piano di miglioramento - istituto comprensivo 53 gigante ... · 9 dal rav al piano di miglioramento...
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Prot. …………..
PIANO DI MIGLIORAMENTO I.C. 53 GIGANTE NEGHELLI
A.S. 2015/2018
Aggiornamento 2016/17
RESPONSABILE: DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA MARIAROSARIA SCALELLA
Team di Miglioramento Proff.sse Roberta Catello - Rosaria Forcillo- Annunziata Perasole - Concetta Rubinacci
2
Nome e Cognome
Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Team di miglioramento
Mariarosaria Scalella
Dirigente scolastico
Responsabile di Gestione dei
Processi di Miglioramento
Roberta Catello
Docente secondaria
Funzione Strumentale
Gruppo di Miglioramento
Responsabile della valutazione e
autovalutazione di Istituto
Rosaria Forcillo
Docente secondaria
Funzione Strumentale
Gruppo di Miglioramento
Responsabile della
documentazione e della
comunicazione di Istituto
Concetta Rubinacci
Docente primaria
Funzione Strumentale
Gruppo di Miglioramento
Responsabile del PTOF di Istituto
Annunziata Perasole
Docente secondaria
Funzione Strumentale
Gruppo di Miglioramento
Responsabile degli interventi
educativi- integrazione e disagio-
dispersione - BES dell’ Istituto
3
SOMMARIO
1 INTRODUZIONE pag. 4
2 INTEGRAZIONE TRA RAV E PIANO
pag. 4
3 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO – PRIORITA’ STRATEGICHE
a.s. 2015/2016
pag. 5
4 TRAGUARDI – AZIONI E RISULTATI a. s. 2015/16 pag. 6
5 MONITORAGGIO DELLE AZIONI a.s. 2015/16 pag. 8
6 CALCOLO DELLE NECESSITA’ DELL’ INTERVENTO a. s. 2016/2017 pag. 9
7 PIANO DI GANT pag. 10
8 CARATTERI INNOVATIVI pag. 11
9 DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO a. s. 2016/2017 pag. 12
10 RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO a.s.2016/2017 pag. 17
11 PROGETTO DI MIGLIORAMENTO: “VIVERE LE REGOLE” pag. 19
12 TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ pag. 21
13 AZIONI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI INTERNI ED ESTERNI ALLA SCUOLA pag. 23
4
1. INTRODUZIONE
Il nostro Istituto “53 Gigante Neghelli”, a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2015/16, ha
pianificato un percorso di miglioramento per il raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità
indicate nel RAV (Rapporto di Autovalutazione DPR n 80 del 29 marzo 2013), secondo quanto
stabilito dal PdM (Piano di miglioramento CM 47/2014)………………………………………………...
Gli attori di questo processo di miglioramento sono il Dirigente Scolastico Prof.ssa Mariarosaria
Scalella, responsabile della gestione del processo di miglioramento, e il nucleo interno di valutazione,
costituitosi per la fase di autovalutazione e per la compilazione del RAV. Il processo prevede,
peraltro, il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica. ……………………………………………..
All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si è configurato come un percorso
mirante all’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di pianificazione
che la nostra scuola ha messo in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella sezione 5 del
RAV.
Il Piano di Miglioramento dell’Istituto, segue lo schema redatto dal Polo Qualità di Napoli (come dal
capitolo 9° del Manuale della Qualità) e costituisce parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (PTOF) in allegato.
2. INTEGRAZIONE TRA RAV E PIANO
Nel Rapporto di Autovalutazione, la Scuola ha individuato nell’ Area degli Esiti scolastici le seguenti
criticità:
1. risultati degli apprendimenti disomogenei sia nelle classi che tra le classi;
2. piuttosto elevato il numero di alunni che terminano il primo ciclo d’istruzione con un livello base;
3. scarsa uniformità nelle prove standardizzate nazionali ;
4. risultati negativi nelle prove d’italiano e di matematica degli alunni di una classe a causa di un
elevato turnover degli insegnanti;
5. cheating basso.
5
3. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
a. s. 2015/16
AREE DI PROCESSO
OBIETTIVI STRATEGICI
PRIORITÀ
1 2 Curricolo, progettazione e valutazione
1. Tradurre sul piano metodologico-didattico il curricolo di Istituto sia a livello educativo che disciplinare.
X
2. Elaborare un curricolo verticale d’istituto per competenze chiave e di cittadinanza.
X
3. Predisporre prove strutturate iniziali, intermedie e finali per classi parallele (scuola primaria) in italiano, matematica e inglese; predisporre prove strutturate iniziali, intermedie e finali in italiano, matematica e lingue comunitarie per la scuola secondaria.
X
4. Progettare moduli di recupero, di consolidamento e di potenziamento per livelli di apprendimento a partire dall’analisi degli esiti delle prove.
X
5. Incrementare di 15 punti di percentuale le azioni correttive attuate. X
Ambiente di apprendimento 1. Incrementare la collaborazione tra i docenti per diffondere maggiormente le pratiche didattiche innovative, laboratoriali, a classi aperte.
X
2. Utilizzare procedure metodologiche condivise. X
3. Promuovere attività di aggiornamento e formazione per tutti i docenti finalizzate all'acquisizione di attività e strategie didattiche innovative più rispondenti ai bisogni degli allievi.
