prime pagine, 9 e 10 marzo 2013

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Domenica 10 marzo 2013 – Anno 5 – n° 68 1,20 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 L’allergia all’ossigeno di Marco Travaglio M a allora ditelo che ce l’avete con lui. Sta’ a vedere che un pover’ometto a 76 anni suonati non può nemmeno ricoverarsi in cli- nica dopo essersi visitato e diagnosticato una congiuntivite incurabile, senza essere disturba- to dal solito camice rosso inviato dalla solita toga rossa. Per forza che poi il medico, comu- nista o forse grillino, l’ha trovato in ottima sa- lute: non essendo un suo dipendente, ha una visione distorta – sovietica o populista – della medicina. Avrebbe dovuto fare come i colleghi del San Raffaele che lo visitano approfondita- mente domandandogli “Presidente, come si sente? Dica 33”, poi scrivono sul referto “Il Pre- sidente è morente: ha detto 32, tanto il falso in bilancio è depenalizzato”. Invece ha preteso ad- dirittura di guardarlo negli occhi, o in quel che ne resta dopo l’ennesimo cedimento strutturale di tiranti e botulini. Cose che accadono quando il Cainano viene giudicato da qualcuno che si permette di non essere stipendiato da lui. Bei tempi quando lo processavano giudici retribui- ti da Previti e lo trovavano sempre innocente, lo ispezionavano finanzieri mazzettati da Sciascia e gli trovavano sempre i bilanci in ordine, lo intervistavano giornalisti suoi dipendenti e lo scambiavano per uno statista, lo intrattenevano ragazze foraggiate dal ragionier Spinelli e ma- gnificavano la sua possente virilità, lo control- lavano oppositori pagati da lui e gli votavano a favore, lo confessavano preti finanziati da lui e lo volevano santo subito. Ieri non c’è stato il tempo per il solito bonifico o regalino, e subito il medico boccassino gli ha dato del malato im- maginario. Era già accaduto al ministro De Lo- renzo, apparso emaciato e agonizzante al Tg1 nel suo letto di dolore, la barba lunga, il cor- picino esangue appeso a cannule, flebo e pap- pagalli, amorevolmente assistito da Bruno Ve- spa pochi giorni prima della resurrezione al ri- storante “I due ladroni”. E anche a Sgarbi, con- dannato per truffa allo Stato perché esibiva falsi certificati sulla sua inabilità al lavoro a causa di patologie rarissime: “cimurro” (specialità dei cani), “attacchi di starnuti” e “allergia al ma- trimonio” (solo in orario d’ufficio). Ma quelli almeno erano lampi di genio, degni di Molière o di Woody Allen (“la peste bubbonica... l’al- lergia all’ossigeno...”). B. invece pretendeva di rinviare sine die processi e soprattutto sentenze con una scusa – la congiuntivite – che non avrebbe retto neppure alle vecchie visite di leva, quando i giovani renitenti ingoiavano un sigaro per procurarsi il febbrone da cavallo. Infatti non ha funzionato. E dire che la libera stampa si era bevuta i referti dei medici di corte e lo de- scriveva come la cieca di Sorrento, un