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117 PROGRAMMI DEI CORSI ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PRIVATO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile Programma del corso Il corso ha per oggetto lo studio dell’analisi economica del diritto privato. A tale scopo, le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione di tale metodologia di analisi giuridica, cercando di porre in luce le peculiarità che l’approccio della law and economics presenta rispetto alle metodologie di uso più comune. Si cercherà quindi di spiegare come i precetti giuridici vengano nell’ottica giuseconomica considerati alla stregua di “prezzi impliciti” di un dato comportamento, di sottolineare come la stella polare del giurista debba essere il perseguimento dell’efficienza piuttosto che della giustizia, e così via. Una volta completata la fase introduttiva, ci si soffermerà quindi sulle principali aree del diritto privato, che verranno, appunto, studiate e analizzate nella prospettiva dell’analisi economica del diritto. Si affronterà quindi, in primo luogo, lo studio del diritto proprietario, o più correttamente dei property rights, nel corso della quale analisi verranno introdotti alcuni concetti fondamentali per l’intero approccio metodologico, quali il teorema di Coase, la teoria dei giochi cooperativi e così via. In secondo luogo, ci si concentrerà sull’analisi del contratto - la cui centralità nella prospettiva giuseconomica è, se possibile, ancor più pronunciata rispetto a quanto avviene nelle metodologie più tradizionali - per poi analizzare i principi della disciplina dei fatti illeciti. Nel corso delle ultime lezioni verranno inoltre forniti alcuni ragguagli sull’analisi economica dei diritto societario. Considerata da un lato la peculiarità della materia, e dall’altro lato l’approccio didattico prescelto, è vivamente suggerita la frequenza costante delle lezioni. Testi e letture R. Cooter et al., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, voll. I e II, Bologna, Il Mulino, 2006; F. Denozza, Norme efficienti – L’analisi economica delle regole giuridiche, Milano, Giuffrè, 2002. ANTROPOLOGIA GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Letizia Mancini Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto L’antropologia giuridica si afferma come disciplina volta a studiare le norme, i comportamenti, i “fatti con caratteristiche giuridiche” prevalentemente nelle società senza Stato. L’oggetto di studio implica necessariamente una dilatazione semantica

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PROGRAMMI DEI CORSI ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PRIVATO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Programma del corso

Il corso ha per oggetto lo studio dell’analisi economica del diritto privato. A tale scopo, le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione di tale metodologia di analisi giuridica, cercando di porre in luce le peculiarità che l’approccio della law and economics presenta rispetto alle metodologie di uso più comune. Si cercherà quindi di spiegare come i precetti giuridici vengano nell’ottica giuseconomica considerati alla stregua di “prezzi impliciti” di un dato comportamento, di sottolineare come la stella polare del giurista debba essere il perseguimento dell’efficienza piuttosto che della giustizia, e così via.

Una volta completata la fase introduttiva, ci si soffermerà quindi sulle principali aree del diritto privato, che verranno, appunto, studiate e analizzate nella prospettiva dell’analisi economica del diritto. Si affronterà quindi, in primo luogo, lo studio del diritto proprietario, o più correttamente dei property rights, nel corso della quale analisi verranno introdotti alcuni concetti fondamentali per l’intero approccio metodologico, quali il teorema di Coase, la teoria dei giochi cooperativi e così via. In secondo luogo, ci si concentrerà sull’analisi del contratto - la cui centralità nella prospettiva giuseconomica è, se possibile, ancor più pronunciata rispetto a quanto avviene nelle metodologie più tradizionali - per poi analizzare i principi della disciplina dei fatti illeciti. Nel corso delle ultime lezioni verranno inoltre forniti alcuni ragguagli sull’analisi economica dei diritto societario.

Considerata da un lato la peculiarità della materia, e dall’altro lato l’approccio didattico prescelto, è vivamente suggerita la frequenza costante delle lezioni.

Testi e letture

R. Cooter et al., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, voll. I e II, Bologna, Il Mulino, 2006;

F. Denozza, Norme efficienti – L’analisi economica delle regole giuridiche, Milano, Giuffrè, 2002. ANTROPOLOGIA GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Letizia Mancini Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

L’antropologia giuridica si afferma come disciplina volta a studiare le norme, i

comportamenti, i “fatti con caratteristiche giuridiche” prevalentemente nelle società senza Stato. L’oggetto di studio implica necessariamente una dilatazione semantica

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del concetto di diritto e di norma, il ricorso a metodi induttivi di ricerca e un’attenzione particolare al legame tra cultura e diritto.

Questi tre elementi caratterizzano l’antropologia giuridica contemporanea il cui ambito di indagine si estende allo studio di fenomeni giuridici in tutte le società. Oggi sono ambiti di riflessione teorica e di ricerca i fenomeni di acculturazione giuridica e di pluralismo giuridico, connessi alle esperienze di colonizzazione; i diritti consuetudinari dei popoli autoctoni, i rapporti tra diritti “non ufficiali” di minoranze vecchie nuove e diritto ufficiale, le diverse concezioni dei diritti umani nel mondo.

Programma del corso

Nella prima parte del corso verranno illustrate le principali teorie antropologiche del diritto e i metodi di ricerca.

La seconda parte sarà dedicata allo studio dei diritti consuetudinari di alcuni popoli in Africa e in America, dei diritti delle minoranze in Europa e dei rapporti con il diritto ufficiale dei rispettivi paesi.

Programma d’esame

Agli studenti non frequentanti si richiede lo studio di due testi: 1. N. Rouland, Antropologia giuridica, Milano, Giuffrè, 1992; 2. uno dei seguenti volumi a scelta: L. Nader, Le forze vive del diritto. Un’introduzione all’antropologia giuridica,

Napoli, Esi, 2003; S. Falk Moore, Antropologia e Africa. Prospettive in mutamento, Milano, Cortina,

2004.

Agli studenti frequentanti si richiede lo studio di letture di approfondimento relative ai temi trattati nell’ambito del corso; il materiale sarà inserito nella piattaforma Ariel del sito dell’Università.

Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso sono reperibili sulla piattaforma

Ariel del sito dell’Università. Per l’assegnazione della tesi in Antropologia giuridica è necessario che lo studente

abbia inserito nel piano di studi l’esame di Sociologia del diritto.

Gli studenti non frequentanti che avrebbero dovuto sostenere l’esame nell’a.a. 2010/2011 possono preparare l’esame seguendo il programma indicato per l’a.a. 2011/2012 oppure seguendo il programma indicato per l’a.a. 2010\2011 solo fino all’ultimo appello di gennaio.

Dopo tale data il programma dell’a.a. 2011/2012 diventa obbligatorio per tutti gli studenti non frequentanti.

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CRIMINOLOGIA E CRIMINALISTICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Ernesto Calvanese Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche Contenuto e finalità della disciplina

La disciplina ha per oggetto lo studio della delinquenza, con particolare riguardo alle teorie sulla devianza, ai sistemi di controllo sociale, all’approccio psicologico, ai disturbi delle attività mentali e agli interventi risocializzativi; il fine è di delineare problemi inerenti al metodo e all’oggetto della criminologia, e di identificare le conoscenze che consentono di inserire i contributi multidisciplinari attinenti al delitto e ai suoi autori, in una prospettiva sia teorica che di conoscenza empirica.

Programma del corso

Campo e oggetto della criminologia. Criminologia e scienze criminali. Criminologia, diritto e cultura. I metodi e le fonti delle conoscenze criminologiche. Le teorie sociologiche della criminalità. Le teorie psicologiche in criminologia. Il rapporto tra disturbo mentale, responsabilità e diritto. Interventi giuridico-normativi e criminalità. La criminologia clinica.

Si avvertono gli studenti di Giurisprudenza che per essere ammessi a sostenere

l’esame è necessario avere superato l’esame di Diritto penale.

Libro di testo 1 - G. Ponti - Merzagora Betsos, Compendio di Criminologia, Raffaello Cortina,

Milano, 2008, con l’esclusione dei capitoli 5 (Biologia e criminalità) e 8 (Abuso di sostanze e criminalità).

La preparazione all’esame dovrà essere integrata con la lettura, a scelta, di una delle seguenti opere:

1 - E. Calvanese, Pena riabilitativa e mass media: una relazione controversa, Franco Angeli, Milano, 2003;

(Un saggio sull’atteggiamento della comunicazione mediatica sul tema della esecuzione della pena e della prospettiva risocializzativa)

2 - A. Coluccia, E. Calvanese, Pedofilia - Un approccio multiprospettico, Franco Angeli, Milano, 2003;

(L’abuso dei minori in una prospettiva storica, fenomenologica e tipologica, alla ricerca delle opinioni e della percezione sociale in tema di pedofilia)

3 - E. Calvanese, Media e immigrazione fra stereotipi e pregiudizi. La rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico, Franco Angeli, Milano 2011 (in uscita per settembre);

(Il libro si occupa della modalità da parte di tre testate nazionali di raccontare immigrazione e immigrati, nella fascia degli anni 2005-2008. Sono stati escussi circa 32.000 articoli da il “Corriere della sera”, “Il Giornale” e “la Repubblica”, e il quadro che ne è derivato è stato quello di una netta sottorappresentazione (pari a circa il 30% in meno) della criminalità degli italiani rispetto a quella degli stranieri. Di questi ultimi si parla solo in termini di problematicità, di criminalità, di giustizia, venendo del tutto trascurati gli aspetti umanitari, culturali, storici, valoriali, religiosi, assistenziali e di bisogno. A fronte di tutto ciò, nel periodo oggetto di indagine, non è stato reperito alcun articolo che, in qualsivoglia maniera, facesse riferimento alla recente, e ancora presente, immigrazione degli italiani. Dato sconcertante,

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ragionevolmente spiegabile nei termini del desiderio di mantenere ben salda la “diversità” dello straniero, che, altrimenti, potrebbe troppo facilmente essere assimilato all'autoctono, così vanificandosi le dinamiche proiettive, in sé bisognose di un “nemico”, appunto “diverso”, su cui indirizzare aggressività e violenza individuali e collettive)

4 - E. Calvanese, La reazione sociale alla devianza - Adolescenza tra droga e sessualità, immigrazione e “giustizialismo”, Franco Angeli, Milano, 2005.

(L’atteggiamento dei giovani nei riguardi di alcuni comportamenti delittuosi e devianti: disapprovazione e approvazione, tolleranza e indifferenza, necessità o meno di provvedimenti sanzionatori e/o riabilitativi, negli esiti di una ricerca effettuata intervistando più di duemila studenti delle scuole superiori di Milano e di altre città a diversi livelli di urbanizzazione)

Con riferimento a questo ultimo testo, lo studente è tenuto ad approfondire uno solo dei due programmi qui di seguito riportati:

A. In tema di criminalità, stupefacenti e sessualità: Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9 e

Note conclusive B. In tema di conflittualità sociale: Capitoli 1, 2, 6, 7, 8, 9 e Note conclusive. Programmi di esame alternativi possono essere concordati d’intesa con il titolare

della cattedra. N.B.: lo stesso programma vale anche per gli studenti di altre facoltà.

DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Erminio Ferrari (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo Programma del corso

Il corso ho lo scopo di illustrare i caratteri e gli istituti della parte generale del diritto amministrativo e di presentarne alcune trasformazioni recenti in un settore specifico.

Per la parte generale il corso affronterà la disciplina fondamentale della materia. Il diritto amministrativo e la pubblica amministrazione: la nozione di pubblica

amministrazione; le fonti; gli studi diritto amministrativo. La persona nel diritto amministrativo: appartenenza e condizioni della persona; accesso e fruizione di bene e servizi. Le istituzioni pubbliche: le autonomie locali; le Regioni; lo Stato; le organizzazioni internazionali. I compiti della pubblica amministrazione: principi generali dell'attività amministrativa; le attività provvedimentali, normative, di vigilanza, di documentazione, di gestione e coercitive. Gli strumenti dell'amministrazione. Gli atti e le garanzie: l'atto amministrativo; il procedimento; l'invalidità; la responsabilità civile della pubblica amministrazione. La tutela giurisdizionale.

Per la parte speciale si affronteranno aspetti della disciplina dell’aministrazione.

Testi consigliati Per la parte generale, uno dei seguenti tre testi, a scelta dello studente,

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E. Ferrari, Diritto amministrativo generale, Padova, Cedam, 2011; oppure, G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, 5ª ed. (o più recente), Torino,

Giappichelli, 2010, fino a pag. 441; oppure, G.P. Rossi, Principi di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2010.

Per la parte speciale, lo studente potrà scegliere tra una delle seguenti possibilità, a) sei capitoli a scelta del volume E. Ferrari (a cura di), Attività economiche ed

attività sociali nei servizi di interesse generale, Torino, Giappichelli, 2007; oppure, b) quattro capitoli a scelta del volume AA.VV., Contabilità di Stato e degli enti

pubblici, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2011. Per ambedue le parti del corso è indispensabile la conoscenza dei corrispondenti

testi normativi. Per segnalazioni aggiornate si veda il sito del titolare dell’insegnamento: http://users.unimi.it/ferminio/.

Gli studenti della laurea quadriennale alla parte generale ed alla parte speciale

sopra indicate dovranno curare la preparazione della parte processuale, per la quale è suggerito lo studio di A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, 9ª ed, Torino , Giappichelli, 2010. DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Guido Greco (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Programma del corso e delle lezioni

- L’Amministrazione pubblica e la sua funzione; autonomia e potere; i soggetti e le situazioni soggettive; potestà e interesse legittimo.

- Diritto pubblico e privato nell’azione amministrativa. - Le fonti del diritto amministrativo; la normazione secondaria. - Le fonti e le istituzioni comunitarie; influenza sul diritto amministrativo

nazionale. - I soggetti del diritto amministrativo: gli enti pubblici. - Organizzazione amministrativa; principi; enti e organi; i modelli organizzativi. - Quadro positivo dell’Amministrazione statale, regionale e locale. - Il procedimento amministrativo e le sue fasi. - Gli atti amministrativi; caratteri, tipologie, invalidità, autotutela. - La responsabilità della Pubblica Amministrazione. - Cenni sul sistema di giustizia amministrativa (ricorsi amministrativi e caratteri

generali del giudizio amministrativo).

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Avvertenza Si ricorda agli studenti che l’apprendimento della materia richiede lo studio diretto

dei testi normativi pertinenti. Per segnalazioni aggiornate, si veda il sito del titolare dell’insegnamento: http://users.unimi.it/grecoamm

Per una preparazione completa e analitica è consigliata la partecipazione ai seminari di approfondimento, per maggiori informazioni consultare il sito internet.

Testi suggeriti per la preparazione dell’esame

1) Per gli studenti con programma da una annualità: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti

essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2010 (da portare tutto); oltre a uno a scelta dei seguenti testi: G. Corso, Manuale di diritto

amministrativo, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2010 (pp. 1-470); F. G. Scoca, Diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2008, nelle seguenti

parti: da pag. 1 a pag. 20, da pag. 81 a pag. 130, da pag. 215 a pag. 496 e da pag. 537 a pag. 574;

Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi, 2005, nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343 a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948;

V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Giappichelli, 2011. È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,

Milano, Giuffrè, 2008. 2) Per gli studenti del corso di laurea quadriennale con programma biennale

(vecchio ordinamento): G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti

essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2010 (da portare tutto); - per la parte sostanziale: G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Torino,

Giappichelli, 5ª ed., 2010, nelle seguenti parti: da pag. 1 a pag. 470; F. G. Scoca, Diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2008, nelle seguenti

parti: da pag. 1 a pag. 20, da pag. 81 a pag. 130, da pag. 215 a pag. 496 e da pag. 537 a pag. 574;

Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi, 2005, nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343 a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948;

V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2011. - per la parte processuale: A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, 9ª ed., Torino, Giappichelli, 2010;

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oppure, Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto amministrativo, Bologna, Monduzzi, voll. II, 2005, nelle seguenti parti: Capitolo 3: Gli interventi pubblici in campo economico, Tomo 2 da pag. 71 a pag. 108; Capitolo 4: I servizi pubblici, da pag. 131 a pag. 177; Capitolo 5: Beni pubblici e di interesse pubblico, tomo 2 da pag. 180 a pag. 228 e da pag. 250 a pag. 270; Capitolo 6: L’attività consensuale dell’amministrazione pubblica, Tomo 2 da pag. 283 a pag. 349; Capitolo 7: Quadro generale della giustizia amministrativa, da pag. 407 a pag. 452 - da pag. 453 a pag. 488 - da pag. 499 a pag. 512 - da pag. 513 a pag. 560 - da pag. 567 a pag. 635 - da pag. 637 a pag. 678 - da pag. 679 a pag. 704);

È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,

Milano, Giuffrè, 2008.

DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Wladimir Troise Mangoni di S. Stefano Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Programma del corso

Parte generale: L’Unione Europea come organizzazione sopranazionale – Ordinamento europeo e Consiglio d’Europa - I caratteri dell’ordinamento giuridico europeo - Diritto amministrativo europeo e diritto amministrativo nazionale – I princìpi del diritto amministrativo europeo - Le fonti del diritto amministrativo europeo - La nozione europea di pubblica amministrazione - Le funzioni amministrative europee - L’organizzazione amministrativa europea – L’amministrazione per accordi nel diritto europeo - Procedimenti e atti amministrativi nell’ordinamento europeo - La tutela giurisdizionale nell’ordinamento europeo.

Parte speciale: Durante la seconda parte del Corso saranno trattati i seguenti argomenti: Fonti sopranazionali e interne relative alle fonti energetiche rinnovabili – Appalti pubblici e diritto europeo – La tutela del risparmio nell’ordinamento europeo – Concorrenza e Aiuti di Stato – Princìpi generali di diritto europeo in materia di ambiente.

Breve sintesi del corso

Acquisite le recenti innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona all’assetto istituzionale dell’Unione Europea, il corso propone l’analisi del sistema sopranazionale europeo come “comunità di diritto amministrativo”. Dopo una prima parte generale, dedicata all’approfondimento dei meccanismi istituzionali, delle funzioni amministrative e delle peculiarità dell’azione pubblica in ambito europeo, il corso prevede l’esame di alcuni temi specifici la cui rilevanza pratica, anche nel contesto del diritto amministrativo nazionale, permette di apprezzare l’estrema attualità e il primario rilievo del sistema europeo secondo una prospettiva di diritto amministrativo.

Modulo integrativo (20 ore): A partire dall’anno accademico 2010-2011 è attivato,

nell’ambito del corso di diritto amministrativo europeo, un modulo integrativo della

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durata di 20 ore sul tema Servizi d’interesse economico generale. La partecipazione attiva al relativo ciclo di lezioni dà diritto all’acquisizione di 3 crediti formativi universitari.

Testi consigliati

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà sul materiale didattico (letture consigliate e giurisprudenza) che verrà indicato dal docente nel corso delle lezioni.

Per gli studenti non frequentanti il testo consigliato è G. Della Cananea, Diritto amministrativo europeo. Princìpi e istituti, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2008 (o ultima ed. disponibile).

Letture consigliate

R. Villata, Pubblici servizi, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2008; D. U. Galetta - G. Bottino, Materiali per un corso di diritto amministrativo

europeo, Torino, Giappichelli, 2008. DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [primo semestre] Riccardo Villata (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Il corso verte sullo studio approfondito della giustizia amministrativa, con

particolare riferimento ai processi che si celebrano innanzi al Consiglio di Stato e ai Tribunali amministrativi regionali.

Oggetto principale del corso è il nuovo codice del processo amministrativo, approvato con decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 156 del 7 luglio 2010, Suppl. ord. n. 148.

Bibliografia e altri materiali didattici

Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, 2010; R. Villata, Problemi attuali della giuridizione amministrativa, 2ª ed., Milano,

Giuffrè, 2009. È naturalmente richiesta la conoscenza del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.

104. DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Francesca Trimarchi (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo Programma del corso

Il corso è dedicato alla giustizia amministrativa e si svolgerà secondo il seguente schema:

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- La tutela in via amministrativa: i ricorsi amministrativi - La tutela giurisdizionale: criteri di ripartizione e questioni di giurisdizione - La giurisdizione ordinaria - La giurisdizione amministrativa (le azioni) - Il processo amministrativo - La tutela cautelare - Il giudicato amministrativo e il giudizio di ottemperanza

Testo consigliato per la preparazione dell’esame A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, ultima edizione.

(Può essere omesso lo studio del capitolo XIV). Attenzione: la disciplina del processo amministrativo è stata modificata di recente.

Si raccomanda quindi di preparare l’esame utilizzando l’ultima edizione del Travi, o altro manuale aggiornato.

Avvertenza

Si ricorda agli studenti che l’apprendimento della materia richiede lo studio diretto dei testi normativi pertinenti.

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DIRITTO ANGLO-AMERICANO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Lorenza Violini Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Il corso affronta lo studio del sistema giuridico di common law con particolare attenzione al diritto costituzionale degli Stati Uniti d’America. Si analizzerà la nascita della Costituzione americana, le vicende istituzionali più recenti e l’orientamento della giurisprudenza della Corte Suprema in materia di divisione dei poteri, federalismo e tutela di diritti fondamentali. All’interno del corso potranno intervenire docenti americani con una serie di lezioni interamente in inglese: anche se verranno forniti i materiali scritti delle lezioni in lingua straniera, si presuppone una conoscenza basilare della lingua inglese.

Per la preparazione dell’esame la traccia (sia per gli studenti frequentanti che per gli studenti non frequentanti) è offerta dal libro di G. Bognetti, Lo spirito del costituzionalismo americano II - La costituzione democratica, Torino, Giappichelli, 2000. Si presuppone ovviamente l’esatta conoscenza della Costituzione degli Stati Uniti, il cui testo può leggersi, in inglese o in italiano, in qualsiasi buona raccolta di testi costituzionali (per es. Biscaretti di Ruffia, Costituzioni straniere contemporanee, vol. I, Milano, Giuffrè, 1994).

Il diritto anglo-americano costituisce materia opzionale (6 crediti), può essere scelto dagli studenti di tutti i corsi di laurea della Facoltà. La scelta va effettuata nel rispetto delle particolari regole proprie dei distinti ordinamenti didattici dei corsi summenzionati. La materia ha natura comparatistica particolare, ma non si richiede che lo studente abbia previamente superato un esame di carattere comparatistico generale.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Silvio Ferrari (Lettere A-L) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Contenuto e finalità del corso

Ogni religione produce diritto e ogni comunità religiosa possiede un ordinamento giuridico.

Questo corso intende fornire una conoscenza di base di uno di questi ordinamenti giuridici religiosi (il diritto canonico, cioè il diritto della Chiesa cattolica), inquadrandolo nel contesto più ampio dei rapporti tra diritto e religioni.

La prima parte del corso sarà dedicata a una esposizione storica del diritto canonico e dei suoi istituti; la seconda parte verrà suddivisa in due serie di lezioni (tra le quali gli studenti dovranno sceglierne una), la prima dedicata al diritto comparato delle religioni e la seconda al diritto canonico oggi in vigore (in particolare il matrimonio e le norme penali).

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Testi per l’esame Per gli studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati

all’inizio delle lezioni. Per gli studenti non frequentanti S. Ferrari, Introduzione storica al diritto canonico, Milano, Cuem, 2011; C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente

alle pp. 63-361); P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.

DIRITTI DELLE RELIGIONI E DIRITTI DELL’UOMO (3 crediti) [secondo semestre] Modulo integrativo (20 ore) Dott. Alessandro Ferrari

Le religioni sono sempre più presenti nello spazio pubblico e partecipano

attivamente, insieme agli altri attori sociali, ai dibattiti relativi alla definizione delle agende politiche sia a livello locale e nazionale sia a livello internazionale.

L’attivismo delle religioni e il pluralismo che lo connota, con la compresenza nei medesimi spazi di religioni con storie e tradizioni diverse (ebraica, cristiana e musulmana in particolare) solleva la questione della compatibilità dei loro dettati con i principi e le regole dei diritti umani che informano lo spazio pubblico contemporaneo ed il cui rispetto costituisce il presupposto indispensabile per poter esprimere, con piena legittimità, una voce davvero pubblica.

Alla luce di questo contesto, il seminario si occuperà di esaminare sia la posizione delle tre religioni menzionate rispetto ai diritti umani così come definiti dalle principali organizzazioni internazionale, sia di sottolineare le principali problematiche e questioni aperte che rendono ancora del tutto speciale il ruolo pubblico delle confessioni religiose.

I testi di studio verranno indicati all’inizio delle lezioni. DIRITTO CIVILE I - [15 crediti – primo semestre] Prof. Antonio Gambaro (Lettere A-L) Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile Oggetto del corso

L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto di due corsi, uno da 9 crediti relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo ai diritti reali. Nell’a.a. 2011/2012 il corso del Prof. Gambaro avrà ad oggetto il contratto in generale. Nel medesimo anno accademico il corso sui diritti reali sarà tenuto dal professore della cattedra di Diritto civile II (A-L)

Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).

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È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso professore [Prof. Gambaro o professore della cattedra di Diritto civile II (A-L)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver superato la prova scritta (v. sotto).

Per l’a.a. 2011-2012 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale. 1) La conclusione dell’accordo. Consenso e dichiarazione: la lingua, il silenzio,

l’esecuzione. 2) La preparazione del contratto: trattative e culpa in contrahendo, bandi e inviti a

offrire; bozze e puntuazioni; trattative in esclusiva. Contratti a formazione progressiva: preliminare e definitivo; opzioni put and call; prelazioni; contratti normativi.

3) Consenso e vizi del consenso. 4) Condizioni generali di contratto, contratti standard, clausole vessatorie nei

contratti con i consumatori. 5) Le controdichiarazioni. La simulazione e contratto fiduciario. 6) La forma. 7) La causa del contratto. I motivi, i fini e gli interessi. 8) Interpretazione del contratto. 9) La cessione del contratto. 10) L’inadempimento e la responsabilità contrattuale. L’azione per l’adempimento.

Il risarcimento del danno. Il danno nelle obbligazioni pecuniarie. Clausola penale e caparra confirmatoria. Eccezione di inadempimento, decadenza dal beneficio del termine, clausola solve et repete. La risoluzione del contratto per inadempimento. L’impossibilità sopravvenuta. L’eccessiva onerosità sopravvenuta.

Testi consigliati

A. Gambaro – U. Morello, Lezioni di diritto civile, Giuffré, 2011, in corso di pubblicazione.

Per l’a.a. 2012-2013 il programma sarà I diritti reali: proprietà e possesso. 1) I diritti reali come categoria ordinante: caratteri e funzione. 2) Diritti reali e diritti di credito: analisi delle differenze e delle conseguenze

operative della bipartizione. 3) Tipicità e numerus clausus dei diritti reali: numero chiuso e numero quasi

chiuso dei diritti reali; tendenze e prospettive nei paesi di civil law e di common law; le applicazioni concrete delle regole operative (operazioni fiduciarie e trusts, negozi di destinazione dei patrimoni e altre fattispecie atipiche)

4) La proprietà: nozione e funzione; le forme notevoli di proprietà nella prospettiva oggettiva e soggettiva; le nuove forme di proprietà.

5) Il possesso: nozione ed elementi costitutivi; la detenzione; i modi di acquisto; i rapporti tra proprietario e possessore; le azioni possessorie;

6) L’usucapione: nozione e funzione; il possesso ad usucapionem; soggetti, oggetto e tempo del possesso; pubblicità.

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Testi consigliati A. Gambaro – U. Morello, Trattato dei diritti reali – Editio Minor – vol. I, Milano,

Giuffrè, 2009 (limitatamente alle seguenti sezioni: I diritti reali come categoria ordinante; Diritti reali e diritti di credito; Tipicità e numerus clausus dei diritti reali; la proprietà; il possesso; l’usucapione).

Prova scritta

Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con 11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.

Gli studenti frequentanti potranno essere ammessi, previa verifica della assidua frequenza al corso di lezioni, anche con un punteggio di risposte esatte pari o superiore a 9/15.

Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della prova orale di ciascuna sessione d’esame.

L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello. Testi consigliati

Per superare la prova scritta è necessario uno studio particolareggiato delle norme del codice civile relative alla parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.) affiancato dalla lettura dei relativi argomenti su un qualsiasi manuale di istituzioni di diritto privato. In particolare, si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione. DIRITTO CIVILE II - [15 crediti – primo semestre] Prof. Umberto Morello (Lettere A-L) Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile Oggetto del corso

L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto di due corsi, uno da 9 crediti relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo ai diritti reali. Nell’a.a. 2011/2012 il corso del Prof. Gambaro avrà ad oggetto il contratto in generale. Nel medesimo anno accademico il corso sui diritti reali sarà tenuto dal professore della cattedra di Diritto civile II (A-L)

Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).

È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso professore [Prof. Gambaro o professore della cattedra di Diritto civile II (A-L)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver superato la prova scritta (v. sotto).

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Per l’a.a. 2011-2012 il programma sarà I diritti reali: proprietà e possesso. 1) I diritti reali come categoria ordinante: caratteri e funzione. 2) Diritti reali e diritti di credito: analisi delle differenze e delle conseguenze

operative della bipartizione. 3) Tipicità e numerus clausus dei diritti reali: numero chiuso e numero quasi

chiuso dei diritti reali; tendenze e prospettive nei paesi di civil law e di common law; le applicazioni concrete delle regole operative (operazioni fiduciarie e trusts, negozi di destinazione dei patrimoni e altre fattispecie atipiche)

4) La proprietà: nozione e funzione; le forme notevoli di proprietà nella prospettiva oggettiva e soggettiva; le nuove forme di proprietà.

5) Il possesso: nozione ed elementi costitutivi; la detenzione; i modi di acquisto; i rapporti tra proprietario e possessore; le azioni possessorie;

6) L’usucapione: nozione e funzione; il possesso ad usucapionem; soggetti, oggetto e tempo del possesso; pubblicità. Testi consigliati

A. Gambaro – U. Morello, Trattato dei diritti reali – Editio Minor – vol. I, Milano, Giuffrè, 2009 (limitatamente alle seguenti sezioni: I diritti reali come categoria ordinante; Diritti reali e diritti di credito; Tipicità e numerus clausus dei diritti reali; la proprietà; il possesso; l’usucapione).

Per l’a.a. 2012-2013 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale. 1) La conclusione dell’accordo. Consenso e dichiarazione: la lingua, il silenzio,

l’esecuzione. 2) La preparazione del contratto: trattative e culpa in contrahendo, bandi e inviti a

offrire; bozze e puntuazioni; trattative in esclusiva. Contratti a formazione progressiva: preliminare e definitivo; opzioni put and call; prelazioni; contratti normativi.

3) Consenso e vizi del consenso. 4) Condizioni generali di contratto, contratti standard, clausole vessatorie nei

contratti con i consumatori. 5) Le controdichiarazioni. La simulazione e contratto fiduciario. 6) La forma. 7) La causa del contratto. I motivi, i fini e gli interessi. 8) Interpretazione del contratto. 9) La cessione del contratto. 10) L’inadempimento e la responsabilità contrattuale. L’azione per l’adempimento.

Il risarcimento del danno. Il danno nelle obbligazioni pecuniarie. Clausola penale e caparra confirmatoria. Eccezione di inadempimento, decadenza dal beneficio del termine, clausola solve et repete. La risoluzione del contratto per inadempimento. L’impossibilità sopravvenuta. L’eccessiva onerosità sopravvenuta. Testi consigliati

A. Gambaro – U. Morello, Lezioni di diritto civile, Giuffré, 2011, in corso di Pubblicazione. Prova scritta

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Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con 11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.

Gli studenti frequentanti potranno essere ammessi, previa verifica della assidua frequenza al corso di lezioni, anche con un punteggio di risposte esatte pari o superiore a 9/15.

Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della prova orale di ciascuna sessione d’esame.

L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello. Testi consigliati

Per superare la prova scritta è necessario uno studio particolareggiato delle norme del codice civile relative alla parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.) affiancato dalla lettura dei relativi argomenti su un qualsiasi manuale di istituzioni di diritto privato. In particolare, si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione. DIRITTO CIVILE I - [15 crediti – primo semestre] Prof. Chiara Tenella Sillani (Lettere M-Z) Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto – Sezione di Diritto Civile Oggetto del corso

L’insegnamento di diritto civile (15 crediti) per l’a.a. 2011-2012 si articola in due parti: un corso ha per oggetto “il Contratto in generale” (9 crediti), tenuto dalla Prof. Tenella Sillani; l’altro corso ha per oggetto “La compravendita” (6 crediti), tenuto dal Prof. De Nova. Entrambi i corsi si svolgono nel primo semestre.

Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (esame da 15 crediti comprensivo dei due corsi, da sostenersi o con il prof. De Nova o con la prof. Tenella Sillani).

È lasciata la possibilità che lo studente segua il corso da 9 crediti e il corso da 6 crediti con lo stesso professore (prof. De Nova o prof. Tenella Sillani), dilazionando la frequenza in due anni accademici. In questo caso, la prima parte dell’esame verterà sul programma svolto dal professore di riferimento nell’a.a. 2011-2012 e la seconda parte sul programma svolto nell’a.a. 2012-2013.

Per poter accedere all’esame orale (da 15 crediti da svolgersi in un’unica soluzione) o al primo dei due esami orali (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6 crediti) è in ogni caso necessario aver superato la prova scritta (v. sotto).

L’esito negativo dell’esame orale impedisce di sostenerlo nell’appello immediatamente successivo.

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Testi consigliati R. Sacco – G. De Nova, Il contratto, Vol. X del Trattato di Diritto privato, diretto

da P. Rescigno, 3ª ed., Torino, Utet, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2008.

Prova scritta Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente

sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto. Il test scritto si articola in 15 domande a risposta multipla. È consentita la

consultazione del Codice Civile, purché non commentato né annotato. Verrà assegnato un punto a ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 11 punti su 15.

Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli dell’esame orale all’interno della medesima sessione. Il mancato superamento della prova scritta preclude la possibilità di sostenere l’esame orale di quell’appello, ma non la possibilità di sostenere la prova scritta relativa a un successivo appello della medesima sessione.

DIRITTO CIVILE II - [15 crediti, primo semestre] Prof. Giorgio De Nova (Lettere M-Z) Dipartimento di Diritto privato e Storia del diritto – Sezione di Diritto civile

Oggetto e finalità della disciplina

L’esame di Diritto civile da 15 crediti si articola in due corsi, uno da 9 crediti relativo al contratto in generale e uno di 6 crediti relativo alla compravendita.

Nel primo semestre dell’anno accademico 2011-2012 il corso del Prof. De Nova ha per oggetto: Il contratto in generale. Nel primo semestre dell’anno accademico 2012-2013 il corso del Prof. De Nova avrà per oggetto: La compravendita.

Gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti). È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso Professore (Prof. De Nova o Prof. Tenella Sillani), in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Libri di testo

Per gli studenti iscritti alla laurea quadriennale (c.d. vecchio ordinamento), i libri di testo sono i seguenti: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (ad eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; A. Luminoso, La compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e G. De Nova, Sale and Purchese Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli, Torino, 2011.

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Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale (ex specialistica), i libri di testo sono i seguenti: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2011.

Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico, il programma è il seguente. A) Corso sul contratto in generale: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2011. B) Corso sui singoli contratti: A. Luminoso, La compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e G. De Nova, Sale and Purchese Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli, Torino, 2011

Modalità di svolgimento dell’esame

Prima di sostenere l’esame orale di Diritto civile, che è unico, il candidato sosterrà con esito positivo un test scritto. Il test scritto si articola in 15 domande a risposta multipla, potrà essere svolto con l’ausilio del Codice civile (purché non commentato né annotato), verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 11 punti su 15. Presupposto essenziale ai fini del superamento della prova scritta è la conoscenza delle nozioni istituzionali in tema di contratto in generale. Il mancato superamento della prova scritta preclude la possibilità di sostenere l’esame orale di quell’appello, ma non la possibilità di sostenere la prova scritta relativa a un successivo appello della medesima sessione. Il mancato superamento della prova orale non consente di accedere all’appello d’esame immediatamente successivo (salvo che intercorra fra un appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese). DIRITTO SPORTIVO e CONTRATTI SPORTIVI (crediti 3) [secondo semestre] Modulo integrativo al Diritto civile (tutte le cattedre) Prof. Lucio Colantuoni Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Come già nei precedenti anni accademici, la facoltà attiverà anche per l’a.a. 2011-2012 un modulo integrativo al corso di Diritto civile avente per oggetto il Diritto Sportivo e i Contratti Sportivi.

Il corso si compone di tre parti: la parte ordinamentale, in cui verrà tracciata una

panoramica dell’ordinamento sportivo a livello internazionale e nazionale, degli organi che lo compongono e dei rapporti esistenti tra essi; la parte contrattualistica, in cui verranno analizzati i contratti di settore (sia di ingaggio che commerciali) e, infine, una parte dedicata al sistema della giustizia sportiva, con un’analisi dei procedimenti avanti agli organi che la compongono.

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Il programma del corso toccherà analiticamente i seguenti argomenti: Diritto Sportivo in generale - Ordinamento Sportivo Internazionale (CIO -

Federazioni Internazionali) - Ordinamento Sportivo Italiano (CONI - Federazioni Nazionali) - Società e Associazioni Sportive - Contratti Sportivi Dilettantistici - Contratti Sportivi Professionistici - Sponsorizzazione - Merchandising - Cessione d’immagine - Diritti televisivi - Responsabilità sportiva - Illeciti e sicurezza negli stadi - Impiantistica - Doping - Giustizia sportiva.

Per poter frequentare il corso, è necessario aver già sostenuto gli esami di Istituzioni di diritto privato, Diritto costituzionale, Diritto commerciale, Diritto del lavoro e Diritto penale. Potranno essere concesse deroghe eventuali su specifica valutazione da parte del docente.

Per ogni eventuale chiarimento rivolgersi al Dipartimento di diritto privato e storia

del diritto. Presso il dipartimento verranno raccolte le pre-iscrizioni, non vincolanti e a scopo

di programmazione logistica. Termine ultimo per l’iscrizione sarà in occasione della prima lezione,

presumibilmente nel secondo semestre. DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre] Prof. Francesco Denozza (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Programma del corso

L’imprenditore. La definizione di imprenditore. Le categorie di imprenditori. Gli statuti degli imprenditori. Società in generale. Società di persone. Disposizioni generali. Problemi generali. L’organizzazione della società semplice. Lo scioglimento del rapporto. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. Le società di capitali. La nozione di società per azioni – L’evoluzione della disciplina. I conflitti di interessi caratteristico della società per azioni e i problemi della relativa disciplina. La costituzione della S.p.a.. Le azioni. Il finanziamento della società – Azioni, obbligazioni, patrimoni destinati. Acquisto di azioni proprie – Gruppi – Unico azionista. La competenza dell’assemblea ed i suoi limiti – L’invalidità delle deliberazioni assembleari. La formazione delle decisioni dell’assemblea. Gli amministratori. I controlli. La disciplina delle società quotate. Il bilancio. Le modificazioni dello statuto. La società in accomandita per azioni. La società europea. La società a responsabilità limitata. Scioglimento e liquidazione delle società di capitali. Trasformazione, fusione e scissione. Le cooperative.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale - Impresa e società, 7ª ed., Giuffrè, Milano, 2010.

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DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre] Prof. Andrea Vicari (Lettere E-N) Prof. Emanuele Rimini (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Programma del corso

L’imprenditore. L’imprenditore commerciale. L’azienda. Gli ausiliari dell’imprenditore. La concorrenza tra imprese. I mercati mobiliari.

Le società: la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice; la società per azioni: in particolare, la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata; le società cooperative; trasformazione; fusione e scissione; i gruppi di società.

Testi consigliati

P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale. Impresa e società, Milano, Giuffrè, 2006;

oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. I, Bologna, Zanichelli, 2009 (unicamente le lezioni I, II III, IV, V e X);

G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. II, Bologna, Zanichelli, 2009;

oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. Unico, Bologna, Zanichelli, 2009 (lezioni I, II III, IV, V, X e da XVIII in poi).

Il prof. Vicari riceve gli studenti (lettere E-N), il lunedì alle ore 14.15. Il prof. Rimini riceve gli studenti (lettere O-Z), il venerdì alle ore 12.15.

DIRITTO COMMERCIALE PROGREDITO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Matteo Rescigno (Lettere A-L) Prof. Alberto Toffoletto (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale Contenuto e finalità del corso

Il corso si propone di ricostruire i profili funzionali e gli obiettivi di sistema della recente riforma delle società di capitali, attraverso un approfondimento di carattere monografico di specifici istituti nell’ambito dei macrosettori attinenti alla corporate governance, alla dialettica fra gruppo di controllo e minoranze, alla tutela dei creditori sociali e ai mezzi di finanziamento della società.

Programma del corso

Apporti dei soci – categorie speciali di azioni – finanziamenti e patrimoni destinati - invalidità delle delibere assembleari di s.p.a. – gli amministratori di s.p.a.: interessi, doveri, responsabilità – revisione contabile – i poteri di exit del socio – la

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responsabilità dei soci di s.r.l. – i gruppi: in particolare, la responsabilità da direzione e coordinamento – il progetto di fusione.

Testi consigliati

C. Angelici, La riforma delle società di capitali, Lezioni di diritto commerciale, Padova, Cedam, ultima edizione.

I seguenti saggi – raccolti in una dispensa reperibile presso la libreria Cuem - in AA.VV., Il nuovo diritto delle società, Liber amicorum Gian Franco Campobasso, diretto da P. Abbadessa e G.B. Portale, Milano, Utet, 2007:

Volume 1: U. Tombari, “Apporti spontanei” e “prestiti” dei soci nelle società di capitali, pp. 553-578;

M. Notari, Le categorie speciali di azione, pp. 593-613; L. Salamone, I “finanziamenti destinati”, tra separazione patrimoniale e garanzia

senza spossessamento, pp. 877-918. Volume 2: A. Stagno d’Alcontres, L’invalidità delle deliberazioni dell’assemblea

di s.p.a. La nuova disciplina, pp. 170-216; G. Minervini, Gli interessi degli amministratori di S.p.A., pp. 581-602; V. Calandra Bonaura, Il potere di rappresentanza degli amministratori di società

per azioni, pp. 657-682; P. Montalenti, Gli obblighi di vigilanza nel quadro dei principi generali sulla

responsabilità degli amministratori di società per azioni, pp. 835-858; L. Enriques - F.M. Mucciarelli, L’azione sociale di responsabilità da parte delle

minoranze, pp. 861-889; Volume 3: V. Di Cataldo, Il recesso del socio di società per azioni, pp. 219-255; V. Meli, La responsabilità dei soci nella s.r.l., pp. 667-699; G. Scognamiglio, Danno sociale e azione individuale nella disciplina della

responsabilità da direzione e coordinamento, pp. 948-971. Volume 4: G. Ferri jr - G. Guizzi, Il progetto di fusione e i documenti preparatori.

Decisione di fusione e tutela dei creditori, pp. 231-265. DIRITTO COMUNE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Angela Santangelo Cordani Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di storia del diritto medievale e moderno Contenuto e finalità della disciplina

Il corso è rivolto all’approfondimento della storia del diritto nell’arco di tempo che va dal XII al XV secolo, con particolare riguardo al sistema del diritto comune e al processo di diritto comune.

Programma del corso

La prima parte del corso sarà dedicata all’analisi di alcuni profili dell’età del diritto comune classico (XII-XV secolo), con speciale riguardo alle tecniche interpretative e alla metodologia scientifica di approccio al diritto dei giuristi medievali, dalla scuola

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dei glossatori a quella dei commentatori (civilisti e canonisti), e al contributo della giurisprudenza stessa alla configurazione del sistema delle fonti giuridiche tardo-medievali.

La seconda parte, di carattere monografico, avrà per oggetto i tratti salienti del processo romano-canonico, con particolare attenzione al processo civile, ordinario e sommario, nelle sue modalità di svolgimento, dall’introduzione della causa alla litis contestatio, dal sistema probatorio alla definizione della lite, per finire coi sistemi di revisione e i mezzi di impugnazione delle sentenze conclusive dei processi.

Per gli studenti frequentanti l’esame si svolgerà sulle dispense distribuite durante il corso e secondo le modalità che saranno comunicate nella prima settimana di lezione. Testo adottato (studenti non frequentanti)

A. Padoa Schioppa, Italia ed Europa nella storia del diritto, Bologna, il Mulino, 2003, limitatamente ai seguenti saggi: III. Diritto e istituzioni nell’età comunale (pp. 83-97), IV. Federalismo medievale (pp. 101-122), V. La nuova scienza del diritto (pp. 123-179), VI. Il modello del diritto canonico (pp. 181-208), VII. Delitto e pace privata (pp. 209-250), VIII. La coscienza del giudice (pp. 251-292), IX. Giuristi e ceto forense (pp. 293-310), X. Stato moderno e diritto (pp. 315-363). Avvertenze

Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è propedeutico a quello di Diritto comune. DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Jacobs Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro

Il corso avrà per oggetto lo studio del diritto comunitario del lavoro, con

particolare attenzione alla sua evoluzione storica e al ruolo esercitato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Durante le lezioni sarà chiesta una partecipazione attiva agli studenti, che saranno invitati ad intervenire e a illustrare il contenuto del materiale che potrà essere loro assegnato in vista della prova valutativa finale.

