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PROCEDURA SELETTIVA PER LA CHIAMATA DI UN PROFESSORE DI SECONDA FASCIA PER IL SETTORE CONCORSUALE 08/F1 SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/21 (Decreto del Rettore n. 413/2014, modificato con Decreto del Rettore n. 454/2014, avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 39, 4° Serie Speciale Concorsi ed Esami, del 20 maggio 2014) VERBALE DI VALUTAZIONE DEI TITOLI AGOSTINI ILARIA Architetto. Dottore di ricerca in “Storia e critica dell’architettura”. Ricercatore universitario ICAR/20 presso l’Università di Bologna. Ha svolto un periodo di studio con il Programma Erasmus presso l’Università di Paris La Villette. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. La candidata ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Contrattista di ricerca presso l’Università di Firenze 2005/2007, assegnista di ricerca presso l’Università di Firenze 2007/2009. Ha partecipato ai gruppi di ricerca PRIN 2005/2008 e PRIN 2008/2010. Titolare di borsa di studio a Firenze nel 2011/2012 e di assegno di ricerca a Firenze nel 2012. È membro di diversi gruppi di ricerca. È membro della redazione della rivista “Scienze del Territorio”, organo della Società dei territorialisti, nonché della redazione di “Contesti”, rivista del Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell’Università di Firenze. Dal 2012 è ricercatore di ruolo presso l’Università di Bologna, dove è titolare di corsi curriculari per 2 anni. Precedentemente è stata lecturer per 2 anni presso l’Istituto di Architettura dell’Università di Ginevra. Docente a contratto per 9 anni presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Docente per 4 anni presso il master in Paesaggistica dell’Università di Firenze. Docente per 2 anni presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. Titolare di un corso monografico presso lo Smith College di Firenze. Ha coordinato alcuni cicli di lezioni aperte alla cittadinanza in tema di “cultura della città e del territorio”. Non dichiara di aver svolto attività di tutoraggio a tesi di laurea e/o di dottorato. Svolge una buona attività professionale nel campo della progettazione urbanistica. È impegnata in associazioni e organizzazioni nel campo delle politiche urbanistiche e sociali. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 4 pubblicazioni monografiche, 5 testi in opere collettive e 3 articoli su riviste. Monografie : 1. Dei fiumi. Facies locorum, labor artificum, Aión, Firenze, 2012 È composto da quattro capitoli, uno dei quali è un testo inedito, gli altri sono rielaborazioni di scritti editi o già circolati come rapporti di specifiche ricerche. Pur diversi per origine e scopo, sono

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PROCEDURA SELETTIVA PER LA CHIAMATA DI UN PROFESSORE DI SECONDA FASCIA PER IL SETTORE CONCORSUALE 08/F1 SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/21

(Decreto del Rettore n. 413/2014, modificato con Decreto del Rettore n. 454/2014, avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 39, 4° Serie Speciale Concorsi ed Esami, del 20 maggio 2014)

VERBALE DI VALUTAZIONE DEI TITOLI AGOSTINI ILARIA Architetto. Dottore di ricerca in “Storia e critica dell’architettura”. Ricercatore universitario ICAR/20 presso l’Università di Bologna. Ha svolto un periodo di studio con il Programma Erasmus presso l’Università di Paris La Villette. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. La candidata ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Contrattista di ricerca presso l’Università di Firenze 2005/2007, assegnista di ricerca presso l’Università di Firenze 2007/2009. Ha partecipato ai gruppi di ricerca PRIN 2005/2008 e PRIN 2008/2010. Titolare di borsa di studio a Firenze nel 2011/2012 e di assegno di ricerca a Firenze nel 2012. È membro di diversi gruppi di ricerca. È membro della redazione della rivista “Scienze del Territorio”, organo della Società dei territorialisti, nonché della redazione di “Contesti”, rivista del Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio dell’Università di Firenze. Dal 2012 è ricercatore di ruolo presso l’Università di Bologna, dove è titolare di corsi curriculari per 2 anni. Precedentemente è stata lecturer per 2 anni presso l’Istituto di Architettura dell’Università di Ginevra. Docente a contratto per 9 anni presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Docente per 4 anni presso il master in Paesaggistica dell’Università di Firenze. Docente per 2 anni presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia. Titolare di un corso monografico presso lo Smith College di Firenze. Ha coordinato alcuni cicli di lezioni aperte alla cittadinanza in tema di “cultura della città e del territorio”. Non dichiara di aver svolto attività di tutoraggio a tesi di laurea e/o di dottorato. Svolge una buona attività professionale nel campo della progettazione urbanistica. È impegnata in associazioni e organizzazioni nel campo delle politiche urbanistiche e sociali. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 4 pubblicazioni monografiche, 5 testi in opere collettive e 3 articoli su riviste. Monografie:

1. Dei fiumi. Facies locorum, labor artificum, Aión, Firenze, 2012 È composto da quattro capitoli, uno dei quali è un testo inedito, gli altri sono rielaborazioni di scritti editi o già circolati come rapporti di specifiche ricerche. Pur diversi per origine e scopo, sono

unificati dal tema del bacino fluviale posto come «nodale» per la pianificazione del paesaggio. Tutti e quattro i saggi hanno un marcato taglio storico geografico basato su studi bibliografici (la ricerca iconografica d’archivio non è a cura dell’autrice). I numerosi testi presi in esame sono distinti in due gruppi, quelli con valore di fonte e quelli scientifico-critici e trattano prevalentemente il territorio toscano preindustriale, in specie il bacino dell’Arno.

2. La casa rurale in Toscana. Guida al recupero, Hoepli, Milano, 2011 È composto di due capitoli: “Architettura della casa rurale” e “Gli elementi dell’architettura”. Frutto di una ricerca sul campo concentrata sul chianti fiorentino e senese, mira a fornire alla pianificazione normativa del paesaggio indicazioni tecnico pratiche valide per l’intera Toscana. Perciò, oltre le rilevazioni dirette operate con questa specifica ricerca, l’autrice si avvale di una nutrita letteratura sul tema della casa contadina tradizionale in toscana, vista nella sua valenza paesaggistica e orientata alla promozione e alla pratica del recupero.

3. Il paesaggio antico. Res rustica e classicità tra XVIII e XIX scolo, Aión, Firenze, 2009 È composto da tre capitoli e corredato da un’antologia. È frutto di riflessioni su temi geografici e storico-paesaggistici originate da occasioni diverse. Il primo capitolo, “La campagna romana”, rielabora un contributo convegnistico. Il secondo, “Il Tivoli”, articola e arricchisce un saggio già pubblicato su rivista. Il terzo, “La Campania Felix”, deriva da un lavoro in corso e dall’approfondimento di un articolo già pubblicato su rivista. L’autrice utilizza la letteratura georgica della classicità e quella di viaggio settecentesca per mettere in luce come il paesaggio agrario si presentasse a quei viaggiatori come un vero e proprio monumento, i cui tratti rurali, celebrati dai classici, erano ancora integri. Una continuità che il nostro tempo ha interrotta e che la pianificazione territoriale e paesaggistica ha il compito di recuperare.

4. Le porte della città. Ingressi urbani nella Toscana lorenese (1814-1859), Le lettere, Firenze 2007 È composto di sei capitoli. Frutto di una ricerca storica condotta su fonti archivistiche e bibliografiche. Si colloca nel secolo in cui le antiche mura della città chiusa, segno forte del rapporto città campagna, cominciano ad aprirsi per dar luogo all’espansione urbana senza più confini e forma stabili del nostro tempo. Mira a mettere in luce come, fino al permanere delle gabelle, le mura, ormai prive di ruolo difensivo, assumano un valore storico, architettonico e paesaggistico. Lo sviluppo dei commerci, l’avvento delle ferrovie richiedono l’apertura di nuove porte, che impegnano gli architetti del XIX scolo nell’elaborazione di nuove tipologie a decoro dell’ingresso urbano. Saggi o capitoli in opere collettive:

5. Architettura contadina e paesaggio: eredità novecentesca e restituzione contemporanea. Il caso toscano, in G. Bonini, A Brusa, R. Pazzagli (a cura di), Paesaggi agrari del Novecento. Continuità e fratture, Istituto Alcide Cervi, Reggio Emilia, 2013 È un saggio derivato dal tema della monografia elencata al punto 2). Fa parte della raccolta di lezioni e materiali della quarta edizione della Summer School “Emilio Sereni” sulla Storia del paesaggio agrario italiano, dedicata al secolo appena trascorso.

6. Le suddivisioni regionali: tentativo di sistematizzazione, (in collaborazione con G. Granatiero, la candidata è autrice del primo paragrafo), in D. Poli, Regole e progetti per il paesaggio. Verso un nuovo piano paesaggistico della Toscana, Firenze University Press, Firenze, 2012 Un approfondimento geografico-storico e letterario è il titolo del paragrafo scritto dalla candidata. Vuol essere un abbozzo di contributo al riconoscimento delle individualità geografiche ai fini della pianificazione del paesaggio, offerti dalla produzione scientifica e letteraria storica. Si tratta di temi e interpretazioni bibliografiche presenti nella monografia elencata al punto 1).

7. Pubblica felicità e magnificenza civile. Le elusioni dell’urbanistica fiorentina del XXI secolo, in D. Vannetiello (a cura di), Dove va l’urbanistica?, Aión, Firenze, 2011 È una critica radicale al Piano Strutturale del Comune di Firenze: la totale assenza di tutela del patrimonio, rilevata come conforme a una pericolosa tendenza dell’attuale pianificazione urbanistica.

8. Acque sotterranee e acque di fiume. Rabdomanti, mugnai, renaioli e naviccellai d’Arno, A. Magnaghi, S. Giacomozzi (a cura di), Un fiume per il territorio. Indirizzi progettuali per il parco fluviale del Valdarno empolese, Firenze University Press, Firenze 2009 Utilizzando documenti e testi storici racconta di alcuni mestieri di fiume, l’Arno, che con la modernità sono andati scomparendo. Un aspetto del tema storico geografico del bacino fluviale trattato nella monografia precedentemente elencata al punto 1.

9. Neque habitari, neque arari. Mura, orti e cinte daziarie nelle città toscane del XIX secolo, in R. Pazzagli (a cura di), Il paesaggio della Toscana tra storia e tutela, ETS, Pisa, 2008 Tratta il medesimo tema della monografia elencata al punto 4): il limite e la relazione città-campagna, le mura, le porte, la cinta daziaria. Articoli in riviste:

10. «La città è come l’opera d’arte». Riccardo Mariani e la trilogia sulla cultura della città, “Storia urbana”, 2014, n. 142 È un’esegesi delle ultime opere di Riccardo Mariani, un omaggio in memoria. S’impernia sulla tesi centrale: la città non è un fenomeno organico, ma ab-origine un’opera dell’arte.

11. On the Renaissance of Rural and Urban Life: the “Fierucola del pane” in Florence / Il mito della rinascita della vita rurale e urbana: la “Fierucola del pane” di Firenze, “Scienze del territorio”, 2013, n. 1 È un’intervista a Giannozzo Pucci fondatore della “Fierucola” il primo mercato italiano dell’agricoltura naturale familiare.

12. Dal restauro urbano al “dov’era, ma non com’era”. Dialogo con Pier Luigi Cervellati sulla cultura della città storica, “In-bo. Ricerche e progetti per il territorio, la città e l’architettura”, 2013, n. 6 È un’intervista al Pier Luigi Cervellati sul suo pensiero e sulla sua opera di recupero del patrimonio urbano e territoriale. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e mediamente rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. La candidata ha una scrittura garbata e mostra una buona erudizione letteraria nel campo che predilige, ossia libri storici e classici, soprattutto di geografia e agraria, molti dei quali riguardano la Toscana. La natura marcatamente storica degli interessi di studio della candidata non permette (dal punto di vista del SSD ICAR/21) di valutare il rigore metodologico e l’originalità o meno del contributo storiografico. ALBERTI FRANCESCO Architetto e dottore di ricerca in “Progettazione urbana, territoriale e ambientale”. Ricercatore universitario ICAR/21 presso l’Università di Firenze. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Il candidato ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca universitari e non (conto terzi). È membro dei gruppi di ricerca PRIN 2010/2011 e PRIN 2012 (come responsabile dell’unità operativa di Firenze). È coordinatore dell’unità di ricerca del DIDA “SUP&R” (Sustainable Urban Projects & Research). È membro della redazione toscana di “Urbanistica Informazioni”. Svolge attività di referaggio per la rivista Firenze University Press. È membro del comitato ordinatore del master di II livello “Il progetto della Smart City”. Dal 2010 è ricercatore di ruolo presso l’Università di Firenze, dove è titolare di corsi curriculari per 3 anni. Precedentemente è stato docente a contratto per 7 anni presso la Facoltà di Architettura

dell’Università di Firenze. Ha insegnato in seminari, dottorato e master dell’Università di Firenze, nonché in corsi di formazione extrauniversitari. Ha curato l’organizzazione di diversi seminari ed eventi didattici. Ha seguito come relatore 2 tesi di laurea e come correlatore 10 tesi di laurea presso l’Università di Firenze. È assegnatario di altre numerose tesi di laurea. Ha curato l’organizzazione di alcuni seminari per il CdL magistrale in “Pianificazione e progettazione della città e del territorio” presso l’Università di Firenze. Ha partecipato a numerosi seminari della Facoltà di Architettura di Firenze. È stato relatore di 2 tesi di laurea e correlatore di 10 tesi di laurea presso l’Università di Firenze. È assegnatario di altre 8 tesi di laurea in fase di elaborazione. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni e seminari. Svolge una intensa attività di consulenza nel campo della pianificazione urbanistica e territoriale. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 2 monografie, 7 tra capitoli in volumi di più autori e contributi ad atti di convegni e 3 articoli in riviste. Monografie:

1. Progettare la mobilità, EDIFIR, Firenze, 2008 È un’opera che vuol divulgare presso studenti, tecnici e cultori come la mobilità sia nel nostro tempo un tema centrale, ma ancora minoritario in Italia, della progettazione dello spazio. È articolato in sette capitoli. Nel primo si pone in luce la relazione tra mobilità e cambiamo della forma urbana. Nel secondo la perdita di forma a seguito dell’esplosione della mobilità. Nel terzo intende ripensare la mobilità nel territorio. Nel quarto tratta della progetto di mobilità come spazio pubblico. Così pure nel quinto ma sotto il profilo delle arterie urbane “a rendimento sociale”. Il sesto capitolo tratta del trasporto pubblico come progetto urbano. Infine, nel settimo il progetto della mobilità è declinato come paesaggio. L’intera trattazione, proprio perché è divulgativa, utilizza e ripercorre in parte una letteratura storico molto frequentata e dall’altro una letteratura tematica su esempi di pratiche recenti e contemporanee in diversi paesi.