malato terminale di “uveite” inchiodato al letto di do- lore, brancolante a tentoni in una stanza buia, unico conforto al capezzale la fidanzatina Fran- cesca vestita da infermiera. Corriere : “L’ex pre- mier sotto ‘assedio’ in una camera buia... Dosi massicce di antinfiammatori e antidolorifici... disturbi della vista, fastidio della luce e lacri- mazione... un male diventato insopportabile”, “debilitato fisicamente” anche per l’“assillo del problema della governabilità del Paese e del rischio di derive populiste”. Pur con un fil di voce, l’illustre infermo dichiarava a Libero : “Non c’è pietà, mi vogliono morto, saranno soddisfatti solo quando sarò al cimitero”. La Stampa raccoglieva lo strazio del dott. Zangrillo (“Nessun incontro per evitare brutte notizie”) e delle badanti Bergamini-Mussolini-Santanchè (“gli Ingroia sparsi nelle Procure lo debilitano” e “vogliono ucciderlo”). Seguiva intervista al- l’oftalmologo: “L’uveite è un’infezione comu- ne” che porta in ospedale solo “in rarissimi ca- si”. Tipo alla vigilia delle sentenze. Il Giornale sosteneva che l’uveite è financo “bilaterale” e il paziente “si è aggravato”, ma la Boccassini “è convinta che di quell’uomo non ci si può fidare neppure se fosse moribondo”. Mancava solo il prete per l’estrema unzione. Invece è arrivato il medico. Fiscale. Pure troppo. dc TRISTI GARE DI BURLESQUE di Antonio Padellaro M entre le agenzie di rating declassano l’Italia pronosticando scenari di “profon- da” recessione, conseguenza del risultato “in- concludente” delle elezioni, la politica dà come sempre il suo fattivo contributo al bene del Paese e si porta avanti con il lavoro. Bersani, l’unico leader politico al mondo che è arrivato primo alle elezioni riuscendo a perderle (dopo un altro voto sfortunato parlò, con ardita litote, di non vittoria) vuole a tutti i costi farsi un giro da premier, ambizione legittima se non fosse che non ha la maggioranza al Senato e neppure, così si dice, il convinto sostegno di Napolitano. Egli avrebbe perciò escogitato un astuto stra- tagemma per aggirare il Colle e con ingegnosi artifici insediarsi a Palazzo Chigi alla guida di un governo a prevalenza Pd, ma zoppo e sfi- duciato. Per farne cosa, mistero. Intanto, plo- toni di esimi giuristi, supportati nei grandi giornali dalle truppe speciali del dialogo, ar- chitettano un governo del Presidente in ver- sione automatica poiché il Presidente a capo del governo del Presidente dovrebbe essere il Presidente medesimo. Semplice e geniale. Ma l’arma segreta per dare finalmente un governo all’Italia sta per essere perfezionata in una sorta di gabinetto del dottor Caligaris dove un’équi- pe di scienziati cerca di mettere a punto il Pre- mier Grillesco. Progettato per ottenere il pre- zioso gradimento di Beppe Grillo, questo por- tento riunisce il meglio della società civile e del primato professorale da Rodotà a Settis, a Za- grebelsky. Una soluzione di eccellenza che