poeti e artisti premiati nel giorno dei santi patroni · nale esperienza, è un pilastro culturale...

4
NUMERO 1 Febbraio 2013 ANNO XVII Aut. del Tribunale di Brescia n. 34 del 23.9.1993 Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia PROVINCIA DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA FONDAZIONE BANCA SAN PAOLO FONDAZIONE ASM fondazione civiltà bresciana onlus CONTINUA A PAGINA 2 La Fondazione Civiltà Bresciana e le significative generosità n ALFREDO BONOMI L a festività dei Santi Patroni della città, oltre ad essere una ricorrenza religiosa di rilievo, per la Fondazione Civiltà Bre- sciana è da parecchi anni l’occasione per riflettere sul bilancio culturale portato avanti che, pur tra le molte dif- ficoltà incontrate, è da ritenere ampia- mente positivo. Infatti, mentre a livello generale la cultura soffre di ripetuti tagli finanziari che ne impediscono la potenzialità con evidente danno per la società, la Fondazione è riuscita, sino ad ora, nel suo intento di continuare a mantenere le collane di pubblicazioni tradizionali ed ad aprirne di nuove, ar- ricchendo il panorama culturale bre- sciano con una lunga serie di eventi. Basta scorrere l’elenco di quanto pro- dotto nel corso del 2012 per avere pie- na conferma di questa realtà. Ciò è stato possibile soprattutto grazie ad una lunga serie di generosità che si stringe intorno alla Fondazione. A ben riflettere si ha la netta percezione di aver fatto fruttare bene gli intelligenti contributi che il Comune, la Provincia, la Fondazione ASM, la Fondazione Banca San Paolo elargiscono permet- tendo così la vita di questa istituzione che dagli antichi ambienti di San Giu- seppe parla alla città, ai territori della provincia e della Lombardia con le pa- role della sostanza culturale mantenu- ta viva ogni giorno. La Fondazione, con una quasi trenten- nale esperienza, è un pilastro culturale per la città. Certamente è anche per questo che è riconosciuta ed amata come dimostrano significative genero- sità private che l’hanno individuata co- me luogo adatto per ospitare donazio- ni di pregio. In questa catena di elar- gizioni fatta di molti nodi, ora grandi, ora più piccoli, ma tutti indispensabili, ci sono quattro gemme che meritano CONTINUA ALLE PAGINE 2-3 V enerdì 15 febbraio al- le 16 nella sede della Fondazione Civiltà Bresciana si conclude la decima edizione del Premio Santi Faustino e Giovita, sul tema «I segni del sacro nel Bresciano», articolato in quat- tro sezioni: poesia in lingua e in dialetto, arte e fotografia. Alla cerimonia che assegnerà i prestigiosi riconoscimenti, i vincitori saranno premiati alla presenza del vescovo di Bre- scia mons. Luciano Monari, del sindaco della città Adriano Pa- roli, del presidente della Pro- vincia Daniele Molgora e del presidente della Circoscrizione Centro Flavio Bonardi, nonché dei membri della giuria forma- ta da Andrea Barretta, Maria Rosa Bertellini, Riccardo Pre- vosti e Paolo Venturini; la let- tura delle poesie premiate sarà affidata all’attore Sergio Ison- ni. Ad aprire la cerimonia di premiazione organizzata e pre- sentata dal presidente della giuria, Andrea Barretta, ci sa- ranno i saluti del presidente della Fondazione Civiltà Bre- sciana mons. Antonio Fappani e del vice presidente Alfre- do Bonomi che invece traccerà il bilancio di un anno proficuo di attività ed eventi culturali, illu- strando i progetti che la Fondazione intende in- dell’artista. Convinti che un ap- proccio serio alla religiosità, ai sentimenti più intimi, non può che dare una buona poesia, se non altro per quell’anelito e quell’afflato lirico che la fede può generare, e che per l’arte il religioso sia un modo di rappre- sentare il proprio tempo e ren- dere contemporanea la tradi- zione cristiana, l’invito a parte- cipare ha avuto un ottimo esito. «La nozione di arte è molto va- sta — commenta Barretta — ma, per questo nostro ambito, po- trebbe essere utile partire dal- l’elevare l’umanità a più alti concetti del bello e ad un giu- dizio di universale valore. Non avendo qui ora lo spazio per po- ter discettare su arte sacra e ar- te religiosa posso solo dire che Il premio Santi Faustino e Giovita 2013. Concorso di Poesia, Arte e Fotografia, decima edizione Poeti e artisti premiati nel giorno dei Santi Patroni VENERDI 1 MARZO 2013 L’epoca aurea della xilografia tedesca Al Museo Diocesano l’importante mostra curata da Giuseppe Nova La mostra delle xilografie eseguite in Germania nel Quattrocento e nel Cinquecento ed utilizzate generalmente per l’illustrazione libraria è stata possibile grazie al magnifico lascito testamentario di Armando Arici, collezionista oltre che artista, che ha voluto con il suo gesto riconoscere il ruolo importante che la Fondazione Civiltà Bresciana ha ricoperto nella sua ormai quasi trentennale attività in tutti i settori della cultura. a pagina 2 GIOVEDI 7 MARZO 2013 L’immagine del vescovo Gli studiosi Andrea Zorzi e Laura Cavazzini, delle Università di Firenze e di Messina, presentano in Fondazione, alle ore 16, gli atti del convegno sul vescovo Berardo Maggi nel settimo anniversario della morte con rilevanti risultati storico-artistici e documentari. a pagina 3 CONVEGNO UNESCO I longobardi di re Desiderio Si terrà dal 21 al 23 marzo 2013 a Brescia, con il contributo fattivo della Fondazione Civiltà Bresciana, il convegno internazionale sulla fine del regno longobardo. Tre giorni di studio sul patrimonio monumentale di Santa Giulia. Si inaugura anche la mostra d’arte e fotografia su “I segni del sacro” allestita nelle sale della Fondazione, mentre la consegna del Premio San Faustino completa l’inaugurazione delle attività culturali della FCB per il 2013 traprendere per il 2013 nel va- lorizzare le testimonianze più genuine della Brescianità. In questa edizione del Premio ci si è interrogati sul significato che assumono oggi “i segni del sacro nel Bresciano” in una so- cietà globalizzata e in difficoltà nel riconquistare una spiritua- lità che aiuterebbe a un riavvi- cinamento alla “bellezza”. Dal- la Fondazione, dunque, è par- tito l’invito a misurarsi con la poesia e con l’arte nelle sue molteplici espressioni, per re- cuperare un possibile indirizzo dell’arte e della poesia nel con- temporaneo; per imboccare un nuovo percorso, teso a creare un’esperienza necessaria per legare passato, presente e fu- turo, con la forza espressiva notizie di cultura_febbraio 2013_Layout 1 12/02/2013 15:43 Pagina 1

