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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 71 - N. 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 Fondato nel 1946 Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.30 - Contiene I.P. «Commercio News» è all’interno della rivista Restructura: Premio fedeltà agli edili CNA, foto e nomi Costruzioni: convocati gli Stati generali per rilancio settore Smog: CNA dice no al blocco dei diesel Euro 5 Eventi: CioccolaTò salta; il Salone del libro si farà Fotografia: nasce in Piemonte l’alleanza tra Afip e CNA Storie: Atelier Regina Guasco, la sartoria dei «due mondi» Vaccarino confermato alla guida di CNA nazionale Rieletto all’unanimità a Roma, il 27 ottobre scorso Il Jobs Act dei lavoratori autonomi voluto da CNA Interessa una platea di quasi 2 milioni di operatori in Italia Cos’è e come funziona; tutele per gravidanza e infortunio www.cna-to.it www.corriereartigiano.it Media partner: Seguici su: CNA Torino sostiene:

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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 71 - N. 6 - NOVEMBRE-DICEMBRE 2017

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«Commercio News» è all’interno della rivista

Restructura: Premio fedeltà agli edili CNA, foto e nomiCostruzioni: convocati gli Stati generali per rilancio settoreSmog: CNA dice no al blocco dei diesel Euro 5Eventi: CioccolaTò salta; il Salone del libro si faràFotografia: nasce in Piemonte l’alleanza tra Afip e CNAStorie: Atelier Regina Guasco, la sartoria dei «due mondi»

Vaccarino confermato alla guida di CNA nazionaleRieletto all’unanimità a Roma, il 27 ottobre scorso

Il Jobs Act dei lavoratori autonomi voluto da CNAInteressa una platea di quasi 2 milioni di operatori in ItaliaCos’è e come funziona; tutele per gravidanza e infortunio

www.cna-to.it

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Sommario3

AttualitàVaccarino rieletto alla guida di CNA nazionale

AttualitàArtigiani: ripresa lontana, ma meno cessazioni

AttualitàÈ arrivato il Jobs Act degli «autonomi»

AttualitàSmog: CNA dice no a blocco diesel Euro 5

Aggregazioni dei mestieri• Restructura, 30ª edizione nel segno di CNA• Torino pronta a sblocco appalti pubblici• Costruzioni, nessuna ripresina in vista• CNA premia le imprese edili «fedeli»• I nuovi artigiani Eccellenti• Afip e CNA insieme per la fotografia• Il Salone del libro riparte col piede giusto• CNA fa incontrare gli imprenditori associati• E-commerce: l’Italia è ancora in affanno• CioccolaTò non si fa neanche quest’anno

InformazionePrivacy, arriva il regolamento europeo

IntervistaAtelier Regina Guasco, dal Brasile all’Italia

Cultura e arteI nudi «da scandalo» di Giacomo Grosso

Commercio NewsInserto al centro della rivista

Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948

Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni

Collaboratori:Manuela PicaSergio Enrietto

EditoreCNA Editrice Srl

ImpaginazioneDue di 2 di Francesco Pavia

StampaGraf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl

Venaria Reale (To)

Redazionevia Millio, 26 - 10141 - Torino

tel. 011.1967.2152-2121 - fax [email protected] - [email protected]

Tiratura10.600 copie

Chiuso in tipografia il 5 dicembre 2017

Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure

parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore.

Editoriale

La Legge di Bilancio2018, nel momento in cuistiamo scrivendo questoeditoriale, sarà all’esamefinale alla Camera dei De-

putati. Va detto subito che molte delle pro-poste migliorative presentate dalla CNA aGoverno e Senato a favore delle piccole im-prese non sono state sin qui recepite. Riman-gono, dunque, disattese le nostre richieste inmateria di deducibilità dell’Imu sugli immo-bili strumentali, di esclusione dall’Irap per leattività di minore dimensione, di ripristinodell’aliquota del 65% per gli interventi di ef-ficientamento energetico, del mantenimentodell’imposta sui Redditi di impresa (Iri) e dicompletamento del regime per cassa con laprevisione di riporto delle perdite. Per noi“la finanziaria” era e rimanere un provvedi-mento essenziale per dare slancio alla ripresadell’economia italiana. Oltre alle richiesteavanzate, le quali si inseriscono pienamentenella logica di sviluppo del Paese, in primaistanza abbiamo accolto favorevolmente lascelta di non aumentare l’Iva e la confermadegli incentivi su investimenti e lavoro. Pur-troppo manca qualsiasi intervento teso a ri-durre la pressione fiscale sulle imprese. Inol-tre, siamo in presenza del rischio che il testofinale sia fortemente condizionato dall’ormaiprossima scadenza elettorale, perdendoquindi l’occasione di operare con uno sguar-do rivolto al futuro che richiamerebbe inter-venti volti alla riduzione della spesa pubblicaper liberare risorse da impegnare per lo svi-luppo e la riduzione del debito. E’ utile ri-cordare che oggi, ma non sappiamo cosa po-trà succedere domani, siamo in presenza dicondizioni particolarmente favorevoli, evi-denziate dagli ultimi dati pubblicati nei pri-mi giorni di dicembre dall’Istat. L’andamen-to di crescita del Pil nel terzo trimestre 2017segna un +1.7% che se rapportato ai dati deiprimi due trimestri ci rassicura rispetto alraggiungimento del risultato previsto perl’anno in corso: un Pil che si attesterà al+1.5%. I consumi sono cresciuti dello 0.3%con dato tendenziale a fine anno del +1.5%.Gli investimenti fissi delle imprese si atteste-ranno a fine anno al +4.6%. Le esportazionisono cresciute dell’1.6% a fronte delle im-portazioni che crescono dell’1.2%. Gli inte-ressi sul debito pubblico grazie agli interven-ti della Banca centrale europea oggi pesano

per circa il 4% del Pil, nel 1996 pesavano perl’11%. L’insieme di questi dati ci dimostrache il Paese si è avviato verso una fase di ri-presa che deve essere supportata da un’azionepubblica che sappia coniugare sviluppo e ri-gore. Occorrono scelte chiare che non guar-dino solo all’oggi ma soprattutto al domani.La politica e le Istituzioni che, da quantoemerge dall’ultimo rapporto del Censis, nongodono di un buon grado di fiducia, ogginon devono cercare di ottenere qualche votoutilizzando la Legge di Bilancio, ma piutto-sto dare una risposta a quel rancore diffusoche il Censis evidenzia come il male maggio-re della nostra società. Cresce la paura del de-classamento, i giovani soprattutto si sentonoesclusi dalla possibilità di crescere nella scalasociale. Dal Dopoguerra ad oggi tutti abbia-mo avuto la certezza che i figli potevano con-tare su un futuro migliore dei genitori. Oggiquesta certezza si è spezzata e se vince il ran-core c’è il rischio che si affermino populismie logiche di Governo sovraniste. Per questooccorrono una forte azione di ricomposizio-ne sociale e interventi che diano una veraprospettiva di futuro. La ripresa c’è, ma ri-schia di essere raccolta da pochi. Nello stessopopolo del rancore il Censis individua segna-li contrapposti: si spende di più in cultura, invacanze, nel cibo di qualità, si tende a mi-gliorare il proprio stile di vita eppure ci sisente esclusi. La crisi ha prodotto profondedivisioni. La povertà è cresciuta dal 2007 adoggi del 165% raggiungendo la quota di 4.7milioni di cittadini che vivono con un red-dito sotto soglia. Se guardiamo al risparmiofamigliare notiamo che nell’ultimo decen-nio il 20% delle famiglie più ricche ha vistocrescere il suo patrimonio finanziario del32%, mentre il 20% delle famiglie più po-vere ha visto il suo patrimonio quasi dimez-zato: -48%. Aumentano le diseguaglianze,anche nella realtà che noi rappresentiamo,tra grandi e piccole imprese, tra chi innovae chi resta indietro. Per questo chiediamoche nella Legge di Bilancio la Camera deiDeputati accolga le nostre richieste. Neiprossimi giorni come CNA ci impegnere-mo in incontri sul territorio per sensibiliz-zare i deputati eletti neivari collegi e contempo-raneamente daremo ilvia a una forte campa-gna di comunicazione

«Legge di Bilancio 2018, CNA criticaOccorrono scelte chiare per il futuroPer far ripartire le Pmi, il Paese e combattere il rancore

«.

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n°6 - novembre-dicembre 2017

Cinquanta ballerini si sonoesibiti di fronte a 1600

imprenditori provenienti datutta Italia per rappresentare i45 mestieri della Confederazio-ne. Si è aperta così, in modoinatteso e spettacolare, l’Assem-blea elettiva della CNA nazio-nale lo scorso 27 ottobre all’Au-ditorium della Conciliazione aRoma, Assemblea che si è con-clusa con la rielezione del Presi-dente uscente Daniele Vaccari-no. Lo show, dal forte impattoemotivo, ha voluto rappresen-tare un’Italia in movimento chenon sta ferma, gli imprenditoricoraggiosi che si mettono sem-pre in gioco, che non si tiranomai indietro: proprio quelli chela CNA rappresenta con auto-revolezza dal 1946. Alla letturadel saluto del Presidente dellaRepubblica Sergio Mattarellasono seguiti gli interventi dellaPresidente della Camera LauraBoldrini e dei ministri all’Istru-zione Valeria Fedeli e al LavoroGiuliano Poletti. Il peso dell’ar-tigianato e delle piccole impre-se in Italia è stato fortementesottolineato da Laura Boldrini:«Il 98.3% delle aziende e il40.9% del Pil» sono riconduci-

bili a questo mondo. «Aziendeche contribuiscono ogni giornoal benessere del nostro paese»tra le quali si evidenzia una«grande crescita delle impren-ditrici autonome» e un «un ve-ro e proprio boom delle impre-se guidate da immigrati»: sono«il 13.5% del comparto artigia-

no». «Questo tessuto così diffu-so di piccole imprese è una pe-culiarità dell’Italia - ha dettoBoldrini - che non ha egualiall’estero e che va preservato econservato». Le piccole impresedevono, tuttavia, essere messenelle condizioni di pensare ingrande e di imparare a usare larete, il web. Boldrini ha quindiconcluso affermando che «oc-corre aiutare chi lavora a pro-durre», alleggerendo il carico fi-scale. Vaccarino ha voluto ri-cordare nel suo discorso la forza

democratica dellaCNA: «Oltre 50mila associati ditutta Italia sonostati coinvolti nelleassemblee elettivelocali», ma ha an-che voluto lanciareal ministro Polettiun forte messag-gio: «L’abolizionedei voucher è statoun errore mador-nale e il sistemache l’ha sostituito ècomplesso da usaree rischia di produr-re addirittura effet-ti contrari a quelli

voluti». E poi, rivolgendosi inmodo indistinto alla politicaitaliana: «C’è una costante sot-tovalutazione del nostro ruolo,ma noi siamo il centro del siste-ma produttivo nazionale. Con-tribuiamo in gran parte a ren-dere l’Italia la seconda potenzamanifatturiera italiana e contri-buiamo in modo significativoalla diffusione del made in Italynel mondo». E nonostante imille lacci e lacciuoli che imbri-gliano le piccole imprese più

