professione veterinaria, anno 2008, nr 23

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 23, dal 16 al 23 giugno 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 23 2 EX MINSAL Il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio vuole ridurre il numero di comitati e commissioni dell'ex ministero della Salute, “lievitato enormemente negli corso degli ultimi anni”. "Cinquanta commissioni che afferiscono all'ex mini- stero della Salute - ha detto - sono trop- pe”. Il taglio potrebbe arrivare con una legge delega. E sempre Fazio ha an- nunciato che "la sezione Salute del mi- nistero del Welfare aprirà per la prima volta una sede a Bruxelles". Sarà un "punto di contatto e di snodo con l'Eu- ropa". ECM Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha annunciato un nuovo piano per l'E- ducazione medica continua (Ecm). Il piano è quasi pronto e sarà presentato presto. L’ultimo riordino è frutto dell’Ac- cordo 1 agosto 2007, mai pienamente attuato malgrado la fase sperimentale sia stata dichiarata chiusa il 31 dicem- bre dell’anno scorso. INTRAMOENIA La scadenza al 1 gennaio 2009 per rea- lizzare in tutte le Asl gli spazi per eserci- tare la libera professione intramoenia non potrà essere rispettata. È scettico il Ministro del Welfare che dice: “invoco un sano pragmatismo”. Il termine del periodo transitorio, secondo Sacconi è troppo vicino e le Asl non hanno ancora realizzato gli spazi dove i cittadini pos- sono farsi curare utilizzando l'attività li- bero professionale dei medici pubblici. Le soluzioni sono tre, ha detto: “all'ita- liana, con una proroga; con il ritorno al regime precedente; con un sistema fles- sibile”. F ARMACI L’Alto Commissario per la lotta alla con- traffazione ha siglato un Protocollo d'In- tesa con Federchimica-AISA (Associa- zione Nazionale delle Imprese della Sa- lute Animale), per migliorare la sorve- glianza sul fenomeno della contraffazio- ne che danneggia fortemente le impre- se e che può esporre i consumatori a gravi rischi per la salute. MNC Con la pubblicazione sulla GU n. 25 del 11-6-2008, la Consulta ha chiuso la questione di legittimità costituzionale della legge regionale con cui la Toscana ha disciplinato le modalità di esercizio delle medicine complementari da parte dei medici e odontoiatri, dei medici ve- terinari e dei farmacisti. Il Governo ave- va inizialmente presentato ricorso, ma poi, sanati dalla Regione gli aspetti di le- gislazione concorrente, vi ha rinunciato. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line tivi di salute umana ed animale". L'adesione a Federazione Medici UIL FPL SIVA è libera e aperta ai medici veterinari che ritengono di sostenere il progetto Leavet. “Esprimo soddisfazione per un progetto che finalmente è andato in porto dichiara Armando Ma- succi, Segretario nazionale Uil F- pl, e che ora presenteremo alle competenti autorità di Governo”. “Siamo persuasi - ha concluso il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - che il risana- mento della spesa sa- nitaria passi per la si- nergia fra pubblico- privato, laddove il pri- vato di qualità mette al servizio della sanità pubblica veterinaria le strutture professio- nali esistenti, senza che il SSN di- sperda fondi per realizzarne di nuove”. Il progetto Leavet - presentato anche in forma di proposta di legge dall'On. Gianni Mancuso - mira alla realizzazione di una me- dicina veterinaria di base, per la riduzione del randagismo e dei costi da esso derivanti e con fun- zioni di prevenzione anche a fa- vore delle categorie socialmente deboli. QUESTA FRASE LA DICEVA IL MEDICO ALLA PAZIENTE IN UNA VI- GNETTA DI MASSIMO BUCCHI DAL TITOLO "LA SANITÀ MIGLIORA" pubblicata alcuni mesi fa. Molto bella e significativa di come la sanità pubblica, per i nostri politici, debba darsi una nuova immagine ma, alla fine, senza cambia- re la sostanza. Lo scandalo esploso in questi giorni a Milano in una clinica priva- ta, ma con segnali anche in altre città, dove si facevano interventi del tutto inutili, se non addirittura crudeli ed omicidi, solo per avere finanziamenti regionali, offre, purtropppo, un'immagine veramente pessima del nostro sistema sanitario. Non ci sembra neppure che i primi segnali, da parte del nuovo Governo, possano es- sere rassicuranti, soprattutto per il settore veterinario. Non ha alcun senso far di- ventare la Sanità, che è il settore di maggior spesa dello Stato, ma anche quello dove i problemi sono più eclatanti e di difficile soluzione, una parte del Ministero del Welfare all'interno del quale è stato messo di tutto. Se la Veterinaria aveva poco peso prima ora finirà in qualche meandro ministeriale e fra le deleghe ai sottosegretari è già sostanzialmente defilata. Non bastasse questo, il Ministro Giulio Tremonti sembra voler continuare l'opera di liberalizzazione delle profes- sioni avviata da Bersani, il Ministro alla Giustizia, Angelino Alfano, vuole riprende- re la riforma delle professioni su linee rigide e senza tener conto delle richieste del CUP e Maria Stella Gelmini, Ministro all'Università, appare sensibile alle ri- chieste di eliminare gli esami di accesso ad alcuni Corsi di Laurea togliendo il nu- mero chiuso o programmato. Sarebbe meglio rifarla la radiografia. LA SUA RADIOGRAFIA È PESSIMA, MA LA POSSIAMO RITOCCARE La previdenza guarda al futuro Il nostro Ente festeggia i 50 anni dalla sua istituzione mettendo a confronto le strategie di sviluppo professionale A PAGINA 4 BPV: LA QUALITÀ È UNA CONQUISTA A PAGINA 8 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 20 A PAGINA 24 UN PASSAPORTO PER TUTTA LA VITA DELL’EQUIDE ANMVI ABRUZZO: “UN CANE PER TUTTI” ACCESSO NEL MIRINO DELL’ANTITRUST IL TECNICO AUSILIARIO VETERINARIO ENPAV BREVI INTESA ANMVI FEDERAZIONE MEDICI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Dal SIVA al Protocollo d'inte- sa tra Federazione Medici UIL FPL e ANMVI. Siglato a Ro- ma l'8 maggio scorso e formaliz- zato nei giorni scorsi, il Protocollo sancisce l'impegno delle parti ad un'azione collaborativa e sinergi- ca e all'intrapresa di azioni comu- ni. Primario scopo dell'intesa rag- giunta è la realizzazione del pro- getto LEAVET. Il Sindacato Italiano Ve- terinari Ambulatoriali SI- VA, per la creazione della medicina veterina- ria di base, è formal- mente confluito in Fe- derazione Medici UILF- PL, la quale si impegna a favorire lo sviluppo dei progetti ANMVI, per il tramite di azioni comuni e della ar- ticolazione strutturale propria di Federazione Medici, al cui coordi- namento partecipano rappresen- tanti di ANMVI. Il Protocollo, "nella diversità di ruoli svolti da ciascuna organizza- zione", si richiama alle finalità sta- tutarie dell'ANMVI per il migliora- mento della professione veterina- ria ed ai fini statutari di Federazio- ne Medici, includendo lo sviluppo di una interrelazione professionale e culturale con il mondo medico, al fine di perseguire comuni obiet- la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 23, dal 16 al 23 giugno 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2233 22

EX MINSALIl sottosegretario al Welfare FerruccioFazio vuole ridurre il numero di comitatie commissioni dell'ex ministero dellaSalute, “lievitato enormemente neglicorso degli ultimi anni”. "Cinquantacommissioni che afferiscono all'ex mini-stero della Salute - ha detto - sono trop-pe”. Il taglio potrebbe arrivare con unalegge delega. E sempre Fazio ha an-nunciato che "la sezione Salute del mi-nistero del Welfare aprirà per la primavolta una sede a Bruxelles". Sarà un"punto di contatto e di snodo con l'Eu-ropa".

ECMIl ministro del Welfare Maurizio Sacconiha annunciato un nuovo piano per l'E-ducazione medica continua (Ecm). Ilpiano è quasi pronto e sarà presentatopresto. L’ultimo riordino è frutto dell’Ac-cordo 1 agosto 2007, mai pienamenteattuato malgrado la fase sperimentalesia stata dichiarata chiusa il 31 dicem-bre dell’anno scorso.

INTRAMOENIALa scadenza al 1 gennaio 2009 per rea-lizzare in tutte le Asl gli spazi per eserci-tare la libera professione intramoenianon potrà essere rispettata. È scettico ilMinistro del Welfare che dice: “invocoun sano pragmatismo”. Il termine delperiodo transitorio, secondo Sacconi ètroppo vicino e le Asl non hanno ancorarealizzato gli spazi dove i cittadini pos-sono farsi curare utilizzando l'attività li-bero professionale dei medici pubblici.Le soluzioni sono tre, ha detto: “all'ita-liana, con una proroga; con il ritorno alregime precedente; con un sistema fles-sibile”.

FARMACIL’Alto Commissario per la lotta alla con-traffazione ha siglato un Protocollo d'In-tesa con Federchimica-AISA (Associa-zione Nazionale delle Imprese della Sa-lute Animale), per migliorare la sorve-glianza sul fenomeno della contraffazio-ne che danneggia fortemente le impre-se e che può esporre i consumatori agravi rischi per la salute.

MNCCon la pubblicazione sulla GU n. 25 del11-6-2008, la Consulta ha chiuso laquestione di legittimità costituzionaledella legge regionale con cui la Toscanaha disciplinato le modalità di eserciziodelle medicine complementari da partedei medici e odontoiatri, dei medici ve-terinari e dei farmacisti. Il Governo ave-va inizialmente presentato ricorso, mapoi, sanati dalla Regione gli aspetti di le-gislazione concorrente, vi ha rinunciato.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

tivi di salute umana ed animale".L'adesione a Federazione MediciUIL FPL SIVA è libera e aperta aimedici veterinari che ritengono disostenere il progetto Leavet. “Esprimo soddisfazione per unprogetto che finalmente è andatoin porto dichiara Armando Ma-succi, Segretario nazionale Uil F-pl, e che ora presenteremo alle

competenti autorità diGoverno”. “Siamo persuasi - haconcluso il Presidentedell’ANMVI CarloScotti - che il risana-mento della spesa sa-nitaria passi per la si-nergia fra pubblico-privato, laddove il pri-vato di qualità mette

al servizio della sanità pubblicaveterinaria le strutture professio-nali esistenti, senza che il SSN di-sperda fondi per realizzarne dinuove”. Il progetto Leavet - presentatoanche in forma di proposta dilegge dall'On. Gianni Mancuso -mira alla realizzazione di una me-dicina veterinaria di base, per lariduzione del randagismo e deicosti da esso derivanti e con fun-zioni di prevenzione anche a fa-vore delle categorie socialmentedeboli.

QUESTA FRASE LA DICEVA IL MEDICO ALLA PAZIENTE IN UNA VI-GNETTA DI MASSIMO BUCCHI DAL TITOLO "LA SANITÀ MIGLIORA"pubblicata alcuni mesi fa. Molto bella e significativa di come la sanità pubblica,per i nostri politici, debba darsi una nuova immagine ma, alla fine, senza cambia-re la sostanza. Lo scandalo esploso in questi giorni a Milano in una clinica priva-ta, ma con segnali anche in altre città, dove si facevano interventi del tutto inutili,se non addirittura crudeli ed omicidi, solo per avere finanziamenti regionali, offre,purtropppo, un'immagine veramente pessima del nostro sistema sanitario. Nonci sembra neppure che i primi segnali, da parte del nuovo Governo, possano es-sere rassicuranti, soprattutto per il settore veterinario. Non ha alcun senso far di-ventare la Sanità, che è il settore di maggior spesa dello Stato, ma anche quellodove i problemi sono più eclatanti e di difficile soluzione, una parte del Ministerodel Welfare all'interno del quale è stato messo di tutto. Se la Veterinaria avevapoco peso prima ora finirà in qualche meandro ministeriale e fra le deleghe aisottosegretari è già sostanzialmente defilata. Non bastasse questo, il MinistroGiulio Tremonti sembra voler continuare l'opera di liberalizzazione delle profes-sioni avviata da Bersani, il Ministro alla Giustizia, Angelino Alfano, vuole riprende-re la riforma delle professioni su linee rigide e senza tener conto delle richiestedel CUP e Maria Stella Gelmini, Ministro all'Università, appare sensibile alle ri-chieste di eliminare gli esami di accesso ad alcuni Corsi di Laurea togliendo il nu-mero chiuso o programmato. Sarebbe meglio rifarla la radiografia.

LA SUA RADIOGRAFIA È PESSIMA, MA LA POSSIAMO RITOCCARE

La previdenzaguarda al futuro Il nostro Ente festeggia i 50 anni dalla sua istituzione mettendo a confrontole strategie di sviluppo professionale

A PAGINA 4

BPV:LA QUALITÀ È UNA

CONQUISTA

A PAGINA 8 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 20 A PAGINA 24

UN PASSAPORTOPER TUTTA LA VITA

DELL’EQUIDE

ANMVI ABRUZZO:“UN CANEPER TUTTI”

ACCESSONEL MIRINO

DELL’ANTITRUST

IL TECNICOAUSILIARIO

VETERINARIO

ENPAV

BREVI INTESA ANMVI FEDERAZIONE MEDICI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Dal SIVA al Protocollo d'inte-sa tra Federazione MediciUIL FPL e ANMVI. Siglato a Ro-ma l'8 maggio scorso e formaliz-zato nei giorni scorsi, il Protocollosancisce l'impegno delle parti adun'azione collaborativa e sinergi-ca e all'intrapresa di azioni comu-ni. Primario scopo dell'intesa rag-giunta è la realizzazione del pro-getto LEAVET.Il Sindacato Italiano Ve-terinari Ambulatoriali SI-VA, per la creazionedella medicina veterina-ria di base, è formal-mente confluito in Fe-derazione Medici UILF-PL, la quale si impegnaa favorire lo sviluppo deiprogetti ANMVI, per iltramite di azioni comuni e della ar-ticolazione strutturale propria diFederazione Medici, al cui coordi-namento partecipano rappresen-tanti di ANMVI. Il Protocollo, "nella diversità diruoli svolti da ciascuna organizza-zione", si richiama alle finalità sta-tutarie dell'ANMVI per il migliora-mento della professione veterina-ria ed ai fini statutari di Federazio-ne Medici, includendo lo sviluppodi una interrelazione professionalee culturale con il mondo medico,al fine di perseguire comuni obiet-

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Presidente della CommissioneANMVI per la Qualità, Paolo Bossi,ha aperto il 5 maggio scorso il pri-mo corso per Auditor BPV (BuonePratiche Veterinarie) nelle struttureveterinarie per animali da compa-

gnia. Il corso “pioneristico e unico nel suo ge-nere”, ha sottolineato Bossi, formerà i valuta-tori del sistema qualità delineato nel ManualeANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie ecertificato dal CSQA, uno dei maggiori enti dicertificazione attivi nel nostro Paese.

