professione veterinaria, anno 2008, nr 36

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 36, dal 13 al 19 ottobre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 36 2 FNOVI Continua la difesa delle prerogative ve- terinarie nell’erogazione delle consulen- ze aziendali previste dalla condizionalità. La FNOVI, insieme agli ordini dei medici veterinari di Perugia e Terni, ha impu- gnato gli atti deliberativi emanati dalla Regione Lombardia e dalla Regione Umbria, provvedendo a depositare i ne- cessari ricorsi amministrativi. INCHIEST A SSN Il senatore del Pd Ignazio Marino è sta- to nominato presidente della Commis- sione parlamentare di inchiesta sull'effi- cacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale. Succede ad Antonio Tomas- sini (Pdl). Diversi i compiti che la Com- missione è chiamata a svolgere. Tra i più significativi: quello di valutare le dinami- che e gli sprechi della spesa sanitaria re- gionale. ONAOSI È stata fissata la nuova quota contribu- tiva obbligatoria ONAOSI: lo 0,34% del- la retribuzione tabellare annua lorda per i Sanitari in possesso di anzianità com- plessiva di servizio, alla data del 31 di- cembre dell’anno precedente a quello di contribuzione, inferiore o uguale a 5 an- ni; lo 0,38% della retribuzione tabellare annua lorda per i Sanitari in possesso di anzianità complessiva di servizio, alla data del 31 dicembre dell’anno prece- dente a quello di contribuzione, supe- riore a 5 anni. IPPICA Il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha firmato il decreto costituivo del Comitato nazionale ippico, l’organo o- perativo che risponde direttamente al ministro e sarà parte attiva nell’attuale fase caratterizzata dall’avvio della “due diligence” sui bilanci per risollevare il set- tore. PERÙ Yehude Simon, 61 anni, veterinario, è stato designato dal presidente peruvia- no come primo ministro. La scelta è sta- ta interpretata come una svolta nella po- litica peruviana, data la figura del desi- gnato, condannato nel 1992 a vent'anni di carcere per "vicinanza" con la guerri- glia comunista dei Tupac Amaru. Amni- stiato nel 2000, Simon si impegnò for- temente nel sociale e nel 2003 venne e- letto governatore provinciale. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line IL 5 SETTEMBRE 2008 CIRCA 4500 STUDENTI HANNO PARTECIPATO AGLI ESAMI DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MEDICINA VETERINARIA. Di questi solo 1201, numero programmato per gli studenti italiani, è riuscito ad accedere con la possibilità di diventare Medico Veterinario. Ma perché un numero così elevato di studenti sogna di diventare da grande Medico Veterinario? Per avere un posto sicuro? Pura follia vista la situazio- ne del settore e soprattutto dei posti sicuri, quelli pubblici, in continua contrazione. Perché si guadagna molto? Difficile crederlo visto che il livello medio dei redditi di- chiarati dai veterinari è in assoluto il più basso fra tutte le professioni riconosciute. Forse perché è facile trovare un’occupazione? Viene quasi da ridere visto che do- po 5 anni dalla Laurea il 14% è ancora alla ricerca di un lavoro. Ed allora? Passio- ne, soltanto passione ed amore per gli animali. Basti pensare che la stragrande maggioranza degli iscritti al Corso di Laurea spera di trovare occupazione nel set- tore degli animali da compagnia e scarta qualsiasi possibilità in ambiti che possa- no prevedere la minima sofferenza degli animali: ricerca, allevamento di animali da reddito, macellazione, trasformazione delle carni, ecc. rifiutandosi, come obiettori di coscienza, di seguire corsi universitari che non rispettino i loro principi. E pensa- re che fra i nuovi posti di lavoro restano scoperti: il 58,3% degli infermieri, il 53,1% dei fisioterapisti e riabilitatori, il 43,9% dei farmacisti, il 42,3% degli ingegneri mec- canici ed il 39,7% di quelli elettronici. Si potrebbe quindi fare un altro lavoro e poi occuparsi della salute e del benessere animale come volontari. Ci sarebbero mol- to meno veterinari disoccupati e tanti volontari in più, e tutti sarebbero felici e con- tenti. MA PERCHÉ FARE IL VETERINARIO? A PAGINA 3 CERTIFICAZIONE FA RIMA CON PROFESSIONE A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 16 A PAGINA 29 A PAGINA 37 DEPOSITO FARMACI E INCOMPATIBILITÀ AVANGUARDIA DIDATTICA A LODI UN CODICE ETICO PER LE FARMACEUTICHE CONTROLLI MEDIA E CONSUMATORI AGGIORNAMENTO BREVI IVA, LA RECESSIONE NON È UNA SCUSA ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA "Le proposte in argomento non possono trovare accoglimen- to". L'ufficio legislativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha co- sì risposto alla richiesta dell'ANMVI di ridurre l'IVA sulle prestazioni veteri- narie e sul pet food, seguendo le in- dicazioni europee per l'armonizza- zione delle aliquote su scala comuni- taria. Il Ministero guidato da Tremonti risponde che per quanto riguarda le prestazioni veterinarie, "non è previsto alcun regime age- volativo, anche in virtù del fatto che ad oggi, tale ipote- si sarebbe incompatibile con la normativa comunitaria I- VA". La nota, trasmessa og- gi all'ANMVI, spiega che "la Direttiva 2006/112/CE ha previsto per gli alimenti destinati al consumo di animali da compagnia l'assoggettamento ad un'aliquota ri- dotta IVA, lasciandone facoltà di in- troduzione agli Stati membri. In am- bito nazionale, il Legislatore ha inizial- mente previsto un'aliquota agevolata per taluni prodotti destinati al consu- mo animale, ma non specificata- mente per gli alimenti in questione". Ci sarebbe infatti un problema di get- tito per l'Erario: "l'ipotesi di un'even- tuale estensione del regime di aliquo- ta ridotta anche agli alimenti destina- ti al consumo di animali da compa- la PR OFESSI O NE VETERINARIA gnia - prosegue la nota - producen- do ovviamente un minor gettito alle casse dell'Erario, rende necessaria l'individuazione di mezzi di copertura finanziaria adeguati". L’ANMVI aveva inviato una nota al Ministro Giulio Tremonti, affinché so- stenesse in sede europea la propo- sta di riordino e riduzione dell'impo- sta in sede europea. Il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti ha così commentato la ri- sposta del Ministero: "Comprendiamo che mentre sta capitolando la finanza mondiale e per il nostro Paese si prospet- tano due anni di recessio- ne, il Governo non possa uscirsene con agevolazio- ni fiscali come quelle che chiediamo. È chiaro che la coperta è corta per tutti. Ma non condividiamo le ragioni politiche dell'ufficio legislativo del Mi- nistero, perché ridurre l'aliquota sul- le prestazioni veterinarie non conflig- ge con la normativa comunitaria. Ne è prova il fatto che ci sono Paesi, di vecchia e nuova appartenenza eu- ropea, dove il trattamento fiscale non è pesante come lo è per gli ani- mali di proprietà che vivono nel no- stro Paese. Registriamo che, oltre alle risorse, manca anche la volontà politica". ) . , www.vetjob.it VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.vetexchange.it VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie ECM con poco Welfare Al Ministro Sacconi abbiamo spiegato cosa non va, cosa chiediamo e perché il sistema non funzionerà neanche stavolta

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 36, dal 13 al 19 ottobre 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona3366 22

FNOVIContinua la difesa delle prerogative ve-terinarie nell’erogazione delle consulen-ze aziendali previste dalla condizionalità.La FNOVI, insieme agli ordini dei mediciveterinari di Perugia e Terni, ha impu-gnato gli atti deliberativi emanati dallaRegione Lombardia e dalla RegioneUmbria, provvedendo a depositare i ne-cessari ricorsi amministrativi.

INCHIESTA SSNIl senatore del Pd Ignazio Marino è sta-to nominato presidente della Commis-sione parlamentare di inchiesta sull'effi-cacia e l'efficienza del Servizio sanitarionazionale. Succede ad Antonio Tomas-sini (Pdl). Diversi i compiti che la Com-missione è chiamata a svolgere. Tra i piùsignificativi: quello di valutare le dinami-che e gli sprechi della spesa sanitaria re-gionale.

ONAOSIÈ stata fissata la nuova quota contribu-tiva obbligatoria ONAOSI: lo 0,34% del-la retribuzione tabellare annua lorda peri Sanitari in possesso di anzianità com-plessiva di servizio, alla data del 31 di-cembre dell’anno precedente a quello dicontribuzione, inferiore o uguale a 5 an-ni; lo 0,38% della retribuzione tabellareannua lorda per i Sanitari in possesso dianzianità complessiva di servizio, alladata del 31 dicembre dell’anno prece-dente a quello di contribuzione, supe-riore a 5 anni.

IPPICAIl ministro delle Politiche Agricole LucaZaia ha firmato il decreto costituivo delComitato nazionale ippico, l’organo o-perativo che risponde direttamente alministro e sarà parte attiva nell’attualefase caratterizzata dall’avvio della “duediligence” sui bilanci per risollevare il set-tore.

PERÙYehude Simon, 61 anni, veterinario, èstato designato dal presidente peruvia-no come primo ministro. La scelta è sta-ta interpretata come una svolta nella po-litica peruviana, data la figura del desi-gnato, condannato nel 1992 a vent'annidi carcere per "vicinanza" con la guerri-glia comunista dei Tupac Amaru. Amni-stiato nel 2000, Simon si impegnò for-temente nel sociale e nel 2003 venne e-letto governatore provinciale.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

IL 5 SETTEMBRE 2008 CIRCA 4500 STUDENTI HANNO PARTECIPATOAGLI ESAMI DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA SPECIALISTICAIN MEDICINA VETERINARIA. Di questi solo 1201, numero programmato pergli studenti italiani, è riuscito ad accedere con la possibilità di diventare MedicoVeterinario. Ma perché un numero così elevato di studenti sogna di diventare dagrande Medico Veterinario? Per avere un posto sicuro? Pura follia vista la situazio-ne del settore e soprattutto dei posti sicuri, quelli pubblici, in continua contrazione.Perché si guadagna molto? Difficile crederlo visto che il livello medio dei redditi di-chiarati dai veterinari è in assoluto il più basso fra tutte le professioni riconosciute.Forse perché è facile trovare un’occupazione? Viene quasi da ridere visto che do-po 5 anni dalla Laurea il 14% è ancora alla ricerca di un lavoro. Ed allora? Passio-ne, soltanto passione ed amore per gli animali. Basti pensare che la stragrandemaggioranza degli iscritti al Corso di Laurea spera di trovare occupazione nel set-tore degli animali da compagnia e scarta qualsiasi possibilità in ambiti che possa-no prevedere la minima sofferenza degli animali: ricerca, allevamento di animali dareddito, macellazione, trasformazione delle carni, ecc. rifiutandosi, come obiettoridi coscienza, di seguire corsi universitari che non rispettino i loro principi. E pensa-re che fra i nuovi posti di lavoro restano scoperti: il 58,3% degli infermieri, il 53,1%dei fisioterapisti e riabilitatori, il 43,9% dei farmacisti, il 42,3% degli ingegneri mec-canici ed il 39,7% di quelli elettronici. Si potrebbe quindi fare un altro lavoro e poioccuparsi della salute e del benessere animale come volontari. Ci sarebbero mol-to meno veterinari disoccupati e tanti volontari in più, e tutti sarebbero felici e con-tenti.

MA PERCHÉ FARE IL VETERINARIO?

A PAGINA 3

CERTIFICAZIONEFA RIMA CONPROFESSIONE

A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 16 A PAGINA 29 A PAGINA 37

DEPOSITOFARMACI E

INCOMPATIBILITÀ

AVANGUARDIADIDATTICA

A LODI

UN CODICE ETICOPER LE

FARMACEUTICHE

CONTROLLIMEDIA E

CONSUMATORI

AGGIORNAMENTO

BREVI IVA, LA RECESSIONE NON È UNA SCUSA

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

"Le proposte in argomento nonpossono trovare accoglimen-to". L'ufficio legislativo del Ministerodell'Economia e delle Finanze ha co-sì risposto alla richiesta dell'ANMVI diridurre l'IVA sulle prestazioni veteri-narie e sul pet food, seguendo le in-dicazioni europee per l'armonizza-zione delle aliquote su scala comuni-taria. Il Ministero guidato da Tremontirisponde che per quanto riguarda leprestazioni veterinarie, "nonè previsto alcun regime age-volativo, anche in virtù delfatto che ad oggi, tale ipote-si sarebbe incompatibile conla normativa comunitaria I-VA". La nota, trasmessa og-gi all'ANMVI, spiega che "laDirettiva 2006/112/CE haprevisto per gli alimenti destinati alconsumo di animali da compagnial'assoggettamento ad un'aliquota ri-dotta IVA, lasciandone facoltà di in-troduzione agli Stati membri. In am-bito nazionale, il Legislatore ha inizial-mente previsto un'aliquota agevolataper taluni prodotti destinati al consu-mo animale, ma non specificata-mente per gli alimenti in questione".Ci sarebbe infatti un problema di get-tito per l'Erario: "l'ipotesi di un'even-tuale estensione del regime di aliquo-ta ridotta anche agli alimenti destina-ti al consumo di animali da compa-

laPROFESSIONE VETERINARIA

gnia - prosegue la nota - producen-do ovviamente un minor gettito allecasse dell'Erario, rende necessarial'individuazione di mezzi di coperturafinanziaria adeguati". L’ANMVI aveva inviato una nota alMinistro Giulio Tremonti, affinché so-stenesse in sede europea la propo-sta di riordino e riduzione dell'impo-sta in sede europea.Il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti

ha così commentato la ri-sposta del Ministero:"Comprendiamo chementre sta capitolando lafinanza mondiale e per ilnostro Paese si prospet-tano due anni di recessio-ne, il Governo non possauscirsene con agevolazio-

ni fiscali come quelle che chiediamo.È chiaro che la coperta è corta pertutti. Ma non condividiamo le ragionipolitiche dell'ufficio legislativo del Mi-nistero, perché ridurre l'aliquota sul-le prestazioni veterinarie non conflig-ge con la normativa comunitaria. Neè prova il fatto che ci sono Paesi, divecchia e nuova appartenenza eu-ropea, dove il trattamento fiscalenon è pesante come lo è per gli ani-mali di proprietà che vivono nel no-stro Paese. Registriamo che, oltrealle risorse, manca anche la volontàpolitica". ■

).,

www.vetjob.it

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

www.vetexchange.it

VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

ECM con poco WelfareAl Ministro Sacconi abbiamo spiegatocosa non va, cosa chiediamo e perché il sistema non funzionerà neanchestavolta

Se per ben sette anni l’ag-giornamento degli opera-tori sanitari italiani fosseveramente dipeso solo dalsistema Ecm sarebbe me-glio farsi curare all’e-

stero. E se le cose non stanno così lo si devesolo al senso di responsabilità di medici e ve-terinari che hanno continuato a seguire il pro-prio percorso di aggiornamento, coerente-mente con l’attività svolta, con o senza Ecm.Si doveva uscire dalle secche della sperimen-tazione quest’anno, a giugno, dopo un perio-do di rodaggio dell’Accordo Stato regioni del 1agosto del 2007. E invece non funziona quasipiù niente, la macchina burocratica sta diven-tando elefantiaca e incomprensibile, moltipli-cata per quante sono le Regioni italiane, conmastodontiche sovrastrutture burocratiche, a-genzie, consorzi, commissioni, comitati…edubbi. Tanti dubbi. La FAD, che doveva esserela vera alternativa al turismo congressuale e al-le sponsorizzazioni interessate non è mai parti-ta; i provider, che dovevano essere selezionatie resi indipendenti dalle disfunzioni del sistemainformatico degli accrediti e dalla discreziona-lità dei referee, stanno ancora aspettando. Maintanto pagano i crediti. E le Regioni che ac-creditano molte iniziative, con modalità diffe-renti, rilasciano i crediti senza che sia mai statochiarito se valgono solo in quella regione o suscala nazionale. Ma nonostante un 2008 di paralisi alternata adisservizi, si continua a dire che “il lavoro nonsi è fermato”. Per una volta, si riorganizza, conun nuovo decreto ministeriale, la Commissionenazionale per la formazione continua al cui ver-tice si colloca ora il Ministro Maurizio Sacconi.Rispetto alla precedente composizione, ci so-no anche due nuovi componenti nominati dal-l’attuale Miur. “A breve avremo indicazioni sulladata dell’insediamento perché si possano av-viare concretamente le attività”, ha spiegatoMaria Linetti, segretario e responsabile ammi-nistrativo e gestionale della commissione. Tantiauguri al nostro rappresentante: Gaetano Pe-nocchio Presidente della FNOVI.

8MLN DI EURONonostante le difficoltà della commissione - i-stituita, bloccata e di nuovo istituita - la segre-teria, insiste la Linetti - “non ha mai smesso dilavorare continuando a mantenere i rapporticon il territorio, le aziende, le università”. In ef-fetti, la segreteria Ecm, ha inviato nelle cassedell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sa-nitari) 8 milioni di euro frutto delle quote pagatedai provider per accreditare gli eventi. Questo“per garantire la continuità dell’offerta formati-va”. Con tutti i limiti di questo sistema, dunque,il lavoro non solo non si è fermato “ma ha ge-nerato persino quei gettiti utili per un avvio delsistema a regime senza problemi”. Per quantoriguarda sponsorizzazioni e accreditamentodei provider, si sta lavorando “a pieno regime”.Sarà, ma sull’assetto delineato a marzo a Cer-nobbio ha pesato lo stop della Corte dei Conti.E nello stesso periodo i lavori della Commis-sione nazionale d’inchiesta sul SSN si sonoconclusi spalancando un baratro di inefficienzee costosi virtuosismi burocratici fini e a se stes-si. La testimonianza dell’ANMVI, audita in Se-

nato, ha dato conto di quanto spendano i pro-vider scientifici in campo veterinario realizzan-do circa 200 iniziative all’anno.

NOVITÀ IN VISTAAll’inizio del 2009 ci sarà un nuovo AccordoStato Regioni che detterà il definitivo passag-gio al nuovo sistema ECM, indirizzato dalla tria-de “Ministero-Professioni-Regioni” e basatosull’accreditamento dei provider. “Noi ci aspet-tiamo molto - continua Linetti - perché voglia-mo verificare e valutare la sperimentazione giàfatta, con tutti i limiti che ci sono stati, per av-viare un sistema in cui l’operatore sanitariopossa riconoscersi e che gli dia la possibilità dicentrare l’obiettivo finale dell’Ecm: la prestazio-ne di qualità”. L’attività della segreteria ha an-che permesso di “avviare le impostazioni deiregolamenti che saranno la base per i nuoviaccreditamenti dei provider, le regole per ilconflitto di interessi, regole che riguardano lesanzioni e gli incentivi. Tutti passaggi interlocu-tori che saranno sottoposti alla nuova commis-sione”. “Credo però sia importante - concludela dirigente - tenere conto di quanto è statoprodotto fino ad oggi perché, con tutti i suoi li-miti, è un sistema che può funzionare. L’espe-rienza sperimentale fatta ha messo in luce lecriticità che, proprio perché emerse, possonoessere superate. Annullare tutto e ricominciareda zero significherebbe allungare ancora i tem-pi per l’avvio di un sistema a regime. Per an-dare avanti, con tutta la riorganizzazione che lanuova commissione deciderà, l’esperienza delpassato credo che sia comunque fondamen-tale”.

AGENASSi attendono anche altre novità, in particolareper quanto riguarda la riorganizzazione dell’A-genas - l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari

regionali - più volte annunciata dal ministro Sac-coni. Per cominciare, si è deciso un cambio alvertice dell’Agenzia, un avvicendamento alla di-rezione di Aldo Ancona, che si è congedato in

modo molto critico: “Il primo quinquennio disperimentazione del programma ECM ha mes-so in luce tutti i limiti di una formazione etero di-retta, raramente orientata agli obiettivi di svilup-

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Aggiornamento Anmvi Informa 3

ECM, non bastauna vitaIn quasi sette anni si sono laureati circa 8000veterinari. In tutto questo tempo l’educazione continua in medicina non è ancora a regime

“Abbiamo letto con piacere che il sistema ECM sarà completamente rivisto a partire dagennaio 2009”. Inizia così la lettera che il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti, ha invia-to all’On. Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, inriferimento ad una sua dichiarazione nella quale garantiva per il 2009 un rinnovamentototale del sistema di accreditamento e gestione dei crediti di aggiornamento obbligato-rio per tutti gli operatori sanitari. La lettera inviata per conoscenza e per competenzaanche al Sottosegretario Francesca Martini, al Sottosegretario Ferruccio Fazio, al Pre-sidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Antonio Tomassini, ed al Segre-tario della XII Commissione Affari Sociali della Camera, Gianni Mancuso, esprime alMinistro la preoccupazione dell’ANMVI che dopo anni di un sistema inutile ed esclusi-vamente burocratico si possa finalmente dare un senso all’obbligo di formazione conti-nua. “Ci scusi la scarsa fiducia - scrive Scotti - ma da sette anni stiamo subendo un si-stema completamente inutile e fallimentare, senza essere mai riusciti a farci ascoltarenonostante le nostre continue richieste ed un’audizione in Commissione d’inchiestasul SSN dai cui atti risulta che l’attuale sistema ECM è servito solo a sprecare soldi edenergie. Il Presidente dell’ANMVI, dopo avere evidenziato problemi e difficoltà che il settore ve-terinario ha dovuto affrontare chiede di essere coinvolti nella fase di revisione ricor-dando anche che l’accordo Stato-Regioni dell’agosto 2007 sanciva l’obbligo ECM an-che per il Liberi professionisti, ma prevedeva per loro “agevolazioni sui costi sopporta-ti”. “Se questo non sarà chiarito e definito - conclude Scotti - continueremo a ritenereche nessun obbligo sia previsto per gli operatori privati”.

SCUSI, SIGNOR MINISTRO, LA SCARSA FIDUCIA

po del sistema e dotata di scarsa organicità e ri-spondenza dei piani formativi governati dal ser-vizio pubblico. Questa situazione, unita all’obbli-gatorietà dei crediti formativi, ha portato a unaparadossale reazione di insofferenza da parte ditutti i soggetti coinvolti: le Regioni, per la scarsarispondenza dei percorsi di sviluppo a livello lo-cale; il livello centrale per il prevalere di logicheburocratico-amministrative che hanno gonfiatooltre misura la macchina degli accreditamenti; iprofessionisti che hanno vissuto l’obbligo di ag-giornamento come vessatorio. Lo stesso mon-do dell’industria coinvolto in un numero esorbi-tante di eventi”.

COGEAPSÈ andato avanti, si dice, anche il cantiere deilavori sul dossier formativo e il trasferimento alCogeaps (Consorzio Gestione Anagrafica Pro-fessioni Sanitarie) della banca dati dei crediti.Allo stato, il Consorzio ha completato le attivitàpreviste e deve avviare le procedure informati-che per l’attivazione della trasmissione dei datia cura delle Regioni che hanno avviato, in viasperimentale, l’accreditamento di eventi ECM.Seguiranno gli incontri tra i tecnici del Cogea-ps e i rappresentanti delle Regioni, componen-ti del Comitato Tecnico, previsto dall’AccordoStato-Regioni del 1 agosto del 2007. Il “Grup-

po tecnico” regionale collaborerà, con i tecnicidel Consorzio “nella definizione e omogeneiz-zazione dei parametri necessari al trasferimen-to dei dati al Cogeaps. “per l’informatizzazionedelle procedure di registrazione e certificazionedei crediti formativi”. Cosa fa questo Consorzio? Al Cogeaps è sta-ta attribuita la funzione istituzionale di attivare egestire un’Anagrafe dei crediti formativi acqui-siti dagli operatori sanitari nel quinquennio spe-rimentale. Il Responsabile del Progetto ValerioBrucoli ha già inviato ai presidenti delle Federa-zioni di Ordini e Collegi la richiesta ufficiale perl’acquisizione dei dati anagrafici definitivi chesaranno inseriti nell’anagrafe nazionale dei pro-fessionisti della salute. È previsto l’inserimentoin anagrafe anche di dati relativi ai provvedi-menti disciplinari e di dati significativi per lacreazione di una specifica banca dati sulla libe-ra circolazione dei professionisti nell’ambitodella Comunità Europea. I dati trasmessi da Or-dini e Collegi attraverso le Federazioni sarannoacquisiti definitivamente dal Cogeaps ed an-dranno a comporre l’Anagrafe Nazionale cosìcome previsto dall’Accordo Stato - Regioni e ilCogeaps darà comunicazione al Garante dellaPrivacy dell’avvenuta costituzione di tale Ana-grafe nazionale e delle modalità di trattamentodei relativi dati in conformità all’Accordo sotto-

scritto il 1 agosto 2007”. Dal 2003 la FNOVI viaderisce con un proprio rappresentante.

