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Bonifica «MCA»
- materiale contenente amianto -
procedure di trattamento e utilizzo DPI -
KIT per piccole rimozioni
Idoneità del personale operativo (30 ore) e dei dirigenti di cantiere (50 ore) tramite corsi di formazione professionale e rilascio di titoli di abilitazione (D.P.R. 8 agosto 1994)
Autorizzazione alla bonifica mediante rilascio Iscrizione Albo Gestori Ambientali cat. 10 (DM 120/2014)
Autorizzazione al trasporto tramite Iscrizione Albo Gestori Ambientali cat. 5 per rifiuti speciali pericolosi (DM 120/2014)
Iscrizione al SISTRI per Enti e imprese con più di 10 dipendenti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi derivanti da attività di demolizione, costruzione (DM 17 dicembre 2009)
Autorizzazione allo stoccaggio di MCA (D.Lgs. 152/2006)
Formulario di trasporto rifiuti
Registro carico/scarico rifiuti
MUD (denuncia annuale)
SISTRI (mancata operatività sanzionabile dal 01/01/2017)
Il MCA ancora oggi può essere riscontrato all’interno degli edifici in:
strutture metalliche (portanti e locali tecnici)
pareti e soffitti trattati con amianto mediante applicazione a
spruzzo per migliorare le prestazioni di fonoassorbenza e di
isolamento termico (vedi palestre, locali di spettacolo, fabbriche,
ecc.)
applicazioni particolari come porte di ascensori, pluviali in
cemento-amianto, tende, decorazioni, pannelli per isolamento
antincendio, coibentazione, tubi, pavimenti (piastrelle in vinil-
amianto il cosiddetto linoleum), canne fumarie
pareti e soffitti, tetti in cemento-amianto in lastre (eternit),
tegole
Ricognizione del tipo di intervento da eseguire sul MCA per mezzo di
sopralluogo preventivo.
Delimitazione dell’area interessata l’intervento onde prevenire esposizioni
involontarie di terzi non addetti ai lavori.
Bagnare i manufatti prima della loro rimozione, dovranno essere evitati
attrezzi da taglio e foro ad alta velocità, eventuali ancoraggi verranno
liberati a mezzo di cesoie manuali e/o scalpelli, avendo cura di evitare
rotture dei manufatti in cemento amianto e quindi scongiurare produzione di
polveri. In caso di rottura accidentale si dovrà prontamente spruzzare il
prodotto incapsulante (a base di colla vinilica) sulla faccia viva delle rotture.
Applicazione del prodotto incapsulante sul materiale interessato per
eliminare il rischio di produzione di polveri, specie nel caso il materiale si
presenti particolarmente degradato.
Il MCA verrà collocato su di un foglio in polietilene precedentemente disposto
per il trattamento con l’incapsulante, avendo poi cura di sigillarlo su tutte le
superfici mediante un nastro adesivo.
Sulle confezioni così ottenute verrà apposta apposita etichetta di rischio.
ABBANDONI
EVENTI CALAMITOSI
Dispositivi di protezione individuale dei lavoratori
Gli addetti vengono forniti dei seguenti dispositivi di protezione individuale:
- tute in tyvek usa e getta
- mascherine usa e getta munite di filtro con grado di protezione assoluto FFP3
- guanti usa e getta
- scarpe antinfortunistiche/copriscarpe usa e getta
- stivali
I DPI devono essere adeguati ai rischi da prevenire, essere compatibili alle condizioni
presenti sul luogo di lavoro e tenere conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei
lavoratori.
La tuta intera: deve essere di tessuto liscio al fine di non trattenere le fibre, completa
di cappuccio, non avere tasche esterne, chiusa ai polsi e alle caviglie con elastici.
Gli stivali in gomma devono essere facilmente lavabili e abbastanza alti da essere
coperti dai pantaloni della tuta.
L’alternativa agli stivali sono i calzari a perdere, che spesso però risultano scivolosi
sulle superfici bagnate quindi bisogna valutare il contesto.
I guanti da utilizzare devono essere impermeabili, di tipo a manichetta lunga ed in
grado di garantire una sufficiente resistenza alle sollecitazioni meccaniche.
Per le vie respiratorie occorrono filtri antipolvere di terza categoria che garantiscano
la massima protezione (FFP3)
Controlli periodici e verifica esposizione
Accertamenti sanitari specifici preventivi e periodici sui lavoratori addetti allo specifico servizio e gestione delle relative cartelle sanitarie e di rischio, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, vengono eseguite a cura del Medico Competente.
