primo acquerello astratto

18
 Chiesa della Natività della Vergine a Mosca 1886 Inchiostro di china su carta, cm 19,9 x 15,1 Parigi, Musée national d’Art moderne,  Centre Georges Pompidou Il disegno, datato sul retro, fu realizzato da un Kandinsky ventenne, immerso negli studi di diritto ed economia all’Università di Mosca. Nel tempo libero visitava affascinato le chiese della città, all’interno delle quali provava sensazioni simili a quelle sperimentate entrando nelle case dei contadini russi, povere di sostanze ma ricche di colori: “In quelle straordinarie dimore sperimentai per la prima volta la meraviglia che in seguito divenne elemento costitutivo della mia opera. Là imparai a non contemplare un dipinto dall’esterno, ma a muovermi nel dipinto, a vivere in esso”. E’ anche possibile che Kandinsky abbia ripreso il motivo da una cartolina postale, molto diffusa all’epoca, che presenta lo stesso angolo visivo. Il disegno rivela l’amore dell’artista per la sua città natale, la “madre Mosca”, che raffigurò in quasi tutte le fasi della sua produzione artistica, a partire da questo disegno di concezione impostazione tradizionale, fino alle trasfigurazioni astratte di opere come Montagna (1909) e Mosca II (1916), passando per la Mosca “impressionista” presente nella Coppia a cavallo (1906) e quella fiabesca di Mosca I (1916). Kandinsky possedeva già all’epoca un tratto deciso c he fa emergere i caratteri tipici dell’edificio religioso russo, la cui resa tridimensionale è accentuata da un uso sapiente del chiaroscuro. Il disegno mostra inoltre, fin da questa fase in cui Kandinsky non pensava ancora di diventare un artista, una grande padronanza dei mezzi tecnici, che metterà a frutto successivamente, nei primi anni di studio e poi nel suo “periodo del genio”. Ciò dimostra anche che quando Kandinsky sceglierà di fare il gran salto verso l’Astrattismo, lo farà con la piena consapevolezza di chi avrebbe avuto la capacità di eccellere anche seguendo canoni classici, ma riteneva l’arte astratta l’unico possibile esito degli sviluppi dell’arte moderna, l’unica via per raffigurare lo spirituale nell’arte. Vecchia città II 1902 Olio su tela 52 x 78,5cm Centre Georges Pompidou - Parigi  

Upload: aspasca

Post on 20-Jul-2015

413 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 1/18

Chiesa della Natività della Vergine a Mosca

1886Inchiostro di china su carta,cm 19,9 x 15,1

Parigi, Musée national d’Art moderne, Centre Georges Pompidou

Il disegno, datato sul retro, fu realizzato da un Kandinskyventenne, immerso negli studi di diritto ed economiaall’Università di Mosca. Nel tempo libero visitavaaffascinato le chiese della città, all’interno delle qualiprovava sensazioni simili a quelle sperimentate entrandonelle case dei contadini russi, povere di sostanze maricche di colori: “In quelle straordinarie dimoresperimentai per la prima volta la meraviglia che in seguito

divenne elemento costitutivo della mia opera. Là imparai a non contemplare un dipinto dall’esterno, ma amuovermi nel dipinto, a vivere in esso”. E’ anche possibile che Kandinsky abbia ripreso il motivo da unacartolina postale, molto diffusa all’epoca, che presenta lo stesso angolo visivo. Il disegno rivela l’amoredell’artista per la sua città natale, la “madre Mosca”, che raffigurò in quasi tutte le fasi della sua produzioneartistica, a partire da questo disegno di concezione impostazione tradizionale, fino alle trasfigurazioniastratte di opere come Montagna (1909) e Mosca II (1916), passando per la Mosca “impressionista”presente nella Coppia a cavallo (1906) e quella fiabesca di Mosca I (1916).Kandinsky possedeva già all’epoca un tratto deciso che fa emergere i caratteri tipici dell’edificio religiosorusso, la cui resa tridimensionale è accentuata da un uso sapiente del chiaroscuro. Il disegno mostra inoltre,fin da questa fase in cui Kandinsky non pensava ancora di diventare un artista, una grande padronanza deimezzi tecnici, che metterà a frutto successivamente, nei primi anni di studio e poi nel suo “periodo del

genio”. Ciò dimostra anche che quando Kandinsky sceglierà di fare il gran salto verso l’Astrattismo, lo faràcon la piena consapevolezza di chi avrebbe avuto la capacità di eccellere anche seguendo canoni classici,ma riteneva l’arte astratta l’unico possibile esito degli sviluppi dell’arte moderna, l’unica via per raffigurarelo spirituale nell’arte. 