4 Attualità

Vaccarino rieletto alla guida della CNA:abolire i voucher è stato un grave erroreE di fronte a Boldrini, Poletti e Fedeli chiede: «Meno tasse e più credito per le imprese»

SEGUE A PAG. 58

Dall’alto in basso e da sinistra a de-stra: il Presidente nazionale CNA Da-niele Vaccarino, la Presidente dellaCamera Laura Boldrini, la ministradell’Istruzione Valeria Fedeli e il mi-nistro del Lavoro Giuliano Poletti

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Nel periodo luglio-settem-bre 2017 il comparto ar-

tigiano piemontese ha manife-stato una sostanziale staziona-rietà dell’andamento anagraficorispetto allo stesso periododell’anno precedente, non di-scostandosi di molto da quantorealizzato dal tessuto imprendi-toriale regionale complessiva-mente considerato. Dall’analisidei dati del Registro impresedelle Camere di commerciopiemontesi emerge, infatti, co-me nel terzo trimestre dell’an-no, a fronte di un tasso di cre-scita lievemente positivo(+0.11%) registrato dal totaledelle imprese piemontesi, ilcomparto artigiano, in lineacon quanto avvenuto a livellonazionale, abbia subìto unaflessione di lieve entità dellapropria base imprenditoriale(-0.13%). «L’artigianato è unasset strategico del nostro tessu-to imprenditoriale, fatto dicompetenze, creatività e saperfare. I risultati di questo trime-stre ci mostrano un settore an-cora in lieve sofferenza e che habisogno di un importante rilan-cio. Il nostro compito è di sup-portare tutte le Pmi, soprattut-to le meno strutturate, nei loroprocessi di crescita, digitalizza-

zione e internazionalizzazione:servizi che speriamo possanoaiutare a realizzare quel cambiodi passo decisivo per imboccarefinalmente la strada della cre-scita» ha dichiarato FerruccioDardanello, Presidente diUnioncamere Piemonte. Piùcritico Nicola Scarlatelli, Presi-dente CNA Torino: «I dati dif-fusi da Unioncamere ci preoc-cupano e non poco perché an-cora non assistiamo ad una rea-le svolta del quadro congiuntu-rale e non ci basta più sapereche abbiamo contenuto le per-dite. Non è solo una questionedi numeri. Perché dietro i nu-

meri ci sono le imprese e le sto-rie di vita degli imprenditori edelle loro famiglie che sono an-cora in affanno. Così l’econo-mia non riparte». Nel periodoluglio-settembre del 2017, sulterritorio piemontese sono nate1443 imprese artigiane. A fron-te delle 1605 cessazioni (valuta-te al netto delle cancellazionid’ufficio), il saldo appare nega-tivo per 162 unità, dinamicache porta a 120.884 lo stock diimprese artigiane complessiva-mente registrate a fine settem-bre 2017 presso il Registro im-prese delle Camere di commer-cio piemontesi. Il bilancio tranuove iscrizioni e cessazioni sitraduce, come evidenziato, inun tasso di crescita del -0.13%,risultato sostanzialmente in li-nea con quello medio nazionale

del III trimestre 2017 (-0.06%).A livello settoriale, si rileva unacrescita solo per le imprese arti-giane dell’agricoltura che chiu-dono il trimestre con un+0.64% e quelle degli altri servi-zi (+0.12%). Il primo compartoper numerosità di imprese arti-giane si conferma quello dellecostruzioni che rappresenta il42% delle realtà imprenditorialiartigiane piemontesi, ma regi-stra per l’ennesima volta un datonegativo (-0.24%). L’industriain senso stretto, con il 22.1%delle imprese artigiane della re-gione, evidenzia un tasso di va-riazione pari al -0.24%, di po-co superiore a quello medio re-gionale. Anche il comparto delturismo (-0.2%) e del commer-cio (-0.14%) registrano dina-miche negative.

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delle grandi e un «total tax rate al 62%», «negli ultimi tre anni il nostromondo ha registrato un incremento occupazionale del 10%». Segno diuna capacità imprenditoriale che merita di essere riconosciuta e sostenu-ta. Alla politica Vaccarino ha chiesto con forza «scuole che preparino iragazzi ad entrare nelle imprese» e un sistema capace di sostenere «le im-prese a farsi carico di avviare al lavoro i ragazzi e le ragazze», accantoalla deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali - richiesta ormaida anni - e «l’abolizione dell’Irap sulle imprese più piccole». Vaccarinoha anche toccato il delicato tema del rapporto con le banche: «Se fattureelettroniche e pagamenti elettronici sono destinati a diventare obbliga-tori, allora si riducano i costi per le aziende». E poi: «Le banche conti-nuano ad essere sorde alle esigenze finanziarie del nostro mondo, manon esiste ripresa senza apertura al credito». Con Valeria Fedeli che haricordato alla platea l’importanza di andare incontro al cambiamento ealle dinamiche di Industria 4.0 divenuta ora anche su richiesta dellaCNA Impresa 4.0, Vaccarino ha poi firmato un importante documento

per la collaborazione tra la CNA e il Governo sull’Alternanza Scuola-Lavoro. Valeria Fedeli non ha avuto tentennamenti nel difendere questoimportante percorso di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro,invitando al contempo le piccole imprese a dare ascolto alle aspettativedei giovani. «Occorre una alta qualità dell’accoglienza nelle piccole im-prese», ha detto il ministro, prima della firma del documento. «Il nostropatto è un atto di responsabilità importante per evitare ogni confusionetra apprendistato e Alternanza Scuola Lavoro». Il ministro del Lavoro,Giuliano Poletti, ha riconosciuto nell’impresa italiana una «infrastrut-tura essenziale del paese», invitando la CNA a proseguire «nel dialogoavviato in questi anni» con il Governo. E ancora, riscuotendo il consensodella platea: «Il lavoro lo creano le imprese e alle imprese occorre prestarela massima attenzione»; «Dobbiamo creare le condizioni migliori e piùfavorevoli affinché le imprese possano crescere». Al termine dell’interven-to del ministro, Daniele Vaccarino è stato riconfermato alla guida dellaConfederazione per i prossimi quattro anni (al.st).

Attualità 5

La ripresa è ancora lontana. Scarlatelli: «Dietro le imprese che chiudono ci sono le persone»

Artigianato, l’emorragia sembra finitaAncora 1600 cessazioni in Piemonte (-0.13%), peggio nelle costruzioni e nella produzione

SEGUE DA PAG. 48

Agricoltura0.6%

Altri servizi26.5%

Industria in senso stretto

22.1%

Costruzioni42.0%

Torino51%

Verbano C.O.4%

Vercelli4% Alessandria

9%Asti5%

Biella4%

Cuneo15%

Novara8%

Commercio5.9%

Turismo2.9%

Imprese artigiane registrate in Pie-monte per settore e per provincia al30 settembre 2017 (fonte: Unionca-mere Piemonte su dati InfoCamere)

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Attualità6

Cresce il design piemontese:un universo composto di

2677 attività che in Piemontedanno il loro contributo all’eco-nomia design-oriented (non ilcomparto in senso stretto) pro-ducendo un fatturato complessi-vo di 14.5 miliardi di euro graziea oltre 72.500 addetti. Circa il66% delle attività hanno sedenella Città metropolitana di To-rino, seguono Cuneo con il 10%,Alessandria e Novara con il 7%ciascuna. «Dal 2008 abbiamocercato di far crescere i designer:portandoli all’estero, investen-

do sul territorio in parti-colare in collaborazionecon le Associazioni da-toriali come CNA emonitorando le dina-miche del settore - ha

spiegato Guido Bolatto, Se-gretario generale della Camera dicommercio di Torino, lo scorso 9ottobre, alla presentazione del-l’indagine sul valore economicodel design piemontese, realizzatadalla Camera di commercio diTorino insieme a Politecnico diTorino e Osservatorio Culturaledel Piemonte (la terza realizzata,dopo quelle del 2007 e 2012). Il

design è «in salute», quindi, conuna crescita nell’ultimo anno siadel fatturato sia degli addetti(+8.7% e +3.5%). L’universo ècomposto in prevalenza da realtàdi piccole dimensioni: il 79% hameno di 5 addetti e il 71% fattu-ra meno di 99mila euro all’anno.Quanto alla natura giuridica, il49% sono imprese individuali,ma il 31% è rappresentato da so-cietà di capitali: producono il99% del fatturato del campione,ma solo il 30% di questo è diret-tamente imputabile al design.Discorso opposto per l’ampiogruppo di società di persone, im-prese individuali, liberi profes-sionisti e altre realtà, pari al 69%(1850 unità) che contribuisconomeno alla creazione del fatturatocomplessivo, ma che concentra-no nel design il proprio core bu-siness. Adottando la classificazio-ne dei settori proposta dall’Adi(Associazione Disegno Industria-le, di cui CNA è Socio) è possibi-le intercettare le «nuove direzio-ni» del design: accanto alla piùtradizionale connotazione di undesign per l’abitare (progettazio-ne arredi, complementi, elettro-domestici, illuminazione, ogget-

tistica, 13.4%), il settore più rap-presentato è lo sviluppo di servizidi comunicazione (multimedia-lità, packaging, grafica, web desi-gn) con il 21.5%. A seguire il de-sign per la persona (abbigliamen-to, oreficeria, elettronica per lapersona, giochi e articoli per l’in-fanzia, protesi e apparecchi me-dici, 13%) e il design per eventi,fiere e merchandising (12% cir-ca). Si ferma al 10% il design perla mobilità (mezzi di trasporto),che tuttavia prevale in provinciadi Torino. Il design pervade la fi-liera produttiva a 360 gradi: nel74% dei casi le attività designoriented offrono servizi (proget-to, modellazione e prototipazio-ne), nel 45% prodotti finiti (di-rettamente ai consumatori finali)e solo per il 14% operano nellafabbricazione di prodotti inter-medi (semilavorati e componen-ti). Il 64% delle attività design-oriented dichiara di esportare(+7% rispetto a 5 anni fa). Il27% realizza all’estero fino al20% del fatturato, ma è signifi-cativa la percentuale di imprese(17%) che all’estero fattura tra il21% e il 50%. Se si stila unaclassifica dei primi 5 Paesi diprovenienza del fatturato estero,al primo posto c’è la Francia(17%), seguita da Stati Uniti(16.4%), Germania (14.6%),Inghilterra (10.3%) e Cina(7.3%). La struttura produttivaregionale incentrata su un bruli-care di micro imprese, costitui-sce sicuramente un vincolo perle aziende di design e tuttavia, inmolti casi, tale vincolo è statosuperato dalla capacità di fare re-te: nel 58% dei casi le imprese egli studi hanno stretto negli ulti-mi tre anni da 1 a 5 collabora-zioni con loro omologhi su pro-getti specifici. E il networking èla modalità di contatto privile-giata con i nuovi clienti per lamaggioranza (84%) degli inter-vistati (m.p).

