portorecanati news 21

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Reg. tribunale macerata 23/10/08 N° 1265/08 R.G.N.C. N° 572 REG.PUBBL. Direttore Responsabile Stelvio Antonini Mensile a cura di “SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ Porto Recanati Reg. tribunale macerata 23/10/08 N° 1265/08 R.G.N.C. N° 572 REG.PUBBL. Direttore Responsabile Stelvio Antonini Numero 21 Marzo 010 MASSIMO MONTALI Candidato per S.E.L. alla Regione Marche nella circoscrizione di Macerata Operaio dipendente del Co. Sma. Ri., sindacalista rappresentante di azienda, già Consigliere Provinciale e Presiden- te dell’ Associazione piccola pesca di Porto Recanati, età 40 anni. Grande e appassionata manifestazione cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà contro il rigassificatore. Come avevamo promesso, un incontro aperto e plurale, dove hanno trovato spazio, Sindaci e Rappresentanti delle Istituzioni, Rappresentanti politici di varia estra- zione, Rappresentanti di Comitati e Associazioni Ambientaliste. ASSENTE, COME AL SOLITO, IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE CITTA- DINA DI PORTO RECANATI…E I GIORNALISTI. Ora, nel salutare positivamente il parere contrario espresso dall’ Ente Regio- ne Marche, per il quale attendiamo di leggere le carte scritte e verso il quale nutriamo legittimi dubbi, considerato il fatto che tale presa di posizione avviene nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale, crediamo non si debba abbassare la guardia. Possiamo intanto affermare che tutto ciò dimostra che la mobilitazione seria e unitaria dei Cittadini ha dato i suoi primi risultati. Ma la vertenza non è chiusa, ora si attende il parere Ministeriale. La posizione della Regione e di tutti gli attori politici e istituzionali deve essere chiara, netta e trasparente. Noi sommessamente ci permettiamo di proporre due cose concrete: a) una manifestazione unitaria con corteo da svolgersi a Porto Recanati b) la promozione di una raccolta di firme pubblica per poter indire un referendum consul- tivo DARE CONTINUITÀ AL MOVIMENTO UNITARIO CREATOSI È IMPORTANTE ANZI È L’UNICA VERA GARANZIA PER TUTTI. MA CHE BELLA GIORNATA! “ Il decreto “approva liste” è un atto di gra- vità inaudita. E’ un pezzo di fascismo.” “Io penso che dobbiamo restare sul terreno della critica aspra e radicale alla grande truffa che è stata costruita dal governo Berlusconi. Non si può pensare di usare un decreto per dire che l’autentica delle firme e i timbri sono un formalismo inutile, pen- sando così di poter dare un colpo allo Stato di diritto. Questo decreto è inaccettabile e fa il paio con gli interventi legislativi che hanno cambiato in peggio lo Statuto dei diritti dei lavoratori. Da un lato si colpisce alle fondamenta la civiltà del lavoro, cancellando l’impossibilità di licenziare se non per giusta causa, dall’ altro si cambiano le regole del gioco di una partita in corso, rendendo possibile retroattivamente ciò che la legge considera impossibile. Siamo davvero ai colpi di coda pericolosi e violenti di un regime ormai al duo capolinea.” dichiarazione di NIKI VENDOLA Coordinatore nazionale e Presidente della Regione Puglia.

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mensile di Sinistra, Ecologia e Libertà, Porto Recanati (MC)

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Page 1: Portorecanati news 21

Reg. tribunale macerata 23/10/08 N° 1265/08 R.G.N.C. N° 572 REG.PUBBL. Direttore Responsabile Stelvio Antonini

Mensile a cura di “SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’Porto Recanati

Reg. tribunale macerata 23/10/08 N° 1265/08 R.G.N.C. N° 572 REG.PUBBL. Direttore Responsabile Stelvio Antonini

Numero 21 Marzo 010

MASSIMO MONTALICandidato per S.E.L. alla Regione

Marche nella circoscrizione di Macerata

Operaio dipendente del Co. Sma. Ri., sindacalista rappresentante di azienda, già Consigliere Provinciale e Presiden-te dell’ Associazione piccola pesca di

Porto Recanati, età 40 anni.

Grande e appassionata manifestazione cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà contro il rigassificatore.Come avevamo promesso, un incontro aperto e plurale, dove hanno trovato spazio, Sindaci e Rappresentanti delle Istituzioni, Rappresentanti politici di varia estra-zione, Rappresentanti di Comitati e Associazioni Ambientaliste.ASSENTE, COME AL SOLITO, IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE CITTA-DINA DI PORTO RECANATI…E I GIORNALISTI.Ora, nel salutare positivamente il parere contrario espresso dall’ Ente Regio-ne Marche, per il quale attendiamo di leggere le carte scritte e verso il quale nutriamo legittimi dubbi, considerato il fatto che tale presa di posizione avviene nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale, crediamo non si debba abbassare la guardia.Possiamo intanto affermare che tutto ciò dimostra che la mobilitazione seria e unitaria dei Cittadini ha dato i suoi primi risultati. Ma la vertenza non è chiusa, ora si attende il parere Ministeriale.La posizione della Regione e di tutti gli attori politici e istituzionali deve essere chiara, netta e trasparente.Noi sommessamente ci permettiamo di proporre due cose concrete:a) una manifestazione unitaria con corteo da svolgersi a Porto Recanatib) la promozione di una raccolta di firme pubblica per poter indire un referendum consul-tivo

DARE CONTINUITÀ AL MOVIMENTO UNITARIO CREATOSI È IMPORTANTE ANZI È L’UNICA VERA GARANZIA PER TUTTI.

MA CHE BELLA GIORNATA!

“ Il decreto “approva liste” è un atto di gra-vità inaudita. E’ un pezzo di fascismo.” “Io penso che dobbiamo restare sul terreno della critica aspra e radicale alla grande truffa che è stata costruita dal governo Berlusconi. Non si può pensare di usare un decreto per dire che l’autentica delle firme e i timbri sono un formalismo inutile, pen-sando così di poter dare un colpo allo Stato di diritto. Questo decreto è inaccettabile e fa il paio con gli interventi legislativi che hanno cambiato in peggio lo Statuto dei diritti dei lavoratori. Da un lato si colpisce alle fondamenta la civiltà del lavoro, cancellando l’impossibilità di licenziare se non per giusta causa, dall’ altro si cambiano le regole del gioco di una partita in corso, rendendo possibile retroattivamente ciò che la legge considera impossibile.Siamo davvero ai colpi di coda pericolosi e violenti di un regime ormai al duo capolinea.”

dichiarazione di NIKI VENDOLACoordinatore nazionale e Presidente della Regione Puglia.

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REDAZIONE: Nel volgere di un anno, una nuova Candidatura. A giugno alle comunali, dopo cinque anni di consiliatura alla Provoncia di Macerata, oggi alle elezioni regio-nali. Un passo in avanti importante. Con quali motivazioni politico – programmatiche ti proponi all’elettorato Porto Recanatese e della Provincia di Macerata

MASSIMO MONTALI: Le mie sono state sempre scelte chiare, sia dal punto di vista politico che amministra-tivo. Quando ho accettato la candidatura a Sindaco per la lista Nuova Generazione, avevamo deciso con gli altri ragazzi e ragazze, che non avrei avuto alcun doppio incarico, infatti rinunciai alla candidatura in provincia, di cui ero consigliere uscente per portare avanti il progetto di Sinistra Ecologia e Libertà a livello cittadino, oggi che non ricopro alcun incarico amministrativo, ho accettato la candidatura in regione, prima per dare una rappresentanza territoriale al basso maceratese, poi perché ritengo indispensabile una candidatura di sinistra , netta, chiara e rico-noscibile, in un contesto elettorale dove le lista che vede Massimo Rossi candidato presidente si contrappone, a quella della Lega di Bossi, della Destra di Storace ,e del PDL con Marinelli presidente, e a quella di Spacca che dopo 15 anni rompe con la sinistra che lo ha sempre sostenuto lealmen-te, per stringere un accordo con l’UDC che governa nei comuni e nelle provincie della Marche con il centro destra.Per finire noi ci proponiamo di lottare con tutti quelli che in consiglio regionali saranno con noi, per le tre grandi questioni della prossima legislatura regionale, energie ( promuovere le rinnovabili, e contrap-porsi al nucleare e ai rigassificatori), servizi pubblici specie acqua bene comune , e gestione dei rifiuti, specie in questi due casi proponiamo una gestione con la competitività di una azienda di mercato , ma con la trasparenza della pubblica amministrazione..