UN’ATTIVITÀ COMPLEMENTARE“Il progetto è innovativo e potrà richiederetempi lunghi di maturazione - ha dichiaratoAndrea Verme (nella foto sopra), docente delcorso e componente della CommissioneANMVI per la qualità - ma con questo corsole strutture veterinarie per animali da compa-gnia che si certificheranno, potranno contaresu ispettori-Colleghi. Abbiamo infatti volutonon solo creare il profilo professionale neces-sario al CSQA per gli auditing nelle struttureveterinarie certificate- ha precisato Verme-ma anche dare alla stessa Categoria l’oppor-tunità di uno sbocco professionale comple-mentare. Il valore aggiunto di un Auditor vete-rinario, che conosce la professione e che è ingrado di comprendere a fondo le implicazionipratiche del Manuale è innegabile sia per l’En-te di certificazione che per la struttura veteri-naria certificata sottoposta ad auditing”.Svolgere un audit in una struttura veterinariacertificata BPV-CSQA significa valutare se il

Manuale ANMVI per le BPV è stato corretta-mente applicato. Ma l’Auditor BPV è anchecolui che, conoscendo a fondo il Manuale, lalegislazione e le tecniche di auditing, verificache il Manuale consenta efficacemente allastruttura veterinaria di migliorarsi. “L’audit nonè un esame sul veterinario- ha precisato Ver-me- ma un aiuto a superare i punti deboli”.

LA QUALIFICA VSQAl corso hanno partecipato ventiquattro aspi-ranti auditor che hanno sostenuto un esame

finale, dieci domande strutturate per eserci-tarsi nelle tecniche di analisi, nella individua-zione delle non conformità e nella ricerca del-le soluzioni che possono favorire la più cor-retta ed efficace applicazione del ManualeANMVI per le BPV. Per il conseguimento della qualifica di AuditorBPV è tuttavia necessario il pregresso o con-comitante conseguimento di un titolo di VSQValutatore Sistemi Qualità. L’ANMVI sta infattiproponendo parallelamente al corso BPV an-che il Corso per VSQ-Agroalimentare, un cor-so di cinque giornate, riconosciuto AICQ-SI-CEV, che si concluderà il 2 luglio presso ilCentro Studi ANMVI di Cremona. I docentisono i Colleghi Silvia Tramontin (Auditor certi-ficato SICEV, nella foto al centro con PaoloBossi) e Andrea Cereser (Auditor Sistemi diGestione Qualità, IZS delle Venezie). Tramon-tin e Cereser sono membri della Commissio-ne ANMVI per la Qualità. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 BPV Anmvi Informa 3

Buone pratiche veterinarie: la qualitàè una conquistaIl Manuale ANMVI per le BPV ha ottenuto il patrocinio della FNOVIFormati i primi auditor-bpv per le verifiche nelle strutture certificate

Nella foto, un momento delle esercitazioni di gruppo. I corsi per VSQ e per AuditorBPV sono a numero programmato. Gli organizzatori contano di soddisfare le richie-ste di quanti non hanno potuto partecipare con una prossima edizione autunnale.

"La certificazione di qualità delle Buone Pratiche Veterinarie è la nostra risposta alleaccuse di Far West e a chi mette a disposizione avvocati che lavorano gratis contro lamalpractice veterinaria. E' l'unica risposta che la Categoria può dare ai pazienti, all'o-pinione pubblica, ai proprietari e alle istituzioni, perché si basa sull'assunzione di unimpegno alla qualità e sulle verifiche da parte di un soggetto terzo. Sono quindi moltograto e soddisfatto del patrocinio accordato dalla Federazione al Manuale ANMVI perle BPV, a conferma dell'aderenza del nostro progetto al dettato deontologico della no-stra Categoria". Così Carlo Scotti, ha commentato il patrocinio concesso dalla FNOVI al disciplinareche applica e sviluppa le BPV approvate dalla FVE. Nella nota indirizzata al PresidenteCarlo Scotti e a Paolo Bossi, Presidente della Commissione ANMVI per la Qualità, silegge che "la FNOVI ritiene doveroso promuovere ogni iniziativa che miri al migliora-mento della professione quali possono essere i percorsi di qualità che debbono essereaccessibili, non discriminanti e capaci di incidere sui percorsi professionali, per il ri-spetto e la cura della vita dei pazienti".Dal proprio sito on line, la Federazione aggiungeche "l'ANMVI rivolgendosi alla FNOVI per il patrocinio ha fornito l'occasione per con-fermare che la Federazione ha tra i propri obiettivi primari "il miglioramento della pro-fessione, l'innalzamento della qualità dei servizi medico veterinari ispirati ai caratteridella deontologia, dell'etica, della trasparenza, della tracciabilità e della competenza".Sul Manuale ANMVI per le Buone Pratiche Veterinarie è stata avanzata domanda di pa-trocinio anche al Ministero della Salute

PATROCINIO FNOVI AL MANUALE BPV

di GIORGIO NERI

Si è svolto tra il 12 e il 14giugno scorsi il VI Conve-gno organizzato dall’En-pav. Come al solito non èstata una passeggiata! Ilfitto calendario ha infatti,

more solito, assorbito in una full immersion diproblematiche professionali e previdenzialitutti i presenti.Come è noto i congressi organizzati dall’En-pav si svolgono con cadenza triennale e so-no motivo di studio su temi ritenuti di partico-lare importanza e attualità, e occasione perfare il punto sul panorama in materia previ-denziale. Questa volta si trattava di celebrareil cinquantenario dell’Enpav e pertanto la sca-denza è stata anticipata di un anno rispetto alconsueto.Si è cominciato giovedì pomeriggio con unatavola rotonda sul tema “Tre obiettivi per losviluppo della professione” ove ognuno deirelatori avrebbe dovuto indicare appunto trepunti di particolare interesse per lo sviluppodella Veterinaria. Preciso subito che nessunodei relatori ha raccolto alla lettera l’invito inquanto ognuno ha svolto la propria relazionediscostandosi dal tema proposto. È stato co-sì il moderatore nella persona del PresidenteFnovi Gaetano Penocchio ad indicare in con-clusione di giornata tali temi cruciali. Gli inter-venti sono stati interessanti e di alto livello; inqualche caso anche aspri nei contenuti, mainei toni.

IL DIBATTITOLa tavola rotonda è cominciata con una foto-grafia della Professione illustrata dal Presiden-te Enpav on. Gianni Mancuso. I redditi bas-si rappresentano la caratteristica della nostraprofessione dal punto di vista economico,mentre da quello organizzativo abbiamo do-vuto accettarne una “bersanizzazione”. Cer-tamente due caratteristiche che il Presidentedell’Enpav non ha citato con condivisione.Posizione diversa, dunque, dalla semplicepresa d’atto che dal punto di vista demogra-fico assistiamo ad un’evidente femminilizza-zione della categoria.È seguito l’intervento di Pasqualino Santo-ri, Presidente del Comitato bioetica per la Ve-terinaria, che ha proposto un’interessante ot-tica secondo la quale la Veterinaria deve farescelte etiche nei confronti degli animali inquanto le scelte etiche sono inevitabilmentedestinate a condizionare il futuro della profes-sione veterinaria. Massimo Castagnaro,Presidente della Conferenza dei presidi delleFacoltà di medicina veterinaria, “grande pre-side, grande professore e grande uomo”, co-

me ha tenuto a precisare Gaetano Penoc-chio, sottolinea che “bisogna saper cogliere icambiamenti” e che “bisogna far rinascere untavolo in cui discutere dove vuole andare ilmondo veterinario e come intende farlo”. No-nostante l’evidente apertura, tuttavia, il suointervento è stato quello che più di tutti ha su-scitato le reazioni e il dibattito della platea.Romano Marabelli, Capo dipartimento delMinistero della salute, ha evidenziato che lascomparsa del Ministero (la cui istituzione tut-tavia potrebbe rientrare dalla finestra) non po-trà non determinare un rallentamento dellafunzioni ministeriali. Interessante e condivisi-bile è stato l’intervento dell’on Antonino LoPresti che ha parlato di mercato e futuro del-la professioni, mantenimento degli ordini pro-fessionali, libertà e autonomia delle professio-ni e tariffe. Non era purtroppo presente l’onMichele Vietti. Per il Sivemp ha parlato, ilcollega Zaccaria Di Taranto il quale, trattan-do di situazione e prospettive della Veterinariapubblica, ha avuto l’“imprudenza” di inseriretra gli obiettivi anche il “benessere animale ela pet therapy”.

L’INTERVENTO DELL’ANMVIE proprio l’intervento di Carlo Scotti, Presi-dente Anmvi, è stato quello di gran lunga piùapplaudito. Il collega ha stigmatizzato il fattoche ad una tavola rotonda così importante siaintervenuto un solo parlamentare “e per di piùper soli dieci minuti”, che ci siano dei relatoriche dopo aver aderito non possono più veni-re, altri che arrivano all’ultimo momento, par-lano e se ne vanno perché devono prenderel’aereo o hanno altri impegni. Perché “questaevidentemente è la misura di quanto contia-mo e della considerazione che gli altri hannoper la Veterinaria”. Perché “siamo pochi, po-veri e divisi per cui nessuno ci ascolta e quin-di finiamo a parlare tra di noi”. Abbiamo crea-to un progetto, i LeaVet, coinvolgendo tuttele realtà (strutture veterinarie, Asl e Enti prote-zionistici) ognuna nell’ambito delle propriecompetenze “e poi Di Taranto parla di benes-sere animale e pet therapy al servizio pubbli-co”… Il progetto del veterinario aziendale nonva avanti e (Scotti parla con tono ironico,n.d.a.) “non si capisce il perché, giacché tuttiufficialmente dicono che deve andare avanti”.La sicurezza alimentare ci sta scappando dimano e invece dovrebbe rappresentare l’ele-mento qualificante della veterinaria pubblica.L’Università rifiuta di rapportarsi con la Pro-fessione quando richiesto, mentre invece sidovrebbe arrivare ad una riforma condivisaquanto meno sulla durata dei corsi e sui fi-nanziamenti alle facoltà. Infine Scotti ha fattocenno al grande progetto Anmvi nella direzio-ne di un salto in avanti qualitativo della Pro-fessione: la certificazione di qualità. E alla fi-ne, previo un chiarimento del collega Di Ta-ranto sul senso del suo intervento, è passataproprio la linea proposta da Scotti e cioè chela Professione se vuole contare qualcosa de-ve presentarsi unita davanti ai loro interlocu-tori. Infine, come detto, è stato il PresidentePenocchio a definire i tre obiettivi prioritari del-la Veterinaria secondo il punto di vista della F-NOVI: la riforma delle professioni, la qualità ela formazione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20084 Attualità Previdenza e professione

“Nei nuovi LEA le attività veterinarie so-no aggregate in maniera diversa da quel-la tradizionale, con il rischio di una diver-sa articolazione e strutturazione dei ser-vizi veterinari; tanto ègià capitato in alcunerealtà territoriali”. Perquesto, il Presidentedella FNOVI, GaetanoPenocchio, chiede lacreazione del Diparti-mento di sanità animalee sicurezza alimentare,in risposta al DPCM 23aprile 2008. Penocchioha illustrato la sua pro-posta, in occasione delconvegno “Dalla Previ-denza di ieri al sistemapensioni di oggi”, orga-nizzata a metà giugno a Roma per i 50anni dell’ ENPAV. Dopo aver inquadrato ilproblema, Penocchio ha aggiunto: “Dob-biamo essere consapevoli del valori disalute che la Categoria esprime: ecco ilmotivo di un Dipartimento di sanità ani-

SE I NUOVI LEA MINACCIANO LA VETERINARIA

male e sicurezza alimentare comprensi-vo delle attività di sanità pubblica veteri-naria e dei settori che afferiscono ai SIAN(l’ispettorato micologico e la sorveglian-

za sulle acque potabili).Tale Dipartimento arti-colato in un numero diServizi armonizzato coni bisogni potrà prevede-re Servizi aggiuntivi ri-spetto a quelli tradizio-nali (articolati nelle 3 a-ree funzionali) e nonpotrà che essere diret-to da un medico veteri-nario”. Questa struttu-razione locale - ha con-cluso il Presidente dellaFNOVI - “sarebbe coe-rente con l’attuale de-

clinazione dei LEA e con il livello organiz-zativo nazionale , ovvero con lo specula-re al Dipartimento per la sanità pubblicaveterinaria e la sicurezza degli alimentidel Ministero del Lavoro, della salute edelle politiche sociali.”

Al 50° dell’ENPAV la celebrazione del nostro Ente di previdenza è stata l’occasione per discutere di rilancio della veterinaria

Con l’intervento di Giovanni Geroldi, Direttore Generale delle Politiche Previdenzia-li, il Ministero del Welfare, si è presentato con veste rinnovata affrontando la que-stione della previdenza dei professionisti con grande apertura verso le Casse. Il

tema dell’adeguatezza della prestazione pensionistica ha affiancato ed in un certo sensosuperato l’attenzione verso la sostenibilità, che pur restando la conditio sine qua non diogni sistema, non può da solo giustificarne l’esistenza. Ed ancora i relatori, oltre a Gio-vanni Geroldi, Luca Coppini, attuario dell’Ente, Maurizio de Tilla, Presidente AdEPP, ed ipolitici On Maurizio Leo e On. Mantini, tutti magistralmente orchestrati da Isabella Bufac-chi, giornalista de Il Sole 24 ore, hanno alimentato il mai sopito dilemma tra la via del me-todo contributivo e quella del metodo retributivo per il calcolo della pensione. E, definen-dosi un sarto che cuce il vestito su misura del proprio cliente, Luca Coppini, che ben co-nosce l’Enpav e le sue dinamiche demografiche e finanziarie, ha tracciato le linee di unorientamento che vede nella combinazione dei diversi metodi una risposta possibile alleesigenze della sostenibilità e dell’adeguatezza. Nel corso dei lavori, il Presidente Enpav,On. Gianni Mancuso (foto), ha anche ricordato gli amministratori degli anni passati, alcu-ni dei quali presenti al Convegno, e nella sua relazione introduttiva ha illustrato l’excur-sus storico e normativo che sin dal 1958, anno della sua nascita, ha visto l’Enpav attra-versare alcuni storici momenti di trasformazione. Il giorno 14 si è infine svolta l’Assem-blea Nazionale dei Delegati Enpav, chiamata a votare il Conto Consuntivo per l’esercizio2007. L’Assemblea ha approvato quasi all’unanimità, con un solo astenuto, il documentocontabile, che ha confermato il trend positivo dell’incremento del patrimonio dell’Ente edell’evoluzione del rapporto iscritti/pensionati. (fonte: enpav.it)

IL DEBUTTO DEL “NUOVO WELFARE”

Tre obiettivi per lo sviluppo dellaprofessione

La Commissione Europea havarato l’atteso regolamentosull’identificazione degli e-quidi. Il provvedimento sifonda sull’emissione a vitadel passaporto indipenden-

temente dai movimenti dallo status dell’ani-male. Come sistema di identificazione si uti-lizzerà il microchip. Sono questi gli elementiportanti di un provvedimento pensato non so-lo per i risvolti sulla salute animale ma ancheper gli aspetti di sanità pubblica connessi al-l’eventuale consumo alimentare dell’animale.Gli equidi nati entro il 30 giugno 2009 e iden-tificati entro questa data in base alle prece-denti Decisioni 93/623/CEE o 2000/68/CEsono considerati identificati in conformità delpresente regolamento. Gli equidi nati entro il30 giugno 2009, ma non identificati entro taledata in conformità delle citate Decisioni, do-vranno essere identificati secondo le normestabilite dal nuovo Regolamento. Le decisio-ni 93/623/CEE e 2000/68/CE collegano l’i-dentificazione degli equidi ai movimenti deglianimali, mentre nella normativa comunitariarelativa ad altri animali d’allevamento, questisono identificati indipendentemente dai loromovimenti, tra l’altro ai fini di lotta contro lemalattie. Questo doppio sistema, per gli equi-

di d’allevamento e da reddito da una parte eper gli equidi registrati dall’altra, poteva averecome conseguenza l’emissione di più docu-menti d’identificazione per uno stesso anima-le. La Commissione sottolinea la necessità dievitare questa evenienza.

