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Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA) P.O.F. 2012/2013 Pag 1 di 118 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2012/13

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Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA) P.O.F. 2012/2013

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2012/13

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INDICE

• INTRODUZIONE : PAG. 5 IL POF NEL CURRICOLO D’ISTITUTO FINALITA’ FORMATIVE ED EDUCATIVE OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO • ANALISI DEL CONTESTO PAG. 6

• UBICAZIONE DELL’ISTITUTO PAG. 7

• COLLEGAMENTI SEPSA E CTP PAG. 7

• DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO PAG. 8

• ORARI DELLA SEGRETERIA PAG. 8

• NOVITA’ INTRODOTTE DALL’ISTITUTO PER L’A.S, 2012/2013 PAG. 9

• LABORATORI PAG. 11

• L’ORARIO E IL CALENDARIO SCOLASTICO PAG. 12

• L’ORGANIZZAZIONE PAG. 13

• LA RIFORMA GELMINI PAG. 18

• PERCORSI FORMATIVI PAG. 23

• LICEO CLASSICO PAG. 23

• LICEO SCIENTIFICO PAG. 25

OPZIONE SCIENZE APPLICATE PAG. 26

• LICEO DELLE SCIENZE UMANE PAG. 29

• LICEO SOCIOPSICOPEDAGOGICO PAG. 31

• INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONCERNENTI LE ATTIVITA' E GLI INSEGNAMENTI COMPRESI NEI PIANI DEGLI STUDI PREVISTI PER I PERCORSI LICEALI. PAG. 32 • ISTITUTO TECNICO PAG. 33 INDUSTRIALE INFORMATICA ABACUS PAG. 34

• ISTITUTO PROFESSIONALE PAG. 37 INDIRIZZO ELETTRICO PAG. 40 INDIRIZZO ELETTRONICO PAG. 41

• AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE PAG. 42

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• METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITA’

DELLO STUDENTE PAG. 44

• DAI SAPERI ALLE DISCIPLINE PAG. 44

• LA SCUOLA DELLE COMPETENZE PAG. 45

• LA VALUTAZIONE PAG. 45

• GLI INDICATORI DI QUALITA’ PAG. 46

• GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI PAG. 47

• CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PAG. 48

• GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PAG. 50

• ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO PAG. 51

• CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA PAG. 53

• CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO PAG. 56

• C. M. N.94. INDICAZIONI OPERATIVE PER LA VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI NEI PERCORSI DI I.S. DI II GRADO. PER L’A.S. 2011/2012 PAG 58 • ATTIVITA’ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE

DELL’INSUCCESSO E AL RECUPERO SCOLASTICO PAG 63

• ORGANI COLLEGIALI : PAG. 64

• CONSIGLIO D’ISTITUTO PAG. 64

• GIUNTA ESECUTIVA PAG. 65

• COLLEGIO DEI DOCENTI PAG. 65

• DIPARTIMENTI PAG. 66

• CONSIGLI DI CLASSE PAG. 68

• COORDINATORI DI CLASSE PAG. 69

• ORARIO DI RICEVIMENTO DEI DOCENTI PAG. 71

• COMITATO DI VALUTAZIONE PAG. 75

• ORGANO DI GARANZIA PAG. 75

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• REGOLAMENTO D’ISTITUTO PAG. 76 NORME DI FREQUENZA PAG. 78 NORME DI COMPORTAMENTO PAG. 79 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ PAG. 88

ASSEMBLEE PAG. 91 SICUREZZA PAG. 100 REGOLAMENTO USCITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE PAG. 103 BIBLIOTECA, LABORATORI, PALESTRE, SUSSIDI

AUDIOVISIVI, FOTOCOPIE PAG. 106 • REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA PAG. 108

• REGOLAMENTO DEI LABORATORI D’INFORMATICA PAG. 109

• PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG. 110 SPORTELLO DI ASCOLTO PAG. 111 LABORATORIO TEATRALE PAG. 112 COMUNICARE CON LA MUSICA PAG. 112 CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM. = ORIENTARE ALUNNI E GENITORI. PAG. 112 I GIOVANI E L’EDUCAZIONE STRADALE PAG. 113 SPERIMENTIAMOCI ……ANCORA PAG. 113 LA PAGINA CHE NON C’ERA PAG. 114 L’ORTO SINERGICO PAG. 115 IMPARARE AD IMPARARE PAG. 115

• PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI DEL FSE “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” E DEL FESR “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” DEL PON 2007-2013 PAG .116 FSE MISURA-AZIONE C1 PAG. 117 FSE MISURA-AZIONE C5 PAG. 117 FESR MISURA-AZIONE F3 PAG. 118

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INTRODUZIONE

Piano come “ progetto globale della scuola” e non un contenitore di una pluralita’ sconnessa di progetti

Offerta come piattaforma utile a proiettare il servizio-scuola nell’ottica di mercato

Formativa dal momento che il fine della singola Istituzione scolastica è ( art.1 Dpr 275/99 ) la realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione, che mirino allo sviluppo di nuove generazioni in grado di poter vivere consapevolmente nella “ Società complessa della conoscenza”.

Il POF legittima la forte valenza progettuale della Scuola-Istituzione attraverso la dichiarazione della propria “identità culturale e progettuale “ rispondente alle esigenze del contesto, dell’utenza e in armonia con i dettami nazionali.L’Istituzione, pertanto , si identifica con i SAPERI individuati come contenuto del processo di insegnamento-apprendimento,che vengono, poi, inseriti, nel curricolo d’istituto attraverso la pratica del project managment.

Nel POF convergono tutte le attività ed i progetti che costituiscono a livello operativo la mission della scuola nella prospettiva (vision) del successo formativo dell’alunno alla luce dell’analisi del contesto e delle potenzialità del discente.

Le finalità formative ed educative della nostra Offerta Formativa sono:

La promozione della crescita di ogni alunno nell’ottica del successo formativo attraverso una progettazione efficace ed efficiente;

La garanzia dell’unitarietà culturale dell’impianto progettuale nella flessibilità e diversificazione dei percorsi formativi ,capace di coniugare mission e vision educative;

La documentazione dell’iter formativo percorso dall’alunno

La gestione “ educazionale “ del rapporto tra istituzione e territorio che dia un’immagine di una comunità professionale educante che si pone come struttura sussidiaria del territorio.

Gli Obiettivi generali del Piano sono : • Favorire la diminuzione dell’abbandono e della dispersione scolastica; • Favorire l’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo della formazione

degli studenti attraverso una più vasta e articolata offerta formativa,attenta ai bisogni dell’utenza e alle richieste del mondo del lavoro;

• Garantire agli alunni percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla piena realizzazione del sé e delle proprie vocazioni

• Offrire agli studenti occasioni extra curriculari per il raggiungimento del successo formativo

• Favorire una progressiva ottimizzazione dei servizi e delle risorse umane nell’ambito di

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standard di qualità certificabili Analisi del contesto

L’Istituto Pitagora è ubicato in un territorio che è nato per dare una risposta abitativa ai cittadini di

Pozzuoli, sfrattati dal Rione Terra e dal centro storico dopo il bradisismo del 1970. Il rione Toiano

rappresenta la prima frattura, il primo strappo nella storia di Pozzuoli, più precisamente rappresenta

l’inizio dell’azzeramento della storia di una comunità che è proseguita in maniera inarrestabile fino

ai nostri giorni, passando per la forte accelerazione dell’emergenza bradisismica del 1983/84.

Il rione Toiano è posto al centro tra l’antica Pozzuoli e il “contemporaneo” megaquartiere di

Monterusciello, ed è il centro dell’attività amministrativa, dove si trova la casa comunale , diverse

scuole e pochi negozi. Tale contesto presenta caratteristiche di notevole ritardo economico e

culturale, nonché un tessuto sociale degradato ed un alto tasso di disoccupazione ,che, come

dimostrano i dati statistici , si attesta sul 22%-23%. Risultano particolarmente colpiti da questo

fenomeno i giovani con basso titolo di studio e le donne. Inoltre la percentuale di abitanti

sprovvisti di titolo di studio è molto alta , oscilla infatti tra il 70% e l’80% . Le condizioni

svantaggiate delle famiglie di provenienza con un background di disoccupazione, scarsa

scolarizzazione e talvolta analfabetismo creano disagio nei ragazzi e molto spesso sono causa di

abbandoni precoci del percorso formativo o di insuccessi scolastici.

Tuttavia, attualmente la diffidenza dei Puteolani verso il Rione Toiano è molto scemata. Negli

ultimi anni il bacino di utenza dell’Istituto si è notevolmente ampliato, la platea scolastica non è

formata più soltanto da alunni provenienti da Rione Toiano, ma anche, ed in percentuale

considerevole, da alunni provenienti da tutto il territorio del comune di Pozzuoli.

Alla luce di una tale analisi il nostro Istituto si propone , attraverso il suo Progetto Formativo, di

continuare ad incidere positivamente sul miglioramento della qualità della vita di questi ragazzi,

anche perchè in una società non più solo italiana, ma europea, in un continuo movimento evolutivo-

integrativo, la scuola non può restare a guardare, in quanto la validità della sua offerta formativa

risiede nella capacità con cui essa si adatta e risponde alle esigenze del sociale.

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UBICAZIONE NDELL’ISTITUTO Dove Siamo

COLLEGAMENTI SEPSA e CTP

CTP – P2B Via Fasano-Rione Toiano CTP – SI50 Monteruscello-Pozzuoli CTP – P15 Monteruscello-Toiano-Pozzuoli CTP – P11N Monteruscello- Capomazza-Pozzuoli CTP – P11R Monteruscello-Arco Felice-Pozzuoli CTP – SI42 Qualiano-Monteruscello-Pozzuoli CTP – P12R Pozzuoli-Licola (Via Cuma) CTP – P18B Pozzuoli-Lago Patria CTP – M1NB Mondragone-Napoli SEPSA – Linea 7 Nisida-Monteruscello SEPSA – Linea 1 Napoli-Monte di Procida

informazioni su linee e orari: numero verde 800-482644; www.sepsa.it ; www.ctpn.it. informazioni su tariffe e abbonamenti: www.unicocampania.it tel. 081 5513109 – 081 4201285 Ferrovia Cumana Fermata di Arco Felice

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DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO L'Istituto si sviluppa su una superficie di circa m² 6000 ed è circondato da grandi spazi verdi.

L’edificio si sviluppa su tre livelli:

Al piano terra, oltre agli uffici amministrativi sono situati : l’Auditorium con giardino interno, la

sala docenti, la biblioteca , la sala fotocopie, l’ufficio del Dirigente scolastico, l’ufficio dei

collaboratori del Dirigente scolastico, tutti i laboratori, la palestra, uno snackbar, n.15 aule e i

servizi igienici.

Al primo piano si trovano n.14 aule e servizi igienici.

Al secondo piano ci sono n.14 aule e servizi igienici.

L'edificio sarà tra breve munito di ascensore ed è, inoltre, dotato delle necessarie misure

antincendio, nonché di uscite e scale di sicurezza a norma di legge.

Codice Istituto nais00400c

Indirizzo Via Tiberio, 1

Città Pozzuoli (Napoli)

Telefono 0818555372

Fax 081 8662263

Indirizzo e-mail [email protected]

Sito web www. istitutostatalepitagora.it

N. totale allievi iscritti 1088 ( maschi 608 - femmine 480 )

N. docenti 115

N. personale ATA 24

N. classi 47

ORARI DELLA SEGRETERIA

Apertura al pubblico degli Uffici amministrativi

Lunedì – dalle ore 8,30 alle 10,30

Mercoledì – Sabato dalle ore 10,00 alle 12,00

Martedì – Giovedì dalle ore 15,00 alle 17,00

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NOVITA’ INTRODOTE DALL’ISTITUTO PER L’ANNO SCOLASTICO 2012/2013 REGISTRO ELETTRONICO Si sta sperimentando per adottare il registro elettronico che oltre a semplificare il lavoro dei

Docenti, consente ai genitori di seguire in ogni momento, collegandosi al sito della scuola e

consultando il registro, l’andamento scolastico dei figli.

CORSI DI LINGUE La scuola organizza in sede ed in collaborazione con Enti certificatori corsi per il conseguiemnto di

certificazioni linguistiche per alunni , docenti ed adulti, secondo il modello europeo. I corsi sono

gratuiti in caso di finanziamento europeo, o a pagamento.

EIPASS ( European Informatics Passport) La scuola è ente certificatore EIPASS ed organizza corsi per allievi docenti e adulti ( gratuiti - in

caso di finanziamento europeo - o a pagamento) per il conseguimento di queste certificazioni. Al

fine di garantire l'acquisizione di competenze informatiche adeguate ad uno standard europeo, il

corso per il conseguimento della European Informatics Passport, ha come obiettivo quello di fornire

una preparazione agli allievi adeguata al superamento degli esami EIPASS, certificazione

riconosciuta in qualsiasi ambiente di lavoro a livello europeo ed utile ai fini dell’acquisizione di

crediti formativi all’Università.

Il corso fornisce le competenze necessarie per poter lavorare col PC - in modo autonomo o in rete -

nell'ambito di un'azienda, un ente pubblico,uno studio professionale, ecc

Comitato Tecnico Scientifico: (CTS) E’stato costituito per l’indirizzo ITI un comitato tecnico scientifico, composto da docenti , esperti

del mondo del lavoro e della ricerca scientifico tecnologico.

Il CTS ha funzioni consultive e propositive per le organizzazioni delle aree di indirizzo e

l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Allo stesso tempo il CTS costituisce lo

strumento fondamentale per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle

professioni e sviluppare le alleanze formative.

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DIDATTICHE ALTERNATIVE

Progetto ITEC:

http://itec.eun.org/web/guest;jsessionid=A983C456FAD3C9E9DD741679546770B1

Nella classe ISU A (Boniello) e II MA (Gallitelli).

Attraverso l'utilizzo di una didattica attiva gli alunni progettano attività didattiche con nuove

tecnologie.

Progetto Science Island: percorsi di scienze atraverso la metodologia IBSE (Inquiry Based Science Education) in

collaborazione con INDIRE http://www.scuola-digitale.it/ed-mondo/progetto/sperimentazioni-in-corso/ con le classi IIA e IIB SU, IIIA e IIIB su, VA spp. (Boniello e Gallitelli).

Il progetto è stato presentato all'Università di Camerino al convegno "Giornate della scienza" a

settembre 2012 e al Linux day a Napoli ad ottobre 2012.

Progetto Ebook di scienze e chimica: libro digitale interattivo elaborato da docenti e studenti. E' stato presentato a Città della scienza in

occasione del convegno Smart Technologies and Education ad aprile 2012, DIDAMATICA a

Taranto a maggio 2012, a 3giorniperlascuola a Città della scienza ad ottobre 2012.

In tutte le classi prime sono svolte attività didattiche con l'utilizzo della LIM (Lavagna interattiva

multimediale).

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LABORATORI Nell’Istituto sono attivi n° 10 laboratori, tutti al piano terra:

⇒ i tre Laboratori d'Informatica sono dotati di postazioni multimediali cablate su rete LAN con accesso ad Internet. L'utilizzo delle postazioni è regolato da credenziali di accesso (nome utente e password) che, da un lato consentono il controllo da parte dei Docenti e, dall'altro lato, permettono agli alunni di accedere a risorse di rete condivise (cartelle di rete per la memorizzazione degli elaborati svolte nelle discipline d'indirizzo, stampanti, accesso ad internet).

Tutte le postazioni sono dotate dei principali software educativi e vengono utilizzate da tutti gli alunni di tutti gli indirizzi per attività didattiche Grazie alla presenza di Lavagne Multimediali Interattive dotate di video-proiettori, i laboratori possono essere utilizzati anche per le esercitazioni e/o simulazioni oppure per approfondire argomenti che vengono presentati su supporti multimediali. Gli alunni durante l'accesso ai Laboratori sono sempre assistiti da un Docente e da un Assistente Tecnico. Tutte le classi dell’Istituto possono utilizzare i laboratori d’Informatica previa prenotazione del docente interessato.

⇒ Laboratorio di Elettrotecnica ⇒ Laboratorio di Elettronica ⇒ Laboratorio di Sistemi e Controlli Automatici

I suddetti laboratori sono utilizzati esclusivamente dagli alunni dell’Istituto Tecnico Industriale e Professionale

⇒ Laboratorio di Chimica

in cui sono disponibili attrezzature per esperimenti di analisi chimiche, osservazioni scientifiche e biologiche.

Sono stati inoltre attivati nell’anno scolastico 2011-1012 ,grazie a fondi FESR (fondi europei per lo sviluppo regionale), tre nuovi laboratori:

⇒ Laboratorio di Lingue ⇒ Laboratorio di Fisica ⇒ Laboratorio di Biologia

I laboratori, forniti di tutte le attrezzature di ultima generazioni, permettono lo svolgimento di lezioni interattive al passo coi tempi . La scuola inoltre ha fatto richiesta di fondi FESR per l’ammodernamento del laboratorio di Elettrotecnica e la creazione di nuovi laboratori di telecomunicazioni ed informatica.

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L’ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ED IL CALENDARIO SCOLASTICO

Le lezioni iniziano alle ore 8.00 per tutte le classi. L’orario delle lezioni è distribuito su

• cinque giorni, dal lunedì al venerdì, per le classi del liceo classico e scientifico, che hanno un orario settimanale inferiore a 30 ore;

• su sei giorni per tutti gli altri indirizzi; • l’orario curricolare delle classi quarte e quinte dell’Istituto Professionale (30 + 6 ore di

attività della terza area), è così distribuito: lunedì - n° 6 ore di attività della terza area; dal martedì al sabato – n° 30 ore.

Le ore sono tutte e sempre di sessanta minuti. Il calendario delle festività, per l’a.s. 2012/2013 in conformità alle disposizioni vigenti è il seguente:

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

• tutte le domeniche; • il 1° novembre, festa di tutti i Santi; • il 16 novembre la festa del Santo Patrono; • l’8 dicembre, Immacolata Concezione; • il 25 dicembre Natale; • il 26 dicembre; • il 1° gennaio, Capodanno; • il 6 gennaio, Epifania; • il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); • il 25 aprile, anniversario della liberazione; • il primo maggio, festa del Lavoro; • il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica

Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013 Festività Pasquali: dal 28 marzo 2013 al primo aprile 2013 Altre Festività: 2 novembre 2012; 12 febbraio 2013; Sospensione delle attività scolastiche per delibera del Consiglio di Istituto nei giorni:

3 novembre 2012 17 novembre 2012 11 febbraio 2013 4 aprile 2013

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L'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri

INIZIO TERMINE Primo quadrimestre 13 SETTEMBRE 2012 31 GENNAIO 2013 Secondo quadrimestre 01 FEBBRAIO 2013 08 GIUGNO 2013

L’ORGANIZZAZIONE Dirigente scolastico prof. Cesare Fournier Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attivita' scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali. Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico prof. Alessandra Guida (con funzioni vicarie) prof. Antonio Bucciero Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente si avvale di due docenti da lui individuati, ai quali delega specifici compiti. Coordinatori Didattici prof. Maria Dolores Vittoria prof. Sergio Dell’Aquila Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Pertanto, il Collegio dei Docenti individua, tra le risorse professionali presenti al suo interno, le figure idonee a svolgere le funzioni strumentali per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa. Il suddetto organo collegiale delibera, inoltre, i criteri di attribuzione, il numero delle funzioni, i destinatari e le aree di competenza. Le aree ed i docenti individuati per l’anno scolastico 2009/10 sono sei:

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AREA 1 : Coordinamento del Piano dell'Offerta Formativa Prof. Raffaele Rivelli

o Revisione ed aggiornamento del P.O.F., documentazione e pubblicizzazione delle attività dell’Istituto

o Aggiornamento della modulistica ad uso interno ed esterno o Supporto all’attività di progettazione dei docenti, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie

e della biblioteca, ai fini del funzionamento dell’Istituto e dell’ampliamento dell’offerta formativa

o Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della coerenza dei progetti con il P.O.F, valutazione delle attività del P.O.F.)

o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti AREA 2 : Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti Prof. Annalisa Boniello o Individuazione dei bisogni formativi dei docenti o Redazione di una proposta di piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia dei

progetti di formazione realizzati o Produzione di materiali didattici utili all’elaborazione della progettazione didattica ed alla sua

concreta attuazione o Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in

itinere, nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione, monitoraggio e rettifica degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni

o Coordinamento dei coordinatori di classe e dei coordinatori di dipartimento o Accoglienza dei nuovi docenti e coordinamento dei docenti tutor o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti AREA 3 Interventi e servizi per gli studenti Prof. Mariateresa Nigriello

o Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in sinergia con i coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe

o Organizzazione degli interventi di recupero/approfondimento; o Raccolta dati Invalsi e sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico; o Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari o Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

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Interventi e servizi per gli studenti Prof. D'Isanto Michela

o Coordinamento gruppo H o Referente progetti salute o Coordinamento delle attività dello Sportello di ascolto per alunni e genitori o Raccordo con i Consigli di classe per facilitare l’inserimento degli studenti con difficoltà

comportamentali e relazionali o Raccordo interistituzionale con la ASL territoriale o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

Interventi e servizi per gli studenti Prof. Marco Calabrese

o Coordinamento delle attività di continuità ed orientamento in entrata e di riorientamento in itinere

o Referente progetti per l’Accoglienza o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

Interventi e servizi per gli studenti Prof. Giovanna Arnone

o Coordinamento delle attività extracurricolari: viaggi di istruzione in Italia ed all’estero e scambi culturali, ed uscite didatiche

o Diffusione tra i docenti delle notizie reperibili circa progetti, iniziative, concorsi e coordinamento della partecipazione degli alunni a certamina, concorsi, premi, ai fini della valorizzazione delle eccellenze

o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

Interventi e servizi per gli studenti

Prof. Mariarosaria Giordano

o Rapporti con la rappresentanza studentesca o Coordinamento delle attività di accoglienza e di orientamento in uscita o Promozione e diffusione delle opportunità di collaborazione offerte dal territorio e raccordo

interistituzionale con gli Enti esterni o Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti

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Elenco dei coordinatori di dipartimento:

Bacchiani Aida coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Materie Letterarie

Raffaele Bosso coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Materie letterarie, latino, greco, Disegno e storia dell’arte nei Licei

Citarella Alessandro coordinatore del dipartimento – Area scientifica – Matematica e lab. – Fisica e lab. – Statistica – Informatica e Sistemi

C. Formisano coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Inglese

De Simone Antonio coordinatore del dipartimento – Area Tecnica – Elettronica e lab. – Tecnologia e Disegno – Elettrotecnica e lab. – Tecnologia meccanica e lab.

