progetti - iccarlolevimaniace.gov.it · progetti progetto accoglienza “scuola dell’infanzia”...
TRANSCRIPT
PROGETTI
PROGETTO
ACCOGLIENZA
“Scuola dell’infanzia”
FINALITÀ
L'obiettivo del progetto è di rendere piacevole l’ingresso o il ritorno a scuola dei
bambini, superare quindi serenamente la paura della separazione e la lontananza
dall’ambiente familiare, ma anche instaurare o consolidare amicizie, favorire la
graduale comprensione dei ritmi della vita scolastica e consentire una sempre
maggiore autonomia negli spazi della scuola. Coinvolge tutti i bambini e le insegnati
fin dal primo giorno di scuola.
DESTINATARI
Alunni
Genitori
Docenti
Collaboratori Scolastici
Assistente
OBIETTIVI
FORMATIVI
Rafforzare l’ identità personale e l’ autostima. Vivere in modo equilibrato i propri
stati affettivi;
assumere regole di comportamento sociale;
istaurare prime relazioni comunicative;
vivere l’ ambiente scolastico come positivo ed accogliente.
COMPETENZE
DA ACQUISIRE
Accettare di stare a scuola senza i genitori
Conoscere il nome dei compagni e degli adulti
Farsi conoscere dagli altri
Essere disponibile a giocare ed a conversare con tutti gli altri bambini
Maturare l’ autonomia legata all’ uso dei servizi igienici, alla fruizione dei
pasti ed al riordino del materiale usato
Rispettare il proprio turno durante le attività
Verbalizzare semplici richieste
Comprendere semplici messaggi
Sapersi muovere con disinvoltura nell’ ambiente scolastico
Utilizzare gli spazi secondo la funzione alla quale sono destinati.
ATTIVITÀ
Giochi all’aperto, canzoncine mimate, girotondo; presentazione dei bambini
per nome durante la conversazione; drammatizzazioni;
visita alla scuola dei nuovi iscritti, accompagnati dai genitori;
attività di vita pratica e quotidiana, giochi imitativi, canzoncine e filastrocche;
guida alla conoscenza degli ambienti scolastici;
scambi verbali: adulto - bambino, bambino-bambino;
ascolto di semplici racconti;
verbalizzazione delle proprie esperienze da parte di ciascun bambino;
attività di vita scolastica;
percorsi per osservazione e localizzazione nello spazio-ambiente di persone,
oggetti e servizi;
guida all’accettazione da parte del bambino del nuovo ambiente e del
personale che in esso opera.
TEMPI
t utto il mese di settembre.
Il Progetto Accoglienza prevede l’inserimento graduale dei bambini con un
orarioflessibile che dia modo di abituarsi ai ritmi della giornata scolastica, fino al
raggiungimento della frequenza.
SPAZI
Utilizzo delle sezioni, e di tutti i spazi interni ed esterni alla scuola.
MODALITA’ DI
VERIFICA
La valutazione dei bambini verrà effettuata attraverso osservazioni conversazioni,
verbalizzazione delle esperienze vissute
PROGETTO USCITE DIDATTICHE
“Scuola dell’infanzia”
DESTINATARI Tutti gli alunni delle tre fasce di età della scuola dell’infanzia dell’Istituto
Comprensivo “C. Levi”
RISORSE UMANE Docenti, personale ATA della scuola dell’infanzia dell’Istituto
Comprensivo “C. Levi”
FINALITÀ Educare i bambini ad esplorare e conoscere le caratteristiche
stagionali dei mutamenti della natura e dei conseguenti
adattamenti degli esseri viventi, animali ed uomini.
OBIETTIVI SPECIFICI Osservare ed esplorare l’ambiente naturale;
Cogliere le caratteristiche e gli aspetti della stagionalità;
Riconoscere colori e suoni legati alle stagioni;
Scoprire mutamenti della natura nell’alternarsi delle stagioni;
Rilevare i cambiamenti della natura e del comportamento degli
esseri viventi: animali, piante e uomini;
Cogliere le modificazioni dell’ambiente naturale;
Conoscere e denominare la frutta di stagione;
Percepire gli effetti della stagionalità sugli animali: letargo e
migrazione;
ATTIVITA’ Conoscenza dei luoghi da visitare attraverso ricerche di informazioni
effettuate con l’utilizzo di materiale cartaceo (libri, riviste, depliants, ..) o
multimediale
METODOLOGIA • Realizzare una regia equilibrata per guidare il bambino nel processo di
conoscenza di sé e l’ambiente naturale che lo circonda;
• Evitare l’artificiosità ed il didatticismo, privilegiando come modalità
d’apprendimento e conoscenza l’esplorazione e la ricerca, il fare del
bambino e le sue esperienze a contatto diretto con i mezzi di
comunicazione, i materiali e l’ambiente;
• Creare un clima sociale positivo che faciliti la vita di relazione;
• Elaborazione grafica degli elementi stagionali;
• • Scomposizione delle storie in sequenze temporali;
SPAZI Interni ed esterni
Uscite sul territorio
TEMPI Tutto l’anno.
VALUTAZIONE Rilevazione del grado di soddisfacimento delle visite effettuate mediante
conversazioni.
PRODOTTO FINALE Filmati , materiale fotografico, cartellonistica relativi ai luoghi visitati da
pubblicare sul sito della scuola.
DAL GRANO……ALLA FANTASIA DEI PICCOLI: ARTISTI, SCRITTORI, SCIENZATI,
MATEMATECI, CUOCHI
Denominazione progetto
Continuità
Priorità cui si riferisce Definizione di un sistema di orientamento
Finalità Il progetto continuità vuole realizzare un vero
ponte di esperienze condivise e una continuità
formativa che accompagni l’alunno nel
passaggio ai diversi ordini di scuola. Questo
passaggio rappresenta un momento delicato che
necessita di supporto e attenzione, pertanto il
progetto continuità, per ciò che concerne i
docenti, vuole promuovere e favorire
esperienze di interazione didattica che seguano
principi e modalità di continuità e
verticalizzazione; per quanto riguarda gli
alunni, invece, il progetto intende rispondere
alla necessità di essere accompagnati e seguiti
nel percorso scolastico evitando, così, fratture
tra i vari ordini di scuola.
Le stesse iniziative di ACCOGLIENZA
attivate all’inizio dell’anno scolastico
rispondono a questa finalità.
Destinatari Alunni delle classi I scuola primaria e 5 anni
della scuola dell’infanzia, classi V scuola
primaria e I scuola secondaria di primo grado
Attività Per gli alunni: la continuità Scuola
dell’Infanzia-Scuola Primaria si concretizza
nell’attivazione di laboratori didattici, grafico-
pittorici e pratico-manuali che vedono
“lavorare insieme” gli alunni delle sezioni dei
bambini di 5anni e delle prime classi della
scuola primaria.
La continuità con la scuola Media di 1° grado
vede coinvolti gli alunni delle classi V SP, i
quali accompagnati dai docenti effettueranno
attività didattiche frontali e laboratoriali, visite
guidate in loco (presso l’Istituto Alberghiero)
che gli permetteranno di sviluppare il tema
“Dal grano al…”
Per i docenti: la FS per la Continuità organizza
incontri periodici tra i docenti dei diversi ordini
di scuola affinché si confrontino sulle scelte
educativo-didattiche e su un sistema di
valutazione condiviso.
Strumenti, attrezzature e spazi I laboratori didattici saranno attivati nelle aule
multifunzionali (ove presenti) o nello spazio
aula o nelle aule laboratorio dei plessi.
Saranno utilizzati i materiali, i sussidi e le
apparecchiature tecnologiche esistenti.
Tempi Il progetto verrà promosso e sostenuto
all’interno dell’organizzazione curricolare. Il
percorso progettuale attivato presso ogni
singola realtà scolastica è sviluppato durante
l’anno secondo (tre incontri) calendario
definito con le insegnanti referenti.
Risultati attesi • Attuazione della continuità educativo–
didattica attraverso la condivisione delle scelte
educative e l’integrazione dei sistemi
valutativi.
• Successo formativo.
Rete Nazionale “ASpNET - U.N.E.S.C.O. – Italia”
Modulo per la richiesta di associazione
Denominazione e tipologia dell’Istituto I.C. “Carlo Levi”
Indirizzo : Piazza Dell’Autonomia,
Codice postale: 95030 Città : Maniace Provincia CT
Numero telefonico : 095690457 Numero di fax : 095690926
E-mail: [email protected]
Sito Web: www.iccarlolevimaniace.gov.it
Dirigente Scolastico : Nome e Cognome Prof. Massimo Grasso
Numero telefonico : 095690457Numero di fax :095690926
E-mail: [email protected]
Questo Istituto chiede di essere ammesso a far parte della Rete Nazionale U.N.E.S.C.O- Italia e a tal
fine si impegna a svolgere il progetto di cui all’allegata scheda tecnica, che sarà sottoposto alla prevista
valutazione.