L’OBBLIGOMalgrado la giurisprudenza abbia interpretatol’obbligo come esclusivo degli operatori sani-tari dipendenti dal SSN o convenzionati conesso, il Ministero è sempre stato fermamentedeciso a considerare obbligati al consegui-mento dei crediti anche i liberi professionisti. Èstato solo con l’Accordo Stato Regioni del 1 a-gosto 2007 che tale principio è stato tradottoin un atto formale, avente maggior forza impo-sitiva di semplici circolari e pronunciamenti viaInternet. La Commissione Nazionale ECM haanche ratificato l’obbligatorietà per i veterinarie i tecnici della prevenzione che lavorano per ilMinistero della Salute. Il quesito era stato sol-levato da numerosi addetti del settore ed inparticolare dall’UVAC del Piemonte e dal PIF diBologna, che si erano rivolti alla FederazioneNazionale dei Veterinari Italiani sollecitando unchiarimento da parte delle autorità preposte.Ebbene, la Commissione ha espresso parerefavorevole circa l’obbligatorietà della formazio-ne continua anche per queste professionalità.

DEFISCALIZZAZIONEI soldi per la defiscalizzazione dei costi soste-nuti dagli operatori sanitari obbligati a conse-guire i crediti ECM ci sarebbero. Ammonta in-fatti a 113milioni di euro il “tesoretto” derivantedal programma di Educazione Continua in Me-dicina e incassato dal Ministero del Tesoro.Non sono cifre inventate, ma agli atti dellaCommissione Nazionale d’inchiesta sul SSNche ha chiuso i lavori questa primavera. E, infi-ne, una domanda: se l’Accordo Stato Regionirimanda agli Ordini una quantità di compiti, tut-ti perfettamente aderenti alla missione istituzio-nale dell’Ordine stesso, non si faceva prima adare subito a Cesare quel che è di Cesare sen-za inventare un sistema burocraticamente ri-dondante e inutile?

GLI ORDINI E IL DOSSIER Per la prima volta, l’Accordo del 1 agosto 2007ha disciplinato la funzione degli Ordini professio-nali. Quali enti pubblici previsti dall’ordinamentogiuridico, essi hanno “compiti di garanzia e tute-la verso i cittadini delle attività dei professionisticoinvolti nell’ECM”. Gli Ordini “sono soggetti deltutto legittimati ad esercitare una propria funzio-ne di responsabilità a garanzia dei professionistie delle attività da questi svolte verso i cittadini”.Con particolare riferimento ai liberi professioni-sti, al fine di certificare l’avvenuto conseguimen-to dei crediti da parte degli iscritti, gli Ordini pro-vinciali valuteranno il Dossier formativo, un do-cumento di programmazione individuale dell’ag-giornamento accreditato ECM simile ad un“portfolio”. Inoltre, gli Ordini possono rivestireanche la funzione di produttori di formazionecontinua “limitatamente agli aggiornamenti suetica, deontologia e legislazione“.Gli Ordini non registrano i crediti (la registrazio-ne in anagrafe-ECM è un compito assegnatoal provider) ma certificheranno i crediti formati-vi. Tale funzione è conclusiva e si basa sulla ve-

rifica del Dossier formativo (ovvero che sia sta-to elaborato tenendo conto del numero di cre-diti acquisibili, della suddivisione per tipologiedi aggiornamento, degli obiettivi formativi, ecc.)e sull’accesso alle anagrafi dei crediti: “gli Or-dini territorialmente competenti si avvalgonodel sistema delle anagrafi (anagrafi dei creditisia regionali che nazionale ndr) nel loro com-plesso per l’esercizio della loro funzione certifi-cativa“. Se il Dossier è conforme agli indirizzi diaggiornamento ecm e i crediti sono corretta-mente presenti nelle anagrafi, l’assolvimentodell’obbligo di aggiornamento viene certificato.L’Ordine potrà rilasciare su richiesta dell’iscrittoun atto scritto.

SANZIONINulla di concreto in fatto di incentivi e sanzioni.Il testo dell’Intesa recita chiaramente che “Que-sti aspetti del sistema, correlati alla previsionedi un obbligo legislativo sono al momento lar-gamente indefiniti“. Il principio è che i professio-nisti debbano aggiornarsi in base a motivazioniprofessionali e non perché spinti da ragioni e-conomiche, di carriera o per la presenza di san-zioni e incentivi. La Commissione avrebbe do-vuto promuovere un confronto con i soggetti in-teressati al fine di definire proposte in ordine aun sistema di incentivi e sanzioni “per sviluppa-re l’impegno dei professionisti in ordine ai pro-cessi formativi ecm”. Non è accaduto.

IL GIUDIZIO DELLA FNOVIAll’indomani dell’Accordo, il Presidente della FNOVI ha bollato il testo come “una zuppa al-lestita con tutti gli ingredienti disponibili”. Nonpiace nemmeno alla FNOVI il nuovo assettoche la Conferenza Stato Regioni ha dato al si-stema ECM. Secondo Via del Tritone, “la buro-crazia si spreca così come la sovrapposizionedi apparati, comitati e sottocomitati, consulte,osservatori, ecc. in numero e composizione talida perdere la testa. La conclusione dell’analisidella FNOVI è che “di fronte ad un assetto or-ganizzativo e gestionale così complesso vi è la

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di LUCARELLI M. & C.

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 20084 Anmvi Informa Aggiornamento

Eadesso impegnatevi a capire. Larisposta è questa: ogni operatoresanitario deve acquisire 150 credi-

ti formativi nel triennio 2008-2010 secon-do la seguente ripartizione: 50 crediti/an-no (minimo 30 e massimo 70 per anno)per un totale di 150 nel triennio 2008-2010. In particolare, dei 150 crediti for-mativi del triennio 2008-2010, almeno 90dovranno essere “nuovi” crediti, mentrefino a 60 potranno derivare dal riconosci-mento di crediti formativi acquisiti neglianni della sperimentazione a partire dal-l’anno 2004 fino all’anno 2007, indipen-dentemente dal numero totale di creditiacquisiti. Quindi, chi avesse acquisitomeno di 60 crediti negli anni 2004-2007potrà ridurre il suo debito formativo solodella quota di crediti acquisiti e docu-mentati (da 1 a 60). (fonte ecmsanita.it)

QUANTI CREDITI NELTRIENNIO 2008-2010?

Con Decreto ministeriale 24 settembre 2008 (in corso di registrazione mentre an-diamo in stampa) è stata ricostituita, presso l’Agenzia nazionale per i servizi sa-nitari regionali, la Commissione nazionale per la formazione continua. La Com-

missione, che dura in carica 3 anni dalla data del suo insediamento, è presieduta dalMinistro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Sacconi sarà affiancato da duevice presidenti: il Coordinatore della Commissione e il Presidente della FNOMCEO (so-no ad elezioni anche i medici). Tutte le professioni coinvolte nel sistema ECM hanno ipropri esponenti istituzionali: per i veterinari il rappresentante è Gaetano Penocchio,Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari, due per la FNOM-CEO, due per gli infermieri professionali e uno per le altre professioni sanitarie (odon-toiatri, farmacisti, chimici, biologi, psicologi, ostetriche, professioni della riabilitazione,della prevenzione e della radiologia medica). Fanno parte di diritto della Commissioneil Direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e il Direttoregenerale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie del Ministero del Welfare.Sette membri sono del Ministero ex Salute: Paolo Messina, Riccardo Vigneri, Melchior-re Fidelbo, Antonio Emilio Scala, Claudio Cricelli, Andrea Lenzi e Gloria Saccani Jotti(questi ultimi di nuova nomina su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’universitàe della Ricerca). Otto membri sono della Conferenza Stato- Regioni: Nora Coppola, Al-berto Ferrando, Sandro Oddi, Roberto Petescia, Felice Ungaro, Alberto Zanobini, Ales-sandro Rossi e Pietro Stellini. Segretario e responsabile del supporto amministrativo-gestionale, Maria Linetti.

SACCONI AL VERTICE DELLA COMMISSIONE ECM

Com’è? La risposta deipionieri è questa: “com-plesso ma, se ben gui-dato, di rapida assimila-zione”. Con la giornatadel 9 ottobre, i primi tito-

lari si sono avviati alla certificazione BPV. No-ve strutture veterinarie, le prime in Italia, han-no mosso i primi passi lungo un percorso diqualità, il cui traguardo finale non è una certi-ficazione qualsiasi, ma una certificazione ba-sata sulle Buone Pratiche Veterinarie. Ades-so avranno un anno di assistenza a distanzaper prepararsi alla verifica dell’Ente certifica-tore. Per alcune di loro il percorso potrà an-che essere più breve, trattandosi di realtàche hanno rivelato una certa predisposizionealla gestione documentale e manageriale del-l’attività. Si è tradotto così in concreta applicazione sulcampo il progetto della Commissione ANMVIper la Qualità, culminato nella stesura di undisciplinare che fonde le BPV con le proce-dure gestionali proprie dei sistemi qualità:metodo, razionalizzazione delle risorse, ge-stione manageriale, standard operativi perqualificare e migliorare l'attività professiona-le. A tutto vantaggio del medico veterinario,del cliente e soprattutto del paziente anima-le. Il progetto ha già visto la sperimentazionein alcune strutture veterinarie di piccola, me-dia e grande dimensione. Il percorso che è iniziato il 9 ottobre prose-guirà con una consulenza personalizzata adistanza che, attraverso una piattaformainformatizzata, permetterà ai titolari di com-pletare l'applicazione del Manuale e del rela-tivo sistema documentale alla propria strut-tura. La piattaforma, interattiva, prevede lacostante presenza dei consulenti di ANMVIServizi BPV e consente al titolare di disporreindividualmente e autonomamente del siste-ma documentale e del proprio tempo. Al termine del percorso, una volta persona-lizzato il disciplinare in base alle caratteristi-che della propria struttura, il titolare che lovorrà (e se lo vorrà) potrà richiedere la verifi-ca ispettiva per conseguire il "bollino blu" lacertificazione di qualità a cura di un ente cer-tificatore terzo, il CSQA, individuato dallaCommissione ANMVI per la Qualità, come ilpiù qualificato.Le consulenze sono fornite da ANMVI Servizi

BPV. Il gruppo è coordinato da Andrea Ver-me e ne fanno parte i Colleghi FrancescoCarrani, Marco Viotti e Marco Melosi. Le consulenze vengono svolte dagli stessiautori del Manuale ANMVI per le BPV, mem-bri della Commissione ANMVI per la qualità,con qualifica Auditor VSQ-BPV e protagoni-sti della fase sperimentale del progetto-qua-lità. A tutti loro, i partecipanti hanno riservatoun voto di gradimento attestato sulla mediadel 9.

CHI SONO I PIONIERIAlle prime nove strutture (Nord-Centro Italia)è stato consegnato un questionario a scopoconoscitivo, finalizzato ad acquisire indica-zioni utili al miglioramento continuo del per-corso di qualità messo a punto dalla Com-missione ANMVI per la Qualità e dai consu-lenti di ANMVI Servizi. Il questionario, anoni-mo e facoltativo, ha dato risultati sorpren-denti e molto utili. Innanzitutto, erano presen-ti colleghi con esperienza professionale ven-tennale, ma anche un giovanissimo pionereche esercita da tre anni. In prevalenza, svol-gono l’attività in ambulatori e cliniche avviateda diversi anni (anche con punte al di sopradei 20 anni), con collaboratori, dipendenti oassociati. Quasi tutti affiancano all’attività dibase quella specialistica. Ma c’è anche la re-ferenza, specie con specialisti interni. Pen-sando ad una evoluzione, il passo successi-vo, congiuntura economica permettendo, è ilpronto soccorso.Volume d’affari medio annuo, inteso come fat-turato espresso in migliaia: 500/150/350/40/300/125/350 euro.

ASPETTATIVEChe cosa ti aspetti da questo percorso pro-fessionale? Tutti hanno risposto dichiarando“vantaggi per la gestione della mia struttura”,ma anche - a pari merito - vantaggi per i pa-zienti e vantaggi per il cliente. Un’altra aspet-tativa sono i vantaggi economici (razionaliz-zazione costi/tempo, più clientela). Dunquepensi di chiedere la verifica ispettiva del C-SQA? La risposta è in prima battuta sì persette delle nove strutture presenti. Idee chia-re, motivazione altrettanto evidente e una ot-tima capacità di analisi del progetto, virtùdeterminante per applicarlo: le BPV non sisubiscono, si vivono in prima persona e ri-

chiedono partecipazione attiva.

PUBBLICITÀCome vorresti che fosse pubblicizzata all’uten-za la certificazione? La maggioranza conta sul-l’ANMVI e chiede iniziative di informazione e di-vulgazione presso il pubblico, associazioni diconsumatori, ecc. Ma è precisa anche la vo-lontà a mettere in pratica libere iniziative dellesingole strutture (es. carta intestata, comuni-cazioni alla clientela, inserzioni sui giornali,ecc.). Tutto questo dovrà sommarsi ad una a-zione congiunta con il CSQA che si occuperà

di gestire elenchi consultabili dal pubblico dellestrutture certificate, secondo canoni già verifi-cati presso gli enti di certificazione ed ancorain fase di studio insieme all’ANMVI.Certificarsi non è comunque obbligatorio.Anche solo la corretta applicazione del Ma-nuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterina-rie potrà già fornire elementi di riqualificazio-ne gestionale della struttura, di corretta pras-si in linea con la deontologia e con gli stan-dard manageriali propri dei sistemi di qualità.Ma a quel punto perché non fare anche l’ulti-mo passo? ■

MASTER II livello in“Riproduzione Equina”

Proroga scadenza domande al 30 ottobre 2008 ore 12,00Inizio 3 novembre 2008

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per informazioni rivolgersi a:[email protected]

[email protected]

Dipartimento di

Clinica Veterinaria

Università di PisaFacoltà di

Medicina Veterinaria

Certificazione fa rima con professioneNove strutture veterinarie hannoiniziato il percorso-qualità dell’ANMVIPunto di partenza e di arrivo: le BPV

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 20086 Anmvi Informa Buone pratiche

“Nell’ambito di una professione così poco conosciuta dal pubblico e pertanto dove èpossibile (per il professionista) dare un’immagine di sé poco rispondente alla realtà, ri-tengo necessario informare la società su cosa siano le BPV. Credo che debba servire atrasmettere all’esterno che la nostra categoria (o per lo meno la maggior parte) è unacategoria medica, seria, competente, professionale”. Questo è uno dei commenti rac-colti dai consulenti di ANMVI Servizi BPV fra i partecipanti ai quali hanno consegnatoun questionario conoscitivo. I nove titolari (qualcuno di loro presente al corso anchecon il proprio socio) hanno potuto esercitarsi con l’applicazione del Manuale ANMVIper le BPV alla propria struttura ed hanno personalizzato il sistema documentale in ba-se alla propria struttura. Il supporto didattico fornito, all’interno di una sala multimedia-le, consente loro di proseguire a distanza l’applicazione del Manuale, assistiti dai con-sulenti di ANMVI Servizi. L’interscambio documentale e l’interazione con i consulentiavviene tramite un’apposita piattaforma informatizzata. Il disciplinare, Manuale BuonePratiche Veterinarie, è patrocinato dalla FNOVI e dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali, che hanno visto in questo lavoro piena aderenza al dettatodeontologico e una spinta al progressivo innalzamento della qualità professionale del-l'attività veterinaria (nella foto un momento delle esercitazioni).

IL COMMENTO

L’1 marzo 2009 parte la quar-ta edizione della Stagionedella Prevenzione, impor-tante iniziativa rivolta aiproprietari di cani gatti pro-mossa da A.N.M.V.I., Asso-

ciazione Nazionale Medici Veterinari in colla-borazione con Hill’s Pet Nutrition.Cani e gatti sono diventati parte integrantedella famiglia, in Italia ci sono circa 14 milionidi pet. Le famiglie che ne possiedono almenouno sono circa 8 milioni. (Fonte: Euromonitor, Rapporto Zoomark2007). La prima edizione della Stagione della Pre-venzione si è svolta nel 2006 ed ha subito ri-scontrato grande interesse presso veterinari

e grande pubblico. La campagna aveva unduplice obiettivo: sensibilizzare i proprie-tari ad assumere un atteggiamento piùresponsabile nei confronti della salute deiloro animali; sottolineare che il MedicoVeterinario è una figura indispensabileper il benessere dell’animale. In base a un’indagine condotta da Hill’s nel2006 risulta che il 69% dei proprietari giudi-ca la prevenzione “molto importante” ma, sirivolge al Medico Veterinario in media 2 voltel’anno, principalmente per emergenze o perle vaccinazioni periodiche. Il 79% dei pro-prietari dichiara di non rivolgersi al veterina-rio perché il proprio animale sembra esserein buona salute.Nell’edizione 2007 è stata introdotta la visi-ta di controllo gratuita, grazie alla prezio-sa collaborazione dei veterinari che hanno a-derito all’iniziativa. Questa importante novitàha determinato il successo dell’attività. Pervisita gratuita si intende un esame obiettivogenerale con l’esclusione di esami strumen-tali e approfondimenti che saranno eventual-mente raccomandati dal veterinario che e-segue la visita.L’edizione 2008 ha registrato un consensoancora più grande. Tra i dati più significativiricordiamo: 10.000 visite effettuate nelle cli-

niche, 45.000 i visitatori del nuovo sito inter-net www.stagionedellaprevenzione.it, 8.000le telefonate giunte al numero verde. Tra iproprietari che hanno contattato il numeroverde il 67% possedeva un cane, il 33% ungatto. La metà degli animali trattati erano a-dulti (1-7 anni). Inoltre, il concetto di Prevenzione è statocompreso correttamente: il 63% dei pet vi-sitati infatti era in salute. Tra le patologieriscontrate segnaliamo il problema del so-vrappeso e dell’obesità.Da un’ampia indagine promossa dalla PetObesity Task Force (*) in Italia presso oltre200 cliniche veterinarie su 3.868 cani e1.540 gatti risulta che il 46% dei gatti e36% dei cani è in sovrappeso o obeso.Per quanto riguarda le visite effettuate, i ve-terinari aderenti hanno dichiarato che il 68%delle visite sono state effettuate su nuoviclienti, il 75% dei proprietari ha accettatodi proseguire la terapia con prestazionia pagamento. L’85% dei Medici Veterinariaderenti conferma di voler partecipare ancheall’edizione 2009.Questi eccellenti risultati sono stati raggiuntianche grazie al maggior investimento pub-blicitario sostenuto da Hill’s che, attraversouna più ampia ed efficace copertura territo-

riale con l’utilizzo di magazines, quotidianinazionali e locali e una considerevole pre-senza su internet, ha garantito una maggio-re visibilità.L’edizione del 2009, oltre a rafforzare ancorauna volta gli obiettivi, manterrà tutti gli ele-menti che hanno determinato il successodelle edizioni precedenti: la visita gratuita, ilpatrocinio del Ministero della Salute e di FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veteri-nari Italiani) ed un investimento pubblicitariodiversificato ed impattante. Sarà, inoltre, introdotta un’importante no-vità: la campagna 2009 si svolgerà nelmese di marzo (dall’1 al 31) per accoglierele richieste pervenute da molti veterinari chehanno evidenziato questa necessità. La Campagna 2009 sarà presentata in oc-casione Congresso Scivac (Perugia 24-26ottobre 2008). Dal 15 gennaio fino al 31marzo sarà attivo un numero verde dedicato800189612, per fornire ai possessori di ani-mali le informazioni e i nominativi dei veteri-nari partecipanti più vicini. Il sito internet de-dicato www. www.stagionedellaprevenzio-ne.it, sarà ancora più ricco di informazioni.

(*) La Pet Obesità Task Force, un Gruppo diLavoro di sei Medici Veterinari italiani espertiin diversi settori della medicina veterinaria. IlGruppo opera a supporto dell’attività della Ta-sk Force internazionale, istituita da Hill’s PetNutrition con l’obiettivo di sensibilizzare pro-prietari e veterinari al tema obesità. ■

Stagione della prevenzione: bilancio2008 e novità dell’edizione 2009

Certamente la stagione della Pre-venzione incomincia a dare dei ri-sultati significativi sia come sen-

sibilizzazione dei proprietari verso la sa-lute ed il benessere dei loro animali siacome possibile sviluppo di lavoro ancheper gli ambulatori veterinari. I numeri ri-portati nell'articolo sono significativi diuna evoluzione importante che esprimeda un lato una maggiore attenzione deiproprietari verso la prevenzione e dall'al-tro maggior disponibilità ed impegno deiveterinari verso un progetto che non hasolo valenze sociali e di attenzione versola salute degli animali ma esprime ancheil significato di un investimento nella cre-scita del ruolo e dell'immagine del vete-rinario verso l'opinione pubblica e nellapossibilità di incremento e di sviluppo dellavoro professionale degli ambulatori.Non ci sembra poco. Un dato su tutti è e-stremamente significativo: su 10.000 vi-site gratuite effettuate ben il 75%, e so-no 7500, dei proprietari ha poi deciso diaccogliere le indicazioni del veterinarioaccettando di proseguire la terapia conprestazioni a pagamento. Un risultatoimportante e forse insperato. L'ANMVIche sostiene il progetto della Stagionedella Prevenzione con grande convinzio-ne e partecipazione non può che ringra-ziare tutti i veterinari che hanno aderitoall'iniziativa e la Hill's che dopo aver pro-posto questo progetto continua a soste-nerlo con investimenti sempre maggiori.

Antonio Manfredi

IL 75% HA DETTO SÌ

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 20088 Anmvi Informa Fidelizzare il cliente

Il Progetto di legge n. 1443, presen-tato dall’On. Luca Volontè chiede alParlamento l’interpretazione au-tentica del controverso articolo 81,comma 1, del decreto legislativo 6aprile 2006, n. 193 (Codice del Far-

maco Veterinario) riguardante gli incarichi didipendenza o di collaborazione esercitati daimedici veterinari responsabili dei depositi difarmaci. La questione è legata al principio diincompatibilità, nel rispetto del quale il Codi-ce ha subìto una modifica nel 2007, modificasulla quale il parlamentare UDC esprime ora“forti dubbi”.

L’ARTICOLO 81Secondo la norma in vigore, il medico veteri-nario responsabile ed i suoi sostituti non pos-sono svolgere incarichi di dipendenza o colla-borazione presso enti o strutture pubbliche,aziende farmaceutiche, grossisti o mangimifi-ci. Secondo l’on. Volontè, questo comporte-rebbe “notevoli e onerose limitazioni all’eser-

cizio della professione, penalizzando forte-mente la categoria dei medici veterinari sia dalpunto di vista professionale che dal punto divista economico. I medici veterinari, infatti,vengono a trovarsi nella condizione di nonpoter più esercitare tutte le mansioni per lequali sono tuttavia titolati, con conseguentelimitazione delle effettive potenzialità lavorati-ve e con intuibili ripercussioni negative, di no-tevole portata, dal punto di vista economico”.

LIBERO ESERCIZIOEcco perché Volontè ritiene opportuno che ilMinistero del lavoro, della salute e delle politi-che sociali emani una circolare esplicativa delsignificato di questa limitazione. E, attraversol’interpretazione autentica di cui si auspical’approvazione della Camera dei Deputati, “sigarantirebbe, da un lato, il libero esercizio del-la professione veterinaria con l’esplicazione ditutte le potenzialità in essa insite e si evitereb-be, dall’altro lato, sia il rischio di comparag-gio, proprio in ragione della separazione deidue rapporti intrattenuti contemporaneamen-te dal medico veterinario, sia il rischio di com-promettere la validità dei controlli, poiché sa-rebbe eliminata la situazione che si verifica at-tualmente, nella quale il veterinario dell’azien-da sanitaria locale si trova a essere contem-poraneamente controllante e controllato”.

L’INTERPRETAZIONE DEL DIVIETOVolontè suggerisce di interpretare il divietocome operante nei seguenti casi: a) in cui vi è un rapporto diretto tra il titolaredell’impianto di allevamento e di custodia e ilmedico veterinario responsabile della custo-dia e dell’utilizzazione delle scorte, il quale de-

ve essere in possesso della partita IVA, comeprofessionista veterinario, ed emettere, perl’attività di tenuta delle scorte, regolare fatturanei confronti del titolare dell’impianto, cheprovvede al pagamento della medesima; b) in cui, trattandosi di medico veterinario di-pendente dell’industria, le scorte medicinalisono utilizzate su animali di proprietà dell’in-dustria medesima; c) in cui, trattandosi di medico veterinario di-pendente di un’azienda sanitaria locale, la re-sponsabilità della custodia e dell’utilizzazionedelle scorte è assunta in impianti siti al di fuo-ri della zona in cui lo stesso medico ha com-petenza a esercitare i controlli.