Il corso si aprirà con un’analisi introduttiva circa i profili storici del diritto comunitario del lavoro, per poi approfondire gli argomenti principali del panorama comunitario normativo e giurisprudenziale. In particolare, le lezioni verteranno sui diritti e sulle libertà fondamentali, sul principio di non discriminazione, sulla salute e sulla sicurezza del lavoro, sui diritti fondamentali dei lavoratori e, in generale, sui principi europei che regolano le relazioni industriali.

Le lezioni saranno tenute in lingua inglese e richiedono una buona padronanza della lingua.

Il nome del docente, l’indicazione del semestre, l’orario delle lezioni, il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con

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avviso sul sito internet e sulla bacheca della Sezione di Diritto del lavoro del Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario.

DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre] Prof. Vittorio Angiolini (Lettere A-D) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Lezioni ed esercitazioni

I temi delle lezioni tenute dal docente riguarderanno, per il primo semestre, elementi di introduzione al diritto costituzionale, la tutela dei diritti civili, sociali e politici, la giustizia costituzionale; per il secondo semestre, l’organizzazione dello Stato, il potere giudiziario, le autonomie regionali e locali.

Le lezioni medesime saranno affiancate da esercitazioni per gruppi di studenti, le quali avranno inizio a fine ottobre, con gli orari che verranno a suo tempo comunicati. Le esercitazioni saranno destinate alla discussione di casi pratici, nonché alle richieste di chiarimenti e di approfondimenti sui temi delle lezioni.

Si terrà altresì, negli orari che saranno a suo tempo comunicati e sempre a partire dalla fine di ottobre, un corso integrativo di 20 ore su “Nuove dimensioni della libertà individuale”, in cui saranno in particolare affrontati i problemi costituzionali collegati all’uso delle biotecnologie.

Il prof. Angiolini riceve gli studenti il giovedì, alle ore 12.15, presso il

Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo, via Festa del Perdono, 7.

Esami

L’esame orale finale verterà sull’intero programma. Sarà possibile però, durante il corso, sostenere una delle due o entrambe le prove

intermedie, che si svolgeranno durante l’orario delle lezioni. Ciascuna delle prove intermedie consisterà nella risposta a 3/4 quesiti da darsi per iscritto in 15/20 righe al massimo. Ciascuna delle due prove intermedie avrà ad oggetto quanto trattato a lezione fino al momento dello svolgimento della prova. La valutazione sarà in trentesimi. Chi avrà superato una o entrambe dette prove, tenendo ferma la valutazione ivi riportata, sarà esonerato, se lo vorrà, dal sostenere l’esame orale finale sulla parte corrispondente del programma. Il docente si riserva tuttavia di verificare, in sede di esame orale, la preparazione effettiva di chi pure avesse superato entrambe le prove intermedie. È possibile prender parte anche soltanto a una delle due prove intermedie. Le prove intermedie sono sconsigliate per chi non frequenta le lezioni.

I risultati ottenuti nel colloquio finale relativo al corso integrativo su “Nuove dimensioni della libertà individuale” saranno espressi in trentesimi e tenuti presenti dal docente in sede di valutazione finale, ferma la necessità di sostenere comunque l’esame sull’intero programma del corso di diritto costituzionale.

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Bibliografia Per la migliore comprensione delle lezioni e del manuale, quanto all’impostazione

e all’utilizzo delle categorie giuridiche di base, è richiesto altresì lo studio di: V. Angiolini, Il diritto degli individui, Torino, Giappichelli, 2005. È comunque indispensabile la preparazione dell’esame su di un manuale. Si

consigliano, in alternativa tra loro: L. Paladin, Diritto costituzionale, Padova, Cedam, ult. ed.; oppure G. Berti, Manuale di interpretazione costituzionale, Padova, Cedam, ult.

ed. Entrambi questi manuali richiedono un aggiornamento, che può essere ottenuto

attraverso lo studio di F. Modugno - A. Celotto - M. Ruotolo, Aggiornamenti sulle riforme costituzionali (1998-2004), Torino, Giappichelli, 2004.

È inoltre indispensabile, anche durante le lezioni, l’uso di una raccolta aggiornata delle leggi del diritto costituzionale e pubblico. Il docente considera le molte in commercio pressoché equivalenti. DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre] Prof. Lorenza Violini (Lettere E-N) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Il programma di insegnamento del corso si articola in due parti, che sono

sviluppate rispettivamente nel primo e nel secondo semestre. Nella prima parte si analizzano le origini e gli sviluppi storici che hanno

caratterizzato lo Stato costituzionale moderno in generale, e quello italiano in particolare. Specifica attenzione è riservata ai caratteri che avevano in origine e che hanno attualmente la forma di stato e la forma di governo delineate nella carta costituzionale repubblicana.

Nella seconda parte si approfondisce il tema del sistema delle fonti del diritto, soffermandosi sulle caratteristiche e sulle criticità connesse all’interpretazione delle norme giuridiche ordinarie e costituzionali. L’indagine tiene conto del carattere complesso che tale sistema ha progressivamente assunto per effetto dell’adesione dell’Italia ai Trattati comunitari e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Per la preparazione dell’esame sono consigliati i seguenti testi

Caretti – De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

oppure, T. Martines, Diritto costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione; In aggiunta al manuale 1) Ninatti – Gennusa, Persona e processo democratico, Torino, Giappichelli, 2008; oppure, Perini, Le regole del potere: primato del parlamento o del governo?,

Torino, Giappichelli, 2009; 2) uno a scelta tra i seguenti testi:

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Piergigli, Le regole della produzione normativa, Torino, Giappichelli, 2009; oppure Cartabia - Gennusa, Le fonti europeee il diritto italiano, Torino,

Giappichelli, 2009. 3) uno a scelta tra i seguenti testi: Rovagnati, Sulla natura dei diritti sociali, Torino, Giappichelli, 2009; oppure Pisaneschi, Dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. E ritorno?,

Torino, Giappichelli, 2009. DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre] Prof. Maria Elisa D’Amico (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale Contenuto e finalità della disciplina:

Il corso ha per oggetto l’illustrazione degli istituti fondamentali dell’ordinamento costituzionale italiano, sia dal punto di vista dei rapporti tra l’organizzazione statale e i privati, sia dal punto di vista dei rapporti tra gli organi che caratterizzano struttura e funzionamento della forma di governo.

Il corso si compone di due parti: 1) Nella prima parte del corso, che si svolgerà nel primo semestre, verranno fornite

le nozioni introduttive dei concetti di Stato e ordinamento giuridico e verrà analizzato in modo particolare il sistema costituzionale delle fonti del diritto. Quindi, verranno affrontati i temi relativi alla forma di Stato e di governo italiana. Infine, saranno illustrati i sistemi elettorali, nonchè la struttura e le funzioni del Parlamento.

Per la preparazione di questa prima parte, gli studenti dovranno studiare: In alternativa: Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010,

capitoli I, II, III, IV (solo lettura), V, VI, VIII (solo nella parte relativa alle funzioni normative del Governo), XI (solo nella parte relativa agli Statuti delle Regioni a autonomia speciale e ordinaria, nonché nelle parti relative all’autonomia legislativa e amministrativa delle Regioni), XV;

Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, 2011, capitoli I, II, III, IV, V (nella parte relativa alla forma di governo italiana e nella parte relativa al Parlamento), VIII, IX, X, XI;

Al termine del primo semestre gli studenti iscritti al primo anno, in base al programma preparato, potranno sostenere la prima parte dell'esame, in forma orale, negli appelli di dicembre, gennaio e febbraio.

2) Nella seconda parte del corso, che si svolgerà nel secondo semestre, si proseguirà nell’analisi degli organi di indirizzo politico (il Governo), si esamineranno gli istituti di democrazia diretta e dei loro rapporti con la democrazia rappresentativa, il ruolo e le funzioni degli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte costituzionale), dei principi fondamentali in tema di organizzazione della magistratura e di funzione giurisdizionale; oggetto del corso saranno anche le libertà

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fondamentali e le tecniche per la loro protezione, nonché, infine, l’autonomia regionale.

Per la preparazione di questa prima parte, gli studenti dovranno studiare: In alternativa: Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010,

capitoli VII, VIII, IX, XI (nella parti ulteriori a quelle già preparate per il primo semestre), XII, XIII, XIV;

Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli 2011: Capitoli V (nella parte relativa al governo italiana e nella parte relativa al Presidente della Repubblica), VI, VII, XII, XIII;

Inoltre, Zanon – Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna, Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV.

Gli studenti iscritti al primo anno, che non hanno sostenuto la prima parte

dell’esame negli appelli di dicembre, gennaio o febbraio, nonché gli studenti iscritti ai successivi anni di corso, sono tenuti a sostenere l’intero esame, preparandosi, in alternativa, sui seguenti manuali:

Caretti - De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010, ad esclusione del capitolo X;

Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, 2011 Inoltre, Zanon – Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna,

Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV. Poiché lo studente deve abituarsi ad affrontare ogni argomento partendo dal dato

normativo (costituzionale e legislativo), che fornisce una base sicura per la comprensione delle lezioni e di ciò che è scritto nei libri di testo, sia a lezione, sia durante la preparazione dell’esame, è indispensabile l’uso e lo studio del testo costituzionale.

Gli studenti potranno poi consultare i testi normativi illustrati a lezione e citati nei manuali sul sito www.normattiva.it.

Si ricorda infine agli studenti che tutte le comunicazioni relative al corso possono essere reperite sulla piattaforma ARIEL. Seminario competitivo

Durante il secondo semestre verrà attivato un seminario competitivo, in cui gli studenti frequentanti che si saranno distinti nel corso del primo semestre potranno simulare un processo costituzionale su una tematica di attualità.

Gli studenti che frequenteranno con profitto il seminario avranno diritto a tre crediti. Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30. Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli.

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DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre] (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici) Prof. Marco Cuniberti Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale Finalità del corso

L’insegnamento del diritto costituzionale si propone di fornire gli strumenti per la conoscenza e la comprensione dell’ordinamento costituzionale italiano, attraverso lo studio delle norme costituzionali, della loro origine storica e del loro sviluppo nella prassi e nell’applicazione giurisprudenziale.

Programma del corso

1. Origine del concetto moderno di costituzione e cenni di storia costituzionale – 2. La costituzione italiana: i principi fondamentali - 3. Le libertà costituzionali – 4. L’organizzazione della repubblica: stato, regioni, autonomie territoriali – 5. Il parlamento: potere legislativo e sistema delle fonti del diritto – 6. Il presidente della repubblica – 7. Il governo e la pubblica amministrazione – 8. La magistratura – 9. La corte costituzionale.

Libri di testo

In alternativa, uno dei seguenti manuali: R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ultima

edizione; P. Caretti – U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli,

ultima edizione. Il superamento dell’esame presuppone la conoscenza della costituzione e dei testi

normativi rilevanti: tra le numerose raccolte disponibili, si consiglia quella curata da M. Ainis e T. Martines, Piccolo codice costituzionale, Milano, Led, Ultima edizione, o quella curata da P. Bassani – V. Italia – C. E. Traverso, Leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione.

Il Prof. Marco Cuniberti riceve gli studenti al termine delle lezioni o su

appuntamento da concordare via mail all’indirizzo [email protected] DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] (Diritto costituzionale comunitario europeo) Prof. Vittorio Angiolini Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Oggetto del corso

Il corso riguarda la prospettiva del diritto costituzionale in Europa, in riferimento alle esperienze sovranazionali e in special modo all’esperienza dell’Unione Europea. In particolare, saranno analizzati i rapporti e le interferenze tra il diritto sovranazionale europeo e i diritti nazionali, anche alla luce del principio di

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sussidiarietà, la questione della cittadinanza europea e della tutela delle libertà e dei diritti fondamentali (con attenzione ai risultati provvisoriamente sintetizzati nella Carta dei diritti di Nizza), nonché i principi e le regole dell’organizzazione sovranazionale, dal punto di vista del suo raffronto con l’organizzazione degli stati nazionali, anche quanto ai modi della produzione giuridica.

Il corso, vivamente consigliato ai laureandi e a coloro che intendono svolgere la tesi in Diritto costituzionale, ha carattere seminariale. È richiesta la frequenza assidua.

Una prima parte del corso consisterà di lezioni, in cui il docente illustrerà i principali temi e problemi della materia. Una seconda parte del corso sarà dedicata all’illustrazione e discussione, da parte degli studenti, delle ricerche individuali concordate con il docente e condotte direttamente sotto la guida di quest’ultimo.

Chi segue questo corso potrà altresì utilmente avvalersi della frequenza del corso su Nuove dimensioni della libertà individuale, modulo integrativo del programma di Diritto costituzionale (si v. il programma di Diritto costituzionale).

Bibliografia

Stante il carattere seminariale del corso, ogni opportuna indicazione sui materiali di studio sarà fornita dal docente direttamente a lezione. DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre] (Diritto costituzionale italiano) Prof. Marilisa D’Amico Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Oggetto del corso

Il corso di quest’anno avrà per oggetto i diritti fondamentali di libertà nell’esperienza costituzionale italiana, con particolare riguardo, da un lato, al principio di uguaglianza, analizzato alla luce di alcune problematiche attuali (differenze legate al genere, al multiculturalismo) e, dall’altro, ai diritti coinvolti dalle scelte sull’inizio e la fine della vita (aborto, legge sulle fecondazione medicalmente assistita, eutanasia, testamento biologico).

Caratteristiche del corso

Il corso ha carattere seminariale. Le lezioni del docente verranno integrate affiancate da approfondimenti affidati a esperti della disciplina e da testimonianze di operatori del settore. Sarà inoltre prevista, per gli studenti frequentanti, una prova scritta sulla prima parte del programma.

Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi: M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008; M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli,

2011.

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Gli studenti frequentanti dovranno, inoltre, studiare i materiali inseriti sulla piattaforma Ariel tra le “lezioni”.

Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi: M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli,

2011; M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008; M. E. D’Amico - I. Alesso - M. Clara, La cicogna e il codice, Milano, Franco

Angeli, 2010. Gli studenti non frequentanti dovranno, inoltre, studiare i materiali inseriti sulla

piattaforma Ariel tra le “lezioni”. Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30. Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli. DIRITTO DEI VALORI MOBILIARI (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Roberto Sacchi Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Contenuto e finalità della disciplina

Nell’ambito del corso verranno analizzati diversi aspetti connessi al mercato mobiliare. In primo luogo, ci si soffermerà sui beni oggetto di negoziazione nel suddetto mercato, partendo dalla stessa nozione di strumento finanziario, fino ad arrivare ai problemi posti dalla dematerializzazione degli strumenti finanziari.

In secondo luogo, si esamineranno i diversi soggetti che operano nel mercato mobiliare e i servizi che questi ultimi possono offrire, distinguendo tra servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio. Si procederà poi a valutare la disciplina relativa alla sollecitazione all’investimento e al disinvestimento e alla predisposizione del prospetto, distinguendo tra prospetto di collocamento e prospetto di quotazione. In tale sede, si affronterà anche il tema della responsabilità da prospetto.

Infine, si affronterà il tema delle informazioni che devono essere divulgate sul mercato e si valuteranno i possibili abusi che si determinano nell’ambito dello stesso: in particolare, si analizzerà la disciplina in tema di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.

Il corso sarà affiancato da un seminario, tenuto dal titolare dell’insegnamento. Nel seminario verranno discussi casi giurisprudenziali presentati alla classe da studenti.

Programma del corso

Il mercato mobiliare: nozione di mercato mobiliare, le ragioni della regolamentazione e l’impatto del diritto comunitario. La nozione di strumento finanziario. I soggetti che operano sul mercato mobiliare e i servizi offerti: servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio. L’appello al pubblico risparmio: la

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sollecitazione all’investimento e al disinvestimento. Il prospetto informativo: il prospetto di collocamento e il prospetto di quotazione. La responsabilità da prospetto. Le informazioni da divulgare al mercato e la disciplina in tema di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.

Testi consigliati

F. Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Torino Giappichelli, ultima edizione;

oppure, R. Costi, Il mercato mobiliare, Torino, Giappichelli, ultima edizione. Si ricorda che l’esame di Diritto commerciale è propedeutico all’esame di Diritto

dei valori mobiliari. DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof.ssa Nerina Boschiero Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Contenuto e finalità del corso

Il corso si propone di fornire un quadro generale delle strutture giuridiche sottese alle due componenti fondamentali del diritto del commercio internazionale contemporaneo: da un lato, i rapporti commerciali tra Stati, così come disciplinati dall’attuale sistema del commercio internazionale scaturito dall’istituzione, il 1° gennaio 1995, dell’Organizzazione mondiale del commercio (International Trade Law); dall’altro, le transazioni commerciali a carattere internazionale che coinvolgono operatori economici privati (International Business Transactions- IBTs).

Il programma del corso ha pertanto natura interdisciplinare, in considerazione della varietà degli Attori del commercio internazionale (Stati, Organizzazioni intergovernative, Organizzazioni non governative a carattere economico-transnazionale, Imprese multinazionali, altri operatori economici privati), e della varietà delle fonti normative cui si deve ricorrere per comprendere il modo di essere dei rapporti giuridici tra i vari soggetti interessati (diritto interno degli Stati, diritto materiale uniforme, diritto internazionale privato, diritto internazionale pubblico), la cui analisi necessita una preliminare acquisizione di conoscenze manualistiche di diritto internazionale pubblico e diritto internazionale privato che il corso richiede come presupposte. Articolazione del corso

Il corso si articola in due moduli. Il primo modulo è dedicato all’evoluzione del quadro generale delle relazioni

economiche internazionali e dei rapporti commerciali tra Stati, nonché agli sviluppi normativi e istituzionali che hanno portato, come punto d’approdo, alla creazione del nuovo sistema del commercio internazionale conseguente all’istituzione dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC/WTO). Questo modulo sarà dedicato all’analisi delle caratteristiche generali dell’Accordo generale e degli

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strumenti giuridici a esso collegati (e tra questi, in particolare, l’accordo TRIPs sugli aspetti commerciali della proprietà intellettuale), alle competenze della nuova Organizzazione, nonché agli obiettivi e i principi generali che informano il nuovo sistema di soluzione delle controversie commerciali tra Stati, caratterizzato da una accentuata “giurisdizionalizzazione” del meccanismo stesso. Gli effetti pervasivi della nuova disciplina del commercio internazionale in un’epoca contrassegnata dalla globalizzazione e dall’accresciuta interdipendenza delle economie, rende peraltro indispensabile l’approfondimento dei rapporti tra il sistema normativo OMC e le altre norme del diritto internazionale generale o convenzionale che possono interferire con la medesima. Una parte di questo modulo sarà, pertanto, dedicata a uno dei problemi attualmente più controversi nella prassi e nella dottrina: quello dei rapporti intercorrenti tra gli accordi che afferiscono al sistema OMC e le norme internazionali “esterne” che disciplinano e tutelano interessi altrettanto globali, di carattere non-economico (non-trade concerns), quali la protezione dell’ambiente e la tutela dei diritti umani fondamentali, tra i quali vengono in particolare rilievo il diritto alla salute e i diritti fondamentali dei lavoratori.

Il secondo modulo è dedicato all’analisi della disciplina giuridica delle transazioni

commerciali internazionale tra privati. In esso, si darà conto della pluralità dei metodi di regolamentazione della materia e della molteplicità di fonti che possono venire simultaneamente in considerazione (autoregolamentazione da parte degli operatori dei vari settori interessati; convenzioni internazionali che pongono sia regole di diritto materiale uniforme che regole di diritto internazionale privato uniforme; norme interne e comunitarie di diritto internazionale privato e processuale). Sul presupposto di nozioni generali già acquisite nel corso di base di Diritto internazionale, e in coordinazione con il corso di Diritto internazionale privato e processuale, questo primo modulo approfondirà in particolare le questioni legate alla determinazione della legge applicabile ad uno tra i più comuni contratti del commercio internazionale (il contratto di vendita). Si approfondiranno, inoltre, i diversi metodi di risoluzione delle controversie commerciali transnazionali, siano esse portate dinanzi ai giudici interni (nello spazio giudiziario comunitario) o all’arbitro.

Il programma dettagliato del corso con l’indicazione delle singole tematiche

trattate durante le lezioni verrà distribuito agli studenti all’inizio del corso e pubblicato sul sito del dipartimento, dove parimenti sarà consultabile tutto il materiale didattico relativo al corso. Indicazione dei libri di testo per l’esame

Per la parte relativa al primo modulo del corso si consiglia la lettura dei seguenti capitoli del manuale:

Picone - Ligustro, Diritto dell’Organizzazione mondiale del commercio, Padova, Cedam, 2002. Cap. I; II; III; IV (parr. da I a III); capp. VI; VIII; IX; XII e XIII.

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Per la parte relativa al secondo modulo del corso, si consiglia la lettura di alcune voci enciclopediche:

N. Boschiero, voce Le obbligazioni contrattuali (diritto internazionale privato), in Enciclopedia del Diritto, V° aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011, consultabile sul sito del Dipartimento;

N. Boschiero, voce Vendita internazionale (diritto internazionale privato), in Dizionario del Diritto privato, N. Irti (a cura di), Milano, Giuffrè, 2010, consultabile sul sito del Dipartimento;

Avvertenza metodologica

Il corso affianca al metodo socratico classico, consistente in lezioni “frontali” del docente, approcci metodologici diversi basati sullo studio dei casi pratici (case methods) e sul coinvolgimento diretto degli studenti frequentanti nella risoluzione di controversie su casi ipotetici (clinical, moot problem) relativi tanto a controversie da portare dinanzi agli organi giudiziari di primo e secondo grado (panels e Organo d’Appello) del sistema di soluzione delle controversie commerciali dell’OMC quanto a contratti tra privati. Agli studenti frequentanti è offerta la possibilità di approfondire i problemi giuridici affrontati in classe partecipando a seminari aggiuntivi al corso, al fine di individuare (sotto la supervisione e con l’aiuto di tutors) i punti maggiormente controversi e le possibili soluzioni giuridiche che dovranno essere presentate individualmente in forma scritta; gli elaborati scritti verranno singolarmente valutati dal docente. Gli studenti, divisi in gruppi (teams) avranno, inoltre, la possibilità di presentare oralmente e collegialmente le proprie conclusioni, simulando in classe la composizione di tre ipotetiche controversie del commercio internazionale. La partecipazione attiva degli studenti frequentanti, certificata dal docente, alla risoluzione dei case studies e alla loro presentazione in aula saranno adeguatamente valutati ai fini del superamento dell’esame finale.

Attività integrative

Per l’anno accademico 2011-2012, la cattedra di Diritto del commercio internazionale si propone di organizzare per gli studenti frequentanti una visita-studio presso l’Organizzazione mondiale del commercio nella sua sede di Ginevra, Svizzera. Date, termini per la richiesta di partecipazione, eventuali costi e modalità di viaggio, saranno comunicati a lezione.

DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre] Prof. Maria Teresa Carinci (Lettere A-L) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro Contenuto e finalità del corso

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Lo studio del diritto del lavoro riguarda sia la disciplina dell’organizzazione e dell’azione sindacale (sia dei lavoratori che dei datori di lavoro), sia quella del rapporto individuale di lavoro (in particolare di quello subordinato).

La materia, pertanto, si suddivide in due nuclei fondamentali: 1) il diritto sindacale, che ricomprende i temi: della libertà e organizzazione

sindacale, del contratto collettivo, dei mezzi di lotta sindacale, nonché gli strumenti collettivi di gestione delle situazioni di crisi aziendale;

2) il diritto del lavoro in senso stretto, che ricomprende: la fattispecie lavoro subordinato, la struttura del contratto di lavoro, la disciplina e l’estinzione del rapporto; i contratti di lavoro flessibile, il decentramento produttivo.

Articolazione del corso

Il corso si articolerà in un primo modulo, della durata complessiva di 20 ore, nel primo semestre (ottobre-dicembre), dedicato all’analisi delle fonti e dei principi del diritto del lavoro. Al termine di questo primo ciclo di lezioni verrà svolta una prova intermedia per gli studenti frequentanti secondo le modalità che saranno indicate a lezione e divulgate sul sito internet della Sezione di diritto del lavoro alla pagina “Diritto del Lavoro – Cattedra A-L”: http://users.unimi.it/lavoro/didattica.htm.

La seconda parte del corso, che si svolgerà nell’arco del secondo semestre (marzo-maggio) e della durata complessiva di 60 ore suddivise in 6 ore settimanali, concernerà il rapporto di lavoro. Una trattazione particolare sarà riservata al fenomeno del decentramento produttivo a causa della sua crescente importanza nella realtà sociale; in particolare si analizzeranno gli strumenti di utilizzazione e acquisizione indiretta del lavoro (somministrazione, distacco, appalto, trasferimento d’azienda e di ramo).

Alla lezione in aula si affiancheranno attività seminariali e approfondimenti dedicati ad aspetti specifici della materia coordinati dai ricercatori e collaboratori alla cattedra di diritto del lavoro.

Modalità d’esame

L’esame si svolgerà in forma orale. Gli studenti frequentanti potranno sostenere una prova intermedia, a conclusione

del primo modulo sulle fonti e principi del diritto del lavoro, che sarà valutata ai fini dell’esame finale e che costituirà titolo preferenziale per l’ammissione ai seminari ed alle attività integrative.

La partecipazione attiva ai seminari, che affiancheranno la parte del corso dedicata al diritto del lavoro in senso stretto, sarà ugualmente valutata ai fini dell’esame finale.

Indicazione dei libri di testo

È necessario lo studio di un manuale sul diritto dei rapporti collettivi di lavoro (diritto sindacale) e di un manuale sulla disciplina del rapporto di lavoro (diritto del lavoro in senso stretto).

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Anche se distinta (soprattutto per motivi didattici) in queste due branche, la materia è unitaria e lo studente dovrà integrare lo studio dei due manuali, collegandone gli argomenti ove vi siano punti di contatto.

È consigliato vivamente iniziare lo studio della materia dal diritto sindacale per affrontare, solo dopo la comprensione delle sue linee e principi fondamentali, lo studio della disciplina del rapporto individuale di lavoro.

Eventuali chiarimenti e consigli sulla materia e sul metodo di studio potranno essere richiesti al personale che svolge attività di assistenza agli studenti nei rispettivi orari di ricevimento, esposti e consultabili nella bacheca della segreteria della sezione di diritto del lavoro e sul sito internet.

I manuali consigliati

a) per lo studio del diritto sindacale F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Diritto sindacale, 5ª ed, Torino,

Utet, 2006; oppure, G. Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, 2010; b) per lo studio del diritto del lavoro in senso stretto F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro

subordinato, 7a ed., Torino, Utet, 2011; oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari, Cacucci, 2011 c) per lo studio del fenomeno del decentramento produttivo M. T. Carinci, Utilizzazione e acquisizione indiretta del lavoro: somministrazione

e distacco, appalto e subappalto, trasferimento d’azienda e di ramo, Torino, Giappichelli, 2a ed., 2010.

In ogni caso è richiesto che lo studio dei manuali si accompagni a un rigoroso

apprendimento diretto delle fonti del diritto del lavoro (Costituzione, codice civile e leggi speciali fondamentali richiamate dai libri di testo). Esistono in commercio svariati codici del lavoro che rendono più agevole la consultazione diretta delle fonti, fra questi, è consigliato per la sua sistematicità e per la presenza di utili schemi di ripasso:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.

Tesi di laurea Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate di regola tre volte all’anno secondo le

modalità e in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Costituisce in ogni caso titolo preferenziale per l’assegnazione l’aver sostenuto gli

esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e relazioni industriali, diritto del lavoro progredito e diritto della previdenza sociale.

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DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre] Prof. Alessandro Boscati (Lettere M-Z) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro Contenuto e articolazione del corso

La materia oggetto del corso di diritto del lavoro si suddivide in due parti fondamentali:

1) il diritto sindacale, che ricomprende i temi della libertà e organizzazione sindacale, del contratto collettivo, dello sciopero e degli altri mezzi di lotta sindacale;

2) il diritto del lavoro in senso stretto, che concerne la fattispecie lavoro subordinato, la struttura del contratto di lavoro, la disciplina e l’estinzione del rapporto, i contratti di lavoro flessibile, il decentramento produttivo.

Coerentemente con i propri contenuti, il corso si articolerà su entrambi i semestri

dell’anno accademico. Da ottobre a dicembre si svolgerà la prima parte del corso, della durata

complessiva di 20 ore, in cui saranno analizzati fonti e principi del diritto sindacale. Al termine di questo primo ciclo di lezioni gli studenti frequentanti potranno sostenere una prova intermedia che si svolgerà secondo le modalità che saranno indicate a lezione.

La seconda parte del corso, della durata complessiva di 60 ore, si svolgerà nell’arco del secondo semestre (marzo/maggio), e concernerà il rapporto di lavoro in senso stretto.

Seminari

Alle lezioni in aula si affiancheranno – nel corso del secondo semestre – attività seminariali e approfondimenti dedicati ad aspetti specifici della materia, coordinati dai ricercatori e collaboratori della Sezione di Diritto del lavoro.

Usualmente uno dei seminari simula una controversia giudiziale e vede gli studenti partecipanti analizzare un caso pratico, redigere i necessari atti giudiziali e discutere la causa. Da due anni a questa parte, tale seminario vede la partecipazione anche di un Giudice della Sezione Lavoro del Tribunale di Milano. Sul sito internet della Sezione sono pubblicati gli atti relativi al seminario competitivo svoltosi nell’anno accademico 2010-2011.

La partecipazione attiva ai seminari è titolo per conseguire tre crediti.

Modalità d’esame L’esame si svolgerà in forma orale. Gli studenti frequentanti potranno sostenere una prova intermedia, a conclusione

del modulo di diritto sindacale. La partecipazione attiva ai seminari sarà valutata ai fini dell’esame finale e darà

allo studente la possibilità di sostenere detto esame con uno dei docenti del seminario.

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Indicazione dei libri di testo Coerentemente con il contenuto composito del corso, la preparazione dell’esame

dovrà concernere sia il diritto sindacale, che il diritto del lavoro in senso stretto. Ai fini dell’esame si consigliano i seguenti manuali: a) per lo studio del diritto sindacale F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Diritto sindacale, 5ª ed,

Torino, Utet, 2006; oppure, G. Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, 2010. b) per lo studio del diritto del lavoro in senso stretto F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro

subordinato, 7ª ed., Torino, Utet, 2011; oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari, Cacucci, 2011.

Si suggerisce di iniziare lo studio della materia dal diritto sindacale per affrontare,

solo dopo la comprensione delle sue linee e principi fondamentali, lo studio della disciplina del rapporto individuale di lavoro.

In ogni caso è richiesto che lo studio dei manuali si accompagni ad un rigoroso apprendimento diretto delle fonti del diritto del lavoro. Esistono in commercio svariati codici del lavoro che rendono più agevole la consultazione diretta delle fonti, fra questi, è consigliato per la sua sistematicità e per la presenza di utili schemi di ripasso:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, in Collana Codici Giuffrè, Giuffrè, Milano, 2011.

Orario di ricevimento, tesi di laurea e tesine

Gli orari di ricevimento del Prof. Boscati e dei collaboratori sono indicati nella bacheca della Sezione di Diritto del lavoro e sul sito internet http://users.unimi.it/lavoro/.

Le tesi di laurea magistrale e triennale sono assegnate di regola tre volte all’anno in base a una valutazione combinata del voto conseguito nell’esame e della media generale degli esami. DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO (Lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni) (crediti 6) [primo semestre] Prof. Alessandro Boscati Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro Struttura e contenuti del corso

L’insegnamento di diritto del lavoro progredito (lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni) sarà dedicato alla disamina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e ai suoi profili di specialità rispetto al rapporto di lavoro privato anche con specifico riferimento alle recenti novità

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introdotte dalla legge n. 15/2009 e dal successivo decreto legislativo attuativo n. 150/2009.

Saranno affrontati in particolare i seguenti argomenti: - Lavoro pubblico e principi costituzionali - La riforma del lavoro pubblico: contrattualizzazione e privatizzazione - Le fonti di disciplina del rapporto di lavoro - La fase dell’accesso - La gestione del rapporto di lavoro (in particolare, la disciplina delle mansioni e il

procedimento disciplinare, l’utilizzo di tipologie contrattuali “flessibili”; gli strumenti di mobilità del personale)

- Gestione del contenzioso

Modalità di esame e libri di testo consigliati per l’esame L’esame si svolge in forma orale. Per la preparazione dell’esame saranno fornite durante il corso agli studenti

frequentanti indicazioni circa il materiale bibliografico da studiare. Per gli studenti non frequentanti si consigliano in alternativa uno dei seguenti testi: U. Caramelli - M. T. Carinci, (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, 2ª ed., Bari,

Cacucci, 2010; oppure, L. Galantino, Diritto del lavoro pubblico, 4ª ed., Torino, Giappichelli,

2011. In ogni caso lo studio dei testi deve essere accompagnato all’accurata

consultazione delle disposizioni della Costituzione, del codice civile e delle fondamentali leggi speciali via via richiamate dai libri di testo.

Orario di ricevimento, tesi di laurea e tesine

Gli orari di ricevimento del docente e dei collaboratori sono indicati nelle bacheche presso il Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario, così come le modalità per la presentazione delle domande di assegnazione delle tesi di laurea e delle tesine. DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO (Lavoro privato) (crediti 6) [primo semestre] Prof. Maria Teresa Carinci Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro

Contenuto e finalità del corso

Il corso di diritto del lavoro progredito è dedicato all’approfondimento di alcuni istituti che assumono particolare rilevanza nella materia lavoristica. La prima parte del corso avrà per oggetto l’analisi della disciplina in materia di sicurezza sul luogo di lavoro, con particolare attenzione al contenuto degli obblighi e doveri che gravano

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sul datore di lavoro, alle prescrizioni rivolte ai lavoratori nonché alle funzioni attribuite agli altri soggetti chiamati a esercitare un importante ruolo nel sistema di gestione della sicurezza. L’esame di questi aspetti sarà condotto con uno sguardo costante ai risultati dell’elaborazione giurisprudenziale che, specialmente in tale ambito, svolge una funzione esplicativa e integrativa del precetto legale.

La seconda parte del corso sarà dedicata, invece, alla disciplina in materia di licenziamenti individuali e, in particolare, all’analisi delle causali giustificatrici del recesso datoriale (giusta causa, giustificato motivo soggettivo e oggettivo) e dei rimedi previsti dall’ordinamento in caso di licenziamento privo di giustificazione (recesso ad nutum, tutela obbligatoria, tutela reale). Modalità d’esame

L’esame si svolge in forma orale sulla base del materiale bibliografico che sarà comunicato dal docente all’inizio del corso e indicato nella bacheca della segreteria della sezione di diritto del lavoro e sul relativo sito internet (http://users.unimi.it/lavoro/).

In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una costante frequenza delle lezioni. Agli studenti, frequentanti e non, è richiesta in ogni caso un’adeguata conoscenza di uno dei seguenti manuali (che sono stati oggetto dell’esame di Diritto del lavoro):

F. Carinci - R. De Luca Tamajo - P. Tosi - T. Treu, Il rapporto di lavoro subordinato, 7a ed., Torino, Utet, 2011;

oppure, E. Ghera, Diritto del lavoro, Bari, Cacucci, 2011. Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la

preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.

Avvertenza All’esame di Diritto del lavoro progredito è propedeutico l’esame di Diritto del

lavoro.

Tesi di laurea Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e

in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Gli studenti interessati sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti, la domanda che può essere ritirata presso la segreteria della sezione di diritto del lavoro o scaricata dalle pagine del sito internet http://users.unimi.it/lavoro/

I nominativi degli studenti assegnatari saranno resi noti tramite avviso affisso nella bacheca della sezione di diritto del lavoro e pubblicato sulle pagine del relativo sito internet.

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Costituisce titolo preferenziale per l’assegnazione della tesi l’aver sostenuto gli esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e diritto della previdenza sociale.

DIRITTO DEL PROCESSO E DEL CONTENZIOSO COMUNITARIO (crediti 6) (secondo semestre) Prof. Massimo Condinanzi Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Presentazione del corso

Il corso, che è realizzato nel contesto della Cattedra Jean Monnet ad personam e si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean Monnet presso l’Ateneo, è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea e, preferibilmente, di Diritto processuale civile. Programma del corso

La frequenza del corso presuppone la conoscenza, acquisita attraverso lo studio del Diritto dell’Unione europea, del quadro complessivo dei mezzi di tutela giurisdizionale avanti al giudice comunitario, che si connotano per la sostanziale atipicità rispetto tanto alle forme di tutela più comuni nell’ambito delle organizzazioni internazionali, quanto ai modelli della tutela giurisdizionale nazionale. Attenzione verrà, innanzitutto, dedicata alla distribuzione delle competenze tra i diversi organi che compongono l’ordinamento giudiziario dell’Unione europea, nonché alla struttura e alla composizione dei medesimi.

Successivamente, il corso sarà dedicato allo studio delle regole, di diversa provenienza e di ineguale valore giuridico, che disciplinano lo svolgimento del processo dell’Unione nel contesto delle varie tipologie di azioni di fronte al giudice di tale ordinamento. In un sistema processuale ancora relativamente “giovane” e altrettanto relativamente poco “codificato”, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla prassi del processo di fronte alla Corte, al Tribunale e, ora, al Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea, prassi poco nota perché assai poco diffusa attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza comunitaria e, pertanto, finora conosciuta da pochi “specialisti” del settore, al contrario delle regole sostanziali o materiali del sistema dell’Unione, ormai familiari a un largo pubblico di operatori giuridici. La finalità è quella di consentire allo studente di familiarizzare con le categorie processuali di un processo “non nazionale”, eppure fortemente connesso con le quotidiane esigenze di tutela del cittadino dell’Unione, i cui diritti, com’è ben noto, non sono ormai più soltanto di matrice statuale, ma vieppiù risentono di una derivazione comunitaria a cui si associa una peculiare forma di tutela giurisdizionale.

Il testo consigliato costituisce una base di lavoro essenziale ma non sufficiente, la preparazione dell’esame dovendo fondarsi anche sul contenuto delle lezioni e sul

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materiale distribuito a lezione. Identiche considerazioni inducono a ritenere la frequenza fortemente consigliata.

Costituisce parte integrante del corso la preparazione, con distribuzione e commento dei relativi atti di causa, e la successiva partecipazione a un’udienza della Corte di giustizia o del Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo.

Testi per la preparazione dell’esame

M. Condinanzi - R. Mastroianni, Il contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2009, ovvero l’ultima edizione disponibile.

Per l’indispensabile conoscenza dei testi normativi di riferimento M. Condinanzi, Codice del contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli,

2010. Per ogni utile ulteriore riferimento giurisprudenziale si rinvia a B. Nascimbene, M.

Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.

Per informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

13 DIRITTO EUROPEO DEI TRASPORTI (crediti 6) (secondo semestre) Prof. Francesco Rossi Dal Pozzo Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Presentazione del corso

Il corso si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean Monnet presso l’Ateneo.

Programma del corso

Il corso si divide in due parti. La prima parte si propone di fornire un quadro generale della Politica comune dei trasporti dell’Unione europea. Particolare attenzione sarà dedicata alla giurisprudenza della Corte di giustizia in questo settore.

La seconda parte sarà rivolta, per l’anno accademico 2011-2012, al trasporto aereo e, in particolare, all’approfondimento dei seguenti profili: la concorrenza, la sicurezza e la tutela dei diritti dei passeggeri.

Il tema della concorrenza sarà trattato sotto vari profili: a) il processo di liberalizzazione del trasporto aereo, fra norme di diritto internazionale e norme di diritto dell’Unione europea; b) le relazioni esterne dell’Unione europea in materia di trasporto aereo; c) la nascita e lo sviluppo di un modello di trasporto aereo, c.d. low

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cost, alternativo a quello tradizionale; d) la disciplina degli aiuti di stato e gli oneri di servizio pubblico nel settore del trasporto aereo; e) l’analisi delle barriere regolamentari all’accesso al mercato del trasporto aereo, fra le quali, in particolare, la disponibilità delle bande orarie e le varie forme di cooperazione strategica fra vettori; f) la regolamentazione e l’accesso alle infrastrutture aeroportuali.

Il corso analizzerà, poi, i vari aspetti relativi al tema della sicurezza nel settore del trasporto aereo e, più in generale, la tutela dei diritti fondamentali dei passeggeri. In particolare, saranno affrontati i seguenti aspetti: a) le procedure di sicurezza del trasporto aereo in ambito internazionale e dell’Unione europea; b) la prevenzione di atti illegali nel settore dell’aviazione civile; c) la responsabilità dei vettori aerei in caso di incidenti; d) i diritti delle persone a mobilità ridotta; d) il trattamento dei dati dei passeggeri.

Infine, ampio spazio sarà dedicato alla tutela dei “diritti secondari” dei passeggeri, fra cui, in particolare, quello di usufruire di un servizio di trasporto aereo efficiente e di ottenere un risarcimento o un indennizzo qualora ciò non sia garantito.

Testi per la preparazione dell’esame

F. Rossi Dal Pozzo, Servizi di trasporto aereo e diritti dei singoli nella disciplina comunitaria, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. XI–415).

Per ogni riferimento utile alle norme dell’Unione europea, si rinvia a B.

Nascimbene, Unione europea - Trattati, Torino, Giappichelli, 2010. Per ogni riferimento utile alla giurisprudenza dell’Unione europea e nazionale, si

rinvia a B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.

I testi consigliati costituiranno soltanto un riferimento generale, la preparazione dell’esame dovendo basarsi essenzialmente sul contenuto delle lezioni e sul materiale distribuito a lezione. Per tale motivo, la frequenza è fortemente consigliata.

All’indirizzo internet http://frossidalpozzodet.ariel.ctu.unimi.it/ è possibile

procedere ad una pre-iscrizione al corso, non vincolante. Per ulteriori informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it. DIRITTO DELL’AMBIENTE (crediti 6) (secondo semestre) Prof. Francesco Goisis Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Obiettivo del corso

Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base dei principi, delle fonti, degli strumenti, dei soggetti e dei procedimenti del diritto ambientale alla luce della riforma realizzata con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, prevalentemente attraverso la

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distribuzione e il commento di materiali giurisprudenziali e dottrinali e con l’intervento attivo degli studenti.

Programma del corso

I Principi: Costituzione e ambiente: nozione e valore dell’ambiente; L’ambiente e i suoi confini: governo del territorio, urbanistica, paesaggio, protezione della natura, tutela della salute, biotecnologie; Le fonti del diritto ambientale.

II I soggetti: La comunità internazionale; La Comunità europea; Le competenze statali; Il ruolo delle regioni; Il ruolo degli enti locali.

III Le materie: L’inquinamento atmosferico; L’inquinamento acustico; L’inquinamento elettromagnetico; La tutela delle acque; Regime delle acque e difesa del suolo (bonifiche dei siti inquinati); La disciplina dei rischi di incidenti industriali; Il settore dell’energia; La protezione della natura: parchi e riserve naturali; Beni paesaggistici; Associazioni ambientalistiche; Informazioni ambientali; Valutazione di impatto ambientale; Danno ambientale; Rifiuti.

Testo consigliato

G. Rossi, Diritto dell’ambiente, Torino, Giappichelli (ultima edizione disponibile). Si richiede altresì la diretta conoscenza delle fonti normative rilevanti, e in

particolare del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152. Gli studenti frequentanti potranno preparare l’esame sugli appunti delle lezioni e

sui materiali giurisprudenziali e dottrinali distribuiti durante il corso. Il Prof. Francesco Goisis riceve gli studenti presso il piano seminterrato del

Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e processuale, il mercoledì alle ore 12.00. DIRITTO DELL’ARBITRATO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Laura Salvaneschi Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile Contenuto e finalità del corso

Il corso ha per oggetto l’illustrazione della disciplina dell’arbitrato, con particolare riferimento all’arbitrato rituale. Ci si propone di considerare sia le norme riservate al tema dal codice di procedura civile (artt. 806 e seguenti) modificate dal decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 40, sia le norme contenute nelle principali Convenzioni internazionali (con particolare riguardo alla Convenzione di New York sul riconoscimento dei lodi arbitrali stranieri).

Nelle intenzioni del docente (attuabili, peraltro, soltanto con l’accordo degli allievi e la fattiva collaborazione di questi ultimi), il corso dovrebbe seguire molto largamente il metodo seminariale (con ricerche ed esposizioni da parte degli studenti e relativa discussione).

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Libri consigliati Il materiale di studio sarà comunicato a lezione e con avviso pubblicato nella

bacheca del Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale europeo, consultabile anche on line sul sito del Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale europeo.