Upload: phamdien

Post on 24-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

NUMERO 1Febbraio 2013ANNO XVII

Aut. del Tribunale di Brescia n. 34 del 23.9.1993Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post.D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 2, DCB Brescia

PROVINCIADI BRESCIA

COMUNEDI BRESCIA

FONDAZIONEBANCA SAN PAOLO

FONDAZIONEASM

fondazione civiltà brescianaonlus

CONTINUA A PAGINA 2

La FondazioneCiviltà Bresciana e le significativegenerositàn ALFREDO BONOMI

La festività dei Santi Patronidella città, oltre ad essere unaricorrenza religiosa di rilievo,per la Fondazione Civiltà Bre-

sciana è da parecchi anni l’occasioneper riflettere sul bilancio culturaleportato avanti che, pur tra le molte dif-ficoltà incontrate, è da ritenere ampia-mente positivo. Infatti, mentre a livellogenerale la cultura soffre di ripetutitagli finanziari che ne impediscono lapotenzialità con evidente danno per lasocietà, la Fondazione è riuscita, sinoad ora, nel suo intento di continuare amantenere le collane di pubblicazionitradizionali ed ad aprirne di nuove, ar-ricchendo il panorama culturale bre-sciano con una lunga serie di eventi. Basta scorrere l’elenco di quanto pro-dotto nel corso del 2012 per avere pie-na conferma di questa realtà. Ciò èstato possibile soprattutto grazie aduna lunga serie di generosità che sistringe intorno alla Fondazione. A benriflettere si ha la netta percezione diaver fatto fruttare bene gli intelligenticontributi che il Comune, la Provincia,la Fondazione ASM, la FondazioneBanca San Paolo elargiscono permet-tendo così la vita di questa istituzioneche dagli antichi ambienti di San Giu-seppe parla alla città, ai territori dellaprovincia e della Lombardia con le pa-role della sostanza culturale mantenu-ta viva ogni giorno. La Fondazione, con una quasi trenten-nale esperienza, è un pilastro culturaleper la città. Certamente è anche perquesto che è riconosciuta ed amatacome dimostrano significative genero-sità private che l’hanno individuata co-me luogo adatto per ospitare donazio-ni di pregio. In questa catena di elar-gizioni fatta di molti nodi, ora grandi,ora più piccoli, ma tutti indispensabili,ci sono quattro gemme che meritano

CONTINUA ALLE PAGINE 2-3

Venerdì 15 febbraio al-le 16 nella sede dellaFondazione CiviltàBresciana si conclude

la decima edizione del PremioSanti Faustino e Giovita, sultema «I segni del sacro nelBresciano», articolato in quat-tro sezioni: poesia in lingua ein dialetto, arte e fotografia.Alla cerimonia che assegnerà iprestigiosi riconoscimenti, ivincitori saranno premiati allapresenza del vescovo di Bre-scia mons. Luciano Monari, delsindaco della città Adriano Pa-roli, del presidente della Pro-vincia Daniele Molgora e delpresidente della CircoscrizioneCentro Flavio Bonardi, nonché

dei membri della giuria forma-ta da Andrea Barretta, MariaRosa Bertellini, Riccardo Pre-vosti e Paolo Venturini; la let-tura delle poesie premiate saràaffidata all’attore Sergio Ison-ni. Ad aprire la cerimonia dipremiazione organizzata e pre-sentata dal presidente dellagiuria, Andrea Barretta, ci sa-ranno i saluti del presidentedella Fondazione Civiltà Bre-sciana mons. Antonio Fappanie del vice presidente Alfre-do Bonomi che invecetraccerà il bilancio di unanno proficuo di attivitàed eventi culturali, illu-strando i progetti che laFondazione intende in-

dell’artista. Convinti che un ap-proccio serio alla religiosità, aisentimenti più intimi, non puòche dare una buona poesia, senon altro per quell’anelito equell’afflato lirico che la fedepuò generare, e che per l’arte ilreligioso sia un modo di rappre-sentare il proprio tempo e ren-dere contemporanea la tradi-zione cristiana, l’invito a parte-cipare ha avuto un ottimo esito.«La nozione di arte è molto va-sta — commenta Barretta — ma,per questo nostro ambito, po-trebbe essere utile partire dal-l’elevare l’umanità a più alticoncetti del bello e ad un giu-dizio di universale valore. Nonavendo qui ora lo spazio per po-ter discettare su arte sacra e ar-te religiosa posso solo dire che

Il premio Santi Faustino e Giovita 2013. Concorso di Poesia, Arte e Fotografia, decima edizione

Poeti e artisti premiati nel giorno dei Santi Patroni

VENERDI 1 MARZO 2013

L’epoca aurea della xilografia tedesca

Al Museo Diocesanol’importante mostra curata da Giuseppe Nova

La mostra delle xilografie eseguite inGermania nel Quattrocento e nelCinquecento ed utilizzate generalmenteper l’illustrazione libraria è stata possibilegrazie al magnifico lascito testamentariodi Armando Arici, collezionista oltre cheartista, che ha voluto con il suo gestoriconoscere il ruolo importante che laFondazione Civiltà Bresciana ha ricopertonella sua ormai quasi trentennale attivitàin tutti i settori della cultura.

a pagina 2

GIOVEDI 7 MARZO 2013

L’immagine del vescovoGli studiosi Andrea Zorzi e Laura Cavazzini,delle Università di Firenze e di Messina,presentano in Fondazione, alle ore 16, gli atti delconvegno sul vescovo Berardo Maggi nel settimoanniversario della morte con rilevanti risultatistorico-artistici e documentari.

a pagina 3

CONVEGNO UNESCO

I longobardi di re DesiderioSi terrà dal 21 al 23 marzo 2013 a Brescia, con il contributo fattivo dellaFondazione Civiltà Bresciana, il convegnointernazionale sulla fine del regnolongobardo. Tre giorni di studio sulpatrimonio monumentale di Santa Giulia.