CORRETTIVI ALLO STUDIONella sua prima formulazione, l’articolo 81 indi-cava come responsabili della custodia e dell’u-tilizzazione e della tenuta di un apposito regi-stro di carico e scarico “uno o più medici vete-rinari”, i cui nominativi dovevano essere indica-ti nella domanda di autorizzazione con allegatadichiarazione scritta di “accettazione da partedegli stessi, con l’indicazione delle ulteriori

strutture presso le quali risultano eventualmen-te responsabili delle stesse mansioni”. Successivamente, con il decreto correttivo143/2007, si stabilisce che un solo medico ve-terinario è responsabile e che “lo stesso potràindividuare uno o più medici veterinari autoriz-zati ad operare in sua vece presso l’impianto diallevamento e custodia”. Oltre alla dichiarazio-ne scritta, già prevista nella originaria formula-zione, si aggiungeva: “Il medico veterinario re-sponsabile ed i suoi sostituti non possono svol-gere altresì incarichi di dipendenza o collabora-zione presso enti o strutture pubbliche, aziendefarmaceutiche, grossisti o mangimifici”. È que-sto passaggio che il Ministero potrebbe rifor-mulare a vantaggio di una maggiore chiarezza,specie sul termine “collaborazione” per definiremeglio le incompatibilità. Una proposta di ri-scrittura, condivisa da ANMVI, è già stata ela-borata nello scorso autunno dalla FNOVI ed in-viata alla Direzione Generale del Farmaco Vete-rinario. La Federazione ha ripreso in mano laquestione e proprio in questi giorni si potrannoconoscere gli aggiustamenti possibili e conci-liabili con il principio di incompatibilità. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200810 Attualità Zootecnia

Deposito farmaci,incompatibilità e limitazioni Luca Volontè chiede una interpretazione autenticadell’articolo 81 del Codice del FarmacoANMVI: l’on. Volonté si risponde da solo

L’ANMVI ritiene opportuna una formulazione più chiara dell’articolo 81. Ma, scon-giurando equivoci interpretativi, va salvaguardato il principio di fondo che ispirala norma che deve rimanere inalterato. L’articolo 81 del Codice del Farmaco Ve-

terinario, già modificato dal Decreto 143/2007, potrebbe essere nuovamente corretto.L’ipotesi circola già da febbraio, ben prima che l’On. Volontè recepisse la questione inuna proposta di legge. Va chiarito che si sta parlando delle modalità di tenuta dellescorte negli allevamenti di animali destinati alla produzione di alimenti, quindi di sicu-rezza alimentare. È evidente che le limitazioni che sono state introdotte, e che vanno sìchiarite ma non revocate, mettono l’esercizio professionale e la produzione di alimential riparo proprio dai rischi e dagli illeciti prefigurati dal parlamentare nella sua richiestadi interpretazione autentica.

CORRETTIVI, MA NESSUN COMPROMESSO

Ancora più controlli suiprodotti alimentari ci-nesi sospetti di conta-minazione da melami-na. Il Sottosegretario al-la Salute Francesca

Martini si è detta soddisfatta dei risultati otte-nuti al Comitato Permanente della catena a-limentare, l’organismo veterinario che aBruxelles ha in parte rivisto le misure già a-dottate dalla Commissione lo scorso mese disettembre e che l’Italia aveva giudicato nonsufficienti.La nuova decisione approvata dal Comitato,invece, contiene le garanzie addizionali ri-chieste dalla delegazione italiana, in linea conle misure già adottate a livello nazionale.1. il mantenimento del divieto di importazione

di latte e prodotti derivati, nonché di tutti glialimenti per la prima infanzia che conten-gono latte o prodotti a base di latte;

2. un controllo, al momento dell'importazio-ne, su tutte le partite di alimenti che con-tengono latte o prodotti a base di latte inpunti ben identificati da ciascun Statomembro;

3. controllo degli alimenti per gli animali checontengono latte e prodotti a base di lat-te;

4. possibilità per gli Stati membri di poter ef-fettuare i controlli su altri alimenti ad altocontenuto proteico che presentino unpossibile rischio per la melamina. Inoltre, le autorità cinesi si sono impegna-te ad effettuare i controlli pre-esportazio-ne.

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200812 Attualità Controlli

Latte e derivati: controlli anche suglialimenti per animaliMassima attenzione ai prodotti con lattee a base di latte. L’ha deciso il Comitato Veterinario della Catena Alimentare UE

I LABORATORI Facendo seguito alle mail precedenti si tra-smette l’elenco aggiornato alla data di oggidei Laboratori pubblici in grado di effettuareanalisi per la ricerca di melamina in alimenti: Istituto Superiore di Sanità - Viale Regina E-lena 299 - 00161, Roma - riferimento Dr A.Macrì: [email protected] tel. 06/49902330- I.Z.S Liguria e Valle d’Aosta, sezione di To-rino - Via Bologna, 148 - 10154 (TO) tel.011/26861 fax 011/2487770 - Direttore Ge-nerale Dr Arnolfo Fernando: [email protected] - I.Z.S. Lazio e Toscana - Via Appia Nuova,1411- 00178 Roma tel. 06/790991 fax 0679340724 - Direttore Generale DR NazarenoRenzo Brizioli: [email protected]; [email protected] - I.Z.S Abruzzo e Molise, sezione di Teramo- Campo Boario, 64100 (TE) tel. 0861/3321Fax 0861 332251 - Direttore Prof V. Capora-le: [email protected]; referenti analisi per me-lamina Dr Migliorati; Dr Ruggeri tel.0861/332400. - A.R.P.A. Piemonte - [email protected] - ARPA Emilia Romagna: all'interno della re-te Arpa sono stati individuati un polo opera-tivo presso la sede di Bologna (riferimentodott. Cecilia Bergamini cbergamini @bo.ar-pa.emr.it), già identificato come laboratoriodi eccellenza per gli OGM e la ricerca delleMicotossine, e il laboratorio di Ravenna,per garantire l'attività relativa ai campioniconferiti dall’Usmaf. I metodi impiegati so-no: KIT ELISA (screening) HPLC/DAD (con-ferma).- I.Z.S Sardegna "G. Pegreffi", Sassari tel.079/275040, fax 0792856119. Direttore DrAldo Marongiu mail: [email protected] A.R.P.A Lazio sezione di Roma , (può effet-tuare analisi di screening per la ricerca di me-lamina in alimenti in ELISA con kit abraxis,per le analisi di conferma sono state richiesteindicazioni all’ISS. Il laboratorio dispone digcms e lcmsms). Il responsabile del labora-torio chimico degli alimenti, droghe e cosme-

tici è il Dr Luca Amendola. (mail: [email protected])

2,5 MG/KGNell'Unione Europea sono vietate da tempole importazioni dalla Cina di latte e prodottilattieri, compreso il latte in polvere. Ciò no-nostante sono stati intensificati i controlli allefrontiere. Inoltre, saranno sottoposti a con-trollo tutti gli alimenti composti provenientidalla Cina, che contengano più del 15% dilatte in polvere, nonché tutte le spedizioni ditali prodotti per i quali non sia possibile de-terminare il contenuto di prodotto lattiero, al-lo scopo di verificare che il livello di melaminanon superi 2,5 mg/kg di prodotto. Le partitesottoposte a controllo resteranno ferme in at-tesa dei risultati delle analisi di laboratorio. Iprodotti contenenti più di 2,5 mg/kg di pro-dotto dovranno essere distrutti. La decisionedella Commissione Europea, emanata il 26settembre, è stata pubblicata il 27 settembrenel Giornale Ufficiale dell'UE.La Commissione si è prioritariamente occu-pata dell’alimentazione dei neonati e nellaprima infanzia. Sebbene dai dati reali dispo-nibili non risulta che vengano importati pro-dotti composti destinati all'alimentazioneparticolare dei lattanti o dei bambini nellaprima infanzia, è tuttavia possibile che, infunzione della loro specifica formulazione ein particolare del loro contenuto di prodottolattiero, siano stati presentati all'importazio-ne alcuni prodotti composti di questo tiposenza essere sottoposti a controlli di fron-tiera sistematici in forza della decisione2007/275/ CE relativa agli elenchi di animalie prodotti da sottoporre a controlli presso iposti d’ispezione frontalieri a norma delle di-rettive del Consiglio 91/496/CEE e97/78/CE. Tenuto conto che tali prodotti rappresen-tano la principale e in alcuni casi l'unicafonte alimentare dei lattanti e dei bambininella prima infanzia, la Commissione ha ri-tenuto opportuno vietare l'importazionenella Comunità di tali prodotti originaridella Cina. ■

Il Dott. Emanuele De Gasperis, hascritto ad @nmvi Oggi dopo la no-tizia pubblicata il 10 ottobre sul-l'abbattimento di 1.200 capi oviniin Puglia per contaminazione dadiossina. Il Collega invita a visio-

nare tre filmati pubblicati su You Tube (pub-blicati da @nmvi Oggi) sul problema sanitarioe ambientale della Puglia ed esprime "pienasolidarietà ai colleghi che a Taranto operanofra l'incudine e il martello. Quando mi sonorecato alla ASL per parlarci - dice - con miagrande sorpresa li ho trovati a ridosso dell'Il-va, dove ogni volta che si inspira si percepi-sce un odore acre che chiude la gola e cheogni tarantino è costretto a sopportare...". Il Collega De Gasperis è coinvolto in primapersona dalla vicenda: "in tale situazione cisiamo ritrovati coinvolti io e mia moglie, en-trambi veterinari, perché parte della famigliapiù colpita dai provvedimenti (famiglia Forna-ro proprietaria di circa 500 capi)". L'analisi èlucida e critica: "Politicamente - scrive - sicerca di evitare la definizione di disastro am-bientale facendo ricadere tutto su allevamen-ti e allevatori, ma questa è solo la punta del-

l'iceberg. Ormai l'ARPA si è pronunciata sui livelli ditossicità ambientale, ancora ci si trascinacercando di capire cosa dovrà succedere, omeglio, come e quando, intanto i primi ani-mali cominciano a morire di fame. Oltre aldramma che stiamo vivendo come famiglia,il problema maggiore è che ormai i tarantini"convivono". Per De Gasperis "la verità èmolto scomoda. Come veterinario mi sonointerrogato sulla questione e sinceramenteho concluso che in gioco ci sono molte coseche meritano attenzione:- Il valore dal punto di vista epidemiologico diquelli che dovrebbero essere considerati "a-nimali sentinella" e non come hanno impro-priamente riferito alcuni media, un pericolosventato che avrebbe costituito un serio pro-blema per la catena alimentare... Forse nontutti sanno che è la prima volta che si effet-tuano tali indagini e che dagli anni ’60 inquella zona la diossina è di casa.- L'adeguatezza dei regolamenti di polizia ve-terinaria che in modo a dir poco approssima-tivo i veterinari sono costretti ad adattare allenuove situazioni dovendo combattere col po-

tere politico ed economico... La conclusione è che "si pone alla nostra at-tenzione un problema di carattere etico sul-l'abbattimento sia riguardante il soggetto a-nimale che le circostanze, in relazione a nor-me ormai appaiono anacronistiche".

UNA VECCHIA QUESTIONEIl problema della diossina in Puglia era giàdrammaticamente emerso nel marzo di que-st'anno, quando alla vigilia di Pasqua: la Asljonica disponeva il fermo sanitario di una a-zienda di Statte che allevava per la macella-zione e per la produzione di alimenti "dal pro-duttore al consumatore". I veterinari della Asljonica hanno visitato anche un'altra aziendazootecnica della zona. Ma in questo caso l´e-sito delle analisi è stato negativo: latte e moz-zarelle non erano "inquinati" da diossine. Laragione stava nel fatto che in questa azien-da, per l´alimentazione degli animali si usanomangimi e non si fa ricorso al pascolo libero.Alla conferenza di servizi, convocata con ur-genza sei mesi fa dalla Regione Puglia, il go-vernatore Nichi Vendola, presenti gli asses-sori regionali, il prefetto e il sindaco di Taran-

to e il direttore generale della Asl, dichiarava:«Non c´è emergenza. Non siamo in provinciadi Caserta. La produzione di latte e derivatinelle aziende del tarantino è assolutamentenormale».Vendola però rivelava di aver chiesto «un aiu-to anche all´Istituto superiore di sanità» econcludeva: "i livelli di diossina emessi dall´Il-va devono calare, si deve passare dal 4,5%di emissione globale all´1%. Daremo ancheimpulso alle attività di bonifica nel sito di inte-resse nazionale di Taranto. Aspettiamo percomprendere con esattezza le sorgenti indu-striali e non industriali responsabili di questisuperamenti che sono estremamente localiz-zati». ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200814 Attualità Sanità animale

L’ inquinamento ambientale e laveterinaria: il caso diossina a TarantoAllevamenti colpiti e Colleghi che respirano aria che chiude la gola

ATaranto, circa 200 grammi didiossina sono emessi nell'aria o-gni anno. L'area sospettata di

contaminazione è quella ricadente in unraggio di almeno 10 chilometri dal poloindustriale dell'ILVA. Le pecore di settemasserie di provincia, 1.200 circa, vivonoa soli due chilometri dallo stabilimentosiderurgico, sono risultate indenni damalattie infettive, ma sono contaminate.E saranno abbattute. Lo prevede una de-libera della Regione Puglia che risarciscecon 160mila euro. Nella regione la morteper diossina è considerata "inedita" an-che per gli animali, tanto che le normesanitarie prevedono risarcimenti soltan-to per i focolai di alcune malattie infetti-ve. Una pecora contaminata da diossinavale 133,33 euro lordi.

1.200 OVINI DAABBATTERE

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200816 Osservatorio farmaco Etica e mercato

All’inizio degli anni ’80 uncane già a sette anni ve-niva considerato ‘fuorietà’. Oggi, la sua vitamedia è di 14-16 anni, ildoppio rispetto a un

quarto di secolo fa”. Grazie ai costanti pro-gressi della medicina veterinaria e a nuoviprodotti medicinali sempre più efficaci, “l’a-spettativa di vita dei ‘pet’ è addirittura rad-doppiata in 25 anni”. È Alessandra Vallisneri,Direttrice di AISA a spiegare le ragioni dellalongevità di cani e gatti, a margine della pre-sentazione del nuovo Codice Etico e di Auto-disciplina. A Roma, l’Associazione Impresedella Salute Animale (24 aziende che rappre-sentano l’80% del mercato) ha presentato il7 ottobre un rinnovato strumento di autore-golamentazione. “Il settore della salute ani-male, da sempre rigorosamente regolamen-tato, si è sempre distinto per una forte pro-pensione verso l’autoregolamentazione e lacondivisione di principi etici - commenta Al-berto Mondellini, Presidente di AISA. La no-stra associazione ha infatti approvato il pri-mo codice etico già nel 1989. È importantesottolineare - aggiunge Mondellini - che le a-ziende associate ad AISA, attraverso l’ap-provazione del nuovo codice, hanno voluto

dare un ulteriore impulso verso la qualità e lasicurezza, fattori chiave in un settore strate-gicamente importante come quello della sa-lute animale”.

GLI IMPEGNIIl Codice richiede l’impegno delle aziende as-sociate all’adozione di comportamenti finaliz-zati a garantire la qualità dei prodotti, la sicu-rezza della produzione e tutela dei lavoratori,il rispetto dell’equilibrio ambientale, la farma-covigilanza, la correttezza di commercializza-zione e di informazione. E inoltre impegna a:garantire la qualità dei prodotti, il rispetto del-l’equilibrio ambientale, la sicurezza alimentaredei consumatori, la correttezza di commercia-lizzazione e distribuzione. Ad indirizzare le a-ziende sull’osservanza del codice è un nuovoComitato deontologico, composto da espertiquali: Paolo Braghin, Professore associato inSociologia, fino al 2006 membro del Comita-to Economico e Sociale Europeo e più voltemembro del Consiglio di Amministrazione diindustrie farmaceutiche ed istituti di ricerca;Luigi Farone Mennella, Avvocato Specialistain Diritto Commerciale e Societario; LeonardoVinci, Amministratore delegato e Country Ma-nager di Publicis Healthcare CommunicationGroup Italy.

IL MERCATOIl mercato dei farmaci è cresciuto nel 2007ma nel 2008 è in calo soprattutto nel settoredell’allevamento. Nel 2007 ha chiuso con unfatturato pari a 656 milioni di euro, facendoregistrare una crescita superiore al 5% rispet-to al 2006. Ma che ‘arranca’ nel 2008: i datirelativi ai primi mesi dell’anno, specialmenteper il settore degli animali da allevamento, te-stimoniano una diminuzione della quantità dimedicinali consumati. “Per le nostre aziende- afferma Alessandra Vallisneri, direttore di Ai-sa - il 2007 è stato un anno in cui si possonoevidenziare alcuni importanti segnali positivi,specie dal punto di vista della crescita eco-nomica complessiva del comparto. Global-mente, si rilevano dei buoni risultati, nono-stante i tre segmenti del mercato (i medicinaliper animali da reddito, i farmaci per gli animalida affezione e i prodotti destinati all’uso neimangimi) debbano fronteggiare alcune pro-blematiche di carattere congiunturale”. Il 2007 è stato un anno positivo anche per ilsettore dei medicinali per animali da compa-gnia: il mercato è cresciuto in valore più del13%. In forte crescita, in particolare il consu-mo di antiparassitari per piccoli animali, unmercato, questo, molto legato alla stagiona-lità: gli ottimi risultati si spiegano infatti anchegrazie al clima particolarmente mite delloscorso anno. Fra i fattori di crescita, va poimenzionata anche l’immissione sul mercatodi nuovi prodotti, mentre si segnala un calodei consumi di antibiotici e antinfiammatori.

CALO NEL 2008Fra i tre comparti, quello degli animali da red-dito è il più ampio: rappresenta circa il 40%del mercato. Questo segmento ha fatto regi-strare, nel corso del 2007, una crescita in va-lore superiore al 3%, rispetto all’anno prece-dente. Dopo una forte spinta iniziale duratanove mesi, però, la crescita ha poi iniziato arallentare. Una flessione che si è confermatanei primi quattro mesi del 2008, in cui a unmodesto incremento a valore del fatturato,sostanzialmente legato all’immissione di nuo-vi prodotti sul mercato, non è seguito un in-cremento dei consumi finali. Il calo di produ-zione sta investendo in misura maggiore ilcomparto bovino e suino. Il settore avicolo,invece, superato pienamente il biennio diffici-le 2004-05 e recuperata la fiducia dei consu-matori, ha fatto registrare nel 2007 un incre-mento della produzione (+ 6,7%) e dei con-sumi (+ 5,9) e quindi un conseguente aumen-to (+ 6%) nella spesa destinata ai farmaci.A fronte della notevole crescita registrata nel2007, si rileva però, anche per i farmaci deipet, una contrazione nei primi quattro mesidel 2008: le stime evidenziano un calo pari al10% rispetto allo stesso periodo del 2007. Equesto, da una parte perché i nuovi prodottiimmessi sul mercato non hanno ottenuto i ri-sultati sperati, da una parte; dall’altra, occor-re considerare il calo dei consumi di antipa-rassitari dovuto al perdurare delle basse tem-perature autunnali nei primi mesi del 2008,laddove il 2007 si era caratterizzato per unaprimavera particolarmente lunga.

MA NON C’È RIMBORSO SSNUnico neo dei prodotti farmaceutici dedicatiai ‘pet’, il prezzo: “Non essendo prodotti rim-borsati dal Servizio sanitario nazionale - pre-cisa Mondellini - gravano interamente sui pro-prietari di animali da compagnia: le aziendecercano comunque di contenerli, consideran-do sempre il rapporto costo-beneficio di unprodotto. E da qualche tempo sono anche di-sponibili versioni generiche dei farmaci a bre-vetto scaduto - conclude - che abbattono an-cora di più la spesa da sostenere”. ■

Un Codice etico per i produttori del farmacoAISA chiede alle Associate nuovi impegnidi autoregolamentazione etica. La societàè sempre più attenta alla salute animale

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“Presumibilmente entro il 2009 sarà di-sponibile un vaccino contro la leishmanio-si, patologia veicolata dalle zanzare e mol-to pericolosa per i pet”. Alessandra Valli-sneri annuncia nuove“armi” per combat-tere le malattie degli animali da compa-gnia. “Inoltre - prosegue - le nostre azien-de si stanno impegnando nella ricerca dimedicinali dedicati alla vecchiaia di cani egatti, studiando prodotti mirati all’areacardiovascolare e reumatologica”.

LEISHMANIOSI: VACCINO NEL 2009

Probabili novità in vista conl’atto del Senato n. 936contenente “Modifiche altesto unico di cui al decre-to del Presidente della Re-pubblica 9 ottobre 1990, n.

309, in materia di farmaci per il trattamento deldolore severo, di semplificazione nella tenutadei registri degli stupefacenti e delle relativesanzioni”. Il Disegno di Legge, che vede comeprimo firmatario il Senatore Luigi D’AmbrosioLettieri membro del comitato centrale FOFI, halo scopo di semplificare la prescrizione dei far-maci per il trattamento del dolore severo. Tra le altre disposizioni, una stabilisce una mo-dificazione del termine previsto per la conser-vazione, da parte dei farmacisti, del registroentrata-uscita stupefacenti, rendendolo omo-geneo al termine di conservazione delle ricet-te. In più anche una disposizione che intendedepenalizzare violazioni formali delle disposi-zioni regolamentari sulla tenuta dei registri.

SANZIONE AMMINISTRATIVASe il testo fosse approvato le violazioni for-mali alle norme regolamentari sulla tenuta delregistro comporterebbero una sanzione am-ministrativa pecuniaria da € 250 a € 1000.Rimarrebbero invece inalterate, e quindi di

carattere penale, le violazioni sostanziali sullatenuta del registro nonché la violazione al-l'obbligo di denuncia per perdita, smarrimen-to o sottrazione del registro.

REGISTROIl registro di carico e scarico potrebbe in futuroessere sostituito dal registro di entrata e di u-scita di cui all’art. 60, comma 1 del DPR309/1990. Il decreto del Ministero della Saluteche ne sanciva la sostituzione infatti non ha fat-to in tempo a terminare l’iter burocratico per lacaduta del Governo, ma viene ora ripresenta-to. “Se così fosse - spiega Giorgio Neri, refe-rente ANMVI per il farmaco veterinario - ces-serebbe l’obbligo di vidimazione annuale; inol-tre non sarebbe più necessario inserire nellasezione “Impiego” la motivazione dell’uso delmedicinale, mentre per il resto le modalità dicompilazione rimarrebbero inalterate”. ■

Farmaceutiche,elenco on line

Il Ministero del lavoro, della salute edelle politiche sociali ha pubblicatol’elenco degli stabilimenti presenti sul

territorio italiano autorizzati alla fabbricazione

di medicinali ad uso veterinario ai sensi deicommi 1 e 2 dell’art. 46 del decreto L.vo193/2006. L’elenco, pubblicato anche sullaGazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, èconsultabile nella sezione “medicinali veteri-nari” del sito ministerosalute.it ed è aggiorna-to al 30 giugno 2008. Nella stessa sezione on line è pubblicata an-che una nota ministeriale del 12 settembresulle modalità di gestione delle autorizzazio-ni all’immissione in commercio, estensioni e

variazioni dei termini di un’autorizzazione dimedicinali per uso veterinario mediante pro-cedura nazionale. La nota, a cura della Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Veteri-nario, intende fornire alle aziende ogni chia-rimento utile alla predisposizione delle do-cumentazioni da presentare al fine di otte-nere l’autorizzazione all’immissione in com-mercio (AIC) o una variazione o una esten-sione della stessa. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200818 Osservatorio farmaco Stupefacenti

Semplificazioni per agevolare la terapia del dolore Un Ddl punta ad alleggerire le sanzioni in caso dimancata o irregolare tenuta dei registri

Per la mancata o irregolare tenuta dei registri di carico e scarico dei medicinalistupefacenti, nonché per la mancata denuncia, da effettuarsi entro 24 ore allapiù vicina autorità di pubblica sicurezza, è previsto l'arresto fino a due anni o

l'ammenda da lire tre milioni a lire cinquanta milioni (cfr. La gestione dei medicinali stu-pefacenti o psicotropi, Manuale ANMVI, di Giorgio Neri, pag. 15, allegato a ProfessioneVeterinaria 35/2008).

