezia. Lo stesso Eg-ger spiega così la sua operazione artistica: “Con ‘Oggetti fuori luogo’, l’inusuale piomba improvvisamen-te in un luogo della vita quotidiana. La normale attività di fare acquisti viene ‘disturbata’ dalla presenza degli oggetti museali, stimolando il pubblico a guardarli, e a farlo con occhio diverso. Ma la nuova colloca-zione trasforma anche il significato degli oggetti, che riacquistano tutta la loro quotidianità”.I sei oggetti che transiteranno sugli scaffali di alcuni supermercati del-la provincia rivelano quanto vari nei contenuti e rappresentativi del territorio siano i musei dell’Alto Adige. Si va dalle corna di cervo “medicinali” messe a disposizione

L’oggetto del mese: il samovar “1000+1 La storia negli oggetti”

Emblema dell’ospitalità russa, il samovar era più di un sem-

plice serbatoio per preparare il tè. Nella vecchia Russia esso rappresentava, e in parte rappre-senta ancora, un focolare attorno al quale familiari ed amici si ri-univano per conversare, cantare e raccontare favole ai bambini. In realtà, il samovar è un oggetto relativamente recente: venne in-trodotto infatti nel XVIII secolo, dopo la “scoperta” del tè da parte dei russi, e prese gradualmente la forma attuale con rubinetto, for-nello, caldaia, piccola teiera per macerare l’infuso e, naturalmen-te, maniglie. L’esemplare a forma di bicchiere a calice qui raffigura-to proviene dalla Raccolta russo-ortodossa “Nadezda Borodina” di Merano e risale a fine XIX – inizio XX secolo. Il samovar e le tradizioni ad esso legate sono anche il tema di una conferenza gratuita che la Raccol-ta Borodina proporrà il 16 marzo

alle ore 15 a Merano, nella Sala civica di via Huber 8. L’evento ri-entra nell’“Anno dell’oggetto mu-seale 2013”, ciclo di iniziative per valorizzare le migliaia di oggetti custoditi in musei e collezioni al-toatesine – e le loro storie - al mot-to di “1000+1 La storia negli ogget-ti”. Info www.museo2013.it. IG

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dal Museo della Farmacia di Bres-sanone, al geode (pietra rotondeg-giante con, all’interno, cristalli di quarzo) proveniente dal Museo mi-neralogico di Tiso, a una bambola e un cavallino giocattolo in legno, esempi di artigianato gardenese del XIX secolo dalla collezione del Mu-seum Ghërdeina. Vi troviamo, inol-tre, una chiave romana risalente al 200 – 250 d.C., rivenuta nei pressi di Sluderno e prestata dal Museo della Val Venosta, una trappola per topi a scatto, tipica dei masi di montagna e normalmente conser-vata al Museo Rohrerhaus, in Val Sarentino, e delle scarpe femmini-li di fine anni ’40 del secolo scor-so, gentilmente concesse dal Museo delle donne di Merano. Un testo esplicativo accompagna gli oggetti nel loro viaggio attraverso i

supermercati dell’Alto Adige. “Og-getti fuori luogo” è una delle quasi 90 iniziative dell’”Anno dell’oggetto museale 2013”, ideato dalla Ripar-tizione Musei della Provincia in collaborazione con l’Associazione musei altoatesini per valorizzare contenuto e attività di musei e col-

lezioni altoatesine, avvicinandoli alla popolazione locale al motto di “1000+1 La storia negli oggetti” (il programma è disponibile su www.museo2013.it).Dopo essere passati, a febbraio, per Dobbiaco e Terento, i sei “oggetti fuori luogo” faranno tappa a Vipi-teno (4-10 marzo, Despar Knollen-berger), a Villandro (11-17 marzo, Despar Obrist), a Malles (18-24 mar-zo, Despar Dietl), a Silandro (25-31 marzo, Frieschecenter Rungg), a San Martino in Passiria (1-7 aprile, Despar Pi.Pra), a Lana (8-14 aprile, Despar Pircher), ad Appiano (15-21 aprile, Despar Togn), a Caldaro (22-28 aprile, Despar Pernstich), a Selva Val Gardena (29 aprile – 5 maggio, Despar Senoner) e, infine, a Sesto (6-12 maggio, Despar Gian-frate Marco).

musei

ancora dai musei provinciali … “La misura di tutte le cose”, il Museo del vino, Caldaro, dal 24 marzo al 10 novembre 2013 eleggerà degli “oggetti del mese” selezionati in base alle qualità par-ticolari (ad esempio, enorme, minu-scolo, antico, nuovo di zecca, ultra-leggero, pesantissimo), alla forma caratteristica, alla rarità o preziosi-tà o altro ancora. Il pubblico potrà

mettersi alla loro ricerca all’inter-no del museo, comprendendo come le caratteristiche degli oggetti sia-no fondamentali per catalogarlo e inserirlo in una collezione museale. “Sopra ogni cosa il Barocco”, dal 1° aprile al 10 novembre a Castel Wolfsthurn. Il Museo della caccia e della pesca ospitato nell’unico ca-stello barocco del Tirolo a Mareta di

Racines porrà al centro dell’atten-zione, di mese in mese, un oggetto dell’epoca barocca. Protagonista delle visite guidate e del percorso museale, l’oggetto con-tribuirà a illustrare l’immagine di un’epoca caratterizzata da guerre, dalla consapevolezza della propria caducità ma anche da splendore e fasto delle corti.