Si inaugura anche la mostra d’arte efotografia su “I segni del sacro” allestitanelle sale della Fondazione, mentre laconsegna del Premio San Faustinocompleta l’inaugurazione delle attivitàculturali della FCB per il 2013

traprendere per il 2013 nel va-lorizzare le testimonianze piùgenuine della Brescianità. In questa edizione del Premioci si è interrogati sul significatoche assumono oggi “i segni delsacro nel Bresciano” in una so-cietà globalizzata e in difficoltànel riconquistare una spiritua-lità che aiuterebbe a un riavvi-cinamento alla “bellezza”. Dal-la Fondazione, dunque, è par-tito l’invito a misurarsi con lapoesia e con l’arte nelle suemolteplici espressioni, per re-cuperare un possibile indirizzodell’arte e della poesia nel con-temporaneo; per imboccare unnuovo percorso, teso a creareun’esperienza necessaria perlegare passato, presente e fu-turo, con la forza espressiva

notizie di cultura_febbraio 2013_Layout 1 12/02/2013 15:43 Pagina 1

2 Dalla Fondazione

tra l’opera d’arte religiosa el’opera d’arte sacra inter-corre lo stesso rapporto cheunisce e allo stesso tempodistacca una poesia cheparla di Dio ed una preghie-ra: preghiere e poesie reli-giose spesso esprimono vi-cinanza, ma per quanto en-trambe belle, la poesia hauna diversa concreta iden-tità». Ed ecco che con la decimaedizione del Premio ritorna,dopo il successo della scor-sa edizione, l’evento cultu-rale di una mostra d’arte efotografia su «I segni del sa-cro» che, per numero equalità delle opere selezio-nate tra le partecipanti, di-viene un appuntamento au-torevole non solo per laFondazione Civiltà Brescia-na ma per la città che sipresta ad essere, nei giornidell’esposizione, il cardinedi una ricerca tesa a rinsal-dare la tradizione ed a rin-novare capacità nell’incon-tro con la spiritualità. La mostra «I segni del sa-cro», allestita nel salonedella Fondazione, accogliequest’anno 25 opere d’artepittorica e 18 fotografie,realizzate da artisti che rac-contano sentimenti e tradi-zioni di fede, e rimarràaperta al pubblico (con in-gresso gratuito) dal 15 al 28febbraio, dal lunedì al ve-nerdì (ore 9-12 e 14.30-17.30).

I vincitori del Premio SantiFaustino e Giovita 2013 perla sezione poesia in linguasono: primo premio a Giu-liana Bernasconi di Brescia,secondo premio a RaffaelloSpagnoli di Bovezzo, terzopremio a Franca Tomasi diPalazzolo sull’Oglio. Inoltreuna menzione di merito amadre Silvana Bettinelli diBrescia. Per la poesia in dialetto:primo premio a Giuliano Si-galini di Chiari, secondopremio ad Angelo GiovanniTrotti di Monno, terzo pre-mio ad Angelo Facchi diGottolengo.I premiati per la sezione ar-te sono: primo premio ex-aequo ad Aurelio Fornasaridi Castelmella e a VittorinoZucca di Leno, secondopremio a Regina Landi diBrescia, terzo premio a Gio-vanni Battista Mondini diOrzinuovi. Inoltre una men-

zione di merito per la sim-patica partecipazione deglialunni delle scuole dell’in-fanzia comunali di Bresciacon le loro insegnanti di re-ligione coordinate da Dona-tella Maldina.Per la sezione fotografia: pri-mo premio a Marcello Palaz-zolo di Brescia, secondo pre-mio a Elena Bugini di Cre-mona, terzo premio a Cate-rina Lazzaroni di San Pan-crazio Palazzolo sull’Oglio. I Premi speciali sono staticosì assegnati: il premio“Terenzio Formenti” per lapoesia in lingua va a Gra-ziella Abiatico di Flero; ilpremio “Leonardo Urbinati”per la poesia dialettale a Ve-lise Bonfante di Rivoltella;il premio “Giannetto Valzel-li” per l’arte a Silvana Lu-netta di Brescia; il premio“Ennio Borgoni” per la fo-tografia a Salvatore Milanodi Brescia. n

n FIORENZA MARCHESANI

Èrecentemente per-venuto in Fonda-zione, in seguitoalla pubblicazione

del testamento in data 27aprile 2011, il lascito di Ar-mando Arici, appassionatocollezionista di stampe an-tiche, che fu titolare dellaGalleria Magenta. Si trattadi una raccolta di stampe edi incisioni, in particolare di

pregiate xilografie tedeschedel XV e XVI secolo, ‘epocaaurea’ per quest’arte cheebbe in quel periodo la suamassima espressione inarea germanica e di cui Ari-ci era profondo conoscito-re. Essendo anche pittore escultore, nel lascito rientra-no numerosi suoi quadri esculture, caratterizzati daltratto deciso ed essenziale,in parte già esposti in mo-stre locali e non.

Tutto il materiale verrà or-ganizzato in due eventiespositivi, il primo riguar-derà l’illustrazione libraria,uno dei settori più impor-tanti della xilografia (stam-pa da incisione su legno)tardo gotica e rinascimen-tale. La mostra verrà inau-gurata venerdì 1 marzo, alleore 17, al Museo Diocesano,a cura di Giuseppe Novache, come Arici, è un fineintenditore di queste opere.