I «piccoli» veri protagonisti del design:il 40% dei creativi sono ditte individualiLo rivela indagine della Camera di commercio: 2677 le attività e crescono le reti informali

ATTENZIONE ALLE TRUFFE: LERICHIESTE DI PAGAMENTO AR-RIVANO PER POSTA. Molte im-prese hanno ricevuto nellesettimane scorse lettere conrichieste di versamento disomme cospicue da parte diun «Repertorio Digitale Im-prese» e di un «Registro italia-no in Internet per le imprese»(casi simili si sono già verifi-cati e sono stati segnalati daCNA in passato): sottolineia-mo che queste richieste nonhanno nulla a che vedere conla Camera di commercio diTorino, né con altre Cameredi commercio o con il Regi-stro delle imprese e che nonriguardano pagamenti obbli-gatori. CNA informa e invitale imprese a porre particolareattenzione a telefonate con ri-chieste di informazioni sullapropria azienda e alla corri-spondenza, lettere o comuni-cazioni dal contenuto ambi-guo che possono essere erro-neamente interpretate comecomunicazioni della Cameradi commercio. Attenzione so-prattutto ai bollettini di con-to corrente, recapitati per po-sta, che offrono iscrizioni inelenchi di imprese o pubbli-cazioni che nulla hanno a chefare con la Camera di Com-mercio (che pur è citata nellecondizioni generali del con-tratto) e il cui pagamentonon è dovuto e non sostitui-sce il diritto annuale. Rinno-viamo l’invito a chi dovessericevere comunicazioni didubbia provenienza, a segna-lo alla CNA per effettuare leopportune verifiche e diffon-dere la comunicazione tra iSoci onde evitare di incappa-re in truffe e raggiri.

Truffe

L’82ª edizione dal 21 aprile al 1° maggio. Aperte le adesioni

A Firenze mostra dell’artigianatoSono aperte le iscrizioni per l’82ª edizione della Mostra Interna-zionale dell’Artigianato che si terrà dal 21 aprile al 1 maggio2018 alla Fortezza da Basso di Firenze: una vetrina d’eccellenzaimperdibile per piccoli imprenditori e artigiani di qualità. Tra leiscrizioni pervenute saranno selezionati i migliori esponentidell’artigianato provenienti da tutto il mondo, con prodotti unicie originali. Con 55 mila metri quadri di superficie espositiva, ol-tre 800 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia e da 50 pae-si esteri, 140 mila visitatori a edizione, la Mostra Internazionaledell’Artigianato è cresciuta fino a diventare l’evento annuale piùimportante del ‘fatto a mano’. E’ possibile organizzare una collet-tiva CNA per ridurre i costi di esposizione. Sono previste tariffescontate per le iscrizioni entro il 31 dicembre e per gli espositoriche faranno il saldo entro il 10 marzo 2018. Info: http://www.mo-strartigianato.it/it/area-espositori/mi-informo.html

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7Attualità

I l cosiddetto «Jobs Act dei la-voratori autonomi» ha intro-dotto misure per la tutela del la-voro autonomo non imprendito-riale e misure volte a favorire laflessibilità nei tempi e nei luoghidel lavoro subordinato con sod-disfazione per CNA che tanto siè impegnata per ottenere questoimportante risultato. I 25 artico-li della legge introducono una se-rie di tutele, agevolazioni e ga-ranzie in caso di gravidanza, ma-lattia ed infortunio che interessa-no circa 2 milioni di professioni-sti iscritti in Albi, le partite Iva ei collaboratori coordinati e con-tinuativi. Restano esclusi, invece,gli imprenditori, anche se «pic-coli imprenditori». Tra le princi-pali novità: a) clausole abusive:più tutele nelle transazioni com-merciali e contro i ritardi nei pa-gamenti, infatti diventano «abu-

sive» non solo le clausole checonsentono al committente dimodificare unilateralmente ilcontratto, ma anche la clausoleche prevedono termini ‘per sal-dare’ superiori ai 60 giorni dallaconsegna della fattura al cliente(partite Iva) o dalla richiesta dipagamento (Co.co.co e lavoroautonomo occasionale); b) spesededucibili: si allarga il perimetrodelle spese deducibili, in partico-lare quelle destinate all’aggiorna-mento e alla formazione profes-sionale che diventano totalmentededucibili (entro il limite annuodi 10mila euro), e così quelle re-lative alla certificazione dellecompetenze (fino a 5mila euro);c) maternità: si potrà riceverel’indennità di maternità pur con-tinuando a lavorare (non scattal’astensione obbligatoria), la du-rata del congedo parentale passa

da 3 a 6 mesi e si potrà fruirne fi-no al terzo anno di vita del bam-bino (il congedo può essere uti-lizzato anche dai padri); d) ma-lattia: in caso di malattia oinfortunio, se si svolge un’attivitàcontinuativa per il committente,il rapporto non si estingue e puòessere sospeso fino a 150 giorni(salvo il venir meno dell’interessedel committente), inoltre è pos-sibile interrompere il versamentodei contributi fino a due anni; e)dis-coll: l’indennità di disoccu-pazione per i collaboratori di-venta strutturale e permanenteed estesa anche ad assegnisti edottorandi di ricerca con borsadi studio, a fronte di un incre-mento dell’aliquota contributi-va; f) appalti: i professionistipotranno partecipare a bandi edappalti pubblici per l’assegnazio-ne di incarichi di consulenza o di

ricerca da parte delle pubblicheamministrazioni. Per partecipareai bandi i professionisti possonocostituire associazioni tempora-nee, reti di esercenti la professio-ne (o partecipare a reti d’impre-sa) o consorzi stabili; g) fondieuropei: i professionisti sonoequiparati alle Pmi per l’accessoai fondi strutturali europei; h)lavoro agile: viene disciplinatoper la prima volta lo ‘smartworking’ o ‘lavoro agile’, ovverol’attività che viene svolta da lavo-ratori dipendenti, caratterizzatadall’utilizzo di strumenti tecno-logici, eseguita in parte all’inter-no dell’azienda e in parte all’e-sterno. Si tratta di una «moda-lità di esecuzione del rapportodi lavoro subordinato» e nonquindi di una nuova tipologia dicontratto. Dipartimento sinda-cale CNA: [email protected]

È stato fortemente richiesto dalla CNA e interessa quasi 2 milioni di operatori in tutta Italia

Il «Jobs Act» dei lavoratori autonomiCos’è e come funziona. Previste specifiche tutele in caso di gravidanza, malattia e infortunio

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n°6 - novembre-dicembre 2017

9Attualità

Giù le mani dagli Euro 5diesel. E’ questa la richie-

sta, secca, avanzata dalla CNATorino all’Amministrazione co-munale di Torino che a partiredalla metà del mese di ottobre hainiziato a coinvolgere anche ipossessori di veicoli commerciali

e privati Euro 5diesel nei bloc-chi alla circola-zione, parifi-candoli ai piùinquinanti e ve-tusti Euro 3 edEuro 4. «Si trat-ta di un gravedanno econo-mico per le im-prese artigiane,commerciali eper i liberi pro-fessionisti cheusano l’auto per

lavoro durante tutto l’arco dellagiornata» ha dichiarato agli orga-ni di informazione il Presidentedi CNA Torino Nicola Scarlatel-li. «Gli Euro 5 sono veicoli chehanno meno di tre anni e non èpensabile colpevolizzare cittadinie imprese per il loro utilizzo» haprecisato Scarlatelli ricordandoche «nella sola Città metropolita-na di Torino sono attive oltre 130mila imprese artigiane e com-merciali che salvo rari casi possie-dono veicoli diesel fino all’Euro5» e che «ogni giorno di fermo sitraduce in milioni di euro di Pilperduti in modo irrimediabile».Sulla materia, si registra anche laposizione espressa da Rete Im-prese Italia - di cui CNA è mem-bro - che lo scorso 24 ottobre inuna nota stampa unitaria delleAssociazioni datoriali che la co-stituiscono ha messo sotto accusala gestione unilaterale della vi-cenda smog da parte della Cittàdi Torino colpevole di non avermai reso operativo il tavolo tecni-co annunciato nell’autunno2016 al quale avrebbero dovuto

essere invitati i rappresentanti delsistema produttivo locale (tra cuiCNA che si è sempre mossa inprima linea), ma anche di antici-pare le scadenze previste dall’Ac-cordo antismog del bacino Pada-no siglato il 9 giugno scorso cheprevede la messa al bando deiveicoli Euro 5 solo dal 2025, coniniziative unilateriali che inaspri-scono le misure concordate daPiemonte, Lombardia, Veneto edEmilia Romagna. Rete ImpreseItalia chiede che la Giunta Ap-pendino «introduca la concerta-zione come pratica di governo,secondo il concetto costituziona-le di sussidiarietà, ma soprattuttoin considerazione degli straordi-nari risultati che, nel tempo, que-sta pratica ha garantito alla Città

ed alle imprese». Rete ImpreseItalia evidenzia, inoltre, le «signi-ficative ricadute negative in ter-mini di immagine» prodotte dal-le comunicazioni allarmistiche diautorevoli esponenti dell’Ammi-nistrazione nei confronti degliorgani di informazione; ricadute,doppiamente negative, per unarealtà come Torino, che aspira adaccrescere la propria vocazioneturistica». E’ inoltre urgente «at-tuare un coordinamento dei co-muni dell’area metropolitana,come previsto dalla Regione e co-me più volte richiesto dalle asso-ciazioni scriventi» e «prevedereed attuare politiche strutturaliper la tutela della qualità dell’ariae non rincorrere le emergenze co-me avviene da troppo tempo». In

particolare, Rete Imprese Italiachiede di esentare dai provvedi-menti emergenziali antismog iveicoli commerciali con omolo-gazioni N1, N2 ed N3. Le fasceorarie di libera circolazione pre-viste per i veicoli commerciali de-vono, inoltre, valere anche per iveicoli trasporto persone intestatialle attività artigiane dei servizi(per la consegna merci e l’assi-stenza tecnica, la manutenzioneautoveicoli, etc.). Gli impiantistie chi eroga servizi (tintolavande-rie industriali che consegnanolenzuola e tovagliato ad alberghie ristoranti, etc.) devono vedersiriconosciute delle esenzioni poi-ché i loro interventi e le loro pre-stazioni sono spesso urgenti edindilazionabili.

