pieghevole ashby teramo

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Le immagini fotografiche rappresentano qualcosa di più di un ornamento o di un complemento illustrativo poiché vogliono essere un saggio a parte, un’esplorazione di fatti e di rapporti, un colloquio diretto con l’occhio vigile di chi legge. Per questo una mostra dedicata al fotografo inglese Thomas Ashby tenta di svolgere un’idea, di costruire una sorta di esperimento che inviti a una riflessione e magari a un confronto. Così, aldilà dei temi rievocati nelle singole foto, che ne ricordano le assai apprezzabili qualità di fotografo, ne viene fuori una lezione di stile, un esempio del saper vedere unendo l’impulso scientifico e il quieto stupore dello sguardo. Con l’incanto del testo raro e inatteso, quei frammenti di anni ormai lontani entrano nel nostro presente, si associano alla nostra esperienza, si fanno guida a una nuova percezione. E forse è questo ciò che chiediamo al passato mentre ne diventiamo custodi, eredi responsabili e attivi: non un possesso ma un dialogo, quasi uno scambio alla pari affinché quello che resta sia davvero una cosa viva. Perché, nelle foto di Ashby, dietro le quinte di una storia più ampia, si scopre la piccola storia di un territorio, quello abruzzese, con il suo universo di oggetti e di testimonianze di una civiltà contadina ormai dietro a noi. Ma ciò che forse la mostra ci comunica è il senso unificante del tempo come memoria, insieme con un’idea dell’uomo e del suo vissuto, delle sue illusioni, del suo lavoro e della sua ricerca, e le immagini esposte ne sono una verifica e un complemento. Anche il passato, dunque, quando ritrova la propria parola e la propria immagine autenticamente umana, può entrare e continuare a vivere dentro il futuro. Merito dell’Accademia Britannica di Roma, di Ad.Venture, del Rotary Club Teramo Est e di tutti quelli che hanno organizzato e realizzato la mostra. Ad essi va il nostro apprezzamento, il nostro plauso e la nostra riconoscenza quando ancora è vivo il dramma provocato a L’Aquila dal terribile sisma del 2009 e ancor più forte il desiderio della città di Teramo e dell’Abruzzo tutto, stretto attorno a lei, di continuare a vivere dentro il futuro, partendo anche, e soprattutto, da queste “parole” antiche, da queste “immagini” de L’Aquila di un passato che rimarrà per sempre nei nostri occhi. Maurizio Brucchi Sindaco di Teramo Thomas Ashby L’archeologo inglese Thomas Ashby (1874-1931) fu uno stimato studioso che ottenne riconoscimenti dalle più importanti istituzioni culturali italiane ed estere. L’interesse per gli studi classici e la passione verso i monumenti antichi dell’Italia, lo portarono a trasferirsi a Roma, dove fu il primo studente della British School at Rome e, in seguito, ne divenne il terzo direttore. Oltre all’intensa attività archeologica di quegli anni romani, Ashby maturò una forte passione per la fotografia, che egli (tra i primi) utilizzava nei suoi sopralluoghi soprattutto come fonte di documentazione che allegava ai suoi studi nelle numerose pubblicazioni, sempre approfondite anche dal punto di vista topografico e bibliografico. Tra il 1901 e il 1923, Ashby compì ben sei viaggi in Abruzzo, collezionando circa 170 scatti fotografici che, oltre a monumenti, siti archeologici, centri abitati e paesaggi, si concentrano soprattutto sulla gente: contadini, personaggi nei costumi tradizionali, feste e riti locali. Ashby è sicuramente tra i primi viaggiatori a percorrere con uno sguardo diverso e moderno i territori abruzzesi, che gli dovevano apparire assolutamente vergini, non tanto perché non ci abitasse nessuno, ma perché nessuno degli abitanti aveva mai viaggiato. Un tesoro perduto, una sopravvissuta cultura del passato, che Ashby trova nei mercati degli animali, nel lavoro quotidiano di uomini e di donne, nei volti dei ragazzi, nelle folle di gente, in sagre e processioni con serpenti, croci, amuleti, costumi e tabarri. Teramo / Museo Civico Archeologico "F.Savini" 26 novembre 2011 / 18 maggio 2012 Città di Teramo www.ashbyelabruzzo.com www.bsrdigitalcollections.it www.bsr.ac.uk Provincia di Teramo Museo Civico Archeologico "F.Savini" Teramo / via Delfico, 30 ingresso libero da martedì a sabato: ore 9.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00 domenica e festivi: ore 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00 chiuso il lunedì info: 0861.240546 [email protected] / [email protected] www.teramoculturale.it / www.teramomusei.it Ufficio Stampa Michele Tozzi / PR Comunicazioni 328.3612594 - 349.4598959 / [email protected] Nicola Di Paolantonio / Comune di Teramo 0861.324258 - 348.7976870 / [email protected] George Joseph Pfeiffer Thomas Ashby a Carsioli 1901-1903 circa Città di Teramo The British School at Rome Regione Abruzzo Provincia di Teramo Rotary Club Teramo Est Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” a cura di Ad.Venture srl