X
4. Sviluppare un clima di apprendimento positivo e costruire regole di comportamento condivise per gestire meglio i conflitti e ridurre eventuali casi di bullismo.
X
Inclusione e differenziazione 1. Progettare moduli per il recupero e il potenziamento delle competenze degli alunni in difficoltà (DSA – BES).
X
2. Uniformare gli strumenti di rilevazione dei bisogni di recupero, di consolidamento e di potenziamento.
X
3. Promuovere attività di aggiornamento e formazione finalizzate all'acquisizione di metodologie inclusive.
X
Continuità e orientamento 1. Pianificare azioni per garantire un percorso educativo unitario nel passaggio degli studenti da un ordine di scuola all'altro.
X
2. Monitorare, valutare e documentare i risultati scolastici attraverso modalità e procedure ben definite.
X
3. Attivare azioni di miglioramento per rimodulare il piano dell'offerta formativa, nel rispetto di una didattica sempre più orientativa ed efficace che favorisca nell’alunno la creazione di un proprio personale progetto di vita.
X
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
1. Riorganizzare l’orario in modo flessibile in funzione del curricolo per competenze.
X
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
1. Potenziare la formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti e del personale ATA con percorsi formativi di qualità.
X
2. Creare un’anagrafe delle competenze dei docenti al fine di valorizzarle al meglio.
X
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
1. Implementare il coinvolgimento con enti ed associazioni presenti nel territorio per un progetto ai fini formativi.
X
2. Coinvolgere le famiglie e confrontarsi per la definizione di atteggiamenti comuni e condivisi.
X
3. Sensibilizzare le famiglie al rispetto del patto educativo di corresponsabilità.
X
6
4. TRAGUARDI - AZIONI E RISULTATI
a. s. 2015/16
Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire
concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono gli obiettivi
operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano 7 aree di processo:
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Di seguito sono stati riportati, sulla base delle priorità emerse, le azioni e i risultati raggiunti già
nell’anno scolastico 2015/2016, relativamente alle prime quattro aree di processo:
Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento
AREA DI PROCESSO
TRAGUARDI
RISULTATI
PRIMO ANNO A.S. 2015/2016
Curricolo, progettazione
e valutazione
- Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato -- Individuare percorsi e azioni didattiche nell’ottica della verticalità
-Elaborazione di un curricolo verticale per competenze chiave di cittadinanza - Elaborazione di una struttura di programmazione in verticale - Definizione degli obiettivi disciplinari per classi parallele
Curricolo
progettazione e
valutazione
Utilizzare criteri di valutazione comuni per tutte le discipline Utilizzare prove standardizzate comuni (iniziali, intermedie e finali) per una valutazione più omogenea Migliorare le procedure di documentazione delle attività didattiche
-Omogeneità dei criteri di valutazione - Elaborazione del Documento di valutazione degli apprendimenti - Raccolta e documentazione delle pratiche didattiche -Creazione di un archivio didattico - Istituzione nuova figura F.S. responsabile dell’Archivio e della Documentazione
7
Area di Processo
Traguardi
Azioni e Risultati
primo anno a. s. 2015/2016
Inclusione e
differenziazione
-Progettare moduli per il recupero e il potenziamento delle competenze alunni BES e DSA -Uniformare gli strumenti di rilevazione dei livelli di apprendimento per progettare azioni di recupero
-Progetti di recupero e potenziamento curricolari (con docenti organico potenziato)
-Progetti recupero e potenziamento extracurricolare -Elaborazione Documento di valutazione degli apprendimenti alunni diversamente abili -Elaborazione Protocolli per l’inclusione -Elaborazione del Piano annuale di Inclusione PAI
Area di Processo
Traguardi Azioni e Risultati primo anno
a. s. 2015/2016
Orientamento e
Continuità
-Promuovere attività di formazione e aggiornamento finalizzate all’acquisizione di metodologie inclusive -Pianificare azioni per garantire un percorso educativo unitario nel passaggio degli studenti da un ordine di scuola all’altro
-Percorsi di ricerca-azione su metodologie didattiche innovative -Adozione del modello ministeriale di certificazione delle competenze Primaria /Secondaria -Monitoraggio, valutazione e documentazione dei risultati scolastici nelle classi ponte Primaria/Secondaria di Primo Grado - Secondaria di Primo Grado/Secondaria di Secondo Grado
Priorità riferite agli esiti
Traguardi Azioni e Risultati primo anno
Migliorare i risultati in italiano e
matematica nelle prove standardizzate
Ridurre la varianza tra le classi nelle prove standardizzate
dal 75% al 25%
- Abbattere l’indicatore cheating in tutte le classi coinvolte per allinearsi alle medie nazionali degli studenti di pari background - Diminuire nel corso del triennio il gap tra i risultati dell’istituto e quelli nazionali
-Riduzione del 5% del gap tra le prove standardizzate -I risultati sono leggermente inferiori alla media nazionale ma in linea con il dato regionale -Riduzione della varianza tra le classi del 10%
8
5. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
a. s. 2015/16
OBIETTIVI DI PROCESSO ATTUATI
RISULTATI OTTENUTI
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITÀ DI RILEVAZIONE
1 1.a Riprogettazione di un curricolo per
competenze in un’ottica innovativa
