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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza articolato in 6 percorsi “LMG/01” Anno Accademico 2018/2019 Percorso B – Diritto, mercati e impresa N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.

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PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI

Corso di Laurea Magistrale

a Ciclo Unico

in Giurisprudenza

articolato in 6 percorsi

“LMG/01”

Anno Accademico 2018/2019

Percorso B – Diritto, mercati e impresa

N.B. Nel piano degli studi, gli insegnamenti indicati in rosso sono caratteristici di uno

specifico percorso. Gli insegnamenti indicati in blu sono comuni a tutti i percorsi.

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Attività Ambiti

disciplinari SSD Insegnamento CFU

Docente

I ANNO

B Storico-giuridico IUS/18 Istituzioni di diritto romano e delle antichità 14 CARAVALE Mario,

TASSI Elena

B Filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto 9 ROMANO

Augusto

B Privatistico IUS/01 Istituzioni di diritto privato 14 BIANCA

Cesare Massimo

B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale 9 CALVANO

Roberta

C Economico e pubblicistico SECS-P/01 Economia politica 6 RINALDI

Azzurra

Totale I anno 52

II ANNO

B Costituzionalistico IUS/08 Diritto costituzionale e pubblico dell’economia 9 CALVANO

Roberta

B Storico-giuridico IUS/19 Storia del diritto italiano 14 CARAVALE

Mario

C Lavoristico IUS/07 Diritto del lavoro 12 MAIO

Valerio

C Internazionalistico IUS/13 Diritto internazionale 10 NAPOLETANO

Nicola

C Comunitaristico

IUS/14 Diritto dell’Unione europea e mercato interno 10 CARTA

Mario

Totale II anno 55

III ANNO

B Filosofico - Giuridico

IUS/20 Informatica giuridica 6 LIMONE

Antonio

B Privatistico IUS/01 Diritto privato, mercati e autonomia

negoziale 11

NAPOLI

Gaetano Edoardo

C Economico e pubblicistico IUS/12 Diritto tributario e impresa 9 SAPONARO

Fabio

C Penalistico IUS/17 Diritto penale 15

MONGILLO

Vincenzo

C Amministrativo IUS/10 Diritto amministrativo 12 SCIARRETTA

Franco

C Amministrativo IUS/10 Diritto delle autonomie locali 6 SERGIO

Sara

Totale III anno 59

IV ANNO

C Processual-Civilistico IUS/15 Diritto processuale civile e impresa

14 TOTA

Gabriella

C Commercialistico IUS/04 Diritto commerciale, concorrenza ed

innovazione 15

MARTUCCI

Katrin

A Affine o integrativo SECS-

P/07 Contabilità pubblica e privata 9

GULLUSCIO

Carmela

A Affine o integrativo IUS/17

Diritto penale e compliance normativa 9

MONGILLO

Vincenzo

Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6

Altre Lingua inglese 6 ROSSI HOLDEN

Linda

Totale IV anno 59

V ANNO

C Processual-Penalistico IUS/16 Procedura penale e prevenzione patrimoniale 14 APRATI

Roberta

C Comparatistico IUS/02 Diritto privato comparato 10 MAZZEI

Gabriella

A Affine o integrativo SPS/08 Economia e gestione delle imprese 9 MAGGIORE

Giulio

Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6

Altre A scelta dello studente v. elenco insegnamenti a scelta 6

Totale V anno 45

Altre Per la prova finale 20

Altre Ulteriori attività formative, ulteriori

conoscenze linguistiche, etc. 10

TOTALE 300

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PRESENTAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI

Propedeuticità, progressione e connessioni tra gli insegnamenti

Propedeuticità

Per il corso di laurea non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura

dei singoli percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e

temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. Per ciascuno degli

insegnamenti i docenti hanno indicato, inoltre, nel programma del corso le diverse

propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa.

Progressività

La distribuzione degli insegnamenti nei 5 anni è strutturata per una progressività delle

conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli

insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La

progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di

approccio e di analisi.

Connessioni tra gli insegnamenti

Nei 6 percorsi formativi gli insegnamenti sono “comuni” ma tutti, rispetto al profilo dei

percorsi, presentano una propria specificità sia nella denominazione, sia nei contenuti,

sia nelle metodologie di analisi. Ciascuno dei percorsi formativi garantisce una specifica

connessione ed interrelazione tra gli insegnamenti con la finalità di creare reali e

funzionali condizioni di approccio integrato e sistemico alle diverse peculiarità degli stessi

percorsi.

Percorso B: Diritto, mercati e impresa

Il percorso, incentrato sul rapporto tra diritto, mercati ed impresa, fornisce strumenti e

metodi per valutare e comprendere la stretta connessione tra fenomeni giuridici e

fenomeni economici; il ruolo delle istituzioni finanziarie e regolatorie; il funzionamento e

le tecniche di regolamentazione dei mercati; il ruolo del settore pubblico nell'economia; i

sistemi di gestione e controllo interno delle imprese.

Pag 4

INSEGNAMENTO: Istituzioni di diritto romano e delle antichità (IUS/18 – 14 CFU)

DOCENTE: Prof. Mario Caravale ([email protected])

Prof.ssa Elena Tassi ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Irene Sigismondi ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Obiettivi Formativi:

Il corso esamina la disciplina classica del diritto privato romano e la tradizione romanistica. Lo studio

dell’esperienza giuridica antica è finalizzato ad arricchire la formazione del giurista, mettendo in

evidenza lo stretto rapporto esistente tra diritto e società e la derivazione di molti concetti giuridici

moderni dalla riflessione della giurisprudenza romana.

Risultati di apprendimento attesi:

Conoscenza e capacità di comprensione:

conoscenza delle linee principali della materia. Capacità di analisi critica delle diverse ipotesi

ricostruttive sviluppate nei testi adottati.

Conoscenze applicate e capacità di comprensione:

capacità di interpretare le fonti giuridiche trattate durante il corso.

Autonomia di giudizio:

capacità di affrontare criticamente le questioni principali della materia: soprattutto la genesi e

l’evoluzione degli schemi normativi in cui si articola il diritto privato romano.

Abilità comunicative:

acquisizione di un lessico giuridico appropriato.

Capacità di apprendimento:

apprendimento dei principali strumenti ermeneutici del diritto.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Il corso è dedicato all’esposizione dei principi fondamentali del diritto privato romano nel suo sviluppo

storico. Il diritto elaborato dai giuristi romani, che principalmente ci è stato tramandato attraverso il

Digesto, è il punto di partenza e la base delle culture giuridiche che hanno formato i diritti europei. La

conoscenza dei principi del diritto romano consente al giurista di comprendere le caratteristiche

fondanti dei diversi ordinamenti dell’Europa continentale e di coglierne tratti comuni e differenze.

Il corso si articola in due parti: una generale dedicata allo studio del diritto privato romano; una

speciale, incentrata sulla tradizione romanistica.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Le lezioni sono impostate secondo il metodo casistico sia per quanto riguarda lo studio delle opere dei

giuristi, sia con riguardo alle statuizioni autoritative applicate nella prassi. In molti casi, infatti, le

astrazioni elaborate dalla giurisprudenza romana sono all'origine di nozioni fondamentali del diritto

moderno. Ciò rende possibile ed utile, anche ai fini della migliore comprensione della materia, una

comparazione finalizzata a spiegare quale sia la tradizione giuridica che connette l'antico con il

moderno.

Gli strumenti didattici utilizzati sono: video-lezioni, ciascuna corredata di slides; websminars di

approfondimento su singoli argomenti; chat.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La valutazione dell’esame è orale. Sono previste delle prove di autovalutazione in itinere. A tale scopo

gli studenti hanno a disposizione:

a) il percorso formativo che consta di una serie di domande a risposta aperta, rigorosamente

ordinate secondo l’ordine di esposizione degli argomenti del libro di testo;

b) Le slides abbinate alle video lezioni che sono state realizzate con l’obiettivo di rendere più

Pag 5

agevole il ripasso della materia, richiamando l’attenzione dello studente sugli elementi di

maggior rilevanza, nonché sull’ordine di esposizione degli stessi.

5. TESTI DI STUDIO

PARTE GENERALE:

M. BRUTTI Il diritto privato nell’antica Roma, Giappichelli, Torino, 2015 (EURO 55,00) limitatamente alle

parti indicate nel programma presente nella bacheca dell’insegnamento.

Non costituiscono oggetto di esame le parti del manuale scritte in caratteri più piccoli.

PARTE SPECIALE:

M. CARAVALE, Diritto senza legge. Lezioni di diritto comune, Giappichelli, Torino, 2013 (EURO 19,00)

limitatamente alle parti indicate nel programma presente nella bacheca dell’insegnamento.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Nella bacheca dell’Insegnamento sono presenti test di verifica delle conoscenze acquisite, organizzati

tematicamente in relazione agli argomenti affrontati dai libri di testo consigliati.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Il metodo casistico adottato, consente agli studenti non solo di acquisire gli elementi fondamentali del

ragionamento logico-giuridico, ma anche di sviluppare un approccio concreto al problema. Non sfugge,

peraltro, come tale metodologia, possa essere applicata a qualsiasi tipo di problema e si riveli di

grande importanza per affinare le capacità di problem solving dei futuri laureati in Giurisprudenza.

8. EVENTUALI NOTE

Tutti i testi latini presenti nei libri di testo e nelle slides sono tradotti in italiano.

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INSEGNAMENTO: Filosofia del diritto (IUS/20 – 9 CFU)

DOCENTE: Prof. Augusto Romano ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Ersilia Crobe ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il corso si propone di fornire l’apparato concettuale e le consapevolezze critiche necessarie allo studio

del diritto positivo ed alla pratica giuridica.

Nella parte generale verrà dato spazio alla riflessione sul fondamento filosofico degli elementi

costitutivi dell’ordinamento giuridico, indagando il sistema del diritto vigente anche alla luce degli

orientamenti che hanno avuto maggiore incidenza nella cultura giuridica occidentale.

La parte speciale si soffermerà sull’impatto che le tecnologie digitali hanno sull’organizzazione dello

Stato e sui tradizionali istituti giuridici.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Parte generale

-ELEMENTI PER UNA DEFINIZIONE DEL DIRITTO

-DIRITTO E MORALE

-DALLA NATURA AL DIRITTO NATURALE

-IL POSITIVISMO GIURIDICO

-GIUSTIZIA

-VALIDITÀ ED EFFICACIA

-LA SANZIONE

-L’INTERPRETAZIONE

-L’ORDINAMENTO GIURIDICO

-REALISMO GIURIDICO

-NEOCOSTITUZIONALISMO

-I DIRITTI DELL’UOMO

-LINGUAGGIO GIURIDICO

-SISTEMI GIURIDICI

Parte speciale

-INTERNET E DIRITTO

-E-DEMOCRACY

-DIRITTO ALL’OBLIO

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici utilizzati privilegiano la sinergia tra il modello e-learning ed il modello tradizionale,

in una interazione dello studente con il docente o con il tutor. Pertanto lo studio dei volumi consigliati

dovrà essere accompagnato dall’approfondimento attraverso le video lezioni, letture di slide in pdf ed i

web seminar.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte dello studente viene accertato con un esame

orale che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito, lo spirito critico nonché la capacità di

comunicare con linguaggio appropriato e viene valutato in trentesimi.

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5. TESTI DI STUDIO 1) Per la parte generale, si consiglia lo studio di uno dei seguenti volumi:

- BARBERIS M., Introduzione allo studio del diritto, Giappichelli, Torino, 2014;

oppure

- BIX B. H., Teoria del diritto. Idee e contesti, Giappichelli, Torino, 2016.

2) Per la parte speciale

FROSINI T. E., Liberté, egalité, Internet, Editoriale scientifica, Napoli, 2015.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Per ogni argomento del corso lo studente può avvalersi di una sezione di domande utile non solo per

controllare l’apprendimento ma anche per fornire esempi specifici dei concetti filosofico-giuridici.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Attraverso lo studio delle distinzioni fondamentali fra diritto oggettivo e diritti soggettivi, dottrina e

giurisprudenza, regole e principi, interpretazione ed applicazione della norma, l’insegnamento si

propone di fornire l’apparato concettuale ed il lessico basilare per la pratica giuridica, sia in riferimento

alle tradizionali professioni forensi sia per le professionalità della pubblica amministrazione.

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INSEGNAMENTO: Istituzioni Diritto Privato (IUS/01 - 14 CFU)

DOCENTE: Prof. Cesare Massimo Bianca ([email protected])

TUTOR: Avv. Antonio Mollo ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

- Conoscenza delle nozioni basilari del diritto privato italiano, che vengono sintetizzate nelle definizioni

di ogni istituto, e acquisizione delle definizioni stesse e degli essenziali profili di disciplina dei principali

istituti privatistici;

- Capacità di comprensione dei meccanismi di interpretazione delle norme giuridiche e dei metodi

argomentativi volti all'applicazione delle regole ai singoli casi concreti;

- Acquisizione delle conoscenze tecniche che permettono di comprendere le dinamiche giuridiche in

relazione ai fenomeni economici e ai comportamenti umani che riguardano i diritti personalissimi;

- Cognizione degli orientamenti giurisprudenziali;

- Acquisizione, con metodo analitico, delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le

norme, in modo da raggiungere un proprio convincimento in chiave ermeneutica;

- Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche.

- Interazione tra diritto privato e altri settori del diritto, nonché con le principali materie economiche,

sociologiche e informatiche.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

PROGRAMMA PER L'ESAME - VIDEOLEZIONI DA STUDIARE

MODULO I. Nozioni introduttive

MODULO II. Le fonti del diritto

MODULO III. L'interpretazione della legge

MODULO IV. Il diritto intertemporale

MODULO V. Capacità giuridica e capacità di agire

MODULO VI. I diritti fondamentali

MODULO VIII. Gli enti giuridici

MODULO IX. La fondazione

MODULO X. Associazioni e comitati

MODULO XVII. L'impresa familiare

MODULO XXVI. La proprietà

MODULO XXVII. La proprietà fondiaria. Confini e rapporti di vicinato (devono essere studiate solo le

videolezioni sui seguenti temi: Confini orizzontali e verticali della proprietà - Il sottosuolo - L’area

sovrastante - Chiusura del fondo - Accesso al fondo - I rapporti di vicinato - Le immissioni - Le distanze

delle costruzioni - I muri)

MODULO XXIX. Modi di acquisto e perdita della proprietà (devono essere studiate solo le videolezioni

sui seguenti temi: Modi di acquisto originario e modi di acquisto a titolo derivativo - L’occupazione -

L’invenzione - L’accessione)

MODULO XXX. Le azioni a difesa della proprietà

MODULO XXXI. Comunione e condominio

MODULO XXXIII. Il possesso

MODULO XXXIV. L'usucapione

MODULO XXXV. L'acquisto dei beni mobili

MODULO XXXVI. Azioni a tutela del possesso

MODULO XXXVII. Il contratto (con esclusione dei seguenti argomenti, che sono gli unici, di questo

modulo, che possono non essere studiati, in quanto tutti gli altri argomenti del modulo devono essere

studiati e sono oggetto d'esame: Il contratto per conto di chi spetta - Il contratto per persona da

nominare - La gestione di affari altrui)

MODULO XXXVIII. La formazione del contratto

MODULO XXXIX. La forma (devono essere studiate solo le videolezioni sui seguenti temi: La forma del

contratto - L’atto pubblico - La scrittura privata)

MODULO XL. Contenuto del contratto

MODULO XLI. La causa del contratto

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MODULO XLII. L'interpretazione e l'integrazione del contratto

MODULO XLIII. L'efficacia del contratto

MODULO XLV. L'invalidità del contratto

MODULO XLVI. L'obbligazione (con esclusione dei seguenti argomenti, che sono gli unici, di questo

modulo, che possono non essere studiati, in quanto tutti gli altri argomenti del modulo devono essere

studiati e sono oggetto d'esame: La promessa del fatto del terzo - Obbligazioni alternative - Obbligazioni

facoltative)

MODULO XLVII. Obbligazioni pecuniarie

MODULO XLVIII. L'adempimento e gli altri modi di estinzione dell'obbligazione (con esclusione dei

seguenti argomenti, che sono gli unici, di questo modulo, che possono non essere studiati, in quanto

tutti gli altri argomenti del modulo devono essere studiati e sono oggetto d'esame: La quietanza -

L'imputazione del pagamento. L'imputazione volontaria - L'imputazione legale - La surrogazione)

MODULO XLIX. Cessione del credito e vicende dell'obbligazione dal lato passivo

MODULO L. Le obbligazioni plurisoggettive

MODULO LI. La responsabilità contrattuale

MODULO LII. La responsabilità extracontrattuale: l'illecito

MODULO LIII. La responsabilità extracontrattuale: i soggetti

MODULO LIV. Le esimenti

MODULO LV. Responsabilità speciali

MODULO LVIII. La trascrizione

MODULO LIX. Le cause di prelazione

MODULO LX. Le garanzie reali

MODULO LXI. La prescrizione

Il testo di riferimento per lo studio della materia è BIANCA C.M., Istituzioni di diritto privato, Milano,

Giuffrè, 2014, EURO 65,00.

È CALDAMENTE CONSIGLIATO L'ACQUISTO DI UNA COPIA DEL CODICE CIVILE.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal Prof. C.M. Bianca, composta anche dai cultori,

volto ad accertare la conoscenza dei principi generali e dei singoli istituti nonché a valutare il lessico

giuridico e la capacità di ragionamento sul diritto privato nel suo complesso.

In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del presidente.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal Prof. C.M. Bianca, composta anche dai cultori,

volto ad accertare la conoscenza dei principi generali e dei singoli istituti nonché a valutare il lessico

giuridico e la capacità di ragionamento sul diritto privato nel suo complesso.

In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del presidente.

5. TESTI DI STUDIO

Il testo di riferimento è: BIANCA C.M., Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, 2014.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

In bacheca si trova una pagina che indica cento domande di Istituzioni di diritto privato, tra quelle che

la commissione solitamente rivolge allo studente in sede d'esame.

Lo studente che è in grado di rispondere in modo esauriente a quelle domande, riferendo alla

commissione d'esame gli oggetti delle lezioni sui relativi argomenti, ha ottime probabilità di superare

l'esame. Nel corso della parte finale dei webseminar di riepilogo del programma si svolgono simulazioni

dell'esame.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando utili in

ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti: avvocatura; magistratura; notariato;

attività forensi; impiego in aree giuridico-legali delle Pubblica amministrazione o di imprese private;

amministrazione e controllo in p.a. o imprese private; direzione/controllo aziendale; consulenza

legale/gestionale; mediazione professionale; professioni legali o bancarie; formazione.

Pag 10

INSEGNAMENTO: Diritto Costituzionale (IUS/08 – 9 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Roberta Calvano ([email protected])

TUTOR: Dott. Federico Nania ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il diritto costituzionale svolge una funzione preliminare rispetto alla conoscenza e comprensione delle

altre discipline giuridiche, che trovano comunque nel testo costituzionale le loro linee portanti.

Il complessivo obiettivo formativo è quindi quello di far maturare una conoscenza adeguata delle regole

attorno alle quali ruota il nostro assetto costituzionale, anche nei suoi sviluppi "viventi" (sia sotto il

profilo della evoluzione del sistema politico, sia sotto quello della applicazione giurisprudenziale) e nei

suoi rapporti con l’Ue.

