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ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Novembre 2011 n.283 NOVELLARA (RE) Via Cavour, 62 Cell. 348-4446131 - Tel. 0522-654100 Consulenza e stime immobiliari Gestione Affitti - Compravendite Mostra personale dell’artista novellarese con esposizione presso Sala Palatucci Galleria S. Stefano Novellara dal 17 dicembre all’ 8 gennaio 2012 Palazzo della Provincia - “S.Allende” (RE) dal 22 dicembre all’ 8 gennaio 2012

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"Il Portico" n.283 novembre 2011 la voce dei novellaresi 0522-652131

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Page 1: Portico 283

ANNO XXX MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE Novembre 2011 n.283

NOVELLARA (RE) Via Cavour, 62Cell. 348-4446131 - Tel. 0522-654100

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La pagina politica

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PICCOLE RIPARAZIONI IN GIORNATA

Pensare agli interessi del Paese e non a quelli di parte

Nel momento in cui scrivo (sera del 9 novembre) la si-tuazione economica e politica dell’Italia è in continuo movimento. Le cose cambiano di ora in ora, ma alcune sembrano chiare. Innanzitutto siamo in una condizione drammatica per il Paese. E’ del tutto evidente che la credi-bilità del Governo si è azzerata per i mercati. D’altra parte, una manovra estiva di 60 miliardi al 2014, basata per un terzo – 20 miliardi – su uno strumento del tutto incerto

nei contenuti e nei tempi (la delega assistenziale e fisca-le) non poteva certo suscitare affidabilità. Uno strumento inizialmente proposto per ridurre le tasse si è trasformato completamente: deve dare 20 miliardi tra tagli a disabili, assistenza di non autosufficienti, a pensioni di reversibi-lità, tagli alle detrazioni e agevolazioni fiscali e aumento dell’IVA (già aumentata tra l’altro di un punto). Un Governo che subisce continui richiami dell’Unione Europea, che

On. Maino Marchi

Nuovo esecutivo o elezioni? Alla chiusura del giornale non si sa ancora cosa accadrà. Ma la caduta di un Governo che ha fatto tanti guasti, ci fa guardare con speranza al futuro.

non riesce a far approvare il rendiconto in Parlamento una prima volta e la seconda solo grazie alla non partecipazio-ne al voto delle Opposizioni è un Governo non credibile.Quindi lo spread sale e arriva a livelli sempre più prossimi all’insostenibilità.Secondo: il Governo non ha più la maggioranza e Berlusconi ha dovuto assicurare le dimissioni dopo l’ap-provazione della legge di stabilità.Terzo: l’unità d’azione delle Opposizioni ha reso impossi-bile il giochino irresponsabile di perdere tempo; in pochi giorni la legge di stabilità si approva e seguono le dimis-sioni di Berlusconi. E poi? Può essere che al momento dell’uscita di questo numero del Portico la risposta ci sia già. A mezzanotte del 9 novembre è possibile una chiu-sura della crisi senza elezioni anticipate, con la guida di una personalità che goda di credibilità internazionale. Non a caso Mario Monti è appena stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica. Il Partito Democratico guarda in primo luogo agli interessi del Paese. E’ indubbio

Mentre sto scrivendo, si sta chiudendo un ciclo politico e di governo che ha a lungo dominato l’Italia e che abbiamo a lungo attraversato. Purtroppo si chiude per eventi dolorosi per il paese. Una crisi economica e finanziaria gravissima alla quale non si è saputo porre rimedio, perdita di credibilità e autorevolezza dell’Italia sui mercati finanziari, nelle istituzioni europee e nelle relazioni internazionali. Un vero e proprio collasso che ha prodotto effetti politici nella maggioranza determinando le dimissioni del Premier Berlusconi. Ora è tempo di pensare all’ Italia, con serietà, coraggio e responsabilità. Il nostro paese ha bisogno immediatamente di una scossa, di un cambio di passo. Il PD, da un nuovo esecutivo (guidato da Monti), si aspetta un profilo di netta e inequivocabile novità e di equità. Il PD ha sacrificato le proprie proposte e le proprie ragioni per chiudere alla svelta questo ciclo politico e far andare avanti la legge di Stabilità. E’ un testo nel quale c’è solo

un piccolo passo verso misure efficaci e serie. Sono proposte di un governo dimissionario, un governo che ha negato e ignorato per anni la crisi economica ed ha disprezzato le soluzioni proposte dal Pd e dagli altri partiti di opposizione. Si apre una nuova fase e ci vorrà, da ora in poi, uno sforzo serio per rimettere in equilibrio l’ Italia con rigore e sacrifici, ma dall’altra parte temperati dall’ equità, dalla continua ricerca della coesione sociale, dalla crescita. Per il segretario Bersani bisogna ora anteporre l’interesse dell’ Italia a qualsiasi altra cosa. E fare l’interesse dell’Italia vuol dire ridare fiducia agli italiani, far sì che il paese ri-acquisti fiducia e credibilità in Europa e nel mondo. Anche se questo vuol dire appoggiare un governo di emergenza o tecnico. E’ una scelta non completamente condivisa dalla base del partito, ma siamo in una situazione di grave crisi e ad una tale emergenza, si deve rispondere con soluzioni di emergenza. I partiti sono il mezzo e non il fine. Ora

si lavorerà affinché l’Italia abbia un nuovo governo, recuperi credibilità e il posto che merita in Europa. Il PD è disposto a sostenere un nuovo esecutivo ma a determinate condizioni. Oltre alla richiesta di “discontinuità” rispetto al governo Berlusconi, vengono poste condizioni più programmatiche. Infatti il PD vorrebbe utilizzare i prossimi mesi per approvare una nuova Legge Elettorale, una riforma per dimezzare il numero dei Parlamentari, misure per l’occupazione e misure redistributive sul piano fiscale: serve uno sforzo comune, ma chi ha di più deve dare di più. C’è l’Italia, c’è l’esigenza di discontinuità e c’è l’esigenza di misure eque. Stiamo attraversando un momento difficile, ma non siamo un popolo in decadenza. Siamo una società viva. Viva nel protagonismo delle forze imprenditoriali, del mondo del lavoro e del sindacato, viva nelle aspirazioni dei giovani e nella forza con cui chiedono un futuro. Viva nella preoccupazione, ma anche nella fatica di tanti amministratori locali. Viva nelle aspirazioni del Mezzogiorno, nella forza delle donne italiane, nel volontariato e nella cultura. Un popolo così non può essere in decadenza.

Milena Saccani Vezzani segretaria Circolo PD Novellara

“Il PD sosterrà il nuovo esecutivo guidato dal prof. Mario Monti”Pur non essendo una scelta completamente condivisa dalla base del partito si è ritenuto di anteporre l’interesse dell’Italia a qualsiasi altra cosa, con serietà, coraggio e responsabilità in una situazione di grave crisi ed emergenza.

Novembre 2011 - La festa dei pensionati al Circolo Ricreativo

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Già a settembre l’Amministrazione Comunale aveva comunicato tutti gli interven-ti programmati per la sicurezza stradale in centro storico e nelle zone scolastiche. Nei giorni scorsi sono iniziati, i lavori relativi alla messa in sicurezza della fermata ACT in via Provinciale nord che si trova davanti al all’ex mercato ortofrutticolo. Per la tutela degli studenti che abitualmente si avvalgono dei mezzi di trasporto pubblico e di tutti gli abitanti del quartiere Poli e vie laterali sarà realizzato un at-traversamento protetto da un impianto semaforico a chiamata e isole spartitraffi-co. Si tratta di un intervento urgente ed indispensabile, del costo di 35.000 euro interamente finanziato dall’Amministrazione Comunale che si rende oltremodo necessario vista la pericolosità dovuta alla gran mole di traffico che continuerà a transitare in questa strada almeno sino a quando non si riuscirà a completare la costruzione della nuova tangenziale.Il Comune informa che durante i lavori, che si prevede di concludere entro fine novembre, sarà predisposta una fermata provvisoria distante circa 30 metri dall’attuale (in direzione Campagnola) dotata di apposite rastrelliere porta bici che si raccomanda di utilizzare.

Lavori in corso sulla strada provinciale nord per garantire sicurezza agli studenti e collegare il quartiere Poli al centro

di Sara Germani segreteria del Sindaco

PRESTO POTRAI ESSERE ANCHE TU UN VOLONTARIO

11 gennaio 2012 ore 21.00

Presso la nostra Sede C.R.I. – Largo della Solidarietà e Pace, 1 - la sera di lunedì 11 gennaio 2012 verrà presentato e inizierà il nuovo corso. Molti cittadini hanno chiesto informazioni per partecipare.Non occorre iscriversi o presentare domande. Per seguire i corsi C.R.I. oc-corre avere un’età non inferiore ai 14 anni, essere cittadino Italiano o cittadi-no straniero in possesso di regolare permesso di soggiorno.Il corso si divide in due parti: la prima parte prevede 13 lezioni per com-plessive 26 ore. Superata con un semplice esame la prima parte, si può accedere al secondo modulo che prevede un totale di 40 ore di lezione. Superato l’esame finale si ottiene la qualifica di Socio Volontario C.R.I.Se pensi di non essere adatto a fare servizi di emergenza-urgenza, ricorda che la C.R.I. ogni giorno trasporta cittadini bisognosi di altri servizi (visite, dialisi, esami, ricoveri, dimissioni).PENSA A QUANTI HANNO BISOGNO DI TE. DEDICA UNA PICCOLA PARTE DEL TUO TEMPO LIBERO PER AIUTARLI

LA CROCE ROSSA RINGRAZIA IL MOTOCLUB “SVALVOLATI”

Il Motoclub “SVALVOLATI” organizzatore della divertente kermess motoci-clistica in piazza a Novellara non è solo interessata alle moto, ma anche ad aiutare la C.R.I. Il Motoclub Novellarese ha donato diverse attrezzature da installare sulla nuova autoambulanza di emergenza – urgenza in fase di allestimento.Con il generoso gesto possiamo mettere un altro “mattone” al notevole materiale necessario per prestare i soccorsi urgenti. I presidi donati sono:un set di stecco bende da utilizzare nell’immobilizzazio-ne di arti; forbici speciali per interventi di emergenza; cinture con arrotolatore per trattenere il paziente alla barella.Un sentito ringraziamento a nome mio personale e di tutti i Volontari ai sim-patici amici “Svalvolati”

Il Commissario del Comitato Locale Roberto Crotti

che per il PD sarebbero vantaggiose le elezioni anticipate, visto che tutti i sondaggi danno vincente il centrosinistra e il PD il primo partito. Ma in un momento così drammatico oc-corre una guida immediata, che dia discontinuità alle politiche e sia in grado di superare questa fase così difficile.Saprà il Pdl farsi altrettanto carico dei problemi dell’Italia? E’ difficile dirlo, così come è dif-ficile dire se conterà più questa situazione del Paese o le difficoltà in borsa della Fininvest. Comunque andrà, il PD sta dimostrando unità d’azione, capacità di mobilitazione (mani-festazione del 5 novembre), capacità di unire le Opposizioni parlamentari e di essere una forza al servizio del Paese.Da soli, né come PD né come Opposizioni, possiamo determinare la nascita di un governo di transizione. E’ necessario anche il sostegno almeno del Pdl (la Lega probabilmente cer-cherà di approfittarne per rifarsi la verginità). Se non ci sarà questo sostegno si andrà alle elezioni anticipate, ma non volute dal PD.E’ una situazione estremamente difficile, ma alla quale possiamo guardare con fiducia dopo la caduta di un Governo che ha fatto tanti guasti all’Italia.

Finalmente inizia il nuovo corso di primo soccorso

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VENDE A NOVELLARA: Case abbinate e lotto singolo in Via Nova

VENDE A ROLO: Appartamenti e Maisonnettes

Il volume sarà presentato nella sala del Consiglio Comunale sabato 10 dicembre 2011 alle ore 16,30

6 novembre 2011 - Mercatino dell’Antiquariato.La vendita delle torte per sostenere le attività

del gruppo Teatrale Taldirò

In che modo l’ente pubblico interviene nelle mi-sure di contrasto alla povertà?Innanzitutto sfatiamo un luogo comune non è che a chiunque faccia una richiesta si dia qualcosa, pri-ma viene sempre fatta un’istruttoria per vedere che ci sia una vera situazione di difficoltà.Gli interventi sono diversi. Uno dei più richiesti è il fondo per l’affitto. In teoria doveva essere finan-ziato in parte dalla regione (85%) e in parte dal comune (15%). Mentre il Comune di Novellara ha mantenuto la propria quota costante Bologna ha ridotto i finanziamenti e il contributo alle famiglie è in netta decrescita- Eppure la spesa per la casa è quella che incide di più sul reddito, specialmente per le famiglie monoreddito che patiscono di più i periodi di disoccupazione.E l’edilizia residenziale popolare?Ogni due anni c’è il bando ma ormai i cittadini san-no che gli alloggi a disposizione sono pochissimi e quindi la richiesta non è elevata come ci si aspet-terebbe..Altri contributi richiesti?Sono quelli per il cosiddetto bonus energia o per le famiglie numerose, poi ci sono richieste di aiu-to per il pagamento delle rette e di altre utenze. In questi casi anche se l’istruttoria ha avuto esito positivo non viene mai consegnato il denaro diret-tamente ma è l’ente che versa e si fa carico di pa-gare le bollette. Un paio di anni fa come ci fu anche Bando di sostegno a famiglie in crisi economica ed occupazionaleCi sono altri enti che si occupano delle famiglie bisognose come Caritas e Croce Rossa. Avete contatti con loro?Certamente esiste una lunga collaborazione e uno scambio continuo di informazioni, in tal modo ab-biamo tutti un quadro della situazione più comple-

to, anche se i modi di intervento sono diversi.Con la crisi economica è cambiato il numero e la tipologia dei richiedenti?Il numero delle famiglie che si rivolgono a noi è aumentato ma in modo non eclatante. Anche le situazioni sono più o meno sempre le stesse: di-sagio psichico, handicap non riconosciuti (che pertanto non rientrano nelle categorie protette) ra-gazze madri, sinti, famiglie straniere monoreddito, pensionati al minimo ecc. ecc. Non stiamo ancora vedendo quelli che vengono definiti i nuovi poveri: chi sino a qualche anno fa stava bene ora sta fa-cendo sacrifici e probabilmente sta consumando gli ultimi risparmi ma tiene duro. Invece chi prima era già in situazione di pover-tà…Ora sta diventando sempre più povero ed è sem-pre più difficile che possa uscire dalla condizione di indigenza. La finalità dei servizi di contrasto alla povertà non dovrebbe essere non solo di prestare assistenza e tutela ma anche di creare dei percor-si per il raggiungimento dell’autosufficienza. Ma in un periodo in cui le aziende non assumono questo diventa difficilissimo. Più passa il tempo più l’im-presa è disperata, come si fa a ricollocare uno che è disoccupato da anni?Qualche soluzione?Alla fine è importante creare le condizioni per l’in-serimento lavorativo, quindi ci aspettiamo di più dai centri per l’impiego e una migliore offerta nel campo della formazione: ad esempio adesso ci sono solo corsi per OSS, (Operatori Socio Sanitari) una figura professionale importante e molto richie-sta, ma per la frequenza occorrono 2700 euro, cifra quasi proibitiva per un disoccupato. Ci vorrebbero anche corsi più economici che formino comunque professionalità richieste.

