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1 Avv. Monica Gobbato Firenze 1 Dicembre 2016 [email protected] REGOLAMENTO EUROPEO PRIVACY E FACEBOOK. COME FARE ATTIVITÀ DI MARKETING SUI SOCIAL

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1

Avv. Monica Gobbato

Firenze 1 Dicembre 2016

[email protected]

REGOLAMENTO EUROPEO PRIVACY E FACEBOOK. COME FARE ATTIVITÀ DI MARKETING SUI SOCIAL

4

l INTERNETDELLE COSE

l CLOUD

l SMART(EVERITHING)

l APP

l SOCIAL NETWORK

l BIG DATA

l PROFILAZIONE

LO SCENARIO

[email protected]

5

LA PROFILAZIONE

[email protected]

6

l LA PRODUZIONE DEI

DATI

Quanti dati vengono prodotti ogni giorno?2.500.000.000.000.000.000 di bytes (2,5 miliardi di miliardi)Cosa ci riserva il futuro?entro il 202040.000.000.000.000.000.000.000 di bytes (40 mila miliardi di miliardi)I dati conservati in formato digitale rappresentano il 99,5% dei dati prodotti dall’uomo.

M

[email protected]

IL NUOVOREGOLAMENTO PRIVACYEUROPEO

i

AD OGGI VIGE ANCORA IL CODICE PRIVACY MA E' IN VIGORE ANCHE IL REGOLAMENTO EUROPEO

IL NUOVOREGOLAMENTO PRIVACYEUROPEO

i

Non solo EuropaNorma extraterritoriale. Si applica a tutti i flussi informativi verso INTERESSATI UE

INFOGRAFICA GARANTE PRIVACY

INFOGRAFICA GARANTE PRIVACY

Regolamento Europeo Privacy

Applicazione Materiale (esenzione domestica)

Applicazione Territoriale (extraterritorialità)

Dati Particolari (ex sensibili)

Dati Giudiziari

Profilazione

Dati dei Minori

Titolare

ConTitolare

Responsabile Interno o Esterno

Data Protection Officer

Misure di Sicurezza Adeguate

Pseudoano

nimizzazione

Cifratura

Diritti dell'Interessato

Oblio

Portabilità

Rettifica

Data Protection OfficerFormazione

Compiti

Designazione e Durata

Regolamento Europeo Privacy

Registro

Accountability

Codici di Condotta

Certificazione

Valutazione di Impatto

Conformità

Misure di Sicurezza Adeguate

Notifica delle Violazioni

ACCOUNTABILITY art.22Responsabilita' del Titolare

IL Titolare mediante misure adeguate deve DIMOSTRARE che il suo trattamento è conforme al presente Regolamento

Le misure adeguatecomprendono:

1) conservazione della documentazione

2) l’esecuzione della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati ai sensi dell’articolo 33;

3) il rispetto dei requisiti di autorizzazione preventiva o di consultazione

4) la designazione di un privacy officer

NELL'AMBITO DEI DIRITTI DELL'INTERESSATO

Occorrono soluzioni organizzative e tecnologiche affinchèla richiesta sia agevole

DIRITTO ALLA RETTIFICA E ALL'OBLIO

DIRITTO ALLA PORTABILITA' DEI DATIPuò essere chiesta a qualunque Titolare

PRIVACY BY DESIGN E PRIVACY BY DEFAULT

Art. 23Al momento di determinare i mezzi

del Trattamento e all’atto del trattamento stesso, il responsabile del trattamento, tenuto conto dell’evoluzione tecnica e dei costi di attuazione, mette in atto adeguate misure e procedure tecniche e organizzative in modo tale che il trattamento sia conforme al presente regolamento e assicuri la tutela dei diritti dell’interessato

PRIVACY OFFICER

Rientra nella nuovadefinizione dei Ruoli

Dubbi se abbia un ruolo di vigilanza o garanzia

Formazione, esperienza e certificazione

NOTIFICA DELLE VIOLAZIONI

Ogniqualvolta si verifichi una violazione di sicurezza occorre notificarlo PRIMA Al Garante Poi all'interessato

