prog g.p.s. giovani piccoli e senior per il ......g.p.s. giovani piccoli e senior per il territorio...
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Progettazione 2017
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Allegato 1
SCHEDA PROGETTO PER LâIMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE 1) Ente proponente il progetto:
CITTĂ DI TORINO 2) Codice di accreditamento:
NZ01512 3) Albo e classe di iscrizione:
Albo regionale 1^ classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto:
G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio 5) Settore ed area di intervento del progetto con rela tiva codifica (vedi allegato 3):
E16 Educazione e promozione culturale â AttivitĂ interculturali 6) Descrizione dellâarea di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rap presentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari d el progetto:
Presentazione dellâente proponente
Il progetto nasce dalla collaborazione e sinergia tra 2 enti proponenti:
ďż˝ Centro Interculturale della CittĂ di Torino ďż˝ Associazione di Animazione Interculturale â ASAI
i quali collaborano da piĂš anni attraverso una Convenzione, sia per la formazione degli Animatori Interculturali sia per la realizzazione di progetti rivolti ai giovani. CENTRO INTERCULTURALE Il Centro Interculturale della CittĂ di Torino è un Servizio della CittĂ di Torino (Direzione Servizi Culturali e Ammnistrativi â Area Cultura)); nasce nel 1996 come punto di incontro, riconoscimento e valorizzazione delle varie culture presenti in cittĂ attraverso le persone che la abitano. Eâ luogo di formazione per giovani e adulti, nativi e migranti che consente di realizzare momenti di riflessione comune su temi legati alla cittadinanza e alla convivenza; è uno spazio per laboratori interculturali: artistici, linguistici e di cura di sĂŠ (si attinge dalle culture del mondo per proporre percorsi quali musica, danza, fotografia, teatro, yoga, discipline orientaliâŚ). Il Centro offre un importante servizio informativo attraverso il sito www.interculturatorino.it che ospita informazioni circa le attivitĂ del Centro (corsi di formazione, mostre, convegni, seminari) ma offre anche ampia visibilitĂ agli eventi interculturali che si svolgono a Torino e in Italia.
Il Centro occupa uno spazio di circa 3000 mq situati su 4 piani con ampie aule e corridoi dove realizzare sia corsi di aggiornamento sia workshop. Alcune aule sono adibite allo studio della musica e dotate di strumenti musicali, altre dotate di pc e videoproiettore e altre libere per workshop interattivi. Il Centro comprende inoltre una sala conferenze attrezzata da 99 posti e ampi spazi verdi esterni con panchine e attrezzature per le attivitĂ estive (tavoli, rete per pallavolo). Per lâattivitĂ del Progetto si intende mettere a disposizione tutto il 3° piano comprensivo di: biblioteca e aula studio (entrambe di circa 70 mq lâuna dotate di tavoli per studio) piĂš 4 aule.
Indicatori di affluenza - settembre 2016-giugno 2017:
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Formazione: circa 500 persone; Eventi e manifestazioni: circa 14.000 presenze; Laboratori artistici: circa 600 persone; AttivitĂ rivolte a giovani ed adolescenti: circa 200 partecipanti di cui 80% di origine straniera anche se molti giĂ nati in Italia (Albania, Bangladesh, Cina, Costa DâAvorio, Ecuador, Egitto, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, PerĂš, Romania, Senegal, Tunisia). I ragazzi sono prioritariamente residenti nella circoscrizione 6^ e la maggioranza frequenta le scuole medie superiori (tecniche e professionali principalmente del territorio ma non solo);
Tipologia partecipanti: Insegnanti, educatori, formatori, studenti, operatori degli enti pubblici e del privato sociale e cittadini nativi e migranti interessati ai temi piÚ significativi in ambito interculturale, quali le culture altre, i diritti umani, la globalizzazione, l'emigrazione e l'immigrazione, l'integrazione sociale; giovani e adolescenti. Il Centro interculturale si rivolge a tutti i cittadini di Torino ma, per quel che riguarda i giovani, coinvolge in modo prioritario i ragazzi della circoscrizione 6, territorio in cui è situato il Centro.
ASAI â ASSOCIAZIONE ANIMAZIONE INTERCULTURALE LâASAI è unâassociazione di volontariato, che opera dal 1995 nel territorio della CittĂ e della Provincia di Torino, con lâobiettivo di promuovere iniziative interculturali sul territorio, coinvolgendo i cittadini in azioni attive e concrete dirette allâintegrazione e alla convivenza nel tessuto urbano. Ă formata da operatori sociali, animatori, educatori, tirocinanti, insegnanti, psicologi e da circa 600 volontari (cittadini, genitori, famiglie, insegnanti in pensione, giovani ed adulti), che studiano e progettano interventi educativi, quali il sostegno scolastico, i corsi di Italiano L2 per stranieri, i laboratori artistici ed espressivi, gli spazi di confronto tra pari, lâorientamento e lâaccompagnamento alla formazione professionale e al lavoro, lâeducativa di strada e del territorio, lâestate ragazzi e lâestate adolescenti, le occasioni di dialogo e interazione con il mondo degli adulti e delle istituzioni. LâASAI è oggi presente in cinque circoscrizioni (sulla base del nuovo accorpamento) con due centri aggregativi, uno sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro, diversi progetti realizzati direttamente nelle scuole primarie e secondarie (citiamo per tutti il âProvaci Ancora Sam!â che coinvolge 5 circoli didattici), progetti mirati di doposcuola e attivitĂ laboratoriali di quartiere, percorsi formativi per giovani e adulti sui temi dellâeducazione, dellâanimazione e dellâintercultura. Il centro aggregativo di San Salvario, il CasAdò, dove verrĂ sviluppato il progetto, è uno spazio direttamente accessibile dal marciapiede, di circa 300 mq con aule polifunzionali utilizzabili sia per attivitĂ prettamente scolastiche (doposcuola, formazione, focus group), sia per attivitĂ aggregative ed espressive (laboratori, incontri, feste), una sala insonorizzata per attivitĂ musicali (prove delle band che frequentano il centro, laboratori musicali e di ballo) e una sala informatica dotata di pc, stampanti, videoproiettore.
Indicatori di affluenza - settembre 2016- giugno 2017: Minori e giovani (allievi della scuola primaria e delle scuole secondarie di I e II grado):
⢠Sostegno scolastico: circa 1400; ⢠Interventi e progetti nelle scuole: circa 400; ⢠Corsi di Italiano: circa 300; ⢠Percorsi di orientamento e inserimento al lavoro (nuovi inserimenti nel sistema PILA): 106; ⢠Attività artistico - espressive: circa 700; ⢠Attività formative: circa 300; ⢠Estate ragazzi: circa 400; ⢠Estate adolescenti: circa 150.
Adulti: ⢠Corsi di Italiano L2: circa 350 persone; ⢠Orientamento e inserimento al lavoro (nuovi inserimenti nel sistema PILA): circa 212
persone; ⢠Percorsi formativi: circa 200 persone.
Manifestazioni ed eventi: circa 3000 persone (Giochi senza Barriere, Feste conclusive, Festa Centro Interculturale). I minori e i giovani coinvolti risiedono prevalentemente nelle circoscrizioni in cui lâASAI è presente con lâofferta di servizi e progetti (Circoscrizioni 2, 4, 6, 7, 8), ma, soprattutto per la fascia dei giovani, molti arrivano anche dalle restanti circoscrizioni della CittĂ e, alcuni, anche dai Comuni della prima cintura. La provenienza del pubblico adulto, afferisce invece allâintero territorio cittadino.
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Tipologia partecipanti: Bambini, ragazzi, giovani, genitori, cittadini nativi e migranti, insegnanti, educatori. LA COLLABORAZIONE TRA I DUE ENTI Rispetto alla tipologia del servizio offerto, il Centro Interculturale ed ASAI collaborano da anni in un processo di co-progettazione per garantire un servizio rivolto al sostegno dei giovani e delle loro famiglie, omogeneo e capillare sul territorio: lâofferta proposta dai soggetti istituzionali, non soddisfa lâintero bisogno. Nello specifico anche le attivitĂ promosse dal Centro interculturale a favore dei giovani sono rese possibili da una forte sinergia e collaborazione con le realtĂ del privato sociale del territorio con le quali negli anni si è andata instaurando una relazione educativa proficua a favore delle giovani generazioni. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio inoltre è in continuitĂ con i precedenti progetti, âPEER-MEâ, relativo allâannualitĂ scorsa (scadenza 6 novembre 2017) e con il progetto âMENTOR FOR YOUâ di prossimo avvio (dicembre 2017). Nellâanno scolastico 2016-2017 il progetto ha coinvolto oltre 150 giovani i quali complessivamente risultano aver migliorato il loro esito formativo e scolastico, diminuendo il numero di debiti formativi o insufficienze presenti al momento dâingresso. Inoltre, sono stati realizzati 4 percorsi di cittadinanza attiva e 8 laboratori artistici ed i ragazzi hanno partecipato a 10 eventi culturali nellâanno. Il mentoring è divenuto nel tempo il filo conduttore del progetto, a partire dallâesperienza di peer tutor (âPeer-tutoring, unâesperienza interculturaleâ), passando alla figura del mentor nel progetto PEER-ME, dove il mentore opera in collaborazione con educatori, volontari e volontari del Servizio Civile per arrivare al progetto MENTOR FOR YOU dove la metodologia del mentoring è stata portata a sistema al fine di offrire ai beneficiari una opportunitĂ diversa e piĂš funzionale per affiancarli nel loro percorso di crescita; al contempo si intende offrire agli operatori e ai Volontari del Servizio Civile una metodologia di lavoro efficace e sperimentabile in contesti differenziati. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende partire da quanto fino ad ora sperimentato per porre al centro gli adolescenti delle scuole superiori rendendoli oltre che destinatari del mentoring, anche protagonisti diretti divenendo loro stessi mentori di bambini piĂš piccoli (doppio binario di sperimentazione). Inoltre il progetto intende porre unâattenzione particolare ai senior quali ulteriore target dellâazione di welfare di comunitĂ che si vuole porre in essere, attraverso lâattivazione di coloro che vivono il territorio, rendendoli protagonisti di azioni di cittadinanza attiva. La chiave del progetto sarĂ rappresentata dal mentoring come trait dâunion fra le azioni e i beneficiari dellâintervento: mentoring fra adolescenti e bambini, mentoring fra adolescenti e giovani universitari, mentoring fra senior e giovani. La figura del mentor infatti continua a rappresentare di fatto ancora una novitĂ nel panorama italiano in quanto spesso confusa con altre figure di sostegno e supporto ai giovani. Si pensi ad esempio allâesperienza tedesca sperimentata dallâassociazione Verikom (DE) che vede la figura del mentor come una figura professionale, riconosciuta anche a livello economico. Essenziale risulta essere infatti il legame di provenienza e/o di contesto, la prossimitĂ di etĂ e la condivisione di aspetti che riguardano non solo lâandamento scolastico e formativo, ma anche di crescita personale. Inoltre rispetto al tema del mentoring, sia il Centro Interculturale che lâASAI, fanno parte della rete transnazionale SIRIUS che rappresenta un importante luogo di scambio a livello europeo sulle esperienze di peer tutoring e peer mentoring. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Terremondo, da gennaio 2016 a luglio 2017 è stata attivato presso il Centro Interculturale la sperimentazione legata al progetto Erasmus+ Eduqual che prevede per lâappunto la sperimentazione e la definizione di un modello di mentoring condiviso fra i tre paesi coinvolti (Spagna, Italia e Germania). Tenuto conto del legame instauratosi con i partner, si prevede per i Volontari del Servizio Civile occasioni di scambio e di confronto con altre realtĂ europee (Skype conferences) per favorire la conoscenza e ampliare lo sguardo a livello europeo. La figura del mentor diventa dunque centrale per rafforzare il supporto ai ragazzi nel loro percorso di studi, e al contempo snodo e punto di collegamento fra gli adolescenti e gli educatori e gli adolescenti e i bambini piĂš piccoli. Fondamentale risulterĂ oltre al legame fra mentor e mentees (nei diversi livelli), la relazione con le famiglie e con il territorio al fine di rafforzare la rete attorno ai beneficiari di progetto (adolescenti e bambini). In particolare il mentor potrĂ diventare la figura di riferimento per il ragazzo/a seguito/a affiancandolo in particolare nel sostegno scolastico, nel supporto durante la scelta del percorso di studi, o piĂš generalmente per sostenere i piĂš giovani che si trovano in posizioni di vulnerabilitĂ e per aiutarli a perseverare nella vita. Per questo motivo accanto alle attivitĂ piĂš didattiche e formative, si prevede