Esami

Gli esami saranno svolti in forma di colloquio, e a ogni colloquio il docente prenderà parte personalmente (soprattutto per quanto concerne l’analisi delle ricerche svolte dal candidato e del risultato della sua partecipazione ai seminari). È ammesso a sostenere l’esame soltanto chi abbia previamente superato l’esame di Diritto processuale civile. DIRITTO DELL’ESECUZIONE CIVILE (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Simonetta Vincre Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile Contenuto e finalità del corso

Il corso ha per oggetto i principi dell’esecuzione forzata civile e la disciplina dei processi di esecuzione forzata, disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile, che sono stati di recente riformati in numerosi aspetti (L. 14 maggio 2005, n. 80; L. 28 dicembre 2005, n. 263; L. 23 febbraio 2006, n. 51; L. 24 febbraio 2006, n. 52; L. 18 giugno 2009, n. 69). Durante lo svolgimento del corso verranno quindi studiati i principi e i procedimenti che regolano l’attuazione della responsabilità civile. In particolare, saranno oggetto del corso il processo di esecuzione per espropriazione e le c.d. esecuzioni forzate in forma specifica, previste dal libro VI , Titolo IV, Capo II, del codice civile.

Inoltre, il corso integrale (9 crediti) comprende - per cenni - l’esame del Regolamento Ce n. 805/2004, avente per oggetto il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati, nonché - sempre per cenni – altre forme di esecuzione speciale.

Programma del corso

Nozioni generali sull’esecuzione forzata e sul processo esecutivo. Il titolo esecutivo. L’espropriazione forzata nelle sue diverse forme (mobiliare, presso il debitore, presso terzi, immobiliare, di beni indivisi, contro il terzo proprietario). L’esecuzione per consegna e rilascio. L’esecuzione forzata degli obblighi di fare e degli obblighi di non fare. Le misure coercitive. Le opposizioni. La sospensione ed estinzione del processo esecutivo.

Inoltre, per il corso integrale (9 crediti), verranno esaminati – per cenni – il titolo esecutivo europeo (introdotto con il Reg. Ce 805/2004) e – sempre per cenni – alcune esecuzioni speciali (così, per esempio, l’esecuzione per credito fondiario, l’esecuzione nei confronti della P.A., l’esecuzione delle sanzioni amministrative, l’esecuzione del pegno, l’esecuzione su autoveicoli, l’esecuzione su navi e

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aeromobili, l’esecuzione del concessionario in base al ruolo, l’esecuzione nella materia della proprietà industriale).

Libri di testo consigliati

Per lo studio della parte generale (6 crediti) si consiglia: F. P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. III, Il processo esecutivo, Milano,

Giuffrè, ultima edizione; A. Saletti, Processo esecutivo e prescrizione. Contributo alla teoria della domanda

esecutiva, Milano, 1992; E. Merlin, Prime note sul sistema delle misure coercitive pecuniarie per

l’attuazione degli obblighi infungibili nella L. 69/2009, in Riv. dir. proc., 2009, pp. 1547 ss. (disponibile presso la Sezione di Diritto processuale civile);

A. Chizzini, Patrimonialità dell’obbligazione tra condanna ed esecuzione forzata, in Il giusto processo civile, 2009, pp. 660 ss. (disponibile presso la Sezione di Diritto processuale civile).

Per chi intenda sostenere l’esame da 9 crediti, in aggiunta ai testi sopra segnalati, si consigliano:

G. Campeis – A. De Pauli, Le esecuzioni civili, Procedimenti ordinari e speciali. Casi speciali di esecuzione. L’attuazione, 4a ed., Padova, Cedam, 2007 (pp. 465-499; pp. 532-683).

L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che

abbiano superato l’esame di Diritto processuale civile. DIRITTO DELL’ESECUZIONE PENALE E PROCEDIMENTO PENALE MINORILE (6 crediti) [primo semestre] Prof. Lucio Camaldo Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche Finalità e programma del corso

1) Con riferimento all’esecuzione penale, il corso si propone l’esame della disciplina prevista nel libro X del codice di procedura penale. In particolare, saranno oggetto di analisi: le garanzie di giurisdizionalità nella fase esecutiva; il giudicato (presupposto, fondamento ed effetti); l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali; il giudice dell’esecuzione; i procedimenti di esecuzione; le eterogenee questioni attribuite al giudice dell’esecuzione; la magistratura di sorveglianza (interventi in materia di esecuzione); il casellario giudiziale (d.P.R. n. 313/2002).

2) Per quanto riguarda il procedimento penale minorile, il corso intende fornire un quadro generale della disciplina prevista nel d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448 (Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni). In particolare, si affronteranno i seguenti temi: la giustizia penale minorile (struttura e soggetti); i principi generali del processo penale minorile; le indagini (gli accertamenti sull’età e sulla personalità); i provvedimenti restrittivi della libertà personale; l’udienza preliminare (le particolarità); i procedimenti speciali (i limiti); la sentenza di non

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luogo a procedere per irrilevanza del fatto; il perdono giudiziale; la sospensione del processo e messa alla prova; il dibattimento (le deroghe); le impugnazioni (le peculiarità); le misure di sicurezza (i presupposti e il procedimento applicativo); la fase esecutiva.

Il corso sarà integrato dall’analisi di alcuni casi che riguardano il minore autore di reato.

Libri di testo per la preparazione all’esame

Si suggeriscono i seguenti testi di base: G. Tranchina, L’esecuzione, in Siracusano – Galati – Tranchina – Zappalà, Diritto

processuale penale, Vol. II, Milano, Giuffrè, 2011, pp. 597-699; E. Zappalà (a cura di), La giurisdizione specializzata nella giustizia penale

minorile, Torino, Giappichelli, 2009.

Avvertenza Per sostenere l’esame è necessario rispettare la propedeuticità di Diritto penale. Per una migliore comprensione della materia è opportuna la conoscenza dei

fondamenti del Diritto processuale penale. Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame.

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA (crediti 9) [primo semestre] Prof. Massimo Condinanzi (Lettere A-K) Prof. Bruno Nascimbene (Lettere L-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone, in primo luogo, di fornire un quadro della struttura istituzionale dell’Unione europea, ampiamente modificata per effetto dell’entrata in vigore (1.12.2009) del Trattato di Lisbona. L’insegnamento mira, inoltre, a dare una conoscenza specifica di taluni dei problemi di maggiore interesse per quanto riguarda il diritto materiale dell’Unione, le sue politiche e i riflessi nell’ordinamento italiano.

Programma

I. Parte generale. Profili istituzionali Unione e Comunità europea. L’evoluzione dell’ordinamento comunitario: trattati

istitutivi, atto unico europeo, trattato sull’Unione e modifiche apportate dai trattati di Amsterdam e di Nizza. Il processo di evoluzione (Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull’Unione Europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea). Istituzioni e organi: Parlamento europeo, Consiglio europeo, Consiglio, Commissione e Banca centrale europea. Struttura e competenze. Corte di giustizia e sistema giurisdizionale (rapporti, in particolare, fra giudice dell’Unione e giudice nazionale).

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Atti dell’Unione: tipologia ed effetti. Diritto dell’Unione europea e diritto interno (il recepimento del diritto dell’Unione nell’ordinamento italiano).

II. Parte speciale. Profili di diritto materiale La cittadinanza dell’Unione e la libera circolazione delle persone, il diritto di

stabilimento e la libera prestazione di servizi. La libera circolazione dei capitali. La libera circolazione delle merci. Cooperazione giudiziaria in materia civile e penale. Politica estera. L’Unione economica e monetaria. La disciplina della concorrenza. Aiuti di Stato alle imprese.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

1. R. Adam - A. Tizzano, Lineamenti di diritto dell’Unione europea, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 2010;

2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2010;

oppure, in alternativa, G. Tesauro, Diritto dell’Unione europea, 6ª ed., Padova, Cedam, 2010;

oppure, in alternativa, 1. G. Strozzi - R. Mastroianni, Diritto dell’Unione europea, Parte istituzionale, 5a

ed., Torino, Giappichelli, 2011; 2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino,

Giappichelli, 2010; inoltre, B. Nascimbene, Unione europea - Trattati, Torino, Giappichelli, 2010. Per ogni riferimento utile, alla giurisprudenza comunitaria e nazionale, si rinvia a

B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.

Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni. Per informazioni sul corso, consultare il sito http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

13. DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA PROGREDITO (Diritto della concorrenza e del mercato interno) (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Bruno Nascimbene Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Presentazione e programma del corso

Il corso si inquadra nell’ambito dell’Azione Jean Monnet promossa dalla Commissione europea nonché delle iniziative promosse dal Centro di eccellenza Jean

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Monnet avente sede presso l’Università degli Studi di Milano. Esso ha per oggetto, essenzialmente, il diritto della concorrenza e delle imprese e il diritto del mercato interno. Si articola sui seguenti profili: a) la libertà di concorrenza, il mercato interno, il diritto di stabilimento e la libera prestazione di servizi; b) le norme, le competenze e gli strumenti per il controllo della concorrenza; c) la tutela giurisdizionale; d) i rapporti fra autorità dell’Unione europea e nazionali; e) i comportamenti delle imprese (accordi, decisioni di associazioni di imprese, pratiche concordate) e la nozione di impresa; f) gli obblighi in virtù dell’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e le deroghe consentite; g) la violazione degli obblighi e le sanzioni; h) i rapporti fra l’art. 101 e l’art. 102 del TFUE nella giurisprudenza; i) le concentrazioni e le ragioni di una disciplina ad hoc; l) l’applicazione extraterritoriale delle norme antitrust; m) il comportamento dello Stato e gli obblighi che discendono dagli artt. 3 TFUE, 4, par. 3 TUE, e 101 TFUE; n) il comportamento dello Stato e gli aiuti alle imprese (aiuti alle imprese pubbliche e private); o) l’impresa pubblica e il servizio pubblico; le privatizzazioni.

Il corso, di carattere essenzialmente seminariale, si svolgerà nel secondo semestre

dell’anno accademico. La frequenza è obbligatoria. Il corso è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea, ed è consigliato, in particolare, a coloro che abbiano chiesto o intendano chiedere l’assegnazione di una tesi in materia.

Testi per la preparazione dell’esame

S. Bastianon, Diritto antitrust dell’Unione europea della concorrenza, in corso di pubblicazione;

B. Nascimbene - M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, 2007 e appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2011.

Altri materiali di studio e riferimenti bibliografici verranno forniti direttamente a

lezione. Per informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

13.

DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Marco Lopez de Gonzalo Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Il corso si propone di affrontare i principali temi del diritto della navigazione

marittima e cioè:

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- la nave, con particolare attenzione alle problematiche relative alla sicurezza della navigazione; la nave formerà oggetto di studio anche in relazione alla sua nazionalità e alla sua iscrizione in pubblici registri;

- i contratti aventi per oggetto la costruzione, la vendita e la locazione della nave e i relativi strumenti di finanziamento;

- il rapporto di lavoro nautico del comandante e dell’equipaggio, con particolare attenzione ai riflessi, su tale disciplina, della iscrizione della nave in registri italiani o stranieri;

- la riforma dell’ordinamento portuale, nel senso della privatizzazione e della liberalizzazione delle attività portuali, come risultante dalla legge n. 84/94 e dai successivi interventi legislativi;

- la tutela dell’ambiente marino dall’inquinamento e la normativa internazionale in tema di responsabilità civile per danni da inquinamento;

- la vendita marittima, quale elemento portante della complessiva operazione economica nella quale si inserisce il trasporto marittimo e la funzione svolta in tale ambito dalla polizza di carico;

- i contratti documentati da charterparty, con particolare attenzione ai formulari maggiormente diffusi;

- il trasporto marittimo di linea e la disciplina internazionale uniforme che ne viene data nella Convenzione di Bruxelles del 1924;

- le figure tipiche di ausiliari e intermediari (raccomandatario, spedizioniere, broker);

- il diritto comunitario dei traffici marittimi, con particolare attenzione alla disciplina della concorrenza;

- i sinistri della navigazione (urto, salvataggio, avaria comune); la disciplina delle relative responsabilità e i riflessi sul piano assicurativo.

Lo studio di tali argomenti verrà condotto tenendo conto non solo del dato

normativo e della elaborazione dottrinale, ma anche della law in action costituita dalla casistica giurisprudenziale e dalla prassi contrattuale.

Nell’ambito del corso, anche in relazione a interessi ed esigenze che venissero

manifestati dagli studenti, potranno essere trattate anche tematiche proprie di materie “contigue”, come il diritto aeronautico e il diritto del turismo.

È anche previsto lo svolgimento di esercitazioni che consentano la partecipazione attiva degli studenti.

Libro di testo

S. M. Carbone - P. Celle - M. Lopez de Gonzalo, Il diritto marittimo attraverso i casi e le clausole contrattuali, Torino, Giappichelli, 4ª ed., 2011, limitatamente ai capitoli da 1 a 14.

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DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Giuseppe Ludovico Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro Contenuto e finalità del corso

Il corso avrà per oggetto lo studio dell’ordinamento giuridico previdenziale e sarà articolato in una prima parte di carattere generale, durante la quale verranno approfonditi i principi generali della materia, la sua evoluzione storica, i soggetti, l’organizzazione, l’oggetto della tutela, il suo finanziamento, il rapporto giuridico previdenziale, le regole comunitarie e le loro ricadute sull’ordinamento nazionale.

La seconda parte del corso sarà dedicata all’approfondimento della disciplina che regola la tutela assicurativa in materia di infortuni e malattie professionali e il regime pensionistico di vecchiaia e anzianità. Della prima tutela verranno esaminati, in particolare, l’origine e l’evoluzione storica dell’istituto, i suoi confini di applicazione, le nozioni di infortunio sul lavoro e di malattia professionale, il regime delle prestazioni, mentre le lezioni dedicate al sistema pensionistico avranno per oggetto il suo funzionamento, i requisiti per il pensionamento di anzianità e vecchiaia, il metodo di calcolo delle prestazioni, i trattamenti pensionistici in favore dei superstiti e la disciplina della previdenza complementare.

Modalità d’esame e indicazione dei libri di testo

L’esame si svolge in forma orale. Per gli studenti frequentanti è prevista la possibilità di sostenere una prova scritta

intermedia sulla parte generale del corso. Gli studenti sono tenuti a preparare l’esame sul volume di M. Cinelli, Diritto della

previdenza sociale, 9a ed., Giappichelli, Torino, 2010. Agli studenti frequentanti saranno forniti ulteriori materiali di approfondimento

sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni che sostituiscono alcuni capitoli del manuale.

Tesi di laurea

Le tesi di laurea e le tesine vengono assegnate tre volte l’anno secondo le modalità indicate nella bacheca e nel sito internet della Sezione di Diritto del lavoro del Dipartimento di Economia, Diritto del Lavoro e Diritto Tributario (http://users.unimi.it/lavoro/).

DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Andrea Tina Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Programma del corso

1) La disciplina giuridica dell’attività assicurativa. L’impresa di assicurazione. L’accesso all’attività assicurativa. Il controllo dell’Isvap. La contabilità e il bilancio.

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Le operazioni straordinarie. La disciplina della concorrenza. La crisi dell’impresa assicurativa.

2) Il risparmio assicurativo. Le tipologie dei prodotti finanziari assicurativi. La raccolta e la gestione. La bancassicurazione.

3) I contratti di assicurazione. La riassicurazione e la coassicurazione. L’assicurazione contro i danni. L’assicurazione sulla vita. Le nuove prospettive dei contratti di assicurazione.

Testi consigliati

S. Forni, Assicurazione e impresa. Manuale professionale di diritto delle assicurazioni private, Milano, Giuffrè, 2009.

Avvertenza

Il corso è indirizzato agli studenti che abbiano superato l’esame di Diritto commerciale. DIRITTO DELLE BANCHE E DELLA BORSA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Francesco Denozza Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale Programma del corso

a) Verrà svolto un corso monografico dedicato ai Profili giuridici della crisi finanziaria. Agli studenti frequentanti sarà fornito il materiale per i necessari approfondimenti: essi potranno utilizzare tale materiale per la preparazione dell’esame.

b) Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno preparare l’esame sui

seguenti argomenti: 1 - la disciplina giuridica dell’attività bancaria; 2 - trasparenza delle condizioni contrattuali e clausole abusive nei contratti con i

consumatori; 3 - i contratti bancari in generale e i singoli contratti.

Indicazione dei libri di testo per l’esame R. Costi, L’ordinamento bancario, Bologna, Il Mulino, per i punti 1e 2; G. Cavalli - M. Callegari, Lezioni sui contratti bancari, Bologna, Zanichelli, (capp.

da 3 a 9), per il punto 3.

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DIRITTO DI FAMIGLIA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Maria Letizia Jabès Moretti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile Finalità della disciplina

Il corso si propone uno studio approfondito del diritto di famiglia, con particolare attenzione alla sua continua evoluzione, vuoi con la promulgazione di nuove leggi, vuoi per opera della giurisprudenza, che spesso anticipa quanto verrà in seguito codificato.

Programma del corso

Esaminata la nozione di famiglia quale emerge dalle norme costituzionali e dalle leggi ordinarie, il corso si articolerà principalmente nel modo seguente: il matrimonio e i suoi effetti; rapporti personali e patrimoniali tra coniugi; l’invalidità del matrimonio; la crisi del matrimonio: separazione e divorzio; la filiazione legittima e naturale, l’adozione dei minori d’età; la procreazione artificiale.

Libri di testo consigliati

G. Bonilini, Manuale di diritto di famiglia, 3ª ed., Torino, Utet, 2006. Uno a scelta tra i seguenti testi: M. Dossetti - M. Moretti - F. Menotti - D. Pastori,

Le conseguenze patrimoniali del divorzio. I. L’assegno, la pensione e gli altri diritti, Piacenza, La Tribuna, 2003;

oppure, M. Moretti (a cura di), Il nome nei rapporti familiari, Piacenza, La Tribuna, 2005;

oppure, M. Dossetti (a cura di), La famiglia e la casa, Vol. II. I diritti sulla casa, Piacenza, La Tribuna, 2007. Tesi di laurea

Gli studenti che intendono svolgere una tesi di laurea in Diritto di famiglia devono presentare una domanda scritta con indicato nome, cognome, numero di matricola, anno di corso, numero di esami non ancora superati, la media conseguita negli esami sostenuti, la votazione conseguita nell’esame di Istituzioni di diritto privato, e di Diritto di famiglia e di Diritto civile, se già superati. È opportuno anche precisare le lingue straniere conosciute e ogni altra informazione che si ritiene utile. DIRITTO EBRAICO E ISRAELIANO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Mordecai Rabello Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con avviso sul sito internet del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – sezione di diritto ecclesiastico e canonico.

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ISLAMIC LAW (modulo 3 cfu) Prof. Ramadan

This 20 hours “modulo” intends to give a general overview on what is called “Islamic law”. It is divided in three parts. The first part will deal with the history of the formation of Islamic law. The second part will focuses on some issues of Islamic legal theory like Quran, Sunna (Tradition of the Prophet Muhammad), Analogy (Qiyas) and Consensus (Ijma), legal interpretation (Ijtihad). The third part will shade lights on two main issues that are relevant to Muslim world today and Western countries having to deal with Muslims. This part is devoted to present the tension between Shari’a, Human rights and democracy as perceived by the European Court of Human Rights. The other issue, which is relevant to the majority of the Muslim World through the application of religious law to family matters and relevant to Western countries through arbitration process and private international law, will be Islamic family law in classical texts books and the codified Islamic law.

The knowledge of English is required, as the classes will be given in English. Those students who successfully take the final proof will be exempted from the foreign language (legal english) proof and will gain 6 credits (3 for the “modulo” and 3 for the foreign language). DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Giuseppe Casuscelli (Lettere A-Z) Prof. Alessandro Albisetti Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Contenuto e finalità della disciplina

La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale ed associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto Ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni, sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella rapida trasformazione della società.

Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno, internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture ed alle tradizioni nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della disciplina.

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In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica, delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del rapporto tra religione e diritto.

Il diritto ecclesiastico è materia d’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Programma del corso

Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti: 1. Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano 2. Il principio supremo di laicità dello Stato 3. I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale

dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.) 4. L’uguaglianza, la non discriminazione e la libertà religiosa nella Costituzione

(artt. 3, 19 e 20) e nell’Unione europea 5. Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione. Il sistema di

finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni 6. Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali) 7. Il fattore religioso nel diritto penale

Testi adottati

G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2009;

A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.

È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli, Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.

Per quanti vorranno approfondire il tema della giurisdizione ecclesiastica matrimoniale, anche per i profili che interessano l’attività professionale forense. Si consiglia la consultazione del testo di N. Marchei, La giurisdizione dello Stato sul matrimonio “concordatario” tra legge e giudice, Torino, Giappichelli, 2008. Ricevimento

Il Prof. Casuscelli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 9,15 alle ore 10,30. Il Prof. Albisetti riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 14,30 alle ore 15,30. Nella bacheca della Sezione saranno affissi: - gli orari delle lezioni, dei seminari, del ricevimento dei ricercatori, degli

assegnisti e dei collaboratori delle cattedre; - gli avvisi relativi all’assegnazione delle tesi di laurea, per la quale la frequenza

alle lezioni costituirà titolo preferenziale; - ogni altra informazione utile.

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DIRITTO FALLIMENTARE (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Angelo Castagnola Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Contenuto e finalità del corso

Il corso integrale (9 crediti) ha per oggetto lo studio del fallimento (la cui disciplina è contenuta nel r.d. 267/42, così detta legge fallimentare, come successivamente modificata), nonché, per cenni, delle procedure concorsuali così dette minori (concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa, la cui disciplina è contenuta nel r.d. di cui sopra; nonché amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, la cui disciplina è contenuta nel d. lgs. 270/99 e nella l. 39/04, così detta legge Marzano).

Il modulo ridotto (6 crediti) ha per oggetto il solo studio del fallimento. Sia il corso integrale, sia il modulo ridotto sono integrati da una serie di seminari

facoltativi di approfondimento.

Libro di testo A. Nigro e D. Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese – Le procedure

concorsuali, Bologna, Il Mulino, 2009. Per coloro i quali sosterranno l’esame da 6 crediti, il programma comprende i soli

capitoli dal I al XVI compreso (pag. 334); per coloro i quali sosterranno l’esame da 9 crediti, il programma comprende

l’intero volume.

Modalità dell’esame L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che

abbiano superato l’esame di Diritto commerciale e di Diritto processuale civile. Agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari, o ad altre attività

didattiche di volta in volta indicate, saranno riconosciuti tre crediti aggiuntivi. Il prof. Castagnola riceve gli studenti il martedì alle ore 9.30.

DIRITTO GRECO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Laura Pepe Dipartimento di diritto privato e storia del diritto - Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Programma del corso

Il corso è dedicato all’esame delle caratteristiche fondamentali e dei principali istituti del diritto greco, e in particolare del diritto ateniese.

Dopo una parte introduttiva di tenore generale, verranno approfondite tematiche specifiche relative alla repressione di alcuni reati: omicidio, adulterio, furto.

Il corso prevede anche due parti speciali: la prima dedicata al diritto in Omero, la seconda al rapporto tra diritto e tragedia.

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Ogni argomento verrà affrontato a partire dalle fonti (Iliade, Odissea, orazioni, legge di Draconte, passi di tragedie), che saranno fornite dal docente a lezione in lingua originale e traduzione; per questo, sono tendenzialmente ammessi al corso, e all’esame, solo coloro che posseggono una conoscenza a livello liceale del greco antico.

Oltre alle lezioni frontali, è previsto un seminario, sui cui contenuti verranno date più ampie informazioni all’inizio del corso.

Le tesi si chiedono al titolare del corso nelle ore di ricevimento.

Libri di testo E. Cantarella, Diritto greco, Milano, Cuem, 1994; E. Cantarella, I supplizi capitali in Grecia e a Roma, Milano, Feltrinelli, 2011.

DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Gustavo Ghidini Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Le lezioni avranno carattere seminariale, dunque con costante discussione fra

docente e studenti. Esse vedranno la frequente partecipazione di esperti esterni, anche non giuristi, per approfondire i profili tecnici, economici e politico-giuridici delle tematiche trattate.

Verrà inoltre incoraggiata, anche ai fini dell’esame, la scelta di percorsi individuali differenziati di approfondimento tematico, anche (e pur facoltativamente) con brevi dissertazioni scritte su temi concordati con il titolare.

Il corso si divide in quattro parti e una conclusione, ed è complessivamente

articolato in sedici sezioni tematiche: Parte Prima (introduttiva). La tutela dell’innovazione fra “monopolio” e

“concorrenza”. I. Quadro della materia del corso. Innovazione tecnologica, innovazione culturale,

innovazione commerciale. Principi costituzionali di riferimento. I modelli giuridici fondamentali. Teorie economiche e disciplina (e) dell’innovazione. Prospettiva internazionale della disciplina.

II. La tripartizione del sistema classico: promozione della ricerca-sviluppo tecnologica (brevetto); promozione della cultura (diritto d’autore); promozione del commercio (segni distintivi, in particolare marchio). La ratio fondamentale della tripartizione e dei corrispondenti distinti paradigmi normativi rispetto al rapporto fra diritti esclusivi e libertà di concorrenza.

III. L’evoluzione successiva, in età contemporanea. Profili salienti dell’espansione della portata protettiva dei diversi paradigmi. Brevetti: estensione alla materia vivente. Copyright: estensione a “prodotti” tecnologici, in particolare alle Information

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Technologies e all’industrial design. Marchi: estensione alla funzione pubblicitaria del segno distintivo.

IV. Valorizzazione contabile e finanziaria dei beni immateriali: profili e strumenti. In particolare, le prospettive di rivalutazione contabile dei diritti di proprietà intellettuale aperte dai nuovi principi contabili internazionali (IAS 38).

Parte Seconda. Innovazione e concorrenza nella produzione e diffusione delle tecnologie. Il brevetto: principi regolatori del modello-base e dei suoi adattamenti (varietà vegetali, biotecnologie, nanotecnologie)

V. L’accesso al brevetto. A) Oggetto, e limiti, della brevettazione. In particolare, la difficile distinzione fra ricerca di base e ricerca applicata (R&D). B) Le condizioni della brevettazione. Lo “scambio” fra esclusiva sul, e divulgazione del, risultato innovativo. C) I requisiti di brevettabilità, e il loro adeguamento alla destinazione industriale e al modo di produzione tipico dell’innovazione contemporanea.

VI. Lo sfruttamento del brevetto nei rapporti con i terzi. Tutela contro i contraffattori e rapporti con terzi collaboratori (licenze, pools di brevetti, joint ventures per R&D). “Anticorpi pro-concorrenziali” del diritto esclusivo: interni al paradigma (in particolare, il c.d. esaurimento del brevetto), ed esterni (“interferenze” del diritto antitrust). Tutela del brevetto e tutela del segreto industriale.

VII. Il ruolo del brevetto nei rapporti commerciali internazionali. Cenni ai profili geopolitici della tutela brevettuale. Divenire, e lineamenti essenziali, dell’Accordo internazionale per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Trade-Related Agreement on Intellectual Property Rights, TRIPs). Il brevetto nei rapporti a) fra paesi industriali avanzati e b) fra questi e i paesi in via di sviluppo (PVS). In particolare, il problema dell’accesso dei PVS ai farmaci essenziali brevettati.

VIII. Brevetti “speciali” e adattamento del sistema brevettuale a settori particolari delle tecnologie. L’applicazione alla materia vivente: dalle nuove varietà vegetali alle biotecnologie. Sul rapporto fra scelte di natura etica e disciplina brevettuale. Il nuovo settore emergente: le nanotecnologie. Dalla casistica ai principi.

Parte Terza. Il “Technology Copyright” fra protezione assoluta, tutela della concorrenza, e garanzie dell’accesso alle opere protette

IX. Le due prospettive del “Technology Copyright”: A) diritto d’autore esteso a produzioni di rilievo tecnologico e b) diritto d’autore su opere della cultura e dell’informazione realizzate e/o diffuse per via tecnologica. Profili di una evoluzione storica in progress.

X. A) L’ingresso nel diritto d’autore dell’“arte applicata” e dei “progetti di lavori dell’ingegneria”. La moderna disciplina dell’industrial design.

XI. L’ingresso nel diritto d’autore delle c.d. Information Technologies (IT): in particolare, software e banche dati. Il significato economico delle scelte normative pro-copyright: dalla esperienza nord-americana a quella europea. Copyright o brevetto? Dal software proprietario all’Open Source. Profili di policy distributiva e di soluzioni normative alternative.

XII. B) Diritto d’autore in ambiente digitale. In particolare, la circolazione di opere dell’ingegno e informazioni su Internet. Diritto all’esclusione e diritti di accesso: l’(instabile) equilibrio fra disciplina legale, protezioni contrattuali e protezioni

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tecnologiche (Digital Rights Management, DRM) dei contenuti protetti. Cenni alla “gestione collettiva” dei diritti d’autore, in particolare a proposito di opere c.d. multimediali. Il ruolo della SIAE e il problema, anche costituzionale, della sua esclusiva legale sulla intermediazione dei diritti d’autore.

XIII. La contraffazione on-line. Delimitazione “commerciale” della repressione? Cenni alla responsabilità degli “intermediari di rete”.

Parte quarta. L’innovazione commerciale. Valorizzazione dell’identità aziendale e sfruttamento del “plusvalore” pubblicitario dei marchi

XIV. La tutela del marchio dotato di rinomanza: lineamenti di una riforma europea. Profili essenziali e significato economico del superamento del limite della funzione distintiva.

XV. Segue. Le forme contrattuali dello sfruttamento del valore pubblicitario dei marchi. In particolare: licenze, merchandising, sponsorizzazioni. Quali effetti sulla concorrenza nel mercato? Quali sulla innovazione industriale? Quali sugli interessi dei consumatori?

XVI. Conclusioni e prospettive evolutive. Le istanze emergenti, sul piano internazionale, per un nuovo equilibrio fra incentivi all’innovazione, tutela della concorrenza, emergenze umanitarie, accesso alla cultura e all’informazione degli utenti. In particolare, lo “Intellectual Property in Transition Research Programme” e la “Development Agenda” della Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI/WIPO). Testi per la preparazione all’esame

Per gli studenti frequentanti: G. Ghidini, Profili evolutivi del diritto industriale: proprietà intellettuale e concorrenza, Milano, Giuffrè, 2008, integrato dalla lettura del Codice della proprietà industriale (DLgs n. 30/2005 e successive modificazioni), della legge sul diritto d’autore (l. 633/1941 e successive modificazioni); dell’Accordo internazionale TRIPs (entrato in vigore il 1° gennaio 1995), tutti liberamente reperibili su Internet. Altri testi di riferimento verranno indicati durante il Corso.

Per gli Studenti non frequentanti: P. Auteri - G. Floridia - V. Mangini - G. Olivieri

- M. Ricolfi - P. Spada, Diritto industriale: proprietà intellettuale e concorrenza, Torino, Giappichelli.

DIRITTO INDUSTRIALE (Disciplina della proprietà industriale e intellettuale) (crediti 6) [primo semestre] Prof. Silvia Giudici Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

Il diritto industriale tratta della materia contenuta nel Codice della proprietà

industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30) e, in particolare, dei marchi d’impresa, delle invenzioni industriali e dei modelli di utilità, delle denominazioni d’origine e indicazioni di provenienza, dei disegni o modelli e dei segreti d’azienda.

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Il corso si concentra, ad anni alterni, su alcuni di questi argomenti. Per l’a.a. 2011-2012 il corso è dedicato alle invenzioni industriali e ai modelli Il corso è strutturato in una prima parte generale di esposizione dei principi della

materia da parte del docente e in una seconda parte, dedicata alla discussione fra studenti e docente di casi pratici, con approfondimenti su singoli argomenti.

Il programma di esame per gli studenti che frequentano il corso sarà definito a

lezione. Si ricorda che il presente insegnamento non è alternativo al corso di Diritto

industriale (Innovazione e concorrenza) in programma per il secondo semestre, e anzi si consiglia la frequenza a entrambi i corsi.

Indicazione dei libri di testo per gli studenti non frequentanti

G. Sena, I diritti sulle invenzioni ed i modelli di utilità, Milano, Giuffrè, 2011; G. Sena, Il diritto dei marchi: marchio nazionale e marchio comunitario, Milano,

Giuffrè, 2007. Per tutti, studenti frequentanti e non: G. Sena - S. Giudici, Codice di diritto

industriale, Milano, Giuffrè, 2011.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre] Prof. Tullio Treves (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei

problemi generali del diritto internazionale pubblico e, nel quadro di un corretto approccio metodologico, le nozioni principali del diritto internazionale privato e processuale.

Per quanto riguarda il diritto internazionale pubblico, cui vengono dedicati circa i due terzi del corso, i principali temi trattati sono: i soggetti, ivi compresa la successione di Stati e le organizzazioni internazionali; i diritti ed obblighi degli individui (diritti umani e diritto penale internazionale); la consuetudine, la sua rilevazione e codificazione, gli altri tipi di norme e i rapporti tra varie categorie di norme; il diritto dei trattati; l’uso della forza; la responsabilità; le controversie; i rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Verranno fatti frequenti riferimenti alla prassi delle corti e tribunali internazionali.

Per quanto attiene al diritto internazionale privato e processuale, cui si riserva circa un terzo del corso, i principali temi trattati sono: i problemi generali della determinazione della legge applicabile, la legge applicabile ai contratti, l’ambito della

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giurisdizione del giudice italiano e il valore degli atti giurisdizionali stranieri. Si dedicherà particolare attenzione al profilo, che oggi caratterizza la materia, costituito dalla pluralità di fonti, interne, internazionali e comunitarie e dai loro rapporti.

Indicazione di libri di testo per l’esame

T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005 (i capitoli I e V non faranno oggetto d’esame, anche se la lettura ne è consigliata).

Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Parte generale e contratti, Torino, Utet, 2010 (con l’eccezione della sez. II e III del cap. II, della sez. II del cap. V e delle parti I e II della sez. II del cap. VII).

Verranno organizzati dei seminari e moduli integrativi su temi parte del

programma. Coloro che li avranno frequentati, partecipando attivamente, saranno esentati dal portare all’esame la corrispondente parte del programma.

Il professor Treves riceve gli studenti il lunedì alle ore 11.00.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre] Prof. Luigi Fumagalli (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Oggetto e programma del corso

L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti interni degli Stati.

Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218, e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia

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giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge alle obbligazioni contrattuali e non contrattuali. Indicazione di libri di testo per l’esame

1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura di), Istituzioni di diritto internazionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione.

2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet, 2010.

3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli, ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati (a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione. Avvertenze

Nel sito internet del dipartimento, sezione avvisi, sono pubblicate le comunicazioni relative all’insegnamento, comprese le indicazioni relative ai programmi per gli studenti iscritti al 3° anno negli a.a. precedenti al 2011-2012. Le indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a lezione. Il DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA (crediti 3) [primo semestre] Modulo integrativo (20 ore) Prof. Giulio Peroni

Il modulo integrativo al corso di Diritto internazionale (cattedra del Prof. L. Fumagalli) ha per oggetto lo studio dei principi ispiratori del diritto internazionale dell’economia posti a fondamento del cd. “nuovo ordine economico internazionale” e della cooperazione fra Stati in materia economica e commerciale.

Nella trattazione del tema in oggetto si approfondirà, in particolare, il ruolo e il funzionamento delle principali istituzioni internazionali (Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, Organizzazione mondiale del commercio, Banca dei regolamenti internazionali, Banca centrale europea, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) coinvolte nella gestione dell’economia “globalizzata”, anche alla luce degli effetti prodotti dalla crisi economico e finanziaria attualmente in corso.

Per il modulo, che ha frequenza obbligatoria, si seguirà il metodo seminariale, attraverso l’esame dei testi normativi e delle più significative pronunce giurisprudenziali. I testi di riferimento sono quelli indicati per il suindicato corso di Diritto internazionale, limitatamente alla parte pubblicistica, mentre l’ulteriore materiale didattico verrà reso disponibile secondo modalità comunicate a lezione.

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DIRITTO INTERNAZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Tullio Treves Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Oggetto e programma del corso

Il corso mira a fornire un’esperienza di studio approfondito del diritto internazionale pubblico. Esso presuppone la conoscenza della parte generale del diritto internazionale pubblico quale deve aversi da uno studente che abbia seguito con profitto il corso di Diritto internazionale (testo di riferimento: T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005).

Per l’anno accademico 2011-2012 il corso avrà per oggetto: Le controversie

internazionali alla luce della moltiplicazione delle corti e dei tribunali internazionali. Il corso avrà struttura in buona parte seminariale impegnando gli studenti

frequentanti nella lettura e discussione di sentenze e di altri testi rilevanti, per cui è auspicabile la capacità di leggere in inglese o in francese.

In collegamento con il corso si terranno due cicli di lezioni per cui potranno essere attribuiti 3 crediti. Il primo, coordinato dalla dott. Chiara Ragni e dalla dott. Giulia Bigi, riguarderà: I Tribunali penali internazionali. Il secondo, coordinato dal dott. Brugnatelli, avrà per oggetto: La pluralità di tribunali al vaglio della prassi: casi scelti.

Testi per la preparazione dell'esame

Per gli studenti frequentanti che abbiano preso parte all'attività seminariale, il programma d’esame consiste nei seguenti libri:

T. Treves, Nuove tendenze nella soluzione delle controversie internazionali, Milano, Giuffrè, 1999;

nonché, T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005, capitoli VI e XII.

Si consiglia altresì la lettura del seguente saggio: T. Treves, Fragmentation of

international law: the judicial perspective, in Comunicazioni e Studi, XXIII, 2007, pp. 821-875, disponibile in formato elettronico sul sito del Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo.

Per gli studenti frequentanti si terrà ampio conto del lavoro svolto durante l’anno. Per gli studenti non frequentanti (o frequentanti che non abbiano partecipato

all'attività seminariale), l’esame si svolgerà, a scelta dello studente, su uno dei seguenti tre programmi:

1) T. Treves, Nuove tendenze nella soluzione delle controversie internazionali, Milano, Giuffrè, 1999;

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nonché, T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005, capitoli VI, XI e XII.

2) Giuliano - Scovazzi - Treves, Diritto internazionale, vol. II, Milano, Giuffrè, 1983;

3) Scovazzi, Elementi di diritto internazionale del mare, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2002;

nonché, T. Treves, Il diritto del mare e l'Italia, Milano, Giuffrè, 1995. Gli studenti che scelgano il programma di cui al punto 3) dovranno conoscere la

Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 10 dicembre 1982 e l’Accordo di applicazione del 29 luglio 1994 (reperibili, tra l’altro, in G.U., n. 285 del 19 dicembre 1994, suppl. ord. n. 164).

Il professor Treves riceve gli studenti il lunedì alle ore 11.00.

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Stefania Bariatti Cattedra Jean Monnet di diritto internazionale privato comunitario Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Contenuto e finalità della disciplina

Oggetto del corso è l’approfondimento della disciplina dei rapporti privati internazionali, il cui quadro generale viene illustrato nel corso base di Diritto internazionale. Sul presupposto delle nozioni generali già acquisite, verranno approfonditi aspetti specifici in ordine all’ambito della giurisdizione italiana, all’applicazione delle norme di diritto internazionale privato, all’efficacia delle sentenze e degli atti stranieri in Italia e all’assistenza giudiziaria internazionale in materia civile, con particolare attenzione alle più significative realizzazioni e ai più recenti sviluppi della cooperazione giudiziaria in materia civile in ambito comunitario e dei lavori della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.

Programma del corso

Le fonti del diritto internazionale privato italiano: il diritto comune, le convenzioni internazionali, il diritto comunitario. Il c.d. spazio giudiziario europeo e la “comunitarizzazione” del diritto internazionale privato e processuale nel quadro del titolo IV del Trattato CE. La determinazione dell’ambito della giurisdizione degli Stati membri dell’Unione europea e la circolazione internazionale delle relative decisioni. L’attuazione del programma sul riconoscimento reciproco delle decisioni in materia civile e commerciale in ambito comunitario. Gli atti comunitari basati sull’art. 65 del Trattato CE. I rapporti fra atti comunitari e convenzioni internazionali in materia di diritto internazionale privato e processuale. Le relazioni esterne

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comunitarie in materia di diritto internazionale privato e processuale. I lavori della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Si richiede la conoscenza delle nozioni contenute nel manuale di Diritto internazionale privato e processuale che è stato oggetto dell’esame di Diritto internazionale.

Per la preparazione dell’esame sono consigliati: 1) Carbone, Lo spazio giudiziario europeo in materia civile e commerciale: da

Bruxelles I al Regolamento CE 805/2004, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2006; 2) Bariatti, Casi e materiali di diritto internazionale privato comunitario, 2ª ed.,

Milano, Giuffrè, 2009; 3) De Cesari, Diritto internazionale privato dell’Unione europea, Torino,

Giappichelli, 2011, limitatamente alle pp. 175-306. Per gli studenti frequentanti è previsto un appello speciale alla fine delle lezioni.

Avvertenza All’esame è propedeutico l’esame di Diritto internazionale; si consiglia inoltre agli

studenti di sostenere l’esame dopo aver superato l’esame di Diritto processuale civile e aver seguito il corso di Diritto dell’Unione europea.

Nell’ambito del corso sono organizzati seminari su “gli atti comunitari in materia

di relazioni familiari” (con attribuzione di 3 crediti formativi) e sono previste attività integrative di approfondimento (partecipazione a un’udienza presso la Corte di Giustizia delle Comunità europee, con attribuzione di relativi crediti formativi. Il corso afferisce al Polo europeo Jean Monnet avente sede presso l’Università degli Studi di Milano (www.eurojus.it). DIRITTO PARLAMENTARE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Francesca Biondi Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Finalità e oggetto del corso

Il corso ha per oggetto lo studio del diritto costituzionale parlamentare, e mira all’approfondimento dei principi costituzionali che regolano l’organizzazione, il funzionamento e l’attività delle Camere. Si propone di fornire allo studente le nozioni giuridiche fondamentali e gli strumenti per comprendere il complesso dei rapporti politico-istituzionali che si sviluppano all’interno delle assemblee legislative, tra queste e gli altri organi dello Stato.

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Caratteristiche del corso Il corso ha carattere seminariale, in quanto si propone di affrontare le principali

questioni poste dal diritto parlamentare attraverso l’analisi di casi e pronunce della Corte costituzionale e della prassi parlamentare.

Agli studenti frequentanti sarà pertanto richiesta una partecipazione attiva alle lezioni attraverso lo studio dei casi di maggiore attualità o più controversi, anche attraverso la simulazione di processi costituzionali.

Verso la fine del corso (presumibilmente nel mese di novembre) verrà organizzata una visita al Parlamento.

Programma

I temi che saranno oggetto di specifico approfondimento riguarderanno: - le fonti del diritto parlamentare - la struttura del Parlamento - la legge elettorale e la verifica delle elezioni - il ruolo dei Presidenti di Assemblea parlamentare - la programmazione dei lavori - il procedimento legislativo, con particolare attenzione al procedimento di

conversione dei decreti-legge e di approvazione della legge finanziaria, di bilancio, rendiconto e assestamento

- la funzione parlamentare di controllo - lo status di parlamentare e la giurisprudenza costituzionale in tema di prerogative

parlamentari

Modalità dell’esame Per gli studenti frequentanti il corso ha carattere seminariale e l’esame sarà

sostenuto ragionando sui casi e le pronunce della Corte costituzionale analizzate a lezione.

Il programma dettagliato e i materiali saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito dell’Università.

Gli studenti non frequentanti possono preparare l’esame sul manuale redatto da N.

Lupo – L. Gianniti, Corso di diritto parlamentare, Bologna, Il Mulino, 2008. I regolamenti parlamentari possono essere consultati scaricando i testi aggiornati dai siti istituzionali della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

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DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Emilio Dolcini (Lettere A-D) Prof. Fabio Basile (Lettere E-N) Prof. Gian Luigi Gatta (Lettere O-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche Programma del corso

I corsi avranno per oggetto: 1) politica criminale e diritto penale; 2) le fonti; 3) i limiti all’applicabilità della legge penale; 4) la sistematica del reato; 5) il fatto; 6) l’antigiuridicità e le cause di giustificazione; 7) la colpevolezza; 8) la punibilità; 9) il tentativo e il concorso di persone nel reato; 10) unità e pluralità dei reati; 11) il reato circostanziato; 12) il sistema sanzionatorio e la commisurazione della pena.

Seminari

Il corso di lezioni verrà affiancato da seminari, destinati agli studenti delle tre cattedre (A-D/E-N/O-Z), che si svolgeranno secondo un calendario che verrà comunicato dopo l’inizio del corso. La frequenza attiva ai seminari consente l’acquisizione di 3 cfu (attività pratiche).

Libro di testo

G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2012 (disponibile da gennaio-febbraio 2012). Codice consigliato

G. Marinucci – E. Dolcini, Codice penale e norme complementari, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2011 (disponibile da settembre 2011).

Avvertenze: Fino agli appelli di febbraio 2012 gli studenti potranno preparare

l’esame su G. Marinucci – E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2009. A partire dagli appelli di maggio 2012, l’esame dovrà essere preparato sulla 4ª edizione dello stesso Manuale.