Vecchia città II

1902Olio su tela52 x 78,5cmCentre Georges Pompidou - Parigi 

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 2/18

 Questo importante dipinto del periodo “impressionista” di Kandinsky deriva dai ricordi di un viaggio aRothenburg, piccola cittadina bavarese sul fiume Tauber: “Fu un viaggio fuori dalla realtà. Mi sembrava cheuna sorta di incantesimo mi trascinasse di secolo in secolo, contro le leggi naturali, nella profondità delpassato. Lasciai alle spalle la stazioncina irreale e attraverso i campi mi avviai verso la porta della città.

Rivedo quella porta, le tombe, le case i cui comignoli si stringevano sopra i vicoli e si guardavano, gli occhinegli occhi, fin nel profondo”.Si tratta dunque della rappresentazione di un paesaggio reale, visto dall’artista, ma che diventa nei suoiricordi qualcosa di magico, un viaggio fantastico attraverso i secoli, grazie a una “sorta di incantesimo” che,“contro le leggi naturali”, lo trascina nel passato. In questi primi anni del XX secolo, che sono anche i primianni della sua attività artistica, Kandinsky descrive nei suoi quadri un’atmosfera fiabesca, come in questaVecchia città II, ma anche in Cavaliere azzurro (1903), Coppia a cavallo (1906) e La vita variopinta (1907).Nel 1902 Kandinsky aveva già frequentato i corsi di Franz von Stuck all’Accademia di Monaco, nonché lascuola di pittura di Anton Azbè, che lo stimolò allo studio dell’Impressionismo e del Postimpressionismo. Ein questa veduta di Rothenburg si sente infatti l’influenza di pittori come Monet, di cui Kandinsky amavaparticolarmente i Covoni, e di Seurat, in quella stesura del colore a piccoli tocchi che si avvicina molto al

Pointillisme.La luce proveniente dalla destra illumina fin quasi a infuocare la stradina, su cui passeggia placidamenteuna donna con abito lungo e copricapo, e i tetti delle case sullo sfondo, i cui comignoli sembrano “guardarsinegli occhi”. L’intensità della luce crea anche forti ombre e un cangiantismo dei colori, particolarmenteaccentuato nella vegetazione e nei tetti delle case.

Il cavaliere azzurro

1903Olio su tela, cm 55 x 60Zurigo, Collezione privata

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 3/18

 

Ancora a Mosca, Kandinsky ebbe occasione di visitare nel 1896 la Mostra degli impressionisti. Rimaseparticolarmente colpito dai celebri Covoni (1890-1891) di Monet: ”...notavo con stupore che quelquadro turbava e affascinava, si fissava indelebilmente nella memoria fino al più minuzioso dettaglio. Ciò

che mi divenne assolutamente chiaro fu l'intensità della tavolozza. La pittura si mostrò davanti a me intutta la sua fantasia e in tutto il suo incanto. Profondamente dentro di me nacque il primo dubbiosull'importanza dell'oggetto come elemento necessario del quadro". Kandinsky notava nell’Impressionismo degli elementi di disgregazione della forma che, se spinti alle loro estreme conseguenze,avrebbero portato all'Astrattismo. Questo primo contatto con l'Impressionismo fu fondamentale, perchéindusse Kandinsky a dedicarsi definitivamente alla pittura, influenzando notevolmente tutta la sua primaproduzione.In quest'olio del 1903 un cavaliere con il mantello azzurro attraversa, su un cavallo bianco, un pratovariopinto nel quale sembra quasi confondersi fra i numerosi tocchi di colore verde e gial lo, che in alcunipunti diventa arancio. Nella parte alta chiudono la composizione una fila di alberi svettanti e un angolo dicielo azzurro attraversato da nubi bianche.

