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MODULO A1
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 1
Il quadro legislativo
in materia di salute e sicurezza
Le fonti del diritto
TIPOLOGIE
Costituzione.
Fonti Primarie (Costituzione, Leggi, D.Lgs. DPR, LR).
Fonti Secondarie (Decreti ministeriali, Circolari, …).
Fonti Comunitarie
CARATTERISTICHE
Efficacia diversa a seconda del tipo di atto e dell’organo emanante.
Relazioni gerarchiche tra le varie fonti.
Impossibilità di modificare la Costituzione per mezzo di una fonte Primaria
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Evoluzione del quadro legislativo fino al 2008
Costituzione, Codice
civile, Codice penale
Legislazione specialistica:
D.P.R. 547/55, D.P.R.
303/56, D.P.R. 302/56, …
Recepimento direttive
comunitarie: D.Lgs. 277/91
D.Lgs. 626/94 e successive integrazioni
Statuto
dei lavoratori
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Evoluzione delle norme . . . all’Unico testo…
Dalla molteplicità
delle norme …
Dpr 547/55, Dpr, 303/56.
Legge 164/56, ecc.
D.Lgs 277/91,
D.Lgs.626/94,
D.Lgs.494/96, ecc.
… all’Unico testo
normativo
che raccoglie
la gran parte
delle norme
in materia
di salute e sicurezza:
il D.Lgs.81/2008
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Le fonti Comunitarie
Per NATURA Atti emanati dall’Unione Europea
che influiscono sull’ordinamento giuridico italiano.
REGOLAMENTI Effetto immediato nell’ordinamento
giuridico interno. Non necessitano di atti esecutivi da parte
degli Stati.
DIRETTIVE Indicano obiettivi di politica
comunitaria. Necessitano di atti interni da parte degli
Stati per il loro recepimento.
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UE:
Istituita 11/1993
Art. 11 Costituzione italiana
Atto di diritto dell’UE (TFUE) Lisbona
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Costituzione italiana Art. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati,
alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
7
Costituzione italiana a tutela della salute e sicurezza
ART. 32
La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e
interesse della collettività.
ART. 41
L’iniziativa economica è libera ma non
può svolgersi in modo da recare danno
alla sicurezza e alla dignità
umana.
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Il Codice Penale
ART. 40 Rapporto di causalità
ART. 41 Concorso di causa
ART. 437 Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul
lavoro
ART. 451 Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni
sul lavoro
ART. 589 Omicidio colposo
ART. 583 Circostanze aggravanti
ART. 590 Lesioni personali colpose
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Il Codice Civile
ART. 2087
L’imprenditore è tenuto ad adottare
nell’esercizio dell’impresa le misure che,
secondo la particolarità del lavoro,
l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie a tutelare l’integrità fisica e la
personalità morale dei prestatori di lavoro.
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Lo Statuto dei lavoratori
LEGGE 20 MAGGIO 1970 N.300 Art.9 – I lavoratori, mediante loro rappresentanti,
hanno diritto di controllare l’applicazione delle
norme per la prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e di promuovere la ricerca,
l’elaborazione e l’attuazione di tutte le misure idonee
a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica.
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Le direttive comunitarie in materia di S.S.L.
Le direttive a tutela dei lavoratori.
Le direttive di prodotto.
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…al D.Lgs. 81/2008 (GU n. 101 del 30-04-08)
Titolo I Disposizioni generali (001-061)
Titolo II Luoghi di lavoro (062-068)
Titolo III Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione
individuale (069-087)
Titolo IV Cantieri temporanei o mobili (088-160)
Titolo V Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro (161-166)
Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi (167-171)
Titolo VII Attrezzature munite di videoterminali (172-179)
Titolo VIII Agenti fisici (180-220)
Titolo IX Sostanze pericolose (221-265)
Titolo X Esposizione ad agenti biologici (266-286)
Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive (287-297)
Titolo XII Disposizioni in materia penale e di procedura penale (298-303)
Titolo XIII Disposizioni finali (304-306)
LI Allegati tecnici
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Politica e azioni comunitarie dalla metà anni ’70 ad oggi
Le Direttive
in materia di salute
sicurezza e gli
Accordi tra le parti sociali
Le direttive di prodotto
e le norme En
Il ruolo dell’Agenzia
di Bilbao (1996)
Il ruolo del
Comitato consultivo
di Lussemburgo
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STAFF SPECIFICO. Con l’obiettivo di rendere i luoghi di lavoro europei più
sicuri, produttivi e salutari, attraverso la condivisione e
l'applicazione di informazioni di carattere giuslavoristico, sanitario e
di prevenzione. In Italia rappresentati dai Focal Point (ISPESL)
Costituito da rappresentanti Governi, Ass. imprenditoriali, e O.S. degli Stati
membri.