Il premio Santi Faustino e Giovita2013. Decima edizione

Poeti e artistipremiati nel giorno deiSanti Patroni

di essere conosciute, data la loro consistenza. Con attonotarile del 9 novembre 2009 è avvenuta la donazionedella biblioteca del Conte Giulio Cesare Tartarino Caprio-

li. È un tassello veramente prezioso per la Fondazione.Contiene ben 2737 volumi, dei quali 122 sono del secoloXVI. È un eloquente esempio delle biblioteche contenutein molti palazzi nobili della città. Ora, sistemata adegua-tamente, si affianca al vastissimo e prezioso patrimoniodella Fondazione. A seguito di lascito testamentario pubblicato il 27 aprile2011, è pervenuta alla Fondazione, per volontà del dona-tore Armando Arici, una corposa e bellissima raccolta distampe ed incisioni, con una collezione di xilografie te-desche assai importanti dei secoli XV e XVI. Sono ac-compagnate da quadri, sculture e disegni del donatore.La donazione comprende pure una elargizione finanziaria

finalizzata alla creazione di borse di studio destinate agiovani ricercatori ed a studenti. È una forma di sensibilemecenatismo ed un concreto atto per favorire il sapere ela cultura. Per far conoscere meglio il valore di questaraccolta è in allestimento una mostra curata dal dott.Giuseppe Nova con l’esposizione di un gruppo pregevoledi xilografie tedesche dei secoli XV e XVI. Seguirà pureuna mostra dedicata alla produzione artistica di ArmandoArici con relativo convegno. Con atto di donazione del 5 ottobre 2009 sono pervenutialla Fondazione parecchi quadri del pittore Edoardo Bel-lodi con altro notevole materiale. Unitamente è giunta unadotazione economica per la realizzazione di una mostra

La FondazioneCiviltà Bresciana e le significative generosità

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

La raccolta di stampe e incisioni di Armando Arici alla Fondazione

Si arricchisce la dotazione storico-documentaria grazie ad un’importante elargizione, in cui storia, cultura e arte contemporanea si uniscono in un inedito connubio

Sono stati recentemente editi dallaFondazione alcuni volumi chevengono qui segnalati e dannoconto dei molteplici interessicoltivati con fervore e impegnocostante

LA RIVISTA CIVILTÀ BRESCIANA

Nel numero 3-4 di “Civiltà Bresciana”,che completa l’annata 2012, l’imma-gine scelta da Luciano Anelli è il Cor-setto Cavagnini, quadro del 1904 delpittore Arturo Bianchi che riproduce vi-colo Cavagnini e l’osteria “Ai due pu-gni” con spirito tardo-ottocentesco. Sitratta di un dipinto prezioso perché ri-sulta essere l’unica memoria graficadel suddetto vicolo, scomparso nel1906. In questo numero del periodico

sono presenti otto differenti studi e ri-cerche: Le varie sedi municipali di Pre-valle e le peregrinazioni dell’archiviodi Severino Bertini; “Semel in anno licetinsanire”. La festa dell’Assunta a Bre-scia di Lavinia Piacentini; La produzio-ne grafica di Giovanni Maria da Bresciadi Claudia Bassi; L’archibugio e gli ar-chibugieri bresciani in età veneta diGiuseppe Cinquepalmi; Il “Crocifisso”di Coccaglio di Sandro Guerrini; L’ anti-co altare della Collegiata dei Santi Fau-stino e Giovita in Chiari di Giuseppe Fu-sari; Sigilli parrocchiali della Riviera bre-sciana del Garda (XVIII secolo) di EnricoStefani ed, infine, Le leggi razziali e gliebrei a Brescia di Maria Paola Pasini. Sicontano infine, nella sezione “Schede,rassegne, dibattiti”, tre testi dello sto-rico Carlo Sabatti dal titolo: Il testa-mento del benefattore Bernardino, La“Madonna del Rosario” di Presegnodel veronese Alvise Benfatti ed Il re-

stauro della pala di “San Sebastiano”di Angelo Paglia. Conclude il tutto Giu-seppe Nova con la biografia di Giaco-mo Ragnoli, stampatore di Salò nelXVIII secolo. Marco Antonioli

MICHELE CAPRA, PARTIGIANO INTRANSIGENTEUn partigiano intransigente. Con que-sto sottotitolo si arricchisce la collanaCattolici&Società edita dalla Fondazio-ne che dedica una monografia a Mi-chele Capra. Figura di spicco della Re-sistenza bianca, Capra, nato a BorgoTrento, è, allo scoppio della “guerra ci-vile”, al fianco di Margheriti e Lunardi,da cui raccolse l’eredità morale. Dal1942 impiegato alla OM, la sua fabbri-ca, svolge numerosi incarichi, rischian-do più volta la vita. Il 25 aprile 1945 è

davanti ai cancelli della OM per difen-dere la fabbrica e fondare il Comitatodi liberazione aziendale. È l’inizio diun’attività che lo porterà sempre in trin-cea a lottare per la questione dei lavo-ratori, i diritti degli operai, le ingiustiziedella società, i soprusi verso i più po-veri. È dapprima Commissario di fab-brica alla OM negli anni duri della re-pressione sindacale e tra i promotoridella lotta senza tregua contro il «pre-mio antisciopero». Per quattro anni(1955-1959) è presidente provincialedelle Acli e si fa interprete appassionatodell’ansia sociale e solidaristica delmondo del lavoro. All’interno della De-mocrazia cristiana Capra rappresentala voce più avanzata in grado di racco-gliere le esigenze di rinnovamento pro-venienti dal mondo del lavoro, dai gio-vani e dalle forze più vive della culturacattolica. Nel partito, è il 1968, MicheleCapra fonda insieme ad altri la nuova

corrente di Forze Nuove, con l’idea didare voce al mondo del lavoro. Accettadi candidarsi per la Camera alle elezionidel 19 maggio. Nel lavoro di parlamen-tare si spende in particolare sui temi alui più cari. Alle politiche del 7 maggio1972 si ricandida dietro insistenza diBruno Boni, ma soprattutto degli amicie dopo l’incontro con tanti lavoratori.Nelle pagine del libro si ripercorrono lebattaglie di Capra combattute, vinte operse nel suo partito per il rinnovamentoa Brescia e a Roma, specialmente nelperiodo della segreteria di Benigno Zac-cagnini. Dopo due mandati lascia la ca-rica di parlamentare convinto che l’av-vicendamento nelle cariche sia il saledella democrazia. In appendice al vo-lume viene pubblicata una serie di let-tere e documenti integrali del protago-nista, firmati come presidente delleAcli, sindacalista, militante e uomo po-litico. Nel racconto biografico, oltre ad