Kandinsky amava molto le avventure dei cavalieri medievali che, per combattere il male, affrontavanoanche le prove più ardue e per lui il cavaliere diventa il simbolo della lotta fra il bene e il male, del trionfodell'età dello spirito sul materialismo. L'artista, a cui da bambino "piaceva enormemente cavalcare",

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 4/18

intendeva inoltre il rapporto cavallo-cavaliere come una simbiosi perfetta: "Il cavallo trascina l'artista conforza e velocità, ma il cavaliere guida il cavallo. Il talento trascina l'artista, ma l'artista conduce il suotalento “ E Il cavaliere azzurro, con i l suo tito lo premonitore, lancerà l'artista verso l’ avventura del Blaue Reiter.

Quadro con arciere

1909Olio su tela, cm 177 x 147New York, The Museum of Modern Art

Quest’opera segna un momento cruciale di quella crisi della rappresentazione che porterà Kandinsky adabbandonare ogni elemento figurativo a favore di una pittura di forme pure.

Il titolo è l’unico elemento descrittivo dell’opera, senza il quale si faticherebbe a comprenderne ilcontenuto. Anche l’arciere, raffigurato in basso a destra, pur stagliandosi con prepotenza in mezzo alla“foresta” cromatica in cui il cavallo compie un balzo prodigioso, sembra confondersi con le macchie di

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 5/18

colore che lo circondano. Le figure emergenti dall’oscurità del lato sinistro sono accennate e riconoscibilisolo grazie al contorno nero che impedisce loro di annegare nel “ribollire” dei colori. Le architetture alcentro della composizione, ricordo degli edifici moscoviti, costituiscono l’ultimo accenno “realistico” sullosfondo di un cielo variopinto, dai forti accenti espressionisti.L’artista vorrebbe già liberare la “vita autonoma” dei colori, ma continua ad aver bisogno di “un ponte

oggettuale”: “L’oggetto non voleva scomparire completamente dai miei quadri, poiché forma in sé e per séun preciso suono spirituale, che può servire e serve come materiale in tutti i settori dell’arte. Detto in altritermini, non ero ancora maturo per sperimentare la forma puramente astratta senza un ponte oggettuale”.Kandinsky trova in questo caso il “ponte oggettuale” nell’arciere che si volge indietro per scagliare unasaetta, mentre il suo cavallo salta con impeto verso il centro della composizione.Kandinsky amava il tema del cavaliere a cavallo, che aveva già raffigurato in passato, in opere anche celebricome Il cavaliere azzurro (1903). In questo caso intende porre l’accento sul cavaliere come simbolo di lottacontro la tradizione: avanguardia militare e artistica si fondono nella figura dell’arciere che si volge indietroper combattere il passato, la tradizione, mentre il cavallo trascina l’artista verso le nuove frontiere dellamodernità.

Primo acquerello astratto

1910Matita, acquerello e china su carta, cm 49,6 x 64,8Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

Il Primo acquerello astratto pone un interessante problema di datazione: nonostante sia datato e firmato inbasso a destra “Kandinsky  1910”, parte della critica ha proposto di spostare al 1913 la realizzazione di

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 6/18

questo dipinto che sancisce la nascita dell’Astrattismo. Si pone cioè un problema di fondo della storiadell’arte, ovvero se l’elaborazione teorica preceda o segua la pratica artistica. I testi e gli eventi cui siriconduce la nascita dell’Astrattismo risalgono infatti al periodo 1911-1912: la pubblicazione dello Spirituale

nell’arte e la nascita del Cavaliere Azzurro. Se l’acquerello fosse del 1910, Kandinsky avrebbe realizzatoopere astratte ancor prima di teorizzare l’Astrattismo. Se da una parte è vero che il linguaggio grafico del

Primo acquerello astratto è tipico delle opere intorno al 1913, ad esempio Composizione VII, non mancanolavori stilisticamente simili anche in periodi precedenti, come Acquerello con macchia rossa del 1911.L’elaborazione delle teorie astratto è quindi un processo lento, che affonda le sue radici anche prima del1910, e trova poi concretizzazione in varie forme e in vari momenti della vita dell’artista, nei testi, neimovimenti e nelle opere.Con questo acquerello viene abbandonato ogni elemento figurativo: la pittura, un trionfo di forme e coloripuri liberati da ogni funzione mimetica, diventa la rappresentazione dello stato interiore dell’artista. I colorinon sono circoscritti né limitati e assumono un’infinità di forme e tonalità. In questo l’artista èavvantaggiato dall’uso della tecnica dell’acquerello che, oltre a trasmettere un senso di straordinarialeggerezza, lascia sulla carta una varietà infinita di gradazioni nel colore steso con un’unica pennellata.All’artista interessa rappresentare lo spirituale nell’arte, per avere così un “contatto con l’anima” dello

spettatore, il quale deve lasciare che “il quadro agisca su di lui”. L’influenza esercitata da questo acquerello sull’arte contemporanea fu decisiva: esperienza comel’Informale e l’ Action Painting non sono concepibili senza una profonda riflessione su quest’opera. 