2. Effetti territoriali degli scenari di trasformazione della Piana Fiorentina. Valutazione integrata degli effetti attesi sulla dimensione territoriale, pubblicazione online, IRPET, Firenze, 2010 Si tratta del Rapporto, curato dal candidato, sulla valutazione degli effetti territoriali attesi della variante integrativa al PIT (Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana). Sulla base di documenti disponibili intende evidenziare le condizioni di coerenza, le potenzialità e le eventuali criticità. Capitoli in opere collettive e saggi in atti di convegni:

3. Ferrovie metropolitane e rinnovo urbano: il caso della Toscana centrale, in R. Innocenti e M. Massa (a cura di), Progetti di infrastrutture e piani territoriali in Toscana, Alinea, Firenze, 2001 (il contributo del candidato è distinto - paragrafi 4,5,6, e 8 - da quello del coautore M. Massa) Il volume pubblica gli esiti di un ricerca PRIN. Nei paragrafi scritti dal candidato si dà conto delle linee guida, allegate a un accordo tra Ministero dei trasporti, ferrovie FS, TAV e Regione Toscana, per la configurazione di uno standard per il futuro SFM e si conclude con una proposta di classificazione per le fermate della rete metropolitana.

4. Marina di Carrara: un’occasione di rinnovo urbano, in M. Massa (a cura di), Città portuali e territorio in Toscana, Edizioni ETS, Pisa, 2004 Il volume pubblica gli esiti di una ricerca finanziata dal Comune di Livorno. Il contributo del candidato consiste in uno studio storico e descrittivo dei vari aspetti che caratterizzano il porto di Marina di Carrara e il suo attuale ruolo.

5. Progetti di strade: i requisiti della complessità, in P. Giorgieri e P. Ventura (a cura di), Strada strade. Teorie e tecniche di progettazione urbanistica, EDIFIR, Firenze, 2007 Il volume pubblica l’esito parziale di una ricerca MURST. Il breve contributo del candidato verte sul tema (sviluppato poi nella monografia di cui sopra) vocazione propria dei sistemi di trasporto di connettere vari piani: livello decisionale (visione del futuro); livello tecnico (obbliga alla

collaborazione una molteplicità di competenze professionali); livello territoriale (in quanto fattore di trasformazione).

6. Piani e progetti per la mobilità, in P. Giorgieri (a cura di), Firenze, il progetto urbanistico. Scritti e contributi 1975-2010, Alinea, Firenze, 2010 Pubblica gli esiti di una ricerca parzialmente finanziata dal Comune di Firenze. Il contributo del candidato verte, ancora una volta, sulla centralità della mobilità, mostrata, in questo caso, nella vicenda urbanistica di Firenze.

7. Qualità urbana, sicurezza stradale e disciplina del traffico: il paradosso italiano, in Vivere e camminare in città. Mobilità sostenibile e sicurezza stradale, Atti della XVIII Conferenza internazionale “Vivere e camminare in città”, Brescia, 2011 Medesimi temi, in esposizione abbreviata, di altre pubblicazioni del candidato.

8. La città e i trasporti: analisi e politiche per limitare i consumi da autotrazione e migliorare la qualità degli insediamenti, in C. Fagarazzi e D. Fanfani (a cura di), Territori ad alta energia. Governo del territorio e pianificazione energetica sostenibile: metodi ed esperienze, Firenze University Press, Firenze 2012 Il candidato intende mostrare come la coordinazione tra pianificazione spaziale e gestione della mobilità possa costituire un valido mezzo per perseguire lo scopo della sostenibilità urbana. Muove da alcuni dati a livello mondiale e mostra i pro e i contro di alcuni modelli, quali il paradigma della compattezza urbana e il TOD (Transit Oriented Development).

9. Muoversi nella smart city, in F.Alberti, P.Brugellis, F.Parolotto, Città pensanti. Creatività, mobilità, qualità urban, Quodlibet, Macerata 2014 Di nuovo uno scritto sulla centralità della mobilità quale condizione dell’evoluzione urbana e come da fattore di crisi possa divenire strumento di sostenibilità. Anche qui è nuovamente esposto il modello TOD. In un ulteriore paragrafo è riportato un colloquio tra l’autore e Bernhard Winkler, uno specialista che fu progettista di un piano per la mobilità a Firenze. Articoli in riviste:

10. Una carta per la riqualificazione delle città toscane, in Planum, Novembre 2011 In questo numero la rivista Planum pubblica gli esiti di un ciclo di seminari sul progetto delle città nella politica regionale in Italia, dove il candidato si è occupato del progetto urbano delle infrastrutture e della riqualificazione integrata (è questa la distinzione del contributo del candidato rispetto ai coautori B. Di Cristina, M. Massa, L. Nespolo).

11. Tra forma urbana e sostenibilità: obiettivi, principi, utilità della progettazione alla scala intermedia, in Contesti, n. 1-2, 2011 Articolo molto breve, che muove dall’assunzione che l’elencazione di tesi, regole, principi sia una forma discorsiva idonea a evidenziare in termini sintetici un legame di necessità tra diverse proposizioni. Procede a mostrarla in opera citando vari autori e architetti in relazione al tema di cui al titolo.

12. Carrara e le sue cave. Alla scoperta dei paesaggi del marmo, in Ri-Vista. Ricerche per la progettazione del paesaggio, n. 17, 2012 Espone il Piano-Programma, elaborato dall’autore in collaborazione con P. Giogieri e il supporto di una società di marketing territoriale, per la valorizzazione turistica dei luoghi del marmo. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. La quasi totalità degli scritti verte sul tema del rapporto tra mobilità e configurazione dello spazio, posto come strumento di progettazione urbana integrata e sostenibile. Lo sviluppo discorsivo presenta non poche ripetizioni, pur con parole diverse si limita ad enunciare ed evocare l’utilità di una tale progettazione urbana. Non ha ancora maturato un contributo scientifico originale di particolare rilevanza, né all’interno del campo specialistico della mobilità (coltivato a ben altri

livelli fuori dalle discipline dell’architettura), né in quello più generale del sapere e delle pratiche urbanistiche. BABALIS DIMITRA Architetto. Dottore di ricerca in “Ingegneria edilizia e territoriale”. Ricercatore universitario ICAR/21 in ruolo presso l’Università di Firenze dal 2001. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. La candidata ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Ha partecipato (anche con ruolo di coordinamento scientifico) a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali ammessi a finanziamento sulla base di bandi competitivi. Ha ottenuto alcuni riconoscimenti per l’attività scientifica svolta e partecipa a 2 comitati di redazione di riviste del settore. È direttore di collana di una casa editrice. Ha insegnato (con responsabilità diretta dei corsi) per un totale di 11 anni accademici presso l’Università di Firenze. Ha svolto lezioni e partecipato a commissioni di valutazione presso università estere. Ha ricoperto incarichi didattici presso istituti locali non universitari. È delegato per il programma Socrates/Erasmus presso l’Università di Firenze. Visiting Research Fellow/Post-Doctoral Research Fellow/Visiting Academic Fellow presso università estere. Coordinatore di conferenze, seminari di studio e workshop internazionali e nazionali. Relatore e correlatore di numerose (più di 100) tesi di laurea presso i corsi di Ingegneria Edile, Civile e Ambiente e Territorio dell’Università di Firenze. Non risulta abbia svolto attività di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati della ricerca. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 2 pubblicazioni monografiche, 4 testi in opere collettive e 6 articoli su riviste. Monografie:

1. Urban Change and Sustainability. A Collection, Alinea International Editrice, Firenze, 2012 È composto da un’introduzione e sei capitoli divisi in due parti: “Putting Questions” e “Ravealing Contexts and Opportunities”. Si tratta di una “collezione di capitoli” sul cambiamento urbano. L’intento è di indagare su come la trasformazione possa essere perseguita con minore conflittualità ponendo al centro della pianificazione e del processo di progettazione la sostenibilità. Riporta vari esempi di trasformazione urbana in città italiane ed europee. La bibliografia è in parte autoreferenziale, per il resto fa riferimento a pubblicazioni del CABE (Commission for Architecture and the Built Environment) e di alcuni altri autore.

2. Urban Design. The Ecological Thinking. A Compendium, Alinea International Editrice, Firenze, 2008 È composto da un’introduzione e sei capitoli divisi in due parti: “From Planning to Eco-sustainable Design” e “Challenging Issues of Sustainable Regenaration and Development”. Temi e riferimenti bibliografici sono simili a quelli del volume precedente, diversi sono gli esempi, ma sempre esposti sulla base di sole fonti bibliografiche. Saggi o capitoli in opere collettive:

3. Canalside Transformation and Reuse. Masterplanning for Glasgow Branch, in Edited by Irene Cerulli, The Languages of Reuse, Eindhoven: TU/e Printservice, 2012 È un breve articolo sull’intervento di rigenerazione urbana di cui al titolo. Si avvale di una bibliografia specifica, in parte cartacea in parte su web. Un quarto dei testi sono pubblicazioni dell’autrice stessa sul medesimo caso.

4. Eco-sostenibilità nel disegno urbano: complessità e qualità urbana / Eco-durabilité dans le dessein urban: complessité e qualité urbaine, in P. Laudati, H. Boulekbache, Verso un disegno urbano

sostenibile / Vers Un Dessein Urbain Durable, Nicola Longobardi Editore, Castellammare di Stabia, 2008 È composto da un paragrafo introduttivo, da quattro paragrafi tematici e da uno conclusivo. Nel primo si elencano i nuovi parametri di disegno urbano in base ai principi della eco-sostenibilità e nel secondo gli obiettivi. Nel terzo gli aspetti dell’eco-forma urbana. Nel quarto aspetti e parametri del progetto urbano eco-sostenibile per la riqualificazione delle aree marginali. La bibliografia è di dodici testi di cui quattro sono articoli dell’autrice medesima.

5. Two Paper Mill Valleys in Tuscany. One Evaluation Method: Ecomusée, in D.Babalis, Chronocity. The Scale of Sustainable Change. Heritage Value and Future Opportunities and Challenges, Alinea International Editrice, Firenze 2008 È un breve testo che si sviluppa in cinque paragrafi. Intende esplorare un progetto di eco-museo in due valli toscane contigue, dominate dall’industria cartiera di antica formazione. La bibliografia di riferimento è molto povera: su dodici testi otto sono dell’autrice medesima. Per quanto ne sappiamo la letteratura, anche storiografica, su quel territorio è più ampia e significativa di quella indicata.

6. Processo di trasformazione urbana a Firenze tra Ottocento e Novecento. I primi interventi di edilizia economica e popolare, in I.Tognarini, Storie, immagini, memorie. Trasformazioni economiche e mutamento sociale nella periferia industriale fiorentina, Polistampa Edizioni, Firenze, 2003 È un breve testo che descrive per sommi capi alcuni interventi di edilizia economica e popolare fiorentini nei primi del Novecento, utilizzando due documenti di archivio non inediti e alcuni testi di storia urbana noti. Articoli in riviste:

7. Transforming to Define the Sustainable Urban Form. Planning Ecological Urban Quarters into Florence’s Old Barracks, in Monograph.it, 4, 2013 È un articolo molto breve sui medesimi temi delle pubblicazioni elencate ai punti 1), 2) e 4). I riferimenti bibliografici sono di nuovo dell’autrice medesima, del CABE e qualche altro.

8. The former FAP Railway Through Some of the Pistoia-Mountain Sites. A Project for Sustainable Redevelopment of the Post-industrial Landscape and the Re-use of the Valuable Built Heritage, in Patrimoine De L’industrie, vol. 7, 2002 È un breve articolo su di un eco-museo che include la dismessa Ferrovia Alto Pistoiese, corredato da alcuni riferimenti bibliografici specifici.

9. Urban Villages nella Glasgow del terzo millennio. Ricerca di qualità urbana nella realizzazione di nuovi quartieri sostenibili nei Gorbals, in Paesaggio Urbano, vol. 6, 2002 È un breve articolo che descrive progetti di rigenerazione urbana di aree industriali a Glasgow sulla base di bibliografia specifica.

10.Norrkoping, città in evoluzione. Sostenibilità e consapevolezza ambientale nell’intervento di riqualificazione dell’Industrial Landscape, in Paesaggio Urbano, vol. 5-6, 2001 È un articolo che descrive la rivitalizzazione del paesaggio industriale di una città svedese utilizzando una bibliografia specifica.

11. Glasgow. Tempo di revival per la città scozzese, in Recupero e Conservazione, vol. 25, 1999 È un ulteriore articolo in cui si descrivono i rinnovi urbani a Glasgow.