Supporto formativo e informativo per mezzo dell’Agenzia Europea con sede
a Bilbao
L’influenza dalla politica europea in Italia
Prima del 1994
Prevenzione tecnica
Vigilanza “sistema
comanda/controlla”
Relazioni aziendali
occasionali/conflittuali
Assenza di figure tecniche
competenti
Dopo il 1994
Nuovo modello di prevenzione
Prevenzione tecnica
> prevenzione soggettiva
Valutazione dei rischi e
programmazione misure
Relazioni aziendali
stabili e mirate
Presenza di figure
tecniche competenti
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L’evoluzione del sistema di prevenzione aziendale
La prevenzione
negli anni ’50:
molto tecnico/oggettiva …
poco soggettiva
Le misure
organizzative
e relazionali degli anni ’90:
difficoltà applicative
Il modello
d’organizzazione
del D.Lgs.81/2008
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D.Lgs. 81/2008: le novità nel quadro giuridico
Il sistema di
rappresentanza
Obblighi connessi
agli appalti
Il campo di
applicazione
Disposizioni
contro il lavoro
nero
La valutazione
dei rischi
Le misure
di sostegno
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Il sistema
istituzionale
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D.Lgs. 106: campi modificati
Parzialmente
rivisitato il campo di
applicazione:
volontari (art.3)
Ampliate le
competenze della
Commissione
consultiva (art. 6)
Meglio definito il processo di
ripartizione delle risorse per la
promozione delle attività di
prevenzione (art.11)
Modificate e definite
le disposizioni
contro il lavoro
nero (art.14)
Modificate gli obblighi
connessi
agli appalti (art.26)
Modificate le
disposizioni
sulla valutazione
dei rischi (art.28)
Rafforzati gli
obblighi formativi
(art.37)
Le innovazioni introdotte dal D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1
Parzialmente
rivisitato il campo di
applicazione:
volontari (art.3)
Ampliate le
competenze della
Commissione
consultiva (art. 6)
Meglio definito il processo di
ripartizione delle risorse per la
promozione delle attività di
prevenzione (art.11)
Modificate e definite
le disposizioni
contro il lavoro
nero (art.14)
Modificate gli obblighi
connessi
agli appalti (art.26)
Modificate le
disposizioni
sulla valutazione
dei rischi (art.28)
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Legge 98 del 9/8/2013: campi modificati
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campo di applicazione:
volontari e soggetti che
prestano attività in
associazioni
(art.3, c.12-bis)
Cantieri Titolo IV:
Esclusione dei piccoli lavori
(non superiore a 10 ug
(art.88)
Modificate gli obblighi
connessi
agli appalti (art.26)
Nuova figura
incaricato del
committente
Modificate le
disposizioni
sulla valutazione
dei rischi (art.28)
Cantieri Titolo IV:
Semplificazione
POS e PSC
Con MODELLI ministeriali
(art 104-bis)
Semplificazione con
modelli ministeriali
dell’avvenuta
formazione, per LL con
permanenza < 50gg
(art.3, c.13-bis;)
Semplificazione con modelli
ministeriali dell’avvenuta
informazione e formazione,
VR, Sorv Sanit., per LL
settore agricolo stagionali e
(art.3, 13-ter)
Cantieri Titolo IV:
Applicazione anche per
gli spettacoli musicali,
cinematografici e teatrali e
alle manifestazioni
fieristiche
(art 88, c.2-bis)
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Prevenzione e sistema produttivo, piccoli passi avanti
Fine a maggio 2013 (!)
