principali sviluppi della prassi e della giurisprudenza ... · distribuzione farmaci senza obbligo...
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Principali sviluppi della prassi edella giurisprudenza antitrust nazionaledegli ultimi 12 mesi
Piero Fattori
Sorrento, 20 maggio 2011
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Indice della presentazione
I. Le intese
II. Gli abusi
III. Le concentrazioni
IV. La promozione della concorrenza
V. Nuove competenze e attribuzioni
VI. Conclusioni
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L’attività dell’Autorità: le intese (1)
• Nel 2010/2011 l’Autorità ha concluso 11 procedimenti:
Rif Caso Esito
I721 Tolling edipower Accettazione Impegni
I724 Commissione Interbancaria PagoBancomat Accettazione Impegni
I725 Accordi interbancari Riba-Rid-Bancomat Accettazione Impegni
I730 (2011) Gestione dei rifiuti cartacei - Comieco Accettazione impegni
I700 Prezzi del GPL per riscaldamento Regione Sardegna
Violazione – Sanzione
I701 Vendita al dettaglio di prodotti Cosmetici Violazione - Sanzione
I713 Consiglio Nazionale dei Geologi Violazione – Sanzione
I720 Carte di Credito Violazione – Sanzione
I717 Transcoop-Servizio Trasporto Disabili Violazione
I726 ASL Regione Piemonte-Gara Fornitura Vaccino antinfluenzale
Non accertamento violazione
I732 (2011) Aumento Prezzi Bitume Non accertamento violazione
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Rif Caso Tipologia
I719 Ordine degli Avvocati di Brescia (2009)
Fattispecie associative
I735 Manutenzione impianti termici comune di potenza
I734 Guida Remunerazione e Tariffe 2009/2010 per operatori pubblicitari
A378 Federitalia/Federazione Italiana Sport Equestri (2007)
I739 Mondadori Electa-Rèunion des Musèes Nationaux/Jvco
Partecipazione a gare
I731 Gare assicurative ASL e Az. Osp. Campane
I729 Gare d’appalto per la sanità per le apparecchiature per la risonanza magnetica
I723 Intesa nel mercato delle barriere stradali
I740 Comune di Casalmaggiore – gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas
I722 Logistica Internazionale
Accordi orizzontali di prezzo
I736 Repower Italia – Prezzo dispacciamento energia elettrica Centro Sud
I733 Servizi di Agenzia Marittima
I743 Trasporto Sardegna
• Allo stato risultano pendenti 13 istruttorie (nove dellequali avviate nel 2010)
L’attività dell’Autorità: le intese (2)
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• Nel 2010 si è confermato il trend di incremento del numerodelle istruttorie avviate per fattispecie di intesa
2007 2008 2009 2010
7 8 9 11
L’attività dell’Autorità: le intese (3)
• Nel 2011 due soli nuovi avvii di istruttoria
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L’attività dell’Autorità: le intese (4)
• Per le istruttorie concluse:
- è emerso un ricorso complessivamente limitato allo strumentodegli impegni (4 casi su 9 accertamenti) ed in linea con il trenddegli anni precedenti
2007 2008 2009 2010
5 3 4 4
- Quanto all'accertamento, nel caso Cosmetici sono statetangenzialmente affrontate le particolari dinamiche dei rapportiverticali tra produttori e GDO (clausole contrattuali e buyerpower). Una più compiuta analisi potrebbe avvenirenell'indagine conoscitiva avviata sul settore della GDO (IC43)
- Sono state comminate sanzioni in 4 procedimenti, con unsensibile aumento dell’ammontare complessivo rispetto altriennio precedente
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2008
1.650
16,000
Inail-Affidamento Servizio di Cassa
Altro (Federfarma Teramo; Listino prezzi
del Pane)
Totale: 1,6 milioni c.a.
2007
2.370
3.996 25
9.910
11.300
4.374
30.668
Produttori vernici Marine
Produttori di Pannelli Truciolari in Legno
TPL
Acea Suez-Publiacqua
Mercato del calcestruzzo cellulare
autoclavatoGare per la Fornitura di dispositivi per stomia
Distribuzione farmaci senza obbligo di ricetta
alle parafarmacie
Totale: 62 milioni c.a.
Evoluzione degli interventi sanzionatori
L’attività dell’Autorità: le intese (5)
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2009 2010
13.347
1.355
12.496
Altro (Costa Container-Lega Calcio-
Ordine Chirurghi e Odontoiatri Bolzano)
Listino Prezzi della Pasta
Riciclaggio delle Batterie Esauste
Totale: 27 milioni c.a.