In caso di positivo riscontro alla presente richiesta di associazione questo Istituto si impegna a
trasmettere entro il termine del 30 giugno 2017 una relazione finale via e-mail agli indirizzi seguenti:
[email protected] ; [email protected] ; [email protected]).
Si impegna inoltre a trasmettere alla C.N.I.U. ( Dott.ssa Antonella Cassisi -Ufficio Coordinamento
Scuole Associate ,Piazza Firenze n.27-00186 Roma ) la medesima relazione finale delle attività svolte
corredata dai materiali prodotti.
Firma del Dirigente Scolastico e timbro della Scuola ...........................................................................
Data : ...................................................................
SCHEDA DI CANDIDATURA
Denominazione dell’Istituto CARLO LEVI
Indirizzo Piazza Dell’Autonomia 26
Citta MANIACE
Cap 95030
Provincia CT
Telefoni 095690457
Fax 095690926
E-Mail [email protected]
Sito Internet www.iccarlolevimaniace.gov.it
Codice Meccanografico
dell’istituto CTIC806008
Titolo del Progetto Noi e la cultura anglosassone
classi coinvolte nel progetto
(specificare anno e indirizzo)
Alunni di alcune sezioni della scuola dell’infanzia e classi I-II
scuola primaria
Classe III-IV-V scuola primaria
n° alunni coinvolti nel progetto 120 operativi e 100 coinvolti nell’informazione e uscite.
n° docenti coinvolti nel progetto 12
discipline coinvolte Tutte, ma in particolare italiano, storia, arte, lingue straniere,
tecnologia
docente responsabile/referente del
progetto Giovanna Gibilisco
materiali prodotti e trasmessi Scheda candidatura e scheda tecnica del progetto
data di inizio e conclusione del
progetto Gennaio 2017-Giugno2017
Breve descrizione della
scuola e del contesto
territoriale
Informazioni sul contesto
socio-economico e
culturale in cui il progetto
è inserito, con riferimento
anche ai bisogni di
conoscenza e alla
diffusione delle tematiche
Unescane
Il territorio di Maniace, o ex ducea dei Nelson com’è più comunemente
conosciuta, si estende in provincia di Catania, dalle pendici dell’Etna e giù
per le valli del Saraceno e del Simeto e oltre fino alle vette dei Nebrodi. . Il
suolo di Maniace prese l’aspetto di una landa deserta e per secoli fu calpestato
prevalentemente da pastori in transumanza, fino a quando, nel 1799, fu
regalato unitamente alla città di Bronte all’ammiraglio inglese Orazio Nelson.
Dopo quasi due secoli, mediante l’opera di un Comitato Cittadino, nato nel
1967 e animato dal parroco del luogo, molte conquiste vengono raggiunte nel
campo delle strutture e dei servizi sociali e civili: costruzione di ponti,
strade, scuole, acquedotti, reti idriche e telefoniche; apertura della farmacia,
degli sportelli postale e anagrafe; una chiesa sorge per le necessità di culto
nella borgata di Petrosino mentre al centro viene costruito un salone
parrocchiale che oltre a soddisfare le esigenze del culto diventa luogo
d’incontro per la promozione delle opere civico-sociali, delle attività teatrali,
musicali, culturali ed altro. E finalmente, nel 1981, i circa 3.000 abitanti delle
varie borgate si costituiscono in comune autonomo.
Breve descrizione
dell’idea progettuale,
destinatari , finalità e
obiettivi culturali
Il progetto, vuole portare allo studio, il cimitero inglese. Visto l’interesse dei
ragazzi, verso il proprio territorio, si è deciso di approfondire l’aspetto
storico-culturale che ha dato vita alla formazione di un piccolo borgo che via
via è cresciuto all’ombra della cultura anglosassone. Questo studio oltre ad
evidenziare le trasformazioni del paese sotto il profilo storico-artistico
urbanistico sociale e politico, permette di fare nostri quei valori universali di
tutela del patrimonio pubblico che hanno permesso di far giungere fino a noi
tali beni. Quest’ultimo tema sarà oggetto di discussione critica e propositiva.
Sarà quindi il cimitero inglese con i suoi illustri ospiti, a guidare il viaggio
nella storia del paese, per offrire ai nostri giovani nuovi occhi con i quali
scoprire ed amare consapevolmente il proprio patrimonio culturale. Seguendo
sempre il tema delle origini del paese sotto il profilo storico, interviene la
proposta di alcune classi della scuola primaria che intendono affrontare lo
studio dell’influenza dei Nelson sul territorio, l’idea crea un fil Rouge di
conoscenza storico-politico e artistico della propria città, nonché del proprio
Paese che rafforza il progetto.
Articolazione e
descrizione delle attività
Fase 1: Rendere consapevoli i bambini degli obiettivi e i fini dell’Unesco,
mirati alla conoscenza , alla tutela, alla valorizzazione del Patrimonio
culturale mondiale. Fase 2: Organizzazione e progettazione: analisi del
territorio; ricerca di documentazione bibliografica e iconografica; incontri con
esperti per introdurre il contesto storico- artistico-sociale della Ducea di
Nelson. Fase 3: Elaborazione: analisi dei materiali e loro rielaborazione in
base all’ambito tematico scelto. Fase 4: Produzione:, disegni, testi scritti dai
ragazzi; realizzazione guida multimediale e cartacea con testi in italiano e in
lingua straniera; preparazione dei ragazzi alla visita guidata. Fase 5:
Diffusione e promozione: visita guidata; mostra dei lavori in una sede
significativa del Municipio.
Modalità di realizzazione
a) Giornate di visite guidate a classi dello stesso istituto che si iscriveranno al
successivo ordine di scuola, nell’ambito della continuità scolastica (i ragazzi
della secondaria di primo grado “guideranno” gli alunni delle classi quinte
della primaria, mentre quelli della primaria “guideranno” i bambini
dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia); b) visite guidate agli alunni delle
altre scuole della rete in cui l’istituto è inserito d) il prossimo anno le visite
saranno estese ad alunni di altre scuole europee che si cercherà contattare .
Soggetti esterni alla
scuola coinvolti nel
progetto e relative
caratteristiche
Enti locali, OO.NN.GG.,
Associazioni,etc.etc.
Si prevede di contattare l’Ufficio Conservazione Monumenti e Beni Culturali
di Catania per richiedere incontri con esperti sulla tutela e conservazione.
Mons. Prade Nunzio Galate memoria storica de paese. Referenti
UNESCO??????. Presidente Proloco Maniace.
Materiali, sussidi
didattici, laboratori
utilizzati per il progetto
Modalità di utilizzo di
tecnologie avanzate,
multimedialità,
comunicazione a distanza,
laboratori linguistici,
sussidi audiovisivi o altri
strumenti innovativi
Utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (labtop,
LIM) come mezzo di ricerca, ma anche di realizzazione dei materiali
(ipertesti). Utilizzo della comunicazione a distanza (e-mail, chat,
videoconferenze) con le altre scuole della rete, e successivamente con altre
scuole europee.
Connessione con altri
progetti o programmi
Il progetto è inserito nel
quadro di altre iniziati ?
L’Istituto fa parte di un
network?
A quali altre esperienze
locali, regionali o
nazionali può fare
riferimento?
Il progetto prevede l’approfondimento dei temi in collegamento con la scuola
primaria, la scuola secondaria di I grado, il collegamento con le altre scuole
della rete in cui sarà inserito, e con rete di scuole già stipulate.
Attività di contatto con
altre realtà scolastiche
nazionali e/o
internazionali.
Sono o saranno
organizzate esperienze di
stage, visite, scambi,
attività di cooperazione
con altri soggetti
nazionali e/o
internazionali ?
Se si, descrivere in
dettaglio
Il progetto ha senso solo in quanto rivolto all’esterno, quindi gli scambi ne
costituiscono l’essenza stessa. L’attività prevede contatti e relazioni con
alcune scuole della rete, che comprendono appunto scuole della provincia di
Catania, con utenze e situazioni profondamente diverse tra loro. In un
secondo momento si prevedono contatti con altre scuole europee
Contenuti
La programmazione
prevede la
sensibilizzazione alle altre
culture, la conoscenza del
diritto di altri paesi o del
diritto comunitario,
storia, arte,
sociologia,economia,
turismo relativi ad altri
paesi ?
Partendo dallo scambio approfondito tra i vari ordini di scuola e tra le diverse
realtà dei paesi della provincia, si passerà alla sensibilizzazione e al rispetto
delle culture dei paesi con cui le scuole entreranno in contatto.
Caratteristiche innovative
o qualificanti del progetto
Cooperative learning, attività a classi aperte, attività laboratoriali in cui gli
alunni sono protagonisti del proprio apprendimento, in una didattica orientata
al raggiungimento non solo di conoscenze, ma di reali competenze.
Approccio educativo teso all’acquisizione di un ruolo di cittadinanza attiva.