dell’autocertificazione
ma le procedure
standardizzate per le PMI
Futuro
Modelli di organizzazione
E qualificazione
Nuovo approccio
Semplificazione e
concretezza
Formazione regolata
da accordi Stato-Regioni
Datori di lavoro e Lavoratori
Classificazione dei Rischio
Basso, Medio, Alto
Punti di rilievo della nuova legislativa evoluta ad oggi
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1
Il Decreto del fare: DL n. 69 del 21/6/13
Articoli modificati
3, 6, 26, 27, 29, 31, 32,
37, 67, 71, 88, 225,
240, 250 e 277
Articoli inseriti
104-bis : Misure di
semplificazione nei
cantieri temporanei e
mobili
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 21
Convertito in Legge il 9-8-13 n. 98
In vigore dal 30/8/2013 Approfondimento
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Articoli Le parti modificate o integrate
Art. 3 - Campo di
applicazione
c. 12-bis, 13-bis, 13-ter
Art. 6 - Commissione
consultiva permanente per la
salute e sicurezza sul lavoro
c.8, lett g)
Articolo 26 - Obblighi
connessi ai contratti
d’appalto o d’opera o di
somministrazione
comma 3 e 3-bis (sostituiti)
Articolo 27 - Sistema di
qualificazione delle imprese
e dei lavoratori autonomi
Comma 1.;
Cosa cambia con il Decreto del fare entrato in vigore il 30-8-2013
Legge n. 98 del 9/8/13
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Articoli Le parti modificate o integrate
Articolo 29 - Modalità di
effettuazione della
valutazione dei rischi
c.5; c.6; c.6-ter;
Articolo 31 - Servizio di
prevenzione e protezione
Comma 1;
Articolo 32 - Capacità e
requisiti professionali degli
addetti e dei responsabili dei
servizi di prevenzione e
protezione interni ed esterni
comma 5-bis
Articolo 37 - Formazione dei
lavoratori e dei loro
rappresentanti
Comma 14-bis
Legge n. 98 del 9/8/13
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Articoli Le parti modificate o integrate
Articolo 67 - Notifiche
all’organo di vigilanza
competente per territorio
c.1; c.2; c.3; c.4; c.5;
Articolo 71 - Obblighi del
datore di lavoro
Comma 11;
Articolo 88 - CANTIERI -
Campo di applicazione
comma 2, lett. g-bis);
Comma 2-bis
Art. 104-bis (Misure di
semplificazione nei cantieri
temporanei o mobili)
aggiunto
Legge n. 98 del 9/8/13
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 25
Articoli Le parti modificate o integrate
Titolo IX “Sostanze pericolose”;
Capo I “Protezione da agenti chimici”
- Articolo 225 - Misure specifiche di
protezione e di prevenzione
Comma 8
Titolo IX “Sostanze pericolose”;
Capo II “Protezione da Agenti
cancerogeni e mutageni”
Sez. II “Obblighi del DL
- Articolo 240 - Esposizione non
prevedibile
Comma 3;
Titolo IX “Sostanze pericolose”;
Capo III “Protezione dai rischi connessi
all’esposizione dell’amianto”
Sez. II “Obblighi del DL
- Articolo 250 - Notifica
Comma 1
Legge n. 98 del 9/8/13
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 26
Articoli Le parti modificate o integrate
Titolo X “Esposizione ad agenti
biologici”;
Capo II “Obblighi del DL”
Articolo 277 - Misure di emergenza
Comma 2
Legge n. 98 del 9/8/13
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 27
D.Lgs 81/08 - Art. 3 - Campo di applicazione
Viene sostituito il comma 12-bis
Vengono aggiunti il 13-bis, 13-ter
Cosa cambia con la legge 98 entrato in vigore il 9-8-2013
Si estende il campo di applicazione: Oltre ai volontari che effettuano i servizi civili anche ai soggetti che prestano la propria attività, spontaneamente e
a titolo gratuito in favore delle associazioni di promozione sociale (L. 7/12/2000, n. 383), e delle associazioni sportive dilettantistiche (L. 398 del 16/12/1991, e L. 289 del 27/12/2002, art. 90), per l’applicazione dell’articolo 21
Legge n. 98 del 9/8/13
Il Decreto del fare: DL n. 69 del 21/6/13
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 28
