progetto di allestimento di due sale presso "palazzo altemps"

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La civiltà dauna e i popoli marittimi Stele daune VII-VI sec. a.C . Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps Corso di Atelier di design 4 Professoresse Tiziana Ferrante e Teresa Villani Stud: Ilaria Trombì Claudia Ventura PROGETTO PER L’ALLESTIMENTO DI UNA MOSTRA TEMPORANEA A PALAZZO ALTEMPS

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Ilaria Trombì ATELIER DI DESIGN IV C.d.L. in Disegno Industriale Facoltà di Architettura, Università La Sapienza a.a. 2013-2014 Allestimento per l'esposizione delle "Stele daune"

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Page 1: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

La civiltà dauna e i popoli marittimiStele daune VII-VI sec. a.C.

Museo Nazionale RomanoPalazzo Altemps

Corso di Atelier di design 4Professoresse Tiziana Ferrante e Teresa Villani

Stud: Ilaria Trombì Claudia Ventura

PROGETTO PER L’ALLESTIMENTO DI UNA MOSTRA TEMPORANEA A PALAZZO ALTEMPS

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1- Inquadramento storicoInquadramento storico

Verso l’età del Bronzo finale (XI-X sec. a.C.) giunsero in Puglia popolazioni illiriche dalla costa orientale dell’Adriatico. Tali gruppi di popolazione, uniti alle genti preesistenti e a gruppi di provenienza egea, probabilmente cretese, diedero vita alla civiltà iapygia, da cui si svilupparono tre culture: la dauna, la peucezia e la messapica.La posizione della Puglia è ben diversa da quella della Sicilia. I contatti con la Grecia sembra si siano mantenuti con costanza (almeno per quanto testimoniano alcuni stanziamenti nel Golfo di Taranto) dall’età micenea sino all’inizio dell’età geometrica. Una nuova ondata culturale dovette sopraggiun-gere con la fondazione di Taranto. . Gli indigeni, ancora prima dell’arrivo dei Greci a Taranto, avevano avuto rapporti con quelli dell’altra sponda dell’Adriatico. I Greci non si trovarono in contatto con popo-lazioni subalterne (almeno – completamente – sul piano culturale), ma con popolazioni che presentava-no una cultura propria. Si trovarono nella necessità di mediare, più che di imporre, la propria civiltà.

Una caratteristica di notevole interesse della civiltà dauna è costituita dalle stele daune: grandi lastre rettangolari in pietra calcarea, interamente scolpite e infisse verticalmente nel terreno.Di forma rettangolare, completate da teste iconiche o aniconiche, mostrano sulle superfici principali oggetti quali armi o ornamenti che le qualificano come immagini maschili o femminili. Sulle prime cam-peggiano anteriormente il kardiophylax o pettorale e la spada, mentre nella parte posteriore appare un grande scudo di forma circolare variamente decorato.Alcune scene testimoniano una complessità iconografica e un talento compositivo ignoto ad altre po-polazioni indigene. La rigida fissità delle figure (accentuata nelle teste dai lineamenti affatto o appena accennati), la ricchezza degli elementi decorativi (tracciati con righe e compassi), l’opulenza barbarica degli ornamenti, la ritmata scansione di alcune scene (che si articolano in vere e proprie rappresentazio-ni) emancipano le stele daune da un giudizio di insufficienza e documentano una produzione artigiana che poté proporsi come vera e propria scuola. Le stele assimilano modelli greci. Probabilmente quando il loro studio sarà completato potranno essere stabiliti utili confronti con le più antiche stele della Grecia (delle quali rimane scarsissima documentazione: forse perché incise su tavoloni di legno, oggi perduti; ma qualche spunto può cogliersi nella più antica serie di pietra dei cimiteri della stessa Atene, di Paro, di Creta). Indubbiamente, benché gli spunti possano dirsi greci (ma non ancora localizzabili in un preciso ambiente culturale), le raffigurazioni sono tradotte per rappresentare usi locali: esse non testimoniano la semplice assimilazione di iconografie d’oltre mare, ma lo stimolo che, in una società sufficientemente evoluta, quelle iconografie potevano avere per rappresentare momenti particolari della civiltà dauna.Due secoli dopo il superamento dello stile geometrico in Grecia, in Puglia esso viveva ancora con vita-le esuberanza. Non è possibile infatti pensare che lo stile geometrico si sia formato autonomamente in Daunia; è più semplice ammettere (date vere e proprie identità tra le figure del Geometrico di quella regione e di quelle della Grecia) che artisti in possesso del patrimonio figurativo

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di età geometrica si siano trasferiti già nell’VIII secolo in Puglia e abbiano poi lasciato, fossilizzati, spunti di quello stile alle popolazioni indigene. Alcune antefisse della Daunia mostrano anch’esse l’acquisizione di elementi geometrici greci; altre l’assimilazione di mode dedaliche rese con un linguaggio scarno e insufficiente, forse mediate dall’Etruria, attraverso la Campania.

Le stele della Daunia, dunque, vengono a colmare quel normale vuoto di conoscenze per le culture protostoriche causato dalla carenza di fonti scritte autoctone, dandoci la possibilità di comprendere di questo popolo non solo gli aspetti della vita quotidiana e materiale, ma soprattutto, attraverso informa-zioni “”di prima mano”, la sua individualità spirituale e religiosa.Il linguaggio dei simboli che caratterizzò il culto della Dea in epoca preistorica appartiene al retaggio culturale dei dauni, attraverso i quali trova una originale continuità espressiva nelle decorazioni e nelle fogge della ceramica geometrica.essendo state ritrovate in un’altra collocazione, non si può dire per certo quale fosse la loro funzione originaria.Mantengono un alone di mistero che le rende ancora più interessanti, sia per gli esperti che per il pubbli-co.Se le stele avessero, effettivamente, funzione di sèmata funerari per tombe di personaggi prestigiosi, ogni necropoli di città dauna, con una presenza sociale di rilievo, dovrebbe restituirci stele; queste, invece, provengono in numero cospicuo solo da una parte del territorio: quello costiero. Dalla loro alta concen-trazione lungo il litorale, si deduce che furono oggetti di un culto religioso importante, professato presso santuari o altri specifici luoghi consacrati.Tali zone furono sede di un comportamento religioso ancora misterioso, ma certamente connesso an-che alla laguna. Qui non mancarono materie prime come argilla, canneti, sale, e quando, durante l’età del Ferro, il clima più freddo fece innalzare il livello dell’acqua, rendendo navigabili i corsi idrici interni, la laguna fu eletta a luogo sacro. Le immagini di pietra rivelano l’opulenza di questo habitat, ricco di vola-tili e di selvaggina, probabile residenza preferenziale dell’aristocrazia sociale di allora e meta di pellegrini per la pratica di quel culto religioso, nel quale si riconobbero, etnicamente, almeno fino agli inizi del VI sec. a.C..Se si esclude la funzione sepolcrale delle stele, si può ipotizzare, dato il loro elevato numero, che esse obbedissero ad un’esigenza religiosa pratica e funzionale. Pietre propiziatorie, forse, o ex voto per una guarigione, una buona caccia, un matrimonio, un sogno rivelatore da interpretare. La stele costituiva un fatto di fede da dedicare a chi elargiva favori, e, di conseguenza, andrebbe considerata un monumen-to alla vita, i cui diversi aspetti venivano “presentati” alla divinità.