Al fine di verificare il rischio degli addetti all’esposizione vengono eseguiti periodicamente campionamenti personali e analisi conformi al D.Lgs. 81/2008 per la verifica della natura dell’esposizione e l’aggiornamento della valutazione del rischio.
Le operazioni di campionamento per valutare la concentrazione di fibre da amianto nell’aria vengono eseguite per un certo numero di ore durante gli interventi di trattamento, raccolta e trasporto di materiali contenenti amianto rappresentative delle situazioni che normalmente gli addetti si trovano ad affrontare. Tali, quindi, da fornire un’indicazione sull’eventuale esposizione degli operatori, a prescindere dall’utilizzo dei DPI.
Vestizione
Si indossano i dispositivi di protezione individuale (DPI) quali la tuta, i copriscarpe, i guanti e la mascherina, facendo attenzione che l’elastico delle maniche della tuta vada a coprire i guanti fino al polso e l’elastico del copriscarpe vada a coprire il gambule della tuta; in modo che non ci sia il contatto dell’aria tra gli indumenti ed il corpo, per impedire appunto che le eventuali fibre di amianto disperse nell’aria vengano a contatto con il corpo stesso. La mascherina deve aderire perfettamente al volto e gli elastici della stessa devono stare sotto il cappuccio della tuta.
Barba o basette che fuoriescano dal corpo della maschera, non sono adatti ad ottenere una perfetta tenuta tra il bordo del facciale ed il viso.
Svestizione
Si leva la tuta e i copricarpe avendo cura durante la svestizione di far rotolare prima la tuta
e poi insieme i copriscarpe su se stessi affinchè non si venga mai a contatto con la parte
esterna della tuta e dei copriscarpe.
Così tolti ci troveremo questi indumenti completamente al rovescio, in modo che le
eventuali fibre di amianto che si sono posate sugli indumenti di protezione rimangano
appunto imprigionate all’interno dell’involucro che abbiamo creato.
Dopodichè si tolgono i guanti ed in ultimo la mascherina, prendendola per gli elastici che
non sono stati esposti durante il trattamento, in quanto si trovavano sotto il cappuccio
della tuta.
Smaltimento DPI
I DPI usa e getta indossati, durante la svestizione, vanno inseriti in una busta di plastica.
Infine la busta va chiusa e la chiusura sigillata con del nastro adesivo e poi va attaccata,
sempre con del nastro adesivo, al rifiuto contenente amianto già confezionato e sigillato;
affinchè il tutto sia correttamente destinato allo smaltimento.
Tenuto conto che i DPI sono dispositivi di protezione individuale monouso, una volta
utilizzati non possono più essere indossati di nuovo.
E’ buona norma, una volta conclusa l’operazione, lavarsi subito le mani ed il viso.
Pulizia e corretta gestione di quanto riutilizzabile
Pulizia e corretta gestione dei DPI riutilizzabili in modo da prevenire il
trasferimento di eventuali fibre in altri ambienti e la loro contaminazione.
Pulizia e corretta gestione delle poche attrezzature utilizzate per il
disassemblaggio degli ancoraggi eventualmente presenti su pezzi di lastre di
cemento amianto.
Pulizia dell’attrezzatura per l’incapsulamento.
Altre misure
Divieto di fumare bere e mangiare durante il trattamento
Predisposizione per i lavoratori di armadietti personali per la tenuta dei DPI e
apparecchiature
Partecipazione ad appositi corsi di formazione di base e periodici in materia di
salute e sicurezza sul lavoro con particolare riferimento al rischio amianto.
Procedura per la rimozione dei manufatti di cemento-amianto di piccole
dimensioni eseguita dal solo proprietario del manufatto
La procedura per la rimozione di manufatti di piccola dimensione (ad
esempio cappe aspiranti, canne fumarie, cassonetti di deposito per l'acqua,
piccole superfici di coperture), operazioni nelle quali non sono impiegati
lavoratori subordinati, è così semplificata:
1) i materiali devono essere rimossi interi e solo in via eccezionale possono
essere sezionati;
2) bagnare abbondantemente i manufatti prima della loro rimozione;
3) è vietato l'uso di strumenti da taglio quali seghe, flessibili, trapani ecc.;
4) il materiale di risulta contenente amianto ancora bagnato, deve essere
coperto e confinato con teli di materiale plastico e smaltito correttamente
secondo le procedure descritte per lo smaltimento rifiuti.
INFORMATIVA PRIVATO CITTADINO – tradotto anche in cinese
AUTOCERTIFICAZIONE