81.000
6.014
24.000
Altro (Carte di credito-Consiglio
nazionale geologi)
GPL
Cosmetici
Totale: 111 milioni c.a.
Evoluzione degli interventi sanzionatori
L’attività dell’Autorità: le intese (6)
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• Operatività dei programmi di leniency:
- Nel 2010 sono state concluse le prime istruttorie avviate sulla basedell’adesione al programma di clemenza (I700 Prezzi del GPL eI701 Vendita al dettaglio di prodotti cosmetici)
- Il ricorso alle dichiarazioni confessorie è stato relativamenteconsistente, con circa 50/60 domande presentate dalla data diintroduzione del programma di clemenza (2007), una quotasignificativa delle quali – è presumibile – in forma semplificata
- L’attività di enforcement a valle delle dichiarazioni confessorie nonè stata consistente come in altri Paesi (ad esempio la Germania),con un totale di 3/4 casi di “cartello” avviati su tale base dal 2007ad oggi
L’attività dell’Autorità: le intese (7)
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L’attività dell’Autorità: le intese (8)
- Al di fuori dei casi originati da leniency, le istruttorie suintese orizzontali tendono a concentrarsi su fattispecieassociative e relative alla partecipazione alle gare (perle quali è più raro il ricorso ai programmi di clemenza).
- Questo mix di interventi potrebbe, nel medio-lungotermine, non rivelarsi ottimale: segnala alle imprese che,in assenza di dichiarazioni confessorie (e al di fuori dellepeculiari fattispecie di gara), difficilmente i cartelli segretivengono autonomamente scoperti e perseguiti dall’Autorità→ disincentivo alla confessione?
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L’attività dell’Autorità: le intese (9)
Problematiche applicative
• In sede di prima applicazione della leniency l’Autorità ha adottato unapproccio incentivante all’accesso al nuovo strumento sottonumerosi profili:
- Accettazione di domande in forma semplificata da partedi collaboranti successivi al primo
- Accettazione di domande di clemenza relative a fattispecie“controverse” come lo scambio di informazioni
- Accettazione di domande basate su una narrativaimpersonale dei fatti e senza specifica menzione delle fontiinterne all’impresa collaborante
- Accettazione di domande di riduzione della sanzione anchedopo l’avvio di istruttoria e perfezionamento concesso anchedopo l’accesso agli atti del fascicolo istruttorio
- Notevole entità delle riduzioni delle sanzioni accordate aicollaboranti
• Un tema di rilievo: equilibrio fra gli spazi riconosciuti all’impresacollaborante e le garanzie riconosciute ai terzi
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• Il TAR, nel caso I700 Prezzi del GPL (n. 36126/2010), ha accolto ilrischio di un utilizzo distorsivo e opportunistico delle leniency e haaffermato alcuni principi in materia di onere della prova, rilevando inparticolare che “la sola dichiarazione del leniency applicant, ove nonsupportata da concludenti e concordanti elementi di prova – la ricercadei quali fa, evidentemente, carico alla procedente Autorità – non [è]sufficiente a dimostrare l’esistenza di una collusione anticompetitiva”
• Il TAR ha inoltre evidenziato il rischio che in mancanza diun’autonoma attività di riscontro si determini una inversionedell’onere probatorio in capo ai soggetti indagati, sui quali altrimentiincomberebbe l’onere di addurre elementi e/o circostanze aconfutazione delle asserzioni del “collaborante”
• Il TAR ha comunque respinto il ricorso, ritenendo che l’Autoritàavesse fornito prova della pratica concordata attraverso plurimi indiziseri, precisi e concordanti
L’attività dell’Autorità: le intese (10)
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• Per i terzi, in particolare i potenziali danneggiati dal cartello, sipone la questione del diritto di accesso al fascicolo istruttorio
• A livello nazionale prevale un’interpretazione restrittiva del dirittodi accesso al fascicolo istruttorio:
- per le parti del procedimento, il Consiglio di Stato (CdS, n.6481/2010, Cosmetici) ha escluso che la specificità delprocedimento di leniency implicasse il diritto delle parti diaccedere a tutti i documenti prodotti dalle imprese collaboranti.Trovano dunque applicazione i principi generali, sicché sulla parterichiedente grava un elevato onere probatorio in meritoall’identificazione specifica dei documenti rilevanti e delle ragionisottese alla richiesta di ostensione (cfr. CdS n. 2041/2010,Mercato Calcestruzzo Sardegna)