“Le famiglie in difficoltà stanno bruciando le loro ultime risorse mentre i poveri stanno diventando sempre più poveri.”È questo ciò che emerge dal un incontro con gli operatori del settore a cui il Portico dal momento che la crisi economica perdura, ha ritenuto importante ascoltare: Maria Ghizzi assessore al Welfare, Elisa Paterlini responsabile dei servizi sociali e Maura Bussei presidente dell’Istituzione I Millefiori.

di Marco Villa

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Innanzitutto il traguardo fissato per poter contri-buire economicamente alla borsa di studio “Marta

A proposito de “Le regine dei castelli di carta”

Beltrami” è stato raggiunto.Infatti, durante le premiazioni di Miss Anguria, sono stati consegnati ben 1200 euro, cioè il ricavato del-la vendita del libro, alle scuole medie, trasformando una raccolta di pensieri, poesie e racconti in un aiuto concreto a giovani donne che hanno le capacità per proseguire gli studi, ma non le possibilità economi-che.Credo che, in una quotidianità dove la donna è spes-so rappresentata e valutata in base ad un’esteriorità puramente effimera, il nostro avvalerci del pensie-ro e il desiderio di esprimerlo tramite la scrittura, all’unico scopo comune di favorire e incoraggiare la meritocrazia, sia un esempio importantissimo di so-lidarietà tutta al femminile. Mi permetto di affermare che sono orgogliosa di es-serne parte.

di Monica Guidetti

Ormai sono passati diversi mesi da quando, in occasione dell’8 Marzo di quest’an-no, uscì il libro “Le regine dei castelli di carta” e vorrei esprimere, in veste di una “regina” delle 30 che hanno contribuito alla progetto, alcuni pensieri personali su questa esperienza che ha arricchito la mia vita.

Vorrei aggiungere che all’interno del gruppo di scrit-trici e al gruppo di lettura che hanno contribuito ho trovato non poche amiche, donne con cui condivido la passione per la lettura e la scrittura, oltre a tanti momenti di allegria. Mi auguro di avere ancora tanta strada davanti da percorrere insieme a loro!Colgo l’occasione per ringraziare Rossella e la Proloco per questa meravigliosa opportunità!Grazie a tutti coloro che hanno acquistato o acquiste-ranno “Le regine dei castelli di carta” per il contributo offerto alla nostra iniziativa.

La Proloco di Novellara ringrazia:Edicola Masini - Edicola del Centro - Libreria Edicolé- Bar del Borgo - Capitan Fanfara - Forno Bottoli - Fioreria Il Girasole - Tabaccheria Centro Comm.Le Novellara - Bar Top Kapi - Tabaccheria Magia- Profumi e Balocchi - Grazie alla vostra disponibilità abbiamo coperto, in soli tre mesi, le spese di pubblicazione del libro e consegnato ben 1200 euro alla scuola!!! Sono ancora disponibili delle copie presso la Proloco e le edicole del centro approfittatene!! Questo libro è un’ottima idea regalo e con il suo acquisto si contribuisce al finanziamento della Borsa di Studio “Marta Beltrami”. Grazie ancora e BUONE FESTE

Programma Pro-Loco Natale 2011Giovedì 1 DicembreSala del Fico, Rocca dei Gonzaga ore 17.30: Il gruppo di letture “La Spezieria” interpreta Frida Kahlo, Forte come la vita.

Domenica 4 dicembre*In piazza Unità d’Italia: Profumi del bosco, castagnata in piazza + tacabanda + iniziative di solidarietà, Mercatino delle scuole.

Giovedì 8 dicembre*Musica country in piazza della Resistenza - Mostra artisti

Domenica 11 dicembre* BENGI Confidenziale trio acustico offerto da CONAD al Borgonuovo*Cottura del pane in piazza con forno a legna e mercatino dei riuso, cinema mobile.Festa di Santa Lucia in teatro.

Domenica 18 dicembreGli artisti di strada “le opere dei Madonnari al Borgonuovo*Attività del gruppo Arginone. Artisti di strada, cinema mobile, banda di Babbo Natale e cottura di ciccioli e porchetta vicino all’enoteca. Banchetti di Hobbisti e gastronomi per collegare i punti di spettacolo.

Sabato 24 dicembre*Zoccoli e zampogne: docili asinelli addestrati - abituati a stare con i bambini - accompagnati dagli zam-pognari per le vie del paese.

Martedì 27 dicembreMostra artisti *Iniziative in collaborazione coi commercianti

Immagini della Festa di S.Lucia 2010

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L’URP informa... rubrica a cura dell’ufficio relazioni con il pubblico

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LA LEVA GIOVANI AL CORSO “NONNO BIT E NONNA BYTE”

Al via la seconda parte del corso che avrà inizio a metà novembre, con 4-5 incontri specifici per chi ha già partecipato alla prima parte del corso (presto il calendario con le date).

A febbraio-marzo 2012, invece, verrà attivato un corso di primo livello per nuovi partecipanti. Per informazioni mail: [email protected] – cell. 348 0859351 TERZA EDIZIONE DI “NOTE BASSE”Sabato 26 novembre a Novellara la ritorna “NOTE BASSE”. All’interno dell’iniziativa, promossa dall’as-sessorato all’associazionismo, volontariato e gio-vani la “festa dei diciottenni” con la consegna della Costituzione, tanta musica dal vivo e servizio di bar e paninoteca a partire dalle 21.00.

PER UN ANNO PIENO D’AMOREGiovedì 8 dicembre i volontari del Canile Intercomunale di Novellara saranno in piazza per la vendita dei calendari 2012; con una piccola of-ferta potrai trascorrere i mesi del prossimo anno in compagnia delle foto dei pelosi ospiti del canile che, come unico obbiettivo nella loro vita, ti chiedono so-lamente di donarti il proprio cuore.

4 ZAMPE PER 4 RUOTEGiovedì 15 dicembre, presso la Pizzeria Don Divino di Novellara (area Coop), si terrà la tradizionale cena di beneficienza organizzata dal Canile Intercomunale di Novellara; il contributo raccolto servirà a finanziare l’acquisto di un automezzo da destinarsi al trasporto dei pelosi. Nel corso della serata verrà proiettato il video della festa di Mondocane del 28 agosto 2011 (con una piccola offerta si potrà avere il dvd). Per info e prenotazioni Tel. 0522/651301.

FESTA CENTENARIO CILA 25 NOVEMBRE 2011Venerdì mattina 25 novembre in Teatro dalle ore 9.30 alle 13.00 si terranno i festeggiamenti del cen-tenario della fondazione della cooperativa C.I.L.A di Novellara. La storia di quest’importante cooperativa è stata raccolta in un volume a cura di Lucio Levrini che sarà presentato durante la mattinata, alla pre-senza del Sindaco Raul Daoli e della Presidente di Legacoop Simona Caselli. Interverranno anche gli

studenti di Bellacopia ed a seguire tavola rotonda su “La cooperazione agricola e il territorio: una sfida per il futuro”.

DO YOU READ? I PROSSIMI APPUNTAMENTIUltimo appuntamento con Do you read? alle ore 21.30 di mercoledì 14 dicembre 2011 presso la Biblioteca comunale. Le letture recitate dall’attore Stefano Cenci saranno accompagnate dalla musica dell’Orchestra Giovanile di Novellara.

CENSIMENTO – CONSEGNA, COMPILAZIONE E RITIRO DEI QUESTIONARI

Dal 12 settembre al 22 ottobre 2011 Poste Italiane è stata incarica-ta dall’Istat della conse-gna dei questionari car-

tacei a tutte le famiglie italiane. Attenzione: le famiglie che hanno cambiato la resi-denza fra il 1° gennaio e il 9 ottobre 2011, così come le famiglie con più di 6 componenti NON riceveran-no il questionario nella cassetta delle lettere. Un ri-levatore inviato dal Comune e munito di cartellino identificativo consegnerà loro il questionario e prov-vederà al successivo ritiro (i nominativi dei rilevatori sono disponibili all’URP - tel. 0522 655.417).Compilazione online: collegandosi al sito http://censimentopopolazione.istat.it alla voce: compila il questionario, si digita come nome utente il Codice Fiscale dell’intestatario del modello cartaceo per-venuto per posta e come Password quella indica-ta sul frontespizio del modello stesso. Con queste credenziali l’intestatario del foglio di famiglia accede al proprio questionario “virtuale” ed è guidato pun-tualmente nella compilazione di tutti i dati richiesti relativi a se stesso e ai componenti del nucleo fa-miliare. Al termine della compilazione l’interessato esegue l’invio definitivo e il sistema genera una rice-vuta. A questo punto la famiglia è censita senza altre incombenze, e i suoi dati sono già a disposizione dell’ISTAT:Compilazione cartacea e consegna: Il modello car-taceo correttamente compilato in tutte le sue par-ti va’ invece consegnato all’Ufficio Comunale di Censimento in Piazzale Marconi 1, aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.30 alle 13.30. In questa sede è presente il personale addetto a disposizione dei cittadini per fornire informazioni ed eventuale as-sistenza per la compilazione.Presso la Biblioteca Comunale inoltre sono disponi-

bili alcune postazioni dotate di computer per la com-pilazione online del questionario.I cittadini hanno tempo fino al 31 dicembre 2011 per consegnare i questionari compilati, tuttavia dal 21 novembre 2011 al 31 dicembre 2011 i cittadini che non hanno ancora consegnato i modelli o non hanno provveduto alla compilazione on-line saran-no sollecitati dai rilevatori incaricati dal Comune me-diante lettera o visita a domicilio.Obbligo di rispostaIl Censimento è inserito tra le rilevazioni per le quali è previsto l’obbligo di risposta mediante la compila-zione in modo completo e veritiero del questionario (sono esclusi dall’obbligo i dati sensibili). I soggetti obbligati a fornire i dati richiesti sono, per le fami-glie, l’intestatario del foglio di famiglia e per le convi-venze la persona che le dirige. Gli Uffici Comunali di Censimento accerteranno la violazione dell’obbligo e i cittadini inadempienti saranno soggetti a sanzione. I dati raccolti sono coperti dal segreto d’ufficio e dal segreto statistico.

L’ACT COMUNICA I SUOI NUMERI UTILI1) Per informazio-ni sul servizio di TPL automobilistico (orari e percorsi bus urba-

ni ed extraurbani) CONTACT CENTER - UFFICIO INFORMAZIONI ACT: 0522/927676 - 0522/927831 operativo tutti i giorni feriali, da lunedì a sabato (do-menica e giorni festivi esclusi), non stop dalle ore 8.00 alle ore 20.00NOTA BENE: Gli utenti che possono collegarsi a Internet possono comunque attingere tutte le infor-mazioni sul servizio e sull’Azienda anche visitando il sito: www.actre.it, o – per identificare/costruire il migliore percorso casa-scuola o casa-lavoro (e vi-ceversa) - al sito www.google.it/transit, digitando la casella “Trasporto Pubblico”.2) Per segnalazioni, suggerimenti e reclami sul ser-vizio di TPL automobilistico (disservizi bus urbani ed extraurbani):CONTACT CENTER URP-UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ACT: 0522/927663 operativo da lune-dì a venerdì (sabato, domenica e giorni festivi esclu-si), il mattino dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e il pome-riggio dalle ore 14.30 alle ore 16.303) Per informazioni sul servizio ferrovia-rio FER FERROVIE EMILIA ROMAGNA (orari e per-corsi treni FER):NUMERO UNICO FER: 840.151.152NOTA BENE: Gli utenti che possono collegarsi a

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Notizie a cura dell’Amministrazione ComunaleInternet possono comunque attingere tutte le infor-mazioni sul servizio e sull’Azienda anche visitando il sito: www.fer-online.it (v. in particolare il collega-mento agli orari: http://www.fer-online.it/it/viaggia/orari).4) Per segnalazioni, suggerimenti e reclami sul servizio ferroviario FER FERROVIE EMILIA ROMAGNA (disservizi treni FER): NUMERO UNICO FER: 840.151.152

COOP: I TUOI PUNTI AIUTANOTutti i soci Coop pos-sono dare il proprio contributo per realiz-zare progetti di solida-rietà importanti per il territorio in cui vivono, grazie a Vantaggi per

la Comunità. Basta donare i punti accumulati sul-la carta Sociocoop direttamente nei punti vendita Coop. Per il distretto di Novellara-Campagnola è sta-to attivato il progetto: Giovani, legalità e cittadinan-za attiva relativo alla Promozione di esperienze nel volontariato fra i giovani sui temi della legalità, della cittadinanza attiva e della solidarietà fra generazioni. Maggiori informazioni presso i punti vendita Coop.

E’ il dott. Paolo Girotti il nuovo Comandante del Corpo Unico Polizia Municipale Bassa Reggiana. Il contratto, sottoscritto nei giorni scorsi con il Comune di Novellara, Municipio capofila del servizio sarà in vigore sino a giugno 2014.Classe 1963, Girotti è laureato in Giurisprudenza ed ha acquisito una alta professionalità nel corso della sua carriera ultra ventennale iniziata nel 1985 come Ispettore nella polizia municipale del Comune di Sassuolo, poi nel 2001 come Vice Comandante nella Polizia municipale del Comune di Casalgrande ed infine come Commissario Capo dal 2008 fino ad oggi del Corpo Unico Polizia Municipale Tresinaro Secchia. Il nuovo Comandante ha al suo attivo cin-

Il dott. Paolo Girotti nuovo comandante del Corpo Unico Polizia Municipale Bassa Reggiana

que pubblicazioni come autore e numerosi articoli per riviste specializzate. Relatore in qualità di esperto in oltre quaranta convegni regionali e giornate stu-dio, Girotti ricopre un ruolo a livello nazionale nello studio sulla nuova normativa UNI per il rilievo de-gli incidenti stradali essendo il rappresentante per la polizia municipale della Scuola Interregionale di Polizia Locale. A lui il compito di guidare il Corpo Unico costituitosi nel 2005 nella sua organizzazione per garantire il presidio e sicurezza di un territorio complesso come la Bassa Reggiana, per trasferire le funzioni del Corpo all’Unione Bassa Reggiana e per collaborare con le Forze dell’Ordine anche in pro-spettiva di progetti comuni o condivisi.

Spettabile redazione,con la presente vorrei innanzitutto complimentarmi con l’Amministrazione per avere finalmente posto mano alla situazione caotica del traffico intorno alle scuole elementari. Non entro nel merito tecnico della soluzione adottata, dell’efficacia della segnaletica ecc. - non ho studiato approfonditamente la questione e forse si potevano trovare soluzioni migliori - ma quello che apprezzo è il coraggio di avere fatto una scelta politica (“politica” nel senso alto, aristotelico, di amministrazione della “polis” per il bene di tutti) e, immagino, impopolare, di questa portata.Detto questo mi preme però sottolineare come le nuove regole vengano quotidianamente e siste-maticamente violate da automobilisti distratti o in malafede. Questo, a mio parere, è molto grave e diseducativo per i bambini che ogni giorno passano di lì e vedono quanto accade. Come possiamo inse-gnare loro a rispettare le regole quando ogni giorno hanno sotto gli occhi l’esempio negativo dei loro stessi genitori, o dei genitori dei loro amici?Quanto accade, purtroppo, è molto italiano, e in

questo credo che Nord e Sud siano assolutamente identici. Chi rispetta le regole è svantaggiato, in questo caso perché deve fare un po’ di strada in più a piedi, chi non le rispetta è avvantaggiato, perché può parcheg-giare la macchina dove gli aggrada (non importa se in piena pista ciclabile o addirittura all’interno della ZTL) e ha la certezza matematica di non essere sanzionato.E qui veniamo al punto cruciale della mia lettera: non possiamo pensare che le regole vengano fatte rispettare senza l’ombra di una sanzione. Anche in paesi molto più civili del nostro, dove le auto si fermano alle strisce pedonali anche in pieno deserto, esiste comunque un solerte corpo di vigili urbani che dispensa multe. E’ triste ma è così. Se gli automobilisti scorretti hanno la certezza matematica dell’impunità continueranno a parcheggiare l’auto sulle ciclabili, rendendo difficoltoso il passaggio a ciclisti e pedoni. Quando l’autorità è assente, il forte trionfa sempre sul debole.Qualcuno, non ricordo chi, ha scritto che la democrazia deve tutelare i deboli, perché i forti sono in grado di tutelarsi da soli. Chi tutela me e la mia famiglia quando troviamo un SUV parcheggiato sulla ciclabile o che attraversa la ZTL a tutta velocità? Nessuno, perché chi dovrebbe fare rispettare le regole è sempre da un’altra parte o se è in loco ha qualcosa di più importante da fare. Io e mia moglie abbiamo provato a fare notare agli automobilisti il loro comportamento scorretto, la

risposta più gentile è stata “fatti gli affari tuoi”, ov-viamente in dialetto e con termini molto più coloriti, non riporto la versione originale per rispetto per i lettori del giornale.Mi hanno riferito che in alcune occasioni alcuni assessori e lo stesso vicesindaco sono intervenuti personalmente provando a spiegare agli automobilisti le nuove regole, ma non credo che sia compito loro, oppure mio o di mia moglie, quello di fare rispettare le decisioni di una giunta comunale democratica-mente eletta. Mi duole dirlo, ma sarebbe compito dei vigili urbani.Questa primavera, i vigili hanno risposto con solerzia alle segnalazioni di un consigliere dell’opposizione e hanno girato come trottole per tutto il paese per fare rimuovere dalle finestre alcune bandiere blu contenenti un pericoloso messaggio sovversivo (vota “sì” ai due referendum acqua). Nel caso che questa lettera venga pubblicata, mi auguro di vedere la stessa solerzia nel fare rispettare le nuove regole nella zona intorno alle scuole elementari, dissuadendo verbalmente se pensano che questo sistema possa avere effetto, sanzionando con multe se e quando necessario. O vogliamo aspettare che accada un incidente anche qui, come nel piazzale della stazione?