San Giorgio II

1911Olio su tela, cm 107 x 95San Pietroburgo, Museo di Stato Russo

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 7/18

 

San Giorgio, il santo soldato della Cappadocia che libera la principessa uccidendo un ferocissimo drago,divenne nel culto orientale il simbolo della lotta del bene contro il male ed entrò poi nella cultura figurativacon l’aspetto di un cavaliere nell’atto di uccidere il drago.Il mitico cavaliere medievale, tanto amato da Kandinsky, assume in san Giorgio significati più marcatamentespirituali e religiosi. Kandinsky affrontò spesso soggetti religiosi, il Diluvio, il Giudizio universale, laResurrezione, oltre alle numerose variazioni sul tema di san Giorgio. Nel suo immaginario il santo diventa ilsimbolo del trionfo dello spirito sulla materia, nel periodo del Cavaliere Azzurro, una rappresentazionedell’affermazione dell’astratto sul figurativo. Quella di san Giorgio infatti è sì una storia a lieto fine, ma unastoria di battaglie, di scontri e di conflitti. E la rappresentazione di conflitti pittorici è l’obbiettivo principaledella pittura astratta. Vediamo quindi come il San Giorgio II diventi contemporaneamente larappresentazione di un soggetto sacro e anche la storia della “contrapposizione tra forma e colore”, comescrive Kandinsky nel saggio Dello spirituale nell’arte (1911). Ciò che colpisce immediatamente di questodipinto è l’enorme linea diagonale gialla, che è una delle tante linee-forza della composizione e anche lalancia del santo che va a conficcarsi nelle fauci del drago, di cui intravediamo anche la cresta.   Ildipinto si sviluppa poi interamente nella contrapposizione di colori chiari e scuri, caldi e freddi, chedeterminano quel gioco di dissonanze al quale mirava l’artista per trovare l’armonia: “La dissonanzapittorica e musicale di oggi non è altro che la consonanza di domani”. Se infatti un’associazione di forme ecolori ci sembra incongruente, “astratta”, “non siamo di fronte a una ‘disarmonia’, ma una nuova

possibilità, cioè a una nuova armonia”. 

Dipinto con arco nero

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 8/18

1912Olio su tela, cm 188 x 196Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

E’ questo un dipinto chiave negli anni del Cavaliere Azzurro e del celebre saggio pubblicato da Kandinskyalla fine del 1911, intitolato Dello spirituale nell’arte, indispensabile per comprendere quest’opera.Gli accenni a elementi figurativi sono ormai quasi completamente scomparsi, se si esclude la figura di uncavaliere fortemente stilizzata e vagamente riconoscibile, di cui la diagonale nera sarebbe la spada. Il temadel cavaliere ritorna spesso nella produzione di Kandinsky come simbolo di tensione fra il bene e il male, fralo spirito e la materia, fra l’astratto e il figurativo. In questo caso il cavaliere stilizzato e l’arco nerocostituiscono gli elementi di raccordo fra le tre grandi masse cromatiche in cui è possibile suddividere ildipinto. In basso a destra una macchia rossa, colore tipicamente “vivace e inquieto”, punta verso il centrocon tutta la sua “energia e intensità”; sul lato sinistro, quasi minacciata dall’incombere del rosso, sembra

ritrarsi una macchia azzurra, colore profondo, immateriale, “tipico del cielo”. Dalla combinazione-confusione dell’azzurro e del rosso, colori fondamentali, nasce la macchia viola in alto, fiancheggiata asinistra da un’altra piccola macchia rossa.

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 9/18

Ciò che si vuole evidenziare in quest’opera è un contrasto, una contrapposizione fra zone calde e fredde,masse chiare e scure che generano una tensione, una polarità tutta concentrata nell’arco nero, in cui sirisolvono tutte le contraddizioni: attraversando tutti i colori-stati d’animo, l’arco nero placa le tensioni eattenua le contraddizioni, che altrimenti esploderebbero. “In questo modo l’arte astratta pone accanto almondo reale un nuovo mondo che esteriormente non ha nulla a che fare con la realtà”: il mondo dell’arte. 