DIRITTO PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Carlo Enrico Paliero Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Politica criminale e sistematica del diritto penale

Oggetto del corso è l’approfondimento del vigente sistema penale (sostanziale) sotto il profilo strutturale e funzionale, ponendo quindi in relazione dialettica la sistematica così ricostruita con i principi e le finalità proprie di una politica criminale costituzionalmente orientata (espressiva dello Stato sociale di diritto).

Il corso si articolerà in una Parte generale e in una Parte speciale. Parte generale

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1. Funzioni e limiti del diritto penale 1.1. Le funzioni della norma penale (paradigmi imperativistici, paradigmi

normativistici e paradigmi funzionalistici) e le funzioni della sanzione penale (paradigmi generalpreventivi vs. paradigmi specialpreventivi)

1.2. Il diritto penale come limite invalicabile della politica criminale: i fondamenti costituzionali del diritto penale

1.3. Il tipo penale come limite garantista formale del funzionalismo penale; la tutela del bene giuridico come limite garantista sostanziale del funzionalismo penale 2. Funzioni e principi della politica criminale

2.1. La politica criminale come limite razionale del diritto penale 2.2. La funzione generale della politica criminale: la rielaborazione formalizzata

dei conflitti sociali 2.3. L’oggetto della politica criminale: la criminalità e la sua definizione 2.4. I limiti della politica criminale: principio di laicità e principio di umanità 2.5. Le funzioni specifiche della politica criminale e i principi che le governano:

principio di necessità; principio di effettività, principio di economia 2.6. Le dinamiche politico-criminali: consenso sociale e diritto penale; il fenomeno

della selezione penale; dinamiche sociali e legislazione penale

3. Politica criminale e sistematica del reato 3. 1. Il fatto tipico 3.1.1. La struttura del fatto tipico come illecito a modalità di lesione e come illecito

personalistico (disvalore della condotta, disvalore dell’evento, disvalore dell’intenzione)

3.1.2. I confini estremi della tutela del bene giuridico: i reati associativi e i reati a consumazione anticipata

3.1.3. Doveri di tutela del bene giuridico o doveri di fedeltà? I reati propri e i reati d’obbligo.

3.2. L’antigiuridicità 3.2.1. Collocazione e ruolo dell’antigiuridicità 3.2.2. Dinamiche sociali e funzioni delle scriminanti 3.2.3. Natura e struttura delle scriminanti paradigmatiche 3.3 La colpevolezza 3.3.1. Contenuto e funzione della colpevolezza 3.3.2. La colpevolezza come fondamento e la colpevolezza come criterio di

imputazione 3.3.3. Paradigmi di colpevolezza: naturalistico, normativo, funzionalistico 3.4. Sistematica del reato e paradigmi politico-criminali: oggettivismo vs

soggettivismo nel diritto penale Parte Speciale

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Strutture del tipo e funzione politico-criminale dei delitti contro il patrimonio. Testi per la preparazione dell’esame

C. E. Paliero, Codice penale e normativa complementare 2011/2012, Milano Cortina, 2011.

Inoltre: per gli studenti non frequentanti: G. Marinucci - E. Dolcini, Corso di

diritto penale, Milano Giuffrè, 2001, pagine 5-613; F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,

Padova, Cedam, ultima edizione. Per gli studenti frequentanti: Oggettivismo e soggettivismo nel diritto penale

italiano – Lezioni del corso, (a cura di Consulich-Perini) Milano, Cuem, 2006; C. Roxin, Politica criminale e sistema del diritto penale (a cura di S. Moccia),

Napoli, Esi, 2001, pp. 37-79; 109-173; F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,

Padova, Cedam, ultima edizione (limitatamente alle parti che verranno indicate durante il corso).

Nel corso del semestre di lezioni verrà tenuta una prova scritta facoltativa, su una

parte del programma, riservata ai soli frequentanti e verranno organizzati dei seminari di approfondimento sulla parte speciale.

DIRITTO PENALE PARTE SPECIALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Francesco Viganò Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma del corso

Il corso è destinato a studenti che già posseggano nozioni di base in diritto penale, e ha come obiettivo fondamentale l’acquisizione da parte degli studenti di una metodologia per la redazione di un parere relativo a casi in materia penale.

Durante le lezioni gli studenti saranno invitati a discutere assieme al docente dei possibili profili di rilievo penalistico dei casi presentati, con costante attenzione alla dimensione processuale delle questioni trattate. In particolare, gli studenti saranno di volta in volta invitati ad assumere le vesti della pubblica accusa e della difesa, per meglio enucleare i profili problematici relativi a ciascun caso e per esercitarsi a concepire l’applicazione del diritto penale come il frutto di un complesso procedimento a struttura dialettica, che prende le mosse dall’acquisizione della notizia di reato e prosegue sino all’eventuale esecuzione della sentenza di condanna.

Argomento principale dei casi trattati durante le lezioni sarà costituito dalle norme del codice penale che prevedono delitti contro la persona, la cui applicazione presuppone peraltro il sicuro dominio dell’intera parte generale, la quale costituisce parte integrante del programma d’esame.

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Le lezioni saranno affiancate da brevi cicli di seminari destinati a piccoli gruppi di studenti, nell’ambito dei quali i partecipanti saranno invitati a redigere almeno due pareri scritti, che verranno poi discussi e commentati assieme.

L’esame finale consisterà, per gli studenti frequentanti, nella redazione di un parere scritto su di un caso e in una successiva integrazione orale.

Gli studenti non frequentanti dovranno invece studiare i delitti contro la persona sul testo di seguito indicato. L’esame sarà, per gli studenti non frequentanti, esclusivamente orale e presupporrà parimenti la sicura conoscenza di tutti gli istituti di parte generale richiamati nel testo.

Si raccomanda dunque a studenti frequentanti e non frequentanti il ripasso sistematico di un manuale di parte generale, che è in ogni caso condizione per il superamento dell’esame.

Testo consigliato per gli studenti non frequentanti

F. Viganò (a cura di), I delitti contro la persona, in F. Palazzo – C. E. Paliero, Trattato teorico-pratico di diritto penale, Torino, Giappichelli, 2010 (di prossima pubblicazione).

Testo consigliato per il ripasso della parte generale

G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.

DIRITTO PENALE COMMERCIALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Carlo Benussi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Parte generale

1. Comportamenti economici e responsabilità penale: 1.1. la sfera dei beni giuridici tutelati; 1.2. i soggetti attivi e la paradigmatica delle condotte criminose: (reati propri vs

reati comuni), (reati di condotta, reati d’obbligo, reati di omesso impedimento); 1.3. le forme tipiche di imputazione soggettiva: (a) responsabilità ‘diretta’ e

responsabilità ‘delegata’; (b) responsabilità penale della persona fisica vs responsabilità penale della persona giuridica. Parte speciale

1. Il diritto penale fallimentare: le fattispecie di bancarotta. 2. Il diritto penale societario: i reati di false comunicazioni, l’ostacolo all’attività di

vigilanza e i reati di infedeltà. 3. Il diritto penale dei mercati finanziari: l’ostacolo alle funzioni di vigilanza della

Consob, il falso in prospetto, la falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione, l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato.

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Nell’ambito del corso saranno organizzati dei seminari di approfondimento con partecipazione attiva degli studenti frequentanti.

Testi per la preparazione dell’esame

C. Pedrazzi - A. Alessandri - L. Foffani - S. Seminara - G. Spagnolo, Manuale di diritto penale dell’impresa. Parte generale e reati fallimentari, edizione ridotta, Bologna, Monduzzi, 2003 (pp. 1-178; 213-216); gli studenti non frequentanti dovranno integrare la preparazione con la parte relativa ai reati fallimentari (pp. 178-211);

R. Zannotti, Il nuovo diritto penale dell’economia, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. 45-212; 271-322; 375-449); gli studenti non frequentanti dovranno integrare la preparazione con la parte relativa ai reati a tutela del capitale sociale (pp. 213-270).

DIRITTO PENITENZIARIO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Luca Lupária Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Il corso ha per oggetto l’analisi del complesso di norme che attengono alle

modalità di esecuzione delle sanzioni penali detentive e alla applicazione della custodia cautelare in carcere. Particolare attenzione viene riservata al sistema delle garanzie costituzionali e alle implicazioni di natura sovranazionale. Lo studio della disciplina viene completato dall’esame del panorama comparativo.

Programma

Le matrici costituzionali e il quadro internazionale. Il diritto penitenziario tra dimensione legislativa e realtà operativa. I soggetti dell’amministrazione penitenziaria e la magistratura di sorveglianza. Il trattamento penitenziario. Il trattamento dei collaboratori di giustizia e dei tossicodipendenti. Le misure alternative alla detenzione. Il procedimento di sorveglianza nelle sue linee evolutive. Il modello ordinario. I procedimenti atipici e quelli incidentali. Il reclamo. L’imputato detenuto. Testo consigliato

P. Corso (a cura di), Manuale della esecuzione penitenziaria, Bologna, Monduzzi, ultima edizione (esclusi i capitoli XI e XII).

È necessario disporre di un testo legislativo aggiornato.

Avvertenze Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame. Verranno svolte attività integrative a livello seminariale con attribuzione di crediti

formativi.

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DIRITTO PRIVATO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Nell’a.a. 2011-2012 il corso è dedicato ai grandi sistemi giuridici contemporanei.

Una particolare attenzione sarà dedicata al tema del diritto privato europeo.

Esami Gli esami si svolgono secondo il calendario programmato in un’unica prova orale.

Moduli integrativi Si avvisano gli studenti che il corso di diritto privato comparato ha attivato i

seguenti moduli integrativi a carattere seminariale: Presidi di legalità e strumenti di controllo a tutela dei mercati finanziari nei sistemi giuridici contemporanei e Lo sviluppo dei sistemi di risoluzione alternativa dei conflitti nei diversi sistemi giuridici contemporanei.

La frequenza di ciascun seminario dà diritto all’attribuzione di 3 crediti formativi.

Tesi di laurea Per l’assegnazione della tesi di laurea in Diritto privato comparato è necessario

presentare domanda scritta indicando: nome e cognome e numero di matricola; numero esami mancanti al completamento dei corsi; votazione ottenuta in diritto privato comparato; lingue conosciute. Le assegnazioni avvengono tre volte l’anno nei mesi di: ottobre, febbraio, giugno.

Testi per la preparazione dell’esame

1. A. Candian - A. Gambaro, Casi e materiali per un corso di diritto privato comparato, Torino, Giappichelli, 2007;

2. A. Gambaro - R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, 3ª ed., Torino, Utet; oppure K. Zweigert - H. Kötz, Introduzione al diritto comparato, vol. I, Princìpi

fondamentali, Milano, Giuffrè, 1992, vol. II, Istituti, Milano, Giuffrè, 1995.

Lettura consigliata R. Sacco, Che cos’è il diritto comparato, Milano, Giuffrè, 1992.

DIRITTO PRIVATO COMPARATO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Rossella Cerchia Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Il contratto negli Stati Uniti e in Inghilterra Il corso, che si articolerà in una struttura seminariale, avrà, anzitutto, per oggetto lo

studio in chiave comparatistica dei principali modelli contrattuali in Europa. Allo scopo, verranno ricercate e ripercorse le matrici culturali proprie dei modelli

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contrattuali dominanti nei principali sistemi giuridici di common law e civil law, verificandone punti di vicinanza e peculiarità. Tale ricerca verrà peraltro condotta anche alla luce del processo europeo volto all’edificazione di un diritto contrattuale comune.

Il corso, quindi, si concentrerà sulla disciplina dei contratti vigente negli Stati Uniti e in Inghilterra, disciplina che verrà studiata soprattutto con la presentazione e la discussione di casi giurisprudenziali che verranno messi a disposizione della classe.

Nel corso della discussione verranno messi in luce i punti di vicinanza o di divergenza con la disciplina italiana, verificando le ragioni di tali differenze.

Considerata l’assenza di opere in lingua italiana organicamente dedicate ai profili e alle problematiche oggetto del corso, verranno volta a volta segnalati e messi a disposizione i materiali di studio suggeriti.

Avvertenza

È indispensabile, per poter sostenere l’esame, aver frequentato le lezioni e una sufficiente padronanza della lingua inglese.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre] Prof. Elena Merlin (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale civile e le regole di svolgimento del processo civile, come disciplinate nei libri I e II del codice di procedura civile. Esso si propone essenzialmente di introdurre lo studente a una visione dinamica dei diritti soggettivi sostanziali visti nel momento della tensione verso la richiesta di tutela giurisdizionale e a una conoscenza approfondita soprattutto nella parte generale, intesa come insieme di principi costituenti la teoria generale del processo. Programma del corso

Il programma comprende: I) Principi costituzionali sulla funzione giurisdizionale - L’azione e l’eccezione - Le condizioni dell’azione - I presupposti processuali - La domanda giudiziale - La connessione di azioni - Il litisconsorzio - Il giudicato - La nullità degli atti processuali; II) Il processo di cognizione di primo grado; III) Le impugnazioni. Testi consigliati

F. P. Luiso, Diritto processuale civile, Vol. I e II, Milano, Giuffrè, ultima edizione; oppure, Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, voll. I e II, Torino,

Giappichelli, ultima edizione, per la prima parte e per la seconda parte Tarzia, Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima edizione, o F. P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. II, Milano, Giuffrè, ultima edizione

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Gli studenti frequentanti potranno utilizzare, in alternativa e a loro scelta,

integrandone la lettura con gli appunti delle lezioni, anche i seguenti testi: E. T. Liebman, Manuale di diritto processuale civile. Principi, 7ª ed., Milano, Giuffrè, 2007, con appendice di aggiornamento, e G. Tarzia, Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima edizione.

Si segnala allo studente la necessità di seguire la preparazione sui manuali dando

immediatamente lettura delle norme del codice di procedura civile e del codice civile via via citate, nonché di verificare la padronanza delle nozioni e degli istituti di diritto privato che sono spesso implicate nell’esposizione dei manuali.

Il corso potrà essere integrato con la frequenza dei seminari organizzati sui casi giurisprudenziali, secondo le indicazioni che saranno date dal docente durante il corso

La prof. Merlin riceve gli studenti il venerdì alle ore 15.00. Il tutorato per gli studenti è svolto dal Dott. Albert Henke, il giovedì dalle ore

11.00 alle ore 13.00, con esclusione dei mesi di luglio e agosto.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre] Prof. Laura Salvaneschi (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Contenuto e finalità della disciplina

La disciplina ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale in materia civile e il regime del processo civile. Programma del corso

Il programma comprende: 1) le nozioni e i principi fondamentali del processo civile italiano; 2) il processo ordinario di cognizione di primo grado; 3) i mezzi di impugnazione.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Liebman, Manuale di diritto processuale civile, Principi, 7ª ed., Milano, Giuffrè, 2007;

Tarzia, Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima ed. (comprensiva della riforma del processo civile attuata con legge del 18 giugno 2009 n. 69).

Avvertenza

È indispensabile l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato.

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Gli studenti potranno integrare il corso con la frequenza dei seminari organizzati presso la prima cattedra.

La prof. Salvaneschi riceve gli studenti il giovedì dalle ore 13.30 alle ore 14.30. DIRITTO PROCESSUALE CIVILE PROGREDITO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Cristina Vanz Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Contenuto e finalità della disciplina

La disciplina ha per oggetto il processo del lavoro nonché i principali procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile e in leggi speciali.

L’insegnamento della materia si svolgerà, in linea di principio, a livello istituzionale, ma sarà particolarmente approfondito con riguardo ai procedimenti cautelari.

Programma del corso

1. Il processo del lavoro. 2. I procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile, ai

titoli I e II (limitatamente ai capi I e VI). 3. Il procedimento per la cessazione degli effetti del matrimonio.

Libri di testo consigliati per la preparazione dell’esame Esame da 9 cfu: Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna,

2011, vol. II, pp. 85-245; AA.VV., Il processo cautelare, a cura di Tarzia e Saletti, 3ª ed., Cedam, Padova,

2008, (capitoli I-XIII), (N.B.: è in corso di realizzazione la 4ª edizione, che dovrebbe essere disponibile al momento dell’inizio del Corso. I capitoli da studiare rimangono immutati).

Esame da 6 crediti: Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna,

2011, vol. II, pp. 13-245; Saletti, Il nuovo regime delle misure cautelari e possessorie, Cedam, Padova,

2006. Avvertenze pratiche

Il corso base di Diritto processuale civile è propedeutico rispetto al presente. Le materie oggetto di tale corso, potranno costituire oggetto di interrogazione, in

riferimento ai temi del presente corso. È indispensabile la conoscenza dei testi normativi oggetto del corso e

l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato al 2011.

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È previsto lo svolgimento di due tipi di seminari facoltativi: l’uno, dedicato all’approfondimento di casi giurisprudenziali, parallelamente ai temi affrontati nel corso; l’altro, dedicato alla redazione degli atti processuali oggetto del corso.

Gli studenti che frequenteranno con esito positivo i seminari dell’uno o dell’altro tipo, avranno diritto a fruire dei 3 crediti addizionali previsti per le “altre attività”.

La prof. Vanz riceve gli studenti il lunedì alle ore 16.00.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE COMPARATO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Bruno Cavallone Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con avviso sul sito internet del Dipartimento di diritto pubblico, processuuale civile, internazionale ed europeo – sezione di diritto processuale civile.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Oreste Dominioni (Lettere A-D) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma del corso

Storia e politica delle tipologie processuali penali. La struttura del processo penale nel codice del 1988 e successive modifiche - La giurisdizione e il giudice. Principi costituzionali, ordinamento giudiziario, disciplina processuale - L’accusa e il pubblico ministero. Principi costituzionali, ordinamento giudiziario, disciplina processuale - L’imputato e le altre parti private. Il difensore. Principi costituzionali, disciplina processuale - Gli atti. Le invalidità - Il sistema delle prove - Le misure cautelari - Le fasi del procedimento. Indagini preliminari. Azione penale. Udienza preliminare. Riti alternativi. Giudizio. Impugnazioni. Giudicato. Organizzazione del corso

Le lezioni saranno affiancate da seminari

Indicazione del libro di testo per l’esame AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.

Avvertenza Non sono ammessi all’esame gli studenti che non abbiano superato l’esame di

Diritto penale.

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DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Novella Galantini (Lettere E-N) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma del corso

Il corso avrà per oggetto la disciplina del processo penale contenuta nel codice di procedura penale del 1988. A una preliminare disamina del sistema ordinamentale e della riforma dell’ordinamento giudiziario, seguirà l’analisi in dettaglio della normativa codicistica secondo una lettura orientata dall’art. 111 Cost. nella sua formulazione a tutela del giusto processo.

Premesso uno schema sullo svolgimento del rito nelle sue diverse forme (tribunale collegiale, tribunale in composizione monocratica, giudice di pace), saranno trattati i seguenti temi: soggetti e parti (giudice, pubblico ministero, polizia giudiziaria, persona sottoposta alle indagini e imputato, difensore, offeso dal reato, parte civile); diritto delle prove (disposizioni generali, mezzi di prova e di ricerca della prova); misure cautelari personali e reali; indagini preliminari e indagini difensive; funzioni del giudice per le indagini preliminari; incidente probatorio; chiusura delle indagini preliminari (archiviazione, esercizio dell’azione penale); udienza preliminare; procedimenti speciali; dibattimento; impugnazioni; giudicato penale e suoi effetti.

Gli argomenti verranno trattati anche sulla base della giurisprudenza costituzionale e di legittimità. Seminari

Il corso sarà integrato da seminari su specifici temi che verranno indicati all’inizio delle lezioni.

La frequenza e la partecipazione ai seminari potranno dar luogo alla attribuzione di crediti.

Testo consigliato per l’esame

AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010. Il manuale deve essere affiancato da un codice di procedura penale aggiornato.

La prof. Galantini riceve gli studenti il giovedì alle ore 16.00.

Cambio cattedra Il cambio di cattedra è consentito sulla base di motivi documentati riguardanti

l’impossibilità di frequentare le lezioni. La richiesta deve essere presentata entro l’inizio del corso.

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DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Daniela Vigoni (Lettere O-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma del corso

Il corso si propone di affrontare, nelle linee istituzionali, l’attuale assetto del procedimento penale, quale risulta dalla disciplina codicistica, nella dimensione statica relativa ai soggetti, agli atti e alle prove, nelle diverse articolazioni in fasi e gradi, e in materia di libertà personale.

Particolare attenzione sarà dedicata al profilo dinamico, e perciò: alla sequenza del procedimento ordinario (indagini preliminari, udienza preliminare, giudizio); alle varianti proposte dai riti alternativi (giudizio abbreviato, applicazione della pena su richiesta delle parti, giudizio direttissimo, giudizio immediato, decreto penale di condanna); alle peculiarità del procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica; ai giudizi d’impugnazione ordinari (appello, ricorso per cassazione).

Il corso sarà integrato da seminari, secondo temi e modalità che verranno indicati

all’inizio delle lezioni. È indispensabile l’utilizzo di un codice di procedura penale aggiornato.

Testo consigliato per l’esame AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE COMPARATO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Anna Maria Capitta Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma del corso

Parte generale Premessa la disamina dell’evoluzione storica e dei principi posti a fondamento dei

modelli di common law e di civil law, il corso avrà per oggetto l’analisi in chiave comparatistica delle discipline processuali vigenti in Italia, Inghilterra e Stati Uniti, avendo riguardo allo svolgersi del rito nella fase preliminare, nel giudizio e in sede di impugnazioni.

Verranno trattati in particolare i temi relativi ai rapporti tra indagini e dibattimento e alle regole in materia di prova anche alla luce del valore del giusto processo.

Il confronto verterà inoltre sulle peculiarità emergenti sul piano ordinamentale nei diversi sistemi: rapporti tra organi d’accusa e di giudizio, garanzie difensive dell’imputato e criteri di esercizio dell’azione penale costituiranno oggetto di espressa trattazione.

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Parte speciale La parte speciale sarà dedicata all’approfondimento di specifici temi che verranno

indicati durante il corso e che saranno trattati con il supporto di materiale integrativo.

Libri di testo per l’esame R. Gambini Musso (a cura di), Il processo penale statunitense. Soggetti ed atti, 3ª

ed., Torino, Giappichelli, 2009, limitatamente ai capitoli 1 e 2 (pp. 1-87); in alternativa: E. Amodio – C. Bassiouni (a cura di), Il processo penale negli Stati

Uniti d’America, Milano, Giuffrè, 1988 (con esclusione dei saggi n. 1 e 2 del capitolo I, del saggio n. 3 del capitolo III e dei saggi n. 1, 3, 4, 5 del capitolo IV);

N. Galantini, Profili della giustizia penale francese, Torino, Giappichelli, 1995; E. Amodio, Processo penale, diritto europeo e common law: dal rito inquisitorio

al giusto processo, Milano, Giuffrè, 2003 (con esclusione dei capitoli I, II, III e IV della parte prima e del capitolo III della parte seconda).

Ai fini del superamento dell’esame è necessaria la conoscenza della normativa

processuale italiana. Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame sulla base di un programma

differenziato che potrà essere concordato con il docente all’inizio del corso. DIRITTO PROCESSUALE PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Piermaria Corso Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Programma e finalità del corso

Il programma del corso, che implica la conoscenza del sistema processuale delineato dalle norme del codice di rito del 1988, ha per oggetto la ricostruzione del sistema normativo relativo all’accertamento della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato e, quindi, la riflessione sulle norme tracciate dalla l.n. 300/2000 e dal d. lgs. n. 231/2001 e successive modificazioni.

È onere dello studente, anche sulla scorta delle indicazioni date a lezione, avere un quadro aggiornato dei molteplici interventi normativi che hanno inciso sul testo originario del d. lgs. n. 231/2001.

Lo studio verrà svolto nel continuo raffronto degli istituti governati dalla normativa

speciale con quelli propri del codice di procedura penale, così da far risaltare gli elementi di raccordo tra la disciplina sul procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa e di applicazione delle sanzioni amministrative e la disciplina “madre” contenuta nel codice di procedura penale. Tutto ciò partendo dall’analisi della regola che sancisce, in via generale, l’applicazione all’ente stesso delle disposizioni processuali relative all’imputato.

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L’inquadramento dei rapporti fra accertamento del dovere di punire e accertamento della responsabilità amministrativa consentirà di individuare i pilastri portanti di un micro-sistema a sé stante rispetto alla realtà codicistica e, ciononostante, inevitabilmente esposto all’operare dei principi garantiti e delle regole processuali sancite dal codice di procedura penale vigente, in attuazione dei precetti costituzionali. Verranno altresì poste in rilievo le antinomie provocate dalla normativa processuale parallela allorché essa apre la via alla possibilità che l’ente rivesta una molteplicità di ruoli processuali. Tutto ciò esplorando la parte “statica” del sistema del d. lgs. n. 231/2001 e il settore “dinamico” delle regole tracciate nel decreto in oggetto (il che implicherà indagare sullo svolgimento – nel procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente – delle indagini preliminari e dell’udienza preliminare, dei procedimenti speciali, del giudizio, delle impugnazioni e dell’esecuzione).

Particolare attenzione verrà dedicata alla fase delle indagini conseguente

all’annotazione della notizia dell’illecito amministrativo, al procedimento di archiviazione della notizia medesima e al meccanismo di applicazione delle misure cautelari.

Libri di testo per l’esame

Giarda e altri (a cura di), Responsabilità “penale” delle persone giuridiche, Milano, Ipsoa, 2007;

in alternativa: Paolozzi, Vademecum per gli enti sotto processo, Torino, Giappichelli, 2006;

in alternativa: Bassi-Epidendio, Enti e responsabilità da reato. Accertamento, sanzioni e misure cautelari, Milano, Giuffrè, 2006;

in alternativa: Bernasconi (a cura di), Il processo penale de societate, Milano, Giuffrè, 2006.

Si consiglia di far precedere allo studio delle tematiche oggetto del corso un riepilogo delle corrispondenti materie istituzionalmente affrontate nel corso base di Diritto processuale penale. A tal riguardo si consiglia il volume AA.VV, Manuale di procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010.

Al fine di disporre di un quadro aggiornato sul c.p.p. e sul d. lgs. n. 231/2001 si consiglia l’utilizzo di :

Corso (a cura di), Il nuovo codice di procedura penale e le leggi complementari, Piacenza, RCS-Celt, 2011 o altro codice maggiormente aggiornato.

Ulteriore materiale bibliografico verrà indicato nel corso delle lezioni, assieme agli interventi giurisprudenziali più importanti. Il corso sarà integrato da seminari.

Il superamento dell’esame del corso base di Diritto processuale penale ha carattere

propedeutico

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DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Lorenza Violini (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Il corso ha per oggetto il diritto costituzionale moderno, sia nella sua evoluzione

storica sia nelle sue attuali tendenze. Esso verrà sviluppato alla luce dei diritti costituzionali di alcuni stati occidentali.

Nella prima parte il corso si propone di fornire le conoscenze teoriche riguardanti il diritto pubblico comparato, affrontando in particolare le problematiche relative alla definizione del metodo comparatistico e alla identificazione delle principali forme di stato e di governo dal punto di vista della loro definizione dottrinale. Nella seconda parte si esamineranno, più dettagliatamente, i sistemi costituzionali di alcuni tra i principali ordinamenti europei, avendo riguardo sia alla loro evoluzione storica, sia alle attuali problematiche costituzionali. Il corso, nella sua parte conclusiva, fornirà agli studenti esempi pratici del metodo comparatista, compiendo un esame più approfondito di alcune problematiche comuni agli ordinamenti democratici occidentali. Si prenderà, per esempio, la tutela offerta dai singoli ordinamenti a varie libertà costituzionali, verificando come la giurisprudenza costituzionale e le scelte legislative di ciascun ordinamento sono in grado di offrire risposte diverse a problemi simili e comuni.

Testi per la preparazione dell’esame

M. Volpi, Libertà e autorità, Torino, Giappichelli, 2000 (o ultima edizione disponibile);

G. Bognetti, La divisione dei poteri, Milano, Giuffrè, 2001 (o ultima edizione disponibile);

G. Bognetti, Federalismo, Torino, Utet, 2001 (o ultima edizione disponibile); G. Bognetti, Introduzione al diritto costituzionale comparato: il metodo, Torino,

Giappichelli, 1994 (o ultima edizione disponibile); L. P. Vanoni, Federalismo, regionalismo e sussidiarietà. Forme di limitazione al

potere centrale, Torino, Giappichelli, 2009. Avvertenza

La conoscenza della Costituzione e del diritto costituzionale italiano si presuppone. Il superamento dell’esame di Diritto costituzionale e dell’esame di Istituzioni di diritto privato è condizione preliminare per poter sostenere l’esame di Diritto pubblico comparato.

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DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Miryam Iacometti (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Il corso si propone di analizzare il principio della divisione dei poteri in senso

“orizzontale” (con riguardo, cioè, alla distribuzione delle funzioni tra gli organi dello Stato-apparato) e in senso “verticale” (in riferimento, invece, ai rapporti tra Stato federale e Stati componenti la federazione o tra Stato centrale e Regioni) nella trasformazione dello Stato da liberale a democratico e sociale. In tale percorso di studio, con metodo comparatistico e particolare attenzione ai principi fondativi del costituzionalismo occidentale e alla storia costituzionale, si esamineranno gli ordinamenti di Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e, in specie, Spagna. L’ordinamento spagnolo sarà, in particolare, analizzato sia quanto alla garanzia dei diritti che alla forma di governo ed alla forma di Stato (un tema, quest’ultimo, in relazione al quale le novità riguardanti le autonomie territoriali sono assai significative ed utili alla comparazione con il sistema italiano).

Per la preparazione dell’esame si consigliano i seguenti testi

G. Bognetti, Federalismo, Torino, Utet, 2001; G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001; R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 2009. Per gli studenti che intendano sostenere l’esame fruendo, però, di 6 crediti, i libri di

testo suggeriti sono i seguenti: G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001; R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 2009. Per superare l’esame, indipendentemente dal numero di crediti assegnati, è inoltre

necessaria la conoscenza delle Costituzioni di Stati Uniti, Francia (V Rep.), Spagna. Tali Costituzioni si trovano riprodotte in lingua italiana, in G. Cerrina Feroni, T.E. Frosini, A. Torre ( a cura di), Codice delle Costituzioni, Torino, Giappichelli, 2009.

Avvertenza

Si precisa che la conoscenza della Costituzione italiana e del relativo Diritto costituzionale si presuppongono e che l’aver superato l’esame di Diritto costituzionale e di Istituzioni di diritto privato costituisce condizione preliminare per sostenere l’esame di Diritto pubblico comparato.

Cambio di corso

Gli studenti che sono assegnati, in relazione alla lettera del loro cognome, all’una o all’altra cattedra, possono ottenere il passaggio all’altro corso, ai fini dei testi da preparare per l’esame finale, solo dimostrando di aver frequentato regolarmente le

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lezioni del corso al quale desiderano di essere assegnati in deroga alla regola generale. A questo scopo, verranno predisposti sistemi di controllo idonei ad attestare la frequenza del corso per almeno un numero di 30 ore di lezione.

DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Sara Valaguzza Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Programma del corso

Le forme dell’intervento pubblico nell’economia mostrano negli ultimi decenni notevoli mutamenti, anche per effetto del diritto sovranazionale.

In particolare, il diritto europeo impegna gli Stati membri ad adottare una politica economica “condotta conformemente al principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza”; al medesimo tempo esso riconosce l’importanza dei servizi di interesse economico generale per promuovere la coesione sociale e territoriale, “nell’ambito dei valori comuni dell’Unione”. Ciò ha comportato, da un lato, l’individuazione di nuovi veicoli che consentano alle amministrazioni pubbliche di esercitare attività di impresa (tra cui, in particolare, le società pubbliche e le società partecipate), dall’altro, l’introduzione di deroghe al principio dell’economia di mercato aperta.

La concorrenza è il metodo dal quale ci si attende efficienza economica, pur nell’assolvimento di compiti di interesse generale.

Inoltre, il subentrare di mercati di concorrenza alle situazioni di monopolio pubblico preesistenti, non è un fenomeno che si realizzi spontaneamente, come conseguenza della mera liberalizzazione dei mercati; al contrario, esso richiede interventi positivamente diretti allo scopo. Ciò significa che nuove misure pubblicistiche devono essere messe in atto, quanto meno nella fase di transizione.

Nel corso saranno analizzati gli strumenti giuridici utilizzati per dare risposta ai principali problemi posti dalla nuova configurazione dell’intervento dei poteri pubblici nell’economia.

In questo anno accademico, uno spazio particolare verrà riservato all’approfondimento della disciplina dei servizi pubblici e delle società partecipate.

Modalità di svolgimento

Con gli studenti frequentanti verrà impostato un metodo didattico basato sull’esame del materiale dottrinale e giurisprudenziale che sarà fornito a lezione.

Saranno inoltre previste delle forme di tutorato e delle attività seminariali svolte dagli studenti che hanno partecipato al corso durante gli anni precedenti.

Testo per la preparazione dell’esame

F. Trimarchi Banfi, Lezioni di diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli, 2007.

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Testo suggerito in aggiunta L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Roma – Bari, ult. ed.

DIRITTO PUBBLICO DELL’INFORMAZIONE E DELL’INFORMATICA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Marco Cuniberti Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso affronta le principali problematiche del diritto dell’informazione e della comunicazione, in una prospettiva attenta soprattutto alla valorizzazione dei principi costituzionali. Saranno oggetto di studio, in particolare, l’oggetto, le forme e i limiti della libertà di manifestazione del pensiero, l’ordinamento della professione giornalistica, il sistema radiotelevisivo nella sua evoluzione, dal monopolio pubblico sino all’avvento della tecnologia digitale. Particolare attenzione verrà anche dedicata ai problemi giuridici posti dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione: libertà di comunicazione e di espressione attraverso internet, responsabilità degli operatori, strumenti di regolazione della rete, trattamento dei dati personali.

Il corso sarà svolto soprattutto attraverso l’esame e il commento di casi giurisprudenziali.

Programma del corso

1. Libertà di manifestazione del pensiero e libertà di informazione: oggetto, forme e limiti. 2. L’ordinamento della professione giornalistica e la responsabilità del giornalista, del direttore e dell’editore. 3. La radiotelevisione: dal monopolio pubblico all’avvento del digitale; 4. La libertà di comunicazione e di espressione in rete: controlli e responsabilità.

Testo consigliato

AA.VV., Percorsi di diritto dell’informazione, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile.

Il prof. Cuniberti riceve gli studenti su appuntamento, da concordarsi contattandolo per posta elettronica, all’indirizzo [email protected].

DIRITTO REGIONALE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Barbara Randazzo Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Programma del corso

Il corso ha per oggetto la posizione costituzionale, l’organizzazione e le funzioni delle Regioni e il sistema dei loro rapporti con lo Stato, con le Province e con i Comuni. Al fine di delineare i tratti dell’assetto attuale del regionalismo italiano si

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muoverà dai suoi albori per giungere a esaminare l’organizzazione regionale nei nuovi Statuti, la potestà legislativa e amministrativa, l’autonomia finanziaria, nonché il contenzioso costituzionale fra Stato e Regioni dopo le riforme recate dalle leggi cost. n. 1 del 1999, n. 2 del 2001 e n. 3 del 2001 e le relative leggi di attuazione (l. n. 131 del 2003; l. n. 165 del 2004 e l. n. 42 del 2009).

Sarà dedicata particolare attenzione all’attuazione del cosiddetto federalismo fiscale.

Modalità di svolgimento

Il corso ha carattere seminariale; sugli argomenti trattati a lezione saranno distribuiti materiali didattici, costituiti prevalentemente da testi normativi e dalle pronunce della Corte costituzionale selezionate dalla docente, da leggersi in preparazione della discussione.

Nell’ambito del corso si svolgerà un seminario integrativo sul procedimento di formazione della legge regionale tenuto dal dott. Mauro Bernardis dirigente del Consiglio regionale della Lombardia.

Avvertenza

Lo studio del diritto regionale presuppone la piena conoscenza del diritto costituzionale. La materia comporta lo sviluppo di temi e problemi trattati nei corsi di Giustizia costituzionale e di Diritto pubblico comparato. Testi consigliati per l’esame

P. Caretti - G. Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009; oppure, A. D’Atena, I principi del diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2010. Per gli aggiornamenti sulla giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma

costituzionale si vedano i capp. XXXIV e XXXV b) delle edizioni 2003-2009 di: V. Onida - B. Randazzo (a cura di), Viva Vox Constitutionis, Milano, Giuffrè.

DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Iole Fargnoli Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Il corso è dedicato all’analisi del furto, il più antico e frequente tra gli illeciti, in cui

si estrinseca nella maniera più elementare l’istinto predatorio dell’uomo. Dato che ogni indagine sulle radici storiche di un istituto presuppone la conoscenza del suo regime attuale, si prenderanno le mosse dalle linee essenziali della disciplina vigente per procedere quindi alla lettura diretta delle fonti della giurisprudenza romana, che hanno via via disegnato la nozione di tale delitto. Ci si soffermerà in particolare su di una fattispecie particolare, quella del falsus procurator, del falsus creditor o, più in generale, di qui sciens indebitum accipit, al fine di verificare se e in che misura chi riscuoteva consapevolmente quanto non dovuto abbia continuato, per tutto il diritto classico, a essere punito come ladro.

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Testo consigliato I. Fargnoli, Ricerche in tema di furtum. Qui sciens indebitum accipit, Milano,

Giuffrè, 2006, con esclusione dei seguenti paragrafi: §§ 7-11 (pp. 71-96), §§ 14-15 (pp. 105-118), §§ 21-22 (pp. 163-171).

La traduzione italiana dei passi latini oggetto d’esame sarà disponibile presso sul

sito web del Dipartimento di diritto privato e storia del diritto http://www.dpsd.unimi.it/studenti.php.

Agli studenti frequentanti saranno distribuiti a lezione materiali specifici. Per chiarimenti o informazioni la Prof. Fargnoli è a disposizione degli studenti

durante il suo orario di ricevimento (lunedì ore 15.00), nonché all’indirizzo mail: [email protected]. DIRITTO ROMANO DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Ugo Bartocci Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Il corso è volto a ricostruire, attraverso una lettura diretta delle fonti, gli aspetti

giuridici delle dinamiche matrimoniali in Roma antica. Tenendo presente il regime esogamico che si articolava dapprima in termini intergentilizi e solo successivamente su un piano interfamiliare prevedendo unioni coniugali solo con donne estranee al proprio gruppo, sarà ricostruita la struttura e la funzione arcaica degli istituti definiti dall’ordinamento romano per l’attuazione di politiche di scambio matrimoniale; politiche svolte nell’ambito delle generali aree di scambio commerciali come testimoniato dal ricorrere nelle fonti del binomio commercium-conubium. Questa analisi permetterà di individuare procedure complesse in cui si articolavano atti di disposizione e atti di acquisizione come momenti distinti che troveranno solo in seguito sintesi nei cosiddetti atti di trasferimento. In tale prospettiva, attraverso lo studio degli sponsalia e dei modi in cui si attuava la conventio in manum e ampliando la ricerca oltre il diritto di famiglia, si cercherà di ricostruire l’origine della sponsio, un fondamentale atto dell’antico ius Quiritium, prescindendo dalla comune distinzione tra atti ad effetti obbligatori ed atti ad effetti reali.

Testo consigliato

U. Bartocci, Spondebatur pecunia aut filia. Funzione ed efficacia arcaica del dicere spondeo (Roma 2002).

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DIRITTO ROMANO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Francesca Pulitanò Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso, di natura seminariale, sarà condotto direttamente sulle fonti, con la lettura e la spiegazione di testi giurisprudenziali romani aventi ad oggetto quella che oggi definiamo ‘violenza morale’ (in latino ‘metus’). La nozione di metus sarà approfondita anche in connessione con il moderno regime dell’istituto, inquadrato dal Codice Civile nei vizi della volontà e disciplinato dagli articoli 1434 ss. In diritto romano esistevano tre diversi strumenti per ovviare alle conseguenze del negozio viziato da metus: la restitutio in integrum, l’azione di metus e l’eccezione. Di essi si studieranno le peculiarità, l’ambito di applicazione e le reciproche interazioni, temi su cui la dottrina romanistica ha sempre discusso vivacemente e che rivestono interesse anche rispetto all’attuale dibattito sul rapporto tra annullamento del contratto e azioni restitutorie. Programma d’esame

Il materiale per preparare l’esame è disponibile on line sul sito del Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto, al seguente percorso:

http://www.dpsd.unimi.it - sportello studenti - materiali per i corsi - sezione di diritto romano - diritto romano progredito

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà principalmente sui casi trattati a

lezione. La prof. Pulitanò riceve il mercoledì alle ore 11.00 (anche per l’eventuale

assegnazione di tesi di laurea su argomenti romanistici) ed è contattabile via e-mail all’indirizzo: [email protected].

DIRITTO SINDACALE E RELAZIONI INDUSTRIALI (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Maria Teresa Carinci Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di diritto del lavoro

Obiettivi formativi specifici

Il corso è dedicato all’approfondimento delle principali tematiche del diritto sindacale e delle relazioni industriali. Saranno trattati in modo particolarmente approfondito – attraverso l’analisi delle pronunce giurisprudenziali, dei contratti collettivi e l’intervento di operatori ed esperti del settore – i seguenti profili: la contrattazione collettiva con specifico riferimento all’analisi di un contratto collettivo, al rapporto tra contratto collettivo nazionale e contratto aziendale, nonché alla questione degli “accordi separati”; la libertà sindacale in azienda e i compiti delle rappresentanze sindacali in azienda; il procedimento di repressione della condotta

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antisindacale, con particolare attenzione agli aspetti processuali; lo sciopero nelle sue diverse modalità di espressione; lo sciopero nei servizi pubblici essenziali e il ruolo della Commissione di Garanzia.

In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una

costante frequenza delle lezioni.

Modalità d’esame Per gli studenti frequentanti, l’esame si svolge in forma orale sulla base del

materiale bibliografico che sarà comunicato dal docente all’inizio del corso e indicato nella bacheca della segreteria della sezione di diritto del lavoro e sul relativo sito internet (http://users.unimi.it/lavoro/).

È, inoltre, richiesta un’adeguata conoscenza del manuale Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, 2010.

Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolge in forma orale ed è richiesta

un’adeguata conoscenza dei seguenti manuali: Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, 2010; Lunardon – Magnani - Tosi, Diritto del lavoro. Sindacati, contratto e conflitto

collettivo. Casi e materiali, Torino, Giappichelli, 2009. Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la

preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.

Tesi di laurea Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e

in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Gli studenti interessati sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti, la domanda che può essere ritirata presso la segreteria della sezione di diritto del lavoro o scaricata dalle pagine del sito internet http://users.unimi.it/lavoro/.

I nominativi degli studenti assegnatari saranno resi noti tramite avviso affisso nella bacheca della sezione di diritto del lavoro e pubblicato sulle pagine del relativo sito internet.

DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Gaetano Ragucci (Lettere A-L) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Contenuto e finalità della disciplina

Esposizione istituzionale degli istituto di parte generale tributario e delle principali imposte.

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Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo unico (9 cfu)

Parte generale: (presentazione sommaria). Concetto e classificazione dei tributi. I principi costituzionali: la riserva di legge e le fonti; il principio di capacità contributiva. Principi comunitari. Struttura dell'imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti). Dinamica dell’imposta: gli adempimenti del contribuente; i poteri della pubblica amministrazione; il procedimento di imposizione; l’istruttoria; il contraddittorio; l’atto. Riscossione dei tributi. Processo (la giurisdizione tributaria, gli atti impugnabili).

Parte speciale: (presentazione sommaria) Le imposte dirette: l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); l’imposta sulle società (Ires). L’imposta sul valore aggiunto (cenni).

Indicazione dei libri di testo per l’esame

G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (parte generale per intero, a eccezione del cap. V (impugnazione degli atti impositivi e contenzioso, di cui andranno studiati i soli parr. 1,2,3,5 e 6), e del cap. VII. Parte speciale, limitatamente ai capp. I (a eccezione dei parr. 12 e 13), e II (limitatamente ai parr. 14 e 15), esclusi gli altri capitoli);

oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 10ª ed., Torino, Utet, 2009 (per intero, a eccezione dei capp.: III, XIV.XV. Della Parte V (La tutela), il solo cap. XVI, parr. da 1 a 3.1, 5, 5.1, 5.2, 5.3., 5.4; e F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino, Utet, 2008: Parte I, per intero, a eccezione dei capp. V,sez. II, VI, VII. Della Parte II, il solo cap. VIII, a eccezione della sez. IV. Parte III esclusa. Parte IV, la sola sez. I).

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.

All’esame sono propedeutici gli esami di Diritto commerciale e di Diritto processuale civile.

Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici (6 cfu)

Parte generale: (presentazione sommaria). Concetto e classificazione dei tributi. I principi costituzionali: la riserva di legge e le fonti; il principio di capacità contributiva. Struttura dell'imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti). Dinamica dell’imposta: gli adempimenti del contribuente; i poteri della pubblica amministrazione; il procedimento di imposizione; l’istruttoria; il contraddittorio; l’atto. Riscossione dei tributi.