La conoscenza del sistema costituzionale e dei diritti fondamentali è un campo di apprendimento nel

quale il diritto costituzionale assolve ad una funzione indispensabile per la formazione del giurista nella

nostra area culturale, anche nella prospettiva della integrazione europea.

La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale sarà utile alle conoscenze applicate

all’attività pratica del giurista.

Data la collocazione nel I anno del corso di studi, un obiettivo formativo fondamentale del corso è

quello dell’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio che ne sviluppi la capacità di

apprendimento in relazione alle tematiche giuridiche, l’acquisizione di abilità comunicative proprie del

linguaggio giuridico, l’addestramento all’impiego delle tecniche argomentative tramite l’esposizione di

casi giurisprudenziali.

Al Corso di diritto costituzionale corrispondono 9 CFU.

La durata del Corso è di 225 ore di attività formative complessive, comprensive di:

- attività di didattica erogativa (DE): 40 ore (videolezioni);

- attività di didattica interattiva (DI): 25 ore (test di autovalutazione formativa con feedback

didattico; forum domanda/risposta di problem solving con feedback didattico; webinar di

analisi e discussione di un caso giudiziario; glossario degli studenti con correzione delle voci; webinar di

riepilogo);

- attività in auto apprendimento: 160 ore.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Oggetto del programma sono Società, Diritto e Stato: i caratteri del fenomeno giuridico e gli elementi

costitutivi dello Stato; i principi che reggono l'organizzazione statale (separazione dei poteri, etc.) Le

forme di Stato, evoluzione e classificazione delle principali forme di Stato. – Il rapporto con gli

ordinamenti sovranazionali - Le forme di governo, la forma di governo italiana. - Il Parlamento,

organizzazione, funzionamento, poteri - Gli istituti di democrazia diretta: il referendum e l'iniziativa

legislativa - Il potere esecutivo: Governo e pubblica amministrazione - Il Presidente della Repubblica - Il

potere giudiziario, il CSM. - L’evoluzione e la classificazione dei diritti fondamentali, i rapporti giuridici e

le situazioni giuridiche soggettive. Le libertà: diritti e doveri dei cittadini; libertà negativa e libertà

positiva - Le autonomie delle formazioni sociali.

I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi

nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (9) è pienamente coerente al

programma di esame e ai contenuti in piattaforma.

Pag 11

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto con le

prassi degli organi costituzionali e di casi giurisprudenziali.

Gli strumenti didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e webinar di

approfondimento su singole tematiche proposte dagli studenti nel forum o via mail. Colloqui in

videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà

segnalate dagli studenti su tematiche specifiche.

L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il

percorso didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come

seminari di approfondimento in streaming, occasioni di incontro con attori istituzionali che illustrino

l’esperienza delle istituzioni cui appartengono; il monitoraggio del livello di apprendimento dello

studente attraverso il tracciamento delle attività formative, e frequenti momenti di autovalutazione e

valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione.

I contenuti didattici sono organizzati in moduli, così che lo studio sia personalizzabile dal singolo

studente rispetto alle caratteristiche del proprio percorso personale e dei propri tempi di studio.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti

principali del programma.

L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online,

area amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data

dell’appello.

L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità.

5. TESTI DI STUDIO

La Costituzione (il testo può essere agevolmente reperito online su www.cortecostituzionale.it )

P. Caretti – U. De Siervo, Diritto Costituzionale e pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione in

commercio, esclusi i capitoli III, XI, XIII e XVI.

Gli studenti presteranno particolare attenzione ai materiali di aggiornamento e alle lezioni inseriti in

piattaforma, con riferimento all’entrata in vigore di importanti interventi riformatori in itinere, in attesa

dell’aggiornamento e pubblicazione del nuovo libro di testo.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 21 domande a risposta aperta che costituiscono

un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la

comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni.

Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di

ausilio ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi

di volta in volta richiamati.

La docente è a disposizione degli studenti per prove di autovalutazione individualizzate, concordando lo

svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che,

riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o presentando particolari difficoltà nell’esporre con

linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile testare la preparazione prima dell’esame di

profitto).

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Il diritto costituzionale fornisce allo studente gli strumenti di base per qualsiasi esperienza

professionale in ambito giuridico, fornendo elementi di conoscenza che riguardano il complessivo

funzionamento della macchina statuale e i principi dell’azione dei pubblici poteri, oltre alla

connotazione del rapporto tra cittadini e Stato e tra cittadini e Ue. Di particolare utilità le nozioni

relative alla interpretazione degli atti normativi, i caratteri e i limiti dell’efficacia del diritto Ue nel nostro

ordinamento, le caratteristiche dei diritti fondamentali nella loro dimensione interna e sovranazionale

Pag 12

8. EVENTUALI NOTE Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono

ampi e disparati, poiché la natura di insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come tali

conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività

presso le aziende.

Pag 13

INSEGNAMENTO: Economia politica (SECS-P/01 – 6 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Azzurra Rinaldi ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Stefania Manfrellotti ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

Alla fine del corso lo studente sarà in grado di discutere di processi decisionali individuali, di forme di

mercato, di comprendere il funzionamento dei sistemi economici, il ruolo dello Stato nell’economia e il

dibattito sull’economia dello sviluppo.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

La conoscenza degli strumenti di analisi micro e macro economica di base consentirà allo studente di

capire la funzione del mercato nelle società capitalistiche e il ruolo dello Stato nell’economia. Gli

studenti saranno orientarsi nell'uso degli strumenti bibliografici di base, conoscendo la terminologia ed

i metodi utilizzati dall'analisi economica, le modalità argomentative e l'approccio critico ai testi.

3. Autonomia di giudizio (making judgements)

Lo studente sarà in grado di esprimere opinioni personali sulle diverse problematiche che

caratterizzano le economie di mercato e di analizzare i principali problemi dello sviluppo economico,

così come questi si pongono nelle regioni meno sviluppate dei Paesi economicamente avanzati e nei

Paesi in via di sviluppo

4. Abilità comunicative (communication skills)

Le capacità comunicative sono valutate attraverso l’interazione docente - discente nell’ambito di

ciascun webseminar e degli incontri-dibattito con gli studenti tenuti dal tutor.

5. Capacità di apprendimento (learning skills)

La conoscenza delle basi di micro consentirà allo studente di avvicinarsi a tematiche che sono proprie

dei corsi di economia avanzati e specialistici.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Parte prima - Microeconomia

1. Introduzione alla microeconomia

2. Domanda ed offerta

3. Il comportamento del consumatore

4. Il comportamento dell'impresa

5. La funzione di produzione

6. I costi di produzione

7. L'ottima combinazione dei fattori produttivi

8. La massimizzazione del profitto in un mercato di concorrenza perfetta

9. Il monopolio e i mercati non concorrenziali

10. L'offerta dell'impresa

11. I casi di fallimento del mercato e la giustificazione dell'intervento pubblico

Pag 14

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Gli strumenti didattici di supporto sono rappresentati da:

- percorso didattico articolato in domante a risposta chiusa

- webinar, tenuti sia dal docente che dal tutor, che rappresentano momenti di confronto e di

chiarimento su particolari aspetti del corso

- slide su specifici argomenti trattati nel corso dei webinar

- forum didattico il quale rappresenta un momento di discussione e di confronto sulle tematiche del

corso

- videolezioni nelle quali sono descritti e analizzati i contenuti del corso attraverso l’utilizzo del

materiale didattico predisposto composto da slide descrittive.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La valutazione dell’apprendimento si basa su un esame svolto in forma orale durante il quale potrà

essere richiesta la rappresentazione dei grafici sul piano cartesiano al fine di esplicitare i singoli

argomenti.

5. TESTI DI STUDIO

Testo d'esame obbligatorio:

N. Boccella, C. Imbriani, P. Morone - Analisi microeconomica e scelte pubbliche, LED Edizioni, 2014,

EURO 35,00. (www.lededizioni.com/catalogo.html?/economia.html)

Letture di approfondimento consigliate:

James M.Buchnan - Stato, mercato e libertà, iL Mulino, 2006, EURO 27,00.

(www.mulino.it/isbn/9788815108739)

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Il percorso didattico, strutturato in un test di verifica delle conoscenze, rappresenta un momento di

autovalutazione funzionale all'ottimizzazione della preparazione necessaria al buon esito dell'esame.

Tale percorso è articolato in quiz a risposta chiusa.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Le applicazioni professionali acquisite nell’insegnamento riguardano tutti quei settori dell’attività

economica che richiedono capacità interpretative della situazione e dell’evoluzione dei singoli mercati e

del sistema economico generale.

8. EVENTUALI NOTE

È consigliabile esercitarsi sulla corretta rappresentazione dei grafici sul piano cartesiano al fine di

illustrare in sede d’esame gli argomenti richiesti.

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INSEGNAMENTO: Diritto costituzionale e pubblico dell’economia (IUS/08 –9 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Roberta Calvano ([email protected])

TUTOR: Dott. Federico Nania ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il diritto costituzionale svolge una funzione preliminare rispetto alla conoscenza e comprensione delle

altre discipline giuridiche, che trovano comunque nel testo costituzionale le loro linee portanti.

Il complessivo obiettivo formativo è quindi quello di far maturare una conoscenza adeguata delle regole

attorno alle quali ruota il nostro assetto costituzionale, anche nei suoi sviluppi "viventi" (sia sotto il

profilo della evoluzione del sistema politico, sia sotto quello della applicazione giurisprudenziale) e nei

suoi rapporti con l’Ue.

La conoscenza del sistema costituzionale e pubblico dell’economia è un campo di apprendimento nel

quale il diritto costituzionale assolve ad una funzione indispensabile per la formazione del giurista nella

nostra area culturale, anche nella prospettiva della integrazione europea.

La conoscenza degli istituti fondamentali del diritto costituzionale sarà utile alle conoscenze applicate

all’attività pratica del giurista.

Data la collocazione nel II anno del corso di studi, un obiettivo formativo fondamentale del corso è

quello dell’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio che ne sviluppi la capacità di

apprendimento in relazione alle tematiche giuridiche, l’acquisizione di abilità comunicative proprie del

linguaggio giuridico, l’addestramento all’impiego delle tecniche argomentative tramite l’esposizione di

casi.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Oggetto del programma di parte generale sono lo studio delle fonti del diritto (con particolare

riferimento alle trasformazioni in atto) e la giustizia costituzionale. La parte speciale verte sul diritto

pubblico dell’economia. Quella adottata è una prospettiva critica ed evolutiva, alla luce dei processi in

atto che spostano sul livello sovranazionale una significativa quota delle competenze un tempo

attribuite alla funzione legislativa parlamentare. Per poter meglio cogliere le questioni teoriche e i

problemi costituzionali derivanti dalla prassi in materia di fonti si richiede una buona conoscenza anche

della parte istituzionale nonché un’ottima conoscenza del testo costituzionale. La conoscenza della

giustizia costituzionale è agevolata dalla lettura di casi, anche inerenti il diritto dell’economia.

I contenuti del programma sono coerenti con il metodo di insegnamento e con i risultati attesi

nell’ambito del primo anno del corso di studio. Il numero di CFU assegnati (9) è pienamente coerente al

programma di esame e ai contenuti in piattaforma.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

L’esame degli istituti è di tipo critico-discorsivo, partendo dal testo normativo, messo a confronto con le

prassi degli organi costituzionali e di casi giurisprudenziali.

Gli strumenti didattici utilizzati sono video-lezioni, webinar di riepilogo del programma e webinar di

approfondimento su singole tematiche proposte dagli studenti nel forum o via mail. Colloqui in

videoconferenza periodici concordati con la docente serviranno ad affrontare particolari difficoltà

segnalate dagli studenti su tematiche specifiche.

L’interazione didattica dello studente con il docente/tutor e con gli altri studenti è promossa lungo il

percorso didattico attraverso la creazione di occasioni collettive e collaborative di apprendimento come

seminari di approfondimento in streaming, occasioni di incontro con attori istituzionali che illustrino

l’esperienza delle istituzioni cui appartengono; il monitoraggio del livello di apprendimento dello

studente attraverso il tracciamento delle attività formative, e frequenti momenti di autovalutazione e

valutazione tramite colloqui di verifica del livello di preparazione.

I contenuti didattici sono organizzati in moduli, così che lo studio sia personalizzabile dal singolo

studente rispetto alle caratteristiche del proprio percorso personale e dei propri tempi di studio.

Al Corso corrispondono 9 CFU.

La durata del Corso è di 225 ore di attività formative complessive, comprensive di:

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- attività di didattica erogativa (DE): 40 ore (videolezioni);

- attività di didattica interattiva (DI): 25 ore (test di autovalutazione formativa con feedback

didattico; forum domanda/risposta di problem solving con feedback didattico; webinar di

analisi e discussione di un caso giudiziario; glossario degli studenti con correzione delle voci; webinar di

riepilogo);

attività in auto apprendimento: 160 ore.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L'esame di profitto consiste in una prova orale articolata in tre domande vertenti sulle diverse parti

principali del programma. Sono oggetto di valutazione le conoscenze e competenze descritte al punto

1, ivi compresa la capacità di esposizione ed argomentazione dei temi e degli istituti costituzionali.

L’iscrizione all’esame avviene tramite prenotazione da parte dello studente nella piattaforma online,

area amministrativa, entro un termine che scade di regola almeno una settimana prima della data

dell’appello.

L'esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità.

5. TESTI DI STUDIO

La Costituzione (il testo può essere agevolmente reperito online su www.cortecostituzionale.it )

P. Caretti – U. De Siervo, Diritto Costituzionale e pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione in

commercio, solo i capitoli III e XVI. (il prezzo dell’edizione 2014 del manuale, che costituisce libro di

testo per l’esame di Diritto costituzionale del I e del II anno in tutti i percorsi della LMG01, è di euro 45)

- F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, ultima edizione

- papers sul Diritto costituzionale e pubblico dell’economia inseriti sulla bacheca

Gli studenti presteranno particolare attenzione ai materiali di aggiornamento e alle lezioni inseriti in

piattaforma, con riferimento all’entrata in vigore di importanti interventi riformatori in itinere, in attesa

dell’aggiornamento e pubblicazione del nuovo libro di testo.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite domande a risposta aperta che costituiscono un

“Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la

comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni.

Le slides allegate ad ogni singola lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di

ausilio ed integrazione anche rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi

di volta in volta richiamati.

La docente è a disposizione degli studenti per prove di autovalutazione individualizzate, concordando lo

svolgimento di colloqui in presenza e in videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che,

riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni, o presentando particolari difficoltà nell’esporre con

linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano utile testare la preparazione prima dell’esame di

profitto).

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Il diritto costituzionale fornisce allo studente gli strumenti di base per qualsiasi esperienza

professionale in ambito giuridico, fornendo elementi di conoscenza che riguardano il complessivo

funzionamento della macchina statuale e i principi dell’azione dei pubblici poteri, oltre alla

connotazione del rapporto tra cittadini e Stato e tra cittadini e Ue. Di particolare utilità le nozioni

relative alla interpretazione degli atti normativi, i caratteri e i limiti dell’efficacia del diritto Ue nel nostro

ordinamento, al diritto pubblico dell’economia nella sua dimensione interna e sovranazionale.

8. EVENTUALI NOTE

Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono

ampi e disparati, poiché la natura di insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come tali

conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività

presso le aziende.

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INSEGNAMENTO: Storia del diritto italiano (IUS/19 – 14 CFU)

DOCENTE: Prof. Mario Caravale ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Irene Sigismondi ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

L’insegnamento di Storia del diritto italiano illustra l’origine e l’evoluzione storica degli ordinamenti e

degli istituti giuridici nel periodo compreso tra il tardo Impero romano e l’epoca recente con

l’interazione delle dottrine romanistiche e canonistiche elaborate nelle scuole di diritto in virtù del

reciproco influsso tra i sistemi giuridici di Stato e Chiesa. Nel delineare una visione coerente ed

esaustiva dello sviluppo del diritto del nostro Paese entro le coordinate istituzionali e culturali europee,

alla cui formazione esso ha contribuito e dalle cui correnti di pensiero – dal giusnaturalismo al

liberalismo – ha tratto alimento per la nascita dei codici e delle costituzioni moderne, la storia giuridica

si propone di fornire allo studente una solida base di competenze culturali, logiche e metodologiche

atte a far acquisire capacità critiche e duttilità necessarie ad esercitare il ragionamento giuridico,

centrale nella formazione del giurista. L’atteso apprendimento ha lo scopo di impostare ed interpretare

questioni giuridiche a livello interdisciplinare e, più in genere, a considerare il diritto non in una visione

meramente statica e razionale ma come espressione della società e perciò in modo storicamente

relativo.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Il programma si articola in quattro sezioni

1) un corso di videolezioni che espone l’innesto degli istituti introdotti dai popoli germanici sul

tessuto del diritto romano e la formazione della scienza giuridica civilistica e canonistica

attraverso la nascita delle Scuole di diritto nel periodo compreso tra il Basso Impero (IV-V

sec.) e l’età delle Signorie (XIV-XV sec.);

2) un corso di videolezioni che attesta le radici del movimento codificatorio nella scienza

giuridica umanistica e nel razionalismo protestante;

3) un corso di videolezioni sulla recezione nell’Italia pre e post unitaria delle molteplici

tendenze

culturali del pensiero giuridico europeo dell’Ottocento e la loro perdurante influenza sulle

discipline giuridiche del Novecento;

4) un breve testo dal taglio monografico.

N. B.: Per una migliore comprensione degli argomenti è consigliabile aver superato l’esame

di Istituzioni di diritto romano e di Diritto costituzionale 1.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’ insegnamento si avvale della piattaforma informatica e si articola in videolezioni, modulate in tre

sezioni, quattro Webinar più uno svolto dal tutor (ed altri su eventuale richiesta) relativi a temi

fondamentali, nel corso dei quali è prevista l’interazione fra docente e studente. Sono anche curati i

servizi di e-mail, chat o forum.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Il grado di apprendimento si effettua mediante esame frontale nel corso del quale viene valutata la

capacità critica e sistematica dello studente e la competenza a storicizzare il fenomeno giuridico.

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5. TESTI DI STUDIO Mario Caravale, Storia del diritto nell'Europa moderna e contemporanea, Roma-Bari, ed. Laterza, 2012

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE È presente in bacheca il percorso formativo, strumento di autovalutazione delle conoscenze acquisite

strutturato con domande a risposta aperta.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze storico-giuridiche acquisite sono funzionali all’indirizzo nelle professioni legali, nella

magistratura, in ambito sociale e politico, quindi nelle istituzioni, nelle amministrazioni pubbliche e

nelle imprese private dove sono indispensabili capacità critiche e sistematiche ed inoltre nelle

organizzazioni internazionali dove la conoscenza storica del diritto e delle istituzioni dei relativi Stati

consente lo sviluppo di cognizioni analitiche e valutative ad ampio spettro al di là degli specifici settori

d’influenza.