De Simone Francesca coordinatore del dipartimento – Area umanistica – Pedagogia, Sociologia, Filosofia, Storia e Diritto IRC

Illiano Pasquale coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Matematica e Fisica nei Licei

Cannada Paola coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Scienze chimica e lab.

Veca Alfredo coordinatore del dipartimento – Area psico - motoria – Educazione Fisica

Addetto ai servizi di Biblioteca prof. Elia Di Bonito Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione arch. Ernesto Volpe Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) prof. Marco Calabrese

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PERSONALE A.T.A.

Direttore dei servizi generali e amministrativi Dott. Molea Monica Il Direttore s.g.a. coadiuva il Dirigente scolastico e sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il personale assistente amministrativo, tecnico ed ausiliario.

Assistenti amministrativi ( n° 8 unità ) Gli assistenti amministrativi eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure per la definizione ed esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato, anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Hanno competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo. Assistenti tecnici (n° 6 unità ) gli assistenti tecnici sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Inoltre svolgono la funzione di supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.

Collaboratori scolastici ( n°8 unità ) I collaboratori scolastici eseguono, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa al corretto svolgimento del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono una preparazione non specialistica. Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di collaborazione con i docenti. Essi prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e all’interno e nell'uscita da esse..

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RIFORMA GELMINI

Con il termine riforma Gelmini si identificano tutti i provvedimenti scolastici voluti dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, iniziati ufficialmente con la legge 133/2008 e proseguiti con legge 169/2008, il cui scopo principale è quello di riformare il sistema scolastico italiano. La riforma è entrata in atto il 1º settembre 2009 per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre per la scuola secondaria di secondo grado il 1º settembre 2010. Indichiamo qui di seguito le novità più salienti della riforma

Cittadinanza e Costituzione È la nuova disciplina, introdotta in tutte le scuole di ogni ordine e grado, che oltre ai temi dell’educazione civica comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, ai valori del volontariato e l’educazione stradale

Scuola Digitale Il progetto Scuola Digitale nasce per innovare la didattica attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, tra cui le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e quelle previste dal progetto Cl@ssi 2.0; è stata incentivata la diffusione dell’e-book, il libro di testo in versione digitale da affiancare a quello in versione cartacea; le famiglie possono consultare online, sui siti delle scuole, le pagelle degli studenti. Gli istituti inoltre possono organizzare sistemi per avvisare via sms i genitori quando i ragazzi sono assenti. Contenimento della spesa per i libri di testo Introdotti tetti di spesa per i libri; gli insegnanti devono scegliere libri di testo che abbiano un prezzo inferiore ai tetti di spesa fissati dal Ministero. In questo modo è possibile tenere maggiormente sotto controllo il costo dei libri e andare incontro alle richieste delle famiglie; i testi scelti inoltre non potranno essere cambiati per almeno 5 anni nella primaria e 6 nella secondaria. Voti in decimi Le pagelle degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado sono compilate con i voti numerici. Solo per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione è ancora espressa attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente. Voto in condotta Introdotto il voto in condotta. Nella scuola secondaria di II grado viene espresso attraverso un voto numerico che fa media e determina quindi l’attribuzione dei crediti scolastici; il 5 in condotta è assegnato per gravi violazioni dei doveri definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata inflitta allo studente una sanzione disciplinare (una sorta di cartellino giallo); l’insufficienza in condotta deve essere motivata con giudizio sintetico e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Comporta la non ammissione all’anno successivo. Nuovo esame di stato Nella scuola secondaria di II grado per essere ammessi all’esame di Stato gli studenti devono conseguire la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta; Ammissione all’anno successivo Nella scuola secondaria di II grado, per essere ammessi all’anno successivo è necessario conseguire la sufficienza in tutte le materie;

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Resta la sospensione del giudizio per gli studenti che non conseguono il 6 in tutte le discipline. Gli alunni sospesi nel giudizio, per essere promossi alla classe successiva, devono recuperare le insufficienze entro l’inizio del nuovo anno scolastico; l’educazione fisica concorre alla determinazione della media dei voti e quindi del credito formativo.

I nuovi licei I nuovo licei sono stati riorganizzati in 6 indirizzi così suddivisi:

• Liceo artistico, così articolato: • arti figurative; • architettura e ambiente; • audiovisivo e multimedia; • design; • grafica; • scenografia.

• Liceo delle scienze umane: È una delle novità della riforma. Sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica.

• Nell'opzione sezione economico-sociale saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.

• Liceo classico: Introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio. Sono potenziate anche l’area scientifica e la matematica.

• Liceo musicale e coreutico: È l’altra novità della riforma. Si articola nelle due sezioni musicale e coreutica.

• Liceo scientifico: Aumenta il peso della matematica e delle discipline scientifiche. La nuova opzione delle “Scienze applicate” raccoglie l’eredità della sperimentazione “Scientifico-tecnologica”.

• Liceo linguistico: Il liceo linguistico prevede l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dal terzo anno un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dal quarto un secondo insegnamento potrà essere impartito in lingua straniera.

Potenziamento lingue straniere Presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua usando la quota di autonomia. Nel quinto anno una disciplina non linguistica potrà essere insegnata in inglese. CLIL Potenziamento dell’asse matematico-scientifico Aumentano le ore di matematica e scienze per potenziare la preparazione scientifica degli studenti.

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Discipline giuridiche ed economiche Sono presenti nel liceo scienze umane e nell’opzione economico-sociale. E’ possibile introdurle anche negli altri indirizzi utilizzando la quota di autonomia. Lingua latina Il latino è confermato nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. Negli altri indirizzi è previsto come opzione. Rapporto più forte con il mondo del lavoro e l’università Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso di studi attraverso stage, tirocini o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (università, accademie, conservatori, istituti tecnici superiori). I nuovi istituti tecnici La riforma mette fine alla frammentazione degli indirizzi e rafforza il riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale. Gli istituti tecnici si dividono in 2 settori (Economico; Tecnologico) e 11 indirizzi. L’orario settimanale sarà di 32 ore. Le ore di lezione dureranno 60 minuti.

Due indirizzi per il settore economico:

• Amministrativo, finanza e marketing; • Turismo.

Nove indirizzi per il settore tecnologico:

• Meccanica, meccatronica ed energia; • Trasporti e logistica; • Elettronica ed elettrotecnica; • Informatica e telecomunicazioni; • Grafica e comunicazione; • Chimica, materiali e biotecnologie; • Sistema moda; • Agraria e agroalimentare e industria; • Costruzioni, ambiente e territorio.

Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento. Struttura del percorso didattico (2+2+1) Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in:

• un primo biennio dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze previste per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e degli apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi;

• un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio, dal mondo del lavoro e delle professioni;

• il quinto anno si conclude con l’Esame di Stato.

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Centralità delle attività di laboratorio E' previsto lo sviluppo della didattica in laboratorio, considerata uno strumento efficace in tutti gli ambiti disciplinari. Relativamente agli indirizzi del settore Tecnologico le ore riservate agli insegnamenti tecnico-pratici sono così organizzate:

• 264 ore nel biennio; • 891 nel triennio (561 ore in terza e quarta, 330 in quinta).

Più inglese Vengono incrementate le ore di studio della lingua inglese ed è prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere. Insegnamento di scienze integrate E’ previsto l’insegnamento di scienze integrate al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di Scienze della Terra e Biologia, di Fisica e Chimica per potenziare la preparazione scientifica degli studenti. Rafforzato il rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni Le norme introdotte hanno l’obiettivo di creare un rapporto più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la diffusione di stage, tirocini e l’alternanza scuola-lavoro.

I nuovi istituti professionali Con il riordino dell’istruzione professionale si supera la sovrapposizione con l’istruzione tecnica ponendo le basi per un raccordo organico con il sistema d’istruzione e formazione professionale di competenza delle regioni. Gli istituti professionali si articolano in 2 macrosettori (Servizi; Industria e Artigianato) articolati in 6 indirizzi:

Settore dei Servizi:

• Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; • Servizi socio-sanitari; • Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; • Servizi commerciali.

Settore Industria e artigianato:

• Produzioni artigianali e industriali; • Servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica. • Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti

professionali confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento.

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Ore di insegnamento: Gli istituti professionali avranno un orario settimanale corrispondente di 32 ore di lezione. Saranno ore da 60 minuti effettivi. La struttura del percorso 2+2+1: Il percorso è articolato in 2 bienni e 1 quinto anno (il secondo biennio è articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione) Offerta coordinata con la formazione professionale regionale Gli istituti professionali potranno utilizzare le quote di flessibilità per organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale, di diplomi professionali di durata quadriennale nell’ambito dell’offerta coordinata di istruzione e formazione professionale programmata dalle Regioni nella loro autonomia, sulla base di accordi con il Miur.

Per anticipare alcune innovazioni introdotte dalla riforma, il nostro istituto prevede l’insegnamento della lingua inglese nel liceo classico anche nel triennio. Inoltre, sono state istituite attività alternative all’insegnamento della religione cattolica per quegli allievi che non si avvalgono dello studio di questa disciplina.

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I PERCORSI FORMATIVI DEL NOSTRO ISTITUTO LICEO CLASSICO

“Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura

umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo

nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un

profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri

degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche

alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di

elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le

conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie” (Art. 5 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

• aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei

suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico,

scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed

essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione

critica del presente;

• avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi

greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche,

lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche

al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo

sviluppo storico;

• aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e

delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi

complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline

specificamente studiate;

• saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper

collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO CLASSICO

1° biennio 2° biennio 1°

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno 5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132

Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Filosofia 99 99 99

Matematica* 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 1023 1023 1023

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

 

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LICEO SCIENTIFICO

Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione

umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della

fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le

abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e

tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la

padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica

laboratoriale” (art. 8 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

1. aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-

filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche

in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle

scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

2. saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,

anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale ed usarle in particolare

nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

3. saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la

risoluzione di problemi;

4. aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e

naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso

sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine

propri delle scienze sperimentali;

5. essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico

nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con

attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,

in particolare quelle più recenti;

6. saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

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OPZIONE SCIENZE APPLICATE

“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione

“scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi

afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche,

fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni”

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

1. aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni

operative di laboratorio;

2. elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle

procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

3. analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

4. individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,

matematici, logici, formali, artificiali);

5. comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

6. saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla

modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione

dell’informatica nello sviluppo scientifico;

7. saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO

Opzione scienze applicate

1° biennio 2° biennio 1°

anno2°

anno3°

anno 4°

anno

5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66

Matematica 165 132 132 132 132

Informatica 66 66 66 66 66

Fisica 66 66 99 99 99

Scienze naturali* 99 132 165 165 165

Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO TRADIZIONALE

1° biennio 2° biennio 1°

anno2°

anno3°

anno 4°

anno

5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 99 99 99

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Matematica* 165 165 132 132 132

Fisica 66 66 99 99 99

Scienze naturali** 66 66 99 99 99

Disegno e storia dell’arte 66 66 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990

* con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE ex Liceo Sociopsicopedagogico

“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei

fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida

lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze

necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza

dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9

comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane

mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e

socio-antropologica;

aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi

del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative,

relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella

costruzione della civiltà europea;

saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,

filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-

educativo;

saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà

sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai

luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al

mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le

principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media

education.

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PIANO DEGLI STUDI del LICEO DELLE SCIENZE UMANE

1° biennio 2° biennio 1°

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno

5° anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Scienze umane* 132 132 165 165 165

Diritto ed Economia 66 66

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Matematica** 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

891 891 990 990 990

* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia

** con Informatica al primo biennio

*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)

compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area

degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad

esse annualmente assegnato.

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LICEO SOCIOPSICOPEDAGOGICO-SPERIMENTAZIONE BROCCA

L'indirizzo è il risultato di una sperimentazione con le seguenti finalità:

• riformulare il corso di studi con una maggiore consapevolezza delle proprie specificità; • potenziare i contenuti culturali già presenti per aumentarne la valenza; • introdurre contenuti innovativi che siano in grado di rispondere in modo adeguato alla nuova

realtà sociale. Il curricolo scolastico rispondente ad un criterio di licealità è riferito alle scienze umane e più specificatamente pedagogiche e sociali.. Questo diploma consente, oltre all'inserimento nel mondo del lavoro, anche la frequenza di corsi post-secondari di durata variabile e l'iscrizione all'università. L’indirizzo socio-psico-pedagogico con sperimentazione Brocca, oltre a favorire la formazione di una cultura di base a sfondo umanistico, che si correla ampiamente all'area scientifica, pone l'attenzione sull'area socio-psico-pedagogica, sviluppando conoscenze e abilità specifiche. Questo indirizzo si propone, inoltre, di sviluppare una personalità cosciente delle proprie competenze e capacità, atta ad affrontare la complessità della moderna società.

Certificazione : Diploma di istruzione secondaria superiore a indirizzo socio-pedagogico. Requisiti di accesso : Diploma di licenza media. Proseguimento degli studi Tutte le facoltà universitarie, corsi di specializzazione.

DISCIPLINE S scritta O orale P pratica

Il primo anno ha assunto la

nuova denominazione

di “Scienze Umane”

2° anno 3° anno 4° anno 5° anno

Italiano (S -O) 5h 4h 4h 4h Storia (O) 2h 2h 2h 3h Lingua straniera (Inglese) (S-O) 3h 3h 3h 3h Matematica (S-O) 4h 3h 3h 3h Latino (S-O) 4h 3h 3h 2h Arte (O) 2h 2h 2h 2h Filosofia (O) - 3h 3h 3h Geografia (O) 2h - - - Diritto ed Economia (O) 2h - - Diritto e Legislazione Sociale (O) - - - 3h Elementi di psicologia sociale e statistica (O) 4h - - - Psicologia (O) - - 2h 2h - Sociologia (O) - - 2h 2h - Pedagogia (O) - 3h 3h 3h Scienze della Terra (O) - - - - Biologia (O) - 3h - - 3h Chimica (O) - - 4h - - Fisica (O) - - - 4h - Ed. Fisica (P 2h 2h 2h 2h

Religione / attività alternativa (O) 1h

1h

1h

1h

TOTALE ore settimanali 34

34

34

34

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INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONCERNENTI LE ATTIVITA' E GLI INSEGNAMENTI COMPRESI NEI PIANI DEGLI STUDI PREVISTI PER I PERCORSI LICEALI

DECRETO 7 ottobre 2010 , n. 211

DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA Il presente decreto,emanato dal Ministero dell’università e della ricerca, (scaricabile all’indirizzo internet http://www.edscuola.eu/wordpress/?wpfb_dl=235 ) fornisce appunto le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali.

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ISTITUTO TECNICO

I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificato dall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40. Gli Istituti Tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05. 2. Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8, comma 3, del presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework- EQF). L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storicosociale e giuridico-economico. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni,nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio,esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello

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terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro. Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza . Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale. Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell’ambito della loro autonomia, di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l’organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale. Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di ufficio tecnico. Gli istituti attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 2 , lettera c) del presente regolamento. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni.

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TABELLA ORARI

** Nell’articolazione “Telecomunicazioni” le ore si invertono

* Ore di lab. 1°Bien:8h, 2°Bien:17h, 5°Anno:10h

Quadro orario settimanale (32 ore per tutti gli anni)

SUDDIVISIONE BIENNI 1 2 5

DISCIPLINE 1° 2° 3° 4° 5°

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 - - - Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)

2 2 - - -

Scienze motorie 2 2 2 2 2 Religione o attività altern. 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica)* 3 3 - - - Scienze integrate(Chimica)* 3 3 - - - Tec. rapp. grafica* 3 3 - - - Tec. informatiche* 2 - - - - Scienze e tec. applicate* - 3 - - -

Discipline comuni alle articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”

Complementi di matematica - - 1 1 - Sistemi e reti* - - 4 4 4 Tec. e prog. sist. Informatici e telecomunic.* - - 3 3 4 Gestione prog-org impresa* - - - - 3

Articolazione “Informatica” **

Informatica* - - 6 6 6 Telecomunicazioni* - - 3 3 -

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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA PROGETTO ABACUS

Il perito per l’Informatica deve essere in grado di : - collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi; - collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione - sviluppare piccoli pacchetti di software nell'ambito di applicazioni di vario genere, come sistemi di acquisizione ed elaborazione dati, banche dati, calcolo tecnico scientifico, sistemi gestionali; -progettare piccoli sistemi di elaborazione dati; - pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati; - assistere gli utenti di sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul software e sull’hardware Corso Informatica Abacus (Istituto Tecnico Industriale) Durata : 5 anni Certificazione Diploma di istruzione secondaria superiore a indirizzo tecnico perito industriale informatico Requisiti di accesso : Diploma di licenza media Proseguimento degli studi : Tutte le facoltà universitarie, corsi di specializzazione post diploma

Quadro Orario per ciascun Anno

DISCIPLINE (S scritto – O orale –

P pratico) 1° 2° 3° 4° 5° Italiano (S-O) 5h 5h 3h 3h 3h Storia (O) 2h 2h 2h 2h 2h Geografia ( O) 3h - - - - Lingua straniera (Inglese) (O) 3h 3h 3h 3h 3h Matematica (S-O-P) 5h 5h 6h 5h 4h Informatica (S-O-P) - - 6h 6h 6h Calcolo delle probabilità (O-P)

- - 3h 3h 3h

Elettronica e Telecom. (S-O-P) - - 5h 5h 6h Sistemi di Elaborazione (S-O-P) - - 5h 6h 6h Diritto ed economia (O) 2h 2h - - - Fisica e laboratorio (O-P) 4h 4h - - - Laboratorio di Chimica (O-P) 3h 3h - - - Tecnologia e disegno (O-P) 3h 6h - - - Scienze della terra (O) 3h - - - - Biologia (O) - 3h - - - Ed.Fisica (O-P) 2h 2h 2h 2h 2h Religione/attività altern. (O) 1h 1h 1h 1h 1h TOTALE ore settimanali 36 36 36 36 36 Laboratori: Informatica, Sistemi, Elettronica, Chimica

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ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZI ELETTRICO-ELETTRONICO 2.1 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di: - agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali; - utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; -utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali; -riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento; -riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; -stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; -utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; -riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali; -individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; -utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; -riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; -comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi; 4 -utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; -padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; -individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; - utilizzare strategie orientate al risultato, al lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale; -compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente; -partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

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Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di:

controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle

specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente;

osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi;

organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle

macchine, e per la dismissione dei dispositivi; utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo

presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono; gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; reperire e interpretare documentazione tecnica; assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei

dispositivi; agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi

autonome responsabilità; segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; operare nella gestione dei sevizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3 dell’allegato A), di seguito descritti in termini di competenze. 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti . 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione . 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste.

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Le competenze dell’indirizzo « Manutenzione e assistenza tecnica » sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio.

ISTITUTO PROFESSIONALE Manutenzione ed Assistenza tecnica

* Totale ore laboratorio 2° biennio e 5° anno: 28h * Totale ore laboratorio 1° biennio: 10h

Quadro orario settimanale per ciascun anno

DISCIPLINE

1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura

italiana 4 4 4 4 4

Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 - - -

Scienze integrate (Scienze della Terra e

Biologia) 2 2 - - -

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1

Tecnologie e tecniche di

rappresentazione grafica

3 3 - - -

Scienze integrate (Fisica)* 2 2 - - -

Scienze integrate (Chimica)* 2 2 - - -

Tecnologie dell’informazione e

della comunicazione 2 2 - - -

Laboratori tecnologici ed esercitazioni*

3 3 4 3 3

Tecnologie meccaniche e applicazioni*

- - 5 5 3

Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni*

- - 5 4 3

Tecnologie e tecniche di

installazione e di manutenzione*

- - 3 5 8

TOTALE ore settimanali

32 32 32 32 32

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TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE Il tecnico delle industrie elettriche deve essere in grado di : • progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione; • utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti e agli impianti

elettrici; • Intervenire sul controllo dei sistemi di potenza • saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; • gestire la conduzione - da titolare o da responsabile tecnico - di imprese installatrici di impianti

elettrici; • gestire risorse umane e materiali e interi processi produttivi.