Parte speciale: (presentazione sommaria) Le imposte dirette: l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); l’imposta sulle società (Ires). L’imposta sul valore aggiunto (cenni).

Indicazione dei libri di testo per l’esame

G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (parte generale per intero, a eccezione dei capp. V e VII. Parte speciale, limitatamente ai capp. I (a eccezione dei parr. 12 e 13), e II (limitatamente ai parr. 14 e 15), esclusi gli altri capitoli);

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oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 10ª ed., Torino, Utet, 2009 (per intero, a eccezione dei capp.: III, XIV.XV, e dell’intera Parte V);

e F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino, Utet, 2008 (Parte I, per intero, a eccezione dei capp. V, VI, VII. Della Parte II, il solo cap. VIII, a eccezione della sez. IV. Parti III e IV escluse).

Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.

All’esame è propedeutico l’esame di Diritto commerciale. Avvertenza

II presente programma per la preparazione dell’esame non dipende dall’ordinamento degli studi cui lo studente è iscritto.

Si avverte che, essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle propedeuticità, gli studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare il rispetto delle propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al piano di studi individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame. In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica. DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Maria Vittoria Cernigliaro (Lettere M-Z) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

Esposizione istituzionale degli istituti di parte generale del diritto tributario e delle principali imposte

Programma del corso per gli studenti della classe di laurea LMG/01 (9 crediti)

1 - Parte generale Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi

costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti) - Dinamica dell'imposta: l’azione amministrativa; la dichiarazione; l'istruttoria; l'avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione – Il processo tributario.

2- Parte speciale. Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) – L’imposta sul valore aggiunto.

Testi consigliati F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, ultima edizione,

Torino, Utet (per intero, con esclusione dei capp. XIV e XV); F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino,

Utet, 2008 (con esclusione dei capp. V, VI e VII e dei capp. IX e successivi).

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In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (con esclusione del cap. VII [violazione di norme e sanzioni] della parte generale e limitatamente ai capp. I [con esclusione dei § 12 e 13] e II [con esclusione dei §16, 17 e 18] della parte speciale, con esclusione dei restanti capitoli [III e IV]).

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,

munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato. Sono propedeutici gli esami di Diritto Commerciale e di Diritto processuale civile. Agli studenti frequentanti saranno successivamente indicati alcuni argomenti della

disciplina del reddito d’impresa che possono essere omessi.

Programma del corso per gli studenti già iscritti alle classi di laurea in Scienze giuridiche e Scienze dei servizi giuridici (6 crediti)

1 - Parte generale Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi

costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti) - Dinamica dell'imposta: l’azione amministrativa; la dichiarazione; l’istruttoria; l’avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione dei tributi.

2- Parte speciale Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) - L’imposta sul valore aggiunto.

Testi consigliati F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, ultima edizione,

Torino, Utet (per intero, con esclusione dei capp. XIV, XV e XVI); F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 8ª ed., Torino,

Utet, 2008 (con esclusione dei capp. V, VI e VII e dei capp. IX e successivi). In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2009 (con esclusione

dei capp. V [l’impugnazione degli atti impositivi e il contenzioso], VII [violazione di norme e sanzioni] della parte generale e limitatamente ai capp. I [con esclusione dei § 12 e 13] e II [con esclusione dei §16, 17 e 18] della parte speciale, con esclusione dei restanti capitoli [III e IV]).

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,

munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato. È propedeutico l’esame di Diritto commerciale. Agli studenti frequentanti verranno successivamente indicati alcuni argomenti

della disciplina del reddito d’impresa che possono essere omessi.

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Avvertenze comuni ai due corsi Il presente programma non dipende dall’ordinamento degli studi cui lo studente è

iscritto. Essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle propedeuticità, gli

studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare il rispetto delle propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al piano di studi individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame.

In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica.

DIRITTO TRIBUTARIO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Gaetano Ragucci Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Contenuto e finalità della disciplina

Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni istituzionali impartite nel corso base, e avrà per oggetto l’esposizione della disciplina del processo tributario, con approfondimenti relativi ai diversi tipi di giudizio, finalizzati all’acquisizione di conoscenze utili alla pratica professionale.

Esso sarà quindi composto da una prima parte di carattere teorico, cui farà seguito una parte dedicata alla illustrazione delle modalità di redazione degli atti del processo (ricorso, controdeduzioni, istanze, sentenze e ordinanze), nonché alla discussione di casi pratici. Programma del corso

Giurisdizione e competenza. Parti. Azioni. Tutela cautelare. Atti processuali. Il giudizio di primo grado. Prove. Eventi eccezionali. Decisione. Impugnazioni. Giudizio di ottemperanza ed esecuzione forzata. Approfondimenti. Indicazione dei libri di testo per l’esame

F. Tesauro, Manuale del processo tributario, Torino, Giappichelli, 2009. Ulteriori materiali di studio saranno indicati a lezione. Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal

fine, di un Codice tributario aggiornato.

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DIRITTO URBANISTICO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Alberto Roccella Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento di Diritto urbanistico ha per oggetto la disciplina delle attività delle pubbliche amministrazioni in un campo di particolare rilievo quale il governo del territorio, e ha pertanto il carattere di un corso speciale di diritto amministrativo.

L’insegnamento ha carattere teorico-sistematico e non descrittivo-pratico. Per affrontare utilmente lo studio della materia si richiede la piena conoscenza dei princìpi del diritto amministrativo sostanziale.

Il governo del territorio, come in passato l’urbanistica, costituisce materia di potestà legislativa concorrente. Si richiede quindi anche la conoscenza dei principi relativi all’autonomia legislativa e amministrativa regionale.

Programma del corso

Edilizia, urbanistica, governo del territorio. Legislazione statale e autonomia legislativa regionale. Disciplina urbanistica e regime della proprietà dei suoli. Gli standard urbanistici generali. Vincoli urbanistici e diritto all’indennizzo. La misura dell’indennità di espropriazione. I singoli tipi di piani urbanistici. Gli standard di indirizzo e coordinamento. Procedimento di formazione e variazione, contenuto, natura ed effetti dei piani. Rapporti tra i piani. Le lottizzazioni. Le misure di salvaguardia normali ed eccezionali. La tutela giurisdizionale nei confronti dei piani urbanistici. Il permesso di costruire. Il permesso in sanatoria. Il permesso in deroga. Il contributo di costruzione. La denuncia di inizio attività (d.i.a.) e la segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.). Pianificazione urbanistica, opere pubbliche ed espropriazione. Il procedimento di espropriazione. Illeciti urbanistici e sanzioni penali, civili, amministrative e accessorie. La tutela del paesaggio.

Il corso tiene in particolare considerazione la l. r. Lombardia 11 marzo 2005, n. 12, Legge per il governo del territorio (e successive modificazioni e integrazioni).

Testi consigliati per la preparazione all’esame

F. Salvia, Manuale di diritto urbanistico, Padova, Cedam, ultima edizione disponibile, con esclusione dei capitoli terzo e quarto della parte quinta (in conclusione del volume).

In alternativa, i soli studenti frequentanti potranno prepararsi all’esame integrando gli appunti delle lezioni con: P. Stella Richter, Diritto urbanistico. Manuale breve, Milano, Giuffrè, 2010.

È in ogni caso indispensabile la diretta conoscenza della legislazione vigente in materia di edilizia, urbanistica ed espropriazione considerata nel manuale. Gli studenti potranno utilizzare, tra le raccolte di fonti normative in commercio, il Codice del diritto urbanistico. Raccolta di fonti normative per lo studio universitario, a cura di A. Roccella, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore – Diritto allo studio, ultima edizione disponibile.

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La frequenza al corso di lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti non frequentanti devono prendere contatto con il docente prima di inserire la materia nel piano degli studi al fine di assumere informazioni indispensabili per la preparazione all’esame. ECONOMIA AZIENDALE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Bruno Rossignoli Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

L’Economia aziendale ha per oggetto di studio i principi e le regole fondamentali che guidano l’amministrazione delle aziende e, in particolare, delle imprese, dove per amministrazione si intende la complessa attività volta alla soluzione dei problemi di scelta di convenienza economica attinenti ai molteplici aspetti della struttura e del funzionamento delle aziende.

L’indirizzo di fondo del corso, focalizzato sulle imprese, mira a sviluppare l’attenzione su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un approccio aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche. Sotto questo profilo, vengono affrontati sia temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere monografico.

I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro concettuale di riferimento dell’attività delle imprese, con specifica attenzione alla struttura - assetti proprietari, organismo personale, assetti organizzativi, assetti tecnici, patrimonio, combinazione economica - e agli aspetti reddituali e finanziari della gestione aziendale.

I temi di carattere monografico hanno per oggetto i lineamenti della contabilità generale allo scopo di comprendere la derivazione del bilancio d’esercizio. In stretto collegamento, viene poi trattata la valutazione della “performance” aziendale attraverso l’analisi dei risultati di bilancio.

La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla illustrazione di casi di studio.

Programma del corso

A) Parte generale 1) Le aziende e le imprese. 2) Le imprese: la struttura, il soggetto giuridico e il soggetto economico; l’organismo personale, l’assetto tecnico, l’assetto organizzativo, il patrimonio, la combinazione economica. 3) L’amministrazione delle imprese: il principio di economicità e le condizioni di equilibrio reddituale e finanziario, le funzioni amministrative, le aree funzionali.

B) Parte monografica 1) Il capitale e il reddito: il capitale di funzionamento e il capitale netto, il reddito d’esercizio, la contabilità generale e la determinazione del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento, il bilancio d’esercizio. 2) L’analisi del bilancio e gli indicatori di risultato: la riclassificazione del bilancio, gli indicatori di bilancio, il sistema di coordinamento degli indicatori di bilancio.

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Testo consigliato per la preparazione dell’esame

B. Rossignoli, Materiali per lo studio dell’economia aziendale, Milano, Cusl, 2011.

Per gli studenti del corso di laurea in Servizi giuridici per operatori giudiziari: i primi quattro capitoli del testo consigliato per la preparazione dell’esame.

Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta. ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Bruno Rossignoli Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità del corso

L’Economia degli intermediari finanziari ha per oggetto di studio i principi e le regole fondamentali che guidano la struttura e il funzionamento degli intermediari finanziari, ossia delle imprese che, secondo differenti modalità operative e schemi di assunzione dei rischi, realizzano l’incontro tra domanda e offerta di finanziamenti e svolgono transazioni su strumenti finanziari.

Come per il corso di Economia aziendale, l’indirizzo di fondo mira a sviluppare le conoscenze di base su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un approccio aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche e, in particolare, di quelle in materia creditizia e finanziaria. Sotto questo profilo, vengono affrontati sia temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere monografico.

I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro di riferimento dell’attività svolta dagli intermediari finanziari delle diverse categorie - banche, società di finanziamento, intermediari nei mercati degli strumenti finanziari, gestori professionali di portafogli di investimento - con specifico riguardo alle banche e agli intermediari che operano nel settore del risparmio gestito.

I temi di carattere monografico hanno per oggetto i principali aspetti tecnico - economici delle operazioni creditizie e finanziarie effettuate dalle diverse tipologie di intermediari finanziari.

La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla illustrazione di casi di studio.

Programma del corso

A) Parte generale. 1) I lineamenti fondamentali del sistema finanziario: l’offerta e la domanda di finanziamento, le attività finanziarie, i circuiti di collegamento, gli intermediari finanziari, i modelli di intermediazione finanziaria, la regolamentazione e la vigilanza. 2) Gli intermediari finanziari. Assetto istituzionale e ambito operativo: l’attività bancaria e le banche, le società operanti nel settore finanziario, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, gli intermediari nei servizi di investimento. 3) I mercati degli strumenti finanziari: i mercati a pronti, i mercati a termine, i mercati degli strumenti derivati.

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B) Parte monografica. 1) I titoli di debito: i titoli di stato, le obbligazioni, gli altri titoli di debito. 2) I titoli di capitale: le azioni ordinarie. 3) Gli strumenti derivati: contratti a termine, contratti di tipo futures e options, swaps. 4) Prezzo, rendimento e rischi degli strumenti finanziari.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

B. Rossignoli, Istituzioni di economia degli intermediari finanziari, Milano, Cusl, 2012.

Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta. ECONOMIA DEL LAVORO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Giovanna Tagliabue Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Contenuto e finalità della disciplina

Il corso di economia del lavoro intende introdurre lo studente alla comprensione dei principali problemi e delle politiche del mercato del lavoro alla luce degli apporti teorici più rilevanti.

Programma del corso

Nella prima parte del corso si analizza la struttura ed evoluzione dell’occupazione, dell’offerta di lavoro e disoccupazione evidenziandone dimensioni e caratteristiche.

Nella seconda parte viene studiato il processo attraverso il quale imprese e lavoratori si incontrano sul mercato del lavoro, sia in un contesto perfettamente concorrenziale che nei mercati imperfetti (approccio neoclassico, approccio istituzionalista).

Nella terza parte si analizzano alcune importanti istituzioni e sistemi di regolamentazione che operano nel mercato del lavoro e le principali politiche pubbliche.

Indicazioni bibliografiche generali

Non vi è un singolo libro di testo che copra in maniera soddisfacente gli argomenti presentati, ma esiste una vasta letteratura sui punti affrontati. Ad ogni modo gli studenti potranno consultare:

Un manuale di macroeconomia (a loro scelta): 1. G. J. Borias, Economia del lavoro, (a cura di) A. Del Boca, Milano, Brioschi

Editore, 2010; 2. C. Lucifora (a cura di), Mercato, occupazione e salari: la ricerca del lavoro in

Italia, Milano, Mondadori 2003; 3. L. Brucchi (a cura di), Manuale di economia del lavoro, Bologna, Il Mulino,

2008. Il programma dettagliato ed eventuale materiale integrativo verrà fornito all’inizio

del corso.

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Modalità d’esame L’esame consisterà in una prova scritta e orale.

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Paola Parravicini Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

Scopo del corso è quello di offrire una descrizione, la più possibile aggiornata, del concreto svolgersi dei fenomeni produttivi. Verranno dunque illustrati i criteri attraverso i quali è possibile mettere a fuoco se un’unità produttiva, privata o pubblica, sia riuscita o meno a conseguire gli obiettivi dell’efficienza produttiva. Questi criteri vanno intesi in senso lato e comprenderanno quindi l’individuazione sia di tecniche efficienti che di dimensioni e di tassi di utilizzazione della capacità produttiva ottimali. Verranno discussi a questo proposito, relativamente a specifiche esperienze economiche, modelli econometrici in grado di stimare concrete funzioni di produzione e di costo. Si discuterà quindi delle forme di mercato all’interno delle quali l’impresa si trova a operare, evidenziando come contesto istituzionale e comportamenti specifici delle imprese si influenzino a vicenda in un complesso sistema di azioni e reazioni. Particolare attenzione, a questo proposito, verrà data ai problemi legati all’esistenza di imprese con posizione dominante e al controllo delle concentrazioni con riferimento sia ai prodotti omogenei che a quelli differenziati.

Il corso presuppone una buona conoscenza dell’economia politica.

Testi consigliati per la preparazione all’esame L. Pepall – D. J. Richards – G. Norman, Organizzazione industriale, Milano, Mc

Graw-Hill, 200. ECONOMIA MONETARIA E CREDITIZIA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Gianandrea Goisis Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso di Economia monetaria e creditizia affronta il tema dell’organizzazione efficiente di un sistema monetario e creditizio in una prospettiva sia interna che internazionale. A questo proposito verranno ridiscussi, in una fase introduttiva, i concetti di moneta, nelle sue varie accezioni, di banca e, più in generale, di intermediari finanziari. Verranno anche riesaminati, in un’ottica storica, i diversi sistemi di pagamento internazionali realizzatisi a partire dal XIX secolo. Particolare enfasi verrà poi posta sull’attuale sistema monetario europeo per quanto attiene alla sua genesi, alle sue condizioni di esistenza e di appartenenza e alle innovazioni nella

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strumentistica economica adottata. Il sistema creditizio verrà analizzato con particolare riferimento all’esperienza italiana, alle regole di comportamento e ai controlli ai quali, data anche la sua funzione monetaria, è sottoposto. Naturalmente non mancheranno, anche in una prospettiva di unificazione europea delle regole, confronti con altri sistemi creditizi evoluti.

Programma del corso

Il corso, per gli studenti frequentanti, avrà un taglio sostanzialmente seminariale e si avvarrà dei documenti ufficiali della politica monetaria europea e italiana e, in genere, delle authority preposte al controllo degli aggregati finanziari.

Le tesi verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi

economici.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame 1. È opportuna una revisione dei temi introduttivi di economia monetaria italiana e

internazionale su un moderno manuale di Economia Politica - Macroeconomia (con particolare riferimento alle parti relative alla moneta, ai tassi d’interesse e alle relazioni internazionali);

2. Banca d’Italia, Relazione annuale sul 2010, Roma 2011 (versione completa); il testo è disponibile gratuitamente presso tutte le sedi della Banca d’Italia e/o scaricabile liberamente tra le Pubblicazioni all’interno del sito www.bancaditalia.it, scegliendo relazione annuale;

3. BCE, Bollettino mensile, mese di settembre 2011, scaricabile liberamente dal sito: http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bce/;

4. Relazione annuale della Consob (versione più recente possibile). Tale relazione è scaricabile liberamente tra le Pubblicazioni all’interno del sito www.consob.it;

5. Banca Centrale Europea, Eurosistema, La Banca Centrale Europea, storia, ruolo e funzioni, Hanspeter K.Scheller, 2ª ed., 2006, scaricabile gratuitamente e in italiano dal sito della Banca Centrale Europea.

ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre] Prof. Paola Parravicini (Lettere A-D) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e una serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta e attuale comprensione della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti

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l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull’esigenza metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della realtà.

Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi economici.

Programma del corso

1. Oggetto e metodo dell’Economia politica. Cenni di storia del pensiero economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi, ecc.

2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione, efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Teoria dell’informazione. Costi sociali, condizioni generali del benessere e giustizia economica.

3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito. Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici internazionali. Alcuni modelli di equilibrio macroeconomico generale.

Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema

prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame. Modalità d’esame

Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere una prova scritta intermedia (la cui data verrà comunicata a lezione) e successivamente, qualora l’esito della stessa sia stato positivo, una prova orale finale (entro il mese di febbraio 2012). Il voto sarà determinato dalla valutazione congiunta delle due prove sempre che siano entrambe positive.

Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli

previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Il docente si riserva comunque di procedere, in sede di registrazione del voto, a una valutazione orale della preparazione del candidato.

Data la non automaticità della registrazione degli scritti positivi, tutti gli studenti dovranno presentarsi nei giorni indicati per la registrazione del loro esame. In caso contrario la prova scritta, anche se positiva, verrà annullata.

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Cambi Cattedra Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle

procedure indicate il primo giorno delle lezioni, entro i primi quindici giorni dall'inizio del corso.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 3.6, 3.10, 3.11, 4.7, 4.8, 5.5, 5.14, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 6.4, 6.10, 6.14, 6.15, 7.12, 7.13, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice II e Appendice III al capitolo 1, Appendice I al capitolo 3, Appendice I e II al capitolo 4, e paragrafi A3 e A4 dell’appendice III al capitolo 4.];

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 1.10, 1.11, 4.10, 4.11, 4.15, 5.9, 5.10, 5.13, 5.14, 5.16, 5.17, 5.18, 6.13. Il capitolo 7 è da considerarsi interamente facoltativo. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice I al cap.2 e appendice I al cap.3; Appendice I al cap.5];

Possono altresì essere consultati, a livello integrativo: M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bollino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGraw-

Hill comp, 2007; O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000; M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.

ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre] Prof. Gianandrea Goisis (Lettere E-N) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e una serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta ed attuale comprensione della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull'esigenza metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della realtà.

Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi economici.

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Programma del corso 1. Oggetto e metodo dell’Economia politica. Cenni di storia del pensiero

economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi, ecc.

2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione, efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Teoria dell’informazione. Costi sociali, condizioni generali del benessere e giustizia economica.

3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito. Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici internazionali. Alcuni modelli di equilibrio macroeconomico generale.

Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema

prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame.

Modalità d’esame Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere una prova scritta

intermedia (la cui data verrà comunicata a lezione) e successivamente, qualora l’esito della stessa sia stato positivo, una prova orale finale (entro il mese di febbraio 2012). Il voto sarà determinato dalla valutazione congiunta delle due prove sempre che siano entrambe positive.

Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Il docente si riserva comunque di procedere, in sede di registrazione del voto, a una valutazione orale della preparazione del candidato.

Data la non automaticità della registrazione degli scritti positivi, tutti gli studenti dovranno presentarsi nei giorni indicati per la registrazione del loro esame. In caso contrario la prova scritta, anche se positiva, verrà annullata.

Cambi Cattedra

Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle procedure indicate il primo giorno delle lezioni, entro i primi quindici giorni dall'inizio del corso.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 3.6, 4.7, 4.8, 5.5, 5.6, 5.8, 5.12, 5.15, 5.16, 5.24, 5.25, 5.26, 5.27, 6.4, 6.5, 6.6, 6.10, 6.14, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5, 7.13, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice II e Appendice III al

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capitolo 1, Appendice I al capitolo 3, Appendice I e II al capitolo 4, e paragrafi A3 e A4 dell’appendice III al capitolo 4.];

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 [Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 4.11, 4.14, 4.15, 5.5, 5.9. Il capitolo 7 è da considerarsi facoltativo. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice I al cap.3; Appendice I al cap.5];

Possono altresì essere consultati, a livello integrativo: M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bollino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGraw-

Hill comp, 2007; O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000; M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.

ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre] Prof. Giovanna Tagliabue (Lettere O-Z) Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Contenuto e finalità della disciplina

L’economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale e una serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta e attuale comprensione della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull’esigenza metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della realtà.

Le tesi di laurea verranno assegnate in presenza di un adeguato curriculum di studi economici.

Si potranno organizzare, nel caso lo si ritenesse opportuno, incontri periodici a tema

prefissato, per gli studenti in ritardo d’esame.

Programma del corso 1. Oggetto e metodo dell’economia politica. Cenni di storia del pensiero

economico. I problemi fondamentali dell’economia politica. Le unità di decisione economica e il loro coordinamento: mercato e pianificazione. Il sistema economico e le sue forme di organizzazione: capitalismo, socialismo, economia mista e di servizi, ecc.

2. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda e utilità. Produzione, efficienza e costi. Le forme di mercato. La distribuzione del reddito. Costi sociali, condizioni generali del benessere e giustizia economica.

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3. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito. Moneta e livello dei prezzi. Il sistema neoclassico e quello keynesiano. La curva di Phillips e la crisi degli anni ‘70. Gli effetti dell’espansione del settore pubblico. I cicli economici. La crescita e lo sviluppo dei sistemi economici. I problemi economici internazionali. Alcuni modelli d’equilibrio macroeconomico generale. Modalità d’esame

Studenti frequentanti: chi frequenta il corso potrà sostenere due prove scritte (la cui data verrà comunicata a lezione). Il voto sarà determinato dalla media delle due prove sempre che siano entrambe positive. Gli studenti che avranno riportato una valutazione positiva in ambedue le prove potranno anche chiedere, se lo desiderano, che la valutazione venga ulteriormente integrata da una prova orale.

Studenti non frequentanti: l’esame si svolge in forma scritta durante gli appelli previsti nel corso dell’anno. In caso di esito positivo di tale prova, lo studente potrà chiedere anche che la valutazione venga integrata da una prova orale. Tutti gli studenti, frequentanti e non, dovranno presentarsi nei giorni indicati per la registrazione del loro esame: il non farlo comporterà l’annullamento della prova. Cambi cattedra

Eventuali richieste di cambio cattedra potranno essere presentate, sulla base delle modalità delle procedure indicate il primo giorno di lezione, entro le prime due settimane dall’inizio del corso stesso.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 (indicazioni circa eventuali paragrafi che potranno essere considerati facoltativi verranno fornite a lezione);

G. Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II), 9ª ed., Padova, Cedam-W. Kluwer, 2009 (indicazioni circa eventuali paragrafi che potranno essere considerati facoltativi verranno fornite a lezione).

Possono altresì essere consultati, a livello integrativo: M. L. Katz - H. S. Rosen - C. A. Bolino, Microeconomia, 3ª ed., Milano, McGraw-

Hill comp, 2007; O. Blanchard, Macroeconomia, Bologna, Il Mulino, 2000; M. Zenga, Richiami di matematica, Torino, Giappichelli, 1992.

ECONOMIA POLITICA PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Luigi Prosperetti Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Il corso discuterà l’applicazione dell’analisi economica a una serie di

problematiche giuridiche rilevanti.

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Dopo alcuni richiami di economia elementare, e un’introduzione non tecnica all’analisi economica del rischio e dell’incertezza, il corso analizzerà – dal punto di vista economico - vari aspetti della teoria della responsabilità civile e della valutazione del danno, con varie applicazioni riguardanti proprietà intellettuale e antitrust. Sarà inoltre fornita una breve introduzione all’analisi economica del diritto penale, con particolare riguardo alla corruzione.

Testo consigliati per la preparazione dell’esame

L. Prosperetti, Economia Politica Corso Progredito: Analisi economica e diritto – Appunti delle lezioni. Disponibile sul sito http://armida.unimi.it.

Modalità di svolgimento dell’esame: prova orale.

ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Marcella Balestri Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Contenuto della disciplina

Il pregio e la ricchezza delle testimonianze, assai diverse, che consentono di ricostruire il “corpo del diritto romano”, nella varietà delle norme e degli istituti in cui si esprime, possono rappresentare anche oggi un’utile occasione di addestramento per l’interprete, spesso chiamato a un’analisi critico ricostruttiva dei testi.

Il corso, rivolto a studenti che abbiano già superato l’esame di Storia del diritto romano, ha carattere seminariale.

Fonti, sussidi didattici e ragguagli di bibliografia vengono forniti a lezione. FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre] Prof. Mario Jori (Lettere A-D) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Il corso esporrà i principali problemi dell’approccio al diritto della filosofia

analitica del diritto.

Testi (comuni a studenti frequentanti e non frequentanti) M. Jori - A. Pintore, Manuale di teoria generale del diritto, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 1995; H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000. Si informano gli studenti che sul server web dell’università, all’indirizzo:

http://mirror.ctu.unimi.it/ si trova un test di autovalutazione organizzato dalla cattedra in collaborazione con il CTU a disposizione di coloro che si preparano a sostenere l’esame. Il test è basato su una serie di domande su argomenti dei testi di esami, in raggruppamenti casuali e variabili. L’autovalutazione fornita da un test di questo

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genere può essere solo negativa, cioè la presenza di una o più risposte errate indica una preparazione certamente insufficiente, ma risposte tutte corrette non assicurano che la preparazione sia sufficiente. FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre] Prof. Paolo Di Lucia (Lettere E-N) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Oggetto e finalità del corso

Il corso ha per oggetto l’analisi dei presupposti e degli strumenti della scienza giuridica contemporanea. Nella prima parte del corso verranno esaminati, in particolare, sei concetti-chiave: diritto, giustizia, norma, ordinamento, validità, atto. Nella seconda parte del corso verranno analizzate le procedure logiche adottate dai giuristi nell’interpretazione e nell’applicazione del diritto. Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti frequentanti

1. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica, Torino, Giappichelli, 2011;

2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura di P. Di Lucia), Milano, Raffaello Cortina, 2002 (i saggi da studiare verranno indicati dal docente a lezione);

3. G. Lorini – L. Passerini Glazel (a cura di), Filosofie della norma, Torino, Giappichelli, 2012 (i saggi da studiare verranno indicati dal docente a lezione).

Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza (9 cfu) e per gli studenti non frequentanti iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia (9 cfu)

1. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica. Torino, Giappichelli, 2011;

2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli - Mario Jori, Filosofia del diritto, (a cura di Paolo Di Lucia), Milano, Cortina, 2002. [Sono da studiare i saggi di Croce, Reinach, Hohfeld, Ehrlich, Del Vecchio, Znamierowski, Kelsen, Santi Romano, Perelman, Radbruch, Capograssi, Pigliaru, Ross, Scarpelli, Hart, Olivecrona (pp. 1-80, pp. 93-176, pp. 191-267).]

Si consiglia, inoltre, la lettura di: A. G. Conte – P. Di Lucia – A. Incampo – G. Lorini – W. Zelaniec, Ricerche di

Filosofia del diritto. Torino, Giappichelli, 2007.

Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla Facoltà di Giurisprudenza (Scienze dei servizi giuridici) (6 cfu) e per gli studenti non frequentanti iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia (6 cfu).

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1. H. Kelsen, Teoria generale del diritto e dello stato, Milano, Etas, 2009 (pp. 1-165);

in alternativa per gli studenti iscritti alla facoltà di Lettere e Filosofia: J. R. Searle, Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana. Milano, Raffaello Cortina, 2010 (escluso il cap. VII. Il potere);

2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura di P. Di Lucia), Milano, Raffaello Cortina, 2002. (Sono da studiare cinque saggi a scelta.).

Il prof. Di Lucia ([email protected])riceve gli studenti il mercoledì alle ore

10.30 in Dipartimento.

FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre] Prof. Claudio Luzzati (Lettere O-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Scopo del corso. Il corso avrà una funzione prevalentemente introduttiva. La

filosofia del diritto, concepita come meta-giurisprudenza, fornirà strumenti per riflettere sulle attività dei giuristi positivi.

Svolgimento del corso. Le lezioni quest’anno verteranno sulla definizione di “diritto” e sull’analisi di alcuni concetti giuridici fondamentali quali per esempio quelli di norma, fonte, ordinamento e diritto soggettivo. Si presterà inoltre una speciale attenzione ai problemi interpretativi, in particolare a quelli relativi alla struttura aperta, alle clausole generali e ai principi del diritto.

Testi per gli studenti frequentanti

a) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1, Torino, Giappichelli, 2010;

b) C. Luzzati, Principi e princìpi. La genericità nel diritto, in via di pubblicazione presso l’editore Giappichelli;

c) I materiali che verranno che verranno indicati man mano durante il corso.

Testi per gli studenti non frequentanti 1) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1, Torino,

Giappichelli, 2010; 2) H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000; 3) H. L. A. Hart, Il concetto di diritto, Torino, Einaudi, 2002 (fino al VII capitolo

incluso). Sarà sempre possibile adattare il programma a interessi personali, purché ciò sia

previamente concordato con la cattedra. Il prof. Luzzati resta a disposizione degli studenti per ogni chiarimento. Si

suggerisce di ricorrere alla posta elettronica per le richieste d’informazioni più

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semplici. Sarà data regolarmente risposta, sempre che non si tratti di notizie già pubbliche o facilmente reperibili.

L’indirizzo è il seguente: [email protected] FILOSOFIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Mario Ricciardi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Argomento del corso

Teorie contemporanee delle giustizia.

Scopo del corso Proviamo a immaginare che un gruppo di persone si impegni in un’attività per il

mutuo vantaggio, adottando a tale scopo regole di condotta che stabiliscano in che maniera saranno suddivisi oneri e benefici della cooperazione sociale tra coloro che prendono parte allo sforzo comune. In simili circostanze, tipicamente, emergono questioni di giustizia. Nel corso del presente anno accademico esploreremo le caratteristiche di situazioni di questo tipo, adottando come guida la teoria della giustizia come equità (justice as fairness) di John Rawls. L’obiettivo del corso, che procede attraverso la lettura e la discussione di una serie di saggi, è di acquisire familiarità con la teoria di Rawls e con alcune delle critiche che le sono state rivolte negli ultimi quaranta anni da parte di alcuni dei più importanti filosofi del diritto e della politica contemporanei.

Programma del corso

Si comincia con Are There Any Natural Rights? (1955) di H.L.A. Hart, un lavoro in cui il filosofo britannico prefigura alcune delle idee più importanti della teoria della giustizia come equità (justice as fairness) che John Rawls avrebbe sviluppato nel suo libro del 1971, A Theory of Justice, che ancora oggi è considerato il principale contributo al dibattito contemporaneo sulla teoria della giustizia. Si procede con Justice as Reciprocity (1971), uno scritto che Rawls aveva preparato per l’insegnamento prima della pubblicazione del libro del 1971. Si tratta di un lavoro che si presta, proprio per lo scopo per cui era stato redatto dall’autore, a fare da introduzione alla formulazione matura delle idee di Rawls. In questo saggio, in particolare, emerge l’importanza della nozione di reciprocità per spiegare il carattere che avrebbe un accordo su principi di cooperazione equi (fair). Seguono alcuni tra i contributi più rappresentativi alla discussione sulla teoria di Rawls. In Justice and Rights (1973) Ronald Dworkin discute il metodo di Rawls e i fondamenti della sua teoria della giustizia, soffermandosi in particolare sulla concezione dell’eguaglianza che essa presuppone. In Distributive Justice (1973) di Robert Nozick troviamo invece l’attacco più vigoroso alla concezione della giustizia proposta da Rawls, e la presentazione di una prospettiva alternativa basata sui diritti naturali delle persone. Al libertarismo di Nozick, e alla sua difesa del libero mercato, si contrappone la critica

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socialista di G.A. Cohen in Robert Nozick and Wilt Chamberlain: How Patterns Preserve Liberty (1979). L’itinerario si conclude con la versione rivista di Social Justice (1987) di Tony Honoré, che discute alcuni problemi emersi nei saggi precedenti, prendendo in considerazione le conseguenze pratiche dell’applicazione di diverse concezioni della giustizia sociale all’interno di una società. Tutti i saggi oggetto del corso, in traduzione italiana, sono inclusi nell’antologia indicata in bibliografia.

Parole chiave

Libertà, Diritti, Eguaglianza, Cooperazione, Competizione, Contratto, Obbligazioni, Mercato, Scambio, Retribuzione, Pena, Risarcimento, Volontarietà.

Modalità dell’esame

La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale. Per gli studenti frequentanti e non frequentanti il programma è lo stesso. Gli

studenti possono contattare il docente per discutere la possibilità di concordare un programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto dei loro interessi personali.

Gli studenti possono contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

Bibliografia Mario Ricciardi (a cura di), L’ideale di giustizia, Università Bocconi Editore,

Milano 2010

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (crediti 6) [secondo semestre] Maria Elisa D’Amico Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Contenuto e finalità della disciplina

Nell’ambito del corso viene analizzato il ruolo della Corte costituzionale nella forma di governo italiana, attraverso l’esame delle sue specifiche competenze.

Particolare attenzione è rivolta all’analisi del giudizio sulle leggi, con riguardo soprattutto al giudizio “in via incidentale”: questa parte del corso è caratterizzata dal ricorso all’esame diretto dei casi attinenti alle principali problematiche del processo costituzionale, effettuato dagli studenti sotto la guida del docente.

Verranno esaminati in modo specifico i seguenti argomenti: a) la legittimazione del giudice a quo; la rilevanza della questione di costituzionalità; il thema decidendum, con attenzione al rapporto fra Corte costituzionale e giudici comuni; b) il giudizio dinanzi alla Corte: il procedimento; i soggetti del processo; i poteri istruttori; c) la tipologia delle decisioni della Corte, con particolare riguardo alle tecniche interpretative e manipolative; d) gli effetti delle decisioni costituzionali.

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Nella seconda parte del corso verranno analizzate le ulteriori competenze della Corte costituzionale: a) il giudizio di legittimità costituzionale “in via principale”; b) i conflitti di attribuzione fra Stato e Regioni; c) i conflitti di attribuzione fra poteri dello Stato; d) il giudizio di ammissibilità del referendum.

In questa parte del corso l’esame dei casi è finalizzato a specifici interessi degli studenti o all’approfondimento delle decisioni più recenti.

Testi per la preparazione all'esame

L’esame potrà essere preparato sul manuale E. Malfatti - S. Panizza - R. Romboli, Giustizia costituzionale, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2011.

Per i soli studenti frequentanti sono previste prove scritte sulla parte attinente al

giudizio «in via incidentale» e, nell’esposizione orale, è richiesto soprattutto l'approfondimento dei casi.

Le decisioni della Corte costituzionale che verranno trattate a lezione sono

reperibili sul sito internet www.cortecostituzionale.it o www.giurcost.org. Ancora, per un panorama delle tendenze più recenti della giurisprudenza possono essere utilmente lette le relazioni in occasione delle conferenze stampa annuali del Presidente della Corte, nel sito www.cortecostituzionale.it, sezione Documentazione, oppure in Giurisprudenza costituzionale. Altro strumento utile per l’inquadramento della giurisprudenza costituzionale può essere rinvenuto nelle rassegne sulla giurisprudenza degli anni dal 2002 al 2008, pubblicate in Viva Vox Constitutionis, a cura di V. Onida e B. Randazzo, Milano, Giuffrè.

Si ricorda agli studenti che tutte le comunicazioni relative al corso possono essere

reperite sulla piattaforma Ariel.

Nel corso del secondo semestre, la professoressa riceve il venerdì alle ore 9.30. Durante le sessioni d'esame, il ricevimento si tiene nell'aula e nel giorno degli appelli. GIUSTIZIA COSTITUZIONALE SOVRANAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Barbara Randazzo Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto costituzionale

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone l’approfondimento del ruolo della Corte europea dei diritti dell’uomo quale giudice preposto alla tutela dei diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, aperta alla firma a Roma il 4 novembre 1950 (ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 4 agosto 1955, n. 848). La Corte di Strasburgo e la Convenzione operano nell’ambito del sistema del Consiglio d’Europa, istituito a Londra con lo Statuto del 5 maggio 1949 all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, al fine di impegnare gli allora dieci Stati firmatari (ora

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quarantasette) al rispetto del patrimonio comune di valori fondato sui principi di libertà individuale, di libertà politica e sulla preminenza del diritto. Benché la Convenzione europea dei diritti preveda due vie di accesso alla Corte EDU, uno per gli Stati (art. 33 CEDU) e uno per i singoli (art. 34 CEDU), sarà oggetto di studio soltanto quest’ultima, in base al testo modificato dal Protocollo n. 11 entrato in vigore il 1° novembre 1998, il quale ha conferito al singolo un vero e proprio diritto di azione a tutela dei diritti garantiti dalla Convenzione e dal Protocollo n. 14 entrato in vigore il 1° giugno 2010 che ha apportato significative modifiche procedurali.

L’assunzione della Corte europea tra le Corti costituzionali è stata oggetto di discussione sia in ragione della diversa natura delle fonti che esse sono chiamate ad applicare (CEDU e Costituzioni nazionali) sia del tipo di giudizio (da un lato, il ricorso individuale, dall’altro il controllo sulle leggi, la decisione dei conflitti di attribuzione tra poteri e tra enti, il ricorso diretto a tutela dei diritti). Nell’ambito del corso ci si soffermerà sulle ragioni che giustificano l’accostamento tra i due strumenti di tutela e tra i due tipi di Corti.

Sul piano del diritto interno, inoltre, l’attrazione della Convenzione europea dei diritti e del suo giudice tra gli strumenti costituzionali di tutela, trova piena giustificazione a seguito delle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007 rese dalla Corte costituzionale, con le quali si è affermato che, in virtù dell’art. 117, primo comma, della Costituzione (nel testo modificato dalla legge cost. n. 3 del 2001), le disposizioni della Convenzione europea, come interpretate dalla Corte EDU, possono essere assunte come “parametri interposti” nei giudizi di costituzionalità sulle leggi. Programma del corso

I parte - Il giudizio davanti alla Corte europea dei diritti 1. Introduzione sul sistema del Consiglio d’Europa. - 2. Composizione e

competenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. - 3. La titolarità dei diritti garantiti dalla Convenzione. - 4. La nozione di “vittima”, i soggetti legittimati a ricorrere, l’oggetto e le funzioni del giudizio. - 5. Le condizioni di ricevibilità del ricorso: il previo esaurimento dei rimedi interni e la sussidiarietà della tutela internazionale. - 6. I provvedimenti cautelari. - 7. Le tecniche argomentative della Corte. - 8. I contenuti e gli effetti delle pronunce dichiarative di violazione: la procedura di sentenza pilota. - 9. La Corte europea come giurisdizione costituzionale sovranazionale.

II parte – L’attuazione interna delle pronunce della Corte europea 1. La conformazione dell’ordinamento italiano agli obblighi discendenti dalla

Convenzione europea e dalla giurisprudenza della Corte EDU. 2. L’art. 117, primo comma Cost. e la giurisprudenza costituzionale in materia dopo le sentenze n. 348 e n. 349 del 2007. 3. – L’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Analisi degli strumenti e dei casi.

Modalità di svolgimento

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Le lezioni avranno carattere seminariale; saranno distribuiti materiali didattici, costituiti prevalentemente dai testi normativi di riferimento e dalle pronunce della Corte EDU selezionate dalla docente, da leggersi di volta in volta in preparazione dell’argomento della lezione, allo scopo di partecipare attivamente alla discussione. Anche se sarà fornita una traduzione italiana delle pronunce è consigliabile la lettura dei testi ufficiali disponibili in lingua francese e/o inglese (http//:www.echr.coe.int)

Le attività svolte durante le lezioni saranno valutate ai fini dell’esame.

Testo consigliato

B. Randazzo, Giustizia costituzionale sovranazionale: la Corte europea dei diritti dell’uomo, Milano, Giuffrè, in corso di pubblicazione;

oppure, Jacobs – White - Ovey, The European Convention on Human Rights, Oxford University Press, 2010, pp. 1-128. Avvertenza

Lo studio della giustizia costituzionale sovranazionale presuppone la piena conoscenza del diritto costituzionale. La materia comporta lo sviluppo di temi e problemi trattati nei corsi di Giustizia costituzionale e di Diritto internazionale.

INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre] Prof. Andrea Rossetti (Lettere A-L) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Epigrafe del corso

L’informatica non riguarda i computer più di quanto l’astronomia riguardi i telescopi. (Edsger Wybe Dijkstra)

Programma per gli studenti frequentanti.

Il corso inizierà con una parte introduttiva, in cui si descriverà, attraverso l’uso di metafore condivise, il funzionamento dei computer e della Rete. La parte monografica avrà come oggetto il concetto di documento: “Ontologie del documento digitale”. Nel corso delle lezioni saranno invitati esperti del mondo dell’ICT a parlare degli argomenti più attuali.

Il programma per gli studenti frequentanti, sotto forma di syllabus, sarà pubblicato prima dell’inizio del semestre sul blog del corso, Legal Informatics: http://users.unimi.it/infogiure.

Programma per gli studenti non frequentanti

Scienze giuridiche e Scienze per operatori dei servizi giuridici M. Jori, Elementi di Informatica giuridica, Torino, Giappichelli, 2006 (eccetto i

capitoli: 4, 5, 6, 8, 10); A. Rossetti, Legal Informatics II, Torino, Giappichelli (in formato elettronico,

uscirà a febbraio 2012);

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oppure, G. Vaciago, Digital Evidence, Torino, Giappichelli (in formato elettronico, novembre 2011). INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre] Prof. Giovanni Ziccardi (Lettere M-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Programma del corso

A) L’evoluzione dell’informatica giuridica e i suoi rapporti con la controcultura, con la libertà del codice e della cultura e con la libertà di manifestazione del pensiero.

B) Resistenza elettronica, attivismo digitale, hacking, censura e ribellione tecnologica.

I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame

sono: 1. G. Ziccardi, Informatica giuridica, Tomo I, 2ª ed. (aggiornata e ridotta), Milano,

Giuffrè, 2011; 2. G. Ziccardi, Hacker. Resistenza elettronica e libertà digitali, Marsilio, Venezia,

2011.

Testi degli anni precedenti Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e

dello stesso Autore, né la prima edizione del manuale (di colore verde). Non sarà possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra indicati. Durante il corso saranno comunicati i capitoli da studiare e le eventuali integrazioni dipendenti dal numero di crediti dell’esame.

Sito web, blog e contatti e-mail Il sito web del corso è all’indirizzo http://www.informaticagiuridica.net La e-mail del corso è [email protected]

Ricevimento studenti Il prof. Ziccardi riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30

nel suo ufficio.

INFORMATICA GIURIDICA AVANZATA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Pierluigi Perri Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Programma del corso

A) Privacy, sicurezza informatica, computer forensics e investigazioni digitali B) Tecnologia, sicurezza, hacking e ribellione alla macchina e all’autorità nella

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storia del cinema. I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame

sono: 1. G. Ziccardi, Informatica giuridica, Tomo II, 2ª ed. (aggiornata e ridotta),

Milano, Giuffrè, 2011; 2. P. Perri, Privacy, diritto e sicurezza informatica, Milano, Giuffrè, 2007, durante

il corso saranno comunicati i capitoli da studiare.