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INSEGNAMENTO: Diritto del Lavoro (IUS/07–12 CFU)

DOCENTE: Prof. Valerio Maio ([email protected])

TUTOR: Avv. Antonio Mollo ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Conoscenze e capacità di comprensione/Knowledeg and understanding) Lo studente dovrà acquisire

una specifica competenza in relazione alle complesse problematiche teoriche e pratiche che è possibile

attualmente riscontrare nel diritto del lavoro, nell’organizzazione del mercato del lavoro, nel diritto

sindacale e delle relazioni industriali, oltre che padroneggiare i principi generali del diritto della

previdenza sociale. (Capacità di applicare conoscenza e comprensione/Applying knowledge and

understanding) Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di distinguere, correlare,

utilizzare ed interpretare autonomamente le singole fonti della materia (sentenze, atti normativi,

contratti collettivi ecc.) anche in relazione a specifici casi concreti. (Autonomia di giudizio/Making

judgements) Lo studente dovrà essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni idonee per

risolvere specifici problemi applicativi. (Abilità comunicative/Communication Skills) Lo studente dovrà

essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni anche ad interlocutori specialisti.

(Capacità di rendimento/Learning skills) Lo studente dovrà acquisire capacità di apprendimento

necessarie per intraprendere studi successivi nella materia con un alto grado di autonomia ovvero

avviarsi alle professioni di giurista del lavoro di impresa, avvocato del lavoro, addetto alle risorse

umane.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

PARTE I – CONTRATTO E RAPPORTO DI LAVORO 1. Origini e funzione del diritto del lavoro. 2. L’ambito di

applicazione del diritto del lavoro. 3. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni. 4. Le fonti del diritto del

lavoro. 5. I principi costituzionali del diritto del lavoro. 6. ll lavoro subordinato. 7. Il lavoro autonomo,

accessorio e parasubordinato. 8. Rapporti di lavoro speciali. 9. Il lavoro a tempo determinato. 10. La

somministrazione di lavoro. 11. Il lavoro a tempo parziale, intermittente e ripartito. 12. I rapporti con

finalità formative: l’apprendistato, i tirocini formativi o stages. 13. I rapporti associativi e il lavoro in

cooperativa. 14. Il lavoro gratuito e familiare. 15. Il lavoro a domicilio e il telelavoro. 16. I soggetti:

lavoratore e datore di lavoro. 17. Elementi essenziali del contratto di lavoro subordinato: l’accordo, la

causa, l’oggetto, la forma. 18. Elementi accidentali: il patto di prova, il patto di non concorrenza, il

termine. 19. L’incontro fra domanda e offerta di lavoro, le categorie protette. 20. Il potere direttivo e lo

e jus variandi. 21. Categorie, qualifiche, livelli, mansioni dopo il cd. Jobs act. 22. Le modifiche del luogo

di adempimento dell’obbligazione di lavorare. 23. Il potere di vigilanza e di controllo dopo il cd. Jobs

act. 24. Il potere disciplinare. 25. Il procedimento disciplinare. 26. Le sanzioni disciplinari. 27. Il diritto

al lavoro e l’obbligazione di lavorare. 28. La retribuzione. 29. La determinazione giudiziale dell’equa

retribuzione. 30. Forme e modi della retribuzione. 31. L’azionariato dei lavoratori e la partecipazione

alla gestione dell’impresa. 32. Struttura e caratteristiche della retribuzione. 33. La durata dell’orario di

lavoro ed il cd. orario multiperiodale. 34. Il lavoro straordinario. 35. Pause, riposi, festività, ferie. 36. Il

lavoro notturno. 37. La tutela della sicurezza del lavoratore. 38. La tutela del lavoro delle donne e dei

minori. 39. Pari opportunità, azioni positive e contrasto alle discriminazioni. 40. Tutela della salute,

libertà e dignità della persona che lavora. 41. Libertà di opinione e diritto di critica del lavoratore. 42.

La sfera non patrimoniale del lavoratore: danno biologico, esistenziale, morale, mobbing. 43. La privacy

del lavoratore. 44. Le opere dell’ingegno del lavoratore. 45. La sospensione del rapporto di lavoro. 46.

Malattia e infortunio. 47. Congedi di maternità, paternità, parentali e matrimoniale, ovvero

nell'interesse all'elevazione culturale e professionale. 48. Servizio militare, adempimento di funzioni

pubbliche elettive o di cariche sindacali. 49. Il trasferimento d’azienda. 50. Il trasferimento d’azienda in

crisi. 51. Esternalizzazioni e appalto. 52. La cassa integrazione guadagni dopo il cd. Jobs act. 53. Il

negozio di licenziamento. 54. Il preavviso e la relativa indennità. 55. L’evoluzione della disciplina dei

licenziamenti individuali fino alle cd. tutele crescenti. 56. Il giustificato motivo soggettivo e la giusta

causa. 57. Il giustificato motivo oggettivo. 58. Forma e procedura del licenziamento. 59. Tutele

obbligatorie e tutele reintegratorie. 60. La libera recedibilità. 61. Le dimissioni e la risoluzione

consensuale. 62. Il licenziamento collettivo. 63. I criteri di scelta. 64. L’evoluzione della mobilità fino al

cd. Jobs act. 65. Mobilità e tutela del reddito. 66. Il trattamento di fine rapporto. 67. Le anticipazioni.

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68. L’indennità in caso di morte. 69. Il Fondo di garanzia. 70. Inderogabilità e nullità di protezione nel

diritto del lavoro. 71. Rinunzie e transazioni del lavoratore. 72. La derogabilità assistita e l’art. 8 del d.l.

n. 138 del 2011. 73. La certificazione dei contratti di lavoro. 74. La prescrizione dei diritti del

lavoratore. 75. La decadenza nel diritto del lavoro. 76. La speciale tutela dei crediti di lavoro PARTE II –

DIRITTO SINDACALE 1. La nozione di diritto sindacale e l’origine del sindacato. 2. L’azione sindacale nel

periodo pre-corporativo e nell’ordinamento corporativo. 3. Il sindacato nella Costituzione. 4.La libertà

sindacale e la mancata attuazione dell’art. 39 Cost. 5. La teoria dell’interesse collettivo dei lavoratori.

6. L’organizzazione sindacale di tipo associativo e di tipo istituzionale. 7. RSA e RSU. 8. L’attività e i

diritti sindacali nei luoghi di lavoro. 9. L’informazione e consultazione sindacale: i CAE e le SE; 10. La

condotta antisindacale. 11. La partecipazione del sindacato alla funzione pubblica e la concertazione.

12. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato: sindacato maggiormente e comparativamente

più rappresentativo. 13. Crisi ed evoluzione della rappresentanza sindacale aziendale. 14. La libertà

sindacale ed il contratto collettivo nel pubblico impiego. 15. Organizzazione e rappresentatività dei

sindacati dei pubblici dipendenti. 16. Il contratto collettivo di «diritto comune». 17. L’inderogabilità del

contratto collettivo. 18. L’efficacia soggettiva del contratto collettivo. 19. Nuove funzioni del contratto

collettivo e sistema delle fonti. 20. L’interpretazione, validità ed efficacia dei contratti collettivi. 21.

L’autoriforma delle relazioni sindacali: le regole sulla stipulazione del contratto nazionale e aziendale.

22. Rapporti tra contratti di diverso livello e art. 8 del d.l. n. 138 del 2011. 23. Libertà e diritto di

sciopero. 24. Proclamazione, titolarità e struttura del diritto di sciopero. 25. Sciopero a fini contrattuali,

sciopero politico, sciopero di solidarietà. 26. I limiti di esercizio del diritto di sciopero. 27. Crumiraggio.

28. Forme di lotta sindacale diverse dallo sciopero. 29. L’autoregolamentazione del diritto di sciopero.

30. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. 31 La serrata. PARTE III – DIRITTO DELLA PREVIDENZA

SOCIALE 1.

Origine ed evoluzione della previdenza sociale. 2. L’art. 38 Cost. 3. Il rapporto giuridico previdenziale. 4.

Prestazioni e contributi: l’automaticità delle prestazioni. 5. Natura giuridica della contribuzione

previdenziale. 6. Le conseguenza dell’omessa o irregolare contribuzione. 7. La prescrizione dei

contributi. 8. La retribuzione assoggettabile a contribuzione. 9. La tutela per gli infortuni sul lavoro e le

malattie professionali. 10. L’ambito di applicazione. 11. L’occasione di lavoro, colpa e dolo, il rischio

elettivo. 12. L’infortunio in itinere. 13. Danno biologico. 14. La malattia professionale. 15. La tutela IVS.

16. Le pensioni. 17. Vecchiaia, invalidità, inabilità, superstiti. 18. La previdenza complementare od

integrativa

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

L’apprendimento dei contenuti formativi avviene attraverso un processo integrato di attività didattiche

e-learning. Lo studente avrà accesso ad un pacchetto completo ed aggiornato di video lezioni sugli

argomenti d’esame. Ciascuna videolezione, fruibile su più devices, sarà corredata da slide che

potranno essere scaricate e costituire dispense utili per riassumere, memorizzare, preparare l’esame.

L’interazione didattica docente/tutor studente si realizza sia diacronicamente (in primo luogo

attraverso l’impiego di comunicazioni mail) che sincronicamente. Lo studente ha infatti accesso sia ad

un ricevimento in presenza fisica, le cui modalità sono indicate nella bacheca della materia, che a

strumenti di interazione in presenza telematica, quali webinar e chat, anch’essi debitamente

pubblicizzati nella bacheca della materia. In particolare, docente e tutor programmano periodicamente

dei webinar tematici, dedicati all’approfondimento e commento di temi e questioni di attualità per la

materia. Sono previsti e programmati, inoltre, anche dei webinar cd. di riepilogo, durante i quali gli

studenti, ad es. in prossimità dell’esame, possono porre questioni che attengono all’apprendimento di

istituti ed alla comprensione di profili del programma. Nell’ambito dei webinar tematici o di riepilogo si

prevede la presenza contestuale di una classe di studenti, così da consentire l’interazione didattica non

soltanto tra discente e docente/tutor, ma anche tra gli stessi studenti, stimolati sia a porre questioni

che a risolvere i problemi posti dal docente o dagli altri studenti. Durante i webinar tematici, docente e

tutor prediligono lo studio e l’analisi di casi concreti, così da favorire lo sviluppo del pensiero

problematico e l’approccio problem solving, ed, al fine di definire percorsi di apprendimento cd.

situazionale, invitano gli studenti a prendere parte alla discussione anche assumendo ruoli ed

immedesimandosi nelle parti, siano queste processuali (lavoratore, datore di lavoro, giudice del lavoro,

CTU ecc.) o sostanziali (lavoratore, datore di lavoro, sindacato alfa, ispettore del lavoro beta ecc.) di

ipotetiche vertenze. Gli studenti interessati, singolarmente od in gruppo, possono richiedere al docente,

per giustificati motivi di interesse professionale o personale, una definizione personalizzata di parte del

programma e possono individuare, all’interno degli argomenti trattati, e sempre con l’ausilio del

docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di una relazione finale scritta, la cui discussione

sostituisce la parte iniziale dell’esame di fine corso. Il livello di apprendimento dello studente viene

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monitorato mediante appositi test di autovalutazione predisposti dal docente e dal tutor.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Lo studente può monitorare durante la preparazione dell’esame il proprio livello di apprendimento

utilizzando gli appositi test di autovalutazione predisposti dal docente e dal tutor. L’esame di fine corso

consiste in una interrogazione orale sugli istituti oggetto del corso. Gli studenti interessati,

singolarmente od in gruppo, possono individuare, all’interno degli argomenti trattati, e con l’ausilio del

docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di una relazione finale, la cui discussione

sostituisce la parte iniziale dell’esame di fine corso e la cui valutazione concorre al voto finale.

5. TESTI DI STUDIO

M. PERSIANI, S. LIEBMAN, M. MARAZZA, M. MARTONE, M. DEL CONTE, P. FERRARI, V. MAIO,

Fondamenti di diritto del lavoro, Cedam, Padova, ult. ed. in comm.

M. PERSIANI, Diritto sindacale, Cedam, Padova, ult. ed. in comm.

M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Cedam, Padova, ult. ed. in comm., limitatamente ai Cap.

da I a VI e X

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Lo studente può verificare le conoscenze acquisite ed auto valutare il proprio grado di preparazione

rispetto all’esame di Diritto del lavoro utilizzando i test di verifica delle conoscenze presenti nella

bacheca dell’insegnamento.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Lo studente viene formato per accedere alle professioni di giurista del lavoro, sia con riguardo alle

posizioni di impiego in impresa o nelle pubbliche amministrazioni, ad es. all’interno delle direzioni del

personale o delle aree aziendali deputate alla gestione ed organizzazione delle risorse umane, sia con

riguardo al perseguimento delle cd. carriere forensi (id est, principalmente, avvocato del lavoro,

magistrato del lavoro).

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INSEGNAMENTO: Diritto internazionale (IUS/13 – 10 CFU)

DOCENte: Prof. Nicola Napoletano ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Rosita Forastiero ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

L’insegnamento intende illustrare i lineamenti generali del diritto internazionale, i suoi recenti sviluppi

sia normativi che istituzionali, al fine di fornire allo studente gli elementi necessari ed indispensabili per

approfondire la conoscenza e migliorare la comprensione critica di alcuni fenomeni, quali i conflitti

armati e le azioni a tutela della pace e della sicurezza internazionale, la tutela dei diritti umani, la

globalizzazione dell’economia, nonché lo sviluppo delle relazioni diplomatiche, delle organizzazioni

internazionali, dei trattati internazionali e dei meccanismi di soluzione delle controversie internazionali,

che da sempre sono stati oggetto delle discipline internazionalistiche e che oggi, più che nel passato,

continuano a caratterizzare la comunità internazionale in maniera significativa.

L’insegnamento si propone, inoltre, di fornire agli studenti la possibilità di acquisire una piena capacità

di analisi e di comprensione dell’ordinamento giuridico internazionale, riconoscendone le specificità

rispetto agli ordinamenti nazionali, nonché l’abilità ad impostare, in forma scritta e orale, le linee di

ragionamento e di argomentazione adeguate per un corretto esame di questioni di carattere

internazionalistico, sia generale che particolare.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

1. La definizione di diritto internazionale. I soggetti del diritto internazionale. Le fonti del diritto

internazionale generale. Il diritto internazionale dei trattati. Le fonti previste da accordi ed il

fenomeno delle organizzazioni internazionali.

2. Il contenuto del diritto internazionale: la sovranità territoriale ed i suoi limiti; rapporti economici e

sociali e norme internazionali a tutela dell’ambiente; il trattamento degli stranieri e organi

stranieri; il trattamento degli Stati stranieri; il trattamento delle organizzazioni internazionali; il

diritto internazionale del mare.

3. I rapporti tra diritto interno e diritto internazionale.

4. La responsabilità internazionale. L’illecito internazionale ed i suoi elementi costitutivi. Le

conseguenze dell’illecito. L’arbitrato internazionale la sua evoluzione.

5. La soluzione pacifica delle controversie internazionali. La funzione conciliativa delle organizzazioni

internazionali.

6. L’uso della forza nel diritto internazionale. Il sistema di sicurezza collettiva nella Carta dell’ONU.

7. La giustizia penale internazionale.

8. Il sistema internazionale di protezione e garanzia dei diritti umani.

A titolo propedeutico, si consiglia lo studio del Diritto pubblico e/o costituzionale.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Le video-lezioni dell’insegnamento sono somministrate in modalità e-learning, e sono accompagnate ed

integrate da webinar su specifici argomenti inerenti lo studio della materia, che si terranno ad intervalli

regolari nel corso dell’intero anno accademico. Il calendario dei webinar di Diritto internazionale è

disponibile sulla pagina Moodle dell’insegnamento.

La partecipazione a ciascun webinar è aperta non solo a tutti gli studenti che desiderano approfondire

e/o chiarire taluni aspetti del Diritto internazionale, ma anche a tutti coloro che non hanno ancora

iniziato lo studio della materia. Per questi ultimi, il webinar rappresenta un’occasione avvicinarsi al

Diritto internazionale, per esporre e condividere con il docente esigenze e necessità particolari, nonché

per apprendere e confrontarsi con gli altri partecipanti e con il docente sulla corretta metodologia di

studio.

Attraverso i webinar, pertanto, il docente non solo si prefigge di esporre in maniera analitica

l’argomento oggetto del seminario, ma ha la possibilità di interagire direttamente con gli studenti,

rispondendo in maniera diretta ed immediata a domande e/o richieste di chiarimenti formulati da

questi ultimi.

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4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

In sede di esame di profitto, la verifica dell’apprendimento si svolgerà in modalità orale ed avrà ad

oggetto sia gli argomenti indicati supra sotto la voce “Programma / contenuti”, sia quelli trattati nel

corso delle video-lezioni e dei webinar.

5. TESTI DI STUDIO - Parte generale

B. CONFORTI, Diritto internazionale, Editoriale Scientifica, Napoli (ultima edizione).

oppure

E. CANNIZZARO, Diritto internazionale, Giappichelli, Torino (ultima edizione).

oppure

C. FOCARELLI, Diritto internazionale, CEDAM (ultima edizione)

- Parte speciale

A. CALIGIURI, G. CATALDI, N. NAPOLETANO (a cura di), La tutela dei diritti umani in Europa tra sovranità

statale e ordinamenti sovranazionali, CEDAM, Padova, 2010 (limitatamente alla Parte Prima –

contributi di N. Napoletano, A. Caligiuri, A. Viterbo – pp. 3-106, e alla Parte Quinta – contributi di G.

Cataldi, M. Pedrazzi – pp. 565-607)

Ulteriore materiale didattico e/o bibliografica di riferimento

Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali menzionate, commentate e/o utilizzate durante le video-

lezioni dell’insegnamento di Diritto internazionale sono disponibili agli studenti, e scaricabili

direttamente dalla pagina Moodle dell’insegnamento.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Il percorso formativo delineato per l’insegnamento di Diritto internazionale ha come obiettivo principale

quello di consentire allo studente di accertare in maniera autonoma la propria conoscenza dei profili e

degli elementi di base della materia, quali la soggettività internazionale, i modi di produzione e di

attuazione delle norme giuridiche internazionali anche con riferimento al diritto interno, la

responsabilità internazionale per fatto illecito e i mezzi di risoluzione delle controversie internazionali,

la funzione giurisdizionale internazionale.

A tal fine, il percorso formativo costituisce un ausilio didattico per lo studente che intenda sviluppare al

meglio tali conoscenze, approfondire la comprensione dei principali istituti giuridici del diritto

internazionale e verificare autonomamente la propria preparazione ai fini dell’esame.

Con tale intento, è stata elaborato un elenco di 120 quesiti a risposta aperta, che hanno ad oggetto i

profili e gli elementi di base del diritto internazionale, e che lo studente può utilizzare sia come

strumento di ausilio nello studio e per la comprensione della materia, sia come strumento di

autovalutazione.

L’elenco dei quesiti è disponibile e può essere scaricato direttamente dalla pagina Moodle

dell’insegnamento. Detto elenco non costituisce un insieme completo ed esaustivo delle domande che

il docente potrà formulare allo studente in sede d’esame di profitto.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’insegnamento del Diritto internazionale contribuisce a formare un giurista fornendogli una

preparazione specialistica nell’ambito delle discipline giuridiche internazionali, utile e necessaria a

coloro che sono interessati sia all’esercizio delle professioni legali dinanzi ad istante internazionali ed

europee, quali i tribunali arbitrali, organi di controllo sul rispetto diritti umani, ICSID, giurisdizioni

internazionali ed europee, sia all’impiego nella carriera diplomatica, nell’ambito della cooperazione

internazionale, presso organi ed istituzioni dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali,

nonché nelle imprese che operano a livello nazionale, europeo ed internazionale.