Il tecnico delle industrie elettriche conosce, applica e fa applicare le norme di sicurezza e amministrative riguardanti la gestione del personale, aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere.

Corso Tecnico delle industrie elettriche (Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato) Durata Tre anni per la Qualifica più altri due per Postqualifica Certificazione Qualifica : Operatore Elettrico Postqualifica: Diploma di istruzione secondaria superiore a indirizzo professionale tecnico delle industrie elettrico Requisiti di accesso : Diploma di licenza media. Proseguimento degli studi : tutte le Facoltà universitarie e corsi postdiploma

Quadro Orario per ciascun Anno DISCIPLINE

(S scritto – O orale – P pratico)

5° Italiano (S-O) 5h 3h 4h 4h Storia (O) 2h 2h 2h 2h Lingua Straniera [Inglese] (S-O) 3h 2h 3h 3h Diritto ed Economia (O) 2h - - - Matematica ed Informatica (S-O) 4h 3h 3h 3h Biol., Chim. e Scien. della Terra (O) 3h - - -

Ed.Fisica (O-P) 2h 2h 2h 2h Religione/attività alternativa (O) 1h 1h 1h 1h Fisica e Laboratorio (S-O) 3h 3h - - Tecnica Professionale (S-O-P) 7h 14h 15h 15h Esercitazioni pratiche (P) 4h 6h - - - TOTALE ore settimanali 36 36 30 30

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TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE Il tecnico delle industrie elettriche è in grado di: - progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione; - utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti e agli impianti elettrici; - intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; - saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; - gestire la conduzione - da titolare o da responsabile tecnico - di imprese installatrici di impianti elettrici; - gestire risorse umane e materiali e interi processi produttivi. Il tecnico delle industrie elettriche conosce, applica e fa applicare le norme di sicurezza e amministrative riguardanti la gestione del personale, aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere. Corso Tecnico delle industrie elettriche (Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato) Durata Tre anni per la Qualifica più altri due per Postqualifica Certificazione Qualifica: Operatore Elettronico Postqualifica: Diploma di istruzione secondaria superiore a indirizzo professionale tecnico delle industrie elettroniche Requisiti di accesso Diploma di licenza media Proseguimento degli studi Tutte le facoltà universitarie, corsi di specializzazione post diploma

Quadro Orario per ciascun Anno DISCIPLINE

(S scritto – O orale – P pratico)

5° Italiano (S-O) 5h 3h 4h 4h Storia (O) 2h 2h 2h 2h Lingua Straniera [Inglese] (S-O) 3h 2h 3h 3h Diritto ed Economia (O) 2h - - - Matematica ed Informatica (S-O) 4h 3h 3h 3h Biol., Chim. e Scien. della Terra (O) 3h - - -

Ed.Fisica (O-P) 2h 2h 2h 2h Religione/attività alternativa (O) 1h 1h 1h 1h Fisica e Laboratorio (S-O) 3h 3h - - Tecnica Professionale (S-O-P) 7h 14h 15h 15h Esercitazioni pratiche (P) 4h 6h - - - TOTALE ore settimanali 36 36 30 30

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AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE

OPERATORE HARDWARE E SOFTWARE PER SISTEMI TELEMATICI Programma

Architettura di un PC dal punto di vista hardware Le basi

• Hardware, CPU, struttura di un PC, scheda madre, schema a blocchi di un PC • Il sistema binario, il bit, la codifica binaria

Il canale di trasmissione dati • il bus la frequenza, i clock ed i moltiplicatori, il buffer

I componenti hardware • componenti fondamentali – componenti opzionali

Le specifiche tecniche (componenti fondamentali)

Specifica della scheda madre • Tipologia e specifiche, principali componenti di una scheda madre, BUS, porte seriali, porte

parallele, SCSI, USB Il microprocessore • Famiglia, specifiche, caratteristiche, prestazioni, ALU, bus, socket, memoria RAM, memoria

ROM, memoria cache La memoria • Simm, dimm, rimm, dram, sdram, rdram, sram, vram, wram, memoria virtuale, memoria

cache, gerarchia di memorie Le schede video • Fattori critici, accelerazione grafica, i monitor e la risoluzione Il disco rigido • Tipologia e caratteristiche, formattazione, velocità di accesso, capacità di memorizzazione • Il BIOS, installazione del sistema operativo, creazione di un disco di sistema

Interfaccia standard di comunicazione • La porta parallela, le porte seriali, le porte USB, bluetooth, WI-FI • Modem, modem analogico, modem ISDN, modem ADSL, scheda di rete – installazione e

configurazione – test di verifica

Le specifiche tecniche (componenti opzionali) La scheda audio • Tipologia e specifiche I supporti magnetici • Classificazione e standard, disco rigido, floppy I supporti digitali ed ottici • Classificazione e standard, dischi ottici, lettore CD, lettore DVD, masterizzatori Le periferiche Input / Output • Stampanti, modem, scanner, tastiera, mouse, tavola grafica, plotter, modem, monitor Il BIOS • Configurazione dei parametri di base

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Analisi del PC • Test, fattori che influenzano le prestazioni, aspetti normativi sulle installazioni hardware • Collaudo, prestazioni, confronto – test di verifica • Internet e reti informatiche, protocolli di comunicazione

3 Le specifiche per l’installazione del software Il sistema operativo • installazione del sistema operativo • Test, fattori che influenzano le prestazioni, aspetti normativi sulle installazioni software

Installazione di software free • Software prelevato da internet per simulazione circuiti elettronici esempio: “Simplorer7home”

www.ansoft.com • Simulazione e verifica dei circuiti elettronici realizzati sul PC

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METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITÀ DELLO STUDENTE Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive vengono supportate da:

• la creazione di ambienti idonei all’apprendimento; • una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo stesso

tempo gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali; • miglioramento della qualità dell’esperienza di

insegnamento/apprendimento; • la considerazione delle discipline di studio come campi di

significato, capaci di fornire orizzonti di senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile.

DAI SAPERI ALLE DISCIPLINE La riflessione nata recentemente sulle discipline , sulla loro organizzazione e sul loro rapporto con la conoscenza è ciò che viene chiamata Epistemologia. Oggi le discipline non corrispondono più ai loro contenuti tipici, quelli tradizionalmente inglobati nelle materie scolastiche,perché le moderne epistemologie hanno rimosso le fondazioni precedenti e continuano a ridefinire la conformazione dei saperi scientifici. Il contributo che l’epistemologia ha fornito alla didattica è notevole, perché ha evidenziato la necessità, in sede di strategia curricolare e di progettazione educativa e didattica,di porsi come obiettivo primario non la conoscenza dei contenuti disciplinari, bensì lo sviluppo di abilità e competenze per cui siano necessari quei saperi. L’interesse verso diversi approcci allo studio delle discipline spinge a cercare in ognuna di esse quale sia il nucleo fondante, cioè sia lo statuto epistemologico ( oggetto che studia, linguaggio, metodologia di ricerca ),sia la finalità educativa che ad essa viene riconosciuta. Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del “ saper fare “.Quando si parla , quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “ saper fare –consapevole “, ad un sapere metacognitivo, efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo nelle sue incertezze verso la padronanza, la perizia e l’abilità. Anche l’OCSE, nell’ambito del programma DeSeCo2 ( Definire e Selezionare le Competenze chiave) si riferisce alla nozione di competenza come una nozione in cui intervengono diverse componenti: “ Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze ed abilità, ma anche l’uso di strategie necessarie per l’applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali componenti “.

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LA SCUOLA DELLE COMPETENZE Il “ Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e apprendere”,pubblicato dalla Comunità Europea nel 1995 afferma che” la mission fondamentale dell’istruzione è aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un interessamento alla responsabilità sociale.” Le competenze come obiettivo di un curricolo saranno quindi:

• cognitive, che riguarderanno la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari , cioè dei termini, simboli, concetti, regole e procedimenti interni alle singole discipline.

• metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e risolvere i problemi.

• trasversali che si possono ricondurre alla funzione del transfer e possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero critico, etc ); metodologico ( saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed efficaci ); personale e sociale ( sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di integrazione e cooperazione,mostrarsi capaci di senso etico e civico ); comunicativo ( saper utilizzare i vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici.

LA VALUTAZIONE Il termine valutazione designa un processo continuo di analisi del sistema educativo che consente un riesame permanente del suo funzionamento. Il suo scopo è di migliorare la qualità globale del sistema educativo e di adattarlo meglio ai bisogni di tutti gli alunni, in particolare, contribuendo a sviluppare la professionalità dei docenti. La valutazione del sistema d’istruzione deve costituire un mezzo che consenta agli insegnanti di definire individualmente e collettivamente i propri bisogni in materia di formazione in servizio e di esperienze pratiche. Esso deve permettere di rafforzare l’autonomia professionale di ciascun docente e la sua responsabilità nei confronti della gestione della classe.La condivisione degli obiettivi e delle procedure, la partecipazione alla gestione sono sicuramente favoriti dalla diffusione della cultura del dato. In ogni processo scientifico fondamentale è il ruolo della misura che, a secondo dell’ambito, avrà caratteristiche qualitative e/o quantitative. GLI INDICATORI DI QUALITÀ Indicatori di quantità/qualità - In campo educativo si è cominciato solo di recente a parlare di indicatori. Esiste nei paesi dell’OCSE una tradizione di raccolta di dati statistici relativi ai sistemi scolastici che rendono conto degli aspetti quantitativi riguardanti gli investimenti di spesa, le iscrizioni, i flussi, i titoli di studio che gli allievi conseguono. Nell’ultimo decennio però, il bisogno sempre più diffuso di conoscere i sistemi di istruzione anche dal punto di vista qualitativo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di indicatori capaci di descrivere l’organizzazione, il funzionamento, l’efficienza e l’efficacia dei sistemi stessi. Un indicatore si caratterizza per il fatto che oltre ad essere misura di un fenomeno è un elemento di un sistema che rinvia ad un modello teorico di riferimento. In questo caso non esiste una teoria causale rigida e già definita ma si è affermato un modello provvisorio che individua alcune grandi aree che costituiscono una sorta di ossatura del sistema.

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Il sistema di valutazione di un percorso formativo prevede i seguenti livelli:

• valutazione dell'apprendimento, con l'obiettivo di analizzare il processo di apprendimento delle persone per la verifica dei miglioramenti raggiunti, in termini di competenze. In generale, la valutazione dell'apprendimento consente di stimare l'efficacia dell'intervento rispetto agli obiettivi formativi;

• valutazione del processo, con l'obiettivo di analizzare l'intervento formativo in una prospettiva olistica, considerando aspetti connessi al gradimento e alla soddisfazione degli attori, agli impatti sull'organizzazione di riferimento , sui ruoli delle persone direttamente coinvolte, alla qualità delle soluzioni formative, logistiche ed organizzative. In generale, la valutazione di un processo consente di stimare l'adeguatezza del servizio rispetto alla richieste ed alle aspettative dell’utenza.

I suddetti livelli possono essere analizzati:

• ex ante: per la rilevazione delle competenze in ingresso, attraverso assessment e questionari ( valutazione diagnostica ) • in itinere: per il monitoraggio del processo di apprendimento, attraverso la

somministrazione di esercitazioni, homework, interrogazioni orali, project work, prove strutturate e non ( valutazione formativa )

• post ante: per la rilevazione delle competenze in uscita, attraverso strumenti connessi, isomorfi, a quelli utilizzati ex ante per consentire il confronto dei dati rilevati ( valutazione sommativa )

L'analisi dei dati emersi dalla valutazione rappresenta per noi un momento di ricerca, in quanto la lettura e l'interpretazione degli elementi rilevati ci consente di stimare la qualità del processo formativo e del servizio erogato, estrapolando indicazioni valide per il futuro e capitalizzando il know-how.

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CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

i n d i c a t o r i voto*

CONOSCENZE A

COMPETENZE B

CAPACITA' C

IMPEGNO D

scarse ed errate non riesce ad applicare le conoscenze

non è in grado di effettuare collegamenti; si esprime in modo gravemente scorretto

nullo; rifiuta ogni tentativo di coinvolgimento

1-2

scarse commette gravi e diffusi errori nelle applicazioni delle conoscenze

presenta numerose lacune nell'analisi, non sintetizza e si esprime in modo inesatto e con difficoltà

episodico, occasionale e refrattario alle sollecitazioni

3

frammentarie e lacunose

commette gravi errori nelle applicazioni delle conoscenze

studia in maniera mnemonica e presenta alcune lacune nell'analisi; sintetizza in maniera incoerente e si esprime in modo improprio e con difficoltà

molto discontinuo e/o superficiale; costantemente da sollecitare

4

carenti e superficiali

applica le conoscenze in compiti semplici ma con errori

studia in maniera non sempre proficua; effettua analisi e sintesi parziali e imprecise; si esprime con incertezza e/o imprecisione linguistica

discontinuo, non risponde efficacemente alle sollecitazioni

5

essenziali ma corrette

applica senza errori le conoscenze in compiti semplici

opportunamente guidato, analizza coerentemente ed espone in modo semplice e comprensibile

costante 6

complete ma non approfondite

applica contenuti e procedimenti in compiti di media difficoltà in modo corretto

effettua analisi coerenti; sintetizza e rielabora correttamente anche sotto il profilo linguistico, con un discreto uso del linguaggio specifico

efficace e costante

7

complete ed approfondite

applica contenuti e procedimenti in compiti complessi in modo corretto

effettua autonomamente analisi coerenti; rielabora in maniera articolata e completa; si esprime con buona proprietà del linguaggio specifico

costante e produttivo

8

complete, approfondite e criticamente rielaborate

applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale

effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con ottima proprietà del linguaggio specifico

costante, produttivo e personale

9

complete, approfondite, criticamente rielaborate e comparate in chiave interdisciplinare

applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale; opera comparazioni interdisciplinari

effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con padronanza e con eccellente proprietà del linguaggio specifico; si orienta con disinvoltura tra le diverse discipline

costante, produttivo, personale e motivato 10

* il voto si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori e applicando un 'approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi

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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 all’art. 2 introduce la “valutazione del comportamento” degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado. La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti prioritarie finalità:

• accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

• verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

• diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;

• dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Premesso che ai sensi dell’ Art. 3 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249: 1 . Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2 . Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3 . Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'articolo 1. 4 . Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5 . Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6 . Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. ai sensi dell’ art. 4 del D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235 9. L'allontanamento dello studente dalla comunita' scolastica puo' essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignita' e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumita' delle persone. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravita' tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunita' durante l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall'allontanamento dalla comunita' scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.

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ai sensi dell’art. 2 della Legge n° 169/08 3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 2. (…) La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio. 5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi art.7 2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare (…) Il Collegio dei docenti (verbale n° 2 del 07/09/09), all’unanimità, ha deliberato che, nella valutazione del comportamento degli alunni, per l’a.s. 2009/10, ogni Consiglio di Classe terrà conto dei sette indicatori declinati secondo i descrittori, a cui viene attribuito una valutazione in decimi, come riassunti nel seguente prospetto:              

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  GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (LA CONDOTTA)

INDICATORI  

Frequenza

A   

Comportamento B  

Partecipazione C  

Impegno D  

Voto  

Assidua (n° assenze ≤ al 5% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici). Puntualità costante (fino a 2 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).      

Esemplare, spiccato senso di responsabilità e affidabilità  

Attenta, interessata, massima disponibilità a collaborare in modo propositivo, interazione proficua con compagni e docenti  

Lodevole, costante, attenta cura del materiale scolastico, completa autonomia, precisione e puntualità nei lavori assegnati  

10  

Regolare (n° assenze ≤ 9% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici) Puntualità regolare (fino a 4 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).    

Corretto e responsabile  

Attenta, interessata, collaborazione costruttiva, interazione positiva con compagni e docenti  

Proficuo, costante, attenta cura del materiale scolastico, buona autonomia, puntualità nei lavori assegnati  

9  

Abbastanza regolare (n° assenze ≤ 13% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici) Puntualità abbastanza regolare (fino a 6 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre   

Vivace ma complessivamente corretto, senza note o sanzioni disciplinari sul registro di classe.  

Interessata e costante ma non sempre attiva, confronto ed interazione corretta con compagni e docenti  

Assiduo, cura del materiale scolastico, puntualità nei lavori assegnati  

8  

     D E S C R I T T O R I 

  

Non molto regolare (n° assenze ≤ 17% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici) Puntualità limnitata (fino a 8 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre  

Generalmente corretto, lievi note disciplinari sul registro di classe, nessuna sanzione disciplinare  

Non sempre attiva, confronto ed interazione corretta con compagni e docenti.  

Regolare, sufficiente cura del materiale scolastico, svolgimento non sempre puntuale dei lavori assegnati  

7  

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  Irregolare (n° assenze > 25% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici) Puntualità non costante (fino a 10 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).  

Non sempre corretto e rispettoso dei ruoli e delle funzioni, eventuale presenza di note sul registro di classe e qualche lieve sanzione disciplinare  

Discontinua, senza particolari elementi di disturbo.  

Non sempre adeguato, poca cura del materiale scolastico, svolgimento non puntuale dei lavori assegnati.  

6  

Molto irregolare (n° assenze superiori al 25% delle ore totali di lezione), molti ritardi e/o uscite anticipate talvolta prive di giustificazioni (più di 10 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).  

Scorretto, poco responsabile, ripetute note e sanzioni disciplinari sul registro di classe, allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica  

Nulla, assenza di attenzione, gravi e ripetuti disturbi in classe.  

Nullo, non esegue i compiti, non porta il materiale scolastico, si disinteressa completamente delle attività didattiche, si sottrae alle verifiche  

5  

           1Il voto di condotta si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori ed applicando un’approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi 2 Dal computo delle assenze sono esclusi lunghi periodi di assenze continuative giustificate da gravi e documentati motivi di salute ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO Per gli alunni per i quali i Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, procederanno alla sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva, ai sensi dell’OM 92/07, − le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali devono aver

luogo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. − la competenza alla verifica degli esiti, nonché all’integrazione dello scrutinio finale appartiene

al Consiglio di Classe nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale

Per gli alunni che presenteranno insufficienze in una o più discipline, ai sensi dell’OM 92/07, il Collegio, dopo un’analisi attenta dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline negli anni scolastici precedenti, tenendo conto dell’esperienza degli anni precedenti, tenendo conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi programmati, ritenendo che le attività di recupero debbano costituire parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta

formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si

realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti

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gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline possono essere raggiunti mediante lo studio personale svolto autonomamente

avendo considerato la necessità della fruizione del periodo di ferie dei docenti in un periodo di tempo obbligato (fra la fine dei lavori degli Esami di Stato ed il 31 Agosto), avendo ritenuto opportuno che anche gli alunni possano fruire di un periodo estivo di riposo e di intervallo fra gli impegni scolastici non presentandosi al momento situazioni di eccezionalità documentabili, tali da impedire la programmazione e l’espletamento di tutte le attività entro il 31 agosto considerando le disponibilità finanziarie dell’istituto

il Collegio, all’unanimità delibera quanto segue: − al termine del primo e del secondo quadrimestre, compatibilmente con le risorse finanziarie,

saranno attivati i corsi di recupero, al cui termine gli alunni saranno sottoposti a verifica. Tali corsi di recupero saranno attivati per le discipline o aree disciplinari per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti (OM 92/07 art.2); per le altre discipline sarà svolto recupero in itinere, al fine di porre in essere le strategie didattiche per il recupero carenze rilevate: in orario curricolare, i Consigli di classe adatteranno la propria programmazione individuando contenuti ed obiettivi minimi. Il Consiglio di Classe individuerà, per ciascun alunno, le discipline da recuperare con studio personale svolto autonomamente e/o con corsi di recupero e/o con recupero in itinere e/o attività di sportello. Lo Sportello didattico “Help” sarà attivo per tutto l’anno scolastico Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato, i docenti delle discipline interessate svolgeranno verifiche documentabili, scritte o scritto-grafiche e/o orali, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate; l’alunno dovrà, obbligatoriamente, sottoporsi alle verifiche programmate, anche nel caso in cui i genitori abbiano dichiarato di non volersi avvalere delle iniziative di recupero attivate dalla scuola in orario extracurricolare. Per i suddetti alunni vengono predisposte le comunicazioni alle famiglie con l’indicazione della disciplina, della valutazione, delle carenze riscontrate, delle modalità di recupero e di verifica.

− al termine dell’a.s. 2009/10, dopo gli scrutini di giugno, per gli alunni per i quali sarà stata deliberata la sospensione del giudizio, non saranno previsti corsi di recupero, ma attività di studio personale svolto autonomamente.

Il Consiglio di Classe rinvierà la formulazione del giudizio finale alla fine del mese di Agosto, per gli alunni che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, tali che si possa prevedere la possibilità di raggiungere, mediante lo studio personale svolto autonomamente, gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro tale termine. Pertanto le prove di verifica ed i Consigli di Classe integrativi si terranno nei giorni 30 e 31 agosto 2010, salvo successivi interventi normativi e/o impedimenti obiettivi.

Pertanto, solo al termine del primo e del secondo quadrimestre si prevede:

1. la costituzione di corsi di recupero di 15 ore per Discipline/Aree disciplinari, con un massimo di quindici/diciotto alunni per corso, provenienti dalla stessa classe, da classi parallele per anno di corso, da classi con obiettivi minimi comuni (stabiliti in sede di programmazione di Dipartimento)

2. la possibilità di partecipazione di ogni alunno a max n° 2 corsi per quadrimestre 3. lo svolgimento di detti corsi in orario extracurricolare 4. l’utilizzazione dei docenti interni dichiaratisi disponibili ed, in subordine, di docenti esterni

individuati dalle graduatorie per le supplenze e di soggetti esterni, con l’esclusione degli Enti “profit”.

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CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

Ai sensi del DPR 122/09, è opportuno ricordare che il voto di comportamento − se inferiore alla sufficienza comporta la non ammissione alla classe successiva o all’Esame

di Stato − nel triennio concorre alla determinazione della media dei voti ai fini della definizione del

credito scolastico e dell'ammissione alla classe successiva ed all'esame di Stato Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe, vengono individuati i seguenti criteri di massima.

Premesso che − vi sono alcuni fattori negativi, che concorrono a non rendere possibile per l’alunno la proficua

frequenza dell’anno scolastico successivo: il numero di discipline con profitto negativo, la loro rilevanza curricolare (disciplina orale/scritta/pratica, disciplina di indirizzo) e la gravità delle insufficienze; pertanto, in sede di Consiglio di Classe, ai fini dell’ammissione alla classe successiva, ogni Consiglio valuterà opportunamente le situazioni individuali di ciascun alunno, in rapporto al percorso formativo, alle possibilità di recupero e di proficua frequenza della classe successiva.

− la frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto, il numero delle assenze, un comportamento elusivo dei propri doveri (es.; frequenti ingressi in ritardo non giustificati, assenze atte ad evitare verifiche del profitto, rifiuto delle verifiche per giustifiche ed impreparazione), pur non essendo pregiudizialmente elementi di negativa valutazione del profitto stesso, in sede di scrutinio finale possono concorrere ad incidere negativamente sul giudizio complessivo;

il Collegio, ai sensi del DPR 122/09, ritiene che − nei confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline,

comunque non tale da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, sulla base dei parametri valutativi stabiliti in sede di programmazione dipartimentale ed individuale, procede ad una valutazione che tenga conto:

a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nei tempi e con le modalità deliberate dagli Organi Collegiali competenti, per accertare il superamento delle carenze formative riscontrate; b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo. In particolare gli alunni saranno valutati, anche, sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

Ogni docente definisce la propria proposta di voto , in base ad un giudizio motivato desunto, per ciascuna delle discipline insegnate, da: − un congruo numero di valutazioni conseguite dagli alunni nel terzo quadrimestre nelle prove

scritte, orali, nelle prove pratiche e in altre forme di accertamento della preparazione, tenendo in negativo conto il rifiuto della verifica per impreparazione dichiarata ( i ) o per giustifiche di natura personale ( g ) .

− i dati riguardanti la partecipazione degli alunni ad attività di recupero (frequenza, profitto, esito delle verifiche) o a percorsi di eccellenza (frequenza, risultati, riconoscimenti)

− le valutazioni conseguite nel 1° e 2° quadrimestre − una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero

percorso formativo annuale

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Il profitto è ritenuto non gravemente insufficiente in una disciplina se: − deriva da esiti non particolarmente ed insistentemente negativi − l’alunno ha conseguito qualche risultato positivo, anche in seguito ad attività di recupero

frequentate con assiduità di presenza e studio − il docente ritiene possibile che un recupero, anche guidato, delle conoscenze e delle abilità

non ancora raggiunte possa essere conseguito dall’alunno durante il periodo estivo con attività di studio individuale

Il profitto è ritenuto gravemente insufficiente in una disciplina se: − è il risultato di valutazioni sistematicamente e prevalentemente insufficienti − risultati altrettanto insufficienti sono stati riportati al termine delle attività di recupero − l’alunno si è sottratto alle verifiche programmate con assenze ( a ), giustifiche ( g ), espressi

rifiuti ( i − attività specifiche promosse dalla scuola (visite guidate, convegni, concorsi, progetti) non

hanno fatto registrare partecipazione e interesse dello studente In tutti i casi è indispensabile che lo studente e la famiglia siano stati costantemente informati nel corso dell’a.s. della situazione e che tutti i dati concorrenti siano pienamente documentabili. → sono ammessi alla frequenza della classe successiva, con attribuzione del credito scolastico

(al triennio), gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10

→ sono ammessi all’Esame di Stato, con attribuzione del credito scolastico, gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10

→ il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio, qualora il quadro degli esiti, pur testimoniando un profitto non gravemente insufficiente, presenti, a seconda degli indirizzi di studio, situazioni tali da far ragionevolmente ritenere che l’alunno, per disponibilità, processo di recupero già avviato ed accertate capacità, possa colmare le lacune individuate e raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nel periodo giugno/luglio/agosto 2010 con studio personale svolto autonomamente.

Il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio in presenza di valutazioni non gravemente insufficienti, o comunque non tali da determinare una carenza nella preparazione complessiva, tenendo conto del numero complessivo delle discipline curricolari (escluso l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), in modo che, qualsiasi sia l’indirizzo di studi, il rapporto n° discipline curricolari / n° discipline con debito non superi il rapporto di 4 a 1. Alla fine di Agosto gli alunni sono obbligatoriamente sottoposti a verifica. I dati risultanti dalla obbligatoria verifica conclusiva e da una valutazione complessiva dell’alunno costituiranno la base affinché il Consiglio di classe possa deliberare in senso positivo o negativo circa il giudizio di sospensione, dandone soddisfacente motivazione. → Non sono ammessi alla classe successiva o agli Esami conclusivi, quegli alunni per cui il

Consiglio di Classe non ravvisi la possibilità che possano seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo, in quanto si verifica una o più delle seguenti condizioni:

− non hanno conseguito almeno la sufficienza nella valutazione del comportamento − non hanno raggiunto, a parere del Consiglio, del tutto o in parte determinante, gli obiettivi

minimi programmati, e la valutazione del profitto è, pertanto, insufficiente (inferiore a 6/10) in un numero di discipline superiore al 25% del numero complessivo di discipline curricolari

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(escluso l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), situazione tale da determinare una generalizzata carenza nella preparazione complessiva

− la partecipazione alle attività di recupero messe a disposizione dalla scuola (recupero in itinere, sportello didattico) non ha fatto registrare cambiamenti sostanziali della preparazione, poiché gli alunni non hanno partecipato oppure vi hanno partecipato in modo discontinuo per presenza, attenzione e studio, non conseguendo miglioramenti degni di nota, così come è possibile evincere dalle verifiche effettuate dai docenti.

− sussistono i seguenti ulteriori elementi di negativa valutazione a supporto delle deliberazioni del Consiglio di Classe:

∼ gli alunni non hanno messo in atto le strategie e l’impegno consigliati dai docenti per colmare le lacune segnalate

∼ gli alunni non hanno attitudine ad organizzare il loro studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.

∼ gli alunni hanno mostrato un impegno discontinuo, saltuario oppure si sono mai impegnati

− a giugno, con giudizio motivato, il Consiglio di Classe non ritiene sussistere, nell’arco del periodo giugno/luglio/agosto, la possibilità di un recupero sostanziale delle lacune rilevate, quale presupposto indispensabile del successo formativo, anche ai fini di una proficua frequenza della classe successiva; (per le classi terminali) né il Consiglio ritiene sussistere la preparazione essenziale e necessaria per affrontare gli Esami conclusivi

− a fine agosto, il Consiglio di Classe rileva, in sede di verifica obbligatoria: ∼ la persistenza del profitto insufficiente nella/e disciplina/e già segnalate come

insufficienti nello scrutinio di giugno e ritiene che ciò possa gravemente ostacolare la proficua frequenza dell’a.s. successivo e compromettere il successo formativo

∼ che l’alunno si è sottratto alle obbligatorie verifiche programmate

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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO

In ordine all’attribuzione del Credito scolastico, vista la normativa di riferimento: DPR 323 del 23/07/1998, modificato dal D.M.42 del 22 maggio 2007, Legge 1/07, D.M. 99/09, il Collegio ha deliberato di voler tenere in massimo conto l’assiduità della frequenza scolastica, che deve essere la condizione irrinunciabile per consentire l’incremento del punteggio calcolato sulla base della media dei voti ottenuti nello scrutinio finale; in subordine di considerare anche l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo ed alle attività complementari ed integrative e gli eventuali crediti formativi.

L�attribuzione del credito in sede di scrutinio finale, nel triennio, terrà conto della seguente tabella ministeriale, in quanto, ai sensi del D.L. 16/12/2009, nell’anno scolastico corrente 2012/2013 la nuova ripartizione del credito scolastico indicata nella Tabella A riguarderà anche gli studenti dell’ultima classe:

TABELLA A

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

media dei voti credito scolastico (punti)

Terzo anno Quarto anno Quinto anno

M = 6 3 – 4 3 - 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 - 7 7 – 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5

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In sede di scrutinio, nel triennio, in base alla media dei voti di profitto ottenuti, lo studente otterrà il credito minimo previsto nella relativa banda di oscillazione. Tale punteggio, in assenza di mediocrità sanate in sede di scrutinio e di ammissioni in seguito a sospensioni di giudizio, sarà integrato a giugno dal Consiglio di Classe di: un punto in considerazione del possesso del requisito di cui al punto 1), congiuntamente ad almeno un altro dei requisiti di cui ai punti 2), 3), 4);

1) Assiduità della frequenza scolastica ai fini dell’assegnazione del punteggio per l’assiduità della frequenza, il numero delle assenze non potrà superare il 20% delle ore di lezione previste. Nel caso di superamento di tale percentuale lo studente avrà il punteggio minimo della fascia, indipendentemente dal possesso degli altri requisiti. 2) Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative

organizzate dalla scuola 3) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo 4) Crediti formativi:

• Conseguimento certificazioni europee (ECDL, Certificazioni Linguistiche, etc.) • Partecipazione ad iniziative culturali (convegni, seminari di studio, certamina, etc.) organizzati

da istituzioni esterne alla scuola • Corsi di lingua frequentati all’estero • Conseguimento brevetti e/o pratica di attività sportive agonistiche • Conseguimento diploma di Conservatorio musicale • Attività di volontariato svolte, per almeno sei mesi, presso associazioni riconosciute • Esperienze lavorative certificate Per la valutazione dei crediti degli esami di idoneità e delle prove preliminari dei candidati esterni ci si rifà alle Tabelle B e C scaribili al seguente link: http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/c770b8fe-9700-4c73-956a-3c7c3cb51d62/all_dm99.pdf

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CIRCOLARE N.94

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’E DELLA RICERCA

Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondariadi di grado. indicazioni operative per l’a.s. 2011/12.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Circolare n.94 Roma, 18 ottobre 2011 Prot. n. 6828 Oggetto: valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondaria di II grado. Indicazioni operative per l’a.s. 2011/12. La presente circolare fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di II grado al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle operazioni relative alle valutazioni periodiche del corrente anno scolastico, nelle more dell’adozione delle modifiche e integrazioni al D.P.R. 122/2009, regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Le indicazioni riguardano il primo biennio dei percorsi di istruzione superiore in considerazione del fatto che i nuovi ordinamenti stanno trovando applicazione ai primi due anni di corso di ciascun indirizzo di studio. Si tiene, ovviamente, conto delle esperienze realizzate dalle scuole nell’anno di avvio dei nuovi percorsi e delle indicazioni già fornite per l’anno scolastico 2010/11 con la nota n. 3320 del 9 novembre 2010. A tale riguardo è utile richiamare il quadro di riferimento proprio dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi terze, quarte e quinte di tutti gli indirizzi di studio. Esso richiede che, mentre in sede di scrutinio finale sia attribuito un unico voto a ciascuna disciplina o gruppo di discipline afferenti al medesimo insegnamento, negli scrutini intermedi la valutazione si esprima attraverso l’attribuzione di uno o più voti a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche). Per quanto riguarda i nuovi ordinamenti si ritiene che le regole sopra delineate siano compatibili con i piani di studio del primo biennio, in attesa che si pervenga, anche sulla scorta delle esperienze di attuazione dei nuovi Regolamenti, alle citate modifiche e integrazioni del D.P.R. 122/2009. Pertanto con le tabelle allegate sono state individuate, in accordo con la Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore, le tipologie di prove e le corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini intermedi, relative a ciascun insegnamento dei primi due anni dei percorsi di istruzione secondaria di II grado.

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E’ evidente che la previsione di più voti è contemplata per le discipline nelle quali la produzione scritta, pratica o grafica sia irrinunciabile, anche alla luce delle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento dei percorsi liceali e delle distinte Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali. Va, comunque, sottolineato che la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, di cui ai Regolamenti di riordino e al D.M. 139/2007 relativo all’obbligo d’istruzione. Ciò significa che, anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. Infatti, come già indicato nella citata circolare del 9 novembre 2010, le verifiche possono prevedere, a solo titolo di esempio e in relazione alle tipologie individuate dalle istituzioni scolastiche, modalità scritte anche nel caso di insegnamento a sola prova orale. Appare opportuno aggiungere che, in ogni caso, un’ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti. Nel caso in cui le istituzioni scolastiche utilizzino le quote di autonomia previste dai regolamenti di riordino dei licei (art. 10, comma 1, lett. c) D.P.R. 89/10), dei tecnici (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 88/10) e dei professionali (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 87/10) per introdurre nuove discipline curricolari, le relative modalità di valutazione e di espressione del voto in sede di scrutinio intermedio sono demandate alle singole istituzioni scolastiche. Limitatamente ai licei, in caso di potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti ai sensi dell’art. 10, comma 3, D.P.R. 89/10, il voto va espresso con le stesse modalità previste per l’insegnamento obbligatorio. Le istituzioni scolastiche avranno cura di esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento. Saranno così valorizzate, anche in materia di valutazione, le attività progettuali e innovative realizzate dai licei in coerenza con le citate Indicazioni Nazionali, nonché le esperienze di organizzazione metodologico-didattica e di ricerca (didattica modulare e laboratoriale, personalizzazione dei percorsi, utilizzazione di metodologie e strumenti didattici innovativi, aree di progetto, ecc.) che gli istituti tecnici e professionali realizzano in attuazione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento per il primo biennio.

Il Direttore Generale f.to Carmela Palumbo

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Tabella A – Licei (primo biennio)

Prove Insegnamenti Percorsi

Scritta Orale Pratica Grafica Disegno e storia dell’arte LS e LS: SA O G Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua e cultura greca LC S O Lingua e cultura latina LC, LS, LSU S O Lingua latina LL S O Lingua e cultura straniera 1 Tutti S O Lingua e cultura straniera 2 LL e LSU: ES S O Lingua e cultura straniera 3 LL S O Storia e geografia Tutti O Matematica con Informatica Tutti tranne LS: SA S O Matematica LS: SA S O Fisica LS e LS: SA S O Scienze naturali Tutti tranne LS e LS:SA O Scienze naturali LS e LS: SA S O Storia dell’arte LA S O Storia dell’arte LMC O Discipline grafiche e pittoriche LA P G Discipline geometriche LA G Discipline plastiche e scultoree LA P Laboratorio artistico LA P G Scienze motorie e sportive Tutti O P Esecuzione e interpretazione LMC: M P Teoria, analisi e composizione LMC: M S O Storia della musica LMC: M S O Laboratorio di musica d’insieme LMC: M P Tecnologie musicali LMC: M P Tecniche della danza LMC: C P Laboratorio coreutico LMC: C O P Teoria e pratica musicale per la danza LMC: C O P Informatica LS: SA S O Scienze umane LSU e LSU: ES S O Diritto ed Economia politica LSU: ES S O Diritto ed economia LSU O glario:

LA = Liceo artistico LA: AF = Liceo artistico, ind. Arti figurative LA: AA = Liceo artistico, ind. Architettura e Ambiente LA: AM = Liceo artistico, ind. Audiovisivo e Multimediale LA: D = Liceo artistico, ind. Design LA: G = Liceo artistico, ind. Grafico LA: S = Liceo artistico, ind. Scenografia LC = Liceo classico LL = Liceo linguistico LMC = Liceo musicale e coreutico LMC: M = Liceo musicale e coreutico, sez. Musicale LMC: C = Liceo musicale e coreutico, sez. Coreutica LS = Liceo scientifico LS: SA = Liceo scientifico, opz. Scienze applicate LSU = Liceo delle scienze umane LSU: ES = Liceo delle scienze umane, opz. Economico-sociale

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Tabella B – Istituti Tecnici (primo biennio)

Prove Insegnamenti Percorsi

Scritta Orale Pratica Grafica Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P Scienze integrate (Chimica) Tutti O P Scienze motorie e sportive Tutti O P Geografia EC O Informatica EC S P Seconda lingua comunitaria EC S O Economia aziendale EC S O Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica TEC O G Tecnologie informatiche TEC S P Scienze e tecnologie applicate TEC O Siglario:

EC = Settore economico (tutti gli indirizzi del settore economico) TEC = Settore tecnologico (tutti gli indirizzi del settore tecnologico)

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Tabella C – Istituti Professionali (primo biennio)

Prove Insegnamenti Percorsi

Scritta Orale Pratica Grafica Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P (IA) Scienze integrate (Chimica) Tutti O P (IA) Scienze motorie e sportive Tutti O P Seconda lingua straniera SSS

SEOA SC

S O

Tecnologie dell’informazione e della comunicazione SASR IA

S P

Ecologia e Pedologia SASR O Laboratori tecnologici esercitazioni SASR

IA P

Scienze umane e sociali SSS S O Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche SSS O G Educazione musicale SSS O Metodologie operative SSS P Discipline sanitarie (Anatomia, Fisiopatologia oculare e Igiene)

SSS-ott O

Ottica, Ottica applicata SSS-ott O Esercitazioni di lenti oftalmiche SSS-ott P Anatomia, Fisiologia e Igiene SSS-odo O Rappresentazione e modellazione odontotecnica SSS-odo P G Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica SSS-odo P Scienza degli alimenti SEOA O Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina SEOA P

Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita

SEOA P

Laboratorio di servizi di accoglienza turistica SEOA P Informatica e laboratorio SC S P Tecniche professionali dei servizi commerciali SC S O P Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica IA O G Siglario:

Tutti = Tutti gli indirizzi del Settore Servizi e del Settore

Industria e Artigianato SASR = Settore servizi - Indirizzo Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale SSS = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari SSS-ott = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Ottico SSS-odo = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Odontotecnico SEOA = Settore servizi - Indirizzo Servizi per

l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (tutte le articolazioni) SC = Settore servizi - Indirizzo Servizi Commerciali IA = Settore Industria e Artigianato

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ATTIVITÀ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO ED AL RECUPERO SCOLASTICO . L’istituto “Pitagora da sempre intende promuovere una scuola che sia sempre più rispondente alle

esigenze culturali della platea scolastica, che faccia del recupero un momento di confronto di

esperienze di metodologia didattica nella certezza che alleviare l’insuccesso significa diminuire la

dispersione e arginare il fenomeno della devianza.

Pertanto il consiglio d’istituto ha aderito al progetto dell’Azione PON F3 “ OMISSIS –

Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche

attraverso la valorizzazione delle reti esistenti” finanziato con il FSE anni scolastici 2012/2013 e

2013/2014 .

Il “Pitagora”, considerando gli obbiettivi e le finalità del progetto che si innestano nella consolidata

esperienza dell’Istituto nella lotta alla dispersione scolastica, ha deciso di partecipare alla rete

territoriale che vede come capofila “I.S. G. Falcone” relativa al sopradetto progetto.

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ORGANI COLLEGIALI

Art. 4 Organi collegiali

L’Istituto si avvale, per la sua gestione democratica, degli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74 e dal D.P.R. 249/98 e successive modifiche ed integrazioni

• Consiglio di Istituto; • Giunta esecutiva; • Collegio dei Docenti; • Consigli di classe; • Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti • Organo di garanzia

Consiglio d’Istituto E’ costituito da 19 componenti: il dirigente scolastico; 8 rappresentanti del personale docente, 2

rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 dei genitori degli alunni, 4 degli

alunni. E’ presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

Il Consiglio d'Istituto

- elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; - delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo ; - adotta il regolamento interno dell'istituto; - delibera in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. - indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti alle classi; - adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti; - esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto; - stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. Componente Docenti Componente Genitori

Arnone Giovanna Di Caterino Concetta

Barbato Giorgio Esposito Maria

Bosso Raffaella Massone Salvatore

Calabrese Marco Romano Ciretta

Dell’Aquila Sergio

Gentile Ignazio

Rivelli Raffaele

Vittoria M.Dolores

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Componente ATA Componente Alunni

Fasulo Giovanni De Muro Giuseppe

Quagliozzi Teresa Esposito Marco

Esposito Ciro

Patachini Marco

Giunta esecutiva E’ eletta in seno al Consiglio di Istituto; di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la

presiede, e il Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) che ha anche funzioni di

segretario della giunta stessa. E’ composta da un docente, un amministrativo o tecnico o ausiliario,

da un genitore e da uno studente.

La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa

del Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere.

Membri

Dirigente Scolastico: dott.Cesare Fournier Direttore dei Servizi Amministrativi:dott. Monica Molea Prof. ssa G. Arnone dott. G. Fasulo sig.ra M.Esposito sig. G. De Muro Collegio dei docenti Il Collegio dei docenti è costituito da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso

l’istituzione

Scolastica ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

Delibera su:

- Piano delle riunioni: pianificazione dell'orario degli incontri, collegi, consigli di classe,

incontri con le famiglie;

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- Divisione dell'anno scolastico (trimestri o quadrimestri);

- Regolamento del Collegio: orari, votazioni, articolazioni;

- Struttura dell'organigramma;

- Piano di formazione: criteri di partecipazione individuale dei docenti ai corsi di

aggiornamento, progetti di aggiornamento dell'istituto;

- Approvazione di progetti speciali;

- Programmazione annuale delle attività educative e didattiche (curricolari ed

extracurricolari) dell'istituto, che deve essere coerente con il POF.

Dipartimenti disciplinari Il Collegio dell’Istituto “Pitagora” è articolato in Dipartimenti, con le seguenti competenze:

a) su delega del Collegio effettuano la progettazione didattica,

b) elaborano i criteri comuni di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni,

c) individuano gli obiettivi generali,

d) definiscono gli obiettivi minimi, i contenuti minimi, i metodi e gli strumenti degli interventi di

recupero,

e) procedono all’analisi dei libri di testo ai fini dell’adozione,

f) promuovono progetti ed iniziative

Al coordinatore di Dipartimento compete: coordinare il dipartimento, riferire al D.S. e al Collegio

Docenti collaborare con tutti i docenti Funzioni Strumentali, in particolare con la F.S. per il

P.O.F.).

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Dipartimenti disciplinari a.s. 2012-2013

Classi di Concorso

Discipline Docente coordinatore di dipartimento

1. AO52-A051 A025 A061 AD02

Materie letterarie-Latino-Greco Disegno e Storia dell’Arte Storia dell’Arte Sostegno area umanistica

R. Bosso

2. A046 (tutti gli indirizzi) AD02

Inglese Sostegno area umanistica C. Formisano

3. A036-A037 A019 (tutti gli indirizzi) IRC (tutti gli indirizzi) AD02

Pedagogia,Psicologia, Sociologia, Filosofia e Storia Diritto IRC,Sostegno area umanistica F. De Simone

4. A047 (licei) A049 AD01

Matematica Matematica e Fisica Sostegno area scientifica

P. Illiano

5. A060 A013-C24 AD01

Scienze Chimica e lab Sostegno area scientifica

P. Cannada

6. A050 AD02

Materie letterarie Sostegno area umanistica A. Bacchiani

7. A047-C310 A038-C29 A048 A042 AD01

Matematica e laboratorio Fisica e laboratorio Statistica Informatica e Sistemi Sostegno area scientifica

A. Citarella

8. A034-C260 A035- C270 A020-C320 A071 AD03

Elettronica e laboratorio Elettrotecnica e laboratorio Tecnologia meccanica e laboratorio Tecnologia e Disegno Sostegno area tecnica

A. De Simone

9. A029 AD04

Educazione Fisica Sostegno area psico-motoria A. Veca

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Consigli di classe

Il Consiglio di classe, costituito dai Docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti

dagli studenti e da due rappresentanti eletti dai genitori, è convocato dal Dirigente Scolastico e, su

richiesta scritta e motivata, dalla maggioranza dei suoi membri.

Alle riunioni del Consiglio partecipano, a pieno titolo, i Docenti delle attività alternative e i Docenti

di sostegno. Il Consiglio di classe nella componente allargata comprende i rappresentanti degli

alunni e dei genitori. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o su delega di quest’ultimo dal

Coordinatore di classe.

I Consigli di classe hanno il compito di:

• coordinare la programmazione didattica per il proficuo svolgimento della progettazione

modulare e il miglior rendimento scolastico;

valutare con periodicità l’andamento didattico e disciplinare della classe;

verificare periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative riguardo al

recupero e al sostegno;

promuovere la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica

con i mezzi più idonei.

I Consigli di classe si riuniscono in orario non coincidente con l’orario delle lezioni e durano in

carica un anno.

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Il Coordinatore di Classe dovrà:

− presiedere i Consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico e designare un segretario

verbalizzatore;

− verbalizzare, quando non presiede;

− compilare i prospetti mensili delle assenze e dei ritardi degli alunni, segnalando, sul

registro di classe, la necessità che l’alunno entri in classe previo accompagnamento del

genitore dopo il terzo ritardo consecutivo;

− rilevare i casi di allievi in posizione critica riguardo a: evasione, dispersione, ritardi,

infrazioni disciplinari e profitto scadente in più discipline. Inviare avvisi alla famiglia

dell’allievo e comunicazione ai Servizi Sociali

− curare la tenuta del registro di classe ed informare tempestivamente i collaboratori del D.S.

in caso di anomalie;

− curare la raccolta delle autorizzazioni per partecipazioni ad attività parascolastiche e/o

extrascolastiche;

− raccogliere in tempo utile e revisionare il materiale necessario per procedere agli scrutini

quadrimestrali e finali e consegnare, al termine dell’anno scolastico, una relazione sulle

attività svolte

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COORDINATORI DI CLASSE 2012‐2013  

COORDINATORI LICEO 2012‐2013 COORDINATORE  CLASSE  MATERIA AMIDEO PATRIZIA  1/ASC  INGLESE CANNADA  1/BSC  SCIENZE GANGHERI  2/ASC  DISEGNO ORRIGO  2/BSC  ITALIANO AMIDEO PATRIZIA  3/ASC  INGLESE SARTORIO  3/BSC  INGLESE DE SIMONE  4/ASC  STORIA BUONAJUTO  4/BSC  FILOSOFIA BONIELLO  5/ASC  SCIENZE BUONAJUTO  5/BSC  FILOSOFIA ILLIANO  1/CL  MATEMATICA VIOLANTE  2/CL  STORIA/GEO CANNADA  3/CL  SCIENZE PELOSI  4/CL  FILOSOFIA ANGIULLI  5/CL  FISICA MAIONE  1/ASU  ITALIANO FLORENZANO  2/ASU  ITALIANO SCHIANO  3/ASU  SOSTEGNO VARONE  4/ASPP  ITALIANO VANORIO  5/ASPP  ITALIANO BOSSO  1/BSU  ITALIANO FLORENZANO  2/BSU  ITALIANO ANGIULLI  3/BSU  FISICA D'ISANTO  4/BSPP  ITALIANO NIGRIELLO  5/BSPP  ITALIANO NIGRIELLO  4/CSPP  ITALIANO 

COORDINATORI ITI 2012‐2013 COORDINATORE  CLASSE  MATERIA IACONO  1/AITI  TTRG POSSENTE  1/BITI  CHIMICA DE BERARDINIS  1/CITI  ITALIANO PICASCIA  2/AITI  SCIENZE POSSENTE  2/BITI  CHIMICA ARNONE  2/CITI  FISICA FORMISANO  3/AITI  INGLESE ORECCHIO  3/BITI  LAB SISTEMI GIORDANO  4/AITI  CALC PROB. E STAT DEL GROSSO  5/AITI  SISTEMI VITTORIA  4/BITI  ITALIANO 

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COORDINATORI IPIA 2012‐2013   COORDINATORE  CLASSE  MATERIA GALLITELLI  1/AMA  CHIMICA 

DI FRAIA  1/BMA  TECNOLOGIA R. GRAFICA PICASCIA  2/AMA  SCIENZE DI FRAIA  2/BMA  TECNOLOGIA R. GRAFICA DE SIMONE  3/AMA  IST. MANUT. BACCHIANI  3/BMA  ITALIANO RIVELLI  4/TIEL  ELETTROTECNICA BARBATO  4/TIEN  LAB ELETTRON CALABRESE  5/TIEL  LAB ELETTRON BARBATO  5/TIEN  LAB ELETTRON 

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Sono inoltre previsti i seguenti incontri pomeridiani con i genitori

MESE DI NOVEMBRE 2012

Lunedì 26

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre(Biennio Liceo)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio Liceo)

Martedì 27

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Biennio ITI-IPIA)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia I quadrimestre (Triennio ITI-IPIA)

MESE DI APRILE 2013

Lunedì 29

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Biennio Liceo)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Triennio Liceo)

Martedì 30

ore 16.00-17.30 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Biennio ITI-IPIA)

ore 17.30-19.00 incontro scuola famiglia infraquadrimestrali (Triennio ITI-IPIA)

MESE DI GIUGNO 2013

Martedì 18

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Biennio Liceo)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Triennio Liceo)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Biennio ITI-IPIA)

ore 10.00-11.30 incontro scuola famiglia II quadrimestre (Triennio ITI-IPIA)

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COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI

Il Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti, eletto dal Collegio dei Docenti nel suo

seno, dura in carica un anno ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Il Comitato provvede, su

richiesta del Docente, alla valutazione del servizio degli insegnanti, esprime un parere obbligatorio

sul periodo di prova dei docenti di ruolo; esprime inoltre un giudizio sulla condotta del Docente che

chiede la riabilitazione, trascorsi due anni dalla data dell’atto con cui gli fu inflitta una sanzione

disciplinare.

Membri effettivi proff.: Amideo P. , Costantino G., Taschini G. , Vittoria M.D.

Membri supplenti proff : Colle I. , Calabrese M.

ORGANO DI GARANZIA

L’organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è presieduto dal Dirigente Scolastico.

E’ costituito da : • n. 1 Docente designato dal Consiglio d’Istituto • n. 1 Genitore eletto • n. 1 Alunno eletto

.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Istituto Superiore Statale“PITAGORA”

Liceo Classico/Scientifico/Socio-psico-pedagogico ITI Informatica/Elettronica e Telecomunicazioni – IPIA

Dirigente Scolastico tel/fax 0818042624

Uff. Ammin. Tel. 0818553727- fax 0816662263

Cod. mecc. NAIS00400C – [email protected]

via Tiberio, 1 - 80078 Pozzuoli (NA)

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO La Scuola è una comunità di persone che, con diverse funzioni e pari dignità, operano

per garantire a ogni studente il diritto allo studio, affinché acquisisca le conoscenze, le

capacità e le competenze che gli consentano una piena e consapevole partecipazione alla

vita civile, professionale, politica, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla

Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento

italiano.

Il presente Regolamento ha lo scopo di mettere in pratica, nelle specifiche condizioni

ambientali del nostro Istituto, le norme previste per una corretta gestione collegiale della

Scuola; è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli

Studenti" (D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, modificato ed integrato dal DPR 235/07), del

Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275), del

D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche ed integrazioni; è coerente e funzionale al

Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.

NORME DI FREQUENZA

1 - Entrata ed uscita dall’Istituto.

Art. 1a La puntualità è posta come norma nell’espletamento dell’attività pedagogica e scolastica e deve pertanto essere rispettata da tutte le componenti della Scuola. Gli studenti, sotto la sorveglianza dei docenti della prima ora di lezione, possono entrare nella Scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni, che è fissato alle ore 8.00, e devono essere in aula al secondo suono della campanella. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi, come previsto dal CCNL 2006/09, art. 29. Art. 1b Nei casi di sciopero accertato dei mezzi di trasporto, particolare tempo inclemente o altre peculiari situazioni, a discrezione della Dirigente Scolastico, le porte saranno tenute aperte fino alla 2a ora. Art. 1c L’uscita avviene al termine delle lezioni, soltanto dopo il suono della campanella. Gli insegnanti dell’ultima ora devono assicurarsi che tutti gli alunni siano usciti. Per raggiungere le aule e per uscire dall’Istituto gli alunni si serviranno esclusivamente dei corridoi principali; è vietato l’uso delle scale di emergenza. Art. 1d Non è consentita l’uscita anticipata rispetto all’orario scolastico delle lezioni. Casi eccezionali saranno valutati di volta in volta dal Dirigente Scolastico o dal Docente delegato, sempre e soltanto su motivata e documentata richiesta inoltrata personalmente

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da un genitore, a meno che l’alunno non sia maggiorenne; in tal caso, l’alunno dovrà comunque presentare un valido documento attestante la motivazione all’uscita anticipata (prenotazione visita specialistica, ecc.). Le uscite anticipate sono consentite, salvo gravi e motivate giustificazioni, non prima del termine della quarta ora di lezione e mai negli ultimi trenta minuti di attività didattica. Art. 1e Eventuali uscite anticipate dovute ad assemblee sindacali del personale docente, assemblee degli studenti o impossibilità di garantire il servizio, verranno comunicate alla classe ed annotate sul Registro di classe. Art. 1f Nell’ultimo mese di attività didattica sono vietati gli ingressi posticipati e le uscite anticipate degli alunni, anche se accompagnati o prelevati dai genitori e anche se maggiorenni, salvo comprovati motivi.

2 – Ritardi, assenze.

Art. 2a Gli studenti possono essere ammessi in classe in ritardo non oltre le ore 8.10, con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. Art. 2b L’entrata alla 2a ora è consentita ad ogni singolo studente, non più di 2 (due) volte al mese; al terzo ritardo mensile, l’alunno minorenne dovrà essere accompagnato da un genitore, l’alunno maggiorenne non potrà essere ammesso alle lezioni e pertanto risulterà assente e dovrà giustificare. Art. 2c Gli studenti autorizzati ad entrare alla 2a ora non possono entrare in ritardo. Art. 2d Il docente della 1a ora e/o 2a ora di lezione deve annotare sul giornale di classe il ritardo, specificando l’ora di ingresso dell’alunno. Art. 2e Il libretto delle giustificazioni deve essere ritirato personalmente da uno o entrambi i genitori o da chi ne fa legalmente le veci, depositando la propria firma sul libretto stesso. Tali firme saranno le uniche ritenute valide. Al compimento del diciottesimo anno di età, gli alunni possono firmare personalmente le proprie giustificazioni dopo aver depositato in segreteria la propria firma su apposito modulo. Nel caso di richiesta di un nuovo libretto va consegnato il libretto esaurito; nel caso di “sostituzione” di un libretto smarrito, va denunciato lo smarrimento. Art. 2f In caso di esaurimento o smarrimento del libretto delle giustificazioni, dopo averne fatta denunzia in Segreteria, in attesa del rilascio del nuovo libretto, e comunque al massimo entro 15 giorni dalla denunzia, lo studente, se minorenne, potrà giustificare, con dichiarazione scritta a firma del genitore o di chi ne fa legalmente le veci, già depositario di firma, accludendo relativo documento di identità; se maggiorenne giustificherà personalmente con dichiarazione scritta.

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Art. 2g Dopo un’assenza, l’alunno è riammesso alle lezioni solo se la giustificazione è convalidata dal docente della 1a ora di lezione. Art. 2h In caso di mancata esibizione della giustificazione entro il secondo giorno dall’assenza, è previsto il richiamo scritto sul registro di classe , su segnalazione del docente della 1a ora; in caso di ulteriore mancata esibizione, è prevista l’ammonizione scritta e, dopo il quinto giorno, per essere riammesso, l’alunno dovrà essere giustificato personalmente dal genitore. Art. 2i Le assenze, protrattesi a partire da 5 giorni consecutivi (eventuali festività comprese), devono essere giustificate oltre che sul libretto, anche con certificato medico; in caso contrario l’allievo sarà allontanato dalla Scuola e riammesso in classe solo se la giustificazione sarà accompagnata da un certificato dell’autorità sanitaria competente per legge che attesti l’idoneità dell’allievo a riprendere le lezioni. Art. 2l Dopo la quinta assenza, la Scuola, su disposizione del Dirigente Scolastico, si riserva di chiedere la presenza del genitore per ritenere l’alunno giustificato. Art. 2m In occasione di assenze collettive (dovute a manifestazioni studentesche, scioperi dei mezzi di trasporto, ecc.), gli studenti devono comunque giustificare l’assenza. I genitori degli alunni minorenni devono dichiarare sul libretto delle giustificazioni di essere a conoscenza della mancata presenza dei loro figli alle lezioni. Per gli studenti presenti in classe, indipendentemente dal loro numero, le lezioni si svolgeranno regolarmente. Art. 2n La Scuola informerà tempestivamente le famiglie nei casi in cui il prolungarsi delle assenze sia di pregiudizio all’andamento scolastico.

NORME DI COMPORTAMENTO

3 - Norme generali di comportamento e di convivenza all’interno dell’Istituto. Art. 3a All’interno dell’Istituto non è consentito a nessuno tenere comportamenti poco rispettosi e non conformi alle regole della convivenza civile. Non è mai consentito alzare il tono della voce, altercare, offendere. Art. 3b Il singolo studente e l’intera classe avranno la massima cura dell’aula, che deve essere lasciata pulita e ordinata. Gli insegnanti e il personale non docente controllano che siano rispettati in modo rigoroso tali principi di convivenza civile. Di fronte a una reiterata inosservanza, il singolo studente e l’intera classe andranno incontro alle opportune sanzioni disciplinari. Art. 3c L’Istituto non assume nessuna responsabilità per eventuali danneggiamenti o furti di beni ed effetti personali lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule e negli altri locali scolastici. Docenti, non docenti ed alunni devono personalmente vigilare sui propri effetti personali.

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Art. 3d Durante lo svolgimento delle lezioni gli alunni potranno uscire dall’aula solo per effettive ed inderogabili necessità, non prima della 2a ora di lezione (salvo casi urgenti) e dovranno trattenersi fuori dall’aula il minor tempo possibile. , evitando pertanto di intrattenersi nei corridoi o nel locale adibito a buvette. Fuori dalla propria aula ogni studente dovrà esibire il cartellino di riconoscimento personale Art. 3e Per evitare un deprecabile affollamento dei servizi, i docenti sono tenuti rigorosamente a non fare uscire più di un alunno per volta. Allo stesso modo gli alunni e le alunne sono tenuti/e a uscire uno/a alla volta; alunni di una stessa classe che si trovino contemporaneamente fuori dall’aula/palestra/laboratorio verranno sottoposti a sanzioni disciplinari. L’alunno autorizzato ad uscire indosserà il cartellino identificativo della classe di appartenenza. Art. 3f Durante il cambio delle ore ed in caso di assenza temporanea dell’insegnante è vietato agli alunni allontanarsi dall’aula. Alla fine di un’ora di lezione, gli alunni devono chiedere il permesso di uscita all’insegnante dell’ora successiva. Art. 3g Per garantire il tempestivo e ordinato avvio delle lezioni, gli alunni sono tenuti a trovarsi in aula, o a rientrarvi celermente dopo le attività di palestra e di laboratorio. Art. 3h Manifesti e documenti devono essere collocati nell’Albo Studenti; la loro affissione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. In nessun caso è consentita l’affissione di manifesti o documenti in contrasto con la legislazione vigente. Nelle aule e nei corridoi non è consentita l’affissione di alcunché non autorizzato dal Dirigente Scolastico, anche al fine di evitare imbrattamento e degrado delle pareti. Art. 3i L’uso delle attrezzature scolastiche per attività culturali o parascolastiche, richieste dagli allievi, comporta la presenza di almeno un insegnante responsabile. Tale uso verrà autorizzato dal Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto. Art. 3l Ad esclusione di quanto in vendita presso la buvette, nell’Istituto è fatto divieto assoluto di qualsiasi commercio e raccolta fondi. Art. 3m Ad esclusione di quanto in vendita presso la buvette è vietato portare a scuola dolci o altro cibo da distribuire . Art. 3n Si richiede da parte degli allievi un abbigliamento idoneo alla vita scolastica. E’, quindi, consigliabile evitare abiti troppo succinti e l’uso del cappello e degli occhiali da sole all’interno dell’Istituto.

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Art. 3o È severamente proibito fumare all’interno dell’edificio scolastico. E’ vietato l’accesso, e pertanto è vietato fumare, negli spazi esterni all’edificio cui si accede attraverso le uscite di emergenza. Il divieto è valido per alunni, docenti e non docenti, e per tutti coloro che sono presenti nell’Istituto. Art. 3p Agli alunni è vietato l’uso di cellulari, walkman, lettori MP3, ecc., durante le attività didattiche. Al trasgressore verrà sequestrato l’apparecchio e restituito solo ai genitori. Nei casi di comprovata necessità è consentito agli studenti contattare le famiglie tramite il centralino dell’Istituto. Art. 3q Durante le prove di evacuazione della Scuola, gli alunni sono tenuti a rispettare rigorosamente le istruzioni loro impartite. Art. 3r È fatto divieto agli alunni di invitare estranei ad intrattenersi nell’Istituto. Art. 3s Il parcheggio di qualsiasi tipo di veicolo negli spazi recintati di pertinenza dell’Istituto non è consentito. L’amministrazione Provinciale ed il Dirigente Scolastico declinano ogni responsabilità per eventuali danni a persone e cose derivanti dall’infrazione di tale divieto.