- per i terzi, la giurisprudenza amministrativa ha ritenuto nonmeritevoli ai fini dell’accesso interessi “eterogenei” rispettoallo svolgimento dell’attività amministrativa (accesso a fini diprivate enforcement e.g. Tar Lazio, n. 10615/2009, ElinetTelecom);
L’attività dell’Autorità: le intese (11)
Problematiche applicative
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• Ai fini delle azioni per danno, a livello comunitario è in corso unariflessione sugli atti del fascicolo delle Autorità nazionali accessibilida parte dei terzi (cfr. domanda pregiudiziale nel caso C-360/09,Pfleiderer AG v. Bundeskartellamt)
• Nelle proprie conclusioni sul caso, l’Avvocato Generale Mazak hasottolineato l’esigenza di contemperare l’interesse alla protezionedell’efficacia dei programmi di leniency ed il diritto fondamentale deiterzi ad avere accesso a prove funzionali alle azioni di risarcimento
• La soluzione proposta:
- accesso non consentito ai self-incriminating statementsofferti da un leniency applicant,
- accesso a tutti gli altri documenti pre-esistenti prodotti nelprocedimento nel corso della procedura di leniency
L’attività dell’Autorità: le intese (12)
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L’attività dell’Autorità: gli abusi (1)
• Nel 2010/2011 l’Autorità ha concluso 15 procedimenti per fattispecie di abuso:
Rif Caso Esito Settore/area
A423 Enel-dinamiche di formazione dei prezzi sul mercato dell’energia elettrica
Accettazione Impegni ENERGIA
A411 Sorgenia/A2A Accettazione Impegni
A411A Sorgenia/Acea Accettazione Impegni
A411B Sorgenia/Italgas Accettazione Impegni
A411C Sorgenia/Hera Accettazione Impegni
A411D Sorgenia/Iride Accettazione Impegni
A417 T-Link/Grandi Navi Veloci Accettazione Impegni TRASPORTI
A407 Conto TV/Sky Italia Accettazione Impegni TLC & MEDIA
A420 FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali/Google
Accettazione Impegni
A418 Procedure selettive Lega Nazionale Professionisti 2010/11 e 2011/2012
Accettazione Impegni
A424 (2011) E-Polis/Audipress Accettazione Impegni
A419 (2011) Giochi24/Sisal Accettazione Impegni SERVIZI
A383 Mercato del cartongesso Violazione ALTRI PRODOTTI
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Gli abusi (2) • 15 procedimenti risultano attualmente pendenti (12 dei quali avviate nel 2010):
Rif Caso Settore/area
A415 Sapec Afro/Bayer-Helm FARMACEUTICO
A431 Ratiopharm/Pfizer
A426 Telecom Italia-Gare affidamento servizi telefonia fissa e connettività ip
TLC & MEDIA
A428 Wind-Fastweb/Condotte Telecom Italia
A422 Sky Italia/Auditel
A429 RTI/Sky-Mondiali di calcio
A432 Comuni vari-espletamento gare affidamento servizio distribuzione gas
LIBERALIZZAZIONE SERVIZI PUBBLICI
LOCALIA433 Affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi
urbani nel comune di Messina
A435 Comune di Prato-Estra retigas
A413 Tnt Post Italia/Poste Italiane SERIZI POSTALI
A438 Selecta/Poste Italiane
A436 Arenaways-ostacoli all’accesso nel mercato dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri
TRASPORTI
A437 Esselunga/Coop Estense GDO
A437B Esselunga/Unicoop Tirreno-Uniccop Firenze
A378C Federitalia/Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) SERVIZI
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Gli abusi (3)
• Da un punto di vista settoriale si coglie una particolareconcentrazione su settori liberalizzati e/o regolamentati
- 6 procedimenti conclusi riguardano il settore dell’energia;
- 2 procedimenti in corso concernono i servizi postali;
- 3 procedimenti sono in corso con riferimento ai servizipubblici locali;
- Il settore che presenta il maggior numero di interventi èquello TLC/Media con 7 procedimenti;
- 4 procedimenti riguardano il settore del trasporto (2) equello farmaceutico (2);
• Gli interventi in settori non regolamentati hanno riguardatol’istruttoria conclusa sul cartongesso, i due procedimenti pendentisulla grande distribuzione e uno dei due procedimenti nel settore deltrasporto
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Gli Abusi (4)
La tipologia delle violazioni:
• Particolare attenzione alla concorrenza per il mercato in ipotesidi gare (servizi pubblici locali e Telecom)
• Condotte escludenti volte ad impedire l’accesso al mercato di unnuovo concorrente e/o l’innalzamento dei costi per quest’ultimo eper l’accesso al mercato
• Tendenziale attrazione degli abusi di sfruttamento nell’area dellepratiche commerciali scorrette
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Gli abusi (5)
Gli strumenti di chiusura dei procedimenti
• nel corso del 2010 l’Autorità ha fatto decisivo ricorso allostrumento degli impegni: 10 casi su 11 sono stati conclusi conimpegni;
• il trend trova conferme nelle prime chiusure istruttorie 2011: 2casi su 2.