Cristian Veronesi

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Il senso unico di via A. CostaSpettabile redazionesiamo un gruppo di residenti e commercianti di via A. Costa. Come molti cittadini hanno potuto constatare la viabilità lungo la nostra strada è stata modificata trasformandola da doppio senso di marcia a senso unico, con pista ciclabile a doppio senso. Il traffico era diventato negli anni caotico e insalubre, razionalizzarlo si era reso necessario. La modifica è avvenuta a tempo di record e l’amministrazione ha comunicato tramite un volantino distribuito nel fine settimana, l’avvio dei lavori e il martedì successivo sono stati eseguiti. La velocità di esecuzione è stata ammirevole, ma, a qualche settimana di distanza si sono manifestate, ahinoi, parecchie criticità, sopratutto in fatto di sicurezza degliutenti e dei residenti. Il senso di marcia scelto è quello in uscita dalla piazza: ci si lascia il Borgonuovo alle spalle e si scende verso Santa Lucia (via Marchi); i parcheggi sono stati spostati sulla sinistra, la ciclabile scorre sulla destra, ma essendo la strada con-vessa (a schiena d’asino) la ciclabile segnalata solo da una striscia gialla, si trova in forte pendenza ed è nella parte bassa costellata da buche e dagli avvallamenti dei tombini di scolo, rendendo pericoloso il transito ad anziani e bambini, alcuni dei quali sono caduti.Avendo poi molta attività di carico e scarico sul lato destro, la ciclabile è spesso occupata da furgoni così che i ciclisti che da via Marchi risalgono verso la piazza, si spostano sulla carreggiata centrale mettendosi in posizione frontale alle auto che percorrono il senso unico: compresi i bimbi del bicibus.La situazione peggiora di molto durante i giorni di raccolta del “porta a porta”. Sulla nostra via poi insiste un ambulatorio pediatrico e lo spostamento dei parcheggi sulla sinistra obbliga le mamme a far scendere i bambini sulla parte centrale della strada (essendoci l’obbligo di mettere i seggiolini per neonati sul lato passeggero), così assistiamo conti-nuamente allo spettacolo di bambini anche di pochi giorni messi sui passeggini tra lo sfrecciare di automobili che sapendo di non trovare traffico hanno anche aumentato la velocità di percorrenza. Assistiamo quotidianamente allo spettacolo di persone anziane col deambulatore che trovandosi sul marciapiede sinistro sono impossibilitati a raggiun-gere le strisce pedonali a causa delle barriere architettoniche del marciapiede stesso, che attraversano al buio tra i furgoni parcheggiati (che impediscono la visuale) percorrendo anche lunghi tratti di carreggiata centrale cercando il percorso meno accidentato verso lo scivolo più vicino del marciapiede destro. I furgoni e le auto parcheggiate impediscono la visuale sicura anche alle auto che si immettono da via Manzoni, le quali hanno una visione completa della strada solo quando si trovano già in piena carreggiata.Il sentimento che prevale è di preoccupazione e di insicurezza e questo apre un altro fronte. Se via Andrea Costa viene vissuta come una via insicura dove ogni giorno si assiste a situazioni potenzialmente pericolose, chi può, cercherà (e già avviene come hanno riferito molti utenti) di non frequentarla con danno alle attività commerciali.Alcune di queste attività lamentano un calo del lavoro e già manifestano la volontà di trasferirsi con perdita di rendita di chi affitta i locali.Se la via (fra le più dinamiche) del centro storico dovesse perdere le sue attività com-merciali qualificate e di lunga tradizione anche il valore degli immobili perderebbe valore causando un danno patrimoniale ad ogni proprietario e un complessivo danno erariale anche per le casse comunali. Per questi motivi esposti e altri che meriterebbero ulteriori approfondimenti si richiede a chi di competenza di trovare una via di incontro e di col-laborazione. I firmatari della presente non hanno volontà di critica, sterile o ideologica.Certi di trovare nelle istituzioni sensibilità e disponibilità alla soluzione dei problemi del bene comune, ringraziano per l’attenzione.Lettera firmata da cittadini residenti, utenti e gestori di attività produttive.

In risposta alla lettera inviata a “II Portico” e per conoscenza all’amministrazione comunale da parte di un gruppo di residenti e commercianti di via A. Costa, ci teniamo a precisare che un nostro obiettivo primario è la tutela degli “utenti deboli” della strada e la realizzazione di una nuova viabilità interna ed esterna al centro storico persegue tale scopo. Queste modifiche creano sicuramente un primo momento di perplessità, ma gli interventi effettuati fino ad oggi in varie zone del paese hanno migliorato e di molto le situazioni di traffico caotico e di pericolo conseguente.Una situazione estremamente critica e oggetto di continue lamentele era sicuramente via A. Costa, quindi l’intervento si è reso necessario per limitare l’interferenza tra i diversi utilizzatori della strada (automobilisti, ciclisti e pedoni), costretti a continue gimcane causate da viabilità e sosta di veicoli pericolosa-mente indisciplinata.La scelta di una pista ciclabile a destra rispetto al senso di marcia è funzionale alla creazione di un percorso privilegiato (che sarà a breve integrato con trac-ciature di nuove ciclabili in via Marchi e via Granisci) che permetterà ai nostri concittadini di toccare i luoghi maggiormente utilizzati, la piazza, le scuole e la zona sportiva, rimanendo sempre “alla mano” ed evitando continui attraver-samenti di strade e di incroci.In merito alle criticità rilevate, è doveroso ricordare che alcune di queste erano presenti anche prima dell’intervento: le barriere architettoniche dei marciapiedi sono le stesse, la zona di carico e scarico non era prevista nemmeno prima e le auto parcheggiate a destra impedivano comunque le normali operazioni anche del porta a porta. I parcheggi a sinistra rispetto il senso di marcia non hanno creato problemi nemmeno dove esistono da molto tempo come in via Cavour.Alcune soluzione sono attualmente al vaglio degli uffici competenti e troveran-no a breve un riscontro. Le problematiche legate ad un non perfetto stato di manutenzione del manto stradale, che comunque è conforme ad una normale ciclabilità, saranno risolte appena i tempi lo permetteranno.Oggi i riscontri sono in maggioranza positivi anche se gli uffici continuano a tenere monitorata la situazione e verificare la necessità di eventuali migliorie. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e cogliamo serenamente le critiche se non hanno volontà sterile o ideologica.

Stefano MazziAssessore: Scuola, Progetto Campus, Piano della ciclabilità.

Roberto GelosiniAssessore: Lavori pubblici, Piano Energetico.

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Da oggi anche a Novellara

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Roberto Gelosini (assessore): è da tempo che io e Stefano Mazzi (assessore scuola e ciclabilità) raccogliamo segnala-zioni di disagio dovute al traffico di via Costa, per questo motivo, pur nella ristrettezza delle risorse che conosciamo, abbiamo apportato una modifica significativa alla viabilità. L’intervento è stato avviato sulla base delle segnalazioni giunte e considerando la necessità di seguire un nuovo disegno di viabilità ciclabile. L’ufficio tecnico ha già avuto disposizione di monitorare la situazione e cercare di risol-vere le criticità. Manuela (Irish Pub): Non abbiamo notato nessun cam-biamento nella presenza di clienti. Il traffico stradale è più ordinato, ma mancando uno spazio per lo scarico ogni tanto davanti all’ingresso troviamo qualche furgoncino che scarica ai negozianti della via. Al Comune abbiamo chiesto di delimitare questo spazio per favorire la sosta a piedi piuttosto che dei mezzi.Fathima (Marrachech Kebab): Per motivi di lavoro devo scaricare cose pesanti, per farlo devo sostare per poco sulla pista ciclabile, ma in quel breve periodo la gente in-sulta e non capisce che sto lavorando, mi dispiace, ma non posso parcheggiare dall’altra parte della strada. Per quel che riguarda la clientela non possiamo lamentarci e al momento non è cambiato nulla. Primacasa: La pista ciclabile non ci sembra molto sicu-ra, quotidianamente evidenziamo lievi incidenti tra ciclisti. Gli automobilisti non hanno ancora metabolizzato la pi-sta ciclabile e ci parcheggiano sopra. Riteniamo che non sia calato il rischio infatti molti clienti devono attraversare la strada per raggiungere gli esercizi commerciali. Al mo-mento non possiamo valutare l’affluenza della clientela, è toppo presto per fare una stima seria, il doppio senso però ci dava più visibilità.Elena (Caboto Viaggi): il nuovo senso dà più ordine e da cittadina mi piace. Mi sembra che il parcheggio da que-sta parte della strada penalizzi gli esercizi che sono coperti dalle auto.Simona (Buffetti): Per me è scomodo,devo fare un giro piuttosto anomalo per giungere al lavoro. Se il Comune ha deciso questo avrà fatto le sue valutazioni e io mi adeguo. Non mi sembra che la via sia meno pericolosa. In più il giorno di mercato via Costa è irraggiungibile in auto. Sara (Sary Project): Trovo la ciclabile un buon intervento e anche i parcheggi sono meglio organizzati. La mia attività non ha risentito di questo cambiamento, sottolineo che ci

Via Costa, i commenti non sono a senso unicoUn’ora, un mercoledì mattina, a spasso per via Costa facendo due chiacchiere con passanti, residenti, commercianti, tecnici comunali e assessori. Alcuni commenti sulla nuova viabilità.

di Simone Oliva

sono problemi di percorrenza durante il giorno di mercato. Qualcuno ha proposto di fare stazionare alcuni banchi del mercato all’inizio di Via Costa in modo da animare la via e portarvi un po’ di passeggiata.Manuela (Sapore di mare): abbiamo rilevato problemati-che relative alla sicurezza per questo abbiamo contattato il Comune. Sul posto è venuto Marco Cantarelli che ha dimostrato disponibilità e ha ascoltato le nostre proposte. Vorremmo spostare la ciclabile dall’altra parte non per aumentare il parcheggio, ma perché nel lato dove ora si trova, l’asfalto risulta pericoloso per i ciclisti. Un altro pro-blema è l’aumento della velocità delle auto e pure il carico e scarico sulla pista ciclabile. Roberta (residente):Io vado in bicicletta e trovo il man-to stradale pericoloso perché inclinato. Prima la via era impraticabile, ora però sono stati risolti alcuni problemi. Avremmo preferito un riassetto deciso ,anche chiudendo la strada per un po’, e una divisione chiara tra ciclabile e corsia. Fernanda (ciclista): la ciclabile in uscita dalla piazza è ben percorribile, il problema è in ingresso nella piazza, le mac-chine tagliano la curva e mettono a rischio pedoni e ciclisti.Zironi (residente): Io ho fatto per molti anni l’autista e qualcosa di strade ne so, il problema principale è quello di essere corretti in strada perché non sempre il codice della strada è rispettato.William (ciclista): mi sembra che ci sia meno traffico e che sia meno pericoloso.Marco Cantarelli (ufficio tecnico Comune): In un incontro civile e costruttivo con commercianti e residenti mi sono state fatte notare alcune criticità rispetto alla nuova viabilità. Purtroppo la soluzione perfetta non esiste, penso però che si possano risolvere molti dei problemi emersi. Certi che la sicurezza, non solo dei ciclisti, passi attraverso un maggior ordine non possiamo sostenere che il caos della viabili-tà precedente tutelasse maggiormente i cittadini. Anche il parcheggio sul lato attuale ci è sembrato più funzionale in quanto permette all’autista (che il 99% delle volte è solo) di scendere in sicurezza dalla parte del marciapiede, in più abbiamo realizzato uno spazio dedicato alle biciclette che permette ai ragazzi di parcheggiare e raggiungere gli eser-cizi che frequentano maggiormente senza attraversare la strada. Ora, è vero, si riscontrano vetture che vanno più forte, ma questo è un problema di rispetto del codice della strada. Detto questo però alcune modifiche sono già state

disposte e nel giro di breve tempo la ditta di riferimento provvederà a fornirle.Sulla pista ciclabile sarà consentita la sosta per carico e scarico. Appositi cartelli saranno sistemati in modo da non lasciare alibi a furbetti che la utilizzino come parcheggio “veloce”. All’incrocio con Piazza Unità d’Italia saranno si-stemate segnaletiche apposite per evitare che le auto ta-glino la strada ai ciclisti in uscita da via Costa. Sarà posto un divieto di sosta davanti all’ingresso di galleria Fumagalli per agevolare il passaggio ai residenti. In via sperimentale porteremo i banchi del mercato fino all’altezza dell’Irish Pub sul lato del parcheggio. Questo permetterà alla via di “riconquistarsi” uno spazio centrale in paese. Altri inter-venti sono in programma come ad esempio la sistema-zione del manto stradale tra il marciapiede e la ciclabile.

Precisazioni in merito al contenuto dell’articolo sulla realtà edile SOIP pubblicato nel mese di Ottobre

Nel precedente numero del giornale abbiamo descritto l’organizzazione societaria dell’impresa edile Soip, citando le parole “novellaresi doc” in riferimento alle persone che la guidano. Il termi-ne non aveva alcun significato se non quello di evidenziare, perché richiesto dalla stessa Soip, l’elemento distintivo della novellaresità, ma senza per questo voler precludere ad alcuno la stessa caratteristica. Di per sé questo elemento non significa altro se non l’origine, lasciando intendere poi ad altri fattori la qualità e lo spes-sore delle persone e dei fatti. A nostro avviso, e fortunatamente crediamo per la maggior parte dei novellaresi, esistono persone, aziende e so-cietà che pur non essendo novellaresi, o solo in parte, sanno fare cose bellissime e di qualità e si contraddistinguono sul territorio per azioni di alto spessore morale e sociale. Se con il termine “novellarese doc” usato forse con un po’ di leg-gerezza nel numero precedente, qualcuno si è sentito escluso o in qualche modo coinvolto, ce ne scusiamo, l’intenzione era ben altra.