Passaggio al ciclo unico e integrazione dei crediti Gli studenti di Scienze giuridiche che hanno sostenuto l’esame negli anni passati (2

cfu), nel caso volessero ottenere, nel corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo unico, il riconoscimento della materia come insegnamento di 6 cfu dovranno integrare la preparazione portando in sede d’esame uno tra i seguenti testi: P. Perri, Protezione dei dati e nuove tecnologie. Aspetto nazionali, europei e statunitensi, Milano, Giuffrè, 2007;

G. Ziccardi, Hacker. Il richiamo della libertà, Venezia, Marsilio, 2011.

Testi degli anni precedenti Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e

degli stessi Autori, né la prima edizione del Tomo II del manuale (di colore verde). Non sarà possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra indicati.

Sito web, blog e contatti e-mail

Il sito web del corso è all’indirizzo http://cyberspacelaw.wordpress.com La e-mail del docente è [email protected]

Ricevimento studenti Il prof. Perri riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30 nel

suo ufficio.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre] Prof. Gianroberto Villa (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto privato.

Il corso riguarderà: ordinamento giuridico e interpretazione della legge; persone fisiche e persone giuridiche; beni; negozio giuridico e contratto; singoli contratti; gestione di affari altrui e arricchimento senza causa. Indicazione dei libri di testo per l’esame

Si suggerisce uno dei seguenti manuali, a scelta dello studente:

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P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile, limitatamente ai paragrafi da n. 1 a n. 70; da n. 108 a n. 285; da n. 330 a n. 381;

oppure AA.VV. (a cura di M. Bessone), Lineamenti di diritto privato, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile, limitatamente ai capitoli da I a X, XXII, da XXXV a LXII.

Il manuale scelto deve essere inoltre integrato con il seguente testo: U. Carnevali, Appunti di diritto privato, ultima edizione disponibile, Milano, Cortina, limitatamente alla “Parte generale”, capitoli I, II, III, IV.

Per l’adozione di altri manuali istituzionali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

È poi indispensabile la consultazione di una buona edizione aggiornata del codice civile e delle leggi collegate (per esempio, l’edizione a cura di De Nova, Bologna, Zanichelli).

Per un migliore apprendimento della materia e per una verifica della preparazione attraverso lo svolgimento di esercizi, si consiglia: P. Trimarchi, Esercizi di diritto privato, Milano, Giuffrè. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre] Prof. Gregorio Gitti (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Programma del corso

Ordinamento giuridico, fonti del diritto e interpretazione della legge. Persone fisiche e persone giuridiche. Le obbligazioni in generale: l’adempimento e le altre cause di estinzione delle

obbligazioni, la modificazione dei soggetti dell’obbligazione, l’inadempimento e la responsabilità contrattuale, le obbligazioni solidali, indivisibili, alternative, facoltative.

Gli atti illeciti e la responsabilità civile. Il contratto in generale: l’autonomia privata, la conclusione, i requisiti,

l’interpretazione, gli effetti, l’invalidità, la risoluzione. I singoli contratti: la vendita e gli altri contratti di alienazione a titolo oneroso; la

donazione; i contratti di utilizzazione di cose; i contratti di prestazione d’opera; i contratti di cooperazione nell’attività giuridica altrui; i contratti di credito e bancari; i contratti aleatori; i contratti diretti a dirimere controversie; la divisione.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, ultima edizione, Milano, Giuffrè (Sezioni: I, II, IV, V, VII e IX);

in aggiunta al manuale, è indispensabile la lettura e l’approfondimento di almeno una delle seguenti opere: G. Gitti (a cura di), L’autonomia privata e le Autorità

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indipendenti. Le metamorfosi del contratto, Bologna, Il Mulino, 2006; G. Gitti – G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Bologna, Il Mulino, 2008.

È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del

Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta in tal caso è limitata ad edizioni aggiornate all’anno in corso.

Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di Giorgio De Nova, Bologna, Zanichelli, ultima edizione.

Avvertenze

Il corso si articola in lezioni e seminari. L’ammissione all’esame orale è condizionata al superamento di una prova scritta

preliminare, articolata in quesiti a risposta multipla, cui dare soluzione con l’ausilio del Codice Civile, purché non commentato né annotato. Il regolamento della prova scritta sarà reso noto all’inizio del corso. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre] Prof. Francesco Delfini (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile Programma del corso

L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto privato.

Il corso avrà per oggetto: ordinamento giuridico e interpretazione della legge; persone fisiche e persone giuridiche; beni e pubblicità immobiliare; obbligazioni in generale; contratto in generale; i seguenti singoli contratti: vendita e altri contratti di alienazione a titolo oneroso; donazione; contratti di utilizzazione di cose; contratti di prestazione d’opera; contratti di cooperazione nell’attività giuridica altrui.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione (a oggi 18ª ed., 2009, pagg. 1-105; 153-336; 351-382; 407-440; 559-563);

in alternativa, da concordare con il docente, Torrente – Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, Giuffrè, 2009 (3-209; 347-425; 457-727).

Letture suggerite per l’approfondimento della materia: G. Gitti (a cura di), L’autonomia privata e le Autorità indipendenti. Le metamorfosi del contratto, Bologna, Il Mulino, 2006;

G. Gitti – G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Il Mulino, Bologna, 2008. È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del

Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione

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Prima di sostenere l’esame orale di Istituzioni di Diritto Privato I, che è unico

(consta del test scritto di ammissione e della prova orale), il candidato sosterrà con esito positivo un test scritto.

Il test scritto è comune a tutti gli studenti delle cattedre di Istituzioni di Diritto Privato I e II (O-Z).

Esso importa la conoscenza delle nozioni istituzionali sul programma di esame

(obbligazioni, contratto e contratti speciali, diritti reali, tutela dei diritti) e si articolerà in 12 domande a risposta multipla, cui dare risposta con l’ausilio del Codice civile (purché non commentato né annotato). Verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 9 punti su 12.

Il superamento della prova scritta consente l’ammissione a tutti gli appelli orali della medesima sessione.

Il mancato superamento della prova orale impedisce di sostenere nuovamente l’esame nell’appello immediatamente successivo della medesima sessione (salvo che intercorra fra un appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese).

In sostanza: test scritto: esito positivo: valido per tutta le date orali della sessione esito negativo: non c’è salto d’appello, si può accedere alla data dello scritto successivo

Prova orale: esito negativo: salto d’appello dell’orale e obbligo di sostenere nuovamente lo scritto.

È necessario iscriversi tramite il Servizio Sifa sia alla prova scritta sia all’esame

orale. Il programma di esame del corso di Istituzioni di Diritto Privato è quello

pubblicato sulla Guida dello Studente dell’anno corrispondente alla immatricolazione: a tal fine è necessario che lo studente in sede di esame esibisca copia del programma di esame del proprio anno di corso. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre] Prof. Ugo Carnevali (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Contenuto e finalità della disciplina

Nel secondo semestre l’insegnamento delle istituzioni di diritto privato ha per oggetto le nozioni fondamentali concernenti i seguenti istituti: gli atti illeciti e il danno extracontrattuale; i diritti della personalità; i diritti reali e il possesso; le obbligazioni; i titoli di credito; la tutela dei diritti; la famiglia; le successioni a causa di morte.

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Svolgimento del corso ed esami Il corso sarà svolto con l’ausilio di corsi di tutorato, che avranno la funzione di

migliorare e di verificare l’apprendimento degli studenti. E’ vivamente consigliata una partecipazione assidua e attiva ai corsi di tutorato: essa consentirà, all’atto dell’iscrizione all’esame, di dare la preferenza al tutor quale esaminatore.

Indicazione dei libri di testo

P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè (qualunque edizione purché successiva al 2005). Sono da studiare le seguenti Sezioni: Terza, Quarta, Settima, Ottava, Decima, Undicesima, Tredicesima, Quattordicesima. E’ da omettere la Sezione dodicesima (L’impresa).

Il manuale scelto dovrà inoltre essere integrato con il seguente testo: Carnevali, Appunti di diritto privato, 9a ed., Milano. Cortina 2010 (Parte generale; Capitoli II, IV e V; Parte speciale: la responsabilità civile). Lo studio della Parte speciale (Responsabilità civile) può sostituire la corrispondente parte del manuale.

Per l’adozione di altri manuali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

E’ indispensabile la consultazione di un’edizione aggiornata del codice civile e leggi collegate (si consiglia l’edizione a cura di G. De Nova, Bologna, Zanichelli). ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre] Prof. Fiorenzo Festi (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati con avviso sul sito internet del Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – sezione di diritto civile. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre] Prof. Daniele Maffeis (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto civile

Programma del corso

L’insegnamento delle Istituzioni di diritto privato ha per oggetto i seguenti istituti: famiglia e successioni a causa di morte; atti illeciti e responsabilità extracontrattuale; pagamento dell’indebito, gestione di affari altrui e arricchimento senza causa; proprietà, diritti reali, possesso e detenzione; comunione e divisione; tutela dei diritti; responsabilità patrimoniale del debitore; fallimento e altri procedimenti concorsuali; impresa e rapporto di lavoro subordinato; società; titoli di credito; contratti di credito e bancari; mandato e rappresentanza; mediazione; transazione.

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Indicazione dei libri di testo per l’esame P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione, in alternativa, A. Torrente - P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano,

Giuffrè, 2011. Letture suggerite per l’approfondimento della materia G. Gitti (a cura di),

L’autonomia privata e le Autorità indipendenti. Le metamorfosi del contratto, Bologna, Il Mulino, 2006,

G. Gitti - G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Il Mulino, Bologna, 2008. È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del

Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre] Prof. Ugo Bartocci (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Programma del corso

Le fonti di produzione del diritto. Le varie accezioni del termine ius. Il diritto delle persone: i soggetti del diritto, la famiglia. L’oggetto del diritto. La difesa dei diritti. Fatti e negozi giuridici. I diritti reali: proprietà, servitù, usufrutto, enfiteusi, superficie, pegno e ipoteca. Possesso e quasi possesso. Diritto delle obbligazioni. Diritto successorio. Le donazioni.

Testi indicato

M. Brutti, Il diritto privato nell’antica Roma, Torino, Giappichelli, 2011.

Avvertenza Il trasferimento di corso è consentito previa autorizzazione del titolare di quello di

appartenenza, per lettera, e di quello scelto. ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre] Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Le Istituzioni di diritto romano studiano l’insieme delle norme giuridiche che

hanno regolato la vita dei cittadini romani dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino alla morte di Giustiniano (565 d.C.), vale a dire nel corso di quasi millequattrocento anni. Esse offrono dunque, in primo luogo, la possibilità di seguire le trasformazioni di un sistema giuridico che - pur fedele ai suoi principi - seppe modificarsi

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profondamente, adeguandosi ai mutamenti sociali, economici e politici che trasformarono un borgo di pastori in un Impero che dominava il mondo. Ma l’importanza fondamentale del diritto romano negli studi di giurisprudenza è legata all’influsso che il diritto giustinianeo esercitò sulla formazione dei diritti di gran parte dei moderni paesi europei (e anche di alcuni paesi extraeuropei). Attraverso vicende che sono oggetto di altri corsi di studio di questa Facoltà, infatti, i principi, i concetti e molti dei precetti del diritto romano vennero assorbiti dai codici di questi paesi, così che lo studio del diritto romano è a tutt’oggi parte imprescindibile nella formazione dei giuristi.

Testo consigliato

E. Cantarella, Diritto romano. Istituzioni e storia, Milano, Mondadori, 2010. In alternativa può essere utilizzato qualunque altro manuale istituzionale, previo

accordo con il docente.

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre] Prof. Iole Fargnoli (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Programma del corso

Il corso è dedicato all’esposizione completa dei principi fondamentali del diritto privato romano con particolare riferimento ai seguenti argomenti: la pluralità dei sistemi giuridici romani, il processo privato nella sua evoluzione storica, le persone e la famiglia, gli atti e i negozi giuridici, la proprietà e gli altri diritti reali sulle cose, le obbligazioni, le successioni.

Libro di testo

G. Scherillo - F. Gnoli, Diritto romano. Lezioni istituzionali, 2ª ed., Milano, Led, 2005.

Esami di profitto

Le prove sono orali. Di integrazioni della didattica tradizionale (esercitazioni per gruppi di frequentanti, etc.) si terrà conto quando gli interessati si presenteranno a sostenere l’esame finale.

Assistenza agli studenti per la preparazione

Agli studenti frequentanti sarà data la possibilità di essere assistiti da ‘tutors’, per esercitarsi allo studio e alla comprensione della materia, ai fini dell’acquisizione di un profitto soddisfacente.

L’indirizzo e-mail del professore è: [email protected].

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MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [primo semestre] Prof. Andrea Gentilomo Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Introduzione: lo scopo del corso è fornire le nozioni di medicina legale necessarie

affinché il giurista possa utilmente orientare, nell’ambito applicativo forense, i suoi quesiti a chi svolge un’attività interpretativa a caratterizzazione eminentemente tecnica, quale, per l’appunto, il medico-legale. In altri termini, si tratta di affrontare la materia considerando che si tratta di una disciplina di confine la cui finalità è quella di fornire al giurista gli elementi bio-medici necessari per inquadrare una vicenda biologica sotto un profilo giuridico; collateralmente, saranno approfonditi quei campi in cui temi bio-medici mettono in discussione gli assetti giuridici tradizionali.

Testo per la preparazione all’esame

A. Cazzaniga - C. M. Cattabeni - R. Luvoni - R. Zoja, Compendio di Medicina legale e delle Assicurazioni, 12ª ed., Torino, Utet, 2006.

È molto consigliabile la frequenza al corso perché i temi sono affrontati in modo sensibilmente diverso da quello del testo. In ogni caso, sarà messo a disposizione a fine corso materiale integrativo.

Le lezioni si tengono presso l’Istituto di Medicina legale e delle assicurazioni, in

via L. Mangiagalli n. 37 (02-503.15700), il giovedì e il venerdì dalle ore 15.30 alle ore 17.30.

I colloqui con gli studenti si svolgono presso la medesima sede, il giovedì dalle 14 alle ore 15.00, tranne il primo giovedì del mese; durante il corso, al termine della lezione del giovedì.

Programma del corso

Biologia e diritto. La medicina legale come interfaccia. Qualche cenno di storia. Nascere e morire. Da evento naturale a processo bio-tecnologico. La procreazione medicalmente assistita. La morte cerebrale e il prelievo di organi a fini di trapianto.

L’intervento medico sul corpo. La liceità dell’atto medico e il consenso alla cura. Il trattamento sanitario obbligatorio (l. 180/1978). La rettificazione del sesso. Il trapianto di organi. L’interruzione volontaria di gravidanza e note generali sulla l. 194/78. La sperimentazione sull’uomo.

Lo stato psichico e le sue relazioni con il diritto. L’imputabilità. La capacità di agire.

Le indagini in materia penale. Le questioni generali. Causalità giuridica e causalità

biologica. Sopralluogo, autopsia, consulenza tecnica e perizia. Implicazioni biomediche nelle indagini su fatti delittuosi. Lesioni personali. Omicidio. Infanticidio. Altre ipotesi di morte di rilievo penale. Aborto delittuoso. I delitti a sfondo sessuale. I delitti contro la famiglia. I delitti contro la pietà per i defunti.

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L’interpretazione delle lesioni, del cadavere e delle tracce biologiche. Patologia forense. Veleni e avvelenamento. Tanatologia. Identificazione.

Le indagini in materia civile. Il danno alla persona da illecito. La tutela

assicurativa contro infortuni e malattia. Assicurazioni sociali. INPS (rischi protetti e tipo di garanzie; modalità di valutazione). INAIL (rischi protetti e tipo di garanzie; modalità di valutazione). Altre forme di tutela sociale. L’invalidità civile. Assicurazioni private. Infortuni. Invalidità permanente da malattia. Rimborso spese sanitarie. L’accertamento tecnico giudiziale (accertamento tecnico preventivo, CTU, consulenza di parte). L’accertamento tecnico extra-giudiziale (arbitrato).

L’attività medica nella sua relazione con il diritto. Le ipotesi di responsabilità

penale dolosa. Omissione di referto e di denuncia. Ritardo di atti di ufficio. Esercizio abusivo della professione. Violazione del segreto professionale. Le ipotesi di falso. La responsabilità colposa. Il concetto di colpa. Azione vs omissione. Criteri di accertamento della colpa. Risvolti penalistici e civilistici. Dalla colpa individuale all’errore di sistema (risk management in area sanitaria). ORDINAMENTO GIUDIZIARIO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Lotario Dittrich Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto processuale civile

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso ha per oggetto lo studio dell’organizzazione della giustizia in Italia sia sotto il profilo strutturale, sia sotto quello funzionale, con particolare riguardo ai rapporti esistenti tra l’organizzazione degli uffici e l’attuazione dei principi costituzionali del giusto processo, del giudice terzo e indipendente e della precostituzione degli uffici giudiziari.

Particolare attenzione verrà riservata alle riforme che si sono recentemente susseguite in materia, a cominciare dalla legge delega n. 150 del 25 luglio 2005 e per finire con la legge n. 111 del 30 luglio 2007.

Completeranno il corso cenni sull’ordinamento dell’avvocatura, e sulla deontologia forense.

Nell’ambito del corso verranno assegnati casi e sentenze, con discussione in aula.

Programma del corso 1. Storia delle istituzioni giudiziarie nello Stato italiano post-unitario; 2. La magistratura nel sistema costituzionale italiano; 3. Il Consiglio Superiore della Magistratura; 4. La magistratura ordinaria e le magistrature speciali (cenni); 5. La struttura dell’ordinamento giudiziario ordinario: cenni ai concetti di

“organo”, “ufficio” e “potere”; la ripartizione territoriale e per grado degli uffici (competenza orizzontale e verticale); la suddivisione in sezioni; il principio del

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“giudice naturale precostituito per legge” e la sua rilevanza nella predisposizione delle tabelle da parte del C.S.M.; l’incompatibilità, l’astensione e le ricusazione del giudice;

6. I magistrati nell’ordinamento giudiziario ordinario: reclutamento, carriera, guarentigie;

7. La responsabilità disciplinare, civile e contabile dei magistrati; 8. La Scuola della magistratura; 9. I magistrati con funzioni “requirenti”: l’organizzazione gerarchica dell’ufficio

del P.M.; la separazione delle carriere; le funzioni del pubblico ministero nel processo penale e civile;

10. La magistratura onoraria e l’art. 102 della Cost.; i giudici popolari e la giuria; il giudice di pace; le altre figure di giudici laici;

11. Gli ausiliari del giudice: l’ufficiale giudiziario; il cancelliere; gli altri ausiliari; 12. L’ordinamento dell’avvocatura: formazione, reclutamento, disciplina e organi

di governo.

Testi per la preparazione dell’esame Come testo di riferimento si consiglia: Scarselli, Ordinamento giudiziario e

forense, Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile; per gli studenti non frequentanti si aggiunge: Verde, L’ordinamento giudiziario,

Milano, Giuffrè, 2003, pp. 1-124.

Propedeuticità È necessario aver sostenuto con esito positivo gli esami di Istituzioni di diritto

privato e di Diritto costituzionale. POLITICA ECONOMICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Luigi Prosperetti Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Il corso di politica economica analizza alcuni problemi di politica microeconomica,

scelti tra quelli più rilevanti in una prospettiva giuridica. Saranno esaminate in particolare le motivazioni economiche sottostanti alle politiche antitrust, nonché alle politiche regolamentari riguardanti il mercato del lavoro (salario minimo, orari, politiche per l’occupazione), il mercato dei prodotti (tariffe, sicurezza dei prodotti, protezione dei consumatori), e i mercati finanziari (vigilanza sugli intermediari e sui mercati mobiliari) e gli appalti pubblici. Inoltre, verranno discussi i principali problemi che l’attuazione di questi interventi presenta nella realtà italiana ed europea. Testo per la preparazione all’esame

L. Prosperetti: Corso di politica economica, la cui versione elettronica è disponibile sul sito http://armida.unimi.it

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Modalità di svolgimento dell’esame: una prova scritta obbligatoria, nonché una prova orale facoltativa, cui saranno ammessi soltanto gli studenti che avranno riportato un voto sufficiente nella prova scritta.

Agli studenti che, pur potendovi accedere, decideranno di non sostenere la prova orale, sarà attribuito il voto conseguito nella prova scritta. RAGIONERIA GENERALE E APPLICATA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Francesca Arnaboldi Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche

Il corso si pone l’obiettivo di introdurre il bilancio e la sua analisi, con riferimento

a diverse tipologie di aziende. Vengono, inoltre, approfonditi alcuni temi di finanza di impresa quali la valutazione di convenienza economica degli investimenti e la valutazione delle aziende, anche attraverso lo studio di casi aziendali. Il corso si collega agli insegnamenti di Economia Aziendale e di Economia degli Intermediari Finanziari.

Programma del corso

Il bilancio di esercizio: aspetti generali. 1) Il bilancio: nozione e varie tipologie. 2) Le principali voci di bilancio: le immobilizzazioni, i fattori produttivi non durevoli, le operazioni connesse a finanziamenti esterni, le operazioni che comportano investimenti – esposizione in bilancio, criteri di valutazione civilistici, principi IAS. 3) Cenni sul bilancio delle banche e sul bilancio consolidato.

L’analisi di bilancio. 4) Le fasi e le finalità dell’analisi di bilancio. 5) La riclassificazione dello stato patrimoniale. 6) La riclassificazione del conto economico. 7) L’analisi strutturale. 8) L’analisi per indici. 9) L’analisi per flussi.

Metodologie per la valutazione di convenienza economica degli investimenti aziendali. 10) I flussi di cassa. 11) I tassi di rendimento.

Metodologie di valutazione delle aziende 12) I metodi patrimoniali. 13) I metodi reddituali. 14) I metodi finanziari.

Libro di testo

B. Rossignoli – F. Arnaboldi, Materiali di ragioneria generale e applicata, Milano, Cusl, 2012. SCIENZA DELLE FINANZE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Luca Micheletto Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso ha per oggetto la teoria economica del settore pubblico dell’economia con riferimento soprattutto agli strumenti di intervento di natura finanziaria come le

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entrate e le spese pubbliche. Nonostante l’impostazione di base del corso sia teorica, l’attenzione ai problemi istituzionali assume un peso rilevante.

Le finalità principali del corso sono, per un verso, quella di fornire allo studente una formazione economica utile a interpretare criticamente i dati fondamentali relativi ai grandi programmi di intervento pubblico nelle economie moderne (imposte, sanità, pensioni, ecc.) e, per altro verso, quella di fornire schemi concettuali utili a meglio interpretare le norme giuridiche positive e le sottostanti ragioni di ordine economico e sociale.

Programma del corso

L’economia del benessere e la teoria degli interventi pubblici: beni pubblici, esternalità, imperfezioni della concorrenza, asimmetrie informative e mercati incompleti. Ragioni distributive degli interventi pubblici. Entrate e spese pubbliche. Elementi costitutivi delle imposte e classificazione delle imposte. La progressività delle imposte. Gli effetti delle imposte. Il sistema tributario italiano: aspetti teorici e istituzionali. Le grandi aree di spesa pubblica (sanità e pensioni): aspetti teorici e istituzionali. Teoria della finanza locale e del federalismo fiscale. La dinamica del debito pubblico. Indicazione del testo per l’esame

R. Artoni, Elementi di scienza delle finanze, Bologna, Il Mulino, 6ª ed., 2010.

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Letizia Mancini (Lettere M-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

La sociologia del diritto è quella scienza sociale che studia i rapporti tra diritto e

società e, più specificatamente, analizza il diritto come modalità di azione sociale. Essa trae dalla sociologia generale i paradigmi teorici, alcuni concetti fondamentali, i metodi di ricerca, basati essenzialmente sull’osservazione empirica, qualitativa e quantitativa, adattandoli allo studio del diritto.

Il corso, di carattere introduttivo, si propone di esaminare le tematiche fondamentali proprie della sociologia del diritto, tra le quali il concetto di norma, il concetto di sistema giuridico, il rapporto tra azione sociale e diritto, il rapporto tra diritto e istituzioni, il rapporto tra mutamento sociale e mutamento giuridico, alla luce delle teorie classiche e contemporanee. Verrà inoltre analizzato il rapporto tra teoria e ricerca empirica, approfondendo, in particolare, la tematica dei diritti fondamentali.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

1. R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi [1988], Torino, Einaudi, 1996, i primi sei capitoli per gli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (6 cfu), l’intero volume per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici (9 cfu);

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2. V. Ferrari, Diritto e società. Elementi di sociologia del diritto, Roma-Bari, Laterza, 2007;

3. Uno dei seguenti volumi a scelta dello studente: S. Benhabib, La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità

nell’era globale, Bologna, Il Mulino, 2002; M. R. Ferrarese, Diritto sconfinato. Inventiva giuridica e spazi nel mondo globale,

Roma-Bari, Laterza, 2006; V. Ferrari, Funzioni del diritto. Saggio critico-ricostruttivo [1987], Roma-Bari,

Laterza, 1997; V. Pocar - P. Ronfani, La famiglia e il diritto, Roma-Bari, Laterza, 2008. Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso sono reperibili sulla piattaforma

Ariel del sito dell’Università.

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SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre] Prof. Morris L. Ghezzi (Lettere A-L) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

La sociologia del diritto è una disciplina che studia con metodo empirico i rapporti

intercorrenti tra il diritto e la società. Il corso si articola in tre parti. La prima parte è dedicata alla metodologia empirica di ricerca, alle sue problematiche epistemologiche, ai suoi modelli e strumenti concettuali d’indagine, nonché alle principali tecnologie impiegate nella rilevazione dei dati sociologici. Nella seconda parte, poi, vengono passate in rassegna le principali teorie sociologiche e i loro autori, inoltre vengono presentate varie possibili definizioni di diritto e le relative teorie giuridiche, sempre nell’ottica, ovviamente, della ricerca sociologico-giuridica. La terza parte, infine, si occupa in modo specifico dello studio sociologico dei fenomeni criminali e della devianza sociale.

Programma d’esame

La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi (i primi due obbligatori per i 6 cfu; i primi tre obbligatori per i 9 cfu):

M. L. Ghezzi, La scienza del dubbio, Milano, Mimesis, 2009; M. L. Ghezzi, Diversità e pluralismo. La Sociologia del diritto penale nello studio

di devianza e criminalità, Milano, Cortina, 1996; M. L. Ghezzi, Le ceneri del diritto. La dissoluzione dello Stato democratico in

Italia, Milano, Mimesis, 2007. La preparazione potrà poi essere completata con la lettura di uno dei seguenti testi: a) R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi, Torino, Einaudi,

ultima edizione, solo la prima parte; b) M. L. Ghezzi, Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005; c) V. Ferrari, Lineamenti di sociologia del diritto. Volume I: Azione giuridico e

sistema normativo, Roma-Bari, Laterza, 1997; d) M. L. Ghezzi, M. A Quiroz Vitale, L’immagine pubblica della magistratura

italiana, Milano, Giuffrè, 2006. Per l’assegnazione della tesi di laurea è richiesta la partecipazione al corso

progredito di Sociologia del diritto e il superamento del relativo esame. SOCIOLOGIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Vincenzo Ferrari Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso sul sito internet del Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – sezione di filosofia e sociologia del diritto.

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SOCIOLOGIA DEL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Morris L. Ghezzi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Il corso di sociologia del lavoro intende affrontare con gli strumenti della ricerca

sociale empirica il tema del lavoro; pertanto la parte iniziale sarà dedicata agli aspetti metodologici delle discipline sociologiche. Entrando nel vivo della materia si cercherà di evidenziare la polivalente dimensione dell’attività lavorativa in equilibrio instabile tra aspetti produttivi, distributivi ed etici. In particolare, è obiettivo primario del corso descrivere l’evoluzione del mondo del lavoro, che segna il passaggio dalle società industriali a quelle postindustriali: organizzazione dei modelli, tutela dei lavoratori, equilibri ambientali, difesa dei consumatori/utenti, etc.. Una riflessione specifica verrà, poi, dedicata, al lavoro nelle sue molteplici funzioni sociali: di strumento economico di produzione e di distribuzione dei redditi, di attività umana più o meno appagante sul piano psicologico, culturale e ludico, di strumento di controllo sociale, etc..

Nella seconda parte del corso si affronterà quel particolare mercato del lavoro che è caratterizzato dalla sua natura illegale, sotto il profilo sia formale (lavoro nero), sia materiale (attività e organizzazioni criminali).

Programma d’esame

La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso, che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi:

M. L. Ghezzi, Sociologia del diritto e professione forense, in M. L. Ghezzi (a cura di), Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;

M. L. Ghezzi, Impatto dell’azione giurisdizionale sulle relazioni politiche ed economiche. Un progetto di ricerca, in M. L. Ghezzi (a cura di), Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;

M. L. Ghezzi, M. A. Quiroz Vitale, L’immagine pubblica della magistratura italiana, Giuffrè, Milano, 2006;

M. Marzulli – P. Urbano, Salute e sicurezza sul lavoro come scelta strategica, Miesis, Milano, 2009;

M. Marzulli, Il male nascosto, Milano, Mimesis, 2011; P. Lafarge, Il diritto all’ozio, Milano, Feltrinelli, 1982; M. Weber, Il lavoro intellettuale come professione, Torino, Einaudi, 1967.

STATISTICA ECONOMICA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Alessandro Graffi Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche

Obiettivi del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti sia un quadro di base dei metodi e dei modelli che la statistica mette a disposizione per misurare e analizzare

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quantitativamente i principali fenomeni economici sia le nozioni di base per l’analisi statistica dei dati.

Programma del corso Per gli studenti frequentanti, le indicazioni circa i testi per la preparazione

dell’esame saranno forniti a lezione dal docente. Per gli studenti non frequentanti, valgono il seguente programma e le seguenti

indicazioni bibliografiche: 1. Le Fonti delle statistiche economiche. PR1, cap. 1 2. I numeri indice. Il confronto degli aggregati economici nel tempo e nello spazio

(definizione e finalità. Classificazione; i numeri indici temporali; applicazioni) PR2, cap. 1- 6 (fino al paragrafo 6421)

3. La contabilità nazionale e gli aggregati economici. IO cap. 3-4, GT, appendice n. 1 e PR1, paragrafo 322

4. L’analisi delle interdipendenze settoriali. La matrice input – output. GT, Cap. 4, par. 1-3 e IO, cap. 5, par. 1-6

5. Analisi classica delle serie storiche. Stima del trend – ciclo. IO, cap. 2, par. 1-2 e GT, cap. 2, par. 1

6. Metodi di analisi della struttura industriale. GT, cap. 7, par. 1-3 7. Misure e modelli di analisi del capitale. GT, cap. 8, par. 1-2 e PR1 pag. 245 –

276 8. Misure e modelli di analisi del Lavoro. GT, cap. 9; IO, cap. 7; PR1, pag. 58 -71

e pag. 206-236 9. Misure della produzione e della produttività. GT, cap. 10 e IO, cap. 8 10. Nozioni di base di statistica descrittiva. LKB, cap. 1-3

Libri di testo consigliati A. Predetti, L’informazione economica di base, 11ª ed., Milano, Giuffrè, 2006,

(PR1); A. Predetti, I numeri Indici. Teoria e pratica dei confronti temporali e spaziali, 11ª

ed., Milano, Giuffrè, 2006 (PR2); R. Guarini – F. Tassinari, Statistica economica, Bologna, Il Mulino, 2000 (GT); C. Iodice, Compendio di statistica economica, Napoli, Esselibri – Simone, 2007

(IO); D. Levine - T. Krehbiel - M. Berenson, Statistica, 2ª ed., Milano, Apogeo (LKB). Ulteriori materiali di consultazioni e appunti su alcuni argomenti saranno

eventualmente segnalati o distribuiti dal docente durante lo svolgimento del corso.

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STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata (Lettere A-D) Prof. Giampaolo Massetto (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno www.historia.unimi.it

Contenuto e finalità della disciplina

Lineamenti di storia del diritto in Europa. Programma del corso

Il corso è volto a delineare nei suoi aspetti fondamentali l’evoluzione delle fonti del diritto nella storia d’Europa, dal primo medioevo all’età contemporanea. L’accento è posto sulle fonti di produzione del diritto, prima che sulle fonti di cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto nuovo è venuto a esistenza, quali le alternative di tradizione e di rinnovamento via via emerse nel corso dei secoli.

Vengono sottolineati i mutui rapporti fra pensiero giuridico, legislazione e prassi, nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando, in tale quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del positivismo giuridico. Alcune costanti del corso: storia della giustizia, il rinvio alla storia comparata, con estensione al di là del quadro nazionale in una prospettiva europea; la ricerca dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee; il richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età; l’attenzione prestata alle vicende salienti della storia giuridica della Lombardia.

Sommario del corso

Le radici altomedievali. L’età dei regni germanici, l’età feudale: cenni. L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; i glossatori;

il diritto canonico classico; i commentatori; prassi giuridica e scuola; i diritti locali e particolari; il sistema delle fonti; la formazione della common law.

L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; la scuola culta; i pratici; la seconda scolastica; il giusnaturalismo; la crisi del diritto comune.

L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: l’illuminismo giuridico; le riforme settecentesche; Rivoluzione francese e diritto.

L’età delle codificazioni, secoli XIX-XX.

Prova intermedia e seminari È prevista una prova scritta intermedia che conserverà validità per tutto l’anno

accademico 2011-2012, ossia fino al febbraio 2013. Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore), articolati

secondo le cattedre, comprensivi di esercitazioni orali e scritte, in aula e a casa, con obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di 3 crediti.

Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione.

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Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 31-472.

Avvertenze

In caso di mancato superamento dell’esame dovranno intercorrere almeno 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.

Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Claudia Storti (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno www.historia.unimi.it

Contenuto e finalità della disciplina

Lineamenti di storia del diritto in Europa.

Programma del corso Il corso delinea le principali tappe dell’evoluzione delle fonti del diritto nella storia

d’Europa, dal XII al XX secolo. L’accento è posto sulle fonti di produzione del diritto, prima che sulle fonti di cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto nuovo è venuto a esistenza, quali le alternative di tradizione e di rinnovamento via via emerse nel corso dei secoli.

Vengono sottolineati i rapporti fra pensiero giuridico, legislazione, giustizia e prassi, nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando, in tale quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del positivismo giuridico.

Alcune costanti del corso: storia della giustizia, rinvio alla storia comparata, ricerca dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee; richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età.

Sommario del corso

L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; glossatori; diritto canonico classico; commentatori; prassi giuridica e scuola; diritti locali e particolari; sistema delle fonti; common law.

L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; scuola culta; pratici; seconda scolastica; origini del diritto internazionale; giusnaturalismo; crisi del diritto comune.

L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: illuminismo giuridico; riforme settecentesche; rivoluzione francese e diritto.

Cultura giuridica, legislazione e giustizia nel XIX secolo.

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Studenti frequentanti

Nel corso delle lezioni saranno concordate le parti del programma oggetto di specifici approfondimenti.

Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta intermedia (facoltativa). Il risultato positivo della prova comporta lo scorporo del programma ad essa relativo nell’esame finale. Tale risultato conserverà validità per tutto l’anno accademico 2011/2012, ossia fino al febbraio 2013. Seminari

Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore), comprensivi di esercitazioni orali e scritte, con obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di 3 crediti. Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione. Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età contemporanea, Il Mulino 2007, pp.79-589.

Avvertenza

Si ricorda che l’esame di Istituzioni di diritto privato I è propedeutico rispetto all’esame di Storia del diritto medievale e moderno.

Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it.

STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Angela Santangelo Cordani Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso è rivolto allo studio della storia del processo penale dall’età tardo-medievale all’avvento delle moderne codificazioni. Programma del corso

Il processo accusatorio (accusa, libello accusatorio e denunzia pubblica e privata) – Il processo inquisitorio (officium iudicis, segretezza, tortura e confessione) – L’inquisizione nei processi per eresia e stregoneria – Il procedimento criminale contumaciale – Le prove e la procedura probatoria – La sentenza e la res iudicata – I rimedi giudiziari contro la sentenza.

Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a

lezione.

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Testo adottati (studenti non frequentanti) E. Dezza, Accusa e inquisizizione. Dal diritto comune au codici moderni, Milano,

1989; E. Dezza, L’impossibile conciliazione. Processo penale, assolutismo e garantismo

nel codice asburgico del 1803, (pp. 141-169); e Il modello nascosto. Tradizione inquisitoria e riferimenti napoleonici nel Regolamento organico e di procedura criminale del 5 novembre 1831, in Saggi di storia del processo penale nell’età della codificazione, (pp. 171-189); Padova, 2001.

Avvertenze

Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è propedeutico a quello di Storia del diritto medievale e moderno progredito. STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Marcella Balestri (Lettere A-L) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto –Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso intende offrire qualche spunto di riflessione sulla vitalità dell’esperienza giuridica romana attraverso l’esame delle forme costituzionali, dei principi politici e dei modi di produzione del diritto che hanno segnato l’ordinamento quiritario, dalle origini della civitas al sesto secolo d. C. Un accenno, in tale contesto, sarà riservato alle regole del diritto internazionale primitivo e a una discussione sul tema, oggi attualissimo, del bellum iustum, con largo rinvio alla testimonianza delle fonti.

Alcune lezioni verranno, infine, dedicate all’analisi del metodo e dei contenuti dell’attività respondente, per individuare la genesi e lo sviluppo, a opera dei giuristi classici, di istituti e di categorie che compaiono nel diritto moderno. Testo adottato

G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto romano, Milano, Cisalpino, 1988 (rist.). Si possono omettere i capitoli I, II, XVIII. STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto –Sezione di diritto romano e diritti dell’antichità Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone di illustrare gli istituti fondamentali del diritto pubblico romano, nel quadro della tradizionale periodizzazione storica, basata sul succedersi delle diverse forme costituzionali dell’antica Roma (monarchia, repubblica, principato, dominato).

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Programma del corso Il corso, che si svolgerà integralmente nel primo semestre, sarà diviso in due parti,

generale e speciale. La parte generale sarà dedicata all’analisi delle fonti di produzione del diritto,

delle strutture costituzionali, del funzionamento degli organi statali e delle norme della repressione criminale lungo tutto lo svolgimento dell’esperienza giuridica romana, dall’epoca arcaica a quella bizantina.

La parte speciale consisterà in un approfondimento della costituzione romana della tarda età repubblicana, con particolare attenzione alla cosiddetta “fase del potere personale” (intorno alla metà del I secolo a.C.), caratterizzata dallo scontro tra Cesare e Pompeo. Attraverso la lettura diretta dei testi antichi si esaminerà in che modo, durante tale periodo storico, lo strumento legislativo sia stato impiegato – mediante un massiccio ricorso all’approvazione di leggi ad personam – come mezzo per la lotta politica. Si studieranno quindi le cause della crisi della repubblica, alla quale seguì l’avvento dell’impero.

Testi consigliati per la preparazione all’esame

G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto romano, Milano, Cisalpino, 1988 (da studiarsi integralmente). Questo testo potrà essere sostituito con qualunque altro manuale universitario di storia del diritto romano, previo accordo con il docente.

In alternativa, i soli studenti frequentanti potranno prepararsi all’esame integrando gli appunti delle lezioni con: L. Gagliardi, Cesare, Pompeo e la lotta per le magistrature. Anni 52-50 a.C., Milano, Giuffrè, 2011. STORIA DELLE CODIFICAZlONI MODERNE (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto medievale e moderno Contenuto e finalità della disciplina

Lo studio della storia del diritto moderno e contemporaneo in Europa, con particolare riguardo alla codificazione e al diritto di famiglia.

Programma del corso

L’età delle riforme e l’illuminismo giuridico. La cultura giuridica settecentesca. La riforma dell’insegnamento nelle facoltà giuridiche. Il movimento per le codificazioni di area francese e tedesca. La scienza giuridica ottocentesca tra scuola dell’esegesi e pandettistica. I codici preunitari. Il codice Pisanelli e gli altri codici dell’Italia unita. Dal 1865 al 1942: tentativi di riforma e risultati raggiunti. Verso il nuovo millennio: decodificazione o ricodificazione tra le possibili scelte?

Il diritto di famiglia dal Settecento al XX secolo in Europa: la famiglia settecentesca tra conservatorismo e anelito riformistico - la legislazione rivoluzionaria - l’età delle codificazioni: la famiglia nei codici ottocenteschi - agli

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albori del nuovo secolo: tra slanci riformistici ed esiti innovativi - la famiglia nel Novecento. Il diritto del processo civile dall’età delle riforme al Novecento: i modelli dominanti.

Testi adottati: uno a scelta del primo gruppo e il testo indicato al punto 2

1. E. Dezza, Lezioni di Storia della codificazione civile. Il Code Civil (1804) e l’Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch (ABGB, 18), Torino, Giappichelli, 2000;

oppure, A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all’età contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, da pg. 390 a pg. 701;

oppure, A. Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero giuridico 2, Milano, Giuffrè, 2005;

2. G. Vismara, Il diritto di famiglia in Italia dalle riforme ai codici. Appunti, Milano, Giuffrè, rist. 1995.

Dei testi si richiede una conoscenza completa e particolareggiata. Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a

lezione e sui testi letti durante il corso.

Avvertenza Si ricorda che Storia del diritto medievale e moderno è propedeutico a Storia delle

codificazioni moderne. La prof. di Renzo riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 10.30,

salvo variazioni obbligate per concomitanti impegni accademici. TEORIA E TECNICA DELL’INTERPRETAZIONE GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Vito Velluzzi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Il corso verterà sull’interpretazione della legge, con cenni all’interpretazione costituzionale. Più in particolare si esamineranno le tecniche interpretative (ad esempio: letterale, sistematica, teleologica, evolutiva) utilizzate dai giudici e dagli studiosi di diritto per determinare il significato dei testi di legge. Inoltre si compareranno le tecniche usate per interpretare la legge con quelle usate per interpretare la costituzione (con attenzione particolare alla giurisprudenza costituzionale). Si studierà pure la disciplina legale dell’interpretazione nell’ordinamento italiano. Infine si esporranno le caratteristiche delle principali teorie dell’interpretazione giuridica.

Il corso si svolgerà secondo due modalità didattiche: a) lezioni del docente; b) attività di studio e discussione del materiale di teoria del diritto, di dottrina e di giurisprudenza condotta dagli studenti assieme al docente.

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Testi d’esame Per gli studenti frequentanti: coloro che parteciperanno assiduamente al corso

sosterranno l’esame sul libro o sul materiale indicato dal docente a lezione. Per gli studenti non frequentanti. Il testo da studiare è il seguente: R. Guastini, Interpretare e argomentare, Milano, Giuffrè, 2011, in uscita nel mese

di ottobre, (vanno esclusi il cap. II della parte terza, il cap. III della parte quarta e il cap. III della parte quinta).

Qualora la pubblicazione del libro dovesse tardare gli studenti potranno sostituirlo con il volume di P. Chiassoni, Tecnica dell’interpretazione giuridica, Bologna, il Mulino, 2007, (vanno esclusi il cap. I e l’appendice). TEORIA GENERALE DEL DIRITTO (crediti 6) [primo semestre] Prof. Francesca Poggi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Obiettivi del corso

Lo scopo del corso è fornire un apparato concettuale utile allo studio del diritto e alla pratica giuridica.

La prima parte verterà sull’analisi di alcuni concetti teorici fondamentali del diritto italiano e di altri ordinamenti a esso affini.

La seconda parte riguarderà, invece, i rapporti tra diritto e morale e si concentrerà sull’esame di alcuni casi concreti per metterne in luce la possibile conflittualità.

Programma del corso

Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione. Studenti non frequentanti: R. Guastini, La sintassi del diritto, Torino, Giappichelli,

2011 (pp. 1 -113 e pp. 137 – 323). Modalità dell’esame

Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto con presentazione di una relazione orale su un testo concordato con la docente.

Studenti non frequentanti: esame orale.

24.1. Corsi in lingua straniera ADVANCED INTERNATIONAL REFUGEE AND HUMAN RIGHTS LAW (crediti 6) [secondo semestre] Prof. José H. Fischel de Andrade Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

This course examines the dimensions and instruments of international law to

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protect refugees and other forced migrants. Its content includes an introduction to the concepts and functioning of international

law in general, and of international human rights law, in particular, so that students learn how to use to set of legal norms, mechanisms and procedures made available by the international community in relation to refugees and other forced migrants.

This course will consider the advanced legal issues arising in several aspects of refugee protection, in particular litigation aiming at the protection of asylum-seekers and refugees.

Course Objectives

This course aims at providing participants with an advanced conceptual framework and legal methodology to analyze issues of refugee and human rights protection under international law.

At the end of the course, students will be able to understand both the potential and the limits of international law – as an operative as well as a normative system – in protecting refugees and other forced migrants as well as to resolve challenges emerging from issues related to refugees. They will be able to analyse and articulate legal arguments on forced migration issues and familiarize themselves with the sources of law and doctrine that serve as the basis for such arguments.

Participation, Preparation and Evaluation

Class members are expected to prepare in advance for each session. They will have the opportunity to contribute to some of the sessions by presenting short ‘issue papers’ assigned in advance. Students are encouraged to read materials and references and to consult additional primary sources of international law, in particular international human rights treaties.