1.b Progettazione per competenze e
non per obiettivi
Miglioramento degli esiti
scolastici del
6%
Prove standardizzate con
griglie di rilevazione dei
livelli di apprendimento
Griglia di
tabulazione dei
risultati
Grafici
2 2.a Migliorare il curricolo verticale delle
competenze chiave e di cittadinanza
2.b Promuovere un’autentica cultura
dei valori
Miglioramento del senso
di responsabilità e
acquisizione di una
autentica cultura di valori
7%
Griglie di rilevazione sulla
dispersione Griglia di
tabulazione dei
risultati
Grafici
4 4.a Revisione del lavoro in continuità
scuola primaria/scuola secondaria di I
e II grado
4.b Migliorare le procedure di
continuità e di orientamento attraverso
un attento monitoraggio e
documentazione dei risultati scolastici
tra primaria, secondaria di I grado e
secondaria di II grado
Miglioramento della
procedura della verticalità
in entrata e in uscita
7%
Predisposizione di griglie
di rilevazione in entrata e
in uscita
Grafici
9
6. CALCOLO DELLE NECESSITÀ DELL’INTERVENTO a.s. 2016/2017
OBIETTIVI DI PROCESSO
elencati secondo le priorità
PRODOTTO
valore che identifica la rilevanza del prodotto
1 Risultati nelle prove standardizzate
nazionali
Univoci sistemi di valutazione
2
Competenze chiave e di cittadinanza
Attività progettuali di ampliamento dell’offerta formativa
finalizzate alla formazione e all’ inclusione
3 Continuità e Orientamento Apertura della scuola al territorio e all’Europa, con
particolare attenzione all’apprendimento delle lingue straniere.
10
7. PIANO DI GANT
Processo
Responsabile
AP
/GIU
Set
Ott
No
v
Dic
Ge
n
Feb
Mar
Ap
r
Mag
Giu
Attività
Fase
propedeutic
a
DS
Responsabile PTOF- Qualità e
Autovalutazione – Coordinamento
Attività Didattiche e Documentazione
Dispersione e Integrazione
1° fase Responsabile PTOF- Qualità e
Autovalutazione – Coordinamento
Attività Didattiche e Documentazione
Dispersione e Integrazione
2° fase Responsabile PTOF- Qualità e
Autovalutazione – Coordinamento
Attività Didattiche e Documentazione
Dispersione e Integrazione
3° fase Responsabile Qualità e
Autovalutazione
Responsabili del il monitoraggio dei
processi
4° fase DS
Gruppo di lavoro/miglioramento
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8. CARATTERI INNOVATIVI
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO
CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERIMENTO
1. Valorizzazione delle competenze linguistiche Superare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
2. Valorizzazione delle competenze matematico-logico-scientifiche
Superare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
3. Valorizzazione delle competenze in materia della cittadinanza attiva e democratica
Superare il modello trasmissivo della scuola;
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
4. Potenziamento dell'inclusione prevenzione e contrasto
alla dispersione
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
5. Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza di sé, della legalità, della sostenibilità
dell’ambiente, del patrimonio culturale
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare
6. Potenziamento informatico e delle nuove tecnologie Superare il modello trasmissivo della scuola
Creare nuovi spazi per l’apprendimento 7. Valorizzazione della scuola come comunità attiva
aperta al territorio (scuole, enti locali, associazioni
culturali o professionali, aziende sanitarie)
Investire sul “capitale umano” ripensando ai rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento fra pari, ecc.)
8. Apertura pomeridiana della scuola
Riorganizzare il tempo scuola
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9. DAL RAV AL PIANO DI MIGLIORAMENTO
a.s. 2016/2017
PRIORITÀ ,TRAGUARDI E OBIETTIVI DEL RAV
Connessa e consequenziale rispetto al RAV è stata l’analisi delle criticità emerse e la predisposizione del PdM.
In quest’ultimo documento sono state individuate le priorità in cui la scuola intende investire la sua azione
operativa. Il PdM è, poi, divenuto parte integrante del PTOF e documento di pianificazione strategica della
scuola. Le priorità individuate dal PdM diventano punto di riferimento per l’azione strategica di tutte le
componenti e trovano nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa il documento per la loro precipua definizione
ed implementazione.
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
PRIORITÀ’ 1
Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Migliorare i risultati scolastici in
italiano e matematica, attraverso una
riduzione della varianza interna alle
classi e tra le classi
Ridurre del 5% la varianza
interna alle classi; ridurre
del 5% la varianza tra le
classi
PRIORITÀ’ 2
Competenze chiave e di cittadinanza
Definire un curricolo verticale di
cittadinanza, a partire dalla Scuola
dell’Infanzia
Migliorare i livelli delle
competenze chiave di
cittadinanza, mediante
l’elaborazione di rubriche
di valutazione
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Nella nostra scuola non vi è una corrispondenza diretta tra successo scolastico e successo formativo. Nel
confronto con i dati INVALSI di riferimento 2016 della Campania e Nazionale, si evidenzia la criticità negli esiti
della prova di matematica e italiano nei due gradi di scuola. Dal R.A.V. 2015/16 si evince che il nostro Istituto
non possiede uno strumento standardizzato di valutazione delle competenze chiave in quanto, pur in presenza
di progettazioni per competenze, non si attua una diffusa e condivisa didattica per competenze con relativa
individuazione di criteri di valutazione su compiti autentici o di realtà.