CERTIFICAZIONI

Si incoraggia

l’istituzione di meccanismi di certificazione della protezione deidati nonché di sigilli e marchi di protezione dei dati checonsentano agli interessati di valutare rapidamente illivello di protezione dei dati garantito dai responsabili deltrattamento e dagli incaricati del trattamento

VALUTAZIONI D'IMPATTO

Art.33 Quando il trattamento, perla sua natura, il suo oggetto ole sue finalità, presenta rischispecifici per i diritti e le libertàdegli interessati, il responsabiledel trattamento o l’incaricatodel trattamento che agisce perconto del responsabile deltrattamento effettua unavalutazione dell’impatto deltrattamento previsto sullaprotezione deidati personali.

la valutazione sistematica e globale di aspetti della personalità dell’interessato

il trattamento di informazioni concernenti la vita sessuale, lo stato di salute, la razza e l’origine etnica oppure destinate alla prestazione di servizi sanitari o a ricerche epidemiologiche o indagini su malattie mentali o infettive

il trattamento di dati personali in archivi su larga scala riguardanti minori, dati genetici o dati biometrici

"Il tema della privacy è fondamentale, ci spiega Stephen Deadman, DeputyChief Privacy Officer di Facebook, ma prima di tutto bisogna capire cosa si intende per privacy.

Ogni minuto, aggiunge il responsabile, sulla piattaforma transitano 70 miliardi di oggetti che vanno verificati in base alle impostazioni stabilite dagli utenti, a fine giornata il conto è di 80 trilioni di analisi. http://www.panorama.it/mytech/social/facebook-come-modificare-impostazioni-privacy/#gallery-0=slide-5

i

FACEBOOK APPLICA GIA' ALCUNE NORME DEL REGOLAMENTO EUROPEOCOME

INFORMATIVA A ICONE

LA PRIVACY RIGUARDA1) I TITOLARI AZIENDA2) GLI UTENTI3) FACEBOOK STESSA

i

APPLICA FUNZIONI CHE INIBISCANO NON SOLO LE PROPRIE AZIONI MA ANCHE QUELLE DEI TERZI

25

LA ARCHIVIAZIONE

DEI DATI

LA DISCIPLINA PRIVACY REGOLAMENTA L'UTILIZZO DEI BIG DATAM EDIANTETRASPARENZA NEI CONFRONTI DEGLI UTENTICONSERVAZIONE LIMITATA DEI DATIPOSSIBILITA' DI RECESSOPRIVACY OFFICER

[email protected]

No Consenso salvo non sia iscritto nel Registro OpposizioniE Finalità medesima

No Consenso se Finalità è medesima di quella per cui è stato

reso dato pubblico

Sempre Consenso preventivo

Social Network Aperti (tipo twitter pubb o Linkedin o FB p.)

Sempre Consenso preventivoSempre Consenso

preventivoSocial Network Chiusi (FB Chiuso o Twitter Chiuso)

No ConsensoClienti/Consumatori Con presistenti rapporti contrattuali

No Consenso salvo non sia iscritto nel Registro OpposizioniE Finalità medesima

No Consenso se Finalità è medesima di quella per cui è

stato reso dato pubblico

Sempre Consenso preventivo

Web Siti Istituzionali

Web Siti non Istituzionali

Telefono/Posta Ordinaria

E MailSMS

Luogo di reperimento del dato

No Consenso

LA REGISTRAZIONE

Grandi trasferimenti di datiAnalisi dei Big Data

FACEBOOK non userà in Europa, almeno per il momento, i dati che vengono da WhatsApp (che ha acquisito nel 2014) per la pubblicità. La decisione, a quanto anticipato dal Financial Times, arriva dopo grandi polemiche e pressioni da parte delle 28 autorità garanti per la privacy europee, mentre in Italia era sceso in campo anche l'Antitrust con una doppia istruttoria