Composizione VII

1913Olio su tela, cm 200 x 300Mosca, Galleria Statale Tretjakov

Questa grandiosa Composizione venne preparata con oltre trenta disegni e schizzi, ma fu poi realizzata insoli tre giorni e mezzo. La nascita di questo capolavoro dell'Astrattismo è documentata giorno dopo giorno,

da una serie di fotografie scattate da Gabriele Mùnter che dimostrano come l'opera di Kandinsky non siamai una pittura di getto, né di "gesto": i suoi lavori sono il frutto di un lento processo creativo, in cui ognisingolo passaggio è stato attentamente meditato e preparato. Ed è significativo, per esempio, che in unquadro come questo, apparentemente molto caotico, nessuna forma e nessuna combinazione di colori siastata mai ripetuta.È un dipinto in cui si concentrano "dissoluzioni", "scontri'', "subitaneità" (Hahl-Koch, 1993). I contrasticromatici, il movimento furioso e l'enorme complessità - caoticità della composizione hanno portato glistudiosi, seguendo anche le indicazioni fornite dall'artista, a interpretare l'opera come la rappresentazionedell'inizio e della fine del mondo (t emi escatologici come il diluvio, la resurrezione, il giudizio universale sitrovano spesso nelle opere dell'artista russo). Secondo quanto scritto da Kandinsky su uno degli s c h i z z iconservati a Monaco, la parte in basso a sinistra rappresenta la "genesi", con colori primari, “originari"

(rosso, blu), mentre nella parte in basso a destra si trova l' "abisso". Dalla parte in alto a sinistra giungonoinvece delle "ingerenze”, intervallate al centro da "modulazioni e offuscamenti". La parte centrale è anchequella più elaborata graficamente: gli offuscamenti e le modulazioni sono rese con l'intersezione quasi

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 10/18

parossistica di linee rette e curve. Man mano che ci si avvicina ai margini, il ritmo si fa più ca l mo e lacomplessità grafica lascia il posto a una stesura più serena e regolare del colore. Con un linguaggiomusicale si potrebbe dire che ci sono dei "crescendo" e dei "diminuendo": l'opera diventa così una vera epropria sinfonia,una "composizione" dodecafonica o atonale, simile a quelle di Schònberg, che fu ungrande amico di Kandinsky.

Mosca I

1916Olio su tela, cm 51,5 x 49,5

Mosca, Galleria Statale Tretjakov

Questo dipinto risale all’epoca del ritorno dell’artista a Mosca, dopo lo scoppio della Prima Guerra

Mondiale, in pieno clima prerivoluzionario. Due figure miniaturizzate al centro del quadro osservano, comeuna coppia di innamorati, la città da un’altura: gli edifici raffigurati non sono però solo i tipici edifici religiosirussi, come erano stati realizzati nel disegno della Chiesa della Natività della Vergine a Mosca (1886) o nello

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 11/18

sfondo della Coppia a cavallo (1906), ma qui sono presenti anche grattacieli, ponti, ciminiere. Dai due latidel dipinto dei raggi sembrano squarciare le nubi per “illuminare” la città, mentre sul cielo, “decorato” dauno splendido arcobaleno, si stagliano le sagome di numerosi uccelli neri.I due piccoli protagonisti al centro del dipinto potrebbero anche essere lo stesso Kandinsky e NinaAndreevskij, alla quale Kandinsky si era legato dopo il ritorno in Russia. La coppia è come circondata da

un’aura, che può essere interpretata in chiave teosofico-occultista come un alone luminoso dai coloricangianti a seconda dello stato d’animo del soggetto. Il colore dell’aura che circonda la coppia è il giallo,che trasmette, secondo le indicazioni dell’artista, un grande senso di energia e di positività: in questodipinto viene quindi immortalata una fase della vita di Kandinsky di grande gioia, di ottimismo, di fiducia nelfuturo, accentuati dal tono quasi fiabesco dell’insieme.A proposito di Mosca I Kandinsky aveva scritto: “Vorrei dipingere un grande quadro di Mosca, prendendoovunque elementi e fondendoli nel dipinto, parti deboli e parti forti e ogni cosa mescolata assieme come ilmondo è composto di elementi diversi”.Da un punto di vista stilistico si osserva una sorta di ritorno alla fase “impressionista”, ai lavori degli esordinei quali venivano accostati colori puri dai toni molto vivaci, come nella Vita Variopinta (1907). 