REDAZIONE: La tua professione, l’impegno istituzionale e sindacale, ti mettono in contatto cob una realtà provinciale complessa e di crisi. Quali sono le tue idee per questa realtà di “area vasta”?

MASSIMO MONTALI: La mia vita di tutti i giorni mi porta a contatto con numerose persone , colleghi di lavoro, giovani e amici, quasi tutti impegnati a far fronte alla mordente crisi che negli ultimi anni ha chiuso imprese, cre-ato disoccupazione e precarietà , incertezza e preoccupazione sul futuro della nostra vita e sulle nostre famiglie. Inutile nascondersi dietro ad un dito!!!Tutte le aziende che basavano la loro attività su produzioni quantitative, o su quegli articoli che sono divenuti ac-cessibili ai paesi emergenti dove purtroppo l’incertezza dei diritti del lavoro e lo sfruttamento dell’imprenditoria senza scrupoli, sono destinate a non riaprire più.Noi dobbiamo riconvertire un buon 30% della nostra economia con tutto ciò che gli altri paesi non possono copiarci e di conse-guenza non possono entrare in competizione, turismo, agricoltura e pesca di qualità ed innovazione tecnologica e qualitativa dove le eccellenze marchigiane brillano a livello mondiale, questi sono dei settori dove lo sforzo economico regionale dovrà impegnarsi a sostegno di vuole riconvertire aziende che sono in vicoli ciechi. continua a pag. 3

LA REDAZIONE INTERVISTA:

MASSIMO MONTALICANDIDATO PER SEL ALLA REGIONE MARCHE nella circoscrizione di Macerata

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MASSIMO MONTALI: Guardi per la difesa della costa , il litorale maceratese è stanco di sentirsi promettere interventi che puntualmente non si realizzano, e che puntualmente il giorno dopo ogni mareggiate vede tutti gli amministratori costernarsi, indignarsi e rimpallarsi responsabilità dai senatori “nostrani “ che promettono fondi dai ministeri, passando per la regione che continua a dire che ha a disposizione i fondi e finendo ai co-muni che giocano sulle competenze, il risultato come dicevano i vecchi portorecanatesi è uno “ come eravamo siamo e come siamo restiamo”Noi siamo per definire un piano cronologico degli impegni per tutte le necessità della nostra costa dove tutti siano messi di fronte alle proprie responsabilità.Non ultimo poi la questione rigassificatori, che fino a oggi tutti tranne noi, che abbiamo sollevato la questione nel luglio del 2008 , hanno detto tutto il contrario di tutto.Dall’ ex assessore Giaccaglia, che dava il rigassificatore come indispensabile, per poi ad un mese dalle elezioni essere smentito dal presidente Spacca, che sempre ad un mese dalle elezioni e a consiglio regionale sciolto si scopre contrario, passando per il comune di Porto Recanati che non dice nulla ma di fatto non nasconde la voglia di mettere la mani sull’eco indennizzo, oltre la contrarietà a questo tipo di impianti di sinistra ecologia e libertà, ( vedi regione Puglia), noi ci proponiamo di sostenere in tutte le forme possibili il comitato “rigassi-ficatore no grazie” che è stato una straordinaria esperienza di culture plurali, che con una eccezionale opera di informazione ha fatto prendere coscienza a tutti su che cosa sia un rigassificatore, e speriamo abbia aiutato a cambiare idea a che avesse ancora dubbi.

Abbiamo fotografato, tra gli altri, anche “il cancello di entrata” della Pineta comunale.Lo sanno i Cittadini portorecanatesi che questo cancello che è costato svariate migliaia di euro alla Comunità non è stato mai aperto!? Lo sanno i nostri lettori che i Pensionati e comunque i Cittadini che frequentano ciò che rimane della splendida pineta “Volpini”, sono stati costretti ad aprirsi un varco nella rete, lungo viale della Repubblica, per poter entrare in pineta e svagarsi !?Uno splendido monumento all’inutilità !!!

I L C A N C E L L O D E L L A P I N E T A

CANDIDATO PER SEL ALLA REGIONE MARCHE nella circoscrizione di Macerata

REDAZIONE: Porto Recanati, una realtà modesta come entità, ma interessante sotto diversi profili. E’ la realtà più significativa dal punto di vista turistico della provincia e ai primi posti nella Regione, che tuttavia ci ripropone ad ogni inverno il problema (annoso) delle difese a mare. È la realtà cittadina con la più alta presenza di residenti stranieri (21%); è situata a cavallo tra le provincie di Ancona e Macerata; infine è il sito secondo il quale, vorrebbero realizzare un rigassificatore, L’Ente Regione cosa potrà fare?

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Delle vicende del cinema Kursaal e dell’ edifico che lo ospita ci siamo occupati nella scorsa primavera con una apposita iniziativa pubblica, a dire il vero poco partecipata, ed in seguito, nel corso della campagna elettorale alle scorse ammi-nistrative.

Ma siccome non siamo usi interessarci dei problemi soltanto a fini elettorali, ma amiamo seguirli sempre e comun-que nell’ interesse della nostra cittadina, eccoci qua a riparlarne.Con le foto che pubblichiamo al lato dell’ articolo vogliamo denunciare alla Pubblica Opinione lo stato di degra-do in cui versa lo stabile di cui stiamo parlando che, giova ricordarlo, è situato nella piazza principale del paese che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di ogni centro abitato che si rispetti.Degrado che fornisce cattiva immagine, oltre all’ inutile spreco di danaro pubblico, quello cioè che dovrà essere speso per la sua manutenzione “ordinaria” o per una sua eventuale ristrutturazione.

Ma la cosa ancora più grave è che per questo stabile non vi sono progetti né prospettive.Il cinema, ci par di capire, è stato dato in gestione “vita natural durante” e nel merito il Comune, proprietario, non può dir nulla, e per utilizzarlo “deve chiedere permesso”. Per lo stabile non registriamo progetti, né idee, né confronti, tesi a recuperarne l’uso per finalità che potrebbero essere culturali, turistiche e quant’altro.A suo tempo noi avevamo fornito alcune idee, la prima delle quali tendeva a recuperare i locali che si affacciano sulla piazza Brancondi, per realizzarne camerini o comunque locali disponibili alla trasformazione del cinema an-che in teatro. Camerini e ampliamento del palco.Lo sanno i nostri Amministratori Comunali, in primis l’ Assessore alla cultura che per dieci anni è stato anche Sindaco, che tutti i Comuni a noi vicini hanno una loro stagione teatrale, invernale ed estiva, con fior di nomi nel campo dello spettacolo, della musica, ecc. e che manchiamo solo noi all’appello!!??Sirolo, Camerano, Osimo, Castelfidardo, Loreto Recanati Potenza Picena, la piccola Montelupone, Civitanova… e via raccontando, possono esporre cartelloni di qualità che garantiscono “il pieno” in ogni occasione. Noi, no! Noi, come sempre facciamo la figura della Cenerentola.

La seconda proposta riguardava quella che una volta chiamavamo “la sala ottagonale”, cioè la sede del Comando ormai ex, della Polizia Municipale. Qui il degrado raggiunge l’indecenza (vedesi foto). Lo stato di abbandono è totale e… l’uso che ne viene fatto è ridicolo.Noi, in questo caso, avevamo proposto un “concorso di idee” che vedesse protagonisti i giovani del posto e non solo, allo scopo di recuperarne la memoria e garantirne un uso appropriato, evidentemente legato al turismo.I nostri concittadini ricorderanno che in quel luogo, negli anni ’60 vi era un dancing, rinomato in tutta la riviera (il Kursaal Lido), che aveva ospitato i nomi più illustri della canzone Italiana e straniera da Mina. a Morandi, a Rita Pavone ai Rokes ecc.Il problema vero è la volontà politica. Come al solito c’è il rischio reale che si pensi all’alienazione dei beni e degli immobili comunali, e forse lo stabile del Kursaal sarà candidato a fare la stessa fine della ex scuola Gramsci o dello stabile ove oggi risiede la Croce Azzurra.Noi non vogliamo ciò ed è per questo che vorremmo allertare i Cittadini tutti, ma in particolare i giovani Porto Recanatesi. Quelli che suonano, come quelli che amano l’arte ed il teatro, lo spettacolo, e così via.In particolare vorremmo rivolgerci alle categorie sociali che operano nel campo turistico, ai Commercianti, ai ge-stori di stabilimenti balneari, agli operatori in genere perché la smettano di lamentarsi perché a Porto Recanati “non si fa nulla” e si attivino per richiedere un recupero funzionale dello stabile e ne garantiscano un futuro migliore.E’ dovere e compito di tutti.