CNA in prima linea in difesa della libera circolazione dei veicoli commerciali a Torino

Diciamo no al fermo degli Euro 5 dieselScarlatelli: «Ogni giorno di stop si traduce in milioni di euro di Pil bruciati; danno irreparabile»

Incentivi per viaggiare a Gpl e metanoFino a esaurimento, 900 mila euro, per i veicoli Euro 3-4-5

Per la trasformazione del siste-ma di alimentazione dei vei-

coli da benzina e da diesel a Gpl emetano, sono nuovamente dispo-nibili - fino ad esaurimento - gliincentivi Icbi. L’iniziativa carbu-ranti a basso impatto (Icbi) messain atto dal ministero dell’Ambien-te è attiva dal 16 novembre scorsopresso le autofficine convenziona-te in oltre 680 comuni italiani. E’pertanto possibile prenotare dasubito un intervento sul sito delConsorzio Ecogas per godere de-gli incentivi Icbi. Le risorse totalidisponibili, quasi 900 mila euro,vengono assegnate attraverso leseguenti azioni: a) incentivo di500 euro (350 euro a carico delfondo Icbi e 150 euro a caricodell’officina richiedente) per in-stallazione impianti Gpl su auto-mezzi privati Euro 3 ed Euro 4alimentati a benzina; b) incentivodi 650 euro (500 euro a carico del

fondo Icbi e 150 euro a caricodell’officina richiedente) per in-stallazione impianti metano suautomezzi privati Euro 3 ed Euro4 alimentati a benzina; c) incenti-vo di 750 euro per installazioneimpianti Gpl su veicoli commer-ciali Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 ali-mentati a benzina; d) incentivo di1000 euro per installazione im-pianti metano su veicoli commer-ciali Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 ali-mentati a benzina; e) incentivo di750 euro per installazione im-pianti Gpl su veicoli commercialicon alimentazione diesel; f) in-centivo di 1000 euro per installa-zione impianti metano su veicolicommerciali con alimentazionediesel. Sono escluse dagli incentivile autovetture di tipologia Euro 2(benzina e diesel) mentre sono in-cluse le categorie Euro 4 (benzinae diesel). «Per usufruire dell’in-centivo - spiega Alessandro Tra-

montano, Presidente ConsorzioEcogas - il cittadino residente inun Comune aderente ad Icbi deverecarsi presso uno degli installato-ri aderenti all’iniziativa per la tra-sformazione del veicolo e l’offici-na, dopo aver verificato che veico-lo e intestatario della carta di cir-colazione siano in possesso dei re-quisiti necessari, prenota via In-ternet il contributo tramite la pro-cedura messa a disposizione sul si-to www.ecogas.it». A questo pun-to, il cittadino fruisce dell’incenti-vo tramite uno sconto riportatodirettamente in fattura. L’iniziati-va Icbi, nata per contribuire a ri-durre l’inquinamento atmosferi-co, ha reso possibile a partire dal2001 l’erogazione di oltre 44 mi-lioni di euro di ecoincentivi per laconversione dei veicoli a Gpl emetano. Info: Luca Massenz,CNA Servizi alla Comunità,[email protected]

Nicola Scarlatelli, Presi-dente CNA Torino (fotoChiarenza)

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n°6 - novembre-dicembre 2017

Dieci richieste per salvare ilmondo delle costruzioni

piemontese dal declino, invertirela rotta e renderlo nuovamenteprotagonista dello sviluppo del-l’economia del territorio: sonocontenute nel Manifesto che gliStati generali delle costruzionidel Piemonte - costituiti da tuttele Associazioni datoriali di setto-re, da CNA a Casartigiani, dal-l’Ance alle rappresentanze delcommercio e della cooperazionefino agli Ordini degli architetti edegli ingegneri - presentato airappresentanti delle istituzionilocali e nazionali a Restructura, ilSalone della riqualificazione, delrecupero e delle ristrutturazioni,il 17 novembre scorso. Rete Im-prese Italia del Piemonte, a cuiaderiscono CNA, Casartigiani,Confartigianato, Confcommer-cio e Confesercenti ha evidenzia-to in una nota stampa congiuntacome le costruzioni siano «il set-tore che ha pagato il prezzo piùcaro alla crisi», un settore che«oggi si sente ancora ai marginidelle politiche a sostegno delle at-tività produttive». Dieci, in parti-colare, sono le principali richiesteper il rilancio del settore: a) Co-dice degli appalti, risoluzionedelle criticità dovute all’incertez-za del quadro normativo in con-tinua evoluzione da due anni; b)Piano di sviluppo infrastruttura-le; c) Lotta all’illegalità e promo-zione delle imprese qualificate; e)Manutenzione del territorio (in-frastrutture scolastiche e dissestoidrogeologico); f) Consumo disuolo e demolizione e ricostru-zione; g) Incentivi fiscali (ecobo-nus e sismabonus), la cui ricon-ferma è fortemente attesa nellaLegge di stabilità per il 2018; h)Accesso alla professione edile (varegolamentata per legge); i) Im-presa 4.0 e digitalizzazione delsettore delle costruzioni; l) Sem-plificazione amministrativa; m)«Libretto di uso e manutenzione

degli edifici», uno strumento uti-le al miglioramento del patrimo-nio edilizio. Il dibattito arriva apiù di un anno dall’approvazionedel nuovo Codice degli appalti(18 aprile 2016) senza che questainnovazione normativa abbia se-gnato anche nuovi investimentida parte del settore pubblico, inun quadro di relativa incertezza,visto che ancora mancano all’ap-pello numerosi regolamenti at-

tuativi. Se poi esi-ste sulla carta lavolontà di impe-gnare risorse a fa-vore degli investi-menti per il risa-namento del terri-torio e del patri-monio ediliziopubblico è anchevero che i cantieristentano a partire.Sotto la condu-zione della gior-nalista MariaChiara Voci si so-no succeduti gliinterventi di nu-

merosi esponenti della politicalocale e nazionale: Stefano Espo-sito (Senatore Pd), Lucio Malan(Senatore Forza Italia), DavideCrippa (Deputato M5S), ElvioRostagno (Consigliere regionalePiemonte Pd), Paolo DomenicoMighetti (Consigliere regionalePiemonte M5S) e Gilberto Pi-chetto Fratin (Capogruppo ForzaItalia Consiglio Regionale delPiemonte). Al dibattito è interve-

nuto anche con un saluto il viceSindaco di Torino Guido Monta-nari, assicurando che la Città èpronta a fare la propria parte,dallo sblocco dei cantieri all’avviodi importanti opere pubbliche.In particolare, Montanari ha ri-cordato che Torino sta mettendomano alla revisione del piano re-golatore con ben sette tavoli dilavoro e si augura di poter con-cludere entro la fine della legisla-tura. D’altro canto, la Giunta stadando gambe al progetto Openfor Business attraverso il quale sistanno individuando nuove areeper insediamenti produttivi all’in-terno della «cinta daziaria». Sareb-bero già in fase di trasformazioneedilizia 1.5 milioni di metri qua-dri di superfici in Torino e questo,ha ricordato Montanari, «è statofatto nel solo primo anno di lavo-ro della Giunta». Non solo. LaCittà ha già investito, ha precisatoMontanari, 26 milioni di euro inmanutenzioni e ha in corso pro-gettualità per complessivi 3.5 mi-lioni di investimenti pubblici susvariate aree (al.st).

10 Aggregazioni dei mestieri

La dichiarazione del vice Sindaco Montanari agli «Stati generali delle costruzioni», a Restructura

«Sugli appalti, Torino farà la sua parte»Per il rilancio del settore le Associazioni datoriali presentano ai politici un Manifesto in 10 punti

I politici hanno risposto in massa all’appello delleAssociazioni del mondo dell’edilizia: al tavolo dei re-latori del convegno sugli Stati generali delle costru-zioni erano presenti i senatori Stefano Esposito (Pd)e Lucio Malan (Fi), l’onorevole Davide Crippa (M5S),i consiglieri regionali Elvio Rostagno (Pd), Paolo Do-menico Mighetti (M5S) e Gilberto Pichetto Fratin (Fi)

Costruzioni, nessuna ripresina in vistaLo dicono i dati della Banca d’Italia diffusi durante Restructura

Che la crisi delle costruzioninon sia una leggenda me-

tropolitana, ma una dura realtàlo dicono i dati ufficiali diffusi daBankitalia a Restructura in occa-sione degli Stati generali delle co-struzioni. L’andamento econo-mico del Piemonte e del compar-to delle costruzioni è stato al cen-tro dell’intervento di Cristina Fa-brizi della Divisione analisi e ri-cerca economica territoriale dellaBanca d’Italia e ciò che è emersoè, purtroppo, ancora sconfortan-te. Le costruzioni del Piemonte,di fatto, non solo non hanno ag-

ganciato la significativa ripresadel Pil nazionale, ma nemmenola ripresina di settore in atto nelresto del paese. Veniamo ai dati.Con riferimento al periodo2014-2016, il Pil è cresciuto del2% in Piemonte, ma rispetto al2007 siamo ancora a -9.7%. Vameglio a livello Italia dove dal2013 al 2016 il Pil è cresciuto del2.16 e dal 2007 siamo a -6.8%.Il settore delle costruzioni rap-presenta il 4.6% del Pil piemon-tese e il 4.5% del Pil nazionale,ma anche il 13.6% del valore ag-giunto del mercato immobiliare

piemontese e il 13.8% di quelloitaliano. Gli occupati nelle co-struzioni in Italia sono il 6.3%del totale degli addetti. Il valoredella produzione del settore èsceso in Italia dell’8.6% dal 2013al 2016, ma con riferimento al2006 la flessione è stata del 33%.Le compravendite in Piemontesono cresciute del 41% dal 2013(quando si è toccato il fondo) ein Italia del 39%, ma rispetto al2006 siamo ancora a -34% inPiemonte e -37% in Italia.Quanto ai prezzi, siamo a -22%dal 2011 (al.st).

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CNA Costruzioni ha organiz-zato in occasione di Restruc-

tura, la premiazione per la Fedeltàassociativa delle aziende che han-no superato i 35 anni consecutividi adesione. In particolare, si se-gnalano le ditte F.lli Peila Snc diIlario e Gualtiero di Bosconero,53 anni di fedeltà associativa, eF.lli Pertusio Snc di Chieri, 52 an-ni: «Già mio nonno Epifanio eraiscritto e si era attivato su Chieriper avere la cassa mutua, avendopoi ricoperto anche una carica ne-gli organi dirigenti provinciali», ri-corda Alessandro Pertusio. «Poi èstato Socio mio padre Giuseppecon mio zio Renzo quando hannoaperto la sede territoriale di Chierie io ci andavo con mia madre, aportare la contabilità. Oggi io emio fratello Federico portiamoavanti l’azienda e vogliamo ringra-ziare CNA che ci ha aiutati a cre-scere e durante la crisi del 2011,ha continuato ad erogarci i servizipaghe e contabilità permettendocicon la dilazione dei pagamenti diprendere fiato». Ilario Peila, Presi-dente CNA Costruzioni Torino,invece, che alla premiazione haportato le vecchie tessere associati-ve custodite gelosamente, com-menta: «E’ un riconoscimento sto-rico che coinvolge imprese a cuiCNA è riuscita a stare vicino sa-pendo evolversi insieme a loro,perché pur restando ditte indivi-duali hanno dovuto gestire cam-biamenti normativi e tecnologici.Condivido il premio e la soddisfa-zione con mio fratello Gualtiero:insieme siamo la terza generazio-ne. Nel 1964, quando papà siiscriveva a CNA, avevo quattroanni e già toccavo i mattoni chepoi mi avrebbero appassionato peruna vita: la passione e il lavoro so-no il motore delle nostre aziendepiù che il bilancio economico».Un sentito ringraziamento da par-te di CNA va a tutti i premiati:Adm di Alessandro Fabrizio Melo-ni Sas, Ag Restauri Conservativi

Sas Conica Edilizia e Progetti Srl,Costruzioni Dueci Srl (con il Pre-sidente onorario di CNA Piemon-te Federico Casetta), CremonaAgostino, Edil Bussoleno Srl, EdilNova di Piola & C. Snc, Edil Ve-tro di Ferrara Domenico e C. Snc,Fagi Snc di Lacicerchia Innocenzo& C., Fiò Srl, G.T. Snc di Tama-gnone Giovanni e C., GarritanoGiacomino, Gorlier Fabrizio,Liuzzo Carmelo, Manfredi Fabri-

zio, Massa Bruno Vito, Paola Re-nato, Ponzio Alessio Snc di PonzioAlessio Francesco, Prevut Ernest,Spolverato Ivano, Squillace Ivano,

Squillace Domenico, Vecchino &C. Snc di Vecchini Antonio, Veni-tucci Luigi Snc, Vitale Antonino,Zucca Giovanni (m.p).