This course will be evaluated with a written exam following the conclusion of the class sessions.

Core readings recommended

Convention Relating to the Status of Refugees, 28 July 1951, 189 U.N.T.S. 150 [available at www.refworld.org]

Protocol Relating to the Status of Refugees, 4 October 1967, 606 U.N.T.S. 267 [available at www.refworld.org]

UNHCR, Handbook on Procedures and Criteria for Determining Refugee Status under the 1951 Convention and the 1967 Protocol Relating to the Status of Refugees, HCR/IP/4/Rev.1, 1979 [available at www.refworld.org]

G. Goodwin-Gill and J. McAdam, The Refugee in International Law, (Oxford: Oxford University Press, 2007)

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COMPETITION LAW AND ECONOMICS (crediti 6) [primo semestre] Proff. Luigi Prosperetti - Alberto Toffoletto Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale

I. Introduction

The law of competition is a cornerstone of market economies, and the central legal tool to promote and maintain the economic order set by the legal system. In European Countries, the national competition law interacts with the EU antitrust rules and regulations to create a complex albeit highly harmonized system of laws that deeply influences the way markets and their players behave. The study of the law of competition constitutes therefore a critical feature of the curriculum of a law student.

II. Course subject

The course will be composed of two distinct, although strictly related, parts. The first part of the course (approximately 10 hours) shall be dedicated to the economics of competition law.

Antitrust policy and rules heavily depend on the underlying theories on how markets work (and, sometimes, fail): perfect competition, monopoly, oligopolistic equilibriums, the intersection between demand and supply and the formation of prices, entry barriers, are only a few of the many basic economic concepts that one must know in order to understand competition law and its practice. The first part of the course will therefore provide students with a basic but complete understanding of antitrust economics, its problems, and its evolution over time.

The remaining 35 hours shall be dedicated to the law of competition in the strict sense. Students will become acquainted with the three main areas of intervention: restrictive agreements, abuse of a dominant position, and the control of mergers. We will also study antitrust procedure and the rules that govern the practice. In so doing, we will explore the relevant features of the EU and the Italian system, their relationships and differences.

(a) The economics of antitrust (10 hours) I. The alphabet of antitrust economics: markets, prices, perfect competition,

monopoly, etc. II. The evolution of antitrust economics: the classical theory of competition; the

Harvard School of antitrust economics; the Era of Chicago Law & Economics and the antitrust law; Schumpeter and dynamic competition; Williamson and transaction cost economics; the economics of antitrust after Chicago: strategic behaviour and game theory.

III. The economics of antitrust in practice: cartels and other horizontal agreements; vertical restraints and efficiency; the abuse of market power and the economics of the dominant firms’ behaviour; mergers.

IV. The economics of antitrust enforcement: deterrence and the optimal sanction. The economics of antitrust damages.

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(b) The law of competition (35 hours) I. Antitrust economics and the goals of antitrust: the efficient allocation of

resources, the distribution of wealth and the protection of consumers. Justice, fairness, and the limits of antitrust.

II. The foundations I: the Rome Treaty and the birth of European competition law. The evolution of European antitrust: from Maastricht to Lisbon.

III. The foundations II: the law of unfair competition vs competition law; article 41 of the Italian Constitution and the goals of antitrust; the enactment of Italian antitrust law.

IV. The substance of antitrust I: restrictive agreements. Horizontal agreements and cartels. Vertical restraints. Other agreements. The legal exception system of Article 101(1) of the TFEU: the redeeming virtues of anticompetitive agreements.

V. The substance of antitrust II: the abuse of market power by the dominant firm. Dominance and the concept of abuse. Exploitative practices vs exclusionary abuses. The most common type of abuses. The new approach to exclusionary abuses and the ambiguous effects of economics.

VI. The substance of antitrust III: the control of mergers. The different types of mergers and antitrust concerns. Efficiencies in merger appraisal. The failing firm and 0other defences. Remedies.

VII. The practice of antitrust I: the enforcement system. The Antitrust authorities. The peculiarities of the EU, the Commission and the role of National Authorities in the enforcement of European antitrust. The Italian system. The role of Courts: European courts and national judges.

VIII. The practice of antitrust II: Administrative enforcement. The powers of the Antitrust authorities. The proceedings and their possible outcomes. The rights of defence. The challenging of decisions.

IX. The practice of antitrust III: (cont’d) merger control. The notification system. The procedure. The outcomes.

X. The practice of antitrust IV: (cont’d) sanctions. The general policy and the peculiarities. Hard-core cartels and leniency.

XI. The practice of antitrust V: Private enforcement. The remedies: nullity, damages, etc. The role of courts. Damages, standing to sue and its special problems (passing-on). Class actions and other means of collective redress.

III. Bibliography

L. Prosperetti, Antitrust economics: lecture notes (will be made available to students at the beginning of the course);

H. Hovenkamp, Federal antitrust policy, 4th ed., West, St. Paul, Minn., 2011 (part i);

G. Amato, antitrust and the bounds of power, Hart publishing, 1997, other references will be made available to students.

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EUROPEAN CRIMINAL LAW (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Francesco Viganò Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di scienze penalistiche

Introduction

Usually associated to the idea of national sovereignty, and therefore shielded from foreign influence, criminal law and criminal procedure are increasingly becoming a European matter.

On the one hand, national criminal law systems are more and more influenced by the case law of the Strasburg European Court of Human Rights (ECHR), which sets standards and constraints to the legislators’ discretion in criminal matters. The Court’s jurisprudence nowadays seeks to protect individual rights and freedoms not only through traditional liberal techniques such as the establishment of ‘fair process’ standards or the ban of vague and retrospective criminal provisions, but also by requiring the enactment and effective enforcement of criminal provisions against gross violations of fundamental rights, such as acts of unlawful killing or torture performed by States’ actors against individuals – a kind of misbehaviors, which still take place in our civilized European countries and too often escape punishment, as some recent Italian experiences have shown. Fundamental rights set therefore limits to criminal law interventions, but at the same time create obligations for the State to criminalize their violations, and to punish their authors.

On the other hand, both the Council of Europe and the European Union have set in recent years an important part of the member States’ criminal law agendas, with the aim of coordinating efforts to combat transnational crimes (such as trafficking of human beings, sexual exploitation of children, drug dealing, money laundering and organized crime in general) as well as crimes which seriously harm European interests and values (from international corruption to racism and xenophobia).

New generations of law students should become familiar with all these developments, which have deeply transformed the traditional shape of criminal law and call for a radically new approach by practitioners and scholars.

Contents of the course

The following topics will be analyzed during the course: – the impact of human rights law and the ECHR jurisprudence on criminal law; – patterns of harmonization of criminal law at a European level; – outlines of the European criminal policy; – relationships between European legislation and national criminal law.

Method of the course Main objective of this course is focusing on problems rather than solutions. Every topic will be freely discussed with the students starting from specific

questions or cases, the outlines of which will be provided in advance together with relevant materials.

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Case simulations, in which students will be encouraged to take different standpoints, will also take place during the course.

EUROPEAN COMPETITION LAW. INTERNATIONAL COMMERCIAL CONTRACTS, STATE AIDS & LITIGATION Proff. Massimo Condinanzi - Michele Mario Nascimbene (crediti 6) [secondo semestre] Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Introduction This course focuses on three profiles. The first profile explores the concept of state

aid and its function as a tool of EC law and economic development. All of this is achieved by means of the examination of the jurisprudence of the European courts and the decisions of the Commission in declaring certain aid compatible with the common market. The Commission's supervisory powers, as well as the means of enforcing state aid law in the courts, are also explained in the framework of the third profile of the course.

The second profile addresses some of the most interesting EU competition law items and issues through the analysis of contracts and commercial agreements that are widely used in the international marketplace, with a specific attention to M&A contracts and joint venture agreements. The third profile deals with administrative review process of antitrust cases before of the European Commission as well as with litigation of antitrust matters before the EU courts, national courts and arbitrators. Special attention will be given to state aids, both in terms of administrative and judicial review.

We will study and practice on mock contracts, and examine court papers and relevant court precedents and Commission decisions. Students will be invited to engage in in-class contract negotiations and moot court exercises. This is intended to test and improve negotiation and litigations skills and to train for tasks that students will face after graduation from law school.

Some of the lessons will be held together with, and with the valuable contribution of, foreign specialists in EU competition law such as lecturers from academia, practitioners from multinationals and law firms, officials of the European Commission as well as judges of the EU courts.

It is envisaged that the class will comprise up to 25 students. All students will be expected to read specific materials, as instructed from time to time, prior to each lesson.

Course subjects Part One – Competition and State Aids.

I. The concept of “Aid” A) Definition of existing aid

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B) Definition of new aid C) Aid which is compatible with the common market D) Aid which may be compatible with the common market

II. Aid Scheme and Individual Aid III. Unlawful Aid IV. Misuse of Aid

Part Two – Competition and International Commercial Contracts

I. International commercial contracts: EU competition law boundaries and restrictions

II. Drafting issues and negotiating skills III. Horizontal agreements: R&D contracts; collective trading agreements;

production and specialization contracts IV. Vertical agreements: distribution agreements: agency contracts; supply

contracts; franchising contracts V. Merger & acquisition contracts

VI. Joint ventures VII Technology transfer agreements

VIII. Contract provisions and abuse of dominance

Part Three – Litigation I. The European Commission administrative process

A) steps and strategies in practice: complaints; investigation; statement of objections; access to the file

B) special procedural routes – risks and opportunities: leniency applications; settlements

II. State aids: complaints; review procedure and assessment; challenging Commission decisions; recovery of State aids

III. Review by the General Court and appeal to the Court of Justice: steps and strategies; drafting briefs; evidence; interim relief and other interim applications

IV. The role of the national courts and preliminary rulings V. Arbitration in competition matters

Attendance to the course Students must have successfully passed ‘EU Law’ (basic course). A good knowledge of the English language is essential. Anyone who wishes to

attend this course, which will start in March 2012, needs to submit a request for amission no later than March 4, 2012 by e-mail to the following address: [email protected];

The test will be in the form of an oral interview on one or more topics discussed during the course. The final grade will reflect the student’s performance at the oral interview as well as his/her contribution and performance during in-class discussions.

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Bibliography Lectures will be based on specific reading materials, as indicated from time to time

prior to each lesson. Materials will include court precedents and decisions, model contracts, and excerpts from the following reference bibliography:

Quigley C., European State Aid Law and Policy, (Hart Publishing, 2° ed., 2009); Rubini L., The Definition of Subsidy and State Aid: WTO and EC Law in Comparative Perspective (Oxford University Press, 2010); Kerse, C., and Khan, N., EC Antitrust Procedure (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2009); Bellamy, C., and Child, G., European Community Law of Competition (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2007); and Tosato, G.L., and Bellodi, L., Procedure: Antitrust – Merger – State Aid (Claeys & Casteels, 1st edn., 2006); Jones A., Sufrin B., EU Competition Law (Oxford University Press, 4th edn., 2011).

Curriculum Vitae Massimo Condinanzi is professor of EU Law at the Law School of the Milan State

University. Michele Mario Nascimbene specialized in competition and corporate law. He is

a member of the Italian Bar and a Solicitor of the Supreme Court of England and Wales. Mr. Nascimbene worked in London with Sullivan & Cromwell where he handled delicate EU competition matters and cases, and in Brussels with the European Commission (DG Competition).

Mr. Nascimbene has lectured at universities in Italy (including the Law School of the Milan State University) as well as in the UK. In 2006-2007, he was contract professor (professore a contratto) at the School for Legal Professions (Scuola per le Professioni Legali) of the Milan State University. Mr. Nascimbene graduated with honors from the Law School of the Milan State University. He earned a master’s degree in Law and High Technologies from the Law School of the University of Bologna. FINANCIAL MARKETS AND INSTITUTIONS – INVESTMENT BANKING AND CORPORATE FINANCE (crediti 6) [primo semestre] Proff. Bruno Rossignoli – Francesca Arnaboldi Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario – Sezione di scienze economiche e statistiche Course contents and objectives

This course is designed to familiarize law students with the principles of investment banking and corporate finance. In this field, the distinction between lawyers and investment bankers has become blurred. Whether negotiating a debt restructuring, merger agreement, acquisition or divestiture, rendering a fairness opinion, preparing for an appraisal hearing, litigating derivative suits, issuing new securities, taking a firm private via a leveraged buy-out or public via an initial public offering, corporate lawyers and investment bankers work side-by-side, and lawyers

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without an appreciation of the basics of corporate finance are at a distinct disadvantage. Even students who do not plan to venture into the corporate world will benefit from this course. The financial principles covered are essential for lawyers intending to do estate or tax planning, litigate divorces, or write the compensation agreements for partnerships or closed corporations.

On successful completion of this course, students should be able to understand the core corporate finance decisions which are essential for all businesses: 1) understand the tools that are used to value investment projects and companies (valuation); 2) understand the basic issues involved in how firms should raise funds for investments (financing). Furthermore, they should be able to understand how investment and financing decisions are related, evaluating the process which firms go through in choosing between strategic options, such as undertaking a merger or engaging in restructuring, and integrating their knowledge of the legal aspects with a comprehensive financial approach.

The course stresses problem solving, encouraging guided class discussion and through case studies, and problem sets.

Course outline

a) Valuation. Methods of Valuation: Net Present Value; Real Options; Cash Flow Analysis. Company and Asset Valuation.

b) Financing. Debt: Senior and Mezzanine Debt; Private and Public Placements; Eurobond Market; Equity: Common Stocks; Preferred Shares; Option Rights; Initial Public Offerings.

c) Valuation & Financing. Capital Structure and Investment Decisions; Mergers & Acquisitions; Leveraged Buy-Outs; Corporate Restructuring; Dividend Policy.

Reading list

Corporate finance fundamentals, Stephen A. Ross, Randolph W. Westerfield, Bradford D. Jordan, 8th ed., [international student ed.], New York, McGraw-Hill Irwin, 2008, chapters 5, 6, 9, and 14.

Applied corporate finance: a user’s manual, Aswath Damodaran, 3. ed., Hoboken, J. Wiley, 2011, chapters 7, 9, and 10. INTERNATIONAL AGRICULTURAL LAW (crediti 6) [primo semestre] Prof. Bernard O’Connor Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Introduction

Wherever and whenever there has been a successful civilisation, the agricultural sector has been subject to intervention by the controlling authority. The intervention has been to promote the volume and variety of production as well as to control the

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population, to store food against interruptions to the supply to the metropolis, to ensure the safety and quality of food, to feed armies.

The course looks at how agriculture and food is regulated today at the local, regional and international levels. It will show how legal issues arising from the agricultural sector are at the heart of the evolving regional and international framework for transnational governance.

The student should emerge with an understanding of not only how agriculture is regulated but also, through the example of agriculture, to an understanding of how our modern global civilisation is attempting to regulate itself when measures of single states are no longer effective.

Course Subject outline

The course will be composed of a number of distinct elements. The first part will look at the regulation and subsidisation of agriculture in a

number of sample countries including the European Union, the United States and China with a particular emphasis on the EU’s common agricultural policy as this policy has set the framework for a number of the applicable international rules.

The second part will look at a series of agreements within the framework of the WTO (World Trade Organisation) including the GATT (General Agreement on Tariffs and Trade, the Agreement on Agriculture regulating agricultural subsidies and import and export policies, the SPS Agreement (Sanitary and Phytosanitary Measures) regulating health and safety, the TBT Agreement (Technical Barriers to Trade) on product standards and labelling, the TRIPs Agreement (Trade Related Intellectual Property Rights) on the protection of quality foods.

The third part will look at other agreements and in particular the emerging framework for the protection of endangered species and plants, the protection of biodiversity and national and international efforts to mitigate climate change.

The fourth part will look at how trade disputes in the agricultural sector have influenced the creation of a legal hierarchy in the international rules themselves and between international law and national law. It will invite students to reflect on the extent to which familiar legal concepts such as the rule of law, transparent and democratic formulation of law, legitimacy and enforcement of law can be applied in international rule making. Course details

I. National Regulation of Agriculture (10 hours) The principle and traditional justifications for the regulation of the agricultural

sector and some examples from older civilisations. The regulation of agriculture in the European Union: the provisions of primary EU

law (TFEU); the common organisations of markets; the successes and failure of the CAP; the single Common Market Organisation.

The regulation of agriculture in the United States. The regulation of agriculture in China.

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II. Agriculture in the WTO (20 hours) The de facto exclusion of agriculture from the GATT. The basic GATT provisions on non-discrimination: GATT Articles I, III and XIII.

GATT and transparency: GATT Article II. GATT exceptions: GATT Article XX. The EC-Bananas case.

The three pillars of the WTO Agreement on Agriculture: controls on market access (or border protection); controls on subsidisation of production (domestic subsidies); controls on exports (export subsidy and export volume limits). The Canada-Dairy case; EC-Sugar case; EC- Poultry case; the US-FSC case.

The SPS Agreement and the constraints on national competence to fix national health and safety standards: The EC-Beef Hormones case.

The TBT Agreement and constraints on production and processing methods as well as labelling of agricultural products. The US-COOL case.

The TRIPs Agreement and the protection of Geographical Indications (Dop, Doc etc,). The EC-GIs case.

III. Other international instruments (5 hours) a) Biodiversity Convention on Biological Diversity, 1993 Cartagena Protocol on Biosafety to the Convention on Biological Diversity, 2000; Nagoya Protocol on Access to Genetic Resources and the Fair and Equitable

Sharing of Benefits Arising from their Utilization (ABS) to the Convention on Biological Diversity, 2010;

Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora, Washington Convention, 1973

Convention on the conservation of European wildlife and natural habitats, Bern Convention, 1979

Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals, Bonn Convention, 1979

b) Climate Change United Nations Framework Convention on Climate Change, Rio de Janeiro, 1992 Kyoto Protocol to the United Nations Framework Convention on climate change,

Kyoto, 1997 Vienna Convention for the Protection of the Ozone Layer, Vienna, 1985 Montreal Protocol on Substances That Deplete the Ozone Layer, Montrèal, 1987 IV. The internationalisation of law making (10 hours) The growth of international legal disciplines on trade and production of

agricultural goods and their impact on national and regional laws regulating food production and health and safety. This section will examine in particular the reform of the EU’s CAP and the current debate on the proposals that cigarettes be packed only in plain packets in Australia.

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Judicial review in the WTO: WTO dispute settlement, remedies and implementation.

Remedies and the enforcement of remedies in international agricultural trade law. Decision making in the WTO in the context of the current negotiations in the Doha

Development Agenda (DDA, also known as the Doha Round). The balance of legitimacy between national and international norms.

Bibliography Mogele/Erlbacher (eds): Single Common Market Organisation – Article by Article

Commentary of the Legal Framework for Agricultural Markets in the European Union – 2011 Verlag C.H. Beck, Munich.

McMahon (ed): Trade and Agriculture – Negotiating a New Agreement – 2001 Cameron May, London.

O’Connor: [WTO] Dispute Settlement - Agriculture - 2003 UNCTAD, New York and Geneva (available free on-line).

O’Connor (ed): Agriculture in WTO Law, 2005 Cameron May, London.

Optional Reading Karapinar and Haberli (eds): Food Crisis and the WTO, 2010 Cambridge

University Press, Cambridge. Anderson and Josling (eds): The WTO and Agriculture Volumes I and II, 2005

Edward Elgar, Northampton, Massachusetts. Ingco and Nash (eds): Agriculture and the WTO – Creating a Trading System for

Development – 2004 The World Bank, Washington DC. Usher: EC Agricultural Law (second edition), 2001, Oxford University Press,

Oxford. O’Connor: The Law of Geographical Indications, 2004, Cameron May, London.

INTERNATIONAL CORPORATE GOVERNANCE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Alessandra Stabilini Dipartimento di diritto privato e storia del diritto – Sezione di diritto commerciale e industriale Introduction

Corporate governance is at the hart of corporate law and its importance has grown steadily during the years, especially as a result of the globalization of the economy. While different legal systems find their way on the best regulation of corporate governance, the global dimension of big corporation pushes to a standardization of the rules; at the same time, path dependency shows how heavily the real functioning of corporations depends on the peculiar features of the single economic and political systems. Finally, the financial (then economic) crisis started in 2008 has casted doubts on much of the conventional wisdom on how corporations should be regulated

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by the law, thus making corporate governance an even more crucial component of present company law.

Course Subject

The course will analyse in detail that part of corporate law that deals with the governance of the corporation. We will start with the central question of corporate governance: what is the aim of the corporation? Which interests should corporate law protect? The shareholders’ value paradigm will be confronted with the so-called stakeholders’ theories and with the complex issue of Corporate Social Responsibility. We will then address the structure of the corporation and the conflicts of interests among its various players: shareholders (and other stakeholders), managers and directors, creditors. The analysis will be conducted using the agency problem paradigm, but we will also try to discuss the limits of this approach. Finally, we will discuss the trends of corporate governance prevailing in the major legal systems and their evolution, with particular regard to the recent financial crisis.

The course will have a comparative approach. All relevant issues shall be addressed considering the legal systems of the most important jurisdictions, including the US and the European Union.

Outline

The goal of corporate governance: the corporate interest and the aim of the corporation. The rise (and fall) of the shareholders’ value paradigm. Stakeholders’ theories and their problems. Corporate Social Responsibility from theory to practice.

The structure of the corporation and the interests at stake: shareholders, managers, directors, creditors (and other stakeholders). The basic features of corporate law and its common core across the legal systems.

The agency problem and its declinations. (A) Managers vs owners: discretion vs opportunism and the business judgment rule. The legal strategies to control managers’ power.

(B) The conflicts among shareholders: the private benefits of control and the protection of minorities. Legal strategies and their problems. The different types of shareholders and their incentives, and the importance of derivatives.

(C) Shareholders vs creditors: the legal capital system and its critics. When the interests of shareholders and creditors diverge and what legal systems do about it. Different classes of creditors and the special protection of “weak categories”.

The applications: related party transactions, control transactions, insolvency. The pathology and the legal reaction. Enron and its aftermath: the “gatekeepers”.

The financial crisis and the perverse incentives of management and investors.

Bibliography R. Kraakman, J. Armour, P. Davies, L. Enriques, H.B. Hansmann, G. Hertig, K.J.

Hopt, H. Kanda, E.B. Rock, The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach, Second Edition, Oxford University Press, 2009.

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Other references will be made available to students.

INTERNATIONAL CRIMINAL LAW (crediti 6) [secondo semestre] Proff. Chantal Meloni – Chiara Ragni Dipartimento Cesare Beccaria, sezione diritto penale Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo

Course description

The course focuses on the rules governing individual criminal responsibility for mass crimes, as war crimes and crimes against humanity, under international law, and on the pertinent practice of international and national tribunals. The roots of International criminal law (ICL) can be traced to the Nuremberg and Tokyo trials held after World War II. ICL has experienced remarkable growth in the past 15 years, following the establishment of the ad hoc Tribunals (for the former Yugoslavia and for Rwanda), the International Criminal Court (ICC) and a number of other internationalized or hybrid tribunals. Most importantly, the Rome Statute of 1998 not only established the first permanent international court but also contributed to the “codification” of substantive principles of ICL. In particular the notion of individual responsibility for international crimes have evolved, as well as the definition of the macro-crimes under the jurisdiction of the International tribunals, broadening the reach of ICL. At the same time, the debate about the suitability of using international criminal justice mechanisms to respond to mass atrocity commissions is still ongoing.

The course deals with the birth and evolution of ICL as a branch of public international law. The following topics will be addressed: a) the sources of international criminal law; b) the distinction between state and individual responsibility; c) the development of international criminal law and its institutions, including in particular international and internationalized courts and tribunals; d) the main principles of international criminal law; e) the various forms of liability; f) immunity issues and grounds to exclude responsibility; g) the notion of international crimes; h) the procedural rules applicable before international tribunals, with special focus on the International Criminal Court; i) the participation of victims in the proceedings and victims reparation.

In particular, the course will examine the substantive legal framework to ensure accountability for acts of genocide, war crimes, crimes against humanity and other serious violations of international law. It will also focus on the enforcement mechanisms of ICL; to this end, attention will be given to the jurisdiction and practice of the various international criminal tribunals (such as the International Criminal Court, the ad hoc Tribunals for the former Yugoslavia and for Rwanda, as well as the Special Court for Sierra Leone, the Special Tribunal for Lebanon and the Extraordinary Chambers of Cambodia). The role of national legal systems in ensuring accountability for international crimes will also be examined.

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Teaching Method Every student is expected to attend, participate regularly and actively in the class.

Discussion of assigned readings on specific topics and case studies will be organized as a part of the course activities. A very good level of English is a must to attend the course. All the documentation and teaching material will be in English, including the final test, which could take the form of the discussion of a practical case (moot court). Experts from international tribunals will be invited to hold lectures on specific topics of particular relevance for the course. The aim is to stimulate as much as possible the active participation of the students.

In the long term the course aims at establishing partnership agreements with judicial institutions, as the ICC, the ICTY and other international tribunals, aimed at possible exchanges, internships or research stays, with foreign Universities, as well as with international organizations and institutions active in this field.

Selected materials on International Criminal Law

Here below some books and electronic resources on the topics which will be dealt within the course:

E-Material: • The bibliography for New Aspects of International Criminal Law: www.ppl.nl • International Criminal Court: www.icc-cpi.int • International Tribunal for the former Yugoslavia (ICTY): www.icty.org • International tribunal for Rwanda (ICTR): www.ictr.org • Special Court for Sierra Leone: www.sc-sl.org • Lebanon Tribunal: www.stl-tsl.org/action/home • Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia: www.eccc.gov.kh/en

Selected Bibliography C. Bassiouni, International Criminal Law, 3rd ed (Martinus Nijhoff, 2008) A. Cassese, International Criminal Law, 2nd ed. (Oxford: Oxford University

Press, 2008); A. Cassese (ed.), The Oxford Companion to International Criminal Justice,

(Oxford, 2009); R. Cryer et al., An Introduction to International Criminal Law and Procedure,

(Cambridge, 2007); W. Schabas, The International Criminal Court, A Commentary on the Rome

Statute; (Oxford, 2010); G. Werle, Principles of International Criminal Law, 2nd ed. (Asser T.M.C., 2009).

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INTERNATIONAL INSOLVENCY LAW (crediti 6) [secondo semestre] Proff. Stefania Bariatti - Zeno Crespi Reghizzi - Sabina Michelle Vanzetti Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea e Sezione di diritto processuale civile

The development of international commerce and the globalisation of economic

relationships have promoted the wealth of nations but at the same time have increased the interdependence of the actors in the various sectors and of national economic systems. This interdependence has shown its downsides at the beginning of this century, when the collapse of Enron in the United States has involved many subsidiaries and branches in many countries, as well as other operators related with Enron’s activities at various levels. Many other companies collapsed in the next dew years, e.g. Parmalat, Budger Rent-a-Car, Swiss, Sabena, etc., with global reach and effects due to the wide territorial extension of their activities.

The crisis of the financial markets in 2008 brought about the collapse of several financial institutions, credit institutions and insurance undertakings, and increased the crisis of other industries. The cases are well known, from Lehman Brothers to Northern Rock, from Alitalia to La Seda Barcelona, from Nortel to Kaupthing and Fortis Bank, to Burani, and so on. This situation required a coordinated answer by the governments as concerns international financial help, supportive legislature and innovative insolvency procedures.

Actually, at the end of the last century, the rationale of insolvency law had already started to change considerably with the enactment of restructuring and reorganisation procedures, which were considered a better response to the crisis of an undertaking than bankruptcy and liquidation, in so far as they permitted the continuity of the business and reduced job losses. In fact, the principal focus of modern insolvency legislation and business debt restructuring practices no longer rests on the liquidation and elimination of insolvent entities, but on the remodeling of the financial and organizational structure of debtors experiencing financial distress so as to permit the rehabilitation and continuation of their business.

New legislation was approved in many countries and at international and regional level in order to meet the needs of the various industries vis-à-vis these trends and developments and to provide the best possible tools and means for cooperating internationally with the common goal of minimizing or at least reducing the effects of the crisis.

The course will be devoted to the analysis of such legislation and of the case law that has developed in Europe and in some non-EU countries, in particular in the U.S. in cross-border insolvency cases. Selected articles and commentaries to the relevant rules will be suggested and the main case-law of national courts and the EU Court of Justice will be commented along the following outline.

Outline

I. The general principles and sources of international insolvency law 1. The notion of “insolvency” in various legal systems

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2. “International” insolvency 3. Universality v. territoriality, unity v. plurality 4. The development of international cooperation in matters of insolvency a. The Uncitral Model Law on cross-border insolvency b. The European Insolvency Regulation (EIR) II. Jurisdiction 1. Jurisdiction to open insolvency proceedings a. Overview of criteria used in national laws b. The model of the EIR i. Universality v. territoriality: main proceedings v. secondary proceedings ii. The Center of Main Interests of the debtor (COMI) iii. The opening of groups insolvency c. The Uncitral Model Law 2. Jurisdiction on other claims

a. Overview of criteria used in national laws b. The model of the EIR i. Claw back actions ii. Other claims III. The effects of foreign proceedings and decisions and parallel proceedings 1. General principles of national law 2. The model of the EIR

a. The automatic recognition of the decision opening insolvency proceedings

b. Parallel proceedings and lis pendens issues c. The recognition and enforcement of other decisions d. The grounds for refusing recognition

3. The Uncitral Model Law IV. The law applicable to insolvency proceedings 1. The relationship between lex concursus and lex societatis 2. The application of lex concursus in national systems 3. The model of the EIR a. The scope of the lex concursus b. The exceptions to the application of lex concursus

c. In particular, the law applicable to rights in rem and secured rights V. International cooperation 1. Cooperation among judges 2. Cooperation among insolvency liquidators and administrators

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General Bibliography UNCITRAL Model Law on Cross-Border Insolvency, at

http://www.uncitral.org/pdf/ english/texts/insolven/insolvency-e.pdf. Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, at http://www.uncitral.org/pdf/

english/texts/insolven/05-80722_Ebook.pdf. Unicitral Practice Guide on Cross-Border Insolvency Cooperation, at

http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/Practice_Guide_Ebook_eng.pdf. Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, Part three: Treatment of enterprise

groups in insolvency, at http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/pre-leg-guide-part-three.pdf.

S. Bariatti, Recent Developments and Case-Law Concerning Jurisdiction and the Recognition of Judgments under the European Insolvency Regulation, in Rabels Zeitschrift für ausländisches und internationales Privatrecht, 2009, pp. 629-659

I. Fletcher, Insolvency in Private International Law, 2nd ed., Oxford, 2005; Supplement to the second edition, Oxford, 2007.

G. Moss, I. Fletcher, S. Isaacs, The EC Regulation on Insolvency Proceedings. A Commentary and Annotated Guide, 2nd ed., Oxford, 2009.

P. Omar (ed.), International Insolvency Law, Burlington, 2008 B. Wessels, B.A. Markell, J.J. Kilborn, International Cooperation in Bankruptcy

and Insolvency Matters, New York, 2009.

INTERNATIONAL INVESTMENT LAW AND DISPUTES SETTLEMENT (crediti 6) [secondo semestre] Proff. Angelica Bonfanti – Albert Henke Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea e Sezione di diritto processuale civile

Introduction

The course will focus on the principles and rules which govern foreign direct investment (FDI) and the disputes related thereto, mainly in the framework of multilateral and bilateral investment treaties (MITs and BITs), customary international law, investment legislations and international contracts. FDI, involving private investors, on the one side, and states and governmental agencies, on the other, represents one of the most relevant legal and economic phenomena of the last decades at an international level. The increased flow of FDI worldwide has prompted governments, international organizations and the private sector to adopt substantive legal rules and to establish international or regional bodies and procedures for the peaceful settlement of disputes. The noteworthy increase in the number of international investments, their role in the globalization process and their centrality to most states’ economic and industrial policies make the analysis of this phenomenon an ideal observatory on the interaction between economic processes worldwide, the attitude of different legal systems and the role of the international players involved.

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Course Topics The course will focus on the analysis of the law of FDI as emerging from

conventions, treaties, legislations, customary law and contracts, and as developing through relevant case law and legal scholars’ positions. A special section will be devoted to the mechanisms of peaceful settlement of investment disputes, with a particular focus on arbitration. The relationship existing between the protection of international investments, on the one hand, and the discipline of environmental and social concerns, on the other, will be also taken into consideration.

International investment law

FDI plays a pivotal role in economic development. It provides access to a number of economic factors which are essential in this context. These include capital, technology and know-how. The volume of capital transfers through FDI is considerably larger than all forms of development aid, bilateral and multilateral. During the 1990s and the first years of the twenty first century, the amount of FDI has grown dramatically. Not infrequently, FDI contributes to the improvement of infrastructures in developing countries like tele-communication systems, roads and airports, as well as to transfer of technology and the training of the local workforce.

The legal regime for investment protection is based upon standards of treatment established by treaties, customary international law, domestic law and international contracts. As far as BITs are concerned, around 2,600 treaties have been entered into worldwide. Pursuant to them, each state accords specific standards of treatment to investments carried out on its territory by counterparties.

The course will focus on the content and the application of fair and equitable treatment, most-favoured nation and national treatment standards, as well as on the legal regime for expropriation and umbrella clauses. The analysis will also take into consideration the investment protection regime, as set out by MITs. Among them, special attention will be paid to Chapter XI of the North American Free Trade Agreement (NAFTA) and to the Energy Charter Treaty. Finally, international contracts will be examined as long-term agreements entered into between states (or public agencies) and private investors. Their terms will be carefully analyzed, and specific attention will be devoted to stabilization clauses and governing law provisions.

International settlement of disputes

Today, international dispute resolution plays an essential role in the field of international investment law. Over the last decades, with the establishment and the consolidation of bodies like ICSID, UNCITRAL and WTO, international dispute resolution has become more judicial in nature, and has been moving away from the traditional diplomatic conflict-solving approaches. Likewise, at the regional level, the NAFTA, the Association of South-East Asian Nations (ASEAN) and the Southern Common Market (MERCOSUR) have established procedures and rules for the settlement of disputes arising from intra-regional trade in goods and services, and

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from investments. The establishment of dispute settlement bodies is under consideration in southern Africa and in Central America.

The growing number of bodies and rules available for the settlement of disputes arising in international investment calls for a better understanding of their jurisdiction, applicable law, modus operandi and decision-making. It is therefore necessary to study, compare and evaluate them.

As a matter of principle in the case of investment disputes a whole range of dispute settlement mechanisms is potentially available. National investment legislations or BITs might, in fact, contemplate domestic courts, ad hoc arbitration (especially under the auspices of UNCITRAL) or ‘common’ institutional arbitration (under the ICC, LCIA, Stockolm Institute etc…), ICSID conciliation or arbitration or ICSID Additional Facility conciliation or arbitration.

During the course particular attention will be given to the leading principles underlying dispute settlement under the ICSID Convention (the most common mechanism to solve investment disputes), including the choice of methods between conciliation and arbitration, the issues related to the jurisdictional requirements and the substantive law applicable to the disputes, the mixed nature of proceedings between a State and a foreign investor, the requirement of consent to ICSID’s jurisdiction, the institutional support given by ICSID, the self-contained and automatic nature of proceedings, the post-award remedies and procedures and the overall effectiveness of the system. In order to better explain the main characteristics of dispute settlement under the ICSID Convention, the course will also compare it with different mechanisms, such as those established by WTO, the Arbitration and Mediation Center at the World Intellectual Property Organization (WIPO), NAFTA, MERCOSUR and ASEAN.

investment protection and common concerns

Apart from contributing to the improvement of local economies and infrastructures in developing countries, FDI can be carried out in a way that affects negatively the protection of environment, human rights, labour rights, artistic, cultural, and historic heritage in recipient countries. Indeed, as claimed by NGOs and reported by international organizations, in the last decades massive environmental damages and violations of human and social rights have occurred in international investments. An increasing case law is developing, trying to find a balance between investors’ and recipients countries’ positions on these points.

The relationship existing between the international regulation of FDI and the protection of common concerns, such as environment, human rights, labour rights, artistic, cultural, and historic heritage, calls for a better understanding. The issue should be read through the lens of the so-called “fragmentation of international law” and the legal means duly provided in order to guarantee the inter-systemic dialogue among different branches of international law.

The third section of the course will be devoted to these topics. First of all, the analysis will focus on the relevant clauses established by investment treaties and international contracts. The effects of these clauses, as interpreted in the light of

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international law principles, will be deepened, as well as the relevant solutions issued by arbitral tribunals. In this context, specific attention will also be given to indirect and creeping expropriation, as set out by treaty law and decided by arbitral awards. Finally, the course will focus on corporate social responsibility (CSR) of multinational corporations, an emerging issue ruled at international level by soft law instruments. CSR will be examined as a means to guarantee the respect of standards of ethical conduct and to prevent environmental, human rights and labour rights abuses on the part of investors.

Attendance to the course

The attendance to the course is compulsory. Only those students who will attend the course will be able to take the exam. Moot courts and case studies will be carried out during the course.

Suggested readings

Here below some suggested texts, which might be referred to for the preparation of the exam. Further material will be distributed during the course.

Bishop, Reisman, Crawford, Foreign Investment Disputes: Cases, Materials and

Commentary, Kluwer, 2005; Dolzer, Schreuer, Principles of International Investment Law, Oxford, 2008 Dugan, Wallace, Rubins, Investor State Arbitration, Oxford, 2006; Dupuy, Francioni, Petersmann (eds.), Human Rights in International Investment

Law and Arbitration, Oxford, 2009. Muchlinski, Ortino, Schreuer (eds.), The Oxford Handbook of International

Investment Law, Oxford, 2008; Schreuer, Malintoppi, Reinisch, Sinclair, The ICSID Convention: a Commentary

on the Convention on the Settlement of Investment Disputes between States and Nationals of Other States, 2. ed., Cambridge, 2009.

LAW AND ONTOLOGY (crediti 6) [secondo semestre] Proff. Paolo Di Lucia - Edoardo Fittipaldi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto

The Law and Ontology course enquires the nature of law and legal entities through the methods of contemporary ontology.

I. Introduction Nobody can overlook the importance of law and legal entities in our everyday

lives. But what sort of things are laws, rights, obligations, duties, powers, property, contracts, crimes, debts, patents, nation-states, courts, governments, marriages, corporations, etc.?

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The discipline of ontology provides a description of the different types of entities by which the regions of reality are constituted, as well as the description of the relation among these entities. Ontology has been successfully applied in medical studies (http://ontology.buffalo.edu/smith/BioOntology_Course.html) and other fields (http://www.dpi.inpe.br/geopro/referencias/ontology_af.pdf), but only since the last decade of the XX century ontologists turn their attentions to the domain of law.

The course Law and Ontology aims to introduce the elements of ontological analysis of legal phenomena to be of service in the articulation, codification, and application of laws and to avoid contradiction and econonomic inefficiencies in the development of law.

II. Course subject The course is divided in two parts: (i) Legal Reality: Naturalistic Approaches; (ii)

Naïve Legal Ontology. (i) The first part of the course (Legal Reality: Naturalistic Approaches)

investigates in what sense legal entities exist: where or what they are, how legal entities are to be located in the natural world and how they are related to other items studied in philosophy like shared beliefs, institutional facts, mental states, social behaviors, moral qualities. Three fundamental questions will be dealt with: How can we create legal entities? How can we maintain them in existence? How can we document their existence?

(ii) The second part of the course (Naïve Legal Ontology) focuses on naïve legal ontology, namely the legal conceptions lay people make use of in everyday life. These conceptions are investigated in a cross-disciplinary way, by drawing on prototype linguistics, psychology and sociology. The main subject-matter of this second part of the course is discussing the available psychological and sociological theories for the explanation of the coming into existence and the structure of these entities.

III. Bibliography [1.] Paolo Di Lucia (ed.), Law and Ontology. A Reader (forthcoming). [2.] Edoardo Fittipaldi, Illusions of Legal Realities (forthcoming). [3.] Francesca De Vecchi (ed.) Adolf Reinach as a Legal Philosopher/Adolf

Reinach filosofo del diritto. Mimesis, MIlan (forthcoming). (Both texts [1.] and [2.] will be available at the University Bookstore CUEM.)

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NEGOTIATION AND ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION (crediti 6) [secondo semestre] Proff. Luigi Cominelli Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto Dipartimento di Studi Sociali e Politici - Facoltà di Scienze Politiche Introduction

This course presents an examination of major theories on negotiation and dispute resolution, and provides the opportunity to experiment concepts by practicing and improving skills in conflict management. Specific focus will be given to mediation and to other non-adjudicative means of dispute resolution, including the foundations of the Alternative Dispute Resolution (ADR) movement, and simulations on the distinct phases of the mediation process. Although the course is focused on the process of settling disputes in a legal setting, the approach to the taught subjects is multidisciplinary, establishing links with the body of knowledge provided to the dispute resolution studies by sociology, social psychology, anthropology, behavioral economics, game theory and behavioral sciences.

Participants in this course will be preferred in the candidates selection for the ICC International Mediation Competition.

Course subjects

Law school courses examine dispute resolution exclusively through the lens of the judicial structure, highlighting the roles that litigators can play in court proceedings.

However, most professions require a vast amount of cooperation. The aim of this course is to make students familiar with human conflict behavior and to develop and practice negotiation and mediation skills, that is, conflict management capabilities.

Theoretical background

In its first part, the course will provide an overview of the most relevant theories in the dispute resolution field, including both the social science and the biological science perspective. The evolution of cooperative behavior will be explored, and decision making theories will be also introduced and applied to the specific case of negotiation and dispute resolution. The topic will be considered in the framework of heuristics and biases approach, that allows to explain decision making processing both in formal and descriptive ways. Within this framework the human decision-making in considered as systematically driven by cognitive and emotional forces other than overt motivational aspects, often seen as the core of disputes.

A comprehensive analysis of comparative legal regulations concerning dispute settlement and alternative procedures will be provided in the framework of the North-American canon, and in the light of the most recent European developments, which culminated in the EU Directive 52/2008 on mediation in civil and commercial matters.

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Conflict management skills In its second part, the course will give students the opportunity to test and to

experiment on the field their conflict management and dispute resolution skills, firstly as negotiators and then as neutrals in a dispute.

Personal conflict styles and psychological predispositions will be analyzed with the support of standardized surveying tools, such as the Thomas-Killman Conflict Mode Instrument. After this assessment, negotiation and mediation skills will be practiced through a highly participatory approach, and with the use of a variety of formats, including discussions, videos and simulations. Students will be guided in the evaluation and understanding of positions and interests, BATNAs (Best Alternative to a Negotiated Agreement), strategic and psychological barriers to settlement, values, emotions, power imbalances and cultural differences influencing the dispute.

One or more mediators and dispute resolution experts will be invited to recount their experience, share their techniques and strategies, and address recurrent ethical concerns in the neutral’s role.

Course materials and Bibliography

J. St. B. T. Evans, Dual-Processing Accounts of Reasoning, Judgment, and Social Cognition, Annual Review of Psychology, 59, 2008.

R. Fisher, W. Ury, B. Patton, Getting to Yes. Negotiating Agreement Without Giving In, 1981.

O. M. Fiss, Against Settlement, Yale Law Journal, 93, 1984. C. Menkel-Meadow, Whose Dispute Is It Anyway?: A Philosophical and

Democratic Defense of Settlement (In Some Cases), Georgetown Law Journal, 83, 1995.

J.J. Rachlinski, Euristics and Biases in the Courts: Ignorance or Adaptation?, Oregon Law Review, 79, 2000.

E. A. Sander, Varieties of Dispute Processing, in The Pound Conference: Perspectives on Justice in the Future, R. Wheeler and A. Levin (eds), West, 1979.

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THE OMBUDSMAN IN EUROPE: STRUCTURE, FUNCTIONS AND DISCRETIONARY POWERS (crediti 6) [primo semestre] Prof. Marco A. Quiroz Vitale Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di filosofia e sociologia del diritto Introduction

This course would inaugurate one the first chairs on the Ombudsman in Italy and would allow an activity of exchange with the other European universities which hold similar courses. It would also allow to create a privileged connection with the EOI (European Ombudsman Institute) and the IOI (International Ombudsman Institute), which works for the diffusion of the Ombudsman at an international level.

Furthermore, thanks to my being the outgoing Ombudsman of the Provincia di Milano, I could try to attain the accreditation of our university as a research centre on the Ombudsman both at a European and an international level, which would in consequence attract students from other universities.

Course Subject

The institution of the Ombudsman is based on the idea that citizens should be entitled to complain against specific acts and behaviors of their rulers and that their complaints should be investigated by an independent body. In Europe, the establishment of a specific office to investigate citizen complaints against public bureaucracy is relatively recent, having started in Sweden in the early nineteenth century.

The diffusion of the Ombudsman in Europe in the last decades, has confirmed the extraordinary adaptability of the institution and the permeability of the Countries that belong to the continental democratic culture, with respect to this particular juridical instrument. At present, all the Countries which are part of the European Union (UE) have introduced in their system a similar institution; the majority of them (25 over 27) have created a national ombudsman, while Germany and Italy have opted for regional and local Ombudsmen.