LIBRI EDITI DALLA FONDAZIONE CIVILTÀ BRESCIANA

notizie di cultura_febbraio 2013_Layout 1 12/02/2013 15:43 Pagina 2

L’architetto Ghelfino Bargnani jr,ritirandosi dall’attività, ha deci-so di donare alla FondazioneCiviltà Bresciana il materiale

documentario custodito nel suo studio.La parte più cospicua del fondo, di ri-levante interesse per la storia urbani-stica di città e provincia nel XX-XXIsecolo, è costituita da una raccolta deiprogetti, sia concorsuali che esecutivi,del padre l’arch. Ghelfino Bargnani se-nior a partire dall’anno 1927 e custoditiin numerosi raccoglitori (oltre 150),corredati da un indice; da una raccoltain cartelle dei progetti dello stessoGhelfino Bargnani junior a partiredall’anno 1969; da due contenitori por-ta disegni con i lucidi di alcuni progettidi cui ai faldoni contenuti nell’archivio.In uno dei contenitori sono poi conte-nuti una mappa del centro storico diBrescia dell’Ottocento e alcuni proget-ti del gruppo Triarch (tale sodalizio siè costituito nel 1969 ed era compostodagli architetti Ghelfino Bargnani,Giorgio Borsoni, Franco Zaniboni, edall’ing. Sergio Tonti, occupandosi pre-valentemente di urbanistica e proget-tazione urbanistica e di architettonicaper enti pubblici della provincia di Bre-scia); ed infine una serie di rotoli con idisegni su carta lucida dell’attività delgruppo Triarch. Tutto il materiale è stato consegnatonegli scaffali e nei classificatori che locontengono. Fra le località interessatedai progetti del gruppo Triarch l’archi-tetto ha citato, a titolo d’esempio, i co-muni di Montisola (P.R.G. concorso na-zionale), Adro (P.R.G.), Bagnolo Mella(P.R.G. piani di 167, piani per zone pro-duttive, casa ad appartamenti IACP),Cevo (concorso per la Pineta), Mazza-no (progetto del Municipio, progettodel Palazzetto dello sport e dei campidi calcio, ecc.), Travagliato (piano 167e piano attrezzature sportive), Gussago(concorso Casa di riposo Richiedei),Iseo (piano 167, progetto Lido dei Pla-tani, arredo del lungolago). Alcuni deicitati progetti del gruppo Triarch, sonoin possesso dell’arch. Borsoni e dellostudio Zaniboni di Iseo, e potrebberoessere riuniti su richiesta. n

3NOTIZIEDICULTURA

NUMERO 1FEBBRAIO 2013

forza dell’arte della prima metà delNovecento che, dal centro, con isuoi messaggi è giunta alla perife-ria. Questa esperienza editoriale sug-gerisce anche una riflessione a ca-rattere generale. La FondazioneCiviltà Bresciana nel corso dellasua storia culturale ha sempreguardato con molta attenzione alterritorio della provincia brescianaper scoprire e mettere in risalto ri-sorse umane non adeguatamenteconosciute dalla cultura ufficiale. Questo è un merito indiscusso chefa del sodalizio, guidato con in-stancabile fervore culturale e consaggia intelligenza da mons. Anto-nio Fappani, una preziosità nelcontesto del panorama culturalebresciano. I risultati raggiunti sonosotto gli occhi di tutti e sono statipossibili anche grazie al disinteres-sato e fecondo apporto degli Amicidella Fondazione che, a loro volta,sono una fucina creativa mossadall’entusiasmo e dalla costanteapplicazione. Mentre a livello ge-nerale la cultura soffre di tagli do-lorosi che ne impediscono la po-tenzialità con grave danno per lasocietà che viene a perdere occa-sioni di conoscenza e di bellezza,in modo quasi miracoloso, la Fon-dazione Civiltà Bresciana riesceancora nel suo intento di continua-re a mantenere le pubblicazioni“tradizionali”, ma anche ad aprirenuove collane, come quella nellaquale è compresa questa mono-grafia. È una pista culturale ededitoriale che denota come purein un momento difficile ci possanoessere risultati postivi allorquandosi coniugano esperienza e genero-sa disponibilità. n

Uno spirito moderno tra pittura e decorazione, illustrazione di una biografia artistica

L’arte creativa di Federico Vaglia

La seconda esposizione darealizzare verterà sui suoilavori: quadri, totem in ter-racotta e bronzo, modellinidi astronavi fantasiose, lam-pade originali e altro chepermetterà di conoscere lesue curiosità e i suoi inte-ressi. Nelle intenzioni testa-mentarie del benefattorec’è anche molta attenzioneper i giovani ai quali ha de-stinato una cospicua rendi-ta finalizzata a borse di stu-dio. Verranno attivate daCiviltà Bresciana per aiuta-re studenti e giovani ricer-catori bresciani a potenzia-re le proprie capacità pernon perdere la speranza nelfuturo. n

n ALFREDO BONOMI

Alberto Vaglia, presidentedegli Amici della CiviltàBresciana di Brescia, si èfatto promotore di una

pubblicazione sull’opera di Federi-co Vaglia, uomo creativo e versatile,pittore attivo in quel di Idro comedecoratore dell’albergo Milano ne-gli anni tra il 1935 ed il 1940 e poidagli anni ’60 più impegnato nellapittura da cavalletto. L’artista è ri-masto immeritatamente in ombrain questi ultimi tempi, quasi meta-fora umana della geografia del lagod’Idro rinserrato dai monti che locircondano. Il Vaglia aveva avutol’idea di dotare Idro di una strutturaalberghiera veramente innovativaed elegante con una misura archi-tettonica e decorativa che nullaaveva da invidiare ai grandi alber-ghi delle città e dei celebrati centritermali. L’originalità artistica delVaglia che ha colto, pur rimanendoin periferia, motivi ricorrenti nel-l’arte contemporanea, è stata laconcezione unitaria dell’arte con unnesso ben preciso tra decorazioneed arredamento. In questo aspettosta la sua più vera ispirazione arti-stica. Nell’ultimo periodo della suavita, dopo gli anni ’60, ha approfon-