CINEMA KURSAAL di Giorgio Porreca

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I gravi episodi criminosi accaduti negli ultimi tempi a Porto Recanati, ci narrano di uno stato della sicurezza pubblica nella nostra cittadina, assai precario. Una serie di fatti accaduti testi-moniano che davvero è in atto una vera e propria “emergenza sicurezza” che certo riguarda la presenza nel nostro territorio dell’Hotel House, ma che di sicuro non si esaurisce in esso, ma che al contrario, trova in questo ecomostro – frutto della vergo-gnosa speculazione edilizia degli anni ’60, un capro espiatorio.Due scontri a fuoco, un morto per overdose, l’incendio di ben otto auto private, i ripetuti furti in locali pubblici cittadini, la scoperta di scommesse clandestine, il diffondersi della prostituzione, ci rimandano ad un “disegno criminoso” di vaste proporzioni, che avrebbe bisogno di una risposta forte e determinata da parte delle Istituzioni democra-tiche.Invece nulla, una lettera e una telefonata al Signor Prefetto e poi nient’ altro…Della nuova caserma dei Carabinieri, oramai svanita nelle nebbie elettorali, non si è saputo più nulla. Della paventata chiusura del presidio della Polizia Stradale non abbiamo più avuto notizie e comunque non abbiamo visto né ascoltato parole di conforto e solidarietà e soprattutto non ne è stato fatto oggetto di prese di posizione della Giunta Comunale o dello stesso Consiglio Comunale.Eppure, lasciateci fare una considerazione politica, al governo cittadino vi è una coalizione composta da Udc, Pdl, Lega nord, forze politiche che hanno fatto le proprie fortune elettorali, strumentalizzando la sicurezza dei cittadini e la giusta richiesta di interventi importanti e risolutivi. Ebbene, possiamo dire che sinora, “non hanno mosso una paglia?”.Noi di Sinistra Ecologia e Libertà, vorremmo aggiungere un altro elemento di riflessione. Pensate Voi Lettori che il forsennato sviluppo edilizio che Porto Recanati, ha avuto negli ultimi decenni, non abbia influito negativa-mente sul terreno della convivenza civile? Pensate davvero che avere qualche decina di migliaia di appartamenti sfitti dieci mesi l’anno e non controllabili non possano essere essi stessi ricettacolo di fatti criminosi piccoli e grandi? Noi pensiamo che anche sul “modello di sviluppo cittadino” che subiamo senza possibilità di interferi-re, occorra riflettere e agire. Lo possono fare i cittadini, lo devono fare tutte quelle forze politiche che davvero hanno a cuore la sicurezza e il vivere civile.

ENERGENZA SICUREZZA“non solo Hotel House”

Anche in questo caso, lo stato di abbandono e l’incuria in cui viene tenuta la storica “piazzatta” dell’ erbe la dice davvero lunga su quanta attenzione si ha per le cose cittadine. Pezzo per pezzo, la piazzetta cade sotto i nostri/vostri occhi.. Ci auguriamo che l’Amministrazione Cittadina intervenga presto e bene.

LA PIAZZETTA DELLE ERBE

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Oggi la mia penna è stanca perché mossa da un animo colpito più volte e profondamente nel cuore e nello spirito.Con grande rammarico scrivo questa presente perché trop-pe volte mi è stata sbattuta la porta in viso.Ma fortunatamente ho la possibilità di avere questo spazio vitale e prezioso per esternare tutta la mia delusione ed incapacità nel comprendere un certo modo di atteggiarsi della politica che governa il Comune di Porto Recanati nei miei confronti.Da tempo inoltro proposte artistiche, propongo progetti al Comune, agli organi preposti, agli assessori competenti, ma e come ogni volta il tutto termina all’ufficio protocollo, tantomeno senza che mi venga trasmessa una comunica-zione nel merito dell’oggetto in questione.In ogni occasione come questa trattengo il ricordo del nu-mero di archiviazione della mia iniziativa!! Non male!!L’ultima volta che presentai una doppia proposta seguì l’unico appuntamento con il Signor Sindaco.Da quel dì non è scaturito più nulla. Eppure ogni anno si svolgono e si sviluppano alcune iniziative, mai troppe a dir la verità, affidate spesso a persone sconosciute e non del luogo.Tanti ricordano l’evento che si doveva realizzare all’Arena l’anno scorso con i Ragazzi di Amici, con tanto di promo-zione nella locandina del Comune, promosso dallo stesso. Sottolineo si doveva realizzare, poiché svanì tutto nel nulla.Non intendo offrire lezioni di vita a nessuno ma almeno in quella occasione visto che ho una mia onorabilità e referenza a livello nazionale mi si poteva interpellare per verificare certi dettagli.Sono un Manager Artistico di fama nazionale. Presidente Nazionale della Squadra Angeli della Tv, composta dai Ragazzi di Amici di canale 5, ho una Agenzia con tanto di partita iva, ma questo pare che non basti per rassicurare alcuni sentimenti di diffidenza non iniziale che è naturale, ma perpetua e meditata.Lavoro in tutto il Paese chiamato Italia, ho creato e creo tuttora grandi Eventi di beneficenza e solidarietà oltre che spettacoli e musical in teatro e nelle migliori piazze.Ho un sito www.gliangelidellatv.com, ho uno Staff composto dal Vice Presidente che segue la sede logistica nazionale a Riparbella in provincia di Pisa, in comproprietà con il calciatore Igor Protti.Unitalsi,Telethon, Sos Abruzzo, Pavarotti & Friends 2003, Derby del Cuore RaiDue, Premio alla Carriera M. Bongiorno Rapallo ’06, Nazionale Italiana Fotomodelle, Selecao Sacerdoti, Nazionale Italiana Attori, Nazio-nale Italiana Sindaci, ecc; tutti illustri nomi, miei partner in diversi tempi e situazioni.E’ tutta farina del mio sacco e non di altri!!Non intendo perorare alcuna causa ma porre un interrogativo seguito da riflessione: ma tutto ciò non è ancora sufficiente come biglietto da visita?Chì è originario del posto non ha la stessa possibilità e potenzialità di organizzare eventi come altri colle-ghi, fra l’altro sconosciuti e dopo aver visti gli accadimenti avvenuti di recente ??Ai posteri l’ardua sentenza!!

In FedeBoris RobertiManager e Direttore ArtisticoPr. Squadra Nazionale Italiana Amici“Amici Per Sempre – Angeli Della Tv”www.gliangelidellatv.com

NON TI CURAR DI LOR MA GUARDA E PASSA!!

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Ringrazio gli organizzatori per avermi invitato e spero che il mio intervento non susciti il disappunto delle alte sfere dell’amministrazione comunale che non ve-dono di buon occhio l’interessamento dei quartieri in cose politiche. Non sono un operatore e per tanto sarò breve sperando di farmi capire. Se non dovessi riuscirci, mi scuso fin da adesso. Sul rigassificatore voglio essere volutamente provocatorio: non voglio ripetere argomenti che altri, meglio di me, hanno detto in precedenza o diranno dopo di me sulla sicurezza, sui danni futuri o immediati che quel colossale “marchinge-gno” potrebbe provocare. Voglio essere solo venale e pensare solo all’aspetto economico della vicenda: il tornaconto che spetterà alla comunità in cui vivo nell’ipotesi che il rigassificatore venga installato nel nostro territorio.

Mi sono chiesto perché offrono una contropartita?Evidentemente con l’installazione del rigassificatore c’è anche la diretta possibilità che si arrechino dei danni perché come è noto, si correranno dei rischi, perché si creeranno delle schiavitù (intese come limitazioni su certi tratti di mare o di spiaggia), ed infine perché quel gas servirà anche alla nostra comunità.Su quest’ultimo aspetto ho saputo che al momento, per i prossimi anni, in Italia, di gas ne arriverà così tanto da permetterci il lusso di inviarne, sotto forma di energia elettrica, in Europa. Quindi non sarà il gas di quel rigassificatore che riscalderà le nostre case, che useremo come carburante per le nostre vetture o che farà fun-zionare le centrali per produrre energia elettrica anche per l’uso locale.Si tratta quindi, in massima parte, di materia prima da trasformare per poi essere inviata all’estero, un’evidente operazione economica e come si usa dire: Business!

