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PROGETTO ZEMEDS ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI:
SOLUZIONI TECNICHE E OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO
VALERIO MARANGOLO
OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO PER L'EFFICIENTAMENTO ENERGETICO PER ENTI PUBBLICI
OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO PER L'EFFICIENTAMENTO
ENERGETICO PER ENTI PUBBLICI La P.A. è responsabile della gestione dei propri immobili tra i quali gli ufficipubblici (ad esempio per i comuni il municipio, le scuole inferiori e medie, eventuali
strutture sportive), l'illuminazione pubblica e semaforica.
Delibera di Giunta Regionale n° 1023 del 18/11/2014Programma operativo regionale FESR 2014-2020.
ASSI PRIORITARI1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione
2. Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, nonché l’impegno e la qualità delle medesime
3. Promuovere la competitività delle PMI
4. Sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione dicarbonio in tutti i settori
5. Preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle
risorse
6. Urbano
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SETTORE PUBBLICO (ASSE URBANO)
Le priorità dell'Asse, che attengono alla dimensione sociale e a quella
dell'ambiente urbano, vengono perseguite tramite strategie di sviluppo urbano
sostenibile che si attuano, nell'ambito del Programma Operativo Regionale,attraverso i Progetti di innovazione urbana (PIU).
I PIU, così come delineati dalla DGR 57/2015, rappresentano un insiemecoordinato ed integrato di azioni finalizzate alla risoluzione diproblematiche di ordine sociale, economico ed ambientale in ambitourbano
Tali Progetti sono volti a favorire l’inclusione sociale e la riduzione del disagiosocio-economico
Interventi integrati di miglioramento dei servizi sociali ed educativi, dellafruizione dei luoghi della cultura, dell’efficienza energetica del patrimonioedilizio pubblico e della mobilità urbana.
Si prevede di finanziare un numero massimo di otto PIU.
Il coordinamento dell’Asse Urbano è a
cura della DG Governo del territorio e
dell’Assessorato all’Urbanistica,
pianificazione del territorio e paesaggio.
Possono presentare Progetti di
Innovazione Urbana (PIU) esclusivamente
i 42 Comuni, singoli o associati, ricadenti
nelle 14 FUA di Montecatini Terme,
Poggibonsi, Massa, Santa Croce
sull’Arno, Prato, Carrara, Livorno,
Piombino, Cecina, Pontedera, Lucca,
Pistoia, Pisa, Empoli così come individuati
nella D.G.R. 57/2015
(Allegato tecnico “La strategia territoriale
dell’Asse Urbano”)
1 Colle di val d'Elsa2 Poggibonsi3 Pescia4 Montecatini Terme5 Monsummano Terme6 Montopoli in val d'Arno7 San Miniato8 Santa Maria a Monte9 Fucecchio
10 Castelfranco di sotto11 Santa Croce sull'Arno12 Prato13 Agliana14 Montemurlo15 Montale16 Carmignano17 Empoli18 Cerreto Guidi19 Montelupo Fiorentino20 Vinci21 Massa22 Montignoso
23 Campiglia Marittima24 Piombino25 Pontedera26 Calcinaia27 Ponsacco28 Pisa29 Cascina30 San Giuliano Terme31 Vecchiano32 Cecina33 Rosignano Marittimo34 Pistoia35 Serravalle Pistoiese36 Quarrata37 Carrara38 Livorno39 Collesalvetti40 Lucca41 Capannori42 Altopascio
I PIU dovranno articolarsi in modo integrato e sinergico sulle seguenti lineedi azione e sub linee di azione individuate nel POR CreO FESR 2014-2020:
Azione 4.1.1: Eco-efficienza negli edifici: sostegno alla promozione dell’ecoefficienza e
riduzione dei consumi per il sostegno alla promozione dell’eco-efficienza e riduzione diconsumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche, quali interventi di
ristrutturazione di singoli edifici pubblici o complessi di edifici pubblici, anche al fine
di contribuire alla realizzazione di eco-quartieri, con i principi dell’edilizia sostenibile;
installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione,monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici;
Azione 4.1.3: Illuminazione pubblica intelligente: sostegno ad interventi di
efficientamento energetico del sistema di illuminazione pubblica, sia attraverso interventidi sostituzione delle sorgenti luminose con sistemi improntati al risparmioenergetico sia attraverso l’installazione di sistemi automatici di regolazione;
Azione 4.6.1: Mobilità sostenibile - Asse urbano: sostegno alla realizzazione di
infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettivae alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto tramite
interventi che favoriscano un utilizzo maggiore del trasporto pubblico e/o sistemi di mobilità
alternativa al trasporto privato, gestione integrata delle zone a traffico limitato, arredo
urbano e segnaletica con condizioni di luci a basso consumo, realizzazione di parcheggi e
recupero di parte di strade dedicate ai parcheggi dei mezzi a favore di viabilità per mobilità
dolce.
Azione 9.3.1: Servizi socio-educativi: sostegno alla realizzazione di nuove infrastrutture o
recupero di quelle esistenti per asili nido;
Azione 9.3.5: Servizi socio-sanitari: sostegno alla realizzazione di nuove infrastrutture o
recupero di quelle esistenti al fine di incrementare l’offerta di strutture per anziani epersone con limitazioni nell’autonomia, come residenze sociosanitarie, centri diurni,strutture per il “dopo di noi” , sperimentando modalità innovative di coinvolgimento
dell’utenza in processi e stili di vita non convenzionali (cohousing, condomini solidali);
Azione 9.6.6: Recupero funzionale: sostegno ad interventi volti alla riqualificazione diaree urbane mediante il recupero del patrimonio edilizio in condizioni di sotto-utilizzo e/o non più rispondente alle funzioni originarie, tramite l’inserimento diattrezzature e servizi per attività di animazione sociale e partecipazione collettiva e
per l’ampliamento della fruizione del patrimonio culturale, con particolare riferimento ai
luoghi della cultura. In tale ambito, possono inserirsi progetti di investimento a sostegno
della nuova imprenditorialità start up giovanile e dello sviluppo occupazionale, in
collegamento con il Progetto Giovani Sì e Start up. Tale Azione si articola nelle seguenti
sub linee di azione:
Sub linea di azione a.1 Funzioni sociali
Sub linea di azione a.2 Funzioni sportive
Sub linea di azione a.3 Funzioni di animazione sociale e partecipazione
collettiva (istituti e luoghi della cultura e dello spettacolo)
Azione 4.1.1 - Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia
primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli
edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo,
regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici
(smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix
tecnologici
- Interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici
pubblici, anche al fine di contribuire alla realizzazione di eco-quartieri,
con i principi dell’edilizia sostenibile;
- Installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione,
gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici e delle
emissioni inquinanti (domotica) anche attraverso l’impiego di mix
tecnologici;
- Interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione con impianti a
basso consumo anche attraverso l'integrazione con le fonti energetiche
rinnovabili termiche quali solare, aerotermica, geotermica, idrotermica
Azioni di efficientamento del patrimonio pubblico
Azione 4.1.3 - Adozione di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei consumi
energetici delle reti di illuminazione pubblica, promuovendo installazioni di sistemi
automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di
telegestione energetica della rete)
-interventi di sostituzione delle sorgenti luminose con sistemi improntati al
risparmio energetico
-installazione di sistemi automatici di regolazione quali accensione e
spegnimento dei punti luce (sensori di luminosità), sistemi di telecontrollo e
di telegestione.