Le riaperture dopo la pausa invernalemuseo orario 2013

Castel tirolo – museo storico-culturale

19 marzo - 8 dicembre; mar-dom ore 10-17; in agosto mar-dom ore 10-18; aperto il Lunedì di Pasqua (1° aprile)

museo provinciale della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn

1° aprile - 15 novembre; mar-sab ore 10-17 (ultimo ingresso ore 16:30); dom e festivi ore 13-17 (ultimo ingresso ore 16:30); Chiuso il 1° novembre

museo provinciale degli usi e costumi (teodone/Brunico)

1° aprile - 31 ottobre; mar-sab ore 10-17 (ultimo ingresso ore 16); dom e festivi ore 14-18 (ultimo ingresso ore 17); in luglio e agosto mar-sab ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17)

museo provinciale del vino (Caldaro) dall’1 aprile all’11 novembre; mar-sab ore 10-17; dom e festivi ore 10-12

touriseum – museo del turismo Castel trauttmansdorff

29 marzo - 31 ottobre; ogni giorno ore 9-19 giugno, luglio e agosto venerdì lungo fino alle ore 23 1° - 15 novembre ogni giorno ore 9-17

museo provinciale delle miniere – mondo delle miniere Ridanna monteneve

26 marzo – 4 novembre; mar-dom ore 9:30-16:30in agosto e nei festivi anche lun; dal 10 maggio guide “Monteneve Avventuroso”; dal 15 giugno guide “Monteneve mondo delle miniere”

museo delle miniere – avventura in miniera

15 giugno - 15 ottobre; visite guidate: mar-dom ore 13-15 (2 h) e sab ore 8:30-18:30 (10 h)

museo delle miniere Granaio Cadipietra

attualmente aperto: mar-gio ore 9-12 e 14.30-18, ven-dom ore 14.30-18; 1° aprile - 31 ottobre: mar-dom ore 11-18

info: www.musei-altoadige.it

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la sede de via Cavour 23/c a Bolzano: “Ora”, ha detto presentando anche le collaboratrici Sabine Lanthaler e Patrizia Viale, “abbiamo una sede più colorata e accogliente”.Il presidente del Consiglio (istitu-zione presso cui è insediato l’ufficio del Garante) Maurizio Vezzali ha sottolineato come sia necessario che, in un’epoca in cui i proble-mi del mondo si affacciano anche in Alto Adige, ci sia una struttura che dà ai giovani la possibilità di crescere, mentre il presidente del-la Provincia Luis Durnwalder ha

apprezzato che gli stessi giovani ab-biano aiutato “a riempire di vita e colore questa istituzione”. Sono stati gli stessi ragazzi e ragaz-ze delle Orsoline ad illustrare i loro quadri ai numerosi presenti (tra cui diversi consiglieri provinciali, molti operatori del sociale e magistrati del Tribunale per i Minorenni): essi rap-presentano i diritti dei giovani alla libertà, alla vita, alla sicurezza, alla libertà di pensiero, alla pace, alla religione, alla famiglia e all’istru-zione. Tutti diritti che la Garante è impegnata a tutelare, aprendo i suoi uffici ai minori che hanno bisogno di ascolto, rappresentandone gli in-teressi, facendo informazione e pre-venzione, collegando i vari servizi. Per contattare la Garante: [email protected], tel.: 0471.970615.

21 preferenze (una scheda nulla e 10 bianche). Nel ruolo di capogruppo lo ha sostituito Walter Baumgart-ner. L’ass. Richard Theiner, propo-sto come nuovo vicepresidente dallo stesso pres. Luis Durnwalder, è stato eletto a questa carica con 19 sì, 2 schede nulle e 10 schede bianche. È stato quindi necessario sostituire Pichler Rolle nelle commissioni legi-

slative di cui era componente: i capi-gruppo si sono accordati per il nome di Otto von Dellemann nella 1a commissione (Affari istituzionali, istruzione, rapporti internazionali e con la UE): l’aula ha approvato con 24 sì e 2 astensioni. Per la 3a commis-sione (Finanze, economia e ricerca) è stata proposta Julia Unterberger, eletta dall’aula con 26 sì e 1 no.

I colori dei bambini per la Garante

novità in Giunta e commissioni

Inaugurata la sede della Garante per l’infanzia, decorata da quadri realizzati da artisti in erba.

Pichler Rolle assessore, Theiner vicepresidente.

