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Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO
MOVARISCH
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Per la valutazione del rischio chimico si possono identificare 2 fasi:
-1° Fase Identificazione dei PERICOLI
-2° Fase Valutazione dei RISCHI a. preliminareb. approfondita
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Valutazione dei rischi
APPROFONDITA
MISURAZIONIAMBIENTALI
ALGORITMI(Modelli di calcolo)
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MODELLI o ALGORITMI
Sono procedure che assegnano un valore numerico ad una serie di fattori o
parametri che intervengono nella determinazione del rischio pesando, per
ognuno di essi in modo diverso, l’importanza assoluta e reciproca sul
risultato valutativo finale.
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MovaRisChIl RISCHIO R per le valutazioni del rischio derivanti dall'esposizione ad
agenti chimici pericolosi è il prodotto:
R = P x E
P = Indice di pericolosità intrinseca di una sostanza o di un preparato(identificato con le frasi di rischio R)
E = Livello di esposizione (cutanea e/o inalatoria) dei soggetti nellaspecifica attività lavorativa.
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È possibile calcolare un rischio R per esposizione:
Inalatoria Rinal = P x Einal
Cumulativa Rcum= √(R inal2+ Rcute)
Gli intervalli di variazione di R sono:
MovaRisCh
Cutanea Rcute = P x Ecute2
0.1 ≤ Rinal ≤ 100
1 ≤ Rcute ≤ 100
1 ≤ Rcum ≤ 141
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Identificazione dell’indice di Pericolosità P
Il metodo per l’individuazione dell’indice di pericolo P si basa sulla
classificazione delle sostanze e dei preparati pericolosi (Frasi R).
Ad ogni Frase di rischio R (singola o combinata) è stato attribuito un punteggio
(score) da 1 a 10 che tiene conto dei criteri di classificazione delle
sostanze e dei preparati pericolosi. Si ottiene così un indice numerico di pericolo per
ogni agente chimico pericoloso impiegato.
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Fra le proprietà tossicologiche valutate non vi sono le
PROPRIETÀ CANCEROGENE E/O MUTAGENE.
Giuridicamente per tali agenti non e’ possibile individuare una soglia di
rischio al di sotto della quale il rischio risulta moderato.
Per gli agenti cancerogeni e/o mutageni, quando si parla di valutazione del rischio
in realtà ci si riferisce ad una valutazione dell’esposizione.
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E’ stato attribuito un punteggio anche a sostanze e preparati
non classificati pericolosi, ma che nel processo di lavorazione si
trasformano rilasciando agenti chimici pericolosi.
Il punteggio minimo non nullo è stato attribuito a sostanze e
preparati non classificati e non classificabili come pericolosi, e non
contenenti alcuna sostanza pericolosa, neanche come impurezza.
Valutazione della Pericolosità P
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Valutazione della Pericolosità P
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Determinazione di Einal(indice di esposizione)
L 'indice di esposizione per via inalatoria (Einal) e’ determinato tramite il prodotto:
Einal = I x dI = Intensità dell'esposizione
d = Distanza del lavoratore dallasorgente di intensità I
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1.2.3.4.5.
Proprietà chimico-fisicheQuantità in usoTipologia d'usoTipologia di controlloTempo di esposizione
Comporta l’analisi delle seguenti variabili:
Determinazione del Sub-indice I(intensità di esposizione)
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Uso in sistema chiuso: sostanza usata in reattori o contenitori a tenutastagna. Trasferimenti con tubazioni stagne.
Uso inclusione in matrice: sostanze incluse in materiali che ne limitanoo impediscono la dispersione nell’ambiente (es. pellet, dispersione di solidiin acqua, ecc.).
Uso controllato e non dispersivo: lavorazioni che coinvolgono gruppi limitati dilavoratori; adeguati sistemi di controllo.
Uso con dispersione significativa: esposizione incontrollata anche per altrilavoratori e per la popolazione in generale (es. irrorazione fitosanitari, vernici, ecc.).
TIPOLOGIA D’USO
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TIPOLOGIA DI CONTROLLO
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TEMPO DI ESPOSIZIONE
I. Te < 15 minuti
II. 15 minuti < Te < 2 ore
III. 2 ore < Te < 4 ore
IV. 4 ore < Te < 6 ore
V. Te > 6 ore
Il tempo di esposizione si identifica a livello giornaliero, indipendentemente
dalla frequenza d’uso.
Se la lavorazione comporta l’uso di più agenti chimici, si considera il tempo
complessivo che espone a tutti gli agenti chimici pericolosi.
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R = P x Einal Einal = I x d
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Distanza d< 1m 1Da 1m a 3m 0,75Da 3 m a 5m 0,50Da 5 m a 10 m 0,25>=10 m 0,10
Tiene conto della distanza fra una sorgente d’intensità I e il/i lavoratore/I esposto/i:
se sono prossimi alla sorgente (< 1 metro) il sub-indice I resta invariato,
mano a mano che aumenta il valore di I deve essere ridotto proporzionalmente.
Determinazione del Sub-indice d(distanza degli esposti dalla sorgente)
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R = P x Einal
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Determinazione ECUTE(Indice di esposizione cutanea)
1. Tipologia d’uso
2. Livelli di contatto cutaneoNessun contatto.
Contatto accidentale (non più di 1 volta/giorno).