sull’artista, allestita al Museo del Piccolo Miglio all’in-terno del castello a partire dal 31 marzo 2012. È di questi giorni l’ultima donazione. L’architettoGhelfino Bargnani jr. ha fatto avere alla Fondazioneil materiale documentario custodito nel proprio stu-dio. È una raccolta di rilevante interesse per la storiaurbanistica della città e provincia dei secoli XX eXXI. Nel fondo è presente anche una serie di pro-getti del padre del donatore, il dott. arch. GhelfinoBargnani senior a partire dal 1927. È una documen-tazione preziosissima per cogliere l’evoluzione ur-banistica della città. Interessante è pure la docu-mentazione proveniente dal gruppo Triarch, costi-

tuitosi nel 1969, che si è occupato prevalentementedi urbanistica e progettazione architettonica per entipubblici della provincia di Brescia. I progetti riguar-davano molti comuni. Si potrebbe continuare a lungo ma questi quattroesempi bastano a dimostrare l’attenzione e la fiduciache i bresciani nutrono verso la Fondazione e la per-sona del suo presidente, mons. Antonio Fappani.Assecondata anche da queste testimonianze la Fon-dazione guarda al futuro con fiducia, certa di essereuna fucina operosa all’interno del panorama cultu-rale bresciano e quindi un tassello del quale è oggiimpossibile ignorare l’esistenza. n

Le carte e le mappe dell’arch. Bargnani jr.

dito la pittura su tela con esiti al-terni, ma sempre mosso dalle cordedella poesia, genuino nella ispira-zione e giovane nell’animo. Il libro fissa la traiettoria artisticae umana del Vaglia; portante risul-ta il profondo e stimolante saggiodi Michela Valotti che lega la suaopera artistica al più vasto conte-sto della pittura moderna con ri-flessioni che spaziano e sollecitanoil pensiero ad andare oltre il con-tingente di una singola esperienzaartistica per cogliere veramente la

La nuova acquisizionedella FCB arricchisce il patrimonio della sededi vicolo San Giuseppe di materiali distraordinario interesse per l’urbanisticacittadina e del territorio

ampi brani dei diari, anche stralci diarticoli. Umberto Scotuzzi

Michele Capra. Un partigiano intransigentea cura di A. Fappani, F. Gheza, G. CapraFondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2012

BERARDO MAGGI:L’AZIONE PASTORALEDI UN VESCOVO ILLUMINATOIn occasione del settimo centenariodella morte si è svolto, il 27-28 feb-braio 2009, presso la Fondazione Ci-viltà Bresciana, in collaborazione conl’Università Cattolica, il convegno com-memorativo della figura di BerardoMaggi, eminente presule della città eper dieci anni guida politica di Brescia.Dopo l’edizione in “Fondamenta. Fontie Studi di storia bresciana” della fon-

damentale monografia di G. Archetti,Berardo Maggi (Brescia 1987), la Fon-dazione Civiltà Bresciana si è fatta orapromotrice della pubblicazione degliAtti del Convegno, che aggiornano echiarificano, attraverso il dibattito sto-riografico riferito alla figura del vesco-vo bresciano, il tema delle trasforma-zioni politiche dell’Italia padana tra il1200 e il 1300, tra autonomia cittadi-na e avvio delle signorie straniere.Berardo Maggi, di nobile famigliaguelfa, fu vescovo di Brescia dal 1275,e dal 1298 con pieno assenso di egre-gi cittadini fu rettore e capo della cittàe del territorio per cinque anni e tale“balia” fu rinnovata per un altro quin-quennio, fino alla morte. L’alto rico-noscimento politico comprova il valo-re e il successo di una grande perso-nalità, che costituì il suo prestigio e ilsuo potere sia attraverso esperienzesu questioni di natura pastorale ed ec-

clesiastica (riforma delle pievi, rinnovodel clero, restauro di monasteri, aiutoagli ospedali...), sia nell’affrontarequestioni di carattere politico-ammi-nistrativo. Berardo Maggi “vir æqueprudens et nobilis”, infatti, attese alriordino del cospicuo patrimonio epi-scopale, come documentano le fontiarchivistiche che permettono di inda-gare sulle rendite episcopali dell’epo-ca. Segni tangibili della sua opera so-no gli interventi pubblici, come la ri-strutturazione del centro urbano o, incampo idraulico, la derivazione delNaviglio dal Chiese, motore impre-scindibile per il lavoro e linfa vitale se-colare per l’agricoltura bresciana. Sela stagione di Berardo Maggi nell’“au-tunno del Medioevo” è il punto cen-trale di riferimento per il dibattito de-gli studiosi, intenti ad una riletturastoriografica sempre più arricchita danuovi dati e confronti, non meno coin-

volgenti per il cittadino bresciano sonole immagini visibili e pur anco familiaridell’illustre presule come gli affreschidel Broletto e soprattutto l’arca che neconserva le spoglie in Duomo Vecchio(o di Santa Maria Rotonda). Ambeduei manufatti ricordano l’azione pacifica-trice del Maggi, che riammise in cittàgli esuli con il consenso di tutto il po-polo: era il marzo 1298. Ancor più deidocumenti cartacei si imprime nell’im-maginario collettivo il nobile volto diBerardo scolpito nel marmo rosso del-la Valpolicella e in uno dei due spio-venti dell’Arca la riproduzione dellostraordinario evento di pacificazionedella città. Anna Fausti Prati

Berardo Maggi. Un Principe della Chiesa alcrepuscolo del Medioevo a cura di G. Archetti Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2012 (Storia cultura società, 4) pp. 380, Euro 30

a cura della Redazione

notizie di cultura_febbraio 2013_Layout 1 12/02/2013 15:43 Pagina 3

Una monografia a più voci sulruolo sociale del prete di Serlevissuto nella difficile temperie che portò all’unificazionenazionale

Pietro Boifavaprete e patriota

Don Pietro Boifava un patriota nel Cattolicesimo sociale brescianoa cura di C. Cipolla e A. FappaniFranco Angeli, Milano 2012, pp. 752, figg. 48.

Franco Angeli e Fondazione Civiltà Bresciana han-no presentato nello scorso autunno un volumemonografico su don Boifava «un prete anomalo»,come è stato definito da Antonio Airò su «Avve-nire» del 20 ottobre 2012. Il testo, curato da Co-stantino Cipolla e Antonio Fappani, arricchito dasaggi di un gruppo di giovani ricercatori, aggiun-ge diversi particolari inediti della vita del pretepatriota e stratega delle Dieci giornate del 1849,con Tito Speri, e contribuisce a dare una letturapiù ampia del suo operato. Don Boifava (1794-1879) proveniva da una agiata famiglia, radicatanel tessuto storico di Serle, come evidenziato nellepagine di Massari e Franzoni: la sua attività didelegato per l’Austria e di sindaco nell’Unità d’Ita-lia sarebbe stata dunque solo il risultato di unalunga consuetudine sua e della sua famiglia allagestione della cosa pubblica serlese.

