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COMUNE DI CARAVAGGIO PROVINCIA DI BERGAMO
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DOCUMENTO DI SCOPING Maggio 2009
EST srl
SCIENZE E TECNOLOGIE PER L’AMBIENTE 24050 Grassobbio Via G. Marconi, 14 Tel. 035 33 56 38 Fax 035 33 56 30 [email protected] www.estambiente.it
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009
INDICE
1. PREMESSA...........................................................................................................1
2. LA FASE DI SCOPING ..........................................................................................2
3. IL QUADRO NORMATIVO.....................................................................................5
4. IL PROCESSO DI VALUTAZIONE.........................................................................7
4.1 LO SCHEMA OPERATIVO .............................................................................7
4.2 I SOGGETTI COINVOLTI..............................................................................10
4.3 LA PARTECIPAZIONE..................................................................................12
4.4 L’ELABORAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE....................................12
5. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ..................................................................14
6. AMBITO DI INFLUENZA POTENZIALE...............................................................16
7. L’ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE ........................................................17
7.1 GEOMORFOLOGIA, IDROLOGIA ED IDRAULICA.......................................18
7.2 QUALITA’ DEI SUOLI E DELLE ACQUE ......................................................22
7.3 NATURA E PAESAGGIO..............................................................................25
7.4 SISTEMA INSEDIATIVO, SERVIZI E PATRIMONIO STORICO-
ARCHITETTONICO ......................................................................................28
7.5 MOBILITA’ ....................................................................................................32
7.6 QUALITA’ DELL’ARIA ...................................................................................36
7.7 INQUINAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E RADIAZIONI .......39
7.8 RISCHI TECNOLOGICI ................................................................................43
7.9 SINTESI DEL QUADRO AMBIENTALE E ANALISI SWOT...........................46
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1. PREMESSA
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è stata introdotta dalla Direttiva Europea
2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi
sull’ambiente. In tale direttiva, la VAS viene definita come “un processo sistematico
inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni, proposte politiche,
piani o iniziative nell'ambito di programmi nazionali, regionali e locali ai fini di garantire
che queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico
e sociale e in modo adeguato, fin dalle prime fasi del processo decisionale”. In
particolare, la VAS è finalizzata ad assicurare che, a partire dalle prime fasi del
processo decisionale, le tematiche ambientali vengano incluse in modo completo e
considerate in modo appropriato, alla pari degli elementi economici e sociali, nei
modelli di “sviluppo sostenibile”. La Valutazione Ambientale Strategica riguarda i
processi di formazione dei piani. Si tratta, quindi, di uno strumento di aiuto alla
decisione più che di un metodo decisionale in senso stretto, che permette di sviluppare
le scelte di Piano basandosi su di un più ampio ventaglio di prospettive, obiettivi e limiti.
Nel marzo 2005 Regione Lombardia ha approvato la L.R. n. 12 che ha ridefinito la
disciplina regionale in materia pianificatoria ed urbanistica, prevedendo per tutti i
Comuni l’obbligo di predisporre il Piano di Governo del Territorio (PGT), articolato in un
Documento di Piano, un Piano dei Servizi e un Piano delle Regole, e di sottoporre a
Valutazione Ambientale Strategica il Documento di Piano stesso.
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2. LA FASE DI SCOPING
La verifica preliminare, detta anche scoping, ha la finalità di definire i riferimenti
concettuali e operativi attraverso i quali si elaborerà la valutazione ambientale. In
particolare, nell’ambito di questa fase vanno stabilite indicazioni di carattere
procedurale (autorità coinvolte, metodi per la partecipazione pubblica, ambito di
influenza, metodologia di valutazione adottata) e indicazioni di carattere analitico
(analisi preliminare delle tematiche ambientali del contesto di riferimento e definizione
degli indicatori, identificazione di punti di forza e di criticità del territorio).
La fase di scoping deve prevedere un processo partecipativo che coinvolga le autorità
con competenze ambientali (ACA) potenzialmente interessate dall’attuazione del
piano, affinché condividano il livello di dettaglio e la portata delle informazioni da
produrre e da elaborare, nonché le metodologie per la conduzione dell’analisi
ambientale e della valutazione degli impatti.
Sinteticamente, è possibile definire i seguenti contenuti della fase di analisi preliminare,
che vanno a costituire il documento di scoping (rapporto preliminare):
� definizione dello schema operativo adottato per la VAS, identificazione Autorità
con competenze ambientali (ACA) e pubblico coinvolti, modalità di consultazione;
� ambito di influenza del Piano e orizzonte temporale;
� analisi preliminare del contesto e definizione degli indicatori;
� individuazione di aree sensibili e di elementi di criticità;
� definizione degli obiettivi della pianificazione.
Qui di seguito sono descritte, in modo più dettagliato, le fasi previste da tale
documento.
• Definizione dello schema operativo, delle autorità con competenze ambientali
e della modalità di consultazione
La procedura di VAS è un processo articolato, che deve rapportarsi agli indirizzi
generali individuati da Regione Lombardia e seguire un percorso prestabilito che
porti all’identificazione di obiettivi di sostenibilità di riferimento per l’estensore del
documento di Piano, e che viene esplicitato nel documento di analisi preliminare.
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La procedura di VAS prevede anche che le autorità con competenza ambientale e
il pubblico interessato dall’attuazione del piano abbiano la possibilità di esprimere
la loro opinione in varie fasi della VAS. Nella fase di scoping, l’autorità proponente
deve definire l’elenco delle autorità e dei soggetti con specifiche competenze
ambientali che ritiene possano essere interessate agli effetti ambientali
potenzialmente indotti dall’attuazione del piano. Devono essere definite anche le
modalità di accesso alle informazioni e ai documenti del piano e della VAS, le
modalità e i tempi per il ricevimento delle informazioni, le iniziative d’informazione e
comunicazione che accompagneranno la fase di consultazione e la modalità di
pubblicazione degli esiti della VAS.
• Individuazione dell’ambito di influenza del piano e orizzonte temporale
Questa fase prevede l’identificazione dell’ambito spazio-temporale, necessario
perché gli effetti delle azioni previste dal piano si manifestano in ambiti estesi e
lungo un arco temporale più lungo di quello di durata del piano. L’ambito
d’influenza del piano varia in relazione alle caratteristiche territoriali su cui agisce il
piano. L’individuazione dell’ambito d’influenza del piano incide sia sull’analisi
preliminare di contesto e sul Rapporto Ambientale, che sulla costruzione del
sistema di monitoraggio e sulla selezione degli indicatori che lo compongono.
• Analisi preliminare del contesto e definizione di i ndicatori condivisi
In questa fase viene effettuata una prima analisi ad ampio raggio delle questioni
ambientali, socio - economiche e territoriali che formano il contesto del piano
includendo anche le normative vigenti. L’obiettivo è quello di definire il quadro dello
stato dell’ambiente a livello comunale; in particolare, vengono definiti quali sono i
temi e le questioni ambientali con cui il piano a diverso titolo interagisce ed il livello
di approfondimento con il quale occorre trattarle.
L’analisi del contesto ambientale deve contenere:
- la descrizione e l’andamento storico della componente in esame volti a far
emergere le aree sensibili e i principali elementi di criticità;
- l’elenco degli indicatori presi in considerazione per l’analisi delle componenti
ambientali.;
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Così facendo, l’analisi sarà un riferimento sia per l’individuazione degli impatti
ambientali potenziali diretti ed indiretti derivanti dall’attuazione del piano, che per
definire lo scenario di riferimento che descrive l’evoluzione del territorio interessato.
• Individuazione di aree sensibili e di elementi di c riticità
Vengono sintetizzate le tendenze rilevanti, la sensibilità e le criticità dello stato delle
diverse componenti ambientali precedentemente descritte, in atto nel territorio
interessato dal piano. In questo modo è possibile evidenziare in modo chiaro e
sintetico i fattori che possono agevolare od ostacolare il raggiungimento degli
obiettivi di piano. Ciò consente di orientare in modo più efficace le successive
scelte strategiche ed operative.
• Obiettivi della pianificazione
A seguito dell’identificazione degli equilibri e delle criticità in atto sul territorio
comunale, il documento di scoping si prefigge di identificare in via preliminare gli
obiettivi da tenere come riferimento in sede di pianificazione, che saranno poi
oggetto di analisi specifica all’interno del rapporto ambientale, dove verranno
identificate anche le azioni impostate dal pianificatore per il loro raggiungimento.
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3. IL QUADRO NORMATIVO
Con la Direttiva Comunitaria 2001/42/CE è stata introdotta la procedura di Valutazione
Ambientale Strategica (VAS) che costituisce un importante strumento per l'integrazione
delle considerazioni di carattere ambientale nell'elaborazione e nell'adozione di piani e
programmi. Obiettivo di detta Direttiva (art. 1, 2001/42/CE) è quello "di garantire un
elevato livello di protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di
considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi
al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai sensi della presente
direttiva, sia effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che
possono avere effetti significativi sull'ambiente".
In seguito, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la legge per il Governo
del Territorio (L.R. 12/2005), all’interno della quale è presente l’art. 4 che regola la
valutazione ambientale del piano territoriale regionale e il piano territoriale di
coordinamento provinciale e del PGT; essa è effettuata durante la fase preparatoria del
piano o del programma ed in precedenza alla sua adozione o all’avvio della relativa
procedura d’approvazione. La valutazione evidenzia la coerenza delle scelte rispetto
agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili sinergie con gli altri strumenti di
pianificazione e programmazione.
Il 3 Aprile 2006 viene emanato il decreto legislativo n. 152 che tratta le norme in
materia ambientale. Più precisamente, nella parte seconda, sono presenti le procedure
per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per la Valutazione d’Impatto
Ambientale (VIA) e per l’Autorizzazione Ambientale Integrata (IPPC).
All’interno, il titolo II regolamenta le disposizioni comuni in materia di VAS, le
disposizioni specifiche per la VAS in sede statale e le disposizioni specifiche per la
VAS in sede regionale o provinciale. Con la Delibera del Consiglio Regionale del 13
Marzo 2007 n. 8/350, vengono approvati gli indirizzi generali per la valutazione
ambientale di piani e programmi in attuazione del comma 1 dell’art. 4 della legge
regionale 11 Marzo 2005, n. 12.
Il 27 Dicembre 2007 la Giunta Regionale emana la DGR n. 8/6420 che regolamenta la
determinazione della procedura per la valutazione ambientale di piani e programmi.
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Infine, il Decreto Legislativo 4/2008 porta ulteriori disposizioni correttive ed integrative
del decreto legislativo 152/2006 recante norme in materia ambientale. Esso si propone
di riordinare, coordinandolo e semplificandolo, il quadro normativo delle valutazioni, ed
in tal senso rende comuni le definizioni dei tre strumenti VIA, VAS e IPPC; il decreto
prevede un coordinamento di procedura per quanto riguarda i nuovi impianti e le
modifiche sostanziali ricadenti nel campo d’applicazione di VIA e IPPC e delinea, per
mezzo di apposite liste, le competenze statali e regionali garantendo tempistica e
modalità delle procedure uniformi. Quanto alla certezza del rispetto dei termini, è
fissato un termine finale della procedura, nonché la letterale possibilità di fare ricorso
alla conferenza dei servizi; infine amplia il campo d’applicazione della VAS, tenendo
conto della natura di tale procedura, che necessita di differenziazioni dalla VIA.
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4. IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
4.1 LO SCHEMA OPERATIVO
Lo schema operativo che è stato individuato per l’espletamento della procedura di
valutazione ha preso spunto dalle indicazioni fornite da Regione Lombardia per
l’integrazione della dimensione ambientale nel Piano di Governo, a partire dalla fase di
impostazione fino ad arrivare alla sua attuazione e revisione.
Lo schema metodologico generale a cui si fa riferimento prevede la sequenza
operativa scenari, analisi, proposte, effetti, miglioramenti e controlli, la considerazione
degli aspetti ambientali come oggetto specifico di approfondimento e
contemporaneamente, l’esame degli aspetti sociali, economici e territoriali, che
ricoprono un ruolo fondamentale per la determinazione degli obiettivi di piano e hanno
una capacità potenziale di condizionare l’evoluzione del sistema territoriale -
ambientale di supporto alle scelte di piano.
Lo schema descritto può essere così schematizzato:
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Per assicurare la corretta costruzione di una procedura che effettivamente accompagni
la costruzione del Documento di Piano durante tutto il suo percorso di formazione, il
percorso proposto si svolge secondo fasi procedurali che affiancano via via la
formazione del Documento di Piano e momenti di confronto e valutazione della VAS,
come di seguito meglio specificate:
� FASE DI PREPARAZIONE: incarico per la redazione del rapporto ambientale
� FASE DI ORIENTAMENTO: integrazione della dimensione ambientale nel piano
– definizione dello schema operativo per la VAS e mappatura dei soggetti
coinvolti – verifica della presenza di Siti Rete Natura 2000 (SIC, ZPS)
� PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE: avvio del confronto con i soggetti
competenti;
� FASE DI ELABORAZIONE E REDAZIONE: definizione dell’ambito di influenza e
della portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale, coerenza
esterna, stima degli effetti attesi e selezione degli indicatori, valutazione delle
alternative, coerenza interna, progetto di monitoraggio, Rapporto Ambientale e
Sintesi non tecnica;
� SECONDA CONFERENZA DI VALUTAZIONE: presentazione della proposta di
Documento di Piano e di Rapporto Ambientale;
� FASE DI ADOZIONE – APPROVAZIONE;
� FASE DI ATTUAZIONE E GESTIONE: attività di monitoraggio, misure correttive.
Nel dettaglio, il percorso operativo è riassunto nello schema che segue, tratto dalle
schede definite da Regione Lombardia.
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4.2 I SOGGETTI COINVOLTI
La Direttiva 2001/42/CE sancisce i principi della trasparenza (articoli 6 e 9) e del
coinvolgimento, sotto forma di consultazione, delle autorità competenti in materia
ambientale (articolo 6, comma 3) e del pubblico (art. 2, lettera “d”) demandando altresì
agli Stati membri (articolo 6, comma 5) la definizione delle specifiche modalità per
l’informazione e la consultazione dei soggetti sopra elencati.
In rapporto a tali principi ed in relazione alle indicazioni regionali sono stati individuati
con delibera dell’Autorità Procedente, d’intesa con l’Autorità Competente, i seguenti
soggetti:
� Autorità proponente e procedente (Pubblica Amministrazione che elabora lo
strumento di pianificazione e ne attiva le procedure):
Comune di Caravaggio - Giunta Comunale;
� Estensore del Documento di Piano (soggetto incaricato dalla Pubblica
Amministrazione proponente di elaborare il PGT, e nella fattispecie il Documento di
Piano, oggetto della VAS):
Arch. Piergiorgio Tosetti;
Arch. Flavio Castagna – Responsabile Area Edilizia ed Urbanistica
� Estensore del Rapporto Ambientale (incaricato dello sviluppo del processo di VAS
e della redazione del Rapporto Ambientale)
EST S.r.l.;
� Autorità competente per la VAS (Autorità con compiti di tutela e valorizzazione
ambientale, individuata dalla Pubblica Amministrazione, che collabora con l’autorità
procedente/proponente nonché con i soggetti competenti in materia ambientale, al
fine di curare l’applicazione della Direttiva e degli indirizzi regionali nell’ambito del
procedimento di valutazione ambientale del Documento di Piano)
Arch. Paolo Bordegari – Responsabile Area Lavori e Servizi Pubblici;
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� Soggetti competenti in materia ambientale (enti pubblici competenti in materia
ambientale) ed Enti territorialmente coinvolti:
Soggetti con competenze in materia ambientale e aut orità limitrofe Ministero
Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici Sovrintendenza per i Beni Ambientali e Archeologici Enti sovracomunali coinvolti Regione Lombardia – D.G. Qualità dell’Ambiente – U.O. Parchi, Riserve e Aree protette
Regione Lombardia – Sede territoriale di Bergamo – Struttura Sviluppo del Territorio ARPA Lombardia – Dipartimento di Bergamo
ASL di Bergamo – Distretto di Treviglio Provincia di Bergamo - Settore urbanistica, settore viabilità, settore ambiente
ATO di Bergamo Provincia di Cremona - Settore urbanistica, settore viabilità, settore ambiente ATO di Cremona Consorzi di bonifica
Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca Società di servizi
COGEIDE S.p.A. Ferrovie dello stato
Bre.Be.Mi SNAM
Telecom ENEL
Società gestione Ossigenodotti Comuni confinanti
Bariano
Brignano Gera d'Adda Calvenzano
Capralba (CR) Fornovo S. Giovanni Misano Gera d'Adda
Mozzanica Pagazzano
Sergnano (CR) Treviglio
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4.3 LA PARTECIPAZIONE
Con l'approvazione della convenzione sull' accesso alle informazioni, la partecipazione
del pubblico e l'accesso alla giustizia in materia ambientale (convenzione di Århus),
l'Unione europea ha inteso sensibilizzare e coinvolgere i cittadini nelle questioni
ambientali, nonché migliorare l'applicazione della legislazione sull'ambiente.
La convenzione invita inoltre le parti a favorire la partecipazione del pubblico
all'elaborazione delle politiche in materia ambientale, nonché delle norme e della
legislazione che possono avere effetti significativi sull'ambiente.
Il coinvolgimento dei cittadini e degli altri attori coinvolti permette di dare opportuno
risalto agli effetti ed alle ricadute delle scelte di piano sulla realtà sociale ed
ambientale. Garantisce altresì la possibilità, da parte dei soggetti coinvolti, di interagire
fin dalla fase di elaborazione del piano e anteriormente alla sua adozione. L’articolo 6
della direttiva comunitaria 42/2001/CE prevede infatti che la proposta di piano ed il
relativo rapporto ambientale siano messi a disposizione delle autorità con competenze
ambientali e di soggetti interessati opportunamente individuati, incluse le
organizzazioni non governative che promuovono la tutela dell’ambiente.
Lo svolgimento di consultazioni e la valutazione dei relativi risultati sono a tutti gli effetti
parte integrante del processo di valutazione ambientale (art. 2).
4.4 L’ELABORAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE
Il procedimento per la VAS porta alla stesura del documento finale, che racchiude le
valutazioni e le considerazioni prodotte sai dall’estensore della procedura che dal
progettista del Piano di Governo del Territorio, denominato, per le caratteristiche
intrinseche dei contenuti, “Rapporto Ambientale”.
Tale elaborato riporta, prioritariamente, un esame più dettagliato dei macrotemi di
carattere ambientale e territoriale analizzati in sede di indagine preliminare, dando
risalto a criticità e potenzialità del territorio, rispetto alle quali sono state orientate le
scelte di pianificazione.
Come risultato del confronto con il pianificatore, il documento esplicita il processo di
verifica di coerenza delle linee di indirizzo a base del documento di piano, analizza gli
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impatti sull’ambiente che saranno indotti all’atto della realizzazione degli sviluppi
previsti valutandone la sostenibilità, indica misure di mitigazione e contenimento degli
impatti stessi.
Si riporta, a tal proposito, quanto indicato dalla Direttiva 2001/42/CE:
La definizione del Documento di Piano viene accompagnata dal Rapporto Ambientale, elaborato in base a quanto previsto nell’Allegato I della Direttiva 2001/42/CE;il documento, in particolare, deve includere le seguenti informazioni : - inquadramento del processo di VAS nel panorama legislativo internazionale
nazionale e regionale; - illustrazione dell’impostazione metodologica procedurale di VAS; - il rapporto con il Documento di Piano; - il processo partecipativo; - analisi ambientale: aspetti pertinenti dello stato attuale dell'ambiente (aspetti
socio-economici, ambiente, geologia e sismicità, paesaggio, mobilità); - le scelte del Piano: obiettivi e azioni strategiche; - valutazioni ambientali di maggior dettaglio: criteri di inserimento ambientale
e paesistico e analisi di sostenibilità degli impatti ambientali; - il quadro degli obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello
internazionale, comunitario o degli Stati membri, pertinenti al Piano, e il modo in cui, durante la redazione del Piano, si è tenuto conto di detti obiettivi e di ogni considerazione ambientale;
- la coerenza esterna: PTR – PTCP –altri strumenti sovraordinati e relativiprogrammi di azione;
- le alternative del Piano, attraverso scenari temporali di riferimento; - la coerenza interna: stima degli effetti ambientali delle azioni di Piano; - le misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più
completo possibile gli eventuali effetti negativi significativi sull'ambiente dell'attuazione del piano;
- la scelta degli indicatori per il monitoraggio delle azioni del Piano; - misure previste in merito al monitoraggio; - la sintesi non tecnica delle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale; - la valutazione di incidenza, nel caso di presenza sul territorio comunale di
SIC e/o ZPS.
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5. INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il comune di Caravaggio appartiene al territorio della provincia di Bergamo e dista dal
capoluogo circa 27 km,
mentre da Milano circa 43
km. Il territorio comunale di
Caravaggio è pianeggiante e
si estende su di una
superficie di 33 km2,
caratterizzato da numerose
risorgive naturali. Esso
presenta una forma a croce
con l'asse principale posto in
direzione nord-sud, con una
distanza tra i due punti estremi di 11 km. L'altitudine rispetto al livello del mare varia di
ben 31 metri passando dai 123 del confine nord-occidentale ai 92 di quello sud-
orientale. Il comune appartiene all’ambito provinciale n. 21 che raggruppa la bassa
pianura irrigua tra Adda e Serio, di cui fanno parte 13 comuni. Il territorio comunale
confina in senso orario da nord con i seguenti comuni: Brigano Gera d’Adda,
Pagazzano, a est con Bariano, Fornovo S. Giovanni, Mozzanica, a sud con Capralba
(Cr) e Sergnano (Cr) e a ovest con
Misano Gera d’Adda, Calvenzano e
Treviglio.
La superficie agricola utilizzata è
pari a circa l’84% del territorio
complessivo di competenza del
comune; la parte rimanente
rappresenta l’incolto, gli
insediamenti abitativi e la superficie
produttiva. Oltre al centro abitato
principale, il territorio comunale
ospita due frazioni: Vidalengo, situato 2,9 km a nord dal comune, e Masano che dista a
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nord-est di 3,5 km. Importante segnalare la presenza, nelle campagne circostanti, di
numerosi cascinali, che insieme alle rogge, alle risorgive e alle marcite rappresentano
un elemento caratteristico del paesaggio. Il comune di Caravaggio al 31 Dicembre
2008 contava 15.921 residenti, valore indicativo di un trend di crescita leggermente
positivo, se confrontato con i 14.109 residenti del 2001. Dal 1861 al 1936 la
popolazione ha attraversato un periodo di crescita debole, con un numero medio di
nuovi residenti all’anno pari a circa 42 individui; dal 1951 la popolazione è aumentata in
modo sensibile, crescendo con un numero medio di nuovi residenti all’anno, pari a 86
individui, il doppio rispetto alla crescita anteguerra. Sull’intero periodo 1861-2006 il
numero medio di nuovi residenti all’anno è risultato pari a circa 54 persone.
Il comune usufruisce di due stazioni ferroviarie situate, rispettivamente, in centro a
Caravaggio sulla linea Milano – Crema e a Vidalengo sulla linea Milano – Brescia,
importanti per gli spostamenti dei pendolari studenti e lavoratori.
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6. AMBITO DI INFLUENZA POTENZIALE
Le scelte di pianificazione che saranno effettuate dall’Amministrazione in sede di
elaborazione del PGT, ed in particolare del Documento di Piano, possono portare
ricadute in un intorno territoriale che si estende oltre i confini comunali di Caravaggio
ed interessare altri Comuni o Province. L’esame delle tematiche che saranno oggetto
di proposte ed azioni di governo del territorio consente di definire, in via preliminare,
quelli che saranno gli ambiti di possibile influenza della programmazione futura.
Gli elementi più significativi che si evidenziano riguardano gli aspetti connessi alla
mobilità. Le infrastrutture di interesse sovracomunale in previsione, infatti, porteranno
sicuramente ripercussioni sui flussi in ingresso ed in uscita dal territorio comunale,
interessando indirettamente anche i comuni contermini.
La presenza di attività produttive è significativa, ma concentrata in zone prive di
continuità con i comuni limitrofi, ad eccezione del polo della ISOVER, a nord della
ferrovia Milano-Venezia, le cui ricadute in termini di emissioni possono interessare
l’adiacente comune di Treviglio.
Sono presenti sul territorio due beni tutelati di notevole interesse architettonico-
culturale e naturalistico, identificati nel Santuario della Beata Vergine e nel Fontanile
Brancaleone (in fase di riqualificazione), che costituiscono polo di attrazione e che
possono incidere sia sulla mobilità che sulla richiesta di strutture commerciali; in
particolare, il Santuario si trova in prossimità del confine con Misano Gera d’Adda,
rispetto al quale genera importanti ricadute.
Le aree a vocazione agricola interessano prevalentemente la porzione meridionale del
territorio comunale, a sud della S.P.185 “Rivoltana”, e si estende sino ai confini
comunali con Mozzanica, Capralba, Sergnano, trovando continuità anche su questi
territori.
In relazione alle situazioni precedentemente descritte, è possibile determinare come
ambito di influenza delle scelte di piano la porzione di territorio estesa ai comuni
confinanti, sia in Provincia di Bergamo che di Cremona.
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7. L’ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE
La definizione delle caratteristiche del sistema territoriale ed ambientale del Comune di
Caravaggio e del suo ambito d’influenza viene condotta mediante la valutazione di
opportuni indicatori specifici appartenenti a macrotemi di riferimento.
L’elaborazione di tali aspetti va a costituire il quadro ricognitivo, che è elemento
fondamentale per la successiva verifica dello stato ambientale del territorio, rispetto
alla quale devono rapportarsi gli obiettivi e le azioni previste dal pianificatore nella
definizione delle scelte di governo del territorio.
Nello specifico, gli ambiti da esaminare, raggruppati per tematiche ed oggetto di
approfondimenti nei paragrafi che seguono, sono così definiti:
• la geomorfologia, l’idrologia e l’idraulica;
• la qualità dei suoli e delle acque;
• il paesaggio e la natura;
• il sistema insediativo e dei servizi ed il patrimonio storico - architettonico;
• la mobilità;
• la qualità dell’aria;
• l’inquinamento acustico, elettromagnetico e da radiazioni;
• i rischi tecnologici.
Per ogni argomento citato, è stato effettuato uno screening dei documenti esistenti e
da acquisire per reperire i dati necessari alla definizione dello stato di fatto relativo a
ciascun ambito tematico. Da tali informazioni è scaturita una prima sintesi dei caratteri
principali del territorio, che ha consentito di evidenziare eventuali punti di criticità
esistenti o potenziali e di indirizzare gli obiettivi della pianificazione comunale da
perseguire in sede di estensione del Piano di Governo.
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7.1 GEOMORFOLOGIA, IDROLOGIA ED IDRAULICA
Al fine di caratterizzare il territorio comunale da un punto di vista geologico ed
idrogeologico, sono stati identificati documenti in possesso dell’Amministrazione e studi
di carattere sovracomunale di pubblica consultazione, costituiti da:
- Piano Regolatore Generale vigente e relativo studio geologico;
- studio di identificazione del Reticolo Idrico, delle relative fasce di rispetto e
regolamento di polizia idraulica;
- elenco di sorgenti, pozzi, captazioni e relativa distribuzione sul territorio;
- studi connessi allo stato qualitativo delle acque sotterranee e superficiali;
- mappatura della rete acquedottistica, relative caratteristiche, dati sui consumi,
sistemi di gestione;
- carte di dettaglio sulla piezometria e sulla localizzazione dei fontanili;
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
L’obiettivo è quello di definire indicatori specifici per la definizione dello stato attuale
delle componenti in esame, con particolare riferimento alla situazione geomorfologica
generale del territorio, alla fattibilità geologica per le azioni di piano definita nello studio
geologico di supporto al PRG, alle caratteristiche della rete idrografica superficiale e
del sistema degli acquiferi sotterranei, all’identificazione di vincoli ed aree di rispetto,
alla definizione dello stato qualitativo delle risorse.
Il Comune è dotato di studio geologico redatto da dr. Pedrali (dic. 2004), che evidenzia,
nelle carte di sintesi o della pericolosità, gli elementi salienti che caratterizzano il
territorio comunale, così riassumibili:
- sono presenti numerose aree soggette a vincolo di carattere idrogeologico, per la
tutela di pozzi ad uso idropotabile o di risorgive;
- la fitta rete di canali irrigui è interessata da numerose aree potenzialmente
allagabili per esondazione delle acque di deflusso, a causa delle caratteristiche
degli alvei, della presenza di manufatti sottodimensionati, della scarsa
manutenzione;
- sono presenti numerose aree caratterizzate da prevalenza di limi sabbiosi sino
alla profondità di -5,0 m da p.c., che si configurano come terreni con scadenti
caratteristiche geotecniche;
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 19 di 53
- è identificata, a partire dalla porzione occidentale del territorio fino ad interessare
in centro abitato, la linea che fornisce il limite orientale dell’area inquinata da
Carbamazepina nelle acque di falda (concentrazione >0,1 µg/l);
- una piccola porzione di territorio nella zona sud-orientale ricade in fascia C del
Piano di Assetto Idrografico del fiume Po.
Da un punto di vista della fattibilità geologica per le azioni di piano, la maggior parte del
territorio ricade in classe di fattibilità II e III. La classe IV è attribuita solamente all’area
di riserva del Fontanile Brancaleone, alle aree di salvaguardia delle risorgive e dei
fontanili ed alle fasce di rispetto dei corsi d’acqua appartenenti al reticolo idrografico.
Lo stesso dr. Pedrali ha elaborato anche lo studio di identificazione del reticolo idrico,
che evidenzia la presenza di una fitta rete di canali in gestione al Consorzio di Bonifica
della Media Pianura Bergamasca e di un’altrettanto fitta rete di corsi d’acqua inseriti nel
reticolo idrico minore di competenza comunale. Sono presenti anche due corsi d’acqua
principali: la Roggia Rondanina (BG186) che defluisce dalla SS11 verso il confine
meridionale del Comune; la Roggia Rino, che segue il confine orientale con il Comune
di Mozzanica e prosegue il suo corso fino a sfociare nel Fiume Serio in Provincia di
Cremona.
Da un punto di vista geomorfologico, non si segnalano particolari situazioni di criticità in
atto. Si evidenzia, invece, una condizione di equilibrio complesso relativamente al
sistema idrogeologico, che merita attenzione; in particolare, la presenza di una falda
sotterranea prossima alla superficie ed a volte anche affiorante comporta limitazioni da
un punto di vista edificatorio e richiede tutela relativamente agli aspetti qualitativi della
risorsa.
Sia nel territorio comunale in esame che in un intorno più significativo, la falda presenta
noti problemi di contaminazione da alcune sostanze, quali il Cromo VI, i Nitrati, i
pesticidi triazinici (atrazina, …), il Dimetrilazolo e la Carbamazepina. Tali parametri
sono oggetto di costante monitoraggio da parte degli Enti preposti, per cui vengono
regolarmente effettuati prelievi ai pozzi di adduzione dell’acquedotto consortile. Per il
Dimetrilazolo e la Carbamazepina è attiva, invece, una rete di monitoraggio dedicata di
pozzi e piezometri.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 20 di 53
Relativamente alla rete idrografica, come già specificato in precedenza, si segnalano
problemi di esondazione di alcuni canali probabilmente connessa alla regimazione
delle acque da monte ed alla manutenzione degli alvei.
La rete acquedottistica è gestita da Cogeide S.p.A., che dispone di una rete di pozzi di
attingimento idropotabile. Parallelamente, il territorio è raggiunto dall’acquedotto
provinciale, che adduce acque dalla sorgente Nossana. All’interno della rete di
distribuzione avviene miscelazione tra le due portate in ingresso, con conseguente
diluizione delle concentrazioni soprattutto relativamente ai nitrati, che risultano essere
presenti con valori significativi nelle acque di falda. La localizzazione di nuovi
insediamenti dovrà tener conto della disponibilità residua di portata in arrivo
dall’acquedotto provinciale, indispensabile per far sì che le concentrazioni di nitrati si
mantengano su valori accettabili per la potabilità.
La pianificazione del territorio dovrà porsi anche, come obiettivo primario, quello di
preservare la risorsa idrica nelle sue forme; di migliorare lo stato qualitativo delle acque
superficiali e sotterranee; di porre attenzione alle previsioni d’intervento che possono
avere connessioni con la rete idrografica superficiale e con l’acquifero sotterraneo; di
conservare e migliorare la qualità dei suoli, di programmare interventi edificatori
compatibili con le caratteristiche geotecniche dei suoli evidenziate.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 21 di 53
INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Situazione geomorfologica generale
Caratteri idrogeologici e litologici
Fattibilità geologica
Situazione idrografica
Rispetto dei corsi d’acqua
Punti di captazione idrica pubblici e privati
Individuazione degli eventuali scarichi in corsi d’acqua
Caratteristiche di potabilizzazione
Presenza di inquinanti
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
P.R.G. vigente
Studio geologico del territorio comunale
Individuazione del Reticolo Idrico Minore, relative fasce di rispetto e regolamento di pulizia idraulica
Elenco sorgenti e pozzi presenti, captati, dismessi e caratteristiche
Studi connessi allo stato qualitativo delle acque sotterranee e superficiali
Rete acquedottistica, caratteristiche, consumi, gestione
Carte di dettaglio sulla piezometria e sulla localizzazione dei fontanili
Il Comune di Caravaggio è dotato di studio geologico di supporto al PRG, che evidenzia la presenza di numerose aree soggette a vincolo
idrogeologico (pozzi, risorgive), significativa presenza di aree potenzialmente esondabili a
causa della fitta rete di canali, aree caratterizzate da limi sabbiosi con scadenti
caratteristiche geotecniche.
La maggior parte del territorio ricade in classe di fattibilità II e III; sono in classe IV le aree di
salvaguardia delle risorgive e le fasce di rispetto dei corsi d'acqua.
Il comune di Caravaggio è dotato dello studio di identificazione del reticolo idrico, che evidenzia
una rete di canali fitta e distribuita sull'intero territorio comunale, in parte gestita dall'A.C. stessa ed in parte dal Consorzio di Bonifica
della Media Pianura Bergamasca. Sono presenti problemi di esondazione a causa della presenza di manufatti sottodimensionati, della
cattiva regimazione da monte, della scarsa manutenzione degli alvei.
Fenomeni di esondazione dai canali anche in centro paese connessi a
problemi di regimazione delle acque da monte e scarsa manutenzione
Falda prossima alla superficie ed a volte affiorante, con problemi di tutela e di
edificabilità.
Contaminazione delle acque sotterranee ad uso potabile, zootecnico
ed irriguo derivante da condizioni alterate in ingresso da monte; pozzi ad uso idro-potabile attualmente tutelati da
filtri a carbone
Preservare la risorsa idrica nelle sue forme.
Migliorare lo stato qualitativo delle acque superficiali e sotterranee.
Porre attenzione alle previsioni di intervento connesse alla rete idrografica ed all'acquifero.
Conservare e migliorare la qualità dei suoli.
Programmare interventi edilizi compatibili con le caratteristiche
geotecniche dei suoli.
1. GEOMORFOLOGIA, IDROLOGIA, IDRAULICA
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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7.2 QUALITA’ DEI SUOLI E DELLE ACQUE
L’obiettivo del presente tema è quello di identificare le criticità connesse alle matrici
suolo e acqua, con particolare riferimento agli apporti potenzialmente inquinanti
generati da reti fognarie, scarichi, impianti di depurazione, impianti connessi alla
gestione dei rifiuti, ..
A tal proposito, sono stati presi in esame i seguenti documenti:
- PRG vigente, con perimetrazione degli ambiti edificati ed identificazione delle
destinazioni d’uso ;
- mappatura della rete fognaria esistente e relative caratteristiche;
- eventuali progetti approvati o in previsione per il potenziamento o l’adeguamento
della rete;
- regolamento comunale di gestione dei rifiuti ed organizzazione della raccolta;
- presenza/assenza sul territorio di impianti per il recupero/smaltimento dei rifiuti.
La rete fognaria esistente è gestita da Cogeide S.p.A., con sede in Mozzanica, che ha
l’incarico sia di raccolta e collettamento, che di depurazione delle acque reflue civili ed
industriali comunali. L’incarico consta anche degli interventi di manutenzione ordinaria,
straordinaria e gestione degli allacci alla rete.
La rete è di tipo misto, ad esclusione dei tratti di realizzazione più recenti, e confluisce
all’impianto di depurazione consortile di Mozzanica.
Il territorio comunale è quasi interamente servito dalla rete, che raggiunge il 90% della
popolazione, ad esclusione di alcune aree periferiche a vocazione prevalentemente
agricola.
Recentemente (marzo 2008) è stato presentato il progetto per la “Realizzazione delle
principali reti idriche e del gas denominate Gronda Est nell’area di espansione a est del
Comune di Caravaggio”, che prevede di dotare le aree citate di un servizio pubblico di
fognatura, di acquedotto e di gas metano tenendo conto delle future espansioni
urbanistiche, nonché di garantire l’idoneità delle infrastrutture e del territorio circostante
nei confronti del rischio idraulico, nell’ottica di una generale pianificazione del territorio.
Relativamente alla raccolta rifiuti, il servizio è gestito dalla ditta Bergamelli con sede a
Nembro. Il servizio prevede la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani, ingombranti e da spezzamento stradale, ed è articolato mediante raccolta
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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differenziata porta a porta dei rifiuti solidi urbani effettuata due volte alla settimana con
il ritiro delle frazioni organico, secco, carta, plastica, vetro ed alluminio.
Il Comune è anche dotato di tre stazioni ecologiche, situate rispettivamente in
Caravaggio e nelle frazioni di Vidalengo e Masano.
Non sono presenti impianti per lo smaltimento dei rifiuti né ambiti estrattivi attivi e/o in
fase di recupero. Si segnala, per contro, la perimetrazione di un giacimento nella
porzione più meridionale del territorio a confine con il Comune di Mozzanica rispetto al
quale, nel nuovo Piano Cave della Provincia di Bergamo (approvato con D.C.R.
VIII/619 del 14/05/2008), era stato previsto un nuovo ambito estrattivo
successivamente stralciato. L’inserimento di tale ambito è ad oggi ancora oggetto di
discussioni e di ricorsi, per cui potrebbe essere reintegrato o definitivamente escluso in
funzione delle future determinazioni in merito. Discorso simile vale per l’ubicazione di
una cava di prestito per la realizzazione della Bre.Be.Mi, per la quale non è ancora
stata decisa la localizzazione, con un’ipotesi di interessamento del territorio comunale
di Caravaggio.
Alla luce dell’inquadramento del territorio precedentemente descritto, non si segnalano
criticità in atto legate alla rete di collettamento ed al fabbisogno depurativo comunale,
mentre la tutela dei suoli e delle acque sotterranee potrebbe essere alterata dalle
infrastrutture connesse all’attività estrattiva precedentemente descritte.
Il pianificatore dovrà, quindi, porre attenzione alla gestione dei reflui derivanti da
previsioni di espansione e limitare o evitare l’inserimento sul territorio di attività con
produzione di rifiuti pericolosi ed inquinanti. Le nuove urbanizzazioni dovranno essere
oggetto di valutazioni congiunte con il gestore delle reti, al fine di una verifica delle
capacità residue delle reti esistenti.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Presenza di elementi di potenziale criticità dei terreni.
Apporti potenzialmente inquinanti di reti e impianti.
PRG vigente con perimetrazione degli ambiti edificati ed edificabili e le destinazioni d’uso dei suoli.
Mapaptura della rete fognaria e relative caratteristiche.
Eventuali progetti di intervento per potenziamento/adeguamento rete fognaria comunale.
Regolamento per la gestione e la raccolta dei rifiuti.
Presenza/assenza di impianti per recupero e/o smaltimento rifiuti.
L'Ente gestore degli impiantia rete è Cogeide S.p.A. di Mozzanica.
Il paese è quasi totalmente servito da rete fognaria. Le acque raccolte vanno all'impianto
di depurazione consortile di Mozzanica. Nel marzo 2008 è stato rpesentato il progetto
"Gronda Est" per la realizzazione delle reti di acquedotto, fognatura e metano nell'area di
espansione a est del Comune di Caravaggio.
Il servizio di raccolta rifiuti è gestito dalla ditta Bergamelli di Nembro. Prevede raccolta,
trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ingombranti e da spazzamento stradale. E'
attiva la raccolta differenziata porta a porta con passaggio due volte alla settimana.
Non sono presenti impianti per lo smaltimento dei rifiuti e ambiti estrattivi attivi o in recupero.
Non si segnalano problemi connessi al servizio di collettamento e depurazione.
E' in fase di definizione la localizzazione di una cava di rpestito per la
realizzazione della Bre.Be.Mi. che potrebbe interessare il Comune di
Caravaggio.
Organizzare la gestione dei reflui derivanti da aree di espansione.
Limitare p evitare l'inserimento sul territorio di attività con produzione di
rifiuti pericolosi.
Valutare con l'Ente gestore le capacità residue delle reti esistenti.
2. QUALITA' DEI SUOLI E DELLE ACQUE
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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7.3 NATURA E PAESAGGIO
La descrizione dell’ambiente naturale e del paesaggio passa attraverso l’esame di
documenti di inquadramento generale e studi specifici quali:
- Piano Territoriale Paesistico Regionale;
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
- Piano Agricolo Provinciale;
- Piano Regolatore Generale vigente e relativo studio geologico;
- studio di identificazione del Reticolo Idrico e delle relative fasce di rispetto;
- identificazione di vincoli paesaggistici, aree protette, ambiti di rilevanza
naturalistica, itinerari di particolare rilevanza paesistica (rif. D.Lgs. 42/2004 c.m.i.,
Decreti di istituzione delle Aree Protette, …).
L’obiettivo è quello di identificare gli ambiti significativi a contorno del tessuto urbano,
caratterizzati da destinazione agricola e/o verde, che possono rivestire funzione di
connessione ambientale o costituire reti ecologiche di pregio. Contemporaneamente, si
vuole evidenziare la presenza di elementi che devono essere oggetto di tutela e
conservazione sul territorio.
Il Comune di Caravaggio si colloca in ambito di pianura ed è caratterizzato dalla
presenza di significative porzioni di territorio destinate alla pratica agricola.
Particolare valenza ambientale riveste la Riserva Naturale Regionale del Fontanile
Brancaleone, inserita nell’elenco dei siti di importanza comunitaria di rete natura 2000
(SIC).
Edificio di significativo interesse storico-architettonico è il Santuario della Beata
Vergine di Caravaggio, dichiarato di notevole interesse pubblico don D.M. 12/06/1967.
All’interno del centro storico sono numerosi gli edifici e le chiese vincolati ai sensi del
D.Lgs. 42/2004 c.m.i., mentre in ambito agricolo sono numerose le evidenze del
passato storico dei nuclei delle cascine.
Il PTCP evidenzia, all’interno del territorio comunale, la presenza di tre tipologie
rilevanti di unità di paesaggio:
- contesti a vocazione agricola caratterizzati dalla presenza del reticolo irriguo,
dalla frequenza di presenze arboree e dalla presenza di elementi e strutture
edilizie di preminente valore storico e culturale;
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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- aree agricole con finalità di protezione e conservazione;
- contesti di elevato valore naturalistico e paesistico;
nonché la presenza di un significativo percorso di fruizione paesistica.
La principale criticità in atto riguarda il Fontanile Brancaleone, che è attualmente
oggetto di progettazione per interventi di gestione e riqualificazione. Si tratta di un
ambito di valenza naturalistica rilevante, che necessità di valorizzazione e tutela anche
in ambito di pianificazione generale.
Si segnala, inoltre, la necessità di manutenzione della rete dei canali, con asportazione
di rifiuti e materiali di deposito, per una riqualificazione del sistema idrico anche da un
punto di vista della percezione visiva nel contesto sia agricolo che urbano.
Il Documento di Piano dovrà, inoltre, conformemente a quanto indicato dai piani
sovraccomunali, recuperare e valorizzare gli ambiti di significativa valenza ambientale;
mantenere e valorizzare gli itinerari e i percorsi di interesse ecologico; conservare e
migliorare lo stato della fauna e della flora, degli habitat; conservare e valorizzare la
qualità delle risorse storiche e culturali; perseguire il contenimento del consumo di
suolo e preservare gli ambiti a destinazione agraria.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Ambiti significativi a contorno del tessuto urbano.
Ambiti boscati.
Rete dei corsi d’acqua e fasce di rispetto.
Elementi che concorrono alla determinazione della percezione
paesaggistica.
Elementi oggetto di tutela e conservazione.
Piano Territoriale Paesistico Regionale.
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
Piano Agricolo Provinciale.
PRG vigente e relativo studio geologico.
Studio di identificazione del reticolo idrico e delle relative fasce di rispetto.
Identificazione di vincoli paesaggistici, aree protette, ambiti di rilevanza naturalistica, itinerari di particolare
rilevanza paesistica.
Il comune di Caravaggio è dotato dello studio di identificazione del reticolo idrico, che evidenzia
una rete di canali fitta e distribuita sull'intero territorio comunale, che evidenzia la connotazione di paesaggio agrario.
Da un punto di vista paesaggestico si segnala la presenza della riserva naturale regionale "fontanile Brancaleone" (SIC di Rete Natura
2000).
In ambito agricolo sono numerose le evidenze del passato storico dei nuclei delle cascine.
Sono presenti numerosi edifici di interesse storico-architettonico.
Riqualificazione fontanile Brancaleone.
Pulizia di alvei e sponde dei canali.
Recuperare e valorizzare gli ambiti di significativa valenza ambientale.
Mantenere e valorizzare gli itinerari ed i percorsi di interesse ecologico.
Conservare e migliorare lo stato di fauna e flora locale.
Conservare e valorizzare la qualità delle rsiorse storiche e culturali.
perseguire il contenimento del consumo di suolo e preservare gli
ambiti a vocazione agricola.
3. NATURA E PAESAGGIO
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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7.4 SISTEMA INSEDIATIVO, SERVIZI E PATRIMONIO STORI CO-ARCHITETTONICO
Come per le tematiche precedentemente descritte, anche l’analisi del sistema
insediativo, dei servizi e del patrimonio storico-architettonico è condotta attraverso
l’esame sia di documenti di inquadramento generale che di elaborati specifici in
possesso dell’Amministrazione Comunale, quali:
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
- Piano Regolatore Generale vigente per l’identificazione della perimetrazione del
centro storico ed edificato e la localizzazione di servizi ed attrezzature;
- identificazione di beni culturali e storico-architettonici vincolati (rif. D.Lgs. 42/2004
c.m.i.).
Il duplice obiettivo che ci si pone è, da un lato di definire il patrimonio storico-culturale
del territorio che dovrà essere oggetto di tutela; dall’altro, identificare i sistemi della
residenza, dei servizi, del verde urbano attualmente esistenti, per definirne peculiarità e
problematiche.
L’ambito territoriale di riferimento per il Comune di Caravaggio è caratterizzato (come
altri ambiti più a monte quali l’Isola bergamasca e il distretto di Dalmine) da una forte
presenza di sviluppi degli insediamenti produttivi, ma ancora interessato da ampie
superfici a destinazione e conduzione agricola e caratterizzato dai poli urbani di
Treviglio e Caravaggio che possono configurarsi come un sostanziale unicum urbano
costituente il principale riferimento delle attrezzature e dei servizi, secondo solo al ruolo
di Bergamo. Geograficamente l’ambito è posto al confine con le province di Milano e di
Cremona ed è tra quelli maggiormente interessati al futuro sviluppo delle infrastrutture
della mobilità, sia su ferro che su gomma.
Il territorio di Caravaggio ha visto un significativo sviluppo a partire dagli anni ‘60
intorno al proprio centro storico, di notevole qualità, che si è caratterizzato per una
compattazione delle funzioni residenziali intorno al nucleo antico; nella prima fase tale
sviluppo si è orientato ad occupare soprattutto gli spazi della fascia ad est del
percorso della Statale 11, riservando alle aree ad ovest di questa il sedime per lo
sviluppo delle attività produttive. Negli anni ’80 e poi negli anni ’90 questi sviluppi si
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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sono consolidati negli ambiti a nord del territorio, prevalentemente per le funzioni
residenziali e ad est con un ulteriore incremento di insediamenti produttivi.
Il fatto urbanistico di maggior rilievo di quel periodo è stata comunque la creazione di
un’ampia area a destinazione produttiva a sud dell’abitato che si è sviluppata a partire
dal tratto meridionale della Statale 11 in connessione con le zone residenziali poste a
monte spingendosi, con uno sviluppo progressivo, fino a saldare l’abitato di Caravaggio
con la linea di percorso della Rivoltana avendo come limite ovest il tracciato della
ferrovia per Crema.
Il centro storico e l’abitato continuano ad occupare posizione baricentrica rispetto al
territorio comunale. Il centro è caratterizzato da una forma pressoché quadrangolare e
le strade che lo attraversano hanno giacitura ed orientamento corrispondenti alla
centuriazione che i romani applicarono nella pianura bergamasca nel secolo I d.C.; si
rileva anche la presenza dell’antico fossato di difesa di epoca medievale.
Relativamente alla presenza di beni storico-architettonici, si segnalano:
- la Chiesa e il Convento di San Bernardino;
- l’Arco di Porta Nuova;
- l’ex Ospedale già Monastero di San Giovanni Battista;
- il Palazzo Comunale e la Sala Consiliare;
- la Chiesa Parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico;
- il Santuario di Santa Maria del Fonte.
La presenza del Santuario, elemento di forte richiamo per un turismo legato al
fenomeno religioso, ha determinato tra gli anni ’50 e anni ’70 la formazione di un primo
accenno di sviluppo residenziale lungo l’asta del viale che peraltro presenta elementi di
rilevante qualità ambientale e paesistica.
Relativamente agli insediamenti commerciali, si segnala una presenza diffusa di
esercizi prevalentemente di vicinato o di media distribuzione.
Il “Documento di analisi e indirizzo per lo sviluppo del sistema lombardo” elaborato da
Provincia di Bergamo nel dicembre 2008 riporta il censimento delle aree industriali
dismesse ed evidenzia, per il Comune di Caravaggio, un’area posta nella porzione
sud-orientale dell’urbanizzato dove era insediato il consorzio agrario, che non risulta
ancora oggetto di interventi programmati o in atto e che può rappresentare risorsa a
disposizione per le previsioni di sviluppo del sistema della residenza.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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L’assetto territoriale descritto consente di evidenziare alcuni nodi di criticità così
riassumibili:
- carenza di servizi per il turismo, derivante dal forte valore di attrazione del
Santuario;
- carenza delle aree e di organizzazione del sistema dei parcheggi;
- inglobamento delle aree industriali di periferia all’interno dell’espansione
dell’abitato.
A tal proposito, il PGT dovrà, in via prioritaria preoccuparsi di tutelare e riqualificare il
centro storico, ricco di testimonianze di rilievo, e migliorare l’assetto dei servizi con la
finalità di rispondere in modo adeguato alle esigenze sia della popolazione residente
che di quella fluttuante.
Lo stretto contatto tra ambiti residenziali e comparti industriali richiede una particolare
attenzione alla tutela delle matrici ambientali, con particolare riferimento alla qualità
dell’aria, dell’acqua e del suolo.
La significativa presenza di ambiti a vocazione agricola, che fanno anche da cortina
verde all’edificato, richiede inoltre un contenimento nel consumo di suolo da sottrarre a
questi usi, raggiungibile sia limitando le nuove previsioni insediative che ricorrendo
all’utilizzo di aree interstiziali libere e riqualificando edifici dismessi.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Emergenze architettoniche ed urbanistiche.
Presenza tessuti urbani di antica formazione.
Localizzazione tessuti residenziali definiti.
Presenza di ambiti di trasformazione.
Presenza di tessuti produttivi.
Presenza di sistemi commerciali.
Sistema del verde urbano.
Sistema dei servizi.
Presenza di aree degradate o dismesse con necessità di
riqualificazione.
PTPC.
PRG vigente per l'identificazione della perimetrazione del centro storico ed edificato.
Localizzazione dis ervizi ed attrezzature.
Identificazione dei beni culturali e storico-architettonici (D.Lgs 42/2004).
Il centro storico e l'abitato occupano posizione baricentrica rispetto al confine comunale. Il
centro è caratterizzato da un nucelo di antica formazione intorno al quale si sono sviluppate le
principali strutture insediative.
Si segnala la presenza dei seguenti beni architettonici: Santuario, Chiesa di S.
Bernardino, Arco di Porta Nuova, Palazzo Comunale e Sala Consiliare, Chiesa
Parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico.
Sono inoltre presenti ed in pieno esercizio in ambiti prevalentemente periferici alcuni
insediamenti produttivi rilevanti.
Il territorio è ancora caratterizzato da una forte vocazione agricola.
Carenza di servizi per il turismo.
Carenza di aree per il sistema dei parcheggi.
Inglobamento delle aree industriali di periferia all'interno dell'espansione
dell'abitato.
Tutelare e riqualificare il centro storico.
Migliorare l'assetto deis ervizi.
Salvaguardare del clima urbano nelle aree di contatto residenza-produttivo.
Contenimento del consumo di suolo destinato alla pratica agricola ed alla
cortina verde.
Recupero delle aree dismesse.
4. SISTEMA INSEDIATIVO, SERVIZI E PATRIMONIO STOR ICO - ARCHITETTONICO
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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7.5 MOBILITA’
L’esame dell’assetto viabilistico del territorio comunale passa attraverso la lettura dei
documenti di seguito riportati:
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
- Piano Regolatore Generale vigente;
- Piano Urbano del Traffico;
- dati sui flussi della viabilità elaborati da Provincia di Bergamo;
- progetti di intervento per infrastrutture connesse alla mobilità;
- eventuali studi specifici di monitoraggio del traffico;
al fine di inquadrare l’accessibilità territoriale, di evidenziare la presenza di assi e nodi
di viabilità principale, di caratterizzare la disponibilità di attrezzature e servizi a
supporto della rete esistente e di previsione.
Il Comune di Caravaggio si inserisce all’interno dell’articolato sistema viario della
pianura, ed è quindi dotato di infrastrutture debitamente sviluppate. Il territorio
comunale è interessato dalla presenza di significativi assi di viabilità principale, quali: la
SS11 “Padana Superiore”, la SP185 "Rivoltana", la SP132, le linee ferroviarie Milano-
Venezia e Milano-Crema.
Sono già in progetto infrastrutture di carattere sovraccomunale quali l'autostrada
Bre.Be.Mi e la linea ferroviaria di alta velocità. La prevista realizzazione della nuova
infrastruttura autostradale della rete nazionale costituita dal raccordo Brescia –
Bergamo – Milano potrà determinare un decisivo miglioramento delle comunicazioni
del territorio bergamasco con il bacino milanese, soprattutto per l’alleggerimento che
ne potrà conseguire sul traffico oggi non più sopportabile dell’Autostrada A4 nel tratto
Brescia-Milano. Se ne riportano le caratteristiche salienti:
Autostrada Bre.Be.Mi.: collegherà direttamente Brescia con Milano per Caravaggio e
Treviglio (Bergamo) accorciando di circa 20 km. la percorrenza attraverso la A4. Viene
previsto un buon assorbimento del traffico con alleggerimento considerevole del tratto
Brescia-Bergamo-Milano della A4, offrendo alle aree della pianura bergamasca da
Calcio a Treviglio ottime possibilità di servizio per il traffico locale e per gli insediamenti
produttivi e commerciali della zona.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 33 di 53
Il corridoio del tracciato della nuova autostrada comprende pure la nuova linea
ferroviaria di alta capacità che collegherà Torino a Venezia. I sedimi interessati dalle
due infrastrutture risultano essere uno in adiacenza all’altro, limitando
conseguentemente il consumo di suolo.
Nell’area di pianura esistono o sono in previsione anche direttrici di mobilità principali
della rete cicloviaria. In particolare, il Comune di Caravaggio è già interessato dalla
presenza della ciclovia di collegamento con Treviglio, che si snoda su sede propria in
adiacenza alla SS11, da collegamenti con i paesi di Bariano e Fornovo S. Giovanni e
dal percorso cittadino verso il Santuario. Tale rete verrà ampliata con nuovi
collegamenti che si dipartiranno a raggiera dal Comune di Treviglio e che
consentiranno di raggiungere anche il capoluogo provinciale.
Alla luce di quanto descritto, si evidenzia come il territorio comunale sia interessato da
una consistente rete connessa alla mobilità principale. Il passaggio da nord a sud del
comune transita necessariamente all’interno del centro edificato, mentre la SS11 e la
linea ferroviaria per Crema, che si sviluppano in prossimità del centro abitato,
costituiscono dei vincoli fisici di contenimento rispetto alla possibilità di futuri sviluppi
residenziali e produttivi. Le nuove infrastrutture in progetto comporteranno un
incremento di carico veicolare sulla rete esistente, soprattutto in relazione alla
Bre.Be.Mi., che avrà uno svincolo proprio in territorio comunale di Caravaggio.
Dati sul traffico veicolare registrati da Provincia di Bergamo mostrano valori elevati di
flusso veicolare sulle due direttrici oggetto di misura:
RILEVAMENTI ANNO 2006 TOTALE ANNUO TGM*
SS11 km 182+122 Treviglio 6.025.123 16.507
SP132 km 0+360 Caravaggio 3.133.948 8.586
In sede di estensione del Piano di Governo del territorio sarà necessario prevedere
interventi che portino ad un miglioramento della viabilità di distribuzione urbana. Una
gestione più razionale dei flussi veicolari, portata a variare alcune percorrenze ed a
* Traffico Giornaliero Medio
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 34 di 53
ridurre la formazione di stazionamenti e rallentamenti, consentirà anche di migliorare la
qualità dell’atmosfera.
In funzione dei poli di attrazione attualmente esistenti e delle infrastrutture in
previsione, sarà fondamentale prevedere un potenziamento delle attrezzature e dei
servizi a supporto della mobilità, sia di carattere locale che per quella indotta.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 35 di 53
INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Situazione dell’accessibilità territoriale.
Assi di viabilità principale.
Previsioni di sviluppo della viabilità provinciale.
Viabilità di distribuzione urbana principale.
Presenza di parcheggi di interscambio.
Flussi di traffico.
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
P.R.G. vigente.
Piano Urbano del Traffico.
Dati sui flussi della viabilità della Provincia di Bergamo.
Progetti di intervento per potenziamento/adeguamento infrastrutture per la mobilità.
Eventuali studi specifici di monitoraggio del traffico.
Il territorio comunale è interessato dalla presenza di significativi assi di viabilità
principale, quali: la SS11 "Padana Superiore", la SP185 "Rivoltana", la SP132, le linee ferroviarie
Milano-Venezia e Milano-Crema.Sono già in progetto infrastrutture di carattere sovraccomunale quali l'autostrada Bre.Be.Mi e
la linea di alta velocità MI-VE.
Le strade di grande viabilità sono interessate da flussi di traffico medio giornaliero rilevanti.
Esistono o sono in previsione ciclovie di collegamento con i paesi confinanti e percorsi
cittadini.
Rilevante traffico sulla viabilità ordinaria.
Futuro condizionamento della viabilità locale conseguente alle infrastrutture in
progetto.
Strutture esistenti che costituiscono vincolo fisico alle previsioni di
espansione.
Carenza di attrezzature a servizio della mobilità.
Prevedere interventi per il miglioramento della viabilità di
distribuzione urbana.
Gestire in modo più razionale i flussi veicolari, variando alcune percorrenze.
Attuare interventi per il migliorramento della qualità dell'aria.
Prevedere un potenziamento delle attrezzature e dei servizi a supporto
della mobilità.
5. MOBILITA'
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7.6 QUALITA’ DELL’ARIA
Per definire le caratteristiche qualitative della matrice aria, ci si riconduce
prioritariamente alle analisi e rilevazioni effettuate da ARPA Bergamo attraverso e
centraline distribuite sul territorio provinciale. In particolare, in Comune di Caravaggio
non sono presenti stazioni fisse di monitoraggio; la più vicina si trova in Comune di
Treviglio (in Provincia di Cremona è necessario spostarsi fino a Crema, per cui si
ritiene che queste informazioni siano poco significative per l’ambito in esame). E’,
inoltre, disponibile uno studio approvato dalla Provincia di Bergamo sulla ricaduta delle
polveri sottili.
Altri elementi significativi sono l’inventario delle emissioni in Lombardia (INEMAR) e la
mappatura delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera rilasciate da Provincia di
Bergamo.
Relativamente alle misure rilevate dalla centralina ARPA di Treviglio si segnala il
superamento del limite per la media giornaliera delle PM10 per 105 volte nell’anno
2007 e del limite orario dell’NO2 per 4 volte.
I dati di traffico rilevati da Provincia di Bergamo per la SS11 e la SP132 confermano
elevati flussi veicolari (si vedano i dati sul TGM riportati al paragrafo precedente), che
giustificano i superamenti delle soglie di legge per le polveri sottili precedentemente
segnalati. In passato, non sono mai state effettuate indagini sul territorio mediante
sistemi di monitoraggio attivo o passivo.
Le realtà industriali presenti sono soggette a costante controllo sulle concentrazioni di
inquinanti specifici a seguito del rilascio di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Le verifiche analitiche condotte attestano il regolare rispetto dei limiti di legge per tutte
le realtà indagate. Nonostante ciò l’Amministrazione Comunale ha registrato alcune
lamentele per le emissioni odorigene, anche con episodi occasionali ma acuti,
provenienti da alcuni ambiti industriali significativi presenti sul territorio. Un’analisi sulle
caratteristiche climatiche della zona ha permesso di evidenziare che la direzione
prevalente dei venti è lungo l’asse est-ovest, per cui l’abitato della frazione di
Vidalengo e il centro storico di Caravaggio si trovano sottovento rispetto, ad esempio,
ai poli della Isover Saint-Gobain e dell’area industriale “storica” (SISA, Soliveri
Termocast, ..).
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 37 di 53
La pianificazione futura del territorio dovrà, quindi, preoccuparsi di contribuire al
miglioramento della qualità dell’aria in via prioritaria tramite la riorganizzazione
dell’assetto viario generale.
Alla luce delle direttive comunitarie e degli indirizzi di programmazione regionale, sarà
obiettivo non secondario promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili e di fonti alternative
sia per la produzione di energia che relativamente all’impiego di combustibili.
Sarà, inoltre, opportuno porre particolare attenzione all’ubicazione di nuove aree di
espansione residenziale rispetto all’attuale localizzazione dei poli industriali principali,
cercando di minimizzare potenziali interferenze tra i due sistemi.
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2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 38 di 53
INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Caratteristiche d’inquinamento dell’aria.
Presenza di sorgenti inquinanti e punti di emissione in atmosfera.
Problematiche odorifere derivanti da cicli produttivi.
Rilevazioni della qualità dell’aria da centraline ARPA (fisse/mobili).
Studio e monitoraggio della ricaduta delle polveri sottili approvato dalla Provincia di Bergamo.
Autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.
Inventario INEMAR.
Non esistono informazioni relativamente allo stato complessivo della matrice aria. La
centralina ARPA più vicina si trova in Comune di Treviglio e ha rilevato nell'anno 2007
superamenti dei limiti di legge per PM10 e NO2.
Sono presenti alcune criticità puntuali connesse agli insediamenti produttivi esisteniti, quali: ISOVER di Vidalengo, polo area industriale
storica (SISA, Soliveri Termocast), area industriale nuova nella porzione meridionale del
territorio comunale.
Considerando le caratteristiche climatiche locali, emerge che l'abitato di Vidalengo e il centro di Caravaggio si trovano sottovento
rispetto ai poli industriali evidenziati.
Criticità puntuali connesse agli insediamenti produttivi esisteniti, quali:
ISOVER di Vidalengo, polo area industriale storica (SISA, Soliveri
Termocast), area induistriale nuova nella porzione meridionale del territorio
comunale.
Flussi veicolari consistenti che contribuiscono all'emissione di polveri e
inquinanti.
Contribuire al miglioramento della qualità dell'aria riorganizzando l'assetto
viario generale.
Promuovere l'utilizzo di energie rinnovabili e fonti alternative.
Porre attenzione alla localizzazionee di nuove aree di espansione residenziale
rispetto alla presenza dei poli produttivi.
6. QUALITA’ DELL’ARIA
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7.7 INQUINAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E RADIAZIONI
Per poter caratterizzare il territorio comunale da un punto di vista dell’inquinamento
acustico, elettromagnetico e da radon, sono stati ricercati presso l’Amministrazione
Comunale ed altri Enti sovraccomunali i seguenti documenti:
- studio della zonizzazione acustica del territorio;
- Piano di localizzazione delle antenne;
- censimento delle autorizzazioni per impianti con emissioni elettromagnetiche;
- dati su forniture di energia elettrica e consumi;
- dati relativi alla rete di distribuzione del gas metano e relativi consumi;
- localizzazione di impianti per la produzione di energia e di linee elettriche
primarie.
Relativamente alla componente rumore, il Comune è dotato di zonizzazione acustica
del territorio (ultimo aggiornamento 09/2001) che prevede la seguente ripartizione per
aree omogenee:
- classe I: sono state inserite in questa classe particolarmente protetta l’area di
pertinenza del Santuario, l’area del cimitero di Caravaggio e di Masano, le scuole
Materna ed Elementare Masano di via Bellini, la scuola Materna S. Bernardino di
Viale Papa Giovanni XXIII;
- classe II: appartengono a questa classe i restanti edifici aventi funzioni
ospedaliere, scolastiche, di riposo e svago, o di particolare interesse urbanistico,
che non è stato possibile inserire in classe I per evitare il contatto diretto con aree
di classe III o superiore; ricadono, inoltre, in questa classe tutte le aree rurali
residenziali, le residenziali di completamento, il centro abitato della frazione di
Masano;
- classe III: comprende il centro storico che, pur rivestendo interesse urbanistico, è
caratterizzato da notevole densità abitativa e da discreta presenza di attività
commerciali e di servizio; le aree residenziali prossime ai poli industriali più
significativi ed alle infrastrutture viarie;
- classe IV: ricadono in questa classe le arterie stradali ad alta densità di traffico
(SS11, SP185, SP132) e la linea ferroviaria Milano-Venezia, la futura linea ad
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 40 di 53
alta velocità e il tracciato della Bre.Be.Mi., le aree residenziali ad elevata densità
abitativa e caratterizzate da frammistione di destinazioni e da elevato traffico;
- classe V: comprende le aree urbanisticamente classificate come zone omogenee
produttive;
- classe VI: questa classe non è stata attribuita ad alcuna porzione di territorio.
Da un punto di vista del clima acustico, si evidenzia una situazione problematica
connessa al traffico automobilistico, confermata da rilievi fonometrici specifici che
hanno evidenziato il superamento dei limiti di zona attribuiti dalla zonizzazione
predisposta. Si presenta, quindi, in sede di pianificazione, la necessità di prevedere
interventi volti al contenimento degli effetti connessi a questa fonte di rumorosità.
Quanto al contributo derivante da sorgenti fisse di carattere industriale, invece, non si
evidenziano situazioni di particolare criticità in atto.
Relativamente agli aspetti connessi all’elettromagnetismo, si segnala che il territorio
comunale è attraversato da tre linee elettriche primarie che si snodano nella parte
settentrionale ed orientale del comune, di cui una con tensione di 220kV e le altre due
con tensione di 132kV.
Le indagini condotte da ARPA Lombardia circa l’esposizione a radiazioni ionizzanti,
riguardanti l’intero territorio regionale, classificano il territorio comunale di Caravaggio
in fascia a bassa esposizione, compresa tra 0 e 100 Bq/m3, dove i valori obiettivo per le
nuove edificazioni sono fissati dalla Comunità Europea in 200 Bq/m3.
Non sono presenti, sul territorio comunale, impianti per la radiodiffusione televisiva,
mentre sono presenti antenne per la telefonia mobile, ubicate rispettivamente in via
Calvenzano – zona artigianale, via Fermi – zona industriale, via Masano. E’ in
previsione l’installazione di un nuovo impianto in centro paese, in via Mangano. Il
Comune, comunque, è dotato di regolamento per l’individuazione di aree per
l’installazione e l’esercizio di impianti di telecomunicazione.
La rete di distribuzione del gas metano è gestita, per conto di Unigas, da Cogeide
S.p.A., che provvede al ricevimento del gas dalla rete SNAM, la riduzione della
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 41 di 53
pressione da alta pressione a media pressione, l’immissione di odorizzante per
consentire la percezione di eventuali dispersioni, la distribuzione, la riduzione di
pressione da media pressione a bassa pressione rendendola così compatibile con gli
impianti domestici, la misura e la consegna al rubinetto dell’utente. Inoltre, si occupa
anche ad interventi di manutenzione, di realizzazione di nuovi tratti e la gestione degli
allacci di nuove utenze. La rete esistente garantisce copertura della quasi totalità del
territorio comunale.
Come già precedentemente anticipato, la criticità più significativa in atto sul territorio
comunale è legata all’inquinamento acustico connesso al traffico veicolare.
La presenza di impianti tecnologici, inoltre, risulta essere significativa.
Sarà, quindi, compito del pianificatore prevedere interventi volti al contenimento
dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico generali. Obiettivi di tutela della qualità
dell’ambiente potranno essere raggiunti anche attraverso una politica di riduzione dei
consumi e di introduzione di risorse rinnovabili, attuata anche mediante campagne di
informazione ed istruzione al cittadino.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 42 di 53
INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Presenza elettrodotti e linee elettriche primarie.
Punti di emissione elettromagnetici, ripetitori antenne e impianti di
ricezione.
Traffico veicolare e impatto acustico.
Studio della classificazione acustica del territorio comunale.
Censimento delle autorizzazioni per gli impianti di emissioni elettromagnetiche.
Dati su forniture di energia elettrica sul territorio comunale e consumi.
Dati relativi alla rete di distribuzione di gas metano e relativi consumi.
Localizzazione di impianti per la produzione di energia e di linee elettriche primarie.
Il Comune è dotato di zonizzazione acustica del territorio, che lo ripartisce nelle classi previste
dalla norma in funzione degli obiettivi di tutela e delle caratteristiche insediative.
Rilievi fonometrici specifici hanno evidenziato criticità connesse al rumore da traffico, con superamenti dei limiti di zona attribuiti dalla
zonizzazione acustica.
Il contributo derivante da sorgenti fisse non risulta essere particolarmente significativo.
Il territorio comunale è percorso da tre linee elettriche primarie.
Il Comune è percorso dal sistema provinciale di banda larga.
Sono presenti tre antenne per la telecomunicazione e a breve sarà attivato un
quarto impianto.
Non si segnalano allo stato attuale criticità particolari.
Si prevedono incrementi nell'emissioni da sorgente sonora connesse alle
nuove infrastrutture in progetto (Bre.Be.Mi e alta velocità).
Contenere l'inquinamento acustico ed elettromagnetico.
Potenziare l'impiego di fonti energetiche alternative.
Prevedere interventi volti al contenimento di emissioni di rumore da
traffico.
Limitare linstallazione sul territorio comunale di ulteriori impianti
tecnologici di telecomunicazione.
7. INQUINAMENTO ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO E RADI AZIONI
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 43 di 53
7.8 RISCHI TECNOLOGICI
Questo paragrafo si pone come obiettivo quello di identificare le attività produttive
dislocate sul territorio comunale a rischio o ad elevato impatto sull’ambiente, nonché di
approfondire la presenza di siti contaminati o potenzialmente contaminati da sottoporre
ad interventi di bonifica.
Sono stati esaminati, a tal proposito:
- PRG vigente per la localizzazione delle aree a destinazione produttiva;
- Documento di analisi ed indirizzo per lo sviluppo del sistema industriale lombardo
(DAISSIL), che riporta al tomo VI il censimento delle aree dismesse aggiornato
ad aprile 2008;
- censimento degli impianti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA);
- elenco e localizzazione degli impianti a rischio di incidente rilevante;
- individuazione di impianti di trattamento e smaltimento rifiuti, di ambiti estrattivi
attivi e inattivi.
Sul territorio comunale è presente una sola industria a rischio di incidente rilevante, la
Diachem S.p.A., identificata nel documento tecnico “Rischi di Incidenti Rilevanti”
redatto, ai sensi del D.M. 9 maggio 2001, nell’anno 2005, posizionata nella porzione
sud-orientale del territorio comunale. Dalle valutazioni condotte è emerso che le aree
ove sono possibili danni gravi non raggiungono mai l’esterno dei confini dello
stabilimento, ma sono tutte interne ad esso. Esiste, comunque, un’area rispetto alla
quale possono esserci ricadute significative, che si espande anche oltre i limiti dello
stabilimento.
Sono presenti, inoltre, quattro impianti soggetti ad AIA (Eredi di Bonacina Mario, Saint-
Gobain Isover Italia, R.G.F. e Caravaggio Latte), posti, rispettivamente, nella porzione
settentrionale del territorio, in prossimità dell’abitato di Vidalengo, la Isover Italia,
nell’area industriale nuova a sud del centro di Caravaggio gli altri.
Non si segnalano altre attività con lavorazioni comportanti particolar rischio per
l’ambiente circostante.
Il Comune non è dotato di un censimento dettagliato relativo alla presenza di amianto
sul territorio.
Da ultimo, si segnalano:
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 44 di 53
� la presenza di un’area dismessa posta nella porzione sud-orientale
dell’urbanizzato, dove era insediato il consorzio agrario, che non risulta ancora
oggetto di interventi programmati o in atto;
� la presenza di un’area che è stata oggetto di messa in sicurezza e che è
attualmente interessata da costante monitoraggio, posta nella porzione
occidentale del territorio, in vicinanza dell’abitato di Caravaggio.
Dal quadro conoscitivo ricostruito, si evidenzia che la soglia di attenzione connessa
alla presenza dello stabilimento della Diachem S.p.A. investe aree rispetto alle quali
sono già previste nel documento vigente espansioni sia di carattere produttivo che
residenziale. Inoltre, lo stabilimento soggetto ad AIA ha potenzialità di espansione
futura all’interno dell’area di proprietà anche verso l’abitato di Vidalengo.
Gli indirizzi pianificatori futuri dovranno, quindi, preoccuparsi, in via prioritaria, di
limitare o evitare l’insediamento di nuove attività pericolose, per non sovraccaricare il
territorio di ulteriori rischi per l’ambiente e per la salute umana.
Sarà, inoltre, fondamentale evitare di collocare nuove espansioni residenziali in
prossimità delle aree a rischio, oltre a quelle già previste dagli strumenti vigenti.
Si dovrà valutare il risanamento delle aree dismesse, che potranno così diventare
ricchezza per obiettivi di riconversione.
L’Amministrazione dovrà attuare anche interventi di protezione dell’atmosfera,
finalizzate al miglioramento della qualità dell’ambiente locale e dello stile di vita dei
cittadini.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 45 di 53
INDICATORI DOCUMENTAZIONE CARATTERI PRINCIPALI PROBLEM ATICHE OBIETTIVI
Presenza di siti contaminati.
Presenza di impianti tecnologici con componenti di rischio.
Presenza di industrie ad elevato impatto sull'ambiente.
Anagrafe dei siti contaminati ai sensi del D.Lgs.152/06 - parte quarta (da bonificare, in corso di bonifica, già
bonificati).
Individuazione cave attive, inattive e in previsione (individuazione cartografica, informazione sulle tipologie
e sui volumi di materiale estratto).
Individuazione discariche attive e non e descrizione principali caratteristiche (dimensioni e categoria).
Impianti di trattamento rifiuti, e tipologia di rifiuti trattati.
Industrie a rischio di incidente rilevante (RIR): se presenti richiedere informazioni sulla tipologia di attività
e documentazione tecnica relativa al potenziale inquinamento da essa generato.
Impianti soggetti ad AIA (autorizzazione integrata ambientale).
Sul territorio comunale esiste un impianto a rischio di incidente rilevante. Dalle valutazioni
condotte è emerso che l'area ove sono possibili danni gravi coincide con il perimetro dello stabilimento; esiste un'area di attenzione
esterna che investe ambiti di futura espansione sia indutriale che residenziale.
E' inoltre presente un impianto soggetto ad AIA (ISOVER) posto a nord del centro abitato, in
prossimità della frazione Vidalengo.
Il Comune non è dotato di un censimento dettagliato relativo alla presenza di amianto
negli edifici.
E' rpesente un'area dismessa nella porzione sud-orientale che non risulta ancora oggetto di
interventi programmati o in atto.
Presenza di impianti produttivi a rischio o ad impatto ambientale significativo nell'immediata vicinanza delle aree
urbanizzate.
Potenzialità di espansione delle aree industriali presenti anche in prossimità
di ambiti urbanizzati.
Limitare o evitare l'insediamento di nuove attività pericolose.
Evitare di collocare aree di espansione residenziale in prossimità delle zone a
rischio.
Valutare il risanamento delle aree industriali dismesse.
Attuare interventi di protezione dell'atmosfera per il miglioramento della qualità dell'ambiente locale.
8. RISCHI TECNOLOGICI
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 46 di 53
7.9 SINTESI DEL QUADRO AMBIENTALE E ANALISI SWOT
Le caratteristiche del territorio descritte nei paragrafi precedenti consentono di fornire
un quadro conoscitivo del territorio rispetto al quale impostare le scelte di pianificazione
che faranno da guida alla predisposizione del Documento di Piano.
L’analisi condotta permette di riassumere gli elementi salienti che identificano
potenzialità e criticità dell’ambito di studio, con la definizione dei relativi obiettivi di
pianificazione.
Tali informazioni sono riassunte nella tabella che segue.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 47 di 53
CRITICITÀ POTENZIALITÀ OBIETTIVI
contaminazione della falda
tutelare la risorsa idrica
limitare gli scarichi
ridurre l'impermeabilizzazione
esondazioni della rete irrigua
migliorare la manutenzione e la regimazione
non collocare aree di espansione in adiacenza
inquinamento dell'aria e odori
limitare apporti nuove emissioni
prevedere sistemi contenimento per nuove infrastrutture
parcheggi e viabilità
potenziare i servizi per mobilità
migliorare la circolazione togliendo parte del carico dal centro abitato
indotto da nuove infrastrutture viarie indotto da nuove infrastrutture viariemigliorare la viabilità locale
potenziare i servizi ricettivi
aree libere di frangia per sviluppi insediativi
collocare nuove espansioni in aree libere di completamento
area dismessa da recuperarearea utilizzabile per riconversione
edilizia
santuario potenziare i servizi ricettivi e i parcheggi
svilupppo recente della rete fognarial'assetto attuale è idoneo a ricevere nuovi
carichi
assenza di infrastrutture sovracomunali attinenti i rifiuti e ambiti estrattivi
mantenere suolo agricolo alla sua destinazione
evitare l'insediamento di tali opere per contenere il carico su ambiti già sfruttati
azienda a rischio di incidente rilevanteevitare espansioni residenziali in area di
attenzione
ricchezza di suoli per il paesaggio agrario
mantenere le destinazioni attuali e preservare le vocazioni
tutelare il paesaggio
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 48 di 53
Utilizzando le informazioni reperite e precedentemente sintetizzate è stato possibile
impostare l’analisi SWOT (Strenghts, Weakness, Opportunities and Threats). Tale
analisi è strumento di supporto alle scelte, attraverso cui è possibile evidenziare i punti
di forza (Strenghts) e di debolezza (Weakness) del territorio, al fine di far emergere le
opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che derivano dal contesto esterno.
Lo scopo della SWOT è, dunque, quello di fornire le potenzialità di sviluppo dell’area
territoriale, attraverso la valorizzazione degli elementi di forza ed il contenimento delle
debolezze.
Si riportano nel seguito le tabelle che riassumono in modo schematico gli elementi più
significativi connessi all’ambito territoriale di Caravaggio, dedotti dall’analisi preliminare
che è stata sviluppata nel presente documento.
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 49 di 53
FORZA
Ambiente e territorio
Aree libere di frangia per sviluppi insediativi
Area dismessa da recuperare
Assenza di infrstrutture sovracomunali attinenti i rifiuti e di ambiti estrattivi
Presenza di un patrimonio ambientale di grande valore
Presenza di emergenze storico-architettoniche di rilievo
Ricchezza di suoli per il paesaggio agrario
Assetto sociale, economico e dei servizi
Buona dotazione di servizi alla popolazione
Elevato livello di prestazione della raccolta differenziata
Ricadute positive connesse all'indotto da nuove strutture viarie
Rete stradale capillare
Disponibilità di spazi per nuovi insediamenti produttivi e residenziali
Disponibilità di vaste aree coltivabili
Sviluppo recente delle reti tecnologiche
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 50 di 53
DEBOLEZZA
Ambiente e territorio
Fenomeni diffusi di contaminazione della falda
Elevata vulnerabilità dell'acquifero superiore legata alla bassa soggiacenza
Fenomeni occasionali di esondazione della rete irrigua
Inquinamento atmosferico localizzato ed emissioni odorigene da insediamenti produttivi
Inquinamento atmosferico diffuso da traffico veicolare
Presenza di azienda a rischio di incidente rilevante
Assetto sociale, economico e dei servizi
Tasso di mortalità elevato e saldo naturale negativo
Percentuale di popolazione anziana presente sul territorio significativa
Mancanza di parcheggi
Viabilità locale congestionata nel centro storico
Impatti ambientali connessi all'indotto da nuove infrastrutture viarie
Mancanza di strutture ricettive in relazione alla potenzialità attrattiva del territorio
Mancanza di connessione tra la rete ciclabile locale ed il capoluogo provinciale
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
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MINACCE
Ambiente e Territorio
Peggioramento del clima acustico e della qualità dell'aria legato alle nuove infrastrutture in progetto
Riduzione degli apporti idrici dall'acquedotto provinciale in caso di elevata espansione territoriale
Peggioramento dello standard qualitativo della risorsa idrica sotterranea ad uso potabile
Aumento di suolo impermeabile connesso allo sviluppo insediativo e produttivo
Assetto sociale, economico e dei servizi
Invecchiamento della popolazione
Saturazione della capacità di smaltimento del traffico sul sistema viario locale
Ampliamento consistente delle attività industriali
Criticità nei servizi a rete connessi ad un consistente sviluppo insediativo e residenziale
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 52 di 53
OPPORTUNITA'
Ambiente e territorio
Accesso a contributi (bandi regionali, nazionali, …) per sviluppo di progetti volti al contenimento dell'inquinamento atmosferico ed idrico
Valorizzazione del patrimonio culturale esistente
Valorizzazione dell'agricoltura ed incentivi per colture biologiche
Progetto di riqualificazione del Fontanile Brancaleone
Assetto sociale, economico e dei servizi
Accesso a contributi regionali per progetti di educazione ambientale
Miglioramento dei collegamenti extracomunali per progetto Bre.Be.Mi e linea alta velocità ferroviaria
Nuova Legge Regionale sulla casa
Valorizzazione e potenziamento della rete cicloviaria provinciale
Accesso a finanziamenti per il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti alternative
Ruolo del Santuario come polo attrattore per proposte culturali, turistiche e ricreative di contorno
A.C. CARAVAGGIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA – DOCUMENTO DI SCOPING
2009_184Doc_analisi_prelim.doc Maggio 2009 pag. 53 di 53
Alla luce di tale analisi territoriale, si conferma quanto già evidenziato circa gli obiettivi
primari a base delle successive scelte di piano, che possono essere sintetizzati in:
� tutela e valorizzazione delle componenti ambientali aria, acqua e suolo, ponendo
particolare attenzione ai potenziali apporti inquinanti derivanti da nuovi sviluppi
insediativi e infrastrutturali e prediligendo scelte di pianificazione che minimizzino
i consumi e tutelino le risorse;
� tutela della salute e miglioramento della qualità dell’ambiente urbano, da attuare
attraverso la riqualificazione del tessuto urbano esistente, la rivisitazione del
sistema viabilistico locale, lo sviluppo di una rete ecologica comunale;
� valorizzazione delle vocazioni del territorio locale, per uno sviluppo economico
sostenibile nel lungo periodo.
Queste indicazioni preliminari saranno oggetto di discussione con il pianificatore e con i
soggetti competenti coinvolti e si tradurranno negli indirizzi di sviluppo che saranno alla
base del Documento di Piano.