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Progetti ministeriali per i
DSAgli insegnanti referenti e la
piattaforma on-line
Alfia Valenti
Mantova 12 maggio 2010
PROGETTO “Nuove tecnologie e
disabilità”azione 7OBIETTIVI
- Potenziare la piattaforma per la formazione on-line già esistente e attivare un servizio di supporto continuativo per i docenti già formati
- Estendere a tutte le scuole d'Italia il modello di formazione integrata per dotare gli insegnanti curriculari e non di competenze relative al riconoscimento e alla didattica per i disturbi specifici di apprendimento (dislessia) negli alunni di ogni ordine e grado di scuola, anche relativamente all'uso delle tecnologie informatiche come strumento didattico e compensativo.
FASI
1) attivazione di un gruppo regionale di progetto
2) preparazione del materiale
3) formazione dei formatori regionali (Centri di Supporto - CS)
4) formazione dei referenti delle istituzioni scolastiche
www.puntoedu.dislessia.it
Dislessia e discalculia I processi di lettura e scrittura La riabilitazione Dislessia a scuola Strategie di intervento e strumenti Insegnanti e famigliari:i ruoli Normativa Bibliografia
I REFERENTI
Figure di sistema capaci di svolgere un ruolo
strategico rispetto a:- richieste di counseling interno alla scuola in cui operano;
- programmazione di indagini di screening;
- valutazione rispetto alla effettiva necessità di invii ai
Servizi Sanitari;
- comunicazioni tra scuola, famiglia, servizi sanitari;
- promozione di azioni di formazione-aggiornamento;
- comunicazioni tra AID, Uffici Scolastici Regionali, CSA,
MIUR, Servizi Sanitari.
Profilo dell’insegnante Referente Dislessia
Insegnante curricolare a Tempo Indeterminato Essere motivato e interessato ad accrescere la
suaformazione Avere capacità relazionali e competenze
nell’ambitodella gestione delle dinamiche di gruppo Conoscere le potenzialità didattico –
organizzativeofferte dal Regolamento dell’autonomia Essere disponibile a lavorare in reteall’interno/esterno
I REFERENTI
- Forniscono informazioni e ricercano materiali didattici.
- Mettono a disposizione della scuola la normativa di riferimento.
- Organizzano una mappatura degli allievi con Disturbo Specificod’Apprendimento.
- Sono a disposizione dei Consigli di Classe/ Team per impostare ilPercorso Didattico Personalizzato, individuare gli strumenti compensativi e le misure dispensative e le strategie metodologicodidattiche più idonee ai singoli.
I REFERENTI
- Predispongono monitoraggi periodici per studiare l’evoluzione el’efficacia delle iniziative programmate.
- Organizzano, nell’ambito degli incontri di continuità, il passaggio delle informazioni degli allievi che si iscrivono ad altra scuola.
- In caso di trasferimento dell’alunno,predispongono ladocumentazione necessaria e incontrano gli insegnanti della scuola che accoglie l’allievo.
I REFERENTI
Predispongono indicazioni bibliografiche e sitografiche;
Creano postazioni informatiche; Propongono acquisti di sussidi adeguati; Supportano i colleghi per attuare adeguati
criteri valutativi; Richiedono i libri digitali.
I REFERENTI
I nomi dei Referenti verranno indicati dai singoli
Dirigenti Scolastici secondo le modalità indicate
dall’Ufficio Scolastico Regionale
Il ruolo dei referenti
Precisato e definito:dall’autonomia delle Istituzioni Scolastiche,
dal Collegio Docenti,
dalle competenze degli insegnanti referenti.
RESPONSABILITA’ Del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca
Dell’Associazione Italiana Dislessia
Degli Uffici Scolastici Regionali
Del Dirigente Scolastico
Del Referente
PROGETTO “A scuola di dislessia”
frutto di unPROTOCOLLO D’INTESA
traMinistero dell’Istruzione dell’Università
e della Ricerca Associazione Italiana Dislessia
Fondazione Telecom Italia
Obiettivo
Contribuire allo sviluppo della qualità dell’educazione tramite azionidi formazione del personale docente che sviluppino: L’innovazione nell’ambito educativo.
L’integrazione nei sistemi ordinari di istruzione e formazione dei discenti con bisogni speciali.
La garanzia del diritto allo studio e alla riduzione della dispersione scolastica per gli studenti con dislessia o DSA, favorendo il successo formativo corrispondente alle loro aspettative e alle loro potenzialità cognitive.
La tutela degli studenti dislessici evitando la loro discriminazione rispetto ai pari.
Obiettivo
Gli studenti dislessici hanno un diverso modo di imparare, ma comunque possono imparare, per favorire il loro successo formativo è necessario “abilitarli” all’apprendimento attraverso strumenti compensativi e strategie didattiche e di studio che abbiano l’obiettivo di:- Valorizzare i punti di forza
- Minimizzare i punti di debolezza
A scuola di dislessia
Formazione on-line tutte le regioni(docenti referenti di ogni ordine e grado di scuola)
Formazione di base 30 province italiane(docenti referenti di ogni ordine e grado di scuola)
Alta formazione 25 province italiane(docenti referenti e non di scuola secondaria di 1° e 2° grado)
Ricerca-azione (bando) 20 progetti(docenti di scuola secondaria di 1° grado e del biennio superiore)
Formazione on-line screening e dislessia
Le attività previste dall’ambiente saranno caratterizzate dall’operatività e dal coinvolgimento attivo dei docenti, attraverso una pluralità di momenti formativi (materiali di studio, forum, laboratori sincroni), che consentano di correlare gli aspetti teorici con la riflessione sull’esperienze fatte e la loro sistematizzazione.
Il sistema di crediti
Il sistema prevede un minimo ed un massimo di crediti da maturare attraverso l’invio dell’elaborato al termine di ogni attività proposta, la partecipazione ai forum ed il download del materiale di studio.
Il piano formativo prevede per le ore di formazione on-line il raggiungimento di 44 crediti complessivi, equivalenti a 22 ore on-line nell’attestazione finale (1 ora corrisponde a 2 crediti).
Alla formazione on-line vanno aggiunte le ore (e quindi i crediti maturati) dell’incontro in presenza: 3 ore(6 crediti).
Formazione on-linescreening e dislessia
Per fornire uno strumento che permetta di
individuare precocemente gli alunni in difficoltà e di
dotare i docenti di un assessment valutativo per i
casi con difficoltà persistenti.
ATTENZIONE:
individuare una difficoltà non è capire la caratteristica della difficoltà
Alta formazione Implicazioni pedagogiche della Consensus Conference sui
Disturbi Specifici dell’Apprendimento
La normativa
La gestione della classe con alunno con DSA
Come affrontare le difficoltà di lettura e la comprensione del testo1. predisporre i testi per le verifiche e per lo studio 2. attività per migliorare la comprensione del testo
Come affrontare le difficoltà di scrittura
Come affrontare le difficoltà di calcolo
Alta formazione
Come affrontare le difficoltà matematiche 1. algebra2. geometria 3. risoluzione dei problemi
Come affrontare le difficoltà con le lingue straniere
Come affrontare le difficoltà di studio:1. Le mappe2. La semplificazione del testo3. Gli strumenti compensativi e dispensativi (possibili facilitatori), uso guidato in laboratorio
Ricerca-azione
Per sperimentare pratiche didattiche (buone prassi), percorsi virtuosi, legati anche ad una diversa modalità di proporre insegnamento, per facilitare il percorso scolastico dei ragazzi con DSA
Per promuovere la qualità dell’istruzione, attraverso un insegnamento significativo ed efficace, predisponendo le condizioni favorevoli all’apprendimento, in una visione della scuola come luogo in cui convergono risorse diverse, per promuovere inclusione e rispondere a bisogni complessi.
Risultati Attesi
La formazione accompagnata dall’attività collettiva
di riflessione, rielaborazione, e applicazione creativa
(nella formula della ricerca-azione), permetterà di
creare modelli di insegnamento capaci di cambiare
l’atteggiamento culturale sul problema delle difficoltà
specifiche di apprendimento, di vincere lo scetticismo
degli insegnanti e di fornire ai ragazzi con DSA pari
opportunità di apprendimento.
ALTRE INIZIATIVE
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Linee guida per dare uniformità
Prove Invalsi, inizio di una collaborazione
Ordinanza ministeriale sugli esami
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
frutto di unPROTOCOLLO D’INTESA
traMinistero dell’Istruzione dell’Università
e della Ricerca Associazione Italiana Dislessia
Fondazione Telecom Italia
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Il numero di soggetti con DSA riconosciuto in tempo è ancora in Italia molto basso; è fondamentale abbassare l’età di
riconoscimento e di diagnosi dei DSA almeno al secondo anno di scolarizzazione per permettere un intervento didattico e
riabilitativo più efficace; è necessario che la Scuola si doti di strumenti propri capaci di riconoscere i segnali di rischio per la comparsa di un DSA; è necessario che questo percorso di riconoscimento precoce sia condiviso con i Servizi Sanitari.
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Limitare l’individuazione dei soggetti con DSA ai primi due anni di scuola, però, non è esente da limiti. In una lingua ad ortografia trasparente come l’italiano è possibile ipotizzare che alcuni soggetti acquisiscano le prime competenze di lettura e scrittura con un ritardo non evidente e che mostrino invece difficoltà man mano più marcate negli anni successivi.Per superare questi limiti è quindi necessario pianificare ricerche longitudinali che prevedano sia un monitoraggio dell’evoluzione spontanea dei soggetti individuati come a rischio, sia della reale efficacia degli interventi di prevenzione primaria eventualmente adottati.
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Modalità: si tratta di un progetto longitudinale che seguirà per 3 anni l’evoluzione delle competenze di lettura e scrittura di circa 7000 bambini in modo da essere rappresentativi della realtà nazionale. I soggetti individuati a rischio nel corso del primo screening verranno suddivisi in due gruppi:
- il gruppo “pilota” riceverà all’interno della scuola un intervento di potenziamento delle competenze di lettura/scrittura;
- il gruppo “di controllo” sarà invece esposto solamente all’intervento didattico tradizionale.
Lo screening sarà condotto dagli Insegnanti delle Scuole coinvolte,opportunamente coordinati dagli Insegnanti Referenti per la Dislessia, previa formazione e con la supervisione degli esperti AID.
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Obiettivo: definire e sperimentare un protocollo di screening scientificamente attendibile da utilizzare per promuovere una campagna di screening da attuarsi in modo omogeneo sul territorio nazionale. L’utilizzo della forma della Ricerca - azione, che coinvolge direttamente le Scuole ed il corpo docente nella realizzazione dello screening, è volto a garantire il radicamento dell’esperienza all’interno della Scuola e a rendere lo screening uno strumento di lavoro proprio.
PROGETTO “ Non è mai troppo presto”
Risultati Attesi: Il progetto permetterà in forma diretta l’individuazione precoce dei bambini con DSA nelle realtà coinvolte e conseguente diminuzione della gravità del loro disturbo attraverso l’attivazione di un intervento precoce; l’aumento della conoscenza dei DSA nelle scuole coinvolte permetterà un miglior riconoscimento ed intervento sui DSA anche dopo il termine del progetto; il raffinamento dello strumento di screening attraverso la definizione di parametri atti a ridurre falsi positivi e falsi negativi permetterà la diffusione della sua applicazione ad altre realtà scolastiche.
OBIETTIVO FINALE
RIDEFINIRE LA RAPPRESENTAZIONE
CHE I DOCENTI HANNO
DEI RAGAZZI CON DSA
Ordinanza Ministeriale n. 44
prot. n.3446 Le modalità organizzative ed operative per lo
svolgimentodegli esami conclusivi dei corsi di studio di istruzionesecondaria di secondo grado nelle scuole statali e non
Statali prestano particolare attenzione agli studenti con
disturbi specifici di apprendimento (DSA).
L'articolo 12 - DIARIO DELLE OPERAZIONI E DELLE
PROVE “La Commissione – anche sulla base di quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R. 22/6/2009, n.122 e di eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe - terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), sia in sede di svolgimento delle prove scritte che, in particolare, di predisposizione della terza prova scritta, prevedendo la possibilità di riservare, comunque, alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. (Art.12 c.7)
Ordinanza Ministeriale n. 44
prot. n.3446Grande importanza riveste, quindi, il Documento del 15 maggio, che ogni
Consiglio di classe deve elaborare indicando “….i contenuti, i metodi, imezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli
strumenti divalutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro
elementoche i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello
svolgimentodegli esami” (Art.6 c.2 )Documento a cui possono essere allegati eventuali atti relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l'anno in preparazione
dell'esame di Stato, nonché alla partecipazione attiva e responsabile degli alunni ai
sensi del Regolamento recante le norme dello Statuto delle studentesse e degli studenti. (DPR n. 249 del 24/6/98, modificato dal DPR 21-11-2007,n.
235).
Ordinanza Ministeriale n. 44
prot. n.3446“Prima della elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori”. (Art.6 c.6 )“Il documento è immediatamente affisso all'albo dell'istituto e consegnato in copia a ciascun candidato. Chiunque ne abbia interesse può estrarne copia.” (Art.6 c.7 )
“Ciascuna commissione stabilisce autonomamente, inconformità di quanto previsto al quarto comma, il
diario delle operazioni finalizzate alla correzione e valutazione
delle prove scritte (Comma 8)
Ordinanza Ministeriale n. 44
prot. n.3446Ed è nella seduta preliminare che la commissione prende in esame gli atti e i documenti relativi ai candidati. “ In particolare esamina:- elenco dei candidati;- domande di ammissione agli esami dei candidati esterni ……- per gli allievi che chiedono di usufruire …….- per i candidati esterni……- documento finale del consiglio di classe di cui all'art. 6- documentazione relativa ai candidati in situazione di handicap …..- eventuale documentazione relativa ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA); (Art. 13)
Ordinanza Ministeriale n. 44
prot. n.3446In questa “documentazione” dovrebbe rientrare il
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO, contenente tutte le strategie
adottate in corso d’anno sia dal candidato con DSA sia dalla scuola. Nel
perseguimento di tale obiettivo sono fondamentali gli atteggiamenti dei vari
“attori” e la qualitàdegli interventi didattici degli insegnanti, ma anche la
responsabilità di chi èchiamato a creare le condizioni ottimali per garantire a
tutti il raggiungimentodel loro successo formativo, il dirigente scolastico.
Prove Invalsi
L’INVALSI - in attuazione dell’art. 3 della legge 10 dicembre 1997 n. 425, così come modificato dall’art. 1 della legge 11 gennaio 2007, n.1, in cui è previsto che “l’Istituto provvede altresì alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dell’istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livellointernazionale per garantirne la comparabilità”- procederà alla definizione di un apposito campione di candidati, selezionando leistituzioni scolastiche interessate, alle quali verrà inviato il materiale di supporto alla rilevazione.
Prove Invalsi
I presidenti delle commissioni nei cui elenchi sono
presenti i candidati campionati provvederanno,
pertanto, a far fotocopiare, con modalità tali da
renderli anonimi, gli elaborati della prima prova
scritta e quelli della seconda prova scritta di
matematica per gli indirizzi nei quali essa è
prevista. Per ogni candidato campionato
dovranno, inoltre, essere compilate le relative
schede informative, predisposte dall’INVALSI.
Grazie per l’attenzione
Alfia ValentiMantova 12 maggio 2010