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Porto di Manfredonia

Dopo aver esaminato e studiato i documenti e le ricerche da noi effettuate sull’argomento, abbiamo voluto incentrare il nostro allestimento sul tema della laguna sipontina e del mare.Questa nostra decisione è nata dal fatto che la maggior parte delle stele è stata ritrovata sul litorale sipontino in modo del tutto casuale, e quindi lontano dalla sua funzione primaria.Inoltre, a rinforzare questa scelta, la storia ci viene incontro perchè la civiltà daunia è nata anche con l’apporto di popoli venuti dal mare: Greci e Illirici, oltre alla preesistente popolazione del territorio puglie-se.La civiltà dauna è l’esempio di come due culture diverse sono riuscite a fondersi in una, apportando novità e aspetti positivi (come la grafia, la decorazione geometrica e la moneta) che ne hanno caratte-rizzato l’esistenza.La presente mostra nasce principalmente con scopi promozionali ma anche divulgativi.La volontà è quella di far conoscere a più persone possibile, sia turisti in vacanza nella capitale sia italia-ni, la tradizione ed il patrimonio archeologico e culturale di questa civiltà preromana.L’intento è spingere i visitatori ad essere curiosi di conoscere i pezzi in mostra, cosa non facile per reperti archeologici.Conoscere i reperti ma anche promuovere la cultura italiana ed il territorio pugliese, ed in generale la bellezza delle terre del Sud, ricche di testimonianze di questo genere e di profondi valori e significati.Ma il motivo trainante riguarda il tema dell’integrazione culturale, a noi oggi molto caro.Infatti, questi popoli preromani, rappresentano al meglio l’integrazione di usi, costumi e tradizioni eredita-te sia dalle genti del posto che da popoli colonizzatori/ emigranti. I dauni hanno mescolato perfettamente la loro tradizione con quella illirica prima, e con quella greca dopo, progredendo come non avrebbero potuto fare altrimenti. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare a Roma, ma rivolto a tutto il mondo; i popoli che vengono da fuori possono portarci grandi innovazioni e farci andare oltre il nostro modo di vivere.

Come promoters di questa mostra possono essere ipotizzati gli stessi che hanno contribuito a “Pagine di Pietra” del 2011: la società “PromoDaunia”, che ha come scopo la tutela, la valorizzazione, il miglio-ramento e la promozione del patrimonio ambientale, culturale e produttivo della Provincia di Foggia, il Ministero dei Beni Culturali, ma anche gli enti della regione Lazio che permettano la partnership tra le due regioni.

Inoltre, in un’ipotetica mostra “itinerante”, che passi da più regioni ma anche più stati, si immagina il finanziamento di enti pubblici nazionali ed internazionali per la diffusione di questo patrimonio artistico e del messaggio proposto.

2- Motivazione della mostra Motivazione della mostra

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3- Criterio di selezione Criterio di selezione

Dopo aver consultato il materiale messo a nostra disposizione sui reperti, è stato il momento di decidere quali pezzi esporre; la scelta è stata nostra, potevamo esporli tutti o in parte, in base al tema della mo-stra.

Per prima cosa abbiamo scelto il pezzo vedetta (icona) in accordo con il nostro tema del mare: questi particolari infatti saranno l’icona ed il logo per la pubblicità ed il riconoscimento dell’esposizione.La scelta è ricaduta su di una stele integra che ha come rappresentazione una barca, dei pescatori e dei pesci, quindi rappresenta appieno il tema del mare e dei popoli marittimi sbarcati in Puglia.

Rispetto ai 26 reperti messi a disposizione dal corso abbiamo deciso di eliminare i reperti più danneggiati per lasciare spazio a quelli integri o comunque più riconoscibili per quanto riguarda le teste, perchè vole-vamo che i reperti fossero goduti e visitati appieno in tutte le loro particolarità e dettagli, cosa impossibile se i reperti sono quasi interamente danneggiati.

Sono stati scelti 14 reperti:- 3 teste maschili- 4 stele maschili- 7 stele femminili

Pezzo vedetta

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4- Aggiornamento della catalogazioneAggiornamento della catalogazione

Tabella riassuntiva dei reperti in mostra.Il materiale con cui tutte le stele sono realizzate è pietra calcarea chiara; la lavorazione è a scalpello dalla punta arrotondata e le incisioni sono tramite punteruoli di diversa grandezza.Tutte risalgono circa al VII-VI sec. a.C.La sala 1 corrisponde a quella al primo piano, la sala 2 a quella a piano terra.

Stele Caratt. dimen-sionali (cm)

Reperto UbicazionePrimo piano

1

Stele Caratt. dimen-sionali (cm)

Reperto UbicazionePiano terra

8

2

3

4

5

7

6

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Sala 1

Altezza 103Larghezza 45,5Spessore 6,5

Altezza 115 Larghezza 43 Spessore 7

Altezza 90Larghezza 39,7Spessore 5,5

Altezza 125 Larghezza 52,8 Spessore 8

Altezza 49Larghezza 36Spessore 5

Altezza 59 Larghezza 39 Spessore 6,5

9

10

11

12

13

14

Sala 2

Sala 2

Sala 2

Sala 2

Sala 2

Sala 2

Sala 2

Altezza 113 Larghezza 43,5 Spessore 6

Altezza 99Larghezza 41 Spessore 9

Altezza 42,5 Larghezza 18 Spessore 3

Altezza 25 Larghezza 13,5 Spessore 3

Altezza 19,5Larghezza 8

Altezza 19,7Larghezza 17

Altezza 21,5Larghezza 8,5

Altezza 60Larghezza 47Spessore 7

Peso(kg)

82,5

80

99

24

53,5

6,2

2,7

Peso(kg)

93,8

53,2

143

40,5

0,4

1

0,5

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SALA 1- PRIMO PIANO7 stele femminili, tra cui il pezzo vedetta.

PEZZO VEDETTAAltezza massima 103 cmLarghezza 45,5 cmSpessore 6,5 cmVII-V sec. a.C,Faccia A: Collare semicircolare costituito da riquadri campiti a motivi geometrici. Braccia aperte verso il basso, con mani e avambracci probabilmente inguantati e motivo a svastica nei pressi dei gomiti. Petto: due fibule con arco e sanguisuga, pendenti e lunga staffa con bottone terminale. Cintura decorata a reticolo con cin-que nastri, affiancati su entrambi i lati da un di-sco a doppio cerchio. Sotto: scena figurata con due coppie sovrapposte di personaggi. Bande verticali e quella orizzontale inferiore costituite da riquadri campiti da motivi geometrici a svastica semi elaborata.Faccia B: Collare, cintura, bande decorate come la faccia a. Registro superiore: piccola imbarcazione con rematore e pescatore atti a infiocinare un pesce. In basso, a sinistra per-sonaggi uno di fronte all’altro con intorno vari animali. Registro inferiore: scena figurata con due cavalieri; due armati di scudo e lancia, in piedi il corpo di un terzo guerriro a cavallo che scaglia una lancia.Facce laterali: Serie verticali di rombi conici ret-tangolari.