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una forte azione di socializzazione essenziale per favorire le capacitĂ relazionali e promuovere la conoscenza di mondi e modalitĂ diverse. Punto focale sarĂ la valorizzazione delle competenze, delle capacitĂ e delle positivitĂ dei ragazzi coinvolti. I mentori â che spesso hanno la stessa radice etnica e sociale dei loro allievi â svolgono un ruolo di modello, dimostrando che è possibile avere successo anche quando si proviene da una famiglia disagiata o da un quartiere malfamato. Il mentoring incide particolarmente sui giovani che hanno status socio-economico basso e quando ci sono situazioni caratterizzate da un contesto svantaggiato. Lâefficacia dei progetti aumenta nelle situazioni e nelle esigenze specifiche di ragazzi che non hanno modelli positivi di riferimento o adulti che li sostengano nella vita quotidiana. Da questa fase recettiva in qualitĂ di beneficiari i ragazzi potranno a loro volta sperimentarsi e cimentarsi come mentori di bambini, promuovendo da un lato una forte azione di sostegno a favore dei piĂš piccoli e al contempo mettendo a frutto quanto ricevuto come mentees. Nel complesso lâazione proposta con il presente progetto rappresenta una risposta concreta ad un bisogno del territorio e dei cittadini, ovvero la gestione, il sostegno e il supporto alla crescita armonica dei giovani (preadolescenti ed adolescenti) del proprio territorio attraverso la creazione di un welfare di comunitĂ che veda coinvolti come protagonisti attivi anche i senior. I volontari del Servizio Civile rappresenterebbero un validissimo supporto soprattutto ai mentor per poter garantire una fluiditĂ dellâintervento, strutturare un vero e proprio team di coordinamento e creare una relazione costante di fiducia e di continuitĂ con lâutenza. Descrizione del contesto locale La popolazione nella CittĂ di Torino al 31.12.2016 è pari a 888.921 abitanti, di cui cittadini stranieri 132.730, pari al 15% circa della popolazione totale. Di questi 29.311 sono minorenni [fonte: CittĂ di torino â Ufficio Statistica Dati 2016]. La comunitĂ straniera piĂš numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 39,7% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco (12,9%) e dal PerĂš (5,7%). Rispetto ai dati scolastici, la presenza degli alunni stranieri nelle scuole della CittĂ metropolitana di Torino confermano sostanzialmente il trend degli ultimi anni e sono nel loro complesso in linea con lâandamento nazionale rispetto alle tipologie di tale segmento della popolazione scolastica. Nellâanno scolastico 2015/2016, il 12,39% della popolazione scolastica piemontese è composta da alunni con cittadinanza non italiana. Nello specifico sono 59.419 gli alunni stranieri e di essi il 39,97% frequenta la scuola primaria, il 24,32% la scuola secondaria di I grado e il 35,70% la scuola secondaria di II grado. Le seconde generazioni rappresentano il 55,90% degli alunni con cittadinanza non italiana [fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. Tra le province del Piemonte, la cittĂ metropolitana di Torino registra la presenza del 50,59% di alunni con cittadinanza non italiana. I 30.058 alunni stranieri iscritti nella CittĂ metropolitana di Torino, sono distribuiti per il 48,82% nella scuola primaria, per il 24,05% nella scuola secondaria di I grado e per il 30,13% nella scuola secondaria di II grado
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[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. Rispetto alla scelta degli studenti delle superiori, anche nellâanno scolastico 2015/2016, i dati confermano la preferenza degli alunni con cittadinanza non italiana che scelgono di iscriversi ai tecnici e ai professionali a scapito dei licei; diverse sono le scelte degli italiani che preferiscono iscriversi in un liceo. In particolare, per quanto riguarda la cittĂ metropolitana di Torino, il 38,38% degli stranieri si sono iscritti in istituti ad indirizzo tecnico, il 31,79%, in istituti professionali e il 29,83 nei licei. Il 38% degli alunni di seconda generazione, si iscrive ai licei scegliendo di non frequentare gli istituti professionali. Il liceo scientifico, i tecnici del settore economico e i professionali del settore servizi sono quelli maggiormente scelti. Infatti, rispettivamente attraggono il 17,78%, il 23,20% e il 20,37% degli alunni con cittadinanza non italiana e il 23,90%, il 20,74% e il 16,67% degli stessi nati in Italia. Alunni, alunni con cittadinanza non italiana per tipologia di Istruzione (a.s. 2015/2016)
[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015]. CittĂ di Torino: Alunni, alunni con cittadinanza non italiana per tipologia di Istituto (a.s. 2015/2016)
[fonte: Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia di Torino: rapporto 2015].
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Un modo per valutare lâintegrazione nella scuola degli studenti di origine immigrata è quello di analizzare la regolaritĂ del percorso scolastico, ovvero il ritardo con il quale questi studenti frequentano una determinata classe rispetto a quella che sarebbe teoricamente prevista per la loro etĂ . I minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico devono venire iscritti alla classe corrispondente all'etĂ anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi lâiscrizione ad una classe diversa. Il ritardo degli studenti stranieri è spesso conseguente a inserimenti in classi inferiori a quelle a cui alla luce della loro etĂ dovrebbero accedere. A ciò si aggiungono lungo il percorso i ritardi dovuti a bocciature e ripetenze. Le informazioni sullâetĂ anagrafica degli studenti stranieri e la classe frequentata permettono di ricostruire un quadro puntale della situazione. Nel 2015/2016 lâ80,4% degli studenti stranieri con 10 anni di etĂ frequenta regolarmente la quinta classe di scuola primaria, il 14% ha un anno di ritardo, il 2% ha accumulato due anni e oltre di ritardo. Il ritardo scolastico degli studenti cresce al crescere dellâetĂ . A 14 anni, corrispondenti alla frequenza della prima classe di secondaria superiore, la percentuale degli studenti stranieri con percorso di studio regolare si ferma al 52,0% mentre il 46,0% frequenta ancora una classe di scuola secondaria di I grado; il 34,8% è in ritardo di un anno, il 9,5% di due e lâ1,7% di tre anni. AllâetĂ di 18 anni la percentuale di studenti regolari è scesa al 30,4% contro il 69,6% in ritardo: si va dal 4,8% dei 18-enni che frequenta il primo anno di secondaria di II grado al 34,0 % che frequenta il quarto anno. Tra gli studenti di secondaria di II grado in ritardo si annoverano, inoltre, piĂš di 35.000 studenti che frequentano i corsi di secondaria di II grado a 19 anni, 20 e oltre. Il 46,5% frequenta il quinto e ultimo anno di secondaria, ma un buon 11,2% si trova ancora al primo o al secondo anno di corso. Alunni con cittadinanza italiana e non italiana in ritardo per ordine scuola (valori percentuali su 100 alunni) â A.S. 2015/2016
[fonte: Miur, Statistica e Studi, "Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2015/2016", Marzo 2017]. Alcuni aspetti particolari riguardano lâandamento dei ritardi nella secondaria di II grado. I dati relativi al 2015/2016 indicano che il primo anno di scuola secondaria superiore è cruciale nella determinare la situazione di ritardo degli studenti. I meccanismi di selezione prima operanti nella scuola secondaria di I grado sembrano col tempo entrare in azione nei primi anni di secondaria di II grado. Il confronto tra studenti italiani e studenti stranieri evidenzia comunque che le distanze rimangono notevoli. A livello nazionale, gli studenti italiani in ritardo nella frequenza scolastica è di circa il 10,5% contro il 32,9% degli studenti stranieri. Nellâambito della secondaria il ritardo si accumula soprattutto negli istituti professionali e tecnici. La composizione percentuale rispetto ai tre percorsi degli studenti stranieri distinti per etĂ , evidenzia come aumenti la quota degli studenti negli istituti professionali al crescere dellâetĂ . A 14 anni la composizione percentuale è a favore degli iscritti ai licei: su 100 quattordicenni il 38% frequenta i licei, il 39% gli istituti tecnici e il 23% gli istituti professionali. Col crescere dellâetĂ aumenta la quota degli studenti iscritti ai professionali, fino ad arrivare a 19 anni e oltre, etĂ per le quali i frequentanti sono, per definizione, studenti in ritardo.
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Si osserva che la proporzione degli studenti iscritti ai professionali raggiunge il 43,6% allâetĂ di 19 anni per salire a oltre il 50% nelle etĂ successive. Alunni con cittadinanza non italiana settore di scuola Secondaria di II grado e anno di corso (valori percentuali) â A.S. 2015/2016
[fonte: Miur, Statistica e Studi, "Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2015/2016", Marzo 2017]. Risulta quindi chiaro che, se giĂ lâinserimento nella scuola secondaria di secondo grado costituisce un primo scoglio per i ragazzi di origine straniera, il mantenimento della prestazione scolastica e lo stare al passo con i compagni italiani rappresenta un banco di prova importante. Pertanto, la possibilitĂ di usufruire di un sostegno allo studio al fine di concludere con successo il percorso curriculare appare fondamentale per i ragazzi con background migratorio e per le loro famiglie. Accanto allâintervento rivolto ai giovani adolescenti, il progetto prevede una azione specifica sui senior del territorio, certi che lâazione di welfare debba coinvolgere tutte le fasce di etĂ della comunitĂ , affinchè ciascuno possa apportare il proprio contributo. Ă noto infatti come la popolazione anziana nel complesso sia in costante aumento. Analizzando i dati dal 2005 al 2015 nella CittĂ di Torino1, emerge come a fronte di un aumento della popolazione, parallelamente sia aumentato la percentuale di popolazione anziana.
Serie storica dei residenti iscritti in anagrafe al 31-12 di ogni anno, dal 2005 al 2015
Anno Totale residenti 2005 900.748
2006 900.736
2007 908.129
2008 909.345
2009 910.504
2010 908.568
2011 906.874
2012 911.823
2013 905.014
2014 898.714 2015 892.276
1 Archivio Anagrafico della CittĂ di Torino. Servizio Statistica e Toponomastica della CittĂ . Elaborazione a cura dell'Ufficio Pubblicazioni e Analisi statistiche http://www.comune.torino.it/statistica/osservatorio/annuario/2015/
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Serie storica delle percentuali di anziani su totale popolazione dal 2005 al 2015
Anno % Anziani/popolazione
2005 23,5
2006 23,7
2007 23,7
2008 23,8
2009 23,9
2010 24
2011 24,3
2012 24,5
2013 24,.9
2014 25,2
2015 25,4
Percentuale di residenti di etĂ superiore a 65 anni dal 2005 al 2015 Interessante notare gli indici di vecchiaia rispetto agli indici relativi ai giovani che evidenziano una netta differenza in termini percentuali. Risulta dunque evidente la necessitĂ di intervenire e coinvolgere il target dei senior in progettualitĂ di promozione del welfare sociale.