Contatto discontinuo (da 2 a 10 contatti/giorno).
Contatto esteso (più di 10 contatti/giorno).
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R = P x Ecute
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Per calcolare Einal si utilizzano due matrici modificate:
Matrice 1/bis:: tipologia di controllo (escluso la manipolazione diretta) in
funzione di quantita’ giornaliere in uso del materiale di partenza.
Matrice 2/bis: sub-indice C in funzione del tempo di esposizione.
Valutazione del rischio da agenti chimici derivanti da
attività lavorative
R = P x Einal
Si ottiene in sub-indice C.
Si ottiene il sub-indice I.
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Ora è possibile calcolare il rischio R di esposizione ad agenti chimici pericolosi:
R = P x E
Il calcolo deve essere fatto per ogni posto di lavoro e per ogni sostanza o preparato
pericoloso utilizzato
La classificazione in rischio basso ed irrilevante o “superiore a basso ed irrilevante”
deve essere effettuata tramite il valore del rischio R che è risultato più elevato.
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La procedura di valutazione del rischio cancerogeno e mutageno
Lcanc è il livello d'esposizione del singolo lavoratore agli n agenti cancerogeni/mutageni Pi è il fattore di uso ed efficienza P dei dispositivi di protezione collettiva durante l’uso dell’iesimo agente cancerogeno/mutagenoSi è il fattore stato fisico S e corrisponde allo stato chimico-fisico dell’iesima sostanzaTi è il fattore temperatura di processo T e corrisponde alla temperatura del processo lavorativo dell’iesimasostanzaQi è dato dal valore del fattore quantità utilizzata Q corrispondente alla quantità dell’iesimo agente cancerogeno/mutageno adoperato nella singola manipolazioneEi è dato dal valore del fattore di durata E corrispondente al tempo di manipolazione dell’iesimo agente cancerogeno/mutageno espresso in minuti/giornoFi è il fattore frequenza di utilizzo F corrisponde alla frequenza di manipolazione dell’iesima sostanza espresso in giorni/anno
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Tabella 1 – Fattore di Protezione collettiva – PCiclo chiuso 1Cappa funzionante (efficiente) 2Parzialmente sotto cappa 5Senza cappa 10
Tabella 2 – Stato chimico-fisico – SGel, solido compatto 2Liquido non volatile, cristalli 5Gas, vapore, liquido volatile, polvere fine 10
Tabella 3 – Temperatura di processo – T Tu 0,3 Teb o nel caso di solidi 20,3 Teb < Tu 0,7 Teb 50,7 Teb < Tu 10
Tabella 4 – Quantità utilizzata – QQ < 1 g o Q < 1 ml 21 g o 1 ml Q 50 g o 50 ml 5Q > 50 g o 50 ml 10
Categorie di rischio Valori di pericolosità
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Tabella 5 – Tempo di manipolazione – EFrazione giornaliera minuti/480
Tabella 6 – Frequenza di utilizzo – FFrequenza di utilizzo giorni/200
Livelli d’esposizione complessiva Lcanc per singolo lavoratoreLcanc > 1 EspostoLcanc < 1 Non esposto / potenzialmente esposto
Livelli d’esposizione per sostanza Lcanc i e per singolo lavoratoreLcanc i > 1 EspostoLcanc i < 1 Non esposto / potenzialmente esposto
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Nella valutazione dei rischi per la sicurezza saranno presi in considerazione i prodotti che comportano rischi di:
- incendio (prodotti infiammabili, facilmente infiammabili, estremamente infiammabili, comburenti)
- esplosione- corrosione
RISCHI PER LA SICUREZZA
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Scheda finale
MANSIONERISCHIO SALUTE
(Movarisch)
RISCHIO PER LA SICUREZZA
MISURE DI PREVENZIONE
MISURE DI PROTEZIONE
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Scheda rilevazione dati
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ORGANIGRAMMA
Coordinatrice del gruppo di lavoroCristina Grassi
Responsabile del programma MovarischDott. Benedetto Monteleone
Biotecnologo responsabile dell’acquisizione dati e valutazione delle schede di sicurezza
Dott. Roberto Denti
Esperta nel D.Lgs 81/2008 e responsabile del progetto di valutazione dei rischi
Maria Teresa Belzani
Chimico responsabile del progetto e della valutazione del rischio chimico
Dott. Daniele Denti
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Consegna dei lavori
Elaborazione dei documenti in bozza e presentazione dei documenti elaborati
Ritiro delle schede per l’acquisizione delle informazioni, elaborazione dei dati relativi alle sostanze chimiche utilizzate nei laboratori ed inserimento dei dati nell’algoritmo Movarisch
Sopralluoghi nei laboratori e verifica dei moduli consegnati
Acquisizione delle schede descrittive delle sostanze chimiche utilizzate nei laboratori
Incontri programmati con i responsabili dei laboratori e distribuzione delle schede per l’acquisizione delle informazioni
Sopraluoghi presso l’edificio sportivo, acquisizione delle informazioni, elaborazione della bozza del DVR
febgendicnovott
CRONOPROGRAMMA