Detto ciò potrei essere anche disposto ad accettare questa logica; voglio giocare alla roulette russa, correre dei rischi e farli correre anche ai mie cari e alle generazioni future. Ma in cambio di cosa?Finora nessuno ha mai detto QUANTO, QUALE contropartita, solo mistero. Intanto qualche “diceria” l’ho raccolta, ad esempio in un’assemblea tenutasi in un consiglio comunale aperto (ma non a tutti), il relatore, alla fine della conferenza ha detto: “....considerate anche il momentaccio che stiamo attraversando. Non sbattiamo la porta in faccia al lavoro che potrebbe produrre la messa in opera e la gestione dell’impianto di rigassifica-zione. QUANTO LAVORO? Per chi? Chi sarebbero i destinatari chiamati a lavorare?....mistero!Voce messe in giro “ad arte”, dicono anche che se il rigassificatore non venisse installato al largo di Porto Recanati si farebbero avanti altri comuni a dare la propria disponibilità: balle colossali!

A me invece piacerebbe sapere QUANTO avremo in cambio, e soprattutto come verrebbe destinata la contro-partita. Quest’ultimo aspetto è sicuramente altrettanto importante: la destinazione di somme”, a questo punto si spera cospicuo, deve essere oggetto di un impegno programmatico da parte di chi gestirà in nome e per conto della comunità, che va quindi informata per tempo e coinvolta nel merito. Invece niente di ufficiale! Ho sentito parlare da fonti più o meno attendibili, che le contropartite variano dai 4 ai 24 milioni di euro, di successive elargizioni da dare “a pioggia” alle varie associazioni di categoria locali; tante dicerie insomma!Un po’ di chiarezza non guasterebbe!Potrebbe arrivarci dall’opuscolo che l’amministrazione comunale sta dando alla stampa locale e di prossima distribuzione. Sarebbe bello sapere ogni aspetto della vicenda ancor prima di ogni decisione irreversibile!

CARLO REBOLIPresidente Comitato Quartiere Montarice

Pubblichiamo l’intervento per la manifestazione del 6/2 su Rigassificatore

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BLOG E E-MAILE’ attivo il Blog di Sinistra e libertà, ecologia, una piccola finestra virtuale utile a creare un contatto più diretto con i nostri lettori.

http://portorecanatinews.blogspot.com/

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Sappiamo ormai tutti (forse) che nel rigassificatore si usa acqua di mare per trasformare il metano dallo stato liquido allo stato gassoso.Ma prima viene miscelata con ipoclorito di sodio per non fare creare incrostazioni lungo il circuito dove passa. Visto che qualche noto “giornalista”del luogo accusa chi fa parte del comitato contro il rigassificatore di essere “generalisti” gli spiego tecnicamente ma cercando di essere il piu’chiaro e conciso i vari metodi per ottenere questo processo:1-trattamento mediante cloro gassoso.Consiste nel miscelare il cloro gassoso all’acqua di mare,ma questo trattamento richiede importanti misure di sicurezza per evitare possibili fughe di cloro gassoso in quanto se respirato,è altamente tossico.Poi il cloro gassoso deve essere somministrato con scadenza temporale implicando rischi nel trasporto per nave,a fronte di possibili incidenti. Questo sistema è economico ma per quanto riguarda la gestione,la manutenzione e il funziona-mento comporta troppi rischi di sicurezza e ambientali. SCARTATO.2-trattamento mediante biossido di cloro.Consiste nel miscelare biossido di cloro all’ acqua di mare. Si produce biossido di cloro direttamente nel sito,facendo reagire una soluzione di acido cloridrico con clorito di sodio.Quest’ultimo allo stato solido deve essere maneggiato con cura,al riparo dall’umidità,dal calore,dagli acidi e dai combustibili.Si tratta di un sistema complesso di complicata manutenzione, in quanto si deve maneggiare e trasportare distinti reagenti chimici che comportano alti rischi per la sicurezza e l’ambiente.SCARTATO.3-trattamento con ozono.L’uso dell’ozono è un’altra possibilità.Si ottiene facendo passare una corrente d’aria o di ossigeno attraverso due elettrodi sottoposti a una differenza di potenziale alternata.Esistono vari ozonizzatori commerciali per la produ-zione di ozono.Una volta prodotto,l’ozono viene messo in contatto con l’acqua di mare,ma dopo, l’ozono residuo deve essere eliminato perché non è consigliabile che esca all’esterno in quanto l’aria ricca di ozono implica rischi per la sicurezza e l’ambiente. Inoltre l’ozono non garantisce adeguata persistenza di azione biocida richieste per il circuito dell’acqua di mare. SCARTATO.4-trattamento con raggi ultravioletti.I raggi ultravioletti si producono con lampade a vapore di mercurio.L’acqua deve circolare in prossimità delle lampade,in una corrente col minor spessore possibile. L’acqua deve essere completamente trasparente affinché i raggi ultravioletti vengano assorbiti bene dal’acqua. Però l’acqua di mare in arrivo dalle pompe è molto torbida e i raggi non coprono completamente lo spettro, inoltre la radiazione ultravioletta non garantisce adeguata persistenza dell’azione biocida richiesta per il circuito completo dell’acqua. SCARTATO.5-trattamento con ipoclorito di sodio prodotto in sito.Di tutti i trattamenti validi ,il trattamento con ipoclorito di sodio prodotto in sito ottenuto con elettrolisi presenta i migliori risultati con il minimo rischio ambientale e di sicurezza.Si eliminano il trasporto del reagente chimico usato per il trattamento,si minimizzano i rischi di scarichi accidentali nell’ambiente e i rischi di sicurezza per il personale operativo del terminale.

Come avviene:l’acqua di mare viene trasportata da pompe ad una vasca,poi spinta attraverso dei filtri autopulenti che impediscono il passaggio di pesci,molluschi,ecc. ecc. Poi una parte di quest’acqua devia verso degli elettrocloratori dove viene prodotto ipoclorito di sodio per elettrolisi. L’acqua di mare contiene per natura cloruro di sodio.(sale). L’elettrolisi è il particolare processo per cui,quando si sottopone una soluzione acquosa di sali,acidi,basi,ad una differenza di potenziale elettrico,si stabilisce in essa una corrente elettrica con trasporto di parti di molecole. Quest’ultime possono essere atomi o gruppi di atomi.Tale è la separazione in questo caso di atomi di cloro e sodio.Dissociando questi atomi l’acqua di mare si trasforma in ipoclorito di sodio. Quest’ultimo viene prodotto a seconda del fabbi-sogno e viene poi miscelato insieme all’altra parte di acqua di mare sterilizzandola ,dentro una vasca. Durante la sterilizzazione l’ipoclorito rilascia ossigeno(il vero agente sterilizzante) e torna ad essere cloruro di sodio(sale).

ECCO COME NEL FUTURO RIGASSIFICATORE SI OTTERRA’ L’IPOCLORITO DI SODIO DA AGGIUNGERE ALL’ACQUA DI MARE.di Falaschini Quirino

continua a pag. 98

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L’acqua miscelata passa ai vaporizzatori donando energia termica al gas liquido senza entrare in contatto con esso,poi passa per un punto di scarico prima di essere restituita al mare.Nel punto di scarico si misura il cloro attivo residuo, che per legge non deve superare 0,2mg/l . Quando la concentrazione di cloro residuo supera il limite di legge viene sottoposto ad un opportuno trattamento di declorazione mediante aggiunta di bisolfito di sodio, usato anche come additivo chimico per la conservazione degli alimenti. Il bisolfito di sodio permette la riduzione del cloro in forma controllata e sicura,non produce nessuna sostanza nociva, ma solo trascurabili incrementi dei tenori di solfato e di sodio nell’acqua di mare destinata allo scarico elementi già presenti in natura. Vicino lo scarico in mare l’ambiente marino conterrà 0,05mg/l di cloro,cioè 5grammi di cloro combinato in 1000 litri di acqua.Tutto questo, comprovato per legge non produce un impatto ambientale di valore, in quanto ci vuole una concentrazione di cloro pari a 0,7mg/l per avere un potere ossidante tale da uccidere gli esseri viventi.

CONCLUSIONE:per valutare l’impatto ambientale che si produce per lo scarico di cloro residuo in mare nel terminale di rigassificazione,si deve parlare di concentrazione(mg/l) di cloro aggiunto e non di kg aggiunti.Se si calcolano i kg aggiunti all’acqua di mare, la differenza tra i kg in entrata e i kg di cloro in uscita dal termina-le sarebbe pari a zero kg ,perché nel terminale di rigassificazione non si aggiungono kg di cloro, ma si trasforma chimicamente il cloruro di sodio contenuto per natura nell’acqua di mare ,in ipoclorito di sodio. Se vuole le faccio pervenire tutte le formule chimiche di cui ho parlato fino ad ora. Sono stato convincente?E’ così facile, possiamo stare tranquilli, siamo in una botte di ferro, verrebbe da dire.Ma chi fa i controlli??Chi controlla i controllori??Siamo in Italia mica nell’isola che non c’è, sappiamo tutti come funzionano certe cose!