IL PASSAPORTOIl sistema di identificazione degli equidi previ-sto dal nuovo Regolamento si compone deiseguenti elementi: a) un documento di identi-ficazione (passaporto) unico valido a vita; b)un metodo che permetta di stabilire un nessounivoco tra il documento di identificazione el’equide; c) una base di dati nella quale sonoregistrati, sotto un numero di identificazioneunico, gli elementi dell’identificazione dell’ani-male per il quale un documento di identifica-zione è stato rilasciato a una persona regi-strata in tale base di dati.Gli equidi nati nella Comunità sono identifi-cati per mezzo di un documento («docu-mento di identificazione» o «passaporto ») u-nico conforme al modello in forma di stam-pato figurante nell’allegato I del Regolamen-to; è rilasciato per tutta la durata di vita del-l’equide da una organizzazione o associa-zione ufficialmente approvata o riconosciutadallo Stato Membro interessato, inserita in

un elenco pubblicato in un sito Internet ac-cessibile a tutti.Un’opzione aggiuntiva al documento di iden-tificazione potrà essere rappresentata dalla“carta intelligente”, una carta in plastica conchip incorporato per gli equidi movimentati al-l’interno di uno stesso Stato Membro.

IL TRANSPONDERQuanto al metodo di identificazione, la Com-missione osserva che i dispositivi elettronici(«transponder») degli equidi sono già larga-mente utilizzati a livello internazionale e que-sta tecnologia deve essere utilizzata per crea-re uno stretto legame tra l’equide e il mezzodi identificazione. È quindi opportuno che gliequidi siano muniti di un transponder, ma oc-corre tuttavia prevedere la possibilità di utiliz-zare metodi alternativi per la verifica dell’iden-tità dell’animale, purché tali metodi offranogaranzie equivalenti nei riguardi del rischioche per uno stesso animale siano rilasciati piùdocumenti di identificazione. All’animale vie-ne attribuito un codice UELN (Universal Equi-ne Life Number), un codice unico a vita, alfa-numerico a quindici cifre contenente informa-zione sull’equide e sulla base dati.

RESPONSABILITÀ ECOMPETENZE

La responsabilità dell’identificazione spetta inprimo luogo al detentore, dato che secondole legislazioni comunitaria e nazionali il pro-prietario di un equide non è necessariamentela persona che ne ha la piena responsabilità.

Gli Stati membri definiscono le qualificazioniminime richieste per l’impianto del transpon-der o designano la persona o la professioneabilitata. Il transponder è impiantato per viaparenterale in condizioni di asepsi tra il mar-gine posteriore dell’occipitale e il garrese, ametà del collo, nella zona del legamento nu-cale. L’autorità competente può tuttavia au-torizzare l’impianto del transponder in un al-tro punto del collo dell’equide, purché in talcaso l’impianto non nuoccia al benessere del-l’animale e non aumenti il rischio di migrazio-ne del transponder. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20086 Europa Sanità e professionisti

Un passaporto per tutta la vita dell’equideIl Commissario Vassiliou: l’identificazione con il microchip soddisfa esigenzedi salute animale e di sanità pubblica

★★

★★★★★★

I l Regolamento (CE) n. 504/2008 del 6giugno 2008 - recante attuazione del-le direttive 90/426/CEE e 90/427/CEE

del Consiglio per quanto riguarda i meto-di di identificazione degli equidi - disci-plina l’identificazione degli equidi nati oimmessi in libera pratica nella ComunitàEuropea. Il Regolamento entrerà in vigo-re il ventesimo giorno dalla pubblicazio-ne sulla GUCE (L 149 - 7 giugno 2008) esi applicherà obbligatoriamente a tutti gliStati Membri dal 1 luglio del 2009.http://www.ec.europa.eu/food/animal/i-dentification/equine/index_en.htm

APPLICAZIONE DAL 1 LUGLIO 2009

Sul trasporto animale, ai sensi delRegolamento CE 1/2005, la FVEha proposto ai delegati nazionali

una ipotesi di revisione delle regole eu-ropee da sottoporre alla CommissioneEuropea. La FNOVI, che aveva preannunciato unaposizione critica dalle pagine del suo or-gano di informazione ufficiale, 30giorni,ai primi di giugno ha confermato le pro-prie riserve alla As-semblea della FVE. Ildocumento dei vete-rinari europei propo-neva una revisionedel Regolamento1/2005 finalizzata a li-mitare il tempo mas-simo di trasporto de-gli animali a 8 orecomprensive del ca-rico e dello scaricodegli animali, tempo elevabile a 9 ore inparticolari condizioni di necessità. Que-ste misure si renderebbero necessarie inragione del fatto che il Regolamento ri-sulterebbe significativamente disattesoin Europa. A Vienna, riferisce il portale fnovi.it, la F-NOVI ha portato una posizione di soste-gno alla necessità di applicare le regoleesistenti, ovvero obbligare gli autotra-sportatori all'uso di mezzi adeguati, do-

TRASPORTO, LA FNOVI BLOCCA IL DOCUMENTO DELLA FVE

tati di spazi e di condizioni utili a garanti-re condizioni di benessere degli animalitrasportati, rafforzare i controlli e quindiil ruolo dei veterinari incaricati degli stes-si. Tuttavia, la Federazione ha suggeritodi rinviare il documento alla discussionedel gruppo di lavoro. Il documento della FVE subisce dunqueuna battuta d'arresto e la FNOVI ha chie-sto una integrazione della commissione

che discuterà la nuo-va proposta. L'inter-vento italiano è statoappoggiato dai dele-gati irlandesi, spa-gnoli e greci. Che la qualità del tra-sporto sia più rile-vante della sua dura-ta è anche il pareredell’Europarlamentoche ha chiesto un

nuovo approccio strategico alla politicacomunitaria in materia di salute degli a-nimali. I deputati europei hanno chiestoalla Commissione di presentare un pia-no d'azione più ambizioso. L'attuale qua-dro normativo dell'UE in materia di salu-te degli animali è considerato complessoe dispersivo e da semplificare, racco-gliendo in un unico atto giuridico i princi-pi fondamentali dell'intervento in materiadi salute degli animali.

L’Autorità Garante della Con-correnza e del Mercato(Agcm) ha approvato unasegnalazione al Governo eal Parlamento nella qualevengono esaminati i settori

economici più importanti per il Paese ed e-videnziati gli aspetti limitativi della concor-renza nei diversi mercati. Il documento, ap-provato il 9 giugno, è un contributo di anali-si tecnica che l’Autorità intende mettere adisposizione del legislatore. Secondo il Ga-rante Catricalà (foto), nel comparto dei ser-vizi professionali alle misure concorrenzialiintrodotte nella scorsa legislatura è seguita,a volte, l’adozione di interventi normativispeciali di segno opposto. Dall’indagine co-noscitiva svolta dall’Autorità emerge unarealtà non confortante, caratterizzata dalladiffusa permanenza di una sostanziale im-permeabilità dei codici deontologici alle esi-genze di modernizzazione.

L’ACCESSONel comunicato diffuso dall’Antitrust si legge

anche che l’accesso alla professione deveessere, in linea di principio, libero. E ancora:“È auspicabile l’istituzione di corsi scolasticie universitari che consentano di conseguiredirettamente l’abilitazione. L’imposizionedell’ esame di Stato va valutata secondo lecircostanze.

L’eventuale periodo di tirocinio deve essereproporzionato alle esigenze di apprendimen-to pratico delle diverse professioni e potersisvolgere non solo presso il professionista,ma anche presso strutture, pubbliche e pri-vate. Vanno abrogate le limitazioni numeriche agliaccessi previsti per alcune professioni, co-me per esempio nel caso dei notai e dei me-dici del servizio sanitario nazionale”.

I PREZZIIl prezzo dei servizi dovrebbe essere stabilitod’intesa tra le parti. In alcune circostanze, leesigenze di tutela dei consumatori possonogiustificare la previsione, in via eccezionale, ditariffe massime che devono però essere con-cretamente stabilite in modo più trasparentee immediatamente percepibile per il consu-matore, specie con riferimento agli atti stan-dardizzati.

E GLI ORDINI? “Gli ordini devono tutelare la correttezza degliiscritti nello svolgimento della prestazioneprofessionale e l’aggiornamento. I codicideontologici devono prevedere unicamentenorme di tipo etico, a garanzia degli interessidell’utente e della libertà e autonomia del pro-fessionista”. (fonte agcm.it) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20088 Legale Regole e sentenze �

L’Antitrust ha preso di mira le regoledell’accesso Pronta una relazione per il Parlamento con nuovi“suggerimenti” per le professioni

La Cassazione (Sentenza n.14075/2008) è tornata ad esprimer-si in tema di rapporto uomo-ani-

male e ha respinto il ricorso di un pro-prietario che aveva violato il Regolamen-to comunale di Bologna lasciando il ca-ne libero nel parco cittadino senza guin-zaglio e museruola. La Cassazione ha confermato il giudiziodel Giudice di Pace, “ritenuto che la fina-lità della norma sia quella di garantire lasicurezza degli altri frequentatori del luo-go pubblico, sicurezza che è messa a re-pentaglio dallo stato di libero movimentodi chi gode un cane non controllato conguinzaglio o non frenato da museruola oaltro accorgimento che possa preveniresuoi impulsi aggressivi. È in vista di taliimpulsi improvvisi e reattivi, che posso-no essere scatenati da un comportamen-to imprevisto degli astanti, che il canedeve essere posto sotto materiale con-trollo, non bastando la vigile attenzionedel padrone che sia distante qualche me-tro e non disponga di uno strumento fisi-co di costrizione per distoglierlo dallapossibile vittima. Ineccepibilmente, quin-di il giudice di pace ha ricordato che se-condo una testimonianza assunta il canevagava nel parco nonostante fossero e-sposte le tabellazioni che prescrivevanodi tenere i cani al guinzaglio e ha spiega-to che tale cautela è giustificata dallapresenza nell’area verde di bambini e an-ziani”.Né il giudice di pace né la Cassazione, i-noltre, hanno accolto la giustificazionedel proprietario secondo il quale esiste-va uno “stato di necessità indotto da unapatologia cardiaca dell’animale, la cui re-spirazione sarebbe stata danneggiatadall’uso della museruola”. La giustifica-zione viene respinta, perché, secondo laCorte, “per consentire l’ossigenazionedell’animale non è indispensabile la fre-quentazione di un parco pubblico in orain cui il pubblico è popolato da altre per-sone, potendo il proprietario usare l’ac-cortezza di condurlo in luoghi non apertial pubblico o temporaneamente non fre-quentati, o con appositi recinti per gli a-nimali, non infrequenti nei parchi pubbli-ci o con guinzagli e museruole confezio-nati in modo da non nuocere allo stato disalute. In ogni caso trattasi di comporta-menti che consentivano di non porsi vo-lontariamente nella condizione di viola-zione regolamentare”. Confermata lamulta, al proprietario è stata addebitatauna parte delle spese di lite complessi-vamente stimate in 500 euro.

IL CANE CARDIOPATICONON VADA AL PARCO

di MIMMO FERRULLI*, FILIPPO VERDE***Dirigente Veterinario - Area “C” -

ASL BA ex ASL BA N° 3**Dirigente Veterinario - Area “C” -

ASL N° 5 di Montalbano Jonico (MT)

Ai fini del trasporto degli e-quidi, secondo il Regola-mento 1/2005, occorretener presente la finalitàeconomica; se equidinon registrati, per i quali

si applica per intero il Regolamento oppure e-quidi registrati, per i quali sono previste spe-cifiche deroghe.L’art. 2, lett. u) del Reg. (CE) 1/2005, riguardoagli equidi registrati, fa riferimento alla defini-zione di cui alla Direttiva n. 90/426/CEE, que-st’ultima recepita nel nostro Ordinamento Giu-ridico con D.P.R. 11-2-1994 n. 243 - Regola-mento recante attuazione della direttiva90/426/CEE relativa alle condizioni di poliziasanitaria che disciplinano i movimenti di equidie le importazioni di equidi in provenienza daipaesi terzi, con le modifiche apportate dalla di-rettiva 92/36/ CEE - che all’art. 2 lettera c) neldefinire l’equide registrato, così recita: “qual-siasi equide registrato conformemente alla leg-ge del 15 gennaio 1991, n. 30 (Disciplina dellariproduzione animale)”.L’interpretazione logica rispetto alla definizionedi “Equide registrato”, portava ad identifica-re tale tipologia di animale e conseguentemen-te le relative modalità di trasporto, con l’equideiscritto ovvero registrato in un libro genealogi-co, con l’indicazione degli ascendenti noti, co-sì come prescritto dalla Legge n. 30/1991.In realtà, la ratio della norma non era tantoquella di tutelare una semplice tipologia di ani-male (animale registrato o animale non regi-strato) ma quanto quella di tutelare la finalitàper la quale l’animale viene utilizzato.Infatti, nella fase di prima applicazione del Re-golamento, alcuni aspetti non chiari erano con-nessi soprattutto al trasporto di:- equidi registrati ma da macello; - equidi non registrati e non da macello. Tali aspetti sono stati successivamente affron-tati mediante il Provvedimento del 20 marzo

2008 - Accordo tra il Governo, le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bolzano,concernente «Prime disposizioni per l’autoriz-zazione al trasporto di animali vivi». Secondo tale dispositivo in merito alla partico-larità degli equidi è stato determinato quantosegue:1) Viene escluso dall’ambito di applicazionedel Regolamento il trasporto degli equidi nonin relazione con un’attività economica,definito come il trasporto “per conto pro-prio” effettuato dal proprietario (inteso comepersona fisica o appartenente allo stesso nu-cleo familiare) del/i proprio/i equide/i, con unveicolo di sua proprietà, per finalità noncommerciali, ad esempio: trasferimento de-gli animali tra maneggi diversi, partecipazionead una gara, movimento per attività culturali,ludiche, sportive, ecc…...;2) il trasporto conto terzi degli equidi vieneconsiderato essere in relazione con un’attivitàeconomica e quindi rientra a tutti gli effetti nel-l’ambito di applicazione del regolamento;3) il trasporto degli equidi “da macello” ovve-ro che rientrano nella catena alimentare uma-na viene considerato essere in relazione conun’attività economica e quindi rientra a tutti glieffetti nell’ambito di applicazione del Regola-mento;4) il trasporto di equidi registrati in relazionecon un’attività economica rientra nell’applica-zione del regolamento.Per questi ultimi trasporti di cui al punto 4),

vengono definite specifiche deroghe, sia per l’i-doneità degli animali al trasporto e sia per i re-quisiti degli automezzi.

In particolare si ha la possibilità di trasportare:• giumente gravide che hanno superato il

90% della gravidanza, • giumente che hanno partorito nella settima-

na precedente,• puledri con ombellico non cicatrizzato ac-

compagnati dalle madri, il tutto finalizzato a migliorare le condizioni sa-nitarie ovvero di benessere del parto comun-que accompagnati durante il viaggio da unguardiano (Allegato I, capo I, p. 7).Inoltre, nei lunghi viaggi, è possibile derogare

dall’obbligo:• del limite della durata massima di trasporto

di 24 ore (Allegato I, capo V, p. 1.1);• di abbeverata di ogni 8 ore (Allegato I, capo

V, p. 1.1);• di dotare l’automezzo del sistema di navi-

gazione (art. 6, p. 9);• della tenuta del giornale di viaggio (Art. 5, p.