Indicatori strutturali della popolazione â Anno 2015 Indice di vecchiaia
205,5
Indice dipendenza anziani
40,8
Indice dipendenza giovani
19,9
Sulla base di questo trend, si evidenzia inoltre un innalzamento dellâetĂ media
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Anno 1°
gennaio 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale
residenti EtĂ media
2002 95.302 574.553 194.816 864.671 44,7
2003 96.831 565.819 198.994 861.644 45,0
2004 99.937 565.611 202.309 867.857 45,0
2005 104.242 585.615 212.398 902.255 45,0
2006 103.376 585.811 211.421 900.608 45,0
2007 104.624 582.146 213.799 900.569 45,1
2008 106.853 586.460 214.950 908.263 45,0
2009 108.293 584.679 215.853 908.825 45,1
2010 109.861 582.722 216.955 909.538 45,1
2011 110.892 579.431 217.240 907.563 45,3
2012 107.309 546.151 215.852 869.312 45,7
2013 109.571 546.471 216.049 872.091 45,7
2014 112.399 565.431 224.307 902.137 45,7
2015 111.804 559.262 225.707 896.773 45,9
2016 110.325 554.192 226.012 890.529 46,1
2017 108.911 551.738 226.188 886.837 46,3
Facendo una proiezione sui numeri degli over 60 per i prossimi 20 anni emerge un considerevole aumento della popolazione anziana in Piemonte.
[fonte: previsioni della popolazione anni 2016-2036, dati www.anizani.stat.it]. Ciò premesso, il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere una forte azione di supporto e di sostegno scolastico per gli adolescenti legata e connessa con attivitĂ che vedano i senior protagonisti attivi degli interventi a favore della giovane cittadinanza cosĂŹ come del proprio territorio. I quartieri nei quali si intende sviluppare lâintervento (Circoscrizione 6, 7, e 8), sui quali operano il Centro Interculturale e lâASAI, sono territori nei quali, la percentuale di presenza straniera è particolarmente elevata (Circ VI 24.345, Circ 7 18.035, circ VIII 17.647 â fonte Statistica CittĂ di Torino 31/12/2016) e quindi risulta fondamentale prevedere interventi specifici di integrazione e socializzazione per creare dei contesti positivi e favorevoli a una convivenza civile. Descrizione dei servizi analoghi Entrambi i soggetti operano in quartieri in cui è presente una struttura di casa del quartiere che offre opportunitĂ culturali e aggregative, prevalentemente, però, rivolte alla popolazione adulta. In particolare a San Salvario è presente la Casa del Quartiere che offre attivitĂ e servizi di informazione, formazione, percorsi e attivitĂ aggregative, momenti di socializzazione; inoltre sono presenti sul territorio anche gli oratori San Luigi e della Parrocchia Santi Pietro e Paolo che svolgono
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numerose attivitĂ aggregative rivolte a giovani italiani e stranieri, nonchĂŠ il Centro Lombroso 16 dove ha sede una biblioteca e spazi dedicati ad attivitĂ aggregative. Nel quartiere di Barriera di Milano/Regio Parco operano la struttura Bagni Pubblici di via Agliè che offre servizi di informazione e orientamento nonchĂŠ attivitĂ culturali, e le biblioteche del territorio che offrono svariate attivitĂ legate al mondo della lettura. Inoltre è attivo un servizio di sostegno scolastico per adolescenti presso la struttura di Via Baltea 3, gestito dallâASAI in collaborazione con il Comitato S-Nodi di Caritas che nellâA/S 2016-2017 ha coinvolto oltre 60 giovani. Il centro di Via Baltea riesce a rispondere solamente ad una parte dellâutenza complessiva richiedente tenuto conto dei numeri di capienza massima del servizio. Inoltre, trattandosi di una circoscrizione (la VI) particolarmente ampia e con caratteristiche differenziate per quartiere il territorio di riferimento del Centro interculturale va ad agire in unâarea completamente diversa, offrendo in questo modo un servizio piĂš completo e funzionale alle richieste. Inoltre nel corso dellâa/s 2016-2017, proprio per favorire la mobilitĂ dei giovani, sono stati realizzati momenti di scambio e di collaborazione con i ragazzi di Via Baltea che hanno portato a risultati particolarmente significativi. Entrambi i territori, dunque, rimarcano la necessitĂ di servizi di sostegno allo studio, in particolare per ragazzi che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, in quanto anche nelle aree in cui sono giĂ previste alcune iniziative, queste non risultano sufficienti ad esaurire la domanda (ad esempio in Barriera di Milano, dove si rileva la maggior presenza di cittadini stranieri). Quindi, risultano essenziali e necessarie le proposte strutturate per questa fascia di etĂ offerte dal Centro Interculturale e dallâAsai. Il partner Terremondo collabora sui territori di riferimento del progetto per la realizzazione delle attivitĂ , mettendo a disposizione gli educatori per il sostegno scolastico e le attivitĂ di animazione. Parallelamente risulta particolarmente interessante interconnettere le azioni promosse a favore dei giovani con attivitĂ rivolte ai senior quali target e al contempo protagonisti attivi degli interventi proposti per renderli partecipi della vita cittadina in unâottica di reciprocitĂ . Destinatari e beneficiari Destinatari Destinatari dellâintervento sono circa 150 adolescenti e giovani, italiani e stranieri, della fascia dâetĂ 11-20 anni, che giĂ frequentano il Centro Interculturale e lâAssociazione ASAI e sono coinvolti in attivitĂ sia di accompagnamento scolastico sia di fruizione e/o produzione di eventi culturali; inoltre il progetto intende rivolgersi anche ad altri ragazzi/e attraverso attivitĂ di promozione e sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi informali di incontro, con lâobiettivo di ampliare lâutenza per arrivare ad almeno 200 partecipanti. Per quanto riguarda il numero dei destinatari, si specifica che questo rimane invariato rispetto al progetto precedente, tenuto conto degli spazi disponibili nei locali degli enti coinvolti. Destinatari del progetto sono inoltre circa 50 senior che verranno coinvolti in azioni di comunitĂ mettendo a disposizione le proprie competenze e le proprie esperienze a favore dei giovani, beneficiando al contempo di azioni ed interventi promosse dai giovani per il territorio (scambio reciproco). Beneficiari Si considerano beneficiari del presente progetto:
⢠Famiglie ⢠istituzioni scolastiche ⢠circoscrizioni e quartieri ⢠comunità locale
Possiamo indicare in modo sintetico la ricaduta di alcuni benefici sui soggetti sopra evidenziati. Le attivitĂ di aggregazione, di promozione interculturale e di peer education contribuiscono in modo significativo al consolidamento degli obiettivi di socializzazione e di apprendimento propri della funzione didattico-pedagogica dellâente locale e favoriscono il superamento di quei conflitti che spesso degenerano tra i ragazzi in atti di violenza e bullismo e contribuiscono allâemarginazione delle fasce piĂš deboli. Le attivitĂ di accompagnamento scolastico (doposcuola) consentono di migliorare la riuscita scolastica e permettono alle famiglie di sentirsi sostenute nel loro importante obiettivo di successo scolastico dei figli. Le iniziative di produzione culturale sviluppano lâautostima di chi le realizza ma generano anche occasioni di benessere nellâambito della convivenza tra le diverse comunitĂ presenti nella realtĂ locale e danno lâoccasione di creare dei momenti aggregativi rivolti anche alle famiglie per renderle partecipi del percorso svolto dai figli e per dar loro, al contempo, opportunitĂ di socializzazione.
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Lo sviluppo di spazi di aggregazione che favoriscono la comunicazione tra soggetti con riferimenti culturali diversi costituisce un elemento di integrazione per le famiglie e per i ragazzi. Inoltre, aver a disposizione dei luoghi in cui indirizzare i propri figli per lo sviluppo di attivitĂ creative e didattiche, con la presenza di educatori esperti e figure adulte positive di riferimento, favorisce per le famiglie la conciliazione tra le esigenze lavorative e impegni familiari. Il coinvolgimento dei senior avrĂ un impatto anche sui minori, beneficiari del progetto, nonchè sulla collettivitĂ nel suo complesso tenuto conto delle ricadute positive che questo potrĂ avere in termini di welfare di comunitĂ (scambio reciproco, attivazione della popolazione anziana, protagonismo attivo, etc..). Lâefficacia e lâefficienza del progetto verranno monitorate nel corso del progetto attraverso la predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, lâefficacia e lâefficienza dellâintervento, lâimpatto sul territorio. In particolare i volontari potranno essere supportati dagli OLP e dalle figure di coordinamento dei servizi in modo tale da garantire uniformitĂ ed omogeneitĂ in termini di formazione (per i volontari) e di attivitĂ /servizi erogati (per i beneficiari). Analisi del problema In merito al fenomeno della dispersione scolastica, si segnala un netto miglioramento del fenomeno nella nostra Regione nella quale in due anni siamo passati dal 12,7 dei ragazzi che non arrivano alla maturitĂ , e nemmeno seguono percorsi professionalizzanti, al 10,2. Il fenomeno peraltro è molto differenziato in quanto in alcune Regioni di Italia la percentuale di dispersione è oltre il 23%. Se la lotta alla dispersione scolastica ha fatto passi in avanti, notizie meno buone vengono dagli altri indicatori che misurano i fattori piĂš importanti per un sistema dâistruzione di qualitĂ in linea con gli obiettivi dellâAgenda Onu 2030. I progressi per quanto riguarda la percentuale di completamento degli studi secondari e terziari sono stati lievi e insufficienti , di questo passo lâItalia nel 2030 avrĂ raggiunto soltanto il livello a cui si assesta oggi la media dei paesi europei. Fra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dellâagenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta dallâItalia e da 192 paesi, unâistruzione di qualitĂ per tutti occupa una posizione centrale, costituendo in un certo senso una precondizione per la realizzazione degli altri obiettivi2. Occorre dunque lavorare ancora per garantire paritĂ di accesso a tutti ad un sistema educativo e formativo di qualitĂ . Il legame con il tessuto socio economico di provenienza dei giovani risulta essenziale per porre in evidenza alcuni fenomeni di dispersione scolastica: spesso questâultima infatti si associa a situazioni di difficoltĂ o disagio socio economico con conseguenze inevitabili anche sul percorso scolastico e formativo dei ragazzi. Scuola ed extrascuola devono dunque trovare sempre piĂš punti di interconnessione e coesione per garantire interventi efficaci e di impatto e per far sĂŹ che il numero dei âdispersiâ si riduca sempre piĂš. Senza contare che il fenomeno di dispersione scolastica spesso si accompagna a problemi di devianza e/o di dipendenze. Tali problemi investono la popolazione nella sua totalitĂ e sono ulteriormente rafforzati nelle famiglie immigrate a causa di fragilitĂ specifiche:
⢠difficoltĂ di integrazione; ⢠isolamento sociale e carenza di riferimenti tra pari per avviare processi dâidentificazione
positiva; ⢠carenza di reti informative; ⢠difficoltĂ nellâorientamento e lâaccompagnamento alla scelta della scuola superiore e alla
fruizione di opportunità culturali cittadine; ⢠scarse occasioni di confronto in lingua italiana (eccetto nelle ore scolastiche); ⢠mancanza di adulti di riferimento autorevoli e/o integrati dal punto di vista culturale e
sociale. I giovani riflettono dunque le difficoltĂ dei contesti familiari e sociali complessi in cui vivono e necessitano sempre piĂš di spazi di confronto, supporto e condivisione per migliorare la propria conoscenza del contesto che li circonda e poter conseguentemente divenire adulti consapevoli nel prossimo futuro. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende dunque dare una risposta concreta e misurabile nel tempo offrendo attivitĂ di supporto per i giovani e per le famiglie, rafforzando i legami con il territorio, coinvolgendo tutti i soggetti del territorio (senior inclusi) per 2 Andrea Gavosto - Fondazione Agnelli, campus Luigi Einaudi, presso la sede del convegno sullâagenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
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favorire una condivisione di competenze e conoscenze, di messa in rete degli interventi e di welfare di comunitĂ . Inoltre la valorizzazione delle competenze acquisite nelle fasi di sostegno allo studio e grazie ai propri mentor, potrĂ essere messa a frutto dai giovani direttamente con dei bambini piĂš piccoli favorendo cosĂŹ al benessere sociale della collettivitĂ e al contempo acquisendo competenze specifiche di gestione e responsabilizzazione essenziali per il loro futuro. Il circuito virtuoso messo in atto attraverso il mentoring coinvolgerĂ altresĂŹ i senior, anchâessi destinatari dellâintervento. Come sopra evidenziato, la popolazione anziana è in forte crescita e la prospettiva nei prossimi anni è quella di un ulteriore aumento. Dal 2005 al 2015, la percentuale della popolazione anziana su Torino ha avuto un aumento del 1,9% (dal 23,5% del 2005 al 25,4% del 2015), lâindice di vecchiaia è pari al 205,5 e, sulla base di una previsione dal 2016 al 2036 si evidenzia un aumento della popolazione anziana pari a circa il 16% (media fra la crescita ipotetica di alcune fasce di etĂ sopra descritte). Lâampliamento demografico della popolazione anziana non comporta di per sĂŠ aumento della socializzazione, ovvero alla crescita quantitativa non corrisponde una facilitazione dei processi socializzanti. Alcuni fenomeni sociali riguardanti la famiglia (famiglia nucleare) e il mondo del lavoro (mobilitĂ lavorativa), hanno reso piĂš grave la condizione dellâanziano, condannandolo ad un isolamento sociale, privandolo spesso dei legami affettivi. Solitudine e isolamento per le persone anziane è un fenomeno in crescita che va affrontato attraverso la realizzazione di politiche sociali di risocializzazione. Sviluppare e stimolare processi di socializzazione risulta dunque molto importante per differenti motivi:
⢠il confronto con gli altri riduce lâincertezza e aumenta lâautostima; ⢠è fonte di stimoli positivi; ⢠consente di ottenere approvazione e attenzione; ⢠fornisce un sostegno emozionale.