DOCENTI

4 - Doveri dei docenti. Art. 4a La vigilanza degli alunni in classe spetta, rigorosamente, al docente in servizio; ne consegue, da parte di quest’ultimo, la consapevolezza della responsabilità della vigilanza sugli alunni nei casi in cui non si rechi tempestivamente nell’aula assegnata o se ne debba allontanare per sopraggiunti improvvisati motivi. Il docente che, per urgente o grave motivo, dovesse allontanarsi dall’aula, è tenuto ad affidarla ad un collaboratore scolastico per la vigilanza. In nessun caso la classe sarà lasciata incustodita. Durante il cambio dell’ora, il docente che effettua la prima ora di lezione rispetto al proprio orario, si farà trovare davanti all’aula per dare il cambio al collega. Quando il cambio dell’ora avvenga tra due colleghi già in servizio le cui classi siano distanti, ogni docente affiderà la classe al personale ausiliario, se presente. In ogni caso il cambio deve essere quanto più spedito possibile Come previsto dal CCNL 2006/09, art. 29 c. 5., per assicurare accoglienza e la vigilanza degli alunni, i docenti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi, affinchè la stessa avvenga in modo regolare e con ordinato deflusso. Il docente indosserà il cartellino di riconoscimento durante la propria presenza a scuola. Art. 4b Il docente non consentirà l’uscita di più di un alunno per volta e solo dopo l’inizio della seconda ora di lezione (eccetto i casi di assoluta necessità);

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Art. 4c Il docente può assistere alle assemblee di classe al fine di “consentire il rispetto del regolamento”, nonché l’ordinato svolgimento dell’assemblea stessa e per consentire il perseguimento di importanti mete formative quali l’abitudine al dialogo, il rispetto degli altri, nonché delle più elementari regole democratiche; il docente che lo riterrà opportuno, senza violare gli spazi di libertà propri dei giovani, potrà stimolare il dibattito, orientarlo con correttezza metodologica e garantirne la valenza formativa. In ogni caso garantirà la vigilanza nelle forme che ognuno riterrà più opportune, al fine di poter intervenire tempestivamente in caso di necessità e per garantire l’ordinato svolgimento dell’assemblea stessa; Art. 4d Il docente della prima ora deve ritirare il Registro e il cartellino di Classe in sala docenti; il docente dell’ultima ora deve riportare il Registro e il cartellino in sala docenti al termine delle lezioni. In nessun caso dovrà affidare tale mansione ad un alunno. L’accesso e la permanenza in Sala Docenti non è mai consentita agli alunni. Art. 4e Il docente della 1a ora deve segnalare sul Registro di Classe i nominativi degli alunni assenti, controllare le assenze dei giorni precedenti ed annotare l’avvenuta o mancata giustificazione dell’assenza. Art. 4f In caso di ingresso in ritardo di un alunno occorre che il docente annoti l’orario di entrata.Ogni docente segnalerà al coordinatore della classe i casi di assenze numerose o periodiche. Art. 4g Ogni docente si adopererà affinché gli alunni vengano responsabilizzati rispetto al rispetto degli ambienti e delle suppellettili dell’Istituto; la stessa disposizione è valida anche e soprattutto per i laboratori. Art. 4h Ogni docente terrà costantemente aggiornato in ogni sua parte il proprio registro personale ed il Registro di Classe Art. 4i I docenti indicheranno sempre sul Registro di Classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti. Art. 4l Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso, tutte le circolari e gli avvisi affissi all’Albo della Scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati. Art. 4m I docenti non possono utilizzare i telefoni della Scuola per motivi personali, salvo autorizzazione del Dirigente Scolastico o di uno dei suoi collaboratori. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro. Art. 4n I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente Scolastico.

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Art. 4o E’ fatto assoluto divieto di fumare nell’ambito dell’edificio scolastico. I docenti fumatori potranno, al di fuori del proprio orario di lezione, recarsi in spazi aperti e lontani dai non fumatori, distanti da porte e finestre dell’Istituto. E’ vietato, in modo categorico, fumare nelle aule, durante l’attività didattica ed in presenza degli alunni e durante le attività di natura collegiale. Ogni docente vigilerà, inoltre, affinché anche gli alunni rispettino tale divieto e si adopererà per costituire egli stesso un modello comportamentale. In caso di inosservanza del divieto di fumare si procederà alle sanzioni previste dalla vigente normativa.

PERSONALE A.T.A

5 – Norme di comportamento e doveri del personale amministrativo Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. Art. 5a Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro, al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica ed il proprio nome. Art. 5b Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. Art. 5c Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. Art. 5d Collabora con i docenti. Art. 5e La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono, pertanto, gli Assistenti amministrativi si relazioneranno all’utenza in modo sempre garbato, evidenziando disponibilità e correttezza professionale. Art. 5f Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la marcatura del badge elettronico.

6 - Norme di comportamento e doveri del personale tecnico

Il ruolo del personale tecnico è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative.

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Art. 6a Il personale tecnico indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro. Art. 6b Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro. Art. 6c Collabora con i docenti e cura la manutenzione ordinaria del laboratorio. Art. 6d Non consente l’accesso ai laboratori a persone non autorizzate ed agli alunni in assenza dei docenti. Art. 6e La qualità del rapporto con gli allievi ed i docenti è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono, pertanto, gli Assistenti tecnici si relazioneranno in modo sempre garbato, evidenziando disponibilità e correttezza professionale. Art. 6f Il personale tecnico è tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la marcatura del badge elettronico.

7 - Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici Art. 7a I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. Art. 7b In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. Art. 7c I collaboratori scolastici:

a) indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;

b) devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni c) sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; d) collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; e) comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori

l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita

f) vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;

g) riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;

h) sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;

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i) impediscono, con le buone maniere, che alunni di altre classi possano svolgere

azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo alle loro classi;

j) sono disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;

k) evitano di parlare ad alta voce; l) tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; m) non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal

Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico; n) invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal

Dirigente Scolastico ad uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;

o) prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;

Art. 7d Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. Art. 7e Si relazionano all’utenza in modo sempre garbato, evidenziando disponibilità e correttezza professionale. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. Art. 7f Al termine del servizio, il collaboratore scolastico addetto alla chiusura dell’Istituto dovrà controllare, quanto segue: a) che tutte le luci siano spente; b) che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; c) che siano chiuse le porte e le finestre della scuola; d) che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; e) che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; f) gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. Art. 7g E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

STUDENTI

8 - Diritti Art. 8a Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della Scuola

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Art. 8b Lo studente ha il diritto di coinvolgere i genitori per un serio rapporto Scuola-Famiglia al fine di raggiungere gli obiettivi didattici, educativi, sociali e affettivi. Art. 8c Lo studente ha il diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola e lo scritto. È possibile, nell’ambito dell’Istituto, redigere, esporre negli spazi stabiliti e diffondere, previa autorizzazione da parte del Dirigente Scolastico, testi che siano testimonianza della loro partecipazione alla vita della Scuola e della società. Art. 8d Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare alla conoscenza delle scelte relative all'organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri di valutazione, alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico in generale ed in particolare su tutto ciò che può avere conseguenze dirette sulla loro carriera scolastica. Art. 8e Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente, tempestiva e adeguatamente motivata, affinchè possano essere attivati processi di auto-valutazione che consentano ad ogni alunno di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi di migliorare il proprio rendimento. A tal fine lo studente ha diritto di conoscere preventivamente i criteri della valutazione. Le valutazioni delle prove (scritte, orali, test, etc.), che producano come risultato una valutazione sommativa dello studente, vanno necessariamente comunicate con precisione:

• nel caso di prove orali, subito e con adeguate motivazioni, se richieste • nel caso di prove scritte, di norma, entro 18 giorni dalla data di effettuazione

e, comunque, prima della prova successiva. Art. 8f Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della Scuola; la Scuola predisporrà, conseguentemente, ogni opportuna forma di informazione in favore degli alunni e delle famiglie relativamente al Piano dell’Offerta Formativa ed al presente Regolamento. Art. 8g Lo studente ha il diritto di usufruire di un primo soccorso; il personale dell’Istituto non somministrerà farmaci agli allievi, se non autorizzato previamente in forma scritta dai genitori. Art. 8h Lo studente ha il diritto di usare le attrezzature indispensabili e specifiche: dotazioni tecnologiche, palestre, laboratori . Art. 8i La scuola organizza servizi alla persona e di counseling (Sportello Ascolto). Ogni dato psicofisico e personale, riferito allo studente, rilevante nell'attività formativa, è registrato in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità.

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9 – Doveri. Art. 9a Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo. Ad avere nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che questi ultimi devono loro. Ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dall'apposito regolamento, in particolare non sostando lungo le scale antincendio ed eseguendo con assoluta tempestività, se necessario, le azioni previste dal "piano di evacuazione"dell'edificio scolastico; ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell'uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico. Art. 9b Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della Scuola e che in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni. Art. 9c Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e per l’eventuale iscrizione a corsi che di volta in volta saranno previsti dai docenti preposti, dovrà essere presentato il certificato di volta in volta richiesto. Art. 9d Gli studenti sono tenuti a trasmettere tempestivamente alle famiglie qualsiasi comunicazione o avviso del Dirigente Scolastico inerenti allo svolgimento delle attività didattiche e alla vita della Scuola in genere. Quanto comunicato ufficialmente alla classe sarà ritenuto acquisito dalle famiglie degli studenti.

10 - RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA

Art. 10a Ai sensi del DPR 21 Novembre 2007, n. 235, art. 3: ”contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,studenti e famiglie”, viene adottato dal Consiglio d’Istituto il seguente “Patto Educativo di corresponsabilità”, viene sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dallo/a studente/ssa al momento dell’iscrizione ed ha validità pluriennale, corrispondente agli anni di frequenza dell’alunno.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)

Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico - Visto l’art. 3 del DPR 235/2007; - Preso atto che: 1) LA COMUNITA’ SCOLASTICA La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica; 2) LA SCUOLA COME COMUNITA’ ORGANIZZATA la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi ecc che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti; sottoscrivono il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità: 1) RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui sostiene l’impegno formativo e l’ecologia entro la quale si realizza la transazione educativa. Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori dedicano impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono. 2) REGIME DI RECIPROCITA’ NEI DIRITTI E DOVERI Le carte fondamentali d’istituto (carta dei servizi, regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, programmazioni ecc) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte fondamentali d’istituto sono adeguatamente pubblicizzate e a disposizione di chiunque ne abbia interesse. 3) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITA’ Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate; b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente. Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. 4) DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione. 5) PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende:

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a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami devono essere prodotti in forma scritta. b) accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate; c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. I docenti si impegnano a: • rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, e i ritmi

propri di ciascuna persona intesa nella sua, irripetibilità,singolarità e unicità; • rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo

di apprendimento sereno e partecipativo; • sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; • promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente

nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; • comunicare tempestivamente le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali • favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento

didialogo e di collaborazione educative finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando.

• comunicare alle famiglie tramite i loro figli avvisi e circolari dell’Istituto. I genitori si impegnano a: • conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo,

collaborando con i docenti; • sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; • essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza; • informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni

nell’andamento scolastico dello studente; • vigilare sulla costante frequenza; • giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; • vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola alle ore 8,00 (il ritardo è possibile, se

giustificato dal genitore, fino alle ore 8,20 e per non oltre dieci volte in un anno scolastico)

• non chiedere uscite anticipate prima delle ore 12,00; • invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari a scuola o di altri dispositivi

elettronici audiovisivi. La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque, lesive dell’immagine della scuola e della dignità degli operatori scolastici.

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• intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio del Dirigente scolastico e con il

Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; • tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli

nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; • Prendere visione delle comunicazioni e delle ammonizioni provenienti dalla scuola. La

famiglia, pertanto, è la sola responsabile di qualsiasi evenienza possa verificarsi a seguito di comunicazioni dettate dagli insegnanti e non firmate dai genitori.

• Stimolare nei figli una riflessione sul comportamento • Collaborare nell’azione educativa anche in caso di provvedimenti disciplinari • Farsi carico insieme ai figli di eventuali risarcimenti a titolo di indennizzo del danno

prodotto • partecipare con regolarità alle riunioni degli Organi Collegiali a cui sono chiamati;

Lo studente si impegna a: • prendere coscienza dei personali diritti e doveri e a rispettare persone, ambienti e

attrezzature; • presentarsi con puntualità alle lezioni (ore 8,00); • spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione

(C.M. 15/3/07); • tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il Personale della scuola

e dei propri compagni; • seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente,

contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; • usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; • evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola.

Gli alunni dovranno indennizzare il danno prodotto.

I genitori, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità insieme con il Dirigente scolastico e con il proprio figlio, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto e del verbale del Consiglio d’Istituto. il Dirigente scolastico l’Alunno i Genitori

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Art. 10b I genitori degli alunni possono conferire con il Dirigente Scolastico, previo appuntamento Art. 10c L’Istituto programma incontri pomeridiani con le famiglie, affinché queste ultime siano messe al corrente dell’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nonché per proporre iniziative aventi come scopo una costante e proficua collaborazione con i professori. Il calendario si articolerà come deliberato dal Collegio dei Docenti; la data e il luogo saranno resi noti attraverso comunicazione scritta della Scuola ai genitori. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte e/o telefoniche relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell’alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni trimestrali, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’alunno deve sostenere e l’esito di tali interventi. Art. 10d Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, nel rispettivo orario di ricevimento. La Scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, contatterà le famiglie.

Art. 10e I genitori degli alunni possono conferire con il personale amministrativo, nei giorni regolarmente stabiliti e comunicati. Art. 10f In caso di sciopero del personale, qualora non fosse possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni, la Scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo.

ASSEMBLEE

11 - Assemblee studentesche. Art. 11a Gli studenti hanno diritto di riunirsi in assemblea; l’assemblea va considerata attività scolastica a tutti gli effetti. Art. 11b Durante le assemblee studentesche l’attività didattica è sospesa. Art. 11c Le assemblee studentesche sono di Classe e di Istituto. È consentito lo svolgimento di un’assemblea al mese. La richiesta per un’assemblea di Classe, che potrà avere una durata massima di due ore di lezione, va concordata con i docenti delle ore di lezione in cui dovrebbe svolgersi. La durata di un’assemblea d’Istituto non può superare il numero di ore pari alla durata di un giorno di lezione. Art. 11d Le assemblee sono autorizzate dal Dirigente Scolastico.

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Art. 11e L’assemblea d’Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco (costituito dai rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe) o su richiesta del 10% degli studenti. La data di convocazione e l’ordine del giorno dell’assemblea devono essere presentati al Dirigente Scolastico con cinque giorni di anticipo, fermo restando che nel corso dell’anno dovranno essere utilizzati a rotazione tutti i giorni della settimana. Solo per comprovati motivi, l’assemblea potrà essere concessa senza rispettare la rotazione di cui sopra. Art. 11f Le assemblee di classe devono essere autorizzate dalla Dirigente Scolastico. La richiesta deve essere presentata con tre giorni di anticipo e deve portare la firma di consenso dell’insegnante nelle cui ore di lezione si svolgerà l’assemblea. Nel corso dell’a.s. non dovranno essere utilizzate sempre le ore delle stesse discipline ed essa può svolgersi solo nelle prime o nelle ultime 2 ore di lezione. Art. 11g All’assemblea di Classe o di Istituto, oltre al Dirigente Scolastico o un suo delegato, possono partecipare i docenti che lo desiderino. Art. 11h L’assemblea di Istituto può iniziare dalla prima ora di lezione e, al termine della stessa, gli studenti potranno uscire. L’art. 43 del D.P.R. 416/74 consente che all’assemblea d’Istituto svolta durante l’orario antimeridiano partecipino, su richiesta, esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici indicati dagli studenti, unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’Istituto: sarà cura del Dirigente Scolastico richiedere tempestivamente la convocazione del Consiglio. Il Consiglio d’Istituto potrà negare l’autorizzazione soltanto con deliberazione motivata, essendo ovvio che i promotori dell’assemblea devono conoscere le motivazioni del diniego. Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti, più di 4 assemblee all’anno. Dopo ogni assemblea sarà esposta all’albo degli studenti una relazione dei lavori a cura di chi ha richiesto l’assemblea. Art. 11i A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Art. 11l Di ogni riunione i rappresentanti eletti redigono apposito verbale da consegnare al Dirigente Scolastico. Art. 11m Non possono avere luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. Art. 11n Durante lo svolgimento dell’assemblea, gli studenti potranno liberamente esprimere le proprie opinioni, tenendo comunque un comportamento corretto e rispettoso delle opinioni altrui, con espresso divieto di manifestazioni e/o comportamenti contrari alla legge, all’ordine pubblico ed al buon costume.

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Art. 11o Il Dirigente Scolastico, in caso di violazione del presente regolamento e/o di constatata impossibilità di un ordinato svolgimento dell’assemblea e/o di violazione del precedente comma, ha potere di intervenire per ristabilire l’ordine e/o sciogliere l’assemblea.

12 - Assemblee dei genitori.

Art. 12a I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola, dopo aver concordato, di volta in volta, la data e l’orario con il Dirigente Scolastico. L’assemblea dei genitori deve darsi un regolamento che viene trasmesso al Consiglio d’Istituto. Art. 12b L’assemblea dei genitori può essere di Classe, Sezione, d’Istituto. Art. 12c Le assemblee dei genitori si svolgono fuori dall’orario delle lezioni. Art. 12d L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia del verbale viene inviata alla Dirigente Scolastico. Art. 12e Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti. Art. 12f L’Assemblea di Classe è presieduta da un genitore. Art. 12g La convocazione dell’Assemblea di Classe può essere richiesta al Dirigente scolastico:

• dagli insegnanti; • da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.

Art. 12h L’Assemblea d’Istituto è presieduta da uno dei genitori. La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta:

• da 50 genitori; • da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe; • dal Consiglio d’Istituto; • dal Dirigente Scolastico

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

13 - Danni e mancanze ai doveri scolastici. Art. 13a Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella Scuola, nel rispetto delle persone e delle cose: debbono inoltre osservare i Regolamenti dell’Istituto, la cui violazione è sanzionata secondo le norme del presente Regolamento. Del mancato rispetto del Regolamento di Istituto si terrà conto in sede di valutazione del comportamento.

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Art. 13b Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, razza e sesso. Art. 13c Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica (bullismo) nei confronti delle persone o danni alle cose. Ricordando che azioni come: percosse (art. 581 codice penale), danneggiamento alle cose (art. 635 del codice penale), offese/ingiurie/diffamazioni (artt. 594 e 595 del codice penale), minacce (art. 612 del codice penale), molestie/disturbo alle persone (art. 660 del codice penale), riprese sonore e visive non autorizzate, sono comunque reati e possono portare alla denuncia ad un organo di polizia o all’autorità giudiziaria, nei casi riconosciuti come fenomeni di bullismo. Art. 13d I danni provocati ai beni dell’Istituto, oltre a determinare l’obbligo del loro risarcimento, possono comportare provvedimenti disciplinari nei confronti degli autori. Art. 13e Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della Scuola e destinate alle necessarie riparazioni. Art. 13f All’atto della comunicazione dell’entità del danno da parte della Scuola, comunque non oltre 15 giorni dalla stessa, lo studente dovrà provvedere al risarcimento tramite versamento effettuato su bollettino c.c.p. e, successivamente, dovrà consegnare con sollecitudine la ricevuta dell’avvenuto versamento.

14 - Sanzioni. Art. 14a La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica (sanzioni alternative). Le norme che regolano i doveri degli studenti, le infrazioni disciplinari e le relative sanzioni sono state raccolte in tabelle,di cui al successivo art. 17 del presente Regolamento. I provvedimenti decisi dall'organo collegiale preposto comportano l'instaurarsi di una procedura aperta da una breve istruttoria a porte chiuse dell'organo disciplinare e seguita dall'audizione dello studente nei cui confronti l'organo procede. Esaurita questa fase l'organo di disciplina torna a riunirsi a porte chiuse e decide sulla sanzione da comminare. Tale decisione è subito comunicata allo studente interessato che può chiedere la commutazione della sanzione. Su tale eventuale richiesta decide in via definitiva l'organo di Garanzia, che renderà tempestivamente note le sue conclusioni all'interessato.