4, art. 8, p. 2)• di trasportare soggetti superiori a quattro

mesi di età (Allegato I, capo IV, p. 1.9)Tutti gli altri obblighi previsti dal Regola-mento vanno osservati senza eccezioni.Occorre inoltre precisare relativamente alla ti-pologia di trasporto di cui al punto 1) – “tra-sporto per conto proprio senza finalità e-conomica” - che:a) non rientrando nell’applicazione del Rego-

lamento, soggiacciono alle previsioni del-l’art. 36 del Regolamento di Polizia Veteri-naria approvato con DPR n° 320/54, inol-tre, tale tipologia di trasporto, deve essereinserita in un apposito registro presso i Ser-vizi Veterinari dell’Azienda Sanitaria compe-tente, poiché trasporti che possono costi-tuire un fattore di rischio sia per la sanitàche per il benessere animale in quanto nonrisultano essere specificate le prescrizionirelative alla densità degli animali da traspor-tare, ai tempi di viaggio ed ai tempi di ripo-so di cui al Reg.(CE) 1/2005.

b) Il Ministero della Salute, con propria Circo-lare del 7/4/2008, ha diramato ulteriori chia-rimenti in materia di “Trasporto di equidiin conto proprio” e, facendo riferimentoall’art. 31, lettera b, della Legge 298/74, de-termina le caratteristiche del trasporto per“Conto proprio” che deve necessaria-mente avvenire alle seguenti condizioni:• il guidatore dev’essere un componente

della famiglia dell’imprenditore o dipen-dente dell’impresa, ed il mezzo di tra-sporto dev’essere di proprietà o in usu-frutto all’impresa;

• le cose (equidi) da trasportare abbianostretta attinenza con l’attività principale;

• che il numero di automezzi impiegati neltrasporto abbia una portata utile com-plessiva non superiore a quella neces-

saria per soddisfare le esigenze dell’at-tività principale dell’impresa;

• i costi dell’attività di trasporto non costi-tuiscono la parte preponderante dei co-sti totali dell’attività dell’impresa.

Pertanto, per il trasporto di equidi per finalitàeconomica, eseguito per “conto proprio” aisensi della Legge 298/74 inerente il trasportodi cose e fino ad una distanza massima di 65Km, calcolati dal luogo di partenza a quello didestinazione, non si applica il Reg (CE) 1/2005.Si è precisato, inoltre, che il trasporto di equi-de in regime di “trasporto in conto proprio”ai sensi sempre della normativa sui trasporti,come il trasporto di equidi da corsa da parte diuna scuderia professionale, rientra nell’appli-cazione del Reg. (CE) 1/2005, poiché risulta e-vidente la finalità economica. Al contrario, invece, per il trasporto di equidiper attività ludiche, sportive, ricreative, culturaliessendo escluso qualsiasi regime commercia-le, non rientra nell’ambito dell’applicazione delReg. (CE) 1/2005.Infine, fermo restando quanto sopra indicato inmerito all’ambito di applicazione del Regola-mento, al fine di tutelare il livello di benesseredegli animali durante il trasporto, si ritiene che iprincipi espressi nell’articolo 3 dello stesso Re-golamento vengano rispettati in tutti i trasportidi animali vivi, indipendentemente dalla finalitàeconomica del viaggio e della specie e cate-goria animale trasportata ed in particolare:• ridurre al minimo la durata del viaggio• gli animali devono essere idonei per il viag-

gio previsto;• i bisogni degli animali durante il viaggio de-

vono essere assicurati;• i mezzi di trasporto sono progettati, costrui-

ti, mantenuti e usati in modo da evitare le-sioni e sofferenze agli animali;

• il personale che accudisce gli animali è for-mato;

• il trasporto è effettuato senza indugio;• agli animali è garantito un sufficiente spazio

d’impiantito e un’altezza sufficiente;• acqua, alimenti e riposo sono offerti agli a-

nimali ad opportuni intervalli.Per queste ultime prescrizioni di carattere ge-nerale, occorre dire che, relativamente alla “for-mazione” di cui all’art. 3 lett. e), nulla è statostabilito per quanto attiene all’organizzazionedi corsi specifici sia sul piano formale che so-stanziale, al fine di determinare una certifica-zione di garanzia per la qualità del trasporto edin particolar modo del rispetto delle norme inmateria di benessere animale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200810 Attualità Reg. CE 1/2005

Gli equidi e il trasporto

I l Reg. (CE) 1/2005 del Consiglio sullaProtezione degli animali durante il tra-sporto e le operazioni correlate ha ap-

portato notevoli modificazioni alle regolevigenti sul trasporto degli animali vivicoinvolgendo la professione veterinariain un profondo cambiamento, imponen-dole un ruolo assolutamente centrale,quale responsabile della tutela del be-nessere animale durante il trasporto,specie nei punti di sosta, in quelli di in-gresso alle frontiere, nei mattatoi e negliimpianti di allevamento.

UN PROFONDOCAMBIAMENTO

di ANTONIO MANFREDI

Il decreto Bersani ha buttato all'ariaalcuni aspetti fondamentali del si-stema ordinistico, in particolare haannullato i tariffari minimi, anchese approvati con decreto ministe-riale, ed i limiti alla pubblicità

professionale. Per il Ministro, queste condizioniimposte allo svolgimento della professione, e-rano definite solo in funzione di un'autodifesalobbistica della categoria e non rientravanoquindi nell'interesse del consumatore che, alcontrario, veniva avvantaggiato da una libera-lizzazione delle tariffe minime e dell'attività pro-mozionale. I due aspetti, sviluppando la con-correnza, potevano solo portare ad uno svilup-po del settore. Qualcuno di voi ha notato negliultimi due anni questo sviluppo? Vi siete accor-ti di come sia cresciuto il settore? Qualche pic-colo ambulatorio ha deciso di percorrere lastrada del prezzo stracciato senza grandi risul-tati, altri hanno tentato qualche timida iniziativapromozionale, ma in sostanza non è cambiatomolto se non uno scadimento del livello quali-tativo delle prestazioni, dovuto, forse, più allacrisi generale del paese che al decreto Bersa-ni. Ribadiamo comunque che queste liberaliz-

zazioni non portano vantaggi al mercato ma fi-niscono soltanto di squalificare il settore siaperché spesso le iniziative promozionali, pertono o contenuti, non sono corrette, sia per-ché sotto certi livelli di tariffe non può esserci ilrispetto della qualità.Fatta questa premessa "storica", se ho pensa-to di scrivere alcune considerazioni sul tema, èperché, diverse sentenze emesse negli ultimitempi hanno in realtà rimesso in discussionealcune posizioni rigide sostenute da Bersanicon la piena condivisione dell'Antitrust. Vedia-mole:

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA,SENTENZA C 446/05DEL 13 MARZO 2008

La Corte Europea, nell'ambito di un procedi-mento penale contro un dentista, per conte-state violazioni alla normativa relativa alla pub-blicità in materia di cure dentistiche, ha eviden-ziato la compatibilità con la normativa europeadella legge belga che vieta qualsiasi pubblicitàdelle prestazioni dentistiche. Il titolare dell'atti-vità aveva sostenuto che la pubblictà costitui-sce uno strumento essenziale della libera con-correnza economica ed ha invocato l'articolo10 del Trattato comunitario per sostenere che

le imputazioni a suo carico, relative alla pubbli-cità per cure dentistiche, erano infondate. Daqui il ricorso all'autorità giudiziaria nazionaleper le opportune verifiche in sede di giustiziacomunitaria chiamata a valutare se una deter-minata restrizione alla libertà di azione delle li-bere professioni conduca in effetti a una restri-zione della concorrenza sul mercato interessa-to ai sensi dell'art. 81 CE. Secondo la Corte diGiustizia una legge che proibisca o limiti le ini-ziative pubblicitarie dei liberi professionisti nonè in contrasto con la normativa comunitariaconfermando che la legge belga non violaquindi l'articolo ed è pienamente legittima.

CORTE DI CASSAZIONE,SENTENZA N. 9353,DEL 10 APRILE 2008

La Corte di Cassazione su ricorso di un notaioche contestava la sanzione disciplinare di cen-sura adottata dal Consiglio Notarile di Cuneoperché aveva stipulato in pochi giorni un nu-mero elevatissimo di atti, lasciando quindi pre-sumere di aver dedicato solo pochi minuti perciascuno, ha ribadito la legittimità del provve-dimento ritendo che la stipula frettolosa di unatto, possa evidenziare una scarsa qualità del-la prestazione ed una concorrenza sleale ri-

spetto ai colleghi. Il suo comportamento, quin-di, era incompatibile con gli obblighi deontolo-gici ed evidenziava che in questo modo "il no-taio determinava un accaparramento dellaclientela, invogliata a continuare a rivolgersi aquello studio proprio per la disponibilità alla re-dazione degli atti in modo frettoloso".

CORTE DI CASSAZIONE,SENTENZA N. 9878,DEL 24 APRILE 2008

La Corte di Cassazione con questa sentenza,ma possiamo riprendere anche la "comunuica-zione di infrazione" del commissario UE Char-les McCreevy, interviene sui tariffari minimi emassimi delle professioni. I due documenti ri-portano ancora una volta in rilievo la questionedell'applicabilità delle regole della concorrenzaalla prestazione di servizi legali: notarili, nel ca-so deciso dalla Corte di Cassazione, forensi perquello europeo. Entrambi, cioè, si inseriscononell'ambito più generale dell'applicabilità alleprofessioni legali dei principi del libero mercato,che escluderebbero la fissazione di tariffe mini-me e massime, il divieto di pubblictà, le restri-zioni alla partecipazione a società con altre ca-tegorie non soggette alle stesse regole deonto-logiche. Tutti aspetti che secondo le varie sen-tenze potrebbero prevedere delle deroghe perle professioni, nel caso specifico, quelle legali.La Corte di Giustizia UE nella sentenza del 5 di-cembre 2006 (C94/04 e C202/04) era già inter-venuta sui tariffari degli avvocati dichiarandoche, anche se è vero che il divieto di derogareai minimi tariffari, in astratto, può rendere piùdifficile l'accesso alla professione ad avvocati dialtri paesi comunitari, questi divieti possono es-sere giustificati se rispondono "a ragioni impe-rative di interesse pubblico".D'altra parte la sentenza della Corte di Cassa-zione precedentemente citata, pur riferendosiai notai, professione con caratterisiche del tut-to particolari, evidenzia come una professioneche abbia valenze di interesse pubblico possanon essere soggetta al libero mercato o a re-gole mercantilistiche che potrebbero danneg-giare il sistema e gli stessi consumatori.Da queste sentenze, possiamo dedurre chenonostante il decreto Bersani e le rinnovatesollecitazioni dell'Antitrust per una maggiore li-beralizzazione del settore professionale, conti-nuino ad esserci ampi spazi di intervento, perla FNOVI o per gli Ordini, nei confronti degli i-scritti che non rispettino certi comportamentideontologicamente corretti.Una battaglia per la reintroduzione dei tariffariminimi, comunque accettati a livello UE sedeterminati con decreto ministeriale in consi-derazione dell'interesse pubblico delle presta-zioni, sembra persa in partenza, consideratoche anche questo Governo, vedi le dichiara-zioni del Ministro Tremonti, vuole continuarenella linea di liberalizzazione dei servizi inizatada Bersani, e le proposte di riforma degli Or-dini, che dovranno essere discusse, escludo-no tutte i tariffari.Gli spazi di intervento o di manovra sono, quin-di, limitati ad aspetti deontologici o di garanziadel consumatore, che, se ben dimostrati, ven-gono comunque accolti dai nostri tribunali. Adesempio, come abbiamo visto, si può puntaresulla sleale concorrenza verso i colleghi, sullascarsa qualità della prestazione che sotto unacerta tariffa non può essere garantita, sul de-coro e l'immagine professionale violati da tarif-fe troppo basse, sulla dimostrazione che laprestazione viene fatta sotto costo, sulla pub-blicità ingannevole o non decorosa, ecc. Co-me si vede, di possibilità già accolte o ricono-sciute dalla giurisdizione ed utilizzabili per in-tervenire di fronte a comportamenti inacceta-bili del professionista, volendo ce ne sono. Nondimentichiamo che il lasciar correre, o il far fin-ta di niente, rischia di portare ad uno svilimen-to di tutta la categoria. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200812 Riflessioni Liberalizzazioni

Limitata la libertà di tariffe e di pubblicitàAlcune sentenze rivedono l'applicabilità del decreto Bersani

di CAROLINE JEVRING-BACK

La gestione economica di u-na clinica veterinaria com-prende un’ampia gamma diattività: pianificazione, bud-get, contabilità, follow-up,ecc… Per molti non econo-

misti, l’attività economica più importante sem-bra essere la contabilità. Dai rendiconti otter-rete i dati necessari per il budget ed il follow-up - ad es., la reale gestione della clinica. Allafine di ciascun anno, il risultato e la gestioneeconomica della clinica vengono riassunti nelrendiconto economico annuale. Dal conto delreddito e dal prospetto di bilancio potete de-durre numerosi dati interessanti dal punto divista economico.La contabilità reale è stata esclusa da questotesto, dal momento che costituisce di per séun’area molto ampia e complessa; lo stessovale per i conti del reddito ed i prospetti di bi-lancio. Potete conoscere e gestire la contabi-lità ed i rendiconti economici annuali voi stes-si o, meglio, servirvi di un contabile o di unmanager. Lo scopo di questo capitolo è quel-lo di offrirvi una certa guida pratica per svol-gere l’attività di manager e non di studiare inprofondità la contabilità.Considereremo le seguenti aree:• budget• follow-up• differenza fra risultato e liquidità• dati chiave per la gestione della vostra cli-

nica veterinaria.

BUDGETIl budget è il vostro piano economico per ilperiodo a venire, normalmente un anno sola-re. Esistono fondamentalmente due ragioniper stilare un budget per la vostra clinica:• Pianificare le entrate, il che vi dà un’idea del

livello di risorse (personale e apparecchia-ture) di cui avete bisogno per realizzare lerisorse pianificate

• Pianificare le entrate e costi mese per me-se, il che vi offre l’opportunità di confronta-re il modo in cui si sta sviluppando l’attivitàreale in confronto al vostro budget, il che viconsente di controllare meglio gli aspetti e-conomici della vostra impresa.

Una guida semplice da seguire per fissare ilvostro budget è quella di utilizzare gli stessitraguardi o categorie nel vostro budget e nel-la vostra contabilità. Il budget viene tipica-mente realizzato in fogli elettronici in Excel epoi, una volta finalizzato e deciso, inserito nelsistema di impresa/contabilità, al fine di facili-tare il follow-up.Qual è il dettaglio richiesto per un budget?Bene, dipende da quanto è o è stata volatilela vostra operazione. Prendiamo brevementein considerazione i vari tipi di voci che doveteutilizzare per realizzare un budget.