Paolo Bigi

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Le opere dei Madonnari “Gli artisti di strada”

al Borgonuovo il 18 dicembre

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La Proloco con la collaborazione del Club delle Arti Reggiane e del Comune di Novellara organizza la 5a edizione di MOSTRA D’ARTE . Parteciperanno: Pittori, Scultori, Artisti del legno, della Ceramica,del Bullino e dello Scalpello di tutte le regioni d’Italia. Questa manifestazione è ormai un appuntamento atteso dagli appassionati dell’arte, essen-do l’evento culturale più importante in ambito provinciale nel periodo di Dicembre. L’inaugurazione della mostra avverrà presso la sala NOMADI Giovedi 08 Dicembre alle ore 11,00.Al taglio del nastro presenzieranno le autorità locali e sarà aperta a tutti con un rinfresco che accoglierà i partecipanti.La MOSTRA REsterà aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 -12,30/14,30-19,00. Festivi e prefestivi orario continuato, l’ingresso è libero. Gli organizzatori ringraziano sin da ora tutti i visitatori che con la loro presenza testimonieranno l’importanza dell’avvenimento culturale, e che con i loro suggerimenti aiuteranno gli organizzatori a migliorarsi ulteriormente per gli anni a venire.

Dall’ 08 al 27 Dicembre presso la sala polivalente I Nomadi la 5a edizione di “Mostra d’Arte”

di Luigi Camellini

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Auguri

ad Arianna Massariper il suo 5° compleanno.

La festeggiano mamma Federica papà Gimmi, i nonni Beatrice, Vanna e Adriano.

L’edizione dell’anno passato ha permesso la stampa di ben 500 copie, distribuite anche grazie alla collabo-razione degli esercizi pubblici novellaresi e non solo, per un totale raccolto e interamente devoluto alla Caritas locale, di 1500 euro. Con questi risultati anche quest’anno, io e Paolo ci siamo interrogati sull’impor-tanza di impegnarci in questa direzione, per dare una mano ad una realtà purtroppo sempre più importante per la società: la Caritas locale, che come tante altre associazioni svolge un ruolo fondamentale per l’aiuto ai “nuovi poveri”, categoria che annovera sempre più iscrizioni. Così, anche in seguito ai tanti supporti pervenuti da amici, si è deciso di riproporre alla co-munità, una seconda edizione, con lo stesso spirito di quella passata. Dai primi giorni del mese di dicembre per cui sarà in distribuzione nelle edicole del paese e in altre postazioni pubbliche, il nuovo libro di Paolo Pagliani dal titolo “Per continuare a riflettere”, edito con il supporto tecnico di Rinaldo Pace del “Portico” (mensile cittadino). Dalla prefazione del libro… “Dopo l’insperato successo del libretto precedente, avevo in

mente di “saltare “un anno con una seconda edizione. In tanti, troppi però, mi han fatto cambiare idea, da conoscenti, amici, gli sponsor; a tutti va un caloroso ringraziamento per la solidarietà riaffermata ancora una volta, specie in favore della Caritas cittadina. In questi momenti difficili l’importante è che ciascuno, nella quotidianità delle sue azioni, consideri il valore della persona umana, simile in tutto nei desideri e nei bisogni a quella degli altri esseri umani, uguali tra loro perché tutti alla ricerca della felicità. E tuttavia tutti sappiamo che per sopravvivere, abbiamo bisogno di una speranza non che venga dal regno delle utopie e delle illusioni; di una vera speranza, perché solo una società fatta di speranze fondate ha una chance di sopravvivenza. Una giusta sentenza di grande saggezza umana rileva che: <<Se invece di cercare di stare bene, cercassimo di far del bene, finiremo con lo star meglio>>, perché il peggior peccato verso i nostri simili, non è odiarli ma essere indifferenti. Buona lettura e se riuscite, regalatelo a chi vi è caro. In tanti ve ne saranno grati.

“Per continuare a riflettere”, il nuovo libro di Paolo PaglianiSi ripete per il secondo anno consecutivo l’iniziativa ad opera dei novellaresi Paolo Pagliani e Paolo Bigi in favore del centro Caritas del paese. Una raccolta di “riflessioni quotidiane”, unite in un’unica mini raccolta portabile, che consenta a chiunque di interrogarsi sui grandi temi dell’umanità. Senza pretese di dare risposte, ma solo “stimoli” per riflettere.

di Paolo Bigi

Distribuito negli esercizi pubblici di Novellara, a partire dal mese di dicembre, al contributo di E 3 - Il ricavato verrà interamente devoluto al centro Caritas di Novellara.

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a Papi Franco e Riccò Linache festeggiano i 50 anni di matrimonio.Un mondo di Auguri dalla figlia Marina

la nipote Chiara, il genero Carmine e dalla cognata Jolanda.

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a Carlotta Bosiper il suo 5° compleanno.

La festeggiano mamma Cristina, papà Mauro la sorellina Beatrice, il cuginetto Damiano

e i nonni Mietta e Bruno.

Auguri

a Rosanna Bedogna e Mario Subazzoli

per il loro 50° anniversario di matrimonio. Li festeggiano nella lieta ricorrenza Fabrizio, Mo-

rena, Michael, Gaia, Erika, Luca e Cinzia.

Grazie GiuliaE’ qui davanti a me… accoccolata nel suo passeggino. E’ lei… la mia nipotina Giulia di cinque mesi, avvolta in un vestitino che la fa sembrare una bambolina d’altri tempi. Una bambolina bionda dalle orecchie a sventolina (tormento della mamma) e due bellissimi occhi grigio verde, occhi che mi stanno fissando dubbiosi. Cosa vedono, quale messaggio invieranno al suo piccolo cervello di neonata? Che figura uscirà di questo nonno vecchio e acciaccato?Un piccolo movimento nel passeggino mi distoglie da questi interrogativi. Qualche parolina, un buffetto sulla guancia e vedo quel visino illuminarsi di uno splendido sorriso accompagnato da un vivace sgambettio.La prendo dolcemente in braccio e con un bacino sulla fronte la stringo teneramente al mio petto.Per un attimo mi sento giovane, forte, senza acciacchi, come spero mi veda lei in questo momento, e sono felice. Grazie Giulia… grazie per questo momento di felicità…

Nonno Dante

Errata corrige

Con riferimento all’articolo pubblicato sul nu-mero scorso del giornale riguardante il raduno Anticauto, gli organizzatori si scusano per non aver menzionato i sotto indicati sostenitori nei precedenti ringraziamenti. Quali patrocinatori infatti della manifestazione si ringraziano: Profumeria Malibù, Autocaravan Balotta, Fiori Il Girasole, Intimo Sotto Sotto, Bar Pasticceria Mi & Mi e il ristorante Don Divino. Scusandoci ancora per l’increscioso errore speriamo di aver provveduto alla giusta puntualizzazione.

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L’Associazione di Polizia Municipale Bassa Reggiana, costituitasi nel 2005 e comprenden-te i Comuni di Novellara, Guastalla, Bagnolo,

Luzzara, Reggiolo e Gualtieri, tra le infrazioni re-gistrate nell’ambito delle sue funzioni di Polizia Stradale registra un significativo aumento della

violazione dell’Art. 193 che prevede l’Assicurazione ob-bligatoria per ciascun veicolo.Per dare un’idea dell’entità del fenomeno bastino due dati: le sanzioni comminate in questo comprensorio nel 2005 sono state 36 contro le 95 del 2010.Va detto subito che, di-versamente da altre, que-sta infrazione è deliberata. L’automobilista sa perfetta-mente di non aver pagato il premio dell’assicurazione, conosce i rischi a dir poco nefasti a cui si espone in

Nel 2010 elevate dalla Polizia Municipale 95 sanzioni relative alla assicurazione obbligatoria dei veicoli

caso di incidente o in quello, non così remo-to, di imbattersi in una pattuglia della Stradale. L’automobilista sa, ma ugualmente decide di mettersi al volante. La domanda “perché lo fa” non è per niente retorica, dal momento che il fenomeno è tra-sversale e comprende anche categorie sociali non toccate dall’indigenza. Anche se in primis il fenomeno è riconducibile alla crisi economica dilagante degli ultimi anni, non mancano altre motivazioni più profonde e meno facilmente smascherabili. Resta il fatto che questa è una infrazione grave, che ha costi alti e di cui alla fine si sobbarcano gli automo-bilisti virtuosi. All’automobilista dissennato fa difetto pure l’inventiva. Infatti cosa balbetta quando viene colto in fallo? Che si era dimenticato di pagare l’assicurazione, che stava giusto per farlo, che sì aveva pagato per Internet ma che poi non gli era arrivato il tagliando.Riteniamo utile ricordare ai lettori che la sanzio-ne per chi viaggia senza Assicurazione è di euro 798 oltre al sequestro del veicolo e che, solo a fronte di una pronta copertura assicurativa, il sequestro non si tramuterà in confisca ossia in perdita del titolo di proprietà.E qualora dovessimo incappasse in un inciden-te in cui il veicolo coinvolto risultasse privo di assicurazione? Ecco le regole da seguire.

Contravvenzioni complessivamente elevate dalla Polizia Municipale per infrazione agli artt. 193/1a e 193/2a1 per guida senza copertura assicurativa o assicurazione scaduta

Anno 2006 2007 2008 2009 2010 ottobre 2011

a Novellara n.7 a Novellara n.16 a Novellara n.14 a Novellara n.12 a Novellara n.16 a Novellara n.16

nei Comuni della Bassa Reggiana n.32

nei Comuni della Bassa Reggiana n.56

nei Comuni della Bassa Reggiana n.72

nei Comuni della Bassa Reggiana n.66

nei Comuni della Bassa Reggiana n.95

nei Comuni della Bassa Reggiana n.57

di Eda Ferrabue

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Con un numero di auto cir-colante in Italia superiore ai 36.000.000 che ricompren-dendo autocarri, autobus, moto, ciclomotori trattori ed altro sale (stime ACI 2010) ad un “parco circolante” di oltre 48.500.000 dei quali 3.565.000 nella sola Emilia Romagna, è il caso di dire che quello della copertura assicu-

rativa è un problema che prima o poi nella vita “ci inve-ste tutti”. In contrapposizione a questi dati, vi sono stime governative che indicano in oltre 3.000.000 il numero di veicoli (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori e altro), che circolano privi di assicurazione o con tagliandi assicurativi contraffatti o di assicurazioni inesistenti. Una percentuale dedotta fra il 6/7%, tale dato trova una conferma indiretta anche dai numeri della pirateria stradale, circa il 7% delle fughe dopo incidenti o alt delle autorità una volta identifi-cati gli autori sono riconducibili alla mancanza del contras-segno assicurativo. Quello dei veicoli che circolano privi di assicurazione è un problema da sempre esistente, che però, in tempi di crisi, è aumentato vertiginosamente (an-che a Novellara – come commentato dalla Polizia Munici-pale). I dati del 2009, stimano in poco più di 10.000 il nu-mero di incidenti con mezzi privi di assicurazione (4.000 al sud, 4.000 al centro 2.000 al nord). Ora occorrerebbe fare alcuni distinguo; fra chi guida con polizza scaduta da oltre 15 giorni, chi volutamente omette di assicurare il mezzo ri-correndo a polizze fasulle o chi è vittima di raggiri da parte di false compagnie assicurative e quindi in perfetta buona fede. Il risultato però, in caso di coinvolgimento in un in-cidente con un mezzo sprovvisto di assicurazione ed aver ragione (anche in regime di indennizzo diretto) è il mede-simo. La tua assicurazione non paga i danni subiti dal tuo veicolo non potendo poi rivalersi a sua volta nei confronti della assicurazione del responsabile. La stessa legislazione italiana a riguardo è abbastanza “clemente” nei confronti dei trasgressori della legge n.990 del 1969, (che ha reso obbligatoria l’assicurazione RCA). In caso si venga fermati a circolare o si provochi un incidente privi di assicurazione è prevista un ammenda da 800 a 3.000 euro ed il seque-stro immediato del mezzo. Mezzo che viene riconsegnato

Incidenti stradali con mezzi privi di assicurazione, quali le problematiche

di Giovanni Panini

immediatamente con prova di una copertura assicurativa valida. Chi invece viene fermato alla guida di un mezzo “provvisto” di un assicurazione falsa, commette un rea-to penale, in questo caso: confisca del mezzo, denuncia penale, pagamento di eventuali danni arrecati ed una san-zione pecuniaria. Citando Mao e la sua celeberrima frase “colpirne 1 per educarne 100” a detta degli esperti, trattasi di provvedimenti legislativi e/o deterrenti “troppo leggeri” per contrastare un fenomeno che è il caso di dire “sempre più si fa strada”. Stando ai dati (fonte Istat-Aci) il numero degli incidenti stradali denunciati nel 2009 in Italia sono 215.408 con 4.237 morti, in Emilia Romagna 20.411 con 422 morti. Il trend è in calo dal 2000 e siamo quasi in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea nel Libro Bianco del 13 settembre 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia, rispetto al 2001, ha registrato una riduzione del 40,3% del numero dei morti in incidenti stradali. Insomma dati alla mano la possibilità di avere “problematiche” con mezzi non assicurati è un evenienza da considerarsi possibile. Nella sventurata ipo-tesi, vi è comunque un piano B. Forse non tutti sanno che il premio assicurativo (definiamolo totale) che si paga alla propria compagnia di assicurazione, si può distinguere in tre voci principali: premio puro (parte del premio destinato a coprire il rischio dei sinistri), caricamenti (parte del pre-mio destinata a coprire i costi commerciali e amministrativi dell’impresa di assicurazione). Vi è poi una terza parte de-stinata a imposizioni varie, fra le più conosciute: S.S.N pari

al 10,5% (destinato allo stato quale rimborso forfettario alle strutture sanitarie per il costo degli incidenti stradali. Le imposte pari al 16,0% (in provincia di Reggio Emilia). Vi è poi una parte dei premi pagati che è destinata al Fondo di garanzia per le vittime della strada. Questa percentuale

Suddivisione costi per ogni 100 euro di premio assicurazione RCA pagato

Premio puro CaricamentoAltro

(Fondo antiracket, varie)2,50%

Fondo vittime della strada16,50%

Imposte (tasse)12,50%

SSN

varia in base alle necessità ed è stabilita tutti gli anni per decreto. Attualmente (2010) è del 2,5%. Ebbene questo 2,5% (si badi bene parliamo di milioni di euro) che si paga sulla polizza R.C.A. (responsabilità civile auto) viene girato dalle compagnie assicurative ad un fondo; che nel caso “qualcuno incroci” sulla propria strada un veicolo non as-sicurato, interviene risarcendo gli sventurati automobilisti dei danni subiti.

Fondo di garanzia per le vittime della strada ISTRUZIONI PER L’USO

Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, istituito con legge n.990 del 1969 è amministrato, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici Consap. Passando “dall’as-sicuratese all’italiano” si può dire che trattasi di un istituto che tutela le vittime di incidenti stradali con mezzi non co-perti di assicurazione. L’intervento del Fondo è limitato al massimale di legge vigente al momento del sinistro (dall’ 11.12.2009 euro 5.000.000,00 per danni a persona per si-nistro ed euro 1.000.000,00 per danni a cose per sinistro, massimali che saranno elevati dal 2012). Il risarcimento è dovuto per i danni alle cose, con una franchigia di Euro 500,00 (vi sono alcune variabili) L’istruttoria e la liquidazio-ne dei danni per i sinistri è per legge, di esclusiva compe-tenza dell’Impresa Designata. Individuata in base al luogo di accadimento del sinistro (per l’Emilia Romagna trattasi di Fondiaria-Sai). All’impresa designata (per territorio) va inviata la richiesta di risarcimento dei danni per l’apertura della pratica e nei cui confronti, in caso di mancata defini-zione transattiva, deve essere esercitata l’eventuale azione giudiziaria. Poi per “non sapere ne leggere ne scrivere è igienico” inviare copia della richiesta di risarcimento anche alla Consap. Per quanto concerne la documentazione da presentare oltre alle solite certificazioni: mediche -perizia danni con fotografie-. Visto che trattasi spesso di “sinistri particolari” con istruttorie e verifiche concordate postume, per dare più forza alle proprie ragioni è consigliabile do-cumentare il più possibile il nostro dire. Nel caso di pirati della strada occorre denunciare il tutto alle pubbliche auto-rità, fotografare il mezzo nel teatro dell’incidente, testimo-nianze (se ne parla la stampa, tenere copia del giornale). Se l’altro mezzo dopo una discussione animata fugge do-cumentare il tipo di auto, casomai la targa, descrivere il conducente. Una volta fatto questo ed avviata la pratica, occorre armarsi di pazienza in quanto i tempi non sono brevi. Dati sui tempi di liquidazione non sono disponibili, teniamo presente che l’iter di istruzione della pratica è più lungo di un normale sinistro, poi vi sono diverse variabili (sinistri con o senza lesioni), possibilità che la targa sia fal-sa, una targa estera e/o non corrisponda eventuale inter-vento di un legale (pagato dalla compagnia designata per territorio). Insomma mettiamo in preventivo tempi lunghi.