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Art. 14b Per tutti coloro che ostacolano la collaborazione costruttiva all’interno della comunità scolastica, sono previste sanzioni a norma di legge sia per il personale docente e non docente, sia per gli alunni. Il primo grado dell’azione disciplinare nei confronti degli alunni, consiste nell’ammonizione verbale o scritta (nota sul registro). Proprio perché non costituisce una vera e propria sanzione, ma solo un richiamo, questa può essere comminata dal singolo docente. L’azione disciplinare si esplicherà poi tenendo conto della gravità delle infrazioni e delle relative sanzioni, secondo le modalità fissate nella tabella relativa. La sanzione è proporzionata all’infrazione disciplinare: nella sua determinazione, si tiene conto della personalità dello studente, delle circostanze del fatto, della gravità del danno e dell’eventuale riparazione del danno da parte dello studente. Art. 14c La reiterazione aggravata del comportamento vietato comporta l’applicazione della sanzione di grado superiore. Art. 14d L’infrazione viene sempre annotata sul registro di classe. Art. 14e L’allontanamento dall’aula viene annotato sul registro di classe, dopo aver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni. Art. 14f Quando il comportamento rientra fra quelli per cui è previsto l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica, il Dirigente Scolastico convoca, in seduta straordinaria, il Consiglio di Classe, entro tre giorni dalla richiesta, ed irroga la sanzione, dopo aver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni. Dello svolgimento della seduta, della decisione e delle motivazioni viene dato atto verbale. Art. 14g Nel periodo di allontanamento di uno studente dalla Scuola, quest’ultima attiva meccanismi per mantenere un rapporto sia con lo studente che con la famiglia, al fine di preparare il suo rientro a scuola. L’allontanamento dalla comunità scolastica è sempre di durata commisurata alla gravità del fatto, tuttavia, nei casi di particolare gravità, in situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone, per atti che configurino reato perseguibile d’ufficio o per il quale sia stato avviato un procedimento penale, o se si configura l’ipotesi di incompatibilità ambientale e non sia possibile perseguire iniziative per il recupero dello studente o commutare l’allontanamento in attività alternative, l’Istituto può anche attivarsi per consentire l’iscrizione dello studente ad un altro Istituto, anche se in corso d’anno. Art. 14h Per le mancanze disciplinari commesse durante gli Esami di Stato, le sanzioni sono di competenza della Commissione d’esame, anche per i candidati esterni. Art. 14i Quando la violazione dell’obbligo di regolare frequenza è attuata da un gruppo consistente di studenti, in concorso tra loro, mediante occupazione di strutture della Scuola, si applica la sanzione della sospensione della lezione da 10 a 15 giorni, salve le azioni di risarcimento per danni previste dalle leggi ordinarie.

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Art. 14l Lo studente che falsifica, altera o danneggia i propri documenti personali è sottoposto alla sanzione della sospensione da 1 a 3 giorni. Art. 14m Allo studente che falsifica, altera o danneggia documenti ufficiali della Scuola è irrogata la sanzione della sospensioni dalle lezioni, da un minimo di 3 giorni ad un massimo di 10 giorni. Art. 14n Gli studenti che cagionano gravi danni attraverso l’intrusione furtiva non autorizzata nel complesso scolastico sono assoggettati alla sospensione con allontanamento dalle lezioni da 10 a 15 giorni. Art. 14o Gli studenti che indebitamente si appropriano dei beni della Scuola, sono tenuti a restituire quanto illecitamente acquisito e sono sottoposti alla sospensione con allontanamento da 5 a 15 giorni. Art. 14p Lo studente cui sia stata inflitta la sanzione dell’ammonizione scritta o dell’allontanamento dalla Scuola fino a 5 giorni, e che, per almeno due mesi dalla irrogazione, abbia mantenuto un comportamento ravveduto ed operoso, può chiedere al Consiglio di Classe di non tenere conto della sanzione ai fini dall’ammissione ad attività extracurricolari e del voto di condotta. Sulla richiesta delibera il Consiglio di Classe, in via definitiva. Art. 14q L’allontanamento temporaneo dalla Scuola è previsto per un massimo di 15 giorni per: comportamenti offensivi della dignità e libertà individuali, della coscienza, del credo, del decoro personale, della morale, della religione, dei singoli o di gruppi degli appartenenti alla comunità scolastica; per fatti gravi e recidivanti di turbativa del servizio e della vita dell’Istituto; in caso di fatti o atti gravi, diretti ad impedire o a turbare lo svolgimento delle regolari attività della Scuola; tale allontanamento è inflitto dal Consiglio di Classe.

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15 – Impugnativa. Art. 15a Ai sensi del DPR 235/07 Art. 2, contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media,che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed é presieduto dal dirigente scolastico. L'organo di garanzia decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

16 – Attività alternative alle sanzioni. Art. 16a Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni disciplinari in attività a favore della comunità scolastica. Art. 16b Il Consiglio di Classe sceglierà tra le seguenti attività a favore della comunità scolastica, indicando tempi e modi di svolgimento, sotto la direzione di un docente individuato dagli stessi:

• attività di collaborazione con i docenti impegnati nelle attività didattiche; • attività di ricerca e approfondimento personale su un argomento funzionale alla

programmazione della classe, circa il quale l’alunno sarà tenuto a relazionare ai compagni e all’insegnante;

• attività di collaborazione con associazioni senza fini di lucro, connesse agli obiettivi formativi, da svolgere all’interno delle strutture scolastiche o presso le associazioni stesse con il consenso dei genitori dell’alunno;

• attività di collaborazione consistente nell’aiutare compagni in difficoltà, secondo le indicazioni fornite dal docente coordinatore;

• attività di collaborazione con i personale docente e non docente di sostegno in attività di integrazione degli alunni H;

• attività di pulizia dei piani di lavoro dei banchi nelle aule e nei laboratori; • attività di pulizia dei muri delle aule, dei corridoi e degli spogliatoi della struttura

scolastica; • attività di supporto al personale docente e non docente nella sistemazione e

manutenzione della biblioteca e delle attrezzature giacenti nelle aule speciali e/o nei laboratori.

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Tali attività possono anche essere proposte dallo studente e concordate con l’Organo competente ad irrogare la sanzione disciplinare; per i minorenni occorre l’autorizzazione dei genitori; dovranno essere svolte per un periodo commisurato al grado di responsabilità delle violazioni ed in tempi non coincidenti con quelli dell’ordinaria attività scolastica. Il docente incaricato di seguire l’alunno riferisce, circa lo svolgimento dell’attività, all’Organo che ha convertito la sanzione.

art. 17 – Sanzioni disciplinari e responsabili dell’irrogazione.

COMPORTAMENTO SANZIONE IRROGAZIONE

Mancato assolvimento degli impegni di studio.

Avvertimento scritto e convocazione dei genitori.

Docente della disciplina.

Presenza contemporanea di due o più alunni fuori dall’aula / palestra / laboratorio

Nota disciplinare e importante rilevanza nell’assegnazione del voto di condotta.

Dirigente Scolastico, docenti

Frequenza ritenuta irregolare, assenze ingiustificate, assenze strategiche, ritardi e uscite anti-cipate non documentate, ritardi reiterati non giustificati al rientro dell’intervallo e/o al cambio d’ora.

a) Convocazione dei genitori b) Importante rile-vanza nell’assegna-zione del voto di condotta. c) Recupero delle ore di lezione perse a causa di ritardi/uscite anticipate.

Coordinatore di classe Consiglio di Classe

Rifiuto di consegnare il libretto delle giustificazioni

a) Ogni volta che lo studente non presenta il libretto, verrà verbalizzata l’inadempienza sul registro di classe. b) Al secondo rifiuto di consegnare il libretto, con conseguente verbalizzazione sul registro di classe, vengono convocati i genitori.

Coordinatore di classe o Docente della 1a ora.

Manomissione del libretto del-le giustificazioni (come cancella-zioni, abrasioni, ecc.) tese ad alterare voti, date, firme.

a) Nota disciplinare e convocazione dei genitori. b) Sospensione dalla frequenza delle lezioni con obbligo di svolgimento di lavoro didattico mirato ad un’immediata verifica disciplinare al rientro in classe.

Consiglio di Classe.

Apposizione della firma sul libretto delle giustificazioni senza aver compilato le parti relative a data e motivazione

Sequestro del libretto e convocazione dei genitori

Docente della 1a ora e Coordinatore di classe

Fumo nell’edificio e nei servizi. Multa da € 27,5 a € 275. Dirigente Scolastico Responsabile del divieto di fumo

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Utilizzo non corretto delle attrezzature in dotazione alla Scuola.

Ripristino dello stato primario delle attrezzature con onere dello studente.

Consiglio di Classe.

Possesso di oggetti atti a offendere o uso non corretto di oggetti non consoni all’attività scolastica (cellulare, walkman, carte da gioco, coltellini, forbici a punta…).

Il docente o il personale seque-stra immediatamente l’oggetto da consegnare in Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico provvederà alla restituzione secondo i tempi e i modi più opportuni.

Docenti e Dirigente Scolastico.

Comportamento scorretto durante le attività curricolari o extra-curricolari.

In rapporto proporzionale alla gravità dell’infrazione sono previsti come atti riparatori: a) pubbliche scuse; b) divieto di partecipare ad at-tività extra scolastiche; c) allontanamento dalla classe e dalle relative attività currico-lari, per un numero limitato di giorni con o senza obbligo di presenza in Istituto. Lo studen-te è tenuto a svolgere “attività in favore della comunità scola-stica.

Singolo Docente, Consiglio di Classe, Dirigente Scolastico.

Danni arrecati al patrimonio: • aule sporche; • scritte sui muri; • rotture e manomissioni;

a) nelle aule e nei laboratori; b) nelle palestre e negli spo-gliatoi; c) negli spazi comuni; d) nel parco.

Permanenza in Istituto oltre l’orario curricolare per attività utili: • pulizia degli spazi sporcati; • riordino ambienti; • risarcimento danni;

Esclusione da visite e viaggi d’istruzione.

Consiglio di Classe e Dirigente Scolastico.

a) In caso di danni gravi arrecati al patrimonio scolastico o alle persone. b) In caso di un continuativo comportamento tanto scorretto da ledere la serena convivenza della collettività.

Allontanamento dall’Istituto per un periodo dipendente dalla gravità dell’episodio.

Consiglio di Classe, Dirigente Scolastico

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SICUREZZA

Art. 18a Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione e senza vigilanza. Art. 18b Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore. Art. 18c Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata. Art. 18d Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro. Art. 18e È assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni, quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, solventi, ecc. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari, verificare tramite comunicazione scritta, che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. Art. 18f Segnalare tempestivamente al Dirigente scolastico o al Responsabile della Sicurezza ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata. Art. 18g In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al Dirigente scolastico circa le circostanze dell’evento. Art. 18h Qualora si verifichi un malessere o infortunio grave, il Dirigente Scolastico, e in caso di particolare urgenza, il docente stesso, dispongono per il soccorso tempestivo o l’eventuale trasporto al pronto soccorso, dandone avviso immediato alla famiglia. Art. 18i Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso è necessario, ad opera dell’incaricati, ripristinare la scorta. Art. 18l Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. Art. 18m Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro. Art. 18n Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune. Art. 18o Adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.

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Art. 18p L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni. Art. 18q È assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.

19 – Procedure per la denuncia degli infortuni. Art. 19a Infortunio occorso ad un alunno all’interno dell’Istituto. Nel caso di infortunio di un alunno all’interno dell’Istituto, è fatto obbligo di chiunque faccia parte del personale, secondo le seguenti modalità:

• prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

• far intervenire l’autoambulanza ove necessario; • avvisare i familiari dell’alunno: • accertare la dinamica dell’incidente; • stilare urgentemente una relazione su carta semplice e consegnarla al Dirigente

Scolastico. Art. 19b In caso di infortunio di un alunno durante le visite guidate o i viaggi di istruzione, sono obblighi dell’infortunato:

• dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada, anche lieve, al Docente accompagnatore;

• in caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente Scolastico.

• In caso di infortunio di un alunno durante le visite guidate o i viaggi di istruzione, il Docente accompagnatore è tenuto a:

• prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;

• far intervenire l’autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l’alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;

• in caso di prognosi, trasmettere con la massima urgenza e via fax all’Ufficio della Segreteria della Scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi;

• consegnare, al rientro, in Segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute;

Art. 19c In caso di infortunio occorso in servizio a chiunque faccia parte del personale, all’interno dell’Istituto o nelle immediate vicinanze di esso o durante le visite guidate o i viaggi di istruzione, sono obblighi dell’infortunato:

• dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada, anche lieve, al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;

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• stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto prima di lasciare la Scuola;

• se l’infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi di istruzione, recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi, trasmettere con la massima urgenza e via fax all’Ufficio della Segreteria della Scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi, consegnare, al rientro, in Segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

20 – Norme di comportamento in caso di pericolo. Art. 20a Prima del pericolo individuare e nominare gli alunni apri fila e chiudi fila, con i relativi sostituti. Art. 20b All’ordine di evacuazione dell’edificio:

• al suono acustico disporsi in fila indiana; • chiudere le finestre prima di uscire dal locale; • il docente prende il registro di classe all’interno del quale si trova il modulo di

evacuazione dei docenti, che verrà compilato una volta raggiunto il punto di raccolta;

• si esce dal locale sempre in fila indiana, senza correre e senza ostacolare il compagno che segue;

• l’ultimo ad uscire deve chiudere la porta del locale dietro di sé; • raggiungere la porta di emergenza prestabilita dal piano di evacuazione a

disposizione in tutti i corridoi;

• il docente compila il modulo di evacuazione, una volta raggiunto il punto di raccolta.

• Art. 20c In caso di incendio, ricordarsi di:

• camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato; • non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; • sigillare ogni fessura della porta mediante abiti bagnati; • aprire le finestre.

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Art. 21 - REGOLAMENTO VIAGGI ED USCITE DI ISTRUZIONE

REGOLAMENTO VIAGGI ED USCITE DI ISTRUZIONE

Premessa

La Scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere, parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. 1 – La meta e il programma di ogni uscita dovrà essere obbligatoriamente prevista e programmata dal Consiglio di Classe insieme alle finalità didattiche della stessa, su proposta dei docenti della classe che avranno cura – in un’apposita scheda – di indicare gli obiettivi didattici e curriculari che dovranno trovare preciso riscontro nella programmazione didattico-educativa del consiglio di classe. 2 – Per le attività sportive competitive che si svolgono in orario di lezione dovrà essere preventivamente comunicato a ogni consiglio di classe il calendario delle singole gare e il tempo richiesto per la partecipazione di ogni studente in modo da stabilire collegialmente e armoniosamente il calendario delle attività didattiche annuali. 3 – Per attività non precedentemente programmate e impegni imprevisti (gare, concorsi, seminari per studenti, giornate della creatività etc.) la partecipazione degli studenti è subordinata all’autorizzazione scritta dei docenti del Consiglio di Classe. 4 – Si autorizzeranno viaggi di tre/quattro giorni per le classi terze/quarte, di più giorni fino ad un massimo di sei giorni per le classi quinte. Il rientro di norma deve avvenire in giorni prefestivi in modo da non allungare per stanchezza il periodo dedicato al viaggio. Gli alunni non possono effettuare più di sei uscite in tutto l’anno (visite guidate, partecipazioni a: spettacoli teatrali o cinematografici, conferenze, seminari, etc.). Il Dirigente Scolastico prima dell’approvazione definitiva controllerà che le date e gli orari di partenza e arrivo rispettino le indicazioni date. 5 – Per i viaggi all’estero è indispensabile che gli accompagnatori abbiano un buon livello di conoscenza della lingua del Paese che si visita o almeno di una lingua veicolare abitualmente utilizzata nello stesso. 6 - Saranno autorizzati viaggi a cui partecipi almeno i 2/3 degli alunni frequentanti della classe e provvisti di docente accompagnatore facente parte del Consiglio di Classe. Le richieste dovranno essere formulate su apposito modulo che il docente accompagnatore/organizzatore consegnerà al docente Funzione Strumentale. Per nessun motivo gli studenti possono sostituirsi agli insegnanti nell’organizzazione, né nei rapporti con gli Uffici. 7 - I docenti accompagnatori saranno almeno uno per classe, uno per ogni alunno diversamente abile e si cercherà di assicurare mediamente un accompagnatore ogni quindici studenti, soprattutto, per i viaggi di più giorni. Il docente accompagnatore deve far parte del Consiglio di Classe. 8 - Il Consiglio di Istituto vaglierà l’opportunità di finanziamento delle visite didattiche ed eventualmente stanzierà annualmente un contributo per gli studenti in condizioni economiche disagiate.

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Modalità organizzative a) Il Docente promotore predispone almeno una settimana prima dell’evento, per il Consiglio di Classe, la seguente documentazione:

• progetto del viaggio, completo delle motivazioni didattiche della visita o del viaggio • elenco degli alunni che aderiscono all’iniziativa • dichiarazioni di consenso delle famiglie • nominativi dei Docenti disponibili ad accompagnare gli alunni, con l’apposita

dichiarazione di disponibilità firmata dal docente ( di norma ciascun docente non potrà partecipare in qualità di accompagnatore a più di un viaggio d’istruzione di più giorni).

b) Una volta acquisita l’approvazione dei docenti del Consiglio di Classe, il Docente promotore presenta al Docente Funzione Strumentale:

• richiesta di partecipazione al viaggio d’istruzione o alla visita indirizzata al Consiglio di Istituto (firmata da tutti i docenti del consiglio di classe).

• copia del verbale del Consiglio di Classe che ha approvato la visita o il viaggio (il verbale deve indicare la meta, la durata, il numero dei partecipanti, gli accompagnatori e le motivazioni didattiche ed educative)

• elenco alunni partecipanti (per le visite all’estero estremi del documento di identità valido per l’espatrio)

• autorizzazioni dei genitori (per gli studenti maggiorenni è richiesta una dichiarazione di conoscenza del viaggio o della visita da parte dei genitori)

• elenco degli alunni non partecipanti al viaggio di istruzione e motivazione • elenco accompagnatori con firma di accettazione • scheda appositamente predisposta indicante: itinerario, costo indicativo previsto • copia del materiale predisposto da distribuire agli studenti prima del viaggio e copia

del programma da far conoscere ai genitori . c) il Docente Funzione Strumentale

• in accordo con la Dirigenza, determinerà l’ammontare della caparra per la partecipazione al viaggio che gli studenti sono tenuti a versare con congruo anticipo rispetto alla data di partenza su bollettino di c.c.p- dell’istituto

• provvederà all’eventuale abbinamento delle classi ed alla richiesta di preventivi • provvederà, con la Commissione Acquisti, alla stesura del prospetto comparativo

dei preventivi individuando l’Agenzia cui affidare l’incarico della realizzazione dell’iniziativa

• predisporrà il fascicolo completo relativo a ciascun viaggio contenente la documentazione raccolta e l’elenco degli alunni che hanno versato la caparra

• acquisita l’approvazione definitiva da parte del Consiglio di istituto, i dettagli del programma di viaggio saranno trasmessi tempestivamente agli studenti e, per loro tramite, ai genitori con l’invito ad effettuare il versamento di quanto ancora dovuto sempre sul c.c.p. intestato all’istituto segnalando come causale la meta del viaggio, il periodo di effettuazione, il proprio nome e cognome e la classe di appartenenza.

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d) Gli studenti partecipanti

• effettueranno sollecitamente sul bollettino di c.c.p. intestato all’istituto i versamenti degli

• importi comunicati dalla Commissione Viaggi • i rappresentanti di classe degli studenti provvederanno a raccogliere tutte le

ricevute e le autorizzazioni dei genitori e a consegnarle al docente promotore, responsabile del viaggio, che farà pervenire il tutto alla commissione viaggi.

Si ricorda, inoltre, che: 1) è vietato il viaggio nelle ore notturne qualora si utilizzi il bus. Non vi sono controindicazioni per il treno e per l’aereo 2) tutta la classe, o almeno 2/3 di essa è tenuta alla partecipazione 3) I docenti accompagnatori sono tenuti a garantire una sorveglianza assidua degli studenti, anche se maggiorenni 4) gli studenti si impegnano ad essere presenti alle lezioni del giorno feriale successivo al viaggio. Si prescrive il rientro entro le ore 21 del giorno precedente la ripresa delle lezioni. 5) tutti i partecipanti sono coperti da assicurazione stipulata dall’istituto per tutti gli allievi 6) le visite d’istruzione dovranno essere effettuate nel periodo compreso tra l’inizio dell’anno scolastico e il 5 maggio 7) i danni che eventualmente venissero arrecati ai mezzi di trasporto o alle attrezzature dei luoghi di sosta o di pernottamento per comportamento scorretto da parte degli studenti dovranno essere risarciti dai responsabili se individuati; viceversa i danni saranno risarciti da tutti i partecipanti al viaggio. 8) Qualora si dovessero verificare delle turbative che impediscano il normale svolgimento dell’anno scolastico (200 giorni effettivi di lezione), i viaggi di istruzione non verranno effettuati. In ogni caso, qualora all’indomani di viaggi e gite d’istruzione si verifichino episodi di assenteismo collettivo, non saranno effettuate, limitatamente alle classi responsabili di tale comportamento, ulteriori uscite. 9) I Consigli di Classe possono, con deliberazione motivata, escludere dalla propria programmazione didattica, viaggi e visite guidate. 10) Chi partecipa ai viaggi dovrà dimostrarsi informato delle presenti norme e a queste dovrà attenersi. Per quanto non previsto nelle modalità organizzative del nostro istituto si fa riferimento alla normativa M.I.U.R che regola i viaggi di istruzione – C.M. n. 623 del 2.10.96 – .

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22 - BIBLIOTECA, LABORATORI, PALESTRE, SUSSIDI AUDIOVISIVI, FOTOCOPIE

Art. 22a I laboratori e le aule speciali sono assegnati all’inizio di ogni ad un sub-consegnatario che ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc. Art. 22b In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il sub-consegnatario del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente al Dirigente Scolastico per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza ed al fine di individuare eventuali responsabili. Art. 22c Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono al docente. Art. 22d L’orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso. Art. 22e I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti. Art. 22f L’insegnante avrà cura, all’inizio e alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. Alla fine della lezione di laboratorio, l’insegnante deve accompagnare gli studenti in classe. L’insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. Art. 22g Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse. Art. 22h L’uso dei laboratori è consentito ai docenti e studenti nelle ore e con le modalità concordate con il direttore. Durante le ore di laboratorio gli allievi dovranno indossare, ove previsti, le protezioni. Se sprovvisti, non potranno svolgere le esercitazioni pratiche, e, se tale comportamento si dovesse ripetere, saranno presi provvedimenti disciplinari. Art. 22i L’uso della biblioteca è consentito ai docenti, studenti, genitori e personale A.T.A.. È prevista la possibilità di chieder libri in prestito.