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Presentazione dell'iniziativa "Ashby e l'Abruzzo" a Teramo, che prevede una mostra al Museo Civico "Savini" e tante altre attività correlate.

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Page 1: Pieghevole Ashby Teramo

Le immagini fotografiche rappresentano qualcosa di più di un ornamento o di un complemento illustrativo poiché vogliono essere un saggio a parte, un’esplorazione di fatti e di rapporti, un colloquio diretto con l’occhio vigile di chi legge. Per questo una mostra dedicata al fotografo inglese Thomas Ashby tenta di svolgere un’idea, di costruire una sorta di esperimento che inviti a una riflessione e magari a un confronto. Così, aldilà dei temi rievocati nelle singole foto, che ne ricordano le assai apprezzabili qualità di fotografo, ne viene fuori una lezione di stile, un esempio del saper vedere unendo l’impulso scientifico e il quieto stupore dello sguardo. Con l’incanto del testo raro e inatteso, quei frammenti di anni ormai lontani entrano nel nostro presente, si associano alla nostra esperienza, si fanno guida a una nuova percezione. E forse è questo ciò che chiediamo al passato mentre ne diventiamo custodi, eredi responsabili e attivi: non un possesso ma un dialogo, quasi uno scambio alla pari affinché quello che resta sia davvero una cosa viva. Perché, nelle foto di Ashby, dietro le quinte di una storia più ampia, si scopre la piccola storia di un territorio, quello abruzzese, con il suo universo di oggetti e di testimonianze di una civiltà contadina ormai dietro a noi. Ma ciò che forse la mostra ci comunica è il senso unificante del tempo come memoria, insieme con un’idea dell’uomo e del suo vissuto, delle sue illusioni, del suo lavoro e della sua ricerca, e le immagini esposte ne sono una verifica e un complemento. Anche il passato, dunque, quando ritrova la propria parola e la propria immagine autenticamente umana, può entrare e continuare a vivere dentro il futuro. Merito dell’Accademia Britannica di Roma, di Ad.Venture, del Rotary Club Teramo Est e di tutti quelli che hanno organizzato e realizzato la mostra. Ad essi va il nostro apprezzamento, il nostro plauso e la nostra riconoscenza quando ancora è vivo il dramma provocato a L’Aquila dal terribile sisma del 2009 e ancor più forte il desiderio della città di Teramo e dell’Abruzzo tutto, stretto attorno a lei, di continuare a vivere dentro il futuro, partendo anche, e soprattutto, da queste “parole” antiche, da queste “immagini” de L’Aquila di un passato che rimarrà per sempre nei nostri occhi.