OGGI LA SANZIONE È PENALE

In seguito a richieste di chiarimenti da parte delle associazioni di categoria la DirezioneGenerale del Farmaco Veterinario ha diffuso una nota sulla valutazione del rischio am-bientale per i medicinali veterinari. La Direzione richiama il decreto legislativo 193/06

sul rapporto rischi e benefici tra cui è incluso anche il rischio di effetti indesiderati sull’am-biente e precisa che “per le nuove autorizzazioni, comprese quelle di prodotti generici, èrichiesta la valutazione di impatto ambientale secondo quanto previsto dalle linee guidadell’EMEA. Per quanto riguarda le procedure successive all’autorizzazione all’immissionein commercio, bisognerà fare dei distinguo.Per le variazioni relative a richieste di nuove specie animali, differente posologia o duratadel trattamento, analogamente alle nuove autorizzazioni, è richiesta la valutazione del ri-schio ambientale. Per le modifiche di tipo chimico le richieste saranno valutate caso percaso, senza escludere a priori la necessità della presentazione della valutazione di rischioambientale.Per quanto riguarda i rinnovi, la valutazione dell’impatto ambientale, nell’ambito più gene-rale della valutazione del rapporto rischi e benefici, sarà richiesta solo per alcune catego-rie di prodotti, da valutare caso per caso, di cui sia noto un potenziale rischio ambientale,o sulla base di dati di farmacovigilanza o provenienti da monitoraggi, o quando venganoacquisite informazioni riguardo a un potenziale pericolo di inquinamento ambientale. La nota conclude precisando che il Ministero potrà intervenire in qualunque momento sea conoscenza di un potenziale rischio ambientale e potrà chiedere di presentare la docu-mentazione sulla valutazione di impatto o di applicare le misure di contenimento del ri-schio.

ATTENZIONE ALL’AMBIENTE

Con i chiarimenti dell’A-genzia delle Entrate (cir-colare 53/E del 5 settem-bre scorso) si fa luce sul-le nuove regole di dedu-cibilità per le spese so-

stenute per la ristorazione e il soggiorno al-berghiero.Un professionista in viaggio per lavoro o ag-giornamento, può dedurre il 75% delle spesesostenute per pranzi e pernottamenti, per un

importo complessivamente non superiore al2% dell’ammontare dei compensi percepitinello stesso periodo di imposta. Già in prece-denza, prima del Ddl 112/2008 (art. 83, com-mi da 28bis a 28 quater), il professionista po-teva dedurre queste spese nel limite del 2%.A cambiare è la percentuale: se prima si con-siderava il 100% delle spese, con la manovrafiscale estiva, non è più così: la percentualeda prendere in considerazione è limitata al75%.

RELATORI AI CONGRESSIE per i professionisti che ai convegni svolgo-no prestazioni di docenza? In caso di impe-gno professionale a titolo di relatore con vittoe alloggio pagato dall’organizzatore o dallosponsor il discorso non vale. Le spese resta-no interamente deducibili, a condizione peròche siano sostenute dal committente perconto del professionista e da questi addebi-tate in fattura. Le spese vengono sostenute,per conto del professionista, direttamente dalcommittente, il quale paga il conto dell’eser-cente e considera tale pagamento anticipa-zione del compenso dovuto. L’esercente e-

mette la fattura nei confronti del committente,indicandovi un “esplicito riferimento al profes-sionista (o ai professionisti) che ha usufruitodel servizio. Il committente comunicherà poial professionista l’ammontare della spesa so-stenuta, inviandogli copia della relativa docu-mentazione fiscale.

LAVORATORIIl limite del 75% non vale nemmeno per lespese di vitto e alloggio effettuate da dipen-denti e collaboratori, assoggettate ai criteridelle spese per prestazioni di lavoro (180,76euro di ammontare massimo giornaliero, limi-te elevato a 258,23 euro per le trasferte all’e-stero). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200820 Fisco e Previdenza Redditi e spese €

Congressi, alberghi e ristoranti: si recupera l’IVA ma si deduce menoStretta del Fisco sul recupero delle spese del professionista

C ’è l’approvazione del Ministerodel Lavoro e del Ministero delleFinanze sulla delibera del CdA

dell’ENPAV che a maggio di quest’annoha redatto la tabella dei coefficienti dirivalutazione dei redditi per l’anno2009. I coefficienti verranno conside-rati per il calcolo delle medie di riferi-mento delle pensioni, in base a quantoprevisto dall’art. 47 del Regolamento diattuazione dello statuto (l’entità deiredditi da assumere per il calcolo dellemedie di riferimento delle pensioni,nonché per la determinazione della mi-sura della pensione di cui all’articolo21, comma 5 e l’entità del reddito di cuiall’articolo 23, comma 2, sono rivaluta-ti secondo l’andamento dell’indice I-STAT di cui al successivo articolo 48. A tal fine il Consiglio di Amministrazio-ne dell’Ente redige e aggiorna entro il31 maggio di ogni anno, sulla base deidati pubblicati dall’ISTAT, una appositatabella dei coefficienti di rivalutazionerelativi ad ogni anno e la comunica alMinistro del Lavoro e delle politiche so-ciali ed al Ministro dell’Economia e del-le Finanze per la relativa approvazione. Ai fini della rivalutazione si considera il75 per cento degli aumenti fra i coeffi-cienti relativi all’anno di produzione deiredditi e quelli del penultimo anno an-teriore alla maturazione della pensione.La percentuale può essere variata conla procedura di cui all’articolo 10, com-ma 2, tenuto conto dell’andamento tec-nico-finanziario dell’Ente). La pensione viene calcolata prendendocome base di calcolo la media dei mi-gliori 25 redditi dichiarati negli ultimi 30anni. Ma l’entità dei redditi non viene ovvia-mente considerata al valore storico delmomento della dichiarazione, ma vienerivalutata in funzione del numero deglianni passati dall’anno di produzionedei redditi al penultimo anno preceden-te la maturazione al diritto della pen-sione. L’approvazione ministeriale è stata co-municata sulla Gazzetta Ufficiale (Co-municato concernente l’approvazionedella delibera n. 18/V adottata in data15 maggio 2008 dall’Ente nazionale diprevidenza ed assistenza veterinari -ENPAV).

L’ENPAV RIVALUTAI REDDITI

Le prestazioni gratuite del medicoveterinario a favore di un familiareo di un amico non sono soggette a

fatturazione. Il DPR 633/72 prevede l’ap-plicazione dell’IVA soltanto per le presta-zioni gratuite effettuate nell’esercizio diimpresa ma non anche per quelle rese daprofessionisti (art. 3, comma 3, DPR N.633/72).

LA PRESTAZIONEGRATUITA

COMUNICAZIONE EPROFESSIONALITÀ

Essere un professionista significa impegnarsia servire i clienti e le loro necessità nel migliormodo concesso dalla propria capacità nel-l’ambito dei propri valori professionali. Ciònon è sempre facile. Inoltre, l’atteggiamentodel pubblico nei confronti dei professionisti èmutato. Mentre in passato questi godevanospesso di rispetto e fiducia in modo automa-tico, grazie alla loro posizione, oggi i clientimettono in discussione le loro indicazioni,chiedendo loro di giustificare tutto ciò che de-cidono di fare per conto del cliente e monito-rando meticolosamente e mettendo in di-scussione i costi coinvolti. La fiducia ed i ri-spetto ci sono ancora - ma ora bisogna meri-tarseli e guadagnarseli.La professionalità si manifesta nel modo in cuiun professionista si comporta in una varietàdi situazioni. Per la maggior parte della gente,la professionalità viene giudicata, almeno ini-zialmente, in base all’aspetto, per cui è follepensare che l’esperienza e la capacità ven-gano comunicate automaticamente, indipen-dentemente da quello che è il vostro aspetto.L’attenzione al vostro abbigliamento profes-sionale contribuisce a trasmettere il messag-gio che colleghi e clienti hanno a che fare conun professionista veterinario qualificato ecompetente.

Adottare un codice di abbigliamento profes-sionale all’interno di tutta la struttura svolgeparecchie funzioni. Le uniformi:• conferiscono un aspetto efficiente e profes-

sionale• contribuiscono ad identificare i ruoli dei sin-

goli operatori all’interno della struttura• danno un senso di uniformità alla struttura

(questa è la clinica veterinaria ABC)• aiutano i clienti a sapere “chi è chi” all’inter-

no di una clinica• conferiscono ai membri dello staff un sen-

so di appartenenza• definiscono “l’orario di lavoro” come qual-

cosa di diverso dal “tempo libero”• aiutano a proteggere i propri abiti• evitano il problema che lo staff indossi abiti

non adatti al lavoro.È bene utilizzare delle targhette con il nomedei membri dello staff, la qualifica e la posizio-ne (ad es. veterinario, infermiere veterinario,addetto alla reception, practice manager,ecc…) chiaramente stampato. I cartellini no-

minativi sono semplicemente una cortesia neiconfronti dei clienti, dal momento che è se-gno di arroganza presumere che questi sap-piano chi siete voi e qual è il vostro ruolo al-l’interno della struttura (Fig. 6.18).

Migliorare la comunicazione nella sala davisitaLa sala da visita offre molte opportunità chevanno ben oltre l’illustrazione delle terapiemediche e chirurgiche e servono a comuni-care ai vostri clienti i valori della struttura. Co-me nota il veterinary management consultantRoss Clarke:Il vostro comportamento nella sala da visitapuò legare i clienti alla vostra struttura - op-pure cacciarli via. Migliorare la comunicazio-ne a questo livello è una sfida che vale la pe-na di affrontare, dal momento che se è effica-ce può risultare non solo piacevole, ma estre-mamente gratificante sia per voi che per il vo-stro flusso di cassa.

Migliorate la comunicazione prestando atten-zione ai dettagli:• adottate un interesse personale per cia-

scun caso• ricordatevi il sesso dell’animale • chiamate l’animale ed il proprietario con i

nomi giusti• leggete le cartelle cliniche ed informatevi

del caso prima di vedere il paziente• servitevi di un assistente per il contenimen-

to dell’animale• assicuratevi che la stanza sia scrupolosa-

mente pulita e senza odori• offrite una sedia al cliente perché si sieda

LA COMUNICAZIONE ALTELEFONO

Quasi in tutte le strutture che ho visitato, ilpersonale esprime preoccupazione sul pro-prio servizio al telefono. Domande come“Dobbiamo rispondere al telefono od occu-parci del cliente che sta davanti a noi?” “Co-sa posso fare con il cliente che non fa altro

che parlare e parlare - sembra brutto inter-romperlo?” e “Come possiamo rispondere“entro tre squilli” quando abbiamo così tantealtre cose da fare?” vengono formulate rego-larmente.Il telefono non è soltanto il principale e spes-so il primo contatto dei clienti con la struttura,ma anche un potente strumento di marketing.La persona che risponde rappresenta la strut-tura. Deve quindi “vendere” la struttura stes-sa con la sola voce ed è responsabile dellacomparsa di alcuni dei primissimi “momentidella verità”. Questa risposta al telefono puòletteralmente far acquisire o perdere clienti, equindi giro d’affari. Un buon comportamentoal telefono non è soltanto di importanza criti-ca per un buon servizio alla clientela; è ancheun’indicazione di una struttura ben gestita (siveda l’Appendice 1 per i riferimenti su comemigliorare il vostro servizio al telefono).

ALLORA, QUANTO È BUONA LAVOSTRA COMUNICAZIONE -

VERAMENTE?Un’indagine condotta con la metodica dei“clienti misteriosi” (mystery shopper) su 150strutture veterinarie scelte a caso all’internodel Regno Unito condotta dalla compagnia dimarketing veterinario Onswitch Insight(www.onswitch.co.uk) ha dimostrato che,benché la prima impressione dei clienti al te-lefono o in occasione dell’incontro con il per-sonale della reception tendesse ad esserebuona, c’erano dei buchi molto grandi nellaqualità e nel tipo di informazioni che venivanoricevute in seguito.

IL RUOLO DEI PRACTICE LEADER NELLA

COMUNICAZIONELa responsabilità di una buona o cattiva co-municazione all’interno della struttura iniziadal leader della stessa. La comunicazioneinterna genera l’atteggiamento che viene poitrasmesso ai clienti. Quindi, un buon leader,che è un buon comunicatore, deve riusciread ottenere una struttura soddisfatta, popo-lata da operatori felici, che lavorano per pro-durre clienti felici e soddisfatti. Nelle struttu-re dominate da un cattivo leader con scarsecapacità di comunicazione, gli operatori so-no tipicamente insoddisfatti, insicuri di sé econ un atteggiamento cinico e senza aspet-tative - non sono interessati ai clienti ed i

clienti lo sentono.Non è sempre facile per un leader essere unbuon comunicatore:Ad esempio, il direttore di una struttura resi-denziale per persone ritardate che aveva unatteggiamento simpatico nei confronti delle

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Professionalità (4a parte) Practice Management 21

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

Deborah Tanner, autrice del be-st-seller internazionale You ju-st don’t understand, spiega le

differenze fra il modo in cui gli uominie le donne comunicano nel modo se-guente:Gli uomini funzionano come individuiin un ordine sociale gerarchico, in cuisono sopra oppure sotto. In questomondo, le conversazioni sono nego-ziazioni in cui le persone cercano diottenere e mantenere se possibile laguardia alzata e proteggersi da altritentativi di sottomissione e prese ingiro. Parlare è principalmente un mez-zo per preservare l’indipendenza e ne-goziare e mantenere lo status in un or-dine gerarchico. Ciò viene effettuatoattraverso l’esibizione di capacità econoscenze e tenendosi al centro del-l’attenzione tramite performance ver-bali come raccontare storie, fare bat-tute o impartire informazioni. Sin dal-l’infanzia, gli uomini imparano ad uti-lizzare la parola come un modo per at-tirare e mantenere l’attenzione. La vitaè una competizione, una lotta per pre-servare l’indipendenza ed evitare il fal-limento.Le donne funzionano come individui inuna rete di connessione. Le conversa-zioni sono negoziazioni per intimità incui le persone si sforzano di cercareed ottenere conferme e sostegno e diraggiungere il consenso. Viene postaparticolare enfasi nel manifestare so-miglianze ed esperienze corrispon-denti. Sin dall’infanzia, le ragazzinecriticano le loro pari che cercano di di-stinguersi o sembrare migliori delle al-tre. Cercano di proteggersi dai tentati-vi delle altre di metterle da parte. Lavita è una comunità, una lotta per pre-servare l’intimità ed evitare l’isola-mento.Benché anche in questo mondo esi-stano delle gerarchie, queste sono ba-sate più sull’amicizia che sul potere esui risultati ottenuti.

I l direttore di una delle massime u-nità chirurgiche umane della Sve-zia, che preferisce indossare un ab-

bigliamento casual con jeans e ma-glietta, ha riscontrato come questaimmagine fosse totalmente inaccetta-bile quando stava cercando di stabili-re un nuovo mercato per la clinica intutta Europa. I futuri clienti volevanoche il loro chirurgo avesse l’aspetto diun professionista al top, il che signifi-ca giacca e cravatta, pantaloni di buontaglio e scarpe lucide, sotto un cami-ce bianco ed immacolato, con un car-tellino della struttura che riportasseun nome ed uno stetoscopio ben in vi-sta.

La comunicazione più efficace in salavisita• Presentatevi.• Toccate l’animale e parlategli.• Presentatevi come un professioni-

sta.• Siate un ascoltatore attento e po-

nete le domande giuste.• Parlate dei benefici di trattamen-

ti/prodotti professionali/farmaci,ecc…

• Utilizzate l’informazione visiva.• Fornite opuscoli educativi.• Fate dei complimenti al cliente.• Spiegate per prime le opzioni tera-

peutiche migliori.• Assicuratevi di aver risposto a tut-

te le domande del cliente.

La comunicazione efficace:il legame vitale

Le imprese di successonon si distinguono per leloro diverse mete, per le

abili strategie o per lespeciali tattiche

manageriali - questesono tutte

fondamentalmente similiin tutto il mondo. Leimprese di successo

sono chiaramentedifferenziate da un

rigoroso rispetto deivalori, cioè dallaprofessionalità.

David Maister, TrueProfessionalism, 1997

Figura 6.18 - L’abbigliamento profes-sionale può variare da Paese a Paese,ma è importante presentarsi con un a-spetto professionale, il che comportaanche un cartellino nominativo chiara-mente leggibile.

lamentele dei membri dello staff relative ailoro stipendi, in occasione di una riunioneparlò in un modo che riteneva schietto e par-tecipe. Lui si mise al loro livello, ammetten-do che il loro lavoro non sarebbe mai statopagato abbastanza per mantenere una fami-glia. Inoltre disse loro che non sarebberostati in grado di progredire verso lavori piùpagati se non avessero acquisito dei titoli distudio adeguati. In qualità di loro amico, ri-teneva che se volevano dei lavori che potes-sero portare a carriere più remunerative, a-vrebbero dovuto dedicarsi ad attività diffe-renti. Lo staff non apprezzò il candore delproprio direttore, perché non avevano rice-vuto la sua comunicazione come un’espres-sione di preoccupazione per il loro benesse-re derivante da un loro pari. Piuttosto, l’ave-vano sentito come una minaccia da partedel capo: “Se non vi piace qui, potete sem-plicemente andarvene”.

Deborah Tannen, You Just Don’t Understand, 1992

Talvolta i problemi di comunicazione sono di-ventati così gravi all’interno di una strutturache può essere difficile trovare delle soluzioni.Ad esempio, una struttura in cui io feci unaconsulenza è un esempio primario dell’effettodi gravi e prolungati problemi di comunicazio-ne ad ogni livello. Il principale lavorava a metàtempo nella struttura, e ciò era motivo di ri-sentimento per tutti coloro che ne facevanoparte perché:• Non lo vedevano come dedito alla struttura• Non piaceva loro di dover lavorare a tem-

po pieno, mentre lui non lo faceva• Non era disponibile quando sorgevano dei

problemi• Utilizzava la tecnica di direzione del “gab-

biano”: svolazzava molto spesso dapper-tutto, starnazzava un mucchio, defecava sumolti e volava via di nuovo!

Come conseguenza, non erano soddisfattidel loro lavoro, cooperavano a stento l’unocon l’altro, offrivano (ai suoi occhi) un serviziomediocre perché non vedevano perché a-vrebbero dovuto davvero preoccuparsi deiclienti e traevano vantaggio dalla sua “genti-lezza” (ad esempio, non timbrando i propri o-rari lavorativi, sfuggendo al controllo dell’usoprivato di alimenti e altri prodotti per i proprianimali personali e così via).

Per migliorare questa struttura e risolvere isuoi molti problemi, il leader deve fare il lea-der. Deve comunicare le sue volontà ed i suoidesideri più chiaramente - ed ascoltare conmaggiore attenzione il suo staff. È necessarioche tutti siano concordi su quali siano i com-portamenti desiderabili e quelli indesiderabilie bisogna che lui sia sul posto molto più alungo, modellando il comportamento chevuole ottenere da parte del suo staff - oppureassuma un direttore a tempo pieno. È solo di-cendo costantemente e ripetutamente e mo-strando loro ciò che vuole e ricompensandoliper la risposta giusta che il loro comporta-mento può cambiare.Questo esempio evidenzia la necessità che ileader delle strutture si impegnino a migliora-re la comunicazione e si concentrino sullo svi-luppo dei propri punti di forza e delle propriedebolezze prima di cercare di influenzare il lo-ro staff. Tutto ciò ci riporta ai comportamentiinerenti all’intelligenza emotiva.

Problemi dello staffNaturalmente, non tutti i problemi di comu-nicazione sono colpa del capo. Esistono an-che un certo numero di aree caratterizzateda distinti problemi di comunicazione che ri-sultano comuni a molte strutture, il che de-termina la comparsa di attriti, stress ed in-felicità. Ciò comprende la mancanza di defi-nizione del lavoro, la scarsa chiarezza delleaspettative, l’assenza di spirito di squadra,la mancanza di feed-back e riconoscimen-to, l’assunzione di un atteggiamento sfavo-revole (negativo) e le differenze di persona-lità e di comunicazione. La maggior parte diquesti argomenti verrà trattata nei prossimicapitoli.

Tipi di personalità e differenze di comu-nicazioneGli atteggiamenti e gli stili di lavoro differisco-no a seconda del tipo di personalità, per cuila comunicazione può spesso venire fraintesaa causa di differenze individuali e personalinell’interpretazione dei messaggi. Ad esem-pio, uomini e donne tendono a lavorare e co-municare in modi differenti, il che è una fontecomune di problemi di comunicazione. Laconsapevolezza e la comprensione di questedifferenze può contribuire a mantenere un’at-mosfera tollerante ed armoniosa all’internodella struttura.

IL GAP GENERAZIONALE E GLISTILI DI COMUNICAZIONE

Le strutture veterinarie, come qualsiasi attivitàdi impresa, sono tipicamente un mix di gene-razioni. Dipendendo da operatori allevati inperiodi di tempo differenti e con norme socialied aspettative diverse, questa diversità è siauna fonte di creatività ed originalità che an-che, potenzialmente, di conflitti ed incom-prensioni.

CONFLITTI GESTIONALII conflitti possono insorgere fra i membri di u-na struttura, oppure fra il personale ed i clien-ti. Il conflitto viene definito come una collisio-ne di interessi, volontà e/o sentimenti fra per-sone che dipendono le une dalle altre.Può essere una fonte di miseria e di perdita dienergia e benessere. Può anche essereun’opportunità per cambiare e migliorare.Sulla base delle definizioni sopra riportate, ri-solvere il conflitto sembra essere molto facile:identificate dove avviene lo scontro di volontà,o quali sono i sentimenti danneggiati, ed ilconflitto potrà essere facilmente risolto. Tut-tavia, nella realtà la cose sono di solito piùcomplesse di così. Spesso, la ragione appa-rente del conflitto è soltanto la punta dell’ice-berg. Di solito, dietro all’origine del problemasi trova un’esigenza insoddisfatta. Ci può an-che essere un secondo fine (quello che voinon volete che il vostro oppositore sappia)così come fattori sconosciuti a ciascuna delleparti - spesso un bagaglio emotivo non iden-tificato.In una notevole situazione di conflitto che hosperimentato con un collega maschio esper-to e più anziano, per il quale avevo molto ri-spetto, l’apparente ragione del problema erasemplicemente uno scontro di volontà: io vo-levo incoraggiare la delegazione delle respon-sabilità e promuovere la crescita personale al-l’interno della struttura, mentre lui volevamantenere il controllo del potere. Tuttavia,benché parlassimo di ciò fra di noi, sembra-vamo incapaci di trovare un terreno comune.Lui tendeva a diventare aggressivo e sgrade-vole ed io sarei diventata sempre più intimidi-ta - un comportamento che è del tutto atipi-co per me! Con una certa introspezioneprofonda, mi sono resa conto che ad un cer-to livello stavo identificando quest’uomo co-me una figura paterna da temere - e stavo ri-spondendo come se avessi circa 6 anni. Ilmio secondo fine era la paura che potessevedere che non ero esperta quanto lui e diconseguenza, del suo stesso valore. Benchéme ne sia resa conto troppo tardi per risolve-re quella particolare situazione di conflitto, co-me minimo mi ha messo in guardia dai peri-coli di situazioni analoghe e mi ha consentitodi comportarmi in modo molto diverso nelleoccasioni successive.Le fonti di conflitto comprendono:

• Esigenze o desideri differenti - come nell’e-

sempio sopra riportato, l’esigenza dell’uo-mo di un’organizzazione patriarcale e ge-rarchica, con lui che detiene il potere, coz-zava con la mia di un’organizzazione coo-perativa e non gerarchica in cui il potere e-ra condiviso. La lotta che ne è derivata èstata dolorosa e distruttiva.

• Scopi o mete poco chiari - ad esempio,non avere una descrizione scritta del lavo-ro che definisca le aree di responsabilitàpuò portare a discussioni relative a chi de-ve fare cosa e quando.

• Stadi di vita differenti e visioni della vita di-verse possono essere fonti di conflitto - siain senso negativo (era molto diverso ai no-stri tempi: ci si aspettava che lavorassimodi notte e nei week-end. I giovani di oggivogliono tutti il tempo libero…”) che positi-vo (“non sono cresciuto con il computercome te e non li capisco davvero. Puoi aiu-tarmi?”)

• Memorie dolorose (“L’ultima volta che hocercato di farlo è andata davvero male ed ilcapo era furioso”).

• Incomprensioni che originano da atteggia-menti e comportamenti (“Mi ha voltato lespalle e se ne è andata via quando ha det-to che…”), mancanza di chiarezza ed insi-curezze o timori.

Se non vengono risolti prontamente, i conflittinegativi possono essere sfibranti ed este-nuanti e portare via molto tempo. Talvolta lasoluzione può essere quella di riconoscere dinon essere d’accordo e passare oltre. Di soli-to, i conflitti difficili richiedono maggiori input -in alcuni casi può essere necessario richiede-re il parere di un legale o di un altro esperto.Per risolvere in modo soddisfacente i conflittiè necessario che entrambe le parti compren-dano ed accettino il punto di vista dell’altro.

COMUNICAZIONE : RIASSUNTOLa comunicazione è parte integrante e com-plessa dell’interazione umana e coinvolge tut-ti i sensi. Per trasmettere ciò che si vuole farcapire si utilizzano ben più che le parole. Èpossibile migliorare la comunicazione con-centrandosi su capacità come l’ascolto atti-vo, l’impiego di materiali di supporto scritti evisivi e la manifestazione di un linguaggio delcorpo aperto ed amichevole. Il miglioramentodella comunicazione aumenta il grado di sod-disfazione dello staff e, di conseguenza, an-che quello dei clienti ed in ultima analisi ac-cresce il successo di una struttura. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200822 Practice Management (4a parte) - Professionalità

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

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L'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

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©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

Figura 6.19 - Vi piacerebbe che il vo-stro addetto alla reception avessequesto atteggiamento quando è al te-lefono con i clienti?