CNA Costruzioni premia le aziende fedeli:«Siamo cresciuti insieme a chi fa impresa»Una targa per i titolari di attività associate da più di 35 anni. Il record è dei F.lli Peila, 53 anni

11Aggregazioni dei mestieri

In alto, le 28 imprese pre-miate; a destra, le più «an-ziane»: F.lli Peila con AndreaTalaia, Nicola Scarlatelli,Fabrizio Actis e GiovanniBrancatisano; F.lli Pertusiocon Luciana Lampis, NicolaScarlatelli e Ilario Peila

Settantuno nuovi artigiani «Eccellenti»Il prossimo bando regionale è previsto dal 1° al 31 marzo

Settantuno imprese dalle 8 pro-vincie del Piemonte: tanti so-

no stati i riconoscimenti della Re-gione Piemonte, nei vari discipli-nari, all’uso del marchio dell’Ec-cellenza Artigiana, in collaborazio-ne con le tre Confederazioni regio-nali di settore. La cerimonia, inpresenza - tra gli altri - dell’assesso-re regionale Giuseppina De Santis,del dirigente dell’Artigianato Ales-sandra Semini e del Presidente diCNA Torino Nicola Scarlatelli, si èsvolta domenica 19 novembrepresso l’Oval, in occasione del sa-lone dell’edilizia Restructura. Adaprire i lavori è stato il giornalistaOsvaldo Perera, ex volto del Tg3Piemonte, oggi in pensione, chedal 1998 si occupa di artigianatodi eccellenza, a partire dalla stesuradel volume «Mani del Piemonte»che gli fu commissionato dagli al-

lora dirigenti regionali dell’artigia-nato Marco Cavaletto e TizianaBernengo, ideatori del marchioPiemonte Eccellenza Artigiana in-sieme ai dirigenti di CNA, Casar-tigiani e Confartigianato. Tre leimprese associate alla CNA a cui èstato riconosciuto l’uso del mar-chio: Consell di Massimo Torassa,Torino; Mario Audello Parrucche,Torino; Cocomama Gold di GianLuca Guarnieri, Torino; Griffes diAngela Bitetti, Torino. Il prossi-mo bando per l’assegnazione delmarchio è previsto dal 1° al 31marzo 2018.

Il giornalista Orlando Perera conAlessandra Semini e Giuseppina DeSantis (Regione) e con Nicola Scar-latelli e Vitaliano Alessio Stefanoni(CNA) premiano Massimo Torassa;Gian Luca Guarneri; Angela Bitetti(foto: Bottallo)

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n°6 - novembre-dicembre 2017

La 30esima edizione di Re-structura, che dal 1987 è

punto di riferimento per im-prese e professionisti delle co-struzioni, è stata ricca di con-vegni, seminari e workshop:12 mila operatori si sono ac-creditati accanto a studentiuniversitari, allievi degli istitu-ti superiori e pubblico privato.

CNA è da 30 anni uno deimotori pulsanti della manife-stazione: non solo per il coin-volgimento degli espositori edi concorsi di abilità degli arti-giani, ma anche per l’organiz-zazione di numerosi momentidi confronto ed approfondi-mento e di iniziative sindacalicontro la crisi del settore. Re-structura 2017, infatti, haospitato una importante riu-nione delle Presidenze nazio-nali di CNA Costruzioni eAnaepa-Confartigianato chehanno definito l’agenda politi-ca unitaria centrata su sei pun-ti essenziali e strategici per ilrilancio del comparto edile. ARestructura si è anche costitui-

to il Comitato di indirizzo acura della Camera di commer-cio di Torino del progetto«Abitare sostenibile e sicuro»per la promozione di sostenibi-lità ambientale e sicurezza si-smica in particolare nei percor-si dell’alternanza scuola-lavo-ro. I membri sono: Camera dicommercio di Torino, Regione

Piemonte, Ufficio scolasticoregionale per il Piemonte,Città metropolitana di Torino,Politecnico di Torino, Fonda-zione Ordine Ingegneri di To-rino, Ordine degli Architetti diTorino, Consiglio nazionaleGeometri, Unione Industrialedi Torino, Collegio costruttoriTorino, CNA, Istituto Erasmoda Rotterdam, Comune di Ni-chelino, Fondazione Climabi-ta, Enviroment Park Spa, As-sociazione Energia TerritorioAmbiente. Centrale per il fu-turo della Città metropolitanaanche l’incontro sul «Parcodella Salute» organizzato dagliArchitetti a cui hanno presoparte alcuni membri del Parla-mento e altre autorità politichee durante il quale CNA hachiesto l’identificazione di unruolo per le piccole impresenel progetto, e il convegno sulDecreto Scia 2, dove il Comu-ne di Torino ha illustrato leprocedure tecnico-ammini-

strative da seguire per gli inter-venti edilizi realizzati abusiva-mente secondo il nuovo qua-dro normativo. Si ringraziano,inoltre, i partner che hanno re-lazionato ai seminari: Gbc Ita-lia, Censu, Inbar Piemonte.«L’unione fa la forza» è da sem-pre uno dei motti della CNA:ne sono esempio la rete d’im-

prese Rei, presentata da CNACostruzioni e la rete informaledi aziende ed artigiani promos-sa da Artespazio e dalla Seghe-ria Valle Sacra. Anche in que-sta edizione, il pubblico haavuto la possibilità di ammira-re le lavorazioni dal vivo degliartigiani della scuola di inta-glio. Inoltre, si ricorda la pre-senza onoraria della dirigenzaCNA: il Presidente nazionaleCNA Daniele Vaccarino cheha incontrato le aziende espo-sitrici, i dirigenti CNA del ter-ritorio e i dirigenti del Lingot-to Fiere; il Presidente e il Se-gretario CNA Piemonte Fabri-zio Actis e Filippo Provenzano,il Presidente e il SegretarioCNA Torino Nicola Scarlatellie Paolo Alberti, il vice Segreta-rio Luigi Pizzimenti, i Presi-denti onorari CNA Costruzio-ni Antonino Sgrò e GiuseppeDe Michele. Infine, l’iniziativasolidale di quest’anno è stata«La panchina intelligente» cheoffre la possibilità di ricaricarelo smartphone: progetto redat-to dagli studenti del V annodell’Istituto Maxwell di Niche-lino e realizzato dagli allievidella scuola edile Fsc in colla-borazione con gli artigianiCNA: verrà donata alla Casa diAccoglienza di Candiolo.

12 Aggregazioni dei mestieri

Il Salone dei 30 anni fa incontrare le rappresentanze datoriali di settore tra di loro e con i politici

Restructura, contro la crisi l’edilizia fa sistemaConfronto sul Parco della Salute e il Presidente nazionale Vaccarino visita le aziende espositrici

Le Presidenze nazionali di CNA Co-struzioni e Anaepa; il Comitato diindirizzo del progetto «Abitare so-stenibile e sicuro»; il Presidente na-zionale Daniele Vaccarino con alcu-ni allievi del Fsc; la premiazione delprogetto «La Panchina Intelligente»

BANDI GAL PER LO SVILUPPO

AREE MONTANE. Il Gal Vallidel Canavese ha pubblicato ilbando «Sviluppo delle impre-se per il turismo sostenibile»sulla Misura 6.4.2. L’inter-vento concede un sostegnoalle microimprese e piccoleimprese, non agricole, consede operativa in area Gal afronte dell’attivazione dinuovi servizi in ambito turi-stico. L’agevolazione prevedeun contributo in conto capi-tale pari al 50% della spesatotale ammessa. La spesamassima ammissibile è di 180mila euro; la spesa minimaammissibile 5 mila euro. Iltermine ultimo per la presen-tazione delle domande di so-stegno è il 2 febbraio 2018. IlGal Escartons e Valli Valdesiha pubblicato, invece, il ban-do «Sostegno agli investimen-ti per la creazione e per lo svi-luppo di attività extra agricoleda parte di piccole e mi-croimprese». L’agevolazioneprevede un contributo inconto capitale pari al 50%della spesa totale ammessa. Laspesa massima ammissibile èdi 100 mila euro; la spesa mi-nima ammissibile di 10 milaeuro. Il termine ultimo per lapresentazione delle domandeè il 9 gennaio 2018. CNA èrappresentata nei consigli diamministrazione dei Gal Vallidel Canavese, Valli di Lanzo,Ceronda e Casternone e GalEscartons e Valli Valdesi, efortemente impegnata per ilrilancio economico delle areemontane e pedemontane.Info: Gal Valli del Canave-se, tel. 0124.310109; GalEscartons e Valli Valdesi,tel. 0121.933708.