Maurizio BrucchiSindaco di Teramo

Thomas Ashby

L’archeologo inglese Thomas Ashby (1874-1931) fu uno stimato studioso che ottenne riconoscimenti dalle più importanti istituzioni culturali italiane ed estere. L’interesse per gli studi classici e la passione verso i monumenti antichi dell’Italia, lo portarono a trasferirsi a Roma, dove fu il primo studente della British School at Rome e, in seguito, ne divenne il terzo direttore. Oltre all’intensa attività archeologica di quegli anni romani, Ashby maturò una forte passione per la fotografia, che egli (tra i primi) utilizzava nei suoi sopralluoghi soprattutto come fonte di documentazione che allegava ai suoi studi nelle numerose pubblicazioni, sempre approfondite anche dal punto di vista topografico e bibliografico.Tra il 1901 e il 1923, Ashby compì ben sei viaggi in Abruzzo, collezionando circa 170 scatti fotografici che, oltre a monumenti, siti archeologici, centri abitati e paesaggi, si concentrano soprattutto sulla gente: contadini, personaggi nei costumi tradizionali, feste e riti locali. Ashby è sicuramente tra i primi viaggiatori a percorrere con uno sguardo diverso e moderno i territori abruzzesi, che gli dovevano apparire assolutamente vergini, non tanto perché non ci abitasse nessuno, ma perché nessuno degli abitanti aveva mai viaggiato. Un tesoro perduto, una sopravvissuta cultura del passato, che Ashby trova nei mercati degli animali, nel lavoro quotidiano di uomini e di donne, nei volti dei ragazzi, nelle folle di gente, in sagre e processioni con serpenti, croci, amuleti, costumi e tabarri.

Teramo / Museo Civico Archeologico "F.Savini"26 novembre 2011 / 18 maggio 2012

Città di Teramo

www.ashbyelabruzzo.com www.bsrdigitalcollections.itwww.bsr.ac.uk

Provincia di Teramo

Museo Civico Archeologico "F.Savini"Teramo / via Delfico, 30ingresso liberoda martedì a sabato: ore 9.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00domenica e festivi: ore 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00chiuso il lunedìinfo: 0861.240546 [email protected] / [email protected] / www.teramomusei.it

Ufficio Stampa Michele Tozzi / PR Comunicazioni328.3612594 - 349.4598959 / [email protected] Di Paolantonio / Comune di Teramo 0861.324258 - 348.7976870 / [email protected]

George Joseph Pfeiffer Thomas Ashby a Carsioli1901-1903 circa

Città di TeramoThe British School at RomeRegione AbruzzoProvincia di Teramo Rotary Club Teramo EstSocietà della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”a cura di Ad.Venture srl

Page 2: Pieghevole Ashby Teramo

Il Civico Museo Archeologico “F. Savini”, cuore del Sistema Museale “Città di Teramo”, ospita le tracce di un passato antichissimo che, nel territorio, documentano il lunghissimo processo di antropizzazione dal Paleolitico al Medioevo. Uno spazio che non vuole essere solo scrigno della “memoria” e “roccaforte” della tutela e dell’eccellenza – dimensioni peraltro entrambe ineludibili e necessarie – ma anche, e soprattutto, luogo di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale, crescita civile e ridefinizione identitaria dei singoli e della collettività. In tale ottica la mostra “Ashby e l’Abruzzo”, con le sue fotografie ricche di suggestioni nella direzione della riscoperta delle radici della comunità abruzzese, rappresenta una felicissima occasione pedagogica con l’obiettivo di proporre ai giovani e ai meno giovani, assieme agli elementi di un’esperienza singolare come quella vissuta da Ashby, le immagini di un percorso identitario che oggi, in un processo sempre più rapido di globalizzazione, va totalmente recuperato. Perciò, al di là dell’effimero cui spesso una mostra rimanda, concrete, durature e permanenti in termini di efficacia culturale, ne saranno le ricadute sui visitatori, attraverso una capillare proposta formativa che, in collaborazione con il Rotary Club Teramo Est, sarà messa in campo e rivolta alle scuole e al pubblico adulto dell’intero territorio abruzzese.

Paola Di FeliceDirettore del Museo Civico Archeologico “F. Savini”

Cosa serve per cambiare il mondo? Secondo oltre un milione di Rotariani (1.227.563 soci), si comincia con un impegno: “servire al di sopra di ogni interesse personale”. In oltre 34.000 club di tutto il mondo, i soci si impegnano fuori e dentro il loro Paese. Lavorano per gli altri: favoriscono l’istruzione, formano professionalmente i giovani, offrono occasioni culturali. Poi ci sono posti nel mondo in cui il Rotary fa cose non più importanti ma essenziali, perché in quei Paesi c’è bisogno di questo. E così il Rotary aiuta a sconfiggere la poliomelite, porta acqua potabile dove la sete è il grande dramma, combatte la fame, aiuta a migliorare le condizioni igienico-sanitarie e aiuta quindi a vivere meglio.Quest’anno con il motto: “conosci te stesso per abbracciare l’umanità”, il presidente internazionale del Rotary, Kalyan Banerjee, chiede ai soci ancora di più. Vuole un Rotary che arrivi a capire e a fare capire il senso dell’umanità. Il Club Rotary Teramo Est ha voluto mostrare i propri valori, contribuendo con forza ed energia all’evento che presentiamo, un significativo aiuto a mantenere viva la storia e la cultura del popolo abruzzese.