Inoltre i lampioni intelligenti potranno essere equipaggiati con sensori di varia
natura per garantire alcuni servizi a valore aggiunto di grande interesse per il
cittadino e per il territorio, la videosorveglianza, la comunicazione wi-fi urbano,
pannelli a messaggio variabile, ricarica per veicoli elettrici, monitoraggio del
traffico, della qualità dell’aria e delle condizioni meteorologiche, gestione di
parcheggi, nonché la gestione di chiamate di emergenza.
Il Programma Operativo della Regione Toscana assegna complessivamente
all’Asse urbano risorse pari a € 49.211.424,00 equivalenti al 6,2% della dotazione
finanziaria del POR FESR 2014-2020
Ripartizione risorse tra azioni-4.1.1 Ecoefficienza: € 6.889.399,50
-4.1.3 Reti illuminazione pubblica: € 2.958.885,50
-4.6.1 Mobilità sostenibile: € 9.842.284,98
-9.3.1 Servizi infanzia: € 7.381.713,74
-9.3.5 Servizi socio sanitari: € 7.381.713,74
-9.6.6 Recupero funzionale: € 14.763.427,48
I contributi in conto capitale saranno erogati nella misura dell’80% delle spese
effettivamente sostenute per la realizzazione delle singole operazioni ammesse a
finanziamento.
Spese ammissibili Azioni 4.1.1 e 4.1.3.-spese per investimenti materiali quali fornitura, installazione e posa in opera di
impianti, macchinari, attrezzature, sistemi, materiali e componenti necessari alla
realizzazione del progetto (Importo lavori a lordo della manodopera, degli oneri e
dei costi della sicurezza);
-spese tecniche di progettazione, direzione lavori, collaudo, IVA (se non
recuperabile) fino ad un massimo del 10% dell’importo dei lavori (somme a
disposizione);
Dimensione finanziaria ammissibile Azioni 4.1.1 e 4.1.3.:Dimensione finanziaria minima delle singole operazioni: 100.000 euro
Qualsiasi concessione o altro atto di conferimento a favore di un terzo per la
gestione dell’infrastruttura dovrà essere assegnato in maniera aperta,trasparente e non discriminatoria e nel dovuto rispetto delle normeapplicabili in materia di appalti.
Decreto n.3197 del 10-07-2015POR FESR 2014-2020. Asse Urbano. Approvazione Avviso di manifestazione di
interesse per la presentazione di Progetti di Innovazione Urbana (P.I.U.)
Caratteristiche delle operazioniIl PIU dovrà prevedere più operazioni afferenti ad almeno tre linee e/o sub linee
di azione che dovranno avere complessivamente un costo totale ammissibile non
inferiore a 5 Meuro e non superiore a 20 Meuro.
Almeno il 70% del costo totale ammissibile del PIU deve essere costituito da
operazioni di carattere sociale, ovvero afferenti alle linee d'azione dell'Obiettivo
Tematico 9: Linee di azione 9.3.1, 9.3.5, 9.6.6 e relative sub linee di azione.
3. Le operazioni afferenti alle tematiche ambientali (Obiettivo Tematico 4: Linee di
azione 4.1.1,4.1.3, 4.6.1), volte a conseguire l’eco-efficienza del patrimonio
edilizio pubblico, ridurre i consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica e
migliorare la mobilità urbana, costituiscono interventi di contesto.
La progettazione del PIU dovrà essere ispirata ai principi della bioedilizia, di cui
al titolo VIII “Norme per l’edilizia sostenibile” della L.R. 65/2014.
Delibera n.492 del 07-04-2015POR FESR 2014-2020 Asse 6 Urbano. Elementi essenziali per la selezione dei
Progetti di Innovazione Urbana (PIU) ai sensi della decisione di Giunta regionale n°
4/2014 .
La valutazione del Progetti di innovazione urbana avverrà in due fasi:
1° fase: valutazione del PIU e individuazione delle Autorità Urbaneeffettuata in fase di candidatura, sullo studio di fattibilità e sul piano di gestione
del PIU secondo due ordini di valutazione:
1. Ammissibilità formale e coerenza dei contenuti tecnici del PIU con la
strategia dell'Asse urbano,
2. Affidabilità del Proponente per l'individuazione delle AU:esperienza e performance pregressa nella realizzazione di interventi e nella
certificazione delle spese ovvero effettiva rispondenza della governance locale
e della struttura organizzativa agli obblighi imposti dal regolamento.
Al termine la Giunta Regionale, su proposta del RUP, tenuto conto delle risultanze
della commissione tecnica, acquisito il parere del CTD, individua le proposteammissibili da passare alla seconda fase (co-progettazione)
2° fase: valutazione delle singole operazioni del PIU effettuata in fase di co-
progettazione, sui progetti preliminari delle singole operazioni
Come previsto dalla DGR 57/2015 «l'Autorità urbana [...] svolgerà quindi i compiti
relativi alla selezione delle operazioni previa condivisione dei criteri di selezione
con l'Amministrazione titolare del programma ed in stretto rapporto con l'Adg»
Le operazioni saranno esaminate e ammesse definitivamente a finanziamentoa livello di progettazione definitiva.
Con i Comuni ammessi alla fase di progettazione viene sottoscritto un Accordo diprogramma, contenente obbligazioni rispetto all’approvazione del progettoesecutivo dei singoli interventi, ai tempi di realizzazione degli interventi e alle
eventuali condizionalità scaturite dalla fase istruttoria e di selezione.
Tutti gli interventi ammessi a finanziamento devono concludersi entro e non oltre il
31/12/2021 e le relative spese rendicontate entro il 30/10/2022.
Avviso di manifestazione di interesse : 1 ottobre 2015
Scadenza di presentazione delle singole schede progettuali: 30 dicembre 2015
Scadenza di presentazione della scheda generale del PIU:13 gennaio 2016
Fasi di attuazione Livello progettuale (requisiti minimi richiesti)
Fase di candidatura (manifestazione di interesse)
Studio fattibilità tecnica ed economica del PIU
Fase di co-progettazione con Autorità Urbane
individuate (selezione delle operazioni)
Progetto preliminare e Piano gestione dei singoli
interventi
Sottoscrizione Accordi di Programma RT e AU
Progetto definitivo dei singoli interventi
Fase di appalto dei singoli interventi Progetto esecutivo dei singoli interventi
FASI DI ATTUAZIONE PIU E LIVELLO PROGETTUALE (REQUISITI MINIMI RICHIESTI)
Per contattare gli uffici della DG Governo del territorio Regione Toscana scrivere a:
FONDO DI GARANZIA PER INVESTIMENTI IN ENERGIE RINNOVABILI
Art.103 L.R. n. 66 del 27 dicembre 2011
Le risorse del fondo sono destinate a progetti di investimento finalizzati allariqualificazione energetica degli edifici ed ai progetti di installazione diimpianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili da realizzare,
anche previa rimozione di elementi in cemento amianto dalle coperture degli
edifici, su edifici pubblici e privati, capannoni industriali, aree a terrapubbliche o private situati sul territorio regionale.
Gli investimenti devono essere realizzati in Toscana successivamente alla
data di presentazione della richiesta di garanzia.
Risorse disponibili: euro 2.800.000
Regolamento d’attuazione
D.P.G.R. 8-7-2013 n. 35/R e successiva modifica D.P.G.R n.29/R /2014
INIZIO OPERATIVITA’ DEL FONDO26 luglio 2014 con D.D. 2967 del 11/7/2014
Beneficiari• Micro, Piccole e medie imprese (MPMI),Persone fisiche, Associazioni,
Aziende sanitarie e ospedaliere, enti locali
• Associazioni che svolgono attività assistenziali, culturali e ricreative senza
fine di lucro con o senza personalità giuridica;
• Associazioni e società sportive dilettantistiche costituite nelle forme stabilite
dall’articolo 90, comma 17, della legge 27 dicembre 2002, n. 289
Importo garantitoLa garanzia, gratuita, è rilasciata a favore dei soggetti finanziatori per un
importo massimo garantito non superiore all'80% di ciascuna operazione
finanziaria.