Altezza 113 cmLarghezza 43,5 cmSpessore 6 cmSagoma slanciata, con spalle poco rialzate e breve incavo a profilo arrotondato. Testa di for-ma ovoidale allungata, con copricapo sagoma-to volto a coprire quasi interamente il volto.Faccia A: Collare formato da due riquadri rego-lari campiti da cerchi concentrici, delimitati da una linea spezzata continua, separati da una collana a quattro fili di piccoli pendenti. Braccia piegate ad angolo retto, con mani e avambrac-ci probabilmente inguantati e motivo a svastica nei pressi dei gomiti. Petto: a destra due fibule ad arco a sanguisuga decorato a segmenti paralleli e lunga staffa con bottone terminale; dalla prima si dipartono tre pendenti lanceolati. A sinistra, scena figurata con due donne che si fronteggia-no con vaso sul capo. Sotto le braccia: volatili. Cintura ornata da cerchi concentrici, con quat-tro nastri pendenti; a destra e a sinistra di questi, scena figurata con due coppie di donne con vaso sul capo. In basso: due dischi sospesi a triplo cerchi. Banda orizzontale inferiore decorata con il collare. Faccia B: Collare formato da tre riquadri cam-piti da cerchi concentrici di diversa dimensione delimitati da una linea spezzata continua. Regi-stro superiore: pannello rettangolare con donne recanti vasi sul capo che avanzano verso una figura di chiusura all’estremità. Registro inferiore: pannello rettangolare con donne che procedo-no nella direzione opposta. I due pannelli sono separati da fasce orizzontali e verticali decorate con motivi analoghi a quelli del collare. In basso: due grossi dischi e figure di volatili.Facce laterali: Tre bande verticali sovrapposte di cerchi concentrici di dimensioni differenti.

Altezza 99 cmLarghezza 41 cmSpessore 9 cmSagoma slanciata, con spalle poco rialzate e incavo ad angoli retti. Collo decorato anterior-mente da collana.Faccia A: Collare rettangolare a riquadri deco-rati da svastiche e meandri, interrotto da una collana formata da tre serie di pendenti a bulla. Braccia piegate ad angolo retto, con mani e avambracci probabilmente inguantati e moti-vo a croce nei pressi dei gomiti. Petto: al centro due fibule ad arco e sanguisugae lunga staffa con bottone terminale; dalla prima scendono tre pendagli, dalla seconda si diparte un ornamen-to di forma allungata con striature incrociate; a sinistra, scena figurata con uomo e donna con-trapposti. Sotto le braccia: fila di volatili. Cintura ornata da cerchi concentrici e da rosoni. In bas-so: al centro, sei nastri pendenti, a sinistra volatili disposti in serie verticale e due animali più grandi,Sotto, elementi a disco; sul lato opposto scena figurata di personaggi armati di lancia. Faccia B: Collare formato da quadri campiti da svastiche e meandri su fasce verticali e orizzon-tali. Registro superiore: scena figurata con sei donne che avanzano. Registro inferiore: sette pendenti a doppi cerchi.Facce laterali: Filari continui.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 84, tavv. LXIV-LXV; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p.145, figg. 170-171; Nava M.L., Le stele daunie, Foggia 2001, pp. 16-17, figg. 6-7; Mazzei M., I Dauni, Archeolo-gia dal XI al V secolo a.C., Foggia 2010, p.120.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, pp. 187-188, tavv. CCCXIV-CCCXV; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle sco-perte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, pp. 61,64, figg. 73-74.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 158, tavv. CCXLII-CCXLIII; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, pp. 155-157, figg. 177-178; Nava M.L., Le stele dau-nie, Foggia 2001, p. 23, fig. 12; Mazzei M., I Dauni, Archeologia dal XI al V secolo a.C., Foggia 2010, p.125.

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Altezza 49 cmLarghezza 36 cmSpessore 5 cmFaccia A: Registro superiore: scena figurata con, da sinistra verso destra, quattro personaggi con alto copricapo conico, avvolti in un mantello, personaggio con lira, cinque donne con proba-bile cesto sul capo. Cintura a banda orizzontale continua, campita a reticolo, con elemento centrale sottostante a cerchielli inscritti, dal quale pendono quattro nastri affiancati da un grande disco a doppio cerchio per lato. Sotto la cintu-ra: due coppie di donne con vaso sul capo, a destra un personaggio maschile con lira e uno itifallico. Banda inferiore orizzontale decorata da riquadri campiti a motivi geometrici a doppi cerchi concentrici, inscritti in rombi.Faccia B: Bande laterali verticali e orizzontale inferiore decorate a riquadri campiti da tripli e doppi cerchi e da rombi. Registro superiore: volatili, cane e lepre in corsa. Cintura ornata da tripli cerchi concentrici, delimitati da linee spez-zate. Registro inferiore: serie di pendagli, scena figurata di caccia con personaggio maschile a braccia sollevate e volatile. Facce laterali: Tripli cerchi in serie verticali, con-tornati da linee spezzate.

Altezza 42,5 cmLarghezza 18 cmSpessore 3 cmSagoma con spalle molto rialzate a profilo ret-tangolare, collegate alla testa con elementi a ponte a sezione quadrangolare. Testa aniconica di forma allungata, realizzata in un unico blocco con la lastra.Faccia A: Collo cilindrico ornato da collana a tre fili. Bande laterali a riquadri quadrangolari, vertici segnati da doppi cerchi con foro centra-le e campiti con motivo geometrico a svastica elaborata. Al centro: coppia di fibule ad arco semplice e lunga staffa con bottone terminale; quella inferiore regge un pendaglio composito. In basso, tre nastri pendenti. Faccia B: Collare a riquadri rettangolari campiti a meandro. Fascia centrale e bande laterali deco-rate con analoghi motivi.Facce laterali: Tre serie di cinque cerchielli.

Altezza 25 cmLunghezza 13,5Spessore 3 cmSagoma con spalle rialzate a profilo rettangolare.Faccia A: Bande laterali a riquadri quadrangolari, campiti con motivi geometrici a svastica elabora-ta. Al centro: pannello rettangolare con coppia di fibule ad arco semplice e lunga staffa con bot-tone terminale; quella inferiore regge un doppio pendaglio a reticolo. Coppia di animali dal collo a serpentina, colorati di rosso e nero.Faccia B: Collare e fasce laterali verticali e oriz-zontale inferiore decorate come sulla faccia A. Al centro, parte finale di treccia fermata con tre elementi circolari. Sotto: personaggio piegato che indossa una probabile maschera animale, colorato di nero. Faccia laterale destra: In alto, motivo rettango-lare campito da segmenti orizzontali, poggiante su un elemento allungato con base squadrata, dipinto di nero.Faccia laterale sinistra: In alto, motivo quadran-golare poggiante su un elemento allungato con base quadrata, dipinto di nero.