EntrateIl livello delle vostre entrate è molto difficile daprevedere. Dovete fare uno sforzo finalizzatoad ottenere la migliore previsione possibile.D’altro canto, le entrate costituiscono il fon-

damento del livello dei costi che vi accingetea pianificare. Se siete troppo sulla difensivanella vostra valutazione delle entrate, moltoprobabilmente finirete per trovarvi con troppopoche risorse per riuscire a gestire i clienti inarrivo. Se, al contrario, siete troppo ottimisti,con tutta probabilità otterrete un risultato ne-gativo perché avrete risorse troppo costose.Io raccomando anche di suddividere le entratesu base giornaliera, il che significa fare riferi-mento al numero di appuntamenti fissati per ve-terinario per giornata. In questo modo saràpossibile per voi calcolare quanti giorni di lavo-ro sono disponibili ogni mese e, quindi, sarà piùfacile giudicare se un risultato buono o cattivoè semplicemente una conseguenza del nume-ro di giorni lavorativi (che variano da un meseall’altro). Può anche darsi che vogliate includerequalche sorta di correzione stagionale per leentrate, ad esempio nel caso che queste au-mentino normalmente durante i mesi estivi.

CostiUna volta decise le entrate, risulta più facilevalutare il livello di risorse necessarie perrealizzare i valori pianificati. Partendo dalpresupposto che non siano necessari inve-stimenti in nuovi immobili o apparecchiature,vi resta fondamentalmente da pianificare ilnumero di operatori necessari ed i livelli deiloro salari individuali, compresi gli oneri so-ciali e le tasse.Ciò risulta abbastanza agevole dal momentoche conoscete già i costi del vostro staff at-tuale, per cui l’unica reale pianificazione chedovete fare è quella relativa a nuovi recluta-menti o licenziamenti. Un costo importanteche può venire facilmente sottovalutato nelprocesso di realizzazione del budget è quellorelativo all’educazione permanente ed allosviluppo dello staff. Il vostro personale è unarisorsa chiave per il benessere della clinica,responsabile della generazione della maggiorparte delle sue entrate. È essenziale che siamantenuto aggiornato e ben informato.

Investimenti in immobili, macchine e apparecchiatureSi tratta di voci importanti, che richiedono daparte vostra un’accurata valutazione in termi-ni di analisi di investimento prima che pren-diate la decisione finale. Alcuni investimentisono necessari, come il rimpiazzo delle appa-recchiature datate; altri, come l’acquisto di u-na nuova strumentazione ecografica, richie-dono un’analisi di investimento ed una pianifi-cazione di rimborso a lungo termine.Se si tratta di un investimento necessario nonavete scelta, per cui non dovete fare altro cheincluderlo nel vostro budget.

SITUAZIONE EFFETTIVAA questo punto, avete il vostro budget, che èil vostro risultato pianificato. Ora, dovete ini-ziare a seguire i risultati effettivi delle vostreattività.La regola numero uno è quella di assicurarviun buon contabile o un manager competentein campo finanziario. Ricordatevi che la con-tabilità è l’ultima cosa che potete pensare diposporre - non averla a disposizione è un po’come guidare l’auto bendati: non avete ideadi dove state andando e non sapete se dove-te accelerare o frenare.Ogni mese, dovete avere un rapporto di chiu-sura relativo a quello precedente. Ad esem-pio, a febbraio dovrete avere un rapporto re-lativo alla contabilità di gennaio, idealmentenon più tardi del quinto giorno lavorativo difebbraio. Il rapporto deve contenere tutti i da-ti effettivi ed un confronto con il vostro bud-get. Questo confronto deve essere completo,per cui, ad esempio, tutto ciò che avete inse-rito nel budget deve essere presente insiemealle corrispondenti voci effettive.Come effettuare il follow-up quando si esami-na questo rapporto? Un metodo comune epratico è quello di controllare la contabilità,preferibilmente il conto del reddito. Dovete i-niziare prendendo in considerazione la diffe-renza fra il budget ed i dati reali in una colon-

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200814 Practice Management Budget

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

La gestione economica della vostra clinica veterinaria (4a parte)Gestione degli aspetti economici di una clinica veterinaria

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

IIL'editore dell'opera originale inglese e l'e-ditore italiano non si assumono, in base al-le vigenti norme, alcuna responsabilità perdanni e/o lesioni a cose o persone comerisultato di qualsiasi affermazione diffama-toria vera o presunta, violazione dei dirittidi proprietà intellettuale o di privacy, dura-ta di prodotti, se derivanti da negligenza oaltro, o da ogni altro uso di idee, istruzioniprocedure, prodotti e metodi contenutinell'articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

na separata per un certo numero di rendicon-ti/aree - nel seguente ordine:• risultato• entrate totali• costo totale.

Si noti che è una buona idea iniziare con il ri-sultato - che vi fornisce la situazione com-plessiva. Poi, dovete passare alle entrate -che sono uno specchio di quanto siete anda-ti bene nel settore clienti. Infine, dovete con-siderare i costi, che sono le risorse che avetespeso al fine di generare le entrate. Poi, do-vete scorrere tutti i rendiconti al fine di identi-ficare tutte le deviazioni.Potete anche scegliere di prendere in consi-derazione il flusso di cassa della vostra clini-ca. La regola generale è che tanto più que-st’ultima è piccola, tanto minore deve esserela differenza fra risultato e flusso di cassa. Tal-volta, quest’ultimo è molto evidente - corri-sponde a quando denaro avete nel vostroconto in banca!Se non sono presenti differenze di maggioreentità, tutto va bene e potete tornare a dedi-carvi alla chirurgia! Quindi, quali differenze do-vete prendere in considerazione per agire diconseguenza? Deviazioni superiori a ± 10%e/o valori superiori, ad esempio, a ± 500 eurodevono far scattare un campanello di allarme.Utilizzando sia una percentuale che una de-viazione quantitativa sarete sicuri di riusciread identificare tutte le deviazioni rilevanti.Dovete assicurarvi di comprendere le ragio-ni delle deviazioni. A seconda di queste,potrete decidere di adottare alcune azionie, in alcuni casi, anche correggere il vostrobudget. Se, ad esempio, i vostri attuali co-sti per i salari stanno superando il budget,dovete comprendere le ragioni di questofatto. Se il problema è dovuto alla malattiadi qualche operatore non si può fare nulladi più, ma se dipende da una cattiva pianifi-cazione, può darsi che dobbiate ridefiniregli schemi di lavoro. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Eventi Veterinari 15

CORSO REGIONALECORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA

Ragusa, 5-7 Settembre 2008

RELATORIGildo Baroni, Med vet, PHD, RovigoPier Mario Piga, Med Vet Torino

OBIETTIVIFornire ai partecipanti il bagaglio di nozioniteorico-pratiche di base necessario per af-frontare il trauma scheletrico appendicolarenella pratica quotidiana per poter poi ap-profondire con corsi più specifici i temi pro-posti dal corso. Nella prima parte si affronta-no i temi riguardanti la biomeccanica, laclassificazione e la guarigione delle fratturee vengono illustrati gli strumentari e gli im-pianti ortopedici, fornendo i principi per l'uti-lizzazione corretta degli stessi nella trauma-tologia del cane e del gatto. Nella secondaparte vengono fornite le linee guida per ilcorretto trattamento delle fratture semplici dipiù comune riscontro nella pratica clinicache coinvolgono le ossa lunghe. L'apprendi-mento di quanto esposto nelle lezioni fron-tali viene esemplificato attraverso esercita-zioni pratiche di riduzione e fissazione difratture articolari e di ossa lunghe.

QUOTA DI PARTECIPAZIONESoci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%Non Soci: € 550,00 + IVA 20%

SCADENZA PRE-ISCRIZIONI8 Agosto 2008

PARTECIPANTICorso a numero chiuso - 30 partecipanti

SEDEIzs di Ragusa

PER INFORMAZIONI Per maggiori informazioni o per richiederela scheda d'iscrizione contattare: MonicaBorghisani tel 0372/40.35.06 oppure [email protected], o consulatre il sitowww.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC MARCHESCRIPTA MANENT AVES VOLANT - CHIUDETE LA FINESTRA

LE BASI DELLA MEDICINA AVIAREJesi, 29 Giugno 2008

RELATORELorenzo Crosta

OBIETTIVII pazienti insoliti stanno diventando sem-pre più abituali. Alcuni gruppi zoologici, fracui gli uccelli, presentano notevole diffe-renze rispetto ai mammiferi più comuni.Scopo della giornata: mettere i partecipan-ti in condizioni di esaminare un paziente a-viare senza troppo imbarazzo, in modo daimpostare per lo meno un iter diagnosticocorretto.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 La visita clinica del paziente avia-re: le cose da fare e… da non fare

11.00 Pausa11.30 Le principali malattie dei pappa-

galli 13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale (nel caso non sisvolga la relazione il programmanel pomeriggio sarà anticipato dimezz'ora)

13.30 Pausa14.30 Diagnostica per immagini negli

uccelli: basi di radiologia ed endo-scopia

15.30 Pausa16.00 Casi comuni e casi curiosi (interat-

tivi)17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDESala II Circoscrizione Comune di Jesi - ViaSan Francesco JESI(Piazzale antistante alla Chiesa di SanFrancesco, sotto il loggiato, vicino alla far-macia comunale)

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAEe/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded'incontro presentandosi alle ore 8.30 pres-so la segreteria.

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa FeroldiTel. 0372/403500 - [email protected]

3 CREDITI

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI,FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene ri-chiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salu-

te ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativaprevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

MEDICINA E CHIRURGIA DEI PICCOLIMAMMIFERI

(6a Parte dell’Itinerario didattico di Animali Esotici)Cremona, 12/14 Novembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAlessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIAlessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE)

RELATORIMarta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV)

Alessandro Bellese, Med Vet, Mestre (VE)Fabrizio Benini, Med Vet, Carbonera (TV)Giuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo (MI)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Non soci: € 800,00 + IVA 20%

Segreteria SIVAE - Elisa Feroldi - Tel. 0372/403500 Fax 0372/457091 - Email: [email protected] - www.sivae.it

RADIOLOGIA DENTALE EPARODONTOLOGIA

(1a Parte del 2° Itinerario didattico di Odontostomatologia)Cremona, 18/21 Novembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino

RELATORIDea Bonello, Med Vet, SRV, PhD, Dipl EVDC, Torino

Alessandro De Simoi, Med Vet, Feltre (BL)Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Milano

Mirko Radice, Med Vet, Palazzolo Milanese (MI)Paolo Squarzoni, Med Vet, Molinella (BO)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (24)

QUOTESoci SCIVAC: € 700,00 + IVA 20%

Non soci: € 850,00 + IVA 20%

10° CORSO VETERINARIO ASAMITEORICO E PRATICO SULLE METODICHE

DI ILIZAROVCremona, 27/29 Novembre 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAntonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIDenis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS, North

Caroline State University, USA

RELATORI E ISTRUTTORIMaurizio Catagni, Med Chir, Primario Divisione Ortopedia-

Traumatologia, Ospedale di LeccoConsuelo Faranda, Med Vet, Milano

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)Denis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS, North

Caroline State University, USABruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (32)

QUOTESoci SCIVAC: € 750,00 + IVA 20%

Non soci: € 900,00 + IVA 20%

Società federata ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200816 Eventi Veterinari

di RALF S. MUELLERProfessore, Dott. Med. Vet., Dipl ACVD,

FACVSc, Dipl ECVD

di ERIC GUAGUÈREDott. Vet., Dipl ECVD, DESV DV

Iproblemi dermatologici sono un e-vento comune nella pratica clinicadei piccoli animali e comprendonopiù del 20% della casistica. In unostudio recente le infezioni batteri-che rappresentavano la principale

causa di problemi cutanei nel cane e nel gatto.Per questo motivo è essenziale che il veterina-rio sia in grado di riconoscere la presentazioneclinica, diagnosticare e trattare correttamentequeste infezioni, in modo da offrire il più eleva-to standard di cure veterinarie.I microrganismi residenti sono batteri presentie in grado di proliferare sulla cute sana norma-le. I microrganismi residenti più comuni nel ca-ne e nel gatto sono Micrococcus spp., gli sta-filococchi coagulasi positivi e negativi, gli strep-tococchi α-emolitici, Clostridium spp. e diversibatteri aerobi Gram negativi.La flora batterica residente può variare a se-conda della sede. Sul fusto del pelo, nellaparte distale sono presenti gli stafilococchi,mentre i microrganismi Gram negativi vivononella porzione più prossimale. S. intermediusè un microrganismo abituale delle narici, del-l’orofaringe e dell’area perianale del cane.Se vengono eliminati i gruppi di S. interme-dius presenti sulle mucose del portatore, lapopolazione batterica cutanea si riduce dra-sticamente, a indicare che S. intermedius èsolo un microrganismo che vive in modotransitorio sulla cute.

MICRORGANISMIFREQUENTEMENTE OSSERVATI INCORSO DI MALATTIE BATTERICHE

DELLA CUTEStaphylococcus sppIl più comune microrganismo coinvolto nelle in-fezioni batteriche della cute del cane è senzadubbio lo Staphylococcus intermedius. In unostudio recente che ha esaminato più di 100 ca-ni con piodermite batterica, S. intermedius èstato isolato in circa la metà dei cani e in più diun terzo dei pazienti rappresentava l’unico or-ganismo cresciuto in coltura. Tuttavia, nel canesono stati identificati altri stafilococchi coagu-lasi positivi. Staphylococcus aureus è la speciepiù importante in medicina umana, ma viene i-solato anche negli animali da compagnia. In al-cuni laboratori le specie di stafilococchi nonvengono identificate e i ceppi isolati vengonodefiniti nell’insieme come stafilococchi coagu-lasi positivi. Tuttavia, a causa della presenza distafilococchi multiresistenti e di una possibiletrasmissione di tali microrganismi dall’uomo a-gli animali e viceversa, l’identificazione delle di-verse specie sta acquistando sempre più im-portanza.In passato gli stafilococchi coagulasi negativinon venivano considerati microrganismi pato-geni, ma da allora S. epidermidis, S. xylosus,S. simulans e S. hominis sono tutti stati isolatiin lesioni in corso di piodermite nel cane. Glistafilococchi possono essere isolati dalla cutee dal pelo di cani e gatti sani, e per questo mo-tivo l’esito positivo di un esame colturale non ènecessariamente indicativo di un coinvolgi-mento batterico nella patologia.Gli stafilococchi producono un notevole nume-

ro di sostanze attive nel processo patologicoosservato nelle infezioni. Le tossine degli stafi-lococchi, specialmente la proteina A e l’ente-rotossina C, regolano l’adesione delle moleco-le sui cheratinociti e facilitano l’aderenza deibatteri, un prerequisito necessario per l’infezio-ne. Inoltre, possono avere la funzione di supe-rantigeni in grado di attivare i linfociti T in modonon specifico e condurre ad un’esagerata ri-sposta immunitaria e causare una grave in-fiammazione della cute.

Batteri Gram negativiSolitamente la presenza di batteri Gram ne-gativi anaerobi obbligati o facoltativi non è ri-levante nelle infezioni batteriche superficiali.Nelle infezioni profonde questi microrganismiacquistano molta importanza. Sebbene glistafilococchi possano causare infezioni tissu-tali profonde (solitamente come conseguenzadi un’infezione superficiale), possono esserecoinvolti altri tipi di batteri. In uno studio re-cente che ha esaminato la piodermite profon-da nel cane, sono stati isolati microrganismiGram negativi nel 30% dei cani e in più del10% dei soggetti erano gli unici responsabilidel processo infettivo. Negli ascessi da mor-so, vengono identificati frequentemente com-ponenti della flora batterica come la Pasteu-rella multocida, ma possono essere coinvoltianche microrganismi anaerobi come Fuso-bacterium, Bacteroides, Clostridium, Pepto-streptococcus e Porphyromonas spp.

