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PROGETTO PILOTA Applicazione del DM 09/05/2001 nel territorio della Provincia di Bologna PROVINCIA DI BOLOGNA SETTORI AMBIENTE e PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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PROGETTO PILOTA Applicazione del DM 09/05/2001 nel territorio della Provincia di Bologna

PROVINCIA DI BOLOGNASETTORI AMBIENTE e PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

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IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

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IL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Stabilimenti presenti nel territorio

1

3

1

3

2

9

4

4

1lavorazione di sostanze esplosive

depositi di g.p.l.

depositi di fitofarmaci

depositi di carburanti

depositi di sostanze comburenti einfiammabili

industrie chimiche

classe A2

classe A1

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IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Identificazione degli elementi ambientali e territoriali vulnerabili

Determinazione degli scenari incidentali e delle relative aree di danno

Verifica della compatibilità ambientalee territoriale degli stabilimenti

3^ FASE

2^ FASE

1^ FASE

LE FASI DI LAVORO

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1^ FASE DEL PROGETTO PILOTAIDENTIFICAZIONE DEGLI ELEMENTI AMBIENTALI

E TERRITORIALI VULNERABILI

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

1^ FASE DI LAVORO

schede tematiche riferite ai 28 stabilimenti (in scala 1:35000 e 1:10000)

Quadro conoscitivo del P.T.C.P. (2 CARTOGRAFIE GENERALI in scala 1: 50000)

S.I.T.

Sistema Informativo Territoriale Provinciale

Arc viewGis

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VULNERABILITA’ TERRITORIALI

Infrastrutture (strade, ferrovie e stazioni ferroviarie, aeroporti,.)

Ospedali e Case di cura

Scuole ( dalle materne alle superiori)

Attività commerciali ( medie e grandi strutture)

Poli funzionali

Reti tecnologiche

Calcolo della popolazione esposta

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

1^ FASE DI LAVORO

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VULNERABILITA’ AMBIENTALI

1^ FASE DI LAVORO

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Zone classificate sismiche

Zone a rischio di incendi boschivi

Aree a rischio idrogeologico

Aree naturali protette (parchi, riserve naturali e a.r.e.)

Uso del suolo

Zone di tutela naturalistica e di particolare interesse paesaggistico

Risorse idriche superficiali e profonde

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Informazioni fornite dai gestori

Rappresentazione su base cartografica dell’inviluppo geometrico delle aree di danno per ciascuna categoria di effetti e per ciascuna classe di probabilità

Pareri delle autorità competenti (in particolare di autorità di cui all’art. 21 d.lgs. 334/99)

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

2^ FASE DI LAVORO

2^ FASE DEL PROGETTO PILOTADeterminazione delle aree di danno

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3^ FASE DEL PROGETTO PILOTAVerifica della compatibilità ambientale

e territoriale degli stabilimenti

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

3^ FASE DI LAVORO

Individuazione e disciplina delle aree da sottoporre a specifica regolamentazione per la verifica della compatibilita’ ambientale e territoriale

Ulteriori misure che possono essere adottate sul territorio (Infrastrutture, criteri di pianificazione territoriale, piani di emergenza esterna e di protezione civile, …..)

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Esempio di verifica di compatibilita’

IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Classe A1(art. 8)

Stabilimento LiquigasDeposito di g.p.l.

Comune di Crespellano

1 caso di studio

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IL PROGETTO PILOTA DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

Scenari incidentali liquigas

Stabilimento LiquigasDeposito di g.p.l.

Comune di Crespellano

Art. 8

scenario incidentale

delibera comitato tecnico regionale

Settembre 2001

(A CONCLUSIONE DELL’ISTRUTTORIA DEL RAPPORTO DI SICUREZZA)

Flash fire da rilascio continuo di G.P.L.

per rottura nel punto di travaso

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PROGETTO PILOTA – GLI STRUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE

Predisposizione dei materiali di inquadramento conoscitivo – il Ptcp

La Provincia, tramite il Piano Territoriale di Coordinamento, è tenuta a disciplinare la relazione fra gli stabilimenti e gli elementi territoriali e ambientali vulnerabili

L’iter di lavoro per l’applicazione del Decreto è stato supportato da diversi elementi conoscitivi, in base alle indicazioni contenute nei criteri guida del decreto stesso, confluiti nei materiali del Quadro Conoscitivo del Ptcp

identificazione dei principali elementi ambientali e territoriali vulnerabili presenti sul territorio