Altezza 60 cmLarghezza 47 cmSpessore 7 cmFaccia A: Bande verticali e quella orizzontale inferiore decorate a riquadri distanziati, campiti da svastiche elaborate. In alto: estremità inferiore di cinque nastri pendenti dalla cintura, affiancati a destra e sinistra da due strette bande ornate da cerchietti, con due pendenti a triplo cerchio all’e-stremità inferiore. Sotto, scena figurata con due personaggi con copricapo, che si fronteggiano accomodati su sedili ad alto schienale e gambe sagomate; quello di destra ha una gamba solle-vata verso l’altro, che maneggia uno strumento allungato.Faccia B: In alto: parte inferiore di un quadrupe-de. Al centro: scena figurata con due guerrieri che si affrontano armati di elmo, scudo e lancia. Bande verticali destra e sinistra e orizzontale infe-riore decorate con motivi geometrici a meandro.Facce laterali: Serie di quadrati campiti da rombi.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 211, tavv. CCCLXX-CCCLXXI; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p.134, figg. 166-168; Nava M.L., Le stele daunie, Foggia 2001, p. 32, figg. 20-21.

Bibliografia: Mazzei M., Passeggiate archeologi-che, Foggia 2004, pp. 32-33.

Bibliografia: Inedita.

Bibliografia: Inedita.

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Altezza 125 cmLarghezza 52,8 cmSpessore 8 cmLa sagoma è larga, con spalle molto rialzate.Faccia A: Collare semicircolare costituito da riquadri quadrangolari alternati a trapezoidali, campiti da motivi geometrici a svastica elabo-rata. Braccia aperte verso il basso, con mani e avambracci probabilmente inguantati. Registro superiore: due fibule a lunga staffa con bottone terminale, arco decorato con apici laterali e pen-dagli, quello inferiore allungato e composito; sce-na figurata con due figure accovacciate. Bande laterali verticali decorate con doppi triangoli e riquadri campiti con quadrati e svastiche elabo-rate: da un riquadro a sinistra pende un doppio pendaglio circolare. Fascia centrale ornata da riquadro rettangolare con motivi a meandro. Registro inferiore: cinque nastri con un pendaglio a doppio cerchio per lato; banda orizzontale inferiore, a tre riquadri, decorata con motivi geo-metrici a svastica elaborata, inseriti in un doppio rettangolo.Faccia B: Collare circolare, bande laterali verticali e orizzontale inferiore con gli stessi motivi decorati-vi della faccia A. Registro superiore: scena figura-ta con personaggio centrale affinacato da due figure femminili con veste rnata ai bordi e capelli raccolti da un ferma treccia; sotto, un cavallo.Facce laterali: Serie verticali di rombi in rettango-lo, intervallate da rettangoli verticali inadorni.

Altezza 115 cmLarghezza 43 cmSpessore 7 cmSagoma slanciata, con spalle rettilinee. Collo cilindrico inornato.Faccia A: Collare rettangolare costituito da due serie orizzontali sovrapposte di riquadri e uno centrale collegato al pettorale, tutti campiti da cerchietti. Braccia e mani nude, aperte verso il basso. Petto: al centro il “kardiophylax” (o petto-rale); a sinistra, quadrupede a più teste e pesci; a destra, rondini e altri volatili. Sotto le braccia e da sinistra a destra: scena figurata con donna seduta di fronte a probabile telaio verticale. Sullo sfondo, figura femminile più piccola e volatili; personag-gio che martella.All’altezza della vita, in posizione trasversale leg-germente inclinata, una spada inguainata con puntale quadrangolare. Sotto: scena figurata con due cavalieri armati di lancia e personaggio maschile al centro; biga con personaggio con copricapo crestato, volatili e animali vari.Banda orizzontale inferiore decorata come il collare.Faccia B: Collare, bande laterali verticali e quella orizzontale inferiore decorate come la faccia A. Al centro: grande scudo a doppio bordo e decorato a losanghe; sospeso al collare da due fasce verticali sopra lo scudo; scena figurata con personaggi e animali; sotto, cani in corsa, lepre e volpe.Facce laterali: Serie verticali di rombi.

Altezza 90 cmLarghezza 39,7 cmSpessore 5,5 cmSagoma slanciata, con spalle rettilinee. Collo cilindrico inornato.Faccia A: Collare composto da due fasce orizzon-tali sovrapposte da ornati geometrici di losanghe e doppi cerchi puntinati. Braccia aperte verso il basso; avambracci e mani inadorni. Petto: al cen-tro il “kardiophylax” decorato lungo il bordo e in prossimità degli spigoli; a sinistra, animali fantasti-co, a destra un volatile. All’altezza della vita ed in posizione orizzontale, spada inguainata in fodero quadrangolare. Sotto, scena figurata con due cavalieri, uno dei quali in piedi sul cavallo. Bordo inferiore definito da una fascia di quattro riquadri, campiti da cerchi concentrici delimitati da linea spezzata continua.Faccia B: COllare costituito da tre riquadri campiti da cerchietti e doppi cerchi, delimitati da linea spezzata continua. Bande laterali e orizzontale inferiore definite da motivi a doppi cerchi inscritti in rombi. Al centro: scudo circolare con bordatura a doppi cerchi, decorato con dodici losanghe in-tervallate da cerchielli. Sotto: scena figurata con personaggio in piedi sul cavallo all’inseguimento di un animale.Facce laterali: cerchietti e doppi cerchi puntinati, variamente disposti.

SALA 2- PIANO TERRA4 stele e 3 teste maschili

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 159, tavv. CCXLVI-CCXLVII; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p. 120, figg. 153-154; Nava M.L., Le stele daunie, Foggia 2001, pp.18-19, fig. 8-9; Mazzei M., I Dauni, Archeologia dal XI al V secolo a.C., Foggia 2010, p.123.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 157, tavv. CCXXXVIII-CCXXXIX.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 136, tavv. CLXXVIII-CLXXIX; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p. 115, figg. 146-148.

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Altezza 21,5 cmLarghezza 8,5 cm

Testa iconica. Forma ovale.Sopracciglia, occhi e bocca incisi; naso e orec-chie a rilievo; collo ornato collana a piccoli pen-dagli.Alto copricapo di forma conica.

Altezza 19,7 cmLarghezza 17 cmTesta iconica. Forma ovale. Sopracciglia e occhi profondamente incisi. Naso a rilievo.Copricapo piatto, con probabili elementi di sostegno laterali; sulla fronte, fascia orizzontale di colore nero.