Semplice

1916Acquerello, cm 22 x 28,5Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 12/18

Dopo il periodo “eroico” del Cavaliere Azzurro, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale Kandinsky fucostretto a ritornare in Russia. In questo momento, nella sua evoluzione stilistica assistiamo a una sorta diritorno al figurativo, affiancato però al proseguimento di composizioni astratte. In questo senso il 1916 è unanno emblematico: Kandinsky dipinge Mosca I, una veduta “sognata” della sua città natale, ma ancheSemplice, un capolavoro assoluto di tutto l’Astrattismo. 

Con questo acquerello Kandinsky riconduce l’opera d’arte alla sua essenza grafica e cromatica: linee“semplici” e colori primari in un capolavoro di concisione che prorompe come un urlo dal biancoprimordiale dello sfondo. L’elaborazione grafica è concentrata nella parte destra, dove il segno si fanervoso, la linea si spezza, il zig-zag nero si sviluppa fino a diventare un puro ideogramma, un geroglificodella lingua astratta di Kandinsky. I segni neri si sovrappongono a poche macchie di colore puro: non c’è uncontorno che delimita i colori, ma forme e colori si affiancano, si accavallano, mantenendo una vitaautonoma. L’artista non riesce a contenere la forza del nero, che deborda, vibra fino a farci sentire“l’emozione dell’animo dell’artista *che+ è in grado di suscitare nell’animo di colui che guarda un’emozionecorrispondente”. Dalla parte destra più elaborata parte una linea nera in diagonale, che a un certo punto sifa sottilissima, quasi fino a scomparire, e raggiunge la parte in basso a sinistra, dove s’incrocia con altre trelinee curve e tre macchie di colore, la composizione si chiude, avendo raggiunto un grande equilibrio

formale e una straordinaria leggerezza.L’importanza di questi pochi tratti di acquerello per gli sviluppi dell’arte contemporanea sono evidenti:senza opere come questa e il Primo acquerello astratto (1910), l’Informale e l’Espressionismo astrattoamericano sarebbero inconcepibili.

Composizione VIII

1923Olio su tela, cm 140 x 201New York, SolomonR. Guggenheim Museum

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 13/18

 L’opera Composizione VIII è sicuramente uno dei capolavori del periodo in cui Kandinsky era al Bauhaus diWeimar, dove era stato chiamato nel 1922 a insegnare teoria della forma e poi pittura nel laboratorio dipittura murale del celebre istituto fondato da Walter Gropius nel 1919. Sembra quasi un’esercitazione pergli allievi del Bauhaus: uno degli obiettivi delle lezioni di Kandinsky era infatti quello di abituare gli studenti

a far interagire alcune figure geometriche di base, come il cerchio, il quadrato e il rettangolo, con i coloriprimari.Utilizzando come sfondo il bianco, Kandinsky presenta quindi gli innumerevoli rapporti di forza emovimento che si possono stabilire tra figure geometriche elementari e alcuni colori puri: così punti, lineerette e curve, reticoli, scacchiere, angoli, triangoli, cerchi e semicerchi riconducono l’opera d’arte alla suaessenza geometrica.La combinazione delle forme geometriche con determinati colori era stata studiata dall’artista già all’epocadello Spirituale nell’arte, pubblicato a Monaco alla fine del 1911, dove scriveva infatti: “È facile notare checerti colori sono potenziati da certe forme e indeboliti da altre. In ogni caso, i colori squillanti siintensificano se sono posti entro forme acute (per esempio il giallo in un triangolo); i colori che amano laprofondità sono rafforzati da forme tonde (l’azzurro, per esempio, da un cerchio)” queste combinazioni

trovano in Composizione VIII una rappresentazione pittorica: così il giallo contenuto nei triangoli, da unaparte sembra ancora più intenso e dall’altra “acutizza” la forma angolare, mentre l’azzurro si“approfondisce” all’interno di forme circolari e diventa quasi evanescente in quelle angolari.Nella parte alta e in quella in basso a destra si sente poi la straordinaria tensione derivante dal magicocontatto fra il triangolo e il cerchio: “Il contatto dell’angolo acuto di un triangolo con un cerchio non haminore effetto di quello del dito di Dio con le dita di Adamo in Michelangelo”. 