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Bentornato Augusto a Novellara, qui accanto alla sua Rosy e al centinaio di rappresentanti degli in-finiti “Fans Club” sparsi per tutto il paese. Gente da ogni angolo d’Italia, ha ascoltato (ai primi di otto-bre) il resoconto tenuto da Rosanna Fantuzzi che ha fornito numeri impressionanti sui risultati dell’attività dell’”Associazione Augusto per la vita” nata per pro-muovere la ricerca sul cancro, una battaglia contro la malattia che ci ha portato via Augusto. Il Don Divino che li accoglieva si è subito riempito del sentimento di solidarietà che il nostro amato novel-larese coltivava e cantava in vita. La proiezione di un video su una delle mille e mille iniziative dell’Asso-ciazione racconta, ad esempio, di un servizio di cure

Il grande popolo dei fans di Augustoesprime nel ricordo la solidarietà…Augusto, a due decenni dalla scomparsa è capace di ricreare col sentimento l’atmosfera degli anni ruggenti con la quale teneva stretti sotto il palco le migliaia di appassionati.

di Franco Malaguti

domiciliari per il sollievo dei malati di tumore attivato in provincia dell’Aquila. Una solidarietà commovente che trova mille strade, dalle coppie che devolvono la spesa per le bomboniere, agli artigiani che creano lavori da vendere.E la memoria continua con le parole del sindaco di Camposanto, provincia di Modena, dove hanno intitolato ad Augusto un “Campo musicale”. Dice: non avrei mai creduto di trovare un’atmosfera così cordiale e amichevole. Nicola Paltrinieri un ragazzo tredicenne continua le generazioni di appassiona-ti dei Nomadi cantando alla chitarra il suo pezzo, “Augusto per la vita.C’è tutto anche su www.augustoperlavita.it

La mattina nella chiesa della Bernolda è stata officia-ta una messa in ricordo di Augusto, ritmata dalle sue canzoni suonate da un gruppo e dando vita ad un evento particolare. La sensazione è stata di una fortissima commozione che ha pervaso i presenti, tutti legati ad Augusto nel ricordo della sua personalità carismatica.

…la navata della chiesa alla Bernolda riempita dal canto “vagabondo”

E’ ancora fortissimo il senso di libertà e di pensiero aperto delle sue canzoni, dal desiderio di evadere e staccarsi. Dopo venti anni si è rafforzato: ci si è accorti che tutta la chiesa cantava “Io vagabondo” con le note che continuavano a roteare in spirali di sentimento ondeggianti sotto le navate. C’è chi non aveva più lacrime… F.M.

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Nel mese di settembre abbiamo ricordato l’amica Ermanna alla quale è stato dedicato un torneo di doppio femminile contraddistinto da un forte spirito di amicizia e sana sportività. Si sono inoltre concluse le fasi finali del campionato a squadre della categoria D2 maschile che, senza volere essere ripetitivi, han-no visto ancora una volta vincitori i nostri Tagliavini, Bottura, Dignatici e Davolio. Ma non è tutto qui: il primo weekend di ottobre, ancora graziati dal sole e dalla temperatura mite dello scorso mese, han-no fatto visita al circolo tennis gli amici del Meeting club di Valdagno con i quali, ormai da alcuni anni, ci contendiamo la “Coppa Bertozzi”. La giornata è cominciata naturalmente con un lauto banchetto or-ganizzato nella palazzina del circolo ed allietato dallo gnocco fritto, cucinato da Claudia e Fausto, accom-

pagnato da tutto quello che la nostra tradizione può offrire. Vi lascio immaginare le prestazioni sportive che sono seguite nel pomeriggio… non credo che la coppa sia stata assegnata quest’anno! E per non farci mancare proprio nulla, abbiamo organizzato per la sera una grande festa con buon cibo (e come dubitarne!) ottima compagnia e una novità musica-le. Claudio Lusuardi, che ha sempre allietato con la sua voce le feste del circolo ha accompagnato ed introdotto i Contessa sul palco del campo 2. Sara, Alessio e Luca, componenti della band emergen-te di Novellara, hanno esordito proponendo il loro emozionante repertorio musicale e continuando poi a duettare insieme a Claudio in classici della musica italiana. A questo punto non ci resta che sperare che il resto dell’anno tennistico continui così come è ini-

SPORT TENNIS

Dal Circolo Tennis: chi ben comincia...La nuova stagione sportiva è da poco iniziata al circolo tennis; l’attività agonistica, terminata la scorsa stagione con grandi successi portati sopratutto dagli atleti della categoria maschile, è già nel pieno del suo svolgimento per piccoli e grandi, ed è stata inaugurata quest’anno davvero “alla grande”, all’insegna del buon tennis e dell’aggregazione sportiva. Il tutto allietato da una novità musicale: Claudio Lusuardi ha accompagnato e introdotto la band novellarese “I Contessa” composta da Sara , Alessio e Luca.

ziato, con tanto entusiasmo e positività.Dott.ssa Anna Maria Ferrari

Claudio Lusuardi

Baraldi Christopher (Giosefer) atleta del Jogging Team Paterlini giovane promessa del podismo novellarese 3° Classificato di categoria nella

maratonina di Correggio svoltasi lo scorso mese di ottobre.

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Il 1 Novembre, il SAP ha vissuto una nuova avventura all’Autodromo di Monza .La manifestazione “6 RUOTE DI SPERANZA” è un’incredibile giornata in cui, grazie alla UILDM (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare) di Monza, l’Autodromo Nazionale viene invaso da migliaia di fantastici ragazzi allegri spensierati e...diversamente abili!L’evento, giunto quest’anno alla sua 25esima edizione, consente ai ragazzi di vivere un’esperienza più unica che rara, ovvero salire a bordo di potentissime vetture da Gran Turismo e, al fianco di piloti professionisti e preparatissimi, provare l’ebbrezza di sfrecciare sulle mitiche curve del tracciato più famoso d’Italia....Come potevamo noi del SAP di Novellara non essere presenti??...Partenza ore 6.30 dalla sede de “ I Millefiori”, facciamo la conta: Matteo, Stefano, Milena, Erica, Cristina, Marcello, Bonni, Eletta, Emanuela e Luca. Ci siamo tutti e, non del tutto svegli ma carichi al

punto giusto, partiamo per Monza!Il viaggio è perfetto e tra una chiacchiera e l’altra in un batter d’occhio ci troviamo di fronte ai cancelli del tanto agognato Autodromo.La prima cosa che ci accoglie al nostro arrivo, è il sentimento comune di essere capitati all’interno di un’evento veramente ben organizzato e gestito con passione e precisione, tale da far sembrare tutto questo, un gioco da ragazzi.Ovviamente così non era, perchè le varie associazioni e gruppi di diversamente abili arrivavano dalle più disparate zone del nord Italia e le persone coinvolte erano tantissime centinaia!Una volta dentro comunque, il rombo dei motori e l’odore di copertoni roventi ci ha attratto subito dall’altro lato dei box, dove, complice la poca confusione vista la buon’ora del nostro arrivo, i nostri ragazzi non ci hanno pensato due volte a salire su alcune tra le più potenti auto del mondo!Via un giro, e via un’altro, lo stomaco inizia a brontolare, così dopo un veloce e necessario

Co-pilota per un giorno all’autodromo di Monza

di Elisa Paterlini

pranzetto e un pò di riposo, trascorriamo le prime ore del pomeriggio girovagando tra sidecar, auto d’epoca, moto campioni del mondo, go kart, e chi più ne ha più ne metta, il tutto condito dai tiepidi raggi del sole.Prima di ripartire per Novellara rimane giusto il tempo di fare l’ultimo giro del tracciato; quello che, se ancora ce ne fosse bisogno, nessuno dei nostri mitici CO-PILOTI mai più si dimenticherà.Anche questa volta il gruppo SAP di Novellara è riuscito nel suo intento: divertirsi e vivere la vita al 100 %!

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Si è concluso con un grande successo di pubblico il 7° trofeo Latteria sociale San Giovanni della Fossa. La manifestazione regionale individuale che ha visto 64 fra i migliori giocatori rigorosamente di categoria A rappresentanti le principali boc-ciofile sia delle zone limitrofe che oltre, si è svolta interamente nei campi di gara della Bocciofila Novellarese circolo arci nei giorni da lunedì 17 a venerdì 21 ottobre 2011.Come sempre, le finali si sono svolte alla presenza oltre che di un folto pubblico di intenditori, del rappresentante del Caseificio S. Giovanni, sig. Luigi Pedrazzoli che ha poi premiato il vincitore della serata. Come in passato, sono stati premiati i primi 4 classificati.Il match conclusivo ha visto Bertoncelli Bruno della bocciofila S.Faustino di Modena battere Govoni Alberto della bocciofila Buco Magico di Reggio Emilia.Terzi a pari merito i fratelli Selogna, Alberto della bocciofila Sanmartinese di Reggio Emilia e Gianluca della Lavinese di Bologna. Da notare che nelle semifinali, molti prospettavano uno scontro finale fra i due fratelli. Ha diretto la gara il sig. Boni Claudio del comitato di Parma. Un grazie al fotografo Ivan e ai responsabili del settore bocce Franco Guidetti e Giancarlo Razzini che con il loro lavoro hanno permesso la perfetta riuscita della manifestazione.

A Bertoncelli del S.Faustino (MO) il 7° trofeo Latteria Sociale San Giovanni

di Piero GhidiniDICEMBREDomenica 4

orchestra CLAUDIO SAX

Domenica 11orchestra SILVANO E MAURO

Domenica 18orchestra SELVINO E COMPANY

Domenica 25orchestra FRANCESCO E ANDREA

Sabato 31orchestra I NOBILI DEL FOLKNotte di S. Silvestro danzante

ore 19,30 cenoneore 24 Brindisi di mezzanotte

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Rubrica mensile di musica e spettacoli a cura di Luca Lombardini e alcuni amici

Fiera di San Matteo a S.Maria - 25 settembre. Nella foto sopra Johnny La Rosa in concerto, nella foto sot-to insieme a Davide Crotti organizzatore dell’evento musicale.

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Questo mese tre dischi molto interessanti ciascuno a modo suo

Jane’s addiction: “The great escape artist”. Che dire. Dagli esordi a oggi per I nostri, il sound è cambiato, si è fatto piu liscio, meno aspro e rude. Sarà per via del fatto che i vari componenti del gruppo in questo ultimo lasso di tempo hanno intrapreso carriere parallele che li hanno “contaminati” un tantino. Il cantante Perry Farrel per esempio ha collaborato con artisti quali Thievery Corporation e fondato un gruppo solista (tali Satellite Party, il cui cd non era poi cosi male),

ha strizzato l’occhio ai mitici Radiohead e così via. Lo stesso chitarrista ha suonato in vari gruppi prima di lavorare ancora con i Jane’s. questo disco porta appunto in se tutti i vari accenni delle loro carriere parallele. Se poi ci mettiamo una produzione più accurata rispetto al passato, possiamo assolutamente dire che il disco è diverso, ma non troppo però, dai precedenti illustri. Il singolo estratto “The irresisitble force” è davvero azzeccatissimo e rende l’idea di quanto sopra scritto. Tutto il cd si lascia ascoltare, la sorpresa quindi del loro ritorno sulle scene a questo punto è graditissima.

Negrita: Sono trascorsi tre anni dalla pubblicazione di “Helldorado”, l’ultimo album in studio dei Negrita. In questo periodo la rock band aretina ha girato in tour per l’Italia, ha suonato alcune date all’estero e nel 2009 ha dato alla luce, solo sul web, un EP live di cinque pezzi intitolato “Atlantico Live 27 febbraio 2009”, registrato nell’omonimo locale romano. Oggi Pau, Drigo, Mac, Franky e Cristiano tornano per presentare l’ottavo capitolo della loro carriera intitolato “Dannato vivere”. Il nome del disco, ha spiegato la band, si riferisce sia ai tempi complicati in cui ci troviamo a vivere oggi, alla dif-

ficoltà di avere una vita senza troppe preoccupazioni, ma possiede anche un significato più rock’n’roll, di quando la vita ti mette di fronte a delle situazioni che sono ‘dannatamente’ belle. L’album include tredici episodi nei quali si alternano sonorità rock più aggressive, come nel secondo singolo “Fuori controllo” e ballate tipiche dei Negrita come accade invece nel primo singolo “Brucerò per te”.

Coldplay: “Mylo xyloto”. Un titolo incomprensibile, chissà cosa vuol dire? Resta comunque il ritorno dei bravi Coldplay e “Mylo Xyloto” è un ottimo disco di pop. Un disco con un titolo discutibile, ok. Ma è un disco di canzoni-canzoni, con perfetti esempi di quell’epica che i Coldplay hanno mutuato dagli U2 e trasposta in brani meno rock. L’eco di Bono e soci si sente ancora in “Major minus”, ma il modello della pop-song stile Coldplay sono brani come “Every teardrop is a

waterfall” e “Charlie Brown”: grandi melodie, ritmo sostenuto e irresistibile; l’altro modello è quello rappresentato da “Us against the world”, ballata semplice e malinconica. “Mylo Xyloto” offre un vali-dissimo campionario di entrambi i modelli.“Mylo xyloto” è un disco più diretto e meno ambizioso di “Viva la vida”, ed è un bene. L’ambizione è stata spostata sul piano lirico (Martin lo ha definito un “concept album” di canzoni legate tra loro) mentre musicalmente è stato ridotto l’apporto di Brian Eno, a cui sono attribuite delle generiche “Eno-xifications”. Certo, c’è qualche azzardo, come l’iper-pop a base di synth di “Paradise”. O come “Princess of China”, il criticatissimo duetto con Rihanna. Certo, con quei synth forse sarebbe stato meglio su un disco della cantante. Ma la canzone funziona. E’ pop contemporaneo, e in fin dei conti Rihanna non fa altro che fare quello che Martin fa da sempre, nelle sue canzoni: tanti “oooh” e “aaaah”. Contarli tutti, nel disco, è impossibile. Certo che però loro sono i Coldplay, in qualsiasi modo li vogliate vedere, rimane un gruppo che sa il fatto suo in termini di pop. Un gruppo che a livello mondiale credo che attualmente non abbia eguali dal punto di vista musicale nel loro ambito. Hanno saputo crearsi un timbro e una fama che in questi ultimi anni è inarrivabile per certi versi. Assolutamente da ascoltare.