8 colorati quadri decorano la sede del Garante per l’infanzia e l’ado-

lescenza: sono opera delle ragazze e dei ragazzi delle Orsoline di Bruni-co, che hanno accolto con gioia l’in-vito a dare colore a questi uffici. Lo ha spiegato la garante Vera Nicolus-si-Leck inaugurando recentemente

Dopo la polemica rinuncia di Ar-nold Schuler, la maggioranza in

Consiglio ha compattato le fila e ha eletto Elmar Pichler Rolle assesso-re, in sostituzione del vicepresiden-te dimissionario Hans Berger, con

I giovani artisti con la Garante e le insegnanti davanti alle loro opere.

Vezzali e Durnwalder con nicolussi-Leck e i ragazzi.

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alleggerire l’IRPEF

L’addizionale IRPEF pesa troppo nelle tasche dei cittadini: ne sono

convinti Freiheitlichen e Bürger Union, che hanno presentato due disegni di legge in merito. Thomas Egger (F) ha proposto di abolirla per qualsiasi soglia di reddito, an-che perché chi ha redditi molto alti paga già molte tasse, e spiegato che alle detrazioni IRAP per le aziende, che costano alla Provincia 120 milio-ni l’anno, devono seguire ora sgravi per famiglie, stipendiati e pensiona-ti, e che la sua proposta costerebbe 60 milioni; Andreas Pöder (BU) ha in-vece suggerito un’esenzione dall’ad-dizionale per i redditi fino a 35.000 € (minori entrate per 25 mio. €), un’aliquota dello 0,9% per i reddi-ti fino a 70.000 €, una dell’1,4% per redditi superiori a questa soglia (maggiori entrate per 6,5 mio. €); ha inoltre ricordato l’ordine del giorno del dicembre 2010, concordato tra capigruppo e Durnwalder, per un allargamento dell’esenzione dall’ad-dizionale IRPEF, e segnalato che le entrate ridotte sarebbero compensa-te dal rafforzamento del potere d’ac-

Respinte le proposte di Freiheitliche e BürgerUnion mirate a un’esenzione o alla riduzione dell’addizionale.

quisto, con maggiori entrate IVA per 35 milioni.Pius Leitner, cofirmatario della proposta dei Freiheitlichen, l’ha definita più facilmente realizzabile, mentre Hans Heiss (Gruppo Verde), sottolineando che la mano pubbli-ca dovrebbe bilanciare il trend che vede ridursi i redditi medio bassi mentre aumentano quelli molto alti, ha appoggiato quella di Pöder, più equa, che avrebbe dovuto essere con-divisa anche dagli Arbeitnehmer della SVP. Walter Baumgartner (SVP) ha ricordato che la Giunta ha già ridotto l’addizionale allo 0,9%, introducendo l’esenzione totale fino a 15.000 € e detrazioni di 250 € per ogni famigliare a carico per redditi fino a 70.000 €: “Un sistema legato alle esigenze delle famiglie, che se-condo noi è l’unico sensato”. L’ass. Roberto Bizzo ha conferma-to, sottolineando che esenzioni e detrazioni corrispondono a criteri di equità e progressività; ha quindi respinto la proposta dei Freiheitli-chen perché non equa, e quella di Pöder perché non finanziabile. No-nostante Egger e Pöder ribattessero che gli interventi sull’IRPEF erano stati fatti solo grazie all’opposizio-ne, e non per iniziativa della Giun-ta, i due disegni di legge sono stati respinti (per Egger 15 no, 12 sì e 2 ast. per Pöder 14 sì e 16 no).

meno addizionale IRPEF, più soldi alle famiglie: lo chiedono Freiheitliche e Bürgerunion.

Interessanti audizioni della commissione.

Inchiesta SEL

La commissione d’inchiesta sulla SEL, presieduta da Elena Ar-

tioli dopo che il neopresidente del Consiglio Vezzali si è dimesso da questo ruolo, ha svolto una serie di interessanti audizioni. I rappresentanti di AE, SEL, Unio-ne Energia Alto Adige, Aziende elettriche di Brunico e Bressanone hanno manifestato disponibilità a un accordo ma posizioni ancora distanti, e l’assessore all’Energia Florian Mussner ha annunciato l’intenzione di fare chiarezza nel settore e di affidare a superconsu-lente Caia solo un ruolo di media-tore. In quanto alle soluzioni per il futuro, il presidente dei Comuni Arno Kompatscher ha suggerito la costituzione di una società tra Comuni per concorrere alle con-cessioni; Georg Wunderer, del Con-sorzio elettrico Val Venosta, ha proposto di affidare la produzione a cooperative e la commercializza-zione a un trader esclusivamente provinciale; il proprietario della Eisackwerk Helmuth Frasnelli, accusando la Giunta provinciale di aver fatto di tutto, a livello legi-slativo, amministrativo e con altre misure, per creare un monopolio energetico con la SEL, ha chiesto una legge che ripristini legalità e trasparenza e lasci l’iniziativa al mercato. Il quadro giuridico, hanno confer-mato il professore di Diritto co-stituzionale Andrea Ambrosi e il direttore generale della Provincia Hermann Berger, è molto compli-cato: il settore è oggetto di com-petenze sovrapposte di Provincia, Stato e UE, e di interventi di Con-sulta e Autorità per la concorrenza e la vigilanza sui contratti pubbli-ci. Gli ex funzionari della Riparti-zione Acque pubbliche ed energia Cinzia Flaim e Hans Unterholzner hanno invece informato che l’iter di assegnazione delle concessioni è stato caratterizzato da anomalie e da conflitti tra Ripartizione e Giunta.