8. EVENTUALI NOTE Sulla pagina Moodle dell’insegnamento, sono disponibili ulteriori approfondimenti circa le “Conoscenze

e risultati d’apprendimento previsti, nonché modalità di applicazione delle conoscenze e comprensione

acquisite”.

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INSEGNAMENTO: Diritto dell’Unione europea e mercato interno (IUS 14 - 10 CFU)

DOCENTE: Prof. Mario Carta ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Rosita Forastiero ([email protected])

Programma di prossima pubblicazione

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INSEGNAMENTO: Informatica Giuridica (IUS/20 – 6 CFU)

DOCENTE: Prof. Donato Antonio Limone ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Ersilia Crobe ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

L’insegnamento si articola in una parte introduttiva dedicata alla Informatica giuridica come disciplina e

agli autori che ne sono stati gli “iniziatori” e fondatori (Lee Loewinger, negli USA; Vittorio Frosini e Mario

G. Losano in Italia), alla struttura tematica che ha caratterizzato la stessa in Italia negli anni ‘70

(informatica documentale; informatica amministrativa; informatica parlamentare; informatica

giudiziaria).

La seconda parte del corso riguarderà temi attuali che si sono sviluppati nell’ambito della Informatica

Giuridica quali: la protezione dei dati personali; il codice dell’amministrazione digitale; i diritti della

società dell’informazione e dell’amministrazione digitale; la sicurezza informatica; il processo

telematico; la sanità digitale; trasparenza, comunicazione e accesso civico digitale; internet delle cose.

Il corso si propone di offrire elementi di analisi relativi alle regole tecniche che supportano i principi

giuridici della società dell’informazione (in materia di comunicazioni elettroniche, identità digitale,

documenti informatici, firme elettroniche, gestione documentale, siti web, conservazione informatica

dei documenti, protezione dei dati personali, ecc.).

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

1. La definizione di Informatica Giuridica e gli ambiti scientifici.

2. Il diritto della Società dell’informazione: dal rapporto Bangemann (1994) ad oggi. Evoluzione del

diritto comunitario della Società dell’Informazione.

3. Il Codice dell’Amministrazione Digitale. Il valore legale dei documenti informatici, delle firme

elettroniche, delle trasmissioni, della conservazione dei documenti informatici.

4. La comunicazione pubblica digitale: trasparenza, accesso civico, pubblicità degli atti/documenti.

5. Il procedimento amministrativo informatico.

6. Tecniche di normazione.

7. La sicurezza informatica: principi, elementi e standards di sicurezza informatica.

8. Internet delle cose. Diritto e informatica nella vita quotidiana.

A titolo propedeutico, si consiglia lo studio della filosofia del diritto, del diritto privato e del diritto

amministrativo.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Le lezioni dell’insegnamento sono accessibili tramite la piattaforma elearning dell’Ateneo e saranno

integrate da webinar su specifici argomenti inerenti lo studio della Informatica Giuridica secondo un

calendario disponibile nella Bacheca elettronica del docente. Nei webseminar il docente e gli studenti

interagiscono in tempo reale sia per integrare gli argomenti del corso sia per chiarimenti ed

approfondimenti. I webseminar sono registrati e quindi sono consultabili sulla piattaforma.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

La verifica dell’apprendimento si svolgerà in modalità orale ed avrà ad oggetto sia gli argomenti indicati

nel programma sia quelli trattati nei webseminar. Saranno valutati in particolare la completezza e la

chiarezza nella esposizione, l’appropriatezza di linguaggio.

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5. TESTI DI STUDIO

Per la preparazione all’esame lo studente avrà a disposizione le lezioni digitali accessibili tramite la

piattaforma di Ateneo. Inoltre, lo studente dovrà completare la propria preparazione analizzando i

seguenti testi normativi ed utilizzando i testi indicati:

a) Dlgs 82/2005 e sm (Codice dell’Amministrazione digitale ): dall’art. 1 all’art.66. Testo per l’esame:

Codice dell’amministrazione digitale, autori: Claudio Boccia, Claudio Contessa, Enrico De Giovanni;

editore “La Tribuna”, 2018, pp. 412, euro 29,75.

b) Dlgs 33/2013 e sm (dall’art. 1 all’art. 12 ).

c) Sul procedimento amministrativo informatico: il volume di Santo Gaetano, La digitalizzazione del

procedimento amministrativo, editore Clioedu, pp. 224; euro 29,00.

d) Sulle tecniche di normazione: il volume di Irene Sigismondi, Dalle tecniche di normazione alla

legimatica, editore CLIOEDU, 2018.

e) Sulla cybersicurezza: il volume di Anfonso Contaldo e Flaviano Peluso, Cybersecurity. La nuova

disciplina italiana ed europea alla luce della direttiva NIS, Editore Pacini Giuridica, 2018, pp. 157;

euro 19,00.

Fonti digitali normative e/o giurisprudenziali e altri documenti utili relativi al programma sono

disponibili e scaricabili direttamente dalla bacheca elettronica del docente.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Per permettere una autoverifica dell’apprendimento, durante il percorso formativo e ai fini della

preparazione per l’esame di Informatica Giuridica, sarà messa a disposizione degli studenti, nella

bacheca dell’insegnamento, una lista di domande a risposta aperta. Lo studente potrà agevolmente

verificare il livello di preparazione.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

La formazione sulle tematiche della Informatica giuridica contribuisce alla creazione del profilo del

giurista nella società dell’informazione che opera come “esperto” e “consulente” sulle tematiche di

base del diritto delle tecnologie dell’informazione e nell’ambito delle professioni legali. La formazione in

questa disciplina assicura inoltre una conoscenza puntuale delle “regole tecniche” in materia di

documenti informatici, di firme elettroniche, di transazioni elettroniche, di sicurezza informatica, di

comunicazioni elettroniche, di banche dati giuridici, di normazione avanzata, che costituiscono la base

conoscitiva necessaria ed indispensabile per operare correttamente con le tecnologie nei settori della

pubblica amministrazione, del commercio elettronico, dei mercati finanziari telematici.

8. EVENTUALI NOTE

Il testo completo del programma si trova nella bacheca dell’insegnamento.

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INSEGNAMENTO: Diritto privato, mercati e autonomia negoziale (IUS/01 - 11 CFU)

DOCENTE: Prof. Gaetano Edoardo Napoli ([email protected])

TUTOR: Avv. Antonio Mollo ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

- Acquisizione di un metodo di analisi accurata delle norme giuridiche;

- Capacità di interpretazione delle regole negoziali ed extracontrattuali;

- Approfondimento delle interpretazioni relative alle norme di riferimento, mediante lo studio di

interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali;

- Comprensione del criterio esegetico de seguire, prestando fedeltà al testo di legge, in relazione al

contesto socio-economico;

- Acquisizione del metodo di lettura della giurisprudenza e della dottrina in materia di commercio

elettronico e di responsabilità informatiche e per l'analisi critica dei relativi orientamenti e decisioni;

- Capacità di comprensione dei metodi argomentativi per l'applicazione delle regole ai singoli casi

concreti;

- Acquisizione delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le norme, per raggiungere

un proprio convincimento;

- Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche;

- Capacità di interazione tra argomentazioni di diritto civile e studi di altri settori, del diritto e

dell'economia.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

- Approfondimenti sull'interpretazione della legge

- Approfondimenti sull'analogia

- La protezione dei dati personali

- La privacy

- La capacità giuridica

- La capacità di agire

- L’impresa familiare

- I patti successori

- La limitata applicabilità del divieto dei patti successori

- La proprietà

- Il contratto

- La responsabilità precontrattuale

- Il recesso ingiustificato dalle trattative

- La responsabilità per omessa informazione

- La disciplina applicabile in caso di minuta precontrattuale

- Il contratto preliminare

- L’esecuzione in forma specifica

- Condizioni generali di contratto e clausole vessatorie

- Gli interessi usurari

- La compravendita

- La somministrazione

- L'appalto

- La transazione

- Prescrizione e decadenza.

- La mediazione civile e commerciale

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Primaria fonte sono le Videolezioni e i testi dei Casi pratici in bacheca.

Sono previsti dei webseminar:

- almeno quattro sugli argomenti di maggiore attualità in ambito di diritto privato dell'informatica;

- almeno uno su dei casi pratici;

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- almeno due per il riepilogo del programma.

A richiesta (mediante e-mail), si può svolgere un ricevimento personale (anche in chat o

videoconferenza) da parte del docente o di un cultore, per dirimere eventuali dubbi sugli argomenti in

programma.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L'esame è orale e si tiene dinanzi alla Commissione presieduta dal prof. G.E. Napoli, composta anche

dai cultori.

Normalmente, l'esame si svolge nella seguente modalità:

una prima parte dinanzi a una sottocommissione vicaria composta da uno o più cultori;

una seconda parte dinanzi al presidente, in seguito alla positiva valutazione da parte della

sottocommissione vicaria.

In caso di valutazione da parte dei cultori, si può sempre chiedere la valutazione integrativa da parte

del presidente.

Sussiste la possibilità di scegliere dei macrotemi per la parte iniziale dell'esame.

Lo studente può richiedere alla commissione che tra gli argomenti d'esame rientri un determinato

argomento.

Lo studio del testo facoltativo in materia di mediazione civile e commerciale consente allo studente di

richiedere alla commissione che tra gli argomenti d'esame rientri altresì uno dei argomenti (uno dei

capitoli) trattati nel testo stesso.

La prima parte d'esame si può svolgere così su due temi rientranti in ambiti scelti dallo studente (se

sussistono le condizioni di cui sopra).

L'esame, in ogni caso, non si esaurisce nella esposizione di quanto scelto dallo studente secondo

quanto qui sopra indicato.

La Commissione d'esame rivolge infatti al candidato altre domande, riguardanti gli oggetti del

programma, che è composto da tutti gli argomenti elencati (qui sopra e) nell'apposita sezione

informativa.

La Commissione rivolge normalmente quattro/cinque domande (complessivamente), in modo da

trattare i diversi temi in cui si articolano gli argomenti di lezione.

Quando acquisisce idonei elementi di valutazione, la Commissione interrompe l'esame e ne comunica

l'esito allo studente.

5. TESTI DI STUDIO

I singoli argomenti devono essere studiati tramite le videolezioni.

Alcuni degli argomenti del programma possono essere approfonditi attraverso lo studio del testo G.E.

Napoli, Profili privatistici della mediazione civile e commerciale, Il Mulino, 2015, euro 24.

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

In bacheca si trova una pagina che riporta numerose domande, tra quelle che la commissione

solitamente rivolge allo studente in sede d'esame.

Lo studente che è in grado di rispondere in modo esauriente a quelle domande, riferendo alla

commissione d'esame gli oggetti delle lezioni sui relativi argomenti, ha ottime probabilità di superare

l'esame.

Nel corso della parte finale dei webseminar di riepilogo del programma si svolgono simulazioni

dell'esame, su esplicita richiesta da parte degli studenti.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando utili in

ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti:

- avvocatura;

- magistratura;

- notariato;

- attività forensi;

- attività di certificazione;

- attività professionale non regolamentata;

- attività di gestione patrimoniale;

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- dirigenza nel settore pubblico o privato;

- impiego in aree giuridico-legali delle p.a. o di imprese private;

- amministrazione e controllo in p.a. o imprese private;

- direzione/controllo aziendale;

- consulenza legale/gestionale;

- mediazione professionale;

- professioni legali o bancarie;

- commercio, anche elettronico;

- formazione.

8. EVENTUALI NOTE

Dopo aver studiato la materia lo studente è in grado di fornire una sua soluzione giuridica ai problemi

interpretativi che riguardano i casi concreti di rilievo civilistico. Ciò risulta particolarmente utile a chi

intende svolgere attività legale o gestionale, in quanto il metodo analitico del diritto civile insegna a

fornire il supporto argomentativo di base per la predisposizione di pareri e provvedimenti, la redazione

di atti e documenti, il commercio elettronico, l'attività di tutela dei diritti, l'assunzione di responsabilità

commerciale/professionale, la consulenza.

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INSEGNAMENTO: Diritto tributario e impresa (IUS/12 – 9 CFU)

DOCENTE: Prof. Fabio Saponaro ([email protected])

TUTOR: Dott. Cosimo Franzoso ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Al termine del corso di Diritto Tributario e Impresa lo studente:

• conosce l’oggetto e le funzioni del diritto tributario;

• conosce ed è in grado di applicare gli strumenti conoscitivi e metodologici propri della materia;

• conosce l’evoluzione storica del diritto tributario italiano, le sue caratteristiche fondamentali e le

reciproche influenze con gli altri rami del diritto nazionale;

• possiede le basi per comprendere i processi di armonizzazione, uniformazione e unificazione del

diritto tributario a livello europeo e internazionale;

• è in grado di applicare le conoscenze e le competenze acquisite con autonomia di giudizio e con

spirito critico, per analizzare e risolvere problemi e casi pratici;

• è in grado di elaborare e comunicare in modo corretto e chiaro argomentazioni e soluzioni giuridiche

proprie della materia.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Il percorso formativo è orientato alla piena conoscenza dell'ordinamento tributario italiano, in tutte le

sue articolazioni di sistema: diritto sostanziale, procedimentale, processuale. Non viene trascurata la

prospettiva europea e sovranazionale, con lo studio dell’incidenza dell’ordinamento dell'Unione

Europea su assetti, strutture e forme della fiscalità nazionale.

Il programma del corso di Diritto Tributario e Impresa si articola nelle seguenti partizioni.

PARTE INTRODUTTIVA: 1. La storia: l'evoluzione dell'ordinamento tributario italiano - 2. La Costituzione e

i principi costituzionali fondamentali in materia tributaria

PARTE GENERALE: 3. Le fonti del diritto tributario - 4. Il territorio e l'imposizione - 5. L'Unione europea:

la fiscalità tra Stati e mercato - 6. Il tempo e l'imposizione - 7. Le forme dell'imposizione e il concetto di

tributo - 8. L'imposta e la sua struttura - 9. La dinamica dell'imposizione - 10. L'Amministrazione

finanziaria: funzioni e strutture - 11. L'Amministrazione finanziaria: attività e atti. L'accertamento - 12.

La riscossione coattiva e la tutela degli interessi finanziari - 13. La funzione repressiva tra punibilità e

deterrenza - 14. La tutela giurisdizionale tributaria

PARTE SPECIALE: 15. L'ordinamento tributario positivo. L'imposizione sul reddito delle persone fisiche e

delle società.

Il carattere interdisciplinare della materia tributaria giustifica, per una sua più agevole e compiuta

comprensione, l’auspicio che lo studio della materia e l'esame di profitto siano sostenuti

preferibilmente dopo avere superato gli esami di Diritto Costituzionale, Diritto Privato e Diritto

Amministrativo.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Il metodo di studio proposto è finalizzato a promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente, al fine

di creare

un contesto di apprendimento collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso

didattico.

A tal fine, durante il corso si utilizzeranno:

• videolezioni (di durata variabile, ma comunque generalmente compresa entro i 60 minuti, erogate in

modalità asincrona);

• lettura dei manuali di studio consigliati, di slide in formato PDF predisposte dal docente e/o dal tutor,

e

di ulteriori materiali didattici / di approfondimento predisposte dal docente e/o dal tutor;

• forum di discussione generale sul corso;

• webseminar di approfondimento e/o di analisi e discussione di un caso pratico (della durata 1 ora ed

erogati in modalità sincrona);

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• webseminar di riepilogo degli argomento del corso (della durata 1 ora ed erogati in modalità

sincrona).

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Il livello di raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi viene valutato

all’esito di un esame orale, dinanzi a una commissione presieduta dal docente, e viene espresso

attraverso un voto in trentesimi attribuito al termine dello stesso. L’esame finale mira a verificare il

livello di conoscenza acquisito e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze.

Ai fini della valutazione si tiene anche conto della partecipazione alle attività didattiche interattive

(come webseminar di approfondimento e discussione in relazione a un caso pratico, o webseminar di

riepilogo).

5. TESTI DI STUDIO

Per la preparazione dell’esame di Diritto Tributario e Impresa si consigliano i seguenti testi:

PARTE INTRODUTTIVA E PARTE GENERALE:

• G. TINELLI, Istituzioni di diritto tributario, CEDAM, Padova, nell’ultima edizione disponibile in

commercio (€ 40,00 circa);

• F. TESAURO, Istituzioni di diritto tributario. Vol. I Parte generale, UTET Giuridica, nell’ultima edizione

disponibile in commercio (€ 39,00 circa).

• P. RUSSO, G. FRANSONI, L. CASTALDI, Istituzioni di diritto tributario, Giuffrè Editore, nell’ultima

edizione disponibile in commercio (€ 37,00 circa).

PARTE SPECIALE:

• G. TINELLI, Istituzioni di diritto tributario. Il sistema dei tributi, CEDAM, nell’ultima edizione disponibile

in commercio (€ 40,00 circa), limitatamente ai capitoli 1 e 2.

È sempre di grande ausilio l’utilizzo di un codice tributario aggiornato.

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Per ogni argomento del corso lo studente potrà avvalersi dei test di autovalutazione che saranno man

mano predisposti e resi disponibili nella bacheca online dell’insegnamento

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Attualmente si assiste ad una costante e rapida crescita dell’importanza della materia fiscale nel

contesto giuridico nazionale, europeo ed internazionale. Pertanto, le conoscenze e le competenze che il

corso di Diritto Tributario e Impresa è volto a fornire allo studente trovano applicazione in tutti gli ambiti

operativi delle professioni legali di magistrato, avvocato, notaio, dottore commercialista, consulente di

impresa o di altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale

Pag 32

INSEGNAMENTO: Diritto Penale (IUS/17 –15 CFU)

DOCENTE: Prof. Mongillo Vincenzo ([email protected])

TUTOR: Dott. Giovanni Capozio ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il Corso, con riferimento alla “parte generale” del diritto penale, mira all’acquisizione delle nozioni

essenziali relative alla struttura del reato, ai suoi elementi costitutivi (comuni a tutti i reati o ad alcune

classi più o meno ampie di reati) e ai principali istituti codicistici. Pertanto, al termine del Corso lo

studente dovrà aver acquisito la capacità di lettura e di comprensione delle norme penali alla luce dei

principi costituzionali, delle fonti sovranazionali e della teoria generale del reato.

Per quanto concerne la “parte speciale”, il Corso si prefigge di fornire un quadro essenziale delle figure

di reato previste nel codice penale e nella legislazione penale complementare, focalizzandosi sulle

principali fattispecie delittuose contro la p.a. che possono coinvolgere anche operatori economici privati

come autore, correo o vittima del reato, sugli abusi di mercato, sui reati fallimentari e sulla

responsabilità “da reato” delle società e degli enti collettivi.