D.Lgs 81/08 - Art. 3 - Campo di applicazione
Viene sostituito il comma 12-bis
Cosa cambia con la legge 98 entrato in vigore il 9-8-2013
Nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, dei volontari che effettuano servizio civile, dei soggetti che prestano la propria attività,
spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso di spese, in favore
delle associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni sportive dilettantistiche di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398, e all’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, nonché nei confronti di tutti i soggetti di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, si applicano le disposizioni di
cui all’articolo 21 del presente decreto
Articolo 21
Articolo 21 - Disposizioni relative ai componenti dell’impresa familiare di cui
all’articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori autonomi
1. I componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del codice civile, i
lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 del
codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici
operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti devono:
a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al titolo III;
b) munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle
disposizioni di cui al titolo III;
c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente
le proprie generalità, qualora effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro
nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto.
2. I soggetti di cui al comma 1, relativamente ai rischi propri delle attività svolte e
con oneri a proprio carico hanno facoltà di:
a) beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui all’articolo 41,
fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;
b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul
lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cui
all’articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 29
Art 3: Campo di applicazione
comma 13-bis.
Semplificazioni della documentazione, a cura del ML sentito il parere della
Commissione consultiva, fermo restando gli obblighi di cui agli articolo 36 e
37, che dimostri l’avvenuta formazione per i lavoratori che permangono in
azienda per un periodo non superiore a 50 giornate lavorative nell’anno solare
di riferimento
comma 13-ter.
Semplificazioni della documentazione, a cura del ML sentito il parere della
Commissione consultiva, sono definite misure di semplificazione degli
adempimenti relativi all’informazione, formazione, valutazione dei rischi e
sorveglianza sanitaria per le imprese agricole, con particolare riferimento a
lavoratori a tempo determinato e stagionali, e per le imprese di piccole
dimensioni
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 30
D.Lgs 81/08 - Art. 3 - Campo di applicazione
Viene sostituito il comma 12-bis
Vengono aggiunti il 13-bis, 13-ter
Art 26 – Obblighi - contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione
Comma3. Il datore di lavoro committente . . . elaborando un unico documento di
valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non
è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando,
limitatamente ai settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie
professionali di cui all’articolo 29, comma 6-ter, con riferimento sia all’attività
del datore di lavoro committente sia alle attività dell’impresa appaltatrice e dei
lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione,
esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione
all’incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza
diretta dell’ambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e
coordinamento. ………….