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Inizialmente fu gestita dalla congregazione religiosa “Figlie dell’Oratorio” nella casa di fronte alla Trattoria Mariani attualmente abitata dalla signora Rina Ligabue.Nel 1968 avvenne il trasferimento presso l’attuale sede per espressa volontà del parroco di quegli anni, l’indi-menticabile Don Quarto Cavalli.Le suore rimasero fino al 1996 e da allora la direzione educativo didattica e la funzione docente, sono eserci-tate da personale laico.Recentemente la sede è stata ampliata, resa più idonea e adeguata alle norme di sicurezza quindi più funziona-le e sempre più a misura di bambino.Già dal 1984 è stata stipulata una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Novellara che elargi-sce un sostanzioso contributo indispensabile per con-sentire un livello di funzionamento della scuola efficace ed adeguato.Nell’anno scolastico 2011/2012 sono iscritti 49 bambi-ni di cui il 40% stranieri.Il processo di integrazione fra bambini italiani e stra-nieri comporta ovviamente, soprattutto nella fase di in-serimento, delle difficoltà che vengono superate grazie alla professionalità delle insegnanti e al coinvolgimento di tutta la comunità educante, anche se va detto che quasi sempre i bambini sono molto più aperti e dispo-nibili al confronto fra culture e tradizioni degli adulti.La scuola è strutturata in 3 sezioni omogenee per fasce di età: 1 sezione per i 3 anni, 1 per i 4 e 1 per i 5.Le attività sono programmate per sezione e fra sezioni, così da ampliare le opportunità di conoscenza, con-fronto e arricchimento.In clima di accoglienza, solidarietà e rispetto, operano la Direttrice, le 4 Docenti (di cui una coordinatrice e una per il tempo prolungato), 1 cuoca e 1 ausiliaria.La scuola realizza annualmente iniziative di formazione e di autoformazione in servizio per il personale scola-stico e fa parte di una rete di coordinamento con le altre scuole dell’infanzia FISM del territorio di Reggio Emilia.Vengono anche organizzati incontri formativi per i geni-tori, con la presenza di persone esperte.Va sottolineato il fatto che la scuola dell’Infanzia di

La scuola dell’infanzia di Santa MariaLa scuola vanta il pregio di oltre 100 anni di servizio per l’educazione dei bambini dai 3 ai 6 anni sul territorio della nostra frazione.

S.Maria oltre che sviluppare la propria progettazione didattica si impegna ogni anno a valutare le proposte educative presenti nel territorio di Novellara e ad ac-cogliere quelle che più rispondono alle proprie finalità, quali l’attività didattica in biblioteca, in piscina, in pale-stra e a teatro. Inoltre condivide i progetti di continuità con gli asili nido e la scuola primaria Le famiglie dei bambini che frequentano la scuola pagano una retta mensile, comprensiva del pasto, di euro 210. L’Amministrazione della scuola è consape-vole che per molte famiglie, particolarmente in questo periodo di crisi, può diventare impegnativo sostenere questa spesa; d’altro canto se si vuole offrire la qualità del servizio occorre prevedere delle entrate adeguate per gestire al meglio l’organizzazione e la funzionalità della scuola.Il programma didattico:i bambini vivono alla scuola dell’Infanzia di S.Maria, si-tuazioni ed esperienze che permettono di sviluppare la propria autonomia, di rafforzare l’identità e di costruire la competenza.Gli spazi a disposizione consentono di svolgere ade-guatamente tutte le iniziative didattiche: attività mo-torie, giochi liberi ed organizzati, attività grafiche, pit-toriche, plastiche, manipolative, espressive, attività di musica e attività per centri di interesse.L’attività scolastica nel suo complesso assume come propria metodologia: il gioco, l’esplorazione, la ricerca e la vita di relazione.Orari di apertura:la scuola apre alle 7,45 del mattino e chiude alle 16,00 del pomeriggio. È prevista la possibilità di prolunga-mento dell’orario, che viene effettuato a richiesta con un versamento di un ulteriore contributo.Organi collegiali:La collaborazione scuola-famiglia e ritenuta un valore e una condizione per la condivisione delle finalità e dei percorsi educativi in un contesto di corresponsabilità educativa, pur nella diversità dei ruoli.Sono attivi: - Il Consiglio di Scuola - Le Assemblee dei genitori - Gli incontri di sezione - Il collegio docenti - I colloqui individuali - Serate di lavoro…..uscite e feste!

Il consiglio di amministrazione è composto da straordi-narie persone che prestano il loro impegno a livello di volontariato. In periodi di crisi come quello attuale, in cui subisce pesanti e gravi ridimensionamenti la stessa scuola pubblica, diventa difficile gestire quella privata, pertanto dichiariamo la nostra gratitudine al Consiglio della scuola dell’Infanzia che si prodiga non solo per tenerla aperta portando avanti un importante progetto educativo, ma anche per garantirne alti livelli didattici ed educativi.N.B.Si ringrazia la Direttrice della scuola Simonetta Capiluppi per la disponibilità e la collaborazione alla stesura del presente articolo.La parola ai bambini di 5 anni: cosa pensi della tua scuola?Giovanni. “ Io mi diverto con tutti i miei amici…spero che questa scuola e quella di là rimangano belle.”Lorenzo. “Sto pensando che questa scuola diventi bel-la e spero tanto che i miei amici siano contenti qui! mi ricordo anche della scuola vecchia ….spero tanto che questa rimanga bella perché qua si gioca bene. Sono contento perché la siola mi piace e spero tanto di stare bene alle scuole elementari.”Martina. “Questa scuola è molto divertente perché ci sono i giochi e poi perché tutti sono amici”.Sara. “A me piace stare in questa scuola perché ci sono tanti amici e mi piace giocare!”Cristian. “Qui mangiamo tanta pappa”.Alle. “A me piace andare a scuola per imparare a scri-vere e leggere per la scuola elementare…perché mi piace.”Isabel. “E’ bella …..molto,molto,molto bella”.Veronica. “ I bambini giocano e mi piace colore; io vo-glio stare scuola con bambini……no casa!”Maria Grazia. “Mi piace giocare……tanto! Mi piace anche dormire e mangiare qui!”Gurpinder. “ E’ bella scuola! e gioco con tutti.”

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In tempi più vicini a noi, nel secolo del razionalismo, un sovrano illuminato, Francesco III d’Este (1698 – 1780) emanò un regolamento organico per l’Istruzione inte-rinale per le Scuole Basse (1774). Il duca di Modena e Reggio sollecitò più volte le amministrazioni locali ad at-tuare la sua riforma. Questa presentava aspetti innovati-vi, sia nella struttura che nel metodo pedagogico. Ma il vento che aveva creato in superficie le onde non riuscì a smuovere il fondo.Il successivo governo napoleonico con le norme emana-te nel 1812 sull’Istruzione per le Scuole Elementari, ha dato una spinta notevole verso l’alfabetizzazione di massa. Il sistema scolastico napoleonico dettava norme precise relativamente all’articolazione dei corsi e delle classi, ai doveri e alle carriere dei maestri, ai programmi d’insegnamento, ai libri e sussidiari da adottare e ai criteri di valutazione degli alunni.Il successivo governo degli Estensi (dal 1814) deter-minò un grave arretramento della situazione scola-stica.Bisognerà attendere l’Unità d’Italia (1861) e la ricon-quistata democrazia (1945) per vedere sbocciare una scuola per tutti, ricchi e poveri, maschi e fem-mine. Sì anche per le femmine. Per secoli sono state escluse dal diritto – dovere dell’istruzione.Ci viene da fare una rif lessione: in questo lento cam-mino della scuola, quanti sono stati i cervelli perduti negli abissi della povertà e dell’emarginazione?Forse molti. Non sapremo mai quanti non hanno goduto di questa importantissima istituzione.I maestri condotti dalle origini alla fine del Cinquecento (XVI sec.)Le prime notizie sulla presenza di un maestro condotto a Novellara risalgono all’8 agosto 1530.Nelle carte d’amministrazione del conte Giulio Cesare Gonzaga (1502 – 1550), busta 140 (23), troviamo la se-guente registrazione:“ Zuan (Giovanni) Antonio il di 8 (agosto) vene (venne) a star con il Signor conte à (dal)l’ultimo di agosto 1530 con la promissione (stipendio) di uno scudo e megio (mez-zo)”.

Frammenti di storia delle scuole di Novellara / 2

La Scuola Comunale nel Cinquecento

di Sergio Ciroldi

La scuola, questa preziosa istituzione tanto essenziale, quanto (oggi) criticata, ha avuto una evoluzione lenta, anzi lentissima. Per diversi secoli è rimasta sempre se stessa, incolore, con pochi mezzi economici e didattici, e poco frequentata.Aveva una timida esistenza, anche se ben radicata, nella tradizione e nei costumi.

La paga, uno scudo e mezzo, è relativa ad un mese di servizio. Benché manchino notizie anteriori al 1530 è tuttavia da supporre che un maestro di scuola esistesse anche prima.Sappiamo che quando Feltrino Gonzaga (1302 ca – 1374) si ritirò a Novellara e Bagnolo mantenne in vigore, per la sua signoria, gli Statuti che aveva adottato per Reggio Emilia.Nello Statuto era previsto l’esistenza e il funzionamen-to di un organo importante: la Comunità degli Anziani. Questo organismo formato da 10 – 12 persone scelte dal

Signore, per chiara fama e specchiata onestà, aveva com-petenze specifiche nei settori della sanità, istruzione, via-bilità, acque, sicurezza e tasse. Era presieduto dal Signore di Novellara e per delega dal massaro.La Comunità degli Anziani aveva autonomia ammini-strativa e finanziaria. È del tutto assimilabile al moder-no Consiglio Comunale. Al suo interno il Consiglio degli Anziani si articolava in Congregazioni: dell’istruzione, della sanità, delle acque e così via. Questa autonomia, si badi bene, poteva esplicitarsi soltanto nell’ambito del potere volitivo del signore investito dall’imperatore del piccolo stato.Al termine di ogni anno il massaro doveva sottoporre al Consiglio degli Anziani i risultati della gestione per la pre-

scritta approvazione. Se i conti non tornavano erano guai per il massaro e la sua famiglia (i beni venivano incame-rati, e carcere per il responsabile).Le riunioni si tenevano in Rocca.Nel 1553, cioè dopo 23 anni della sua assunzione, il ma-estro Zuan (Giovanni) Antonio era ancora al servizio del-la Comunità, come risulta dalle carte d’amministrazione dell’Archivio Gonzaga, b.140 (25); Questa autonomia, si badi bene , poteva esplicitarsi sol-tanto nell’ambito del potere volitivo del Signore investito dall’imperatore del piccolo stato.Adì (oggi) 6 novembre 1553 havuto (ha ricevuto) da mi (da me) per una vesta (grembiule) ch’io comprai per il maestro di scolla (scuola) per il vigor di sua lettera. Jiuli 3 paoli 15E ancora apprendiamo dalla lettera del 15 febbraio 1559 inviata al conte Alfonso I Gonzaga, Signore di Novellara e Bagnolo (Archivio Gonzaga, Corrispondenza, b.15) che… El (il) maestro di scolla va quasi ogni sera a casa del fiamengo(fiammingo, il compositore Giaches de Wert) in sallazzo et (e) il messer Claudio (conte Claudio Gonzaga) et (e) Jovita ( frate carmelitano) el (e) canta (no) anco-ra (con) Bertolino in casa della Gismonda ( cognata di Giaches de Wert), lì giocano…Con l’apertura della Casa di Probazione dei Gesuiti (1571),

Camillo I Gonzaga desiderando “ elevare le scole (scuole) nella terra di Novellara” acquistò dalla Comunità degli Anziani, per scudi 772, soldi e 4 e denari 3, l’edificio dove era alloga-ta la scuola comunale.Tutto ciò emerge dalla lettura del Partito della Comunità N°1 del 21 ottobre 1571. I Partiti della Comunità erano dei fogli sui quali venivano redatti i verbali delle sedute.Il conte Camillo I Gonzaga (1521 – 1589) fece demolire il fabbricato e costruire il nuovo, alto tre piani. A piano terra trovò sistemazione la Spezieria ( o farmacia), al primo piano la Scuola per i fanciulliabbandonati (maschi e femmine) e orfani, all’ultimo piano le camerate. Questa scuo-la a carattere residenziale era chiamata Scuola dell’Umiltà o degli Orfani. Per desiderio della con-tessa Barbara Barromeo (1538 – 1572), cugina di

San Carlo, l’insegnamento fu affidato a tre padri soma-schi. Quest’ordine monastico era specializzato nel campo dell’istruzione. Il corso di studi comprendeva tre classi (prima, seconda, terza) al termine del quale gli scolari potevano proseguire per altri tre anni.Nel primo anno di attivazione della scuola furono am-messi dodici scolari. Negli anni successivi essi aumenta-rono considevolmente . Su questa scuola riferiremo, più ampiamente in altra occasione. La Scuola della Comunità , formata da un solo maestro, una sola classe di 5 – 6 scolari si trasferì, di conseguenza, in Rocca.Dai documenti d’archivio risulta che maestro condotto era, nel 1559, frà Iovita carmelitano.

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Rubrica a cura della dott.ssa Roberta Bocedi

Medicina veterinaria per cani e gattiLa designazione del maestro avveniva su proposta di qualche membro della Comunità degli Anziani, o pre-vio esame delle istanze presentate dagli interessati.La Comunità non sempre era puntuale nel pagamento del salario pattuito, altre volte era il maestro che interrom-peva le lezioni per altri impegni, così che non era facile avere la continuità dell’insegnamento. Il maestro era un vero e proprio libero professionista che impartiva il pro-prio magistero per un piccolo compenso.Questo stato di cose comportò, per la Comunità, difficoltà di reperire il maestro condotto indispensabile per imparare a leggere, scrivere e far di conto. Le famiglie degli alunni dovevano sostenere il costo dell’insegnante e fornire la legna per il riscaldamento dell’aula. La Scuola dell’Umiltà dei Gesuiti era invece completante gratuita. Le lezioni nella Scuola della Comunità duravano due o tre ore al giorno per circa sei mesi all’anno.Gli alunni dovevano portare il necessario per leggere e scrivere.Molto difficile era il compito del maestro. La lingua ita-liana non era del tutto di uso corrente. Diffuse erano le parole dialettali accompagnate da termini latini. Compito del maestro condotto era quello di insegnare Dottrina cristiana e “un poco di Umanità” (comprendente Lingua Italiana, precetti di lingua latina, matematica, Elementi di storia romana e di geografia antica)A Novellara esisteva-no non solo le scuole comunali ma anche quelle mona-stiche dei carmelitani (per alunni interni e esterni) e dei gesuiti. La comunità israelitica aveva una propria scuo-la. Una scuola a quanto sappiamo molto severa dove si studiava parecchie ore al giorno(lettura e studio della Sacra Scrittura al mattino, Umanità al pomeriggio).I figli dei Gonzaga, Camillo I (1521 – 1595), Alfonso I (1529 – 1580) e Francesco II (1519 – 1577) hanno studiato a Parma nel Collegio dei Nobili dei monaci benedettini. I figli di Alfonso I, Giulio Cesare, Camillo II e Alfonso II dai padri gesuiti di Novellara. Le femmine hanno ricevuto una buona istruzione dal precettore assunto direttamente dai principe.