Imistery shoppers recitavano la parte di neoproprietari di un cucciolo o gattino al-la ricerca di informazioni ed hanno riscontrato quanto segue:

• il 14% ha trovato la struttura puzzolente e sgradevole• il 38,5% non è riuscito ad identificare lo staff ed il ruolo dei vari operatori• solo il 4% ha ricevuto informazioni sulle pulci e l’11% sui trattamenti antielmintici• al 75% non è stato neppure offerto un appuntamento con il veterinario• il 60% ha ritenuto che le strutture manifestassero nei loro confronti e nei con-

fronti del loro animale un interesse scarso o mediocre quando le hanno visitatepersonalmente ed il 75,8% ha avuto questa sensazione quando ha telefonato allastruttura

Ulteriori commenti sul servizio telefonico sono stati:• il 74,3% ha dovuto aspettare 7-10 squilli o più• l’84% è stato immediatamente messo in attesa, per periodi che nel 33% dei casi

arrivavano fino a 3 minuti• l’8,4% non è riuscito a parlare con qualcuno o ha subito un’interruzione della co-

municazione• il 75% non ha avuto modo di sapere con chi stava parlando• l’89% non ha avuto modo di sapere il ruolo dell’operatore all’interno della strut-

tura• il 47% ha rilevato un servizio telefonico scarso o mediocre

Da Onswitich Insight, Mystery Shopping: a unique look through your client’s eyes,2005

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Eventi Veterinari 23

SIMPOSIO SULLE PRINCIPALI MALATTIE GENETICHE DEL GATTO9 Novembre 2008, Cremona

10.30 Uso dei test genetici nelle patolo-gie feline - M. Longeri

11.30 Pausa11.45 Patologie cardiache di tipo eredi-

tario - P. Ferrari12.45 Pausa pranzo14.00 Le patologie renali ereditarie

A. Zatelli15.30 Dal caso clinico alla diagnosi: le

patologie neurologiche D. Lotti

16.15 Discussione, test di valutazionedell'apprendimento e consegnadegli attestati

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIMEFin regola con l'iscrizione 2008.Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registra-zione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIMEF: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIPaolo FerrariMaria LongeriDonatella LottiAndrea Zatelli

OBIETTIVILa purezza della razza non è certo un fattore determi-nante per la salute dell'animale; in molti casi infatti, co-me avviene per il cane, le razze "pure" possono essereaffette con maggior frequenza da patologie trasmissibiliper via ereditaria. I gatti comuni europei non sono co-munque esentati dall'avere malattie ereditarie. Le pato-logie forse più note in campo veterinario e che coinvol-gono tipicamente alcune razze (tra queste Persiani eBritish Shorthair) sono la Nefropatia Policistica Conge-nita o Malattia Renale Policistica (dall'inglese PKD) e lacardiomiopatia ipertrofica (HCM). Lo scopo del simpo-sio è di fare il punto su queste malattie, ricordando inol-tre che un gran numero di queste anomalie trasmissibiliper via ereditaria può essere controllato attraverso unaattenta selezione ed effettuando esami clinici e test dilaboratorio preventivi. In modo particolare verranno svi-luppati gli aspetti clinici, di laboratorio e di diagnosticaper immagini utili per una diagnosi precoce. Le nefro-patie verranno inquadrate, stadiate e trattate alla lucedelle indicazioni dell'International Renal Interest Society(IRIS). Durante il simposio verrà presentato da alcunidei membri fondatori ai Colleghi presenti l'OSSERVA-TORIO ITALIANO HCM FELINA, che intende coordina-re e standardizzare la raccolta di dati clinici, genetici edecocardiografici in Italia con lo scopo di elaborarli e for-nire linee guida per la gestione dell'HCM che siano con-divise sia dai medici veterinari che dagli allevatori. È do-vere del medico veterinario effettuare un controllo se-vero sull'andamento epidemiologico di queste patolo-gie, per evitare che, come nel caso della PKD nel gattopersiano, si arrivi alla situazione attuale, per cui in alcu-ni stati europei la percentuale di portatori sani è arriva-ta al 50-60% (indagini in Francia, Austria, Slovenia). As-sume perciò una particolare importanza conoscere leprincipali patologie ereditarie e sapere proporre l'ap-proccio diagnostico più appropriato al cliente o piùspesso all'allevatore.

PROGRAMMA9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 Introduzione alla genetica nel gat-

to - M. Longeri

L'ESAME DEI VERSAMENTI CAVITARI: CITOLOGIA E NON SOLO9 Novembre 2008, Cremona

16.00 Test di valutazione dell'apprendi-mento, consegna degli attestati econclusione dell'incontro

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SICIV inregola con l'iscrizione 2008.Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registra-zione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SICIV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIMarta Dell'OrcoMaria Nazaré Pinto da Cunha

OBIETTIVII versamenti cavitari rappresentano per il clinico una sfi-da innanzi tutto diagnostica. Individuare la corretta ezio-logia di tali patologie è il primo passo essenziale per u-na prognosi corretta ed una eventuale terapia mirata. Gliobiettivi del presente incontro riguardano l'esame deiversamenti cavitari da un punto di vista clinico-patologi-co a 360°. L'esame citologico infatti, seppur rappresentiuna fase essenziale e spesso decisiva nella diagnosticadi tali raccolte, non è l'unica arma a disposizione del pa-tologo clinico: verranno pertanto prese in considerazio-ne le diverse fasi dell'esame dei versamenti di routinenonché alcune metodiche diagnostiche clinico-patologi-che più approfondite e di recente applicazione.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Approccio clinicopatologico com-

pleto all'esame dei versamenti ca-vitari: non c'è solo la citologia -Marta Dell'Orco

10.30 Pausa11.00 L'esame citologico dei versamenti

cavitari: concetti vecchi e nuovi -Maria Nazaré Pinto da Cunha

12.30 Pausa pranzo14.00 Discussione dei casi clinici da par-

te dei soci

ORTOPEDIA GERIATRICA DEL CANE8-9 Novembre 2008, Cremona

17.00 Il gomito geriatrico: indicazioni e li-miti - Massimo Petazzoni

17.30 Presentazione di Casi Clinici18.30 Interruzione

Domenica 9 Novembre 20088.30 Osteodistrofia ipertrofizzante

pneumica - Fulvio Cappellari9.30 Artropatie immunomediate - Mau-

rizio Isola10.00 Quando sospettare un problema

neurologico in un paziente ortope-dico - Rocco Lombardo

10:30 Pausa caffè11.00 La guarigione ossea nel paziente

anziano: aspetti metabolici 11.30 Paziente anziano: fissazione inter-

na o esterna? Vantaggi e svantag-gi… - Massimo Petazzoni

12.00 Presentazione di Casi Clinici13.30 Fine dell'Incontro

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIOVETin regola con l'iscrizione 2008. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIOVET: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIPaolo Buracco, Aldo Vezzoni, Michele D'Amato, Silvia Boiocchi, Massimo Petazzoni, Fulvio Cappellari,Maurizio Isola, Rocco Lombardo

OBIETTIVIL'incontro si propone di approfondire tutti gli aspetti prin-cipali dell'ortopedia e della traumatologia geriatrica cani-na con particolare riguardo all'aspetto pratico/applicativo.Un grosso capitolo sarà dedicato all'oncologia eviden-ziando in particolare gli aspetti epidemiologici, diagnosti-ci, terapeutici e prognostici. Saranno inoltre evidenziati ipiù importanti aspetti internistici che possono avere riper-cussioni sull'apparato muscolo-scheletrico del pazienteanziano. Ampio spazio sarà assegnato alle grandi diar-trosi canine quali anca, ginocchio, spalla e gomito consi-derando le indicazioni e i limiti nel loro trattamento nel pa-ziente anziano. Saranno poi forniti gli elementi necessariper differenziare gli aspetti neurologici da quelli ortopedi-ci e per scegliere i trattamenti più indicati nelle fratture neicani anziani. La presentazione e discussione interattivadi casi clinici da parte dei partecipanti si propongono poidi favorire il massimo coinvolgimento della platea.

PROGRAMMASabato 8 Novembre 2008

8.30 Registrazione dei partecipanti9.15 Tumori ossei primari e secondari:

epidemiologia e diagnosi - PaoloBuracco

10.45 Pausa11.15 Tumori ossei primari e secondari:

approccio terapeutico e prognosiPaolo Buracco

12.15 Considerazioni specifiche per l'o-steosarcoma - Paolo Buracco

12.45 Discussione13.00 Pausa pranzo14.30 Patologie sistemiche con ripercus-

sione sull'apparato muscolosche-letrico

15.00 L'anca geriatrica: indicazioni e li-miti - Aldo Vezzoni

15.30 Il ginocchio geriatrico: indicazionie limiti - Michele D'Amato

16.00 Pausa16.30 La spalla geriatrica: indicazioni e

limiti - Silvia Boiocchi

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI,FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene ri-chiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salu-

te ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativaprevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

SICIVSOCIETÀ ITALIANA DI CITOLOGIA VETERINARIA

SIMEFSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FELINA

SIOVETSOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA VETERINARIA

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200824 Eventi Veterinari

DELEGAZIONE REGIONALE ABRUZZOLE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO

23 Novembre 2008, Città Sant’Angelo (PE)

Società federata ANMVI

9.30 Le lussazioni articolari traumati-che dell'arto toracico

11.00 Pausa11.30 Le lussazioni articolari traumati-

che dell'arto pelvico 13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEHotel Miramare - Via Tito de Caesars, 8 -Città Sant'Angelo (PE)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREFilippo Maria Martini

OBIETTIVIL'obiettivo primario della giornata non specialistica è rap-presentato dalla volontà di fornire gli strumenti necessariper diagnosticare e proporre un protocollo terapeutico a-deguato in caso di lussazioni articolari traumatiche. Nelcorso della giornata di aggiornamento verranno prese inconsiderazione in modo superficiale tutte le lussazioni arti-colari dell'arto anteriore e posteriore del cane e del gattoed in modo dettagliato quelle che si presentano con mag-gior frequenza nella clinica quotidiana dei piccoli animali.Verranno fornite ai partecipanti le informazioni utili ai fini dieffettuare una diagnosi corretta e di mettere in atto le inda-gini collaterali necessarie ai fini diagnostici. Saranno inol-tre fornite informazioni dettagliate circa il trattamento dellelussazioni a cielo chiuso, mentre per quanto riguarda il trat-tamento chirurgico non si forniranno informazioni detta-gliate per la sua esecuzione (essendo tale aspetto com-plesso e per il quale è necessario un corso approfondito),ma solo indicazioni di massima al fine di rendere possibileuna adeguata scelta del paziente ed una corretta imposta-zione del protocollo terapeutico.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

DELEGAZIONE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGEAPPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE:

COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI ALTERNATIVE TERAPEUTICHE

16 Novembre 2008, Trento13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEOrdine dei Medici Veterinari di Trento - Via-le Zambra 2 - Trento

4 CREDITI

RELATOREMarco Bertoli

OBIETTIVILa prima relazione propone un'approccio razionale alpaziente traumatizzato con particolare attenzione al Mi-nimo Data Base e allo screening diagnostico necessa-rio, dalla visita clinica all'utilizzo di tecniche più specifi-che, al fine di diagnosticare e trattare le varie problema-tiche. La seconda relazione verterà sulle procedure dia-gnostiche e terapeutiche necessarie per la diagnosi edil trattamento delle più comuni e pericolose emergenzemetaboliche ed elettrolitiche.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Il paziente che respira male11.00 Pausa11.30 Patologie addominali acute

DELEGAZIONE REGIONALE MARCHEL'OCCHIO DOLENTE

16 Novembre 2008, Ancona

11.00 Pausa11.30 L'occhio dolente: eziologia, sinto-

matologia e terapia (1a parte)13.00 Pausa14.00 L'occhio dolente: eziologia, sinto-

matologia e terapia (2a parte)15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEHotel Sporting - Via Flaminia 220 - 60126Ancona

3 CREDITI

RELATOREAlberto Crotti

OBIETTIVILa relazione verterà sulla trattazione dell'approccio cli-nico alle principali patologie causanti occhio dolente.Nella prima parte verranno citati alcuni brevi richiami a-natomici delle componenti oculari e fisiopatologici deldolore oculare.Verranno poi valutate le principali basi didiagnostica e diagnostica differenziale utili alla identifi-cazione della causa della patologia scatenante. Nellaseconda parte della relazione si parlerà ampiamentedella sintomatologia,eziologia e delle terapie delle pa-tologie più comuni causanti occhio dolente. Le nozioniprecedentemente trasmesse verranno poi rivisitate altermine della giornata attraverso la valutazione di casiclinici interattivi con lo scopo di fornire eventuali chiari-menti ed approfondimenti sull'argomento svolto.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 L'occhio dolente: cenni anatomici,fisiopatologici, procedure diagno-stiche e diagnostica differenziale

Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quora associativa dell’anno in corso.PER INFORMAZIONI

Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE UMBRIAEMATOLOGIA UN GIOCO DI LUCI E COLORI

23 Novembre 2008, Perugia

13.00 Pausa14.00 Disturbi mielo e linfoproliferativi 15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria (aula Magna)- Via San Costanzo 4 - 06126 Perugia

3 CREDITI

RELATORISilvia Tasca

OBIETTIVIL'obiettivo della giornata è di fornire ai partecipanti no-zioni di base ed avanzate, atte a permettere una com-pleta interpretazione dell'emogramma. Al termine, la di-scussione dei casi clinici consentirà l'applicazione prati-ca delle nozioni acquisite nel corso delle relazioni.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Alterazioni qualitative e quantitati-ve dei globuli rossi

11.00 Pausa11.30 Alterazioni qualitative e quantitati-

ve dei globuli bianchi e delle pia-strine

in collaborazione con AIVEMPSEMINARIO

SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DENUNCIA

29 Novembre 2008, Cremona

RELATORIEva Rigonat - ASL Modena Giovanna Trambajolo - ASL ModenaGaetano Penocchio - Presidente FNOVIGiulio Predieri - ACME DrugsPaola Bergamo - ACME DrugsGiovanni Paolo Biffi - ASL Milano

PARTECIPAZIONEIl seminario è gratuito e aperto a tutti i me-dici veterinari. Pre-iscrizione obbligatoria.Inviare il modulo alla Segreteria SIVE entro

e non oltre il 5 Novembre 2008.

INFORMAZIONISegreteria SIVE (Elena Piccioni)Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected] Web: www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINI

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

3rd SKIVE Resort MeetingSelva di Val Gardena [BZ] - Italy

December 11th - 13th, 2008Hotel Antares****

3rd SKIVE Resort MeetingSelva di Val Gardena [BZ] - Italy

December 11th - 13th, 2008Hotel Antares****

CI SONO ANCORA POSTIDISPONIBILI

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Spesso il Medico Veterina-rio ha una discreta cono-scenza delle principalicondizioni patologicheche colpiscono gli anima-li esotici, ma non ha con-

fidenza con l’approccio pratico a queste spe-cie animali. È sulla base di questa considera-zione che è nato il video-corso in CD “AP-PROCCIO CLINICO ALLA VISITA CLINICADEI RETTILI”. Nato da un’idea e dalla profi-cua collaborazione tra l’autore, Dott. Massi-mo Millefanti, Medico Veterinario che da piùdi vent’anni si occupa di animali esotici non-ché socio fondatore della SIVAE (Società ita-liana veterinari per animali esotici), e Inter-vet/Schering-Plough Animal Health, il video-corso fornisce in maniera chiara ed efficaceuna competenza di base per poter svolgerele principali fasi della visita clinica dei rettili.In particolare, il corso consente di apprende-re o perfezionare, le modalità di trasporto econtenimento, il segnalamento, l’esameobiettivo generale, l’esame obiettivo par-ticolare, gli esami complementari (esameradiografico: posizionamento e proiezioni;prelievi sanguigni: punti di repere degli acces-

si venosi; tamponi faringei e cloacali) e le tec-niche di somministrazione dei farmaci(per os, intramuscolare, endovena e sottocu-te). Ognuna di queste fasi è illustrata attraver-so registrazioni video di qualità professionale,prendendo come modello la tartaruga e in se-guito riproposta su esemplari delle altre fami-glie di rettili, utilizzando le specie più diffuse inItalia: la tartaruga di terra (Testudo her-manni spp), la tartaruga palustre (Tra-chemys scripta spp), l’iguana (Iguana i-guanae), il geco leopardo (Eublepharismacularius) e il pitone reale (Python re-gius).Il CD è arricchito inoltre da utili contenuti inte-rattivi quali le tavole anatomiche di tartaruga,sauro e serpente, visionabili e stampabili, e unelenco di letture consigliate per approfondiregli argomenti trattati. Il video-corso sarà distri-buito gratuitamente ai Medici Veterinari dagliInformatori scientifici della Intervet/Schering-Plough Animal Health, ha spiegato il Dott.Maurizio Restelli (Product Manager “Compa-nion Animals”) ideatore, insieme a Millefanti,del progetto. “Ci auguriamo di contribuire,con questo strumento, alla creazione di nuo-ve nicchie di professionalità veterinaria” hacommentato Restelli.Il corso contiene informazioni di base di ca-

rattere pratico, ha puntualizzato Millefanti,senza la pretesa di fornire una conoscenza e-saustiva della medicina dei rettili, tuttavia sitratta di competenze spesso mancanti nelcurriculum didattico del medico veterinario ein genere non incluse nella maggior parte deitesti dedicati alle patologie degli animali eso-tici. D’altra parte, le specie esotiche d’affezio-ne sono ormai una realtà importante anchenel nostro paese, ci informa Millefanti. Anchequalora non si intenda occuparsi in manieraspecifica di questi animali, sapere come ap-procciarli e riferirli allo specialista dopo avercompiuto una prima visita clinica corretta, èsicuramente un valore aggiunto alla profes-

sionalità del medico veterinario di base. Ed èl’augurio inviato ai Veterinari anche dal Dott.Laurent Monnerat, General Manager di Inter-vet/Schering-Plough Animal Health, che havoluto presenziare alla presentazione del vi-deo-corso alla stampa di settore, tenutasi il18 settembre scorso nella sede aziendale diPescheria Borromeo (MI).

PER MAGGIORI DETTAGLI Intervet/Schering-Plough Animal HealthServizio tecnico “Companion Animals”Tel: 02.51.686.510E-mail: [email protected]

Saper visitare un rettile: un video-corso in CDUno strumento chiaro e immediato perl’approccio pratico alla visita clinica di cheloni,sauri e serpenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 25o

Ibiocidi, ossia le sostanze comune-mente utilizzate per disinfettare case,ospedali, strumenti chirurgici o la cu-

te prima di un intervento, possono avereun effetto paradossale se non utilizzati inuna concentrazione e una quantità ade-guata: possono facilitare lo sviluppo di u-na resistenza batterica ai trattamenti an-tibatterici. Lo indica una ricerca pubbli-cata su “Microbiology”. “I batteri come Staphylococcus aureus -spiega Glenn Kaatz, uno degli autori -producono proteine che pompano moltedifferenti sostanze chimiche tossiche aldi fuori delle cellule. Queste pompe pos-sono rimuovere gli antibiotici e rendere ilbatterio resistente. Abbiamo studiato sel’esposizione ai biocidi possa contribuirea questo processo.”I ricercatori hanno esposto isolati clinicidi S. aureus a basse concentrazioni disvariati biocidi, quali non di rado sono u-tilizzate negli ambiti ospedalieri. “Abbia-mo scoperto che l’esposizione a basseconcentrazioni di biocidi portava allacomparsa di mutanti resistenti. Di fattoaumentava in numero di pompe per l’e-spulsione di sostanze tossiche. Se i bat-teri che vivono in ambienti protetti ven-gono ripetutamente esposti a concentra-zioni sub-letali di biocidi, per esempiodurante le operazioni di pulizia, possonosviluppare resistenza ad antibiotici e di-sinfettanti”. L’acquisizione di ceppi bat-terici con queste caratteristiche può co-stituire un rischio per i pazienti trattati

RESISTENZA BATTERICA DA DISINFETTANTI

con antibiotici con uguale effetto sub-strato per le pompe effettrici.“Gli scienziati stanno cercando di svilup-pare degli inibitori di queste pompe effet-trici. Degli inibitori efficaci potrebbero ri-durre la probabilità del manifestarsi dimeccanismi di resistenza nei batteri.Purtroppo però gli inibitori finora speri-mentati non sono in grado di agire suun’ampia gamma di patogeni e non rap-presentano quindi la scelta ideale”, haosservato Kaatz. Per evitare o quanto meno contenerequesto problema - ha concluso Kaatz -bisogna quindi per ora fare un uso atten-to degli antibiotici e ricorrere a biocidiche, per quanto si sa al momento, nonstimolino la produzione di queste pompeeffettrici. “Multidrug efflux pump overexpression inStaphylococcus aureus after single andmultiple in vitro exposures to biocidesand dyes” Aurélie A. Huet, Jose L. Ray-gada, Kabir Mendiratta, Susan M. Seo,and Glenn W. Kaatz . Microbiology 2008154: 3144-3153. (M.G.M.)

Vet Journal mette a disposizione un archivio bibliografico che contiene tutti i la-

vori scientifici pubblicati dal 1987 dalle riviste edite da SCIVAC prima e da EV srl

poi, e lavori reperiti nella letteratura internazionale a partire dal 2001 in avanti.

Per tutti i lavori è disponibile l'abstract, mentre per quelli italiani è disponibile anche il

PDF originale (dal 1995). È messo a disposizione anche il link con il Journal Browser

di Medline per risalire ai dati della rivista (richiesta articolo originale all'editore).

Sono consultabili le riviste: Cinologia, Collana di Radiologia Clinica, Ippologia, Large

Animals Review, Medicina Felina, Notiziario Farmaceutico, Professione Veterinaria,

Quaderni di Dermatologia, SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIO BIBLIOGRAFICO

In occasione della Giornata mon-diale della rabbia tenutasi il 28 set-tembre, il Comitato Consultivo Eu-ropeo sulle malattie del gatto (Eu-ropean Advisory Board on Cat Di-seases, ABCD) ha pubblicato le pri-

me linee guida europee per la prevenzione eil trattamento della rabbia in questa specie.La rabbia è una delle più antiche e temutemalattie dell’uomo e degli animali ed è pre-sente in tutto il mondo. Tuttavia, negli ultimianni ampie aree d’Europa sono riuscite ad e-liminare la rabbia silvestre grazie ai program-mi vaccinali attuati nelle volpi. Gli animali rabi-di rappresentano l’unica fonte di contamina-zione virale.

SOSPETTARE DEI CAMBIAMENTIIMPROVVISI DEL

COMPORTAMENTO La maggioranza dei segni clinici è indotta dal-l’azione del virus sul sistema nervoso centralee periferico, con conseguenti alterazioni neu-rologiche e comportamentali, come ad esem-pio episodi di aggressività, agitazione e atas-sia. “La comparsa improvvisa di qualsiasi tipodi comportamento aggressivo non giustifica-to nel gatto deve essere considerata estre-mamente sospetta”, conferma Tadeusz Fry-mus, membro dell’ABCD e direttore del Di-partimento di malattie infettive e di epidemio-

logia presso la Facoltà di Veterinaria di Varsa-via. “In gatti sani e normali il comportamentoaggressivo nei confronti dell’uomo non è unevento comune”.È necessario sospettare la presenza dellarabbia non solo in seguito ad un recente epi-sodio di morsicatura da parte di un animalerabido o all’esposizione ad animali infetti, maanche quando esiste la possibilità che un gat-to non vaccinato sia entrato in contatto conanimali selvatici potenzialmente infetti, come ipipistrelli.

LA VACCINAZIONE La vaccinazione antirabbica si è dimostrata ingrado di indurre una risposta immunitaria pro-tettiva a seguito di una singola somministra-zione. “I vaccini inattivati attualmente disponi-bili sono sicuri ed estremamente efficaci e so-no in grado di indurre un’eccellente immunità,che spesso persiste per un periodo superiorea un anno” spiega il Professor Frymus, ag-

giungendo che “è necessario vaccinare tutti igatti che vivono all’aperto nei Paesi o nelle re-gioni dove la rabbia è endemica”.“Sebbene gli attuali vaccini siano estrema-mente efficaci, in Europa sono allo studionuove soluzioni vaccinali per la rabbia, comequelle che utilizzano le tecnologie con vettorivivi ricombinanti”, afferma Jean-ChristopheThibault, Direttore tecnico e scientifico per iprodotti biologici di Merial. “Queste tecnolo-gie mostrano vantaggi promettenti rispetto aivaccini tradizionali, perché non solo sono si-curi ed efficaci e non richiedono la manipola-

zione del virus della rabbia, ma sono anche ingrado di indurre una minore infiammazionenella sede di iniezione, grazie alla completaassenza di adiuvanti”.