CI LEGGONO...E QUALCHE VOLTA CI SEGUONO!

Abbiamo avuto occasione, più volte, di segnalare alcuni problemi che potrebbero sembrare “piccoli” ma che all’occhio dei Cittadini che ce li avevano segnalati, avevano assunto una certa importanza. Ricordate, il fatiscente chiosco della “Pro loco”, chiuso da cinque anni e lasciato all’incuria e all’abbandono, proprio all’ entrata nord di Porto Recanati? Ora non c’è più. Lo hanno abbattuto, finalmente… Ma lo stato di incuria permane e quella piccola area si presenta come, diremmo in dialetto, “sgramata”. Un disastro, insomma!Ricordate, avevamo anche segnalato la mancanza di adeguate aree di attesa (fermate autobus) per i giovani studenti che ogni mattina si recano a studiare in altre località del comprensorio? Ora, sempre in quel sito, ex chioschetto pro loco, vi hanno istallato una pensilina che a dire il vero risulta comunque inadeguata, ma ora c’è.

Per ultimo, ricordate l’articolo sul “barbone” ove segnalammo la vergo-gna delle condizioni in cui versa la Stazione di Porto Recanati? Da pochi giorni, anche qui, hanno iniziato i lavori di sistemazione. Finalmente!!! Ora, in tutti questi casi ci diranno che “ i lavori erano già previsti”, ma tant’è…Questi piccoli esempi, sono la dimostrazione che il nostro giornale viene letto dagli Amministratori comunali di Porto Recanati e che Esso stesso svolge un ruolo di critica e anche di stimolo alfine di ri-solvere i problemi locali.

Rimane un dato, ogni volta che si interviene lo si fa solo parzialmente, in maniera superficiale e pressappochista. Ne siamo soddisfatti ma solo in parte! 9

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Redazione: “che cosa è successo?”

Alessandro Palestrini: La vicenda marchigiana deve essere inserita in un contesto più ampio, che è rappresentato dallo scenario politico nazionale.Da Roma arrivano segnali forti di una nuova alleanza per il futuro tra PD e UDC.I due partiti finiranno per sciogliersi e fondarsi in un unico corpo politico con a capo Casini, e questo accadrà tra qualche anno. Così, ciò che si pratica oggi nella Marche è una prova generale di quello che potrebbe avvenire.Credo che possiamo definire le Marche come un laboratorio politico nel quale Bersani e Casini stanno sperimentan-do le conseguenze di una probabile futura alleanza neocentrista tra UDC e PD.Non a caso, la nostra regione è l’unica ad esprimere questa nuova alleanza escludendo le forze di sinistra.Infatti, dobbiamo dirlo forte e chiaro: le forze di sinistra sono state escluse, non sono uscite volontariamente.La realtà ci racconta di una classe politica moderata che sta perdendo la bussola. Ad iniziare dal Presidente Spacca che sabato scorso, con la chiara intenzione di accaparrarsi le simpatie elettorali dei cittadini che da mesi stanno lot-tando contro gli scempi energetici che incombono nelle Marche, ha aderito alla manifestazione di protesta contro il piano energetico regionale, proposto dallo stesso Spacca. Di fatto, ha aderito ad una protesta contro se stesso!Questa debolezza politica, ha consentito la morte di una coalizione vincente da 15 anni, come quella del centrosini-stra, che ha ben governato nelle Marche.In altre parole, si è preferita la logica delle alleanze numeriche alla logica del buon governo.A questo modo di fare politica, SEL si è fermamente opposta, motivando la propria posizione in maniera chiara:1. SEL, valutando positivamente l’operato decennale della giunta regionale, proponeva di partire dalla coalizione uscente, cercando di allargare l’alleanza anche ad altre forze politiche che si sarebbero riconosciute nelle linee di governo finora espresse.2. SEL non riteneva legittimi i veti imposti dall’UDC nei confronti di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, per il semplice fatto che queste forze avevano contribuito diligentemente a governare le Marche.3. SEL non poteva accettare che le linee programmatiche che finora avevano orientato le scelte di governo, fossero completamente rinnegate dallo stesso Presidente solo per assecondare le richieste dell’UDC.Nonostante tutto, Sinistra Ecologia e Libertà ha tentato fino alla fine di non distruggere ciò che in tutti questi anni si è costruito.

RED. “Quale ruolo ha svolto nella vicenda regionale il Segretario del PD Palmiro Ucchielli?”

A.P. Ucchielli è stato l’ambasciatore dei salotti romani. In altre parole ha eseguito gli ordini di scuderia che Ber-sani gli ha impartito da Roma, senza peraltro ascoltare ciò che gli iscritti marchigiani gli suggeriva. È ormai cosa pubblica che molti dirigenti locali del PD hanno aspramente criticato l’operato del proprio segretario regionale. In alcuni circoli, i dirigenti si sono autosospesi, sulle pagine di internet sono stati pubblicati numerosi commenti di protesta. Insomma, il PD non sta vivendo un momento politicamente sereno. Gli elettori del PD non accettano di dover sottostare ai diktat dei democristiani di Casini.Comunque oltre al ruolo di Ucchielli bisognerebbe parlare del “non ruolo” dell’UDC.Parlo di “non ruolo”, per definire il comportamento assolutamente incomprensibile che i dirigenti dell’UDC hanno tenuto durante tutte le fasi della lunga trattativa. Infatti, occorre sottolineare che l’UDC non si è mai presentato a nessuna riunione durante le trattative, nonostante ciò, non si è risparmiato dall’imporre punti programmatici oltre che veti nei confronti di altre forze politiche.Questi signori sono i nuovi alleati di Spacca, questi signori sono coloro che stanno egemonizzando il PD, sfruttando l’ormai chiaro stato confusionale in cui si trova il partito di Ucchielli.

NUOVA INTERVISTA DI PORTO RECANATI NEWS

AL COORDINATORE CITTADINO DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ:

ALESSANDRO PALESTRINI

SEL, in Regione, non correrà in coalizione con Gianmario Spacca. Nonostante tutti i Partiti della Coalizione uscente avessero contro firmato in data 21 dicembre 2009 un documento politico e programmatico e rinnovato unitariamente la proposta della can-didatura del Presidente uscente.Ci siamo ritrovati con una coalizione lacerata e divisa e l’entrata dell’ UDC in sostituzione della Sinistra.

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RED Dopo 5 anni di buon governo come potrà il PD valorizzarne l’operato se una parte importante della coalizione di centro sinistra sarà fuori coalizione ed un nuovo soggetto che per 5 anni si è opposto alle scelte del Presidente Spacca e alle sue scelte, sarà nuovo alleato? E’ vero che ci sono “elementi di arretra-mento” nel programma della coalizione PD, UDC, IDV? Se sì, quali sono?

A.P. Il fatto che Spacca si ritrova alleato un partito che in questi anni si è fermamente opposto alle sue deci-sioni, è la conferma di quanto questa nuova alleanza abbia le sue basi fondative su calcoli aritmetici e non su contenuti programmatici.Leggendo il programma elettorale della coalizione a sostegno di Spacca, si percepisce la nuova impostazio-ne politica. Ieri, il PD era promotore dei cosiddetti DICO, cioè l’insieme di alcune disposizioni giuridiche a favore dei diritti alle famiglie di fatto, oggi, lo stesso partito propone il “sostegno economico e fiscale per la famiglia naturale”. Questo evidenzia la contraddizione rispetto alle politiche che fino ad ora le Marche ave-vano messo in campo per il sostegno alle nuove generazioni, che esprimono un’idea di famiglia molto più europeista che vaticana.Sempre dal programma elettorale di Spacca, sul tema delle infrastrutture, si ribadisce in maniera chiara il “sostegno alla società Quadrilatero per la realizzazione di progetti infrastrutturali regionali”. In pratica con il suo programma Spacca, intende dare sostegno ad una società nella quale esercita un’impresa probabilmente implicata nello scandalo, per gli appalti delle cosiddette “grandi opere”, legato alla vicenda Bertolaso.Infine, l’ultimo grande elemento di arretratezza programmatica è rappresentato dalla dichiarata volontà di sostenere la scuola privata, a scapito di quella pubblica.Questi punti, oltre ad essere contrastanti con la politica di governo finora espressa dal governo marchigiano, sono punti di arretratezza che porranno un forte limite allo sviluppo economico, sociale e culturale delle Mar-che.