Occorre dunque agire sul benessere collettivo, non tanto in termini quantitativi ed economici, ma andando ad agire su fattori qualitativi quali il miglioramento dei rapporti familiari e interpersonali, la capacitĂ di interagire con altre persone, la partecipazione attiva alle iniziative della comunitĂ , favorendo al contempo il miglioramento dellâambiente e del contesto sociale di riferimento. Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere una forte azione di coinvolgimento attivo dei senior attraverso lâattivazione di una azione di reciprocitĂ grazie alla quale i senior potranno mettere a disposizione dei giovani le proprie esperienze e competenze ricevendo al contempo opportunitĂ di socializzazione attraverso attivitĂ intergenerazionali ed interculturali efficaci per garantire lâinterazione fra âmodi diversi o paralleliâ. Tenuto conto della conformazione della popolazione del nostro territorio, si intende infatti porre particolare attenzione al coinvolgimento di senior italiani e stranieri, nonchĂŠ allâinterazione di questi con i giovani di diverse provenienze. Considerando, altresĂŹ, che molti giovani di origine straniera non hanno in Italia delle figure di riferimento (nonni/nonne), costoro potrebbero avvalersi del supporto di figure analoghe che allo stesso tempo beneficerebbero del valore del proprio tempo (volontariato per gli altri) avendo la possibilitĂ di migliorare la propria situazione personale (solitudine, isolamento, etc..). 7) Obiettivi del progetto:
Obiettivi generali del progetto Il progetto G.P.S. Giovani Piccoli e Senior per il territorio intende promuovere lâintegrazione dei giovani italiani e stranieri, della fascia dâetĂ 11-20 anni, attraverso una forte azione di contrasto alla dispersione scolastica e sociale utilizzando la metodologia del mentoring. Parallelamente il progetto intende agire con una forte azione di welfare di comunitĂ che veda come protagonisti i senior dei territori coinvolti al fine di renderli protagonisti attivi degli interventi proposti a favore dei giovani del Centro Interculturale e di ASAI e affiche possano beneficiare di attivitĂ e azioni promosse a favore del protagonismo attivo (volontariato, partecipazione attiva alle proposte per il territorio, etc..). Obiettivi specifici del progetto
OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE SITUAZIONE DI PARTENZA
RISULTATO ATTESO
Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la
Percentuale di persone con debiti formativi o insufficienze
Lâ80% dei partecipanti alle attivitĂ previste dal progetto ha uno o piĂš
Recupero di almeno un debito formativo
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metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
debiti formativi o insufficienze
Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attivitĂ di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media
numero di bambini/e seguiti nel percorso di mentoring Numero di eventi a cui partecipa ogni singolo ragazzo come risultanti dai fogli firma
0 bambini/ e In media 10 eventi allâanno
30 bambini/e In media 11 eventi allâanno
Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
Numero annuale di laboratori attivati
8 8
Promuovere azioni di reciprocitĂ fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunitĂ
Numero di azioni di reciprocitĂ attivati in un anno
0 2
8) Descrizione del progetto e tipologia dellâintervent o che definisca in modo puntuale le attivitĂ previste dal progetto con particolare rife rimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonchĂŠ le risorse umane dal punto di vis ta sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attivitĂ previste per il raggiu ngimento degli obiettivi
Per agevolare lâesposizione delle attivitĂ progettuali necessarie al raggiungimento degli obiettivi, lâimpiego delle risorse e le specifiche attivitĂ dei volontari, riportiamo per ciascun obiettivo specifico il dettaglio delle attivitĂ svolte per la realizzazione del progetto.
MACROAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO ATTIVITĂ
SUCCESSO SCOLASTICO
Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
a. Raccolta dati - attraverso una scheda personale dei ragazzi, in cui vengono segnate le carenze curriculari per predisporre un accompagnamento individualizzato.
b. Stipula del patto formativo â ai ragazzi e alle famiglie verrĂ richiesto di sottoscrivere un documento che specifichi lâimpegno di entrambe le parti rispetto al percorso di sostegno scolastico.
c. Attivazione del percorso: sostegno scolastico - i ragazzi vengono affiancati nelle singole materie da volontari e mentori (metodologia del mentoring), competenti sia nella materia sia nella relazione educativa. LâattivitĂ di sostegno scolastico si strutturerĂ in modo differenziato nelle due sedi, sulla base delle esigenze organizzative delle medesime. Indicativamente le attivitĂ si struttureranno in due pomeriggi settimanali (della durata variabile da 3 a 5 ore). Il sostegno scolastico non consiste semplicemente in un aiuto allâesecuzione dei compiti ma, partendo dallâaccoglienza del ragazzo, dei sui vissuti e dei suoi bisogni, intende creare una relazione di fiducia attraverso lâattuazione di un approccio il piĂš possibile funzionale alle esigenze
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dei ragazzi stessi. Le attivitĂ verranno gestite utilizzando metodologie innovative per lâapprendimento delle materie piĂš tradizionali: in particolare utilizzando ad es. La musica per imparare la matematica e la letteratura attraverso la danza.
d. Valutazione e monitoraggio dello stato di avanzamento: valutazione delle competenze acquisite dai ragazzi coinvolti attraverso il confronto e le verifica periodica (eventualmente anche con gli insegnanti di riferimento) dellâandamento scolastico ed extrascolastico, predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, lâefficacia e lâefficienza dellâintervento, lâimpatto sul territorio (ad esempio schede di valutazione e monitoraggio, diario di bordo, incontri di verificaâŚ).
PARTECIPAZIONE ATTIVA
Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attivitĂ di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media
e. I percorsi di cittadinanza saranno finalizzati al rafforzamento delle competenze dei giovani con lâobiettivo di farli contribuire al welfare di comunitĂ .
f. Incontri coordinati dagli educatori che coinvolgano i ragazzi, i mentori e i volontari del Servizio Civile per la definizione dei percorsi di cittadinanza e per il relativo monitoraggio in itinere.
g. Definizione dei percorsi e programmazione indicativamente di 10 incontri.
h. Predisposizione di materiale informativo e distribuzione nei gruppi di ragazzi.
i. Promozione dei singoli eventi, attraverso i vari canali di comunicazione: web, facebook, twitter, sms, whatsapp, etc: invio messaggi tramite sms e whatsapp per informative e appuntamenti; updating di una pagina facebook dedicata.
j. Realizzazione delle attivitĂ concrete e/o partecipazione ad eventi culturali di particolare rilevanza individuati nel corso degli incontri di programmazione (tra cui la Rassegna Cinematografica Mondi Lontani Mondi Vicini, realizzata in collaborazione con il Museo del Cinema) supportati dalla presenza degli educatori e dei mentori; organizzazione di eventi/momenti di conoscenza del proprio territorio; organizzazione di focus specifici su temi di attualitĂ e di interesse per i giovani.
k. programmazione e formazione degli adolescenti per le attivitĂ di mentoring con bambini/e.
l. Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini e bambine per promuovere responsabilizzazione e cittadinanza attiva.
AGGREGAZIONE
Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
m. Incontri con i ragazzi per individuare, sulla base di una metodologia cooperativa, i temi e le modalitĂ artistiche da sviluppare.
n. Organizzazione e realizzazione dei diversi laboratori artistici (ad esempio: laboratori musicali, laboratori teatrali, attivitĂ ricreativo sportive â es. giocoleria, capoeira, etc...).
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o. Prosecuzione e ampliamento delle attivitĂ aggregative durante i mesi estivi: campi estivi, attivitĂ ricreative, attivitĂ ludiche e sportive, feste e merende tematiche, momenti di confronto.
RECIPROCITAâ
Promuovere azioni di reciprocitĂ fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunitĂ
p. Promozione del progetto e raccolta adesioni. q. Organizzazione di incontri mirati rivolti ai senior al
fine di definire le modalitĂ di coinvolgimento, le fasi di monitoraggio e i relativi strumenti.
r. Organizzazione di eventi di socializzazione rivolti ai senior attraverso il coinvolgimento dei giovani;
s. Azioni di reciprocitĂ attraverso le quali i senior potranno mettere a disposizione il proprio tempo, competenze ed esperienze (attivitĂ di volontariato, partecipazione ad iniziative, seminari, incontri) a favore dei giovani e al contempo potranno beneficiare di attivitĂ di socializzazione o eventi organizzati dai giovani dei centri.