LA RABBIA IMPORTATA I cani e i gatti non vaccinati possono contrar-re l’infezione in seguito al contatto con animaliselvatici rabidi. Tuttavia, questi casi in Europaoccidentale sono diventati rari e i casi più re-centi della cosiddetta rabbia silvestre posso-no essere fatti risalire ad animali da compa-gnia infetti importati illegalmente da regionidell’Africa dove la rabbia è endemica. Perquesta ragione l’ABCD raccomanda ai Medi-ci Veterinari di ricercare sempre la possibilepresenza di sintomi della rabbia in cani e gattianche nelle aree considerate indenni dallarabbia.Le Linee guida sulla rabbia sono state adot-tate nel corso del IX Incontro dell’ABCD, te-nutosi a Uppsala, in Svezia, dal 18 al 20 giu-gno 2008. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200826 Vet Journal Attualità scientifica o

Rabbia nel gatto: primelinee guida europee ABCD: un’infezione mortale facilmente prevenibile

Uno studio ha valutato l’opinione deimedici veterinari circa l’età corret-ta per la castrazione dei gattini.

L’età media raccomandata dai veterinaripratici inglesi per la castrazione del gatti-no era di 22,6 settima-ne, mentre solo il 28%dei veterinari conside-rava appropriata la ca-strazione a 12-16 setti-mane di età. Si utilizza-va la regressione logi-stica multivariata per i-dentificare le variabiliassociate all’opinionenegativa dei veterinaricirca l’opportunità dicastrare i gattini a 12-16 settimane d’età.Fattori di rischio significativi includevanoil tempo intercorso dalla laurea, la perce-zione del problema dell’eccesso di gattidomestici indesiderati e la politica di am-bulatorio circa l’età di sterilizzazione rac-comandata. I veterinari che giustificavanola castrazione dei gattini randagi a 8-11

A QUALE ETÀ È GIUSTO CASTRARE I GATTINI?

settimane di età prima dell’adozione equelli che avevano castrato gattini dome-stici di 12-16 settimane di età nell’annoprecedente avevano maggiore probabilitàdi considerare adeguata la castrazione a

12-16 settimane di età.I veterinari che ritene-vano più frequenti oprobabili le complica-zioni chirurgiche e ane-stetiche e le malattiedelle vie urinarie infe-riori nei gattini castratia 12-16 settimane dietà, rispetto a quelli ca-strati a sei mesi di età,avevano probabilità si-gnificativamente mino-re di considerare ap-

propriata la castrazione del gattino a 12-16 settimane di età.“Opinions of veterinarians about the ageat which kittens should be neutered” . K.Murray, E. Skillings, and T. J. Gruffydd-Jones. Vet Rec. 2008 163: 381-385.(M.G.M.)

Èuna questione di igiene e di buon-senso. Non importa l'età del bam-bino o la specie di animale d'affe-

zione posseduta, ciò che importa per ri-durre i potenziali rischi sanitari associatial possesso di animali esotici sono le buo-ne regole di igiene e la corretta informa-zione. È questa la ri-sposta dell’AVMA (A-merican VeterinaryMedical Association)ai recenti articolicomparsi sui mediainternazionali circa inotevoli rischi sanitaria cui è esposto unbambino, soprattuttose di età inferiore a 5anni, proprietario diun animale da compagnia cosiddetto eso-tico: rettili, criceti, pulcini eccetera. Le no-tizie allarmistiche comparse sui giornaliavevano fatto seguito a una relazione del-l'American Academy of Pediatrics, pubbli-cata sulla rivista Pediatrics, in cui si spie-gava come, oltre a poter essere portatori

ANIMALI ESOTICI E RISCHI PER I BAMBINI: CIÒ CHE SERVE SONO IGIENE E BUONSENSO

di agenti infettivi talvolta potenzialmentefatali, queste specie animali siano più in-clini dei consueti cani e gatti a mordere ograffiare. Il contatto con lucertole, tarta-rughe e altri rettili, si legge nella relazio-ne, è responsabile dell'11% di tutti i casidi salmonellosi nei bambini. L’AVMA invita

i proprietari di animaliesotici a non abban-donarli sotto l'effettodi queste notizie, ri-cordandone anche ilvalore affettivo e for-mativo per i bambini,e di affidarsi invece asemplici regole di i-giene come lavarsi lemani dopo il contattocon questi animali.

Vale la pena infine di ricordare come lacorretta conoscenza delle malattie tra-smissibili dall'animale all'uomo e le mi-sure sanitarie necessarie possono esse-re efficacemente approfondite consul-tando il proprio medico veterinario.(M.G.M.)

Il circovirus suino tipo 2 (PCV2) èstato isolato in tutto il mondo neisuini domestici e selvatici ed è as-sociato a sindromi diverse definitecome malattie da circovirus suino(PCVD). Uno studio italiano descri-

ve l'isolamento di PCV2 nei cinghiali delleMarche, descrivendo le lesioni degli animaliaffetti e caratterizzando gli aspetti genomicidegli isolati. Sedici cinghiali catturati in Italia centrale so-no stati sottoposti ad esami virologici, osser-vazione macroscopica e indagini istopatolo-giche presso l’Istituto Zooprofilattico Speri-mentale dell’Umbria e delle Marche (settem-bre-dicembre 2006).Si riscontrava polmonite apicale con emorra-gie nei polmoni di 4 soggetti. Emorragie pun-tiformi erano presenti anche nelle tonsille di unsoggetto, mentre in altre 7 cinghiali si registra-vano aumento di volume e pallore dei linfonodibronchiali. Istologicamente, cellule giganti era-no presenti nei polmoni di un animale e bron-chiolite e infiltrati mononucleari peribronchialierano visibili in un altro soggetto. Nei linfonodidi tre cinghiali era presente infiammazione gra-nulomatosa, mentre necrosi coagulativa ed e-morragica era presente nei linfonodi di un altro

animale. In due soggetti erano presenti corpiinclusi intracitoplasmatici e cellule giganti mul-tinucleate. Nelle tonsille di 6 cinghiali era pre-sente necrosi coagulativa, mentre cellule gi-ganti multinucleate venivano identificate in ununico campione. All'esame immunoistochimi-co, solo un linfonodo bronchiale era modica-mente positivo per PCV2.La PCR dimostrava la presenza di DNA diPCV2 in 7 campioni dei 16 esaminati. L'iso-lamento virale non evidenziava effetti citopa-tici durante i passaggi seriali su cellule NSK.Tuttavia, sequenze di PCV2 venivano identifi-cate mediante RT-PCR in tutti campioni. Ilsequenziamento del DNA dei PCV2 isolatimostrava che essi erano molto simili tra loro,con un’omologia delle sequenze nucleotidi-che dei vari ceppi pari al 95-97%. Inoltre, gliisolati apparivano altamente correlati al cep-po di riferimento isolato nei suini domestici. Irisultati dello studio, concludono gli autori, in-dicano che PCV2 è diffuso non solo nei suinidomestici ma anche in quelli selvatici, comeprecedentemente riportato. Le lesioni riscon-trate nei cinghiali sono simili a quelle presentinei suini domestici affetti.(Characterization of Porcine Circovirus Type2 (PCV2) in Wild Boars in Central Italy” S. Ga-

vaudan, S. Barocci, S. Briscolini, P. Mancini,F. Morandi, M. Paniccià, M. Ferrari, R. Villaand S. Petrini. XXXIV Meeting Annuale SIPASSalsomaggiore Terme (PR) 13-14 marzo2008 239 - 245). (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200828 Vet Journal Attualità scientifica o

PCV2 nei cinghiali selvaticidell’Italia centraleIsolati correlati a quelli dei suini domestici e lesioni sovrapponibili

Uno studio segnala l'isolamentodel virus della Blutongue sieroti-po 8 (BTV-8) in due linci eurasiati-

che (Lynx lynx) di uno zoo in Belgio. Neidue carnivori il virus causava infezione,malattia e morte. Il range di ospiti natu-rali di BTV è strettamente limitato ai ru-minanti, benché sia stata segnalata lasieroconversione in assenza di malattianei carnivori. Le due linci, entrambe ap-partenenti allo stesso zoo belga, eranostate nutrite con feti di ruminanti prove-nienti da fattorie circostanti in un'area incui si erano verificati numerosi casi diBlueotongue dei ruminanti. La segnala-zione dell’infezione naturale di una spe-cie carnivora da parte di BTV-8 sollevaquestioni circa le attuali conoscenze del-l'epidemiologia della Bluetongue, indi-cando che la lista delle specie suscetti-bili conosciuta deve essere ampliata, al-meno per il sierotipo 8. Sebbene nonpossa essere esclusa l'infezione attra-verso l'insetto vettore, deve essere for-temente sospettata la trasmissione pervia orale, poiché le linci descritte nell'ar-ticolo erano state nutrite con feti di rumi-nanti di una zona in cui era presente il vi-rus. Il ruolo delle specie selvatiche, in parti-colare dei carnivori, nell’epidemiologiadella Bluetongue merita ulteriori studi,per chiarirne il coinvolgiemento come o-spiti a fondo cieco del virus oppure co-me nuove fonti di infezione per il bestia-me, e determinare i rischi per la popola-zione animale selvatica.Questi risultati indicano chiaramente,concludono gli autori, che una nuova viadi trasmissione consente al virus di effet-tuare il salto di specie. Conseguente-mente, la trasmissione ad altre specie,inclusi gli animali domestici, non può piùessere esclusa. Inoltre la trasmissione o-rale potrebbe avere implicazioni consi-derevoli per il controllo della malattia, in-clusa la vaccinazione, essendo BTV-8 unvirus rapidamente emergente con con-seguenze economiche considerevoli.“ Bluetongue in Eurasian Lynx” JauniauxTP, De Clercq KE, Cassart DE, KennedyS, Vandenbussche FE, Vandemeule-broucke EL, et al. Emerg Infect Dis [se-rial on the Internet]. 2008 Sep. (M.G.M.)

BLUETONGUE: SALTO DI SPECIE NELLA LINCE

EURASIATICA

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Una struttura universitariadi eccellenza per la ricer-ca zootecnica e agroali-mentare: è il Centro Zoo-tecnico Didattico Speri-mentale della Facoltà di

Medicina Veterinaria dell’Università di Milano, i-naugurato a Lodi lunedì 6 ottobre, alla presen-za del Ministro dell’agricoltura Luca Zaia. Il Centro zootecnico è uno dei gioielli del Polouniversitario di Lodi. Realizzato su una su-perficie di circa 16 mila metri quadri, di cui 8mila coperti, si compone di 8 padiglioni indi-pendenti attrezzati con sistemi tecnologici d’a-vanguardia che consentono a ricercatori stu-denti di occuparsi della salute di grossi e pic-coli animali in tutte le fasi di sviluppo della vita:dalla riproduzione alla gestazione, allo svezza-mento, alla gestione della fertilità, alle tecnichedi fecondazione artificiale, all’alimentazione edal benessere dell’animale in generale.Il Centro è destinato alle attività didattichedei corsi di laurea che prevedono ai fini for-mativi l’utilizzo di animali da reddito, nonché leattività dei corsi di dottorato, delle scuole dispecializzazione e dei corsi di aggiorna-mento post-laurea. Presso il Centro sarannoanche sviluppate azioni di promozione, di di-vulgazione scientifica e di assistenza tec-nica agli operatori del settore per l’ innovazio-ne tecnologica e lo sviluppo del sistema delleimprese zootecniche e agro-alimentari. Il Centro comprende diversi settori dedicati a:bovini da latte, bovini da carne, suini, avi-coli, conigli, pesci. I settori sono organizzatiin modo tale da offrire allo studente la possibi-lità di seguire il completo ciclo di allevamentoper ogni specie. Ogni settore prevede anchespazi adeguatamente attrezzati per svolgereattività di ricerca. In tale ottica sono stati realiz-zati due stabulari, uno per piccoli (topi, ratti,conigli, cavie etc.) ed uno per grossi animali(bovini, suini, etc.). Gli spazi, ove possibile, so-no stati attrezzati secondo criteri di flessibilitàin modo da poter essere utilizzati per lo svolgi-mento delle attività di ricerca che coinvolganodiversi gruppi sperimentali. In un prossimo futuro il Centro si doterà anchedi un mangimificio per la produzione di man-gimi sperimentali, di un laboratorio di bioinge-gneria, di strutture per la lavorazione del latte edella carne. Queste strutture permetteranno diorganizzare un’attività didattica pratica e di ri-cerca anche nei settore della tecnica mangimi-stica, dell’ingegneria agraria e della trasforma-zione dei prodotti di origine animale. Il Centro si inserisce nel grande progetto com-plessivo che prevede il trasferimento a Lodidell’intera Facoltà di Medicina Veterinaria

di Milano e la collocazione di sei dipartimentia vocazione biotecnologica della Facoltà di A-graria dell’Università degli Studi di Milano, conrelative strutture a servizio dei docenti e deglistudenti, il Centro per la Ricerca e SviluppoTecnologico nel campo Zootecnico ed Agroali-mentare (CE.R.S.A.), l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Lombardia e dell’Emilia Ro-magna e la Casa dell’Agricoltura, una strutturain cui troveranno sede i Consorzi dei produttorie le Associazioni locali del settore oltre all’As-sessorato provinciale all’Agricoltura. L’inaugurazione del Centro Zootecnico Didatti-co Sperimentale segna un tappa rilevante peril completamento della cittadella universitaria edella ricerca di Lodi, destinata a diventare unodei centri didattico-scientifici di eccellenza delsettore veterinario ed agro-zootecnico a livellonazionale ed europeo. Alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta nel-l’Aula Magna della Facoltà di Medicina Veteri-naria dell’Università di Milano presso il Polo diLodi, hanno fatto gli onori di casa Enrico De-cleva (Rettore dell’Università degli Studi di Mi-lano), Eugenio Scanziani (Preside della Fa-coltà di Medicina Veterinaria) e Giovanni Sa-voini (Responsabile del Centro Zootecnico Di-dattico Sperimentale). Il Rettore Decleva hasottolineato l’importanza del Polo Universita-rio lodigiano: “Guardiamo al futuro, Lodi perl’università di Milano è il secondo Polo, ungrande investimento. Nonostante le polemi-che sull’eccesso delle sedi universitarie, que-sta struttura rappresenta una modalità razio-nale e positiva di pensare il decentramento.Non aveva più senso tenere cavalli e buoi nelcentro di Milano, dovevamo modernizzare edotare Veterinaria di una sede innovativa. Loabbiamo fatto quando vi erano le risorse di-sponibili. Oggi sarebbe stato diverso ”.Sono poi intervenuti Romano Marabelli (CapoDipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria

del Ministero del Lavoro, della salute e dellePolitiche Sociali) e Nino Andena (Presidentedell’Associazione Italiana Allevatori). Dopo il sa-luto dei rappresentanti delle istituzioni LucaZaia (Ministro dell’Agricoltura), Roberto Formi-goni (presidente della Regione Lombardia), Li-

no Osvaldo Felissari (Presidente della Provin-cia di Lodi), Lorenzo Guerini (Sindaco di Lodi)e Enrico Perotti (presidente della C.C.I.A.A diLodi), è avvenuto il taglio del nastro presso gliedifici del Centro Zootecnico Didattico Speri-mentale. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 29o

INTERVISTA AL PROF. SCANZIANI

A Lodi l’avanguardia per la didattica e la ricerca in medicina veterinaria

Con l’aiuto di Eugenio Scanziani, Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Mi-lano, torniamo però ad occuparci dei diretti interessati: studenti, Medici Veterinarie loro pazienti.

Vet journal: Professor Scanziani, il Polo Veterinario Universitario di Lodi è ormai realtà.Che cosa cambierà davvero per lo studente di medicina veterinaria? Penso soprattutto al-le possibilità di accesso diretto all’animale, di effettiva esercitazione pratica per il singolostudente. Prof. Eugenio Scanziani: Effettivamente con l’inaugurazione del Centro Zootecnico Didat-tico Sperimentale, il Polo Universitario Veterinario di Lodi si arricchisce di una importantestruttura didattico-scientifica che si affianca all’Ospedale Veterinario già operativo dal2005. L’attività didattica che si svolge attualmente presso l’Ospedale è rivolta agli studentidel IV e del V anno di Medicina Veterinaria, soprattutto per quanto riguarda le esercitazionipratiche. Recentemente è stato attivato un nuovo programma di tirocinio pratico che im-porrà ad ogni studente un periodo di pratica presso l’Ospedale di Lodi. La presenza in o-gni Reparto di un piccolo numero di tirocinanti permetterà loro una interazione diretta congli animali ricoverati. Il Centro Zootecnico sarà invece dedicato, in modo particolare, al-l’attività didattica e scientifica dei corsi in Scienze e Tecnologie Zootecniche e delle Pro-duzioni Animali. Anche in questo caso si pensa ad una didattica rivolta a piccoli gruppi distudenti che dovranno farsi carico della gestione degli animali per apprendere come si al-leva un animale da reddito. VJ: Ora sono soprattutto i grossi, ma poi arriveranno i piccoli animali. Rispetto a Milano,viene da pensare a un minor bacino d’utenza per il settore animali d’affezione. ES: L’utenza di un ospedale universitario veterinario è particolare in quanto richiede, quasisempre, un intervento professionale e strumentale di tipo specialistico. Tale utenza affron-ta senza particolari problemi un viaggio stradale, soprattutto se si svolge su strade moltopiù scorrevoli rispetto a quelle di Milano. Una volta giunto all’Ospedale il proprietario ha adisposizione una serie di servizi che vanno dal semplice parcheggio alla possibilità di mo-vimentazione del proprio animale in attesa della prestazione specialistica. Attualmente ilReparto di Radiologia, che è l’unico attivo a Lodi sugli animali d’affezione, registra unabuona affluenza di cani e gatti. Questo è la logica conseguenza per aver dotato l’ospedaledi laboratori moderni e apparecchiature all’avanguardia gestite da un team giovane ed en-tusiasta in grado di soddisfare le esigenze del mondo veterinario professionale.VJ: Didattica, ricerca, iniziative business-oriented. Ci saranno anche possibili opportunitàe utilità per i medici veterinari liberi professionisti, lombardi e non?ES: Penso proprio di sì, anche se è ancora tutto da progettare e realizzare. L’Ospedale e ilCentro Zootecnico di Lodi non devono essere visti dai Veterinari liberi professionisti comeconcorrenti ma piuttosto come utili alleati che possono favorire l’incremento qualitativodella professionalità veterinaria nel suo complesso.

Inaugurato il Centro Zootecnico DidatticoSperimentale. Intervista al prof. Scanziani,preside della Facoltà di Milano

Cresce anche in Piemontel’allerta per la blueton-gue, la malattia «dellalingua blu», che colpiscei ruminanti. «A destarepreoccupazione - spiega

Giuliana Moda, responsabile del settore sanità

animale e igiene degli allevamenti della Regio-ne Piemonte - è stato il peggioramento dellasituazione della malattia in Francia, dove il fron-te dell’infezione lambisce ormai i confini nordoccidentali della nostra regione”. Lo si appren-de da un comunicato della Giunta Regionale. Per questo il Ministero della Salute italiano e

quello dell’Agricoltura francese, nei giorniscorsi, hanno siglato un accordo di collabo-razione per la protezione vaccinale delle man-drie e dei greggi italiani che hanno alpeggiatoin Francia».L’intesa prevede la collaborazione fra Ser-vizi veterinari piemontesi e i dipartimenti

francesi della Savoia, delle Alte Alpi e delleAlpi Marittime, dove si sono recati al pasco-lo circa 4000 bovini, 1700 ovini e 120 ca-prini di provenienza italiana. Una scorta delnuovo vaccino inattivato contro la malattia«della lingua blu», già adoperato in Francia,in Italia e in altri paesi con successo e sen-za inconvenienti, è stato riservato agli alle-vamenti piemontesi.«Abbiamo già fatto accertamenti su animaliche sono rientrati anticipatamente - conclu-de Moda - e in particolare su alcuni bovinidella Valle di Susa, una delle aree di confi-ne a rischio, dove sono stati rintracciati al-cuni capi positivi ai test. Anche se tutti icontrolli hanno permesso di concludereche, fortunatamente, la malattia non si èdiffusa, il rischio rimane e conviene proteg-gere le nostre mandrie con il vaccino, cheè efficace e sicuro». ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200830 Info Regioni Piemonte

BTV, intesa con i serviziveterinari francesiLa malattia peggiora in Francia. La Regione Piemonte intensificale misure di prevenzione

Tracce di diossina nel latte destina-to all’alimentazione dei vitelli di unallevamento e nelle uova consu-

mate dai proprietari di un pollaio: a tro-varle é stato il servizio veterinario dell’A-sl di Vercelli. La scoperta, che risale acampioni prelevati a settembre, è statafatta in due cascinali nei dintorni di Cari-sio (Vercelli), nell’area vicina ad una fon-deria di alluminio e attigua agli svincolidel casello autostradale della Torino-Mi-lano. La notizia è stata data durante lariunione del Consiglio provinciale di Ver-celli, dall’assessore all’Ambiente Fabri-zio Finocchi. Una segnalazione è già sta-ta inviata alla Procura della Repubblicadi Vercelli, al Dipartimento di Scienze edella vita dell’Università di Alessandria ealla Regione Piemonte. Un primo sopral-luogo nella fonderia è stato eseguito dalServizio microinquinanti dell’Arpa di Gru-gliasco, campionature sono state effet-tuate dai tecnici del Servizio ambientaledella Provincia di Vercelli. L’assessoreregionale all’Ambiente, Nicola De Rug-giero, ha convocato una riunione a Tori-no per lunedì 13 ottobre, invitando a par-tecipare gli assessori alla Sanità e all’A-gricoltura, il sindaco di Carisio ClaudioCostanzo, il presidente della Provincia diVercelli Renzo Masoero, il direttore del-l’Arpa, l’Asl di Vercelli.

ASL VERCELLI, DIOSSINA IN UOVA

E LATTE DEI VITELLI

Alla buona riuscita del“mese del microchip” èassociato un concorso apremi: i due colleghi cheavranno iscritto più caninel corso di ottobre, ri-

ceveranno in premio un lettore di microchip. U-na lettera aperta ai colleghi firmata dalla presi-dente dell’Ordine di Milano, Carla Bernasconi,invita a sostenere la campagna d’informazionesull’identificazione dei cani ed iscrizione in A-nagrafe Canina Regionale “Io mi fido del chip”.Il controllo del microchip deve entrare a far par-te della routine dell’Esame Obiettivo Generaledi ogni Professionista.

LO SPORTELLO ANAGRAFEPIÙ VICINO

L’iniziativa durerà per tutto il mese di ottobreed è realizzata dal Dipartimento Veterinario del-l’ASL di Milano, dall’Ordine dei Medici Veteri-nari della Provincia di Milano e dal Garante perla Tutela degli Animali del Comune di Milano.Nella lettera, co-firmata da Diana Levi e Clau-dio M. Rossi sottolineano che i Medici Veteri-nari accreditati, costituiscono lo “sportello a-nagrafe” più vicino all’utenza “e quindi il più im-portante”, rivestono “un ruolo chiave nella riu-scita del progetto”. La possibilità di otteneredal proprietario il consenso informato all’identi-ficazione del proprio animale, dipende dal fon-damentale rapporto fiduciario che lega lo stes-so al Professionista. La medesima autorevo-lezza che permette, con le più opportune spie-

gazioni, di condurre passo passo il cliente alladecisione di accettare una terapia, deve valereper l’atto medico dell’identificazione.

IL MESSAGGIONella realtà urbanizzata in cui viviamo, i cani di-morano insieme al proprietario ed è quasi im-possibile che almeno una volta nella vita nondebbano presentare la necessità di una visitaveterinaria. Quindi la sfida è quella di cogliereogni occasione, per mettere in gioco la propriacapacità professionale di aggiungere questoulteriore tassello nella difficile battaglia condot-ta per rendere i proprietari sempre più consa-pevoli delle grandi responsabilità che si sonoassunti, decidendo di vivere con un animale,nel rispetto della sua dignità e dei suoi diritti. Ilmessaggio che deve essere trasmesso al pro-prietario - si legge nella lettera - non è tantol’obbligo di legge, quanto che l’identificazioneè il primo atto di rispetto e di affetto nei con-fronti del proprio cane con la consapevolezzache un cane identificato è per sempre legatoalla sua famiglia ed in caso di smarrimento osottrazione, la sofferenza, dovuta all’ansia del-la separazione ed ai pericoli, ha molte più pro-babilità di essere di breve durata. Dunque unproblema medico di benessere e prevenzionedella sofferenza, piuttosto che legale.L’obiettivo della nostra Professione - conclude lalettera - deve essere: tutti i cani che escono da u-na struttura veterinaria sono identificati e iscritti al-la anagrafe canina per poter portare un significa-tivo contributo alla lotta al randagismo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Lombardia Info Regioni 31

Milano premia chi iscrive piùcani all’anagrafeUn lettore in premio ai due colleghi più attivi nel “mese del microchip”.Non solo un obbligo, ma un atto di rispetto

CANI DALL’UNGHERIA, ASL DI MILANO: RISCHIO RABBIA

Stava scaricando un furgone con un carico di 138 cuccioli. I Carabinieri del NASdi Milano hanno denunciato il titolare di un canile di San Giuliano Milanese permaltrattamento animale, importazione illegale e falso.