• 1 elaborato cartografico generale (in scala 1:50.000) di inquadramento ambientale

• schede di approfondimento relative ad ogni singolo impianto

georeferenziazione degli stabilimenti appartenenti alle tipologie secondo il DLgs. 334/99:•Classe A1, per l’art.8, ad alto rischio di incidente rilevante•Classe A2, per gli artt. 6 e 7, a rischio medio di incidente rilevante

per valutare l’interferenza diretta delle aree di impatto con le presenze vulnerabili si sono ipotizzati due intorni di massima - 1° fascia di impatto e 2° fascia di impatto, rispettivamente di 1 km e di 3 km -queste distanze sono state scelte empiricamente in via cautelativa, allo scopo di poter comprendere con certezza, nel raggio di 1 km, le reali aree di massimo impatto incidentale e, nel raggio di 3 km, le zone di tutela territoriale ed ambientale

• 1 elaborato cartografico generale (in scala 1:50.000) di inquadramento territoriale

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PREDISPOSIZIONE DEGLI ELABORATI DEL QUADRO CONOSCITIVO

Individuazione dei principali elementi territoriali vulnerabili

sovrapposizione delle aree preventive di impatto con:

__________la localizzazione puntuale di luoghi di concentrazione di persone: con scarsa capacità

motoria (ospedali, scuole, servizi per anziani), centri commerciali, stazioni ferroviarie e aree

con funzioni di particolare attrazione (polifunzionali).

____________il supporto di lettura del territorio, rappresentato dalla definizione delle zone a destinazioni d’uso prioritarie, ricavata dalla

semplificazione del mosaico dei PRG: residenziali, a servizi locali e territoriali, a verde

pubblico, industriali/artigianali, terziarie e attrezzature per la mobilità.

La selezione degli elementi sensibili e degli usi è stata effettuata seguendo i criteri di categorizzazione territoriale stabiliti dal Decreto.

elaborato cartografico generale (in scala 1:50.000) di inquadramento territoriale

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PREDISPOSIZIONE DEGLI ELABORATI DEL QUADRO CONOSCITIVO

Individuazione dei principali elementi ambientali vulnerabili

sovrapposizione delle aree preventive di impatto con:

__________gli elementi ambientali vulnerabili individuati dal decreto

____________il supporto di lettura del territorio, è rappresentato dalla base dell’uso del suolo

semplificata in aree urbanizzate, agricole, a prato e boschive.

elaborato cartografico generale (in scala 1:50.000) di inquadramento ambientale

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schede di approfondimento relative ad ogni singolo impianto

PREDISPOSIZIONE DEGLI ELABORATI DEL QUADRO CONOSCITIVO

Informazioni generali:DenominazioneLocalizzazioneClassificazionetipologia dell’attivitàprincipali sostanze pericolose detenuteconseguenze del possibile impatto di incidente ad altri comuni

caratteristiche del contesto territoriale compreso nel raggio delle fasce di impatto ipotizzate:popolazione espostaestensione territoriale delle funzioni attuate e previste dallo strumento urbanistico comunaleindividuazione delle infrastrutture presentiIndividuazione dei ricettori sensibili di livello sovracomunaleIndividuazione dei ricettori sensibili del contesto ambientale

___________SCHEDA DESCRITTIVA

__________SCHEDA DEI PRINCIPALI ELEMENTITERRITORIALI VULNERABILI

SCHEDA DEI PRINCIPALI ELEMENTI__________AMBIENTALI VULNERABILI

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schede di approfondimento relative ad ogni singolo impianto

PREDISPOSIZIONE DEGLI ELABORATI DEL QUADRO CONOSCITIVO

___________SCHEDA DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE TRAMITE ORTOFOTO

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ESEMPIO DI VERIFICA DI COMPATIBILITA’ PER LO STABILIMENTO LIQUIGAS

LIQUIGAS IN ART.8 – DEPOSITO DI GPL

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ESEMPIO DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA’ PER LO STABILIMENTO LIQUIGAS

Le informazioni da avere per stabilire le compatibilità sono:

• la classe del deposito

le categorie degli effetti per l’inviluppo delle aree di danno sono

Categorie di effetti

Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili Lesioni reversibili

1° AREA DI DANNO175 metri

2° AREA DI DANNO265 metri

ricerca della categoria territoriale compatibile con lo stabilimento – tabella IV\2 – depositi esistenti