Inoltre, con lâobiettivo di favorire il conseguimento delle finalitĂ proprie del Servizio Civile (esperienza che deve contribuire alla âformazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovaniâ), il progetto si sviluppa anche secondo le seguenti 5 macro-azioni (di sistema e trasversali): ⢠FORMAZIONE DEI VOLONTARI Nel rispetto della normativa vigente, nei primi mesi di attuazione del progetto si prevede la realizzazione del percorso di Formazione Generale (vedi descrizione punti 29-34) e Specifica (punti 35-41) ⢠PATTO DI SERVIZIO In virtĂš delle specificitĂ e delle caratteristiche proprie dellâesperienza, che individua nel giovane in Servizio Civile lâelemento centrale dellâintero progetto, nel corso del primi due mesi di attivitĂ vengono dedicati spazi specifici di riflessione (almeno 2 incontri tra il singolo volontario e l'Operatore Locale di riferimento) per la stesura del âPatto di servizioâ. Questo strumento favorisce il coinvolgimento del giovane volontario nella programmazione delle attivitĂ , fa emergere la soggettivitĂ dellâindividuo avviando un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilitĂ e impegni precisi. ⢠TUTORAGGIO Al fine di garantire il buon livello di soddisfazione dei volontari per la partecipazione allâesperienza di Servizio Civile Nazionale, nonchĂŠ supportare i volontari nella realizzazione del progetto (cosĂŹ come previsto dalla D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte), la CittĂ di Torino realizza lungo tutto lâarco dellâanno specifici percorsi di tutoraggio dellâesperienza (vedi âPiano di Tutoraggio e Monitoraggioâ allegato) ⢠MONITORAGGIO Nel corso dei dodici mesi di realizzazione del progetto, lâente proponente e la sede di attuazione, al fine di raccogliere elementi utili alla eventuale riprogettazione in itinere dellâesperienza, predispongono e realizzano specifici interventi di monitoraggio (vedi âPiano di Tutoraggio e Monitoraggioâ allegato), aventi per focus il progetto realizzato.Tra le attivitĂ previste: incontri di monitoraggio rivolti agli OLP gestiti dall'Ufficio Servizio Civile della CittĂ di Torino; somministrazione di specifici questionari di valutazione; realizzazione di incontri di âmonitoraggio di prossimitĂ â presso la singola sede di attuazione, alla presenza di OLP e volontari. ⢠BILANCIO DELLâESPERIENZA Considerati i principi legislativi che prevedono che il Servizio Civile debba essere finalizzato ad una crescita âcivica, sociale, culturale e professionaleâ dei volontari, nel corso dellâanno i giovani partecipano ad un percorso finalizzato alla attestazione da parte dell'Ente di Formazione Cooperativa O.R.So. delle competenze acquisite nel corso dellâesperienza (vedi descrizione punto 28). Il percorso prevede un incontro individuale tra il volontario e lâOLP e 2 appuntamenti di gruppo gestiti da un orientatore dell'ente certificatore. In virtĂš di quanto sopra indicato, ipotizzando lâavvio del servizio nel corso del mese di settembre 2018, le attivitĂ previste nellâambito delle diverse obiettivi/attivitĂ si svilupperanno secondo il seguente cronoprogramma di massima:
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MESE MACROAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
FORMAZIONE X X X X X X PATTO DI SERVIZIO X X SUCCESSO SCOLASTICO X X X X X X X X X X X X PARTECIPAZIONE ATTIVA X X X X X X X X X X X X AGGREGAZIONE X X X X X X X X X X X X RECIPROCITAâ X X X X TUTORAGGIO X X X X MONITORAGGIO X X X X X X X X BILANCIO DELLâESPERIENZA X X X X 8.2 Risorse umane complessive necessarie per lâespl etamento delle attivitĂ previste, con la
specifica delle professionalitĂ impegnate e la loro attinenza con le predette attivitĂ
Oltre alle risorse previste dalla vigente normativa in materia di Servizio Civile (Operatore Locale di Progetto, Formatori, Operatori del monitoraggio), per la realizzazione delle attivitĂ previste nellâambito del progetto, ciascun volontario interagirĂ attivamente con le seguenti altre figure:
N° RUOLO PRECEDENTI ESPERIENZE
ATTIVITĂ IN CUI VIENE COINVOLTO
1 Tutor (dipendente e/o a contratto dellâente CittĂ di Torino)
Gestione di gruppi di volontari in servizio civile
Gestione del percorso di tutoraggio (4 incontri)
1 Orientatore (dipendente Ente di Formazione Cooperativa ORSo)
Esperto di orientamento e attivitĂ con i giovani
Gestione del percorso di Bilancio dellâesperienza
1 Dipendente del Centro Interculturale
Esperienza di gestione di gruppi di volontari in servizio civile
Monitoraggio e supervisione di tutte le attivitĂ previste dal punto a) al punto r)
1 Esperto di comunicazione Esperienza di gestione web site e social network
Punto h) e p): Promozione dei singoli eventi, attraverso i vari canali di comunicazione: web, facebook, twitter, sms, whatsapp, etc: invio messaggi tramite sms e whatsapp per informative e appuntamenti; updating di una pagina facebook dedicata;
5 Educatori TerreMondo Esperienza di gestione attivitĂ educativa e formativa con i giovani sia a livello individuale sia di gruppo
Tutte le attivitĂ previste dal punto a) al punto r)
80 Volontari e mentori Esperienza di insegnamento e gestione gruppo classe
AttivitĂ ai punti c) Attivazione del percorso di sostegno scolastico e) Incontri coordinati dagli educatori che coinvolgano i ragazzi, i mentori e i volontari del Servizio Civile per la definizione dei percorsi di cittadinanza e per il relativo monitoraggio in itinere; i) Realizzazione delle attivitĂ concrete e/o partecipazione ad eventi culturali di particolare rilevanza individuati nel corso degli incontri di programmazione, j) Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini e bambine per promuovere
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responsabilizzazione e cittadinanza attiva. q) Realizzazione di eventi aggregativi rivolti specificatamente ai senior e ai ragazzi per favorire i processi di integrazione, r) AttivitĂ di supporto nella realizzazione di azioni di reciprocitĂ fra senior e giovani
4 Esperti laboratori artistici Esperienza nella realizzazione di laboratori artistici e creativi
Supportano gli educatori in tutte le attivitĂ di cui ai punti l), m) n)
1 esperto organizzazione eventi Esperienza nellâorganizzazione eventi
supporto per le attivitĂ di cui al punto q)
2 responsabili della didattica del MAO (Museo Arte Orientale di Torino)
Esperienza di progettazione e realizzazione percorsi didattici museali
Organizzazione di visite e percorsi didattici volti ad avvicinare adolescenti, bambini, famiglie e senior allâarte orientale e alla fruizione del patrimonio museale presente in cittĂ Obiettivo 2, azioni e) e i)
8.3 Ruolo ed attivitĂ previste per i volontari nell âambito del progetto
MACROAZIONE RUOLO E COMPITI DEL VOLONTARIO FORMAZIONE DEI VOLONTARI
Partecipazione al percorso di Formazione generale Partecipazione al percorso di Formazione Specifica
PATTO DI SERVIZIO Partecipazione attiva agli incontri tra il singolo volontario e l'Operatore Locale di riferimento. Definizione e stesura del Patto di Servizio.
SUCCESSO SCOLASTICO
a. Raccolta dati â supportare gli educatori nella raccolta delle informazioni dalle famiglie e dalle scuole di provenienza dei ragazzi.
b. Stipula del patto formativo â assistere gli educatori durante il momento di stipula del patto.
c. Attivazione e gestione del percorso di sostegno scolastico â svolgono, insieme a volontari e tutor, attivitĂ pratica di sostegno allo studio e supportano lâattivitĂ dei mentor: supporto nella gestione dei compiti, attivitĂ lessicali, attivitĂ laboratoriali; sperimentazione di metodologie didattiche innovative. Supporto alle attivitĂ di monitoraggio rispetto ai beneficiari del progetto.
d. valutazione e monitoraggio dello stato di avanzamento: valutazione delle competenze acquisite dai ragazzi coinvolti attraverso il confronto e le verifica periodica (eventualmente anche con gli insegnanti di riferimento) dellâandamento scolastico ed extrascolastico, predisposizione di un set di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, lâefficacia e lâefficienza dellâintervento, lâimpatto sul territorio (ad esempio schede di valutazione e monitoraggio, diario di bordo, incontri di verificaâŚ).
PARTECIPAZIONE ATTIVA
e. Incontri di discussione: partecipazione per la definizione dei percorsi di cittadinanza;
f. Incontri di programmazione: partecipazione per la programmazione di indicativamente 10 incontri;
g. Materiale informativo: collaborazione alla predisposizione e distribuzione dei materiali informativi nei gruppi di ragazzi;
h. Promozione dei singoli eventi: gestione e aggiornamento siti web e social media;
i. AttivitĂ concrete: partecipazione ad eventi culturali (ad es. Rassegna Cinematografica Mondi Lontani Mondi Vicini, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema) e supporto alla
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realizzazione dei percorsi di cittadinanza, collaborando con gli educatori e i mentori. Partecipazione agli incontri di verifica e valutazione dellâandamento del progetto.
j. programmazione e formazione adolescenti per la realizzazione di attivitĂ di mentoring con bambini/e
k. Realizzazione di percorsi di mentoring con bambini/e (azione di responsabilizzazione e cittadinanza attiva)
AGGREGAZIONE
l. Incontri di discussione: partecipazione agli incontri con i ragazzi per individuare, sulla base di una metodologia cooperativa, i temi e le modalitĂ artistiche da sviluppare;
m. Laboratori artistici: collaborazione con gli educatori e i mentori per la realizzazione delle attivitĂ artistico-espressive e partecipazione ai relativi incontri di verifica delle attivitĂ svolte;
n. AttivitĂ aggregative durante i mesi estivi: partecipazione a campi estivi, attivitĂ ricreative, attivitĂ ludiche e sportive, feste e merende tematiche, momenti di confronto.
RECIPROCITAâ
o. Promozione: affiancamento agli educatori nella preparazione e distribuzione del materiale informativo
p. Raccolta adesioni q. Incontri con i senior: affiancamento agli educatori e mentori per la
realizzazione e partecipazione a incontri con i senior; r. Organizzazione di eventi di socializzazione rivolti a senior
coinvolgendo i giovani nelle iniziative; s. Azioni di ReciprocitĂ : affiancamento agli educatori e mentori per la
realizzazione di attivitĂ di reciprocitĂ per i senior e i giovani (volontariato, workshop, incontri, seminari)
TUTORAGGIO Partecipazione agli incontri di tutoraggio.
MONITORAGGIO
Compilazione dei questionari di valutazione dei percorsi formativi. Partecipazione agli incontri di âmonitoraggio di prossimitĂ â presso la sede di attuazione. Compilazione di specifici questionari di valutazione dellâesperienza.