Altezza 59 cmLarghezza 39 cmSpessore 6,5 cmFaccia A: collo inadorno. Collare rettangolare decorato con riquadri a meandro e cerchietti in-scritti in rombi. Braccia aperte verso il basso. Mani e avambracci inadorni. Petto: “kardiophylax” collegato al collare. All’altezza della vita, spada inguainata posta in senso orizzontale; negli spazi liberi, volatili e animali fantastici.Faccia B: Collo e collare come nella faccia A. Banda verticale laterale destra a riquadri con motivi geometrici come sulla faccia A; scudo decorato a losanghe. Al di sopra: scena figurata con personaggio maschile a braccia sollevate e volatili.Facce laterali: Serie verticali di rombi

Altezza 19,5 cmLarghezza 8 cmTesta iconica. Forma allungata, alta acconciatu-ra troncoconica, con leggere strinature indicanti i capelli. Occhi e capelli incisi, naso a rilievo.Alla base della capigliatura, ai due lati della testa, residui di elementi a ponte che probabilmente fissavano la testa ai rialzi delle spalle della stele corrispondente.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 171, tavv. CCXXVI-CCXXVII; Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p. 36, figg. 29-30.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 180, tav. CCXCVIII (889); Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p. 49, figg. 52-53; Nava M.L., Le Stele Daunie, Foggia 2001, p. 23, fig. 12; Mazzei M., I Dauni, Archeolo-gia dal IX al V secolo a.C., Foggia 2010, p.119.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 142, tav. CCII (626); Nava M.L., Le Stele Daunie, Foggia 2001, p. 27, fig. 14a.

Bibliografia: Nava M.L., Stele daunie I, Firenze 1980, p. 155, tav. CCXXXIII (727); Nava M.L., (a cura di), Le stele della Daunia, dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano 1988, p. 76, figg. 103-104; Nava M.L., Le Stele Daunie, Foggia 2001, p. 10, fig. 4; Mazzei M., I Dauni, Archeologia dal IX al V secolo a.C., Foggia 2010, p.119.

Page 11: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

5- Il contesto: lo stato di fattoIl contesto: lo stato di fattoPalazzo Altemps

Per poter organizzare il materiale e dare un filo logico alla mostra è necessario conoscere il contesto ed il luogo in cui si svolgerà.Il palazzo deve il suo nome al cardinale proveniente dall’Alto Tirolo, Marco Sittico Altemps, che lo acqui-stò nel 1568 eleggendolo a sua dimora romana. L’edificio ospita importanti collezioni di antichità e una significativa raccolta di opere egizie. Nelle sale ancora in parte affrescate è possibile ammirare sculture greche e romane appartenute nei secoli XVI e XVII a varie famiglie della nobiltà romana. Il nucleo più consistente è costituito dalla collezione Boncompagni Ludovisi, insieme alle collezioni Mattei e Del Drago e da alcune opere d’arte della famiglia Altemps. Sono inoltre visibili singoli esemplari prove-nienti da diverse collezioni. Le sculture sono presentate secondo il gusto antiquario per l’ostentazione dei capolavori dell’antichità propria di quel tempo.Le statue sono state restaurate nei secoli XVI e XVII con integrazioni eseguite da eccellenti scultori dell’epoca quali Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi e Ippolito Buzio. La sezione dedicata alla raccolta egizia costituisce una delle più significative testimonianze sulla diffu-sione dei culti egizi a Roma. La visita del Palazzo si svolge su due piani disposti intorno ad un bellissimo cortile decorato da una fontana monumentale. L’edificio conserva parte degli affreschi e delle decora-zioni originari che si possono ammirare soprattutto nella loggia dipinta e nella chiesa dedicata a papa Sant’Aniceto. Al di sopra del fabbricato svetta l’altana, una torre-belvedere sormontata dallo stambec-co rampante, stemma della famiglia Altemps.Il palazzo si trova nel Campo Marzio a due passi da Piazza Navona.Le due sale su cui si svolgerà il progetto di allestimento sono quelle adibite alle mostre temporanee, su due livelli differenti (piano terra e primo piano).

PIANO TERRA- SALA 2PRIMO PIANO- SALA 1

Sale di competenza

Percorso sale museo

Page 12: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

20.2

6

7.12

20.4

3

7.22

Passaggio della rete elettrica e prese elettriche esistenti.

Durante il sopralluogo al museo abbiamo osservato la disposizione della rete elettrica visibile grazie a delle piastrine a terra, posizionate laddove c’è l’attacco alla corrente elettrica.Inoltre siamo state informate che le piastrine a pavimento rappresentano l’attacco elettrico per la sala corrispondente al piano superiore.

Illuminazione diurna ed illuminazione esistente

Sempre durante il sopralluogo abbiamo constatato la presenza di 4 finestre per ogni sala ed un’illumina-zione generale esistente.Al primo piano, agganciati al soffitto a cassettoni ed in fondo alla sala, sono presenti quattro faretti che illuminano la parete corta.Al piano terra, invece, il soffitto è a volta e l’illuminazione esistente consiste in due faretti disposti al cen-tro del soffitto, uno all’inizio e l’altro alla fine della stanza.

2.58

2.70 1.

62

1.41 1.76

3.09

2.19

3.20

1.74

1.52

3.63

2.70

2.70

2.77

Prese

Rete impiantistica

Illuminazione artificiale

Illuminazione naturale

20.26

5.50

8.94

7.12

5.50

Sezione longitudinale del primo piano

Primo piano Piano terra

Primo piano Piano terra

SEZIONI DELLE SALE

Sezione trasversale del primo piano

21.855.

50

7.68

5.50

6.99

Sezione longitudinale del piano terra Sezione trasversale del piano terra

Page 13: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

Il percorso espositivo6- Il percorso espositivoLa nostra esposizione parte, come l’attuale, dal primo piano e poi prosegue al piano terra.Abbiamo deciso di dare il benvenuto ai visitatori posizionando il pezzo vedetta appena si entra al primo piano. L’esposizione si articola secondo questo criterio: 7 pezzi al primo piano, ed altrettanti al piano terra.

La logica del nostro percorso espositivo segue il tema della mostra: il mare.Infatti abbiamo progettato un percorso a zig zag posizionando le stele sfalsate e progettando un percor-so a terra per far seguire ai visitatori il giusto ordine di esposizione, facendoli girare attorno al reperto

Per completare lo studio sul percorso espositivo e sulle sale, è necessario calcolare anche il flusso di persone che contemporaneamente può assistere alla mostra ed il numero di persone che la sala può contenere permettendo la visione a pieno dei reperti.I dati su cui ci siamo basate per effettuare questo calcolo ci sono stati messi a disposione dalle professo-resse e provengono dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Standard mq/visitatoremq

30- 100

Considerando questi dati, e l’area delle due stanze (140 mq) occupate dall’allestimento, abbiamo cal-colato che la capienza è di 15-20 visitatori a volta.

7.12

20.2

6

7.20

20.4

3

7.12

20.2

6

7.20

20.4

3

PRIMO PIANO- SALA 1 PIANO TERRA- SALA 2

Percorso progettato ideale di osservazione dei reperti.

7.12

20.2

6

7.20

20.4

3

Persone che possono essere contenute in cia-scuna sala (nell’esempio: 18 persone a sala).

Page 14: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

I dispositivi di supporto7- I dispositivi di supportoIL CONCEPT

Il concept per i supporti dei reperti è nato spontaneamente pensando al mare: le onde, l’acqua traspa-rente ed il potere di galleggiamento.Dopo studi sul peso dei reperti e sulla fattibilità materica siamo approdate al PMMA o al policarbonato che, essendo trasparenti ed anche resistenti, rendono al meglio l’idea di galleggiamento nell’acqua. Dopo attente analisi siamo arrivate alla conclusione di utilizzare il policarbonato (PC) perchè il PMMA è troppo fragile. In aggiunta alla struttrura (per conferire resistenza e sicurezza) abbiamo introdotto degli elementi in acciaio per reggere meglio le stele.