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 31
Art 26 – Obblighi - contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione
3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di
cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle
mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui
durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non
comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai
sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel
supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile
1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14
settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni
o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi
particolari di cui all’allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente
comma, per uomini-giorno si intende l’entità presunta dei lavori, servizi e
forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie
all’effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento
all’arco temporale di un anno dall’inizio dei lavori.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 32
Art 27 - Sistema di qualificazione delle imprese e dei
lavoratori autonomi
Comma 1. Con il decreto del Presidente della Repubblica di cui
all’articolo 6, comma 8, lettera g), sono individuati i settori, ivi
compresi i settori della sanificazione del tessile e dello
strumentario chirurgico, e i criteri finalizzati alla definizione di un
sistema di qualificazione delle imprese e dei
lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e
sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza,
competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi
formativi mirati, e sulla base delle attività di cui all’articolo 21, comma
2, nonché sull’applicazione di determinati standard contrattuali e
organizzativi nell’impiego della manodopera, anche in relazione agli
appalti e alle tipologie di lavoro flessibile, certificati ai sensi del titolo
VIII, capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e
successive modificazioni.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 33
Art 29 - Modalità di effettuazione valutazione dei rischi
6-ter. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da
adottare, sulla base delle indicazioni della Commissione consultiva
permanente per la salute e sicurezza sul lavoro e previa intesa in sede
di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati settori di
attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali, sulla
base di criteri e parametri oggettivi, desunti dagli indici
infortunistici dell’INAIL e relativi alle malattie professionali di
settore e specifiche della singola azienda. Il decreto di cui al primo
periodo reca in allegato il modello con il quale, fermi restando i relativi
obblighi, i datori di lavoro delle aziende che operano nei settori di
attività a basso rischio infortunistico possono dimostrare di aver
effettuato la valutazione dei rischi di cui agli articoli 17 e 28 e
al presente articolo. Resta ferma la facoltà delle aziende di utilizzare le
procedure standardizzate previste dai commi 5 e 6 del presente
articolo. 6-quater. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui
al comma 6-ter per le aziende di cui al medesimo comma trovano
applicazione le disposizioni di cui ai commi 5, 6 e 6-bis.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 34
Art 31- Servizio di prevenzione e protezione
Comma 1. Salvo quanto previsto dall’articolo 34, il datore di lavoro organizza
il servizio di prevenzione e protezione prioritariamente all’interno
della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni
costituiti anche presso le associazioni dei datori di lavoro o gli organismi
paritetici, secondo le regole di cui al presente articolo.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 35
Art 32 - Capacità e requisiti professionali degli ASPP e
RSPP interni ed esterni
5-bis. In tutti i casi di formazione e aggiornamento, previsti dal
presente decreto legislativo, in cui i contenuti dei percorsi formativi si
sovrappongano, in tutto o in parte, a quelli previsti per il responsabile e
per gli addetti del servizio prevenzione e protezione, è riconosciuto
credito formativo per la durata ed i contenuti della formazione
e dell’aggiornamento corrispondenti erogati. Le modalità di
riconoscimento del credito formativo e i modelli per mezzo dei quali è
documentata l’avvenuta formazione sono individuati dalla Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano, sentita la Commissione consultiva
permanente di cui all’articolo 6. Gli istituti di istruzione e universitari
provvedono a rilasciare agli allievi equiparati ai lavoratori, ai sensi
dell’articolo 2, comma 1, lettera a), e dell’articolo 37, comma 1,
lettere a) e b), del presente decreto, gli attestati di avvenuta
formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 36
Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro
rappresentanti
14-bis. 14-bis. In tutti i casi di formazione ed aggiornamento, previsti
dal presente decreto legislativo per dirigenti, preposti, lavoratori e
rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in cui i contenuti dei
percorsi formativi si sovrappongano, in tutto o in parte, è riconosciuto il credito formativo per la durata e per i contenuti della formazione
e dell’aggiornamento corrispondenti erogati. Le modalità di
riconoscimento del credito formativo e i modelli per mezzo dei quali è
documentata l’avvenuta formazione sono individuati dalla Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano, sentita la Commissione consultiva
permanente di cui all’articolo 6. Gli istituti di istruzione e universitari
provvedono a rilasciare agli allievi equiparati ai lavoratori, ai sensi
dell’articolo 2, comma 1, lettera a), e dell’articolo 37, comma 1, lettere
a) e b), del presente decreto, gli attestati di avvenuta formazione sulla
salute e sicurezza sul lavoro.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 37
Articolo 67 - Notifiche all’organo di vigilanza
competente per territorio
1. La costruzione e la realizzazione di edifici o locali da adibire a
lavorazioni industriali, nonché gli ampliamenti e le ristrutturazioni di quelli
esistenti, devono essere eseguiti nel rispetto della normativa di settore ed
essere notificati all’organo di vigilanza competente per territorio.
(sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro il datore di lavoro
e dirigente)
1. In caso di costruzione e di realizzazione di edifici o locali da adibire
a lavorazioni industriali, nonché nei casi di ampliamenti e di
ristrutturazioni di quelli esistenti, i relativi lavori devono essere eseguiti
nel rispetto della normativa di settore e devono essere comunicati
all'organo di vigilanza competente per territorio i seguenti elementi
informativi:
a) descrizione dell'oggetto delle lavorazioni e delle principali modalità di
esecuzione delle stesse;
b) descrizione delle caratteristiche dei locali e degli impianti.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 38
Articolo 67 - Notifiche all’organo di vigilanza
competente per territorio
2. La notifica di cui al comma 1 deve indicare gli aspetti considerati nella
valutazione e relativi: a) alla descrizione dell’oggetto delle lavorazioni e delle
principali modalità di esecuzione delle stesse; b) alla descrizione delle
caratteristiche dei locali e degli impianti. Entro trenta giorni dalla data di
notifica,l’organo di vigilanzaterritorialmente competente può chiedere
ulteriori dati e prescrivere modificazioni in relazione ai dati notificati.
(sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 1.800 euro il datore di lavoro e
dirigente)
2. Il datore di lavoro effettua la comunicazione di cui al comma 1
nell'ambito delle istanze, delle segnalazioni o delle attestazioni presentate
allo sportello unico per le attività produttive con le modalità stabilite dal
regolamento di cui al d.P.R. 7 settembre 2010, n. 160. Entro novanta giorni
dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del
Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro per la pubblica
amministrazione e la semplificazione, sentita la Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano, sono individuate, secondo criteri di semplicità e di
comprensibilità, le informazioni da trasmettere e sono approvati i modelli
uniformi da utilizzare per i fini di cui al presente articolo Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 39
Articolo 67 - Notifiche all’organo di vigilanza
competente per territorio
3. La notifica di cui al presente articolo si applica ai luoghi di lavoro ove è
prevista la presenza di più di tre lavoratori.
3. Le amministrazioni che ricevono le comunicazioni di cui al comma 1
provvedono a trasmettere in via telematica all'organo di vigilanza
competente per territorio le informazioni loro pervenute con le modalità
indicate dal comma 2.
4. La notifica di cui al presente articolo è valida ai fini delle eliminazioni e
delle semplificazioni di cui all’articolo 53, comma 5.
4. L'obbligo di comunicazione di cui al comma 1 si applica ai luoghi di lavoro
ove è prevista la presenza di più di tre lavoratori.
5. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 2 trovano
applicazione le disposizioni di cui al comma 1.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 40
Articolo 71 - Obblighi del datore di lavoro
11. Oltre a quanto previsto dal comma 8, il datore di lavoro sottopone le
attrezzature di lavoro riportate nell’allegato VII a verifiche
periodiche volte a valutarne l’effettivo stato di conservazione e di
efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo
allegato. Per la prima verifica il datore di lavoro si avvale dell’INAIL, che
vi provvede nel termine di quarantacinque giorni dalla messa in servizio
dell’attrezzatura. Una volta decorso inutilmente il termine di
quarantacinque giorni sopra indicato, il datore di lavoro può avvalersi, a
propria scelta, di altri soggetti pubblici o privati abilitati secondo le
modalità di cui al comma 13. Le successive verifiche sono effettuate su
libera scelta del datore di lavoro dalle ASL o, ove ciò sia previsto con
legge regionale, dall’ARPA, o da soggetti pubblici o privati abilitati che vi
provvedono secondo le modalità di cui al comma 13. Per l’effettuazione
delle verifiche l’INAIL può avvalersi del supporto di soggetti pubblici o
privati abilitati. I verbali redatti all’esito delle verifiche di cui al
presente comma devono essere conservati e tenuti a disposizione
dell’organo di vigilanza. Le verifiche di cui al presente comma sono
effettuate a titolo oneroso e le spese per la loro effettuazione sono poste
a carico del datore di lavoro.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 41
Cantieri - Articolo 88 - Campo di applicazione
g-bis) ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua,
condizionamento e riscaldamento che non comportino lavori edili o di
ingegneria civile di cui all’allegato X;
g-bis) ai lavori relativi a impianti elettrici, reti informatiche, gas, acqua,
condizionamento e riscaldamento, nonché ai piccoli lavori la cui durata
presunta non è superiore a dieci uomini-giorno, finalizzati alla
realizzazione o alla manutenzione delle infrastrutture per servizi, che non
espongano i lavoratori ai rischi di cui all’allegato XI;
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 42
Cantieri - Articolo 88 - Campo di applicazione
g-ter) alle attività di cui al Decreto Legislativo 27 luglio 1999, n. 272 che
non comportino lavori edili o di ingegneria civile di cui all’allegato X;
2-bis. Le disposizioni di cui al presente titolo si applicano agli spettacoli
musicali, cinematografici e teatrali e alle manifestazioni fieristiche tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento delle
relative attività, individuate con decreto del Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, di concerto con il Ministro della salute, sentita la
Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro,
che deve essere adottato entro il 31 dicembre 2013.