uni- sce competenza e onestà. Purtroppo il caro lea- der a 5Stelle persiste in un atteggiamento sar- castico (coerente, del resto, con la sua con- clamata vena comica), cosicché circondato da alcuni simpatici picchiatelli si diverte un mon- do a respingere al mittente i prototipi con pre- testuose motivazioni. A questo punto uno po- trebbe chiedersi che fine abbia fatto Berlusconi, che resta pur sempre il potente capo della de- stra italiana. Ebbene, inseguito dalla implaca- bile pm Boccassini, egli ha trovato rifugio in un ospedale amico dove, tuttavia, il suo tentativo di darsi malato è stato smascherato da una im- pietosa visita fiscale. Una scena spassosa quella del miliardario simulatore che bene s’inserisce in un contesto burlesque, con la politica che si diverte a perdere tempo mentre tutto crolla. Certo, c’è sempre l’esempio del Belgio che sen- za governo è sopravvissuto benone per 500 giorni e più. In attesa delle prossime elezioni e del prossimo avanspettacolo. Berlusconi indagato per aver comprato De Gregorio. L’accusa riconosce comunque che era per uso personale » www.spinoza.it LA CATTIVERIA U di Furio Colombo E SE DOPO ARRIVANO I BASTONI? E ra una spallata poderosa per abbattere la porta e impossessarsi della cittadella del potere. Ma non c’era la porta, l’irruzione è stata facile e immediata. » pag. 18 » VERSO IL CONCLAVE La Cappella Sistina si prepara, i cardinali non sono pronti Politi e Tecce » pag. 13 di Fabrizio d’Esposito e Paola Zanca U n appello di intellettuali a Grillo per aprire al Pd, ma il M5S continua a dire no. Il tentativo di Bersani appare sempre più disperato e Matteo Renzi ne approfitta per pu- gnalare il segretario: “Bersani non ce la farà, se si va al voto ci saranno nuove primarie”. » pag. 4 - 5 GUIDA PARLAMENTARE »PD-5STELLE » Renzi a Bersani: “Non fare scilipotismo con M5S” “Governo dei migliori” ma Grillo non ci sta U di Pino Corrias DALL’IGIENISTA DENTALE A QUELLA OCULARE Furibonda reazione dei berlusconiani: “Medici nazisti” (Fabrizio Cicchitto) “Crocifisso un innocente” (Michaela Biancofiore). Il Pdl prepara la manifestazione del 23 marzo a Roma e altre azioni clamorose anti-pm Barbacetto e Nicoli » pag. 2 - 3 OCCHIO BERLUSCONI TI HANNO BECCATO La visita fiscale ordinata dalla Corte d’appello di Milano (diritti Mediaset) incastra l’ex premier: può partecipare alle udienze. Per ritardare le sentenze si era fatto ricoverare al San Raffaele accusando una grave congiuntivite. E domani gli tocca di nuovo il processo Ruby Da Agostini a Zin: tutti gli eletti alla Camera e al Senato Calapà » pag. 8 - 9 Pizze, gelati, popcorn, regali per San Valentino: 18 consiglieri regio- nali del Friuli si facevano rimborsare di tutto. I 5Stelle ringraziano Berlusconi scherza durante l’ultima campagna elettorale Ansa » pag. 2 All’Interno » pag. I - IV » 750 CHILI D’ORO I nostri Indiana Jones e il tesoro sommerso di Hermann Göring Gandus » pag. 15 y(7HC0D7*KSTKKQ( +%!z!%!=!"