Classe del deposito

Categoria degli effetti

Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili Lesioni reversibili

I DEF CDEF BCDEF ABCDEF

II EF DEF CDEF BCDEF

III F EF DEF CDEF

IV F F EF DEF

CLASSE 1

secondo il DM Ambiente 15.maggio.1996

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ESEMPIO DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA’ PER LO STABILIMENTO LIQUIGAS

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Significato delle categorie territoriali della tabella 1

ESEMPIO DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA’ PER LO STABILIMENTO LIQUIGAS

ADestinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione > 4.5 mc\mqLuoghi di concentrazione di persone con limitata capacità motoria – ospedali, asili,…>25 posti letto o >100 personeLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti all’aperto – mercati stabili,…>500 persone

B

Destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione > 1.5 mc\mq e< 4.5 mc\mq Luoghi di concentrazione di persone con limitata capacità motoria – ospedali, asili,…<25 posti letto o <100 personeLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti all’aperto – mercati stabili,…<500 personeLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti al chiuso – centri commerciali, scuole superiori,…>500 personeLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti con limitati periodi di esposizione – pubblico spettacolo, attività religiose,… all’aperto>100 persone \ …Al chiuso>1000 personeStazioni ferroviarie e nodi di trasporto con movimento passeggeri >1000 persone\giorno

C

Destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione >1 mc\mq e <1.5 mc\mqLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti al chiuso – centri commerciali, scuole superiori,…<500 personeLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti con limitati periodi di esposizione – pubblico spettacolo, attività religiose,… all’aperto<100 persone \ …Al chiuso<1000 personeStazioni ferroviarie e nodi di trasporto con movimento passeggeri <1000 persone\giorno

D Destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione >0.5 mc\mq e <1 mc\mqLuoghi soggetti ad affollamenti rilevanti, con frequenza al massimo mensile – fiere, cimiteri,…

E Destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione < 0.5 mc\mqInsediamenti industriali, artigianali, agricoli, e zootecnici

FArea entro i confini dello stabilimentoArea limitrofa allo stabilimento, in cui non sono presenti manufatti o strutture con ordinaria presenza di gruppi di persone

1^ E 2^ area

di danno

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Significato delle categorie territoriali secondo il DM Ambiente 15.maggio.1996

ESEMPIO DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA’ PER LO STABILIMENTO LIQUIGAS

E Destinazione prevalentemente residenziale con indice fondiario di edificazione < 0.5 mc\mqInsediamenti industriali, artigianali, agricoli, e zootecnici

1° e 2° areaDi

danno

LA CATEGORIZZAZIONE DEL TERRITORIO NON COINVOLGE L’AUTOSTRADA A1 MI-BO PERCHE’ CONSIDERATA SUFFICIENTEMENTE PROTETTA DA UN DISLIVELLO DI 5M E DA OPPORTUNI SISTEMI DI PREVENZIONE (SOPRAELEVAZIONI DI CALCESTRUZZO, BARRIERE D’ACQUA CONTINUE, RILEVATORI DI GAS).OCCORRE TENERNE CONTO IN SEDE DI PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA, CHE DOVRà PREVEDERE SISTEMI AUTOMATICI DI INFORMAZIONE E ALLARME, GARANTENDO LA RAPIDA INTERCETTAZIONE DEL TRAFFICO

LA 1° AREA DI DANNO E’ COMPATIBILE CON LE CATEGORIE TERRITORIALI: E FIL TERRITORIO INTERESSATO E’ DI CATEGORIA:

1° AREA DI DANNO COMPATIBILE

LA 2° AREA DI DANNO E’ COMPATIBILE CON LE CATEGORIE TERRITORIALI: E FIL TERRITORIO INTERESSATO E’ DI CATEGORIA:

2° AREA DI DANNO COMPATIBILE

DE

DE

C

Verifica della compatibilità territoriale:

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le categorie di danno ambientale attese in relazione agli eventi incidentali sono:

Danno significativo Gli interventi di bonifica e di ripristino ambientale possono essere conclusi entro i 2 anni

Danno grave Gli interventi di bonifica di ripristino ambientale possono essere conclusi oltre i 2 anni

Verifica della compatibilità ambientale dello stabilimento Liquigas

ESEMPIO DI VERIFICA DELLA COMPATIBILITA’ AMBIENTALE

La definizione della categoria di danno ambientale la effettua il Gestore dello stabilimento, sulla base dei possibili rilasci incidentali di sostanze pericolose

LIQUIGAS

Scenario incidentale > flash-fire (incendio)

Non sono previsti danni ambientali significativi