I carabinieri erano sulla pista ungherese da oltre un anno, lo scorso agosto l'uomo eragià stato fermato con 40 cuccioli introdotti clandestinamente nel nostro Paese, senzamicrochip e senza documentazione sanitaria. Invece di registrarli, dopo l'ispezione e larichiesta di chiarimenti dei carabinieri e della ASL, il proprietario del canile li aveva ven-duti e poi ne aveva denunciato il furto. Diana Levi, Direttore del Servizio Veterinario della ASL Città di Milano, avverte: "Da noila rabbia non c'è, ma è tutt'altro che una malattia estinta e soprattutto nei Paesi dell'E-st, in India o in Marocco, è presente con casi positivi sia negli animali selvatici che neidomestici. Il rischio è di introdurre dei cani con l'infezione". Ed è sempre Diana Levi adenunciare la circolazione di passaporti falsi: "Abbiamo segnalato e sequestrato pas-saporti non perfettamente regolari. Capita di scoprire le irregolarità quando le personevengono da noi a registrare un trasferimento in anagrafe". Il consiglio è di valutare sem-pre l'origine del cane e preferire gli allevamenti nazionali. I carabinieri stanno proseguendo l'inchiesta, estesa anche ad altre regioni d'Italia. (fon-te: Corriere della Sera, Grande Milano)

Apartire dal 6 di ottobre,per sei giovedì, due ca-nili e/o rifugi, presi acampione nelle sei pro-vince pugliesi, sarannovisitati dai componenti

la commissione regionale sul randagismo. Adeciderlo è la commissione d’indagine cheattraverso visite a campione intende così ve-rificare l’applicazione della legge in vigore ela qualità della vita dei cani all’interno dellestrutture sia pubbliche che private, per lamaggior parte però sovraesposte numerica-mente (violando quindi la legge, la 26 del2006, che fissa la capienza massima in 200cani). i primi canili che saranno ispezionatisono quelli di Taranto e Ginosa, per poi pro-seguire con quelli di Altamura e Cassano, Tri-case e Galatina, Barletta e Trani, Cerignola eFoggia e infine Carovigno e Brindisi. “Dopo aver preso atto che il randagismo è u-na vera e propria emergenza, tra l’altro ab-bondantemente sottostimata nei dati conte-nuti nella relazione - ha detto il consigliere I-gnazio Zullo - occorre consentire una derogaalla norma che stabilisce la capienza massi-ma dei canili. Altrimenti, il rischio è che per ri-spettare la norma, si rimettano i cani in stra-da, implementando così il randagismo”. Se-condo il consigliere Francesco Visaggio inve-ce “l’unico modo per contrastare il fenome-no è quello di prevedere nella legge delle

sanzioni pecuniarie”. Per Visaggio inoltre, “lecause del fenomeno del randagismo, diven-tato preoccupante, sono da ricercarsi nonsolo nella negligenza dei padroni, ma anchenel circolo vizioso dei canili alimentato daglistessi privati”. I tecnici che gratuitamente stanno assisten-do la commissione in questo lavoro di rico-gnizione territoriale sul fenomeno del randa-gismo, hanno focalizzato il problema eviden-ziando anche una possibile soluzione di re-immissione sul territorio dei cani dopo esse-re stati in canile, quindi microchippati e steri-lizzati. Altra possibile soluzione individuatadai tecnici per la risoluzione del problema, lamorte dolce, oltre che per quei cani partico-larmente aggressivi o con gravi malattie, an-che per quei cani la cui alternativa è esclusi-vamente la vita in canile. Perché “meglio lamorte assistita che non le disastrose condi-zioni in cui vivono”. Ipotesi sulla quale perònon sono stati d’accordo né Visaggio né Zul-lo. Tutti d’accordo però nel favorire l’adozio-ne e la sterilizzazione con maggiori risorse daprevedere anche nel Dief. “perché il canile di-venti sempre di più luogo di passaggio in at-tesa di adozione”. La commissione ha anchedeciso di procedere alla definizione dei prin-cipi che devono essere alla base della leggesul randagismo, andando a modificare la leg-ge esistente o a scriverne una nuova. (Fonte:Consiglio Regionale Puglia) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200832 Info Regioni Randagismo

Randagismo in Puglia,visite ispettive per la commissioneregionale

A l via il Metadistretto della zootecnia nel Veneto, che vede come capofila l’Istitu-to Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il 9 ottobre scorso è stato pre-sentato il progetto del Metadistretto “Approccio di ricerca multidisciplinare fi-

nalizzato all’innovazione ed al recupero di competitività del settore in ambito di sanità,benessere animale e tutela ambientale” finanziato dall’Assessorato regionale alle Poli-tiche dell’Economia, dello Sviluppo, della Ricerca e dell’Innovazione. “L’obiettivo - spie-ga il Direttore dell’IZS delle Venezie, Igino Andrighetto in un comunicato stampa - è digarantire la massima copertura sanitaria al sistema zootecnico veneto attraverso unastrategia di ampio respiro che interessi più aspetti della zootecnia, al fine di elevare ul-teriormente lo standard qualitativo dei nostri allevamenti. Grazie al forte sostegno dellaRegione del Veneto, il Metadistretto rappresenta un primo tentativo concreto di coagu-lare il mondo della produzione e della sanità intorno a obiettivi comuni per affrontare lenuove sfide nell’ambito della sanità animale e della sicurezza alimentare, attraversometodi di ricerca innovativi”. Il Metadistretto riunisce 479 aziende e 69 tra Enti e Istitu-zioni pubbliche, impegnati nello sviluppo e nel miglioramento del comparto zootecnicoveneto.

METADISTRETTO DELLA ZOOTECNIA IN VENETO

Sono disponibili sul sito dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie i risultati dei pianidi eradicazione e sorveglianza per Tubercolosi bovina e bufalina (TBC), Brucellosibovina e ovi-caprina (BRC) e Leucosi bovina enzootica (LEB) svolti nel corso del

2007 dai servizi veterinari delle ASL del Veneto per monitorare l’evoluzione della situa-zione epidemiologica e dei fattori di rischio correlati all’insorgenza e alla diffusione dellemalattie infettive e contagiose degli animali, come disposto dalle normative comunitarie(Direttiva CE 2003/99). Sulla base dei risultati di tale attività tutto il territorio della Regio-ne del Veneto è stato dichiarato ufficialmente indenne per Brucellosi bovina e ovi-capri-na, Leucosi e Tubercolosi Bovina. L'aggiornamento per il 2007 riporta inoltre i risultatidel piano di monitoraggio nazionale straordinario per l’anemia infettiva equina, del Pia-no di monitoraggio regionale finalizzato a valutare lo stato sanitario delle aziende di gal-line ovaiole rispetto alle infezioni da Salmonella Enteritidis e Typhimurium e i risultati delpiano nazionale di controllo di Salmonella Enteritidis, Typhimurium, Hadar, Vircow e In-fantis in polli riproduttori della specie Gallus gallus. (Fonte: IZS Venezie)

ERADICAZIONE E SORVEGLIANZA IN VENETO,REPORT 2007

Dai dati elaborati dal Cen-tro Studi Cni, sulla basedelle informazioni rece-pite dal Miur e dalla Gaz-zetta Ufficiale, i profes-sionisti stranieri che

chiedono di venire in Italia a svolgere la loroprofessione sono in continuo calo: 513 nel2004, 574 nel 2005, 454 nel 2006, 457 nel2007. Le professioni più interessate, sulla base deidati del 2007 sono: Avvocati 75, Ingegneri72, Psicologi 62 ed Architetti 57. Un mercatosostanzialmente fermo se pensiamo ancheche nello stesso anno il 43% erano professio-nisti con cittadinanza italiana: figli di immigratiin Sud America che desiderano tornare in Ita-lia o studenti italiani che vanno a laurearsi al-l’estero e poi tornano a casa evitando in que-sto modo problemi di numero chiuso o altripaletti come l’Esame di Stato. In particolarequesto vale per gli Avvocati che si laureano inSpagna diventando automaticamente Avvo-cati non essendo previsto alcun esame persvolgere la professione. I veterinari sono solo 8, un numero per orainsignificante, anche perché in Italia il nume-ro molto elevato di veterinari probabilmentescoraggia ogni intenzione. Secondo le previ-sioni dell’ANMVI, basate sulle ultime indaginieffettuate e sull’orientamento espresso daglistudenti nei Corsi di Laurea, nei prossimi an-ni ci sarà comunque la possibilità di una im-migrazione di colleghi stranieri che, nono-stante l’elevato numero di disoccupati o sot-toccupati, verrà a coprire settori che rischia-no di restare scoperti, come i macelli e gli al-levamenti.

IL RICONOSCIMENTOPer il riconoscimento del titolo che consente diesercitare in Italia la professione veterinaria è ne-cessario un decreto del Ministero della Salute. Il riconoscimento delle qualifiche professionali

è disciplinato dal decreto legislativo 206/2007di recepimento della direttiva 2005/36/CE. Latrasposizione in Italia della nuova direttiva starivelando alcune problematiche da tempo allostudio del Ministero delle Politiche Comunita-rie: la prestazione temporanea di servizi, l’e-secuzione delle misure compensative e i tem-pi per il completamento della procedura di ri-conoscimento.

UE ED EXTRA UEColoro che hanno conseguito all’estero un ti-tolo professionale dell’area sanitaria ed inten-dono esercitare la professione in Italia, devo-no ottenere dal Ministero della Salute il rico-noscimento del titolo. La procedura di rico-noscimento di un titolo acquisito in un Paesedell'Unione Europea, è differenziata a secon-da se il possessore del titolo è: cittadino del-l'Unione Europea, cittadino non comunita-rio. La procedura di riconoscimento di titoliconseguiti in Paesi non comunitari si applicaanche quando il titolo è stato già riconosciu-to in un altro Paese dell’Unione Europea, purtenendo in considerazione le eventuali inte-grazioni di formazione e di attività professio-nale acquisite.

ANDARE ALL’ESTEROColoro che, in possesso di un titolo italiano,desiderano esercitare la professione sanitariaall’estero, devono rivolgersi direttamente al-l'autorità competente del Paese dove inten-dono lavorare. Qualora fosse richiesto, il Mi-nistero della salute italiano rilascia un "atte-stato di conformità e del good professionalstanding” rilasciato dagli uffici del Ministeroex Salute. Per richiedere tale attestato, i me-dici veterinari devono compilare un docu-mento fornito dal ministero e pubblicato online: il MODELLO G1, oppure devono pre-sentare i documenti indicati nell' ALLEGATOG1 (http://www.ministerosalute.it/professio-niSanitarie) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Direttiva qualifiche Europa 33

Venire in Italia? Al massimo per turismoIl nostro Paese non attrae i veterinari stranieri.È più facile che accada il contrario

Gentili Colleghi, il mio nome è Edmondo Prati e sono stato iscritto all’Ordine diMilano dal 1983 al 2003. Da qualche anno lavoro in Inghilterra. La Società conla quale lavoro possiede circa trenta cliniche in tutto l’UK e sta valutando vete-

rinari non inglesi. Sarei lieto di informare i Colleghi italiani di questa opportunità anchecon il vostro aiuto. Vi ringrazio anticipatamente.

Edmondo Prati MRCVS [[email protected]]

VETS IN UK

★★

★★★★★★

di PAOLO COLUCCIODottorando di ricerca in “Normative deiPaesi della UE relativa al benessere e

protezione animale”

Siamo quasi allo scaderedell’Ordinanza Turco suicani pericolosi e già si stapreparando la successi-va. Il giorno 10 settembre2008, infatti, è stato con-

vocato un tavolo al Ministero del Lavoro, dellaSalute e delle Politiche Sociali sul rapporto uo-mo-cane e tutela animali d’affezione in genere.

Da questo prenderà vita la nuova Ordinanza ri-ferita ai cani “pericolosi” (ennesima di una lun-ga serie). Il prossimo provvedimento sembra,però, essere più adeguato ed equilibrato ri-spetto ai precedenti da quel che ha affermatoil Sottosegretario Martini: “… si individua il pro-prietario come soggetto responsabile. In talsenso punterò molto sulla formazione dei pro-prietari e in questo i veterinari saranno un no-do cruciale”. La “formazione”, di cui sopra, nonsarà affrontata con particolare attenzione nel-l’Ordinanza ma farà parte del DDL sul rappor-to uomo-cane che verrà presto presentato.Nulla cambierà, dice il Sottosegretario, per

quanto riguarda l’assicurazione e il divieto didetenzione di cani “impegnativi” a soggetti conprecedenti penali.Sì al guinzaglio e museruola, quest’ultima,però, andrà collegata alle caratteristiche delcane (peso, conformazione cranio, ecc.) e nonsolo alla razza. Cancellata la lista delle razzepericolose in quanto non corretta dal punto divista etologico con esclusione, tra l’altro, degliincroci.Il Ministero, inoltre, sottolinea lo spostamentodelle responsabilità dal cane al proprietario se-condo il “cambiamento culturale” di questi ulti-mi anni. È proprio a quest’ultimo riguardo che

si è espressa la Corte di Cassazione con sen-tenza del 3/4/2008 in riferimento ad un’ag-gressione di un bambino da parte di un pitbullaffidato ad una signora dal proprio marito, pa-drone del cane.La Corte di Cassazione, riferendosi all’art. 40del C.P.? “Nessuno può essere punito per unfatto preveduto dalla legge come reato, se l’e-vento dannoso o pericoloso, da cui dipende laesistenza del reato, non è conseguenza dellasua azione od omissione. Non impedire un e-vento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire,equivale a cagionarlo.”L’obbligo del controllo del cane incombeva didiritto sul suo proprietario e di fatto su chi peressere la persona dominante rispetto all’ani-male aveva anche di fatto l’obbligo di impedirche la moglie uscisse col cane che non era ingrado di controllare, di verificare comunqueche l’uscita avvenisse con l’adozione delle pre-scritte cautele.Da quanto espresso nella sentenza l’uomonon deve rispondere di responsabilità oggetti-va ma in relazione agli obblighi per cui gli deri-vano dal fatto che lui solo fosse la persona chedisponeva dell’animale e che poteva control-larne le reazioni.Le segnalazioni di cronaca non si fermano no-nostante le Ordinanze continue atte a risolveresuddetti problemi, per cui auspichiamo che lariunione tecnica voluta da Ministero possa por-tare ad una valutazione più concreta del pro-blema e a degli interventi più mirati alla risolu-zione dello stesso senza generare paure dimassa nei confronti di un animale che ci hasempre dato tanto e che il più delle volte è suc-cube dei comportamenti sbagliati del suo“grande amico”, l’UOMO. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200834 Riflessioni Aggressività

Sulla prossima ordinanza “cani pericolosi”

Il Sottosegretario alla Salute FrancescaMartini ha anticipato alle agenzie distampa alcune misure che saranno

contenute nella nuova ordinanza sui canipericolosi. “A gennaio scade la preceden-te ordinanza della Turco - ha detto la Mar-tini - che non mi pare sia stata particolar-mente efficace, visti anche certi casi dicronaca. Proprio in questi giorni ci stiamoconsultando con le associazioni, i veteri-nari e chiunque vorrà dare il suo contribu-to alla discussione. Dopo le consultazioni,sicuramente prima di Natale, emetteremouna nuova ordinanza. Il principio guidasarà certamente quello della responsabi-lità da parte di chi possiede il cane, comeperaltro ribadito da una recente sentenzadella Cassazione”. “Nella nuova ordinan-za - ha precisato il sottosegretario - saràobbligatorio il guinzaglio per tutti i cani,anche quelli considerati più docili. Inoltre,valuteremo nuovi criteri per l'adozionedella museruola in determinati casi legatialla reattività dell'animale”. L'8 settembrescorso lo stesso sottosegretario Martiniaveva anticipato che nella nuova ordinan-za non ci sarà la 'black list' delle razze pe-ricolose (“Non è servita a nulla, è limitatae non indica gli incroci”). “Sono contrariaal fatto che si lascino cani liberi in strada”,aveva detto all'ANSA, precisando che, perquanto riguarda la museruola, si stavapensando a collegarla a determinate ca-ratteristiche dell'animale (grossa taglia,reattività, vigorosità) e non alle razze.“Non è che tutti i cani saranno con guin-zaglio e museruola, ma il guinzaglio ci do-vrà sempre essere, mentre la museruolasarà a seconda dei casi”, aveva aggiunto.

GUINZAGLIO SÌ,MUSERUOLA DIPENDE…

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 Identificazione canina Riflessioni 35

di ANTONINO PARATOREAmministratore del sito

www.anagrafecanina.com

Grazie all’ordinanza del 6agosto 2008 sono statidefiniti alcuni passaggilasciati incompleti dallalegge quadro 281 del ’91sulla prevenzione del

randagismo, e dalle relative leggi regionali,che hanno cercato di adeguare la normativaalle varie esigenze geopolitiche delle singolerealtà.Questa diversità ha prodotto differenti in-terpretazioni della norma e quindi differentisistemi operativi, nel tentativo di alleviare senon di risolvere il problema, come ad esem-pio la reimmissione dei cani nel territorio,dopo l’identificazione, la registrazione all’a-nagrafe canina e la sterilizzazione, soluzio-ne questa che può costituire una follia peralcune realtà ed una panacea per altre, di-mostrando così quanto si sia lontani da u-na soluzione “nazionale”.Nonostante ciò, molti punti di questa ordi-nanza dimostrano come la sinergia tra unlegislatore, attento e sensibile al problema,e coloro che giornalmente affrontano le te-matiche legate al benessere animale ed alrandagismo come Medici Veterinari e Asso-ciazioni Animaliste, può far nascere unanorma razionale ed efficace. Questa ordinanza dà infatti l’imprimatur alcambio di rotta nel modo di considerare edaffrontare le questioni connesse all’integra-zione del cane e del proprietario nella so-cietà, attraverso la valorizzazione del rap-porto uomo-animale, grazie al contributoscientifico e professionale del medico vete-rinario comportamentalista. Un punto fon-damentale di questo cambiamento è rap-presentato dalla responsabilizzazione delproprietario per i comportamenti aggressividel proprio cane, eliminando così il precon-

cetto di una pericolosità insita nella razzeche è, invece, conseguente alla caratteri-stiche fisiche dei soggetti particolarmentedotati, ed alla capacità dei proprietari dicondurre e gestire questi cani. Da questevalutazioni nasce la proposta di istituire u-na sorta di patentino che impegni i proprie-tari a conoscere quanto meno le basi eto-logiche per imparare a convivere equilibra-tamente con un cane, rispettando ruoli ebisogni.Un altro punto importante dell’ordinanza ècostituito dall’Art. 2, che vieta la vendita deicani di età inferiore ai due mesi, per evitarel’insorgenza di quelle patologie comporta-mentali legate al delicato periodo dello svi-luppo, che invece vengono considerate er-roneamente tare caratteriali. Tuttavia sa-rebbe stato opportuno prevedere, non soloil divieto di vendita, ma anche quello di ces-sione a qualsiasi titolo, prima del completa-mento due mesi di vita, per il semplicemotivo che tutti i cuccioli hanno bisognodella figura di riferimento genitoriale per uncorretto sviluppo comportamentale. Un passaggio cardine dell’ordinanza è rap-presentato dalla definizione della filiera delmicrochip, che prevede: l’obbligo per colo-ro che li vendono di essere autorizzati dalMinistero della Salute e di tenerne un regi-stro, oltre all’interoperatività delle varie a-nagrafi; l’obbligo per i medici veterinari diregistrare il cane a seguito dell’identificazio-ne. È stabilito inoltre che l’applicazione delmicrochip costituisce un atto medico e chequindi deve essere applicato solo da unmedico veterinario, sia a garanzia delle cor-rette prassi sanitarie, sia per eliminare quel-la che sino ad adesso è stata un’identifica-zione di babele.Vengono chiamati in causa, con l’Art. 6, an-che i direttori generali delle ASL che devo-no “… provvedere ..omissis.. all’attuazionedella legge 14 agosto 1991, n. 281, del-l’Accordo Stato-Regioni del 6 febbraio2003 e della presente ordinanza”. È eviden-te l’intenzione del legislatore di vedere con-cretizzate queste disposizioni normative,affinché non restino, come tante leggi, i-nattuate.Per questo motivo sarebbe stato opportu-no anche un coinvolgimento degli Asses-sorati regionali dell’Agricoltura e delle Fore-ste e/o degli altri assessorati competentiper la materia Caccia, per far si che, chi vi-gila sulle attività venatorie, controlli che icani dei cacciatori siano regolarmente regi-strati. Data l’alta percentuale di cani dacaccia presente sul territorio, ciò sicura-mente aiuterebbe al buon andamento delprogetto anche perché, proprio per la tipo-logia di “lavoro” che questi animali svolgo-no, sovente capita che vengono smarriti epurtroppo anche rubati. Oltre che per il contenuto, anche per il mo-do come è stata concepita e per le varieprofessionalità coinvolte, possiamo esseresperanzosi sul buon esito del progetto, ciauguriamo solo che il sottosegretario On.Martini prosegua su questa strada, e chevenga monitorata, come deve, la buona ap-plicazione dell’ordinanza del 6 agosto2008, se così sarà, presto si comincerannoa vedere i risultati. ■

Anagrafe: è stataimboccata la strada giusta?

La Presidente della SocietàItaliana Veterinari per Equi-ni, Paola Gulden, ha firmatoil 6 ottobre una comunica-zione a tutti i soci sugli svi-luppi epidemiologici della

West Nile Disease. Ricordando che “uominied equidi sono ospiti occasionali e a fondocieco, cioè non esiste la possibilità di conta-gio intraspecie ed interspecie”, la comunica-

zione sottolinea "l'importanza del ruolo deiveterinari ippiatri liberi professionisti nella ca-tena di sorveglianza epidemiologica dellemalattie infettive e si desidera richiamare l'at-tenzione sull'importanza della segnalazionedi ogni caso sospetto". La nota ai veterinari ippiatri riporta le indica-zioni fornite dal CESME di Teramo per l'indi-viduazione dei casi sospetti e per la loro se-gnalazione.

SINTOMATOLOGIALa sintomatologia clinica è di tipo neurolo-gico, i cavalli colpiti in genere possono mo-strare:- atassia- movimenti di maneggio- debolezza degli arti posteriori- incapacità a mantenere la stazione- paralisi/paresi degli arti- tremori

- deficit propiocettivi- cecità- ptosi del labbro inferiore, paralisi dei mu-

scoli facciali- digrignamento dei denti

I COMPITI DEL VETERINARIO In caso di sospetto il veterinario curante libe-ro professionista deve: a) comunicare immediatamente all’AziendaUSL competente il caso riscontrato b) prelevare comunque due campioni di san-gue usando due provette: - provetta senza anticoagulante per l’esa-

me sierologico - provetta con EDTA per i test virologici c) provvedere direttamente alla consegna delcampione all'IZS competente per territorio ri-portando sulla richiesta la corretta identifica-zione dell’animale e dell’azienda in cui l’ani-male è detenuto, utilizzando le schede previ-ste dal Decreto 29 Novembre 2007 del Mini-stero della Salute. I campioni sono inviati immediatamente alCESME per l’effettuazione dei test diagno-stici. In caso di positività i referenti diagnostici so-no inviati al richiedente, al servizio veterinariodella Regione di competenza e alla DirezioneGenerale della Sanità Animale e del FarmacoVeterinario. In caso di morte improvvisa degli equini il ve-terinario curante libero professionista dovràinformare le autorità competenti che provve-deranno ad effettuare la necroscopia e i pre-lievi del caso. Per l’isolamento del virus dellaWest Nile gli organi di elezione sono il midol-lo allungato, il midollo spinale ed il liquido ce-falo-rachidiano.

COME INVIARE I CAMPIONI Occorre attenersi alle disposizioni contenutenel Piano di sorveglianza della WND (decretodel Ministero della Salute 29 novembre 2007,GURI del 12.2.2008 L 36) e nella circolare delMinistero della Salute n. 3 del 8.5.2003, di-sponibile al seguente indirizzo http://www.izs.it/images/stories/ministe-ro%20del la%20sa lute%20-20c i rco la-re%208%20magg.pdf

La SIVE trasmetterà inoltre a tutti i suoi iscrit-ti il materiale didattico messo a disposizionedurante l'incontro con i veterinari liberi pro-fessionisti della regione Emilia Romagna or-ganizzato dal Servizio Veterinario e Igiene de-gli Alimenti della Regione Emilia-Romagna,presso l'Istituto Zooprofilattico di Bologna,svoltosi a Bologna il primo di ottobre. La SI-VE ringrazia il Prof. Gandini dell’università diBologna, la dott.ssa Loli Piccolomini dellaRegione Emilia Romagna e il dott. Tamba delCEREV. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200836 Dalle Associazioni WND

West Nile, SIVE segnalareogni caso sospetto

Sul numero di ottobre del-l’AIVEMP Newsletter inspedizione a tutti i sociin questi giorni, il Presi-dente dell’Associazione- Bartolomeo Griglio,

(nella foto) tocca nell’editoriale un’impor-tante argomento di grande attualità balzatoalla ribalta delle cronache nazionali in que-st’ultimo periodo.