Più in generale, il Corso tende a sviluppare: l’attitudine al ragionamento giuridico; la comprensione del

rapporto di necessaria implicazione e interazione dialettica tra la parte generale e la parte speciale del

diritto penale; la capacità di coordinare tra loro le questioni teoriche e quelle pratiche, anche mediante

la disamina della casistica giurisprudenziale più significativa.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI I. Introduzione 1. Le fonti normative del diritto penale italiano. 2. Caratteristiche e funzioni del diritto penale. 3. Il

diritto penale tra forma e sostanza. 4. Pena criminale e altre tipologie sanzionatorie

II. Perché ed entro quali limiti si punisce 1. Scopi e legittimazione del diritto penale. 2. I principi e le finalità di una politica criminale

costituzionalmente orientata. 3. La funzione di tutela sussidiaria di beni giuridici. 4. Le finalità della

pena. 5. I principi costituzionali del diritto penale: legalità, offensività, colpevolezza, rieducazione. 6.

L’influenza del diritto dell’Unione europea e della CEDU sul diritto penale interno III. Chi si punisce 1. I soggetti del diritto penale. 2. Il problema dei soggetti responsabili nelle organizzazioni complesse.

3. La responsabilità “da reato” degli enti collettivi: il d.lgs. n. 231/2001

IV. Cosa si punisce 1. La teoria generale del reato e le diverse concezioni analitiche del reato. 2. Gli elementi essenziali del

reato alla stregua della teoria c.d. tripartita: tipicità, antigiuridicità e colpevolezza. 3. Il reato

commissivo doloso. 4. Il reato colposo. 5. Il reato omissivo. 6. L’antigiuridicità e le singole scriminanti.

7. Il concetto di colpevolezza e le scusanti. 8. La capacità di colpevolezza: l’imputabilità e le cause di

esclusione. 9. Disciplina dell’errore. Errore sul fatto ed errore sul divieto. 10. Il problema della

responsabilità oggettiva. 11. Le cause di non punibilità. La speciale tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.).

12. Le forme di manifestazione del reato: il delitto tentato; reato circostanziato; concorso di persone nel

reato. 13. Concorso apparente di norme e concorso di reati

V. Come si punisce (o ci si astiene dal punire) 1. La sequenza reato-pena e le sue possibili interruzioni. Le c.d. “tecniche di degradazione” dell’illecito.

2. Le pene legali e la commisurazione della pena. 3. Le pene sostitutive. 4. L’esecuzione della pena. Il

problema del sovraffollamento carcerario e le misure alternative alla detenzione. 5. Il sistema del

“doppio binario”. Le misure di sicurezza. 6. Le vicende della punibilità. Le cause di estinzione del reato

e della pena VI. La parte speciale del diritto penale 1. I rapporti tra la parte generale e la parte speciale del diritto penale. 2. Pubblica amministrazione e

impresa: i reati concussione, corruzione e induzione indebita; malversazione a danno dello Stato e

indebita percezione di erogazioni pubbliche; 3. Gli abusi di mercato. 4. I reati societari. 5. La

responsabilità da reato degli enti e i modelli di organizzazione ex d.lgs. n. 231/2001

Pag 33

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.

Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a

promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento

collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.

Il Corso utilizza:

videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in formato bacheca;

libri di testo, codice penale, contributi dottrinali, materiali casistici e giurisprudenziali indicati

dal docente;

lezioni in web-conference (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati

all’approfondimento di un tema fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità

normative, all’analisi e alla discussione di un caso giudiziario o al riepilogo di argomenti del

corso, secondo il calendario pubblicato sulla bacheca del corso;

incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;

partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca, con

possibilità di sviluppare tesine, report o project work da parte dello studente.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del

profitto. L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare

dell'insegnamento o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in

bacheca. La prova d’esame si svolge in forma orale.

Per sottoporsi all’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui

adeguatamente indicati.

Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello

studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.

La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del

docente. Il voto di profitto è espresso in trentesimi.

Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale

valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto

d’esame.

Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche

interattive.

5. TESTI DI STUDIO Per la Parte generale del diritto penale gli studenti potranno scegliere uno tra i seguenti testi: F. PALAZZO, Corso di diritto penale. Parte generale, Giappichelli, ultima edizione disponibile.

A. FIORELLA, Le strutture del diritto penale. Questioni fondamentali di parte generale, Giappichelli,

2018. G. FIANDACA – E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, ultima edizione disponibile. Per la Parte speciale: - AA.VV., Questioni fondamentali della parte speciale del diritto penale, a cura di A. FIORELLA,

Giappichelli, ultima edizione disponibile, limitatamente al capitolo 2 (I reati contro l’economia) della

Parte II; e al capitolo 5 (I reati di pubblici ufficiali contro la P.A.) della Parte III;

- M. SCOLETTA, La responsabilità da reato delle società: principi generali e criteri imputativi nel

d.lgs. n. 231/2001, in Canzio – Cerqua – Luparia (a cura di), Diritto penale delle società, vol. I,

2014, p. 861-928.

- V. MONGILLO, Il giudizio di idoneità del Modello di Organizzazione ex d.lgs. 231/2001: incertezza

dei parametri di riferimento e prospettive di soluzione, in La responsabilità amministrativa delle

società e degli enti, n. 3-2011, pp. 69-100.

E’ necessario affiancare ai manuali un qualsiasi codice penale di recente pubblicazione.

Al fine di facilitare l’acquisizione dei materiali di studio concernenti la Parte speciale è possibile

contattare via mail il tutor.

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6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione

online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle

videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi concorso

pubblico, specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di

Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano;

Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri); ed altresì i concorsi pubblici nelle autorità

regolatorie e di vigilanza sul mercato.

Inoltre, fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa, soprattutto nei

campi dei reati economici, della responsabilità penale nelle organizzazioni complesse e della

responsabilità “da reato” degli enti collettivi.

Infine, offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con

un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.

8. TESI DI LAUREA Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente

e consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo:

www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf

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INSEGNAMENTO: Diritto amministrativo (IUS/10 – 12 CFU)

DOCENTE: Prof. Franco Sciarretta ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Manuela Benvenuto ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il corso illustra i lineamenti del diritto amministrativo sostanziale e processuale allo scopo di fornire gli

elementi necessari per acquisire una conoscenza approfondita e una comprensione critica del sistema

di diritto amministrativo, alla luce dell’evoluzione del diritto positivo, della scienza giuridica e della

giurisprudenza. Il corso si propone, altresì, di fare acquisire compiuta capacità di analisi e di

comprensione del fenomeno amministrativo, anche nell’ottica del diritto amministrativo europeo e

globale, e l’abilità ad impostare in autonomia con proprietà di linguaggio e argomentazione giuridica, in

forma scritta e orale, il corretto esame delle questioni attinenti all’organizzazione e all’attività delle

amministrazioni pubbliche, nonché alle tutele in via amministrativa e giurisdizionale.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Il corso si articola in un due parti, l’una, di diritto amministrativo sostanziale e, l’altra, di diritto

processuale amministrativo. La parte di diritto amministrativo sostanziale, a sua volta, si suddivide in

organizzazione amministrativa ed attività amministrativa. Gli argomenti del corso sono i seguenti: Fonti

del diritto amministrativo. Principio di legalità. Riserva di amministrazione. L’organizzazione pubblica.

Le figure organizzatorie di diritto pubblico e di diritto privato. Autorità amministrative indipendenti.

Organi politici e uffici amministrativi. L’amministrazione locale. Sussidiarietà, differenziazione e

adeguatezza. Poteri sostitutivi. L’azione amministrativa tra diritto pubblico e diritto privato, principio di

imparzialità e sue applicazioni. Posizioni giuridiche soggettive. Potere amministrativo e discrezionalità.

Il procedimento amministrativo. Tipologie dei procedimenti amministrativi. Il provvedimento

amministrativo: classificazioni, elementi essenziali, regime, effetti. Il silenzio. Efficacia ed invalidità.

Autotutela. Convalescenza. Nuovi moduli di azione amministrativa. Attività consensuale, accordi

integrativi e sostitutivi. Procedure ad evidenza pubblica per la scelta del contraente. Beni pubblici. Il

principio di sana gestione finanziaria. I vincoli del patto di stabilità. Le responsabilità. Il sistema di

giustizia amministrativa. Il processo amministrativo.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Le video lezioni sono somministrate in modalità e-learning e sono accompagnate ed integrate dai testi

di studio e da webinar che si tengono ad intervalli regolari durante l’intero anno accademico. Il relativo

calendario è consultabile nella Bacheca elettronica dell’insegnamento. La partecipazione ai webinar è

aperta sia agli studenti che intendono approfondire e/o chiarire gli argomenti in essi trattati, sia a tutti

coloro che non hanno ancora intrapreso lo studio del diritto amministrativo per avvicinarsi alla materia

e apprendere la corretta metodologia di studio. I webinar sono articolati in modo tale che

all’esposizione analitica dei diversi argomenti si aggiunge l’interazione diretta con il docente al quale gli

studenti possono rivolgere domande ed esporre esigenze particolari.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L’esame di profitto si svolge in presenza in modalità orale ed è finalizzato a verificare il grado di

apprendimento degli istituti di diritto sostanziale e di diritto processuale previsti dal programma del

corso. All’occorrenza, l’esame orale può essere preceduto dallo svolgimento di un test scritto a riposta

multipla o dalla redazione di un elaborato vertente su o più argomenti del programma. Per il

superamento dell’esame orale è necessario che lo studente fornisca risposta a tutte le domande

formulate. In sede di esame, lo studente ha facoltà di ritirarsi per ripresentarsi in un appello

successivo. La votazione finale è espressa in trentesimi, con eventuale aggiunta della lode, ed è

attribuita in ragione del grado di apprendimento dimostrato.

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5. TESTI DI STUDIO Parte di diritto sostanziale

V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, 6^ edizione, Torino, Giappichelli, 2017;

Parte di diritto processuale

A. TRAVI, Lezioni di giustizia amministrativa, 12^ edizione, Torino, Giappichelli, 2018;

e

F. SCIARRETTA, Appunti di giustizia amministrativa, 3^ edizione, Milano, Giuffrè, 2007, limitatamente

ai capitoli da I a VI.

Ulteriori materiali didattici

Fonti normative, contributi di dottrina e arresti giurisprudenziali richiamati e/o reperibili sulla bacheca

elettronica dell’insegnamento. La preparazione dell’esame richiede necessariamente anche lo studio

delle principali fonti giuridiche, in esse incluso la legge generale sul procedimento amministrativo (l.

241/1990) ed il codice del processo amministrativo (d.lgs. 104/2010).

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Il percorso formativo consente allo studente di accertare autonomamente il grado della propria

preparazione attraverso una serie di quesiti on line scaricabili dalla bacheca elettronica

dell’insegnamento. Tali quesiti, aventi per oggetto profili ed elementi di base del diritto amministrativo

sostanziale e processuale, possono essere utilizzati (unitamente alle risposte anch’esse fruibili in rete),

oltre che come strumento di autovalutazione, anche come ausilio nello studio e nella comprensione

della materia.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Il corso contribuisce a formare professionisti dotati di elevata preparazione specialistica nel diritto

amministrativo, sostanziale e processuale, ai fini dell’accesso nelle magistrature, nell’avvocatura dello

Stato, nelle pubbliche amministrazioni, nelle istituzioni europee e internazionali, negli enti di diritto

privato, nonché per l’esercizio dell’attività forense.

8. EVENTUALI NOTE

Pur non essendo previste propedeuticità obbligatorie, è consigliabile subordinare lo studio del corso di

diritto amministrativo al superamento degli esami di Istituzioni di diritto privato e di Diritto processuale

civile.

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INSEGNAMENTO: Diritto delle Autonomie Locali (IUS/10–6 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Sara Sergio ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Manuela Benvenuto ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Al termine del corso di Diritto delle autonomie locali lo studente:

- conosce l’evoluzione storica delle autonomie locali;

- conosce gli istituti degli enti locali;

- conosce gli istituti fondamentali del diritto costituzionale e quelli propri del TUEL;

- sa applicare le conoscenze acquisite e le competenze con autonomia di giudizio e

spirito critico anche ad un livello avanzato di complessità per analizzare e risolvere casi

pratici;

- sa elaborare e comunicare in maniera corretta argomentazioni e soluzioni giuridiche.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma del Corso di diritto delle autonomie locali si articola nel modo seguente:

- rappresentazione dell’articolazione e distribuzione territoriale del potere politicoamministrativo

nell’esperienza dell’ordinamento italiano ed europeo;

- studio del policentrismo istituzionale e dei suoi riflessi organizzativi e funzionali

sull’amministrazione statale;

- analisi degli strumenti e delle sedi per il raccordo interistituzionale: le soluzioni

organizzative e le soluzioni procedimentali;

- potenzialità e limiti dei territori, “confini” ed adeguatezza degli ambiti territoriali;

- cooperazioni strutturali e funzionali fra gli enti pubblici territoriali;

- studio delle modalità di governo, risorse e strumenti di azione dei livelli di governo

subnazionali;

- analisi dei soggetti: Comune, Provincia, Città metropolitane, come amministrazioni di

erogazione-gestione dei servizi;

- analisi dei nuovi assetti della finanza locale: il federalismo fiscale;

- analisi della gestione associata di funzioni e servizi: unioni di comuni e fusione di

comuni;

- analisi dell’autonomia normativa, statutaria e regolamentare, assetto organizzativo

nonché le funzioni degli enti locali e i rapporti con i livelli superiori di governo.

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3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento. Le modalità

dell’interazione didattica con il docente e con il tutor e gli altri studenti sono finalizzate a promuovere il

ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a

supportarne le motivazioni durante il percorso didattico.

Nel corso verranno utilizzate:

- videolezioni (di durata compresa fra i 15 e i 40 minuti, erogate in modalità asincrona);

- letture di slides in pdf, manuale e materiali di approfondimento;

- test di autovalutazione formativa con feedback didattico;

- forum di discussione generale sul Corso;

- forum domanda/risposta;

- webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona).

4.- STRUTTURA DEL CORSO (PERCORSO FORMATIVO)

Il corso è strutturato mediante una modulazione che permette un adeguato grado di flessibilità del

percorso didattico e di adeguamento alle caratteristiche di ogni studente.

Vengono in proposito previsti:

- moduli incentrati su: videolezioni; lettura di slides e manuale; test di autovalutazione formativa con

feedback didattico; forum domanda/risposta; webinar di riepilogo degli argomenti trattati nel corso;

- moduli di approfondimento incentrati su: studio di materiale di approfondimento;

webinar di analisi e discussione di un caso giudiziario; consegna individuale di compito con feeback

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene valutato in

trentesimi e accertato con un esame di fine corso che mira a verificare il livello di conoscenza acquisito

e la capacità di comunicare in modo corretto e chiaro tali conoscenze. Ai fini della valutazione si tiene

conto della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive, quali test di

autovalutazione formativa, forum domanda/risposta; almeno un webinar.

L’esame di fine corso si svolge in forma orale alla presenza di una Commissione presieduta dal docente

nel rispetto della normativa vigente.

L’esame può essere sostenuto senza alcuna propedeuticità, anche se si consiglia vivamente di

sostenere prima l’esame di diritto costituzionale e di diritto amministrativo.

5. TESTI DI STUDIO LPer la preparazione all’esame di Diritto delle autonomie locali, si consigliano i seguenti testi:

- L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, 2018;

- oppure, F. Pinto, Diritto degli enti locali, Giappichelli, 2016;

- L. Sergio – S. Sergio, Diritto degli enti locali. Revisione della spesa pubblica e riforma delle autonomie

locali territoriali, Manni Editore, 2014 (limitatamente ai capitolo III, IV e V della parte generale e ai

capitoli VI, VIII e IX della parte speciale).

Letture consigliate:

- R. Bifulco, Le Regioni, Il Mulino, 2014

- L. Vandelli, Il Govero Locale, Il Mulino, 2014

Si consiglia durante la preparazione dell’esame di consultare un testo unico degli enti locali aggiornato.

Testi normativi rilevanti da esaminare:

- Costituzione: in particolare Titolo V;

- L. 5 giugno 2003, n. 131;

- D.l. 25 giugno 2008, n. 112;

- L. 5 maggio 2009, n. 42;

- D.l. 13 agosto 2011, n. 138;

- D.l. 6 luglio 2012, n. 95;

- D.lgs. 31 dicembre 2012, n. 235;

- L. 7 aprile 2014, n. 56.

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6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Nella bacheca online dell’insegnamento sono inserite 10 domande a risposta aperta che costituiscono

un “Percorso formativo di autoverifica dell’apprendimento” che consente allo studente di verificare la

comprensione degli argomenti dopo aver seguito le video lezioni. Sono, inoltre, previsti ulteriori test di

autovalutazione a margine dei moduli inerenti le parti del programma. Le slides allegate ad ogni singola

lezione redatte dalla docente costituiscono un materiale didattico di ausilio ed integrazione anche

rispetto allo studio del libro di testo e all’esame dei riferimenti normativi di volta in volta richiamati. La

docente è a disposizione degli studenti, concordando lo svolgimento di colloqui in presenza e in

videoconferenza (es. esami simulati con gli studenti che, riprendendo gli studi dopo lunghe interruzioni,

o presentando particolari difficoltà nell’esporre con linguaggio giuridico le tematiche trattate, ritengano

utile testare la preparazione prima dell’esame di profitto).

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il diritto delle autonomie locali consente allo studente di accedere a qualunque esperienza

professionale in ambito giuridico, mediante la conoscenza degli elementi costitutivi della Repubblica, in

particolare dei Comuni.

Di certa utilità gli istituti dell’Unione dei Comuni e della Fusione di Comuni, strettamente connessi oggi

all’agire della p.A..

Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono

ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come

tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nelle attività

presso le aziende nonché nella professione notarile e in quella di magistrato.

8. EVENTUALI NOTE Gli ambiti professionali in cui possono trovare applicazione le conoscenze acquisite nel corso sono

ampi e disparati, poiché la natura dell’insegnamento di base per la formazione giuridica attesta come

tali conoscenze siano impiegabili nelle pubbliche amministrazioni, nell’esperienza forense, nell’attività

presso le aziende.

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INSEGNAMENTO: Diritto Processuale civile e impresa (IUS 15 - 14 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Gabriella Tota ([email protected])

TUTOR: In corso di definizione

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il corso mira a offrire una solida preparazione di base in ambito processualcivilistico, anche tenuto

conto dell’importanza della materia in molti degli sbocchi lavorativi offerti dal corso di laurea.

Obiettivo qualificante del corso è quello di far conseguire allo studente la conoscenza dei principii

generali del codice di procedura civile e degli istituti da esso regolati, senza dimenticare i più recenti

interventi legislativi finalizzati a implementare l’efficienza del processo civile (mediazione obbligatoria,

negoziazione assistita, processo telematico) e le pronunce dei giudici di legittimità e di merito, che

sempre più spesso introducono veri e propri principii di diritto vivente in materia processuale.

Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere il funzionamento del processo civile,

oltre che la funzione dei singoli procedimenti regolati dal codice di procedura civile e le differenze tra

essi esistenti.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il corso si articola nelle tradizionali ripartizioni fissate dal codice di procedura civile:

principi generali, processo ordinario di cognizione, impugnazioni, esecuzione forzata, procedimenti

speciali (limitatamente a: processo del lavoro, procedimento di ingiunzione, procedimento per

convalida di sfratto, procedimenti cautelari, procedimento sommario di cognizione, procedimenti

possessori), con cenni all’arbitrato e agli altri mezzi non giurisdizionali di risoluzione delle controversie.