12. Port Dundas a Glasgow. Qualità e carattere funzionale nelle riconversione degli ex Magazzini Speirs Wharf, Costruire in Laterizio, vol. 63, 1998 È ancora un articolo descrittivo su un recupero urbano a Glasgow. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Gli interessi di studio della candidata ruotano intorno al recupero, al riuso e alla rigenerazione di ambienti urbani ex industriali. In nessun testo compare una riflessione sulla tematica in sé e una discussione circa gli assunti di base. Non emerge alcun contributo scientifico originale né nella

dimensione teorica, né in quella tecnico operativa. Alcune pubblicazioni fanno parte di una collana diretta dall’autrice medesima. CERULLI CRISTINA Laurea in Architettura a Firenze. PhD in Architettura a Sheffield. Lecturer in Architettura dal 2004 in UK. La candidata ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum È stata parte attiva in diversi progetti (finanziati) per lo sviluppo delle metodiche di insegnamento e di apprendimento. Ha partecipato a gruppi di ricerca nazionali e internazionali, anche finanziati attraverso procedure concorrenziali. Vincitrice del RIBA President’s Award per la ricerca applicata e del Senate Awards Scheme per l’eccellenza nell’insegnamento. Membro del comitato di redazione di Boundaries, rivista internazionale di sostenibilità ambientale, culturale, economica e sociale. Referente scientifico delle riviste Housing, Theory and Society e Architectural Theory Review. Ha insegnato dal 2004 al 2011 con responsabilità individuale dei corsi presso l’Università di Sheffield. È attualmente lecturer presso la stessa università con diversi ruoli in campo didattico e di organizzazione della didattica. Ha partecipato a gruppi di lavoro per la ridefinizione dei percorsi formativi in urbanistica. Ha partecipato a workshop internazionali e summer schools su diverse tematiche. È responsabile del processo di internazionalizzazione della Scuola di Architettura di Sheffield. È stata ed è tuttora tutor di lavori per la dissertazione finale (tesi di laurea). È stata relatrice di due tesi di dottorato. Ha avuto modo di valorizzare e disseminare i risultati della ricerca presso istituzioni ed enti, operando anche per la ricerca di finanziamenti per la ricerca universitaria applicata. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 4 monografie (dove il contributo della candidata non è distinguibile da quello dei coautori), 6 saggi in volumi di autori vari e 2 articoli su riviste. Monografie:

1. E Right To Build: The next Mass-Housebuilding Industry, 00:/, London, 2011 (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello dei coautori: A. Parvin, D. Saxby e T. Schneider) È un “booklet” suddiviso in sette capitoli. Intende indagare e anticipare l’urgete bisogno di cambiamento nella produzione di case in UK. Al centro è posta la necessità di dare spazio allo sviluppo di forme di autoproduzione (prosumer), rompendo l’oligopolio delle imprese che producono per il mercato. Il volume è edito e finanziato dalla Universiy of Sheffield School of Architecture in collaborazione con Architecture 00:/ (Studio di architettura concessionario del RIBA per una vasta gamma di attività rivolte alla formazione dell’ambiente costruito – il coautore A. Parvin è uno dei membri).

2. Come and Collaborate With Me, PAR, Sheffield, 2011 (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello dei coautori: T. Shneider e A. Towel) Il volume intende sia dar conto sia riflettere sull’esperienza didattica del M.Arch. (Master in Architettura dell’Università di Sheffield, riconosciuto dal RIBA). Al centro è posto lo studio dell’Housing nella Scuola di Architettura dell’Università di Sheffield nell’anno accademico 2008/2009. Questo perché gli autori ritengono che l’Housing raramente è preso in considerazione come una sfida nel contesto della formazione dell’architetto.

3. Re-Imagining Portland Works, Antenna Press, Sheffield, 2011 (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello della coautrice J. Udall) La pubblicazione raccoglie e documenta la ricerca condotta da un certo numero di persone – residenti e attivisti – con l’intento di valutare le possibili alternative, e come perseguirle, al progetto di riuso speculativo – monolocali – delle acciaierie di Portland.

4. Motivating Collective Custom Build Report, University of Sheffield, UK, 2013 Espone il progetto di cui al titolo. Saggi o capitoli in opere collettive:

5. Seiving Problems and Growing Profiles: Capitalising on Knowledge Embodied in Design Practice, in Innovations in Design and Decision Support Systems in Architecture and Urban Planning, Springer, Dordrecht, 2006 È un testo in cui l’autrice tratta di strumenti e strategie per favorire, acquisire e usare il sapere incorporato nella pratica della progettazione. S’incentra sulla descrizione di strumenti modulari, in specie il KMan (Kiosk Management System).

6. Acting from the Bottom up: Stories of Designers and Communities, in F. Hackney, J. Glynne e V. Minton (a cura di), Networks of Design, Proceedings of the 2008 Annual International Conference of the Design History Society (UK) University Colleg Falmouth, 3-6 September, University-Publishers, 2009 (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello della coautrice del paper A. Holder) Vuole essere una riflessione sul ruolo del progettista nel contesto dei progetti di rigenerazione di comunità, visto nella prospettiva delle scienze della complessità. Il contesto dello studio è l’Emerging Sustanaibility Project – finanziato dall’Engineering and Physical Science Research Counsil – il cui scopo è l’esplorazione della sostenibilità come caratteristica dell’interazione tra persone, società, tecnologie e fra le costruzioni a l’ambiente naturale.

7. What Now? Reflection on What Public Housing Has Been and Could Become, in A. L. Zimmerman e L. Johansson, Estate, Myrtle Press, 2010 Vuol essere una riflessione sui problemi attuali, passati e futuri dell’edilizia abitativa pubblica, e un’esplorazione su come si possa diversamente provvedevi, tenendo presente, nella formazione del sapere, il suo alto livello di politicità.

8. Mutually, Commonly, in D. Petrescu, C. Petcou e N. Awan, Trans Local Act Cultural Practise Within and Across, aaa/peprav, 2010. www.rhyzom.net È un testo all’interno di una delle pubblicazioni Trans Local Act facenti capo all’agenzia Rhyzom: un progetto di collaborazione in rete che si prefigge la valorizzazione e disseminazione in Europa della produzione culturale localmente radicata. Muovendo dall’assunto che conflitto e competizione non sono più considerati fondamento della società, il saggio intende delineare il panorama concettuale della mutualità e dei beni comuni, focalizzandosi sulle forme e strutture sociali dove sia reciproca e mutua l’organizzazione della proprietà, della governance e dell’economia. È corredato da una nutrita bibliografia.

9. Agencies of Live Projects by Agency, in D. Petrescu e C. Petcou, Trans Local Act Cultural Practises Within and Across, aaa/peprav, 2010. www.rhyzom.net (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello delle coautrici F. Kossak, D. Petrescu e T. Schneider) Espone un “Live Project” commissionato dalla Rhyzom partner PS in Belfast. Riguarda le attività creative, i paesaggi rurali, i villaggi e le piccole città in condizioni di confine, tra Nord e Sud Irlanda, nelle loro differenti politiche culturali, indipendenze e interdipendenze regionali.

10. Deconstructing the UK’s housing specification finding a blueprint a greener future in models of ‘mutual housing’, in M. Kennet e J. Felton, The Green Built Environment. A Handbook, The Green Economics Institute, 2011 (Il contributo della candidata non è distinguibile da quello della coautrice S. Bell) Tratta delle opportunità di sfida ad alcune delle dinamiche del mercato abitativo in UK, che le autrici vedono intrinseche nel cohousing e nelle altre forme di housing “user-developped”. Articoli in riviste:

11. Thinking about Housing. Collectively Thoughts from Sheffield, UK, in Boundaries, n. 9, “Do-it-yourself Architecture”, July 2014 È l’intervento a uno degli eventi del ciclo di conferenze serali, “Culture + Commerce”, organizzato dalla Architecture Foundation. L’evento, “Se avessi un martello… il nostro futuro fai-da-te – Il cohousing e l’autocostruzione sono la risposta ai nostri problemi abitativi?”, è stato presieduto dalla candidata. Nel testo è esposto l’impegno didattico, di ricerca e professionale dell’autrice, unito dal

filo conduttore della produzione collettiva di alloggi. Boundaries è una rivista indipendente interamente dedicata all’architettura sostenibile e alla progettazione cooperativa. La candidata fa parte del comitato scientifico.

12. The Emergence of Community Gardens, in Emergence, Complexity & Organization An International Transdisciplinary Journal of Complex Social Systems, no. Special Issue, Emerging Sustainability, 2012 (Il contributo della Candidata non è distinguibile da quello della coautrice S. Bell) Muovendo da lavori di alcuni autori analizza le potenzialità per le comunità emergenti di contribuire alla transizione verso un sistema urbano di produzione alimentare sostenibile. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. L’attenzione della candidata è rivolto alle forme di housing fuori dal dominio del mercato. La motivazione etica sembra prevalere su quella puramente scientifica. La dimensione dell’esperienza, del coinvolgimento in movimenti e azioni sociale è la cifra dominante. Pertanto le pubblicazioni descrivono gli eventi e gli intenti connessi a questo attivismo sociale. Questo tipo di pubblicazione non si presta ad una fondata valutazione dell’originalità e del rigore del contributo scientifico. Inoltre in alcune pubblicazioni non è stato possibile distinguere il contributo individuale della candidata. DI CAMPLI ANTONIO Architetto. Dottore di ricerca in “Urbanistica”. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Assegno di ricerca (annuale) presso il Politecnico di Torino. Post-dottorato (biennale) presso il Politecnico di Torino. Post-dottorato (biennale) presso l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne. Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca, nazionali e internazionali, anche finanziati a seguito di selezione concorrenziale. È stato relatore a numerosi convegni e seminari. Ha fatto parte dello Steering Committee dell’Upward Urban Project Workshop and Responsible Design tenuto nel 2011 al Politecnico di Torino. Ha fatto parte della segreteria organizzativa della XII Conferenza SIU nel 2009. Ha insegnato per 10 anni consecutivi (dal 2004 al 2014) come professore a contratto presso il Politecnico di Torino con responsabilità diretta di corsi e moduli. Ha anche insegnato (nello stesso periodo) presso l’École Polytechnique Fédérale de Lausanne, l’Università di Tirana (Albania) e l’USAC di Torino. Ha svolto attività di tutoring presso Workshop, Masterclass e Summer School nelle Università di Venezia, Chieti-Pescara, Torino e Camerino. Visiting Professor presso l’Universidad de la Salle di Bogotà. È stato relatore di 12 tesi di laurea e correlatore di 6 tesi di laurea presso il Politecnico di Torino e l’Università di Chieti-Pescara. Ha potuto valorizzare e disseminare i risultati di ricerca attraverso collaborazioni con enti e istituzioni sul territorio. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 3 monografie, 2 curatele, 3 saggi in volumi collettanei, 4 articoli su riviste. Monografie:

1. Forme di comunità. L’abitare condiviso a Ibiza, Skopje, Hiroshima, Carocci, Roma, 2013

Intende definire al possibilità di tre diversi orientamenti progettuali capaci di rispondere a nuove domande di «prossimità», ossia modi di abitare comunitari, coesi e solidali. La ricerca è svolta esaminando la letteratura su i tre casi di studio di cui al titolo.

2. La ricostruzione del Crystal Palace. Per un ripensamento del progetto urbano, Quodlibet, Macerata, 2011 Intende evidenziare alcuni aspetti problematici del progetto urbanistico contemporaneo e individuare elementi di innovazione. È articolato in quattro parti ciascuna della quali individua un ambito problematico e si conclude con specifiche riflessioni.

3. Adriatico. La città dopo la crisi, List-Actar, Barcellona, 2010 Intende costruire una nuova immagine del territorio costiero adriatico aperta alla prefigurazione di nuove e diverse forme d’azione per il governo di paesaggi e territori. Non un progetto tradizionale, dunque, ma uno strumento utile agli attori ad assumere decisioni. Curatele:

4. Arona. Strategie e pratiche del progetto urbanistico, Franco Angeli, Milano, 2008 Oltre la curatela il candidato è autore di un capitolo, L’ambiente litorale, dove s’illustra questo particolare aspetto della ricerca condotta dagli studenti della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino del corso di laurea specialistica, Architettura e progettazione urbana e territoriale, e presentata nel volume.

5. Interfacce costiere, Kappa Edizioni, Roma, 2006 Il candidato oltre che curatore insieme con P.Ciorra è autore di un capitolo, L’interfaccia. Un laboratorio, che introduce alla ricerca compiuta dal Laboratorio di urbanistica ed esposta di vari partecipanti nel volume. Si è trattato di una sperimentazione di forme diverse di descrizione e progettazione del territorio in modo critico nei confronti vari altri approcci progettuali. Saggi in volumi collettanei:

6. Mapping Urban Landscapes, in C. Girot, E. Cogato Lanza (a cura di), Experimenting Proximity. The Urban Landscapes Observatory, PPUR, Lusanne, 2014 È parte di una Album di Architettura. È usata la tecnica del “Mapping Landascape” per produrre narrazioni dei luoghi che vengono confrontate cone concetti di confort e di benessere. Protagonisti sono gli studenti della Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne.

7. Un progetto ambientale dal carattere distruttivo. Spazi, cavi, soglie, interni, in D. Ruggieri e A. Todros (a cura di), Meyrin, Progetto di modificazione dello spazio modernista, Franco Angeli, Milano, 2009 Illustra un esercizio progettuale per gli studenti nel moderno quartiere ginevrino di Meyrin, caratterizzato semplicemente dal rapporto figura-sfondo, per sviluppare strategie di modificazione pertinenti.

8. Il villaggio Olimpico come materiale urbano, in C. Bianchetti, Torino 2. Il villaggio Olimpico, Officina Edizioni, Roma, 2006 Breve articolo: il villaggio olimpico come “materiale poroso”. Articoli su riviste:

9. Espacios criollos, in Traza, n. 2, Publicaciones Unisalle, Bogotà, 2011 Espone una ricerca di progettazione urbana in una parte della città di Bogotà vicina al fiume Magdalena.

10. Abitare il Villaggio Olimpico, in ASUR Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 94, 2009 Un esame del progetto di villaggio olimpico, col quale intende mettere in luce criticamente un suo duplice paradosso.

11. Toward a Lasser Landscape, in The European Tradition in Urbanism and its Future, International Forum in Urbanism, Delft, 2007 Questo articolo di 6 pagine è stato pubblicato negli atti di una conferenza internazionale dei dottorandi sul tema “La tradizione urbanistica europea” organizzata dalla TU Delft. Esso riporta un tentativo di mutuare il “minorismo” della letteratura. Vuole porre attenzione ai paesaggi “minori”.