• Gli impegni si traducono spesso in misure regolatorie che vannoad aggiungersi o ad integrare il quadro normativo settoriale.
• Limitato utilizzo degli Orientamenti della Commissione europeasugli abusi escludenti
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Gli abusi (6)
Gli strumenti di chiusura dei procedimenti
• Nel 2010 e nei primi 4 mesi del 2011 irrogata una solasanzione, di poco superiore ai 2 milioni di euro (A383 Mercatodel cartongesso).
- Sostanziale inoperatività dello strumento sanzionatorio:problemi di deterenza?
• La scelta chiara è nel senso di sostituire alla diffida e allasanzione l’implementazione di impegni in funzione correttivadel mercato, anche in cooperazione con il regolatore.
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• Nel 2010 il giudice amministrativo ha altresì precisato i confinigiuridici dell’istituto degli impegni sotto vari profili
- Nel caso Lega Nazionale Professionisti il TAR (n. 10571/2010):
(i) ha rilevato un vizio logico-motivazionale nella decisione concui l’Autorità aveva accettato gli impegni della Lega NazionaleProfessionisti, rilevando come questi ultimi fossero “ictu oculi”inidonei a far venir meno i profili anticoncorrenziali”, così comeindividuati nell’avvio di istruttoria
(ii) ha chiarito che in caso di modifiche degli impegni propostisuccessive al market test che non abbiano carattere accessorio,l’Autorità è tenuta ad effettuare un secondo market test
Sviluppi giurisprudenziali (1)
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- Nel caso A407 Conto TV/Sky, il TAR (n. 3964/2011) ha ritenutoche possono essere accettati solo impegni idonei a far veniremeno con efficacia retroattiva effetti pregiudizievoli giàrealizzati (tutela forte della posizione del segnalante)
- Secondo il Giudice Amministrativo, il segnalante è portatore di uninteresse meritevole di tutela all’accertamento dell’infrazione inambito pubblicistico, anche al fine del successivo eserciziodell’azione risarcitoria
Sviluppi giurisprudenziali(2)
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• Inoltre, con la recente decisione del Consiglio di Stato nel casoMasterCard (disp. sent. n. 2587/2011), è stato ritenutoinammissibile il ricorso autonomo ed immediato contro ladecisione di rigetto degli impegni da parte dell’impresaproponente
Per il momento, dunque, con riferimento alla immediataimpugnabilità delle decisioni sugli impegni la situazione è laseguente:
Parte proponente Terzi
Decisione di rigetto degli impegni NO (NO)
Decisione di accettazione degli impegni
SI SI
Sviluppi giurisprudenziali(3)
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Il controllo delle concentrazioni (1)
• Operazioni comunicate:
2010 (12 mesi) → circa 480
2011 (4 mesi) → circa 150
• Istruttorie:
2010 → 2 entrambe connesse all’operazione Intesa / San Paolo approvata nel2006 (C8027): settore bancario, risparmio gestito ed assicurativo
- inottemperanza alle misure in relazione ai rapporti fra Intesa San Paolo,Credit Agricole e Generali: ancora in corso (C8027B)
- revisione delle misure relative alle assicurazioni ramo vita su istanza delleparti: conclusa con accoglimento dell’istanza di revisione (C8027C)
2011→ 2
- Edenred/Ristochef, settore dei buoni pasto e dei voucher sociali: conclusa conautorizzazione non condizionata
- Intesa San Paolo / Monte di Parma, settore bancario, risparmio gestito edassicurativo: autorizzazione con condizioni (relative alla piena attuazione dellemisure già previste in relazione ai casi Intesa San Paolo C8027 e C8027B)
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Il controllo delle concentrazioni (2)
• Il numero di operazioni comunicate è in linea con il 2009,confermando il notevole calo rispetto al periodo pre-crisi, dovutoal rallentamento di fusioni e acquisizioni
• La maggioranza delle operazioni comunicate continua a riguardareacquisizioni, da parte di imprese di grandi dimensioni, di impresecon fatturato nazionale inferiore alla soglia prevista per l’impresatarget (e spesso di gran lunga inferiore)