Giallo, rosso, blu

1925Olio su tela, cm 127 x 200

Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 14/18

 Il 1925 è un anno molto importante per Kandinsky: il Bauhaus infatti, accusato di “bolscevismo culturale”, sivede costretto a trasferirsi a Dessau, dove allievi e docenti trovarono condizioni più favorevoli. Kandinsky inquesto periodo continuò ad affrontare problemi di carattere formale: i rapporti di forza e peso tra gli entigeometrici fondamentali e la loro interazione con i colori. La ricerca teorica confluirà nel 1926 nel saggio

Punto, linea, superficie, che si può considerare una sorta di “grammatica della pittura astratta”. Protagonista di questa grande tela è ancora una volta una tensione, derivante da una certa disposizione deicolori fondamentali che danno il titolo alla composizione. Nella parte sinistra prevale una maggioreelaborazione grafica: linee parallele, curve convergenti combinate con poligoni e cerchi, che fra l’altrodanno origine a un divertente profilo umano stilizzato. Il colore dominante è il giallo, con la sua luminosità ela sua energia. Nella parte destra, invece, l’aspetto cromatico prevale su quello grafico: sullo sfondo ungrande cerchio blu affiancato da una macchia rossa, ai quali si sovrappongono scacchiere e poligoniriccamente colorati; dal mezzo di questo groviglio di colori s’innalza quasi trionfalmente una bandiera. Digrande effetto è anche il nastro nero ondulato posto a chiusura sul lato destro, che potremmo considerarela “firma” dell’artista. L’opera si risolve quindi nel passaggio dalla profondità del blu alla luminosità delgiallo, passando per l’inquietudine del rosso. 

Lo sfondo dai colori evanescenti colloca l’insieme in un’atmosfera onirica, mentre i cerchi sapientementedistribuiti contribuiscono a dare un senso di equilibrio. Sentiamo che sta per cominciare il periodo“romantico” dei cerchi: “Il cerchio, che utilizzo così tanto nell’ultimo periodo, a volte non può esseredefinito nient’altro che romantico. Ed il romanticismo futuro è davvero profondo, bello, significativo,erende felici, è un pezzo di ghiaccio in cui brucia una fiamma”. 

Accento in rosa

1926Olio su tela, cm 100 x 80Parigi, Musée National D’art moderne, 

Centre Georges Pompidou

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 15/18

 

Questo dipinto è considerato all'unanimità uno dei capolavori realizzati da Kandinsky nel periodo in cuisvolse l'attività di docente presso il Bauhaus di Dessau e risale allo stesso anno di pubblicazione del saggioPunto, linea, superficie. Partendo dall'esame degli enti geometrici fondamentali, Kandinsky cerca di creareuna sorta "grammatica" della pittura astratta. Il suo obiettivo, che costituiva anche il fulcro delle sue lezionial Bauhaus, era far interagire correttamente le figure geometriche di base con colori primari, per poi esten-dere tali regole a tutte le possibili combinazioni forma-colore: "In arte, come in natura, la ricchezza delleforme è senza limiti".In questo dipinto del 1926 vediamo interagire il rettangolo, il quadrato e il cerchio con colori puri: il nero,bianco, il rosso, giallo, il blu ecc. La tela è infatti di forma rettangolare e al suo interno un quadrilatero giallodai contorni irregolari squarcia l’ oscurità dello sfondo. Al suo interno numerosi cerchi di vario colore siaddensano all'interno di un quadrato di colore scuro. All’esterno di questa "realtà geometrica" altriquadrati giungono all’ estremità dello spazio giallo, mentre i cerchi sono liberi di muoversi fino ai limiti dellacomposizione, i confini della "realtà pittorica”. Il cerchio diventa così una figura simbolica come prima lo erano stati il cavallo e il cavaliere: "Oggi amo il

cerchio come prima amavo il cavallo e forse di più, perché nel cerchio trovo maggiori possibilità interiori'',esso "reagisce alle pressioni dello spazio circostante, riunisce il fuori e il dentro". In Accento in rosa ilcerchio, con la sua mobilità esprime un'energia positiva, reagendo alla staticità e negatività del quadrato.