BILANCIO DELLâESPERIENZA
Partecipazione al primo incontro di gruppo Preparazione e partecipazione attiva al colloquio individuale con il proprio OLP di riferimento Partecipazione al secondo incontro di gruppo
Al fine di realizzare le diverse attivitĂ sopra citate, i volontari in Servizio Civile eserciteranno costantemente le seguenti capacitĂ e competenze, la cui acquisizione sarĂ certificata al termine del progetto dallâEnte di Formazione Cooperativa O.R.So.:
CAPACITĂ E COMPETENZE SOCIALI BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Ascolto attivo CapacitĂ di ascoltare, comprendendo il senso del messaggio, accogliendo il punto di vista dellâaltro
Cooperazione Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo
FlessibilitĂ Carattere privo di rigiditĂ , versatile che sa occuparsi con abilitĂ e competenza di cose differenti
CAPACITĂ E COMPETENZE ORGANIZZATIVE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Pensiero analitico CapacitĂ di ponderare attraverso una attenta analisi problemi e situazioni
Ricerca informazioni Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni
Organizzazione Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento delle attivitĂ
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CAPACITĂ E CONOSCENZE TECNICHE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Conoscenze tecniche di animazione di gruppo
Essere in grado di gestire gruppi attraverso attivitĂ dâanimazione con particolare attenzione al coinvolgimento di ogni membro del gruppo
Utilizzo di applicativi informatici per aggiornamento del sito, raccolta dati e promozione tramite social media
Essere in grado di utilizzare software applicativi per la videoscrittura, la gestione di fogli di calcolo, di database, di presentazione elettroniche, della posta elettronica, navigazione in internet e utilizzo social media
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
6 (sei) di cui:
Sede di attuazione del progetto Indirizzo Cod. ident. sede
N. vol. per sede
Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale
Corso Taranto 160 7860 2
Associazione ASAI Via SantâAnselmo 27/E 8403 4 10) Numero posti con vitto e alloggio:
0 (zero) 11) Numero posti senza vitto e alloggio:
6 (sei)
Sede di attuazione del progetto Indirizzo Cod. ident. sede
N. vol. per sede
Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale
Corso Taranto 160 7860 2
Associazione ASAI Via SantâAnselmo 27/E 8403 4 12) Numero posti con solo vitto:
0 (zero) 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, o vvero monte ore annuo:
Monte ore annuo di 1400 ore, con un minimo di 12 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minim o 5, massimo 6) :
5 (cinque) 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durant e il periodo di servizio:
FlessibilitĂ oraria (per orario serale o festivo per specifiche iniziative); DisponibilitĂ a brevi trasferte in occasione dei campi estivi fuori sede, per un massimo di 30 giorni annui, come previsto da vigente normativa; Rispetto della normativa sulla privacy.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accredit ato:
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato
N. Sede di attuazione del
progetto
Comune Indirizzo Cod. ident. sede
N. vol. per
sede Cognome e nome
Data di nascita
C.F. Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
1
Comune di Torino, Direzione servizi culturali e amministrativi - Centro Interculturale
Torino Corso Taranto 160 7860 2 Turra Alice Padovano
Gianfranco
2 Associazione ASAI
Torino Via SantâAnselmo 27/E 8403 4 DâAgostino Riccardo
Padovano Gianfranco
21
17) Eventuali attivitĂ di promozione e sensibilizzazion e del servizio civile nazionale:
La CittĂ di Torino, attraverso il proprio Ufficio Servizio Civile, in occasione dellâapertura dei bandi per la selezione dei volontari, organizza in collaborazione con gli enti partner alcuni appuntamenti finalizzati, oltre che a informare sulle caratteristiche del bando e sui progetti disponibili, a promuovere una cultura del Servizio Civile, valorizzando le esperienze positive realizzate nei diversi progetti e coinvolgendo in modo trasversale i soggetti del territorio. A titolo di esempio: ⢠organizza, in collaborazione con InformaGiovani, una/due edizioni di un incontro informativo, al
quale partecipano gli Enti partner e sono invitati gli altri Enti accreditati autonomamente del territorio torinese, per promuovere tra i giovani il Servizio Civile e fare conoscere tutte le diverse realtà in cui è possibile fare questa esperienza. Il seminario è strutturato in due momenti, uno frontale in cui si presenta il Servizio Civile, il suo significato e le finalità , le caratteristiche del bando e le modalità di partecipazione; nella seconda parte invece gli Enti incontrano direttamente i giovani per un confronto individuale al fine di orientarli nella scelta e rispondere ai quesiti e alle richieste di chiarimenti sui singoli progetti.
⢠partecipa (su richiesta degli enti aderenti al Protocollo) agli incontri informativi organizzati dagli Enti partner, sul territorio di Torino e dellâarea metropolitana (Rivalta, Venaria Reale, Settimo Torinese, Moncalieri, ecc.) e dalla rete dei Centri per il Protagonismo Giovanile e delle Case del Quartiere. Referenti dellâUfficio Servizio Civile della CittĂ di Torino partecipano annualmente ad almeno 5 appuntamenti di 3 ore ciascuno, per un impegno non inferiore a 15 ore annue.
LâUfficio garantisce inoltre la promozione e sensibilizzazione sul Servizio Civile anche attraverso internet e la sua rete di socialnetwork. In particolare le pagine web del portale TorinoGiovani dedicate al servizio civile (http://www.comune.torino.it/torinogiovani/volontariato/servizio-civile) danno visibilitĂ alla rassegna di tutti gli appuntamenti di promozione durante lâapertura del bando sul territorio torinese e dellâarea metropolitana. Le novitĂ sono promosse attraverso la newsletter inviata dal TorinoGiovani a circa 18.000 contatti, promosse sulla pagina Facebook di TorinoGiovani che ad oggi conta 55.000 âMi piaceâ, e attraverso articoli pubblicati su Magazine Online www.digi.to.it. In occasione di ciascun bando promosso dallâUfficio Nazionale, lâUfficio Servizio Civile realizza la seguente campagna promozionale: ⢠Pubblicazione dei progetti sul sito internet
(http://www.comune.torino.it/torinogiovani/volontariato/servizio-civile) ⢠Attivazione di uno sportello informativo e orientativo (presso lâInformaGiovani di Torino e durante
lâorario di apertura al pubblico dellâUfficio Servizio Civile) rivolto ai giovani interessati a partecipare al bando, per un impegno degli operatori non inferiore a 30 ore (nel 2017 sono stati realizzati circa 80 colloqui di orientamento).
⢠Elaborazione e diffusione attraverso la rete regionale degli InformaGiovani, i Centri Informa della cittĂ e la rete degli Uffici Pace dellâarea metropolitana (per un totale pari a circa un centinaio di contatti), di un quaderno (in formato digitale) di raccolta delle schede sintetiche dei progetti promossi dalla rete di partner della CittĂ di Torino.
⢠Pubblicazione di articoli promozionali su periodici locali e sul quindicinale âInformaLavoroâ distribuito gratuitamente su scala provinciale.
⢠Organizzazione di un seminario di formazione/aggiornamento rivolto agli Enti aderenti al protocollo, finalizzato a condividere le peculiaritĂ del bando, le modalitĂ di partecipazione e di raccolta delle candidature, oltre a fornire indicazioni metodologiche su come orientare i giovani nella scelta del progetto piĂš aderente alle proprie caratteristiche/ aspettative, al fine di migliorare lâattivitĂ di promozione/ sensibilizzazione realizzata direttamente dai singoli Enti
Complessivamente lâimpegno annuo degli operatori dellâUfficio Servizio Civile coinvolti nelle attivitĂ di promozione e sensibilizzazione del Servizio civile Nazionale è non inferiore a 90 ore (45 di front office e 45 per attivitĂ di back). Per quanto concerne infine le iniziative di promozione del presente progetto di Servizio Civile, le sedi di attuazione realizzano le attivitĂ di seguito elencate, dedicando non meno di 22 ore:
ATTIVITAâ NUMERO DI ORE Promozione attraverso il proprio sito internet, social network e news letter
10
Incontri individuali con i giovani che richiedono informazioni
12
Totale Totale 22
22
Complessivamente, il monte ore annuo dedicato alla promozione e sensibilizzazione del servizio civile sarĂ pari a 112ore. 18) Criteri e modalitĂ di selezione dei volontari:
Criteri autonomi di selezione verificati nellâaccreditamento. Si rinvia al Sistema di Reclutamento e Selezione presentato e verificato dal competente Ufficio Regionale in sede di accreditamento. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede d i accreditamento (eventuale indicazione dellâEnte di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione de llâandamento delle attivitĂ del progetto:
Si rinvia al Sistema di Monitoraggio presentato e verificato dal competente ufficio regionale in sede di accreditamento e si allega specifico âPiano di Tutoraggio e Monitoraggioâ elaborato ai sensi della D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sed e di accreditamento (eventuale indicazione dellâEnte di 1^ classe dal quale è stat o acquisito il servizio):
SI 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la p artecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Requisiti curriculari obbligatori (da possedere allâatto della presentazione della domanda) considerati necessari per una positiva partecipazione al progetto:
REQUISITO MOTIVAZIONE Istruzione e formazione Diploma di scuola media
superiore Le attivitĂ richiedono competenze sociali, conoscenze e capacitĂ tecniche di buon livello, essendo orientate verso la realizzazione di obiettivi e attivitĂ di tipo interculturale
Come previsto dalla normativa, il mancato possesso dei requisiti sopra indicati pregiudica la possibilitĂ di partecipare al progetto. Requisiti preferenziali valutati in fase di selezione: Istruzione e formazione Laurea in materie umanistiche Esperienze Gestione di gruppi e attivitĂ di animazione Competenze linguistiche Inglese, francese, spagnolo e arabo Competenze informatiche Pacchetto office, social media, audiovideo Conoscenze tecniche Tecniche dâanimazione Patenti B 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Per il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione delle attivitĂ previste dal progetto (vedi punto 8.1) saranno destinate le seguenti risorse finanziarie:
MACROAZIONI DESCRIZIONE RISORSE
ECONOMICHE DESTINATE
TUTORAGGIO Costi a copertura del personale coinvolto ⏠1.200,00
23
BILANCIO DELLâESPERIENZA
Costi a copertura del personale coinvolto ⏠500,00
TUTTE Costo docenza 72 ore a euro 41,32 oraria ⏠2.975,04 PARTECIPAZIONE ATTIVA
Realizzazione di materiale promozionale ⏠500,00
SUCCESSO SCOLASTICO
Materiale didattico per attività di doposcuola ⏠1.500,00
AGGREGAZIONE Acquisto di materiali per attività laboratoriali ⏠1.500,00 AGGREGAZIONE Rimborso trasporto civilisti per campi estivi ⏠1.200,00 PARTECIPAZIONE ATTIVA
Ingresso a musei e mostre e spese per gli spostamenti
⏠1.500,00
RECIPROCITAâ Organizzazione degli incontri e degli eventi di reciprocitĂ per i senior (mentoring fra senior e giovani)
⏠2.500,00
Totale risorse economiche destinate ⏠13.375,04 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners)::
Collaborano alla realizzazione del progetto i seguenti enti partner e/o copromotori (vedi lettere allegate):
ENTE ATTIVITAâ IN CUI COLLABORA RISORSE INVESTITE
TerreMondo
Messa a disposizione degli educatori per la realizzazione delle attivitĂ di sostegno scolastico (attivitĂ a-d); aggregazione e protagonismo giovanile (l-n); percorsi di cittadinanza attiva (e-i); attivitĂ di socializzazione e coinvolgimento dei senior (o-q)
5 Educatori per circa 7 ore al mese cad
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per lâatt uazione del progetto:
Per la realizzazione delle attivitĂ previste (vedi punto 8.1), saranno utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali: Locali DESCRIZIONE ATTIVITĂ
Biblioteca del Centro Interculturale della cittĂ di Torino
Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
Aula studio del Centro Interculturale della cittĂ di Torino
Favorire la partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi alla vita cittadina: - attivitĂ di mentoring rivolto a bambini/e - partecipazione ad eventi culturali, percorsi specifici e focus group sulla cittadinanza, conoscenza del territorio, utilizzando anche i social media
n. 4 aule del Centro Interculturale della cittĂ di Torino
Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
24
n. 1 sala conferenze del Centro Interculturale della cittĂ di Torino
Promuovere azioni di reciprocitĂ fra senior e giovani (mentor senior- giovani) per migliorare il welfare di comunitĂ
n. 3 aule dellâassociazione ASAI
Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
Sala computer dellâassociazione ASAI
Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
Sale attrezzate messe a disposizione dallâUfficio Servizio Civile della CittĂ di Torino e dalla sede per la gestione delle attivitĂ formative e di tutoring
Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dellâesperienza
Attrezzature
DESCRIZIONE ATTIVITĂ
n. 2 scrivanie attrezzate con telefono, pc, stampante e connessione internet Tutte