12. La decantazione del progetto urbano nella logica di mercato. Il caso di Urbanpromo 2006, in d-Architettura, n.31, 2006

Breve articolo che interpreta gli eventi di marketing urbano Urbanpromo. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Nelle pubblicazioni mostra una buona capacità di ricerca e di interpretazione critica. Tuttavia il contributo tecnico scientifico non può considerarsi ancora maturo e sufficientemente ampio. GISOTTI MARIA RITA Architetto. Dottore di ricerca in “Progettazione urbanistica e territoriale”. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Assegno di ricerca presso l’Università di Firenze per 3 anni. Ha partecipato ad alcune attività di ricerca a livello locale e nazionale in tema di paesaggio rurale. È membro del comitato di redazione centrale della rivista SDT “Scienze del Territorio” (rivista ufficiale della Società dei Territorialisti), nonchè della rivista di dottorato Macramè (Firenze University Press). Ha insegnato (con responsabilità diretta del corso) nell’a.a. 2010-2011 “Analisi del territorio e degli insediamenti” presso l’Università di Firenze. Ha tenuto un modulo di “Pianificazione territoriale” nell’ambito del Laboratorio di Progettazione Urbanistica nell’a.a. 2009-2010 sempre presso l’Università di Firenze. Partecipa al gruppo di docenti formalmente interessati all’accordo di collaborazione culturale tra l’Università di Firenze e l’Università di Bordeaux 3. Correlatrice di tesi di laurea in qualità di “cultore della materia” dal 2003 al 2012 presso l’Università di Firenze Ha avuto esperienze professionali che le hanno consentito di valorizzare i risultati della ricerca. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 2 monografie, 7 saggi in volumi collettanei e 3 articoli su riviste. Monografie:

1. L’invenzione del paesaggio toscano. Immagine culturale e realtà fisica, Edizioni Polistampa, Firenze, 2008 Un’indagine sulle specificità estetiche del paesaggio toscano comunemente percepite e una spiegazione del processo storico-culturale che ha condotto all’acquisizione di questo valore nell’immaginario collettivo.

2. Paesaggi periurbani. Lettura, descrizione, progetto, Firenze University Press, Firenze, 2012 Tenta di individuare in che moso si possa ri-tessere rapporti ecologici, funzionali, morfologici e simobolici tra dimensione urbana e rurale, attraverso un’esrcitazione progettuale sul paesaggio pistoiese. Saggi in volume:

3. Il Montalbano: un mondo di microcosmi, in P. Baldeschi (a cura di), Paesaggio agrario del Montalbano. Identità, sostenibilità, società locale, Passigli Editori, Firenze, 2005 Espone gli esiti di uno studio paesaggistico condotto nell’ambito di un ricerca di gruppo.

4. La misura della bellezza. Dal calometro alla Natural Aesthetics, in F.D.Moccia (a cura di), I valori in urbanistica fra etica ed estetica, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2009 A partire da due interrogativi: come risponde la cultura tecnica alle questioni poste nel racconto e che cos’è la bellezza del paesaggio, delinea due approcci contrapposti uno “ambientale” e l’altro fondato su teorie “culturali”.

5. La considerazione degli aspetti formali ed estetici nella pianificazione del paesaggio. Alcuni casi di studio, in R. Albano, E. Confienza, G. Cotella, E. Rosa (a cura di), Territori di ricerca. Riceche di territorio, Atti dell’VIII Convegno Nazionale rete interdottorato in Pianificazione Urbana e Territoriale, online, 2010 Illustra alcune esperienze di pianificazione dove sono considerate le componenti percettive, formali ed estetiche del paesaggio.

6. Forma e immagine del paesaggio rurale, elementi di analisi e progetto per il territorio chiantigiano, in Il Progetto dell’urbanistica per il paesaggio, XII Conferenza Nazionale Società Italiana degli Urbanisti, 2009 Intende rispondere alla domanda su come le qualità estetiche, distinte dalla ambientali, possano essere prese in considerazione nella pianificazione del paesaggio, mostrando i risultati di una ricerca condotta nel chiantigiano.

7. Il paesaggio toscano come “luogo comune”: il ruolo della descrizione e della rappresentazione nella formazione di un’immagine, in P. Persi (a cura di), Territori emotivi geografie emozionali, Dipartimento di Psicologia e del Territorio, Università degli Studi di Urbino, Fano, 2010 Illustra un parte del processo di estetizzazione che ha “inventato” il paesaggio toscano quella che si svolge nel corso dell’Ottocento.

8. L’immagine del paesaggio chiantigiano: evoluzione e diffusione dell’Ottocento ad oggi, in F. Lucchesi (a cura di), La carta del Chianti. Un progetto per la tutela del paesaggio e l’uso sostenibile del territorio agrario, Passigli Editori, 2010 Tematiche simili alla pubblicazione precedente.

9. Nuovi paesaggi agricoli. Le esperienze francesi, in D. Poli (a cura di), Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze Univerisity Press, Firenze, 2013 Espone lo studio sul dibattito in merito al paesaggio avvenuto in Francia negli ultimi trent’anni attraverso la lettura di alcune pubblicazioni. Articoli in riviste:

10. Il paesaggio chiantigiano. Lettura dei rapporti strutturali e formulazione di indirizzi progettuali, in Paesaggio Urbano, n. 5/2009 Stesso tema in sintesi della pubblicazione al punto 6.

11. Identità estetica, forma e immagine del paesaggio toscano, in Architettura del Paesaggio, Atti XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare Unicità, uniformità e universalità nella identificazione del mosaico paesistico-culturale, n. 18, 2009 Espone in sintesi gli esiti di una ricerca sul tema dell’interpretazione e della progettazione del paesaggio rurale dal punto di vista formale ed estetico (vedi pubblicazione al punto 6).

12. Il territorio rurale nel Piano Paesaggistico della Toscana: strutture, criticità e regole per la trasformazione, in Scienze del Territorio Rivista di Studi Territorialisti, Ritorno alla Terra, n. 1, Firenze University Press, Firenze, 2013 Descrive le modalità e gli obiettivi del Piano paesaggistico della Toscana in corso di elaborazione, in specie in merito alla lettura sistematica, transdisciplinare e multifunzionale del territorio rurale. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum discreto e mediamente rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Pubblicazioni quasi esclusivamente incentrate su alcuni studi ed esperienze concernenti il tema del paesaggio toscano. Contributo tecnico scientifico modesto e settoriale. LUCCHESI FABIO Architetto. Dottore di ricerca in “Progettazione Urbana, Territoriale e Ambientale”. È ricercatore universitario ICAR/21 in servizio presso l’Università di Firenze dal 2002. È abilitato al ruolo di

professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Il candidato ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca ammessi a finanziamento sulla base di bandi competitivi (PRIN 2001, 2003, 2008, 2010). Ha coordinato numerosi gruppi di ricerca di Ateneo. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni e seminari nazionali e internazionali. Ha partecipato con ruoli organizzativi ad alcune organizzazioni scientifiche. Ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali per l’attività svolta nel campo della cartografia tematica e della didattica. È membro del comitato di redazione della collana “Territori” della Firenze University Press, nonché del comitato di redazione della rivista “Contesti”, DIDA, Università di Firenze. Ha insegnato (con responsabilità diretta di uno o più corsi) per successivi 14 anni accademici presso l’Università di Firenze. Ha tenuto lezioni presso diversi master di secondo livello. È stato membro della giunta del CdL in Urbanistica, membro della giunta di presidenza della Facoltà di Architettura, membro del comitato ordinatore di un master di secondo livello (presso l’Università di Firenze). È stato coordinatore delle attività didattiche e organizzative del corso professionalizzante in “Tecnico Esperto in Cartografia Tematica per i Sistemi Informativi territoriali” finanziato dalla Regione Toscana. È stato relatore e/o correlatore di numerose (più di 100) tesi di laurea presso l’Università di Firenze, nonché co-tutor di 2 tesi di dottorato. Ha avuto l’occasione di valorizzare i risultati della ricerca attraverso la creazione di uno spin off universitario. Ha organizzato, diretto e coordinato (anche con responsabilità scientifica) numerosi gruppi di ricerca applicata. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 1 monografia, 4 saggi in opere collettive e 7 testi tra articoli e contributi in atti di convegni. Monografie:

1. Il territorio, il codice, la rappresentazione, Firenze University Press, Firenze, 2005 Il volume è articolato in quattro capitoli suddivisi in due sezioni tematiche: “Il codice della rappresentazione” e “La rappresentazione del codice”. Nel primo capitolo sono trattate questioni di teoria riguardanti la rappresentazione del territorio. Nel secondo le pratiche in relazione all’efficacia e alle forme della rappresentazione nelle attività di pianificazione e progettazione territoriale. Nel terzo capitolo viene affrontato il problema di quale ruolo tecnico possa avere la rappresentazione nelle nuove forme di conoscenza del territorio quali quelle richieste dallo “Statuto dei luoghi” istituito dalle recenti leggi regionali sul governo del territorio. Nel quarto si dà conto di una sperimentazione dell’autore, prospettata come prototipo di rappresentazione del territorio secondo i nuovi scopi di conoscenza. Il libro è corredato da una vasta e rigorosa bibliografia ragionata e solidamente strutturata per temi. Saggi o capitoli in opere collettive:

2. Una dispensa è un luogo di frammenti, in F. Lucchesi e M. Carta (a cura di), Il corso di progettazione urbanistica 2009/2010, Createspace, Charleston (SC), 2011 Introduce il volume, proposto come “dispensa”, dove è esposta l’esperienza didattica del corso di Progettazione Urbanistica.

3. Il quadro conoscitivo, in F. Lucchesi (a cura di), La Carta del Chianti, Passigli Editori, Firenze, 2010 Il volume è l’esito di un progetto per la tutela del paesaggio e l’uso sostenibile del territorio agrario del Chianti. Il “Quadro conoscitivo” (così è chiamato nella legislazione regionale toscana) è il nocciolo del progetto e l’essenza della “Carta del Chianti”. L’autore espone con rigore e chiarezza le basi scientifiche, i metodi e le tecniche che ha utilizzato per costruire il “Quadro conoscitivo”. Il

testo è corredato da immagini della cartografia tematica prodotta, in forma di sistema aperto di informazioni geografiche, e da una bibliografia pertinente.

4. Visualizzazione, pre-visione e scenari: Un’ipotesi interpretativa, in A. Magnaghi (a cura di), Scenari strategici. Visioni identitarie per il progetto di territorio, Alinea, Firenze, 2007 Le costruzioni di “Scenari” sono prospettate come «ragionamenti sul futuro attraverso immagini». Si articola in quattro paragrafi. Il primo tratta del rapporto tra immagini e pratiche del governo del territorio. Gli altri tre riguardano le immagini, rispettivamente, che: veicolano norme, argomentano scelte, esplorano futuri possibili. Il testo è corredato da immagini esemplificative e da bibliografia pertinente.

5. Rappresentare l’identità del territorio. Gli Atlanti e le Carte del patrimonio, in A. Magnaghi (a cura di), La rappresentazione identitaria del territorio. Atlanti, codici, figure, paradigmi per il progetto locale, Alinea, Firenze, 2005 Il contributo intende esplorare l’opposizione tra modi tradizionali di produzione delle immagini territoriali e modi digitali di costruzione delle carte, affidati alla potenza dei calcolatori. L’intento è di mettere in luce limiti e potenzialità dei due diversi modi. Il proposito è di ricercare forme ibride che valorizzino le potenzialità di entrambi. Il saggio è corroborato da sperimentazioni operate dall’autore. Articoli in riviste:

6. La rappresentazione cartografica dei caratteri dei paesaggi toscani, in Atti XVI Conferenza Nazionale Asita, Federazione Italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, novembre 2012 Presenta alcuni esiti dell’attività di redazione – svolta dall’autore – di una cartografia della Regione Toscana, progettata per esprimere i caratteri del paesaggio regionale.

7. L’ultimo capitolo della storia del paesaggio agrario italiano, in Ri-Vista. Ricerche per la progettazione del paesaggio, 2012 Il contributo mostra come la ricognizione aerofotografica compiuta dall’Istituto Geografico Militare tra il 1954 e il 1956 sull’intero territorio italiano restituisca la precisa immagine fisica del paesaggio rurale osservato e descritto da Emilio Sereni nel suo celebre saggio in quegli stessi anni. Mette poi in luce la rapidità e la profondità dei cambiamenti intervenuti. Ciò, afferma l’autore, dovrebbe incoraggiare a sviluppare attitudini tecniche idonee a potenziare le capacità di valutare volta per volta appropriatezza, senso e convenienza delle trasformazioni.

8. Il quadro conoscitivo in forma di Atlante, Urbanistica, 147, 2011 Rileva il passaggio nella pratica della pianificazione dalle analisi, spesso pleonastiche, ai nuovi ruoli oggi assunti dal cosiddetto “Quadro conoscitivo”. Alla funzione di raccogliere dati si sono affiancati un ruolo di orientamento e un ruolo culturale. Viene illustrato il Quadro conoscitivo in forma di Atlante redatto per il Piano paesaggistico della Regione Puglia.

9. Provincia di Lucca. Il consumo di suolo nella variante al PTC, Urbanistica Dossier, 125, 2011 (Il contributo del candidato non è distinguibile da quello della coautrice F. Lazzari) Illustra lo studio valutativo del consumo di suolo nella provincia di Lucca.

10. Active Partecipation and Involvement in the Development of the Landscape Plan for the Region of Puglia, I, The European Landscape Convention in reasearch perspective/UNISCAPE, 18-19 ottobre, Firenze, 2010 (Il contributo del candidato non è distinguibile da quello del coautore M. Carta) Illustra come nella redazione del piano paesaggistico della Regione Puglia siano stati potenziati diversi strumenti allo scopo di rinnovare il modi di partecipazione degli abitanti.

11. La valutazione di preferenze paesaggistiche attraverso la comparazione degli indici, Aestimum, XXXVII, 2007 (Il contributo del candidato è indicato nei paragrafi due e tre e così distinto da quello del coautore F. Monacci) Dà conto di una ricerca e dei suoi esiti sui paesaggi della produzione vitivinicola nell’empolese. Si è trattato di sperimentare un metodo di raccolta dei giudizi espressi dalla comunità abitante sul valore paesaggistico attribuito ai diversi luoghi del territorio e di discussione sulla possibilità di utilizzare i giudizi per la definizione di obiettivi di qualità paesaggistica.