La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto costituzionale.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI La didattica è erogata mediante lezioni registrate in piattaforma, di durata variabile compresa tra i 30 e

i 40 minuti.

Vengono svolti webinar su singole aree tematiche previamente indicate dal docente, nonché webinar di

problem solving su casi concreti.

Ulteriori supporti all’attività didattica sono costituiti dai forum di domanda/risposta e dalle batterie di

quiz, che consentono allo studente di verificare, in qualunque momento, il livello di acquisizione delle

proprie conoscenze sui contenuti del corso.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La valutazione avviene mediante esame orale.

Per il superamento dell’esame finale si richiede la conoscenza degli istituti regolati dal codice di

procedura civile e dalle leggi speciali specificamente indicate nei materiali di studio e nel testo di

riferimento.

5. TESTI DI STUDIO Un testo a scelta tra i seguenti:

G. BALENA, Istituzioni di diritto processuale civile (voll. I, II e III), Cacucci, Bari, euro 25 + 45 + 30.

C. MANDRIOLI - A. CARRATTA, Corso di diritto processuale civile, editio minor (voll. I, II e III),

Giappichelli, Torino, euro 28 + 31 + 37.

N. PICARDI, Manuale del processo civile, Giuffré, Milano, euro 60.

B. SASSANI, Lineamenti del processo civile italiano, Giuffré, Milano, euro 60.

Di ciascun testo occorrerà procurarsi l’edizione più aggiornata.

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6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Batterie di quiz per ciascuna delle aree tematiche nelle quali si articola il corso; forum

di domanda risposta.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Le conoscenze acquisite nell’insegnamento possono trovare applicazione, oltre che negli ambiti

professionali tradizionali (avvocatura, magistratura, notariato), anche in numerosi settori del privato,

come quelli bancario e assicurativo. La conoscenza di base del diritto processuale civile è inoltre

richiesta in numerosi concorsi pubblici.

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INSEGNAMENTO: Diritto commerciale, concorrenza e innovazione (IUS/04 – 15 CFU)

DOCENTE: Katrin Martucci ([email protected])

TUTOR: Dott. Alessandro Iucci ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Risultati di apprendimento attesi

Conoscenza e capacità di comprensione:

Acquisizione delle nozioni istituzionali del diritto commerciale, in particolare, del diritto dell’impresa e

delle società, e capacità di rielaborazione delle stesse

Conoscenza e capacità di comprensione applicate:

Capacità di rintracciare, tra le regole del diritto commerciale, quelle idonee a fornire la soluzione di un

caso concreto

Autonomia di giudizio:

Acquisizione di un metodo che consenta di orientarsi, nell’ambito del sistema giuridico, nella ricerca

degli strumenti più consoni ad affrontare temi e problemi anche non affrontati in precedenza

Abilità comunicative:

Acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico ed uso vigilato dello stesso

Capacità di apprendere:

Capacità di orientarsi tra diverse, ed ugualmente ragionevoli, interpretazioni delle regole

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

1. Diritto dell’impresa. Fallimento e altre procedure concorsuali.

2. Diritto delle società.

3. Titoli di credito.

Lo studio della materia presuppone una buona conoscenza delle nozioni istituzionali del diritto privato.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Il corso utilizza:

* video lezioni (di durata pari a circa 40 minuti ciascuna);

* letture di slide in pdf, manuale e materiali di approfondimento;

* test di autovalutazione formativa;

* webinar di approfondimento;

* webinar di problem solving su casi concreti;

* webinar di riepilogo del programma d’esame.

4. DURATA DEL CORSO l corso di diritto commerciale corrispondono 15 CFU.

La durata del corso è di 375 ore di attività formative complessive, comprensive di:

* attività di didattica erogativa : 84 ore (video-lezioni);

* attività di didattica interattiva : 25 ore (test di autovalutazione formativa; webinar di

approfondimento; webinar di riepilogo):

* attività in auto apprendimento: 266 ore.

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5. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Il raggiungimento, da parte dello studente, dei risultati di apprendimento attesi (v. supra n. 1) è

accertato con un colloquio orale, nel corso del quale allo studente verrà posta una domanda su

ciascuna delle macro-aree tematiche della materia indicate (v. supra n. 2). La valutazione dell’esame

avviene in trentesimi.

6. TESTI DI STUDIO

G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Utet, ultima edizione disponibile, con esclusione

della parte relativa ai contratti commerciali; P. Spada, Diritto commerciale, vol. I e II, Cedam, 2009

oppure, in alternativa,

G.F. Campobasso, Diritto commerciale, vol. I, II e III (con esclusione della parte relativa ai contratti

commerciali), Utet, ultime edizioni disponibili

In aggiunta al manuale di testo, con riferimento ai Percorsi A, B e C, costituiscono parte integrante del

programma d’esame, i seguenti saggi di dottrina:

* Diritto commerciale e del commercio elettronico (Percorso A): F. Delfini, Il Commercio elettronico:

inquadramento generale, in G. Finocchiaro-F. Delfini (a cura di), Diritto dell’informatica, Utet, 2014, p.

351-375

* Diritto commerciale, concorrenza e innovazione (Percorso B): M. Maltoni-P. Spada, L’impresa start up

innovativa costituita in società a responsabilità limitata, in Rivista del notariato, 2013, p. 1115-1133;

M. Cian, Società start-up innovative e PMI innovative, in Giurisprudenza commerciale, 2015, I, p. 969-

986

* Diritto commerciale e dell’impresa sociale (Percorso C): M. Stella Richter jr, Società benefit e società

non benefit, in Rivista del diritto commerciale e delle obbligazioni, 2017, II, p. 271-285; S. Corso, Le

società benefit nell’ordinamento italiano: una nuova “qualifica” tra profit e non-profit, in Le nuove leggi

civili commentate, 2016, p. 995-1031

Non sono previste letture di approfondimento per i Percorsi D e E.

Essenziale per un proficuo studio della materia è la consultazione dei testi normativi richiamati nei libri

di testo. Si invitano, a tale proposito, gli studenti a portare con sé in sede d’esame il codice civile e la

normativa speciale pertinente (t.u.f. e legge fallimentare), potendo essi essere consultati in qualsiasi

momento nel corso dell’interrogazione.

Le lezioni pubblicate in bacheca e le slide ad esse allegate non valgono a sostituire i testi d’esame

indicati. Esse, tuttavia, costituiscono un valido ausilio per la comprensione e l’apprendimento della

materia, evidenziando, tra l’altro, allo studente i tratti essenziali delle diverse tematiche oggetto di

studio. Se ne consiglia, pertanto, l’ascolto.

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INSEGNAMENTO: Contabilità pubblica e privata (SSD SECS-P/07 – 9 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Carmela Gulluscio ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Stefania Mele ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):

individuare diverse tipologie di azienda (private e pubbliche), identificare i tratti distintivi di queste

tipologie di azienda, distinguere la contabilità finanziaria dalla contabilità economico-patrimoniale,

identificare i documenti contabili (di previsione e di rendicontazione) delle aziende pubbliche;

identificare i documenti (di rendicontazione) delle aziende private.

2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):

determinare le principali grandezze calcolate in contabilità finanziaria (es. residui attivi e passivi,

risultato di cassa, fondo di cassa, risultato di amministrazione), determinare i principali risultati di

bilancio delle aziende pubbliche (es. avanzi e disavanzi finanziari ed economici, patrimonio netto, ecc.),

effettuare rilevazioni in contabilità economica generale, chiudere i conti a fine anno, determinare il

risultato economico/reddito e il patrimonio a fine anno, riaprire i conti a inizio anno, identificare le

principali differenze tra i risultati contabili e di bilancio delle aziende pubbliche e private.

3. Autonomia di giudizio (making judgements): effettuare una valutazione sui risultati di bilancio delle

aziende private e delle amministrazioni pubbliche.

4. Abilità comunicative (communication skills): spiegare con linguaggio tecnico appropriato finalità e

oggetto della contabilità pubblica e della contabilità privata; descrivere strumenti contabili, documenti

di bilancio e risultati di gestione delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private.

5. Capacità di apprendere (learning skills): analizzare e contestualizzare la situazione di un'azienda

pubblica e di un'azienda privata.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

1. Presentazione del corso e modalità di svolgimento dell'esame

2. Oggetto di studio dell'economia aziendale

3. Definizioni di azienda e articolazione delle aziende

4. Il ruolo dell'azienda nell'attività economica

5. La struttura dell'azienda

6. Il patrimonio

7. Il soggetto giuridico

8. Il soggetto economico

9. Organizzazione e autorità

10. Efficacia, efficienza ed economicità: introduzione

11. Economicità aziendale e di gruppo

12. Economicità: l'adeguata potenza finanziaria

13. Economicità ed equilibri di bilancio

14.Economicità: l'efficienza

15. E-tivity

16. I primi insegnamenti di contabilità pubblica

17. Riflessioni sulla natura dell'insegnamento di contabilità pubblica

18. Alcuni concetti introduttivi: le amministrazioni pubbliche

19. New public management e public governance

20. Il processo di aziendalizzazione nella pubblica amministrazione

21. L'aziendalizzazione in sanità: un esempio

22. Il management

23. Il public performance management

24. Pianificazione, programmazione e controllo

25a. Introduzione alla contabilità economico patrimoniale - Il sistema di contabilità economico-

patrimoniale nel settore pubblico

25b. Introduzione alla contabilità economico-patrimoniale: capitale e reddito

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26. La contabilità economico-patrimoniale: i conti numerari

27. La contabilità economico-patrimoniale: i conti economici

28. Esercitazione sulla contabilità economico-patrimoniale (parti 1 e 2)

29. La contabilità economica generale: il regolamento differito degli scambi

30. La contabilità economica generale: l'IVA

31. Esercitazione sull'IVA

32. Anticipi, rettifiche di acquisti e vendite e cambiali

33. Le cambiali (parte 2)

34. I finanziamenti

35. Il prestito obbligazionario

36. Competenza economica e scritture di assestamento: le scritture di integrazione (ratei, fatture da

emettere e ricevere, fondi rischi e spese, interessi)

37. Scritture di rettifica e ammortamenti (risconti, rimanenze di magazzino, spese capitalizzate,

costruzioni in corso, ammortamenti)

38. Componenti straordinari di reddito e retribuzione dei collaboratori

39. Le scritture di riapertura

40. La costituzione dell'azienda

40a. Le operazioni sul capitale netto (ripartizione dell'utile, copertura della perdita e aumento del

capitale)

40b. Utilizzo dei fondi rischi e oneri

41. Il bilancio in contabilità economico-patrimoniale: lo stato patrimoniale

42. Il bilancio in contabilità economico-patrimoniale: il conto economico

43. La riforma del bilancio in contabilità economico-patrimoniale

44. Introduzione alla contabilità finanziaria: i bilanci di previsione

45. Cenni alla contabilità finanziaria: residui attivi e passivi

46. Cenni alla contabilità finanziaria: risultato di amministrazione

47. Cenni alla contabilità finanziaria: economie e diseconomie di residui

48. Classificazione delle voci in contabilità finanziaria

49. Il rendiconto

50. Test di autoverifica apprendimento

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Gli studenti possono prepararsi all’esame in base a una delle seguenti modalità:

a) studiando i libri di testo (eventualmente corredati da testi di supporto)

b) studiando le video lezioni;

c) studiando sia i libri di testo (eventualmente corredati da testi di supporto) sia le video lezioni

N.B.: alcune video lezioni sono comunque obbligatorie per tutti gli studenti. La loro visione obbligatoria

è chiaramente segnalata nella pagina web del corso. Inoltre, il corso prevede anche alcune dispense

obbligatorie per tutti gli studenti.

Le sole slide del corso, essendo dei documenti sintetici volti a coadiuvare gli studenti nel processo di

preparazione all’esame, non sono sufficienti. Esse devono essere corredate dall’ascolto delle video

lezioni.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Il corso di Contabilità pubblica e privata prevede il sostenimento di un esame finale, normalmente

strutturato in due parti:

1) una prova scritta;

2) una successiva prova orale, alla quale possono accedere (a discrezione del docente) solo gli

Studenti che hanno ottenuto un punteggio sufficiente nella prova scritta.

1) Prova scritta:

prevede lo svolgimento di 5 domande, di norma così articolate:

a) una o due domande a risposta aperta

b) un esercizio di collocamento di voci contabili nei prospetti di bilancio (conto economico e stato

patrimoniale);

c) un esercizio in contabilità finanziaria (per esempio: calcolo di residui attivi e passivi, calcolo del

fondo di cassa finale e iniziale, calcolo del risultato di amministrazione, ecc.)

d) uno o due esercizi in contabilità economico-patrimoniale, che prevede/prevedono la

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rilevazione in partita doppia (nel libro giornale e nel libro mastro) di operazioni di gestione.

Il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova scritta è di norma un’ora e mezza, ma il docente

può comunicare variazioni della durata in base al numero di domande e alla loro complessità.

2) Prova orale:

La prova orale si struttura in due parti:

a) prima di tutto il docente mostrerà il compito corretto, sul quale potranno essere poste delle

domande;

b) a seguire verranno poste delle domande (sia a risposta aperta sia relative allo svolgimento di

esercizi).

5. TESTI DI STUDIO

Per la parte di programma relativa alla contabilità finanziaria, il testo di riferimento è il seguente:

S. ROTA, M. SICILIA, I. STECCOLINI, Bilancio e misurazione delle performance nelle amministrazioni pubbliche, Maggioli

Editore, Santarcangelo di Romagna, qualunque edizione (costo circa € 32,00).

Per la parte di programma relativa alla contabilità economico-patrimoniale (le cui videolezioni sono contraddistinte

dalla lettera C), il testo di riferimento è il seguente:

S. ARDUINI, Appunti di ragioneria generale, Cedam, Padova, qualsiasi edizione (costo circa € 22,00).

Per la parte di programma relativa agli aspetti generali dell'Economia aziendale (le cui video lezioni sono

contraddistinte dalle lettere EA), il testo di riferimento è il seguente:

G. ZANDA, Lineamenti di economia aziendale, Kappa, Roma (capitoli I, II, IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, oltre

al paragrafo 2 del capitolo VII), qualsiasi edizione (costo circa € 23,80)

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Nella bacheca dell'insegnamento sono presenti dei test di verifica delle conoscenze

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Le conoscenze, competenze e capacità acquisite con il corso di Contabilità pubblica e privata trovano

applicazione in tutti gli ambiti professionali legati alla contabilità, al bilancio e alla gestione aziendale

delle aziende pubbliche e private.

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INSEGNAMENTO: Diritto Penale e compliance normativa (IUS/17 – 9 CFU)

DOCENTE: Prof. Vincenzo Mongillo ([email protected])

TUTOR: Dott. Giovanni Capozio ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE Il corso mira a far comprendere la trasformazione del diritto penale riguardante le attività economiche

determinata dall’introduzione della responsabilità “da reato” degli enti collettivi (d.lgs. n. 231/2001) e

dal legame così instauratosi con la compliance normativa, intesa come conformità a leggi, regolamenti,

codici di condotta o altri standard normativi ottenibile attraverso un processo gestionale avente finalità

preventive. Per effetto di questa fondamentale innovazione legislativa, infatti, le società commerciali

sono chiamate ad adottare, implementare e attuare efficacemente modelli di organizzazione volti a

prevenire la commissione di reati nel corso della loro attività. Una medesima strategia è stata adottata,

successivamente, nel settore pubblico con la legge n. 190/2012, che ha richiesto l’adozione di piani di

prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle amministrazioni pubbliche.

Anche al di là del diritto penale in senso stretto, la compliance normativa è divenuta elemento cardine

dell’attività di impresa e oggetto di una specifica funzione aziendale in vari settori regolati (finanziario,

bancario, assicurativo).

Nel ramo della compliance penale o normativa sono sorte numerose nuove professioni che richiedono

competenze interdisciplinari, ma per il cui corretto svolgimento il sapere penalistico si rivela decisivo.

All’esito del corso, lo studente dovrà avere acquisito adeguate conoscenze circa la nozione di

compliance, la struttura della responsabilità dell’ente collettivo ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, gli

elementi essenziali dei modelli di gestione del rischio-reato e dei piani di prevenzione della corruzione

nelle pubbliche amministrazioni e nelle società in controllo pubblico, degli illeciti penali più comuni in

un contesto societario o amministrativo e delle principali modalità di prevenzione, anche al fine di non

incorrere in sanzioni punitive dirette all'ente o alle persone fisiche responsabili.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI ARGOMENTO 0: PRESENTAZIONE DEL CORSO

Il corso si articola in 5 argomenti e prevede 30 ore di didattica erogativa e 24 ore di didattica

interattiva.

Regole da seguire per utilizzare il corso: si consiglia di vedere le video lezioni e partecipare alle attività

interattive proposte nel corso (webinar / forum di problem solving e webinar di riepilogo delle

tematiche).

ARGOMENTO 1: Introduzione al corso

– Sviluppo e origine della compliance normativa. Il concetto di compliance in relazione al diritto penale

– Criminologia delle organizzazioni

– L’etica aziendale

– La responsabilità penale individuale nelle organizzazioni complesse

– La responsabilità penale delle persone giuridiche: inquadramento storico-comparatistico

– Il rapporto tra responsabilità delle persone giuridiche e compliance normativa

ARGOMENTO 2: La responsabilità da reato degli enti collettivi ex d.lgs. n. 231/2001

– Gli enti destinatari del d.lgs. n. 231/2001 e i principi fondamentali della responsabilità dell’ente

– I criteri di imputazione della responsabilità all’ente collettivo

– Il sistema sanzionatorio

– La “parte speciale” del d.lgs. n. 231/2001: i singoli reati da prevenire

– Le vicende modificative dell’ente

– Il procedimento ex d.lgs. n. 231/2001 contro gli enti collettivi

ARGOMENTO 3: I requisiti essenziali dei modelli di organizzazione, gestione e controllo del rischio-reato

– Il rapporto tra il modello organizzativo e i sistemi di gestione dei rischi aziendali. L’integrazione tra i

diversi sistemi gestionali

– Identificazione e analisi dei rischi penali (risk assessment). La c.d. mappatura delle aree a rischio

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reato

– Codice etico e sistema disciplinare

– I protocolli di prevenzione del rischio di commissione dei reati

– Flussi informativi, canali di denuncia e whistleblowing. La legge n. 179 del 2017

– Il ruolo dell’organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001 e il rapporto con gli altri organi e funzioni di

controllo aziendale

– Il modello organizzativo nelle PMI

ARGOMENTO 4: Prevenzione dei reati nell’impresa e nelle amministrazioni pubbliche

– Le tre dimensioni normative della prevenzione del rischio reato: hard law, soft law, best practice

– La prevenzione della corruzione nelle imprese private (d.lgs. n. 231/2001) e nelle amministrazioni

pubbliche (l. n. 190/2012). Il ruolo del responsabile della prevenzione della corruzione e della

trasparenza nelle amministrazioni e società pubbliche.