L'importo massimo garantito per beneficiario è:• per le persone fisiche: € 100.000,00
• per gli altri soggetti beneficiari: € 250.000,00
• per gruppi di imprese: € 375.000,00
Durata delle operazioni finanziarieLa garanzia può essere concessa su operazioni finanziarie di durata compresa
tra 5 e 10 anni per tutti i beneficiari, eccetto per gli enti locali, la cui durata
massima è fissata in 25 anni.
Sono ammesse le seguenti operazioni finanziarie finalizzate a investimenti:
-finanziamenti;
-operazioni di locazione finanziaria;
-prestiti partecipativi
Il progetto d’investimento deve:
a) prevedere una riduzione dei consumi di energia o la produzione dienergia da fonti rinnovabili;
b) essere di pregio ambientale che consente una riduzione delle emissionidi gas serra o che prevede la rimozione di elementi cemento amiantodalle coperture degli edifici, destinati ad alloggiare gli elementi fotovoltaici.
Non sono di pregio ambientale i progetti che prevedono l’installazione di
impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli
Spese ammissibili.
a) impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
b) impianti solari fotovoltaici da connettere alla rete di trasmissione elettrica, di
potenza di picco compresa tra 1 kilowatt e 100 kilowatt;
c) impianti eolici fino a 100 kilowatt;
d) impianti di riscaldamento, cogenerazione e trigenerazione a biomassa di
potenza nominale non superiore a 1000 kilowatt termici e 350 kilowatt elettrici,
solo se alimentati da biomasse da filiera corta
e) impianti mini-idroelettrici, fino a 100 kilowatt;
f) impianti per l'utilizzo diretto del calore geotermico mediante pompe di calore
anche senza prelievo di fluido;
g) impianti di illuminazione pubblica che utilizzano tecnologie ad alta
efficienza, lampade a risparmio energetico, sistemi di alimentazione elettronica
con tele controllo e telegestione o lampioni fotovoltaici;
h) impianti centralizzati anche di tipo cogenerativo alimentati a gas naturale
fino a 500 kilowatt termici e250 kilowatt elettrici
i) impianti e reti di teleriscaldamento a servizio di utenze pubbliche e private;
j) coibentazioni ed interventi di riduzione dei consumi energetici ed
installazione di uno degli impianti di cui alle lettere da a) a i)
MODALITA’ DI RICHIESTA DI ACCESSO AL FONDO
Il testo integrale del D.D 2967/2014 è reperibile all'indirizzo:
www.regione.toscana.it/burt/consultazione
Le richieste di garanzia, firmate digitalmente, possono essere presentate on-
line a partire dal 26 luglio 2014 dai soggetti beneficiari tramite il portale
Toscana muove: www.toscanamuove.it
Le persone fisiche non in possesso di firma digitale devono compilare la
domanda on-line e inviare al Soggetto Gestore (raggruppamento formato da
Fidi Toscana S.p.A., Artigiancredito S.c.a.r.l., Artigiancasssa spa), con
raccomandata A/ R, la richiesta di garanzia firmata in originale.
Qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi
può essere richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica:
[email protected] o al numero verde 800327723
ESCo (Energy Service Company)
Le ESCO nascono negli Stati Uniti negli anni‘70 come imprese specializzatenella produzione e fornitura di energia con funzioni di consulenza destinata
all’implementazione di soluzioni tecnologiche.
Si evolvono poi e si diffondono nel mondo anglosassone come società di
scopo che si pongono l’obiettivo specifico di realizzare l’efficienza energeticaattraverso la disponibilità di know-how, tecnologie e capitale e a tal fine
realizzano interventi per ridurre i consumi energetici per conto di aziende, entipubblici, privati cittadini e generalmente gestiscono gli impianti realizzati.
Secondo la direttiva europea sugli usi finali dell’energia, una Energy Service
Company (ESCO) può essere definita come una persona fisica o giuridica che
fornisce servizi energetici e/o altre misure di efficienza energetica e di
miglioramento, assumendosi una quota parte del rischio degli investimenti
finanziari.
Il ritorno economico degli investimenti si basa (totalmente o in parte) sul
conseguimento di miglioramenti dell’efficienza energetica e sul relativo risparmio
energetico.
Le ESCo assumono un ruolo centrale nella politica di efficienza energetica e
diventano uno strumento utile per le Pubbliche Amministrazioni
ESCo: società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l'efficienza
energetica, assumendo su di sé il rischio dell'iniziativa e liberando il clientefinale da ogni onere organizzativo e di investimento., a fronte della stipula di
un contratto in cui siano stabiliti i propri utili.
Il FTT consiste quindi nella fornitura globale, da parte di una società esterna
chiamata Energy Service Company (ESCo), dei servizi di diagnosi,finanziamento, progettazione, installazione, gestione e manutenzione di unimpianto dalle cui prestazioni deriverà il risparmio energetico e quindi
economico che permetterà alla ESCo sia di recuperare l’investimento effettuato
che di remunerare il capitale investito.
L’utente finale, infine, fruitore della migliore performance energetica dell’impianto
installato, corrisponde alla ESCo un canone pari alla differenza della bolletta
energetica prima e dopo l’intervento per un numero di anni stabilito
contrattualmente a priori.
La ESCo è finanziata o da risorse proprie o da istituti di credito esterni, in base
alle necessità del progetto in questione.
Schema del modello ESCO
Finanziamento Tramite Terzi (FTT) o “Third Party Financing – TPF”.Nel caso molto frequente in cui un’Amministrazione non abbia le risorse
finanziarie necessarie a sostenere gli investimenti
Finanziamenti tramite terzi (FTT) ovvero concessione mista di beni e servizi,ove il rischio imprenditoriale per l’efficientamento energetico fa capo alla ESCo, la
quale gestisce in via del tutto esclusiva i beni stessi dell’Amministrazione Pubblica
Il soggetto terzo può essere un Istituto finanziario di fiducia dell’Amministrazione
che mette a disposizione le risorse per realizzare gli investimenti di risparmio
energetico, può essere la stessa ESCO, o più frequentemente, una parte del
finanziamento viene fornito da un Istituto finanziario (debito) e una parte viene
allocata dalla ESCO (equity)
.
In generale una ESCO assicura quanto segue:• diagnosi energetica approfondita,
• identificazione dei possibili interventi,
• finanziamento del progetto,
• progettazione esecutiva,
• installazione e realizzazione delle opere,
• gestione e manutenzione degli impianti,
• acquisto dei vettori energetici,
• monitoraggio e verifica dei risultati.
Interventi tipici per una ESCO• illuminazione pubblica;
• illuminazione d’interni;
• servizio energia;
• cogenerazione;
• rifasamento dei carichi elettrici;
• motori elettrici industriali;
• produzione e distribuzione di vapore ed aria compressa;
• gestione ottimale dei contratti di fornitura dei vettori energetici.
Ad esempio, l’attività delle ESCo può agevolmente venire inquadrata, in
ragione dell’assunzione del rischio imprenditoriale, ovvero come concessione enon come appalto.