INFEZIONI CUTANEEIn cani e gatti sani non si sviluppano facilmen-te infezioni cutanee. La barriera cutanea e il si-stema immunitario sono i pilastri dell’efficacesistema di difesa dell’ospite. In presenza diun’infezione, uno di questi due sistemi non fun-ziona correttamente. Il trauma fisico rappre-senta il motivo più comune per la compromis-sione della funzione della barriera cutanea, conconseguenze comuni come ascessi e infezionitissutali profonde. Le malattie come la sebor-

rea primaria, l’adenite sebacea o la dermatiteatopica nel cane, o una grave malnutrizionecon insufficiente apporto di acidi grassi posso-no tutte compromettere il funzionamento dellabarriera cutanea.Nei cuccioli e nei cani giovani il sistema immu-nitario può non essere ancora del tutto matu-ro, facilitando l’insorgenza di malattie comel’impetigine, in particolare in presenza di unadieta sub-ottimale o di una grave endoparassi-tosi. Anche lo stress può avere un effetto im-munodepressivo e in alcuni soggetti può con-tribuire allo sviluppo di infezioni cutanee. L’im-munosoppressione causata da malattie endo-crine, come ad esempio l’ipotiroidismo o l’ipe-radrenocorticismo, viene maggiormente osser-vata nei cani di mezza età o anziani. Nonostan-te i numerosi possibili fattori predisponenti, lecause più comuni delle infezioni batteriche se-condarie nei piccoli animali sono le reazioni daipersensibilità. In ogni infezione cutanea, è ne-cessario trovare e risolvere la causa scatenan-te, oltre ad avviare una terapia antimicrobicaper ottimizzare il trattamento e prevenire le re-cidive.

Le infezioni cutanee nel cane e nel gatto

Follicolite superficiale caratterizzatada papule eritematose sul torace di unesemplare femmina meticcio di 15 an-ni. Foto di Ralf Mueller.

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Dermatologia Focus 17

INFEZIONI SUPERFICIALILe infezioni batteriche superficiali della cute so-no comuni, in particolare nel cane. Possonoessere classificate in impetigine, piodermitemucocutanea e follicolite superficiale.L’impetigine nel cane è una malattia battericacausata da Staphylococcus ed è caratterizza-ta dalla presenza di pustole e collaretti epider-mici (scaglie aderenti anulari osservate dopo larottura delle pustole), che interessano le areeventrali a pelo rado dei cani giovani.La piodermite mucocutanea è un’infezionebatterica caratterizzata da depigmentazione,eritema, edema e/o formazione di croste a li-vello delle aree mucocutanee. L’eventuale pre-senza di prurito non è utile per distinguere lediverse reazioni di ipersensibilità o le endocri-nopatie che possono fungere da fattori predi-sponenti.La follicolite superficiale è l’infezione battericapiù comunemente riscontrata nel cane. È soli-tamente caratterizzata da un’infezione delleparti superiori dei follicoli piliferi da parte di S.intermedius. La classica lesione osservata è u-na pustola di piccole dimensioni con un peloche protrude al centro (pustola follicolare). Lasua comparsa è preceduta frequentemente dauna papula follicolare. Col passare del tempo ilpelo cade e le pustole si trasformano in colla-retti epidermici. Nelle forme croniche predomi-nano l’alopecia, l’iperpigmentazione e la liche-nificazione. Nei cani a pelo lungo le lesioni ini-ziali possono passare inosservate e il primo se-gno clinico evidente può essere semplicemen-te rappresentato da un pelo opaco con nume-rose scaglie, conseguenti alla formazione deicollaretti epidermici.

INFEZIONI PROFONDELe piodermiti profonde sono gravi infezioni bat-teriche che interessano i tessuti profondi. Pos-sono rappresentare la progressione di un’infe-zione superficiale trattata in modo inadeguatoo insufficiente, o non trattata affatto. I micror-ganismi raggiungono la parte profonda dei fol-licoli piliferi e, insieme alla risposta infiammato-ria, attraversano l’epitelio follicolare per arrivarenel derma e nel sottocute. Le infezioni profon-de che interessano ampie aree del corpo sonosolitamente associate ad una malattia conco-mitante che provoca un’alterazione della rispo-sta immunitaria. Oltre alla terapia antimicrobi-ca, per ottenere una remissione dell’infezione,è importante identificare e trattare anche lamalattia concomitante. In caso venga osser-vata un’infezione profonda, la causa più comu-ne solitamente è rappresentata da un trauma,ad esempio dovuto a morso o a corpo estra-neo. Follicolite, foruncolosi e cellulite rappresentanosolitamente la diffusione di un’infezione super-ficiale. Normalmente è presente una malattiaconcomitante che è necessario diagnosticaree trattare per ottenere risultati ottimali a lungotermine. La demodicosi o il kerion micotico so-no frequentemente associati a infezioni batteri-che profonde.Gli ascessi sottocutanei vengono frequente-mente osservati nel gatto in seguito a ferite damorso. Nel cane gli ascessi sono un evento piùraro e, oltre ad essere causati da ferite da mor-so, possono essere provocati anche spessoda corpi estranei.Riassumendo, le infezioni batteriche rappre-sentano un problema comune nella pratica cli-nica dei piccoli animali e compaiono quando lafunzione della barriera cutanea e/o del sistemaimmunitario della cute viene alterata. È neces-sario identificare e trattare i fattori predisponen-ti che consentono lo sviluppo dell’infezione, ol-tre a diagnosticare e a trattare l’infezione bat-terica specifica, al fine di ottenere un esito otti-male per il paziente. ■

Piodermite mucocutanea del labbro inferiore in un Pastore tedesco. Foto di RalfMueller.

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La diffusione della Paratuber-colosi negli allevamenti bo-vini è in continuo aumentoin Italia, analogamente aquanto sta avvenendo intutti i Paesi a zootecnia

avanzata in cui non si siano adottate oppor-tune misure di intervento. Da un’indagine ef-fettuata su un campione di aziende da lattelombarde tra il 2003 e il 2005, si è stimatoche l’infezione sia presente in una percentua-le di aziende compresa tra il 20 e il 40%. Nor-ma Arrigoni (Responsabile Centro di Referen-za Nazionale per la Paratubercolosi, IstitutoZooprofilattico Sperimentale della Lombardiae dell’Emilia-Romagna, PC) ha parlato dicontrollo della paratubercolosi al 10° Con-gresso Nazionale Multisala SIVAR (Cremona,9-11 maggio 2008).Si calcola che la Paratubercolosi, oltre ad es-sere molto diffusa, sia tra le patologie cheprovocano i maggiori danni economici al pa-trimonio zootecnico, legati sia alla presenzadi forme cliniche, che subcliniche. Questo,insieme al paventato pericolo per la salutepubblica, impone l’adozione di misure di in-tervento.Il percorso da seguire è duplice: da una par-

te la protezione e la valorizzazione dei pro-dotti delle aziende ancora negative attraver-so processi di certificazione e, dall’altro, l’ap-plicazione di Piani di controllo nelle aziendeinfette. Il controllo della Paratubercolosi pre-senta obiettive criticità, legate alla notevoleresistenza di Mycobacterium avium subsp.paratuberculosis (Map) nell’ambiente e allasua diffusione, oltre che con le feci, anchetramite latte e colostro.Inoltre Map è in grado di attraversare la bar-riera placentare e di infettare il feto in utero.Un altro ostacolo è rappresentato dal fattoche i test diagnostici disponibili dimostranouna sensibilità limitata nelle fasi iniziali di infe-zione. Peraltro l’allevamento moderno, che siè adattato ad esigenze di economicità e ra-zionalizzazione della manodopera, ha adot-tato delle strutture e dei processi che spessonon prendono nella dovuta considerazionegli aspetti igienico-sanitari.Il controllo della Paratubercolosi si basa sudue cardini:• prevenzione di nuove infezioni, attraverso

l’applicazione di piani di biosicurezza ebiocontenimento;

• eliminazione dei capi infetti, individuati at-traverso opportune strategie diagnostiche.

I dati disponibili dalla letteratura dimostranocome, rispetto all’eliminazione dei capi infetti

(che è comunque sempre consigliata), sia piùefficace ed economicamente sostenibile neltempo la corretta gestione igienico sanitariadell’allevamento, realizzata attraverso unaprecisa pianificazione di interventi e docu-mentata attraverso una puntuale raccolta didati, al fine di prevenire le nuove infezioni, inparticolare dei vitelli, che risultano particolar-mente recettivi.Per definire un modello di intervento il piùpossibile standardizzato, sono stati redattidue Manuali per il controllo della Paratuber-colosi, rispettivamente negli allevamenti dibovine da latte e in quelli di bovine da carne(linea vacca-vitello). L’approccio metodologi-co proposto, da tempo utilizzato nei piani dicontrollo volontari statunitensi ed impostatosu criteri di analisi e conseguente gestionedel rischio, risulta uno strumento utile non

solo per il controllo della Paratubercolosi ma,più in generale, per un corretto managementdell’allevamento bovino in termini di biosicu-rezza, con ripercussioni positive anche peraltre patologie. I due Manuali per il controllodella Paratubercolosi saranno inviati per po-sta elettronica a chi ne farà richiesta all’indi-rizzo: [email protected]. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200818 Vet Journal Attualità scientifica o

Il controllo della paratubercolosinegli allevamenti boviniAl Congresso SIVAR prevenzione e corretta gestione igienico-sanitariadell’allevamento

I l virus della bluetongue (BTV) è statoidentificato in cinque specie di rumi-nanti selvatici in Spagna. La sieropre-

valenza per BTV era elevata e variabilenel tempo, con un gradiente sud-nord.Lo studio spagnolo suggerisce un'epide-miologia complessa del virus in Europa.La presenza di anticorpi verso BTV neiruminanti selvatici è stata recentementestudiata in Belgio e Germania. Nel 2006la sieroprevalenza di BTV nei cervidi bel-gi era dello 0,58%, mentre lo studio tede-sco mostrava una sieroprevalenza pari a:0,09% nel cervo, 5,7% nel capriolo e4,9% del muflone. L'attuale studio spa-gnolo suggerisce che BTV è presente neiruminanti selvatici europei in una vastaarea di diffusione. Tutti i ruminanti selva-tici studiati erano positivi per il virus, condifferenze tra le varie specie, probabil-mente a causa della diversa suscettibi-lità e distribuzione del vettore/patogenonelle zone studiate. Secondo lo studio, iruminanti selvatici e in particolare i cer-vidi, a causa della loro ampia distribuzio-ne in Europa, possono essere utilizzaticome animali sentinella per la sorve-glianza di BTV.La distribuzione del virus in Spagna, se-condo i recenti studi europei, suggerisceuno scenario epidemiologico complessoper BTV in Europa, con molti ospiti su-scettibili, un aumento del vettore princi-pale dovuto alle modificazioni climatichee la comparsa di nuovi vettori competen-ti. Il ruolo dei ruminanti selvatici suscet-tibili dovrebbe essere approfondito perchiarire l'epidemiologia del virus nel Vec-chio Continente. (M.G.M.)

VIRUS DELLABLUETONGUE

NEI RUMINANTISELVATICI IN SPAGNA

L’ileo (ostruzione funzionale deltransito gastrointestinale aborale)è una causa infrequente di disfun-

zione gastrointestinale e colica nel ca-vallo. Uno studio retrospettivo descrivela presenza di ileo primario gastrico edel piccolo intestino di origine scono-sciuta in una serie di cavalle nel perio-do post-parto. Nel corso di sei anni, siidentificavano 17 episodi di ileo gastri-co e del piccolo intestino in 15 cavalle.Tutti gli episodi si manifestavano nelperiodo post-parto. In nessun caso si i-dentificava una causa di ileo. Quindicidei 17 episodi erano sottoposti a tratta-mento medico (supporto medico e de-compressione nasogastrica) e, in ag-giunta, si effettuava la decompressionechirurgica in 9 casi. Due cavalle veniva-no soppresse prima del trattamento acausa della presenza di rottura gastri-ca; le restanti 13 cavalle sopravviveva-no, con un periodo di follow-up minimodi 10 mesi. Due cavalle manifestavanoun ulteriore episodio di ileo gastrico edel piccolo intestino, rispettivamente 4giorni e due anni dopo l'episodio inizia-le. Gli autori concludono che l’ileo ga-strico e del piccolo intestino di originesconosciuta sembra essere una possi-bile causa di colica acuta nel post-par-to della cavalla. Il risultato dopo tratta-mento per decompressione è buono. Laconoscenza di questa condizione puòconsentire un rapido riconoscimento eun efficace trattamento di episodi futu-ri. Ulteriori studi epidemiologici sononecessari per determinare l'eziologiadella condizione. (M.G.M.)

ILEO COME CAUSA DICOLICA ACUTA POST-

PARTO NELLA CAVALLA

Uno studio retrospettivoha determinato il tempodi sopravvivenza a lungotermine e i fattori che loinfluenzano in 130 furettidomestici trattati chirur-

gicamente per iperadrenocorticismo. I dativalutati includevano segnalamento, duratadei segni clinici prima dell’ammissione in cli-nica, esame emocromocitometrico, profilobiochimico, tempo di anestesia, tempo dichirurgia, ma-lattie conco-m i t a n t i ,g h i a n d o l asurrenale af-fetta (destra,sinistra o en-trambe [bila-terale]), dia-gnosi istolo-gica, proce-dura chirurgi-ca, coinvolgi-mento dellavena cavacaudale (sì ono), melenapostoperatoria (sì o no), giorni di ospedaliz-zazione dopo la chirurgia ed eventuale svi-luppo di segni clinici di iperadrenocorticismodopo la chirurgia. Venivano ammessi allostudio 130 furetti (11 dei 130 venivano ope-rati due volte). La percentuale di sopravvi-venza a 1 e 2 anni era rispettivamente del 98

e 88%. Non si raggiungeva mai un tasso disopravvivenza del 50%. L'associazione traasportazione parziale della ghiandola surre-nale e criochirurgia aveva un effetto signifi-cativamente negativo sul tempo di sopravvi-venza. Non si identificavano altri fattori di ri-schio. Il tempo di sopravvivenza non era influenza-to significativamente dalla diagnosi istopato-logica o dalla ghiandola surrenale specifica-mente affetta. I furetti con masse surrenali

trattate chi-rurgicamenteavevano unap r o g n o s ibuona. Il tem-po di soprav-vivenza deifuretti affettida iperadre-nocorticismotrattati chirur-g i c a m e n t enon era in-fluenzato dal-le caratteristi-che istologi-che del tumo-

re, dalla ghiandola surrenale colpita (destra,sinistra o bilaterale) o dall'asportazione par-ziale piuttosto che completa. La citoriduzio-ne (debulking) si dimostrava sufficiente aconsentire un risultato favorevole a lungotermine quando l'escissione completa nonera praticabile. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 19o

Sopravvivenza a lungo termine deifuretti operati periperadrenocorticismoPrognosi buona in un centinaio di soggetti

Tra il 2002 e il 2007, in Europa e ne-gli Stati Uniti si diagnosticavaun'infiammazione piogranuloma-

tosa sistemica assimilabile alla peritoni-te infettiva felina (FIP) in 23 furetti. L'etàmedia al momento della diagnosi era di11 mesi. In certicasi la malattia eraprogressiva e ladurata media dellemanifestazioni cli-niche era di 67giorni. Reperti cli-nici comuni eranoanoressia, dima-gramento, diarreae presenza di volu-minose masse in-traddominali pal-pabili; meno fre-quentemente siosservavano pare-si degli arti posteriori, segni riferibili al si-stema nervoso centrale, vomito e di-spnea. Alterazioni ematologiche comuni eranolieve anemia, trombocitopenia e iper-gammaglobulinemia. Macroscopica-mente si osservavano noduli biancastriin numerosi tessuti, soprattutto in tessu-

UN'INFEZIONE SIMILE ALLA FIP NEL FURETTO

to adiposo e linfonodi mesenterici, peri-toneo viscerale, fegato, reni, milza e pol-moni. In un animale era presente effusio-ne addominale. Microscopicamente,l'infiammazione piogranulomatosa coin-volgeva soprattutto peritoneo viscerale,

tessuto adiposomesenterico, fe-gato, polmoni, re-ni, linfonodi, milza,pancreas, ghian-dole surrenali e/ovasi ematici. Al-l’immunoistochi-mica, tutti i casi e-rano positivi perl'antigene del co-ronavirus utiliz-zando l’antigenem o n o c l o n a l eFIPV3-70. La mi-croscopia elettro-

nica delle lesioni infiammatorie identifi-cava particelle con morfologia riferibilea coronavirus nel citoplasma dei macro-fagi. Il sequenziamento parziale del ge-ne spike del coronavirus ottenuto daitessuti congelati indicava che il virus e-ra correlato al coronavirus enterico delfuretto. (M.G.M.)