The UE, too, instituted an Ombudsman in 1993: together with the Court of Justice it is part of a concretely more transparent network of government for the European citizens. Lastly, with regard to the European Council, 45 of the 47 member States have created national and regional figures of ombudsman. Such a vast diffusion, which in part depends also on the circumstance that the UE includes the institution of an ombudsman among the requirements for the acceptability of new member States, has brought this institution to the attention of the scientific community, thus inspiring new comparative studies.

We can agree with some scholars upon the fact that each Ombudsman, even within the European context that shows a relevant cultural homogeneity, has its peculiar aspects; however, these peculiarities have very little to do with the distinction between Common Law and Civil Law countries, and can rather be ascribed to the different administrative, legal and political contexts in which each Ombudsman has to work in.

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The general purpose of the Course is to analyze different features of public bureaucracy and the problem of its control. Thanks to a socio-legal method of analysis we reflect upon the social function of the Ombudsman in Europe and its legal structure.

The first step of the analysis is the comparison of the various European ombudsman-institutions. This study intends to investigate the structure of Ombudsman institutions by comparing the legal bases of the different institutions (constitutional embodiment or simple act of Parliament); their organization (independence, relation with the parliament, requirements for qualification, number of incumbents, appointment, term of Office and conditions for removal from it, incompatibility, immunity, remuneration, budget and staff) and the national, regional or municipal level of action.

The second step of the analysis is to illustrate the functions of Ombudsman institutions in their political, economical and cultural context. In fact, Ombudsmen came to be seen as useful in helping to meet the problem of expanding bureaucracy in the modern welfare state and to improve human rights. In particular, the increase in the powers of discretion given to European governments led to a need of protection against administrative arbitrariness.

Bibliography

Following, some of the suggested books, essays and papers on the topics of the course:

M.A. Quiroz Vitale (ed) The Ombudsman and Bureaucracy. Law, Discretion and Control, Mimesis, Milano 2010;

Gadlin, H. (2000), «The Ombudsman: What’s in a Name? », in Negotiation Journal, January 2000, p.p. 37-48;

Harlow, C. e Rawlings, R. (2007), «Promoting Accountability in Multilevel Governance: A Network Approach» in European Law Journal, Vol. 13, No. 4, pp. 542-562;

Magnette, P. (2003), «Between parliamentary control and the rule of law: the political role of the Ombudsman in the European Union», in Journal of European Public Policy, V.10, n.5, pp. 677-694;

Rowatt, D.C. (2007), «The American distortion of the ombudsman concept and its influence on Canada », in Canadian Public Administration / Administration Publique du Canada;

Uggla, F. (2004), «The Ombudsman in Latin America», in Journal of Latin American Studies, V. 36, p.p. 423-450;

Bousta, R. (2005), «The Ombudsman proposal for a definition» in Reif, L.C. (ed.) The International OmbudsmanYearbook, V. 9, Kluwer Law, The Hague, 2005 p.p.36-49;

Bull, Th. (2000), «The Original Ombudsman: Blueprint in Need of Revision or a Concept with More to Offer?» in European Public Law, V. 6, n.3. p.p. 334-344.

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24. 2. Corsi di lingua straniera LINGUA FRANCESE (livello B1) (crediti 3) [primo semestre] D.ssa Anne-Laure Guyot Oggetto e finalità della disciplina

Il ciclo di esercitazioni, indirizzato agli studenti che hanno già delle conoscenze scolastiche di base in francese, è finalizzato all’acquisizione di un livello intermedio grazie al quale lo studente comprende i profili essenziali di argomenti conosciuti, è in grado di elaborare un testo semplice sugli stessi argomenti e di giustificare i suoi punti di vista in modo sintetico.

Programma del corso

Familiarizzazione progressiva all’espressione scritta e orale. Addestramento progressivo alla discussione intorno a un testo da comprendere oralmente e da riesporre. Lavoro di gruppo e lavoro personale. Attraverso ogni lezione lo studente apprende nuove espressioni lessicali e grammaticali in rapporto alla tematica svolta.

Come sarà articolato il test di accertamento di lingua francese: Il test di accertamento delle conoscenze durerà 60 minuti e si articolerà in un test consistente in una prova di verifica grammaticale e lessicale, una prova di comprensione scritta di un testo di cultura generale (risposta a scelta multipla) a cui si aggiungerà un breve colloquio orale. Verrà valutata in particolare la capacità di scrivere e parlare in un francese corretto.

Libri di testo consigliati per la preparazione del test di accertamento

M. Grégoire, O. Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Niveau intermédiaire, Nouvelle édition, Cle International, janvier 2007.

Tutti i testi sono reperibili presso la libreria Cuem e Mondadori Multicenter.

LINGUA FRANCESE (Francese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre] D.ssa Anne-Laure Guyot - Avv. Maria Elena Armandola - Maximilien Gaslini - Agostino Migone De Amicis - Avv. Alberto Rodi

Primo modulo (20 ore): dott. Anne-Laure Guyot: Questo corso di introduzione al

francese giuridico è aperto agli studenti che hanno già una padronanza di base della lingua francese.

Il modulo, costituito da dieci incontri di due ore ciascuno, ha come obiettivo l’apprendimento di un vocabolario giuridico francese di base, promuovendo nello stesso tempo una migliore conoscenza del sistema istituzionale e giurisdizionale francese e delle diverse pratiche giuridiche nel contesto culturale francese ed europeo.

Le lezioni sono organizzate intorno alle tematiche seguenti: le fonti del diritto; il quadro istituzionale; il sistema giurisdizionale; l’amministrazione della giustizia (è

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inoltre approfondita la problematica dell’autogoverno della magistratura - le Conseil supérieur de la magistrature - alla luce dei casi italiano e tedesco). Ogni lezione introdurrà il lessico giuridico della tematica, si fonderà sulla lettura e discussione di documenti scritti messi a disposizione dei frequentanti nonché su esercizi specifici volti a verificare le conoscenze acquisite.

Secondo modulo (10 ore): Il modulo, costituito da cinque incontri della durata di due ore ciascuno, condotti da quattro avvocati, ha come obiettivo l’approfondimento pratico di alcuni aspetti del diritto commerciale francese, comparati con i corrispondenti istituti del diritto italiano, mediante l’analisi di testi di contratti e di atti giudiziari.

L’esame consisterà in un test di 60 minuti, che valuterà: la comprensione di un testo scritto di cultura giuridica generale (risposte a scelta multipla); la capacità di utilizzo per iscritto di strutture grammaticali e di un vocabolario giuridico corretti; a questo si aggiungerà un breve colloquio orale. Verrà valutata in particolare la capacità di scrivere e parlare in un francese giuridico corretto.

Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento

Michel Soignet, Le Français juridique, Chambre de commerce et d’industrie de Paris, Hachette, 2003.

LINGUA INGLESE (livello B1) (crediti 3) [primo semestre] Stuart Tickner BA (Hons) ME (Applied Linguistics) CELTA

Oggetto e finalità della disciplina

La finalità del corso sarà l’apprendimento della lingua inglese attraverso la comunicazione, con particolare attenzione alla comprensione orale e all’utilizzo dell’inglese quotidiano. Il ciclo di lezioni mirerà anche allo sviluppo delle capacità di comprensione scritta, nonché di strategie di acquisizione della lingua inglese.

Le lezioni saranno organizzate utilizzando materiale multimediale, testi in lingua che consentano lo sviluppo delle capacità linguistiche sino al raggiungimento del livello B1 (del Common European Framework), nonché la scoperta delle strutture della lingua stessa, nell’ambito scritto e orale.

Un approfondimento sarà dedicato all’ampliamento del vocabolario e alla grammatica al fine di consentire agli studenti una conversazione di livello intermedio su argomenti concreti nell’ambito accademico, lavorativo e sociale.

La frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti per almeno l’80% delle lezioni. Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito di Facoltà

(www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di laurea - accertamento delle competenze linguistiche).

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Testi consigliati Con spiegazioni grammaticali in inglese: R. Murphy, English Grammar in Use: a

self-study reference and practice book for intermediate students, Cambridge, Cambridge University Press, third edition 2004.

Nel corso delle lezioni potrà essere indicato materiale supplementare per la comprensione orale e scritta. LINGUA INGLESE (livello B2) (crediti 3) [primo semestre] D.ssa Eliane Nortey

Il corso è rivolto esclusivamente agli studenti con una conoscenza acquisita ed

effettiva dell’inglese pari almeno al livello B1 secondo i parametri del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Le lezioni saranno tenute in inglese.

Il corso mira ad ampliare, perfezionare e consolidare le strutture grammaticali, sintattiche e lessicali della lingua funzionali all’uso specialistico in ambito professionale con particolare attenzione al lessico e alla fraseologia del Legal English. Le attività didattiche saranno mirate a sviluppare una migliore comprensione orale e scritta, promuovere un’appropriata e disinvolta espressione comunicativa e stimolare un’interattività costante. Particolare attenzione sarà data alla pronuncia e all’intonazione.

Gli studenti saranno coinvolti, individualmente o a piccoli gruppi, in brevi esercitazioni e role-play mirati a perfezionare e verificare il livello di apprendimento e la padronanza del lessico e delle strutture sintattiche, grammaticali, idiomatiche e fraseologiche studiate. Sarà cura degli studenti approfondire individualmente gli argomenti trattati in aula con letture, esercitazioni e attività specifiche secondo le modalità indicate sul sito di facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento delle competenze linguistiche.

L’esame sarà suddiviso in due parti: una prova scritta di accertamento delle tre abilità (Reading, Listening e Writing) e una prova orale. Prova scritta

- composizione di un’email in lingua inglese sulla base di una traccia comprensiva di: descrizione del compito da svolgere, informazioni relative al contesto, indicazioni circa la lunghezza del testo

- listening comprehension (risposta a quesiti relativi a un brano orale) - reading comprehension (risposta a quesiti relativi a un testo scritto)

Prova orale Gli studenti dovranno preparare una presentazione in inglese della durata di 7-10

minuti su un tema a piacere applicando le strategie linguistiche e le tecniche comunicative illustrate nei testi di riferimento e nel materiale disponibile sul sito di facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento delle competenze linguistiche.

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Il superamento della prova scritta è requisito indispensabile per l’ammissione alla prova orale. Durante le prove d’esame NON sarà consentito l’uso del dizionario.

Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento

Libro di testo obbligatorio per studenti frequentanti: Frost, A., English for Legal Professionals, Oxford University Press (ISBN 978-0-19-457915-5).

Ulteriori materiali disponibili all’indirizzo: www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di laurea – accertamento competenze linguistiche.

Bibliografia supplementare

P. Emmerson, email English, Macmillan; R. Chapman, English for emails, Oxford University Press; E. J. Williams, Presentations in English, Macmillan; M. Grussendorf, English for Presentations, Oxford University Press; P. Emmerson, The Business English Handbook, MacMillan; P. Emmerson, The Business Grammar Builder, MacMillan.

Dizionari di riferimento Oxford Advanced Learner’s Dictionary, Oxford University Press Cambridge Advanced Learner’s Dictionary, Cambridge University Press

LINGUA INGLESE (Inglese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre] Avv. Rossana Buzzi - Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L) Avv. Francesco Leone Bellman - D.ssa Arianna Grasso (Lettere M-Z)

Ciascuno studente dovrà seguire i seminari corrispondenti alle lettere di

appartenenza. È comunque consentito il trasferimento di cattedra, previa comunicazione.

Contenuto e finalità della disciplina

La realtà scientifico/operativa di tutti gli aspetti dell’attività giuridica richiede sempre più spesso la padronanza della lingua inglese: da un lato, come necessario strumento di relazione accademico/professionale e, dall’altro, come strumento imprescindibile al fine di comprendere al meglio le caratteristiche degli istituti giuridici di origine anglosassone, le relative tendenze della prassi giurisprudenziale e operativa, nonché gli orientamenti dottrinali espressi da alcuni tra i più eminenti studiosi.

Già durante gli studi universitari, pertanto, la conoscenza della lingua inglese è uno strumento necessario per ciascuno studente al fine di completare e raffinare la propria preparazione sui vari istituti giuridici affrontati.

Durante il corso saranno trattate le principali questioni connesse con l’attività giuridica, con particolare riguardo per la terminologia e i concetti più frequentemente

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utilizzati nella prassi operativa. Verrà inoltre dato il dovuto risalto ai profili giuridici relativi alle questioni di più stretta attualità economico/finanziaria.

Avv. Rossana Buzzi e Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L) I principali argomenti che saranno oggetto di specifica trattazione durante il corso

saranno la contrattualistica commerciale internazionale e anglo-americana, i mezzi alternativi al ricorso alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie commerciali (quali la mediazione e l’arbitrato), gli aspetti fondamentali delle procure nonchè le operazioni straordinarie con particolare riguardo alle società quotate in Borsa. Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle lezioni.

Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle

lezioni.

Testo consigliato per la preparazione dell’esame: G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A.

Grasso, Legal English, Padova, Cedam, edizione 2011, limitatamente alle unità 5, 6, 7, 8, 10, 11, 13 e 15 e al materiale pubblicato sul sito Internet di Facoltà: www.giurisprudenza.unimi.it, nelle sezioni dedicate all’accertamento delle competenze linguistiche e agli avvisi.

Il corso sarà inoltre integrato con i materiali di attualità messi a disposizione con le suddette modalità.

Il test, della durata di 60 minuti, sarà scritto: sarà consentito l’utilizzo del

dizionario monolingue per tutta la durata dell’esame. Non ci saranno test diversi per frequentanti e non frequentanti.

I docenti ricevono gli studenti dopo le ore di lezione. Avv. Francesco Leone Bellman, D.ssa Arianna Grasso (Lettere M-Z) La parte generale è incentrata sulle principali caratteristiche lessicali, morfo-

sintattiche e stilistiche dell’inglese giuridico, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: legalese e plain English, principali phrasal verbs e false friends, modalità di redazione di lettere ed email con linguaggio settoriale.

La parte speciale prevede la trattazione teorica e pratica dei seguenti argomenti:

- Elementi fondamentali dei contratti in Common Law e di contrattualistica internazionale;

- L’inadempimento contrattuale e la risoluzione delle controversie; - Elementi fondamentali del processo civile nelle giurisdizioni anglosassoni; - I mezzi alternativi alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie

commerciali (ADR);

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- La proprietà intellettuale (IP); - Elementi fondamentali delle procure (POA e LPOA).

Testo consigliato per la preparazione dell’esame:

G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A. Grasso, Legal English, Padova, Cedam, edizione 2011, limitatamente alle unità 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 14 e al materiale pubblicato sul sito Internet di Facoltà: www.giurisprudenza.unimi.it, nelle sezioni dedicate all’accertamento delle competenze linguistiche e agli avvisi.

Dizionari consigliati S. De Palma (a cura di), con la collaborazione di A. Grasso e J. Schorah,

Dizionario di Inglese Giuridico, in corso di pubblicazione, Filodiritto Editore, Bologna, pubblicazione prevista entro giugno 2012.

Grande Dizionario con CD-ROM di F. Picchi, Italiano-Inglese/Inglese-Italiano - Ultimate & Comprehensive, Hoepli.

Durante l’esame, della durata di 90 minuti, è ammesso l’uso del dizionario

monolingue o bilingue. Sono previste distinzioni di test tra studenti frequentanti e non frequentanti.

Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle

lezioni. I docenti ricevono gli studenti dopo le ore di lezione. È previsto, per tutt’e due le cattedre, nel corso dello stesso semestre, un corso

intensivo di inglese base di circa 20 ore (con modalità e date che saranno comunicate in seguito), suddiviso in due gruppi selezionati in base al livello iniziale degli studenti. Il corso è opzionale e si propone di consentire agli studenti di raggiungere il livello adeguato per la frequenza del corso di inglese giuridico. Il raggiungimento di tale obiettivo dipenderà, tuttavia, dal livello di partenza. Si ricorda che è anche a disposizione degli studenti un corso di inglese base (B1) e di inglese avanzato (B2).

LINGUA SPAGNOLA (livello B1) (crediti 3) [primo semestre] Avv. Marina Silvia Mori

Il corso prevede un approccio basato sull’utilizzo di materiali distribuiti durante la lezione concernenti aspetti diversi della lingua spagnola quali la grammatica essenziale, la pronuncia e l’ortografia, i verbi ausiliari e comuni, l’uso della lingua e le espressioni idiomatiche. È richiesta una conoscenza base della lingua.

La frequenza è consigliabile anche per coloro che intendano presentare domanda per le borse di studio Erasmus e in particolare per chi intenda frequentare il corso di spagnolo giuridico o sostenere il relativo esame.

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Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento

E. Martín Peris - N. Sans Baulenas, Gente - curso de español para italianos livello 2, Barcellona, ed. Difusión, 2004 o qualunque altro manuale di livello equivalente.

Eventuali altre indicazioni sui libri di testo verranno fornite nel corso delle lezioni.

LINGUA SPAGNOLA (Spagnolo giuridico) (crediti 3) (secondo semestre) Avv. Marina Silvia Mori - D.ssa Milena Costas

Il corso è riservato a studenti con buona conoscenza della lingua spagnola. Dopo un’introduzione al sistema giuridico spagnolo, il corso sarà diviso in due moduli: il primo relativo al linguaggio del diritto costituzionale e internazionale, il secondo focalizzato sul diritto e sul processo penale, con casi pratici che saranno esaminati nel corso delle lezioni. Il materiale per la preparazione dell’accertamento verrà fornito durante il corso e messo a disposizione sul sito della Facoltà.

Avvertenza

Per gli studenti frequentanti è previsto un preappello speciale nel mese di maggio. LINGUA TEDESCA (tedesco giuridico) (solo accertamento) (crediti 3) D.ssa Giulia Bigi

L’esame, di 30 minuti complessivi di durata, avrà per oggetto una prova di comprensione su testo scritto e una breve traduzione dal tedesco all’italiano. Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento

Gerald G. Sander, Deutsche Rechtssprache - Ein Arbeitsbuch, A. Francke Verlag, 2004.

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CORSI DI NUOVA ATTIVAZIONE DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Luca Bertonazzi (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici) Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo – Sezione di diritto amministrativo Presentazione del corso

Nella prima parte del corso saranno illustrati i profili generali e salienti dell’organizzazione amministrativa. Si tratterà quindi della nozione di potere amministrativo e delle situazioni giuridiche correlate (interessi legittimi, collettivi, diffusi), al fine di far emergere la costante ricerca del delicato equilibrio tra autorità e libertà, e cioè tra perseguimento degli interessi generali e sacrificio degli interessi individuali antagonisti.

Nella seconda parte del corso si abbandonerà il piano statico per trascorrere ad un approccio più dinamico, analizzando il procedimento amministrativo, e cioè il potere nel suo divenire e il provvedimento nel suo ‘farsi’. Cenni verranno riservati anche ai moduli alternativi di esercizio della pubblica funzione: si pensi ai fenomeni di liberalizzazione delle attività economiche, agli istituti di semplificazione del rapporto tra amministrazione ed amministrati, nonché alla contrattualizzazione dell’agire amministrativo. Sarà quindi dedicato un apposito spazio alla patologia della funzione amministrativa e ai profili essenziali degli istituti di giustizia, ossia dei rimedi tesi a garantire la tutela giurisdizionale nei confronti di atti e comportamenti delle pubbliche amministrazioni.

Indicazioni bibliografiche

V. Cerulli Irelli, Lineamenti del diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2011 L’esame consisterà unicamente in una prova orale: non sono previste prove scritte.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Daniela Milani (Lettere M-Z) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Contenuto e finalità del corso Anche le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come

oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto della Chiesa cattolica evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze sia nei confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. In questa particolare prospettiva si analizzeranno per un verso principi fondativi, natura e finalità dei principali istituti, per l'altro la condizione giuridica delle diverse categorie di soggetti in cui si articola il "popolo di Dio" alla luce delle principali innovazioni apportate in

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materia dal Concilio Vaticano II. Particolare attenzione si presterà inoltre a temi di interesse canonistico aventi peculiare rilevanza di ordine giuridico-sociale come il matrimonio, il celibato ecclesiastico, il divieto di ordinazione femminile, la bioetica e gli abusi del clero sui minori. Alcune delle questioni concernenti l'inizio della vita e gli abusi sui minori verranno inoltre approfondite e sviluppate all'interno di due seminari della durata di 15 ore l'uno. La partecipazione attiva a uno di questi seminari darà diritto all’acquisizione di 3 crediti per attività pratiche.

Programma del corso

Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi Il governo della Chiesa: potestà d'ordine e potestà di giurisdizione Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, bioetica

e delicta graviora

Testi per l’esame Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione.

Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito d'Ateneo.

Studenti non frequentanti:

S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d'Europa. Premesse storiche allo studio canonico, Torino, 2012, pubblicato in formato e-book da Giappichelli: http://www.giappichelli.it/Home/978-88-348-2770-3,3482770.asp1;

C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente alle pp. 63-361);

P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Daniela Milani (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici) Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Contenuto e finalità del corso

Anche le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto della Chiesa cattolica evidenziando, all'occorrenza, affinità e differenze sia nei confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. In questa particolare prospettiva si analizzeranno per un verso principi fondativi, natura e finalità dei principali istituti, per l'altro la condizione giuridica delle diverse categorie di soggetti

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in cui si articola il "popolo di Dio" alla luce delle principali innovazioni apportate in materia dal Concilio Vaticano II. Particolare attenzione si presterà inoltre a temi di interesse canonistico aventi peculiare rilevanza di ordine giuridico-sociale come il matrimonio, il celibato ecclesiastico, il divieto di ordinazione femminile, la bioetica e gli abusi del clero sui minori.

Programma del corso

Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi Il governo della Chiesa: potestà d'ordine e potestà di giurisdizione Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, bioetica

e delicta graviora

Testi per l’esame Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione.

Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito d'Ateneo.

Studenti non frequentanti: S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d'Europa. Premesse storiche allo studio

canonico, Torino, 2012, pubblicato in formato e-book da Giappichelli: http://www.giappichelli.it/Home/978-88-348-2770-3,3482770.asp1;

C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente alle pp. 63-361);

P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002. DIRITTO DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA EUROPEA IN MATERIA PENALE (crediti 6) (secondo semestre) Prof. Chiara Amalfitano Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di un settore

del diritto dell'Unione europea ormai divenuto centrale per l'approfondimento del processo di integrazione, espressione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, di cui, oggi, al titolo V della parte III del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

Si tratta della cooperazione giudiziaria penale, istituzionalizzata dal trattato di Maastricht nell'allora c.d. terzo pilastro dell’Unione europea, e poi comunitarizzata dal trattato di Lisbona, che ha introdotto rilevanti innovazioni, innanzitutto

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codificando il principio del riconoscimento reciproco delle decisioni penali adottate dalle autorità giudiziarie degli Stati membri.

L'attenzione sarà focalizzata sui meccanismi di cooperazione giudiziaria penale che trovano base giuridica nell’art. 82 TFUE, con particolare riguardo proprio allo strumento del riconoscimento reciproco delle decisioni penali e alle modalità di risoluzione dei conflitti di giurisdizione, nonché a quello del ravvicinamento delle legislazioni processuali nazionali, specie mediante la predisposizione di norme minime inerenti i diritti della persona. Ci si concentrerà, quindi, sulle forme di cooperazione di cui all'art. 83 TFUE, ovvero sul ravvicinamento delle legislazioni penali sotto il profilo sostanziale, con particolare riguardo alle possibilità offerte, a seguito delle modifiche apportate a Lisbona, dal § 2 di tale disposizione, che legittima l'adozione - da parte delle istituzioni - di norme minime in tema di elementi costitutivi di reati e sanzioni, per rendere effettiva una qualsiasi politica dell'Unione che sia stata oggetto di armonizzazione.

Lo scopo del corso è quello di rilevare la stretta correlazione che esiste tra il rafforzamento di tali forme di cooperazione e la libera circolazione delle persone nel menzionato spazio di libertà, sicurezza e giustizia, correlazione che ha contribuito e contribuisce allo sviluppo del processo di integrazione europea.

Materiali di studio

C. AMALFITANO, Spazio giudiziario europeo e libera circolazione delle decisioni penali, in Studi sull'integrazione europea, 2009, pp. 73-120.

E. CALVANESE, G. DE AMICIS, La decisione quadro del Consiglio dell’U.E. in tema di prevenzione e risoluzione dei conflitti di giurisdizione, http://www.europeanrights.eu/index.php?funzione=S&op=5&id=396, maggio 2010.

G. DE AMICIS, Sul trasferimento dei procedimenti penali, in Diritto pen. processo, n. 10/2010 p. 1248 ss.

C. AMALFITANO, Unione europea e garanzie processuali: il diritto all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, in Studi sull'integrazione europea, 2011, pp. 83-110.

C. AMALFITANO, L’azione dell’Unione europea per la tutela delle vittime di reato, in Dir. Un. eur., 2011, pp. 643-682.

G. DE AMICIS, Primi orientamenti della Corte di giustizia sul mandato d’arresto europeo: verso una nomofilachia “eurounitaria”?, in Dir. pen. processo, n. 8/2011, p. 1021 ss.

Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni. Per informazioni sul corso, consultare il sito http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid

=41

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DIRITTO E BIOETICA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Francesca Poggi Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare beccarla - Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Obiettivi del corso Il corso si propone di far conseguire una conoscenza approfondita della normativa

italiana relativa ai principali temi di rilevanza bioetica e di indagare, anche mediante un’analisi comparatistica, le controversie giuridiche e i dilemmi etici a essi relativi, onde incoraggiare lo sviluppo di un’autonoma capacità di analisi e critica delle discipline normative eticamente sensibili. Al riguardo, saranno affrontati temi quali la procreazione medicalmente assistita, l’ingegneria genetica, l’interruzione volontaria di gravidanza, l’interruzione dei trattamenti medico-sanitari, l’eutanasia e il testamento biologico.

Programma del corso�

Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione.� Studenti non frequentanti: C. Casonato, Introduzione al biodiritto, Giappichelli, Torino, 2009, 2ª edizione; A. Pagnini (a cura di), Filosofia della medicina, Carrocci, Roma, 2010, da p. 51 a

p. 64, da p. 291 a p. 333 e da p. 417 a p. 520.

Modalità dell’esame � Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto e

presentazione di una relazione su un tema concordato con la docente. Studenti non frequentanti: esame orale.

DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [secondo semestre] (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici) Prof. Jlia Pasquali Cerioli Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico Contenuto e finalità della disciplina

La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale ed associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e

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alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni, sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella rapida trasformazione della società.

Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno, internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture e alle tradizioni nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della disciplina.

In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica, delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del rapporto tra religione e diritto. Programma del corso

Saranno trattati i seguenti argomenti, con taglio attento agli orientamenti della giurisprudenza: - Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano - Il principio supremo di laicità dello Stato - I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.) - L’uguaglianza, la non discriminazione, la libertà religiosa e l’imparzialità della p.a. nella Costituzione (artt. 3, 19, 20, 97, 1° comma) - Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione. - Le obiezioni di coscienza - Il fattore religioso nel lavoro subordinato - Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali) - Il sistema di finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni - Il fattore religioso nel diritto penale Testi adottati

G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2009;

A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.

È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli, Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009. Ricevimento

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Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento “C. Beccaria”.

Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online Ariel 2.0. DIRITTO ECCLESIASTICO EUROPEO (6 crediti) [secondo semestre] Prof. Jlia Pasquali Cerioli Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”– Sezione di diritto ecclesiastico e canonico

Contenuto e finalità della disciplina

Le pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di libertà di religione e di convinzioni sono cresciute per numero e profili di interesse. In parallelo, l’attenzione riservata al fattore religioso da parte del diritto dell’Unione europea ha acquisito maggiore rilievo con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Entrambi i dati hanno indotto gli studiosi dei rapporti tra diritto, società e religione a inaugurare uno specifico filone di ricerca, i cui esiti sono raccolti nell’ambito di una nuova disciplina, denominata “Diritto ecclesiastico europeo”.

Dopo una prima lettura delle novità di peculiare interesse introdotte dal Trattato di Lisbona, verranno quindi approfondite le norme della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della CEDU poste a garanzia delle libertà religiose e di convinzioni e le più recenti evoluzioni giurisprudenziale in materia, con particolare attenzione alle decisioni che hanno illustrato i legami tra laicità, pluralismo e società democratica e che hanno affrontato tematiche attuali quali la presenza dei simboli religiosi nella sfera pubblica e l’obiezione di coscienza. Programma del corso

- Il rimando alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa nel preambolo del nuovo TUE

- La rilevanza del pluralismo religioso tra i valori fondativi dell’Unione - La tutela delle libertà di religione e di convinzioni nella Carta dei diritti

fondamentali dell’Unione europea - L’incompetenza dell’Unione sugli status nazionali delle Chiese, delle altre

comunità religiose e delle organizzazioni filosofiche e non confessionali - Il “dialogo” dell’Unione con le Chiese e le comunità religiose e con le

organizzazioni filosofiche e non confessionali - Il divieto di discriminazione per motivi di religione - La tutela della libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione

europea dei diritti dell’Uomo - L’evoluzione giurisprudenziale della Corte europea dei diritti dell’uomo in

materia - Le più recenti sentenze della Grande Camera: i casi Lautsi c. Italia e Bayatyan c.

Armenia.

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Testi adottati Per gli studenti frequentanti i testi di preparazione all’esame saranno concordati

con il docente. Per gli studenti non frequentanti si consiglia lo studio su: - M. Lugli - J. Pasquali Cerioli - I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico

europeo. Principi, modelli, giurisprudenza, II ed., Torino, Giappichelli, 2012; - G. Casuscelli, Convenzione europea, giurisprudenza della Corte europea dei

diritti dell’Uomo e sua incidenza sul diritto ecclesiastico italiano. Un’opportunità per la ripresa del pluralismo confessionale?, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), settembre 2011 (pp. 58);

- J. Pasquali Cerioli, La tutela della libertà religiosa nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), gennaio 2011 (pp. 20);

- M. Toscano, La libertà religiosa “organizzata” nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo: prime linee di lettura, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), marzo 2008 (pp. 29);

- F. Tulkens, The European Convention on Human Rights and Church-State Relations. Pluralism v. Pluralism, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), febbraio 2011 (pp. 20).

Ricevimento

Il Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento “C. Beccaria”.

Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online Ariel 2.0. Avvertenze

Per sostenere l’esame di Diritto ecclesiastico europeo è necessario aver superato l’esame di Diritto ecclesiastico.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici) Prof. Zeno Crespi Reghizzi Dipartimento di diritto pubblico, processuale civile, internazionale ed europeo - Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea

Oggetto e programma del corso

L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che

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disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti interni degli Stati.

Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218, e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia di giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge applicabile alle obbligazioni contrattuali e non contrattuali. Indicazione di libri di testo per l’esame

1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura di), Istituzioni di diritto internazionale, 4a ed., Torino, Giappichelli, 2011.

2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet, 2010.

3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli, ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati (a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione.

Le indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a lezione.

DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici) Prof. Gian Luigi Gatta Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di Scienze penalistiche

Programma del corso

Il corso ha come obiettivo l’acquisizione delle nozioni fondamentali della parte generale del diritto penale (i principi e gli istituti comuni a tutti i reati, o a categorie più o meno ampie), e si prefigge altresì di delineare un quadro essenziale della parte

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speciale (il catalogo dei reati, vale a dire dei fatti che l’ordinamento giuridico punisce con la comminatoria di una pena).

Nel corso delle lezioni la parte generale e la parte speciale saranno poste in continua e reciproca relazione dialettica, con una costante attenzione alla casistica giurisprudenziale relativa alle più diverse ipotesi di reato, che rappresenterà il banco di prova sul quale delineare gli istituti di parte generale e saggiare i relativi principi.

Il corso, in particolare, si articolerà di due parti. La prima parte avrà per oggetto lo studio della parte generale. Dopo

un’introduzione, nella quale si soffermerà l’attenzione sulla legittimazione e sui compiti del diritto penale, saranno presi in esame la legge penale (fonti e limiti di applicabilità) e il reato (analisi sistematica ed esame degli elementi costitutivi: fatto, antigiuridicità, colpevolezza, punibilità). Ci si soffermerà quindi sulle forme di manifestazione del reato (tentativo e concorso di persone) e si accennerà infine al sistema sanzionatorio (pene e misure di sicurezza).

La seconda parte del corso presenterà agli studenti una panoramica della parte speciale (sistematica dei Libri II e III del codice penale e sguardo d’insieme sulle principali norme penali complementari). Le lezioni ruoteranno attorno all’esame di casi giurisprudenziali discussi assieme al docente, relativi a talune delle figure di reato di maggior rilievo per la prassi (comprese, ad es., tra i delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la persona, e il patrimonio).

Le lezioni saranno affiancate da alcuni seminari, secondo un calendario che sarà comunicato dopo l’inizio del corso.

Testi per la preparazione dell’esame G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4a ed.,

Milano, Giuffrè, 2012 (disponibile da marzo 2012); G. Marinucci - E. Dolcini, Codice penale e norme complementari, 2a ed., Milano,

Giuffrè, 2011. * Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con i testi sopraindicati,

limitatamente alle sole parti che saranno indicate a lezione, nonché con gli appunti e i materiali distribuiti dal docente.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici) Prof. Luca Lupária Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di Scienze penalistiche

Contenuto e finalità

Lo studio del processo penale viene svolto anzitutto sul piano normativo per ricostruire, alla luce delle norme costituzionali e delle Convenzioni internazionali sui diritti umani, gli istituti disciplinati dal codice di procedura penale. È poi preso in considerazione anche il diritto vivente, desunto dalla giurisprudenza e dalla prassi che plasmano nella realtà operativa le attività mediante le quali pubblico ministero,

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imputato, difensore e giudice contribuiscono in vario modo a stabilire se un fatto ipotizzato come penalmente rilevante costituisca o meno un reato e renda necessaria l'applicazione di una pena nei confronti di chi lo ha commesso. La procedura penale deve inoltre essere integrata mediante l’analisi dei problemi di ordinamento giudiziario che ne condizionano l’effettivo funzionamento (posizione del pubblico ministero, indipendenza dei giudici, effettività della assistenza tecnica). Programma d’esame

1) Il processo penale: modelli a confronto e principi costituzionali. - La legge processuale penale nello spazio e nel tempo - I soggetti processuali: il giudice; il pubblico ministero; l’imputato; la persona sottoposta alle indagini; la parte civile; la persona offesa; il responsabile civile; la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria - I rapporti tra giudizio penale e giudizio civile.

2) L’atto processuale penale - Le specie di invalidità: inesistenza; nullità; inutilizzabilità; inammissibilità - Il procedimento probatorio - Il diritto alla prova - I mezzi di prova - I mezzi di ricerca della prova - Il principio del libero convincimento del giudice.

3) Le misure precautelari e le misure cautelari - Il sistema delle impugnazioni e il giudicato cautelare - Le misure cautelari reali

4) Le indagini preliminari - Le indagini difensive - L’udienza preliminare - I procedimenti speciali: il giudizio abbreviato; l’applicazione della pena su richiesta delle parti; il procedimento per decreto; il giudizio direttissimo; il giudizio immediato - Il dibattimento: gli atti del predibattimento; gli atti del dibattimento; gli atti successivi al dibattimento - Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica e la disciplina del procedimento con citazione diretta - Il procedimento davanti al giudice di pace.

5) Le impugnazioni in generale - L’appello - Il ricorso per cassazione - La revisione - Il giudicato penale Testo per la preparazione dell’esame

AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010. È indispensabile l’uso di un codice di procedura penale aggiornato.

Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con il testo sopraindicato,

limitatamente alle sole parti che saranno individuate a lezione, nonché con gli appunti e i materiali distribuiti dal docente.

ECONOMIA DELLA TASSAZIONE (crediti 6) [primo semestre] Prof. Luca Micheletto Dipartimento di economia, diritto del lavoro e diritto tributario - Sezione di scienze economiche e statistiche Contenuto e finalità della disciplina

Il corso ha per oggetto la teoria economica degli effetti delle imposte e la teoria della tassazione ottima. La prima parte del corso espone il metodo e alcuni risultati

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fondamentali dell’analisi economica delle imposte, sotto i due principali profili dell’incidenza e degli effetti allocativi. La seconda parte del corso è dedicata all’analisi degli effetti redistributivi delle imposte e al disegno ottimo, sulla base del trade-off tra efficienza ed equità, di un sistema tributario fondato sull’imposizione dei redditi delle persone fisiche e degli scambi di beni e servizi. Infine, l’ultima parte del corso è dedicata all’analisi della tassazione delle attività di impresa con particolare enfasi sulla tassazione delle società di capitali. Questo argomento è trattato sia con riferimento ai diversi modelli teorici che possono ispirare il disegno di un’imposta sui redditi societari, sia con riferimento alle vicende più recenti che hanno caratterizzato l’evoluzione della tassazione sui redditi societari in Italia.

Le finalità principali del corso sono due: sul piano dell’analisi positiva, quella di fornire allo studente gli strumenti utili per una comprensione degli effetti economici delle imposte; sul piano dell’analisi normativa, quella di fornire allo studente gli elementi di base per comprendere la caratterizzazione di un’imposta ottima. Programma del corso

Gli effetti e l’incidenza delle imposte. Politiche fiscali di contrasto alla povertà e tassazione ottima. La tassazione del capitale e la tassazione dei redditi societari. Indicazione dei testi per l’esame

J. Stiglitz, Economia del settore pubblico (volume 1, capitoli 9-13), Hoepli, 2003; P. Panteghini, La tassazione delle società, Il Mulino, 2009; G. Campa, Lezioni di scienza delle finanze (capitolo 14), UTET, 2010.

FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici) Prof. Mario Ricciardi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” – Sezione di filosofia e sociologia del diritto

Argomento del corso

Giustizia sociale e istituzioni (la struttura di base della società)

Scopo del corso Possiamo concepire la società come uno schema di cooperazione per il mutuo

vantaggio caratterizzato sia da conflitto sia da identità di interessi. C’è identità di interessi perché ciascuno ha bisogno degli altri per realizzare i propri scopi, e la vita sarebbe ben diversa da come la conosciamo se ognuno potesse contare esclusivamente sulle proprie forze. D’altro canto, c’è anche conflitto perché le persone non sono normalmente indifferenti al modo in cui vengono distribuiti i benefici prodotti dalla cooperazione sociale. Ognuno, comprensibilmente, preferirebbe avere a disposizione una quota più ampia di tali benefici per realizzare i propri scopi. Si pone quindi un problema di giustizia distributiva. Lo scopo del corso di questo anno accademico è introdurre gli studenti al dibattito contemporaneo sulla

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giustizia distributiva, concentrando l’attenzione in particolare sul ruolo che le maggiori istituzioni sociali hanno nel plasmare le aspettative di vita di ciascuno. L’espressione “struttura di base della società” viene impiegata da John Rawls proprio per alludere a tali istituzioni. Secondo Rawls: «l’oggetto principale della giustizia è la struttura di base della società, o più esattamente il modo in cui le maggiori istituzioni sociali distribuiscono i doveri e i diritti fondamentali e determinano la suddivisione dei benefici della cooperazione sociale. […] Considerate nell’insieme come un unico schema, le istituzioni maggiori definiscono diritti e doveri degli esseri umani e influenzano le loro prospettive di vita, ciò che essi possono attendersi e le loro speranze di riuscita. La struttura di base è l’oggetto principale della giustizia poiché i suoi effetti sono molto profondi ed evidenti sin dagli inizi. L’idea intuitiva è che questa struttura include differenti posizioni sociali e che persone nate in differenti posizioni hanno diverse aspettative di vita, parzialmente determinate sia dal sistema politico sia dalle circostanze economiche e sociali. In questo modo le istituzioni della società privilegiano certe situazioni di partenza rispetto ad altre. Queste ineguaglianze sono particolarmente profonde. Esse non sono soltanto assai diffuse, ma influenzano anche le opportunità iniziali che si hanno nella vita; perciò non possono essere giustificate da un ipotetico richiamo alle nozioni di merito [merit] o di ciò che spetta a ciascuno [desert]. È a queste ineguaglianze, che probabilmente appartengono in modo inevitabile alla struttura di base di ogni società, che devono essere innanzitutto applicati i principi di giustizia sociale. Questi principi regolano poi la scelta di una costituzione politica e dei principali elementi del sistema politico e sociale. La giustizia di uno schema sociale dipende essenzialmente dal modo in cui sono ripartiti i diritti e i doveri fondamentali, dalle opportunità economiche e dalle condizioni sociali nei vari settori della società». Per spiegare cosa intende per istituzioni maggiori, Rawls menziona la costituzione politica e i principali assetti politici e sociali, aggiungendo come esempi la tutela giuridica della libertà di pensiero e di coscienza, il mercato concorrenziale, la proprietà privata dei mezzi di produzione e la famiglia monogamica. Tutte istituzioni che in concreto devono la propria struttura a regole che appartengono al sistema giuridico vigente in una società.

Programma del corso

Le lezioni saranno suddivise in cinque blocchi, ciascuno composto da sei lezioni che trattano dello stesso tema generale. Questo è il programma: 1. La struttura di base della società; 2. Istituzioni (i): mercato concorrenziale e proprietà privata; 3. Istituzioni (ii): la famiglia; 4. Principi di giustizia; 5. Merito e meritocrazia.

Parole chiave

Libertà, Diritti, Eguaglianza, Cooperazione, Competizione, Contratto, Equità, Fair Play, Istituzioni, Mercato, Merito, Meritocrazia, Obbligazioni, Pena, Regole, Retribuzione, Risarcimento, Scambio, Sistemi giuridici, Volontarietà.

Modalità dell’esame

La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale.

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Per gli studenti frequentanti l’esame avrà a oggetto i testi discussi a lezione. L’elenco dei testi discussi, delle letture consigliate e degli argomenti delle lezioni sarà reperibile sul sito della sezione di filosofia e sociologia del diritto del Dipartimento “Cesare Beccaria”.

Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 6 crediti l’esame

avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi: Christian Arnsperger e Philippe Van Parijs, Quanta diseguaglianza possiamo

accettare?, Il Mulino, Bologna 2003. Martha C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Il Mulino, Bologna 2002. Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 9 crediti l’esame

avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi: Michael Sandel, Giustizia, Feltrinelli, Milano 2010; Michael Walzer, Sfere di giustizia, Laterza, Bari 2008; Philippe Van Parijs, Che cos’è una società giusta?, Ponte alle Grazie, Firenze

1995. Gli studenti possono contattare il docente per discutere l’opportunità di concordare

un programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto dei loro interessi personali.

Gli studenti possono contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

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MODULI

DIRITTO PRIVATO DELL’INFORMATICA Modulo di Istituzioni di Diritto Privato II (E-N/O-Z) Anno accademico 2011-2012 – secondo semestre DOCENTE: PROF. CRISTINA MENICHINO 20 ore - 3 crediti Tutte le lezioni saranno il venerdì alle ore 14.30 in aula 302 Prima lezione il 16.3.2012 alle ore 14.30 in aula 302 Il modulo avrà per oggetto l’esposizione dei problemi giuridici, attinenti ai profili privatistici, che sono sorti con l’utilizzo della telematica e dell’informatica, con esposizione delle norme di riferimento e di casi pratici. Il corso avrà natura seminariale: le lezioni frontali saranno affiancate da un dialogo e confronto con il docente, in cui è richiesta la partecipazione attiva degli studenti. Programma Il corso avrà per oggetto i seguenti argomenti: 1) introduzione al commercio elettronico: normativa di riferimento, classificazioni e tipologie contrattuali 2) il contratto telematico: modo di conclusione e vizi del consenso 3) beni informatici; contratti ad oggetto informatico: contatti aventi ad oggetto l’hardware ed il software 4) aste on line 5) documento informatico, firme elettroniche e firma digitale; validità ed efficacia probatoria del documento informatico; profili privatistici del Codice dell’Amministrazione Digitale 6) la protezione dei consumatori nel commercio elettronico: clausole vessatorie; garanzie nella vendita di beni di consumo; nei contratti a distanza; nei contratti turistici on line 7) disciplina del commercio elettronico 8) i contratti con gli Internet providers e la loro responsabilità; 9) le clausole di esonero e di limitazione della responsabilità nei contratti telematici 10) tutela dei diritti della personalità in Internet e tutela della privacy 11) strumenti alternativi di risoluzione delle controversie on line (O.D.R.).

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Esame Alla fine del corso ci sarà un esame orale sui materiali forniti a lezione. Letture consigliate per approfondire i temi trattati a lezione - Francesco Delfini, Il commercio elettronico, in Tratt. dir. econ., diretto da E. Picozza e E. Gabrielli, Padova, Cedam, 2004 - Giusella Finocchiaro, Diritto di Internet, II ed., Bologna, Zanichelli, 2008 - Giovanni Pascuzzi, Il diritto dell’era digitale, Bologna, Il Mulino, 2011 - Valentino, a cura di, Manuale di diritto dell’informatica, II ed., Napoli, ESI, 2011