ESCo assume su di sé il rischio relativo allo svolgimento dell’attività dimiglioramento dell’efficienza energetica dei beni dell’amministrazione,
diventando così l’unico soggetto responsabile verso i singoli Comuni
I vantaggi per l’Amministrazione pubblica sono molteplici:
-non è richiesto alcun investimento di mezzi propri;
-può usufruire di tecnologie innovative che le consentono di ottenere vantaggi
economici mediante l’incremento dell’efficienza energetica;
-non deve iscrivere a bilancio il debito per gli investimenti realizzati dalla ESCO,
in quanto non sono violati i parametri imposti dal “Patto di stabilità”
-consente uno sgravio di bilancio immediato, seppur modesto;
-alla fine del contratto, tutti i risparmi sono dell’Amministrazione.
Decisione Eurostat dell’11 febbraio 2004:
“i beni oggetto di un rapporto contrattuale tramite Concessione, non vannoregistrati nei conti delle Amministrazioni pubbliche ai fini del calcolo
dell’indebitamento netto e del debito, solo se c’è un sostanziale trasferimento di
rischio dalla parte pubblica alla parte privata”.
Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri (GURI N. 84 del 10Aprile 2009 ):“la spesa per realizzare opere pubbliche può essere contabilizzata fuori bilancio,
ai fini del deficit pubblico statale e del “Patto di stabilita”, solo se il canone pagato
dall'Amministrazione per ripagare l'investimento del privato non è fisso, ma risulta
contrattualmente variabile in base a parametri di prestazione della gestione”
EPC con Garanzia di Risultato che preveda pagamenti proporzionali alleprestazioni ottenute ... NON è soggetto al Patto di Stabilità.
Quale contratto con ESCo?EPC «Energy Performance Contracting»«Contratto di Prestazione Energetica» «Contratto di Rendimento Energetico» è
un accordo contrattuale che prevede la definizione di un livello minimo di risultato
energetico, garantito contrattualmente
La principale caratteristica di un «Contratto di Prestazione Energetica» è che il
Contraente è obbligato, in forza al contratto, ad assumersi il rischio della
costruzione e della gestione delle opere a valenza energetica
Il meccanismo contrattuale è semplice:
Il Comune a fronte della riqualificazione energetica degli edifici e della loro
gestione, da una parte paga direttamente il combustibile e l’energia elettricae dall’altra parte corrisponde alla ESCo un canone che viene stabilito dianno in anno sulla base di un cosiddetto “Saldo di Periodo”.
Se il Risparmio Energetico Effettivo<Risparmio Energetico GarantitoComune tratterrà la differenza dal canone
Se il Risparmio Energetico Effettivo > del Risparmio Garantitoi benefici conseguiti saranno ripartiti tra il Comune e la ESCo.
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SETTORE PUBBLICO -ACCORDO CET
Nell’ambito delle possibilità di intervento da parte delle Amministrazioni Comunali
per il miglioramento dell'efficienza energetica la Regione Toscana ha stipulato uno
specifico Accordo con il CET (Consorzio Energia Toscana)
DGR n.152 del 03/03/2014
“Accordo tra Regione Toscana e CET per favorire lo sviluppo dell’efficienzaenergetica, la diffusione delle energie rinnovabili e l’attuazione di un “grandeprogetto” ai sensi dell’art. 8 DM 28/12/2012”.
C.E.T., quale centrale di committenza incaricata dalla Regione Toscana, haindividuato più operatori economici, per ogni lotto indipendente, con il qualestipulare un Accordo Quadro, ai sensi dell’art. 59, comma 5 del D.Lgs.163/2006, avente ad oggetto la realizzazione di interventi di incremento
dell’efficienza energetica e di utilizzo di fonti rinnovabili
L’attività del CET può rivolgersi solo alle amministrazioni consorziate (comuni,
ASL, università, ecc.)
1 Regione
16 Asl, Aziende ospedaliere
102 Comuni, Comunità Montane, Unione di Comuni
5 Università, Scuole Superiori Universitarie
5 Province
41 Altri Enti Pubblici (Camere di Commercio, ARPAT, ARTEA, ASP, Consorzi di
Bonifica,etc)
Al fine di poter usufruire dei sevizi del CET, compreso l’accordo quadro, è
necessario aderire al Consorzio o in via diretta o indirettamente tramite
ANCI/UNCEM
Ulteriori informazioni possono essere reperite sul sito del CET
http://www.consorzioenergiatoscana.it/cet/
Il CET ha indetto una gara europea dal valore di circa 150 milioni di euro perla stipula di Accordi Quadro di appalti per la realizzazione di servizienergetici, ai sensi dell’articolo 15 d.lgs. 115/2008, con lo strumento delFinanziamento Tramite Terzi sulle seguenti linee di intervento:
Lotti di efficientamento energetico
1. Sostituzione dei corpi illuminanti e installazione di sistemi di regolazione per
l'illuminazione pubblica;
2. Costruzione di impianti di cogenerazione o trigenerazione;
3. Sostituzione dei corpi illuminanti e installazione di sistemi di regolazione per
l'illuminazione interna degli edifici;
4. Installazione di sistemi elettronici di regolazione e sostituzione dei motori
elettrici;
5. Efficientamento dei sistemi climatizzanti;
6. Telegestione di sistemi energetici;
7. Utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione dell'energia;
8. Utilizzo di sistemi passivi nell'edilizia pubblica (schermature,infissi,etc.)
La gara è stata indetta ai sensi dell’art. 59 del d.lgs 163/06, commi 5 e 8:
Comma 5: Accordo concluso con più operatori
Comma 8: Singoli appalti affidati a seguito di rilancio del confronto competitivo
fra gli operatori
Accordo quadro è un EPC (contratto di prestazione energetica)
• L’appaltatore realizza gli interventi finanziandoli
• L’appaltatore ha l’obbligo di gestire e manutenere gli interventi a proprie spese
per un periodo predeterminato
• L’appaltatore viene remunerato tramite una parte dei risparmi realmente
conseguiti
• Agli Enti aderenti è garantita una quota del risparmio economico
Scopo finale dell’Accordo QuadroConseguimento di significativi risparmi nei consumi per utenze termiche ed
elettriche, mediante utilizzo di tecnologie ad elevato rendimento.
Il finanziamento degli interventi sarà realizzato a cura degli operatori economici
(Finanziamento Tramite Terzi) che avranno diritto, oltre agli eventuali incentivi
vigenti, anche ad un corrispettivo annuale, corrisposto dalle Stazioni Appaltanti per
tutta la durata del servizio, calcolato percentualmente al risparmio economico
maturato delle stesse a seguito della realizzazione e gestione degli interventi di
efficienza energetica.
1° faseManifestazione di InteresseL’Ente manifesta al CET il proprio interessa per una o più linee di intervento.
ConvenzioneL’Ente e il CET stipulano una convenzione per l’adesione all’accordo quadro
Capitolati tecnici specificiIl CET redige i capitolati tecnici di dettaglio degli interventi
2°faseRilancio CompetitivoIl CET gestisce la fase di rilancio competitivo sull’intervento specifico per
l’individuazione dell’appaltatore
Stipula del ContrattoL’Ente e l’appaltatore individuato stipulano il contratto
Realizzazione degli interventiL’appaltatore realizza gli interventi a proprie spese
3°faseGestione e manutenzioneL’appaltatore gestisce e manutiene gli interventi a proprie spese
Ripartizione dei RisparmiL’Ente e l’appaltatore si dividono i risparmi
MonitoraggioIl CET verifica il rispetto dei parametri contrattuali
D.D.4039 del 10/9/2015
La Regione Toscana ha approvato 2criteri e modalità “per l'individuazione delle
manifestazioni di interesse degli Enti locali interessati alla costruzione di
scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico,
dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica,
caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e
dall’apertura al territorio” secondo quando previsto dall'art 1, comma 153 della
legge 13 luglio 2015, n. 107
A tal fine è stata destinata a livello nazionale la somma di 300 milioni di euro,
di cui 17.917.125,00 euro sono stati assegnati alla Regione Toscana con
Decreto del Ministro dell'Istruzione n. 593/2015.