Bandi Gal

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Aggregazioni dei mestieri 13

Dopo Milano, è operativoanche a Torino l’accordo

di collaborazione tra CNA eAfip, l’Associazione dei fotogra-fi professionisti che dal 1960rappresenta i più grandi nomidel settore in Italia da GiovanniGastel a Oliviero Toscani, aFranco Ceriani. A rappresenta-re Afip in Piemonte è il foto-grafo torinese Paolo Ranzaniche martedì 24 ottobre presso ilPalazzo del Pingone, a due passidalle Porte Palatine, è stato uffi-cialmente incaricato dal Presi-dente nazionale dell’Associazio-ne, Giovanni Gastel che alcunianni fa ha aperto la via dellacollaborazione con la CNA diMilano grazie all’impegno diAntonio Mecca, responsabile diCNA Comunicazione perCNA Lombardia. Alla cerimo-nia di insediamento, una gran-de festa a cui hanno partecipatomolti dei fotografi più noti nelpanorama piemontese, eranopresenti per CNA il responsabi-le regionale di CNA Comuni-cazione Vitaliano Alessio Stefa-noni, il neo Presidente torineseGiuseppe Izzinosa e il coordi-natore piemontese dei fotografidella CNA Virgilio Ardy. Molti

i professionisti ospiti legati almondo CNA: Marino Ravani,Federico Bernini, Letizia Tosca-no, Guido Siviero, Erik Castel-lo. «La fotografia non è mai sta-ta così viva» ha detto Gastel pri-ma di incoronare scherzosa-mente Ranzani «principe» deifotografi torinesi. «Tutti oggiabbiamo una macchina foto-grafica o uno smartphone in ta-sca e possiamo fare foto. Non èdunque più tempo di perdersi onascondersi dietro i tecnicismi.Dobbiamo mettere in gioco la

nostra anima e il nostro stile. E’lì che facciamo la differenza co-me professionisti. Ogni foto-grafo deve saper diventare unautore; ogni professionista devetrasportare nelle sue immaginiil proprio carattere e il propriomodo di interpretare la fotogra-fia». Con l’accordo CNA-Afip,ha precisato Gastel, «si apronograndi opportunità per i profes-sionisti della fotografia perchéviene loro messa a disposizioneuna struttura organizzata e ra-mificata su tutto il territorionazionale in grado di offrireservizi e consulenze di ogni li-vello». Ranzani ha anche datola parola all’ex Assessore regio-nale alla Cultura GiampieroLeo che ha sottolineato l’im-portanza dell’associazionismoper dare più forza agli operatorieconomici. L’evento è stato resopossibile grazie al contributo diIqos Embassy, Il Bosseto e RedOyster. L’adesione promozio-nale alla CNA per l’anno 2018per i fotografi professionisti èpari a 100 euro a cui si aggiun-gono altri 50 euro per l’adesio-ne all’Afip. Si ricorda che il co-sto integrale della quota tesseraper la Sola CNA sarebbe di 195euro. L’accordo CNA-Afip pre-vede l’organizzazione di mee-ting tra imprenditori e profes-sionisti, corsi di formazione dialto profilo e mostre. Info:CNA Comunicazione, [email protected]

Afip e CNA per il futuro della fotografia:operativa a Torino l’intesa nata a MilanoPaolo Ranzani è il nuovo referente piemontese dell’Associazione di Gastel e Toscani

NASCE LA GUIDA SUGLI IN-CENDI DI NATURA ELETTRI-CA. CNA Installazione Im-pianti segnala la pubblica-zione della guida «Gli incen-di di natura elettrica», redat-ta dal Nucleo InvestigativoAntincendi del Corpo Na-zionale dei Vigili del Fuoco.La guida si pone l’obiettivodi fornire utili elementi perl’interpretazione dei segni didanno termico prodotti daincendi di «natura elettrica»attraverso cui poter risalireall’individuazione della zonad’origine dell’evento nonchéalla determinazione dellacausa mediante una rigorosaindagine condotta con me-todo scientifico. In Italia sistima che tra il 10% e il20% degli incendi siano diorigine elettrica. Le cause siriducono a quattro possibiliguasti dovuti a diverse classidi difetti nelle installazionielettriche: sovraccarico, gua-sti di isolamento (difetti odeterioramento), guasti aiterminali di collegamento(collegamenti inadeguati oallentati, deterioramentodella pressione di contatto),guasti ai conduttori (rotti odanneggiati, sezione ridot-ta). La guida approfondiscepoi le cause più comuni ditali guasti che nel 30% deicasi sono legati a modificheimproprie sull’impianto enel 16% ad un’esecuzioneiniziale non corretta, sensi-bilizzando il consumatoresull’importanza di affidarsi aprofessionisti esperti per rea-lizzare o modificare un im-pianto elettrico. Per una co-pia elettronica della guida:[email protected]

Impianti

Giampiero Leo, Giovanni Gastel,Paolo Ranzani, Vitaliano AlessioStefanoni, Giuseppe Izzinosa e Vir-gilio Ardy insieme alla presentazio-ne dell’accordo CNA-Afip

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Vendere on-line il madein Italy: ci pensa Aliba-ba. CNA Torino in colla-

borazione con CNA Umbria,nella persona di Barbara Fer-rier, il 29 settembre ha tenutoun seminario per illustrarenuovamente il nuovo serviziodi avvicinamento all’e-com-merce e la scelta di Alibaba co-me service global partner do-po l’iniziativa sviluppata con laCamera di commercio di Torinolo scorso 25 gennaio (CorriereArtigiano, n°2/2017). AlibabaGroup nasce nel 1999 e in tuttiquesti anni ha sviluppato di-verse piattaforme per l’utentetra cui Alibaba.com, vero fioreall’occhiello del gruppo. Se-condo Alexa (azienda apparte-nente alla concorrente Amazonche si occupa di statistiche sultraffico Internet) il sito in que-stione è il numero uno per vo-lume di traffico generato, co-me è al primo posto nella cate-goria di siti e-commerce, Inter-national Business and Trade enella categoria Export e Im-port. Conta più di 260 milionidi acquirenti registrati in oltre190 nazioni e serve non soloper la vendita in Cina (439 mi-lioni gli utenti attivi), ma in tut-to il mondo (la maggior partedegli utenti si trovano in Euro-pa e Asia). Oltre ad allargare lacomunità di compratori attivion-line, il gruppo Alibaba è allaricerca di nuovi fornitori persoddisfare la sempre maggiorerichiesta di prodotti italiani daparte dei consumatori. L’Italiaè stato il primo Paese europeoin cui il Gruppo ha aperto unacontrollata: Alibaba Italia, ope-rativa dal 25 ottobre 2015 a Mi-lano. La scelta risiede nel fattoche in Italia si trovano alcunitra i produttori di eccellenza emaggiori brand di tendenza ri-cercati dai consumatori, pro-dotti «Made in Italy», ricono-

sciuti tra i migliori almondo specialmen-te per i segmentifood, fashion, desi-gn e arredo. Sonopresenti sulle piat-taforme di Alibaba146 flagship storeitaliani, tra i quali ipiemontesi Ferrero,Lavazza, Fiat, Juven-tus, Kappa, Super-ga, Fontanafredda eDomori. L’avventodi Internet ha stravolto il vec-chio modello decisionale di ac-quisto, introducendo una nuo-va fase, denominata Zmot omomento zero della verità, do-ve l’acquirente-utente ricercainformazioni in rete prima direcarsi in un punto vendita (fi-sico o virtuale). Solitamente loZmot avviene con una primaindagine su motori di ricercacome Google o Bing, in qual-siasi momento della giornataed è influenzato da caratteri-stiche emozionali e commentidi persone «più esperte». En-trando più nel dettaglio, un ac-quirente che si reca sul sito Ali-baba.com può: a) ricercarel’oggetto desiderato tramiteparola chiave, categoria, na-zione; b) usufruire di Alisour-ce, un’opzione che permette diinserire una richiesta ed otte-nere un massimo di dieci pre-ventivi dalle aziende. Il sito sipresenta in diverse lingue, mala versione in inglese è quellapiù utile. Il venditore, dovrà in-serire manualmente i prodottiche vuole vendere sul sito ecercare di essere nelle primeposizioni nel momento in cui ilbuyer cercherà un prodotto. Almomento dell’iscrizione al sitoviene chiesto se si vuole esse-re un Free Membership o unGlobal Gold Membership. Laseconda categoria comportaun abbonamento annuale, ma

non prevede percentuali sulvenduto e il tacito rinnovo. Es-sere un Gold Supplier dà dirit-to a un mini-sito personalizza-to, al «distintivo» di seller veri-ficato e certificato e permettedi analizzare dati sulle ricerchedegli utenti. Un Free Member-ship godrà di scarsa visibilità enon ha accesso ad Alisource.Per un utente Gold, curare ilproprio mini-sito, la vetrina edusare parole chiave mirate puòportare fino a 100 click e visua-lizzazioni in più, per non parla-re della visibilità sui risultati diricerca che è anche 8 voltemaggiore rispetto a un FreeMember. Bisogna precisareche Alibaba.com è nato e con-tinua ad essere un modo perfar incontrare domanda ed of-ferta di aziende, quindi creatoper il B2b. Inoltre, la venditanon avviene tramite il sito chesvolge la sola funzione di in-terfacciare gli utenti: la transa-zione si conclude off-line. Tut-tavia, quando ci si registra il si-to assegnerà automaticamen-te una persona di riferimento,quasi sempre cinese a menoche non se ne abbia già una,che potrà supportarci nella no-stra esperienza virtuale e darciconsigli per incrementare ven-dite ed esportazioni. Informa-zioni: Ufficio Export CNA, Ste-fano Busi, tel. 011.1967.2103,[email protected]

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Partner di CNA è il leader dell’e-commerce con oltre 260 milioni di utenti registrati

Vendere in tutto il mondo con Alibaba.comÈ alla ricerca di nuovi fornitori per soddisfare la sempre maggiore richiesta di prodotti italiani

Troppi eventi cancellatiper l’allarme sicurezza: èla denuncia di CNA Turismoe Commercio. La riduzione ola cancellazione degli eventinotata negli ultimi mesi èpreoccupante e sicuramen-te ha avuto ripercussionisull’andamento dei ricavidelle attività commerciali.La convinzione generale èche esista un rapporto tra ilnumero di eventi, l’attrazio-ne di turisti e il volume degliaffari. «Purtroppo c’è unacarenza di medi e piccolieventi» sottolinea, il Presi-dente Gianni Massaro. Lacausa è anche del decretoMinniti, che impone mag-giori misure di sicurezza manon solo. «Le ulteriori nor-me hanno moltiplicato laburocrazia e i costi limitan-do soprattutto i piccolieventi e le manifestazioni adingresso gratuite dove nonsi può compensare con l’au-mento del costo del bigliet-to: proprio quelle manife-stazioni che portano piùpersone a passeggiare perle vie cittadine». A questemaggiori criticità, si aggiun-ge poi lo scarso dialogo conl’amministrazione dellaCittà di Torino: «Un tempo lenostre imprese veicolavanola comunicazione delle ma-nifestazioni con le loro vetri-ne. Accadeva perché ci tro-vavamo con i diretti interes-sati e si progettava un’azio-ne congiunta». E poi ancoral’applicazione del decreto èriuscita a dare alla cittàun’immagine più sicura? Ilparadosso è che le normenon sembrano comunquesufficienti.