12. L’identità dei luoghi e la dimensione del tempo nella cartografia, Bollettino della Associazione Italiana di Cartografia, Associazione Italiana di Cartografia (AIC), Luoghi e tempo nella cartografia, Trieste, 2005 Presenta una un’esperienza, compiuta dall’autore, tesa a rispondere alla domanda crescente della pianificazione territoriale di rappresentazione dell’identità di lungo periodo dei luoghi. Vi è verificata, in senso sperimentale, una possibilità di allargamento della descrizione topografica alla dimensione temporale degli elementi attraverso l’uso di materiali cartografici storici e di tecnologie GIS. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. In tutti gli scritti del candidato spiccano la chiarezza espositiva e il rigore metodologico. Notevole è l’integrazione tra competenza tecnica e cultura della città, del territorio e, più in generale, della configurazione dello spazio. L’impegno scientifico del candidato dà un contributo rigoroso e originale allo sviluppo delle tecniche di indagine, interpretazione e rappresentazione dello spazio. MAGGIO MARVI Architetto. Dottore di ricerca in “Pianificazione Territoriale e Urbana”. Master post lauream in “Scuola di governo del territorio”. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Assegno di ricerca post-dottorato (biennale) presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca ammessi a finanziamento sulla base di bandi competitivi (MURST40%, CNR, CENSIS). Ha partecipato come relatore a numerosi convegni e seminari nazionali e internazionali. È stata membro della redazione della rivista “Urbanistica PVS” dell’Università di Roma “La Sapienza”, membro del comitato di redazione della collana editoriale “Appunti di politica territoriale” del Politecnico di Torino e referee del International Journal for Urban and Regional Research. Ha insegnato per 1 anno come docente a contratto presso il Politecnico di Torino. Ha svolto docenze presso seminari nazionali extra-accademici. Ha insegnato nel seminario Urban Futures (10 h) presso l’University of Minnesota. Ha insegnato nel seminario Crisis regimes and emerging social movements in cities of Southern Europe presso la National Technical University of Athens. Non dichiara di aver svolto attività di tutoraggio a tesi di laurea e/o di dottorato. Ha avuto l’occasione di valorizzare i risultati della ricerca nell’ambito della sua attività di funzionario presso la DG “Governo del Territorio” della Regione Toscana. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 3 saggi in volumi collettivi e 9 articoli su riviste. Saggi o capitoli in opere collettive:

1. Rights and Fights. Urban Movements in Florence, in INURA. The contested metropolis. Six cities at the beginning of the 21st century, Birkhauser Verlag, n. progr. 1794, Basel, 2004 Questo capitolo di libro descrive i movimenti di contestazione a Firenze con particolare riferimento alla questione dell’abitare sociale.

2. Interruzioni e interferenze reciproca tra forma e piano, regime dei suoli, mercato fondiario ed immobiliare, in Piani regolatori generali di ultima generazione, Cangemi Editore, Roma 1999

Le relazioni di cui al titolo sono analizzate dapprima in generale e successivamente esaminando tre casi di pianificazione corrispondenti a tre forme diverse di piano.

3. Urban movement in Italy: The struggle for sociality and comunication, in INURA. Possible Urban Worlds. Urban Strategies at the and of the 20th Century, Birkauser Verlag, Basel, 1998 Questo capitolo di libro contiene una ricostruzione dei movimenti sociali radicali in Italia dagli anni settanta in poi, con attenzione ad alcuni fenomeni da essi derivati come i cosidetti “centri sociali”. Articoli in riviste:

4. Invarianti strutturali: una proposta di definizione, in Urbanistica, n.149, 2012 Espone il senso autentico del concetto di “invariante strutturale”, mettendo in evidenza perché nel testo della legge regionale toscana risulti ambiguo, dunque mal interpretabile, e ne propone una ridefinizione.

5. Ipotesi e argomenti per un glossario per il governo del territorio, in Urbanistica, n. 145, 2011 Muove dall’opera di Foucault, per rilevare l’importanza di un’archeologia delle scienze umane attraverso il linguaggio. Su questa base analizza e tenta una determinazione di senso, ricorrendo a Harvey e Lefebvre, di due parole chiave “spazio” e “urbanizzazione”.

6. La questione abitativa a Firenze. Case in affitto: a che prezzo? Soggetti deboli e soggetti forti: per quanto ancora?, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, vol. 85-86, 2006 Sull’iniquità del mercato immobiliare i cui prezzi sono determinati dai proprietari a danno dei bisognosi di alloggio, mostrata nel caso di Firenze.

7. Movimenti urbani e partecipazione, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, vol. 82, 2005 Tratta dell’auto-pianificazione come forma di lotta urbana avanzata contro la mercificazione e per il diritto alla casa.

8. Negoziazione, concertazione, partecipazione. Strumenti di piano e governo delle trasformazioni tra retoriche e conflitti di interesse, in Edilizia Popolare, vol. 261-262, 1999 Analisi critica della partecipazione.

9. Lo scontro tra valore d’uso e valore di scambio. Aree dismesse, in Edilizia Popolare, vol. 260, 1998 Il prevalere degli scopi di profitto nel recupero delle aree dismesse.

10. Obiettivi, condizioni, efficacia ed effetti socialmente differenziati: esempi di trasformazione urbana a Toronto, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 57, 1996 La dialettica tra obiettivi di promozione e gli interventi di trasformazione urbana e i loro effetti differenziati mostra in un caso della città di Toronto.

11. L’introduzione della categoria di genere nella teoria e nella prassi della geografia urbana e della pianificazione, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 56, 1996 Contributo poco attinente al settore disciplinare.

12. Interventi integrati e complessi di riuso con fini sociali nelle aree di trasformazione urbana, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 50, 1994 Tentativo di rispondere alla domanda su quali siano le condizioni che hanno consentito la comparazione dei bisogni sociali nel dibattito sull’uso del territorio. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Nelle pubblicazioni il tema che appare centrale riguarda il rapporto tra pianificazione e mercato dei beni immobili e le conseguenze delle attività speculative sulle esigenze dei meno abbienti e dell’accesso alla casa e ai beni pubblici. L’approccio settoriale, il tema e il contributo tecnico scientifico non sono nuovi né originali. PAONE FABRIZIO

Architetto. Dottore di ricerca in “Pianificazione Territoriale”. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Ha partecipato a numerose iniziative di ricerca e di studio, anche con ruoli di organizzazione e coordinamento. Ha svolto attività di tutoring e di docenza presso seminari nazionali. Non risulta che abbia ottenuto riconoscimenti, né che abbia partecipato a comitati editoriali. Docente per 13 anni (con titolarità diretta di uno o più corsi) presso l’Università di Venezia e l’Università di Trieste.Ha avuto incarichi di insegnamento anche in alcuni corsi di dottorato. Ha organizzato e/o partecipato all’organizzazione di alcuni workshop di livello nazionale e internazionale. Relatore di 7 tesi di laurea magistrale o specialistica e di 6 tesi di laurea triennale. Correlatore di 37 tesi di laurea magistrale o specialistica e di 1 tesi di laurea triennale. Tutor di 3 dissertazioni di tesi di dottorato. Ha avuto modo di valorizzare i risultati della ricerca attraverso esperienze una variegata attività professionale. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 1 monografia, 3 saggi in volumi collettanei, 2 contributi in atti di convegni, 3 articoli in rivista, 1 voce in dizionario e 2 curatele. Monografia:

1. Controcanti. Architettura e città in Italia 1962-1974, Marsilio, Venezia 2009 Si compone di sette capitoli. In ognuno dei primi sei sono esaminati altrettanti “oggetti” architettonico-urbani, ossia interventi di edilizia economica e popolare (Forte Querzi, Il Gallaratese, Le vele, Razzol Melara, Zen, Corviale. Nel settimo l’autore intende ragionare sulle “genealogie”. Saggi in volumi collettanei:

2. La casa collettiva, Stoccolma, 1935. Un tipo di edificio, in E. Mantese (a cura di), Abitare con. Ricercario per un’idea collettiva dell’abitare, Canova, Treviso, 2010 Un “escursus” sull’abitazione moderna in Svezia negli anni Trenta e l’esame della “Casa collettiva”, John Ericssongatan 6, Stoccolma.

3. La nozione di dispersione e l’urbanistica italiana, in New Territories. Situations, projects, scenarios for the European city and territory, Officina Edizioni, Roma, 2004 Abbozzo di rilettura e interpretazione della cultura architettonica e urbanistica moderna, usando quale chiave il tema contemporaneo della dispersione urbana.

4. Friuli Venezia Giulia – La ricerca degli ambienti insediativi – Ambienti insediativi e immagini: sovrapposizioni, disallineamenti, in “Le forme del territorio”, v. II, Ambienti insediativi e contesi locali, Laterza, Bari 1996 Frutto di rapporti di ricerca programma Itaten. Contributi in atti di convegni:

5. Venice and touristic imagery. On the Utility not to Part Big and small Ordinary Events, in Turistic Imagery and Construction of Contemporary Landscape, Viguera Editore, Barcellona Ginevra 2014 Tenta di interpretare il fenomeno turistico, tra immaginario e realtà, prendendo Venezia come caso di studio. Il fine è indicare una prospettiva ai cittadini e ai loro rappresentanti in grado di affrontare i problemi di trasformazione urbana attraversando le diverse domande sociali: attività culturali, qualità dell’ambiente, le funzioni residenziali, le attività economiche locali e l’occupazione. Emerge che Venezia vada considerata una risorsa grande, ma limitata, che non può essere conservata senza un incremento dei suoi abitanti residenti.

6. Teorie e storie dell’abitazione, in M. Bellomo et al., Abitare il nuovo / Abitare di nuovo ai tempi della crisi, Clean Edizioni, Napoli 2012

Rilegge temi problemi trattati dalla letteratura novecentesca sull’housing alla luce dei fenomeni dell’urbanizzazione globale del nostro tempo dove la popolazione inurbata ha oltrepassato il cinquanta per cento. Articoli su riviste:

7. Immaginare città. Immagini e metafore della dispersione urbana, in Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 103/ 2012 Esposizione-sintesi dei contenuti del libro, occasione per brevi riflessioni sul tema della dispersione urbana e dell’ineffettualità della pianificazione.

8. Bio Logic City, in Planum, n. 2/2012 Breve indagine su senso della metafora: le esperienze in cui è apparsa, le tracce depositate nel lungo periodo e il senso della “città ecologica intelligente” nella società contemporanea.

9. Progetti automatici moderni, in Parametro, n. 260/2005 Un abbozzo di rilettura critica dell’architettura e dell’urbanistica del nostro tempo utilizzando la chiave del carattere “automatico” del progetto contrapposto a quello “autoriale”, nelle sue diverse declinazioni. Voce in enciclopedia:

10. Spazio, in Enciclopedia dell’Architettura, vol. IV, Federico Motta Editore, Milano 2007 Testo breve abbastanza irrilevante. Curatele:

11. Case? Idee e progetti per Padova Sud, Quartiere Sud-Est, Unità urbana Quattro Martiri-Crocifisso, dal laboratorio integrato “Architettura per la Città”, dell’Università IUAV di Venezia, CLEUP, Padova 2010 Breve testo non molto oltre la curatela.

12. Le trasformazioni dell’habitat urbano, in Urbanistica, n. 103/1994 Nel testo del curatore si espone le linee della ricerca alla quale è dedicato il numero della rivista. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni rivelano buone capacità critiche e di ricerca. Approccio a temi eterogenei in cui prevale l’attenzione al rapporto tra insediamento urbano e architettura. Contributo tecnico scientifico di modesta entità. RIBOLDAZZI RENZO Architetto. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Ha partecipato a numerose iniziative di ricerca e di studio su tematiche di cultura urbanistica moderna italiana e internazionale. Ha curato mostre di architettura, urbanistica, pittura e scultura. Non risulta che abbia ottenuto riconoscimenti, né che abbia partecipato a comitati editoriali. Professore a contratto presso l’Università di Milano dal 2004 al 2006. Effettua docenze in seminari presso la stessa università dal 2007 al 2010. È titolare di corso come docente a contratto dal 2011 a tutt’oggi. Ha organizzato alcuni eventi sulle fonti documentarie della cultura urbanistica. Non risulta che sia stato relatore o correlatore di tesi di laurea. Non risulta attività di trasferimento tecnologico e valorizzazione dei risultati della ricerca. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 2 monografie, 5 capitoli in volumi collettanei e 5 articoli su riviste.

Monografie: 1. Una città policentrica. Cesare Chiodi e l’urbanistica milanese nei primi anni del fascismo,

Polipress, Milano, 2008 È una biografia dell’ingegnere urbanista Cesare Chiodi. Il ruolo avuto da questa figura nella formazione della disciplina urbanistica ai suoi esordi, attraverso l’esperienza del piano regolatore di Milano negli anni Venti, rappresenta per l’autore un contributo alle questioni del presente sul senso dell’urbanistica e sul mestiere dell’urbanista.

2. Un’altra modernità. L’IFHTP e la cultura urbanistica tra le due guerre 1923-1939, Gangemi Editore, Roma, 2009 Indagine storica volta a individuare il contributo fornito alla maturazione della cultura urbanistica moderna dalla International Federation for Hosing and Town Planning Association. Capitoli in volumi collettanei:

3. Armonia e calcolo, necessità e bellezza. Città e progetto urbanistico negli scritti di Cesare Chiodi, in R. Riboldazzi (a cura di), Scritti sulla città e il territorio 1913-1969, Edizioni Unicopli, Milano, 2006 Tema analogo a quello della monografia al punto 1.

4. Tra passato e futuro, con “equilibrio ed infinito amore”. Il piano regolatore di Siena di Piero Bottoni, Aldo Luchini e Luigi Piccinato, 1953-58, in M. Giambruno (a cura di), Per una storia del restauro urbano. Piani, strumenti e progetti per i centri storici, Città Studi, Novara 2007 Racconta la vicenda urbanistica, attraverso documenti comunali e letteratura sul caso.