Gli Enti Locali della Regione Toscana hanno tempo fino al 26 settembre2015 per presentare la propria manifestazione di interesse a costruire scuole
innovative.
A pena di inammissibilità, le proposte progettuali degli Enti dovranno riguardare
aree nella loro piena disponibilità, urbanisticamente consoneall'edificazione e libere da vincoli, contenziosi e quant'altro possa esseredi ostacolo alla realizzazione del progetto.
Sulla base delle manifestazioni di interesse ricevute e del punteggio
conseguito, la Regione Toscana trasmetterà al MIUR una graduatoria utileper individuare da una fino a 5 proposte, che saranno poi oggetto di un
concorso di progettazione a livello nazionale.
I progetti utilmente collocati in graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse
disponibili, riceveranno un finanziamento pari al 100% delle speseammissibili.
Sono escluse, e quindi restano a carico degli enti locali, le spese per indagini
preliminari, progettazione, arredi, allestimenti, attrezzature per la didattica,
demolizioni di fabbricati, bonifiche dell'area, collocazione temporanea degli
alunni durante i lavori.
CERTIFICATI BIANCHI
Noti anche come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE) introdotti dal D.M. 20
luglio 2004 e s.m.i.
Titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negliusi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza
energetica.
Il sistema dei certificati bianchi prevede che i distributori di energia elettrica edi gas naturale debbano raggiungere annualmente determinati obiettiviquantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di
Petrolio risparmiate (TEP).
Un TEP corrisponde in linea massima a 5.300 kWh elettrici, 11.700 kWh termici e
1200 m3 di gas naturale.
In termini monetari un certificato equivale al risparmio di un TEP il quale ha
valore di circa 100 euro.
Tuttavia i valori economici possono variare a seconda dell’andamento del
mercato energetico, controllato dal GME.
Le aziende distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio
obbligo
1. realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai certificati
bianchi
2. acquistando i TEE da altri soggetti sul mercato organizzato dal GME
Novità introdotte da D.M. 28/12/2012• Definisce obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico –
crescenti nel tempo - per le imprese di distribuzione di energia elettrica e gas
per gli anni dal 2013 al 2016
• Introduce nuovi soggetti ammessi alla presentazione di progetti per il rilascio
dei certificati bianchi.
I certificati bianchi possono essere richiesti dai seguenti soggetti:
a)soggetti obbligati ovvero le imprese distributrici di energia elettrica egas con più di 50.000 clienti finali
b) distributori non soggetti all’obbligo;
c) società controllate dai soggetti obbligati;
d) società operanti nel settore dei servizi energetici;
e) soggetti in regola con l’obbligo di nomina dell’energy manager ai
sensi dell’art. 19 della legge 10/91;
f) soggetti che nominino volontariamente un energy manager nei
settori indicati dal D.M. 28/12/12;
g)soggetti con sistema di gestione dell’energia ISO 50001 negli stessi
settori di cui al punto f), in alternativa alla nomina dell’energy manager
I Titoli di Efficienza Energetica vengono gestiti, valutati e certificati in base ai
risparmi energetici ottenuti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Tra i compratori e il cliente finale vi sono società intermediare denominate ESCO(Energy Service Company),
ESCO si occupano sia della parte di consulenza sugli interventi per migliorare
l’efficienza energetica del cliente finale, sia della parte commercialeoccupandosi di immettere nel mercato l’energia prodotta dai clienti, liberandocosì il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento.
Infine, i risparmi ottenuti tramite i certificati bianchi vengono condivisi fra la ESCO
e il cliente finale, mediante un accordo commerciale.
I TEE sono riconosciuti per un periodo di cinque anni (otto anni per interventi
sull’involucro edilizio, dieci anni per la cogenerazione)
Schede con indicazione dei risparmi conseguibili per tipologiadi interventi (zona climatica, destinazione uso, tipologiatecnologia adottata)
Schede con indicazione dei risparmi conseguibili per tipologiadi interventi (zona climatica, destinazione uso, tipologiatecnologia adottata)
Per buona parte degli interventi è applicabile anche il D.M. 28/12/12
appositamente pensato per incentivare interventi di efficientamento energetico
rivolti alla P.A. e interventi di adozione di fonti rinnovabili termiche per P.A. e
privati, su edifici esistenti.
Metodi del AEEG per valutare il conseguimento del risparmio energetico erilasciare i Certificati Bianchi
L’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG) utilizza tre metodi di valutazione
per verificare l'effettivo raggiungimento della soglia di risparmio energetico:
• metodo standardizzato;
• metodo analitico;
• metodo consuntivo.
Soglie minime per presentare i progetti per ricevere i Certificati BianchiCon l'entrata in vigore delle nuove Linee Guida, le soglie minime per presentare i
progetti di risparmio e di efficienza energetica per ottenere i Certificati Bianchi
sono di:
• 20 tep per la presentazione di progetti standard;
• 40 tep per la presentazione di progetti analitici;
• 60 tep per la presentazione di progetti consuntivi.
Metodo standardizzatoNon necessita di misurazioni dirette
Il risparmio specifico annuo conseguibile viene definito per ogni tipologia di
intervento attraverso apposite schede tecniche emesse dall’AEEG;
Metodo analiticoNella valutazione analitica il risparmio viene valutato in base ad un algoritmo
predefinito ed alla misura di parametri da effettuare dopo che è stato realizzato
l’intervento (anche in questo caso l’AEEG emette le schede con gli algoritmi
relativi);
Metodo consuntivoNella valutazione a consuntivo il risparmio è valutato in conformità ad un progetto
e un programma di misure che deve essere sottoposto all’AEEG e da questa
approvato
Un’interessante opportunità per la richiesta di certificati bianchi da parte degli
Enti Locali consiste nell’illuminazione pubblica
• illuminazione esterna su strade dedicate al traffico motorizzato (schede 28T,
29Ta e 29Tb)
• illuminazione esterna in generale dedicata ai regolatori di flusso luminoso
(scheda 17T)
• casi di illuminazione a led di aree pedonali (scheda 46)
Qualunque intervento che migliori l’efficienza energetica negli usi finali può
essere ammesso allo schema dei certificati bianchi, purché non si trattidi un mero adeguamento normativo di un impianto,o di una semplice ottimizzazione gestionale
Potenzialità degli interventi nel comparto scolasticoUno studio ENEA ipotizza che sia opportuno intervenire su circa 15.000 edifici
(circa il 35% del totale), con una prevalenza degli edifici più vecchi e con
percentuali di intervento maggiori al Sud che al Nord.
L’iniziativa comporta un investimento di circa 6.500 milioni di Euro
Cumulabilità
I certificati bianchi non sono cumulabili con le detrazioni fiscali per
gli interventi di efficientamento energetico (al momento pari al 65%),
con il conto termico (D.M. 28 dicembre 2012) e in generale con altri
incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia e di rotazione,
dei contributi in conto interesse e della detassazione del reddito
di impresa riguardante macchinari e attrezzature.
I TEE sono inoltre sommabili agli incentivi relativi a
fondi europei, regionali e locali sempre nel rispetto di quanto stabilito dagli
specifici strumenti di attuazione.