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Interventi nelle “zone sciistiche”

Con 16 sì, 9 no e 1 astensione l’aula ha approvato la legge di modifica

dell’Ordinamento delle aree sciabili attrezzate, che introduce il concetto di zone sciistiche e sancisce il prin-cipio secondo cui sono vietati gli interventi al di fuori di esse, mentre sono ammessi al loro interno. La norma è stata contestata in par-ticolare da Gruppo verde e SüdTiro-ler Freiheit. Hans Heiss (Gruppo Verde) ha criticato innanzitutto che il disegno di legge fosse stato presentato da Hans Berger quan-do si era già dimesso da assessore e che fosse stato discusso dalla terza commissione legislativa anziché da quella competente in urbanistica e ambiente: il dlp, infatti, interver-rebbe pesantemente sui termini urbanistici, con ripercussioni su

ambiente e paesaggio, delegando troppo al regolamento di attuazio-ne ed estromettendo i Comuni da decisioni in merito alle piste. Eva Klotz (STF) ha contestato il cambio di titolo della legge da “Ordinamen-to delle aree sciabili attrezzate” a “Piano di settore, zone sciistiche, registro e disciplina generale delle aree sciabili attrezzate”, e ipotizza-to che si miri a lasciare mano libera ai promotori del progetto sciistico Croda Rossa-Monte Elmo, impedito dalle norme precedenti; gli stessi ambientalisti, ha riferito, hanno lamentato che non ci saranno più li-

miti né prescrizioni, il che lascereb-be spazio ai “regalini agli amici de-gli amici”. Walter Baumgartner (SVP) ha sottolineato invece che la suddivisione in zone è un vantaggio per tutti coloro che pianificano e progettano.L’ass. Thomas Widmann ha chiari-to che si tratta solo di recepire una norma statale imposta, che non ri-guarda solo questioni urbanistiche. Essa permetterà di effettuare piccoli interventi senza dover modificare un intero Piano di settore, come fi-nora, ma rimangono la tutela urba-nistica e quella ambientale.

nuove regole per gli interventi nelle aree sciabili.

Una nuova legge li permette, senza modifiche ai Piani di settore: SüdTiroler Freiheit e Gruppo Verde temono interventi massicci.

linguistico diverso da quello del pre-sidente, che il diritto di opposizione in materia di bilancio venga esteso anche al gruppo ladino, che i fun-zionari ladini vengano equiparati a quelli di lingua tedesca e italiana riguardo ai trasferimenti fuori pro-vincia, che sia riconosciuto ai ladi-ni il diritto di accesso a TAR (anche come presidente), Consiglio di Stato, Commissione dei Sei e dei Dodici. Andreas Pöder (BürgerUnion) ed Elena Artioli (Lega Nord) hanno criticato l’iniziativa in quanto co-pia di un’analoga mozione della Lega Nord, che la stessa SVP aveva respinto per riproporla solo a meri scopi elettorali, altrimenti avrebbe già agito nei decenni precedenti; dello stesso parere Riccardo Del-lo Sbarba (Gruppo Verde), che ha

segnalato che anche il dl 5.557 del-la SVP è semplice propaganda, de-cadendo a fine legislatura; egli ha però sostenuto la mozione condi-videndone i contenuti; Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit) ha invitato i ladini a battersi per l’autodeter-minazione; Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen) si è detto favorevole alla tutela dei ladini, invitando ad usare il nome ladino “Gherdeina” nella pubblicità turistica.L’ass. Mussner ha replicato che la SVP lavora da 10 anni alla proposta, “quindi forse è l’opposizione che ha copiato”, e ha chiarito di aver già fat-to diverse sollecitazioni sull’uso di “Gherdeina”: la situazione si chiari-rà forse con la toponomastica.L’aula ha quindi approvato la pro-posta con 23 sì e 3 astensioni.

Diritti effettivi per i ladiniFlorian Mussner: garantire l’accesso a certe cariche anche a questa minoranza.

Allo scopo di garantire l’effettiva rappresentanza del gruppo ladi-

no in determinati organi, Florian Mussner (SVP) ha chiesto al Con-siglio di sostenere tutte le iniziative avviate da altre istituzioni (in parti-colare il Parlamento) per eliminare le disparità di trattamento, appog-giare concretamente la proposta di riforma costituzionale n. 5.557, in modo che venga data anche a un/a ladino/a la possibilità di divenire vi-cepresidente/presidente della Pro- vincia, che gli enti pubblici di rile-vanza provinciale abbiano due vi-cepresidenti, appartenenti a gruppo

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Fuochi d’artificioGruppo Verde: belli ma dannosi per persone e ambiente.