Ha aperto a Spoltore l’Uffi-cio Tutela degli Animali.L’iniziativa fa parte delprogetto “Un cane pertutti” realizzato dal Co-mune di Spoltore in

collaborazione con ANMVI Abruzzo, la Legaper la difesa del Cane e la Polizia Municipale.Lo sportello al quale potranno rivolgersi i cit-tadini per avere informazioni sugli animali (an-che selvatici ed esotici), e per segnalare casidi maltrattamento, ha come responsabile l’a-gente di polizia urbana Filomena De Sanctise funziona il martedì dalle ore 10 alle ore 12 eil giovedì dalle ore 15 alle ore 17. Un registrocomunale verrà creato per registrare sia gli a-

nimali che i loro padroni. I servizi verrannosvolti con il supporto dei volontari della localesezione della Lega per la difesa del cane, di-retta da Enio Cerasa, e in collaborazione conANMVI Abruzzo. Spiegano il sindaco FrancoRanghelli e l’assessore alla sanità DomenicoD’Onofrio: “È un intervento che punta a un la-voro di sinergia sul territorio per meglio gesti-re le problematiche legate agli animali che incittà si presentano ormai quotidianamente”.Con l’obiettivo di far crescere una cultura dirispetto per gli animali fin dalla giovanissimaetà, sono stati inoltre previsti una serie di in-contri nelle scuole con i Veterinari per parlaredel corretto rapporto uomo-animale. Gli in-contri si sono già svolti con grande succes-

so, sia nelle prime medie che nelle quarte equinte elementari dei quattro comprensoriscolastici della Città di Spoltore (PE), graziealla preziosa collaborazione delle Dr.sse Cur-ci, Lombardo, Marchionne, Panunzi e Rastel-li. La prima parte delle lezioni era dedicata al-la anatomia e alle patologie legate agli ani-mali mentre la seconda parte era dedicata alcomportamento dell’animale e al giusto ap-proccio del bambino con quest’ultimo. Il pro-getto è stata presentato alla stampa nel no-vembre scorso. La prima fase si è conclusanel mese di maggio con notevole successo.È stato applicato il microchip a più di 100 ca-

ni mentre 20 sono state le richieste di steri-lizzazione incentivate. Sulla sterilizzazionedegli animali, il Comune ha stipulato unaconvenzione con i veterinari che hanno ade-rito al progetto. Il costo per l’intervento com-pleto è di 85 euro. Chi adotterà un cane nelcomune di Spoltore riceverà 250 euro, altri250 al termine del primo anno e 200 euro peri due anni successivi. Infine, per quanto ri-guarda le sanzioni, si sta lavorando per lamodifica del Regolamento Comunale per laTutela degli Animali e successivamente saràavviata una campagna di informazione e sen-sibilizzazione sul territorio al termine dellaquale sarà affidato alla Polizia Municipale ilcompito di far rispettare gli obblighi e sanzio-nare gli eventuali trasgressori. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200820 Anmvi Regione Progetti

In riferimento all’iniziativa del comunedi Pordenone per la realizzazione di u-na struttura di ricovero per cani e gat-

ti, l’ANMVI, con una lettera inviata loscorso 10 giugno, ha chiesto al Sindacodi Pordenone, Sergio Bolzonello e all’As-sessore alle Politiche Sociali, Guido Za-nolin di poter prendere visione del pro-getto per un coinvolgimento della cate-goria veterinaria. A riguardo, l'Assessorecomunale Zanolin ha dato piena disponi-bilitùà ad incontrare l'ANMVI che sul ter-ritorio è presente con un proprio Consi-glio Regionale. L’associazione aveva ap-preso la notizia da un articolo pubblicatoil 3 giugno u.s. su “Il Gazzettino”. Il co-mune di Pordenone, ha coinvolto una de-cina di comuni del territorio nella realiz-zazione di “una struttura di ricovero tem-poraneo” per cani e gatti “abbandonati,accidentati e bisognosi di cure” all’inter-no della quale, riferisce la stampa locale,sarà creata “una piccola clinica chirurgi-co-veterinaria”. “Condividendo le finalitàdi lotta al randagismo e di prevenzionedell’abbandono, la nostra Associazione -scrive Scotti nella lettera - si propone diqualificare lo studio di fattibilità già rea-lizzato dall’Assessorato con una puntua-le definizione del ruolo del medico vete-rinario, ruolo - sottolinea Scotti - che sidirebbe del tutto trascurato stando allefonti della stampa”. “Sarà premura del-l’Associazione - continua Scotti - propor-re anche un’analisi di tipo economico-fi-nanziario del progetto dalla quale po-tranno scaturire fattori di risparmio e dicontenimento dei costi”.

IL COMUNE DI PORDENONE

INCONTRERÀ ANMVI FRIULI

ANMVI Abruzzoprotagonista del progetto “Un cane per tutti”Aperto a Spoltore (PE) l’ufficio per la tuteladegli animali. Convenzione con i veterinari einiziative di educazione nelle scuole

Marco Della Torre, Presidente di ANMVI Abruzzo (il secondo da destra) con la dotto-ressa e collega Panunzi (la prima a sinistra) insieme all’Assessore Comunale alla Sa-nità Domenico D’Onofrio e alla dr.ssa Filomena De Sanctis - Avvocato e Responsa-bile dell’Ufficio Tutela Diritti Animali.

Lo scorso 5 Giugno a Firenze,presso la Direzione Genera-le del Diritto alla Salute ePolitiche di Solidarietà dellaRegione Toscana, si è svol-ta l'audizione tra i rappre-

sentanti della Unione Medicina Non Conven-zionale Veterinaria - UMNCV ed i rappresen-tanti della Regione. L'incontro è nato dall'e-sigenza di promuovere un dialogo costruttivotra la UMNCV e la Regione che attualmenteè all'avanguardia per quanto attiene alle nor-mative in materia di MNC. Per l'Unione sonointervenuti Francesco Longo, Roberto Orsi e

M. Verdone, mentre la Regione è stata rap-presentata dai funzionari Baccetti e Romiti."Molti gli argomenti trattati, specifici del set-tore della sanità animale - riferisce la UMNCVin un comunicato- hanno suscitato l'interes-se delle parti a realizzare una comune azionedi piena legittimazione delle MNC e dei Me-dici Veterinari esperti in tali discipline crean-do una sinergia che costituisca un modelloorganizzativo unitario e di integrazione pertutta la Medicina Veterinaria della RegioneToscana, coinvolgendo le istituzioni locali e lesocietà di MNC veterinarie. Già in passato -ricorda il comunicato - la UMNCV avevaplaudito all'iniziativa Toscana, trovando l'ov-vio consenso degli esperti che da anni auspi-cano una tale risoluzione su scala nazionale,peculiarmente mirata al settore veterinariocarente in tale materia soprattutto in riferi-mento al settore della Zootecnia Biologicaper il quale è prevista l'attuazione del Rego-lamento CE 834/2007 (e precedenti) nell'am-bito di garantire la sicurezza alimentare e lescelte del consumatore, ma anche in riferi-mento agli animali d'affezione nella libertà discelta terapeutica che il proprietario ha dirit-to ad esercitare e nel rispetto del pluralismoscientifico nell'attuazione dell'atto medicoveterinario". ■

MNC in Toscana,audizione dell’UMNCVin RegioneScopo dell'incontro: promuovere un dialogotra la UMNCV e la Regione attualmenteall'avanguardia nella normativa sulle MNC

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Info Regioni 21

In Sardegna arrivanole soluzioniLa FNOVI incontra LAORE. Firmato l'accordo per l'applicazione dell'Accordo della veterinaria convenzionata

Sollecitato da ANMVI Sarde-gna, l'atteso chiarimento conl'Agenzia LAORE è arrivato aiprimi di giugno grazie all'in-contro della FNOVI con il Di-rettore Generale dell'Agenzia

Giancarlo Rossi. A Cagliari il 4 giugno, la Fe-derazione ha illustrato la posizione della Ca-tegoria sulle consulenze, anche zootecniche,che l'agenzia LAORE Sardegna è autorizzataper legge regionale ad offrire agli allevatori at-traverso proprio personale specializzato. LaFederazione ha così avviato un confrontosulle modalità con le quali l'Agenzia proce-derà alla ridefinizione della propria pianta or-ganica. La posizione della Categoria, illustra-ta dalla FNOVI e condivisa dall'ANMVI, è chel'opportunità di un impiego stabile a circa120 veterinari vada di pari passo con unachiara definizione dei ruoli e delle mansioniaffidate a questi colleghi. L'esigenza sottoli-neata in occasione dell'incontro è che "nonsi vadano a investire compiti tipici della liberaprofessione (attività zooiatrica), come inveceora avviene con i veterinari dipendenti dell'A-RAS". Alla riunione erano presenti per la Fe-

derazione i Consiglieri Alberto Casartelli eGiancarlo Boi nonché il Dr. Sebastiano Pired-da, veterinario della Laore, il Dr. Michele Bus-su, Vice Presidente di Oristano, la Dr.ssa Lu-cia Sanna, Segretario dell'Ordine di Cagliarie il Dr. Salvatore Sale dell'Ordine di Sassari(tutti dipendenti ARAS). Negli stessi giorni, ègiunta un'altra buona notizia per i medici ve-terinari sardi: la Regione e le organizzazionisindacali firmatarie dell'ACN 23 marzo 2005(specialistica ambulatoriale e altre professio-nalità sanitarie) hanno firmato l'accordo perla definizione delle prime graduatorie dei me-dici veterinari, delle modalità di primo inseri-mento e delle modalità di organizzazione del-le attività. ■

Sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Puglia è pubblica-ta la deliberazione di Giun-ta che istituisce l'AnagrafeCanina Informatizzata re-gionale (ACIR) in Puglia. Il

provvedimento intende "consentire l'interazio-ne fra gli Enti Pubblici (Regione - AUSL - CO-MUNI) ed i soggetti privati (Medici Veterinari li-

beri professionisti, Associazioni di volontariato,proprietari di strutture per il ricovero degli ani-mali sia randagi che di proprietà) mediante l'u-so di una banca dati che costituisca un puntodi riferimento unico, facilmente aggiornabile econsultabile". La Regione ha affidato all'Istituto Zooprofilatti-co Sperimentale della Puglia e della Basilicatala gestione delle anagrafi animali, inclusa l'ana-

grafe canina. Il medico veterinario libero pro-fessionista è riconosciuto come utente abilita-to all'accesso (inserimenti, modifiche e visua-lizzazione) previa autorizzazione della ASL, tra-mite username e password. Proprietari e ani-malisti sono abilitati solo alla consultazione. Ilveterinario libero professionista può visualizza-re, tramite l'ACIR la scheda anagrafica del pro-prio paziente e aggiornarne la situazione sani-

taria. Tutti i dati verranno inviati elettronicamen-te alla Banca Dati dell'Anagrafe Canina Nazio-nale. Al fine di rendere note le procedure ope-rative, la Giunta ha affidato ai Direttori Generalie Commissari Straordinari delle Aziende Sani-tarie Locali la promozione di incontri con gli Or-dini Provinciali dei medici veterinari, i Comuni ele Associazioni animaliste presenti nel territoriodi competenza, e concordare ogni azione indi-rizzata alla reale implementazione dell'ACIR. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200822 Info Regioni

Puglia, istituita l’anagrafecanina informatizzata La Regione ha affidato all’IZS della Puglia e della Basilicata la gestione

Èstato sequestrato nel territorio diCastel D’Aiano, un allevamento diconigli. A disporre il sequestro è

stato il servizio veterinario dell’AziendaUsl di Bologna insieme ai Carabinieri. Ilservizio veterinario è intervenuto, duran-te le attività di controllo, per verificare lecondizioni di salute e benessere dei co-nigli tenuti in un allevamento che a primavista sembrava abbandonato. Gli opera-tori del servizio sono entrati nel capan-none e hanno riscontrato i corpi di 54 co-nigli morti, molti dei quali in avanzatostato di decomposizione. Su alcune car-casse è stata disposta l'autopsia all'Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale di Bo-logna. Nelle gabbie ancora 176 conigli vi-vi. Gli animali sopravvissuti sono stati af-fidati ad un altro allevatore. Il titolare del-l'allevamento è stato denunciato permaltrattamento animale. Non c'è nessunrischio sanitario per i cittadini. (Fonte:ANSA)

BOLOGNA:SEQUESTRATOALLEVAMENTO

DI CONIGLI

A l fine del miglioramento dello sta-to sanitario dei bovini allevati nelterritorio toscano, la Giunta Re-

gionale, rilevato che le associazioni dicategoria degli allevatori hanno espres-so la volontà di affrontare il problema delcontrollo della rinotracheite infettiva bo-vina nella Regione Toscana, ha approva-to l’attuazione di un progetto regionaleincaricando il Settore Medicina Preditti-va-Preventiva della Direzione GeneraleDiritto alla Salute e Politiche di solida-rietà della predisposizione dello stesso.A farsi carico, fino al 31 dicembre 2009,dei costi per le attività di laboratorio perl’esecuzione del Progetto Regionale,sarà l’IZS delle Regioni Lazio e Toscana.