5. Il contributo dell’IFHTP alla costruzione della città moderna. Protagonisti, temi e questioni del periodo tra le due guerre, in R. Riboldazzi, La cotruzione della città moderna. Scritti scelti dagli atti dei congressi dell’IFHTP 1923-1938, Jaca Book, 2010 Medesimo tema della monografia di un anno precedente elencata al punto 2.

6. L’espansione urbana e i piani di quartiere, in L. Gaeta, L. Mazza, U. Janin Rivolin, Governo del territorio e pianificazione spaziale, Città Studi, Torino, 2013 Il piano regolatore generale di Milano del 1953 presentato come “manifesto” della pianificazione italiana del dopoguerra: ne sono messe in luce le influenze sugli sviluppi successivi; ed è assunto come caso di studio sul tema dell’espansione urbana e dei piani di quartiere.

7. Urban sprawl in Italy: Issues, Causes and Policies with a special focus on Milan and Lombardy areas, in Regional Development, Spatial Planning and Strategic Governance, Conference Proceedings, 2nd International Scientific Conference, Belgrade, 2013 Lo scopo è descrivere in breve l’entità e le caratteristiche dello sprawl in Italia e in specie nell’area milanese, con l’intento di riflettere su cause, conseguenze e politiche necessarie contenerlo. Articoli su riviste:

8. Cesare Albertini urbanista e tecnico municipale. Note sull’utilità e l’attualità di un biografia critica, in Città e Storia, v. 2, 2010 Anche questo testo è un approccio storico sulla biografia di un urbanista milanese.

9. Getting to the roots of the crisis of urbanity. The debate on open urban spaces in the IFHTP Congresses between the two Wars, in Planum, n. 24, 2012 Un saggio di storia della pianificazione. Individua due approcci nei documenti dell’IFHPT nei confronti degli spazi aperti: uno concernente le attività ricreative a l’altro riguardante i trasporti. Assorbita dagli aspetti funzionali, l’attenzione della gran parte dei pianificatori ha trascurato i valori estetici degli spazi aperti, portando al tramonto un tradizione europea.

10. Historical Heritage, Landscape and modernity: Aspects of the italian contribution to the IFHTP Congresses between the two Wars, in Planum, 25, 2012 È concentrato sui contributi italiani al Movimento Moderno presenti in particolare nella Conferenza di Roma del 1929 dell’IFHTP. Mette in luce il ruolo svolto dai partecipanti italiani nell’aprire il dibattito sulla tutela del patrimonio urbano.

11. Modern urban open space and contemporary regeneration. The Milan case and the Lombard experience, in Planum, n. 25, 2012

Mostra che i progetti nel caso di studio hanno un prevalente approccio funzionalista piuttosto che impegnarsi nel ripensare il modello tradizionale della progettazione urbana. Perciò si focalizzano soprattutto sulla mobilità, i parcheggi, i marciapiedi, piuttosto che sugli aspetti architettonici. E infine sottolinea che la partecipazione pubblica, pure meritevole, non contribuisce a migliorare la qualità dei progetti.

12. The IFHTP Congresses between the Wars: a Source of Studies on Modern Town Planning, in Town Planning Review, vol. LXXXIV-2, 2013 Intende mettere in luce l’importanza dei documenti dei congressi IFHTP, finora lasciati in ombra, perché gli studi sono stati maggiormente attratti dai documenti CIAM. Fa notare che nei documenti IFHTP si trova una notevole ricchezza di approcci, di internazionalizzazione e di contributi originali. Tra questi: la ricerca di un equilibrio urbano (ad esempio attraverso modelli policentrici), la funzionale organizzazione della città, l’edilizia residenziale pubblica, il rapporto tra la città moderna e il patrimonio, gli strumenti di pianificazione e gli interrogativi che pone la zonizzazione. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni mettono in luce una forte capacità di interpretazione critica della città moderna e contemporanea e della cultura in materia dell’ultimo secolo. La sua capacità di scrittura è molto buona, elegante e chiara. La metodologia di ricerca è ben esposta e strutturata. Anche il suo contributo tecnico scientifico alla disciplina è originale e ben strutturato. SAIJA LAURA Ingegnere Edile. Dottore di ricerca in “Progetto e Recupero Architettonico, Urbano e Ambientale”. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Assegnista di ricerca presso l’Università di Catania, per 1 anno. Ricercatrice Marie Curie per 3 anni presso l’Università di Catania. Visiting Research Fellow per 2 anni presso l’Università di Memphis (USA). Ha partecipato a gruppi di ricerca nazionali e internazionali, anche finanziati a seguito di valutazione. Un suo articolo è stato selezionato dal comitato editoriale della rivista scientifica “Planning Theory and Practice” per il 2009 AESOP Best Article Prize. È stata docente a contratto presso l’Università di Catania per 4 anni accademici con titolarità del corso. Ha collaborato ad altri corsi e moduli, anche presso università straniere. Ha organizzato e/o partecipato a numerose attività didattiche svolte in ambito nazionale e internazionale. È stata organizzatrice e responsabile scientifico di un laboratorio sperimentale interdisciplinare di tesi di laurea, finanziato dal VII Programma Quadro. È stata co-relatrice di 1 tesi di dottorato, relatrice di 2 tesi di laurea e co-relatrice di 8 tesi di laurea. Ha avuto modo di sperimentare i risultati della ricerca scientifica attraverso alcune esperienze di ricerca applicata, anche in ambito internazionale. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 1 monografia, 1 voce su enciclopedia, 4 saggi in volumi collettanei e 6 articoli su riviste. Monografie:

1. La città educativa. Riflessioni sulla funzione pedagogica dell’urbanistica, Bonanno, Acireale, 2012 Attraverso una ricca e articolata indagine critica sull’evoluzione della razionalità moderna, che in diverse, e spesso contrarie, declinazioni ha conferito primato assoluto agli aspetti epistemologici

della pianificazione e dell’urbanistica, l’autrice intende approdare a una forma di apprendimento collettivo, dove il tecnico non è educatore che cala sugli altri il suo presupposto sapere, ma apprende, in modo esperto, insieme agli attori pianificando. Voce su enciclopedia:

2. Map making, in Coghlan D. Brydon-Miller M. (a cura di), “Encyclopedia of Action Research”, Thousand Oaks, California (in corso di stampa) Il testo è la voce relativa al map making nella enciclopedia curata da Coghlan e Brydon-Miller. Essa mostra come la pratica della costruzione della cartografia possa variare a seconda del contesto epistemologico. Saggi in volumi collettanei:

3. Introduzione, in L. Saija (a cura di), Comunità e progetto nella Valle del Simento. La mappa partecipata come pratica per lo sviluppo locale, Didasko Edizioni, Adrano, 2011 Il volume illustra un’attività per lo sviluppo sostenibile tesa a coniugare, in un’esperienza pratica locale, sostenibilità e democrazia partecipata.

4. Il “fare” alla prova del Mezzogiorno: partnership fra Università e comunità locale come soggetto dello sviluppo locale, in F. Martinico, Ricerca, didattica e prassi urbanistica nella città del mediterraneo. Scritti in onore di Giuseppe Dato, Gangemi Editore, Roma, 2011 (il contributo della candidata è nei paragrafi 4, 6 e 7) Il tema è il medesimo della pubblicazione precedente, riguarda l’esperienza nella Valle del Simento.

5. Strategie di problem-messing al mercato storico di Catania, in Gravagno F., “Dei paesaggi di Ellenia e di altre storie simili”, vol. 2, Catania, 2009 È un saggio più approfondito e articolato sul medesimo tema e la stessa esperienza della «A Fera o’ Luni» di Catania.... (vedi successivo punto 8).

6. Building engagement into the fabric of the university. The LabPEAT Experience in Librino, Catania, Italy, in Benneworth, “University engagement with socially excluded communities”, Spinger Il caso riportato nel saggio riguarda un distretto razionalista della parte meridionale di Catania, Librino, che è presto diventato un’area urbana svantaggiata. L’attività di partecipazione svolta ha aiutato l’Università a mettere a punto il suo metodo. Il saggio è scritto con vivacità e mostra onestamente sia gli esiti positivi che i limiti dell’esperienza. Articoli su riviste:

7. Imparare per pianificare o pianificare per apprendere? Alcune riflessioni sui presupposti etici dell’urbanistica, in ASUR - Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 91, 2008 Il tema è il medesimo poi sviluppato nella monografia elencata al punto.

8. «A Fera o’ Luni» di Catania. Racconto di un’esperienza di ricerca-azione, in ASUR - Archivio di Studi Urbani e Regionali, n. 90, 2007 Sono opera della candidata i paragrafi 2 e 4. In essi si illustra un’esperienza di “pratica di comunità” condotta nell’ambito del LabPEAT.

9. Can participatory action research deal with the mafia? A lesson from the field, in “Planning Theory and Practice” 10(4), 2009 This paper in a good international journal reports a participative action research performed in Catania bythe LabPEAT (University of Catania). The historic market of the city, with a context coined by the historical presence of the Mafia and the more recent development of immigrant vendors. The papers provides a vivid description of both the case and the research process.

10. University supporting effective citizen action. Comparing experiences in challenging landscapes, in Journal of Landscape Studies, 2010 Il saggio mette a confronto due esperienze di PAR che hanno coinvolto comunità locali e università (dipartimenti di pianificazione) a St.Louis (Illinois, USA) e a Catania (Sicilia, Italia). Dopo aver presentato lo sfondo teorico, gli autori descrivono il contesto dei progetti, la procedura stessa di partecipazione e infine effettuano un’analisi comparata. Si argomenta che la qualità degli esiti dipende molto dalla cultura del contesto locale, in particolare dall’apporto dell’università. Si sottolinea l’importanza della fiducia reciproca. Si tratta di elementi ricorrenti negli studi sui processi

partecipativi. Comunque i casi sono originali e l’approccio critico delle università è visto con favore. Il saggio è scritto con chiarezza e risulta di piacevole lettura.

11.Writing about engaged scholarship: misunderstandings and the meaning of “quality” in action research publications, in “Planning Theory & Practice” 15(2), 2014 Questo paper è pubblicato in una rivista scientifica di livello internazionale. Si occupa di teoria della pianificazione ed esplora il concetto di “qualità” nel caso della action research. L’autore effettua una ricognizione della letteratura sulla action research ed esplora i criteri che possono aiutare a raggiungere la qualità. Il saggio è ben collegato alla letteratura ed affronta un tema molto rilevante per la pianificazione.

12. Proactive conservancy in a contested milieu: from social mobilization to community-led resource management in the Simeto Valley”, in Journal of Environmental Planning and Management. Questo paper è pubblicato su rivista scientifica. Esso introduce nel dibattito disciplinare sulla partecipazione il caso della Sicilia orientale dove la comunità locale ha criticato il progetto di un inceneritore che era impattante ma funzionale agli interessi locali. La mobilitazione popolare ha avuto successo e ha dato il via ad un progetto proprio grazie all’azione di partecipazione. L’autore sottolinea la forte simbiosi tra comunità e ricercatori, probabilmente più forte del solito. Il paper è ben scritto e il caso è molto interessante. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni mostrano un’attività di ricerca vivace e intelligente con buone capacità di riflessione critica pur prevalendo le esperienze pratiche. L’impegno è focalizzato sui problemi di partecipazione e del cosiddetto apprendimento collettivo, col quale si intende superare il ruolo tradizionale del pianificatore. Il contributo tecnico scientifico della candidata risulta chiaramente strutturato. SARAGOSA CLAUDIO Architetto. Dottore di ricerca in “Progettazione Urbana, Territoriale e Ambientale. È ricercatore universitario ICAR/21 in servizio presso l’Università di Firenze dal 1999. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Il candidato ha i requisiti per l’esonero dalla prova orale. Curriculum Borsista CNR per 2 anni presso l’Università di Firenze. Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca universitaria, assegnatari di finanziamenti ministeriali a seguito di procedura di valutazione (MPI40%, MURST40%, CNR, PRIN). Ha fatto parte di gruppi di lavoro nell’ambito di ricerche svolte nella sua struttura di appartenenza, anche di tipo applicato. Membro del comitato di redazione della rivista “Territori”. È responsabile diretto di moduli di insegnamento e/o corsi presso l’Università di Firenze ininterrottamente dal 1997 ad oggi. Svolge docenze anche presso corsi di formazione extrauniversitari. È stato componente del comitato per la didattica del CdL in “Pianificazione della Città, del Territorio e del Paesaggio” (Università di Firenze), anche con funzione di vicepresidente. Per lo stesso CdL ha organizzato numerosi viaggi di studio. È stato relatore o correlatore di 1 tesi di dottorato, 12 tesi di laurea quinquennale, 6 tesi di laurea magistrale e 13 tesi di laurea triennale presso l’Università di Firenze. Ha effettuato attività di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati della ricerca universitaria attraverso attività di ricerca applicata.

Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 4 monografie, 5 saggi in opere collettive e atti di convegni e 3 articoli in riviste. Monografie:

1. Follonica e il suo territorio. Memoria e rinascita del paesaggio, Editrice Leopoldo II, Follonica, 1995 Si compone di tre parti. Nella prima è esposta e applicata una metodologia di analisi territoriale basata su indicatori di qualità. La seconda raccoglie i materiali idonei a studiare la formazione storica del territorio di Follonica. Nella terza si descrivono le grandi trasformazioni che questo territorio ha subito nel nostro tempo. È assunta e applicata l’indirizzo teorico della “scuola territorialista” organica al pensiero e all’opera del candidato.

2. Scarlino e i suoi luoghi. Il Piano Strutturale: descrizioni e interpretazioni dei sistemi territoriali locali, Editrice Leopoldo II, Follonica, 2000 (I testi sono in gran parte dell’autore ed esplicitamente distinti dagli altri redattori di capitoli specialistici) Pubblica i documenti del Piano – escluse le norme – redatto dal candidato con altri e con l’Ufficio di piano del Comune di Scarlino.