I fuochi d’artificio ufficiali e priva-ti, come quelli di Capodanno, pur

essendo una festa di colori sono un disturbo per la maggior parte della popolazione e per gli animali, non-ché fonte di inquinamento: lo ha se-gnalato Hans Heiss (Gruppo Verde) chiedendo che la Giunta segnalasse con una campagna mediatica la limi-tazione esistente per legge e le nor-me in materia di accensione di fuo-chi d’artificio e scoppio di petardi, evidenziando gli aspetti della tutela ambientale, della protezione antiru-more e dei costi.Eva Klotz (SüdTiroler Freiheit), evidenziando che molti Comuni a Capodanno hanno rinunciato

ai fuochi per questioni economi-che, ha chiarito che il problema è rappresentato da scoppi privati, in quanto difficilmente control-labili, e Sven Knoll ha aggiunto che è meglio puntare sulla sensi-bilizzazione; Thomas Egger (Die Freiheitlichen) ha segnalato che la competenza è dei Comuni, non del Consiglio provinciale.L’ass. Florian Mussner ha ricor-dato che la recente legge sull’in-quinamento acustico, approvata a gennaio, vieta i fuochi tranne che in caso di l’autorizzazione del sin-daco, mentre permette mortaretti e petardi, che sarebbero difficili da controllare. La responsabilità, ha aggiunto, è dei Comuni, e cam-pagne di sensibilizzazione sono già previste. La mozione è stata quindi respinta a maggioranza.

L’impianto della Bassa Atesina assegnato alla Comunità comprensoriale.

I Freiheitlichen: applicare la Convenzione.

Depuratore

Per le alpi

In seguito al riordino del servizio di fognatura e depurazione, che

toglie funzioni al Consorzio-Azien-da “Fossa grande di Bronzolo”, si è reso necessario lo scioglimento del Consorzio e la regolazione della proprietà del depuratore di Bronzo-lo: la legge - proposta dall’ass. Flo-rian Mussner - che la assegna alla Comunità comprensoriale Oltradi-ge Bassa Atesina è stata approvata con 19 sì e 5 astensioni.

La Convenzione delle Alpi compie 20 anni: lo ha ricordato Pius Leit-

ner (F) che, segnalando che, mentre Germania e Austria hanno iniziato ad applicarla, Italia e Svizzera tirano il freno. Ha quindi chiesto di solleci-tare Parlamento e Governo perché la Convenzione delle Alpi diventi la base delle loro decisioni: l’aula ha approvato all’unanimità (24 sì).

Fuochi d’artificio: belli ma inquinanti.

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per il trasporto merci attraverso le Alpi. La mozione è stata sostenuta da Walter Baumgartner (SVP), che ha chiesto e ottenuto di inserire un riferimento alla UE, “il soggetto più importante in quest’ambito”, e di chiedere alla Giunta di comunicare all’aula lo stato delle trattative. Pius Leitner (F), lamentando che la Provincia non abbia le compe-tenze necessarie per intervenire, e Hans Heiss (Gruppo Verde) hanno sottolineato i danni del traffico sulla salute, e Thomas Egger (F) ha ri-cordato che spesso si dà ragione alla lobby dell’economica che lamenta la scarsa raggiungibilità della provin-

cia. In replica all’affermazione di Baumgartner secondo cui “se fosse stato per la SVP il tunnel del Bren-nero sarebbe già realizzato”, Heiss e Knoll hanno negato responsabilità delle opposizioni. L’ass. Florian Mussner ha ricorda to le numerose iniziative, anche inter-regionali, contro il traffico, ma anche le sentenze della Corte di giustizia europea contro limiti alla li be ra cir-colazione delle merci. Ha quin di se-gnalato che un documento su misure anti-inquinamento è sta to inviato al Consiglio dei Ministri, competente sull’autostrada. La mozione è stata accolta con 26 sì e 2 astensioni.

misure comuni contro il trafficoSüdTiroler Freiheit: agire con le regioni confinanti per ridurre l’inquinamento sull’asse del Brennero.

Sven Knoll (SüdTiroler Freiheit) ha chiesto di incaricare la Giun-

ta di promuovere, in collaborazio-ne con il Tirolo, insieme a Baviera, Trentino, Länder austriaci e Italia, ulteriori misure comuni lungo l’asse del Brennero nel quadro della Con-venzione delle Alpi, trattando per introdurre al più presto il principio del tragitto più breve strada/rotaia

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Coltivare in montagna o in valle

trasferire gli orsi

Unitalia: differenziare tra contadini che operano nelle due aree.

Lo chiedono BürgerUnion e Lega Nord.