• Molte concentrazioni de minimis intrinsecamente prive di rilievoconcorrenziale e soggette solo ad un controllo formale (e.g.acquisizione di punti vendita od esercizi commerciali, GDO,abbigliamento, distribuzione carburanti)
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Il controllo delle concentrazioni (3)
• Principali fattori: (i) scarso “filtro” derivante dalla strutturadelle soglie: mancanza di una soglia di rilevanza riferita alfatturato individuale di almeno due delle imprese interessate;(ii) tendenza storicamente espansiva rispetto alla nozione diimpresa e di concentrazione (e.g. licenze commerciali)
• Risultato: effetti negativi sia per le imprese (assistenzalegale, filing fees, tempi), sia per l’Autorità (in contrasto conle finalità “defatiganti” di altri istituti come gli impegni, e conl’esigenza di concentrare le risorse sullo svolgimento diistruttorie “piene” per un più efficace enforcement antitrust)
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Il controllo delle concentrazioni (4)
• Riforma dell’art. 16 della L. 287 → introduzione di un nuovo “filtro” perridurre, almeno in parte, l’impatto delle notifiche di operazioni irrilevanti
• Art. 13 dello schema di DDL per il mercato e la concorrenza: “la comunicazione… non è dovuta qualora il fatturato totale realizzato a livello nazionaledall’impresa di cui è prevista l’acquisizione non sia superiore a quattro milioni esettecentomila euro, a meno che tale fatturato sia determinante per ilsuperamento della soglia [relativa all’insieme delle imprese interessate]”
• Sarebbe utile accelerare i tempi della riforma, ma anche ampliare il dibattito congli stakeholders circa l’impatto della proposta e di altre possibilialternative
• A livello “interpretativo”, si potrebbero cogliere in senso espansivo gli spuntiche sono venuti dalla giurisprudenza amministrativa (e.g. caso LIDL, CdS1894/2009), escludendo tout court la notificabilità di acquisizioni di asset nonimmediatamente produttivi di fatturato (e.g. la mera acquisizione di titoliamministrativi come le licenze commerciali, ovvero di impianti di erogazionecarburanti inattivi e dotati solo della relativa concessione)
• Nella revisione delle istruzioni al formulario e nella prassi successiva al casoLIDL (e.g. C10363 – Esselunga), l’Autorità ha preferito invece unainterpretazione rigorosa della sentenza del Consiglio di Stato (limitandol’operatività dell’obbligo di notifica solo rispetto agli esercizi di vicinato e solo nelcaso in cui le parti deroghino espressamente all’obbligo di non concorrenzaprevisto dal codice civile)
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Il controllo delle concentrazioni (5)
• La mancanza di istruttorie significative ha naturalmente frenatol’evoluzione di prassi/giurisprudenza circa i criteri di valutazionesostanziale di concentrazioni problematiche per la concorrenza
• Alcune linee di tendenza possono però cogliersi anche dalledecisioni di non avvio istruttoria e da alcune recenti pronunce delTAR
• Anzitutto, l’Autorità tende a valorizzare significativamente la fasepre-istruttoria (pre-notifica e fase I) sotto una dupliceprospettiva:
– acquisizione di informazioni ulteriori → frequenza diprovvedimenti di interruzione dei termini in fase I
– dialettica con le parti → proposizione di “modifiche spontanee”al progetto di concentrazione (e.g. C10938 Global Games –SNAI)
• Tale approccio rispetto alla fase pre-istruttoria è stato sinoraavallato dal giudice amministrativo (e.g. Tar Lazio, n.31278/2010, Leroy Merlin)
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Il controllo delle concentrazioni (6)
• In principio, una maggiore dialettica e cooperazione fra le parti el’Autorità in fase pre-istruttoria è auspicabile, perchè consente una piùrapida risoluzione dei problemi antitrust derivanti dalla concentrazionee una più rapida realizzazione della stessa
• Tuttavia, rischi di effetti negativi connessi anche alla struttura delprocedimento di controllo nazionale:
– In fase pre-istruttoria, ridotto livello di confronto con ilmercato: (i) avvisi al pubblico dell’avvenuta notifica limitati aicasi di superamento di entrambe le soglie, e possibilità delle partidi opporre rifiuto motivato alla pubblicazione; (ii) non applicazionedelle garanzie procedimentali di partecipazione prima dell’avvio diistruttoria
– Aumento dei contenziosi sulle decisioni di non avvioistruttoria, con maggiori rischi per le parti e per i terzi(concentrazioni realizzate a seguito della clearance): il controllodel giudice non è un sostituto adeguato rispetto ad una istruttoriaapprofondita dell’Autorità
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Il controllo delle concentrazioni (7)
• Particolare attenzione per la concorrenza a livello locale, e.g. mercati deigiochi e scommesse, vendita di energia elettrica e gas a clienti con bassiprofili di consumo (come i clienti domestici), servizi bancari e assicurativi
• Particolare attenzione per la mobilità della domanda ai fini della definizionedei mercati geografici (anche laddove le strategie competitive sianodefinite uniformemente a livello nazionale da numerosi player che hannoambiti di operatività più ampi di singoli comuni, province o regioni; ed anchein presenza di ulteriori pressioni concorrenziali derivanti da canali distributivi“non fisici”, i.e. internet), nonché alla distribuzione delle quote di mercatoa livello locale ai fini della valutazione degli effetti dell’operazione
• Risultato: individuazione di “problemi” concorrenziali nel caso disovrapposizione orizzontale di quote a livello locale e di “misure” perneutralizzarli (e.g. dismissione di sportelli bancari, cessione di titoli concessoriper punti di raccolta scommesse, etc.)
• Parziale disallineamento tra Autorità e Commissione in punto di definizionedel mercato e valutazione degli effetti (e.g. rifiuto di rinvio del caso M5960,Credite Agricole / Cassa di Risparmio della Spezia, ma anche M6068Eni/Acegas)
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Il controllo delle concentrazioni (8)
• Fra le altre pronunce di interesse in materia di concentrazioni, sipossono segnalare:
- Consiglio di Stato Emilcarta (n. 9554/2010), con cui è statoannullato un provvedimento dell’Autorità del 2004 diaccertamento dell’inottemperanza ad un divieto di concentrazione.
Il CdS ha sottolineato il carattere assolutamente eccezionaledell’individuazione di un controllo di fatto in relazione ad unasituazione di dipendenza economica (riconducibile ad esempio acontratti di fornitura) e la necessità di verificare anche lasussistenza di legami strutturali
- Tar Lazio Centrale dei Bilanci (n. 3252/2011), con cui èstato respinto un ricorso avverso un provvedimento di non avvioistruttoria ed avverso un diniego di istanza di riesame dellaconcentrazione (e segnalazione di intesa), principalmente fondatosulla mancata comunicazione di accordi accessori all’operazioneche il ricorrente sosteneva produrre effetti di chiusura del mercato
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Promozione della concorrenza (1)
• Nel 2010 corposa attività di segnalazione e consultiva: circa 90segnalazioni e pareri (comunicazione, energia, trasporti)
• Art. 23bis, comma 3, D.L. 112/2008 (servizi pubblici locali dirilevanza economica). Nel 2010 circa 45 pareri
• 3 nuovi indagini conoscitive (IC43 Agroalimentare e GDO; IC44Carburanti; IC45 costi di sportello e di chiusura conti correntibancari)
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Promozione della concorrenza (2)
Il Disegno di Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza
• Al fine di attribuire maggiore incisività all’attività consultiva e dicompetition advocacy svolta dall’Autorità, la Legge 99/2009 (c.d.Legge Sviluppo), ha introdotto nell’ordinamento lo strumentonormativo della Legge Annuale per il Mercato e la Concorrenza.
• La finalità della Legge è consentire al Governo di compiere unavalutazione sistematica della rispondenza del quadro normativonazionale ai principi concorrenziali, di rimuovere gli ostacoliregolamentari all’apertura dei mercati, di promuovere lo sviluppo dellaconcorrenza e di garantire la tutela dei consumatori.