3. L’insediamento umano. Ecologia e sostenibilità, Donzelli, Roma, 2005 Il volume, di quasi trecento pagine, è strutturato in sedici capitoli suddivisi in quattro parti. L’obiettivo dichiarato è sviluppare un campo specifico dell’approccio “territorialista”, ossia la valutazione e progettazione ambientale. In modo più specifico intende trattare gli aspetti fisici della “progettazione ecologica degli insediamenti umani”, che – dice l’autore – è un campo molto ristretto rispetto alla vastità dell’approccio territorialista e, tuttavia, comporta una ricerca vasta, quanto lo sono le problematiche ambientali. Le quattro parti trattano rispettivamente: le basi concettuali per una progettazione ecologica secondo nuove epistemologie; la sostenibilità dell’insediamento umano; l’ecologia dell’insediamento umano, e infine un indirizzo di progettazione ecologica dell’insediamento umano, per il quale l’autore propone ed espone, come esito della ricognizione, alcuni “precetti”. L’autore dichiara il metodo adottato: per svolgere il compito è ricorso a un’ampia messe di citazioni, tratte da autori di scuole e ambiti disciplinari molto diversi, cercando di connetterli e unificarli in un “serbatoio” al quale la disciplina urbanistica sullo sviluppo sostenibile possa attingere per arricchirsi.

4. La città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Donzelli, Roma, 2011 Il volume, di circa quattrocento pagine, originato da uno scopo didattico, è strutturato in cinque capitoli. Piuttosto che costruire una tesi e dimostrarla – è lo stesso autore a dichiararlo – ha scelto di comporre un racconto «polifonico sulla città», una sorta di «antologia critica». L’intento è narrare, attraverso una ben determinata selezione di autori ai quali il libro dà la parola, come dalla «città tradizionale» («radicata profondamente in un ambiente naturale») si sia persa l’«arte della sua costruzione». Due i criteri selettivi e i percorsi di lettura critica: l’ecologia della città (già oggetto del volume elencato al punto precedente) e lo spazio della città. Il primo capitolo, “Coltivare il territorio, introduce ai vari temi. Centrali nel secondo capitolo sono due metafore di città: come albero, in quanto opera della natura, e come opera d’arte. Nel terzo al centro è posto il concetto di «invarianza», ossia ciò che nei differenti luoghi permane rispetto a ciò che varia e la loro connessione strutturale. L’autore intende mettere in luce che «invarianza» è da intendersi come complessa legge locale della coevoluzione tra insediamento umano e ambiente. Temi questi già trattati nel volume precedente. Nel quarto, dapprima è messo in luce lo sradicamento della città dal suo ambiente, per poi enumerare e descrivere una serie di modelli di città e di visioni tratta dagli autori più frequentati dalla cultura urbanistica dell’ultimo secolo e mezzo, fino alla visione magnaghiana dove è indicata la dissoluzione della megalopoli e la rinascita della città. Su questa strada, nel quinto ed ultimo capitolo, si apre il cammino verso «Biopoli: la città della vita». Capitoli in opere collettive e saggi in atti di convegni:

5. L’ecosistema territoriale e la sua base ambientale, in A. Magnaghi, Rappresentare il luoghi. Metodi e tecniche, Alinea Editrice, Firenze 2001

È un capitolo di ottantatré pagine, diviso in tre paragrafi: l’ecosistema territoriale, la sua base ambientale e la loro rappresentazione. Intende determinare un «nuovo strumento dell’approccio territorialista: l’ecosistema ambientale» (tema poi sviluppato nelle monografie di cui sopra). Muove da una definizione formale del concetto: l’insieme «di relazioni fra un sistema ambientale ed una società umana, che […] trova in quel sistema ambientale la gran parte delle risorse fondamentali per la vita, sviluppandosi culturalmente e producendo una sistema di relazioni, simboli, conoscenze». Viene preliminarmente chiarita la distanza di questo approccio da coloro che vedono la terra come «un’immensa struttura urbana», così come dall’ambientalismo che guarda l’ambiente in modo separato dall’insediamento umano. Mentre l’approccio territorialista tiene uniti – luogo per luogo, ossia secondo le specificità storiche e naturali locali – insediamento umano e la dimensione fisico-biologica, considerando l’accoppiata come un unico sistema ecologico in coevoluzione. Attraverso schede e citazioni di autori di diverse tendenze, a partire dalle prime scuole di Regional and Ecological Planning americane e dal primo comparire dei Land Scape Architects, viene interpretato il formarsi del concetto di ecosistema territoriale. Il testo passa a quindi a mostrare come si possano utilizzare i contributi di diverse discipline (topografia, geologia, biologia vegetale e animale) per l’analisi della base ambientale e conseguire una sintesi individuando le relazioni strutturali e funzionali del sistema nella sua evoluzione storica locale ai fini di progettarne il riequilibrio. Il testo è abbondantemente corredato di esempi di rappresentazione cartografica delle varie analisi.

6. Politiche locali per la rigenerazione del paesaggio, in R. Pazzagli, Il paesaggio della Toscana tra storia e tutela, Edizioni ETS, Pisa, 2008 (il contributo del candidato non è distinto da quello dei coautori C. Biagi e V. Briaschi) Vi è prospettato l’Ecosistema territoriale, di cui al saggio precedente, come strumento migliore per la tutela del paesaggio.

7. Impronte ecologiche storiche: nuove esperienze nell’analisi territoriale, in G. Las Casas, P. Pontrandolfi, B. Murgante (a cura di), Informatica e pianificazione urbana e territoriale, v. 1, Libria, Melfi, 2010 (il contributo del candidato non è distinguibile da quello dei coautori T. Borghini e M. Caravito) Il volume pubblica gli atti di un convegno (Conferenza Nazionale INPUT 2010). Il breve testo illustra un’applicazione dell’ecosistema territoriale come strumento di analisi attraverso l’uso del GIS e delle fonti storiche del Catasto Generale Toscano del 1830.

8. Un’utopia ben temperata. Ricostruire Biopoli, in C. Altini (a cura di), Utopia. Storia e teoria di un’esperienza filosofica e politica, Il Mulino, Bologna, 2013 La pubblicazione del volume, che raccoglie testi di filosofi italiani tra i più noti, è promossa e deriva dalle attività di ricerca e formazione della Fondazione Collegio San Carlo di Modena. Il testo del candidato si può considerare un’incisiva sintesi dei temi centrali sviluppati nelle sue due principali monografie (qui elencate ai punti 4 e 5), dove Biopoli è prospettata come un’utopia concreta, da perseguire per superare la città sradicata dal suo ambiente locale, riformando l’urbanistica “razionalista” fondata sulla pura apposizione di vincoli, laddove Biopoli è vita, autopoietica coevoluzione insediamento umano/ambiente.

9. Bioregione urbana 1: autosostenibilità, comunità locale, economie solidali, in M. Russo (a cura di), Urbanistica per una diversa crescita. Progettare il territorio contemporaneo, Donzelli Editore, Roma, 2014 (il contributo del candidato non è distinguibile da quello della coautrice D. Poli) Il volume pubblica gli atti della XVI Conferenza della Società Italiana degli Urbanisti. Il testo di sette pagine sembra essere una breve ricognizione sullo stato del dibattito e della letteratura sul tema. Articoli in riviste:

10. Processi, metodi e strumenti per la costruzione sociale del nuovo Piano Regolatore Generale di Follonica, in La Nuova Città, n. 5/6, dicembre 2002 L’articolo, muovendo dalle innovazioni introdotte dalla Legge della Regione Toscana, “Norme per il governo del territorio”, n. 5 del 1995, si diffonde in particolare su quelle che danno forza alla partecipazione dei vari soggetti al processo di pianificazione, illustrandone le specifica declinazione operata dall’amministrazione comunale di Follonica.

11. Il bioregionalismo nelle esperienze italiane ed europee, in Il Progetto Sostenibile, n. 29, settembre 2010 (il contributo del candidato non è distinguibile da quello del coautore D. Fanfani) È un breve articolo che torna a sottolineare l’importanza dell’approccio territorialista dell’ecosistema urbano nel porre le basi per un nuovo progetto sostenibile di territorio connesso al modello della “Bioregione urbana”.

12. Leggendo un classico. Il ritorno alla terra della città. Eutopia di Patrick Geddes, in Scienze del Territorio Rivista di Studi dei Territorialisti, n. 2, 2014 Breve articolo sul contributo di Geddes intorno al tema della radicazione della città nel proprio territorio. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Il candidato ha una scrittura molto chiara e un metodo di esposizione efficace. Lo sviluppo discorsivo è ben strutturato. Lo scopo esplicito delle sue opere è quello di corroborare e divulgare l’approccio cosiddetto “territorialista”, prospettandolo come una forma diversa di pianificazione. Se si può apprezzare l’impegno alla diffusione della cultura “territorialista”, non si può dire che il contributo originale del candidato vada oltre gli assunti già enunciati dai maestri. SBETTI FRANCESCO Laurea in Urbanistica. È inserito nell’albo nazionale degli esperti in Pianificazione Territoriale presso il Ministero dei Lavori Pubblici, nonché nell’albo degli esperti in Valutazione di Impatto Ambientale per la Pianificazione Territoriale presso la Provincia di Treviso. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Ha partecipato a numerose iniziative di ricerca e di studio, anche con ruoli di organizzazione e coordinamento. È stato membro del comitato tecnico di “UrbanPromo”, componete del comitato scientifico del Premio Luigi Piccinato, vicepresidente del comitato scientifico della 4° RUN dell’INU e presidente del comitato scientifico della 5° RUN dell’INU. È stato membro del comitato scientifico della rivista “Urbanistica”. È tutt’ora direttore di “Urbanistica Informazioni”, nonché coordinatore del comitato di redazione dei “Quaderni della Fondazione Venezia 2000”. Ha insegnato per 5 anni accademici come professore a contratto (con titolarità diretta di uno o più corsi) presso le Università di Ferrara e Venezia.Ha avuto incarichi di docenza anche in alcuni corsi di formazione e master. È stato ed è tutt’ora direttore scientifico della Fondazione Venezia 2000. Non risulta relatore o correlatore in tesi di laurea. Ha avuto modo di trasferire e valorizzare i risultati della ricerca attraverso una intensa e variegata attività professionale. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 5 saggi in volumi di più autori e 7 articoli in riviste. Saggi in opere collettive:

1. La dimensione metropolitana: nuovi orizzonti di riferimento per lo sviluppo socioeconomico, in P. Petrocco (a cura di), Venezia e il Veneto. Problemi metropolitani e trasformazioni urbane, Aracne Editrice, Roma, 2014 Il volume raccoglie gli atti di un convegno del Centro Regionale di Studi Urbanistici del Veneto. Articolo breve dove l’autore descrive direttive, leggi atti e studi sulla dimensione metropolitana

veneta e si conclude con alcune considerazioni sulla determinazione dei confini di un’area metropolitana.

2. Processi di sperimentazione nel Veneto: laboratorio PIRUEA, in PIRUEA nel Veneto, collana della direzione urbanistica e paesaggio della Regione Veneto n. 5, Venezia, 2013 È un rapporto di analisi dei progetti elaborati in base ai Programmi Integrati di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia e Ambientale istituiti dalla Regione Veneto nel 1999.

3. Le eredità di Astengo, a cura di G. De Luca e F. Sbetti, INU Edizioni, Roma 2012 È solo una curatela, con un’introduzione che il candidato ha scritto in collaborazione col co-curatore senza distinzione del proprio contributo.

4. Il piano di assetto del territorio del Comune di Feltre, in E. Coppola (a cura di), Urbanistica comunale oggi, Liguori Editore, Napoli, 2012 Espone il progetto del Piano di Feltre.

5. Fondazioni di origine bancaria per le città, in A. Rigon e F. Sbetti (a cura di), Fondazioni, politiche immobiliari e investimenti nello sviluppo locale, Marsilio Editore, Venezia, 2007 Muove dalla considerazione che il D.L. 143 del 2003, introducendo la possibilità per le fondazioni bancarie di investire un quota del patrimonio in immobili non strumentali, ha conferito loro un ruolo rilevante di attori dello sviluppo locale. Passa poi a descrivere e analizzare con una serie di tabelle gli interventi concreti. Articoli in riviste:

6. Appunti sul ruolo europeo della pianificazione veneta, in Progetto CONSPACE – esperienze per la nuova pianificazione del Veneto, Urbanistica Quaderni, n. 47, XII, 2006 Breve articolo in cui espone e descrive il tema della governance territoriale e al ruolo centrale che devono avere le regioni in relazione alla “coesione” promossa dagli atti di governo europei.

7. Veneto – Norme per il governo del territorio e costruzione di indicatori di monitoraggio, Il Sole 24 Ore editore, Milano 2006 (Oltre una breve “presentazione” i testi del candidato sono due, ma in entrambi il contributo non è distinto da quello dei coautori rispettivamente, F. Alberti, V. Fabris e M. Fantin) Volume a cura del candidato dove è esposta e commentata la Legge della Regione Veneto per il governo del territorio n. 11 del 2004.

8. Piano di assetto del territorio del Comune di Rubano, in ATLAS Rivista quadrimestrale dell’INU Alto Adige, n. 29, Bolzano 2005 Espone in sintesi il piano.

9. Politiche e disegni strategici di piano – Progetto preliminare al Piano del Comune di Cavallino Treporti, in Urbanistica Dossier, n. 72, 2004 È esposto il progetto preliminare di cui al titolo, redatto dal candidato in collaborazione con M. Fantin.

10. Pianificare con l’eredità di Astengo, in Urbanistica Quaderni, n. 39, 2004 Vi è tratteggiata la figura di Astengo.

11. Il recupero dell’area della stazione ferroviaria di Bolzano, in P.Morello e F.Sbetti (a cura di), Ferroplan, Collana ub, Bolzano, 2003 (il contributo del candidato non è distinto da quello degli altri autori) Espone il progetto di recupero di cui al titolo.