Commercio

Il Presidente CNA Torino Nicola Scarlatelli e Bar-bara Ferrier di CNA Umbria

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B&B, affittacamere ed alloggi in affitto:la sintesi delle nuove norme turisticheIl Piemonte ha una nuova legge per armonizzarsi a quella nazionale e contrastare gli abusivi

I l Piemonte riordina le normesu bed and breakfast (B&B),affittacamere, case vacanza

e molto altro. La legge regionale13/2017 sulla «Disciplina dellestrutture ricettive extralberghie-re», approvata il 27 luglio scor-so, riorganizza il turismo pie-montese, armonizza la normati-va con quella nazionale e comu-nitaria vigente e la riunisce inun testo unico aggiornando l’ul-tima legge regionale di riferi-mento, la 31 del 1985. Di segui-to, le novità più rilevanti dellalegge: a) strutture a conduzionefamigliare, come «bed andbreakfast» ed affittacamere, perle quali si dettano i confini entrocui possono essere gestite informa non imprenditoriale: per iprimi la soglia è fissata a tre ca-mere, al di sopra delle qualisarà necessario disporre della

partita Iva dedicata, con un limi-te massimo di sei stanze, oltrecui non si può essere annovera-ti in tale categoria; per gli affit-tacamere, invece, il servizio po-trà essere esercitato in modonon imprenditoriale se svolto informa occasionale e non conti-nuativa e in non più di due ap-partamenti posti nello stessostabile, con un massimo di trecamere e sei posti letto; la lo-canda viene affiancata all’affit-tacamere e per entrambi i casiviene introdotta la possibilità diassumere la dizione di «roomrental» o di «guest house»,nonché di offrire, oltre al servi-zio di pernottamento, quello dipreparazione e somministrazio-ne di alimenti e bevande; b)«country house» o residenza dicampagna: dovranno essere vil-le padronali, casali o case colo-

niche ubicate in luoghi di valorenaturalistico e paesaggistico, incentri sotto i 10 mila abitanti,amministrate in forma impren-ditoriale, non annesse a un’a-zienda agricola e non gestite daun imprenditore agricolo, concamere o con appartamenti concucina fino ad un massimo didieci posti letto; c) locazioni tu-ristiche presso abitazioni priva-te, anche quando gestite daportali on line quali Airbnb eBooking.com: l’affitto di un’abi-tazione, per essere consideratoattività ricettiva, dovrà disporredi servizi quali fornitura e cam-bio biancheria, ricevimentoospiti, assistenza in camera, inassenza dei quali verrà conside-rata attività di mera locazioneabitativa. Le unità abitative pri-vate gestite in forma diretta eindiretta dovranno rispettare al-

cuni adempimenti, come la sti-pula di una polizza assicurativa,la comunicazione al Comune diriferimento dei dati sugli alloggiaffittati, la comunicazione gior-naliera degli ospiti, la trasmis-sione mensile dei dati sul movi-mento dei flussi turistici; d) so-luzioni ricettive innovative, co-me ad esempio le case o came-re sugli alberi e le chiatte sui la-ghi; e) case ed appartamentivacanze (i cosiddetti «Cav»), èprevista la possibilità di assu-mere la denominazione di «resi-dence» nel caso di un numerominimo di otto appartamenti,insieme alla presenza di un lo-cale per la portineria e il ricevi-mento degli ospiti. Il testo inte-grale è pubblicato sul Burp n°32del 10 agosto 2017 (m.p). Info:CNA Turismo e Commercio, [email protected]

Cresce ogni giorno l’eser-cito di turisti che simuove alla ricerca del-

l’autenticità artigiana, versoterritori secondari rispetto al-le mete turistiche di famamondiale. Per realizzare un’e-sperienza memorabile e il piùpossibile coinvolgente, daraccontare e magari da condi-videre al più presto con amici,parenti, figli. Oggi chi viaggianon vuole semplicemente ri-lassarsi o vedere qualcosa dinuovo, ma preferisce fareesperienze uniche, che gli la-scino qualcosa. E’ il turismoesperienziale, dove la parolaesperienza fa la differenza. El’attività, cioè il lavoro, quelparticolare lavoro, che attirapiù, e oltre, delle località. Per

tale ragione il turismo espe-rienziale è al centro dell’azio-ne di CNA Turismo e Commer-cio, come hanno dichiaratoLuca Tonini e Cristiano Tomei,Presidente e Responsabile na-zionale, nel corso del conve-gno «Un nuovo racconto del-l’Italia. Dalla stampa estera aiportali del turismo esperien-ziale» organizzato nell’ambitodi Ttg di Rimini, una fiera mol-to importante per il settore tu-ristico, lo scorso 12 ottobre.Secondo un’indagine CNA, trale tappe con maggior appealvi sono i laboratori artigianialimentari, il settore dei ma-nufatti in metallo, vetro e ce-ramica, seguiti poco sotto daabbigliamento e ricami ed inmisura minore dagli oggetti e

arredi in legno. CNA stima chequest’anno il fatturato del tu-rismo esperienziale in Italia,che interessa circa il 30% de-gli europei, sia cresciuto di ol-tre il 3% rispetto al 2016. Perintercettarlo bisogna puntaresul digitale, investire in forma-zione e fare sinergia tra opera-tori. Da qui la firma, al terminedel convegno, di un accordonazionale con AirBnB, nellapersona di Alessandro Tom-masi, Public Policy ManagerItalia dell’agenzia di interme-diazione online, per massimiz-zare l’impatto economico diun’offerta turistica esperien-ziale incentrata sull’apprendi-mento della produzioneagroalimentare e artigianalemade in Italy (m.p).

Sacchetti per frutta everdura a pagamento dal1° gennaio 2018. Un obbli-go introdotto dal rispettodella direttiva europea 720del 2015, dal Dl Mezzogior-no del 3 agosto. La normaobbliga i commercianti autilizzare per l’ortofrutta maanche altri cibi freschi, co-me la carne o il pesce, solosacchetti monouso prodotticon materiali ecocompatibi-li e riutilizzabili. Sacchettiche si dovranno obbligato-riamente pagare alla cassa,con il prezzo inserito nelloscontrino, pena multe sala-te da 2.500 a 25 mila euro efino a 100 mila euro se laviolazione riguarda ingentiquantitativi o se il valoredelle buste fuori legge è su-periore al 10% del fatturatodel trasgressore.

Brevi«Turismo esperenziale» cruciale per CNAUn convegno ed un accordo nazionale con AirBnb per promuoverlo

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17Aggregazioni dei mestieri16

Alla fine i numeri buonihanno avuto la meglio su

quelli cattivi e le ultime nebbiesul Salone del libro di Torinosembrano essersi diradate. Gli ol-tre 140 mila visitatori dell’edizio-ne 2017 e i 350 espositori (20 inpiù dell’edizione 2016) hannoavuto la meglio sulle difficoltà dibilancio (disavanzo di 1.5 milionidi euro) e sulla pesante svaluta-zione del marchio a cura dellostudio Jacobacci & Partners. Co-sì, il 15 novembre scorso, l’As-semblea dei soci della Fondazioneper il Libro, la Musica e la Cultu-ra riunita in seduta straordinariasotto la guida del Presidentedell’Alto Comitato di Coordina-mento, Sergio Chiamparino, hadato il via libera all’organizzazio-ne della 31esima edizione del Sa-lone, pur riservandosi una verifi-ca di fattibilità entro il 19 dicem-bre. Erano presenti la Sindacadella Città di Torino Chiara Ap-pendino; le assessore alla Culturadella Regione Piemonte Antonel-la Parigi, e della Città di TorinoFrancesca Leon; il rappresentantedi Intesa-Sanpaolo Michele Cop-pola; il vice-Presidente della Fon-dazione per il Libro, Mario Mon-talcini; il Consigliere LucianoConterno; il Segretario generaleuscente Giuseppe Ferrari. L’As-semblea, all’unanimità dei pre-senti, ha preso atto dello stato ge-stionale della Fondazione e, ac-quisitane la disponibilità, ha con-fermato gli organi statutari dellaFondazione che risultano cosìcomposti: Massimo Bray, Presi-dente; Mario Montalcini, vicePresidente; Luciano Conterno ePiero Gastaldo, Consiglieri d’am-ministrazione. L’Assemblea hadeliberato di procedere con l’or-ganizzazione del 31° Salone In-ternazionale del Libro avvalendo-si di una collaborazione tra laFondazione per il Libro e altrisoggetti pubblici e privati - inparticolare il Circolo dei lettori e

la Fondazione per la Cultura -senza ulteriore impiego, per taleattività, di risorse proprie da par-te della Fondazione. Il coordina-mento delle attività organizzativesarà definito con un protocollo

d’intesa fra le tre Fondazioni, dastipularsi a breve. L’Assemblea hadato mandato al Consiglio di am-ministrazione di svolgere unaspecifica attività istruttoria, perverificare se vi siano le condizioni

per il prosieguo dell’attività del-l’Ente, con l’obiettivo di riferirneai Soci in occasione della prossi-ma Assemblea prevista per il 19dicembre. L’Assemblea dei Sociha dato mandato al Consiglio diamministrazione, a fronte del-l’approvazione del Bilancio 2016,di incassare i crediti a tutela deifornitori della Fondazione. Aqueste condizioni, ha precisato ilcoordinatore nazionale degli edi-tori della CNA, Simone Merlino,«siamo pronti ad iniziare a lavora-re per l’organizzazione della sestacollettiva italiana di CNA Edito-ria al Salone con uno stand riser-vato ai piccoli editori». Info:[email protected]

Assemblea soci: sì all’organizzazione del 31° Salone, ma verifica di fattibilità entro il 19 dicembre

Il Salone del libro riparte col piede giustoMassimo Bray confermato Presidente; CNA Editoria pronta a organizzare la 6ª collettiva nazionale

Foto di gruppo degli editori e dirigenti CNA davanti allo stand di CNAEditoria al Salone del libro 2017

Da Nichelino il rilancio dell’area VerneaDisponibili 40 mila metri quadri per nuovi insediamenti agevolati

C ’è un nuovo progetto per ilrilancio dell’area industriale

Vernea nella zona Sud di Torino.A presentarlo ufficialmente allastampa e agli operatori economi-ci, il 5 ottobre scorso nella Palaz-zina di Caccia di Stupinigi sonostati il Sindaco di NichelinoGianpietro Tolardo, l’assessorecomunale all’Industria e artigia-nato Diego Sarno, i rappresen-tanti delle Associazioni datorialiterritoriali tra cui Maria Rosa Po-lidori per CNA Torino, l’ammi-nistratore di Sit (la società immo-biliare proprietaria dei terreni)Luca Remmert, il Consigliere de-legato alle attività produttive del-la Città metropolitana di TorinoDimitri De Vita, il Direttore allacompetitività della Regione Pie-monte Giuliana Fenu. Nell’areaVernea, parte del territorio di Ni-chelino, sono disponibili 40 milametri quadri urbanizzati per nuo-vi insediamenti manifatturieri of-ferti da Sit a condizioni di favore(55 euro al mq trattabili). E

l’Amministrazione comunale, co-me sottolineato dal Sindaco,nell’intento di incentivare l’arrivodi nuove aziende, interviene conproposte accattivanti offrendo:una fiscalità agevolata con l’esen-zione, per tre anni, dal pagamen-to di Imu, Tasi, Tari; la manuten-zione dell’area con un appositostanziamento; lo Sportello unicoper rispondere alle richieste buro-cratiche; la dotazione a tutte leaziende della banda ultra larga.Nichelino è un distretto indu-striale e commerciale prolificoche conta 1600 imprese attive, dicui il 22% specializzate nell’in-dustria, il 12.4% nei servizi di ri-storazione, l’11% nei servizi alleimprese, il 9.7% nei servizi ditrasporto e logistica. Nichelino èperò stata colpita negli anni scor-si dalla chiusura di alcune medieaziende importanti come Vibertie Liri. Obiettivo del progetto, co-me ha evidenziato Maria RosaPolidori, è attrarre sul territoriomedie imprese dotate di un pro-

dotto finito che possano diventa-re la locomotiva per tutte le realtàmanifatturiere e di servizio pre-senti nelle zone industriali di To-rino Sud, specializzate nellasubfornitura e in lavorazioni par-cellizzate. All’amministrazionecomunale va riconosciuta la ca-pacità di aver saputo coinvolgerele Associazioni di rappresentanzadatoriali del territorio che hannopartecipato al tavolo di sviluppocomunale e all’ideazione del pro-getto sul rilancio dell’area indu-striale. Regione Piemonte e CittàMetropolitana di Torino, comeconfermato dal Consigliere dele-gato De Vita, si impegnano adavviare azioni specifiche di pro-mozione territoriale per ottenere,insieme ai programmi di svilup-po e riqualificazione delle perife-rie di cui beneficerà anche laCittà di Nichelino, una maggioreappetibilità ambientale e socialeper favorire l’insediamento di im-prenditori nazionali ed esteri.Info: [email protected]