RED. Massimo Rossi, già Sindaco per dieci anni di Grottammare e per 5 anni Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, sarà il Candidato a Presidente sostenuto da SEL. Puoi descriverlo nelle sue caratteristiche politiche e istituzionali, per i nostri Lettori?

A.P. Massimo Rossi è sicuramente un uomo politico innovativo. Già 15 anni fa, nel suo primo mandato di Sindaco ha sperimentato un metodo di governo nuovo per l’Italia, il Bilancio Partecipativo.Un istituto di governo fondato sulla reale partecipazione dei cittadini alle decisioni amministrative.Il suo metodo è stato poi imitato da tanti altri comuni e città italiane. Questo denota il grande senso pratico e del fare che ha sempre contraddistinto l’operato di Massimo Rossi.Un operato che ha sempre fatto leva anche sulla spinta decisiva del mondo dell’associazionismo e della cosiddetta società civile che crede in lui, non a caso sono state raccolte migliaia di firme a sostegno della sua candidatura fatte pervenire poi alle segreterie di partito.Inoltre, Rossi è un uomo di sinistra che sa governare, ciò darà grande impulso al nostro movimento che è nato e si propone di costruire sbocchi amministrativi per tutte le idee che mettiamo in campo.La sinistra nei prossimi anni dovrà dimostrare che è in grado di dare risposte concrete ai problemi dei cittadini. Per farlo, dovrà diventare una forza di governo, anzi di buon governo.

Segnaliamo di nuovo un manifesto affisso dalla “de-stra” nella propria bacheca. Il modo come è scritto denota una certa ignoranza!!!Verrebbe da ri-dire che “scrive meglio, in italiano, un Cittadino straniero piuttosto che il suo estensore… Ogni commento crediamo sia superfluo.

Beata ignoranza!

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TRATTATO DI LISBONA: ADDIO ITALIANITÀ. di Matteo Simonetti

PAGINA DEL DIBATTITO:

Come sempre avviene in queste decadenti democrazie alle quali apparteniamo, il più importante evento politico de-gli ultimi mesi è stato praticamente taciuto dai media. Impegnati nel distrarre i cittadini, occupandoli con quisquilie politiche e di costume, giornali e telegiornali di tutto si sono occupati tranne che dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona. E’ un dato di fatto che oggi il sistema dell’informazione sia, con isole relativamente libere ma di presenza poco capillare, del tutto asservito al potere. Che questo potere sia rappresentato dalle potenze finanziarie e bancarie, dalle holding multinazionali, è ugualmente inoppugnabile. Per chiudere il cerchio basta ricordare che oggi l’elite finanziaria che governa è la stessa che gestisce nomine, politiche e decisioni in sede europea.Ricordate le vicende relative all’approvazione di una Costituzione Europea? Tale costituzione rimediò una solenne bocciatura con i referendum di Olanda e Francia. Si trattava infatti di una sterile e scialba carta di accordi, diritti e doveri economici, monetari e finanziari, impregnata della più cieca fiducia per il liberismo. Ponendo il cittadino in secondo piano rispetto agli interessi delle lobbies, la carta metteva le basi per la realizzazione di un superstato euro-peo fondato sulla prevalenza dell’economia sulla politica. Tra i punti chiave di tale progetto c’erano e ci sono la pri-vatizzazione di enti e servizi pubblici e la rimozione di ogni correttivo di utilità sociale alla selvaggia amoralità del mercato. “Loro” l’avevano chiamata “libera concorrenza senza distorsioni”, il che sa tanto di “mano invisibile” alla Adam Smith. Unico suo punto fermo dal punto di vista delle idee era un progressismo stantio di marca illuminista, che al massimo si rifaceva ai diritti universali dell’uomo, seppellendo l’idea stessa di cittadino di una nazione. Gli ideatori, dopo la sconfitta, capirono che la gente poteva intralciare il loro piano di dominio e quindi decisero di riproporre gli stessi contenuti ma cambiandone il titolo, cioè non più Costituzione, quindi documento soggetto al voto di conferma dei popoli, ma semplicemente Trattato. Giscard D’Estaing e Giuliano Amato, tra i promotori, lo hanno addirittura ammesso l’inciucio. In questo modo, senza alcuna necessità né di informare né di consultare la gente, il trattato di Lisbona è passato nelle nazioni dell’Unione tra il silenzio generale ed è legge attualmente in vigore. Vediamo di che cosa si tratta. La prima cosa che salta agli occhi è la complessità del testo, la sua totale mancanza di chiarezza.Il trattato di Lisbona è praticamente una serie di integrazioni ed emendamenti che si rifanno, modificandoli e di fat-to unendoli, ad altri tre testi: il Trattato sull’Unione Europea, il Trattato sul funzionamento della Comunità Europea e la Carta dei Diritti Fondamentali. A questi quattro malloppi di articoli e leggi, si devono sommare i vari protocolli e i documenti annessi, per un totale, dice il giornalista Paolo Barnard che si è preso la briga di fare i conti, di 2800 pagine. Praticamente nessun cittadino è in grado di capirci qualcosa e ciò non è casuale. Tra quelli che non hanno potuto, saputo e voluto leggere l’enciclopedia europea ci sono tutti i parlamentari italiani che l’hanno approvata all’unanimità nel 2008. Ma se anche non conoscendola affatto e non avendola scelta, gli italiani si trovassero a godere di una legislazione efficiente e benefica, non sarebbe un problema. Il problema si pone perché il trattato, così come la costituzione prima, cancellano in pratica l’italianità in favore di una più stringente cittadinanza europea. Gli organismi europei, infatti, escono da questa modifica nettamente più forti, con più competenze, più poteri, più possibilità e meno freni. I diritti di veto dei singoli stati sono stati aboliti e vale il principio secondo il quale, di norma, in caso di contrasto tra legislazione nazionale e quella europea, è la seconda a prevalere. Sono tanti i casi di perdita di sovranità, ma limitiamoci a prenderne qualcuno in esame. Ad esempio, l’Europa deciderà a maggioranza se e con chi entrare in guerra e gli stati, come massimo segno di disapprovazione, potranno “collaborare”. I membri saranno tenuti ad intervenire a difesa di altri stati dell’Unione non solo se aggrediti da altre nazioni, ma anche in caso di attacchi terroristici. Visti i precedenti afgani, non c’è di che stare tranquilli e potremmo essere costretti ad invadere un paese imbelle solo perché un gruppetto di politicanti, con intrallazzi con il mondo delle armi, del petrolio e della finanza (la quale gongola in caso di distruzione e ricostruzione), decida che un tale mullah, che vive in una capanna, è mol-to ma molto pericoloso e bisogna assolutamente radere tutto al suolo nel raggio di mille chilometri dal punto in cui è stato visto l’ultima volta. Allo stesso modo in materia di giustizia la Corte di giustizia europea, nel Lussemburgo, sarà l’organo massimo di riferimento, sopravanzando le giurisdizioni nazionali. Lo sdegno del popolo di internet si è soffermato sul fatto che, con il nuovo trattato, in caso di guerra, o minaccia di guerra e in caso di sommosse, per le forze dell’ordine uccidere un uomo non è reato. (“Explanations relating to the Charter of Fundamental Rights (2007/C 303/02)” e Art. 2 del Protocollo n. 6 della “Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms concerning the abolition of the death penalty”, Strasburgo 1983).