• Lo schema di disegno di legge da ultimo proposto dal Ministero delloSviluppo Economico prevede disposizioni sostanziali di riforma pro-concorrenziale di determinati settori economici, nonché norme perla migliore efficienza degli strumenti di tutela della concorrenzaaffidati all’Autorità. Alcune norme della Legge conferiscono altresìall’Autorità nuove competenze ed attribuzioni.
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Nuove competenze ed attribuzioni (1)
• Settore bancario, finanziario ed assicurativo: funzioni divigilanza sui c.d. interlocking directorates (art. 9)
• Funzioni consultive per il promovimento di questioni dilegittimità costituzionale (art. 16)
A. Il Disegno di Legge Annuale per il Mercato e laConcorrenza
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Nuove competenze ed attribuzioni (2)
• Iniziative contro i ritardi nei pagamenti delle transazionicommerciali; l’Autorità può adottare diffide e sanzioni, relativamentea “comportamenti illeciti messi in atto da grandi imprese e pubblicheamministrazioni” o in caso di diffuse e reiterate violazioni delladisciplina sul ritardo nei pagamenti (D.lgs. 231/2002) ai danni dipiccole e medie imprese, configurabilità di un abuso di dipendenzaeconomica (ex D.lgs.192/1998) anche a prescinderedall’accertamento della dipendenza economica (art. 10)
• Il DDL, “Politiche pubbliche per la competitività”, prevedel’attribuzione all’Autorità dei poteri ex art. 12 e 15 della L. 287/1990nei confronti degli intermediari finanziari, al fine di verificare lecondizioni di trasparenza del comportamento di questi ultimi neiconfronti delle imprese, di accertare pratiche concertate, accordi ointese, nonché condizioni di ostacolo artificiosamente imposte rispettoall’esame del merito di credito delle imprese (Art. 14)
B. Il disegno di legge (N. 2626) (approvato alla Camera ed indiscussione al Senato) c.d. “statuto delle imprese”
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Nuove competenze ed attribuzioni (3)
• Il D.lgs. 130/2010 prevede una serie di misure volte a favorire,inter alia, lo sviluppo di nuove infrastrutture o nuova capacità distoccaggio.
• A norma dell’art. 5, l’Autorità vigila sul rispetto del pianostoccaggi predisposto dal soggetto a ciò obbligato e, nei casi diomesso, ritardato, parziale o inesatto adempimento, avviaun’istruttoria ex art. 14 L. 287/90. Nel caso di accertataresponsabilità, l’Autorità, sentito il Ministero, irroga una sanzionefino al 10 per cento del fatturato dell'anno precedente.
• Oltre alla suddetta sanzione, in caso di ritardo nella realizzazionedelle misure nei termini previsti, l'Autorità può irrogare almedesimo soggetto una sanzione non superiore a 15 milioni di euro
per ogni mese di ritardo.
C. D.lgs. 130/2010, Misure per la maggiore concorrenzialitànel mercato del gas naturale
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Nuove competenze ed attribuzioni (2)
• Lo schema attribuisce all’Autorità il compito di verificare l’efficaciadei modelli di unbundling attuati da soggetti proprietari delle retidi trasporto del gas in ottemperanza alle pertinenti disposizioni delDecreto.
• L’art. 10 (5) stabilisce che l’Autorità, decorsi cinque anni dall’entratain vigore del Decreto, avvia un’indagine conoscitiva sul modelloadottato, volta a verificare l’esistenza di eventuali comportamentidiscriminatori con particolare riferimento all’accesso di terzi alla retee alle decisioni relative agli investimenti.
• Sulla base dei risultati dell’indagine il Ministero dello SviluppoEconomico valuta un’eventuale revisione dei modelli di unbundling e,se del caso, adotta le misure necessarie nell’ambito della Leggeannuale per il Mercato e la Concorrenza.
D. Lo schema di D.lgs. di recepimento delle Direttivecomunitarie in materia di energia
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VI. Conclusioni
• Nel 2010/2011 il mix leniency-impegni sembra aver determinato uncerto incremento del numero di istruttorie avviate/concluse inmateria di intese
• Potenzialità ancora parzialmente inespresse dello strumento dellaleniency
• Il paradigma accertamento/sanzione è sostanzialmente riservato allesole intese hard core, la decisione con impegni alle restantifattispecie
• La funzione di tutela della concorrenza: si accentua il passaggio dauna dimensione essenzialmente repressiva ad una dimensione digaranzia del corretto funzionamento del mercato