TEE , detrazione fiscale o Conto termico?La possibilità di sovrapposizione con lo schema delle detrazioni fiscali al
65% e con il conto termico riguarda fondamentalmente gli interventi sugli
edifici.
Ai certificati bianchi vengono preferiti, per ragioni di convenienza economica, gli altri due incentivi.
CONTO TERMICO
D.M. 28/12/2012 il c.d. decreto “Conto Termico”
Incentivo introdotto dal D.lgs.n° 28 del 3 marzo 2011 ed erogato da G.S.E.
Interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la
produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Gli interventi incentivabili
- efficientamento dell’involucro di edifici esistenti (coibentazione pareti e
coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari)
- sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con
impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione)
- sostituzione o, in alcuni casi, alla nuova installazione di impianti alimentati afonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa,
impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la
produzione di freddo).
Soggetti ammessi
• Amministrazioni pubbliche
• Soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di
reddito di impresa o di reddito agrario.
Interventi ammessi
Categoria 1: interventi di incremento dell’efficienza energetica
Categoria 2: interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzionedi energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza
Le Amministrazioni pubbliche possono richiedere l’incentivo per uno o più
interventi di entrambe le categorie di interventi (categoria 1 e categoria 2)
I soggetti privati possono accedere agli incentivi solo per uno o più interventi
della categoria 2
Categoria 1Interventi di incremento dell’efficienza energetica (art. 4, comma 1 del
Decreto)
1.A isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
1.B sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il
volume climatizzato;
1.C sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti
di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
1.D installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento dichiusure trasparenti con esposizione da Est‐Sud‐Est a Ovest, fissi o mobili,
non trasportabili.
Categoria 2Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fontirinnovabili e sistemi ad alta efficienza (art. 4, comma 2 del Decreto):
2.A sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di
climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas,
utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
2.B sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento
delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di
climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da
biomassa;
2.C installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar
cooling;
2.D sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
Il GSE S.p.A. (Gestore dei Servizi Energetici) è il soggetto responsabiledell’attuazione e della gestione del meccanismo, inclusa l’erogazione degli
incentivi ai soggetti beneficiari.
Il nuovo decreto introduce anche incentivi specifici per la Diagnosi Energeticae la Certificazione Energetica, se abbinate, a certe condizioni, agli
interventi sopra citati.
L’incentivo è stato individuato sulla base della tipologia di intervento in funzione
dell’incremento dell’efficienza energetica conseguibile con il miglioramento delle
prestazioni energetiche dell’immobile e/o in funzione dell’energia producibile con
gli impianti alimentati a fonti rinnovabili.
L’incentivo è un contributo alle spese sostenute e sarà erogato in rate annualiper una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati.
GSE ha predisposto un portale Internet dedicato Portaltermico , attraverso il
quale i soggetti interessati a richiedere l’incentivo potranno compilare e inviare la
documentazione necessaria.
Il soggetto beneficiario dell’incentivo si definisce Soggetto Responsabileovvero il soggetto che ha sostenuto le spese per la realizzazione degliinterventi.
Il soggetto responsabile deve compilare una scheda-domanda contenente
informazioni relative all'immobile oggetto dell’intervento e alle caratteristiche
specifiche dell’intervento per cui è richiesto l’incentivo.
Gli interventi accedono agli incentivi del Conto Termico limitatamente alla quotaeccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di integrazione delle
fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti
a ristrutturazione rilevante, previsti dal D.Lgs. 28/11 e necessari per il rilascio del
titolo edilizio.
Requisiti fondamentali
Per l’accesso agli incentivi è necessario rispettare i seguenti requisitifondamentali:
• accedono agli incentivi solo gli interventi conclusi dopo il 3 gennaio 2013;
• le prestazioni dei componenti/apparecchi da installare devono rispettare le
prescrizioni indicate negli Allegati I e II al Decreto;
• gli interventi di Categoria 1 sono incentivati se effettuati su edifici esistenti diproprietà delle amministrazioni pubbliche;
• gli interventi di Categoria 2 prevedono la sostituzione di generatoriesistenti, salvo per i collettori solari (e generatori a biomassa, se forniscono
calore ad aziende agricole), di cui è possibile l’installazione ex novo;
• con riferimento agli obblighi di copertura dei fabbisogni di acqua calda
sanitaria e climatizzazione con fonti rinnovabili previsti dal D.Lgs. 28/11, èincentivata solo la quota eccedente tali obblighi.
Il Decreto prevede la figura del Soggetto Responsabile quale soggetto che:
• ha sostenuto le spese per l’esecuzione degli interventi ed ha diritto all’incentivo;
• stipula il contratto con il GSE per mezzo della scheda‐contratto;
• può operare attraverso un Soggetto Delegato per la compilazione della scheda
domanda e per la gestione dei rapporti contrattuali con il GSE.
I soggetti ammessi possono avvalersi del supporto di una ESCO per la
realizzazione degli interventi.
In questo caso la ESCO agisce come Soggetto Responsabile siglando con isoggetti ammessi un contratto di finanziamento tramite terzi, di servizio
energia o di rendimento energetico.
Il Decreto definisce tre diverse modalità di accesso agli incentivi:
1. accesso diretto: è consentito ad interventi realizzati; in tal caso la richiesta
di concessione degli incentivi è presentata dal Soggetto Responsabile al GSE
attraverso l’apposita scheda‐domanda (entro 60 giorni dalla fine dei lavori).
2. prenotazione degli incentivi: prevede che i soggetti ammessi (solo le PA)possano “prenotare” l’incentivo prima dell’avvio dei lavori
I lavori dovranno iniziare entro 60 gg. dalla data di esito positivo del GSE e
concludersi entro 12 mesi dalla stessa data
GSE erogherà l’incentivo ad interventi realizzati, e comunque nei limiti dei
massimali di spesa previsti a preventivo.
3. iscrizione ai Registri: è consentita anche prima della realizzazione degliinterventi, ai privati o alle amministrazioni pubbliche, nel caso degli
interventi che prevedano la sostituzione di impianti con generatori abiomassa o pompe di calore di potenza nominale maggiore di 500 kW edinferiore o uguale a 1000 kW, nei limiti dei contingenti di spesa previsti.
Modalità accesso per Amministrazioni pubbliche
1) Accesso diretto:
Il soggetto responsabile presenta richiesta al GSE attraverso lacompilazione della "scheda-domanda" sul portale internet dedicato.
Attraverso la scheda-domanda il soggetto responsabile fornisce informazioni
sulle caratteristiche specifiche dell'intervento per cui è richiesto l'incentivo e
sull'immobile su cui è realizzato, predisponendo adeguata documentazione
comprovante le dichiarazioni rilasciate.
2) Prenotazione:
Il soggetto responsabile può presentare al GSE una scheda-domanda apreventivo, resa disponibile dal GSE su un portale internet dedicato.
In questo caso, il soggetto responsabile richiede l’accesso agli incentiviprima della realizzazione dell’intervento ma successivamente alla definizione
del contratto di rendimento energetico stipulato con la ESCO o della convenzione
con la CONSIP
Affinché il GSE proceda ad impegnare a favore del soggetto responsabile gli
incentivi spettanti, quest’ultimo deve presentare, entro 60 giorni dalla data di
accettazione della prenotazione dell’intervento, una dichiarazione sostitutiva diatto notorio attestante la data di avvio dei lavori.
Entro 12 mesi dalla data di accettazione della prenotazione dell’intervento
previsto, comunicata dal GSE, il soggetto responsabile dovrà, inoltre, presentare
la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la conclusione deilavori di realizzazione dell’intervento previsto, pena la decadenza dal diritto di
prenotazione dell’incentivo.
