più lavoratori o più ore di lavoro?. il problema fino ad ora abbiamo considerato il problema di...
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Più lavoratori o più ore di lavoro?
Il problema Fino ad ora abbiamo considerato il
problema di un’impresa che sceglie quanti lavoratori assumere.
Nella realtà devo scegliere anche quante ore farli lavorare
È un problema importante perchè alcuni costi sono variabili (pagati per ora lavorata) altri sono fissi (pagati per lavoratore) o quasi fissi (non direttamente collegati al numero di ore lavorate)
Costi fissi e costi variabili
La scelta ottimale di lavoratori e ore
lavorate
La scelta ottimale di lavoratori e ore lavorate Ricalchiamo il procedimento che ormai
conosciamo
L’impresa deve produrre Y e vuole farlo al costo minore
Semplifichiamo: Usa un solo tipo di lavoratori
mercati del lavoro perfettamente competitivi
un’ora di lavoro costa w
Assumere un lavoratore comporta un costo fisso F
Isocosto
Come è fatto l’ISOCOSTO? Costi fissi = EF Costi variabili = Ewh Costo totale: C=EF + Ewh
oppure:
Proprietà degli isocosti:1. Inclinati negativamente2. Il costo totale aumenta allontanandosi dall’origine3. Non sono rette! Sono convessi!
Fwh
CE
Isocosti
Perchè gli isocosti sono convessi? Supponiamo di partire da A0, assumere EA lavoratori che
lavorano hA ore ci costa 100 Se riduciamo la forza lavoro di un certo numero di lavoratori
ΔEA, i costi totali diminuiscono di
ΔCA= ΔEAx(whA+F) Poichè hA è grande, questa riduzione è grande Per tornare a spendere C=100, posso aumentare le ore
lavorate di molto Se riducessi l’occupaizone della stessa quantità ma partendo
da B0 (ΔEA=ΔEB) otterrei una riduzione dei costi totali minore:
ΔCB= ΔEBx(whB+F) hB<hA ΔCB < ΔCA
Quindi in B basta un aumento di ore lavorate minore per tornare a spendere C=100 ΔhB< ΔhA
Perchè gli isocosti sono convessi
Isoquanti
Gli isoquanti hanno la stessa forma di sempre
1. Inclinati negativamente
2. Associati a output maggiori allontanandosi dall’origine
3. Convessi
4. ...più convessi degli isocosti (non lo dimostriamo...)
Scelta ottimale di E e h
Quale è la combinazione di E e h che consente di produrre Y* al costo minore?
È il punto sull’isoquanto di Y* che si trova sull’isocosto più basso, più vicino all’origine
La scelta ottimale di E e h corrisponde al punto di tangenza tra l’isoquanto di Y* e la mappa degli isocosti
Scelta ottimale di E e h
Esempio (1): Funzione di produzione Cobb-
Douglas:
Produttività marginali:
Inclinazione degli isoquanti:
1 EhY
1
EhF
hF
h
E
h
E
F
F
E
h
Esempio (2): Isocosto:
Costi marginali:
Inclinazione degli isocosti:
EwC
FwhC
h
E
Fwh
wE
C
C
E
h
Fwh
CE
Esempio (3): Condizione di ottimalità:
Dividiamo per E entrambi i lati:
il numero ottimale di ore di lavoro non dipende dalla scala di produzione (Y*) !!
Fwh
wE
h
E
w
Fh
Fwh
w
h
1
1
Esempio (4)
Statica comparata
Effetto di un aumento del salario Come cambia l’isocosto?
Isocosto
inclinazione
L’inclinazione dell’isocosto aumenta (ma non l’intercetta, c/F )
Diminuiscono le ore lavorate (anche i lavoratori?)
Fwh
CE
Fwh
wE
C
C
E
h
Effetto di un aumento del salario
Effetto di un aumento dei costi fissi Come cambia l’isocosto?
Isocosto
inclinazione
L’inclinazione dell’isocosto diminuisce (e anche l’intercetta, c/F )
Aumentano le ore lavorate e diminuiscono i lavoratori
Fwh
CE
Fwh
wE
C
C
E
h
Effetto di un aumento dei costi fissi
Gli straordinari
Gli straordinari Normalmente esiste un orario di lavoro
“regolare” di h0 ore (di solito 40)
Fino a h0 ore di lavoro il salario orario è w
Lavoratore e datore di lavoro possono decidere di estendere l’orario oltre h0
Per le ore di lavoro oltre h0 però il salario orario è maggiore w’ > w
Come sono fatti gli isocosti in questa situazione?
Gli isocosti con straordinari Supponiamo che h sia l’orario di lavoro
effettivamente attuato:
Se h ≤ h0 allora l’isocosto è identico a quello visto fino ad ora:
C=EF + Ewh Se h >h0 allora l’isocosto ha due parti:
Graficamente è una curva spezzata...
riestraordina ore
variabilecosto
0
regolari ore variabilecosto
0fisso costo
' )(h- hEwEwhEFC
Gli isocosti con straordinari
Scelta ottimale con straordinari A seconda della tecnologia produttiva
(descritta dagli isoquanti) un’impresa potrà decidere di usare gli straordinari oppure no
È molto probabile che diverse imprese scelgano un orario di lavoro esattamente uguale a h0
Scelta ottimale con straordinari Nessuno straordinario: h< h0
Scelta ottimale con straordinari Orari straordinari: h> h0
Scelta ottimale con straordinari Orario pieno: h= h0
La riduzione della settimana lavorativa
PAESI Ore di straordinario settimanali
Limite massimo di ore settimanali
Incentivi per ore di straordinario
Austria 5 50 50%
Belgio 10 50 50% per ore lavorate nella
settimana, 100% per ore lavorate nel fine settimana
Canada - - generalmente 50%
Danimarca - 48 50% per 1a ora, con incremento
costante
Francia 9 48 25% per prime 8 ore, poi 50%
Germania 12 60 25%
Giappone - - 25%
Grecia 8 48 25% per prime 60 ore annuali,
50% per le seconde 60 ore
Irlanda 12 60 25%
Italia 12 60 10%+15% per fondo
disoccupazione
Olanda 15 60 nessuna legislazione
Portogallo 12 54 50% per 1a ora, poi 75%
Regno Unito
- - contrattazioni collettive
Spagna 2 47 nessuna legislazione
Stati Uniti - - 50%
Svezia 12 48 o 52 nessuna legislazione
Le 35 ore all’italiana…
Sito della CGIL-Lombardia sulle 35 ore:
www.lomb.cgil.it/35ore
Due questioni:
1. La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
2. L’aumento dell’occupazione derivante dalla riduzione dell’orario di lavoro
Riduzione della settimana lavorativa Cosa succede se si riduce la
settimana lavorativa (h0)?
Cambia la forma degli isocosti...
Riduzione della settimana lavorativa
Riduzione della settimana lavorativa Come cambia la scelta ottimale di h e E (a
parità di output prodotto)?
Non cambia nulla nelle imprese che non usavano straordinari (h < h0)
L’occupazione (E e anche h) si riduce nelle imprese che non facevano orari straordinari ma erano alla soglia h0
L’occupazione (E e anche h) aumenta nelle imprese che facevano orari straordinari (è semplicemente uguale all’effetto di un aumento di salario)
Riduzione della settimana lavorativa