Apertura alle altre lingue e alle altre culture. Utilizzo di tecnologie innovative
per la produzione di immagini e testi, oltre che per la comunicazione con le
altre scuole.
Strumenti di
autovalutazione delle
attività
Elencare gli indicatori
che saranno presi in
considerazione per la
valutazione dei risultati
- Questionari rivolti agli alunni coinvolti, proposti all’inizio e alla fine del
progetto, sull’interesse verso le tematiche del progetto stesso - Produzione
degli elaborati - Report finale
Prodotti realizzati
Libri, video/audio-
cassette, siti web,
spettacoli teatrali,….
Foto - File multimediali - Guida cartacea-ebook
Attività di diffusione e
sviluppi previsti
Nell’ambito del progetto
sono stati organizzati
incontri o sono previste
iniziative per far
conoscere maggiormente
l’esperienza?
Si prevede di ripetere l’
esperienza, di ampliarla o
di darle comunque un
seguito?
A quali contesti ritenete
che la vostra iniziativa
possa essere trasferita o
adattata con successo?
Con quali accorgimenti?
Gli incontri “pubblici” costituiscono parte essenziale del progetto. Tutti i
materiali saranno pubblicati sul sito dell’Istituto. Come già descritto, ci
auguriamo che l’esperienza possa proseguire l’anno prossimo con scambi a
livello europeo, in cui saranno utilizzati i materiali prodotti e sarà rielaborata
l’esperienza acquisita in questo primo anno.
Firma del dirigente scolastico e timbro
dell’Istituto…………………………………
Data…………………………………………………
PROGETTO PROGETTO “PRENDERSI CURA DI……”
Il progetto è da considerarsi come una proposta di lavoro finalizzata ad
influire positivamente sulla qualità della vita dei "soggetti
dell’educazione" allo scopo di promuovere benessere, cultura e
socializzazione.
Gli obiettivi che s’intendono perseguire sono finalizzati a dare una
risposta adeguata alle problematiche emergenti nel contesto quotidiano,
ovvero: maturare un’immagine positiva di sé, acquisire fiducia nelle
proprie capacità, stabilire relazioni significative con gli adulti e con i
compagni nell’ambito di un gruppo, star bene a scuola con sé e con gli
altri collaborando nel lavoro, promuovere l’integrazione di alunni in
difficoltà, esprimere la propria creatività.
La scelta di questo Laboratorio si fonda sulla convinzione che far
sperimentare agli alunni delle attività manuali richiede un impegno
costante e capacità progettuali ed esecutive prolungate nel tempo.
Come obiettivo trasversale, si solleciterà in loro l’interesse e l’attenzione
verso le discipline curriculari e si stabilirà un proficuo rapporto di
collaborazione tra scuola e famiglia.
Occuparsi delle piante, inoltre, serve a far comprendere ai ragazzi come il
complesso delle operazioni necessarie alla loro coltivazione serva a
stimolare il senso di responsabilità, la necessità di darsi
un’organizzazione e porsi delle priorità.
Questo progetto, si qualifica tra l’altro, per l’arricchimento che può
portare all’offerta di attività della scuola nel suo complesso, poiché altri
alunni, oltre a quelli delle classi coinvolte direttamente, potranno
avvalersi di questa esperienza e fruire degli spunti offerti da questo micro
ecosistema. DOCENTE REFERENTE Prof. Montagno e prof.ssa Santoro
DESTINATARI Tutti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado
divisi in gruppi di quattro o cinque alunni per volta.
RISORSE UMANE Le forze coinvolte in questo progetto sono, i Docenti di Sostegno e il
Docente di Religione, anche responsabile di plesso e gli alunni delle
classi della secondaria di primo grado.
FINALITÀ Rendere gli alunni consapevoli di essere parte integrante
dell’ambiente.
Sviluppare il senso di responsabilità verso di sé e verso l’ambiente.
Osservare e descrivere, attraverso l’esplorazione dell’ambiente, le
caratteristiche fisiche delle piante.
Utilizzare semplici strumenti e tecniche d’osservazione.
Saper ordinare semplici esperienze in sequenze logico-temporali.
Favorire l’opportunità di allacciare e consolidare il rapporto con
l’extra-scuola, la comunità locale, il territorio e le sue risorse.
La nostra scuola anche quest’anno vuole attuare il Laboratorio di
Educazione Ambientale, una proposta scaturita proprio per la pluralità di
situazioni ed opportunità che possono presentarsi e che ha come scopo
rispondere ai bisogni educativi anche degli alunni BES.
Educazione Ambientale, dunque, vista come occasione di innovazione, di
sperimentazione e interpretazione di un modello educativo.
Grazie al Laboratorio di Giardinaggio, sarà possibile dirigere il lavoro
verso obiettivi diversificati al variare delle persone coinvolte di volta in
volta e delle esigenze che emergono.
La finalità è quella di creare un contenitore flessibile che avrà il compito
di privilegiare soprattutto l’esplorazione delle motivazioni personali di
ciascun partecipante.
Ci si occuperà di coltivazioni in vaso e di piccole aiuole con tutto ciò che
comporta, imparando insieme a capire cosa significa veramente
"prendersi cura di…"; ma allo stesso tempo dare ampio spazio al valore
dell’esperienza non solo attraverso il "fare", ma anche attraverso il "dire",
"il giocare", "lo stare all’aperto".
Del resto la scuola, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della
formazione del futuro cittadino, non può più eludere il problema di una
corretta educazione all’uso dell’ambiente.
L’idea fondamentale del progetto è quella di potenziare i legami
trasversali e le conoscenze possedute e di aumentare le competenze
personali di ciascun allievo, soprattutto da un punto di vista pratico;
promuovere la ricerca di nuovi canali di comunicazione, favorire
l’integrazione e la cooperazione e migliorare l’adattamento all’ambiente.
Inoltre un progetto di Laboratorio di Giardinaggio può essere per gli
alunni, ma anche per gli insegnanti, uno strumento per meglio affrontare,
in modo pratico, il tema di un corretto rapporto con l’ambiente e
costituire, anche, un modesto contributo all’assunzione di scelte
responsabili per il futuro di noi tutti e un avvenire diverso per la
sopravvivenza del nostro pianeta.
Proprio perché il paesaggio in cui viviamo è un bene che appartiene a
tutti, imparare a conoscerlo e a rispettarlo significa "umanizzare" la nostra
qualità della vita considerando oltre al nostro spazio anche quello di chi ci
sta accanto, i suoi bisogni, il suo orizzonte, il suo diritto a condividere
acqua e cieli puliti del nostro pianeta.
OBIETTIVI SPECIFICI
Acquisire e rafforzare gradualmente l’autostima.
Acquisire sicurezza.
Avere cura di sé e della propria igiene.
Migliorare l’autonomia personale.
Sviluppare l’autonomia sociale.
Promuovere la cooperazione anziché la competizione.
Migliorare la fiducia in sé stesso e negli altri.
Migliorare la capacità di ascoltare gli altri.
Migliorare la capacità di comunicare.
Saper accettare le critiche.
Saper accettare il proprio ruolo.
Sapersi relazionare in modo adeguato con i coetanei e con gli adulti.
Essere personalmente responsabile nel portare a termine gli impegni
assunti.
Accettare la presenza nel gruppo di qualsiasi compagno ed in particolare
degli alunni in difficoltà.
Avere cura delle cose comuni, proprie ed altrui.
Conoscere le caratteristiche di piante e fiori.
Realizzare un orto.
Usare strumenti di lavoro appropriati e specifici.
Svolgere attività manuali e fare esperienze riferite agli argomenti trattati.
Realizzare un ciclo produttivo con le piante coltivate.
ATTIVITA’ Il progetto si realizzerà attraverso le attività seguenti.
Inventario degli attrezzi e del materiale utilizzabile nel Laboratorio :
zappa, vanga, rastrello, ecc.
Pulizia del terreno dalle foglie e dall’erba.
Acquisizione d’informazioni sulla propagazione delle piante in natura ed
artificialmente.
Raccolta di informazioni e di osservazioni sulla fisiologia delle piante
esaminate attraverso lo studio di rami, radici, foglie e sui rapporti con
terra, acqua e luce.
Lavorazione del terreno, concimazione, semina, piantagione e
annaffiatura.
Semine in vaso.
Ripristino delle aiuole con l’aiuto degli insegnanti: sistemare il recinto,
zappare, vangare, rastrellare, innaffiare.
Stesura di appunti e schede con osservazioni che permetteranno agli
allievi di organizzare il materiale e le informazioni raccolte per poterle
poi comunicare ed applicare.
Materiale di facile consumo.
Terriccio.
Torba.
Concime tipo stallatico.
Bulbi da fiore o piantine.
Semi.
Colori, pennarelli, matite, penne, quaderni.
Attrezzature
Guanti.
Zappe.
Vanghe.
METODOLOGIA Per raggiungere gli obiettivi prefissati e l’impostazione delle unità di
lavoro, si è ritenuto opportuno seguire alcuni criteri metodologici e
organizzativi ben precisi che verranno di seguito elencati.