12. La struttura territoriale della Provincia di Rovigo, in Regione Veneto, Piano di area vasta del Delta del Po, Urbanistica Quaderni, n. 35, 2002 Studio descrittivo del territorio di cui al titolo in un ottica ambientale e di tutela dall’uso del suolo. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni espongono per lo più esperienze pratiche di pianificazione e riflessioni su leggi e atti normativi di governo del territorio (soprattutto nel Veneto). Pur essendo evidente una buona

padronanza dei temi e delle argomentazioni del settore disciplinare, il contributo scientifico originale del candidato non va oltre il già consolidato. SEPE MARICHELA Architetto. Specializzazione triennale in “Progettazione Urbana” presso l’Università Federico II di Napoli. Master in “Progettualità Esecutiva dell’Architettura” organizzato da OIKOS e IFOA a Reggio Emilia. Ricercatore IRAT (Istituto di Ricerche sulle Attività Terziarie) del CNR. È abilitata al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”. Curriculum Ha partecipato a numerose iniziative di ricerca e di studio, anche internazionali, spesso con ruolo di organizzatrice o coordinatore. Ha diretto la 3° RUN a Salerno nel 2013. È stata componente della comitato di redazione di “Urbanistica”, “Smart and Sustainable Built Environment”, “Journal of Civil Engineering and Architecture” e “Urban Design International”. Ha insegnato per 9 anni accademici come professore a contratto (con titolarità diretta di uno o più corsi) presso l’Università di Napoli “Federico II”. Visiting Professor all’Università di Pechino, Lecturer presso le università di Pechino, Wuhan e Xian. Ha partecipato, organizzato e coordinato numerosi seminari di progettazione, stage e cantieri didattici. È stata relatrice di 1 tesi di dottorato e correlatrice di 3 tesi di laurea. Ha avuto modo di trasferire e valorizzare i risultati della ricerca attraverso una intensa attività seminariale, la partecipazione a numerosi concorsi di progettazione e una discreta attività professionale. Pubblicazioni scientifiche La candidata presenta 1 monografia e 11 articoli su riviste scientifiche. Monografie:

1. Planning and Place in the City: Mapping Place identity, Routledge, London-New York, 2013 Espone la ricerca dell’autrice sulla costruzione dell’identità dei luoghi in relazione al metodo del PlaceMaker sviluppato dall’autrice medesima. Ad alcuni capitoli teoretici e metodologici seguono la presentazione del metodo e di un caso di studio, coerente agli obiettivi del piano di intervento: tutelare, ricostruire e potenziare l’identità del luogo. Articoli su riviste:

2. The characters of place in urban design, inUrban Design International, advanced publication online, 8 gennaio 2014 (il contributo della candidata non è distinguibile da quello del coautore M. Pitt) Argomenta sui luoghi come risultato della complessa interazione tra ambiente fisico e società umana. Gli autori suggeriscono di tenere in maggior considerazione carattere e identità dei luoghi nella progettazione urbana.

3. Cutural resources, innovation and sustainability: two case of creative urban regeneration, in International Journal of Sustainable Development, n. 6, 2014 Esplora la possibilità di usare le risorse della creatività (come definite da Florida) nei progetti di rigenerazione dei waterfront. Definisce due categorie di gruppi culturali, poli permanenti, come Hafen City in Amburgo, o legati a eventi, come Arabiaranta in Helsinki, che è stata Capitale Europea della Cultura.

4. Preserving, reconstructing and enhancing the place identity: identifying principles of urban sustainability with PlaceMaker method, in International Journal of Sustainable Planning and Development, 9, 2014 Espone un’esperienza fatta con il metodo di progettazione urbana denominato PlaceMaker, elaborato nell’ambito di una ricerca per il CNR e il Dipartimento di Pianificazione dell’Università

Federico II di Napoli. Il metodo è suddiviso in passi che mirano a raggiungere un’analisi partecipata e comprensiva, su cui basare il progetto.

5. Improving Liveability and Attractiveness by preserving place identity in Emblematic Thoroughfares: a method and a case study, in Urban Design International, 18, 2013 (il contributo della candidata non è distinguibile da quello del coautore M. Pitt) Espone l’uso del metodo PlaceMaker in Oxford Street (London, UK)

6. Urban history and cultural resources in urban regeneration: a case of creative waterfront renewal, Planning Perspectives Journal, 28, 2013 Espone il caso di studio di HafenCity, già presentato nell’articolo al punto 2, come uno sviluppo sul concetto di città creativa. La specificità sta in un approfondimento dove sono analizzati insieme progetto e processo. Si insiste sulla necessità di tener conto dei principi della sostenibilità e della tutela del patrimonio.

7. Regeneration of the Perrache peninsula in the framework of the Gran Lyon strategic plan/Lyon Confluence: la rigenerazione della penisola Perrache nell'ambito del Piano strategico di Grand Lyon, in Urbanistica, vol. 150-151, 2013 (il contributo della candidata non è distinguibile da quello del coautore A. Martone) Espone il piano di rigenerazione di Lione di cui al titolo.

8. Creating smart urban landscapes: a multimedia platform for placemaking, TEMA, special issue June 2014 on the Eighth International INPUT Conference Smart City Planning for Energy, Transportation and Sustainability of the Urban System, 2014 Espone per sommi capi la presentazione della conferenza di cui al titolo. Il caso di Helsinki mostra come il progetto sia la chiave della “smartness” della città.

9. Anthropic risk and place identity: a method of analysis and a case study, in Journal of Urbanism. International Research on Placemaking and Urban Sustainability Vol. 3 n.1, 2010 Presenta il metodo PlaceMaker applicato al percorso turistico Fontana di Trevi – Partenone. È un approfondimento di quanto già scritto nella pubblicazione di cui al punto 3.

10. Place-identity and PlaceMaker: planning the urban sustainability, special issue “Best Practices on Land Management Strategies” del Journal of Urban Planning and Development Vol. 136, 2010 Presenta aspetti metodologici del PlaceMaker e tecnici del relativo software.

11. PlaceMaker method: planning walkability by mapping place identity, in Journal of Urban Design, Routledge Volume 14, n.4, 2009 Espone un’applicazione del PlaceMaker alla “walkability” della Ramblas di Barcellona (vedi anche pubblicazioni 3 e 4). Illustra ampiamente lo sviluppo delle varie fasi dello studio.

12. Creative Urban Regeneration between Innovation, Identity and Sustainability, in International Journal of Sustainable development, special issue su "Creative Urban Design and Development" curato da L.Fusco Girard, P. Lombardi e P.Nijkamp Vo. 12, 2009 Sul caso della conversione di Zaragosa dopo l’Expo 2008 applicando la teoria della “creative city”. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, la candidata presenta nel complesso un curriculum buono e rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni mostrano una buona capacità di ricerca, di visione critica e di esposizione. La tematica prevalente si può dire che ruoti intorno alla determinazione dei luoghi abitati o identità dei luoghi, in particolare in riferimento al metodo PlaceMaker, che la cadidata ha contribuito a definire. Il tema è posto in relazione agli altri temi urbanistici, quali la rigenerazione urbana, la valorizzazione del patrimonio, la smart city. SERRINI GOFFREDO Architetto. È abilitato al ruolo di professore universitario di seconda fascia nel settore 08/F1 “Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale”.

Curriculum Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca applicata non accademica finanziati anche a seguito di bandi competitivi da enti locali e istituzioni territoriali. È stato incaricato dall’UNESCO (a seguito di selezione concorsuale) di elaborare e coordinare il Piano di Conservazione e Recupero del Centro Storico di Betlemme in Palestina. Professore a contratto presso l’Università di Firenze per 18 anni accademici con titolarità di corsi e moduli, non sempre centrali rispetto alla disciplina. Ha insegnato alla Scuola di Architettura dell’Università di Ginevra, all’Università di Marsiglia e all’Università di Montreal. È stato docente invitato ai Summer Workshop di Urbino, San Marino e Venezia organizzati dall’ILAUD tra il 1993 e il 1997. È stato correlatore di alcune tesi di laurea tra il 1986 e il 1993. Ha effettuato attività di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei risultati della ricerca attraverso una nutrita e variegata attività professionale nel campo della progettazione e pianificazione urbanistica. Pubblicazioni scientifiche Il candidato presenta 6 saggi in volume collettaneo e 6 articoli su rivista. Saggi in volume:

1. Bethlehem Area Conservation and Management Plan, Paris Unesco Publishing 2012. Si tratta di una pubblicazione, curata dal candidato, che riporta in due volumi (Volume 1 “The Plan as an Alphabet” e Volume 2 “The Atlas”) il lavoro svolto da un nutrito gruppo di esperti per il Piano di Conservazione e Gestione dell’Area di Betlemme. Il candidato, oltre a curare l’edizione, è autore di due articoli: il primo, di 29 pagine, che descrive l’impostazione del piano, e il secondo, di 16 pagine con altro autore, che descrive l’atlante.

2. L’acqua di Siena: un nuovo museo per la città, in “Museo dell’Acqua, Fonte di Pescaia, Siena”, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2010 Articolo di 1 pagina che con linguaggio colto e vivido descrive l’iter di un progetto di allestimento del museo.

3. Quel posto, quel luogo (camminare guardando), in “Agorà di pietra. Conservazione e tutela attiva dei centri storici: dal metodo alla pratica, esempi e progetti”, Il Filo Srl, Viterbo 2006 Articolo di 5 pagine che presenta un progetto di recupero della parte centrale di San Giustino, piccola città dell’Umbria.

4. L’acqua di Siena, in “Dialogo fra l’Acqua e l’Architettura” (a cura di C.M.R.Luschi), Alinea, Firenze 2005 Si tratta di un saggio di 18 pagine che descrive lo stesso progetto di cui al punto 2.

5. Un nuovo centro per San Giustino, edito dal Comune di San Giustino, 2004 “Brochure” edita dal Comune per descrivere un intervento di progettazione urbana per la nuova Piazza del Municipio, curata dal candidato insieme ad altro autore (non è possibile distinguere il contributo del candidato).

6. Un progetto di recupero dei borghi nella piana di Prato, in “Architettura e rinnovo urbano” (a cura di B. Di Cristina e G. Gobbi Sica), Alinea, Firenze 1999 Saggio di 12 pagine che racconta lo studio per il “Piano di Recupero di Garduna-Iolo” frazione-paese nel territorio della piana di Prato. Articoli su rivista:

7. Dentro e fuori Betlemme, Beit Jala, Beit Sahour: il piano di conservazione come progetto di riqualificazione del paesaggio urbano, su “Esempi di Architettura” n. 7/2009 Si tratta di un articolo di 8 pagine che descrive gli studi preliminari volti a redigere la “carta” per il successivo piano di conservazione e gestione dell’area di Betlemme (vedi punto 1).

8. Giancarlo De Carlo in una minuscola città del mondo, su “Esempi di Architettura” n. 5/2008 Articolo di 3 pagine che descrive gli esiti di un progetto di Giancarlo De Carlo per il recupero di un piccolo borgo medievale nella Liguria di ponente.

9. La costruzione del vuoto. Il progetto e la sistemazione di Viale Togliatti a Vinci, su “Paesaggio Urbano” n. 6/2002 Articolo che descrive un progetto urbano per la trasformazione di una strada a Vinci, piccolo paese della Toscana.

10. Descrivere, immaginare, costruire: un progetto per San Giustino, su “Paesaggio Urbano” n. 3/1997 Articolo che descrive il progetto di cui al punto 5.

11. Chinatown? Su “Spazio e Società”, n. 73/1996 Articolo che affronta il tema della presenza crescente nella città di Prato di immigrati cinesi che pone problemi di integrazione sociale, anche con risvolti sui modi di uso della città.

12. Un progetto per Vinci: dall’espansione alla ri-dimensione, su “Paesaggio Urbano” n. 2/1994 Articolo di 16 pagine che descrive in modo articolato ed interessante lo “schema preliminare” del nuovo PRG del Comune di Vinci progettato dal candidato con altri due progettisti. GIUDIZIO Rispetto agli specifici criteri individuati dal bando e meglio articolati nella prima riunione della commissione, il candidato presenta nel complesso un curriculum buono e mediamente rispondente alle caratteristiche del SSD ICAR/21. Le pubblicazioni sono essenzialmente presentazioni di progetti realizzati dal candidato, scritte con coerenza stilistica e linguaggio appropriato, ma prive di elaborazioni originali riferite ai temi caratteristici della disciplina.

VERBALE DI INDIVIDUAZIONE DEL CANDIDATO IDONEO

Il giorno 20.11.2014 alle ore 15,00 i commissari della selezione in epigrafe si riuniscono presso la Direzione del DIDA, Via della Mattonaia 14, dell'Università degli Studi di Firenze per concludere la procedura. La commissione riesaminati i giudizi espressi sulle pubblicazioni scientifiche, sui curricula riferiti all’attività scientifica e didattica dei candidati e dato atto del superamento della prova didattica, avvia la comparazione ragionata tra i singoli candidati. Alle ore 19,30 la commissione sospende i lavori decidendo di riprendere il giorno successivo nello stesso luogo alle ore 8,30. Alle ore 8,30 del giorno 21.11.2014 la commissione riprende i lavori e dopo attenta e approfondita discussione, nel corso della quale confronta tra loro tutti i candidati, individua idoneo alla selezione il candidato Lucchesi Fabio per le seguenti motivazioni: Il profilo del candidato corrisponde pienamente ai criteri individuati dal bando e meglio articolati dalla commissione. Dall’esame delle attività curriculari e delle pubblicazioni scientifiche emerge un contributo originale e pertinente del candidato in un settore dell’apparato tecnico scientifico il cui potenziamento è sollecitato da una crescente varietà di scopi di governo del territorio. Risulta inoltre evidente nel candidato una personalità di ricercatore con capacità di coordinare gruppi di persone, organizzare e portare avanti iniziative a più livelli e di gestire progetti di ricerca anche complessi che hanno consentito processi di trasferimento tra sistema universitario ed enti pubblici esterni. Il suo profilo di docente rivela una consolidata attività didattica svolta per vari anni all’interno dei corsi afferenti al settore scientifico disciplinare, anche con intensa attività di relatore di tesi di laurea.

Il candidato presenta doti di progettualità scientifica adeguate per coprire il ruolo di professore universitario. La seduta è tolta alle ore 12,30. Letto, approvato e sottoscritto: Prof. Francesco Ventura (presidente) Prof.ssa Anna Geppert (membro) Prof. Roberto Mascarucci (segretario)