LA VICENDA“Nei mesi scorsi i controlli dei medici ve-terinari delle ASL - scrive Griglio - sonostati messi pesantemente sotto accusadagli organi di stampa a seguito di un in-dagine della Guardia di Finanza che avreb-be evidenziato una carenza di vigilanzapresso alcune ditte dove si rilavoravanoformaggi avariati”. È un articolo/inchiesta di un quotidianonazionale a sollevare il problema util iz-zando notizie provenienti dalle indaginipreliminari di un procedimento giudiziarioin corso. Il giornalista ripercorre le vicen-de di un’azienda, la Traderl, accusata diritirare dal mercato formaggi alterati perpoi trattarli e reinserirli nel circuito com-merciale. “Quello che non è evidente nel-l’articolo - sottolinea Griglio - è che, cosìcome le sue aziende satelliti, la Traderl hachiuso nel 2007 e che da oltre due annitutti i prodotti coinvolti nella inchiesta,pari a 223 tonnellate, risultano esserestati distrutti. I l momento è favorevole el’allarme viene ripreso e diffuso da altrigiornali e dal web.

I PRIMI CHIARIMENTI Il Ministero del Welfare, chiamato in causaanche da interpellanze parlamentari, per iltramite della competente Direzione Gene-rale della Sicurezza degli alimenti e dellanutrizione cerca di fare chiarezza richie-dendo informazioni alla Procura di Cremo-na allo scopo di procedere all’eventuale ri-tiro dal commercio dei prodotti e di assol-vere all’obbligo comunitario di attivazionedel Sistema di allerta rapido così comeprevede il Regolamento Ue 178/2002. Mainvano. “Al riguardo - afferma la nota delSottosegretario On. Francesca Martini - il

4 agosto la Procura ha comunicato di nonpoter essere nelle condizioni di fornirequanto richiesto poiché la fase delle inda-gini preliminari non era ancora conclusa epertanto qualsiasi informazione sull’inda-gine era sottoposta al vincolo del segretoistruttorio”. Tuttavia, fa notare la Martini, “si ha motivo

di ritenere che, se la stessa Procura aves-se ravvisato un rischio per la salute pub-blica, avrebbe tempestivamente attivato leprocedure del sistema di allerta, attraver-so gli Uffici competenti del Ministero delLavoro, Salute e politiche sociali, qualepunto di contatto comunitario”.La rilevanza mediatica intanto cresce ed

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 2008 AIVEMP Newsletter Dalle Associazioni 37

I controlli ufficiali sulla sicurezzaalimentare, il ruolo dei media e lafiducia dei consumatori

arriva a coinvolgere anche il livello europeocon alcuni Paesi che ne approfittano perboicottare alcuni nostri prodotti caseari.

NUOVI SVILUPPI Intanto a settembre sempre “via giornali” icittadini, e tra loro anche la AUSL di Pia-cenza, vengono a saper di nuovi sviluppi

dell’indagine della Procura di Cremona edella Guardia di Finanza con il riscontro diformaggi avariati riciclati presso un’altraimpresa questa volta del piacentino.

IL COMUNICATO DELL’AUSL La AUSL, citata per una presunta carenzadi controlli da parte del servizio veterina-rio, emette prontamente un comunicatostampa dichiarando di non aver ricevutoalcuna informativa ufficiale su problemi sa-nitari, che il veterinario citato dai giornalidal 2007 non ha più svolto attività pressolo stabilimento e che l’attività di vigilanzaè regolarmente svolta dai servizi veterinaridell’Azienda USL, in collaborazione conaltri Istituti senza che si siano rilevate par-ticolari anomalie. L’Azienda USL ha invece

avuto notizia del sequestro dei timbri dicompetenza veterinaria da parte dellaGuardia di Finanza e, al riguardo, ha atti-vato le procedure disciplinari secondoquanto previsto dalla normativa vigente.

CONCLUSIONI“Da cosa derivino - continua il PresidenteAIVEMP - i rischi per la sicurezza dei con-sumatori a tutt’oggi non è dato a sapersi.Quello che è certo è che occorrerà farchiarezza su un’attività, quella del ritiro deiprodotti invenduti, i cosiddetti “resi”, svol-ta dalla gran parte delle imprese non solodel settore lattiero caseario ma anche dialtri settori di produzione di alimenti di ori-gine animale, oggi di fatto consentita da u-na circolare del Ministero della Salute. Il

ritiro dei resi comporta infatti l’arrivo pres-so lo stabilimento di produzione non solodi alimenti scartati per motivi commerciali(data di scadenza imminente, ecc…), chein qualche modo possono essere re-im-piegati per prodotti alimentari di valore in-feriore, ma anche di una certa percentualedi prodotti alterati che l’impresa, in auto-controllo sotto la propria responsabilità, èchiamata a gestire e a classificare comesottoprodotti di categoria 1, 2 o 3.Su tali attività il controllo ufficiale può e de-ve focalizzare la propria attenzione ma nonè certamente in grado, di fronte a gestionidelinquenziali, di presidiare lo stabilimento24 ore su 24. Mentre gli iter processuali e disciplinari fa-ranno il loro corso chiarendo se effettiva-

mente vi siano responsabilità dei colleghinelle attività fraudolente messe in atto dal-le imprese, non ci si può comunque esi-mere dall’osservare come, nel nostro Pae-se, sia possibile creare un allarme tra iconsumatori e mettere sotto accusa il si-stema dei controlli veterinari, partendo dauna situazione che appare, nel caso de-scritto, sotto controllo.Colpisce in particolare - conclude Griglio -la non consapevolezza o l’indifferenza daparte di chi fornisce le notizie e di chi le di-vulga nel valutare i danni che queste sonoin grado di provocare sul comparto pro-duttivo, sull’immagine dei prodotti alimen-tari italiani anche all’estero, sulla credibi-lità del sistema dei controlli e sulla fiduciadei cittadini/consumatori”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200838 Dalle Associazioni AIVEMP Newsletter

Nata nel 2004, l’AIVEMP Newsletterè la rivista ufficiale dell’Associa-zione. Diretta da Bartolomeo Gri-

glio, con una periodicità trimestrale, la ri-vista è concepita per fornire al MedicoVeterinario informazioni riguardanti ilsettore della Medicina Pubblica. La new-sletter viene inviata gratuitamente a tuttii soci AIVEMP in regola con la quota as-sociativa. La rivista viene pubblicata an-che in rete in versione integrale in forma-to Adobe PDF. Per iscriversi all’AIVEMP:Tel. 0372/40.35.41 E-mail: [email protected] - Web: www.aivemp.it

AIVEMP NEWSLETTER

Istruzione, Formazione e Lavoro

PRINCIPALI ZOONOSI DEGLIANIMALI ESOTICI E DA

COMPAGNIA

Cremona, 3-5 Dicembre 2008

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Eventi Veterinari

organizzazione e direzione scientifica

Il numero 30 di Professione Veterinaria hariportato alcuni stralci anonimi dal blog atti-vato dal Messaggero on line sul caso Ca-tanzaro. Un giovane che ci segue, e ne sia-mo molto lieti, si è riconosciuto e ci ha scrit-to. Lo ringraziamo. Ai brani ripresi sul nume-ro 30, sono seguite alcune riflessioni sul nu-mero 31, firmate da Antonio Manfredi, in cuisi analizzavano gli interventi degli studentiorientati, comprensibilmente, ad ammetterele difficili condizioni in cui versa l’Ateneo, maciò nonostante determinati a salvare il sal-vabile. Come dire: che colpa abbiamo noi?Ebbene, sia chiaro che siamo dalla parte deigiovani studenti di Catanzaro e non è con-tro il loro futuro che combattiamo. Ma con-tro un certo sistema universitario che cisembra troppo comodo “perdonare” dopoche ha ingannato tutti noi. E soprattutto isuoi studenti. Il buon senso è capovolto: inquale altro Paese al mondo accade che glistudenti siano al servizio della loro facoltà enon il contrario?

Carlo Scotti

Ho scritto io nel blog suCatanzaroEgregio direttore responsabile,da settimane leggo e rileggo il suo articolo“Catanzaro ed il resto del mondo” cercandodi interpretare le sue riflessioni sul mio inter-vento nel blog del messaggero in base al-l’aureo principio secondo cui “la critica è u-tile”. Non ci sono riuscito. Per quanto misforzi di inquadrarmi nel ruolo da lei edifica-to sulle mie tesi non trovo congruenza tra lamia posizione ed il suo modo di vederla. Ri-tengo che lei non abbia inserito le mie affer-mazioni nel giusto contesto, ma le abbiatrasposte nel suo articolo a sostegno dellasua (non biasimabile) tesi. Se tutto quelloche è riuscito ad estrapolare dalla lettura delmio intervento è che io pensi che basti sol-tanto avere un magico pezzo di carta in ma-no (a prescindere dal grado di formazioneacquisito nella mia facoltà) per poter gioca-re a fare il medico veterinario, sono portatoa ritenere, dopo aver letto il suo intervento,che lei pensa che basti avere un settimana-le ed una penna in mano per poter fare ilgiornalista e scrivere articoli.Mi perdoni se le posso sembrare irritato odarrogante, ma ciò che mi ha sorpreso è cheio ritengo di aver preso una posizione mol-to critica e riformista sulla mia facoltà, esat-tamente come la sua, ed invece ritrovo uncollage di mie frasi che danno a vedere ilcontrario.Se non me la sono presa più di tanto è per-ché riconosco serenamente che al giornod’oggi, nell’era della comunicazione, comu-nicare sia difficile ed equivoco: la comples-sità del nostro linguaggio rende spesso po-liedrica la sostanza di un messaggio che siritiene invece univoco, sarebbe stato tuttomolto più facile con una coda lunga ed unpaio d’orecchie mobili. Voglio dire, dovevuole andare a parare?La pura sostanza di quel mio intervento èproprio la presa di coscienza dei risultati edelle risorse utili a farmi affrontare il futuro,nonostante i Crimini passati e le attuali ca-renze della mia facoltà. Recentemente ho a-vuto modo di misurarmi col mondo e di af-frontarlo con le conoscenze acquisite, di mi-surarmi con altre persone di altre facoltà, edevo confessarle di esserne uscito più se-reno e soddisfatto di quanto pensassi. Sa-rei un perfetto idiota se avessi preso atto

“delle carenze del Corso, tali da inficiare pe-santemente la preparazione ed il valore del-la Laurea […] “, e ciononostante avessi de-ciso di restarvi giusto perché “ora si può re-stare tranquillamente a casa”, perché tanto“la cosa importante è avere il pezzo di cartacon "valore legale” … Che poi da un puntodi vista professionale si sappia poco o nien-te non conta”. Mi crede così masochista?Crede davvero che io abbia una così bassaconsiderazione ed un così basso rispettodella mia passione? Quante settimane leipensa che io sopravviverei dopo la laureasenza un minimo di formazione professio-nale? È una considerazione molto bassache nessuno dovrebbe avere di nessuno emi spiace averle dato quest’impressione.Sono nato e cresciuto nella terra degli uo-

mini che mollano, degli uomini che non lot-tano per avere ciò che vogliono (se non isoldi), degli uomini che non credono neipropri sogni e per questo si lasciano passi-vamente plagiare da chi crede nei propriguadagni.Io non ci voglio stare: a prescindere dallapessima situazione passata, dall’illegalitàdell’apertura di veterinaria a Catanzaro, dalbaronaggio della casta universitaria, qual-cosa adesso ha iniziato a funzionare, in mee nella mia facoltà, e tanto mi basta per faredella perpetuazione della Facoltà di Medici-na Veterinaria dell’università “Magna Grae-cia” di Catanzaro il mio cavallo di battaglia,e non il mio letto di allori.Umilmente.

Paolo Margaira

laPROFESSIONE VETERINARIA 36| 2008 Lettere al Direttore 39@

Si attende la pandemia. Probabilmentenon sarà da influenza aviaria perché nonsi trasmette per via aerea. Ma se muta il

virus…Ferruccio Fazio,

Sottosegretario alla Salute

Venerdì 7 e sabato 8 no-vembre la FederazioneNazionale Ordini Veteri-nari Italiani terrà il suoConsiglio Nazionale. Co-me attività integrante

dell’adunanza dei Presidenti degli Ordiniprovinciali, la FNOVI ha previsto la parteci-pazione ad iniziative di aggiornamento e losvolgimento di “tavole rotonde” in occasio-ne delle quali saranno approfonditi argo-menti ritenuti di rilievo per l’ambito profes-sionale veterinario.

BENESSERE ANIMALENella giornata di venerdì 7 novembre si terràuna Conferenza Nazionale sul benessere a-nimale. Il simposio, organizzato dal Ministero del La-voro, della Salute e delle Politiche Sociali, incollaborazione con la Federazione e unita-mente ai Centri di Referenza Nazionale per ilBenessere degli Animali e per la Formazionein Sanità Pubblica Veterinaria, avrà luogo

presso l’Auditorium della nuova sede mini-steriale sita in Roma (zona EUR), in Via Gior-gio Ribotta n. 5.

CERTIFICAZIONI ECOMUNICAZIONE

Nella giornata di sabato 8 novembre si svol-gerà nella mattinata un simposio sul ruolodelle certificazioni accreditate mentre nel po-meriggio, alle ore 14.30 avrà inizio un conve-gno dal titolo “Comunicare la professione ve-terinaria”. I lavori della seconda giornata si svolgerannopresso la Sala Congressi del Centro SportivoRAI sito in Roma (zona Nord), al Viale Tor diQuinto n. 64.

SESSIONI PARALLELESono inoltre previste due sessioni di lavorodestinate al personale amministrativo degliOrdini e della Federazione e precisamente:Venerdì 7 novembre - dalle ore 15 alle ore 17- Sessione parallela per il personale ammini-strativo - Manuale per l’utilizzo del foglio ex-

cel per la gestione finanziaria degli Ordini.Sabato 8 novembre - dalle ore 10 alle ore 12- Sessione parallela per il personale ammini-strativo - Due anni di anagrafe informatica:verifica e problematiche.Per informazioni: FNOVI - Tel. 06.4744332 E-mail: [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200840 Agenda 7-8 novembre 2008

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

GLAUCOMA, UVEA, LENTE, ANIMALIESOTICI E FARMACOLOGIA

Cremona, 3/5 Dicembre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO,

Dott. Ric. Oft Vet, Roma

RELATORIAlberto Crotti, Med Vet, GenovaNunzio D’Anna, Med Vet, Roma

Cristina Giordano, Med Vet, TorinoAdolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO, Dott. Ric. Oft Vet,

RomaRosangela Odore, Med Vet, Cuneo

Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO, Torino

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATADEL MUSCOLOSCHELETRICO

Cremona, 11/13 Dicembre 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

RELATORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano

Terme (PT)Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl ECVDI,

BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Reggio Emilia

Aldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVS, CremonaMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet, Bologna

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

MEDICINA D’URGENZACremona, 15/19 Dicembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDaniel L. Chan, DVM, Dipl ACVECC, Dipl ACVN, MRCVS,

Londra (UK)

RESPONSABILE LOCALEFabio Viganò, Med Vet, Milano

RELATORIMarco Bertoli, Med Vet, RomaPaolo Gaglio, Med Vet, Roma

Fabio Viganò, Med Vet, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20%

Non soci: € 900,00 + IVA 20%

Consiglio Nazionale FNOVI, ecco il programma dei lavori

http://www.anmvi.it/vetexchange/VET-EXCHANGE è il servizio in rete dell'ANMVI rivolto ai medici veterinari in-teressati alla compravendita di attrezzature professionali. Il sistema prevedel'utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato via browser dagli uten-

ti che intendono offrire un prodotto. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni; alla scaden-za di questo periodo vengono rimosse automaticamente. Questo servizio telematico ha unica-mente lo scopo di consentire un più facile contatto tra soggetti interessati alla compravendita diattrezzature professionali veterinarie. Per inserire la propria offerta o richiesta è necessaria la re-gistrazione al servizio tramite un modulo on-line.

http://www.anmvi.it/vetjob/VET-JOB è il mercato italiano del lavoro veterinario. Questo servizio telemati-co prevede l'utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato via brow-ser dai medici veterinari che cercano oppure offrono proposte di lavoro. Es-

so ha unicamente lo scopo di consentire un più facile contatto tra medici veterinari che offrono osono alla ricerca di lavoro. Per inserire la propria offerta o richiesta di lavoro è richiesta la regi-strazione al servizio. Al termine della registrazione il sistema fornirà all'utente un codice che, in-sieme alla password, consentirà di accedere all'area riservata per modificare/integrare/rimuove-re le proprie inserzioni e la scheda dati personale. Le inserzioni permangono in rete per 90 giorni;alla scadenza di questo periodo vengono rimosse automaticamente.

La Fondazione ONAOSIinforma che nel 2009 sisvolgeranno il ProgrammaStart (XV edizione) e il Ma-ster di I livello in economiae management aziendale

(IV edizione). Tutto il materiale informativo e irelativi bandi sono pubblicati sul sito www.o-naosi.it (area studenti).

STARTL’obiettivo delProgramma Startè quello di rila-sciare un titolo ri-conosciuto espendibile sul ter-ritorio nazionale,ed offrire ai parte-cipanti gli stru-menti per accre-scere le compe-

tenze richieste dal mondo del lavoro al fine diricoprire ruoli tecnico professionali in aziendao sviluppare autonomamente un’attività im-prenditoriale. I partecipanti dovranno avere,alla data di scadenza del bando prevista peril 15/11/2008, almeno un titolo di studio discuola media superiore ed un’età inferiore ai30 anni. Possono partecipare alla XV Edizione delProgramma Start solo coloro che negli annipassanti non hanno frequentato un altro cor-so organizzato dalla Scuola di Formazione.Nella XV edizione del Programma Start sonodisponibili 20 posti per coloro che possonobeneficiare delle prestazioni assistenziali del-la Fondazione ONAOSI (ai sensi dell’art. 6dello statuto della Fondazione) e 10 posti ri-servati a coloro che possono beneficiare apagamento dei servizi resi dalla Fondazioni(purché figli di sanitari contribuenti in regolacon la contribuzione Onaosi per gli anni pas-sati e che, a pena di esclusione dal corso,versino la quota relativa all’anno 2009). Per ipartecipanti a pagamento il costo per la fre-quenza del corso (omnicomprensivo di lezio-ni d’aula, voucher per gli esami di informati-va, materiale didattico, e tutto quanto neces-sario al conseguimento del titolo) è pari ad €2.500,00 che dovrà essere versato primadell’inizio delle lezioni. Per tutti i ragazzi assi-stiti, oltre alla frequenza gratuita del corso èprevista l’ospitalità ed il vitto presso le strut-ture perugine dell’Ente; ad ogni corsista as-sistito verrà inoltre riconosciuto un contributoomnicomprensivo di € 1.000,00 non cumu-labile con gli altri contributi che la Fondazio-ne riconosce per l’anno 2008/2009. Analo-gamente, anche per i ragazzi figli di sanitaricontribuenti è possibile alloggiare presso lestrutture dell’Ente, previa verifica di disponi-bilità di posti, ad un costo analogo a quelloriservato agli universitari paganti, proporzio-nato al periodo di durata del corso. È in par-tenza la IV edizione del Master di I° livello in“Economia e Management Aziendale” orga-nizzato dalla Fondazione ONAOSI con la Fa-coltà di Economia dell’Università degli Studidi Perugia.

MASTERIl master si rivolge a giovani che alla data discadenza del bando, prevista per il 15 no-vembre 2008 non abbiano compiuto 30 anni

e che siano in possesso di laurea triennale odiplomi di laurea di ordine superiore. Nel ma-ster sono disponibili 30 posti di cui: 20 riser-vati ai giovani che godono delle prestazioniassistenziali della Fondazione ONAOSI; 5 ri-servati ai figli dei sanitari contribuenti in rego-la con la contribuzione e 5 destinati a giova-ni che non rientrano tra i beneficiari delle pre-stazioni della Fondazione. La domanda di

partecipazione alle selezioni scade il15/11/2008. Nel mese di Dicembre sonopreviste le selezioni dei candidati. Da gen-naio a maggio 2009 è prevista la parte d’au-la con 520 ore di didattica frontale presso laScuola di Formazione della Fondazione O-NAOSI a Perugia. Da giugno in poi è previstolo stage aziendale della durata minima di 340ore. Ulteriori e più dettagliate informazioni

sulla didattica esull’organizzazio-ne del corso sipossono reperirenella brochure didettaglio o con-tattando i se-guenti recapiti

Fondazione ONAOSIScuola di FormazioneVia Ruggero D’Andreotto, 18Tel 075/5869245; 075/5869511Fax 075/[email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 36| 2008 ONAOSI Agenda 41

Programma Start e Master in economia e management I bandi pubblicati dalla Fondazione ONAOSI scadono il 15 novembre

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia,Paolo Bossi,

Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampadel Tribunale di Vigevano,n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

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Stampa

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Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a cura diCentro Produzione Mailings Scarl -

Cusago (MI)

Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

vengono esplicitamente indicatecome tali.

Chiuso in stampa il 13 ottobre 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 36 | 200842 Calendario attività Dal 28 ottobre al 23 novembre

28 - 31 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: I PARTE - I FONDAMENTI DELL’ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, Ultimi posti disponibili 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372

403508 - E-mail: [email protected]

3 - 4 NOVCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - BASI DI CHIRURGIA EPATICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372

403508 - E-mail: [email protected]

3 - 5 NOVCORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Abitart Hotel, Roma - Via Pellegrino Mat-

teucci, 10/20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

6 - 8 NOVCORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 - 8 NOVCORSO SCIVAC CORSO DI APPROFONDIMENTO - PROBLEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI IN DERMATOLOGIA DEL Attenzione: Evento annullato. CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 NOVSEMINARIO SIVE SEMINARIO “PARASSITOSI DA ELMINTI GASTROINTESTINALI DEGLI EQUIDI: ATTUALITÀ E NUOVE PRO-

SPETTIVE” - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

8 - 9 NOVINCONTRO SIOVET ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA GERIATRICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO SIMEF SIMPOSIO SULLE PRINCIPALI MALATTIE GENETICHE DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LAZIO “MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO E DEL FURETTO: PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE, PROTO-

COLLI VACCINALI E CASI CLINICI CHIRURGICI” - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: E-lisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO SICIV L’ESAME DEI VERSAMENTI CAVITARI: CITOLOGIA E NON SOLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN PIEMONTE - EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - ECM: Richiesto COLLABORAZIONE CON SOVEP Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372

403506 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Hotel Dora - Pozzilli (IS) - S.S. 85 VENAFRANA KM 24.600 - - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 14 NOVITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC ANIMALI ESOTICI: VI PARTE - MEDICINA E E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SI-VAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 NOVSEMINARIO NAZIONALE SIVAE ENDOSCOPIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 NOVINCONTRO SIGEDV L’ESOFAGO E I SUOI MISTERI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamen-

to - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

15 NOVSEMINARIO SCIVAC AMBIENTE, STRESS, ALIMENTAZIONE: COME E QUANTO INFLUENZANO LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL

CANE GIGANTE E DEL GATTO - GenovaFiera - Palazzo del Lavoro, Genova - Piazzale Kennedy, 1 - ECM: Richie-sto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO GRUPPO FR GATTI: ANCHE LORO HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA … TALORA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIRVAC SCELTE ANESTESIOLOGICHE IN CORSO DI CESAREO, OVAIOISTERECTOMIA E NEL PAZIENTE PEDIA-

TRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIARMUV ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI AL-

TERNATIVE TERAPEUTICHE - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Bor-ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE L’OCCHIO DOLENTE - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 21 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 - 21 NOVCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON REGIONE MALATTIE DEGLI ANIMALI, ZOONOSI, IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE. IL DATO EPIDEMIOLOGICO: LOMBARDIA SFIDA, STRUMENTO, ETICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVINCONTRO SINVET / SOVI NEUROFTALMOLOGIA CLINICA: OCULISTA E NEUROLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, IN COLLABORAZIONE CON SOVI Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.

Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP MALATTIE INFETTIVE DEL CANE: UN APPROCCIO MODERNO A DIAGNOSI, TERAPIA E PROFILASSI - Ho-

tel Salera, Asti - Via Monsignor Marello, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

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nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]