– Il raccordo tra modello organizzativo e piano di prevenzione della corruzione nelle società in controllo

pubblico

– Prevenzione dei reati informatici

– Prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo

– Prevenzione dei reati lesivi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

– Prevenzione dei reati ambientali

ARGOMENTO 5: Compliance amministrativa e penale in specifici settori

– Compliance nei settori bancario e assicurativo

– Compliance nel settore finanziario

– Compliance tributaria

– Compliance antitrust

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.

Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a

promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento

collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.

Il Corso utilizza:

videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in bacheca;

libri di testo, codice penale, leggi rilevanti, contributi dottrinali, materiali casistici e

giurisprudenziali indicati dal docente;

webinar (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati all’approfondimento di un

tema fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità normative, all’analisi e alla

discussione di un caso giudiziario o aziendale, o al riepilogo di argomenti del corso, secondo il

calendario pubblicato sulla bacheca del corso;

incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;

partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca;

Project Work (la lista dei Project Work proposta dal docente sarà resa nota nel mese di

gennaio 2019).

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del

profitto. L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare

dell'insegnamento o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in

bacheca. La prova d’esame si svolge in forma orale.

Per sottoporsi all’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui

adeguatamente indicati.

Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello

studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.

La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del

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docente. Il voto di profitto è espresso in trentesimi.

Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale

valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto

d'esame.

Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività

didattiche interattive.

In alternativa, lo studente potrà concordare con il docente un Project Work, che consiste in una breve

tesina su uno degli argomenti proposti dal docente (della lunghezza di 10 cartelle pari a 25.000

caratteri). Il Project Work dovrà essere inviato al docente 30 giorni prima della data di esame. In caso di

valutazione positiva, verranno attribuiti ulteriori 2 punti al voto d’esame.

5. TESTI DI STUDIO Per sostenere l’esame gli studenti dovranno studiare il seguente materiale:

- M. SCOLETTA, La responsabilità da reato delle società: principi generali e criteri imputativi nel

d.lgs. n. 231/2001, in Canzio – Cerqua – Luparia (a cura di), Diritto penale delle società, vol. I,

2014, p. 861-928.

- V. MONGILLO, Il giudizio di idoneità del Modello di Organizzazione ex d.lgs. 231/2001: incertezza

dei parametri di riferimento e prospettive di soluzione, in La responsabilità amministrativa delle

società e degli enti (rivista), n. 3-2011, pp. 69-100.

- V. MONGILLO, L’organismo di vigilanza nel sistema della responsabilità da reato dell’ente:

paradigmi di controllo, tendenze evolutive e implicazioni penalistiche, in La responsabilità

amministrativa delle società e degli enti (rivista), 2015, n. 4, pp. 83-107.

- S. MANACORDA, L’idoneità preventiva dei modelli di organizzazione nella responsabilità da reato

degli enti: analisi critica e linee evolutive, in Rivista trimestrale di diritto penale dell'economia,

2017, n. 1/2, pp. 49-112.

- ANAC, Nuove linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della

corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e

partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici (Determinazione n.

1134 del 8/11/2017)

- Sentenza della Cassazione penale, sez. V, 18 dicembre 2013, n. 4677 (caso Impregilo).

- Materiale in formato pdf pubblicato sulla bacheca.

-

Al fine di facilitare l’acquisizione dei materiali di studio è possibile contattare via mail il tutor.

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione

online composto da n. 20 verifiche con quesiti a risposta aperta, rispondenti ai temi trattati nelle

videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato, nonché di affrontare qualsiasi concorso pubblico,

specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di Stato,

Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano; Marina

Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).

Inoltre, fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di giurista o consulente d’impresa, di

esperto della compliance penale e della gestione del rischio di commissione di reati all’interno di

società commerciali, ovvero di Amministrazioni o Enti pubblici, con particolare attenzione, sotto

quest’ultimo profilo, al ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione e della traparenza.

Infine, offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con

un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.

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8. TESI DI LAUREA Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente

e consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo:

www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf

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INSEGNAMENTO: Lingua Inglese (CFU 6)

DOCENTE: Dott.ssa Linda Rossi Holden ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Gli obiettivi formativi riguardano il sapere e il saper fare intesi come processi di apprendimento per

acquisire le conoscenze e le abilità fondamentali della lingua inglese.

In particolare, questo insegnamento si propone di potenziare la competenza linguistico comunicativa

rispettando le abilità indicate dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) declinate

nei seguenti ambiti:

lessicale: riguardante la scelta delle parole, l’arricchimento e l’aggiornamento del vocabolario;

grammaticale-sintattico: riguardante i meccanismi che regolano il motore della frase

(singolare/plurale, presente/passato/futuro, ecc.);

concettuale: riguardante le capacità di argomentazione e di padronanza tematica, soprattutto a

livello professionale;

pragmatico: riguardante le abilità di studio in relazione alla morfologia della lingua e alla sua

applicazione anche nel settore professionale;

trasversale: riguardante l’uso autonomo e critico di risorse di consultazione (corsi/grammatiche,

dizionari, testi multimediali e online, ecc.).

2. PROGRAMMA / CONTENUTI Il programma si basa su lezioni che trattano le principali abilità linguistiche-comunicative: ricezione

(ascolto-lettura) e produzione (parlato-scrittura). Si tratta di un percorso didattico di formazione

progressiva che si apre con 1 video introduttivo ed è articolato in 24 “argomenti” (units didattiche),

ognuno dei quali comprende un’audio-lezione grammaticale e relativi esercizi, la cui descrizione è

presente nel file “Note sulla struttura degli esercizi”. I 12 test, che sono di riepilogo ogni 2 units,

contengono vari drills di verifica in autovalutazione con punteggio complessivo pari a 30. A corredo altri

approfondimenti linguistici intesi come Communication skills (12 video) e Communication tasks (12 file

di esercizi interattivi).

I contenuti mirano a sviluppare:

strategie metacognitive: dirigere l’attenzione verso l’obiettivo (apprendere la lingua inglese), motivare

la scelta, ricercare occasioni per fare pratica;

strategie mnemoniche: studiare, visualizzare e ripassare in modo strutturato;

strategie trasversali: usare la lingua in modo veicolare, attribuendole valori e significati di tipo

professionale.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI Il metodo ricorre all’interattività per sviluppare autonomia e riflessione sulla lingua e integra le

seguenti risorse:

- Sitografia generale - Dizionari;

- Sitografia lingua inglese;

- Sitografia istituzionale;

- Webinar.

Gli strumenti didattici si avvalgono di tecnologie avanzate e certificate per l’e-learning: video-audio-

lezioni, esercitazioni in autoapprendimento e autovalutazione, didattica interattiva a distanza (webinar).

Per l’interazione didattica attiva e cooperativa, gli studenti dispongono di un forum e dell’email diretta

del docente che traccia tutte le attività formative per monitorare costantemente la progressione

dell’apprendimento di ogni corsista.

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4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO La prova di lingua inglese non prevede voto in trentesimi ma una valutazione di idoneità/non idoneità.

L’esame è orale e consiste in un colloquio articolato in due parti.

Nella prima parte lo studente deve rispondere ad alcune domande a carattere personale e generale.

Nella seconda parte, lo studente deve impegnarsi in una breve conversazione con il docente basata su

articoli in lingua inglese, selezionati dallo studente stesso, tratti da quotidiani, internet ecc.

La prova prevede alcune domande sulle regole grammaticali presenti negli articoli e facenti riferimento

alle lezioni online.

5. TESTI DI STUDIO • English Grammar in Use with Answers and CD-ROM: A Self-Study Reference and Practice

Book for Intermediate Students of English–Raymond Murphy (Cambridge University Press) EUR

23,00

• New English File - Intermediate – Student’s Book - Oxenden & Latham-Koenig (Oxford) EUR 23,30

• The Good Grammar Book for Italian Students (Oxford) Michael Swan, Catherine Walter

(Oxford) EUR 25,20

• Il Sansoni Italiano-Inglese con CD Rom, Sansoni EUR 69,00

• Grande Dizionario Hoepli Inglese con aggiornamento online, Hoepli EUR 76,42

• Il Dizionario Inglese Italiano con DVD, Ragazzini, Zanichelli EURO 42,42

6. VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE I 12 test, che sono di riepilogo ogni 2 units (quiz di verifica) contengono ognuno 25 drills in

autovalutazione (multiple choice, true or false, matching, fill the gap, comprehension…) con punteggio

complessivo pari a 30. Nel caso non venisse raggiunto il punteggio minimo (18), si consiglia vivamente

di ripetere la lezione per migliorare e consolidare le conoscenze acquisite.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE "I limiti del mio linguaggio rappresentano i limiti del mio mondo" (L. Wittgenstein). Questa frase non

esprime soltanto un concetto filosofico, ma assegna alla comunicazione un ruolo fondamentale nella

società globalizzata. In quest’ottica la lingua inglese è diventata lo standard internazionale come

“ponte” per gli scambi comunicativi in tutti i domini: privato, pubblico, professionale, educativo.

L’adozione dell’inglese come lingua franca è dovuta alla sua flessibilità e trasversalità dato che viene

usata nella maggior parte dei testi tecnologici, economici, finanziari, scientifici, commerciali e nelle

interazioni di tipo politico, istituzionale, aziendale, sociale. Per tutte queste ragioni, è chiaro che una

buona padronanza dell’inglese consenta nuovi e migliori sbocchi occupazionali, avanzamenti di carriera

e prospettive di mobilità, in Italia e all’estero.

8. EVENTUALI NOTE Se il corso di studi lo prevede, si ricorda che questo esame del III anno precede, ed è propedeutico,

all’esame di lingua e traduzione (I anno). Entrambe le prove possono essere svolte nello stesso

giorno/appello.

Tutte le attività svolte dallo studente producono un report di verifica per il docente che ne terrà conto in

fase di esame.

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INSEGNAMENTO: Procedura penale e prevenzione patrimoniale (SSD IUS/16 – 14 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Roberta Aprati ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Martina Pollera ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

L’Insegnamento mira: all’apprendimento del sistema processuale penale vigente e di quelli passati;

alla comprensione del fenomeno giuridico processuale quale sistema coerente di regole attuative di

principi; all’acquisizione della capacità di lettura delle norme processuali alla luce della teoria generale

del diritto. L’Insegnamento offre poi una panoramica sul diritto processuale vivente, quale espressione

della giurisprudenza di legittimità, di quella costituzionale e di quella sovranazionale.

Più in generale, l’Insegnamento tende a sviluppare: l’attitudine al ragionamento giuridico; la capacità di

distinguere, e poi coordinare tra loro, le questioni teoriche e le questioni pratiche; la metodologia per la

ricerca scientifica.

Al termine dell’Insegnamento lo Studente avrà acquisito sia specifiche conoscenze del sistema

processuale penale, sia un’adeguata maturità giuridica, tale da renderlo già idoneo a inserirsi con

consapevolezza in un contesto lavorativo. Il laureato avrà altresì sviluppato le abilità necessarie per

intraprendere ulteriori studi nel medesimo ambito. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI

PARTE I: INQUADRAMENTO SISTEMATICO - IL “GIUSTO PROCESSO”

1) I sistemi processuali: il modello inquisitorio, il modello accusatorio e il modello misto.

2) La Costituzione e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo: il “giusto” e “l’equo” processo.

3) Il giudice penale: soggetto solo alla legge, terzo, imparziale, naturale e precostituito per legge.

4) Il pubblico ministero: monopolista dell'azione penale obbligatoria.

5) L'imputato e il suo difensore: l’irrinunciabilità della difesa tecnica e il diritto al silenzio.

6) La funzione cognitiva del processo penale: il diritto alla prova, il contraddittorio nella formazione

della prova e l’obbligo di motivazione.

PARTE II: LA PARTE STATICA E DINAMICA DEL PROCESSO PENALE

1) Soggetti: giudice; pubblico ministero; polizia giudiziaria; imputato; persona offesa, parte civile;

difensore.

2) Atti: forma dei provvedimenti giurisdizionali; invalidità.

3) Prove: nozione e classificazioni; prova e indizio; disciplina generale (oggetto della prova; diritto alla

prova; procedimento probatorio); i mezzi di prova e di ricerca della prova; prove e atti d'indagine.

4) Misure cautelari e precautelari: tipologia; presupposti; criteri di scelta; procedimento applicativo;

impugnazioni.

5) Procedimento ordinario: notizia di reato; indagini preliminari; cenni alle investigazioni difensive;

archiviazione; esercizio dell'azione penale; udienza preliminare; giudizio; sentenze.

6) Procedimenti speciali: giudizio abbreviato; patteggiamento; procedimento per decreto; giudizio

direttissimo; giudizio immediato.

7) Impugnazioni: nozione e classificazioni; disciplina generale; appello; ricorso per cassazione; cenni

alla revisione.

8) Giudicato: nozione ed effetti.

9) Esecuzione: gli incidenti di esecuzione, il procedimento di esecuzione.

PARTE III: LA PREVENZIONE PATRIMONIALE

1) L’attività di prevenzione: la genesi del sistema preventivo, la contrapposizione fra prevenzione e

repressione dei reati, il codice antimafia.

2) Le misure di prevenzione : misure personali e patrimoniali, le confische.

3) Il procedimento per la loro applicazione: iniziativa, indagini, sequestri, decisione conclusiva,

impugnazioni.

4) L’agenzia di gestione dei beni confiscati alle mafie: l’assegnazione definitiva dei beni confiscati.

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3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI L’Insegnamento consta: del libro di testo e del codice di procedura penale indicati dalla docente; delle

video-lezioni, del materiale di lettura e delle slides presenti in bacheca; delle e-tivity e dei webinar che

saranno svolti secondo il calendario fissato all’inizio dell’ anno accademico e pubblicato sulla pagina

Moodel dell’insegnamento; di incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;

della partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio segnalati dalla docente nella bacheca.

Al Corso di Diritto processuale penale corrispondono 14 CFU.

La durata del Corso è di 350 ore di attività formative complessive, comprensive di:

1) attività di didattica erogativa (DE): 84 ore [84 video-lezioni];

2) attività di didattica interattiva (DI): 64 ore così articolate:

a) un “problem solving” con feedback: analisi e discussione di un istituto processuale con consegna di

compito scritto [lancio di attività con preparazione (6 ore) + 3 incontri in videoconferenza (6 ore) +

elaborazione di un testo scritto (18 ore)];

b) uno “studio di casi” con feedback: analisi e discussione di un caso giudiziario con consegna di

compito scritto [lancio di attività con preparazione (6 ore) + 1 incontro in videoconferenza (2 ore) + 1

elaborazione di un testo scritto (18 ore)];

c) 6 “webinar” di riepilogo: analisi e discussione sulle macro aree del diritto processuale [6 lanci di

attività con preparazione (12 ore) + 6 incontri (12 ore)];

3) attività in auto apprendimento: 202 ore.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L'esame è in forma orale. Costa di un colloquio con la docente ed è volto ad accertare la conoscenza

dei principi generali della materia e dei singoli istituti processuali, nonché a valutare il lessico giuridico

e la capacità di ragionamento sul sistema processuale nel suo complesso.

In sede di esame è possibile presentare un lavoro scritto, frutto dell’attività di didattica interattiva, a cui

verranno attribuiti, in caso di valutazione positiva, ulteriori 2 punti al voto d'esame.

5. TESTI DI STUDIO

1)

Dominioni - Corso - Gaito - Spangher - Dean - Garuti - Filippi -Galantini - Vigoni - Varraso,

Procedura penale, IV edizione, Giappichelli, 2017, 76.00 euro.

(con esclusione dei capitoli relativi al “Procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica”,

ai “Modelli differenziati di accertamento”; al “Processo penale minorile” e di tutti i capitoli contenuti

nella parte relativa ai “Rapporti con le autorità straniere”)

2)

Codice sistematico di procedura penale, a cura Belluta, Gialuz, Luparia, Giappichelli, III ed., 2018, euro

36.

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Lo Studente può verificare lo stato di avanzamento delle proprie conoscenze attraverso un percorso

formativo graduale di autovalutazione online così articolato:

1) verifica sui singoli argomenti di studio, attraverso quesiti a risposta aperta che riguardano singole

questioni (e singole video-lezioni);

2) verifica sulle parti organiche del programma di studio, attraverso la partecipazione ai webinar di

riepilogo del programma, che riguardano blocchi di argomenti concettualmente collegati (e blocchi di

video-lezioni);

3) verifica conclusiva su tutto il programma, attraverso un quiz a risposta multipla che riguarda tutto il

programma di esame (e tutte le video-lezioni).

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7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE L’Insegnamento consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi

concorso pubblico, specialmente quelli nei quali la procedura penale risulta materia elettiva:

Magistratura, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate

(Esercito Italiano; Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri).

Inoltre fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa (soprattutto ai

fini della responsabilità amministrativa degli enti), nonché il ruolo di giurista consulente per le

Istituzioni Nazionali (soprattutto ai fini della politica legislativa sul sistema penale) e Comunitarie

(soprattutto ai fini della Armonizzazione fra i diversi sistemi penali e della Collaborazione).

Infine offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con

un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Procedura penale.

8. EVENTUALI NOTE

Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Processuale Penale attraverso il

sussidio della video-lezione “Come si fa la tesi di laurea”, nella quale viene illustrato come il lavoro di

tesi vada metodologicamente affrontato.

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INSEGNAMENTO: Diritto Privato Comparato (SSD IUS/02 – 10 CFU)

DOCENTE: Prof.ssa Gabriella Mazzei ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Rosita Forastiero ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Al termine del corso di Diritto privato comparato lo studente:

- conosce, comprende, sa definire e comunicare natura, oggetto e funzioni della

comparazione giuridica;

- conosce, comprende e sa applicare gli strumenti conoscitivi e metodologici della

comparazione giuridica;

- conosce e comprende l’evoluzione storica, le caratteristiche fondamentali, i rapporti e le

reciproche influenze di Civil law e Common law;

- conosce, comprende, sa definire e comunicare la nozione di Tradizione giuridica

occidentale;

- conosce, comprende e sa analizzare i processi di armonizzazione, uniformazione e

unificazione del Diritto privato a livello internazionale e sovra-nazionale;

- sa definire il Diritto privato europeo e ne conosce origini storiche e linee evolutive;

- conosce i principali progetti di Diritto privato europeo;

- conosce e comprende il processo e i contenuti dell’armonizzazione del diritto della

proprietà intellettuale e della concorrenza nell’ambito dell’Unione europea;

- sa applicare tali conoscenze e competenze con autonomia di giudizio e spirito critico,

anche ad un livello avanzato di complessità, per analizzare, valutare e risolvere questioni

problematiche e casi pratici;

- sa elaborare e comunicare in modo corretto, chiaro ed efficace argomentazioni e

soluzioni giuridiche.

2. PROGRAMMA / CONTENUTI

Il programma del Corso di Diritto privato comparato si articola nei seguenti argomenti.

PARTE INTRODUTTIVA: Evoluzione, natura e funzioni del Diritto comparato; le classificazioni dei sistemi

giuridici; Civil law, Common law; la Tradizione giuridica occidentale.