Donato Seppi (Unitalia) ha pro-posto di classificare come “agri-

coltura di alta montagna”, soggetta a contribuzioni e sgravi fiscali e contributivi, solo le zone davvero svantaggiate sotto il profilo agrico-lo, e non quelle nel fondovalle colti-vate intensivamente a frutteto, e di verificare le ragioni per cui aziende attive nella compravendita ortofrut-ticola o nella commercializzazione di prodotti caseari godano di agevo-lazioni riservate agli agricoltori. Per i Freiheitlichen, si è detto d’ac-cordo Thomas Egger, che ha cri-ticato i privilegi degli agricoltori imputando alla SVP di aver preteso la classificazione di tutto il settore agricolo come “di montagna”, men-tre Sigmar Stocker ha invitato a non mettere alla gogna tutti gli agricoltori, e Pius Leitner a far pa-gare le tasse in base al reddito. Eva

Andreas Pöder (BürgerUnion) ed Elena Artioli (Lega Nord)

hanno chiesto di comunicare al Go-verno che il Consiglio provinciale è favorevole alla chiusura del pro-gramma per l’introduzione dell’or-so in Alto Adige, invitandolo ad ap-provare il trasferimento degli orsi, perché la convivenza con la popola-zione, e in particolare con gli alleva-tori, è molto difficile.Scettico Donato Seppi (Unitalia), secondo cui ci sono problemi ben maggiori, e i contadini sono ben risarciti. Pius Leitner (F), secon-do cui trasferire gli orsi è difficile, Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) che ha invitato a reagire al

Klotz (STF) si è stupita che coope-rative di intermediazione commer-ciale siano classificate in agricoltu-ra. Maria Hochgruber Kuenzer (SVP) ha invitato i critici a lavora-re per un po’ in un maso, prima di esprimersi.Il pres. Luis Durnwalder ha difeso la politica agricola altoatesina, che ha permesso di conservare il pae-saggio e la vita nei paesi, e segna-lato che si differenzia già anche tra aree diversamente accessibili nella stessa zona, montana o pianeggian-te. La mozione è stata respinta con 17 no.

ritorno di grandi predatori sulle Alpi educando la popolazione, con-trollando gli animali e rimborsando i danni, e Sven Knoll (STF), secon-do cui sono più gli animali che muo-iono per incidente di quelli uccisi dall’orso, hanno segnalato che il programma di reintroduzione non è altoatesino ma trentino. Il pres. Luis Durnwalder lo ha con-fermato: in Alto Adige ci sono 3 o 4 orsi “emigrati” dal Trentino. Ha ag-giunto di comprendere i timori della gente, ma anche che l’abbattimento non è praticabile, per via delle aspre critiche che verrebbero e delle diret-tive UE: bisogna quindi procedere a un management degli orsi, alcuni dei quali saranno trasferiti, insieme al Trentino, identificandoli e dotan-doli di microchip. Il voto è stato boc-ciato con 5 sì, 18 no e 7 astensioni.

La Destra: intervenire contro la disoccupazione.

Più lavoro

Sottolineando l’importanza del lavoro e l’aumento del 40,5% in

due anni della disoccupazione gio-vanile e del 67% di quella degli ul-tracinquantenni, Mauro Minniti (La Destra) ha chiesto alla Giunta di adottare interventi formativi, stabilizzatori e re-inclusivi, quali assegni per la formazione profes-sionale e continua, semestre di motivazione, promozione dell’at-tività indipendente, incentivi per la riconversione di contratti a ter-mine e l’utilizzo dei contratti di solidarietà, contributi alle imprese che attuano un part-time per due, azioni a favore dei disoccupati over 45 quali contratti partecipativi con l’Ente pubblico e occupazione tem-poranea. L’ass. Roberto Bizzo ha segnalato che molti degli interventi richiesti sono già attuati, e che è stato isti-tuito un gruppo di lavoro per mi-gliorare la situazione occupazio-nale giovanile: sono previsti, tra l’altro, assegni per la formazione professionale, il periodo di motiva-zione, il sostegno dell’attività indi-pendente e della formazione con-tinua. La Giunta promuove poi, entro giugno, la rielaborazione del piano pluriennale per il lavoro, coinvolgendo sindacati, forze so-ciali ed economiche e scuola, con focus su giovani, pari opportunità, disoccupati over 50. La mozione è stata respinta con 18 no, 8 sì e 5 astensioni.

Coltivazioni su pendio e in pianura.

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Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde

Il caro carburanti

Elena Artioli ha chiesto a quanto ammontano le entrate provinciali 2011 e 2012 per le accise sui carbu-ranti, se è già stato valutato il man-cato introito dovuto al rincaro e ai rifornimenti all’estero (“che ha pro-vocato ad alcuni distributori bolza-nini un calo di vendite del 40%,”), cosa intende fare la Giunta in meri-to al costo dei carburanti.L’ass. Roberto Bizzo ha spiegato che nel 2011 le accise hanno forni-to 157,412 milioni; per il 2012 non ci sono dati, ma si prevede una ridu-zione, non per calo dei consumi ma per il fatto che l’aumento delle acci-se è riserva dell’erario. Non è pos-sibile dare uno sconto carburante alle imprese, perché sarebbe aiuto di Stato; sui rifornimenti all’estero non sono disponibili dati.

