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L’ANZIANO FRAGILE
AOU CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO S.C. GERIATRIA E MALATTIE METABOLICHE DELL’OSSO
Centro di Riferimento Regionale per le Malattie Metaboliche dell’osso
Torino 16 Giugno 2018
AGENDA
• Introduzione • Che cos’è la Vecchiaia ? • Che cos’è la Salute ?
• Che cos’è la Fragilità ?
• Conclusioni
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Dichiarazione di conflitto di interessi
Aziende Farmaceutiche che hanno erogato, direttamente o
indirettamente, finanziamenti per ricerca, formazione,
sperimentazioni o consulenze (2016-2018)
- Amgen
- Abiogen
- Eli Lilly
- Italfarmaco
- Sigma Tau
- SPA Società Prodotti Antibiotici
Negli ultimi decenni si è verificato nel mondo occidentale, un significativo aumento della vita media che, associato alla contemporanea riduzione delle nascite, ha determinato un marcato incremento sia in numeri assoluti che in percentuale della popolazione anziana
Introduzione (1)
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Variazioni percentuali per fasce di età in Italia (Dati ISTAT 2018)
Dal 2002 al 2017:
Popolazione anziana > 65 anni dal 18,7 al 22,3% Popolazione infantile < 14 anni dal 14,2 al 13,5% Popolazione in età lavorativa 15-64 anni dal 67,1 al 64,2%
Variazioni assolute per fasce di età in Italia (Dati ISTAT 2018)
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Negli ultimi decenni si è verificato nel mondo occidentale, un significativo aumento della vita media che, associato alla contemporanea riduzione delle nascite, ha determinato un marcato incremento sia in numeri assoluti che in percentuale della popolazione anziana
La crescita più rapida ha interessato gli ultraottantacinquenni che oggi rappresentano solo l’1% circa della popolazione mondiale, ma che presentano un tasso medio di crescita intorno al 4% all’anno: di conseguenza, si stima che nel 2050 essi arriveranno a costituire il 20% di tutta la popolazione anziana e ben il 4% dell’intera popolazione mondiale.
Introduzione (2)
La speranza di vita a 65 anni è più elevata di circa un anno rispetto alla media
dell’UE, ma dopo i 75 anni gli anziani in Italia sono meno autonomi e più malati
La grave riduzione di autonomia personale causata da patologie croniche
riguarda oltre il 10% degli anziani
Il 50% soffre di almeno una malattia cronica grave, ed il 23,1% presenta gravi
limitazioni motorie.
L’11,2% presenta difficoltà a svolgere almeno un’attività di cura della persona
(andare in il bagno, fare la doccia ecc), ed il 30,3% ha problemi a svolgere semplici
attività, (preparare i pasti, fare la spesa ecc)
Sono presenti importanti disuguaglianze sociali nelle condizioni di salute:
Gli anziani più basso reddito sono, nei confronti di coetanei benestanti:
a) maggiormente affetti da malattie croniche (55,7% verso 40,6% )
e da almeno una malattia cronica grave (46,4% verso 39,0%)
b) meno autonomi nelle attività di cura della persona (8,8% verso 13,2%)
e nelle attività quotidiane di tipo domestico (22,0% verso 35,7 %)
Dati ISTAT 2017
Stato di salute della popolazione anziana italiana
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VECCHIAIA
SALUTE FRAGILITA’
Invecchiare è un privilegio ed un obiettivo della società, ma è anche una sfida che avrà un impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo. (O.M.S. 2005)
AGENDA
• Introduzione • Che cos’è la Vecchiaia ? • Che cos’è la Salute ?
• Che cos’è la Fragilità ?
• Conclusioni
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Che cos’è la vecchiaia ?
2) Età superiore ai 65 anni (OMS)
1) Senectus ipsa est morbus (Publio Terenzio Afro I sec a.c.) Tesi confutata da Cicerone nel De Senectute
3) Non può essere definita una malattia, ma un fenomeno naturale che si manifesta con progressivi cambiamenti fisiologici e psicologici dell’organismo e che può indurre una più elevata vulnerabilità alle malattie. Coincide con l'età in cui compaiono i primi segni di una debilitazione delle funzioni vitali fisiche ed intellettive dell'individuo (J. Gerontol. A-Biol. 2012;67:495-502).