Interessante anche la sua formazione, tutt’altroche un rozzo curato di campagna: allievo eccel-lente in seminario, penna più che discreta eamante di buone e solide letture. Si deve a donMario Trebeschi la scoperta di una lettera che hafatto scoprire il luogo, finora sconosciuto, del-l’esilio svizzero di don Boifava ovvero Brusio, pae-se del Canton dei Grigioni, vicino a Poschiavo.Paola Alberti ha invece steso un’accurata ricercasull’iconografia di don Boifava. Altrove nel volu-me si va poi ad indagare sull’impatto del sacer-dote nella lettura bresciana come i sonetti delCanossi o l’opera teatrale Aria de primaera. Dallalettura dei quotidiani, tra Otto e Novecento, èpoi emersa la figura di don Boifava e delle basidella sua fortuna postuma limitata a Serle e aBrescia. Celeberrima la polemica di Montanelliche definì Boifava il capo di una banda di briganti

per via della sua attività militare, ben ricostruitada Alessandro Fabbri. Don Boifava viene invecericondotto da Fappani nell’alveo della tradizionedel prete impegnato nella quotidianità che tantodiede alla società bresciana ed italiana anche de-gli anni risorgimentali. Spetta infine a Cipolla l’in-serimento di Boifava nell’alveo del cattolicesimosociale perché «fu al tempo stesso espressionedella tradizionale societas christiana e assiemesegno dell’avanzante modernità laica. In un con-testo, quello bresciano, in cui il sacerdote entravaa far parte di un welfare moderno, sia in collabo-razione sia in supplenza con lo Stato, don Pietro,pur con un’attività amministrativa limitata allasua Serle, fu veramente espressione del ‘pretesociale’ e interprete della nuova realtà. Parlandocon la pratica e non con la teoria, espresse la suacarità in tutti i campi che arò». Vittorio Nichilo

4 Amici della Fondazione NOTIZIEDICULTURANUMERO 1

FEBBRAIO 2013

fondazione civiltà brescianaonlus

NOTIZIARIO DELLA FONDAZIONECIVILTÀ BRESCIANANUMERO 1 - FEBBRAIO 2013 - ANNO XVIIDIRETTORE RESPONSABILE: ANTONIO FAPPANI

Direzione, Redazione e Amministrazione25122 BRESCIAChiostri Vicolo S. Giuseppe 5tel. 0303757267 - fax 0303774365

www.civiltabresciana.ite-mail: [email protected]

RedazioneGabriele Archetti, Alfredo BonomiElvira Cassetti Pasini, Eralda CattaneoAnna Maria Fausti PratiLicia Gorlani GardoniFiorenza Marchesani, Diana MottaVittorio Nichilo, Dezio PaolettiUmberto Scotuzzi, Nicola Vairano

Autorizzazione del Tribunale di Brescian. 34 del 23.9.1993

Poste Italiane S.p.A.Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia

Stampa: CDS Graphica, Brescia

A I U T A C I A D I F F O N D E R E « N O T I Z I E D I C U L T U R A B R E S C I A N A » : S E G N A L A A L L A R E D A Z I O N E L ’ I N D I R I Z Z O D I U N A M I C O

n ALBERTO VAGLIA

Sabato 26 gennaio nel salo-ne Piazza del FondazioneCiviltà Bresciana si è tenu-ta, con viva e cordiale par-

tecipazione, l’annuale Assembleadei Soci dell’Associazione Amicidella Fondazione della città. Dopoil saluto di mons. Fappani, il presi-dente Alberto Vaglia ha dato il re-soconto dell’attività del 2012. Clo-tilde Castelli ha esposto il program-ma per l’anno corrente e Luigi Morha infine illustrato il bilancio del-l’Associazione (consuntivo 2012 epreventivo 2013). Il resoconto delleattività dell’Associazione Amici del-la Civiltà Bresciana verrà speditovia e-mail a tutti i soci che hannoun indirizzo di posta elettronica.Può essere inviato in forma carta-cea a tutti coloro che ne faranno ri-chiesta all’Associazione o alla se-greteria della Civiltà Bresciana.Perché un resoconto? La rispostaè banale: costruire un libro di ricor-di per non dimenticare le numero-se iniziative che nel corso dell’annosono state realizzate dagli Amici. Si

tratta solo di fissare, seppur in mo-do incompleto, piccoli frammentidella nostra storia fatta da personeche si sono prodigate al raggiungi-

mento degli obiettivi prefissati chemirano al continuo approfondimen-to e alla conoscenza di quell’immen-so patrimonio artistico e culturaleproprio della nostra terra. E tuttoquesto nella direzione che mons.Fappani da sempre ci ha tenace-mente e costantemente indicato.Molte le attività intraprese sotto laspinta di un forte entusiasmo e diuna insanabile curiosità: pomeriggiletterari, visite guidate a monumen-ti, gite fuori porta. Molti gli impegnia favore della Fondazione come larealizzazione del sito internet, il so-stegno concreto ad alcune attivitàculturali, la collaborazione nella si-stemazione del fondo archivistico. Nel 2012 si è cercato di predisporreun logo che potesse essere utilizzatoper poter identificare facilmente lanostra Associazione nei vari docu-menti che vengono prodotti. Ma for-se la novità più singolare è quellache ci ha portato ad aprire una nuo-va collana di pubblicazioni attraver-so un meccanismo che ci permettedi stampare libri a basso costo senzaintaccare la rigorosità dei contenuti.Si è trattato sicuramente di una ini-ziativa coraggiosa che ha del mira-coloso in un momento in cui a livellonazionale la cultura soffre di taglidolorosi in rapporto alla crisi eco-nomica. Un grazie pertanto a tuttigli iscritti, oltre un centinaio circa,che ci danno la possibilità di perse-guire i nostri obiettivi e a tutte quel-le persone che sono state coinvoltedirettamente nel portare avanti levarie attività. n

Programma attività

VENERDÌ 1 MARZO, ORE 15.30: visita, guidata dall’arch. Pietro Bal-zani, alla poco conosciuta chiesa di San Carlo, in via Moretto 6, incittà. Costruita nei primi anni del Seicento, conserva interessanti ope-re tra le quali la pala di Grazio Cossali raffigurante il Borromeo tra ipoveri, e un pregevole organo dell’Antegnati.