La Consulta sull’integrazione

La Corte costituzionale ha cancel-lato alcune disposizioni della legge provinciale sull’integrazione dei cittadini stranieri: Riccardo Dello Sbarba ha chiesto che conseguenze avrà la bocciatura dell’obbligo di 5 anni di residenza per ottenere bor-se di studio e prestazioni sociali di natura economica, e quella dell’ar-ticolo sulla grandezza degli alloggi

ha chiesto quando si provvederà. L’ass. Florian Mussner ha spie-gato che si procederà con la cam-pagna di sensibilizzazione, e che i direttori di zona del Servizio strade dovranno individuare le zone peri-colose e proporre misure per la si-curezza, che saranno esaminate già in aprile; ogni passaggio pedonale verrà dotato di ulteriore illumina-zione laterale.

Università di Innsbruck

Sven Knoll e Hans Heiss hanno chiesto informazioni sugli incentivi provinciali per la ricerca assegnati all’Università di Innsbruck. Knoll ha condannato le relative critiche del rettore della Libera Università di Bolzano, sostenendo che i sudtirolesi ad Innsbruck ricevono una formazio-ne praticamente gratuita, e Heiss ha segnalato che si deve molto a questo ateneo, proponendo di finanziarlo.L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha criticato la posizione del rettore della LUB, perché l’ateneo di Innsbruck, dove studiano ora 3.500 sudtirole-si, ha un significato importante per l’educazione altoatesina. Non c’è, ha aggiunto, un finanziamento di base dell’ateneo austriaco, ma si sostengo-no il centro linguistico internaziona-le (13.000 € l’anno) e i corsi integrati-vi per altoatesini (50.000 €).

necessaria per i ricongiungimenti. Sven Knoll ha chiesto se la senten-za mette a rischio la clausola sulla residenza in generale.L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha spiegato che per le borse di studio per frequenza fuori provincia si valuterà un requisito di 2 anni; per i contributi per corsi di lingua, co-munitari ed extracomunitari sog-giornanti di lungo periodo sono già equiparati agli italiani. Secondo l’ass. Roberto Bizzo, l’intervento sui ricongiungimenti è un’ingiu-stizia: la legge prevedeva infatti gli stessi standard di abitabilità per italiani ed extracomunitari, mentre ora per quest’ultimi sono richiesti meno metri quadri! L’ass. Richard Theiner ha segnalato che per sog-giornanti di lungo periodo la clauso-la dei 5 anni già non vale. Tutti, così come il pres. Luis Durnwalder, se-condo cui il Governo ha contestato non il criterio dei 5 anni in sé, ma la sua applicazione a specifiche presta-zioni, hanno segnalato che l’ufficio legale della Provincia si è attivato.

Pedoni investiti

In relazione ai numerosi investi-menti di pedoni in provincia, Pius Leitner, segnalando che la Giun-ta ha annunciato che doterà i passag-gi pedonali di segnali lampeggianti,

Federalismo e minoranze

I 28 selezionati studenti della Win-ter School on Federalism and Go-

vernance promossa da Eurac e Uni-versità di Innsbruck, provenienti da 24 diversi Paesi, si sono confron-tati in Consiglio provinciale con il pres. Maurizio Vezzali e i consi-glieri Walter Baumgartner, Pius Leitner e Riccardo Dello Sbarba, su temi riguardanti l’Autonomia e la tutela delle minoranze.

Sono i temi approfonditi dagli gli studenti della Winter School dell’Eurac.

Accompagnati dal prof. Günther Pal-laver, le giovani e i giovani studiosi hanno interrogatosui rapporti tra i diversi gruppi linguistici, l’identità

della minoranza sudtirolese, i fattori che hanno favorito e quelli che hanno ostacolato il processo autonomistico, il sistema dei mass media locali.

I ragazzi della Winter school in Consiglio provinciale.

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provincia autonoma | marzo 2013

info

enti e serviziGiunta provincialep.zza S. Magnago 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 411111 (centrale)www.provincia.bz.it

consiglio provincialep.zza S. Magnago 6 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

Giunta regionaleSede di Trento: Via Gazzoletti 2Tel. 0461 201111Sede di Bolzano: piazza Sernesi 3Tel. 0471 322111/12www.regione.taa.it/

Ufficio della provincia a romaVia del Gesù 57 | 00186 RomaTel. 06 [email protected]

Ufficio della provincia a BruxellesRue de Pascale 45-47B-1040 Bruxelles | Tel. +32 [email protected]

Ufficio EuregioViale Druso 1 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

Servizio esami di bi- e trilinguismoVia Perathoner 10 | 39100 BolzanoTel. 0471 413900www.provincia.bz.it/[email protected]