Pertanto, a partire dall’anno scolastico 2016/17 sarà cura dei dipartimenti, di un’apposita commissione di
studio e dell’intero collegio docenti progettare e somministrare compiti autentici ed elaborare rubriche di
valutazione delle competenze in via sperimentale per le classi seconde e quinte della scuola primaria e per le
classi terze della scuola secondaria di I grado con la stesura di tabelle di indicatori di verifica.
L'azione educativo-didattica necessita di nuove metodologie e strategie d'insegnamento che permettano di
includere tutti gli alunni attraverso la personalizzazione degli interventi e che mettano in relazione il successo
scolastico con quello formativo.
OBIETTIVI DI PROCESSO
Nel RAV sono stati individuati e descritti gli obiettivi di processo in riferimento a tre aree di processo:
- Curricolo, progettazione e valutazione
- Inclusione e differenziazione
- Continuità e Orientamento
Nel Piano di Miglioramento, elaborato dalla scuola e pubblicato sul sito, gli obiettivi di processo sono stati
formulati rapportandoli alle Aree di processo cui si riferiscono le Priorità (1 o 2). Il quadro completo degli
obiettivi di processo è rappresentato nelle tabelle che seguono in cui, alla descrizione di ogni obiettivo di
processo, sono associati le azioni e i risultati attesi. Il quadro completo delle azioni che la scuola sta mettendo
in atto, delle risorse umane e finanziarie impegnate, dei tempi di effettuazione delle azioni e di verifica delle
stesse è consultabile nel PdM pubblicato sul sito della scuola.
In riferimento alle priorità individuate, gli obiettivi di processo saranno gli strumenti operativi necessari,
indispensabili e concreti per far sì che la scuola possa adempiere pienamente alla sua destinazione di scopo,
ossia il successo formativo di ciascun alunno. Preso atto della reale domanda formativa soggettiva ed oggettiva
di ciascun alunno (ritmi di apprendimento, stili di apprendimento, matrici cognitive, motivazioni
all'apprendimento, situazioni familiari, ecc..), la scuola metterà in atto strategie organizzative, metodologico-
didattiche, epistemologico-disciplinari funzionali a far sì che ogni alunno riesca ad affrontare e non subire la
realtà complessa che li circonda e diventi cittadino europeo attivo. Atteso ciò nel Piano di Miglioramento sono
previsti quegli obiettivi di processo e quelle azioni e attività, anche formative per tutti i docenti, volte a porre
soluzioni a tale criticità.
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AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Priorità N° 1 - 2:
- avvio alla elaborazione di un curricolo verticale d’istituto per
competenze chiave e di cittadinanza (Obiettivo 1)
Priorità N° 2:
- individuazione e costruzione di compiti autentici nell’ambito della
progettazione (Obiettivo 2)
Priorità N° 2:
- costruzione di rubriche di prestazione in relazione ai compiti autentici
(Obiettivo 3)
Ambiente di
apprendimento
Priorità N° 1 - 2:
- incrementare la collaborazione tra i docenti per diffondere maggiormente
le pratiche didattiche innovative, multimediali, laboratoriali, a classi aperte
(Obiettivo 4)
Priorità N° 1 - 2:
- promuovere attività di aggiornamento e formazione per tutti i docenti
finalizzate all'acquisizione di attività e strategie didattiche innovative più
rispondenti ai bisogni degli allievi (Obiettivo 5)
Inclusione e
differenziazione
Priorità N° 1 - 2:
- progettare moduli per il recupero e il potenziamento delle competenze
degli alunni in difficoltà DSA – BES che costituiscano un quadro di
riferimento per tutti i docenti (non solo di sostegno)
(Obiettivo 6)
Priorità N° 1 - 2:
- uniformare gli strumenti per la rilevazione di alunni BES – DSA (Obiettivo 7)
Priorità N° 1 - 2:
- promuovere attività di aggiornamento e formazione finalizzate
all'acquisizione di metodologie inclusive(Obiettivo 8)
Priorità N° 1 - 2:
- pianificare azioni per garantire un percorso educativo unitario nel
passaggio degli studenti da un ordine di scuola all'altro (Obiettivo 9)
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Continuità e orientamento
Priorità N° 1 - 2:
- costruire un sistema di Orientamento formativo dall’Infanzia alla
Secondaria di1^ grado (Obiettivo 10)
- monitorare, valutare e documentare i risultati scolastici attraverso
modalità e procedure ben definite (Obiettivo 11)
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
L’elaborazione del presente Piano è stato sviluppato in maniera coerente con le azioni di miglioramento
declinate nel PdM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari anche nell’ art.1,
comma 7 della Legge 107/2015
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI AZIONI E RISULTATI ATTESI
Avviare l’elaborazione di un curricolo verticale d’
Istituto per competenze chiave e di cittadinanza
(Obiettivo 1)
Azione1: costituzione di gruppi per riflettere e
analizzare i traguardi e gli obiettivi specifici di
apprendimento del curricolo verticale di
cittadinanza
Individuare e costruire compiti autentici nell’ambito
della progettazione (Obiettivo 2)
Costruire rubriche di prestazione in relazione ai
compiti autentici (Obiettivo 3)
Azione 1: attivazione, da parte della scuola, di un
percorso formativo sulla tematica della
progettazione e valutazione delle competenze
Azione 2: costruzione di un compito autentico da
parte dei docenti divisi in gruppi, seguendo la
procedura appresa nel corso di formazione
Azione3: sperimentazione nelle classi (seconde e
quinte per la primaria e terza per la secondaria) di
compiti autentici progettati ed eventuale ritaratura
della prova
Incrementare la collaborazione tra i docenti per
diffondere maggiormente le pratiche didattiche
innovative, multimediali, laboratoriali a classi
aperte (Obiettivo 4)
Promuovere attività di aggiornamento e formazione
per tutti i docenti finalizzate all'acquisizione di
attività e strategie didattiche innovative più
rispondenti ai bisogni degli allievi (Obiettivo 5)
Azione 1: introduzione al pensiero
computazionale
Azione 2: uso del coding nella didattica Azione 3: sperimentazione Cl@sse 2.0. con
modalità BYOD
Progettare i moduli per il recupero e il
potenziamento delle competenze degli alunni in
difficoltà DSA – BES che costituiscano un quadro di
riferimento per tutti i docenti (non solo di
sostegno)(Obiettivo 6)
Uniformare gli strumenti per la rilevazione di alunni
BES – DSA (Obiettivo 7)
Azione 1: organizzazione di percorsi individualizzati, applicando strategie e metodologie di inclusione e differenziazione (tutoring, cooperative learning, problem solving, e-learning) Azione 2: elaborazione di un Data Base di alunni con BES Azione 3: adozione di comportamenti omogenei nell’ approccio educativo, didattico e metodologico agli alunni BES
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Promuovere attività di aggiornamento e
formazione finalizzate all'acquisizione di
metodologie inclusive(Obiettivo 8)
Azione 4: attivazione di percorsi formativi per l’inclusività
Pianificare azioni per garantire un percorso
educativo unitario nel passaggio degli studenti da
un ordine di scuola all'altro (Obiettivo 9)
Costruire di un sistema di Orientamento formativo
dall’Infanzia alla Secondaria di1^ grado (Obiettivo
10)
Monitorare, valutare e documentare i risultati
scolastici attraverso modalità e procedure ben
definite (Obiettivo 11)
Azione 1: costruzione di un curricolo d’Istituto basato sulle competenze e declinato secondo principi di continuità, orientamento formativo, inclusione Azione 2: predisposizione di strumenti per la prevenzione della dispersione di origine scolastica Azione 2: rafforzamento delle competenze trasversali degli alunni, in particolare della conoscenza di sé Azione 3 : adozione di una procedura unificata ai fini dell’orientamento formativo
17
10. RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
a.s. 201672017
N. OBIETTIVO DI PROCESSO RISULTATO INDICATORE DI
MONITORAGGIO
MODALITA’ DI
RILEVAZIONE
1 Condurre un'analisi sistematica degli
esiti degli alunni nel passaggio dalla
primaria alla secondaria I gr. e da
questa al primo anno secondaria di II gr.
Pianificare azioni per garantire un
percorso educativo unitario nel
passaggio degli studenti da un ordine di
scuola all'altro
Possedere un quadro
completo e aggiornato
degli esiti degli alunni
nel passaggio da un
ordine o grado di scuola
ad un altro
1) Comunicazioni del
Gruppo di
Autovalutazione
(GAV) ai docenti 2)
Presentazione al
Collegio dei Docenti
del lavoro svolto al
termine dell'anno
scolastico
1) Rapporti del GAV
2) Diffusione interna
e discussione dei
risultati in Collegio
2 Elaborare e condividere strumenti
specifici di valutazione delle
competenze coerenti con le Linee Guida
del MIUR sulla certificazione delle
competenze
Scelte alcune
competenze di carattere
trasversale elencate nel
modello sperimentale di
certificazione del MIUR,
i docenti individuano
conoscenze/abilità
fornite dalle discipline e
producono significativi
itinerari/strumenti di
verifica
1) Costituzione di
gruppi di lavoro
formati da team di
docenti delle classi V
SP e I SS; 2) Verbali
degli incontri; 3)
Elaborazione di
almeno una UdA di
carattere trasversale;
4) sperimentazione in
classe; 5) produzione
di verifiche; 6)
Recupero
1) Produzione e
diffusione di
strumenti di verifica:
schemi di
osservazione, check-
list, rubriche di
valutazione; 2)
Presentazione dei
materiali al Collegio
dei docenti; 3)
Delibere di adozione
degli strumenti.
3 Organizzare momenti di recupero per gli
alunni in difficoltà (DSA-BES) anche
come prevenzione della dispersione
scolastici
Progettare i moduli per il
recupero e il
potenziamento delle
competenze degli alunni
in difficoltà DSA – BES
che costituiscano un
quadro di riferimento per
tutti i docenti (non solo
di sostegno
1) Numero di alunni
avviati a
corsi/progetti/attività di
recupero rispetto al
totale di alunni che ne
necessitano
2) Efficacia dei
percorsi didattici
avviati
1) Relazioni finali
progetti/attività di
classe o team
2) Verifiche del
miglioramento dei
risultati degli alunni
coinvolti
3) Questionari di
autovalutazione
4 Incrementare la collaborazione tra i
docenti per diffondere maggiormente le
pratiche didattiche innovative,
multimediali, laboratoriali a classi aperte
Promuovere attività di
aggiornamento e
formazione per tutti i
docenti finalizzate
all'acquisizione di attività
e strategie didattiche
innovative più
rispondenti ai bisogni
degli allievi
1) Grado di
partecipazione al
percorso formativo
comune
2) costruzione di un
compito autentico da
parte dei docenti divisi
in gruppi, seguendo la
procedura appresa nel
corso di formazione
3) sperimentazione
nelle classi(seconde e
quinte per la primaria
e terza per la
secondaria) di compiti
autentici
1) Verbali del
Collegio dei docenti
2) Compiti autentici
prodotte
3) Tabelle di
Valutazione
18
5 Monitorare, valutare e documentare i
risultati scolastici attraverso modalità e
procedure ben definite
Utilizzazione di un linguaggio univoco e condiviso rispetto al concetto di competenza, analizzato nei suoi molteplici aspetti. Rispettare le procedure messe in atto.
Grado di partecipazione al percorso formativo comune
1) Questionari,
grafici, tabelle
2) Riunioni per
dipartimento
3) Collegio
6 Sperimentare forme di orientamento
degli alunni a rischio basate
sull'utilizzo di strumenti quali: a)
Pellerey sugli stili di apprendimento
e b) bilancio di competenze
Adozione di una procedura unificata ai fini dell'orientamento formativo Sperimentazione di
strumenti che facciano
emergere attitudini e
interessi sulla cui base
sperimentare nuove
modalità di formulazione
del consiglio orientativo
Compilazione del questionario stili di apprendimento da parte di tutti gli studenti delle classi III della SS I gr. 2) Stesura del bilancio
di competenze per gli
alunni delle classi III
SS I gr. a rischio
consiglio orientativo: 1) esiti del questionario sugli stili di apprendimento; 2) bilancio di
competenze nei casi
più gravi o incerti
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11. PROGETTO DI MIGLIORAMENTO
“Vivere le Regole”
Il progetto “Vivere le regole” è in armonia con gli obiettivi e le finalità del PTOF nonché con le priorità e i traguardi emersi dal RAV e dal P.D.M. ed è in linea con le innovazioni apportate dalla Legge 107/2015.
Il Progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza che hanno la cittadinanza attiva e la legalità nella formazione di ogni individuo. L’ “I.C. 53 Gigante Neghelli” è riconosciuto, nell’ambito del progetto “Scuole a rischio”, quale punto di riferimento e di legalità di un territorio martorizzato dalla malavita e dalla criminalità.
Legalità e cittadinanza hanno, dunque, per oggetto la natura delle regole nella vita sociale, i valori civili e la
democrazia nell’esercizio dei diritti di cittadinanza.
Per un adolescente riconoscere e accettare un mondo di regole è sempre un percorso difficile e faticoso. La società contemporanea non propone mediazioni simboliche credibili e coinvolgenti. I ragazzi si trovano sempre più spesso nell’impossibilità di avere delle figure di riferimento in grado di diventare modelli a cui potersi identificare. Tutto ciò aumenta la sensazione di smarrimento e solitudine provocando evidenti situazioni d’isolamento e una forte tendenza all’individualismo o alla devianza. Dunque s’impone una lettura ancora più “umana” del mondo contemporaneo e un imperativo categorico: agire per cambiare. In un’ottica di reale prevenzione la scuola, deve aiutare i ragazzi ad assumersi delle responsabilità, ricordare loro che chi cresce ha diritto all’errore, ma anche alla correzione, sviluppare in loro la coscienza civile e la convinzione che la legalità conviene e che, laddove ci sono partecipazione, cittadinanza, diritti, regole, valori condivisi, non ci può essere criminalità.
La legalità è un’opportunità in più per dare senso al loro futuro. In tal senso, promuovere la cultura della
legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, con l’acquisizione delle conoscenze e l’interiorizzazione dei valori che stanno alla base della convivenza civile. Al centro dell’azione educativa va posta la “persona” alunno/a, come protagonista nella propria comunità ed il valore positivo delle regole, intese non come mezzo frustrante e
punitivo o di affermazione di autorità, bensì in primo luogo come strumento di aiuto delle potenzialità di ciascuna persona, chiamata alla libertà e alla propria realizzazione.
Il gruppo di miglioramento, condividendo tra le tante definizioni di competenza quella di “capacità di mettere in moto e coordinare le risorse possedute con quelle esterne disponibili per affrontare il compito”, ha individuato le strategie didattiche e i contenuti di un percorso di miglioramento fattibile e verificabile a breve termine. Il presente progetto, tuttavia, non ha la pretesa di risolvere tutte le criticità evidenziate nel RAV, ma intende avviare, in via sperimentale, una modalità innovativa di procedere nella didattica per competenze che consentono una verifica costante e puntuale dei traguardi raggiunti.
Ed è nell’ ottica della globalità dell’intervento che sono state strutturate tutte le fasi della progettazione e della valutazione, in modo che siano calate nella pratica didattica delle classi della Scuola Primaria e Secondaria.
Le azioni proposte si sviluppano nell’ambito dell’innovazione e prediligono l’apprendimento come acquisizione attiva che avviene attraverso la trasformazione e la strutturazione dell’esperienza; questa assume come punto di partenza un nuovo rapporto tra bambino/ragazzo/adulto che abbandona la dicotomia tra chi sa e chi apprende come modello unidirezionale a vantaggio di una ricerca ed esplorazione dei saperi che si modulano in base alle competenze ed esperienze che ciascuno ha e vive e che vuole condividere con gli altri.
AZIONI PREVISTE SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA
Percorso sulle tematiche della legalità, del bullismo, del cyber bullismo Tale percorso ha come finalità il rafforzamento negli alunni del senso di capacità critica, la
comprensione del significato e delle conseguenze delle proprie azioni a livello etico e civico. I ragazzi
sono chiamati a partecipare alle discussioni in modo attivo, produrre testi e articoli sull’argomento
(anche con la videoscrittura), leggere e commentare articoli di quotidiani e casi di cronaca.
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Incontri con esperti – Cineforum Gli alunni incontreranno esperti delle Associazioni, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Visioneranno film, condurranno lavori di ricerca e approfondimento per riflettere su varie tematiche: i genocidi nella storia, la negazione dei diritti umani, l’integrazione, per educare alla tolleranza, al rispetto delle diversità e della vita umana. Percorso ludico-didattico sulla solidarietà
Attraverso letture specifiche gli alunni saranno guidati ad acquisire il rispetto per il “raro” e il “diverso”,
l’importanza del “dono”, la “capacità di ascolto”, la “dignità” e l’”accoglienza” quali valori fondamentali per
riflettere sulle “differenze” intese come valore e coinvolgerli in una missione sociale importante che li renderà
cittadini attivi e consapevoli. Il percorso prevede azioni concrete di solidarietà, slogan, fumetti.
METODOLOGIE
Le metodologie didattiche, a fianco delle tecniche più efficaci dell’apprendimento formale (lezioni frontali,
apprendimento cognitivo facilitato, dalla dimensione affettiva, valutazione e autovalutazione), integrano i metodi
e gli strumenti provenienti dall’educazione non formale quali attivazioni ludiche di conoscenza – contatto –
fiducia, costruzione narrazione di storie collettive, simulazioni e role – playing, percorsi percettivo-sensoriali,
costantemente in aggiornamento nella ricerca di stimoli che sappiano cogliere ed accendere l’interesse e aprano
spazi di protagonismo delle nuove generazioni. Si costruisce così una didattica basata sulla condivisione di
esperienze di crescita comune tra i protagonisti del percorso educativo/formativo, adattabile in progress grazie
ai feedback degli alunni e alla riflessione sull’esperienza.
RISORSE IMPIEGATE
- Gruppo di Miglioramento: n° 3 Docenti - Docenti Primaria: n° 4 - Docenti Secondaria: n° 4 - Esperti: n° 3
STRUMENTI
Si utilizzeranno tecnologie multimediali al fine di sfruttare le opportunità offerte dalle ICT (Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione) e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi d’insegnare,
apprendere e valutare, LIM, PC, materiale cartaceo strutturato, Laboratori.
MODALITA’ DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO
Si utilizzeranno questionari di gradimento.
Raccolta sistematica dei dati relativi agli output delle attività.
INDICATORI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PROGETTO
Indicatori Nominali del tipo sì/no; obiettivo raggiunto/non raggiunto
Indicatori Ordinali legati alla percezione di un fenomeno o a giudizi di tipo qualitativo (poco – abbastanza –
molto, oppure sufficiente – buono – ottimo).
Indicatori metrici con valori assoluti o percentuali.
Documentazione del Progetto sul sito web
- Format - Procedure- Protocolli- Articoli – Video
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12 . TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’
CHI COME QUANDO ATTIVITA’ RISULTATI COMUNICAZIONE DS Team di Miglioramento
Incontri
Settembre 2016
Pianificazione del lavoro Lettura e riflessione del RAV Integrazione da parte del DS delle linee di indirizzo.
Integrazione Linee di Indirizzo Individuazione delle priorità dei processi e delle azioni da intraprendere per l’anno in corso
Collegio Riunioni dipartimentali
Team di Miglioramento
incontri Settembre 2016
Rivisitazione della prima parte del PdM: lettura e analisi delle corrispondenze relative ai bisogni dell’utenza e del contesto di riferimento Elaborazione del contesto e dei bisogni con particolare attenzione alle PRIORITA’ congruenti con RAV e PTOF
Riflessione ed analisi dei punti di forza e di debolezza emersi dal RAV; Partecipazione dei referenti a incontri di aggiornamento e convegni relativi al PdM
Collegio Riunioni
DS Team di Miglioramento
incontri Ottobre 2016
Lettura e condivisione del documento relativo all’organico potenziato elaborato dal DS Condivisione e Riflessione del lavoro svolto Condivisione e Riflessione sulle priorità emerse
Documento relativo all’organico potenziato. Partecipazione dei referenti a incontri di aggiornamento e convegni relativi al PdM..
Collegio Riunioni
incontri Ottobre 2016
Elaborazione delle schede di progetto (come da format MIUR) Predisposizione delle schede di monitoraggio dei risultati
Produzione scheda di progetto da inserire nel Progetto scuola: “Vivere le regole”
Riunioni
DS Team di Miglioramento
incontri Ottobre 2016
Presentazione e condivisione del lavoro svolto Lettura e stesura definitiva del documento (scheda di Progetto art. 27)
Redazione definitiva della scheda; condivisione e riflessione con i docenti
interessati.
Documento relativo alla scheda di progetto (art. 27 comma 2)
Riunioni Collegio Stesura dei progetti da inserire nel PdM
DS Team di
incontri Ottobre 2016
Condivisione e riflessione del lavoro svolto. Lettura e stesura definitiva del documento (scheda di
Documento relativo alla scheda di progetto
Riunioni per la stesura dei progetti da inserire nel PdM
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Miglioramento Progetto) Redazione definitiva della scheda; condivisione e riflessione con i docenti interessati
DS Team di Miglioramento
incontri novembre 2016
Presentazione e condivisione del lavoro svolto Lettura e stesura definitiva del documento (PdM) Redazione dell’aggiornamento del PdM;
Documento relativo alla scheda di progetto
Collegio Riunioni Presentazione del PdM
DS Staff Team di Miglioramento
incontri dicembre 2016
Presentazione e condivisione del PdM Raccolta dati Monitoraggio esiti Prove Standardizzate iniziali Monitoraggio livelli di apprendimento iniziali
Documento in PP per la comunicazione degli esiti
Collegio per la comunicazione degli esiti. Riunione di staff Riunioni con i genitori Riunioni con il Gruppo di Miglioramento
DS Staff Team di Miglioramento
incontri Gennaio/febbraio 2017
Presentazione e condivisione del lavoro svolto Predisposizione questionari di gradimento delle attività Predisposizione della Tabella valutativa Elaborazione di una scheda di orientamento in uscita Condivisione con la commissione orientamento
Documento relativo alla scheda di orientamento; Questionario per il monitoraggio in itinere.
Collegio Riunioni di staff Riunioni per la stesura della scheda di orientamento
DS Team di Miglioramento
incontri Marzo/aprile 2017
Presentazione e condivisione del lavoro svolto Elaborazione di una proposta di compiti autentici Condivisione test prove standardizzate intermedie
Documento relativo alle prove standardizzate.
Collegio per la comunicazione degli esiti. Riunioni dipartimentali Riunioni con il Gruppo di Miglioramento
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Raccolta dati Monitoraggio esiti Prove Standardizzate fase intermedia Monitoraggio esiti dei livelli di apprendimento fase intermedia
DS Staff Team di Miglioramento
incontri Maggio/giugno 2017
Condivisione e riflessione del lavoro svolto. Condivisione test standardizzati finali Raccolta dati Monitoraggio esiti Prove Standardizzate finali Monitoraggio livelli di apprendimento finali Condivisione con i docenti
Documento relativo al monitoraggio degli esiti delle prove standardizzate e dei livelli di apprendimento
Collegio per la presentazione di tutto il lavoro svolto Riunioni di staff
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13. AZIONI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI
INTERNI ED ESTERNI ALLA SCUOLA
Studenti Sono i beneficiari dei percorsi formativi attivati: studenti
delle classi quinte della Scuola Primaria e delle classi
prime e terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Avvisi, presentazioni periodiche
dei percorsi attivati
Famiglie Sono insieme agli studenti i beneficiari dei servizi offerti
dalla scuola.
Riunioni periodiche, Sito web,
avvisi.
Personale d’Istituto Sono coloro che direttamente o indirettamente
svolgono l’attività formativa: Dirigente, docenti,
D.S.G.A., personale ATA.
Riunioni collegiali,
dipartimentali, di
intersezione/interclasse/classe
Comunicazioni
Altre Istituzioni scolastiche Sono le scuole con cui vengono realizzati Accordi di
Rete e/o altri tipi di collaborazioni.
Sito web
Reti – Convenzioni Accordi
Interlocutori territoriali Amministrazione Comunale, Aziende e Associazioni,
MIUR, USR, ATP, Università…
Sito web
Reti – Convenzioni Accordi
Data……………….. IL RESPONSABILE IL TEAM
STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PD M ALL’INTERNO E ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA
MOMENTI di condivisione
ATTORI
STRUMENTI CONSIDERAZIONI
Collegio Docenti Team
Relazioni Materiale informativo Presentazioni in PP
Le strategie di condivisione hanno fatto leva sulla chiarezza e sulla trasparenza della comunicazione
Riunioni di interclasse Docenti Team
Relazioni Materiale informativo Discussioni- confronto Presentazioni in PP
La comunicazione è stata fondamentale ed è avvenuta in corrispondenza di ogni processo e azione messa in campo Altresì fondamentale è stato fornire materiale da condividere chiaro e ben strutturato sul quale i diversi attori hanno fatto riferimento per attivare il processo
Riunioni dipartimentali Docenti Team
Relazioni Materiale informativo Discussioni - confronto Presentazioni in PP
La condivisione con i diversi attori è stata prevista con cadenza mensile, bimestrale e trimestrale
Riunioni periodiche in piccoli gruppi
Docenti Team
Relazioni Materiale informativo Discussioni - confronto Presentazioni in PP
I Referenti hanno raccolto gli stimoli provenienti dall’interno e dall’esterno, li hanno condivisi con il GdM e li hanno tradotti in azioni in modo che queste ultime potessero essere efficaci
Riunioni Scuola Famiglia Docenti Genitori Team
Relazioni Materiale informativo