MERCOLEDÌ 13 MARZO, ORE 16, SALONCINO FCB: presentazionedel libro sul pittore valsabbino Federico Vaglia, vissuto nel secoloscorso. Il libro, realizzato grazie all’impegno degli Amici FCB, saràpresentato dal prof. Alfredo Bonomi e dalla prof.ssa Michela Valotti,autori dell’opera.

VENERDÌ 15 MARZO, NEL POMERIGGIO: Montichiari, visita all’an-tica pieve di San Pancrazio, costruzione romanica di grande fascinoper la purezza di linee e la suggestiva semplicità dell’interno. È arric-chita da notevoli resti di affreschi di buona fattura dei secoli XIV, XVe XVI. Ci faranno da guida gli “Amici della Pieve”. Trasferimento aPalazzo Tabarino, in via Martiri Libertà 33, sede del Museo Lechi. Vi-sita guidata al museo che raccoglie 185 opere d’arte, tra dipinti, di-segni e stampe, di pregevole valore artistico, donate dal conte e no-taio Luigi Lechi al comune di Montichiari nel maggio 2005.

SABATO 20 APRILE, TAVERNOLE S/M: visita, guidata dal prof. CarloSabatti, all’antica chiesa di San Filastrio, uno dei monumenti più sugge-stivi della Valtrompia. Si prosegue per una visita al forno fusorio. Pranzoa Inzino. Nel pomeriggio, visita alla basilica di Santa Maria degli Angelia Gardone V.T., il vasto complesso, comprendente la chiesa e l’annessoconvento dei frati minori, fatta erigere da Bernardino da Siena.

MAGGIO, DATA DA STABILIRE, POMERIGGIO: San Gallo di Bottici-no, visita alla scuola di restauro ENAIP e all’antica chiesa della Trinità,annessa alla scuola, di cui costituisce l’aula magna. La scuola è at-tualmente impegnata nel restauro del gonfalone di Brescia. Si prose-gue poi per il colle di San Bartolomeo dove si gode una vista spetta-colare e dove vi sono i resti del monastero benedettino di San Pietroin Monte di Serle (secolo XI).

Eventuali variazioni di date ed eventi saranno comunicate tempesti-vamente ai soci.

ASSOCIAZIONE AMICI - GRUPPO DI BRESCIA

Assemblea generale dei soci

Al di là della piacevolezza della letturadel Notiziario in versione cartacea, daquesto numero ci sentiamo di tesserele lodi a favore del recepimento delleinformazioni generali e culturali utiliz-zando le opportunità offerte dalle tec-nologie del nostro tempo, visto che laFondazione ha investito un certo“gruzzoletto” (con un sostegno delledue Associazioni, Amici della Città eBassa/Parco dell’Oglio) per dotarla diun sito informatico efficiente e funzio-nale. Il processo non è ancora del tut-

to compiuto e ci vorranno ancora al-cuni mesi, ma intanto qualcosa si vedegià. In virtù di ciò, vi invitiamo a digi-tare in futuro, ovunque voi siate,www.fondazioneciviltabresciana.it.Abbiamo concluso il 2012 consegnan-do, a fine dicembre, un progetto difattibilità espressamente richiestoci darealtà istituzionali che credono nellavalorizzazione della fascia fluvialedell’Oglio. Già nel 2001 redigemmoun consistente studio affidatoci dallaProvincia di Brescia e consegnato in

due fasi dopo un anno di intense emeticolose indagini (tutta la fascia flu-viale da Paratico a Seniga); ora l’im-pegno è limitato al tratto da Acqua-lunga (frazione di Borgo San Giacomo)a Pontevico-Robecco d’Oglio, coinvol-gendo sei comuni del Parco OglioNord (due d’ambito cremonese).

Ed ora qualche cenno agli impegni:

DOMENICA 3 MARZO, ORE 10.30:assemblea annuale a Berlingo, il pae-se dell’infaticabile Dario Ciapetti, in-

dimenticabile sindaco di quel paese,tragicamente scomparso poco primadi Natale, che verrà ricordato in aper-tura. VENERDÌ 15 MARZO. ORE 20.30, inFondazione, salone Mario Piazza: IXedizione di «Un millennio per ruota»,classico serial dell’Associazione Amicidella Bici Fiab di Brescia (il progettoculturale è stato concepito nel 2005con un nostro significativo apporto),finalizzato a conoscere e visitare le pe-culiarità del centro storico. Quest’anno

si coinvolgerà anche il FAI, delegazio-ne di Brescia, e sarà messa in luce la“Brixia murata et turrita”, ovvero laconoscenza delle porzioni superstitidelle antiche mura e a riconoscere lecase torri d’età medievale, quantun-que oggi non più così svettanti. Do-menica 17 la circumpedalata esternacon i vari passaggi interni per Citta-della vecchia.SABATO 23 MARZO: visita alla mo-stra sul Tiepolo a villa Manin a Passa-riano (Udine).

ASSOCIAZIONE AMICI DELLA BASSA E PARCO DELL’OGLIO a cura di Dezio Paoletti

Pubblicazioni 2012Collana “Amici Fondazione Civiltà Bresciana”

A.Vaglia, Don Nicola Buccio curatodi San Giacomo in Pian d’Oneda

E. Bisanti, Il sacco di Brescia del1512 nella narrazione di un te-stimonio oculare (fra’ Innocen-zo Casari)

A. Finulli, Dalla Bibbia El Giòbe.Libera traduzione e trascrizionein dialetto bresciano

L. Bregoli, C. Castelli, A. Fappani,Un Prete fuori serie, OttorinoMarcolini

Federico Vaglia. Uno spirito mo-derno tra pittura e decorazione,a cura di A. Vaglia

notizie di cultura_febbraio 2013_Layout 1 12/02/2013 15:43 Pagina 4