A supporto del nostro concept abbiamo riscontrato alcuni esempi fatti da designers prima di noi: per esempio gli allestimenti del Gruppo Fallani.

Il nostro supporto per le stele è composto da due pezzi principali: la struttura principale in policarbonato trasparente ed il pezzo in acciaio di lunghezza e larghezza variabile nel quale si inseriscono le stele.

SCHIZZI IDEATIVI

Page 15: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

varia

bile

variabile

100

500

scala 1:10

RR4.43

RR2.23

RR7.98

100.00

320.00

340.

00

25.0

0

100.

00

320.

00

100.

00

800.00

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N L

A V

ERSI

ON

E D

IDA

TTIC

A D

I UN

PR

OD

OTT

O A

UTO

DES

K

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N LA

VERSIO

NE D

IDA

TTICA

DI U

N PR

OD

OTTO

AU

TOD

ESK

STRUTTURA IN POLICARBONATO (piena)SCALA 1:10

500.00

100.

00

da 135.00 a 528.00 da 3

0.00

a 8

0.00

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N L

A V

ERSI

ON

E D

IDA

TTIC

A D

I UN

PR

OD

OTT

O A

UTO

DES

K

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N LA

VERSIO

NE D

IDA

TTICA

DI U

N PR

OD

OTTO

AU

TOD

ESK

Pezzo di acciaio da incollare al supporto trasparente e adattato ad ogni stele.

ASSEMBLAGGIO

- Parallelepipedo metallico incollato con resine al supporto trasparente.- Piedini di gomma inseriti negli incavi appositi del supporto.

Page 16: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

400.00200.00

400.00

200.

00

85.0

085

.00

1500

.00

3.00185.00185.00

scala 1:10

SUPPORTI PER TESTE

Anche i supporti per le teste sono realizzati nello stesso modo di quelli per le stele: policarbonato per iniezione. Hanno un cilindro centrale nel quale si inseriscono le teste. A differenza dell’altro che è pieno, questo è cavo perchè deve sopportare meno peso.

SCALA 1:10

Abbiamo inoltre progettato un dispositivo ad anello metallico che circonda la stele e la palina, in modo tale che nessuno possa toccare i reperti e quindi vederli ad una distanza adeguata.Per quanto riguarda il materiale, anch’esso è in acciaio. Questo anello è molto poco ingombrante, alto solo 5 cm, proprio per delimitare la zona della stele ed evitare che i visitatori si avvicinino troppo.

Page 17: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

In tubolare di acciaio è il supporto per le tende; infatti, dopo varie riflessioni, abbiamo deciso di oscura-re le sale con delle tende chiare di tessuto, rette appunto da questi supporti che rimandano all’onda, essendo la loro struttura ondulata.SCALA 1:20

150.

0050

.00

R12

00.0

0

R1000.00

R100

0.00

R1200.00

2200.00

2000.00

4000

.00

50.0

0

CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N L

A V

ERSI

ON

E D

IDA

TTIC

A D

I UN

PR

OD

OTT

O A

UTO

DES

KCREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

CR

EATO

CO

N LA

VERSIO

NE D

IDA

TTICA

DI U

N PR

OD

OTTO

AU

TOD

ESK

Page 18: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

IL MATERIALE: POLICARBONATO (PC) Valore Unità Tipo di provaCARATTERISTICHE FISICHEDensità 1,2 g/cm3 ISO 1183-1Assorbimento di umidità 0,15 % ISO 62-4Indice di rifrazione 1,586 – ISO 489CARATTERISTICHE MECCANICHETensione di snervamento › 60 MPa ISO 527-2/1B/50Allungamento allo snervamento 6 % ISO 527-2/1B/50Resistenza alla trazione › 60 MPa ISO 527-2/1B/50Allugamento alla rottura › 70 % ISO 527-2/1B/50Modulo di elasticità 2.400 MPa ISO 527-2/1B/1Sollecitazione limite di flessione circa 90 MPa ISO 178Resistenza agli urti Prova Charpy senza intaglio senza rottura kJ/m2 ISO 179/1fU Prova Charpy con intaglio circa 11 kJ/m2 ISO 179/1eA Prova Izod con intaglio circa 10 kJ/m2 ISO 180/1A Prova Izod con intaglio1) circa 70 kJ/m2 ISO 180/4A

CARATTERISTICHE :• Infrangibile;• Leggero, oltre ad avere un peso specifico abbastanza basso, la sua resistenza meccanica per-mette di utilizzare spessori minimi;• È autoestinguente;• Molto trasparente e protetto ai raggi UV;• Facile da lavorare con sezionatici e frese, può essere piegato a freddo fino ad un massimo di 5 mm di spessore.DIFETTI:• Più costoso del PMMA;• Minor resistenza agli strisci.Materiale: PC, policarbonatoTipo di produzione: estruso e calandratoEsecuzione: fogli di protezione sui due latiDensità: 1,20 g/cm³Colore: chiaro trasparenteTemperatura d’esercizio: da -60 a +120 °CTemperatura d’esercizio per brevi periodi: +135 °CFormato standard: 2050 x 1250 mmCaratteristiche: elevata resistenza meccanica, resistenza agli urti, ottima stabilità termica, buona resi-stenza alle intemperie, buone qualità ottiche PRODUZIONE

Per quanto riguarda il processo di produzione/lavorazione dei nostri supporti in PC, abbiamo ipotizzato di effettuarla tramite lo STAMPAGGIO AD INIEZIONE, facendo gli opportuni accorgimenti per l’alloggio dei piedini e degli elementi in acciaio.

I piedini sono regolabili ed in gomma antivibrazione, incollati con resine al supporto.

PARTI METALLICHE: ACCIAIO BASSO-LEGATO

Gli acciai basso-legati presentano maggiore resistenza all’abrasione, più elevata tenacità e migliore resistenza alle alte temperature rispetto agli acciai al solo carbonio. Possono essere trattati termicamente e sono utilizzati per applicazioni in cui siano richieste durezza e resi-stenza. Valore Unità CARATTERISTICHE TECNICHEDensità 7.8- 7.9 Mg/m3 Modulo elastico 201.217 GpaAllungamento 3-38 %Tenacità a frattura 14-210 MPa x m1/2Durezza Vickers 140- 700 HVLimite elastico 245-2255 MpaTemperature di servizio -70- 660 °CPrezzo 0.40- 0.90 $/kg

CARATTERISTICHE • Eccezionalmente resistente• Rigido e resistente• Relativamente economico

PRODUZIONEParallelepipedo cavo (per l’alloggio della stele) prodotto per forgiatura.

Gruppo FallaniVilla Agostani o del Sacro Cuore - Capo di Ponte (BS)

PC in fogli ( www.neoneuropa.net)

Rappresetazione stampaggio ad iniezione (www.ennegisrl.it)

Page 19: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

I dispositivi di comunicazione interna8- I dispositivi di comunicazione interna

Per quanto riguarda i dispositivi di comunicazione interna alla mostra, ne abbiamo progettati tre:le paline con le descrizioni delle stele, i pannelli con le immagini stampate a rilievo per i non vedenti ed i banner informativi di ingresso, prosecuzione della mostra.Il materiale delle paline (trasparenti come i supporti) è il policarbonato.