Caratteristiche Biologiche dell’invecchiamento
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Processo evoluzionistico naturale che trasforma un
soggetto sano in un soggetto fragile
(non necessariamente in un malato).
Le manifestazioni cliniche rilevabili nel vecchio,
come la velocità del processo della senescenza,
sono in gran parte condizionate da fattori genetici,
che possono influenzare in senso sia negativo che
positivo la risposta ad effetti esterni (Fattori di
rischio) dei vari organi o apparati
J. Gerontol. A-Biol. 2012 May;67:495-502.
Genes against aging (R.A. Miller University of Michigan)
LA VECCHIAIA
ETEROGENEITA’ DELLA POPOLAZIONE ANZIANA
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AGENDA
• Introduzione
• Che cos’è la Vecchiaia ? • Che cos’è la Salute ?
• Che cos’è la Fragilità ?
• Conclusioni
Che cos’è la salute ? 1) “Stato di benessere fisico e di armonico equilibrio psichico dell’organismo umano, in quanto esente da malattie, da imperfezioni e disturbi organici o funzionali” (Vocabolario Treccani)
2) “Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” e non “semplice assenza dello stato di malattia o infermità" (OMS 1948)
3) “Capacità di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, di soddisfare i propri bisogni e di modificare positivamente l'ambiente circostante" (Carta di Ottawa, 1986)
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Negli anziani in particolare, la buona salute non è identificata con “assenza di malattia”, bensì con il “mantenimento dell'autosufficienza”, ossia con la capacità di svolgere autonomamente le normali attività della vita quotidiana
La Salute negli anziani
Conservazione delle capacità cognitive
Possibilità di movimento autonomo
AGENDA
• Introduzione
• Che cos’è la Vecchiaia ? • Che cos’è la Salute ?
• Che cos’è la Fragilità ? • Conclusioni
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Frailty Common clinical syndrome in older adults that carries an increased risk for poor health outcomes including falls, incident disability, hospitalization, and mortality
1) Fragility - Fragilità dell’economia - Fragilità di un osso - Fragilità emotiva 2) Frailty - La tendenza di un sistema ad essere danneggiato
Fragilità: 2 significati
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Fit Frail
Fisiopatologia della Fragilità
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Ciclo di sviluppo della fragilità
Vulnerabilità dei soggetti anziani fragili a fattori di stress
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Diagnosi di Fragilità Criteri di L. Fried:
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The Fraility Index
Number of deficits in an individual
Total Number of deficits measured Fraility Index =
e.g. in a dataset with 50 health deficit measures, a person with 10 deficits has a fraility index of 10/50 = 0,20
Not frail < 0,08
Frail > 0,25
Prefrail 0,08> 0,25
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FRAILTY AND AGING
Fried L. et al. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2001
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65-69 years: 4% 70-74 years: 7% 75-79 years: 9%
80-84 years: 16% > 85 years: 26%
Frailty increased steadily with age Prevalence range: 4,0-59,1%; Mean 10,7%
21 studies: 61.500 participants
Frequenza della Fragilità e delle Malattie croniche in Italia
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SURVIVAL
INSTITUTIONALZATION
CSHA: Canadian Study of Health and Aging
FRAGILITÀ: COME PREVENIRLA?
Prevenzione primaria (paziente fit):
Prevenzione delle patologie croniche che la
possono determinare
Prevenzione secondaria (paziente prefragile):
gestione corretta delle patologie croniche
Prevenzione terziaria (fragilità manifesta):
interventi essenzialmente palliativi
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Fragilità: stato di instabilità e di rischio di perdita della funzionalità Disabilità (o Handicap): effettiva perdita di una o più funzioni e si manifesta in coloro che, a seguito di una o più menomazioni, hanno una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale, sono meno autonomi nello svolgere le attività quotidiane e sono spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.