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 43
Articolo 104 - Modalità attuative di particolari
obblighi
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1 44
Art. 104-bis (Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o
mobili) 1. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti e con il Ministro della salute, da adottare sentita la
commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul
lavoro, previa intesa in sede di Conferenza per i rapporti tra lo
Stato,le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,
sono individuati modelli semplificati per la redazione
del piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89,
comma 1, lettera h), del piano di sicurezza e di
coordinamento di cui all’articolo 100, comma 1, e del
fascicolo dell’opera di cui all’articolo 91, comma 1,
lettera b), fermi restando i relativi obblighi.
45
La valutazione dei rischi (art.28) le variazioni
D.Lgs. 81
Obbligo non delegabile dal datore di
lavoro che ha la responsabilità sia per
l’effettuazione del “processo di
valutazione” sia per la “elaborazione del
documento”.
“La valutazione deve riguardare tutti
i rischi per la sicurezza e la salute dei
lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti
gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari,
tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-
correlato (secondo i contenuti dell’accordo
europeo dell’8 ottobre 2004) e quelli riguardanti
le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché
quelli connessi alle differenze di genere, all’età,
alla provenienza da altri Paesi”.
D.Lgs.106
La valutazione del rischio stress
lavoro correlato sarà effettuata sulla
base delle Linee guida della
Commissione consultiva: data ultima
il 1°agosto 2010.
Il datore di lavoro deve considerare
anche i rischi connessi “alla specifica
tipologia contrattuale” .
Punti salienti introdotti D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1
46
La valutazione dei rischi (art.28) le variazioni
D.Lgs. 81
Il Dvr deve avere data certa…
Devono essere individuate le
procedure per l’attuazione delle
misure di prevenzione
Individuati i ruoli che
nell’organizzazione aziendale ne
sono responsabili
Indicati i nominativi di Rspp, Mc e
Rls/Rlst
Individuate le mansioni che
espongono a rischi specifici che
richiedono capacità professionale,
esperienza formazione e
addestramento.
D.Lgs.106
…“. data certa o attestata da DL,
Rspp, Rls, MC”.
Il documento può essere
archiviato anche per via
informatica (procedura art. 53).
Utilizzo criteri di semplicità,
brevità e comprensibilità
garantendo completezza e idoneità
dello strumento operativo di
pianificazione degli interventi
aziendali e di prevenzione
Le innovazioni introdotte dal D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1
47
Gli obblighi di formazione e informazione
Rafforzati gli obblighi formativi
“Misure generali di tutela “, Art. 15 comma 1 lettera o) di “informazione e
formazione adeguate per dirigenti e preposti”
Obbligo formativo nei confronti dei preposti (Art.37 comma 7 – Art.18
comma 1 lettera l) e dirigenti (introdotto dal D.Lgs.106)
La formazione dei lavoratori sarà definita mediante Accordo conferenza
Stato Regioni sentite le parti sociali
Aumenta la formazione per i datori di lavoro che assumono la
responsabilità di Rspp ( da 16 a 48)
Formazione lavoratori autonomi e dip. aziende familiari
Aggiornamento per Rls e 64 ore di formazione per Rlst
Il datore di lavoro che svolge i compiti di primo soccorso e prevenzione
incendi deve fare i corsi di cui artt. 45 e 46 (introdotto dal D.Lgs.106).