n. 1 PC portatile Tutte
n. 2 videoproiettori
Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
n. 3 lavagne a fogli mobili
Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
n. 2 scrivanie attrezzate con telefono, pc, stampante e connessione internet
Tutte
PC e videoproiettore per la gestione delle attivitĂ formative e di tutoring Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dellâesperienza
Lavagna a fogli mobili per la gestione delle attivitĂ formative e di tutoring Formazione dei volontari Tutoraggio Bilancio dellâesperienza
Materiali
DESCRIZIONE ATTIVITĂ
Libri (vocabolari, testi, narrativa) Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
Cancelleria (biro, matite, risme di carta, quaderni) Favorire il successo scolastico e formativo dei ragazzi attraverso la metodologia del mentoring in una logica di reciprocitĂ
Materiali per laboratori artistici - espressivi Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
CD â DVD riscrivibili Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
Abiti di scena e materiali per le scenografie Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
25
Dispense dei copioni teatrali, musiche e testi Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
Materiali per attivitĂ sportive Promuovere lâaggregazione e il protagonismo dei giovani attraverso attivitĂ artistico-espressive
Questionari e schede di monitoraggio / valutazione predisposte dallâUfficio Servizio Civile della CittĂ di Torino
Monitoraggio
Dispense e materiale didattico Formazione dei volontari
Tracce di lavoro, schede di rilevazione delle competenze acquisite, Catalogo delle Competenze
Bilancio dellâesperienza
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Nessuno 28) Attestazione delle conoscenze acquisite in relazion e alle attivitĂ svolte durante lâespletamento del servizio utili ai fini del curri culum vitae:
CERTIFICAZIONE Nellâambito del presente progetto, è previsto il rilascio delle seguenti dichiarazioni valide ai fini del curriculum vitae:
⢠Attestato di partecipazione al progetto di Servizio Civile rilasciato dallâente proponente CittĂ di Torino
⢠Attestato di frequenza con verifica dellâapprendime nto corso di formazione ex art. 37 comma 2 del D.LGS 81/2008 e S.M.I. (Formazione generale e specifica sulla sicurezza, 4 h, sui principali rischi negli uffici)
⢠Dichiarazione delle capacitĂ e competenze acquisite rilasciato dallâente Cooperativa Sociale O.R.So. (ente terzo certificatore , accreditato presso la regione Piemonte per i servizi formativi ed orientativi) a seguito della partecipazione dei volontari al percorso di âBilancio dellâesperienzaâ. Nello specifico, con riferimento a quanto indicato al punto 8.3 âRuolo ed attivitĂ previste per i volontari nellâambito del progettoâ, la dichiarazione riguarderĂ le seguenti capacitĂ e competenze sociali, organizzative e tecniche acquisite e/o sviluppate dai volontari attraverso la partecipazione al progetto:
CAPACITĂ E COMPETENZE
SOCIALI BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Ascolto attivo CapacitĂ di ascoltare, comprendendo il senso del messaggio, accogliendo il punto di vista dellâaltro
Cooperazione Inclinazione a collaborare e sostenere con il proprio contributo il lavoro del gruppo
FlessibilitĂ Carattere privo di rigiditĂ , versatile che sa occuparsi con abilitĂ e competenza di cose differenti
CAPACITĂ E COMPETENZE
ORGANIZZATIVE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Pensiero analitico CapacitĂ di ponderare attraverso una attenta analisi problemi e situazioni
Ricerca informazioni Propensione ad investigare, indagare, approfondire la raccolta di informazioni
Organizzazione Inclinazione alla impostazione, preparazione, regia e coordinamento delle attivitĂ
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CAPACITĂ E CONOSCENZE TECNICHE BREVE DESCRIZIONE DELLA COMPETENZA
Conoscenze tecniche di animazione di gruppo
Essere in grado di gestire gruppi attraverso attivitĂ dâanimazione con particolare attenzione al coinvolgimento di ogni membro del gruppo
Utilizzo di applicativi informatici per aggiornamento del sito, raccolta dati e promozione tramite social media
Essere in grado di utilizzare software applicativi per la videoscrittura, la gestione di fogli di calcolo, di database, di presentazione elettroniche, della posta elettronica, navigazione in internet e utilizzo social media
RICONOSCIMENTO: La partecipazione al presente progetto e le capacitĂ e competenze acquisite sono riconosciute valide ai fini curriculari in virtĂš del Protocollo dâIntesa âGIOVANI PER IL SOCIALEâ. Nellâambito dellâaccordo, lâente promotore Cooperativa O.R.So. si impegna a:
⢠favorire l'incontro degli interessi, delle disponibilitĂ e delle competenze acquisite dai giovani con le opportunitĂ lavorative e/o di volontariato offerte dagli enti sottoscrittori dellâaccordo. A tal fine la Cooperativa predispone, realizza ed implementa uno specifico database, offrendo agli enti aderenti un servizio di preselezione dei potenziali candidati in funzione dei profili ricercati;
Sottoscrivendo il Protocollo, gli enti aderenti si impegnano invece a: ⢠coinvolgere attivamente i giovani nella propria organizzazione e nei propri progetti attraverso
prestazioni di carattere lavorativo e/o volontaristico; ⢠riconoscere, nell'ambito del proprio percorso di ricerca/selezione del personale, la validità di
quanto rilevato dalla Cooperativa Sociale O.R.So. attraverso il percorso di âBilancio dellâesperienzaâ.
Si allega al progetto dichiarazione dellâente Cooperativa Sociale O.R.So. con:
⢠impegno a gestire il percorso finalizzato al rilascio a tutti i volontari coinvolti nel progetto della âDichiarazione delle capacitĂ e competenze acquisiteâ
⢠elenco degli enti sottoscrittori del Protocollo dâIntesa âGIOVANI PER IL SOCIALEâ ⢠copia del Protocollo dâIntesa âGIOVANI PER IL SOCIALEâ promosso dallâente Cooperativa
Sociale O.R.So. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:
Comune di Torino c/o aule di formazione a disposizione dellâente. 30) ModalitĂ di attuazione:
In proprio, presso lâente con formatori dellâente. Inoltre, per lo svolgimento di alcuni moduli formativi, lâente si avvarrĂ della collaborazione di esperti, secondo quanto contemplato dal paragrafo 2 delle âLinee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civileâ (Decreto 160/2013). Nel caso di utilizzo di esperti si garantisce comunque la compresenza in aula dei formatori di formazione generale, come previsto dalla normativa di riferimento. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dellâEnte di 1^ classe dal quale è stat o acquisito il servizio:
SI 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
In continuitĂ con lâesperienza finora realizzata, il percorso prevede la realizzazione di moduli formativi rivolti ad aule di volontari non superiori alle 25 unitĂ ; solo nel caso di alcune lezioni frontali si prevede di aumentare il numero di partecipanti fino alle 28 unitĂ .
27
La formazione è condotta da formatori accreditati, in alcuni casi con la compresenza di esperti delle metodologie o delle tematiche trattate; inoltre è previsto che i percorsi siano accompagnati dalla figura di un tutor d'aula, che è presente nella maggior parte delle giornate di formazione e che si occupa di favorire il clima di scambio e di apprendimento e di aiutare la rielaborazione dei contenuti trattati. Dal punto di vista metodologico-didattico, gli argomenti sono trattati utilizzando:
⢠momenti di lezione frontale, per presentare contenuti complessi e per aiutare la sistematizzazione delle tematiche affrontate;
⢠dinamiche non formali: nella maggior parte dei moduli formativi verranno usate prevalentemente metodologie didattiche partecipative, con ampio ricorso al lavoro di gruppo, esercitazioni, role play, ma anche lo studio e l'analisi di casi. Si farà ricorso alla lettura e all'utilizzo di testi e documenti, e verranno proposte tecniche per facilitare la discussione in gruppo.
33) Contenuti della formazione:
La formazione generale consiste in un percorso comune a tutti i giovani avviati al Servizio Civile nello stesso bando. Si pone come obiettivo lâelaborare e il contestualizzare il significato dell'esperienza di Servizio Civile e l'identitĂ civile del volontario, sia in relazione ai principi normativi, sia in relazione ai progetti da realizzare. In linea con le tematiche indicate nel documento âLinee guida per la formazione generale dei giovani in Servizio Civileâ (Decreto 160/2013), il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:
⢠lâidentitĂ del gruppo in formazione : motivazioni, aspettative, obiettivi individuali. Confronto ed elaborazione sui significati dellâesperienza di servizio civile a partire dalle parole che usiamo;
⢠dallâobiezione di coscienza al servizio civile nazi onale : come si è arrivati allâobiezione di coscienza, e poi dallâobiezione di coscienza al servizio civile volontario;
⢠il dovere di difesa della Patria : il concetto di Patria e di difesa civile della Patria, partendo dai principi costituzionali di solidarietà , uguaglianza, promozione della cultura e del patrimonio storico, artistico e promozione della pace tra i popoli;
⢠il dovere di difesa della Patria - la difesa civile non armata e non violenta : cenni storici sulla difesa popolare e forme attuali di difesa alternativa, anche in merito ai movimenti e alla società civile. Cenni alla tutela dei diritti umani e alla gestione non violenta dei conflitti.
⢠la normativa vigente e la carta dâimpegno etico : il quadro di riferimento normativo e culturale allâinterno del quale si sviluppa il servizio civile nazionale, i principi che lo ispirano.
⢠la formazione civica: dallâeducazione civica alla â cittadinanza attivaâ. Come collegare i principi teorici (principi, valori, regole che costituiscono la base della convivenza civile; funzione e ruolo degli organi costituzionali) alle azioni pratiche.
⢠forme di cittadinanza : forme concrete di partecipazione individuali e collettive in unâottica di cittadinanza attiva. Volontariato, cooperazione sociale, promozione sociale, impegno civile.
⢠la protezione civile : la difesa della Patria intesa come difesa dellâambiente e del territorio, nonchĂŠ elemento di educazione e crescita di cittadinanza attiva. Prevenzione dei rischi, emergenze, ricostruzioni. Dalla prevenzione e tutela ambientale alla legalitĂ .
⢠la rappresentanza dei volontari in servizio civile : le elezioni dei rappresentanti come possibilità concreta di partecipare attivamente e assumere un comportamento responsabile.
⢠presentazione dellâente : cosa significa inserirsi in una organizzazione; caratteristiche, modalitĂ organizzative e operative dellâente in cui si presta servizio civile.
⢠il lavoro per progetti : quali elementi caratterizzano un progetto, cosa significa lavorare per progetti, lâimportanza del lavoro di squadra.
⢠lâorganizzazione del servizio civile e le sue figur e: come funziona il servizio civile, ruoli e figure del sistema SCN (enti, UNSC, regioni, olp, rlea, altri volontari, ente accreditato e ente sede di progetto, il Protocollo della CittĂ di Torino).
⢠disciplina dei rapporti tra enti e volontari del se rvizio civile nazionale, diritti e doveri del volontario: presentazione del âProntuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionaleâ - informazioni pratiche sulla gestione e sullo svolgimento del servizio, diritti e doveri dei volontari.
⢠comunicazione interpersonale e gestione dei conflit ti : la comunicazione come elemento essenziale dellâesperienza quotidiana; elementi costitutivi della comunicazione; la comunicazione nel gruppo; conflitti e soluzioni.
28
⢠definizione degli obiettivi personali e formativi: cosa ci si aspetta di ottenere da questo anno di servizio civile, quali competenze si vorrebbero consolidare e ampliare.
34) Durata:
La durata della formazione generale, complessivamente, sarà di 42 ore . Tutte le ore di formazione dichiarate saranno erogate entro il 180° giorno dall'avvio del progetto. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:
I diversi moduli formativi saranno svolti presso: ⢠le singole sedi di attuazione previste dal progetto ⢠aule di formazione messe a disposizione dellâente proponente
36) ModalitĂ di attuazione:
La formazione è effettuata: ⢠in proprio, presso lâente con formatori dellâente; ⢠affidata ad altri soggetti terzi.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
COGNOME / NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA
Zarrelli Rodolfo Turra Alice Durando Sergio DâAgostino Riccardo Chiesa Domenico Cereda Paola Remotti Francesco Tarducci Nicoletta Giorda Mariachiara Vietti Francesco Gargano Paola 38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
COGNOME /
NOME TITOLO MODULO/I
GESTITO/I TITOLO DI
STUDIO COMPETENZE / TITOLI /
ESPERIENZE
Zarrelli Rodolfo
Formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civile
Diploma di Geometra; Laurea in Ingegneria Civile Sezione Trasporti; Esame di Stato presso il Politecnico di Torino
Coordinatore per la sicurezza in progettazione e esecuzione lavori; R.S.P.P.; formatore in materia di sicurezza e salute dei lavoratori; redattore piani di gestione delle emergenza degli edifici della CittĂ (uffici, scuole, nidi dâinfanzia, biblioteche, Polizia Municipale, etc.