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Si tratta indubbiamente di una preoccupazione fondata, soprattutto per la vaghezza di quell’inquietante “minaccia di guerra” e per la generale applicabilità della categoria “sommossa” a generici movimenti di dissenso.Si potrebbe andare avanti nella citazione di preoccupanti perdite di controllo su ciò che riguarda la nostra vita di cittadini, ma fermiamoci con un ultima puntualizzazione, la peggiore. Forse qualcuno di voi avrà già pensato che, tutto sommato, si tratterà pur sempre di rappresentanti politici da noi votati che, se facessero leggi deleterie, potremmo mandare a casa al turno elettorale successivo. Anche dando per buona questa ingenua fiducia nei mec-canismi democratici del voto, le cose non stanno per niente in questo modo. Si dà il caso infatti che quasi tutte le decisioni prese e le leggi ideate e approvate, saranno frutto di commissioni, consigli e organismi non eletti, i quali ricalcano sostanzialmente la “indipendenza” della Banca Centrale Europea.Non sono eletti direttamente dai cittadini né i membri della Commissione Europea né quelli del Consiglio dei Ministri, né il Presidente della Comunità Europea, che ci rappresenterà anche in politica estera. Il nostro controllo su tali organismi è inversamente proporzionale alla potenza oggi acquisita da essi. Il Parlamento europeo, infatti, unico organo eletto, ha pochissimi poteri e può legiferare solo insieme al Consiglio dei Ministri.Per finire, non è un problema in sé la nascita di un superstato che azzeri i vecchi stati nazionali, anche perché il nostro di stato non potrebbe essere messo peggio di così. E’ un problema che di tale decisione non siamo stati messi al corrente, né su essa consultati, ma soprattutto è un problema che non conosciamo quali saranno gli orientamen-ti fondamentali di tale nuovo organismo. Come potremmo aderirvi se non sappiamo come la pensa? Se manca qualsiasi cenno alla politica sociale, se manca qualsiasi progettualità in tema di identità, se i valori non vengono nemmeno menzionati, la nostra adesione è una firma su un assegno in bianco. Sapendo che non l’avremmo mai messa, i burocrati dell’Europa economica hanno sapientemente evitato di chiedercela.

L’AVEVAMO PROPOSTA IN CAMPAGNA ELETTORALE, LO SCORSO ANNO, ALLE ELEZIONI AMMINI-STRATIVE DI GIUGNO.Pensavamo fosse stato utile, al posto dell’indecoroso chioschetto informazioni, acquisire questo immobile per realizzarvi una “palazzina del turismo”. Sarebbe stato interessante: all’entrata nord del paese, all’imbocco della litoranea per la Riviera del Conero. Proprio una bella carta di identità! Ma noi lo sappiamo bene, i no-stri amministratori comunali sono sempre più impegnati a svendere gli immobili comunali piuttosto che a ristrut-turarli o acquisirne di nuovi per il bene comune. Purtroppo questo immobile è stato acquistato da privati cittadini che l’hanno vista più lunga del comune!

“LA PALAZZINA DEL TURISMO"

ABUSIVI!!! ABUSIVI!!! ABUSIVI!!!...Ma non solo loro, anche altri hanno affisso i propri manifesti elettorali quando non era tempo (prima dell’assegnazione) e fuori, comunque dei propri spazi. Così come il camion con il manifesto gigante della lega nord, che abbiamo visto abusivamente e più di una volta “fermo” vicino al bocciodromo o in via Foscolo e non solo.Per fortuna che sono per la legalità! 13

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LA REDAZIONE INTERVISTA:SILVIO SCALABRONIPresidente del comitato l’unione fa la costa

S.E.L. Come mai vi siete costituiti in associazione? Spiegaci di cosa si tratta...S.S. In realtà non è un’associazione,ma un comitato spontaneo che ha a cuore la salvaguardia del litorale portorecanatese,in particolare quello Sud, perché ricco di appartamenti “troppo” vicini al mare.Tutto nasce dalla mareggiata del 11 dicembre 2008 quando ci sono state delle famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria casa allagata dal mare.

S.E.L. Ritieni sufficiente la qualità dell’arredo urbano cittadino? La zona a Sud della pineta comunale,come la vedi?S.S. Per quello che riguarda la zona Sud vedo sola-mente una pista ciclabile, se vogliamo definire così cir-ca 200 metri di asfalto ad uso “marciapiede ciclabile”.Ancora oggi dobbiamo registrare che “via delle nazio-ni” è ancora un vicolo cieco,di proprietà privata ad uso pubblico (?), e con illuminazione pubblica ad intermit-tenza senza alcun tipo di controllo, nonostante i ripetuti furti ed atti vandalici che si sono susseguiti con fre-quenza preoccupante.Da tutto questo ne deriva la logica conseguenza : la totale mancanza di arredo urbano,che sottolinea il me-nefreghismo che il Comune dimostra nei confronti di una parte del paese.

S.E.L. Sottopasso, viabilità, rotonda, parcheggi, col-legamento con la SS16 ed attraversamento pedo/ci-clabile...cosa proponete?S.S. Sembra ovvio che per modificare una situazione così grave l’unica alternativa è rappresentata dalla cre-azione di sottopassi,tale da agevolare e riqualificare l’offerta turistica della zona.È impensabile fare tutto ciò,senza collegare questo in-tervento alla risoluzione del problema dell’incrocio che la strada regina forma con la SS16.Quindi la creazione di una rotatoria,possibilmente sponsorizzata,quindi quasi gratuita (vedi Civitanova Marche e Castelfidardo),da realizzare in collaborazione con la provincia, che potrebbe usare i soldi risparmiati con gli sponsor per i sottopassi.Ci piace ricordare che la nostra zona è estremamente vicina agli resti di “Potentia” e quasi totalmente im-mersa nella zona archeologica.

S.E.L. La vostra associazione ha posto in più occa-sioni le questioni legate alle difese a mare,cosa si può fare?S.S. La prima cosa da fare è mettere in salvaguardia le

case di civile abitazione ,come di fatto previsto dalla legge , dato che i proprietari,nessuno escluso, pagano le tasse per tutto l’anno a chi è “Comune” solo per riscuotere. La seconda cosa è definire e realizzare un progetto di difesa di tutto il litorale, facendo in modo: di trovare i fondi necessari alla partecipazione di spe-sa (come hanno fatto e continuano a fare tutti gli alti comuni della costa; di avere l’umiltà e l’accortezza di non interferire sui progetti ed i pareri dei tecnici pre-posti e competenti della Regione Marche.

S.E.L. Porto Recanati ed il turismo,che fare?S.S È troppo tempo che il turismo fa rima con me-nefreghismo. Lo dico perché la strategia delle ultime amministrazioni è andata praticamente all’opposto, poiché gli obbiettivi perseguiti sono stati esclusiva-mente teorici (vedi bandiera blu,notte bianca,e centi-naia di inutilizzati appartamenti estivi.A mio avviso il turismo si crea unendo tutte le forze di-sponibili sul territorio, dando vita ad una sinergia tale da offrire un’accoglienza a 360 gradi,fatta di profes-sionalità ed iniziative.L’unico modo per ottenere tutto ciò è diminuire la di-stanza tra le varie categorie commerciali,favorendo il coinvolgimento di tutte le associazioni locali e non, per arricchire l’offerta turistica e quindi ampliare le al-ternative da proporre.A questo proposito, consideriamo solamente che dall’ambiente (Parco del Conero), alla cultura (Le-opardi e Gigli), alla religione (Santa Casa di Loreto) fino a toccare anche il mondo dello shopping di livel-lo mondiale (Della Valle, Paciotti, Nero Giardini...c’è solo l’imbarazzo della scelta), sarebbe semplicemente come lo slogan di uno spot televisivo famoso : “vuoi vincere facile?!”.Per concludere come presidente del comitato “L’Unio-ne fa la Costa”, come operatore turistico e come sem-plice cittadino (Tutti e re innamorati di Porto Recana-ti), sono pronto a dare il mio contributo insieme a tutti coloro che vorranno fare del turismo il motore trainan-te dell’economia locale,per ridare lustro al paese e pro-seguire la via della scelta operata tanti anni fa : via le industrie inquinanti (Montedison e Cementificio) ,per far esser Porto Recanati un vero paese turistico.

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E’ tempo di elezioni e con la campagna elettorale fioriscono le promesse di finanziamento. Quei finanziamenti che sino a poche settimane fa non esistevano o sembravano impossibili. E’ un gioco nel quale si impegnano in molti, dal PD, oramai forza “centrista”, all’UDC, da sempre coeren-temente “forza centrista”, al PDL, il cui Senatore locale, un certo Signor Piscitelli, non brilla certo per il suo impegno verso la città e i Cittadini che lo hanno eletto.Per le difese a mare, come d’incanto, escono dal cilindro cinque ml. di euro da parte dello Stato, due ml. dalla Regione, un ml. da parte del Comune di Porto Recanati.E fanno otto!!! Un bel malloppo che se fosse vero, saremmo per primi noi a rallegrarcene. Ma temiamo che sia di nuovo un bluff, come ce ne sono stati tanti in tutti questi anni.Nel frattempo il mare, causa il maltempo, “non se ne sta con le mani in mano” e in maniera incessante continua ad erodere la costa. A distruggere strutture ricettivo turistiche al servizio dei Cittadini… E con esse, anche le civili abitazioni che insistono in riva al mare. Ogni anno è un dramma della paura, del vedere potenzialmente distrutto ciò che con il duro lavoro ed il sacrificio di intere famiglie, si è realizzato.E’ incredibile come il mondo di certa politica e di certe Istituzioni, possa continuare impunemente a rinviare nel tempo opere di difesa indispensabili che richiederebbero non troppo studio e altrettanto poco impegno.Non è più tollerabile che ogni anno, ad ogni inverno, si debba assistere a polemiche fondate ma spesso incat-tivite dall’ esasperazione di chi non riesce più a lavorare in serenità. Crediamo non si debbano spendere altre parole. Si operi subito e concretamente:con progetti esecutivi, finanziamenti ad hoc e relative gare d’appalto. Tutto il resto sono chiacchiere.Vedrete, in quanti e quante (Candidati/e) verranno a cercarvi…Ci raccomandiamo, teneteli a debita distanza!