SCHIZZI IDEATIVI

Page 20: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

Palina in PC informativa con descrizioni in italiano, inglese e braille.

scala 1:10

45°

1300

.00

400.00

400.00

3050

.00

2000.00

2200.00

50.0

0

150.

00

00.0

001

R

R12

00.0

0

R1200.00R1000.00

Pannello ondulato informativo/con immagini in FOREXSCALA 1:20

Page 21: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Stele daune VII-VI sec. a.C.

INGRESSO MOSTRA

EXHIBITION ENTRY

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Stele daune VII-VI sec. a.C.

La mostra prosegue al piano inferiore

The exhibition continues downstairs

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Stele daune VII-VI sec. a.C.

INGRESSO SALA 2

ENTRY ROOM 2

Banner di ingresso nella sala al piano terraBanner di ingresso alla mostra (primo piano). Banner lungo le scale

BANNER informativi di ingresso e prosecuzione della mostra realizzati in pannelli di FOREX adatti per la stampa

11

00

400

Scherda tecnica UCIESSE

Page 22: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

8.1- La pavimentazione

Dato che il nostro progetto includeva anche un percorso a terra che segnasse l’andamento delle onde e del percorso di visita ideale, abbiamo deciso di utilizzare la moquette e porla sopra il pavimento esi-stente.Ci è sembrata una scelta migliore perchè in questo modo il percorso è integrato già nella moquette (viene prodotta così con il percorso non da applicare) piuttosto che produrre un adesivo ed attaccarlo al pavimento; in una mostra temporanea è sempre meglio non incidere troppo sulla struttura esistente e quindi la moquette, essendo rimovibile e prodotta in rettangoli, è la soluzione più adatta.Moquette color sabbia con percorso in blu. Quattro rotoli rettangolari da 10,5 x 3,6 m.

Primo piano- SALA 1 Piano terra- SALA 2

Moquette color sabbia. ( www.architonic.com)

PROPRIETA’:-Riduzione del rumore: le moquette sono particolarmente indicate per ammortizzare i rumori. Assorbono efficacemente i rumori d’impatto e riducono la trasmissione dei rumori nell’ambiente. Più il tappeto è spesso, migliore è il suo effetto insonorizzante. - Fissazione della polvere - Risparmio energetico - Calo d’infortuni - Antistaticità - Comfort

Piano terra- SALA 2

Primo piano- SALA 1

Page 23: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

L’illuminotecnica9- L’illuminotecnica

Dopo il seminario di illuminotecnica tenuto dall’ Arch. Giuliani, abbiamo iniziato a pensare all’illuminazio-ne della nostre sale.Grazie a tutte le informazioni a noi fornite (flusso luminoso, tipi di illuminazione e apparecchi vari), ci sia-mo mossi per trovare gli apparecchi e la giusta luce.Come prima mossa abbiamo deciso di oscurare le finestre con delle tende agganciate a pannelli da noi appositamente progettati: abbiamo scelto questo metodo anche grazie ai consigli dell’Architetto, in quanto nelle mostre temporanee è solito oscurare le sale.In seguito abbiamo deciso di eliminare i faretti già esistenti al museo (illuminazione diffusa).L’effetto che vorremmo ottenere è quello di oscurità diffusa nella sala, ad eccezione dell’illuminazione d’accento sulle stele in modo da farle spiccare dal buio. Per quanto riguarda pareti e pannelli con im-magini e scritte la nostra scelta ricade su un’illuminazione diffusa a zone, perchè vorremmo mantenere l’oscurità ma permettendo ai visitatori di vedere chiaramente le illustrazioni, immagini e scritte sugli altri dispositivi.

9.1- Criteri di progettazione per gli spazi espositivi

La nostra scelta è ricaduta su questo tipo di illuminazione perchè ci sembrava la più adatta sia ai nostri dispositivi e sia a rendere più chiare e visibili le stele e le teste che sono il pezzo chiave della mostra, riflet-tendo quindi l’attenzione soprattutto sui reperti lasciando il resto della sala più oscurata.

Page 24: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

9.2- Progetto per l’illuminazioneILLUMINAZIONE D’ACCENTO- STELEPer comprendere quali apparecchi e con quale intensità ci servissero abbiamo effettuato un calcolo di illuminotecnica.Scelto il nostro faretto che punta sulle stele e conoscendo i lux (E) ed il diametro del faretto a distanza di 1 m dalla stele. Per calcolare i lux che a noi servono per il progetto dobbiamo dividere i lux del faretto a distanza 1m per il quadrato dell’altezza che ci serve.Per quanto riguarda il nostro progetto la distanza tra la fonte luminosa ed il baricentro della stele è di 4m, quindi: 4800 sono i lux a distanza 1 m ed il quadrato dell’altezza che ci serve è 4x4= 16.4800/16 = 300 lux.A 4 mt, quindi, il nostro apparecchio dovrà avere l’intensità di 300 lux per ogni faccia della stele.

4000

3912

811

2527

3912

800

3096

ILLUMINAZIONE DIFFUSA- A ZONEPer l’illuminazione a zone (sul pannello e sulle pa-reti) abbiamo voluto utilizzare dei wallwasher che permettono una chiara visione senza però distrarre l’attenzione dai reperti.Infatti sono utilizzati per mostrare le immagini su pa-rete dei luoghi dauni e le stampe a rilievo sui pan-nelli.

www.erco.com

Sezione longitudinale e trasversale del primo piano con apparecchi inseriti.

Sezione longitudinale e trasversale del piano terra con apparecchi inseriti.

Page 25: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

(B) Per quanto riguarda l’illuminazione delle pareti sulle quali verranno poste delle immagini riguardanti il porto e parti di scritte di storia e descrizione, abbiamo optato per dei wall washer che si attaccano anch’essi alla struttura del nostro binario.In questo caso abbiamo fatto affidamento sul sito ERCO e trovato lì l’apparecchio CANTAX wall washer con lente.

12834

115 19

0

LED

75572.000 BiancoLED 12W 1140lm 3000K bianco caldoDALIVersione 3Lente Spherolit wallwash

Descrizione del prodottoCorpo e braccio: fusione di alluminio,verniciata a polvere. Orientabile da0° a 90°. Braccio girevole di 360° sultransadapter DALI. Passaggio internodei cavi.ERCO transadapter DALI per binarioelettrificato DALI: materiale sintetico.Componentistica DALI.Modulo LED: LED ad alta potenza sucircuito stampato a nucleo metallico.SDCM<2. CRI>90. L80/B10 50000h.Collimatore ottico in polimero ottico.Cornice: materiale sintetico, verniciato.Peso 0,75kgLMF E

MontaggioBinario elettrificato DALI ERCOHi-trac Binario elettrificato DALI

Erzeugt mit dem DocScape Publisher, Regelwerk $Rev: 29667 $, am 2013-11-9 um 05:39

Cantax Wallwasher con lentecon LED

ERCO Illuminazione S.r.l.c/o Edificio SediciViale Sarca 336 F20126 MilanoItalyTel.: +39 02 365 872 84Fax: +39 02 643 [email protected]

ERCO Lighting AGTrottenstrasse 78037 ZürichSwitzerlandTel.: +41 44 215 28 10Fax: +41 44 215 28 [email protected]

Ambiente tecnico locale: 230V/50HzCi si riserva il diritto di apportare modi-fiche tecniche e formali.Edizione: 07.11.2013Versione attuale sottowww.erco.com/75572.000

1/3

(D) Il pannello sul quale andremo a stampare descrizioni ed immagini sarà illuminato con il sistema della DGA chiamato PRISMA applique, disponibile in varie modalità di aggancio ed a LED.