Seguire sempre il principio della gradualità; iniziare dalle semplici
esperienze di esplorazione ambientale per arrivare ad esperienze più
complesse.
Puntare su un approccio euristico: una volta messo a fuoco il problema si
cercano le risposte attraverso un processo di ricerca attivo, partecipato,
che porta l’alunno al piacere dell’indagine e della scoperta.
Cercare sempre un raccordo con le materie curriculari per mezzo di una
interrelazione continua e incentivare nell’alunno l’amore e il rispetto per
la natura e l’ambiente, attraverso l’osservazione diretta del ciclo vitale di
una pianta.
Fare uso di molteplici linguaggi (verbale, fotografico, iconico, sensoriale,
manipolativo) e di tecniche linguistiche diversificate come la relazione, la
scheda, l’inchiesta, il questionario, il grafico, ecc.
SPAZI L’attività si svolge negli spazi antistanti la scuola
TEMPI Nel corso del corrente anno scolastico avrà inizio dal mese di Dicembre e
si concluderà alla fine del mese di Maggio.
VALUTAZIONE Le osservazioni riguarderanno soprattutto lo star bene a scuola,
l’interesse e la partecipazione degli alunni alle attività. In particolare,
negli alunni in situazione di handicap, si valuteranno i progressi negli
apprendimenti e soprattutto nelle abilità e nella capacità di collaborare,
l’acquisizione di conoscenze specifiche e il sapere trasmettere le proprie
esperienze, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri
dell’attività, l’utilizzo cosciente, rispettoso e adeguato delle attrezzature,
del materiale e dello spazio messo a disposizione.
Tali osservazioni saranno effettuate durante le attività o al termine della
stessa.
E ancora si terrà conto dell’autonomia personale, sociale, dello sviluppo
degli interessi e delle relazioni individuali.
Non da meno avranno la loro importanza lo sviluppo delle modalità di
apprendimento e delle competenze in relazione agli obiettivi educativ
PRODOTTO FINALE Le aiuole e lo spazio antistante la scuola curato e pulito.
PROGETTO Progetto Giochi Matematici del Mediterraneo
DOCENTE
REFERENTE
Rosa Cosentino
DESTINATARI Scuola Primaria
Classi 3e, 4e e 5e
Scuola Secondaria di 1° grado
Classi 3e Categoria P3 per la classe 3a della Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 45);
categoria P4 per le classi 4e Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 37);
categoria P5 per le classi 5e Scuola Primaria, (numero alunni coinvolti 35).
Totale alunni coinvolti n°117.
RISORSE UMANE Dirigente Scolastico
-Funzione strumentale dell'area informatica
-Funzione strumentale dell'area trasmissioni dati sulla piattaforma
- Docenti
- Alunni
- Personale non docente
FINALITÀ Il Progetto “Giochi Matematici” vuole essere un’occasione per attuare un insegnamento
che risulti più stimolante, efficace e anche piacevole per i nostri alunni e,
contemporaneamente, aiutarli ad acquisire la capacità non solo di applicare regole e
ripetere procedimenti, ma soprattutto quella di pensare in modo autonomo.
La capacità di produrre pensiero è il bene più prezioso a cui l’uomo possa aspirare e
rappresenta uno degli aspetti di quella più generale capacità umana chiamata
“creatività”.
Nella scuola primaria tutte le attività di applicazione di regole e procedimenti dirette
alla conquista e alla padronanza di nuove conoscenze sono indispensabili, ma non
possono considerarsi “problemi”, bensì esercizi di addestramento o di rinforzo volti a
sollecitare la produttività di pensiero.
Insistervi oltre un certo limite ragionevole può determinare forme di fissità mentale.
Per evitare tale pericolo e allenare la capacità di pensare, sarebbe opportuno alternare le
esercitazioni consuete con attività che colgono di sorpresa, che si presentano come
“vere situazioni problematiche” e quindi che inducono a riflettere, a ricercare, mettendo
in moto autentici processi di pensiero.
Un’ ottima occasione per realizzare ciò ci è fornita dall'accademia italiana per la
PROMOZIONE DELLA MATEMATICA “ALFREDO GUIDO”, con il PATROCINIO
dell' UNIVERSITA' degli STUDI di PALERMO e del DIPARTIMENTO di
MATEMATICA e INFORMATICA dell' UNIVERSITA' degli STUDI di PALERMO
che propone annualmente una gara (individuale e facoltativa) consistente in una serie di
“giochi matematici” quali problemi, domande, quesiti (graduati nella loro difficoltà) in
funzione della classe frequentata:
categoria P3 per la classe 3a della Scuola Primaria;
categoria P4 per le classi 4e Scuola Primaria;
categoria P5 per le classi 5e Scuola Primaria.
categoria S3 per le classi 3e scuola Secondaria 1° grado
OBIETTIVI
SPECIFICI
Promuovere la capacità degli alunni di dare senso alla varietà delle loro esperienze;
- Indirizzare gradualmente gli alunni verso il metodo razionale, che porta da
situazioni fisiche a situazioni mentali, da strutture reali a strutture astratte.
Favorire negli alunni lo sviluppo della capacità di produrre pensiero attraverso l’attività
di risoluzione di problemi non di routine, guidandoli nella ricerca di strategie diverse e
nell’acquisizione di nuovi procedimenti: “per tentativi”, “per analogia”, con l’ausilio di
griglie, tabelle, grafici, ecc
ATTIVITA’ Con il pretesto di coinvolgere gli allievi nel partecipare alla gara dei “Giochi
Matematici”, che si terrà venerdì 21 ottobre 2016 dalle ore 9,00 alle ore 11,00, le
insegnanti curriculari di matematica proporranno, periodicamente e in particolare
nell’imminenza della gara, problemi logico-matematici non di routine e inviteranno gli
alunni a cercarne altri su libri appositi e tramite internet, guidandoli alla risoluzione
evitando però, quanto più possibile, di indicare passaggi già pronti che possano
provocare uno stato mentale meccanico, un atteggiamento di ripetizione.
Il calendario degli eventi è il seguente:
Scadenza Iscrizione ai Giochi: entro il 8 ottobre 2016
Qualificazioni d’Istituto: il 21 ottobre 2016 presso i locali dell'Istituto iscritto ai Giochi,
in orario scelto dal Referente.
Finali d’Istituto: il 25 novembre 2016 presso i locali dell'Istituto in orario scelto dal
Referente.
Finali Provinciali: il 17 marzo 2017 presso sedi e orari che verranno comunicati in
seguito.
Premiazioni Provinciali: le cerimonie di premiazione degli alunni qualificati alle Finali
Provinciali si svolgeranno, ove possibile, lo stesso giorno della prova. Altrimenti nei
mesi di marzo/aprile 2017 in sedi e date che saranno comunicate in seguito.
Finale Nazionale: il 6 maggio 2017 si svolgerà a Palermo presso sede e orario che
verranno comunicati in seguito.
Premiazione Nazionale: il pomeriggio del giorno della prova avrà luogo la cerimonia di
premiazione di tutti gli alunni partecipanti.
La partecipazione ai Giochi comporta la piena accettazione del Regolamento.
-Venerdì 21 ottobre 2016 dalle 9,00 alle 11,00:
le lezioni curriculari subiranno variazioni rispetto alle attività previste;
-25 novembre 2016:
finali d’istituto presso i locali della sede.
Una volta ritirati, dall’insegnante assistente, i fogli-risposta saranno consegnati alla
referente che, raccolti per categorie, li consegnerà alla funzione strumentale dell'area
trasmissioni dati per la tabulazione dei risultati delle prove e la successiva compilazione
delle classifiche d'istituto sulla piattaforma, tenendo conto dei vincoli del Regolamento.
-17 marzo 2017:
finali Provinciali.
La premiazione degli alunni avverrà o lo stesso giorno della prova o in date da
destinarsi.
-6 maggio 2017:
finali Nazionali.
Si svolgeranno a Palermo, data e ora da definire.
La cerimonia di premiazione di tutti gli alunni partecipanti avrà luogo il pomeriggio del
giorno della prova.
N° 10 quesiti per la categoria P3 tempo massimo 60 min.
N° 15 quesiti per la categoria P4 tempo massimo 90 min.
N° 20 quesiti per la categoria P5 tempo massimo 120 min.
N° 20 quesiti per la categoria S3 tempo massimo 120 m
METODOLOGIA Libri di testo ed altri
-Testi di allenamento proposti
-Fotocopie di testi scaricati da internet
SPAZI AULA E LABORATORIO INFORMATICO
TEMPI DA OTTOBRE A MAGGIO
VALUTAZIONE
PRODOTTO
FINALE
Premiazione di tutti gli alunni partecipanti
PROGETTO Ti racconto una storia
(Adesione progetto Libriamoci a scuola)
http://www.libriamociascuola.it
Iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo (MiBACT) – attraverso il Centro per il
libro e la lettura - e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (MIUR) –Direzione generale per lo studente.
DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela
DESTINATARI
Alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria e gli alunni di
cinque anni della scuola dell’ Infanzia.
Il percorso che vedrà coinvolti gli alunni delle classi quinte della
scuola primaria e gli alunni di cinque anni della scuola dell’
Infanzia. Saranno organizzate alcune giornate dedicate alla lettura
di alcune favole da parte dei bambini di quinta ai bimbi più
piccoli per: creare momenti di esperienze , incentivare l’amore per
la lettura ,avvicinare gli alunni al fantastico mondo dei libri,
arricchire il pensiero e sviluppare le potenzialità espressive;
avvicinare i bambini piccoli al mondo simbolico ne sollecita le
potenzialità linguistiche, creative, logiche e affettive.
RISORSE UMANE Tutti i Docenti
FINALITÀ "Catturare" sempre nuovi lettori e dare ai nostri studenti la
possibilità di godere di una bella lettura ad alta voce, per aprirsi
all’immaginazione e senza sforzo aggiungere una tappa al proprio
personale cammino di alfabetizzazione.
OBIETTIVI SPECIFICI
Obiettivi per la scuola dell’ infanzia
sentirsi parte di una famiglia e di una comunità
partecipare a eventi della vita sociale e della comunità
acquisire la capacità di ascolto
comprendere il contenuto della storia
individuare i personaggi e gli avvenimenti principali
elaborare il proprio pensiero rispetto a quanto letto
condividere un’esperienza con gli altri
gestire il tempo di attesa e di ascolto nella conversazione
rappresentare la storia attraverso attività grafico- pittorica
ricostruire la sequenza di un’esperienza, un’azione, un fatto
Obiettivi per la scuola Primaria
potenziare le capacità di ascolto e di attenzione;
conoscere strategie di lettura;
favorire l'immaginazione e la creatività;
incrementare il piacere di leggere, la voglia di scrivere,
l'arricchimento lessicale.
ATTIVITA’
Lettura dei segueti libri:
Capuccetto Rosso;
Biancaneve;
Cenerentola;
Il gatto con gli stivali
METODOLOGIA
Verranno attuate attività di lettura libera dei testi a loro
disposizione alternate a strategie e iniziative di “animazione della
lettura” .
Si utilizzerà:
Apprendimento cooperativo.
Valorizzazione delle potenzialità di tutti gli alunni.
Didattica laboratoriale
Tutoring
Peer to peer
Creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura, alla
produzione di semplici cartelloni
SPAZI Aula
TEMPI Ottobre/dicembre
VALUTAZIONE
Efficacia del progetto sulla base della risposta degli alunni
relativamente a interesse, partecipazione,
arricchimento culturale.
PRODOTTO FINALE Power Point – Relazione finale sul lavoro svolto
PROGETTO L’ Ora del codice
DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela
DESTINATARI
Alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria
Con questo progetto , le classi intendono inserirsi nell’attività
del MIUR “Programma il futuro”inserito nel programma “la
Buona Scuola”, per sperimentare l’introduzione strutturale dei
concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione
(coding ), usando strumenti di facile utilizzo che non richiedono
un’abilità avanzata nell’uso del computer. Partendo da
un’alfabetizzazione digitale, si arriva allo sviluppo del pensiero
computazionale, essenziale affinché le nuove generazioni siano
in grado di affrontare la società e le tecnologie del futuro, non
come consumatori passivi, ma come utenti attivi. Il pensiero
computazionale, che è alla base del coding, è un processo
mentale per la risoluzione di problemi costituito da strumenti
concettuali utili per affrontare molti tipi di problemi in tutte le
discipline e non solo perché direttamente applicati nei
calcolatori, nelle reti di comunicazione. I benefici del “pensiero
computazionale“ si estendono a tutti gli ambiti disciplinari per
affrontare problemi complessi, ipotizzare soluzioni che
prevedono più fasi, immaginare una descrizione chiara di cosa
fare e quando farlo.
RISORSE UMANE Docenti di italiano e matematica
FINALITÀ Avviare gli alunni all’acquisizione della logica della
programmazione, sviluppando competenze logiche e capacità di
risolvere problemi in modo creativo ed efficiente;
Avviare alla conoscenza della Rete per scopi di
informazione, comunicazione, ricerca e svago;
Utilizzare consapevolmente le più comuni tecnologie,
conoscendone i principi base
CONOSCENZE Acquisire la terminologia specifica attraverso attività di “
gioco” sempre più complesse;
conoscere le tre strutture fondamentali della
programmazione;
CAPACITÀ E PROGRESSI
COGNITIVI
Sviluppare /potenziare competenze logiche e capacità di
risolvere problemi;
avviare alla progettazione di algoritmi;
favorire lo sviluppo della creatività attraverso la
molteplicità di modi che l’informatica offre per risolvere un
problema;
sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( scrittura di
programmi che funzionano bene richiede l’esattezza di ogni
dettaglio)
OBIETTIVI SPECIFICI
Favorire lo sviluppo della creatività attraverso la
molteplicità di modi che l’informatica offre per
affrontare e risolvere un problema
Avviare alla progettazione di algoritmi, producendo
risultati visibili (anche se nel mondo virtuale)
Aiutare a padroneggiare la complessità (imparare a
risolvere problemi informatici aiuta a risolvere problemi
complessi in altre aree)
Sviluppare il ragionamento accurato e preciso ( la scrittura
di programmi che funzionano bene richiede l’esattezza in
ogni dettaglio)
ATTIVITA’
Verranno utilizzati anche materiali realizzati dal MIUR in
collaborazione con il CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale
per l’informatica) per questo progetto. Nell’ambito dell’attività
laboratoriale i ragazzi utilizzeranno Code.org, una piattaforma
internazionale che, insegna a muovere i primi passi nel mondo
della programmazione partendo dall’attività "L'Ora del Codice".
Gli alunni utilizzeranno Minecraft e Blockley, ambienti di
programmazione grafica, in cui l’utente sposta dei blocchi, simili ai
tasselli di un puzzle, per realizzare le proprie applicazioni.
Attraverso questa attività i ragazzi impareranno a mettere ordine
tra i propri pensieri, a risolvere i problemi, o ancora meglio a
imparare a programmare. (Problem posing and solving).
METODOLOGIA
La metodologia didattica che meglio si presta a tale scopo è il
metodo Problem solving, per favorire l’analisi del problema in
modo sistematico, secondo quattro stadi: definizione dei problema
– scelta delle strategie di soluzione – implementare – verifica dell’
efficacia. Si sottolineerà che la soluzione del problema deriva dalla
sua comprensione concettuale. Inoltre, l’apprendimento del coding
è uno strumento estremamente utile ed efficace per l’alunno per
aprirsi al BYOD, ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi
elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed
efficientemente integrato.
La condivisione, la collaborazione e la capacità di esprimere il
proprio pensiero e non imporlo, la voglia di fare e imparare cose
nuove e tutti insieme, sono gli strumenti che caratterizzano la
nostra esperienza.
SPAZI Aula -
TEMPI ottobre - dicembre partecipazione Ora del codice
– gennaio – giugno conclusione progetto
VALUTAZIONE
La valutazione del prodotto finale terrà conto della capacità degli
alunni di aver acquisito competenze nell’ uso di strumenti di
programmazione di base, attraverso il cruscotto di Controllo dell’
insegnante sul sito http://italia.code.org/ e
https://hourofcode.com/it#join
PRODOTTO FINALE Stampa degli attestati dal cruscotto dell’ insegnante
PROGETTO Realizziamo un E-book in classe
DOCENTE REFERENTE Caggegi Carmela
L’idea di progettare e realizzare un e-book multimediale in classe
nasce dal fatto che le tecnologie digitali, se progettate e utilizzate
secondo particolari criteri, possono apportare un valore aggiunto
alla qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Il “prodotto
digitale” verrà realizzato secondo principi tipici della didattica
costruttivista che mette al centro l’ alunno nella sua costruzione
coadiuvato dal docente tutor.
RISORSE UMANE Docenti di italiano – lingua inglese
FINALITÀ Uso consapevole di strumenti multimediali.
CONOSCENZE Conoscere le caratteristiche tecniche degli strumenti e dei
software specifici per la realizzazione di un prodotto
multimediale;
Acquisire tecniche e procedure informatiche;
Approfondire obiettivi curriculari attraverso l’utilizzo di
LIM e PC;
Utilizzare in modo creativo software e strumenti
tecnologici ;
Sviluppare capacità logiche, critiche, di elaborazione e di
confronto;
Imparare ad operare;
Socializzare e imparare a collaborare all’interno di un
gruppo;
Prevenire il disagio e la dispersione scolastica;
Integrare gli alunni diversamente abili.