Le innovazioni introdotte dal D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
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48
Gli obblighi connessi agli appalti (art.26)
Il Committente ha l’obbligo di:
redigere il Documento unico di
valutazione dei rischi per le
interferenze o provvede ad
incaricato nei casi previsti dalla
L.98/13 .
Le innovazioni introdotte dal D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP Modulo A1
49
Le misure di sostegno (art.11)
Prevedono ogni anno lo stanziamento di fondi per il
a) finanziamento dell’Inail, previo trasferimento delle risorse da parte del
Ministero del Lavoro, di progetti di investimento in materia di salute e
sicurezza sul lavoro da parte delle piccole, medie e micro imprese
b) finanziamento, da parte dell’Inail e delle Regioni di progetti formativi
specificamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese, ivi compresi
quelli di cui all'articolo 52, comma 1, lettera b)
c) finanziamento da parte del Ministero dell’Istruzione delle attività degli
istituti scolastici, universitari e di formazione professionale finalizzata
all'inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria, nelle istituzioni
dell'alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e
formazione professionale di specifici percorsi formativi interdisciplinari
alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle
tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie
didattiche
Istituito il Fondo di sostegno a Pmi, Rlst e pariteticità
finanziato con quote delle aziende.
Le innovazioni introdotte dal D.Lgs.81/2008 e D.Lgs.106/2009
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50
Il modello di organizzazione e di gestione idoneo (art.30)
1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia
esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di
cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed
efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per
l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:
a) al rispetto degli standard tecnico-
strutturali di legge
b) alle attività di valutazione dei rischi
e di predisposizione delle misure di
prevenzione e protezione
c) alle attività di natura organizzativa,
quali emergenze, primo soccorso,
gestione degli appalti, riunioni
periodiche di sicurezza, consultazioni
dei rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza
d) alle attività di sorveglianza sanitaria
e) alle attività di informazione e
formazione dei lavoratori
f) alle attività di vigilanza con
riferimento al rispetto delle procedure e
delle istruzioni di lavoro in sicurezza da
parte dei lavoratori
g) alla acquisizione di documentazioni e
certificazioni obbligatorie di legge
h) alle periodiche verifiche
dell'applicazione e dell'efficacia delle
procedure adottate.
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51
Delitto c.p. Sanzioni
interdittive
Nel caso di
condanna per il
delitto
Sanzioni
Pecuniarie
Art. 589 – omicidio
colposo con violazione
art. 55, comma 2 D.lgs.
81/08
Da tre mesi ad un
anno
Da 500 a 1000
quote
Art. 589 – omicidio
colposo con violazione
norme
prevenzionistiche
Da tre mesi ad un
anno Da 250 a 500 quote
Art. 590 – lesioni
colpose con violazione
norme
prevenzionistiche
Sino a sei mesi Sino a 240 quote
Sanzioni pecuniarie e interdittive
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52
Fonti di informazione legislative: ISPESL
1
2
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53
Il sistema di sorveglianza degli infortuni mortali
Dati e statistiche La situazione del mondo del lavoro nei dati Inail
- Rapporto Annuale
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54
Disciplina sanzionatoria
Il D.Lgs. 758/94:
ribadisce il carattere prevalentemente
penale del sistema sanzionatorio
ne definisce le procedure regolamentando
l’istituto della prescrizione, sottolineando le
finalità prevenzionali.
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55
La vigilanza sull’applicazione delle norme
La normativa che attribuisce i compiti di
vigilanza:
L. 833/78 (artt. 14, 20 e 22)
L. 517/93 (art.7)
D.Lgs. 81/2008 (artt. 13 e 14)
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56
Consigli e cose da ricordare
Consiglio 1 Su tante cose da fare
diamo la priorità alle violazioni maggiormente sanzionate;
Consiglio 2 Avere la disponibilità di
una Banca dati aggiornata
Ricordare Che la tutela della salute e
della sicurezza è un diritto dell’individuo / lavoratore ed un interesse della collettività;
Che la tutela della salute è un obiettivo della comunità europea