Tutti quanti noi avremo visto il nostro cane o gatto (o coniglio) di casa grattarsi innumerevoli volte e, nella stragran-de maggioranza dei casi, il grattarsi, è una normale attività dell’animale (uomo compreso).Quand’è allora che questa attività diventa un problema e occorre portare l’animale alla visita dal veterinario?In generale, quando diventa molto frequente, continua o comunque di entità tale da non consentire una vita normale all’animale. Questo può anche arrivare a procurarsi vere e proprie lesioni alla pelle come arrossamenti, croste, pustole con o senza perdita di pelo. Occorre inoltre ricordare che un animale non si “gratta” solo con le zampe, ma può anche leccarsi, mordicchiarsi o strofinarsi contro oggetti e persone in modo ossessivo.Cosa spinge dunque un cane o un gatto a grattarsi in modo eccessivo?Molto semplicemente un animale si gratta quando sente prurito. Il prurito è una manifestazione di dolore e può essere causato da fattori molto diversi. Fortunatamente, una delle cause più frequenti di prurito nei nostri cani e gatti di casa, sono ancora i parassiti esterni della pelle: pulci, zecche e pidocchi, per intenderci. Ed in questo caso il problema è facilmente risolvibile con l’applicazione di un buon antipulci. Se invece il problema persiste anche se si effettua una buona profilassi antiparassitaria, occorre allora andare a ri-cercare altre cause. Purtroppo vi sono patologie, anche molto diverse tra loro, che possono causare sintomi molto simili. Così tra le cause di prurito negli animali domestici, ritroviamo gli acari della rogna, le infezioni batteriche, le intolleranze/allergie alimentari, le allergie ambientali (a pollini, piante, acari della polvere, ecc), alcune forme neoplastiche ed anche vere e proprie disfunzioni del sistema immunitario dell’animale. Queste ultime determi-nano una reazione esagerata dell’organismo nei confronti di stimoli che normalmente, in un animale sano, non causerebbero alcun problema. Com’è evidente, con cause così varie, è sempre molto importante raggiungere una diagnosi precisa perché naturalmente il trattamento necessario per la risoluzione del problema sarà molto diverso, si tratti di rogna o di un’intolleranza alle uova o di un’allergia alle graminacee.Soprattutto le allergie, così come succede anche nell’uomo, stanno diventando sempre più frequenti nei nostri animali domestici e possono insorgere a qualunque età. Alcune possono essere stagionali, legate alla fioritura di qualche pianta, altre possono invece essere presenti tutto l’anno.Purtroppo per giungere ad una diagnosi definitiva, può talvolta volerci anche molto tempo ed occorre perciò ar-marsi di pazienza ed affrontare il percorso diagnostico un passo alla volta.Cosa si può fare una volta individuato il problema? Per alcune patologie la soluzione può essere semplice e defini-tiva. La rogna si tratta con gli appositi farmaci, le allergie alimentari si controllano con diete speciali, ecc. Con altre malattie invece può essere molto difficile arrivare ad una guarigione completa (non si può impedire ad un cane di passeggiare nel prato e non si può eliminare completamente la polvere dalle abitazioni) e si tratterà di imparare a conviverci, nel modo migliore possibile, talvolta con l’aiuto indispensabile di farmaci.

Un altro piccolo essere sfortunato e indifeso è uscito dal carcere, dove, da innocente era stato rinchiuso grazie alla cattiveria e l’ignoranza di persone senza un briciolo di cuore. Sto parlando di un bel micione dal pelo bianco e rosso, buono e affettuoso all’inverosimile.E’ stato raccolto dalle ragazze del canile che aveva appena un mese di vita, è stato curato vaccinato, fatto crescere sano e forte, ma purtroppo costretto sempre in gabbia, in quel luogo non è possibile fare altrimenti. Finalmente dopo un anno è uscito, perché adottato dalle operatrici del Centro Diurno di via Veneto. Non è stato semplice per loro riuscire

Una storia a lieto finead abituarlo al nuovo ambiente, alla gradevole confusione che regna all’interno. Per alcuni giorni non è mai uscito da sotto il mobile della guardiola, L’ambiente dove si sentiva più sicuro, perché meno affollato. Finalmente è uscito, timoroso, piano piano, si avvicinava agli anziani, si lasciava accarezzare, ma sempre un pò vigile, al primo rumore o movimento diverso ritornava sotto il mobile, oppure si nascondeva nei posti più impensati. Occorrevano ore per scovarlo! Le operatrici hanno dovuto usare più pazienza con lui che con gli anziani ospiti; ma sono riuscite! Finalmente è più tranquillo, sale sulle ginocchia degli anziani, si lascia

di Silvana Selogna

accarezzare strappa sorrisi a tutti. Se lo contendono, tutti lo vogliono e lui si accontenta con fusa e moine. E’ una storia a lieto fine! L’impegno delle ragazze è stato premiato, dove passa “Koc” la malinconia se ne va, lui trasmette gioia!Purtroppo al pari di un micetto che dopo parecchie peripezie è entrato in paradiso, quanti altri piccoli esserini muoiono nei modi più atroci per la cattiveria e il menefreghismo di persone ignoranti.

Quando il cane o il gatto si gratta...

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ALCOLISMO, CHE FAI?

Mi chiamo Sonia e il mio alcolismo colpisce gli aspetti fisici ma non solo, anche quelli psichici; è una dipen-denza che coinvolge non solo la persona malata, ma pure l’intero nucleo familiare. Non accettavo di essere un alcolista quando ho iniziato a frequentare il gruppo A.A., andavo solo per far contento mio marito. Poi un giorno con buona volontà sono stata attenta alle riunioni del gruppo e ho capito che l’ alcolismo è una malattia grave che porta alla morte e non un vizio come pensavo. Capii i miei stati d’ ansia, le bugie, i tremori, le sudate di notte in pieno inverno. Ho comin-ciato a frequentare le riunioni, le feste, gli anniversari e il Raduno Nazionale A.A. di Rimini e usando spesso il telefono per sentire gli amici è stato un grande aiuto; tutto questo mi ha portato a due anni di sobrietà. La mia lotta è già una vittoria: rinascere, trovare serenità e sincerità per scoprire il valore della vita. Sapevo che da sola non riuscivo a venirne fuori ma uno spiraglio di luce bianca, mi ha fatto ritrovare gioia, capacità e volontà di vivere sapendo che non sono più sola ma che c’ è sempre qualcuno che mi ascolta. Ma devo fare ancora tanta strada e mi devo ricordare che è il primo bicchiere di alcol quello che riapre il

buco dell’ inferno. Quello che son io oggi mi soddisfa, perché ho tutto quello che mi serve per essere felice, ho due gambe, due braccia e una testa che funziona e per di più ora che non bevo ho anche la salute.

Grazie A.A.

Rubrica a cura di “Gente di Canile”via Valle, 104 Novellarawww.gentedicanile.it” www.gentedicanile.it

Non solo pulci

Cari lettori, il mese scorso avevamo trattato l’argomento alimentazione e l’importanza di seguire mo-dalità corrette nel dare da mangiare al nostro amico a quattro zampe. In questo numero ci occupe-remo di un altro aspetto molto importante, ossia come predisporre un luogo in cui possa rilassarsi e riposarsi. Quando portiamo a casa un cucciolo o un cane adulto, magari adottato al canile, dobbiamo avere le idee chiare anche su dove farlo dormire. Alcuni pensano che la soluzione migliore sia una sistemazione esterna alla casa, altri, invece, optano per un ambiente “marginale”, come ad esempio un garage o un disbrigo, dove non si svolgono le attività principali della famiglia. Tutte queste solu-zioni soddisfano le esigenze di noi umani, ma non tengono conto dei bisogni del nostro cane. Come sottolineato nell’articolo di settembre, il cane è una specie altamente sociale, che ha bisogno di vivere in gruppo e di partecipare alle attività dei suoi familiari, e, pertanto, la sistemazione migliore è quella che lo integra maggiormente nel gruppo affiliativo (l’affiliazione è il tipo di legame che si instaura tra il cane e ciascun membro della famiglia). Dovremo quindi preferibilmente pensare a una sistemazione in ambienti interni della casa, tipo un soggiorno, una cucina, uno studio o una camera da letto; la scelta dipende ovviamente dalle nostre abitazioni e dalle nostre abitudini.Dopo aver individuato l’ambiente migliore, decideremo dove posizionare la copertina (intendendo con questo termine una delle tante soluzioni “morbidose” oggi in commercio), che diventerà il punto di riferimento del nostro cane e dove potrà andare a rilassarsi e a dormire senza che nessuno lo di-sturbi; la zona più adeguata sarà quindi non prospiciente gli ingressi e non di passaggio (in modo da non delegare al cane alcuna funzione di gestione e controllo degli accessi), appartata ma non isolata, caratterizzata da una temperatura appropriata e costante, priva di pericoli e soprattutto tranquilla in ogni momento della giornata. Inizialmente, per aiutare il nostro cane a eleggere la copertina come punto di riferimento, lo premieremo ogni volta che spontaneamente si avvicinerà a essa e ci andrà sopra per riposare. Una volta che il cane avrà eletto come “sua” la copertina, quella diventerà la sua zona relax e quando vorrà staccare e concedersi una pausa saprà di avere un luogo sicuro per farlo. Ovviamente la copertina non dovrà mai essere un luogo di punizione, né una zona in cui giocare o farsi le coccole. Non ci resta quindi che augurare ai nostri amici a quattro zampe un buon relax!

E ora vi presentiamo

IL (VERAMENTE) PELOSO DEL MESE

Tubo: è stato chiamato così perché è rimasto per una settimana in un cantiere senza sapere dove andare. È un incrocio spinone di circa un anno, va d’accordo con altri cani, maschi e femmine, e, ovviamente, ha una chioma notevole!!!

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Il cocomero asinino pianta dai frutti a reazioneQuesta pianta è nota soprattutto per la sua caratteristica diffu-sione dei semi che vengono sparati dai frutti turgidi di succo allorché si distaccano dai piccioli. Tra le varie forme di dissemi-nazione, questa è senz’altro la più originale. Il vento, l’acqua, gli insetti, gli animali, lo stesso uomo, diffondono i semi delle pian-te nell’ambiente. Il soffione, piccolo paracadute, sfrutta il vento, frutti appiccicosi si incollano a insetti e animali, frutti uncinati si aggrappano a peli o a vestiti, altri frutti vengono ingoiati, digeriti in parte, indi espulsi in natura. La progressiva evoluzione delle specie ha via via diversificato e selezionato le forme viventi fa-cendo sopravvivere quelle più adatte a certi ambienti e a certi contesti di vita. Nel cocomero asinino la pressione che si crea nei frutti in via di maturazione si accompagna al progressivo indebolimento del tappo costituito dall’attacco del picciolo, alla fine basta un piccolo urto per indurre lo scoppio del piccolo melone con reazione a catena verso altri frutti maturi. Il cocomero asinino è una pianta succosa, con fusti prostrati, setolosi, lunghi intorno al metro, le foglie altrettanto spinulose, sono grossolanamente triangolari (8-10 cm) con bordo dentato e ondulato. I fiori sono di un colore giallo pallido, distinti in due tipi, maschili riuniti in piccoli grappoli, femminili, peduncolati e solitari alla ascella delle foglie superiori. Da questi si origina il frutto, piccolo melone della dimensione di 4-5 cm, verde, peloso, portato da piccioli ricurvi a uncino, in modo da esporre il foro di uscita dei semi verso l’alto. La pianta appartiene alla famiglia delle “Cucurbitacee”, che annovera specie molto note e coltivate largamente per i loro frutti, cocomero, melone, zucca, cetriolo. Il nome scientifico del cocomero asinino, “Ecballium elaterium”, riflette le sue caratteristiche. La prima parte, significa spingere fuori, dal greco “Ekto, al di fuori” e “Ballein, spingere”, gli deriva dal lancio dei semi, la seconda parte, dal greco “Elater , che stimolo”, per i suoi effetti medicamentosi. Tutta la pianta è tossica e velenosa, irritante per mucose e occhi. Probabilmente quando da ragazzi per gioco, ci si spruzzava addosso il succo dei frutti non si prestava molta attenzione a questi effetti, che se qualche volta ci sono stati sono passati inosservati. Irritazioni scorticamenti, tagli, scottature, nella vita di qualche tempo fa erano cose molto normali e a a volte non si prestava la dovuta attenzione, con conseguenti effetti infettivi, oggi forse si esagera in senso opposto, basta vedere ad esempio la varietà dei preparati contro le più banali punture di insetti. Il cocomero asinino nella tradizione fitoterapica era impiegato nelle “stitichezze ostinate dovute ad atonia dell’intesti-no”, per sbarazzare rapidamente l’organismo da sieri accumulati per malattie di cuore, uremie, cirrosi epatica ecc. Il preparato denominato “Elaterio”, veniva ricavato per sedimentazione e essicazione del succo dei frutti. Complessivamente la pianta si reputava abortiva, antireumatica, purgante, deostruente (bile), analgesica, car-diotonica. Comunque molto pericolosa! Nei nostri ambienti il cocomero asinino si rinviene sui ruderi, nei terreni smossi e ben esposti, negli incolti scoperti e sciolti.

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Patty è il nome che la mia amica Violetta aveva dato alla sua cugina di razza Cocker. La sua era una cagna speciale, perché non parlava come noi umani, ma a suo modo le comunicava i suoi sentimenti ed era con lei più affettuosa di qualsiasi altra persona al mondo. Violetta le voleva molto bene e nei suoi momenti di sconforto la Patty le si avvicinava per consolarla, accarezzandola e baciandola. A quel tempo i suoi vicini dicevano che la Patty parlava e che se gli umani l’avessero ascoltata avrebbero avuto moltissimo da imparare da essa. Ora Violetta è sola, la Patty è volata in cielo e lei prega per essa, perché crede che lassù

nella casa degli animali ci sia anche la sua amata, con la speranza un giorno di poterla rivedere e riabbracciare. Tachi

Patty, un amore fedele

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Un pizzicotto ai più piccol i e non solo

C’era una volta una Regina tanto triste, perché, insieme al Re suo marito, aspettava da anni un figlio che sem-brava non arrivare mai. Un giorno, però, la Regina si sentì tanto stanca, senza voglia di mangiare: il medico di corte che la visitò le disse che non era ammalata, ma che aspettava un bambino. La gioia e la felicità furono tali che il Re sembrava impazzito.I mesi passarono veloci e, un mattino di primavera, nac-que una bellissima bambina. Quante feste si fecero, in suo onore! I banditori del Re partirono a cavallo, per ogni parte del Reame, ad annunciare a tutti la lieta novella ed il Gran Ciambellano di corte dovette fare l’elenco degli invitati più importanti, per la grande festa del battesimo. In tale solenne occasione, non poterono certo mancare Fata Allegra, Fata Bella, Fata Dolce, Fata Saggia, Fata Ricca, Fata Bontà, ma: “Fata Malefica, no!” tuonò il Re. Il gran giorno arrivò, fu celebrato il battesimo e, al termine della cerimonia, il Re e gli invitati si ritirarono nel salone dei ricevimenti; qui era stato allestito un grande banchetto apparecchiato di tutto punto e pieno di cibi succulenti. Ma non ebbero ancora assaggiato il primo che un tuo-no squarciò l’aria e una brutta vecchia, vestita di nero e dall’aria più cattiva che mai, apparve avvolta da una nuvola di fumo, era Fata Malefica: “Guarda un po’, che storia è questa, non son degna della festa?Tutti restarono paralizzati per lo spavento. Il Gran Ciambellano, che fu il primo a riprendersi, le disse che si era trattato di un terribile sbaglio e la pregò di sedersi al tavolo con gli altri commensali. La Fata accettò e mangiò da sola, poiché, dopo l’accaduto, l’appetito, agli altri, era passato del tutto.Alla fine,tutti gli invitati si alzarono e, ad uno ad uno, sfilarono davanti alla culla della Principessina, offrendo i loro doni. Quando fu la volta delle Fate, passando da-vanti alla bambina, la sfiorarono con la bacchetta magi-ca, offrendo, a turno,l’allegria, la bellezza, la saggezza, la ricchezza, la bontà ma, ad un tratto, Fata Malefica le interruppe: “ Io non perdono, ecco il mio dono: crescerai senza affanni, fino a sedici anni, poi con un fuso ti pun-gerai e, detto fatto, morirai!”e, sghignazzando, scompar-ve come era venuta, in una nuvola di fumo.Il Re e la Regina, disperati, non sapevano più cosa fare. Fu allora che si fece avanti Fata Bontà: “Ascoltatemi, purtroppo l’incantesimo non posso annullare, però la magia lo può trasformare. A sedici anni, la Principessa si pungerà, ma, invece di morire, addormentata cadrà. Se, entro cent’anni, un Principe innamorato la bacerà, il sortilegio spezzato sarà!Il Re ringraziò la buona Fata, ma non volle rassegnarsi: ordinò al Gran Ciambellano di inviare dei messaggeri in ogni angolo del Reame, affinché tutti i fusi fossero bruciati.Gli anni passavano in fretta e la Principessa cresceva bella e buona. In occasione del suo sedicesimo comple-anno, il Re, suo padre,organizzò un magnifico torneo a cui parteciparono tutti i cavalieri del Regno. La fanciulla pensò che il modo migliore, per ammirare