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Prime Pagine Giornali

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Domenica 10 marzo 2 01 3 – Anno 5 – n° 68 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

L’allergia all’o ss i ge n o

di Marco Travaglio

Ma allora ditelo che ce l’avete con lui. Sta’ avedere che un pover’ometto a 76 anni

suonati non può nemmeno ricoverarsi in cli-nica dopo essersi visitato e diagnosticato unacongiuntivite incurabile, senza essere disturba-to dal solito camice rosso inviato dalla solitatoga rossa. Per forza che poi il medico, comu-nista o forse grillino, l’ha trovato in ottima sa-lute: non essendo un suo dipendente, ha unavisione distorta – sovietica o populista – dellamedicina. Avrebbe dovuto fare come i colleghidel San Raffaele che lo visitano approfondita-mente domandandogli “Presidente, come sisente? Dica 33”, poi scrivono sul referto “Il Pre-sidente è morente: ha detto 32, tanto il falso inbilancio è depenalizzato”. Invece ha preteso ad-dirittura di guardarlo negli occhi, o in quel chene resta dopo l’ennesimo cedimento strutturaledi tiranti e botulini. Cose che accadono quandoil Cainano viene giudicato da qualcuno che sipermette di non essere stipendiato da lui. Beitempi quando lo processavano giudici retribui-ti da Previti e lo trovavano sempre innocente, loispezionavano finanzieri mazzettati da Sciasciae gli trovavano sempre i bilanci in ordine, lointervistavano giornalisti suoi dipendenti e loscambiavano per uno statista, lo intrattenevanoragazze foraggiate dal ragionier Spinelli e ma-gnificavano la sua possente virilità, lo control-lavano oppositori pagati da lui e gli votavano afavore, lo confessavano preti finanziati da lui elo volevano santo subito. Ieri non c’è stato iltempo per il solito bonifico o regalino, e subitoil medico boccassino gli ha dato del malato im-maginario. Era già accaduto al ministro De Lo-renzo, apparso emaciato e agonizzante al Tg1nel suo letto di dolore, la barba lunga, il cor-picino esangue appeso a cannule, flebo e pap-pagalli, amorevolmente assistito da Bruno Ve-spa pochi giorni prima della resurrezione al ri-storante “I due ladroni”. E anche a Sgarbi, con-dannato per truffa allo Stato perché esibiva falsicertificati sulla sua inabilità al lavoro a causa dipatologie rarissime: “cimurro” (specialità deicani), “attacchi di starnuti” e “allergia al ma-trimonio” (solo in orario d’ufficio). Ma quellialmeno erano lampi di genio, degni di Molièreo di Woody Allen (“la peste bubbonica... l’al-lergia all’ossigeno...”). B. invece pretendeva dirinviare sine die processi e soprattutto sentenzecon una scusa – la congiuntivite – che nonavrebbe retto neppure alle vecchie visite di leva,quando i giovani renitenti ingoiavano un sigaroper procurarsi il febbrone da cavallo. Infattinon ha funzionato. E dire che la libera stampa siera bevuta i referti dei medici di corte e lo de-scriveva come la cieca di Sorrento, un malatoterminale di “uveite” inchiodato al letto di do-lore, brancolante a tentoni in una stanza buia,unico conforto al capezzale la fidanzatina Fran-cesca vestita da infermiera. Co r r i e re : “L’ex pre-mier sotto ‘assedio’ in una camera buia... Dosimassicce di antinfiammatori e antidolorifici...disturbi della vista, fastidio della luce e lacri-mazione... un male diventato insopportabile”,“debilitato fisicamente” anche per l’“assillo delproblema della governabilità del Paese e delrischio di derive populiste”. Pur con un fil divoce, l’illustre infermo dichiarava a L i b e ro :“Non c’è pietà, mi vogliono morto, sarannosoddisfatti solo quando sarò al cimitero”. La

S ta m p a raccoglieva lo strazio del dott. Zangrillo(“Nessun incontro per evitare brutte notizie”) edelle badanti Bergamini-Mussolini-Santanchè(“gli Ingroia sparsi nelle Procure lo debilitano”e “vogliono ucciderlo”). Seguiva intervista al-l’oftalmologo: “L’uveite è un’infezione comu-ne” che porta in ospedale solo “in rarissimi ca-si”. Tipo alla vigilia delle sentenze. Il Giornale

sosteneva che l’uveite è financo “bilaterale” e ilpaziente “si è aggravato”, ma la Boccassini “èconvinta che di quell’uomo non ci si può fidareneppure se fosse moribondo”. Mancava solo ilprete per l’estrema unzione. Invece è arrivato ilmedico. Fiscale. Pure troppo.

dc

TRISTI GAREDI BURLESQUE

di Antonio Padellaro

Mentre le agenzie di rating declassanol’Italia pronosticando scenari di “profon-

da” recessione, conseguenza del risultato “in-concludente” delle elezioni, la politica dà comesempre il suo fattivo contributo al bene delPaese e si porta avanti con il lavoro. Bersani,l’unico leader politico al mondo che è arrivatoprimo alle elezioni riuscendo a perderle (dopoun altro voto sfortunato parlò, con ardita litote,di non vittoria) vuole a tutti i costi farsi un giroda premier, ambizione legittima se non fosseche non ha la maggioranza al Senato e neppure,così si dice, il convinto sostegno di Napolitano.Egli avrebbe perciò escogitato un astuto stra-tagemma per aggirare il Colle e con ingegnosiartifici insediarsi a Palazzo Chigi alla guida diun governo a prevalenza Pd, ma zoppo e sfi-duciato. Per farne cosa, mistero. Intanto, plo-toni di esimi giuristi, supportati nei grandigiornali dalle truppe speciali del dialogo, ar-chitettano un governo del Presidente in ver-sione automatica poiché il Presidente a capodel governo del Presidente dovrebbe essere ilPresidente medesimo. Semplice e geniale. Mal’arma segreta per dare finalmente un governoall’Italia sta per essere perfezionata in una sortadi gabinetto del dottor Caligaris dove un’équi-pe di scienziati cerca di mettere a punto il Pre-mier Grillesco. Progettato per ottenere il pre-zioso gradimento di Beppe Grillo, questo por-tento riunisce il meglio della società civile e delprimato professorale da Rodotà a Settis, a Za-grebelsky. Una soluzione di eccellenza che uni-sce competenza e onestà. Purtroppo il caro lea-der a 5Stelle persiste in un atteggiamento sar-castico (coerente, del resto, con la sua con-clamata vena comica), cosicché circondato daalcuni simpatici picchiatelli si diverte un mon-do a respingere al mittente i prototipi con pre-testuose motivazioni. A questo punto uno po-trebbe chiedersi che fine abbia fatto Berlusconi,che resta pur sempre il potente capo della de-stra italiana. Ebbene, inseguito dalla implaca-bile pm Boccassini, egli ha trovato rifugio in unospedale amico dove, tuttavia, il suo tentativodi darsi malato è stato smascherato da una im-pietosa visita fiscale. Una scena spassosa quelladel miliardario simulatore che bene s’inseriscein un contesto burlesque, con la politica che sidiverte a perdere tempo mentre tutto crolla.Certo, c’è sempre l’esempio del Belgio che sen-za governo è sopravvissuto benone per 500giorni e più. In attesa delle prossime elezioni edel prossimo avanspettacolo.

Berlusconi indagato per avercomprato De Gregorio.L’accusa riconosce comunqueche era per uso personale

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U di Furio Colombo

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Era una spallata poderosaper abbattere la porta e

impossessarsi della cittadelladel potere. Ma non c’era laporta, l’irruzione è stata facilee immediata. » pag. 18

» VERSO IL CONCLAVE

La Cappella Sistinasi prepara, i cardinalinon sono pronti

Politi e Tecce » pag. 13

di Fabrizio d’E s p o s i toe Paola Zanca

Un appello di intellettualia Grillo per aprire al Pd,

ma il M5S continua a dire no.Il tentativo di Bersani apparesempre più disperato e MatteoRenzi ne approfitta per pu-gnalare il segretario: “Bersaninon ce la farà, se si va al voto cisaranno nuove primarie”.

» pag. 4 - 5

GUIDA PARLAMENTARE

»P D - 5 ST E L L E » Renzi a Bersani: “Non fare scilipotismo con M5S”

“Governo dei migliori”ma Grillo non ci sta

U di Pino Corrias

DA L L’I G I E N I S TA

DE N TA L E

A QUELLA

OCULARE

Furibonda reazione

dei berlusconiani: “Medici

nazisti” (Fabrizio Cicchitto)

“Crocifisso un innocente”

(Michaela Biancofiore). Il Pdl

prepara la manifestazione

del 23 marzo a Roma e altre

azioni clamorose anti-pm

Barbacetto e Nicoli » pag. 2 - 3

OCCHIO BERLUSCONI

TI HANNO BECCATOLa visita fiscale ordinata dalla Corte d’appello di Milano (diritti Mediaset) incastra l’ex

premier: può partecipare alle udienze. Per ritardare le sentenze si era fatto ricoverare al San

Raffaele accusando una grave congiuntivite. E domani gli tocca di nuovo il processo Ruby

Da Agostinia Zin: tuttigli elettialla Camerae al Senato

Calapà » pag. 8 - 9

Pizze, gelati, popcorn, regali per San Valentino: 18 consiglieri regio-nali del Friuli si facevano r i m b o rs a re di tutto. I 5Stelle ringraziano

Berlusconi scherza durante l’ultima campagna elettorale Ansa» pag. 2

All’Interno » pag. I - IV

» 750 CHILI D’O RO

I nostri Indiana Jonese il tesoro sommersodi Hermann Göring

Gandus » pag. 15

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Venerdì 8 marzo 2 01 3 – Anno 5 – n° 66 € 1,20 – Arretrati: € 2 ,0 0

Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

La Norimberga italiana

di Marco Travaglio

Ieri è stato un gran giorno per la Giustizia inItalia: il gup di Palermo Piergiorgio Moro-

sini ha deciso che il processo sulla trattativaStato-mafia si farà. E a carico di tutti gli im-putati per i quali la Procura aveva chiesto ilrinvio a giudizio: sei per lo Stato (Mannino nonc’è perché ha scelto il rito abbreviato) e cinqueper la mafia (il sesto, Provenzano, sarà giu-dicato se e quando le sue condizioni di salute lopermetteranno). E a giudicarli non sarà unsemplice Tribunale, ma la Corte d’Assise: il rea-to più grave, infatti, è quello contestato a Pro-venzano, che deve ancora rispondere del delittoLima, al quale sono appesi per connessione ireati di tutti gli altri imputati: la “minaccia acorpo dello Stato” contestata a tutti tranne uno,l’ex ministro Mancino, che risponde di falsatestimonianza. Dunque, per la prima volta nellastoria, uomini di Stato e di mafia comparirannonella stessa aula, dinanzi a due giudici togati e asei giudici popolari estratti a sorte fra i cittadiniitaliani. Così la sentenza sarà fino in fondo “innome del popolo italiano”. Per la Procura diPalermo, in particolare per i pm Ingroia, DiMatteo, Sava, Delbene e Tartaglia che hannocondotto le indagini, è un successo pieno, ilmassimo riconoscimento della bontà del lorolavoro. Un lavoro ostacolato da depistaggi einterferenze istituzionali, ricatti, omertà, am-nesie, bugie, attacchi politici trasversali, cam-pagne giornalistiche di ogni colore, ostilità eveleni perfino dai vertici della Cassazione, delCsm e dell’Anm. Un coro belante, anzi rin-ghiante che ha affratellato tutti i poteri contro laricerca della verità, con pochissime eccezioni dicui il Fatto si onora di far parte, al fianco deiparenti delle vittime che da 21 anni chiedonoGiustizia. Ci sarà tempo per discutere gli aspettigiuridici di quello che s’annuncia come il pro-cesso del secolo, la Norimberga della Prima edella Seconda Repubblica, perché riguarda letrame del biennio orribile 1992-'94 che orien-tarono il passaggio di regime col solito sistemadel Gattopardo. Trame che impedirono all’I-talia di rinnovarsi, come tanti avevano speratoavvenisse dopo Mani Pulite e la Primavera diPalermo seguita alle stragi. Trame che ricon-segnarono lo Stato e i suoi governi sotto il ri-catto di Cosa Nostra, dopo il venir meno delpatto di convivenza-connivenza che aveva rettodal dopoguerra alla sentenza del maxiprocessoin Cassazione il 30 gennaio '92. In attesa disapere se esistono le prove per condannare gliimputati per i reati a loro ascritti (il Gup le hagiudicate sufficienti per giustificare un proces-so, il che non è poco), abbiamo le prove che latrattativa Stato-mafia ci fu, e servì a salvare lapelle a tanti politici terrorizzati dal delitto Limaal costo di sacrificare la vita di Borsellino, dellascorta, dei cittadini caduti a Milano e Firenze. Ifatti sono certi (anche se nessuno li racconta): ilprocesso dovrà stabilire se sono anche reati.Mancano, come sempre, i mandanti più alti,anche se la tresca Mancino-Quirinale di un an-no fa la dice lunga sul livello di consapevolezzadi quel che avvenne e dev’essere coperto. Il gupMorosini cita le fonti di prova, tra cui la sen-tenza definitiva di Firenze sulle stragi del '93,che spazza via tutte le tartuferie sulla “presuntatrattativa” e mette nero su bianco che sulla trat-tativa (senz’aggettivi dubitativi) “non possonoesservi dubbi di sorta”. È qui l’estrema attualitàdei fatti di 20 anni fa che inquinano tuttoggi lapolitica, e seguiteranno ad avvelenarla finchél’ultimo traditore che trattò o coprì resterà nelleistituzioni. Quello che si apre a Palermo è ancheil processo a una vecchia politica che non vo-gliamo vedere mai più: la politica del doppiogioco, del dire una cosa e fare il contrario, delcombattere Cosa Nostra non per sconfiggerla,ma per contenerla e all’occorrenza usarla. Orache quel doppio Stato, anzi quello Stato doppioè alla sbarra con i suoi degni compari mafiosi,deve farsi avanti l’altro Stato: quello dei ma-gistrati e dei cittadini onesti.