Nino Pierantozzi Presidente Rotary Club Teramo Est

Sono sei i viaggi che l’archeologo inglese Thomas Ashby intraprese in Abruzzo per lasciarci, poi, una straordinaria collezione di fotografie, inedite fino ad oggi. Ashby attraverso i suoi scatti colpisce perché va oltre l’archeologia: l’Abruzzo viene da lui catturato, cercato, e infine trovato, girandolo in ogni modo e in ogni dove.Ed è proprio per questo che la Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” il cui scopo, sin dal suo primo costituirsi, è stato sempre quello della promozione e della diffusione, attraverso la musica, il teatro, la cultura e la conoscenza, ha deciso di voler omaggiare il grande archeologo e il suo importante lavoro con tre concerti, affinché le immagini possano essere dolcemente accompagnate da altra arte quasi a voler ricreare e ripercorrere insieme a lui la nostra regione. Perché ciò che abbiamo è davvero un patrimonio prezioso da gestire con orgoglio e consapevolezza per conservare quel rilievo internazionale che gli anni futuri, e i nuovi e sempre più ambiziosi traguardi, dovranno contribuire in tutti i modi a consolidare ed elevare ulteriormente.

Maurizio CocciolitoPresidente della Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”

Dal 26 novembre 2011 al 18 maggio 2012, in occasione della mostra “Ashby e l’Abruzzo”, è in programma un fitto cartellone di manifestazioni ed eventi: la presentazione del “Calendario Ashby e l’Abruzzo 2012”; concerti organizzati in collaborazione con la Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli”; eventi enogastronomici e attività didattiche in collaborazione con il Rotary Club Teramo Est.

Il Servizio Educativo dei Civici Musei di Teramo offre un programma di attività rivolto a differenti categorie di pubblico, con l'intento di sviluppare la conoscenza e l'apprezzamento della mostra “Ashby e l’Abruzzo, immagini e memoria 1901/1923”, allestita nelle sale espositive del Museo Civico Archeologico “F. Savini”.Per il mondo della Scuola sono previsti percorsi tematici, laboratori e visite animate, attivati all’interno del Museo in occasione della mostra. I percorsi tematici e i laboratori sono rivolti agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado e sono strutturati, per contenuti e modalità di approccio, a seconda dell’età e dell’ordine di scuola. Sono articolati in uno o due incontri: il primo analizza il tema specifico individuato e il secondo si concretizza in un’attività di laboratorio a scelta tra archeologia sperimentale, grafica e fotografia. Le visite animate, per i bambini dai 3 ai 7 anni, sono predisposte per stimolare un rapporto interattivo e creativo con il museo e la mostra. Si caratterizzano per un unico incontro presso il Museo Civico Archeologico “F. Savini” della durata di 1h e 30min.Per gli adulti sono previsti percorsi di lettura della mostra da svolgersi in un unico incontro o più incontri da concordare con il Servizio Accoglienza dei Civici Musei.

Percorsi tematiciCon Ashby archeologo leggiamo la mostraL’archeologia in uno scattoCon Ashby fotografo leggiamo la mostraCon Ashby fotografo scopriamo l’Abruzzo dei primi del ‘900

LaboratoriAlbum di famigliaFotoraccontoTeramo com’eraIo fotografo Montaggi d’autore

Visite animateAlla Scoperta di Ashby

Visite guidate per non vedenti

Per informazioni

Servizio Accoglienza Museo Civico Archeologico “F. Savini”

da martedì a sabato: ore 9.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00

domenica e festivi: ore 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00

chiuso il lunedì

tel. 0861.240546 e-mail: [email protected] [email protected]

www.teramoculturale.it www.teramomusei.it

Thomas Ashby / Corfinio (Aq), festa di Sant’Alessandro, 1909

Thomas Ashby / Amiternum (Aq), anfiteatro, 1901