PARTE GENERALE: CIVIL LAW - origini storiche, sistema delle fonti, tratti caratterizzanti; le codificazioni

civilistiche francese, prussiana, austriaca, tedesca, svizzera, italiana. COMMON LAW

- Common law inglese: origini storiche, sistema delle fonti, tratti caratterizzanti; writ; equity; processo

adversary; riforme della giustizia civile; sistema delle fonti; stare decisis; legge e sua interpretazione;

formazione e ceto dei giuristi. Common law statunitense: origini storiche, sistema delle fonti, tratti

caratterizzanti; organizzazione della giustizia; controllo giudiziario di costituzionalità delle leggi;

uniformazione del diritto nordamericano.

PARTE SPECIALE - Armonizzazione, uniformazione e unificazione del Diritto privato: evoluzione storica,

principali attori, dinamiche, processi; unificazione legislativa, giurisprudenziale, dottrinale, contrattuale;

unificazione parziale e integrale; principi Unidroit; identità giuridica europea e valori comuni

dell’Occidente; Diritto privato europeo: definizioni; progetti di codificazione; linee evolutive; la disciplina

a tutela della concorrenza e della proprietà intellettuale nell’ambito dell’U.E.

Ai fini di una migliore comprensione degli argomenti del corso è consigliato l’aver sostenuto gli esami di

Diritto privato e Diritto dell’Unione europea.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Al centro dell’approccio didattico del Corso vi è lo studente e vi sono i processi di apprendimento.

Le modalità dell’interazione didattica tra docente/tutor e studenti e tra gli studenti sono

finalizzate a promuovere il ruolo attivo dello studente nonché a creare un contesto di

apprendimento collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo il percorso didattico.

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I Moduli di approfondimento sono finalizzati all’approfondimento delle conoscenze acquisite,

allo sviluppo della capacità di giudizio e di comunicazione, in un contesto di apprendimento

collaborativo, attraverso anche un’attività didattica sostitutiva di c.d. apprendimento in

situazione.

A tal fine, il Corso è basato su:

- video-­‐ lezioni (della durata compresa tra i 15 e i 40 minuti ed erogate in modalità

asincrona);

- letture delle slide in formato pdf allegate alle video-lezioni, del manuale, dei materiali di

approfondimento;

- test di autovalutazione formativa con feedback didattico (indicazione della risposta

esatta e, in caso di risposta errata, indicazione del punto della video-lezione e delle slide su cui

ritornare);

- forum di discussione generale sul Corso;

- forum domanda/risposta volti alla soluzione di un problema con feedback didattico

(indicazione della soluzione corretta);

- webseminar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di simulazione e discussione di

un caso giudiziario; le modalità di svolgimento del webseminar attribuiscono allo studente il

ruolo centrale e attivo di giudice, chiamato a studiare il caso, ascoltare argomentazioni

giuridiche, riflettere, valutare, giudicare (attività didattica sostitutiva del c.d. apprendimento in

situazione);

- consegna individuale di compito e successivo feedback didattico da parte del docente

in sede di esame di fine corso;

- webseminar (della durata 1 ora e in modalità sincrona) di riepilogo degli argomenti del

corso.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

Il Corso è strutturato secondo una modulazione che consente un adeguato grado di flessibilità

del percorso didattico e di adeguamento alle caratteristiche di ciascuno studente.

A tal fine, sono previsti:

- Moduli incentrati su: 1. video lezione con slide; 2. test di autovalutazione formativa (con

feedback didattico); 3. talvolta, Forum domanda e risposta di problem solving (con relativo

feedback didattico) (Moduli 1, 2, 3, 4, 5, …);

- Moduli di approfondimento incentrati su: 1. studio di materiale di approfondimento su

un caso giudiziario; 2. Webseminar di simulazione e discussione del caso giudiziario; 3.

consegna individuale di compito (Moduli A, B, C, D).

5. TESTI DI STUDIO

Al Corso di Diritto privato comparato corrispondono 10 CFU.

La durata del Corso è di 250 ore di attività formative complessive, comprensive di:

- attività di didattica erogativa (DE): 45 ore (video-lezioni);

- attività di didattica interattiva (DI): 30 ore (dato da aggiornare) (test di autovalutazione

formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sul Corso; forum

domanda/risposta volto alla soluzione di un problema con feedback didattico; webseminar di

simulazione e discussione di un caso giudiziario con attività sostitutiva dell’apprendimento in

situazione; consegna di compito);

- attività in auto apprendimento: 175 ore (dato da aggiornare).

***

Per gli studenti iscritti fino al 2015/2016, al Corso di Diritto privato comparato corrispondono

12 CFU.

La durata del Corso è di 300 ore di attività formative complessive, comprensive di:

- attività di didattica erogativa (DE): 55 ore (video-lezioni);

- attività di didattica interattiva (DI): 30 ore (dato da aggiornare) (test di autovalutazione

formativa con feedback didattico; forum di discussione generale sul Corso; forum

domanda/risposta volto alla soluzione di un problema con feedback didattico; webseminar di

simulazione e discussione di un caso giudiziario con attività sostitutiva dell’apprendimento in

situazione; consegna di compito);

attività in auto apprendimento: 215 ore (dato da aggiornare).

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6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

Il livello di raggiungimento da parte dello studente dei risultati di apprendimento attesi viene

accertato mediante un esame di fine corso e valutato in trentesimi.

L’esame di fine corso si svolge in presenza o in videoconferenza, è in forma orale, mira a verificare: il

livello di conoscenza e comprensione acquisito sugli argomenti del corso, la capacità di comunicare in

modo chiaro ed efficace tali conoscenze nonché la capacità di applicare tali conoscenze e competenze

con autonomia di giudizio e spirito critico per analizzare, valutare e risolvere questioni problematiche e

casi pratici.

Ai fini della valutazione si tiene conto dell’effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche on line

monitorabili attraverso la piattaforma (test di auto-valutazione formativa;

forum domanda/risposta di problem solving; almeno un percorso formativo articolato in studio di un

caso giudiziario, webseminar di simulazione e discussione del caso, consegna di compito).

L’esame di fine corso si svolge dinanzi ad una commissione presieduta dal docente nel rispetto della

normativa.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Per la preparazione all’esame di Diritto privato comparato si consigliano i seguenti testi:

PARTE INTRODUTTIVA E PARTE GENERALE: V. VARANO - V. BARSOTTI, La tradizione giuridica

occidentale, Giappichelli, 2014, € 45,00 (escluso il capitolo V)

PARTE SPECIALE: G. BENACCHIO, Diritto privato della Unione Europea. Fonti, modelli, regole, Cedam,

ult. ed. (capitolo V La circolazione delle regole e dei modelli; capitolo XII La disciplina della concorrenza;

capitolo XIII La tutela della proprietà intellettuale e industriale)

ATTENZIONE:

Per gli studenti iscritti dal 2016/2017 in poi (Programma da 10 CFU) l’esame di fine corso verterà sulla

Parte introduttiva e sulla Parte generale (volume di V. VARANO - V. BARSOTTI; attività didattiche dei

Moduli da 1 a 36; attività didattiche di almeno un Modulo di approfondimento articolato in studio di

materiale di approfondimento su un caso giudiziario, webseminar, consegna compito).

Per gli studenti iscritti fino al 2015/2016 (Programma da 12 CFU) l’esame di fine corso verterà sulla

Parte introduttiva, la Parte generale e la Parte speciale (volume di V. VARANO - V. BARSOTTI; volume di

G. BENACCHIO; attività didattiche dei Moduli da 1 a 42; attività didattiche di almeno un Modulo di

approfondimento articolato in studio di materiale di approfondimento su un caso giudiziario,

webseminar, consegna compito).

Per eventuali e facoltativi approfondimenti si consigliano i seguenti testi:

H. PATRICK GLENN, The Cosmopolitan State, Oxford University Press, 2013

H. PATRICK GLENN, Legal Traditions of the World, Oxford University Press, 2010 (ed. italiana: Tradizioni

giuridiche nel mondo. La sostenibilità della differenza, il Mulino, 2011)

A. GAMBARO, R. SACCO, Sistemi giuridici comparati, Utet, 2010

L. MOCCIA, Comparazione giuridica e diritto europeo, Giuffrè, 2005

C. ZWEIGERT, H. KÖTZ, Introduzione al diritto comparato, vol. I, Principi Fondamentali, Giuffrè, 1998

R. SACCO, Che cos'è il diritto comparato, Giuffrè, 1992

8. EVENTUALI NOTE Nell’epoca contemporanea, caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione delle attività e dei

rapporti in ogni settore, è in costante e rapida crescita l’importanza della comparazione giuridica come

metodo e strumento di conoscenza, interpretazione e applicazione del diritto, che non possono più

limitarsi ad un ambito esclusivamente nazionale.

Pertanto, le conoscenze e le competenze che il corso di Diritto privato comparato è volto a fornire allo

studente trovano applicazione in tutti gli ambiti operativi delle professioni legali di magistrato, avvocato,

notaio, consulente di impresa o di altro ente, pubblico o privato, nazionale o internazionale.

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INSEGNAMENTO: Economia e gestione delle imprese (SECS-P/08 – 9 CFU)

DOCENTE: Giulio Maggiore ([email protected])

TUTOR: Dott.ssa Donatella Fortuna ([email protected])

1. CONOSCENZE E COMPETENZE DA CONSEGUIRE

Il corso di propone di far acquisire agli studenti le seguenti conoscenze e competenze:

1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): conoscenze relative alle

caratteristiche e al funzionamento delle imprese, al fine di favorire lo sviluppo delle capacità

necessarie alla comprensione delle principali problematiche di governo e di gestione nell’ambito di

organizzazioni imprenditoriali complesse.

2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):

conoscenze teoriche e capacità pratiche di decision making e di problem solving con riferimento al

contesto e ai processi tipici delle imprese, anche attraverso l’utilizzo delle principali tecniche e degli

strumenti utili alla risoluzione delle problematiche aziendali.

3. Autonomia di giudizio (making judgements): capacità di analisi critica per la formulazione di giudizi

ai fini del decision making in relazione alle peculiari problematiche di gestione delle imprese.

4. Abilità comunicative (communication skills): capacità relazionali e di comunicazione necessarie per

la gestione dei rapporti con i principali stakeholder interni ed esterni alle imprese.

5. Capacità di apprendere (learning skills): capacità dinamiche di sviluppo delle conoscenze di

governo e di gestione dell'impresa in contesti ad elevata complessità. 2. PROGRAMMA / CONTENUTI

La gestione dell’impresa, tra teoria e pratica aziendale. L’impresa e il suo ruolo economico e sociale. I

rapporti tra l’impresa e l’ambiente socio-economico. I protagonisti nella vita dell’impresa: la teoria degli

“stakeholder”. Le finalità imprenditoriali. L’orientamento strategico della gestione. Le strategie

competitive. I percorsi di sviluppo aziendale. Il processo di direzione e i problemi organizzativi. Il

coordinamento e la programmazione. Il sistema di controllo direzionale. La conduzione del personale e

la leadership. Il sistema informativo aziendale. Le funzioni di base e il marketing. Il processo di

produzione e l’impianto. La gestione della finanza. Il processo logistico e gli approvvigionamenti. Il

processo di innovazione del prodotto. La gestione amministrativa. Applicazione delle tecniche di

gestione di programmazione e controllo e di valutazione dell’efficienza aziendale.

Il valore strategico dell'Information Technology. L'IT come opportunità per la creazione del valore. La

progettazione dei sistemi informativi. L'implementazione dei progetti informatici. L'appropriazione della

tecnologia. La valorizzazione strategica dell'IT.

3. METODO E STRUMENTI DIDATTICI

Il corso si basa su una serie di video-lezioni che presentano i principali argomenti del programma.

Sono previsti anche webinar con contenuti tematici e metodologici, che offrono agli studenti la

possibilità di interagire con il docente e con il tutor.

Si utilizzano, inoltre, altri strumenti di interazione (forum, wiki, chat) per creare dei momenti di

confronto e per stimolare gli studenti ad un utilizzo critico delle conoscenze acquisite, anche al fine di

procedere ad una verifica in itinere dell’apprendimento.

4. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

L’apprendimento viene verificato tramite colloquio orale sugli argomenti del programma. Durante il

colloquio, che tiene conto anche della partecipazione ai momenti interattivi della didattica, particolare

attenzione viene dedicata alla capacità critica dello studente con riferimento agli obiettivi relativi

all’autonomia di giudizio.

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5. TESTI DI STUDIO La preparazione all’esame prevede lo studio obbligatorio di due libri di testo:

Sciarelli Sergio, La gestione dell’impresa tra teoria e pratica aziendale, Woulters Kluwer - Cedam,

2017, € 43,00. Il primo testo deve essere studiato integralmente.

Maggiore Giulio, Il valore strategico dell’Information Technology, Il Mulino, 2014, € 28,00

(esclusivamente con riferimento ai capitoli 1, 2 e 3).

6. QUIZ DI VERIFICA DELLE CONOSCENZE ACQUISITE E/O AUTOVALUTAZIONE

È previsto alcune prove di verifica delle conoscenze acquisite, che dovrebbe favorire l’autovalutazione

dell’apprendimento da parte dello studente.

7. MODALITÀ DI APPLICAZIONE PROFESSIONALE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

Le conoscenze e le competenze acquisite potranno essere impiegate sia nell’ambito di una carriera

manageriale nell’ambito di un’impresa, sia nell’ambito della libera professione nel settore della

consulenza direzionale. Inoltre, potranno trovare un’utile applicazione anche nel contesto della

pubblica amministrazione e delle organizzazioni non profit, dove si sta diffondendo un’ampia

consapevolezza del valore del ricorso ai principi e alle tecniche di management.

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Insegnamenti a scelta

Lo studente, iscritto a uno dei percorsi A-F, può scegliere liberamente tra i 46 insegnamenti

(ciascuno di 6 CFU) indicati in questa lista seguendo, se crede, i suggerimenti proposti per

ciascun percorso.

Percorso A: Diritto della Società dell’informazione

IUS/01 Diritto di famiglia (docente: Cesare Massimo Bianca)

IUS/09 Tecniche di normazione e legimatica (docente: Renato Ibrido)

IUS/20 Trattamento e protezione dei dati personali (docente: Wanda D’Avanzo)

M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)

SPS/01 Filosofia politica (docente: Angelo Guido Sabatini)

SPS/07 Metodologia della ricerca sociale (docente: Nicolò Conti)

SPS/07 Sociologia (docente: Barbara Sena)

Percorso B: Diritto, mercati e impresa

IUS/01 Mediazione civile e commerciale (docente: Gaetano Edoardo Napoli)

IUS/21 Diritto comparato dei gruppi di pressione (docente: Pier Luigi Petrillo)

IUS/04 Diritto delle società (docente: Katrin Martucci)

ING-IND/35 Gestione delle informazioni aziendali (docente: Marta Cimitile)

M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)

SECS-P/02 Politica economica internazionale (docente: Alessandro Morselli)

SECS-P/07 Revisione aziendale esterna (docente: Carmela Gulluscio)

SECS-S/01 Metodi statistici per le imprese (docente: Pasquale Sarnacchiaro)

Percorso C: Diritto, territori, comunità e welfare

IUS/01 Diritto di famiglia (docente: Cesare Massimo Bianca)

IUS/10 Diritto del turismo e governo del territorio (docente: Sara Sergio)

IUS/17 Diritto e procedura penale dell’immigrazione (docente: Carlo Morselli)

SPS/08 Sociologia dei processi culturali (docente: Veronica Emilia Roldan)

M-PSI/05 Psicologia sociale forense (docente: Laura Volpini)

SECS-P/08 Economia e gestione dei servizi pubblici (docente: Paolo Popoli)

SPS/07 Sociologia (docente: Barbara Sena)

SPS/07 Sociologia della security (docente: Francesca Farruggia)

SPS/09 Organizzazione e gestione delle risorse umane (docente: Barbara Sena)

SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro (docente: Barbara Sena)

Percorso D: Diritto, organizzazioni e relazioni internazionali

M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)

SECS-P/01 Politica del credito e finanziaria (docente: Cesare Imbriani)

SPS/09 Sociologia dell’innovazione economica (docente: Barbara Sena)

Percorso E: Diritto e istituzioni

IUS/01 Diritto di famiglia (docente: Cesare Massimo Bianca)

IUS/01 Mediazione civile e commerciale (docente: Gaetano Edoardo Napoli)

IUS/04 Diritto delle società (docente: Katrin Martucci)

IUS/09 Tecniche di normazione e legimatica (docente: Renato Ibrido)

IUS/10 Diritto del turismo e governo del territorio (docente: Sara Sergio)

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IUS/17 Diritto e procedura penale dell’immigrazione (docente: Carlo Morselli)

IUS/20 Trattamento e protezione dei dati personali (docente: Wanda D’Avanzo)

SECS-P/02 Politica economica internazionale (docente: Alessandro Morselli)

SPS/08 Sociologia dei processi culturali (docente: Veronica Emilia Roldan)

M-PSI/05 Psicologia sociale forense (docente: Laura Volpini)

M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)

SPS/08 Sociologia della comunicazione elettronica (docente: Luigi Pasquale Di Viggiano)

SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro (docente: Barbara Sena)

Percorso F:Diritto e security

IUS/20 Trattamento e protezione dei dati personali (docente: Wanda D’Avanzo)

ING-IND/35 Gestione delle informazioni aziendali (docente: Marta Cimitile)

M-PSI/05 Psicologia sociale forense (docente: Laura Volpini)

M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni (docente: Francesco Avallone)

SPS/07 Sociologia (docente: Barbara Sena)

Percorso G

Gli studenti iscritti al percorso G possono scegliere liberamente due tra gli 14 insegnamenti

(ciascuno di 9 CFU) indicati nel seguente elenco:

IUS/13 Diritto delle organizzazioni internazionali (docente: Nicola Napoletano)

IUS/13 Tutela internazionale dei diritti umani (docente: Nicola Napoletano)

IUS/14 Diritto europeo delle comunicazioni elettroniche e della privacy (docente: Mario Carta)

IUS/14 Diritto europeo dell’immigrazione (docente: Mario Carta)

IUS/17 Diritto penale e compliance normativa (docente: Vincenzo Mongillo)

IUS/21 Diritto del patrimonio culturale e paesaggio (docente: Pier Luigi Petrillo)

SECS-P/02 Economia internazionale e globalizzazione dei mercati (docente: Piergiuseppe

Morone)

SECS-P/03 Politica economica e scienza delle finanze (docente: Ruggero Paladini)

SECS-P/07 Contabilità pubblica e privata (docente: Carmela Gulluscio)

SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese (docente: Giulio Maggiore)

SPS/04 Scienza dell’amministrazione digitale (docente: Ersilia Crobe)

SPS/04 Sistemi politici ed amministrativi (docente: Nicolò Conti)

SPS/06 Storia dei trattati e delle relazioni internazionali (in corso di assegnazione)

SPS/07 Sociologia della security (docente: Francesca Farruggia)

SPS/08 Società delle comunicazioni elettroniche (docente: Irene Sigismondi)

In alternativa, gli studenti del percorso G possono, se credono, inserire nel loro piano di studi

anche gli esami a scelta elencati negli altri percorsi (A-F) da 6 CFU ciascuno, tenendo presente

che nel percorso G sono previsti 2 esami a scelta da 9 CFU ciascuno. Pertanto, nel caso si opti

per quest'ultima soluzione, si dovranno sostenere 3 esami da 6 CFU ciascuno.

I programmi relativi agli insegnamenti a scelta sono di prossima

pubblicazione