Difesa civicaVia Cavour 23 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected]

centro tutela consumatori e utenti alto adigeVia Dodiciville 239100 BolzanoTel. 0471 975597Fax 0471 [email protected]

inFopollini 0471 950431www.provincia.bz.it/pollini

informazione statisticaVia Canonico Gamper 139100 BolzanoTel. 0471 418400www.provincia.bz.it/[email protected]

centrale provinciale di emergenzaTel. 118 (Servizi di soccorso)Tel. 115 (Vigili del fuoco)

centrale viabilitàTel. 0471 200198 | Fax 0471 201157www.provincia.bz.it/[email protected]

inFoMobilità 840 000471

informazioni turisticheAlto Adige Marketingpiazza Parrocchia 11 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected] | www.suedtirol.info

valori dell’ariaTel. 0471 417140www.provincia.bz.it/[email protected]

info valanghe e meteoVia Mendola 33 | 39100 BolzanoTel. 0471 414740/41Bollettino telefonico 0471 270555www.provincia.bz.it/[email protected]

e Touriseum e Giardini di castel TrauttmansdorffMerano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

r Museo archeologico dell’alto adigeBolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

t Museo provinciale del vino Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

u castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della provincia di Bolzano castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze naturali dell’alto adigeBolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provincialedegli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654298 | www.museominiere.it

centro climatico predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

s Museum Ladin ciastel de Tor S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

a Museo provinciale delle minierewww.museominiere.it

Mondo delle miniere ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

avventura in miniera Monteneve passiria Moso in PassiriaRifugio Monteneve Corvara 42/43tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Passo Resia1507m

Mt. Palla Bianca3738m

Silandro

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Merano

Bolzano

Brunico

CuronVenosta

Castel Coira

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Isarco

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Prato allo Stelvio

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Castelbello

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Teodone

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Dobbiaco

San Candido

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Predoi

Campo Tures

Cadipietra

SillianVelturno

San Martinoin Badia

Sciliar

Castel Forte

MallesAbbazia

Monte Maria

Passo Stelvio2757m

Ortles3905m

Mt. Cevedale3757m

Catinaccio3002m

Marmolada3343m

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LaivesCaldaro

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Mezzocorona

Cortinad’Ampezzo

Mt. Cristallo3221m

Mt. Gran Pilastro3509m

Brennero1374m

Tre Cime2998m

Bressanone

Vipiteno

Adige

musei provinciali

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Editrice: Giunta provinciale di Bolzano · Stampa: Tezzele by Esperia - Bolzano - via Innsbruck, 27 · responsabile: Silvana Amistadi · registrazione: Tribunale di Bolzano n. 31 del 4 novembre 1991 · il mensile «Provincia Autonoma» non è in vendita; può essere richiesto gratuitamente alla Segreteria del Servizio stampa della Giunta provinciale, 39100 Bolzano, piazza Silvius Magnago 1, tel. 0471 412211, fax 0471 412220 · e-mail: [email protected] · Tiratura: 48.000 copie, di cui 29.000 in lingua tedesca e 19.000 in lingua italiana - Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE Bolzano. TAXE PERCUE/TASSA PAGATA. anno XXii - n. 3/2013 Marzo

www.stiftungvital.it

Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano

Sala Civica, via Otto Huber 8, Merano

Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano

Casa della Gioventù dell’Università di Padova, via Rio Bianco 12, Bressanone

Casa della Cultura Walther von der Vogelweide, via Sciliar 1, Bolzano

Lunedì | 11.03. 2013 1° incontro

Biodiversità alimentare e Dieta Mediterranea

Lunedì | 08.04. 2013 2° incontro

Vivere col morbo di Parkinson

Lunedì | 22.04. 2013 3° incontro

Muoversi prima di tutto!

Lunedì | 06.05. 2013 4° incontro

Il tumore del colon retto – prevenzione e diagnosi precoce

Lunedì | 13.05. 2013 5° incontro

I farmaci generici: pro e contro

Prof. ac. Dott. Lucio Lucchin, Primario.Dott.ssa Heidemarie Tschenett, Dietista, entrambi presso il Servizio di Dietetica e Nutrizione clinica dell’Ospedale di Bolzano.

Prof. Dott. Peter Paul Pramstaller, Direttore Centrodi Biomedicina dell’EURAC Bolzano; Ambulatorio Parkinson, Rep. Neurologia dell’Ospedale di Bolzano. Dott.ssa Claudia Meinecke, Specialista in Riabilitazione e Primaria, Servizio Riabilitazione del Comprensorio di Merano.

Dott. Peter Storm, Dirigente medico, Servizio Riabilitazione dell’Ospedale di Merano. Dott. Michele Cattani, Esperto in scienze motorie, Responsabile Area movimento Fondazione Vital.

Dott. Fausto Chilovi, Primario Divisione gastroenterologia dell’Ospedale di Bolzano. Dott. Othmar Bernhart, Responsabile Endoscopia gastroenterologica dell’Ospedale di Bressanone.

Dott. Paolo Zanini, Farmacista a Mezzocorona e Presidente dell’Unifarm. Dott. Stephan Peer, Farmacista a Lana.

Il programma può essere scaricato dal nostro sito webwww.fondazionevital.it Informazioni: 0471 409 333

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Può trovare il programma dettagliato presso il Suo medico di base, in farmacia e in tutte le aziende sanitarie oltre che nelle biblioteche pubbliche.

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