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Art. 22l Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai Docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Art. 22m Gli studenti, tramite i Docenti, possono proporre l’acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. Art. 22n Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc. Art. 22o I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessuno ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di 2 giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Art. 22p Il materiale concesso in prestito viene annotato in un apposito registro. Art. 22q Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri – o altri materiali – smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Art. 22r Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da consentirne l’uso, mediante ro-tazione nel caso di attività extrascolastiche, da parte di tutte le classi..Durante l’ora di educazione fisica gli alunni sono tenuti a restare in palestra e ad uscire, eventualmente, uno alla volta. .I trasferimenti verso le palestre o le aule speciali dovranno avvenire in modo sollecito, ordinato, con l’accompagnamento del docente in servizio. Art. 22s La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni igieniche in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. Art. 22t Le fotocopie vanno richieste e ritirate nei giorni e orari consentiti. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. Art. 22u Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto in data 19/10/2011 su proposta del Collegio di Docenti, viene pubblicato con affissione all’Albo dell’Istituto ed entra in vigore 10 giorni dopo tale pubblicazione. È fatto obbligo a chiunque appartenga alla comunità scolastica di osservarlo e di farlo osservare come Regolamento d’Istituto

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REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA La biblioteca scolastica è un patrimonio che appartiene a tutti noi e, come tale, va curato e protetto. Gli alunni e i docenti possono utilizzare i testi presenti in biblioteca sia a scopo di consultazione, sostando in essa per la lettura, sia usufruendo del servizio “PRESTITO”. Per accedere al prestito è necessario compilare una apposita cedola numerata indicando in essa il proprio NOME, COGNOME, CLASSE DI APPARTENENZA (per gli alunni), TESTO RICHIESTO (autore e titolo), DATA E FIRMA. Di questa cedola egli avrà una copia, da restituire insieme con il libro. I testi presenti nello “spazio biblioteca” sono di due tipologie: i testi propri della biblioteca, contraddistinti da un numero di inventario; testi scolastici, donati alla scuola da vari docenti ed allocati anch’essi nello “spazio biblioteca” per renderli disponibili a tutti. Questi ultimi sono contrassegnati con un’etichetta bianca sulla quale è impressa una sigla (quella della disciplina di appartenenza) ed un relativo numero progressivo. I testi del primo tipo possono essere prestati per un mese ed eventualmente, il prestito può essere rinnovato per il mese successivo. I testi scolastici possono essere dati in prestito ad alunni che ne siano sprovvisti, anche per l’intero anno scolastico. Il bibliotecario in servizio ha il compito di registrare l’avvenuto prestito (e poi la restituzione) su un apposito registro, ricopiando le notizie scritte dal richiedente sulla cedola, aggiungendovi il numero di inventario o (nel caso dei testi scolastici) il numero progressivo, lo scaffale, la data del prestito, lo stato di conservazione del testo ed eventuali particolari da segnalare (ad esempio, se il testo presenta sottolineature, se è rovinato in qualche parte, mal rilegato, ecc.). Chi riceve in prestito un libro deve essere consapevole che esso è un bene prezioso ed è un bene che appartiene a tutta la scuola. Egli deve dunque sentirsi responsabile del suo stato di conservazione: il testo non va smarrito, imbrattato, sottolineato. Le pagine non vanno mai piegate, neppure agli angoli. Chi smarrisce o rovina un libro, sarà richiamato, escluso da successivi prestiti e dovrà risarcire il danno con l’acquisto di una copia del libro. La biblioteca costituisce un luogo di incontro, di lettura, di scambio culturale. Pertanto essa è aperta a tutti coloro che abbiano voglia di leggere, da soli o in piccoli gruppi.

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REGOLAMENTO PER L’USO DEI LABORATORI D’ INFORMATICA I laboratori sono utilizzati da molte persone, quindi si prega di rispettare le seguenti regole: 1. L'accesso al laboratorio e' consentito solo alle classi ed ai rispettivi docenti in

orario; 2. L'utilizzo del laboratorio nelle ore libere sarà consentito solo previa autorizzazione del

Dirigente Scolastico;

3. compilare scrupolosamente l’apposito registro di accesso segnalando eventuali malfunzionamenti; il registro va compilato dal docente che accede al laboratorio;

4. accendere e spegnere correttamente i computer;

5. non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, ecc.);

6. per ragioni di manutenzione, i computer secondo necessità potrebbero essere sottoposti ad interventi di formattazione (cancellazione dei dati) e reinstallazione del software. Pertanto siete invitati a conservare una copia di backup di tutti i dati che ritenete “vitali”;

7. nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus) prendere nota del messaggio e segnalare immediatamente il fatto ai tecnici del laboratorio;

8. accedendo a Internet: rispettare la netiquette (regole di comportamento in rete);

9. terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni;

DIVIETI:

1. E’ VIETATO installare nuovo software: su tutti i computer è attivo un sistema di protezione gerarchico che può causare problemi durante l’operazione di installazione. I docenti che hanno necessità di installare programmi o cd-rom sono pregati di formulare richiesta scritta al responsabile dei laboratori prof. A.CITARELLA o agli Assistenti Tecnici per avere le indicazioni necessarie;

2. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO aprire, spostare o eliminare dati e cartelle altrui;

3. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO mangiare e/o bere nel laboratorio;

4. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO inserire alcun tipo di password;

5. E’ ASSOLUTAMENTE VIETATO accedere alla rete Internet senza l’autorizzazione del Responsabile dei Laboratori

Avviso ai sensi della Legge sul Diritto alla Privacy ATTENZIONE: per motivi di sicurezza il laboratorio adotta soluzioni tecnologiche che comportano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte. Tutti gli accessi ai Personal Computer saranno registrati in appositi Registri Elettronici (LOG) che resteranno a disposizione per tutto l’Anno Scolastico

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PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per l’anno scolastico 2012-2013 il collegio docenti, pur sapendo che quasi sicuramente non ci saranno i fondi per finanziarli tutti, ha approvato i seguenti criteri di priorità per finanziare i progetti (approvati in funzione dei fondi disponibili): 1) attinenza con gli obiettivi curricolari 2) promozione dell’immagine della scuola sul territorio 3) favorevole rapporto costo benifici Si precisa, inoltre, che nessun progetto potrà partire senza la verifica dei suddetti criteri da parte del collegio docenti e l’autorizzazione del consiglio d’istituto. Altresì è stato deciso, definendone l’articolazione ed i relativi costi, di avviare da subito l’Orientamento in ingresso ed il connesso progetto “Sperimentiamoci” vista la loro fondamentale importanza . I progetti relativi ai Giochi studenteschi, che hanno un finanziamento ad hoc, partiranno previa la verifica della disponibilità del finanziamento. I progetti presentati, elencati in ordine casuale, sono i seguenti:

1) Comunicare con la musica 2) Preparazione a gare e concorsi e preparazione ai test universitari 3) L’elettronica creativa 4) CLIL 5) Un calcio alla storia. Storia di Italia attraverso il calcio 6) I giovani e l’educazione stradale 7) Laboratorio Teatrale 8) LaboratorioMusicale 9) Laboratorio sportivo ( Gruppo sportivo studentesco ) 10) Sperimentiamoci

Sono stati da subito attivati, perché rispondenti ai suddetti criteri i progetti del Laboratorio Teatrale e del Laboratorio Musicale. E’ stato inoltre attivato,con finanziamento non proveniente dal fondo d’Istituto, il progetto “L’Orto Sinergico”. Continuano a svolgersi i due progetti già approvati nei precedenti anni scolastici :“Imparare ad Imparare” e “ La pagina che non c’era”. Quest’ultimo , da quest’anno, sarà in rete col Liceo Labriola. Sono stati attivati,come nei precedenti anni scolastici , lo sportello di Ascolto e il progetto “Alternanza Scuola-Lavoro”, stage in azienda, a cui si alternano momenti di istruzione. Inoltre, come tutti gli anni, si stanno svolgendo attività per l’orientamento in uscita, che hanno come obiettivo principale quello di sostenere gli alunni delle classi terminali nelle scelte di studio o lavorative post diploma. In tale ambito, sono e saranno organizzati sia incontri nel nostro Istituto, per un contatto più diretto con i vari docenti universitari, sia visite esterne presso le diverse Università e facoltà per una maggiore conoscenza delle sedi,delle strutture e delle organizzazioni. Si terranno, allo stesso modo, presso il nostro plesso, incontri sia con funzionari del Centro Servizi per l’Impiego di Pozzuoli, che con responsabili delle Forze Armate. Il nostro istituto, inoltre, in collaborazione con l’associazione Febe, organizza un attività di cineforum pomeridiana aperta ad alunni, giovani del rione, famiglie, anziani del quartiere e personale della scuola. Il Pitagora, anche quest’anno partecipa al progetto TELETHON.

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SPORTELLO ASCOLTO

Coordinatore del Progetto “Sportello di Ascolto”: Prof. ssa Michela D'Isanto

Lo Sportello di Ascolto nasce da una precisa consapevolezza maturata nel tempo: le situazioni di “malessere” a scuola non vanno solo percepite ma “agite” e affrontate, possibilmente con l’aiuto di un esperto con strategie mirate.

Tale servizio, il cui fine prioritario è la tutela del benessere e in particolare della salute degli studenti, nasce per dare loro un ulteriore spazio e opportunità di dialogo e per consentire un clima di sempre maggior equilibrio con se stessi e con la vita scolastica.

Lo sportello, nella componente psicologa formata dalla Dott.ssa Simona Maione e dalla Dott.ssa Cristina Bernardo, sarà a disposizione degli studenti, docenti e genitori per affrontare ogni problematica che si riverberi sul percorso di crescita personale e scolastica.

Esso sarà attivo il:

Mercoledì dalle ore 10 alle ore 13.00

con la Dott.ssa Monica Sica e la Dott.ssa Ludovica Tremante

La prenotazione per lo sportello sarà possibile nel modo seguente:

- In modo del tutto autonomo e personale, utilizzando una cassetta della posta sita nell’androne della scuola in cui inserire un foglietto recante il proprio nome, cognome, classe e nome della psicologa che si desidera incontrare .

- Contattando personalmente le psicologhe, Dott.ssa Monica Sica e Dott.ssa Ludovica Tremante, al termine delle sedute e cioè dalle ore 12.30 in poi.

- Contattando la referente del progetto Prof. D’Isanto Michela.

Si auspica che, durante l’anno scolastico, dagli studenti, dai docenti e dalle famiglie giungano suggerimenti per rendere sempre migliore il servizio di ascolto.

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LABORATORIO TEATRALE PROF. SSA M.R. ORRICO Il progetto , destinato a tutti gli alunni della scuola, si pone i seguenti obbiettivi:

Favorire l’acquisizione di competenze relative alla comunicazione in genere ed in

particolare attraverso la tecnica della rappresentazione teatrale

Acquisire le tecniche minime dell’arte della recitazione

Crescere nella fiducia di se anche attraverso la padronanza di tecniche di rilassamento e di

concentrazione

Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l’energia e l’eccessiva

vivacità

Imparare a lavorare in equipe condividendole esperienze e le responsabilità

Rispettare gli spazi ed il lavoro altrui

Il progetto di laboratorio teatrale ha, come finalità ultima, la valorizzazione delle potenzialità

espressive, affettivo - relazionali, motivazionali e cognitive di ciascun alunno.

COMUNICARE CON LA MUSICA PROF. SANTORELLI F. Il progetto consiste in un intervento preventivo-riabilitativo di musicoterapia rivolto ad alunni

diversamente abili ed avente come obiettivi fondamentali il potenziamento della consapevolezza di

sè e delle proprie emozioni in relazione all'esperienza musicale e il miglioramento della capacità

comunicativa e relazionale.

CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM. = ORIENTARE ALUNNI E GENITORI PROF. CALABRESE M.

Progetto che va a specificare le strategie organizzative e informative di sostegno e indirizzo delle

famiglie e degli alunni nel momento della scelta di un percorso formativo Scuola Media Superiore

si pone come obiettivi:

Rendere visibile sul territorio l'I.S.S PITAGORA esplicitando il POF;

Registrare i bisogni formativi ed educativi dell'utenza scolastica nell'ottica della

ridefinizione del POF;

Promuovere l'esigenza di una corresponsabilità formativa scuola famiglia;

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I GIOVANI E L’EDUCAZIONE STRADALE PROF. MASSARO R.

Il progetto, destinato a tutte le classi, finalizzato a fornire agli studentile le indispensabili

conoscenze ed i supporti tecnici atti ad un responsabile e corretto comportamento sulla strada ed a

fornire le conoscenze necessarie per ottenere “il patentino” di guida del ciclomotore, si pone come

obiettivi:

conoscenza del codice della Strada e delle norme di circolazione

acquisizione di nozioni e tecniche per la guida in sicurezza

educazione alla legalità relativa alla disciplina sulle strade

SPERIMENTIAMOCI ……ancora PROF. CALABRESE M.

Il progetto, rivolto agli alunni delle SS.MM.SS del Distretto 25°, è stato organizzato con l’obiettivo

di favorire una scelta consapevole dell’indirizzo di Studi Superiore attraverso la completa fruizione

degli spazi laboratoriali dell’Istituto Pitagora.

In tre appuntamenti pomeridiani gli alunni hanno la possibilità di seguire incontri su due dei

seguenti percorsi:

• Informatica

• Pre-Greco

• Fisica

• Chimica e Biologia

• Elettronica

• Psicologia

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LA PAGINA CHE NON C’ERA PROFF. R. BOSSO, D. ROMAGNOLI, M.L. VANORIO Concorso di scrittura per gli alunni del triennio degli istituti della scuola secondaria di II grado di Napoli e provincia. Il concorso nasce con l’intento di proporre agli alunni del triennio della scuola superiore nuovi

esercizi che riescano ad avvicinarli al mondo della lettura e della scrittura à contrainte, per abituarli

da un lato a una scrittura regolamentata da consegne precise (simile a quella delle prove previste per

l’Esame di Stato) e stimolare dall’altro la creatività degli studenti. L’esperimento è inoltre

finalizzato ad avere una ricaduta pratica sulla didattica dell’italiano; sarà, infatti, accompagnato da

una riflessione teorica e da un dibattito sulle diverse possibilità di educazione linguistica allo scopo

di elaborare nuove metodologie di insegnamento.

Il concorso prevede che gli studenti leggano i romanzi di tre autori contemporanei, scelgano il

“libro preferito” e aggiungano una pagina al testo in un punto qualsiasi, imitando lo stile dello

scrittore. Fondamento metodologico di questo tipo di consegna è la convinzione che gli studenti

siano in grado di elaborare efficaci tecniche di scrittura a partire dall’esperienza empirica della

lettura, piuttosto che applicando regole desunte da uno studio teorico e manualistico.

Nel corso dello svolgimento del progetto sono previsti almeno tre incontri con gli autori, che

presenteranno i loro libri ai concorrenti e dialogheranno con loro sui punti di maggiore interesse per

i ragazzi. A partire da gennaio 2011, inoltre, scrittori, docenti e studenti avranno la possibilità di

mettere in comune opinioni e impressioni attraverso un gruppo facebook, in cui confluirà anche

tutta la documentazione relativa alle attività svolte.

A conclusione della parte concorsuale, tutti i docenti e gli studenti che hanno partecipato al progetto

saranno invitati a seguire un incontro con uno studioso di linguistica per rielaborare l’esperienza

vissuta.

Al concorso possono partecipare gli allievi del triennio della scuola secondaria di II grado delle

scuole di Napoli e provincia divisi in gruppi (classi, gruppi di allievi di una stessa classe o di più

classi dello stesso istituto), o singoli studenti segnalati dai loro docenti di lettere che si proporranno

come referenti del progetto. Questi avranno il compito di tenere i contatti con il Comitato

Organizzativo del premio. Ogni Istituto potrà partecipare al concorso con un massimo di 10

elaborati; saranno ammesse deroghe a discrezione del Comitato Organizzativo.

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L’ORTO SINERGICO PROFF.

FINICELLI, PICASCIA, GALLITELLI,BONIELLO

Il progetto orto sinergico è stato avviato nel corrente anno scolastico dai docenti di scienze dell'IS

Pitagora in collaborazione con l'esperto esterno Marco Amalfi ed hanno partecipato quasi tutte le

classi seconde dell'istituto.

Il progetto verte sulla creazione di un orto biologico in cui non sono utilizzati pesticidi sfruttando la

sinergia tra le piante dell'orto. Lo svolgimento si protrarrà per l'intero anno scolastico.

L'obiettivo principale è sviluppare negli alunni una coscienza ecologica e la sensibilità verso uno

sviluppo sostenibile .

Queste attività, facendo leva sulla naturale predisposizione degli adolescenti al fare ed essendo

attività fortemente motivanti, mantengono vivi l'interesse e l'attenzione anche nei ragazzi in

difficoltà.

IMPARARE AD IMPARARE PROFF. D'ISANTO, GALLITELLI, BONIELLO

Il progetto Imparare ad imparare, svoltosi nel primi giorni di settembre 2012, si è rivolto agli alunni

delle prime classi del nostro istituto. L'obiettivo del progetto è stato di sviluppare negli studenti un

adeguato metodo di studio al fine di affrontare con successo il primo anno della scuola superiore di

II grado.

Si sono svolte attività su:

• come si studia

• come si interpreta un testo

• come creare mappe concettuali

• saper lavorare di gruppo

I punti focali del progetto sono stati accompagnare gli studenti verso l'acquisizione della

competenza "imparare a imparare".

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PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI DEL FSE “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” E DEL FESR “AMBIENTI PER

L’APPRENDIMENTO” DEL PON 2007-2013

Programma Operativo Nazionale "La Scuola per lo Sviluppo" è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1. La titolarità di questo programma è del Ministero dell'istruzione - Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica - Ufficio V, che funge da Autorità di Gestione. Il PON Scuola si avvale di due Fondi il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ed ha come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di 6 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo:

La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione L'ampliamento delle competenze di base Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione) Lo sviluppo dell'istruzione permanente La formazione dei docenti e del personale scolastico Il rafforzamento delle pari opportunità di genere Lo sviluppo di una cultura ambientale

Il Piano degli interventi previsto dal nostro Istituto comprende le seguenti Misure- Azioni: FSE Obiettivo C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani

C1 INTERVENTI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE

I suddetti Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave riguardano: la comunicazione nella madrelingua, la comunicazione nelle lingue straniere, la competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, la competenza digitale,imparare ad apprendere, competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale

C5 TIROCINI E STAGE IN ITALIA E ALL’ESTERO I suddetti Interventi riguardano tirocini in azienda per consentire a studenti di ITI e IPIA di approcciare al mondo del lavoro.

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MISURA-AZIONE C1 I SPEAK ENGLISH VERY WELL

I WANT TO LEARN ENGLISH

I due PON d’inglese, della durata di 50 ore ciascuno, sono finalizzati a facilitare e a sostenere

l’adattamento all’innovazione, intendono, inoltre, favorire lo sviluppo di skills trasversali e

migliorare la qualità della formazione nell’ambito dell’insegnamento della lingua straniera nel

biennio per un raggiungimento del Livello B1 e B1+, poiché una buona competenza in L2

contribuisce al raggiungimento di quella tanto auspicata “ cittadinanza europea” che rende gli

allievi capaci di una concreta e consapevole partecipazione alla vita culturale ed economica

dell’Europa tutta.

MISURA-AZIONE C5 CONSERVIAMO IL NOSTRO PATRIMONIO ARCHEOLOGICO-CULTURALE La spendibilità del profilo previsto dal modulo 'Conserviamo il nostro patrimonio archeologico-

culturale' risulta evidente dai dati emersi dalle indagini sul problema occupazionale e sulle

proiezioni in essi contenute fornite dall’ISTAT,secondo cui si calcola che nel 2012 due lavoratori su

tre saranno impiegati nel terziario e di questi il 30% nel settore turistico ed il 40% in quello dei

servizi e delle intermediazioni.

Aumenterà, pertanto, l’esigenza qualificata di consulenti, progettisti ed operatori di attività connesse

alla promozione e alla conservazione del patrimonio archeo-culturale.

Il percorso formativo, di ore 120 di cui 40 ore di orientamento e 80 di stage, che viene proposto agli

studenti del triennio, favorirà l’apprendimento degli elementi di innovazione tecnologica nel

settore,stimolerà la capacità di assemblare, attraverso la conoscenza del settore, i diversi servizi

elaborando piani di promozione archeo-culturale.

Sarà privilegiato,inoltre, soprattutto durante lo stage, il momento operativo che consentirà a tutti gli

allievi di intervenire in tutti i momenti della produzione e gestione del prodotto in termini di

budget,commercializzazione,prenotazione dei servizi,accoglienza e gestione della clientela e

controllo della parte finanziaria.

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Obiettivo F: Convergenza – Piano di Azione Coesione.

F3 : Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e creazione di prototipi innovativi

Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale , anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti – (Progetto OMISSIS )