TOSCANA, UNPROGETTO REGIONALE

PER IL CONTROLLODELL’IBR

Filippo. Le vaccinazioni devono essere ese-guite da Veterinari dipendenti delleAA.UU.SS.LL. o, in caso di necessità o di im-pedimento, da Veterinari liberi professionistiautorizzati dall’Autorità Sanitaria Locale pre-vio parere del Responsabile del Servizio Vete-rinario della AUSL. Ultimato il calendario dellevaccinazioni, gli inadempienti, individuati dalleAUSL, saranno diffidati dai Sindaci dei Comu-ni sedi di focolaio, mediante notifica nei modie termini di legge, a far vaccinare i propri ani-mali in data stabilita. Qualora non vi provve-deranno si farà ricorso ad interventi coattivicon l’impiego della Forza Pubblica e con spe-

se a carico degli interessati. Sarà sottopostoa profilassi vaccinale obbligatoria tutto il be-stiame esistente nei focolai, accertati median-te diagnosi confermata dall’IZS della Puglia edella Basilicata, di carbonchio ematico chedovessero insorgere, nell’anno 2008 e per iquali il sindaco abbia disposto i trattamentiimmunizzanti. Saranno sottoposti inoltre atrattamento vaccinale anticarbonchioso tutti ibovini, ovini, caprini ed equini che raggiungo-no, per ragioni di pascolo, i territori per i qualiin base all’ordinanza, è prevista la vaccinazio-ne contro il carbonchio ematico. L’ordinanzaè pubblicata sul BUR del 3 giugno 2008. ■

Profilassi del carbonchio ematico in Basilicata

Il Presidente della Coldiretti CalabriaPietro Molinaro, ha scritto una letteraall'assessore regionale alla Sanità,

Vincenzo Spaziante, nella quale richiamal'attenzione sulla “necessità di assicura-re continuità operativa ai lavori dell'Unitàdi Crisi zootecnica, istituita presso il Di-partimento Tutela della Salute”. “Dopoun lungo periodo durante il quale l'atti-vità era rimasta paralizzata - scrive Moli-naro - solo in data 14 maggio era stataconvocata una riunione, nella quale, fati-cosamente, si era riallacciato il filo di undiscorso incomprensibilmente interrotto.Questa riunione, purtroppo, è rimasta unepisodio isolato, dal momento che, no-nostante la transumanza degli animalinei pascoli montani fosse oramai immi-nente, non si è fatto nulla per garantireche il loro trasferimento avvenisse senzacreare rischi alla salute pubblica. L'Unitàdi crisi aveva individuato alcune urgentipriorità: completamento del 100% deicontrolli al 30 giugno 2008 e monitorag-gio del numero di allevamenti con statosanitario sconosciuto; modalità di inter-vento negli allevamenti ufficialmente in-denni nel caso i controlli evidenziasseroun solo capo positivo e trattamento dei'falsi positivi'; adeguamento del contri-buto di indennizzo dei capi bovini abbat-tuti (proposta adottata in Campania perla razza bufalina); assegnazione di un in-dennizzo per l'alimentazione e l'approv-vigionamento di acqua agli allevamentiche non possono transumare e costrettia rimanere in marina''. ''È rimasto 'lette-ra morta' - continua la Coldiretti - l'impe-gno assunto da parte dell'assessorato diadoperarsi affinché la Giunta Regionaleadottasse idonee misure per risolvere lostato di emergenza, permettere il corret-to trasferimento degli animali ai pascolimontani e facilitare la gestione degli al-levamenti che non possono essere tra-sferiti. ''È bene, pertanto, - conclude ilPresidente della Coldiretti - che, da par-te sua e della Giunta Regionale, non sicontinui a sottovalutare il problema. LaRegione, purtroppo, è ancora lontanadall'attuazione piena dell'Ordinanza Mi-nisteriale e dal rispetto dei tempi entro iquali la stessa impone di uscire dall'e-mergenza. La Coldiretti rivolge la richie-sta di far funzionare a pieno l'Unità diCrisi e a demandare a questo organismola verifica delle modalità di applicazionedella Ordinanza e le proposte sulle solu-zioni da adottare''. (ANSA).

CALABRIA, COLDIRETTI:FAR FUNZIONARE UNITÀ

DI CRISI ZOOTECNICA

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Info Regioni 23

Devono essere ultimate en-tro il 30 novembre 2008, levaccinazioni nei confrontidel carbonchio ematicodel bestiame bovino, e-quino, ovino e caprino

esistente o che sia introdotto nei Comuni di:Carbone, Castelluccio Inferiore, CastelluccioSuperiore, Castelsaraceno, Chiaromonte, E-piscopia, Fardella, Francavilla sul Sinni, Latro-nico, Lauria, Missanello, Moliterno, Noepoli,Rotonda, S. Costantino Albanese, S. Severi-no Lucano, Sarconi, Terranova del Pollino,Trecchina, Viggianello. A stabilirlo è l’ordinan-za n. 6 del 21 maggio 2008 del Presidentedella Giunta Regionale della Basilicata,Vito De

Il TecnicoAusiliarioVeterinarioQualche giorno fa sulla Vetlink un collega, ri-portando il link del sito dell'ATAV (Associazio-ne Tecnici Ausiliari Veterinari) apriva un dibat-tito su queste figure professionali. Fra i variinterventi, quello di Daniela Ceppatelli, mo-glie e collaboratrice di un veterinario, ci èsembrato particolarmente interessante e leabbiamo quindi chiesto la possibilità di pub-blicarlo sulla rivista per allargare il dibattito aduna platea più ampia. Siamo stati gentilmen-te autorizzati a riprendere il suo intervento

che, da lei rivisto, è pubblicato di seguito.Vorremmo però aggiungere qualche consi-derazione. Queste figure professionali, siapure con dizioni diverse: tecnici, infermieri,ausiliari, ecc., sono molto diffuse nelle strut-ture veterinarie per animali da compagnia ditutti i paesi europei, con funzioni e ruoli im-portanti non solo nella gestione delle presta-zioni veterinarie, ma anche dei prodotti ine-renti la salute ed il benessere degli animali.Ricordiamoci che in Europa quasi tutti gli am-bulatori hanno un settore "commerciale". InItalia queste figure professionali non esisto-no. In verità ci sono, e dai nostri calcoli sonogià qualche centinaio, ma non hanno alcunriconoscimento in quanto questa figura pro-fessionale non è prevista fra quelle sanitarie.La loro preparazione può essere quindi mol-

to varia. Si va dall'autodidatta, spesso, comenel nostro caso, parente del titolare, a quelloche ha seguito corsi all'estero o in Italia sen-za aver acquisito titoli riconosciuti, sino a col-laboratori stranieri importati o ex infermieri u-mani. È ovvio che non essendoci un precisocorso di studi ognuno si prepara come me-glio crede o può. L'ANMVI, pur riconoscen-do l'importanza di queste figure professionalie la reale necessità della loro presenza peralcune strutture veterinarie, soprattutto quel-le di maggiori dimensioni, ha sempre vistocon preoccupazione il loro diffondersi, nonper una preclusione nei loro confronti, masemplicemente perché il numero di veterinarinel nostro paese è tale che molto spessoquesti ruoli sono coperti da giovani che, unpo' per fare pratica, un po' per fare qualche

cosa e non essere disoccupati, accettanoanche competenze non proprio veterinarie.Finisce quindi che questi professionisti, sen-za alcuna colpa, diventino concorrenti dei ve-terinari. Ci rendiamo benissimo conto che lasituazione italiana non è solo anomala, maanche del tutto assurda. Sarebbe certamen-te più logico che fosse previsto un corso diLaurea triennale per l'acquisizione del titolodi Infermiere Veterinario o Tecnico AusiliarioVeterinario per Animali da Compagnia, ta-gliando drasticamente il numero degli iscrittia Medicina Veterinaria. In questo modo, for-se, si arriverebbe a riequilibrare un mercatooccupazionale che oggi esprime dati vera-mente insostenibili. Al più presto l'ANMVI ri-prenderà con il mondo universitario ed il nuo-vo Governo la discussione su questi proble-mi, nella speranza di riuscire finalmente a tro-vare soluzioni equilibrate e gestibili. Nel frat-tempo corre voce, anche su sollecitazionedell'Antitrust, di un ripensamento sul numerochiuso o programmato. Se fosse così si pas-serebbe da 1400 iscritti all'anno al Corso diLaurea in Medicina Veterinaria, a circa 4500.Sperando che siano solo voci, per ora cer-chiamo di ragionare sul tema evidenziato daquesta lettera.

Carlo Scotti

Sono 20 anni che lavoro in un am-bulatorio veterinario imparandonegli anni tutto quello che potevo

fare con la pratica o cercando di approfondi-re le mie conoscenze solo attraverso ciò chetrovavo su riviste, forum e libri. Anche fre-quentare gli ambulatori dei colleghi di miomarito riusciva ad arricchirmi. Ho sempre a-spettato che le Università o le Associazionidei Veterinari pianificassero un corso di studiper ottenere un riconoscimento alla mia pro-fessione di tecnico veterinario che spesso hodovuto difendere perché ancora non definitae soggetta a polemiche e controversie spes-so relegata, come me, alle mogli.Negli anni la professione veterinaria è cam-biata così come la clientela e le strutture incui il veterinario esercita. Il lavoro è semprepiù specialistico e richiede molta preparazio-ne: la prospettiva, di mio marito e mia, di

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200824 Lettere al Direttore @

“L’Italia è in prima linea nel garantire chela sicurezza alimentare, la lotta alla

povertà e lo sviluppo agricolo sostenibilerimangano al centro dell’agenda

internazionale”Franco Frattini, Ministro degli Esteri

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2008 Lettere al Direttore 25

cambiare tipo di struttura (da ambulatorio aclinica) mi ha maggiormente stimolato a ten-tare di diventare ancora più professionale.Acquistando il libro “Tecniche infermieristi-che” di Paola Rueca e del Dott. TommasiniDegna, ho conosciuto l’ATAV (associazionetecnici ausiliari veterinari) e i corsi tenuti daquesti due autori. Questa associazione siprefigge di definire i compiti e le mansioni cheil tecnico deve e può svolgere in una struttu-ra. I corsi formano una figura professionaleche affianchi il medico nei vari settori (segre-teria, ambulatorio, degenza, chirurgia, labo-ratorio, magazzino) e ne ottimizzi il lavoro. Lematerie di studio sono varie (anatomia, pato-logia, diagnostica, laboratorio, pronto soc-corso...) e preparano il tecnico in manieraspecifica per interagire con il medico in qual-siasi situazione ed emergenza.Le mansioni sono da “seconda linea”, nasco-ste, organizzative, tali da sollevare quanto piùpossibile il medico da quelle pratiche che lodistolgono dall’atto professionale sia medicoche chirurgico. Se interveniamo su cliente epaziente applichiamo le direttive del medico.Quello che l’ATAV vuole sottolineare è proprioil netto confine tra veterinario e tecnico chenon andrà mai oltre i limiti che gli spettano.In altri Paesi questa figura è riconosciuta; siorganizzano corsi di studio e associazioni edato che la Medicina Veterinaria sta diven-tando sempre più specialistica viene datoampio spazio al suo aggiornamento creandocorsi paralleli a quelli dei medici. L’ATAV, at-traverso il suo operato, cerca di colmare

queste lacune.Per me accedere ai corsi dei medici è impos-sibile ma, grazie all’aiuto di mio marito ho a-vuto occasione, in passato, di frequentare u-na giornata di practice management ed hoconstatato quanta importanza viene data alruolo del tecnico ausiliare nella gestione di u-na clinica. Dalla gestione del cliente con l’ac-coglienza, le telefonate, la soluzione dei pic-coli problemi organizzativi (appuntamenti, a-spetti economici); alla gestione del marketingincrementando le attività che producono in-troiti; alla gestione del magazzino.Lo scoglio maggiore da superare per il rico-noscimento di questa figura professionaleviene spesso dai veterinari stessi, dalla situa-zione generale che viviamo nel nostro paese.Come riporta un articolo di Professione Vete-

rinaria, l’Italia è il paese con la più alta con-centrazione di piccoli ambulatori spesso conredditi bassi e in difficoltà ad investire per af-frontare l’evoluzione della professione. Quin-di il ruolo viene spesso ricoperto dai neolau-reati relegati ad essere, citando A. Manfredi,“Sottoccupati e sfruttati”. Sono consapevoleche la situazione economica per la veterina-ria non sia delle più rosee ma mi auguro chequeste mie parole suscitino, tra chi legge, lostimolo per un dibattito ed un confronto.L’auspicio è di dimostrare con professionalitàe serietà che si può lavorare in sinergia in-staurando rapporti di cooperazione per innal-zare, anche di fronte alle istituzioni pubbliche,il livello di professionalità della Medicina Ve-terinaria. Per finire vorrei fare alcuni ringraziamenti: al-

l’associazione ATAV per avermi dato la pos-sibilità di crescere professionalmente ed inparticolare a Giulia Vitaliti, Vicepresidente,perché averla conosciuta mi ha reso ancorapiù consapevole e professionale nel lavoroche svolgo.Ringrazio l’ANMVI nella persona del dott. An-tonio Manfredi per aver dato spazio, sulla ri-vista Professione Veterinaria, al mio interven-to con la possibilità di esprimere tutto il mioentusiasmo per una professione che mi pia-ce e in cui credo molto.Attendo un suo commento nella speranza diaver spiraglio nella realizzazione di una futuracollaborazione proficua tra Medico Veterina-rio e Tecnico.Di nuovo mille grazie

Daniela Ceppatelli

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Con riferimento al divieto di desti-nazione al consumo umano dellatte di equidi (v. Professione Ve-

terinaria 19/2008), la Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Vete-rinario precisa che la comunicazionepubblicata sulla GU del 4 giugno scorso,stabilisce che in caso di utilizzo di farma-ci veterinari in equidi destinati alla pro-duzione di alimenti, al fine di garantire uncostante ed elevato livello di tutela dellasalute pubblica, il medico veterinarioproscrittore è tenuto ad indicare chiara-mente nella ricetta che il latte provenien-te da equidi trattato con tali medicinalinon deve essere destinato al consumo u-mano”. Non si tratta di un generalizzatodivieto di consumo, la comunicazioneministeriale, infatti, si riferisce solo al lat-te proveniente da animali sottoposti a te-rapia.

PRECISAZIONI SULCONSUMO DI LATTE

DI CAVALLO

Edizioni Veterinarie E.V. srl

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Chiuso in stampa il 16 giugno 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200826 Calendario attività Dal 23 giugno al 4 ottobre

23 - 24 GIUCORSO SCIVAC GIORNATE AVANZATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - LA CLINICA IDEALE - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Patrizia Acciai -Numero Verde Hill’s - Tel. 800701702

25 GIUCONVEGNO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON CONDIZIONALITÀ: NUOVE PROSPETTIVE PER IL MEDICO VETERINARIO - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, FNOVI-ANMVI-ORDINE MED. VET. DI CREMONA Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: SENZA ACCREDITO ECM - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e

Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

26 - 28 GIUCORSO SCIVAC ADVANCED VETERINARY DIAGNOSTIC IMAGING: PRATICAL AND INTERACTIVE MRI WORKSHOP - Centro Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti

27 - 29 GIUCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC SARDEGNA: CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Sassari - ECM: 16 Crediti - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

29 GIUINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC MARCHE SCRIPTA MANENT... AVES VOLANT... PER FAVORE CHIUDETE LA FINESTRA. LE BASI DELLA MEDICINA

AVIARE - Marche - Jesi - Via San Francesco - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi -Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

30 GIU - 2 LUGCORSO ANMVI CORSO PER VALUTATORE SISTEMI QUALITÀ AGROALIMENTARE - 2° PARTE - Centro Studi E.V. - Palazzo

Trecchi - Cremona - ECM: Crediti non previsti

2 - 5 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: VII PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE ACQUISITE E MALATTIE

SISTEMICHE CON EFFETTI CARDIOVASCOLARI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:CON IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- Jolly Hotel Villanova, Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni- Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - LUNGARNO DEL TEMPIO 44 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segreteria Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETCORSO SIVE WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:

[email protected] - 28 SET

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - VIA PONTINA KM 30 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO CON SCIVAC E GPM COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani

- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 - 4 OTTCORSO SCIVAC CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]