3) Registri per impianti termiciCon riferimento al singolo edificio, unità immobiliare, fabbricato rurale oserra, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale
esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompa di calore o
generatori di calore alimentati a biomasse con potenza termica nominale
complessiva superiore a 500 kW e fino a 1 MW, il Decreto prevede che il
soggetto responsabile debba presentare al GSE una richiesta di iscrizione ad
appositi registri informatici.
Contingente di spesa annua fino a 7 mln di euro per le Amministrazioni
pubbliche e fino a 23 mln di euro per i soggetti privati.
Il GSE pubblica il bando relativo alla procedura di iscrizione ai registri, dando
evidenza dei relativi contingenti disponibili, 30 giorni prima della data di avvio del
periodo per la presentazione delle domande di iscrizione ai registri, che è fissato
in 60 giorni.
A seguito dell’iscrizione a registro, il GSE forma le graduatorie degli impiantiiscritti, secondo criteri di priorità stabiliti in base a:
a)impianti che, pur avendo presentato domanda completa ed idonea per
l'accesso ai meccanismi incentivanti di cui al DM 28/12/12, siano risultati in
posizione tale da non rientrare nel contingente previsto, per gli anni successivi al
2013;
b) minor potenza degli impianti;
c) anteriorità del titolo autorizzativo;
d) precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro
Gli impianti inclusi nelle graduatorie devono entrare in esercizio entro 12 mesi,a partire dalla data della comunicazione di esito positivo della procedura. In caso
contrario saranno applicate le sanzioni indicate dal Decreto.
Le graduatorie formate a seguito dell'iscrizione ai registri non sono soggette ascorrimento.
Valore IncentiviCategoria 1
• 40% delle spese ammissibili (art. 5 del Decreto), fermo restando il rispetto di
determinati costi massimi unitari (Cmax);
• inferiori a massimali stabiliti per ogni tipo di intervento (Imax).
Categoria 2
Calcolati in base a:
• taglia del generatore installato;
• producibilità presunta di energia termica dell’impianto/sistema installato, in
funzione della taglia e della zona climatica;
• coefficienti di valorizzazione dell’energia prodotta, come stabiliti dalle tabelle
riportate in allegato al decreto;
• coefficienti premianti (+ 20% oppure + 50%) nel caso di impianti con generatori
a biomassa con livello di emissioni di particolato ridotte
Categoria 1
Categoria 2
Cumulo (art.12)
L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non
accedono ad altri incentivi statali, ad eccezione dei fondi di garanzia, dei fondi di
rotazione e dei contributi in conto interesse.
Limitatamente agli edifici pubblici ad uso pubblico, gli incentivi previsti dal
DM 28/12/12 sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale, nel rispetto
della normativa comunitaria e nazionale.
Se beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l’incentivo è attribuibile nel
rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente.
L’impegno di spesa annua cumulata, che non potrà essere superato, è pari a:
• 200 milioni di euro per incentivi riconosciuti ad interventi in capo a PA
(interventi di Categoria 1 e Categoria 2);
• 700 milioni di euro per incentivi riconosciuti ad interventi realizzati da parte di
soggetti privati (interventi di Categoria 2).
All’interno del contingente di spesa spettante alle PA sono ricompresi i seguenti
contingenti:
• fino a 100 milioni di euro (pari al 50% del contingente di spesa complessivo di
200 milioni di Euro) per la procedura di accesso agli incentivi mediante
prenotazione;• 7 milioni di euro per la procedura di accesso al relativo Registro.
Trascorsi 60 giorni dal raggiungimento di tale impegno di spesa annua cumulata,
non saranno accettate dal GSE ulteriori richieste, fino all’entrata in vigore della
revisione periodica degli incentivi prevista dopo 2 anni dalla pubblicazione
del Decreto, e successivamente ogni 3 anni.
Il GSE ha attivato, nella sezione web “Conto Termico”, il Contatore che consente
di visualizzare i principali dati aggiornato con cadenza mensile
Al 1°settembre 2015 risultano ammesse 14.218 richieste, per un totale di
incentivi complessivamente impegnati pari a circa 45,7 milioni di euro (37 milioni
di Euro per i Soggetti privati e 8,7 milioni di Euro per le Amministrazioni
pubbliche).
L’impegno di spesa annua cumulata per il 2015 è di circa 14,5 milioni di Euro per
i Soggetti privati e 4,6 milioni di Euro per le Amministrazioni pubbliche.
Situazione registri 15/9/2015
GSE pubblica le graduatorie dei Registri 2015 di cui al D.M. 28 dicembre 2012
(c.d. Conto Termico), relative agli interventi di cui all’art. 4, comma 2 lettere a e b
Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore (2 a) e
con caldaie a biomassa (2 b) di potenza termica nominale tra 500 e 1000 kW(vedi allegati in basso).
Le domande ammesse sono 17 (due da pubbliche amministrazioni e 15 da
soggetti privati) per un importo complessivo di 661mila euro circa (40.411,48
euro per gli interventi realizzati dalle pubbliche amministrazioni e a 620.611,92
euro per quelli realizzati dai privati).
In 15 casi si tratta di sostituzioni con impianti a biomassa, mentre gli interventi
che riguardano le pompe di calore sono solo 2, uno tra i privati e uno in un
comune.
INTERVENTI REALIZZATI PA e PRIVATI
DECRETO 14/4/2015
Decreto interministeriale n. 66 del 14 aprile 2015(G.U.R.I. n. 109 del 13 maggio 2015)“Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”
G.U.R.I. n. 145 del 25 giugno 2015Avviso che comunica l’apertura dello sportello per la presentazione delle
domande a valere sul Fondo Kyoto per l’efficientamento energetico degli edifici
scolastici.
I finanziamenti a tasso agevolato concessi a valere sulle risorse del Fondorotativo per l'attuazione del Protocollo alla Convenzione quadro delleNazioni Unite sui cambiamenti climatici, (Kyoto 11/12/1997)
Chiusura del bando: 22 settembre 2015
Risorse finanziarie (art.2)I finanziamenti a tasso agevolato concessi nel limite massimo di Euro
350.000.000,00
Le risorse finanziarie di cui al comma 1 sono cosi' ripartite:
a) nella misura di € 250.000.000, ai progetti di investimento presentati dai
soggetti beneficiari di cui all'art. 3;
b) nella misura di € 100.000.000, ai progetti di investimento presentati dai
soggetti beneficiari di cui all'art. 6.
Condizioni finanziamento agevolato (art.11)I finanziamenti agevolati assumono la forma di prestiti di scopo, a rate
semestrali, costanti (metodo francese), posticipate, con applicazione del tasso
fisso determinato ai sensi dell'art. 9, comma 3, del decreto-legge n. 91 del
2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116.
Soggetti Beneficiari (artt.3 e 6)
Possono beneficiare dei finanziamenti disciplinati dal presente decreto i
soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati all'istruzionescolastica, ivi inclusi gli asili nido, e all'istruzione universitaria, nonche'di edifici pubblici dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica(AFAM) di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508.
Possono altresi' beneficiare dei finanziamenti disciplinati dal presente decreto i
soggetti pubblici che a titolo gratuito o oneroso, hanno in uso gliimmobili di cui al comma 1, e in particolare i soggetti che hanno in caricogli immobili di cui all'art. 8, comma 1 della legge n. 23/96 e s.m.i.
Ai fini del presente decreto sono definiti beneficiari i fondi immobiliari chiusicostituiti ai sensi dell'art. 33, comma 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e s.m.i.