LA MAREGGIATA CHE HA COLPITO DI NUOVO PORTO RECANATIIN DATA 9 MARZO 2010

La buona amministrazione di un comune si vede anche da come vengono risolti alcuni problemi del paese. Partendo da quelli piu’ piccoli (e non insignificanti) ,si può capire come saranno risolti quelli piu’ grandi.Quindi la mia domanda è: se si lasciano marcire alle in-temperie e alla salsedine per tutto l’inverno le docce del-le uniche spiagge libere del centro, nel modo che vedia-mo nelle foto in basso (in bella vista a tutti quelli che si prendono una bella boccata d’aria per il lungomare anche d’inverno),come si può pensare che un’amministrazione comunale risolva o si prenda a cuore i problemi piu’ gran-di del paese (che a sentir qualcuno non esistono)??

E’ DALLE COSE PICCOLE CHE SI VEDE COME SARANNO QUELLE GRANDIdi Falaschini Quirino

DOCCIA MORIBONDA DOCCIA CON FOSSA GIA’ SCAVATA

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Dopo i fatti riportati in questi giorni, (ad esempio Rosarno), mi sono chiesto: “ma che sta succedendo in Italia?” ho il vago sospetto che ci siano

tante piccole Rosarno pronte a schierarsi contro gli immigrati e allora mi sono posto alcune domande :”siamo davvero diventati un paese razzista e intolle-rante verso gli immigrati?” Io spero proprio di no,ma ritengo che ci siamo muovendo troppo bene quasi da farlo pensare. Non voglio neanche immaginare che cosa si pensi di noi all’ estero dopo tutti questi troppo tristi avvenimenti, ma la domanda fondamentale è: “Chi dobbiamo ringraziare per tutto ciò?”

Ritengo che il nostro governo e alcune fonti d’infor-mazione abbiano delle forti e gravi responsabilità. per quando riguarda il governo, credo che ci sia mol-to poco da dire su questo tema, se ci sforziamo di guardare le cose in maniera ironica, ma purtroppo la questione è troppo importante e deve essere affronta-ta in una maniera piuttosto seria.

Questo governo di centro-destra è leggermente in ritardo se non ancora compreso che il nostro bel paese è ormai già da tempo una realtà multiculturale e multietnica e credo che con questi loro bei “bei pac-chetti”, nella fattispecie quello sulla sicurezza, non si arrivi da nessuna parte se no a contribuire a creare questi assai spiacevoli e tristi casi che non meritano sicuramente di entrare a far parte della nostra storia: sentiamo ormai troppo spesso la parola clandestino, ma allora perché non si fa niente per snellire gli anelli burocratici, troppo fitti per ottenere i tanto sofferti i permessi di soggiorno? Perché non si cerca di venire incontro alle persone oneste aiutandole?

Per quando riguarda le fonti d’ informazione io mi sono domandato molte volte:” ma perché quando si verificano casi più o meno gravi che vedono immi-grati stranieri coinvolti, si fa del tutto per non riporta-re con tanta enfasi gli accaduti ?” E’ giustissimo fare la cronaca, ma non vi sembra che troppo spesso ci sia anche un modo di fare informazione insano, da parte di fonti troppo accondiscendi a certi gruppi politici, nel tentativo di creare sempre un clima avvelenato e di paura verso tutti gli immigrati?Io non ritengo che siamo un popolo razzista, ma cre-do che siamo troppo spesso sensibili e condizionabili

dai poteri forti d’ informazione dei mass-media:molte persone sono sempre più convinte che l’ immigrato sia qui per rubare il lavoro e per svolgere attività cri-minali, ma sarà proprio così?Siamo diventati così ciechi e stolti da non compren-dere e vedere che tante persone straniere svolgono parecchi lavori che altri non vorrebbero mai fare sono troppo spesso sotto pagate, sfruttate vista anche la loro difficile situazione e precarietà, se parliamo di regolarità dei permessi?Sfido io a condannarli se si prova a guardare le cose anche di quest’ ottica.E’ troppo facile condannare e giudicare in maniera del tutto avventata quando si ha discreta stabilità, una casa dignitosa vita sociale e pasti caldi garanti ” abbiamo già dimenticato che siamo stati immigranti anche noi in periodi difficili?”Siamo attraversando un forte periodo di crisi, ma non credo che addossando la colpa a queste persone, per l’ attuale situazione, si possa poi stare tanto meglio.Al tal proposito vorrei ricordare se non rifossero molti stranieri qui a lavorare, molti nostri anziani non per-cepirebbero più la tanto sofferta, per molti pensione da diverso tempo.ma allora cosa dobbiamo pensare?L’argomento è più complicato di quando si possa pensare è troppo lungo per poterlo analizzare in tutte le sue forme.

Io spero tanto che le cose possono cambiare e si pos-sa venire insieme in armonia molto più serenamente e civilmente. La politica deve dare delle grandi rispo-ste su questo tema e anche per questo che ho deciso di aderire a Sinistra Ecologia e Libertà ed al suo con-dinamento proprio qui a Porto Recanati.Ritengo che grazie anche all’aiuto di giovani moti-vati si possa dare il via a un profondo rinnovamento di questo politico del tutto insoddisfacente per mol-ti aspetti e che si possano ottenere grandi risultati e cambiamenti.questo gruppo politica è contro ogni forma di emar-ginazione, di discriminazione, e contro ogni forma di razzismo e crede fortemente nel dialogo con tutti riteniamo che propril con l’ apertura, il confronto e cercando sempre un maggior informazione a 360°, si possa avere una grande conoscenza e di una vasta cultura: proprio esse avverse all’ ignoran-za: grave e signifi-cativo handicap di molti problemi.

SIAMO VERAMENTE UN POPOLO INTOLLERANTE VERSO GLI IMMIGRATIdi Semi Francesco Marconi

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DOMENICA 21 E LUNEDÌ 22 MARZO 2010 DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE E DI DIALOGO CON I CITTADINI SU:

* REDDITO SOCIALE

* SCUOLA PUBBLICA E ISTRUZIONE QUALIFICATA E PER TUTTI

* BENI COMUNI: ACQUA PUBBLICA, NO ALLE PRIVATIZZAZIONI

* ENERGIE RINNOVABILI SI!, NO AL RIGASSIFICATORE DELLA GAZ DE FRANCE

COSA PUO’ FARE LA REGIONE MARCHE?

PORTO RECANATI E COMPRENSORIO

LUNEDI’ 22 MARZO ORE 21:00PER CONOSCERE LISTA E CANDIDATI/E

DI SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’, IL PARTITO DI NIKI VENDOLA

IDEE E PROGRAMMI CON

GENNARO MIGLIOREGià Capogruppo della Camera del PRC, della Segreteria Nazionale di S.E.L.

presenta

ROBERTO BALLERINIDel Coordinamento Regionale di S.E.L.

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PORTO RECANATI E COMPRENSORIO

* REDDITO SOCIALE

* SCUOLA PUBBLICA E ISTRUZIONE QUALIFICATA E PER TUTTI

* BENI COMUNI: ACQUA PUBBLICA, NO ALLE PRIVATIZZAZIONI

* ENERGIE RINNOVABILI SI!, NO AL RIGASSIFICATORE DELLA GAZ DE FRANCE

COSA PUO’ FARE LA REGIONE MARCHE?

DOMENICA 21 MARZO ORE 17,00

VENITE A CONOSCERE IL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE:

MASSIMO ROSSI(Dieci anni Sindaco di Grottammare, cinque anni Presidente della provincia di Ascoli Piceno)

presenta:

ROSSELLA MARINUCCI (Segretaria provinciale Metalmeccanici FIOM CGIL)

DOMENICA 21 E LUNEDÌ 22 MARZO 2010 DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE E DI DIALOGO CON I CITTADINI SU: