piano locale per la sostenibilità degli usi energetici: studio di prefattibilità
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Gruppo Tematico Energia. Comune di Pavia Settore Ambiente-Territorio Servizio Agenda 21 Locale. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Elettrica. Piano locale per la sostenibilità degli usi energetici: studio di prefattibilità. Pavia, Sala dell’Annunciata - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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Piano locale per la sostenibilità degli usi energetici: studio di prefattibilità
Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di
Ingegneria Elettrica
Comune di Pavia
Settore Ambiente-Territorio
Servizio Agenda 21 Locale
Pavia, Sala dell’Annunciata
31 Ottobre 2003
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- Contribuire ad uno degli obiettivi del Piano di Azione, ponendo le basi per la redazione di un futuro piano energetico comunale, previsto dalla L.10/91 (comma 5), volto ad includere anche un piano relativo all’impiego delle fonti rinnovabili.
- Si sono elaborate le prime informazioni in merito ai dati storici elettrici e termici che hanno caratterizzato i consumi della città di Pavia dal 1990 al 2002 e si sono ipotizzati degli scenari futuri sui consumi.
- Organizzazione del lavoro1. IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI DI INFORMAZIONI2. RACCOLTA DELLA DOCUMENTAZIONE3. ELABORAZIONE DATI E RISULTATI FINALI
4. PROBLEMATICHE FUTURE E ORIZZONTI DI AZIONE SU SCALA LOCALE5. ORGANIZZAZIONE DEL WORKSHOP E DIFFUSIONE DEI RISULTATI6. CONCLUSIONI
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Nell’attuale scenario di crescente domanda di energia legata alle attività umane e produttive, la riduzione dei consumi energetici è ottenibile con il miglioramento dell’efficienza degli impianti di produzione di energia, con l’ottimizzazione negli usi finali della stessa e con lo sviluppo di strategie di diversificazione energetica quali:
(i) la cogenerazione (utilizzazione del calore residuo generato da impianti di produzione di energia elettrica),
(ii) il ricorso ad energie alternative o rinnovabili (la eolica, generata dal vento, e la fotovoltaica, generata dal sole)
(iii) la termo-valorizzazione dei rifiuti (energia recuperata dalla combustione di alcuni tipi di rifiuti).
Anche a livello internazionale è emersa questa necessità di un sempre maggiore coinvolgimento non solo dell’industria ma proprio dei cittadini e delle associazioni di categoria nel processo di trasformazione delle città
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L’impegno del Governo Italiano per la riduzione delle emissioni in atmosfera si è consolidato nel Giugno 2002, quando con la legge n. 120/02 l’Italia ha ratificato il protocollo di Kyoto. Alla luce dei nuovi obblighi e sulla base della precedente delibera CIPE del 1998, l’8 ottobre 2002 il ministro dell’Ambiente ha presentato il “Piano d’azione nazionale per la riduzione delle emissioni di gas serra”
Il piano prevede tagli alle emissioni per 93 Mt di CO2
entro il 2008-2012 per rispettare gli impegni di Kyoto che prevedono, nel caso dell'Italia, una riduzione di emissioni del 6,5% rispetto ai valori del 1990 (anno di riferimento)
Ruolo importante ricopre l’educazione dei cittadini, ad esempio nei confronti della raccolta differenziata e della consapevolezza verso scelte di tipo sostenibile, quali: maggiore attenzione verso i consumi del riscaldamento, acquisto di elettrodomestici di classe energetica elevata, migliore utilizzo della risorsa acqua (come acqua calda sanitaria e negli elettrodomestici)
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L’attuazione di questi accordi internazionali non può tra l’altro prescindere dal coinvolgimento e responsabilizzazione degli Enti Locali. Le Amministrazioni Locali possono infatti giocare un ruolo cruciale nel promuovere politiche e iniziative rivolte a sensibilizzare la cittadinanza verso modi di produzione e consumo in sintonia con la sfida dello sviluppo sostenibile, contribuendo a livello locale al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed internazionali, riguardo al contenimento delle emissioni climalteranti
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- “Identificazione delle fonti di Informazione” si sono analizzate le fonti e si è identificata la filiera che traccia la reperibilità dei dati di interesse per questo lavoro: i dati ricercati sono i consumi (elettrici e termici), la presenza di eventuali centrali di produzione di energia e il contributo di autoproduttori, i dati sulla popolazione e gli indici di emissione.
In seguito alla liberalizzazione del mercato sia elettrico che del gas naturale si sono incontrate alcune difficoltà nella richiesta e relativo recupero dei dati cittadini più aggiornati. Le ultime cifre ufficiali sui consumi elettrici sono datate 2001 e sono disponibili pubblicamente solo a livello provinciale o superiore.
Per quanto riguarda il consumo di gas naturale è stato recuperato il dato totale, aggiornato al 2002, che tuttavia manca di dettaglio nei sottosettori.
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Per quanto riguarda le produzioni, si è valutata l’entità delle centrali presenti sul territorio comunale in funzione della loro tipologia: centrali di cogenerazione, teleriscaldamento, centrali termoelettriche, mini idrauliche, fotovoltaiche, …Ad oggi Pavia non è dotata di grossi impianti, fatta eccezione per 3 autoproduttori ed una centrale elettrica, costituita da un impianto a biomassa, in funzione solo dal 2002
ENEL DISTRIBUZIONE SEDE DI PAVIA
ING. CARLO SPIGAROLO
ENEL DISTRIBUZIONE MILANO
ING. LA ROCCA D.SSA LUISETTI
ENEL DISTRIBUZIONE SEDE DI ROMA
D.SSA ANNA BROGI
ASM-PAVIA ING. MARCO ANSELMETTI ING. MARIA GIACOMINA LIBARDI
PUNTO ENERGIA DOTT. SIMONE GUIDETTI (ORA IN PROVINCIA) UTF SIG.RA VERDIRAME
Uffici delle dogane GRTN
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“Raccolta della Documentazione” si sono raccolti dati sui consumi elettrici, gas naturale e altri combustibili attraverso contatti sia con ENEL DISTRIBUZIONE sedi di Pavia, Milano e Roma, sia con il GRTN sede di Milano, sia con ASM Pavia, attraverso contatti con l’U.T.F sede di Pavia, attraverso un censimento dei rivenditori di prodotti petroliferi e alcuni contatti con il consorzio agricolo cittadino.
Alcune informazioni sono state recuperate già a partire dall’anno 2000, attraverso lavori di tesi e temi di laurea completati presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Pavia e coprono il periodo 1990-2001 con alcuni dati aggregati al 2002
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ID0 ID1 Utenza 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 20021 1 Abitazioni private 71,912,109 72,680,561 71,971,568 74,462,887 75,124,900 75,105,408 77,834,756 77,559,295 2 14 Acqua 136,838 112,862 84,134 142,524 2,171,586 4,915,7633 21 Alberghi 5,568,730 5,268,675 5,001,811 4,731,605 4,659,325 4,779,8654 7 Alim.:carne,pesce,latte e derivati 500,640 406,507 350,130 327,787 281,317 260,645
5 7Alimentare:forme associate con l'agricoltura 2,401 1,373,850
6 7 Alimentare: prodotti agricoli 2,351,034 2,518,821 2,640,640 2,756,149 3,072,659 2,572,983
7 18Altre attivita dell'industria delle costruzioni 560,916 496,763 476,927 893,157 1,087,171 1,076,502
8 25Altre attivita professionali ed imprenditoriali 4,136,172 4,466,627 4,460,320 4,813,902 5,213,080 5,271,062
9 17Altre lavorazioni dei materiali non metalliferi 102,495 105,545 98,849 109,398 118,927 105,498
10 10 Altre produzioni della chimica secondaria 232 417 383 299 999 566
11 12Altre siderurgiche (ciclo integrale e prime lavorazioni) 125,238 120,612 127,147 115,179 125,102 129,600
ID Categoria Sm3 numero utenze *) Sm3 numero utenze *) Sm3 numero utenze *)1 uso cottura cibi e/o acqua calda 6,758,190 19,586 6,216,260 19,213 6,308,204 19,1312 uso risc. Individuale c/s prod. Acqua calda 22,902,734 18,683 26,982,075 19,085 25,892,583 19,3303 uso riscaldamento centralizzato 25,241,338 1,524 34,205,779 1,613 29,022,305 1,591
Abitazioni 54,902,262 39,793 67,404,114 39,911 61,223,092 40,052
4 Usi agricoli 33,312 4 43,057 11 72,850 10Agricoltura 33,312 4 43,057 11 72,850 10
5 uso artigianale 1,355,046 550 1,547,019 677 1,470,324 6366 aziende industriali 0 0 420,026 100 1,212,974 95
7 (D) industria elettromeccanica 0 0 0 0 259,670 18 (D) industria farmaceutica 630,654 1 724,805 1 787,661 19 (D) industria alimentare 0 0 0 0 0 0
industria 1,985,700 551 2,691,850 778 3,730,629 733
10 imprese commerciali e servizi 926,993 60 1,066,214 355 919,999 33111 commercio al minuto e studi professionali 3,820,494 1,841 4,107,952 1,905 2,622,240 1,43612 enti pubblici 3,348,227 335 4,412,239 360 3,259,747 28413 autoconsumi 814,852 14 1,080,230 13 445,597 1214 enti privati (associazioni, fondazioni,ecc.) 1,252,242 182 1,410,517 300 1,111,075 22615 istituti di credito ed assicurazioni 0 0 287,548 38 337,226 4116 case di culto, chiese, oratori, ecc. 0 0 152,119 117 592,357 11617 ospedali e case di cura 0 0 441,874 32 992,589 3418 uso promiscuo località Ca' de Zetti 0 0 0 0 0
19 (D)Pertusati 311,165 1 278,007 1 318,494 120 (D)OSM 2,594,081 1 5,769,692 1 6,279,146 121 (D)Fondazioni 0 0 0 0 58,709 1
Terziario 13,068,054 2,434 19,006,392 3,122 16,937,179 2,483
TOTALE 69,989,328 42,782 89,145,413 43,822 81,963,750 43,278
1993 1994 1995
Esempi di dati elettriciEsempi di dati termici
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Energia
Dati sulle produzioni da centrale (elettrica)
Potenza nominale installata
Produzioni kWh
kW 1997 1998 1999 2000 2001 2002
1997 Motore alternativo /
diesel
104 5740 5430 5470 4990 4370 4345
116
135 1999 Turbina
A vapore / Metano
626 41760 282000 255000 185000
2001 turbina a vapore/ Biomassa
8038 11358040
TOTALE 9019 5740 26286 76590 330550 295,810 11589357
36440 41972
Anno installazione
Tipologia motore primo /
combustibile
1998 Motore alternativo
/diesel 20856 29360 43560
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Dati elettrici e termici sono stati analizzati e commentati dapprima separatamente e successivamente in un contesto unificato, valutando anche le emissioni di biossido di carbonio, associate agli usi, con particolare attenzione all’anno con consumi certificati (2000) e all’anno di riferimento (1990). Il settore trasporti in questa prima fase del lavoro non è stato considerato.
L’analisi sui consumi elettrici della città di Pavia, si divide in 3 parti:
(i) un confronto dei dati dal 1995 al 2000 per tutti i settori,
(ii) un confronto dei dati dal 1995 al 2002 per il solo settore domestico,
(iii) un confronto sul panorama generale dal 1990 al 2000, a partire dalle stime e confronti anche a livello provinciale e l’estrapolazione del dato di consumo totale e per macrosettori per gli anni 2001 e 2002.
L’analisi sui dati termici parte dal 1995 al 2000 (dati di dettaglio) e si avvale dei confronti con i dati 1990 e con il 2002 (dato aggregato).
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Energia
Alcuni dati sui consumi elettrici evoluzione e ripartizioni
% GWh % GWh % GWhAGRICOLTURA 2.55% 1.47 1.97% 1.04 1.95% 1.10 ABITAZIONI E SERVIZI CASA 16.97% 77.18 15.9% 86.15 15.60% 88.60 TERZIARIO 22.01% 74.80 25.4% 137.05 25.60% 143.00 INDUSTRIA 9.25% 104.06 3.04% 50.83 3.10% 55.00 totale comunale 257.52 275.07 287.70 totale provinciale 1978 2804 2957%C/P 13.02% 9.81% 9.73%
1990 2000 2002
Anno 2000 Ripartizione consumi elettrici
31.32%
18.48%
49.82%0.38%
ABITAZIONI E SERVIZI CASA AGRICOLTURA
INDUSTRIA TERZIARIO
Anno 2000 Ripartizione nel terziario (137 GWh)
20.58%
3.04%
19.10%
5.17%
4.16%5.50%
33.68%8.77%
Commercio
Alberghi,ristoranti,bar,tavole calde
Credito e assicurazioni
Illuminazione pubblica
Trasporti
Altri servizi vendibili(attività imprenditoriali,istruzione privata,ecc)
Servizi non vendibili(Pubblica amministrazione,ospedali pubblici,ecc)
Comunicazioni
Ripartizione consumi elettrici - 2002 (287,7 GWh)
30.80%
0.38%
19.12%
49.70%
DOMESTICO AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO
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Gruppo Tematico
Energia
Alcuni dati sui consumi elettrici
0
500
1,000
1,500
2,000
2,500
3,000
3,500
4,000
1995 1996 1997 1998 1999 2000
kWh
/po
p
consumi domestico+ servizi per ab. consumi totali
-
1,000
2,000
3,000
4,000
5,000
6,000
7,000
2000 2001 2002
kWh/pop dati comunali kWh/pop dati provinciali kWh/pop dati regionali kWh/pop dati nazionali
1999 2000 2001 2002kWh/pop dati nazionali 4,843 4,936 NDkWh/pop dati regionali 6,177 6,573 6,653 NDkWh/pop dati provinciali 5,502 5,636 5,868 5,912 kWh/pop dati comunali 3,625 3,723 4,007 4,047
Dati di confronto
1990 1995 2000 2002ABITAZIONI E SERVIZI CASA (GWh) 77.18 82.32 86.15 88.60 popolazione 80,073 75,058 73,893 73,000 kWh/pop 964 1,097 1,166 1,214
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Gruppo Tematico
Energia
0%
20%
40%
60%
80%
100%
1995 1996 1997 1998 1999 2000
Usi Domestici
Trasporti
Tessili, Abbigl. e Calzature
Siderurgiche
Servizi non vendibili
Servizi Gen. Abit.
Prodotti energetici
Mezzi di trasporto
Meccaniche
Materiali da Costruzione
Legno e Mobilio
Lav. Plastica e Gomma
Illuminazione Pubblica
Credito e Assicurazioni
Costruzioni
Comunicazioni
Commercio
Chimiche
Cartarie
Altri servizi vendibili
Altre Industrie
Alimentari
Alberghi e Ristoranti
Agricoltura
Acquedotti
Panoramica sul numero utenti contratti elettrici dal 1995 al 2000
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Gruppo Tematico
Energia
71.91
72.68
71.97
74.46
75.13
75.11
77.83
77.56
y = 897235x + 7E+07
68.00 70.00 72.00 74.00 76.00 78.00 80.00
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Milioni
kWh
Usi Domestici Lineare (Usi Domestici)
Panoramica sul domestico e confronto con la crescita dei consumi elettrici globali
1.07%
-0.97%
3.46%
0.89%
3.63%
-0.35%
0.82%
3.02%
1.16%
3.10%
-0.03%
-1.29%
-0.42%
-0.07%
-1.40% -0.40% 0.60% 1.60% 2.60% 1995-6
1996-7
1997-8
1998-99
1999-00
2000-01
2001-02
crescita specifico (kWh/ut) crescita consumi (GWh)
- sicuro aumento dell’efficienza nella modalità di consumo dell’elettricità da parte degli utenti oppure un uso più morigerato del bene elettricità forse dovuto anche alle diverse condizioni climatiche.
A questo comportamento fanno eccezione il dato 1998-99, in cui ad una aumento della crescita percentuale nei consumi del 0,89% ha corrisposto invece un aumento dei consumi specifici superiore di +1,16%, ed il dato 2001-2002 dove ad una riduzione dei consumi risulta invece un aumento di quelli specifici.
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Gruppo Tematico
Energia
Anno 2000 (86,5 Mm3)
69.25%
23.94%
0.24%
6.56%
Domestico Agricoltura Industria Terziario
Anno 2000 (43438 utenti)
92.45%
6.02%
0.03%
1.50%
Domestico Agricoltura Industria Terziario
Anno 2000 – Consumi gas naturale e ripartizioni percentuali
60% 65% 70% 75% 80% 85% 90% 95%
100%
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
Sm3/pop
Domestico Agricoltura Industria Terziario
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Gruppo Tematico
EnergiaRipartizione di massima dei consumi di gas naturale per
quartieri (2000)
31.92%10.79%
4.32%
13.53%
12.42%8.50%
12.55%
0.86%
0.07%
5.03%
BORG CENT ENTI FOSS GIAR
MIR POVEST SG SPIV VALL
Alcune osservazioni sui consumi riscaldamento domestico
Potenza specifica media per riscaldare gli ambienti
-
5.00
10.00
15.00
20.00
25.00
30.00
35.00
40.00
45.00
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
W/m3 utenza Potenza Media
** con volumetria in aumento
117.81
113.05
142.43
149.76
148.92
123.62
115.64
100.00
89
100
104
126
128
122
100
112
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
Consumi (m3) W/m3 utenza **
SCENARIO B kWh/m21993 116.9 1994 131.3 1995 121.2 1996 147.6 1997 149.6 1998 142.7 1999 116.9 2000 104.0
(circa 100 kWh/m2)
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Gruppo Tematico
Energia
Aggregazione consumi: Alcune osservazioni generali
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Gruppo Tematico
Energia
Aggregazione : Alcune osservazioni sulle emissioni
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Gruppo Tematico
Energia
Emissioni procapite
Energia primaria
Anno 2002 - energia primaria
74.62
17.69
50.46
-
20.00
40.00
60.00
80.00
100.00
120.00
140.00
160.00
kTEP
kTE
P
DOMESTICO AGRICOLTURA INDUSTRIA TERZIARIO
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Gruppo Tematico
Energia
Scenari futurianno settore elettrici kWh GN Sm3 elettrico gas nat. altri combust GJt kTEP
2010-3 DOMESTICO 78,831,613 63,258,461 283,794 2,171,347 86,854 2,541,994 69.35 2010-3 AGRICOLTURA 892,679 223,594 3,214 7,675 307 11,196 0.37 2010-3 INDUSTRIA 36,518,703 5,996,040 131,467 205,814 8,233 345,514 12.25 2010-3 TERZIARIO 178,764,340 21,868,128 643,552 750,624 30,025 1,424,200 53.59 Totale 2010-3 295,007,335 91,346,224 1,062,026 3,135,459 125,418 4,322,904 135.56 2010-2 DOMESTICO 78,831,613 52,389,139 283,794 1,798,257 71,930 2,153,981 60.09 2010-2 AGRICOLTURA 892,679 324,611 3,214 11,142 446 14,802 0.45 2010-2 INDUSTRIA 36,518,703 10,570,785 131,467 362,842 14,514 508,823 16.15 2010-2 TERZIARIO 178,764,340 23,124,360 643,552 793,744 31,750 1,469,045 54.66 Totale 2010-2 295,007,335 86,408,894 1,062,026 2,965,985 118,639 4,146,651 131.35
2010 DOMESTICO 97,139,885 64,556,270 349,704 2,215,894 88,636 2,654,233 74.04 2010 AGRICOLTURA 1,100,000 400,000 3,960 13,730 549 18,239 0.56 2010 INDUSTRIA 45,000,000 13,025,800 162,000 447,111 17,884 626,995 19.90 2010 TERZIARIO 220,281,518 28,494,884 793,013 978,087 39,123 1,810,224 67.36
Totale 2010 363,521,402 106,476,954 1,308,677 3,654,821 146,193 5,109,691 161.86
anno settore tCO2e tCO2 GN altri comb tCO2 tCO2 pop t CO2e/pop t CO2 GN/pop t CO2 a.c./pop t CO2/pop2010-3 DOMESTICO 33,436 135,689 6,785 175,910 71,000 0.47 1.91 0.10 2010-3 AGRICOLTURA 379 480 24 882 71,000 0.01 0.01 0.00 2010-3 INDUSTRIA 15,489 12,862 643 28,994 71,000 0.22 0.18 0.01 2010-3 TERZIARIO 75,822 46,907 2,345 125,075 71,000 1.07 0.66 0.03 Totale 2010-3 125,126 195,938 9,797 330,861 1.76 2.76 0.14 4.66 2010-2 DOMESTICO 33,436 112,375 5,619 151,430 71,000 0.47 1.58 0.08 2010-2 AGRICOLTURA 379 696 35 1,110 71,000 0.01 0.01 0.00 2010-2 INDUSTRIA 15,489 22,674 1,134 39,297 71,000 0.22 0.32 0.02 2010-2 TERZIARIO 75,822 49,602 2,480 127,904 71,000 1.07 0.70 0.03 Totale 2010-2 125,126 185,347 9,268 319,741 1.76 2.61 0.13 4.50
2010 DOMESTICO 41,202 138,473 6,924 186,599 71,000 0.58 1.95 0.10 2010 AGRICOLTURA 467 858 43 1,367 71,000 0.01 0.01 0.00 2010 INDUSTRIA 19,087 27,940 1,397 48,424 71,000 0.27 0.39 0.02 2010 TERZIARIO 93,432 61,122 3,056 157,609 71,000 1.32 0.86 0.04
Totale 2010 154,186 228,393 11,420 394,000 2.17 3.22 0.16 5.55
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Osservazioni sugli scenari
Ad esempio: per produrre con pannelli fotovoltaici 1/10 dei 246.000 GJ di differenza tra lo scenario elettrico (3) e quello elettrico BAU (1), si dovrebbero installare 5,5 MW elettrici (circa 44.000 m2 di pannelli), ossia una potenza prossima al totale parco italiano fotovoltaico installato al 2001.
Dunque solo la combinazione tra strumenti diversi potrà aiutare ad invertire l’attuale tendenza al rialzo delle emissioni rispetto al 1990 e a migliorare il rapporto tra consumi e produzioni interne.
Iniziative:FV-ASM, FV-Comune di Pavia e verifiche sugli impianti termici.
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Conclusioni 1/3
Importante organizzare la divulgazione di questi primi risultati coinvolgendo anche la cittadinanza, al fine di rendere edotti i cittadini di quali sono le basi su cui poggeranno le future politiche energetiche del territorio. Inoltre risulterà sempre più strategico coinvolgere i gruppi che rappresentano la città nel suo insieme, visto il ruolo che giocano il terziario e l’industria
La Camera di Commercio, le diverse organizzazioni di commercianti, l’unione industriali, le diverse associazioni degli agricoltori e dei consumatori e l’Università dovranno essere sempre più coinvolte nelle fasi antecedenti alle azioni che in futuro indirizzeranno lo sviluppo sostenibile della città
La città di Pavia ha incrementato i propri consumi elettrici dal 1990 al 2000 ad un ritmo dello 0,9% all’anno, contro un tasso provinciale del 3,56%.
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Conclusioni 2/3
Se si confronta l’incidenza dei consumi della Città rispetto alla Provincia si nota inoltre una costante diminuzione di questa quota che dal 1995 al 2000 è passato da 10,77% a 9,81%, ciò è in parte dovuto all’incremento maggiore della popolazione nelle restanti località della Provincia rispetto alla tendenza al ribasso subita dalla Città (-0,8% annuo) e in parte all’aumentato peso dell’industria in Provincia.
Se si analizzano i consumi elettrici del solo settore domestico di Tab.3.30 si nota che dal 1990 al 2002 il tasso di crescita, nonostante la diminuzione di popolazione, è stato del 1,16%: questo ha comportato un aumento nei consumi specifici che sono passati da circa 964 kWh a 1214 kWh procapite (+1,9%)
Attenzione al settore del terziario
Questa tendenza evidenzia che nel passato decennio le politiche di contenimento dei consumi, se previste, sono risultate inefficaci
Le emissioni associate ai consumi sono aumentate a ritmi inferiori sia proprio per la progressiva metanizzazione sia per il miglioramento delle tecnologie energetiche di produzione, ma in seguito al progressivo aumento finale dei consumi hanno comunque subito un rialzo nell’ultimo decennio.
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Conclusioni 3/3
Molto interessante risulta il contributo che l’ Amministrazione locale potrà fornire attraverso l’elaborazione ed adozione di un piano energetico su scala locale, che renda sostenibile lo sviluppo della città.
Questo potrà essere implementato anche ricorrendo alle rinnovabili e ad un impulso maggiore nella promozione del risparmio energetico, di azioni pilota e di soluzioni alternative (ad esempio generazione distribuita ed apparecchi più efficienti quali i condizionatori e lampade) a vari livelli di utente (campagne nelle scuole, giornate informative per la cittadinanza e le associazioni degli industriali ma soprattutto dei commercianti), coinvolgendo attori diversi (Università, uffici tecnici comunali, vari ordini di professionisti responsabili della progettazione della città)