Mario Draghi: “Mercati non temonoelezioni italiane, capiscono che si tratta did e m o c ra z i a ”. Ma come, la vittoria di Grillo non doveva farci uscire dall’E u ro p a?

TRATTATIVA STATO-MAFIA

MAXIPROCESSO A PALERMO

U di Silvia Truzzi

TA N G E N TOP O L I

COME ERAVAMO:

A R R I VA

LA FICTION

La Seconda Repubblicaesala l’ultimo respiro:

morte per affogamento in se-guito allo tsunami grillino,vuole la vulgata, in realtà è ilsuicidio di una classe politicache sta facendo la fine delleoche da ingrasso.

» pag. 14

Franceschini: “Con i grillini non biso-gna fermarsi davanti al primo, né al se-condo o al terzo rifiuto”. Insommapunta direttamente allo stupro

» w w w. s p i n oza . i t

LA CATTIVERIA

» IL COLOSSO RUSSO

Gas e miliardi:le mani di Gazpromsul calcio europeo

Oppes » pag. 13

IL SUICIDIO DEL DIRIGENTE

Da Mancino a Mori, da Dell’Utr i

a Subranni fino a Riina. Per la prima

volta nella storia, uomini delle

istituzioni e di Cosa Nostra

compariranno insieme in Corte

d’Assise. Lo ha deciso il gup per tutti

gli imputati per i quali la Procura

aveva chiesto il rinvio a giudizio

U N I P O L- B N L

Intercettazionedi Fassino sul“Giornale”:B. condannato

Mascali » pag. 2

» M5S » L’Espresso: in Costa Rica 13 società dell’autista e della cognata per gestire affari e aprire un resort

Grillo sotto tiro: “Giornalistipagati per sputtanarci”

Mps, il mistero dell’smse della telefonata di Rossi

Dura critica del leader alla stampa accusata di voler danneggiare il movimen to

“Le televisioni? Sette sorellastre in mano ai partiti, un'anomalia da rimuove re

al più presto. Per noi parleranno solo i capigruppo” Zanca » pag. 4

Lo Bianco e Rizza » pag. 3

ASiena si indaga sul suicidio di David Rossi,

capo della comunicazione del Monte Paschi.I pm hanno ascoltato il presidente AlessandroProfumo e cercano di ricostruire le ultime ore deldirigente. I dettagli cruciali sono due: prima Rossimanda un sms alla moglie per dirle che stava tor-nando, poi riceve una telefonata e si uccide, nelpomeriggio era “sconvolto”, dice un collaborato-re. Feltri, Frangini, Pacelli e Vecchi » pag . 8 - 9

Totò Riina Ansa

BUSINESS A 5 STELLE

Il cerchio magico

nel paradiso fiscale:

“Ma è tutto regolare”

Liuzzi » pag. 5

DIALOGO PD-GRILLINI

Tra “non-vinto” e

“microchip nel cervello”

servirebbe l’esperanto

Scanzi » pag. 18

Marcello Dell’Utri Ansa Nicola Mancino La Pre ss e

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