Requisiti minimi interventi (art.4)
a) i progetti relativi a interventi di incremento dell'efficienza energetica e
degli usi finali dell'energia dovranno conseguire un miglioramento delparametro dell'efficienza energetica dell'edificio oggetto di interventodi almeno due classi in un periodo massimo di tre anni dalla data di inizio
dei lavori di riqualificazione energetica;
b) i progetti di intervento dovranno rispettare i requisiti tecnici minimi e i
costi unitari massimi di cui al D.M. 28 dicembre 2012 (Conto Termico);
c) i progetti di intervento, qualora reso necessario dalle condizioni degli
edifici, dovranno prevedere l'adeguamento alle norme sulla sicurezzadei luoghi e degli impianti nonche' le norme in materia di prevenzioneantisismica.
d) i progetti di intervento dovranno altresi' assicurare la bonifica omessa in sicurezza delle parti di immobile o sue pertinenzecontaminate da amianto.
Importo massimo finanziabile (art.4)
Modalità presentazione domande (art.10)
Presentazione del modulo di domanda redatto secondo gli schemi allegati al
presente decreto
Le domande di ammissione e la relativa documentazione firmate digitalmente,
devono essere inoltrate al Ministero dell'ambiente e della tutela delterritorio e del mare, Direzione generale per il Clima e l'Energia e, in copia
a CDP S.p.A. mediante PEC ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
[email protected]; [email protected].
Presentazione delle domande a decorrere dalla data di pubblicazione di
apposito comunicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e fino
alle ore 17,00 del novantesimo giorno successivo (22/9/2015)
L'ammissione al finanziamento agevolato, avverra' fino al raggiungimento del
limite massimo delle risorse pari a 350 Milioni di Euro.
Per essere ammissibile l'istanza di accesso a finanziamento deve essere
corredata della seguente documentazione:
a) diagnosi energetica degli immobili;
b) certificazione energetica del plesso prima dell'intervento proposto.
Gli edifici oggetto di intervento possono essere solo quelli gia' esistenti alla
data di entrata in vigore del presente decreto,
Sono esclusi gli edifici in fase di costruzione per i quali non vi e' stato alla
data di entrata in vigore del presente decreto il collaudo dei lavori ai sensi del
Codice degli Appalti
Potranno essere ammessi al finanziamento gli interventi come descritti in
tabella, i cui costi sono stati sostenuti in data successiva all'entrata in
vigore del Decreto.
Cumulo (art.15)I finanziamenti agevolati di cui al presente decreto sono cumulabili con altre
forme di incentivazione previste dalla normativa comunitaria, nazionale e
regionale nei limiti dalle stesse previsti e in ogni caso non possonosuperare cumulativamente il 50% del valore del progetto.
FINANZIAMENTI EUROPEI
Programmi a gestione diretta- MLEI-PDA (IEE)
- HORIZON 2020
- LIFE +
Fondi Strutturali- FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)
Strumenti BEI- Credito Diretto
- Assistenza Tecnica – ELENA
- Jessica (FESR FSU)
Programmi a gestione diretta
MLEI-PDA (IEE).Pre-Assistenza Tecnica alle autorità locali che vogliono realizzare progetti
medio-piccoli nell’ambito della sostenibilità energetica e che prevedano una
mobilitazione finanziaria locale.
I progetti sui quali può essere fornita assistenza riguardano:ristrutturazione di edifici,
fonti rinnovabili nell’edilizia,
riscaldamento e/o raffreddamento,
illuminazione pubblica efficiente e il trasporto urbano pulito.
HORIZON 2020nuovo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico della UE per gli
anni 2014-2020, che punta a mettere assieme Ricerca, Sviluppo e
Innovazione.
contributi a fondo perdutoattività di ricerca e sviluppo tecnologico fino a max 100%
attività più vicine al mercato fino a max 70%
HORIZON 2020
Bandi specifici per efficienza energetica degli edifici
«CALLS FOR ENERGY EFFICIENCY BUILDINGS»
Presentazione di proposte progettuali da parte di partenariati internazionali
(almeno 3 partner di 3 paesi aderenti al Programma) per la sperimentazione e
diffusione di soluzioni innovative
• Strumenti innovativi di progettazione per la ristrutturazione di complessi di
edifici (a livello di quartiere)
• Soluzioni integrate per lo stoccaggio di energia termica
• Nuovi strumenti e metodologie per colmare performance energetiche
previste ed effettive
• Approcci integrati per la ristrutturazione degli edifici residenziali
LIFE +Strumento finanziario per azioni sul tema ambientale; obiettivo principale offrire
sostegno alle misure e ai progetti per l’attuazione, l’aggiornamento e lo
sviluppo della politica e della normativa comunitaria in materia ambientale.
Il budget per il periodo 2014-2020 dovrebbe prevedere € 3,2 mld, utilizzabili
sotto forma di convenzioni di sovvenzione o contratti di appalto pubblici.
I beneficiari potranno essere organismi, soggetti e istituzioni pubbliche e/o
private.
Il cofinanziamento massimo e pari al 50% dei costi ammissibili
Strumenti BEI (European Investment Bank)
CREDITO DIRETTOMinimo 30 Mln€ tramite intermediari finanziari locali
fino al 50% del costo del progetto-fino al 75% per i progetti di energia
rinnovabile e di efficienza energetica
ELENA (European Local Energy Assistance)
finanzia l’Assistenza Tecnica (AT) necessaria agli enti locali o altri soggetti
pubblici per lo sviluppo di un programma d’investimento energetico integrato
(utilizzo delle rinnovabili e/o efficienza energetica)
JESSICApermette di utilizzare i Fondi Strutturali in modo revolving per finanziare
progetti infrastrutturali in ambito urbano generatori di reddito.
Finanziamento di progetti economicamente sostenibili, i cui ritorni degli
investimenti possano finanziare in futuro nuovi progetti.
EEEF (European Energy Efficiency Fund),Finanziamento di investimenti di piccole dimensioni (5 – 25 mln€) in energia
rinnovabile ed efficienza energetica all’interno dell’UE.
Dotazione iniziale di EUR 260mln€
ELENA “European Local Energy Assistance”
varato dalla Commissione europea e dalla BEI
Assistenza tecnica: sostenere progetti di efficienza energetica, energiarinnovabile e mobilità urbana sostenibile
Autorità locali o regionali, altri enti pubblici o raggruppamenti di enti che si
trovano nei paesi che partecipano al programma EIE (Intelligent Energy Europe):
i 28 Stati membri della UE, Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
ELENA supporta l’iniziativa europea del Patto dei Sindaci
In altre parole, ELENA mira alla mobilitazione di investimenti privati nelsettore pubblico, secondo i criteri del diritto anglosassone del “Third Party
Financing” (FTT) che non incidono nel “Patto di Stabilità” interno, così da
superare le attuali difficoltà di indebitamento da parte degli Enti Locali.
ELENA copre i costi riferiti al supporto da parte di consulenti tecnici e legali per la
stesura di un progetto e la pubblicazione del relativo bando di gara per
l’assegnazione dei lavori e dei servizi necessari per la sua realizzazione.
Spese ammesse• studi di fattibilità e di mercato
• predisposizione di tutta la documentazione necessaria all’implementazione del
progetto ovvero:
- definizione dei criteri di selezione delle ESCo
- valutazione finale delle diagnosi energetiche
- stesura di capitolati e bandi di gara
- definizione del sistema di valutazione delle offerte
- partecipazione alle commissioni di selezione
- auditing finanziario
- diffusione dei risultati
GRAZIE PER L’ATTENZIONE