Fragilità & Disabilità
Frattura di Femore
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AGENDA
• Introduzione
• Che cos’è la Vecchiaia ? • Che cos’è la Salute ?
• Che cos’è la Fragilità ?
• Conclusioni
età avanzata o molto avanzata
presenza di numerose patologie croniche
stato di salute instabile
frequentemente con disabilità associate
spesso con problematiche di tipo socio-
economico (solitudine, povertà…)
a) Con il termine di anziano fragile si identifica un soggetto di età avanzata o molto avanzata, affetto da multiple patologie croniche (e quindi in trattamento con molti farmaci), clinicamente instabile, frequentemente disabile (ossia con perdite funzionali e parzialmente o completamente non autosufficiente), nel quale spesso coesistono problematiche psico-cognitive (es. depressione, demenza) e di tipo socio-economico (es. povertà, solitudine, rete amicale/familiare talora carente)
b) Il paziente anziano fragile e non autosufficiente ha una elevata necessità di: - una rete integrata di servizi sanitari e sociali che si attivi in modo puntuale e rapido non appena insorgano problematiche socio-sanitarie e garantisca un attento e costante monitoraggio clinico - prestazioni sanitarie: farmaci, esami, ricoveri in ospedale per problemi clinici che spesso producono scompensi a cascata, e che necessitano di ricoveri ospedalieri ripetuti - supporti conomici alle famiglie per la gestione a domicilio, il ricovero in RSA ecc, prestazioni che vanno considerate integrante del processo di cura e che necessitano di risorse economiche dedicate
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CONSIDERAZIONI
CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DEI GERIATRI PIEMONTESI PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI SALUTE DEGLI ANZIANI
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a) Promuovere una Organizzazione delle cure per complessità clinica e funzionale e non in base a singole patologie (il paziente anziano cronico è polipatologico)
b) Identificare e definire con chiarezza il ruolo dello Specialista della fragilità (Medico di Famiglia, Geriatra, Fisiatra?) in grado di garantire una corretta gestione di questi pazienti, per lo più anziani
c) Promuovere l'integrazione tra ospedale e territorio, ad esempio con servizi di Ospedale a Domicilio (OAD), così come previsto nella DGR 16 marzo 2010, oggi operativo soltanto alle Molinette di Torino
d) Diffondere ed organizzare: - Interventi di formazione fra tutte le figure che si occupano di pazienti anziani, inclusi gli OSS e gli assistenti familiari formali ed informali - Operazioni di educazione sanitaria (a livello di popolazione), le competenze specifiche per gestire la complessità, la polipatologia, la cronicità, la fragilità, inclusa la fragilità sociale, spesso causa rilevante di malattia nell'anziano e) Legiferare sulle competenze dei servizi sanitario e socio-assistenziale
PROPOSTE
CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DEI GERIATRI PIEMONTESI PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI SALUTE DEGLI ANZIANI
a) Non adeguato rapporto di integrazione fra Ospedale e territorio Conseguenza: eccessivi tempi di degenza, insorgenza di comorbidità, costi elevati, decesso in Ospedale. In Italia circa il 90% della popolazione con patologie croniche si ricovera in ospedale nell'ultimo mese di vita b) Carenza nella formazione dei Medici e degli Operatori Sanitari L’insegnamento della Geriatria è carente nelle nostre Università Conseguenza: scarsa capacità degli Operatori ad affrontare in senso «"Olistico” le complesse problematiche geratriche c) Scarsa chiarezza sull’attribuzione delle competenze e degli oneri fra il SSN (in capo alle ASL/ASO) ed il Settore Socio Assistenziale (in capo ai Comuni o a consorzi di Comuni): Conseguenza: Un demente o un malato cronico spesso non è considerato un malato e non gestito dal SSN con oneri a carico delle Famiglie
CRITICITA’
LA GESTIONE DEL PAZIENTE ANZIANO E FRAGILE
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Giancarlo Isaia
Grazie per la vostra attenzione