CAPACITÀ E PROGRESSI
COGNITIVI
Attivare processi collaborativi tra i soggetti coinvolti e a
stimolare gli alunni alla lettura/studio. Il progetto avrà lo
scopo di sviluppare negli alunni il senso della
collaborazione, della creatività, della socializzazione e far
si che ognuno diventi protagonista consapevole e critico del
proprio processo di apprendimento, attraverso le attività
multidisciplinari proposte.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Leggere e commentare e-book presenti in siti scolastici;
- Elaborare idee in classe;
- Realizzare la stesura di storie in gruppo o individualmente;
- Realizzare la cronaca di una visita guidata;
- Correggere e modificare la stesura della storia;
- Illustrare la storia in sequenze su carta o al computer;
- Usare le funzioni del sistema operativo per salvare e
trasferire dati;
- Utilizzare e organizzare documenti elettronici per realizzare
il progetto;
- Utilizzare il computer come strumento multimediale per
apprendere e comunicare;
- Riflettere sulle procedure, sui comandi, sulle strategie,
valutando percorsi e risultati
ATTIVITA’
- Esplorazione de nuovo ambiente digitale: il libro che si
sfoglia con il mouse;
- le funzioni dei comandi del software per creare l’ e-book;
- Paint o simili (creazione / modifica di immagini);
- Word o simili (elaborazione e formattazione di un testo).
METODOLOGIA
L’ utilizzo delle tecnologie permetteranno agli alunni di imparare
non solo contenuti, ma acquisire abilità strategiche quali: saper
usare software dedicati , cercare in rete, collaborare ed interagire
con gli altri, sviluppare capacità logiche, sollecitare le potenzialità
creative con la produzione di semplici prodotti multimediali. Gli
alunni lavoreranno in cooperative learning e si utilizzerà il metodo
del Peer tutoring.
SPAZI Aula -
TEMPI tutto l’anno
VALUTAZIONE
Questionario di gradimento
PRODOTTO FINALE Libro interattivo
PROGETTO USCITE DIDATTICHE
“ScuolaPrimaria”
DESTINATARI Tutti gli alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “C. Levi”
RISORSE UMANE Docenti dell’Istituto Comprensivo “C. Levi”
FINALITÀ Favorire la conoscenza diretta degli aspetti storici, culturali ed
artistici degli argomenti
Confrontare realtà territoriali diverse con quelle del proprio
territorio approfondendone gli aspetti ambientali, culturali e
storici, cogliendone, inoltre, le trasformazioni avvenute nel corso
del tempo.
Offrire occasioni privilegiate di socialità per consolidare
l’educazione al vivere insieme
OBIETTIVI SPECIFICI Acquisizione di nuove conoscenze
Consolidamento delle conoscenze acquisite attraverso
l’esperienza diretta
Sviluppo della capacità di “leggere” l’ambiente circostante, nei
suoi aspetti naturali, culturali, storici
Conoscenza di luoghi ed ambienti culturali e professionali nuovi e
diversi
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisizione di un comportamento civilmente corretto ed
adeguato
Sviluppo della capacità di stare con gli altri rispettandoli e
socializzando le esperienze
Acquisizione di maggiori spazi di autonomia personale al di fuori
dell’ambiente vissuto
Riscoprire ed ampliare le conoscenze del territorio geografico e
politico in cui viviamo.
ATTIVITA’ Conoscenza dei luoghi da visitare attraverso ricerche di informazioni
effettuate con l’utilizzo di materiale cartaceo (libri, riviste, depliants, ..) o
multimediale
METODOLOGIA • Realizzare una regia equilibrata per guidare l’alunno nel processo di
conoscenza di sé e l’ambiente naturale che lo circonda;
• Evitare l’artificiosità ed il didatticismo, privilegiando come modalità
d’apprendimento e conoscenza l’esplorazione e la ricerca, il fare
l’alunno e le sue esperienze a contatto diretto con i mezzi di
comunicazione, i materiali e l’ambiente;
• Creare un clima sociale positivo che faciliti la vita di relazione;
SPAZI
Uscite sul territorio ed oltre per ampliare le conoscenze del territorio
geografico e politico in cui viviamo.
TEMPI Tutto l’anno.
VALUTAZIONE valenza culturale, pari opportunità per i partecipanti
integrazione di allievi diversamente abili.
PRODOTTO FINALE Durante l’uscita gli alunni raccolgono informazioni e materiale sulla base
d’istruzioni precedentemente ricevute. Dopo l’uscita viene rielaborato il
materiale raccolto e vengono predisposti strumenti per l’illustrazione
dell’attività svolta (filmati, materiale fotografico,
cartelloni) I lavori realizzati servono anche come verifica del
raggiungimento degli obiettivi programmati.
PROGETTO
“POTENZIAMENTO ITALIANO”
FINALITA’ GENERALI
1. Stimolare gli alunni ad una maggiore motivazione allo studio
2. Offrire l’opportunità agli alunni di recuperare alcune abilità di tipo disciplinare
3. Innalzare il tasso di successo scolastico
DESTINATARI
Alunni delle classi I- II- III-IV-V della Scuola Primaria
DISCIPLINE COINVOLTE
Italiano
OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI
1.Acquisire il senso del dovere.
2. Abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica
3. Migliorare le capacità di attenzione e di concentrazione
4.Riflettere sul proprio metodo di studio e migliorarlo
5.Approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilità
TEMPI DI ATTUAZIONE
PRIMO QUADRIMESTRE ( OTTOBRE 2016 / GENNAIO 2017) SECONDO
QUADRIMESTRE (FEBBRAIO / MAGGIO 2017)
STRUMENTI / MEZZI
Esercizi, giochi con materiale struturato e non- fotocopie con attività preparate dall’insegnante in
relazione ai bisogni degli alunni – Costruzione di cartelloni- Partecipazione a concorsi
SPAZI
Aule della scuola elementare
METODOLOGIA
Lezione frontale;
lavori individuali e di gruppo;
attività di riflessione relativa alle abilità da recuperare.
VERIFICA E VALUTAZIONE
1.Osservazione continua dell’atteggiamento dell’alunno nei confronti delle attività di recupero
svolte
2. Prove di tipo formativo
Lingua italiana
CLASSE II
• Ascoltare e cogliere il senso globale delle comunicazioni dei compagni e degli adulti
• Ascoltare e comprendere il senso globale di semplici storie raccontate o lette
• Pronunciare in modo chiaro le parole
• Produrre frasi inerenti il vissuto personale e collettivo
• Formulare richieste in modo chiaro
• Raccontare brevi storie
•Leggere e comprendere un breve testoScrivere in modo autonomo
CLASSE III
• Ascoltare e comprendere un messaggio orale
• Riferire oralmente vari tipi di esperienze
• Leggere a voce alta vari tipi di testo
• Comprendere le informazioni principali di semplici testi
• Scrivere un semplice testo guidato
• Riconoscere le principali convenzioni ortografiche
• operare semplici classificazioni di parole
CLASSE IV
• Ascoltare e comprendere un messaggio orale
• Fare interventi appropriati
• Leggere correttamente vari tipi di testo
• Ricostruire una storia attraverso sequenze temporali
• Rielaborare oralmente una storia letta e/o ascoltata (anche con l’utilizzo
di tecniche facilitanti )
• Produrre un semplice testo scritto realistico/narrativo
• Utilizzare le principali convenzioni ortografiche
• Individuare i fondamentali elementi grammaticali ( nome, articolo,
aggettivo/soggetto,predicato )
CLASSE V
•Ascoltare e comprendere messaggi orali (relativi ad esperienze personali e a semplici testi narrativi)
•Esprimere verbalmente le proprie esperienze o le realtà osservate,
rispettando la sequenza logico-temporale
•Leggere e comprendere un testo (narrativo,descrittivo ed espositivo) ed individuare gli elementi
espliciti
•Avviarsi ad una consultazione sempre più autonoma del vocabolario
•Produrre semplici testi narrativi o descrittivi con tecniche facilitanti
•Rielaborare un semplice testo
•Individuare i principali elementi grammaticali:
articolo,nome,verbo,aggettivo qualificativo
•Individuare all’interno di una frase soggetto e predicato.
DESCRIZIONE: Con questo progetto si intende realizzare un percorso didattico individualizzato,
per gruppi di alunni che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro
reale e positivo sviluppo. Il progetto è rivolto anche ad altri gruppi di alunni che presentano difficoltà di apprendimento nella lingua italiana sia parlata che scritta.
Attraverso la formazione di un piccolo gruppo di lavoro si interverrà sulle potenzialità di ciascun
alunno al fine di realizzare il successo formativo e consentire il recupero ed il consolidamento delle fondamentali abilità di base. Si realizzerà un percorso didattico individualizzato che consenta di
tenere conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un reale e positivo sviluppo di ogni alunno.
Gli interventi dovranno essere caratterizzati da continuità e regolarità
1. OBIETTIVI:
Acquisire una maggiore padronanza strumentale in ambito linguistico,superare e ridurre le
difficoltà nell’apprendimento della lingua italiana.