Turra Alice
âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione del Centro Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.
Laurea in Antropologia Culturale ed
Etnologia
Responsabile del Centro Interculturale della cittĂ di Torino dal 2015 â precedentemente dal 2010 funzionario del Centro Interculturale.
Durando Sergio
âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione dellâASAI,
Diploma di perito agrario
Formatore in ambito interculturale, Presidente Associazione ASAI,
29
della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.
direttore UPM (Ufficio Pastorale Migranti) Torino
DâAgostino Riccardo
âLâextra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi dâinterazione-integrazione: lâanimazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorioâ
Laurea in Scienze Politiche
Educatore in contesti multiculturali da 15 anni, specializzato in interventi con gli adolescenti
Chiesa Domenico
âLa scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educativeâ
Laurea in Pedagogia
Docente di Psicologia nella scuola secondaria superiore per oltre 30 anni, giĂ presidente del Cidi di Torino. Ha fatto parte di Commissioni nazionali di studio istituite per la redazione di Programmi per la scuola secondaria superiore (Brocca) sin dal 1988
Cereda Paola âLâesperienza artistica e gli adolescentiâ
Laurea in Psicologia
Coordinamento e gestione di attivitĂ artistiche e teatrali con giovani immigrati e italiani; coordinamento e gestione della compagnia teatrale AssaiAsai composta da oltre 50 attori fra cui persone con disabilitĂ psichiche e fisiche; formatrice in ambito artistico e sociale da 12 anni.
Remotti Francesco
âConvivenza. Tecniche e rischi di unâarte difficileâ
Laurea in Antropologia
Culturale
Docente Ordinario di Antropologia Culturale ed Enologia dellâUniversitĂ di Torino dal 1970
Tarducci Nicoletta
âComunicare attraverso la reteâ
Laurea in Scienze
dellâInformazione
Formatrice in corsi di alfabetizzazione informatica per stranieri e di sostegno scolastico per ragazzi stranieri di scuola media superiore da 35 anni
Giorda Mariachiara
âReligioni e radicalizzazioneâ
Laurea in Lettere Classiche
Docente di Storia delle Religioni presso lâUniversitĂ degli Studi di Torino, Fondazione Benvenuti in Italia dal 2002
Vietti Francesco
âGiovani protagonisti della cittĂ â
Laurea in Antropologia
Culturale
Dottorato in âMigrazioni e processi interculturaliâ presso lâUniversitĂ di Genova, membro del Comitato Scientifico del Centro Interculturale, autore di numerosi libri ed esperto nello studio di tematiche legate ai flussi migratori e alle problematiche delle seconde generazioni. dal 2005
Gargano Paola âProgettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativoâ
Laurea in Giurisprudenza
Coordinamento e gestione di progettualitĂ a livello europeo, nazionale e locale; esperta di progettualitĂ a livello educativo (nazionali ed europee) da 15 anni
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica dei volontari in Servizio Civile Nazionale si articola in: ⢠un percorso formativo svolto nei primi mesi di servizio; ⢠una fase di addestramento al servizio.
Con lâobiettivo di favorire la partecipazione attiva dei volontari allâattivitĂ didattica, saranno utilizzate nella realizzazione dei diversi moduli formativi metodologie didattiche quali:
⢠Lezioni dâaula ⢠Tecniche proprie delle dinamiche non formali quali ad esempio:
o il metodo dei casi;
30
o i giochi di ruolo; o le esercitazioni; o le tecniche di apprendimento riconducibili alla formazione alle relazioni in gruppo e di
gruppo. ⢠Visite guidate ⢠Analisi di testi e discussione ⢠Formazione a distanza
Nel corso dellâanno di servizio i volontari saranno inoltre attivamente coinvolti in tutte le attivitĂ di coordinamento e formazione dellâente e verrĂ promossa la loro partecipazione a convegni e seminari sulle tematiche specifiche del progetto. 40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica consiste in un percorso finalizzato a fornire ai volontari il bagaglio di conoscenze, competenze e capacitĂ necessarie per la realizzazione delle specifiche attivitĂ previste dal progetto e descritte al punto 8.3. Nello specifico si prevede la realizzazione dei seguenti moduli formativi:
OBIETTIVO ATTIVITĂ
TITOLO DEL MODULO CONTENUTI AFFRONTATI
Fornire ai volontari in servizio informazioni di base relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro
Formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civile
Il percorso tratterĂ lâinformativa sui rischi connessi allâimpiego dei volontari nel progetto di servizio civile; la formazione sarĂ erogata secondo quanto disposto dal D.Lgs. 81/2008, prevedendo una prima parte di carattere generale â della durata di 4 ore, col rilascio al termine di un attestato che costituisce credito formativo permanente con rilascio di un ulteriore attestato Il modulo prevede i seguenti contenuti. ⢠Concetto di rischio, danno, prevenzione, protezione ⢠Organizzazione della prevenzione aziendale ⢠Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali ⢠Organi di vigilanza, controllo e assistenza
Fornire ai volontari in servizio informazioni di base relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro
Formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civile (moduli integrativi)
Modulo II: ⢠Rischio chimico e rischio biologico ⢠Rischio incendio e segnaletica di sicurezza ⢠Videoterminale ed ergonomia della postazione di lavoro ⢠Divieto di fumo, rischio amianto e sostanze cancerogene Modulo III ⢠Luoghi di lavoro ⢠Principali attrezzature di lavoro e rischio elettrico ⢠Stress lavoro correlato ⢠Gestione del conflitto e rischio aggressione
Trasversale a tutte le attivitĂ progettuali
âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione del Centro Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.
⢠Presentazione delle attività del Centro Interculturale, progetti e servizi in atto, rete delle collaborazioni, obiettivi e finalità di ogni singola azione
Trasversale a tutte le attivitĂ progettuali
âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione dellâASAI, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.
⢠Presentazione delle attivitĂ dellâASAI, progetti e servizi in atto, rete delle collaborazioni, obiettivi e finalitĂ di ogni singola azione
31
PARTECIPAZIONE ATTIVA RECIPROCITAâ
âLâextra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi dâinterazione-integrazione: lâanimazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorioâ
⢠Lâeducazione extra scolastica ⢠Lâascolto attivo ⢠La relazione educativa ⢠Le dinamiche di gruppo ⢠Tecniche dâanimazione interculturale ⢠Dinamiche dâintegrazione per le famiglie e senior
SUCCESSO SCOLASTICO
âLa scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educativeâ
⢠Il ruolo maestro â allievo ⢠Lâeducazione scolastica ⢠Il ruolo del tutor nel sostegno scolastico
PARTECIPAZIONE ATTIVA AGGREGAZIONE
âLâesperienza artistica e gli adolescentiâ
⢠Come sviluppare spazi di protagonismo e utilizzare lâarte come strumento di promozione sociale
PARTECIPAZIONE ATTIVA
âConvivenza. Tecniche e rischi di unâarte difficileâ
⢠Nozione dâidentitĂ e cultura ⢠Noi e lâaltro ⢠Coesistenza-convivenza
PARTECIPAZIONE ATTIVA AGGREGAZIONE
âComunicare attraverso la reteâ
⢠Realizzazione e gestione siti web ⢠Tecniche per la redazione e il caricamento di contenuti (testi,
immagini, video) ⢠Realizzazione newsletter e mailing list ⢠gestione data base
PARTECIPAZIONE ATTIVA
âReligioni e radicalizzazioneâ
⢠Approfondimenti storico-culturali sulle tematiche legate alle relazioni tra fondamentalismi e religioni
⢠Presentazione delle varie comunità religiose presenti sul territorio torinese
PARTECIPAZIONE ATTIVA RECIPROCITAâ
âGiovani protagonisti della cittĂ â
⢠Costruire percorsi di cittadinanza attiva ⢠Esempi di progettazione interculturale sul tema della
partecipazione dei giovani ad eventi culturali cittadini
SUCCESSO SCOLASTICO PARTECIPAZIONE ATTIVA
âProgettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativoâ
⢠Modalità e tecniche di progettazione e monitoraggio ⢠La figura del mentore ed esperienze a confronto con altre
realtà europee (conference call) ⢠I modelli di riferimento
In relazione a quanto previsto dalla D.G.R. 87-3825 / 2016 della Regione Piemonte, si specifica che il Modulo âFormazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civileâ verrĂ realizzato in comune tra tutti i progetti pre sentati dallâEnte CittĂ di Torino . I volontari verranno convocati negli stessi gruppi della formazione generale.
TITOLO DEL MODULO ORE FORMATORE - DOCENTE Formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civile
4 Zarrelli Rodolfo
Formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civile (moduli integrativi)
8 Zarrelli Rodolfo
âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione del Centro 8 Alice Turra
32
Interculturale, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati. âAttivitĂ interculturaliâ: presentazione dellâASAI, della rete cittadina con cui collabora e dei servizi interculturali correlati.
6 Sergio Durando
âLâextra scuola in contesti multiculturali: sviluppo di spazi dâinterazione-integrazione: lâanimazione e le dinamiche di gruppo. Percorsi di socializzazione sul territorioâ
6 Riccardo DâAgostino
âLa scuola in contesti multiculturali: la dimensione allievo maestro nelle relazioni educativeâ
8 Domenico Chiesa
âLâesperienza artistica e gli adolescentiâ 8 Paola Cereda âConvivenza. Tecniche e rischi di unâarte difficileâ 3 Francesco Remotti âComunicare attraverso la reteâ 6 Nicoletta Tarducci âReligioni e radicalizzazioneâ 8 Maria Chiara Giorda âGiovani protagonisti della cittĂ â 3 Francesco Vietti âProgettare nel sociale: esperienze europee di mentoring educativoâ
4 Paola Gargano
41) Durata:
La durata totale della formazione specifica sarĂ di 72 ore , cosĂŹ come dettagliato nella tabella riportata al punto 40. La formazione specifica sarĂ erogata come di seguito descritto, in conformitĂ con quanto previsto dalle âLinee guida per la formazione dei giovani in servizio civileâ (Decreto 160/2013):
⢠il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dallâavvio del progetto; in questa parte rientra obbligatoriamente il modulo relativo alla formazione e informazione sui rischi connessi allâimpiego dei volontari in progetti di servizio civileâ;
⢠il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dallâavvio del progetto. Si precisa che la richiesta di utilizzare questa tempistica per l'erogazione della formazione specifica, deriva dal fatto che:
⢠si ritiene utile ed indispensabile offrire ai volontari nell'arco dei primi 3 mesi dall'avvio del progetto la maggior parte delle informazioni tecniche e dei contenuti specifici necessari allo svolgimento delle attività stesse e alla conoscenze dello specifico contesto di riferimento;
⢠si ritiene altresĂŹ utile e necessario mantenere la possibilitĂ di approfondire alcuni temi e contenuti della formazione specifica anche dopo il primo trimestre; ciò consente â dopo la fase di inserimento e di avvio delle attivitĂ â di riprendere alcuni aspetti alla luce dei bisogni formativi manifestati dai volontari, a seguito dell'avvio del progetto e di una maggior conoscenza del servizio e dei destinatari.
Altri elementi della formazione 42) ModalitĂ di monitoraggio del piano di formazione (g enerale e specifica) predisposto:
Si rinvia al Sistema di Monitoraggio presentato e verificato dal competente ufficio regionale in sede di accreditamento
Data La Responsabile legale dellâente
28/11/2017 Mariangela Depiano