9.3- Dettagli e soluzioni tecniche dei dispositivi

(A) Facendo dei semplici calcoli di illuminotecnica, abbiamo visto che la H tra sorgente luminosa e baricentro della stele era di 4 metri, quindi avevamo bisogno di uno spot che, all’altezza di 4 metri e con un’inclinazione di 40° fornisse ad ogni faccia della stele 300 LUX.Infatti, per dare una chiara visione dei dettagli serve un’illuminazione d’accento di 300 LUX, e noi, trami-te il sito DGA.it, abbiamo trovato l’apparecchio che fa al caso nostro: il sistema di faretti EOS 25-40 B.La struttura portante è un binario elettrificato (18 m x 4 m) quadrangolare sospeso tramite cavi di acciaio ai ganci presenti sui soffitti delle sale.

EOS 25-40 B

IP67

000 gr

ECO Energy Saving

IP40

2300 gr

Apparecchio in classe IClass I luminaire

Binario a soffittoCeiling mounting track

Binario a pareteWall mounting track

25W110-240 Vac

FINISHING

LED COLOUR

7A0929. _ _

740929. _ _

750929. _ _

Fotometrie Photometricspage 545

RIFLETTORE 15°15° REFLECTOR

RIFLETTORE 40°40° REFLECTOR

RIFLETTORE 60°60° REFLECTOR

40W110-240 Vac

7A0932. _ _

740932. _ _

750932. _ _

Apparecchio orientabile, a binario, da interno. Ido-neo per illuminazione generale di grandi ambienti e aree commerciali. Ottica antiabbagliamento Visual Comfort, con sorgente luminosa arretrata.

Fornito con attacco a binario Eurostandard.

Adjustable track mounting spotlight, for indoor use. Suitable for general lighting of large places and commercial areas. Low glare optic “Visual Comfort”, with recessed light source.

Provided with Eurostandard track connector.

Ø120

207

40

200

146

+/- 355

+/- 355

80

OrientabileAdjustable + / - 2

Apparecchio a LED con alimentazione integrataLED fixture with built-in driver

RIFLETTORE Emissione diffusaREFLECTORdiffuse emission

Sistema antiabbagliamento VISUAL COMFORTVISUAL COMFORT ensured by a low glare system

Garanzia 5 anniFive years guarantee

Montaggio a soffitto e pareteSurface mountingDisponibile anche in versione parete / soffitto pag. 166Available also for surface mountingpage 166

BINARIOTRACK

ACCESSORIES

Accessori binario vedi pag. 267

Accessories for trackspage 267

Alto indice di resa cromatica CRI 90 3000K (W)High colour rendering index

FINISHING LED COLOUR

3 GrigioGrayNeroBlackBiancoWhite

47

69

Bianco 3000 KWhiteBianco 4000 KWhite

Y Bianco 2700 KWhite

W Bianco 3000 KWhite CRI 95CRI 90

254

INTERNO - APPARECCHI A BINARIOINDOOR - TRACK FIXTURES

(C) Cavo in acciaio per sospensione del binario.Dispone di due ganci, uno per il soffitto (si attacca ai ganci preesistenti sul soffitto a cassettoni sopra e sul soffitto a volta sotto) e uno per l’attacco al binario.Lunghezza variabile.

Page 26: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

Primo piano- SALA 1 Piano terra- SALA 2

Page 27: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

Piano terra- SALA 2

Primo piano- SALA 1

Page 28: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

I dispositivi di comunicazione esterna10- I dispositivi di comunicazione esterna

Per creare i dispositivi di comunicazione esterna alla mostra, abbiamo utilizzato un elemento comune: la rappresentazione del nostro pezzo vedetta ed in particolare la barca.In questo modo abbiamo ottenuto brochure, biglietti da visita e locandine che rimandassero direttamente al tema della mo-stra.

Museo Nazionale Romano

Palazzo Altemps

01/05/2014- 30/09/2014

Ingresso Intero 10,00

Ingresso ridotto 6,00 Orario:tutti i giorni 10.00- 19.00

La civiltà dauna e i popoli marittimi

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Museo Nazionale RomanoPalazzo Altemps

01/05/2014- 30/09/2014

Ingresso Intero 10,00Ingresso ridotto 6,00

Orario:tutti i giorni 10.00- 19.00

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Museo Nazionale RomanoPalazzo Altemps

01/05/2014- 30/09/2014

Ingresso Intero 10,00Ingresso ridotto 6,00

Orario:tutti i giorni 10.00- 19.00

La civiltà dauna e i popoli marittimi

Museo Nazionale RomanoPalazzo Altemps

01/05/2014- 30/09/2014

Ingresso Intero 10,00Ingresso ridotto 6,00

Orario:tutti i giorni 10.00- 19.00

Museo Nazionale Romano

Palazzo Altemps

01/05/2014- 30/09/2014

Ingresso Intero 10,00

Ingresso ridotto 6,00 Orario:tutti i giorni 10.00- 19.00

La civiltà dauna e i popoli marittimi

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STELE DAUNE

VII- VI sec. a.C.

Page 29: Progetto di allestimento di due sale presso "Palazzo Altemps"

BibliografiaBibliografia

- Inquadramento storico:Mazzei M., Tunzi A. M.. (2006). Gargano antico. Testimonianze archeologiche dalla Preistoria al Tardoantico, Foggia.Nava M. L.. (1988). (a cura di). Le stele della Daunia. Dalle scoperte di Silvio Ferri agli studi più recenti, Milano.Giannelli G.. Coloni Greci nella Daunia tra VIII e V secolo a.C.Toniamoli N.. (2000). Il castello di Manfredonia: esiti delle ultime ricerche, in Siponto e Manfredonia nella Daunia, Atti del V Con-vegno di studi (Manfredonia, aprile 1999), Manfredonia, pp. 276-293.Nava M.L..(2001). Le stele daunie, Foggia.

- Motivazione della mostra:Giannelli G.. Coloni Greci nella Daunia tra VIII e V secolo a.C.Nava M.L..(2001). Le stele daunie, Foggia.

- Catalogo Pagine di pietra, catalogo mostra Camera dei Deputati.

- Contesto:http://archeoroma.beniculturali.it/musei/museo-nazionale-romano-palazzo-altemps.

-Dispositivi di supporto:www.neoneuropa.netwww.gruppofallani.it

-Dispositivi di comunicazione:www.architonik.com

-Illuminotecnica:-www.erco.com-www.DGA.it