Potenziare le strumentalità di base della letto scrittura, rafforzando la capacità di ascoltare,
comprendere e comunicare.
Acquisire il senso del dovere, abituare alla precisione, puntualità, all’applicazione sistematica,
migliorare le capacità di attenzione e di concentrazione, riflettere sul proprio metodo di studio e
migliorarlo, approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilità di problem solving.
Acquisire il senso di difesa del patrimonio naturale materiale e immateriale dell’umanità di cui i
nostri territori e le nostre tradizioni ne sono testimoni.
Saper riconoscere i valori unescani che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei
comportamenti familiari e sociali.
Saper riconoscere e identificare i diritti umani nel rispetto della pace e nel dialogo fra diversi
PROGETTO
Giochi Sportivi Studenteschi
Il progetto prevede il coinvolgimento degli alunni della scuola media. Ha come scopo quello di
promuovere l’acquisizione di una corretta cultura motoria e sportiva e di offrire agli alunni il maggior
numero di esperienze motorie i n modo da ampliare la possibilità di scelta dello sport più rispondente
alle proprie capacità e preferenze. Favorire l’integrazione dei diversamente abili e promuovere
l’inserimento di alunni stranieri. Le iniziative verranno scelte in funzione della propria realtà e delle
proprie risorse. Sono previsti nell’arco dell’anno scolastico tornei interni, gare d’Istituto, gare sportive
tra Istituti diversi, Giochi Sportivi Studenteschi, nei limiti delle risorse e del tempo a disposizione.
Tenuto conto che lo sport aiuta i ragazzi a crescere nel rispetto degli altri e a vivere correttamente in
un conteso sociale, la nostra scuola intende aderire a progetti didattico-sportivo- culturale, promossi
da enti e associazioni sportive, sia in orario curriculare che extracurricolare. Per tutta la durata
dell’anno scolastico, con inizio delle attività da definire, si attueranno corsi pomeridiani di avviamento
allo sport con la presenza del docente di scienze motorie.
L’attività pomeridiana offrirà agli alunni ulteriore occasione di confronto e consolidamento di
esperienze motorie diversificate. Obiettivo del progetto sarà anche quello d i promuovere la pratica
sportiva tra tutti gli alunni e sensibilizzare ulteriormente gli alunni della scuola a questa realtà.
FINALITA’DEL PROGETTO:
“Acquisizione di una cultura del movimento che tenda a promuovere la pratica motoria come stile
divita”
OBIETTIVI:
Favorire la pratica sportiva e coinvolgere in modo particolare coloro che non usufruiscono di altre
opportunità.
Sviluppare attraverso esperienze di gioco sport la capacità di passare da semplici attività motorie
ad attività pre-sportive e sportive.
Essere in grado di controllare le emozioni durante il momento del confronto.
Conoscere ed applicare le regole delle discipline sportive praticate.
Promozione di uno spirito di sana competizione, sempre nel rispetto delle regole e degli avversari.
Sviluppare capacità individuali quali impegno, disciplina, fiducia in se stessi, autocontrollo e
capacità organizzativa.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI:
Si rimanda il tutto alla visione del bando di prossima emanazione.
RISULTATI ATTESI: - Saper gestire autonomamente la fase di preparazione alla gara e la gara
stessa.
Dimostrare una buona preparazione dei gesti atletici.
Conoscere i fondamentali dei giochi di squadra.
-Saper interagire rispettando e confrontandosi con i compagni e con alunni di scuole diverse.
METODOLOGIA:
Nel rispetto della gradualità dei carichi, b i s o g n e r à proporre agli alunni attività avvincenti e gradite in
grado di soddisfare le loro esigenze psicofisiche e mettere in atto situazioni educative
individualizzate, idonee a colmare eventuali lacune. La metodologia appropriata sarà quella mista che
prevede la presentazione complessiva dell’attività cui segue uno studio dettagliato e frazionato delle
diverse fasi per correggere eventuali errori, per poi ritornare ad una esecuzione complessiva corretta.
VALUTAZIONE:
Valutazione di ingresso: attraverso test e informazioni preliminari;
Valutazione formativa: attraverso l’osservazione sistematica e le prove pratiche durante e al termine di
ogni unità di lavoro;
Valutazione sommativa: i n t e s a come verifica della programmazione nella sua globalità e come
accertamento del possesso da parte dei singoli alunni, di capacità più complesse, derivanti dalla somma
delle unità di lavoro, dai loro rapporti e dalle loro reciproche influenze.
Alunni coinvolti: tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di primo grado.
TEMPI PREVISTI: Anno scolastico in corso.
RISORSE UTILIZZATE: Docente di sc ienze motorie .
MEZZI E STRUMENTI:
Le attività pratiche avranno luogo, negli spazi adibiti alla pratica sportiva, negli spazi aperti che non
compromettono l’incolumità degli allievi, al campo sportivo e in altre strutture presenti nei territori dei
vari plessi scolastici.
L’attuazione e quindi la partecipazioni ai giochi sportivi studenteschi è legata alla visione del bando di
prossima emanazione e ai criteri richiesti dallo stesso, quindi di tutto ciò ne sarà data comunicazione
tempestiva nei tempi e modi oppurtuni.
Il Docente di scienze motorie
Prof Bisicchia Gianluca
REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Referente:Prof.Armando Montagno
Art. 1 Finalità e competenze del Consiglio Comunale dei Ragazzi
Nell'ambito del programma amministrativo rivolto alla formazione del giovane cittadino e al fine di
favorire idonea crescita socio-culturale dei giovani, nella piena e naturale consapevolezza dei diritti
e dei doveri civici, verso le istituzioni e verso le comunità, è istituito a Maniace il Consiglio
Comunale dei Ragazzi (CCR), che svolge le proprie funzioni in modo libero e autonomo: la sua
organizzazione e le modalità di elezione sono disciplinate dal presente Regolamento.
1. FINALITA’:
Promuovere una EDUCAZIONE\AZIONE alla cittadinanza attiva, nella convinzione che sia
fondamentale agire con i ragazzi, soprattutto nella scuola, attraverso una cultura del FARE.
Favorire la promozione dei diritti e lo sviluppo delle potenzialità dei ragazzi attraverso la loro
partecipazione diretta alle istituzioni e l’assunzione, anche se limitata, di responsabilità.
Avvicinare i giovani alle istituzioni, attraverso la sperimentazione concreta della “politica”
intesa nel suo significato più puro di partecipazione, per uno sviluppo ed una crescita come
cittadini responsabili.
Promuovere un rispetto della legalità, intesa come necessità collettiva, utile anche ai singoli e
non come imposizione sociale connessa a sanzioni.
Mettere in movimento la democrazia passando dalle aspirazioni spontanee (i desideri per
migliorare il territorio) all’impegno per realizzarle (il progetto e il CCR).
Creare relazioni di collaborazione e confronto fra i ragazzi a partire dai problemi reali (di cui
non si conoscono a priori le risposte) perché nella ricerca delle possibili soluzioni apprendano
ad ascoltare punti di vista diversi e a trovare insieme delle risposte.
Rientrano nella competenza del CCR specifiche attribuzioni nelle seguenti materie:
SCUOLA
AMBIENTE
TEMPO LIBERO, SPORT E CULTURA
SOLIDARIETÀ E SERVIZI SOCIALI
1. Art.2 Funzioni del Consiglio Comunale dei Ragazzi
2. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi esercita funzioni consultive e propositive
ovvero:
Esprime il proprio motivato parere su qualunque pratica gli sia trasmessa dall’ Amministrazione
Comunale o dall’ Istituzione scolastica;
Esercita funzioni propositive nell’ambito delle materie di sua competenza mediante deliberazioni;
3. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi può essere promotore di iniziative e progetti da
sviluppare in modo autonomo. A tale scopo ricerca la collaborazione dell’
Istituzione Scolastica e delle Associazioni che operano sul territorio.
4. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, in relazione ai propri progetti
Formula proposte agli Organismi Scolastici per il miglioramento delle attività scolastiche.
Sottopone al Consiglio Comunale degli Adulti esigenze ed istanze che provengono dal mondo
giovanile.
Chiede al Sindaco degli Adulti di porre all’ordine del giorno del Consiglio Comunale un preciso
argomento per la relativa discussione.
1. Art.3 Riunioni Consiliari
5. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi dovrà riunirsi almeno 2 volte l'anno. La sede
del Consiglio è la Sala Consiliare.
6. Ai lavori del CCR sarà data la massima pubblicità nelle procedure, identiche a
quelle seguite per il Consiglio Comunale degli Adulti. Le sedute sono pubbliche.
7.
1. Art.4 Deliberazioni e verbalizzazione
8. Le deliberazioni del CCR sono valide se adottate con i voti della maggioranza
assoluta dei votanti.
9. Le decisioni prese dal CCR sono verbalizzate da un ragazzo del Consiglio assistito
da un dipendente del Comune, presente alla seduta, e sottoposte
all'Amministrazione Comunale, la quale dovrà formulare risposta scritta circa il
problema o l'istanza espressi ed illustrare le modalità che si intendono seguire per
le eventuali relative soluzioni.
1. Art.5 Composizione del Consiglio Comunale dei Ragazzi
10. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è costituito dal sindaco e da 15 consiglieri che
possono costituirsi in maggioranza e minoranza.
11. IL sindaco è eleggibile solo due volte.
12. Il Consiglio rimane in carica per l’intero anno scolastico.
1. Art.6 Competenze del Sindaco
13.
Il Sindaco del CCR rappresenta il Consiglio Comunale dei Ragazzi a tutti gli
effetti.
14. Il Sindaco nomina i quattro componenti della Giunta, tra cui un Vicesindaco e ne
dà comunicazione nella prima seduta del Consiglio.
15. Convoca il CCR e la Giunta dei Ragazzi e, sentita la Giunta, fissa gli ordini del
giorno e determina le date delle adunanze.
16. Nel caso di assenza del Sindaco, le sue funzioni sono esercitate dal Vicesindaco; in
caso di assenza di entrambi, la seduta è presieduta dal Consigliere eletto con il
maggior numero di voti.
17. Riunisce il CCR entro 10 giorni quando lo richiedono 1/5 dei Consiglieri dei
Ragazzi o il Sindaco degli Adulti.
18. Cura i rapporti con le Autorità cittadine.
19.
Si rapporta direttamente con il Consiglio Comunale degli adulti nel caso in cui non
siano state recepite le deliberazioni del CCR o della Giunta.
1. Art.7 Competenze della Giunta dei Ragazzi
20. La Giunta è composta da 4 Assessori e dal Sindaco.
21. La Giunta del CCR collabora con il Sindaco ed opera attraverso deliberazioni.
22. Alla Giunta spetta l’adozione di tutti gli atti e provvedimenti occorrenti per
l’esecuzione ed il controllo dell’iter delle deliberazioni del CCR.
23. La Giunta del CCR si occupa di tutti quegli atti che non siano di competenza del
Sindaco o del CCR e può proporre gli argomenti da sottoporre al Consiglio.
24. Prima della scadenza del mandato, la Giunta riferisce al CCR e al Consiglio
Comunale degli adulti sulla propria attività.
1. Art.8 Luogo delle sedute della Giunta
25. La Giunta eletta si riunirà presso la sede della scuola media per discutere e
proporre gli argomenti da sottoporre al dibattito del CCR.
1. Art.9 Tutoraggio
26. Il Sindaco del CCR e la Giunta si avvalgono, nello svolgimento della loro
funzione, di un gruppo di tutoraggio costituito da:
Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Maniace
un docente di scuola media che svolgerà la funzione di facilitatore.
27. Il gruppo è presieduto dall'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di
Maniace.
Si servirà delle strutture comunali, di un istruttore amministrativo per il
protocollo, la verbalizzazione, la stampa, la pubblicità degli atti, l'invio delle
comunicazioni e l'archivio di ogni altro atto amministrativo, per rimuovere ogni
ostacolo di carattere burocratico che impedisca o rallenti l'attuazione delle delibere
del CCR.
1. Art.10 Facilitatore e sue competenze
28. La funzione del facilitatore è esercitata da un incaricato con competenze sulle
dinamiche di gruppo. Ha il compito di facilitare la comprensione e le prese di
decisione nelle riunioni della Giunta e del CCR e preparatorie ad esse. Deve inoltre
facilitare la comunicazione fra Consiglio Comunale dei Ragazzi e
Amministrazione Comunale. Aiuta il Sindaco del CCR a stendere gli ordini del
giorno, a convocare le sedute, a tenere i rapporti con l’Ufficio Pubblica Istruzione
per le funzioni di segretariato.
1. Art.11 Corpo elettorale ed Eleggibilità
29. Costituiscono corpo elettorale tutti gli studenti che frequentano la scuola
secondaria di primo grado.
30.
31. Possono essere eletti quali consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi gli
studenti della 1ª, 2ª, 3ª media.
1. Art.12 Commissione elettorale di vigilanza
32. Presso l’istituzione scolastica sarà costituita, a cura del Dirigente Scolastico, la
Commissione elettorale di vigilanza sulla regolarità delle procedure elettorali; tale
Commissione sarà composta da due alunni, un rappresentante del comune e un
insegnante; nominerà i membri dei seggi elettorali di ogni plesso che saranno
composti da quattro scrutatori (alunni) e un Presidente (rappresentante del
comune).
1. Art.13 Ricorsi
33. La Commissione elettorale di vigilanza avrà anche il compito di decidere, a
maggioranza, su eventuali ricorsi inerenti le procedure elettorali; i ricorsi dovranno
essere presentati entro 24 ore dal fatto per il quale si intende ricorrere e decisi
entro le 48 ore successive.
1. Art.14 Modalità e tempi delle elezioni
34. Le elezioni si svolgono secondo i seguenti tempi e modalità:
35. a) La dichiarazione di presentazione delle liste dei candidati al Consiglio
Comunale dei ragazzi e delle collegate candidature alla carica di Sindaco deve
essere sottoscritta da almeno 10 ragazzi elettori. Ogni studente elettore può
sottoscrivere una sola lista, la stessa firma in più liste determinerà l’invalidazione
delle medesime. L’autentica delle firme può essere attuata dal Dirigente Scolastico
o da un suo delegato. Insieme alla lista dei candidati al Consiglio Comunale deve
essere presentato anche il nome e cognome del candidato/a alla carica di Sindaco
e il programma amministrativo da affiggere in copia presso le bacheche della
scuola media, e presso l’ Albo Pretorio del Comune.
36. b) Ciascuna candidatura alla carica di Sindaco è collegata ad una lista di candidati
alla carica di consiglieri comunali comprendente un numero di candidati non
superiore al numero di 15 consiglieri da eleggere e non inferiore a 10.
37. c) Ogni lista deve rappresentare al suo interno le tre classi della scuola media .
38. d) La data di svolgimento delle elezioni è fissata dal Dirigente Scolastico ed è resa
nota con almeno 15 giorni di anticipo. Tale decisione è immediatamente
comunicata alla scuola, perché provvedano agli adempimenti previsti.
39. e) La campagna elettorale ha inizio dieci giorni prima della data stabilita per le
elezioni e termina il giorno prima le votazioni.
40. f) Il diritto di voto potrà essere esercitato nella giornata stabilita dalle ore 9,00 alle
ore 11,30. Lo spoglio delle schede avrà inizio subito dopo la chiusura dei seggi.
41. g)Nella scheda è indicato a fianco del contrassegno il candidato alla carica di
sindaco.
42. h) Ciascun elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco
segnando il relativo contrassegno. Può altresì esprimere un voto di preferenza per
un candidato alla carica di consigliere compreso nella lista collegata al candidato
alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nell’apposita riga
stampata sotto il medesimo contrassegno;
43. i) E’ proclamato eletto Sindaco il candidato alla carica che ha ottenuto la
maggioranza dei voti .
44. l) A ciascuna lista di candidati alla carica di consigliere si intendono attribuiti tanti
voti quanti sono i voti conseguiti dal candidato alla carica di Sindaco ad essa
collegata. Alla lista collegata al candidato alla carica di sindaco più votato sono
attribuiti nr. 9consiglieri, alla lista che arriva seconda sono attribuiti nr. 6
consiglieri.
45. m) Nell’ambito di ogni lista, i candidati sono proclamati eletti consiglieri comunali
secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali. A parità di cifre, sono proclamati
eletti i candidati più giovani di età.
1. Art.15 Decadenza e Dimissioni Consiglieri
46. Nel caso in cui un consigliere non partecipi a tre sedute consecutive del CCR,
senza debita giustificazione, viene considerato decaduto e si provvede alla surroga
dello stesso con il primo dei non eletti.
47. Le dimissioni alla carica di Consigliere devono essere espresse per iscritto al
Sindaco.
48. In entrambi i suddetti casi, il Consiglio provvederà alla surroga del consigliere
decaduto o dimissionario, entro la seduta successiva, nominando consigliere il
primo dei non eletti nella stessa lista.
49. Nel caso in cui la surroga riguardi un Consigliere nominato Vicesindaco, il
Sindaco provvederà a nominarne un altro.
50. Nel caso si renda vacante la carica di Sindaco, essa sarà ricoperta dal Vicesindaco.
51. Qualora sia il Sindaco che il Vicesindaco siano entrambi dimissionari dalla carica,
si procederà alle elezioni per il rinnovo del Consiglio.
1. Art.17 Compiti della scuola
52. L’ Istituto Comprensivo disciplinerà al proprio interno e in modo autonomo, le
modalità per incentivare il confronto fra eletti ed elettori, nell'ambito del proprio
"collegio elettorale" (scuola) attraverso audizioni o dibattiti, nelle forme e sedi che
si riterranno più compatibili con l'attività didattica.