La bella addormentata

quello spettacolo superbo, fosse quello di salire sulla torre più alta del castello. Quando fu in cima, vide una portici-na socchiusa che lasciava intravedere una vecchina tutta curva, intenta in uno strano lavoro e che, vivendo lassù da anni, non sapeva niente di fusi e di incantesimi: “Sto filando, non vedi? Vuoi provare?”La Principessa accettò con gioia, ma, non appena prese il fuso,si punse un dito e cadde immediatamente addor-mentata!Che disperazione per il Re, la Regina e tutti i sudditi!. A nulla poterono i tentativi dei medici più illustri, per risve-gliarla!.Intanto, non vista,era giunta anche fata Bontà che dis-se, con tristezza, che poiché l’incantesimo era avvenuto, una cosa sola poteva fare, nello spazio di un minuto:tutti avrebbe fatto addormentare.Passarono anni e anni e anni e il castello fu circondato da una foresta fitta ed intricata che lasciava scorgere solo la torre più alta. Erano trascorsi cento anni quando, un gior-no, passò di lì un Principe valoroso: udì un cantastorie che narrava una strana leggenda che parlava di una bella addormentata e si fermò ad ascoltare.Fu così che fu preso dal desiderio di vedere la bellissima Principessa e si avviò deciso verso il bosco intricato. Il gio-vane non ebbe paura e si aprì la strada tra i rovi, a gran colpi di spada.Finalmente giunse davanti al castello, senza esitare attra-versò il ponte levatoio e si trovò nel cortile; qui smontò da cavallo e salì nel maestoso salone d’ingresso dove fu at-tratto dalle strane e numerose statue che popolavano il ca-stello, accorgendosi, con grande meraviglia, che si trattava di persone profondamente addormentate nelle pose più strane. Attraversò sale e saloni e, finalmente, giunse nella stanza dove dormiva la Principessa, più bella che mai.Il Principe s’inginocchiò accanto a lei e restò incantato a guardarla, col cuore che gli batteva forte forte, poi si chinò e la baciò dolcemente.La Principessa batté le lunghe ciglia e aprì gli occhi: l’incan-tesimo era spezzato. Nello stesso momento, tutti si risve-gliarono e la vita, nel castello, ricominciò.Il Re e la Regina corsero nella stanza della figlia e trova-rono i due giovani che si guardavano teneramente negli occhi. Si allontanarono in punta di piedi, poiché avevano aspettato quel momento, per cento lunghi anni, potevano aspettare ancora un po’.

Eccoci nel mese di NOVEMBRE dedicato a tutti i Santi, alla Commemorazione dei Defunti e alla Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale (1918).

Ricordiamo che c’è un linguaggio che accomuna tutti gli uomini del mondo, qualsiasi sia la loro lin-gua. E’ un linguaggio che non è fatto di parole, ma di espressioni del viso, di atteggiamenti e di gesti: è il linguaggio del corpo, comune anche agli animali, pensiamo alla magnifica coda del pavone, esibita per mandare chiari messaggi d’amore.Pensiamo a noi che, anche senza parlare, possia-mo creare figure comprensibili a tutti, proiettando l’ombra delle nostre mani. O alle donne indiane che eseguono danze meravigliose e che col movi-mento delle mani e degli occhi e del corpo posso-no esprimere pensieri molto complessi e interpre-tare differenti personaggi di un racconto.Un gesto o l’espressione di un viso possono farci ridere o piangere, comunque emozionare.All’inizio anche il cinema era muto. Charlie Chaplin è stato uno dei più grandi attori di tutti i tempi e, in particolare, proprio del cinema muto: il personaggio da lui interpretato, Charlot, era apprez-zato dagli spettatori di ogni lingua e paese. Così, anche bambini che parlano lin-gue diverse possono divertirsi insie-me: infatti, ridiamo tutti per le stesse cose! Così dice il piccolo Barbanera.

…Da “Col cavolo la cicogna!”di Alberto Pellai e Barbara Cabala:

GIRINI e OVETTI

La storia di due cellule che ancora non saiTi voglio spiegare e tu impareraiChe la prima assomiglia a un micro-girinoE si muove spinta dal proprio codino.L’altra cellula invece è un ovetto tondoCome una sfera o un mappamondo.Queste cellule a volte si vanno a incontrareNel corso di un viaggio che ti vado a spiegare.Il girino con il codino va a risalireIn un tunnel morbido per potersi unireCon la cellula che ha una forma di pallaE che tonda e calda sta sempre a galla.Verso di lei se ne vanno i girini, Le si aggrappano addosso con i loro codini,Ma soltanto uno giunge a destinazioneEd entra al suo interno con forza e passione.Questo incontro dà il via a una grande vicendaPerché una vita nasce da questa faccenda.Sono due i protagonisti, anzi i veri eroi:si tratta di ovuli e spermatozoi.

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Molti di noi sono soliti uti-lizzare un naturale aiuto quando, durante i cambi di stagione, accusano un calo di energie. Di ciò oc-corre mettere al corrente l’odontoiatra perché di tali rimedi, alcuni di quelli vegetali, determinano un maggior rischio di sangui-namento. I rimedi ai qua-li si fa riferimento sono quelli più frequentemente utilizzati: tè verde, aglio, echinacea, ginkgo biloba e ginseng. Da una statistica USA, i pazienti più propensi ad utilizzare tali rimedi sono le donne fra i 40 e 59 anni (70,9% del totale preso in visione).Questi cinque rimedi sono sostanze bioattive con potenziali implicazioni cliniche e quattro di essi hanno azione anticoagulante e possono pertanto aumentare il rischio di sanguinamento nei casi che vanno dalla semplice estrazione all’im-portante riabilitazione implantare: si tratta del tè verde, aglio, ginkgo biloba e il ginseng.Il tè verde oltre all’azione anticoagulante, funge da stimolante sul sistema ner-voso centrale e può divenire epatotossico se assunto in alte dosi per un tempo prolungato. Echinacea, ginseng e gingko biloba possono interferire con farmaci utilizzati in odontoiatria come macrolidi, benzodiazepina, oppiacei e carbamaze-pina alterandone sia gli effetti farmacologici che la biodisponibilità.Dagli Stati Uniti ci informano che la percentuale di pazienti che utilizzano questi rimedi ha raggiunto nel 2006 il 22% ed è pertanto doveroso da parte dell’odon-toiatra curare in maniera dettagliata l’anamnesi informandosi sull’uso di tali ri-medi da parte dei pazienti in trattamento odontoiatrico ed informando i pazienti stessi degli effetti che tali rimedi hanno sulle azioni farmacologiche delle moleco-le utilizzate comunemente in odontoiatria.

L’influenza dell’automedicazione con rimedi vegetali in ambito odontoiatrico

di Luca MinghettiMedico Chirurgo Specialista in Odontostomatologia

EDUCAZIONE SANITARIA

In data 30/09 si è celebrato il ritrovo dei ’61 di Novellara presso il Ristorante La Bussola di Campa-gnola. I nuovi “cin-quantenni”.La partecipazione è stata alta, al di sopra di ogni previsione. Le adesioni erano 61 (che coinciden-za) poi ci siamo tro-vati in 57. Quattro mancanti per impe-gni/indisposizione.Subito gia nel par-cheggio del risto-rante si sono avvertite forti emozioni. Baci, abbracci, pianti tra persone che non si vedevano da 30/40 anni.Finalmente ci si recava nel salone allestito dal bravo Mauro Morellini (Bussola) per un aperitivo ed antipasto a “buffet”. Nel salone avevamo appeso gigantografie di foto delle scuole elementari e medie, perfino una dell’asilo. I commenti, le risa nel rivedersi com’eravamo 40-45 anni fa riempivano il ristorante. Si faceva la gara a riconoscersi l’uno con l’altro.Si procedeva con l’ottima cena. Nel frattempo l’animatore Claudio, coadiuvato da Roberto Lambruschi, cantava le canzoni dei “nostri tempi”, Baglioni, Renato Zero, Battisti, De André … Si proseguiva con il karaoke con continue risate. Buona interpretazione di Moda Lorella.Ha poi preso il microfono Mirco Rabacchi che ha cantato la sua canzone “Fumana Blus”. E’ un ritornello nel nostro dialetto con rime divertenti, situazioni causate dalla nostra nebbia, appunto la fumana, risate “a più non posso”.Un momento veramente toccante è stato quando Mirco ha chiesto un minuto di silenzio per i nostri cari compagni scomparsi, Paolo, Rocco, Laerte, Angelo.Finita la cena, Mauro ha portato un’enorme torta con ricamato “Novellaresi del ‘61”, una bella e gradita sorpresa, inaspettata.Abbiamo poi terminato con balli fino a tarda notte.Abbiamo trascorso una bella serata con i nostri amici/compagni di altri tempi.Ci ritroviamo nel 2021 per festeggiare il 60?

Un saluto a tutti Roberto Artioli

I nuovi cinquantenni si sono ritrovati al Ristorante la Bussola

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BRUNO COLINell’ 9° anniversario della scomparsa lo ricord-ano con immenso affetto la moglie Ileana e la figlia Marilena.

REJANA TOSIAd un mese dalla scomparsa la ricordano con affetto il marito Afro, il figlio William, la nuora Irma, i nipoti Federico con Claudia, Valentina e i parenti tutti.

Ringraziamento

La famiglia Fornasari - Tosi profonda-mente commossa ringrazia sentitamente tutti coloro che hanno partecipato alle esequie della cara Rejana e quanti hanno sottoscritto a favore di Auser e Pro-Loco Novellara

GIANPAOLO BARTOLI24/11/2011

Nella ricorrenza della data del tuo com-pleanno ti vogliamo ricordare con tanto affetto e amore. Non c’è giorno in cui il nostro pensiero non sia rivolto a te, a certi tuoi modi di dire o modi di fare. Solo in questo modo riusciamo a sopravvivere. Sei sempre nei nostri cuori.Mamma, papà, Penny, Gabri, Marci e le nipotine Ludovica e Maddalena.

Ad una madreCara dolce madre Mariaporti il nome di mia madrevenerata nel mondocome lei hai conosciutodel martirio di un figlioil dolore profondo.

Sopravvisuta per la gioiadegli altri che avevi...e dei tanti che hai scelto

Grande è il tuo cuoresempre pronto a donareanche a me,come fossi figlia... io che figlia non ero.

Indomita, nessuna buferati ha piegatotenace, ogni fatica e stentohai sopportatonel lungo camminodi questo terreno destino.

Ti rivedo radiosa ed elegantecol sorriso tra la gentema anche dimessa, in un cortile di sassiche avanzi stanca, con il sudore sulla fronte.

Vai incontro, ad ascoltarechi una pena, un segreto, una gioiati vuole confidare.

Son venuta da tein un letto sofferente...hai aperto le braccia:“sei venuta finalmente!”

I tuoi occhi lucidim’han avvolta abbracciatae, mentre si stringevan le manihai sussurrato:”rimani!”

Cara madre Mariaoggi è il tuo compleannoil mio amore ti giungail mio abbraccio ti cinga...

Io ti sono vicina(una figlia)

Campagna antinfluenzalePer chi non l’avesse ancora fatto ricordiamo che l’Avis anche quest’anno ha lanciato una cam-pagna di vaccinazione antinfluenzale completa-mente gratuita per i collaboratori e donatori di sangue. Presentarsi in segreteria o telefonare nelle mat-tinate di giovedì e sabato entro il 3 dicembre 2011.

Avis informaSabato 10 e domenica 11 dicembre 2011, pres-so la sede AVIS di Novellara, ci sarà la consueta donazione di sangue. Presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,45Alimenti permessi prima della donazione com-presi gli esami annuali: acqua, camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero.Evitare tassativamente latte e suoi derivati.Al termine ti verrà consegnato il calendario del 2012 e la strenna natalizia

Il Segretario Piero Ghidini

La Pro Loco di Novellara ricorda con af-fetto la scomparsa Rejana Tosi, generosa volontaria e amichevole sostenitrice. Abbraccia idealmente il marito Afro For-nasari e la sorella Leopoldina Tosi espri-mendo loro le più sentite condoglianze

In memoria

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Offerte in favore dei servizi Istituzione “I Millefiori”

In memoria di Franchi Vilma Bassi Luisa

In memoria di Minari BirceTosi Laura

Redazione: viale MONTEGRAPPA, 54 Novellara (RE) tel. 0522/654447

Direttore responsabile: Dino Medici Proprietario: Circolo il Contemporaneo

Capo Redattore: Paolo Paterlini Redazione: Marco Villa, Giovanni Franzoni,

Giovanni Panini, Paolo Bigi, Simone Oliva, Sara Lanza.

Impaginazione: Ci&Wi viale Montegrappa, 50 Stampato presso Tipolito Lugli

Novellara via Prov.le Nord, 20/C

Il contenuto degli articoli firmati esprime l'opinione dell'autore e non necessariamente quella della redazione.

mensile novellarese d'informazione

Autorizzazione Tribunale Reg. stampa RE nº589 del 7/12/89

CIRCOLO IL CONTEMPORANEO

GUALDI AGRIPPA

Nell’anniversario della scomparsa dei propri cari li ricordano con affetto immutato i figli la nuora e i nipoti.

LIDIA BRIONI

IVAN PARMIGGIANINel 8° anniversario della scomparsa lo ricordano con immenso affetto Claudia, Andrea e Elena.

QUIRINO MARZINel 2° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Anna il figlio Claudio e la nipote Martina.

MASSIMO UBOLDINel 9° anniversario della scomparsa lo ricordano con affetto la moglie Cosetta, i figli Fabiano e Alicia, Quirino e Lara Battini.

PIERINO RONDININel 14° anniversario della scomparsa lo ricordano con tanto affetto le nipo-tine Sara, Gaia e Martina.

LINA STORCHI ved. LoschiNel 13° anniversario della scomparsa la ricordano con affetto il figlio Giorgio, la nuora Diana e l'adorato nipote Massimo.

FRANCO MORATre anni fa hai raggiunto il cielo e da lì hai iniziato a volare senza nessuna destina-zione, lasciando a noi un vuoto immenso. La moglie Giannina i figli Stefano e Elisa, la nuora Manuela, il genero Marco, i nipoti Michael, Eric e Manuel.

GINA ROSSIA 2 anni dalla Tua scomparsa ti ricordiamo sempre con amore.

I tuoi cari

VALENTINA MARANIA due anni dalla scomparsa, Florina ricorda la cara Dafne e con l’occasione ringrazia i figli Carla Roberta e Mario per l’affetto e la sensibilità dimostrata nei suoi confronti.

“In memoria di Davoli Bruna”

Il Canile Intercomunale di No-vellara ringrazia di cuore per le donazioni ricevute dai fratelli Te-resa e Gianni Davoli,dalle nipoti Patrizia, Paola e Roberta Garuti e dalla cara amica Iole.

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di Giovanetti Rag. GiorgioImmobiliare