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Progettazione e realizzazione del modello “Health Humanisation” nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina

A cura di Adriana Ferruccio

Servizio Sociale Aziendale - Staff Direzione Sanitaria

Il Progetto Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale “Sviluppo dei

processi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali.

Sperimentazione del Modello Health Humanisation”, proposto e

coordinato dal Servizio Sociale Aziendale, si basa sui dati emersi

dalle precedenti azioni di ricerca: l’indagine sul Benessere

organizzativo dei dipendenti e la Valutazione partecipata del grado di

umanizzazione delle strutture ospedaliere – Ricerca corrente Agenas.

Nell’ASP di Messina si sta sperimentando un modello

organizzativo/gestionale fondato sulla condivisione e

valorizzazione dei processi decisionali partecipati che si concretizza

nell’ottimizzare, potenziare e mettere a sistema le risorse esistenti,

promuovendo il principio di sussidiarietà orizzontale.

Premessa

Metodi e tecniche utilizzate: ascolto e sostegno attivo, focus

group, formazione sul campo, osservazione partecipata,

somministrazione questionari, counselling sociale, lavoro di rete.

La metodologia della ricerca corrente Agenas rappresenta per le

AZIENDE SANITARIE una tappa importante del percorso di sviluppo

dell’ empowerment.

La rilevanza del coinvolgimento diretto del cittadino-utente-

operatore (équipe locale mista) nella valutazione dei servizi si

inserisce in un processo organizzativo di verifica e monitoraggio

costante di azioni migliorative.

Obiettivi strategici Analisi

La realizzazione del «Modello Health Humanisation» nell’Azienda

Sanitaria Provinciale di Messina é attività strategica e di sistema

complessa come complesso è l’alto concetto di Umanizzazione.

I processi avviati coinvolgono la sfera del sapere e del saper fare,

ma soprattutto del saper essere e ciò che viene proposto, e

sperimentato, non è solo l’ascolto e la possibilità di dare voce a

stanchezza, emozioni e sofferenza delle persone (cittadini-utenti-

pazienti-operatori) ma l’analisi rigorosa, condivisa e partecipata

dei processi decisionali.

In una realtà regionale in cui i sistemi sanitari e sociali sono

distinti e separati, la sfida non sta solo nello sviluppo di un

approccio proattivo e multidimensionale, nel lavoro di équipe

multiprofessionale, nell’attivazione di una rete di sostegno

professionale e solidale e nella personalizzazione dei percorsi di

cura.

Il sistema socio-sanitario avrà un assetto organizzativo/gestionale

ispirato dai principi di Umanizzazione se basato sulla

programmazione (non sull’emergenza), sulle verifiche, valutazioni

e proposte e su un costante monitoraggio da parte dei

«professionisti sanitari e dei cittadini professionisti del

cambiamento».

Bibliografia e strumenti di lavoro Quaderni di Monitor (numeri 25 e 32)

RA 2015 Checklist Uma_v.03-02-17

Guida alla compilazione checklist

Diario di bordo UMANIZZAZIONE per équipes_v.25-09-16

MODULO SICUREZZA_v.23-09-16_pdf.13-01-17

LLGG diffusione pubblica_v.23-10-18_con Allegato

Documento predisposizione e monitoraggio_PdM_v.13-04-17

Archivio Centro Studi e Documentazione Servizio Sociale

Professionale ASP Messina

Conclusioni

Contesto

Metodologia

Mettere insieme saperi, conoscenze e aspettative del cittadino-

utente con le competenze delle professioni sanitarie;

Costruire, e agire, una interazione cooperativa trasversale e di

raccordo tra tutti i soggetti interni ed esterni coinvolti ed

introdurre azioni ed imput che a poco a poco producono un

cambiamento;

Attivare processi di miglioramento continuo del clima interno e

sviluppare una rete di collaborazioni e di sinergie operative

esterne.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

I fase - rilevazione criticità, punti di forza e suggerimenti da parte

di medici e coordinatori infermieristici; tavolo di coordinamento e

somministrazione di questionari; realizzazione focus group che

hanno favorito la riflessione e la consapevolezza dei processi di

umanizzazione delle cure su aspetti della comunicazione e

relazionalità, conflittualità e gestione delle emozioni,

interculturalità e accoglienza.

II fase - attivazione lavoro di rete, mappatura del territorio,

coinvolgimento delle associazioni di volontariato, tavolo di co-

progettazione azioni a breve/medio/lungo termine.

La Scuola è partner nella realizzazione di laboratori creativi e

partecipati all'interno degli ospedali: "Costruire luoghi e spazi di

Ben-Essere".

Alcune iniziative sono programmate “in rete” per favorire la

socialità, supporto relazionale e affettivo dei familiari, facilitare la

continuità delle cure H/T e coordinare le azioni di supporto

psicologico e di protezione sociale di donne vittime di violenza e di

soggetti fragili.

III fase - rilevazione della qualità percepita dagli utenti in

riferimento a servizi e prestazioni ricevute durante il ricovero

ospedaliero allo scopo di acquisire informazioni utili ad orientare

azioni migliorative.

Fondamentale il supporto che ciascun team offre, in questa fase,

al personale sanitario che collabora alla rilevazione.

Sulla base dei risultati ottenuti dalle rilevazioni è stato elaborato il

PIANO DI MIGLIORAMENTO DEL GRADO DI UMANIZZAZIONE delle

strutture ospedaliere, articolato in un programma di azioni e

proposte correttive mirato agli item critici, di valore inferiore a 6.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

COMITATO DI PROGETTO UMANIZZAZIONE (CPU)

Direttore sanitario, Direzioni mediche Presidi Ospedalieri,

Dirigenti Professioni sanitarie e Infermieristiche, Responsabile dei

percorsi formativi, Presidente Comitato Consultivo Aziendale.

GRUPPO DI LAVORO UMANIZZAZIONE (GLU)

3 TEAM di professionisti con il ruolo di facilitatori: psicologi,

assistenti sociali e mediatori culturali, esperti nella comunicazione

e nella conduzione dei gruppi, mediazione e mantenimento del

dialogo tra dirigenti, operatori, utenti.

UNITÀ OPERATIVE COINVOLTE

Qualità e Rischio Clinico, Educazione e Promozione Salute,

Formazione, Comunicazione, Comitato Unico di Garanzia.

PUNTEGGIO MEDIO DELLE AREE NEI PRESIDI OSPEDALIERI dell’ASP di MESSINA

AREE OGGETTO DELLA VALUTAZIONEPunteggio

complessivo

2017

Punteggio

complessivo

2015

AREA 4 CURA DELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE/CITTADINO 6,2 3,8

AREA 2ACCESSIBILITÀ FISICA, VIVIBILITÀ E CONFORT DEI

LUOGHI DI CURA5,6 5,3

AREA 3ACCESSO ALLE INFORMAZIONI, SEMPLIFICAZIONE E

TRASPARENZA5,5 5,3

AREA1PROCESSI ASSISTENZIALI E ORGANIZZATIVI ORIENTATI

AL RISPETTO E ALLA SPECIFICITÀ DELLA PERSONA5,1 3,6

PUNTEGGIO MEDIO TOTALE 5,8 4,5

PUNTEGGIO MEDIO COMPLESSIVO DELLE SOTTO-AREE

6

3,3

4,3

4,7

5,5

5,6

6,2

6,2

6,5

6,5

7,6

8,1

8,3

0 2 4 6 8 10

Punteggio medio complessivo

Non discriminazione…

Relazione con il cittadino

Relazione tra professionista e…

Agevolare accesso informazioni e…

Confort generale della struttura

Attenzione a fragilità e bisogni della…

Accessibilità fisica

Continuità delle cure

Reparti di degenza a misura d'uomo

Semplificazione delle procedure

Logistica e segnaletica

Rispetto della privacy

Considerate le AREE di maggiore criticità, le azioni sono rivolte a:

Impegno per la non discriminazione culturale, etnica, religiosa;

Attenzione alle fragilità e ai bisogni della persona;

Formazione all’accoglienza e relazione con il cittadino;

Cura della relazione tra professionista sanitario e paziente;

Agevolare l’accesso alle informazioni e trasparenza;

Cura del confort generale della struttura.

PROGETTO PSN 2014 - 2.26Sviluppo dei processi di umanizzazione all’interno dei percorsi assistenziali «MODELLO HEALTH HUMANISATION»

[email protected]

Marisa Agosta, Sebastiano Albana, Flavia Alessi, Dina Antinoro, Domenica Centorrino, Francesca Ceravolo, Adriana Ferruccio, Rosita Gangemi,Antonino Giallanza, Antonio Giardina, Denise Iacovo, Santa Lombardo, Roberto Massimino, Katia Merlino, Graziella Messina, Rita Rampulla,Gian Fausto Saglimbeni, Angela Salvo, Carmelo Spina, Elisabetta Stillitano, Giovanna VinciGaetano Sirna, Paolo Cardia, Eugenio Ceratti, Paolina ReitanoDomenico Sindoni – Direttore SanitarioPaolo LA PAGLIA – Direttore Generale ASP Messina

Poster selezionato per l’esposizione durante il 14° Forum Risk Management e presentato nel workshop