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 16/18

Gli aloni che circondano alcuni cerchi sono infine la rappresentazione visiva delle "aure che segnalano ilcorpo spirituale e il corpo astrale", che vanno ricondotte agli studi teosofici dell'artista. Ogni colore, ognitonalità, ogni piccola sfumatura corrisponde a uno stato interiore del pittore, trasmesso direttamente allospettatore.

Blu di Cielo

1940Olio su tela, cm 100 x 73Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

Capolavoro del periodo parigino, Blu di cielo venne dipinto nell'anno dell'occupazione nazista della Francia.Nonostante le difficoltà, le privazioni, i rischi, Kandinsky, che era già fuggito altre volte dalla guerra e dalle

persecuzioni, non volle più lasciare la Francia(di cui nel 1939 aveva anche ottenuto la cittadinanza).L'opera rappresenta l'apoteosi del "periodo biomorfo". Al suo arrivo a Parigi, alla fine del 1933, Kandinskycomincia a elaborare una nuova fase della sua pittura: studia microrganismi osservati al microscopio e trae

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 17/18

spunti da tavole scientifiche viste sui libri di biologia. Nascono così, dall’ osservazione di alcune forme diameba, lavori come Forme nere su bianco del 1934; le sue opere cominciano ora a infittirsi dimicrorganismi di origine acquatica, insetti, meduse, che diventano esseri fantastici, balocchi variopinti,suggestioni cromatiche.Kandinsky osserva il mondo con uno "sguardo interiore" che “attraversa il duro involucro, la forma

esteriore e giunge all'interno della cosa, facendoci percepire il suo pulsare interno con tutti i nostri sensi".Lo sguardo interiore è quindi "quest' esperienza dell'anima segreta di tutte le cose che vediamo a occhionudo, al microscopio o con il telescopio". La pittura biomorfa diventa allora una forma di conoscenza, unmodo per comprendere l'essenza delle cose.In Blu di cielo questi esseri fantastici volteggiano liberamente in un cielo vaporoso. Rispetto alle primeopere biomorfe, come Divisione - Unità (1934) e Successione (1935), in cui le figure eranocostrette dentro rigide strutture geometriche, qui scompare qualsiasi ordine simmetrico e questecreature incantevoli sono libere di flut tuare nella "quiete" del blu. L'azzurro intenso, associato allefigure biomorfe, diventa metafisico: "in questo modo l’arte astratta pone accanto al mondo realeun nuovo mondo che esteriormente non ha nulla a che fare con la realtà".

Slancio moderato

1944Olio su cartone, cm 42 x 58Parigi, Musée National D’art moderne, Centre Georges Pompidou

L’ultimo dipinto realizzato da Kandinsky che, colpito da arteriosclerosi, morirà il 13 dicembre 1944 a

Neuilly-sur-Seine, assistito dalla moglie Nina, è Slancio moderato. L’opera non lascia trapelare nulla delgrave contesto storico in cui nacque – le restrizioni, i pericoli, le difficoltà legate agli anni della SecondaGuerra Mondiale – perché l’arte è sottomessa “alle leggi universali del mondo cosmico”, ma

5/16/2018 Primo acquerello astratto - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/primo-acquerello-astratto 18/18

“esteriormente non ha nulla a che fare con la realtà”.Nei momenti in cui mancava tutto, l’artista si ingegnò a dipingere su piccoli cartoncini e anche Slancio

moderato, infatti, è un lavoro a olio realizzato utilizzando come supporto un cartone di piccole dimensioni.Il dipinto sembra descrivere un immaginario mondo sottomarino, evocato anche dal colore dello sfondo, incui s’impone, con il suo “slancio moderato”, un pesce favoloso, di cui possiamo individuare anche gli occhi e

la coda, che con la sua linea sinuosa taglia in diagonale tutta la composizione. In alto a sinistra compare una“medusa” abissale, con le sue trasparenze, i suoi tentacoli e il suo tipico, splendido movimento, mentre inbasso a destra vagano altre magiche creature marine, mescolandosi a microrganismi fluttuanti edectoplasmi in emersione.Le figure sono immerse in un’atmosfera sospesa, dominata da un silenzio irreale, nel quale, usando leparole dello stesso Kandinsky, sembra quasi di poter “sentire” il “suono del silenzio”: “Tra le qualità nuovedell’uomo, dobbiamo saper apprezzare la sua crescente capacità di sentire un suono nel silenzio”.