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Agrande richiesta, CNA Tori-no ha riproposto lo scorso

19 ottobre la formula del «Treminuti per... Speed date for busi-ness», un evento dedicato alleimprese interessate ad avviarecollaborazioni con altri impren-ditori della Città metropolitanadi Torino che viene periodica-mente organizzato dalla CNA apartire dal 2008. L’iniziativa èstata accolta all’interno dell’Au-ditorium dell’Officina dellaScrittura della Manifattura Auro-ra che dal 7 ottobre al 20 novem-

bre ha ospitato la mostra «ILove IT-Nel segno deldesign», realizzatacon il supporto dellaCamera di commer-cio di Torino ed inse-rita nel calendario del-

la Contemporary Art e de-gli eventi di Torino Design of theCity: una mostra che è riuscita atotalizzare ben 1500 ingressi.Venticinque imprese, su un tota-le di quarantacinque partecipantiall’evento, si sono raccontate allaplatea alternandosi ogni tre mi-nuti con chiamata casuale da par-te del moderatore e ideatore dellaserata, Vitaliano Alessio Stefano-ni. Una sfida non semplice che,tuttavia, tutti gli imprenditorihanno accolto e portato a termi-ne con successo nel tempo asse-gnato. Nata come appuntamentoper gli espositori della mostra ILove IT, la formula del «Tre mi-nuti per...» è stata aperta ad altreimprese torinesi che hanno chie-sto di poter partecipare, anche aseguito dell’interessamento di In-tesa-Sanpaolo - sponsor dellastessa mostra - che ha voluto ac-creditare alcune aziende partnerper metterle a confronto con iSoci CNA. Tutti gli imprenditoriche hanno preso parte all’evento,pur appartenendo a settori moltodiversi tra di loro, dalla moda allabellezza, dalla comunicazione al-la consulenza in materia di pri-

vacy, avevano però come minimocomun denominatore l’essere at-tive sul territorio della Città me-tropolitana ed essere artigiane opiccolo industriali. Proprio leimprese di minori dimensioniche rappresentano però la stra-grande maggioranza del totale (il98% delle aziende torinesi hameno di 25 dipendenti, ndd), so-no quelle che fanno più fatica a

farsi conoscere e a relazionarsicon altre imprese del territorioin quanto il titolare d’impresadeve assolvere a numerose man-sioni e spesso non ha moltotempo da dedicare alla promo-zione e al marketing. L’evento èstato creato da CNA Torino conil supporto della ManifatturaAurora ed era completamentegratuito (al.st).

Ad I Love IT torna «Tre minuti per»Lo speed date per fare nuovi affariE la mostra di CNA alla Manifattura Aurora totalizza ben 1500 ingressi in due mesi

17Aggregazioni dei mestieri

REQUISITI IGIENICI E DI SI-CUREZZA locali attività dimassaggio non terapeutico enon estetico. Su richiesta diCNA Benessere la Città diTorino ha modificato il Re-golamento municipale d’i-giene, stabilendo che le atti-vità di massaggio (non tera-peutico e non estetico) deb-bano rispettare gli articoli 7,8, 8 ter come le attività di ac-conciatore, estetista e tatua-tore. La modifica è statachiesta per ovviare al fattoche ad oggi chi svolge l’atti-vità di massaggio può apriresenza alcuna abilitazione, es-sendo considerato un liberoprofessionista.

Massaggi

Oltre quaranta gli imprenditori che hanno partecipato all’evento

Eat To Meet, a tavola per fare businessProgetto del Gruppo Giovani CNA fa nascere collaborazioni

Grande successo per il secon-do, partecipatissimo, in-

contro della serie «Eat To Meat»organizzato dal gruppo GiovaniImprenditori di CNA Torino loscorso 19 ottobre e coordinatoda Elena Schina e Delio Zanzot-tera. La formula è molto sempli-ce, ma estremamente efficace.L’idea è quella di realizzare unB2b rilassato e piacevole oltreche utile. Per questo, l’incontro èstato organizzato presso il risto-rante l’Ultimo Borgo di SettimoTorinese. Gli 80 partecipanti so-no stati suddivisi in tavoli da 8persone ciascuno e, ad ogni cam-bio di portata, i commensalicambiavano tavolo per poter in-contrare nuovi imprenditori,presentarsi e scambiarsi contattied informazioni utili ad aumen-

tare il proprio bu-siness. Una moda-lità diversa di farerete tra imprese chepermette di tra-scorrere una seratautile e rilassante. Altermine della seratagli imprenditoriche hanno aderitosi sono detti moltosoddisfatti ed inte-ressati a partecipa-re ad altre iniziati-ve come questa,che certamente non mancheran-no. Il Gruppo Giovani Impren-ditori di CNA Torino ha impor-tato il format dai Giovani diCNA Ferrara ed intende prose-guire in iniziative simili per faci-litare la conoscenza tra gli asso-

ciati ed avvicinare nuove impreseall’Associazione. Per parteciparealle future iniziative ed essereinformati sulle attività del Gruppoè sufficiente seguire la pagina Fa-cebook www.facebook.com/gioC-NAtorino

Ottanta gli imprenditori che hanno aderito all’invitodei Giovani di CNA

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Aggregazioni dei mestieri18

Solo l’11 per cento delle im-prese italiane con più di 10

addetti vende i propri prodottion-line e il tasso delle aziendeche ha un e-commerce attivo èsalito appena di un punto per-centuale tra il 2015 e il 2016, at-testandosi anch’esso all’11%. L’I-talia è, di fatto, il fanalino di co-da dell’Europa in materia dicommercio elettronico eppure,ai consumatori italiani - speciequelli della fascia d’età 20-34 an-ni - questa modalità di acquistopiace così tanto che nello stessoperiodo preso in esame il lorotasso è cresciuto del 20%. Se daun lato i negozi sono sempre unpo’ più vuoti, la rete è sempre dipiù un luogo di scambio e di ri-cerca di informazioni sui prodot-ti, chiaramente a tutto vantaggiodelle imprese non italiane chesono le più attive on-line. Invita-to a partecipare al seminario «Laconnettività on-line e off-line:associazioni, cloud e logisticaparti determinanti per lo svilup-po delle Pmi» che si è svolto il 13ottobre scorso al Mirafiori Mo-tor Village di Torino, nell’ambitodella settima edizione dell’E-commerce Day, il responsabiledel settore Ict di CNA, VitalianoAlessio Stefanoni, ha evidenziatocome con il passare degli anni ilforte ritardo delle piccole impre-se nell’approccio al commercioelettronico non accenni a ridi-mensionarsi e quanto questo ri-schia di produrre serie distorsio-ni sul mercato interno, in unpaese come l’Italia in cui il 98%delle aziende ha meno di 25 di-pendenti. Citando il rapportoIstat 2016 su «Cittadini, Impresee Ict», Stefanoni ha portato all’e-videnza della platea come rispet-to al 2015, sia aumentata dal48.7% al 50.5% la quota di in-dividui dai 15 anni in su (e traquesti ci sono, evidentemente, iconsumatori del futuro) chehanno navigato in Internet ed ef-

fettuato acquisti on-line nei tremesi precedenti l’intervista. Inparticolare, il 28.7% ha ordinatoo comprato merci o servizi, il12% lo ha fatto nel corso del-l’anno e il 9.7% un anno fa. So-no più propensi ad acquistareon-line il 60% delle persone tra i20 e i 34 anni e il 55.8% dei re-sidenti nelle regioni del Nord-est. E’ rilevante notare che trachi non ha effettuato acquistitramite il web, vi sono bel 9 mi-lioni e 318 mila italiani che han-no cercato su Internet informa-

zioni dettagliatesui prodotti dacomperare, an-che se poi hannoeffettuato l’ac-quisto attraversoi canali tradizio-nali. Tra i pro-dotti e servizi piùacquistati sulweb vi sono alprimo posto iviaggi e i traspor-ti (40.9%), al se-

condo gli articoli di abbiglia-mento (40.2%), al quarto gli ar-ticoli per la casa (30.5%) e soloall’ottavo posto con una percen-tuale dell’8.6% i prodotti ali-mentari che sono una delle gran-di eccellenze del made in Italy.Secondo CNA, occorre dunque«rilanciare le piccole imprese adapprocciare il grande mercatoelettronico per sostenere la pro-duzione italiana». In questo sen-so, sono preziose esperienze co-me quella della giovanissimastart up www.piedmontdeli-

ghts.com ideata da due ventot-tenni di Arona per commercia-lizzare nel mondo le specialitàagroalimentari dell’Alto Piemon-te. «Il locale che si propone alglobale è un modello che ci pia-ce» ha dichiarato Stefanoni,«perché il made in Italy ha tantoda offrire al mondo e va sostenu-to con ogni mezzo». E-commer-ce Day è l’evento dedicato almondo del commercio elettroni-co, noto in Italia e all’estero. L’i-niziativa è stata promossa e orga-nizzata dall’e-commerce agencyJusan Network, guidata da Sa-muele Camatari. Le edizioni pas-sate hanno visto la partecipazio-ne di più di 1700 spettatori dalvivo, e oltre 23.500 in strea-ming. I relatori coinvolti sonostati 90. L’ultima edizione dell’E-commerce Day ha avuto un ri-scontro particolarmente positivoe stimolante. L’hashtag dedicatoall’appuntamento #ecommerce-Day ha avuto più di 2.3 milionidi visualizzazioni e oltre 250 ar-ticoli on-line e off-line (al.st).

Tra 2015 e 2016 sale di appena l’1% il tasso delle imprese che vendono i propri prodotti on-line

E-commerce, l’Italia è ancora in affannoIl 60% dei consumatori under 34 fa shopping in rete, ma solo l’11% delle aziende è attrezzato

Andrea Pininfarina in videoconferenza durantel’E-commerce Day

Perrera presenta il Trattato di SartoriaOpera prima a livello nazionale, insegna a realizzare un abito

Per il ciclo di incontri «Arti-gianatoedesign» al Circolo

dei lettori di Torino, il 18 otto-bre CNA Federmoda ha presen-tato il primo «Trattato di Sarto-ria» italiana, realizzato dal mae-stro Michele Umberto Perrera,socio CNA. In 340 pagine a co-lori e due Cd-Rom, Perrera hacondensato l’arte di confeziona-re un abito da uomo. Mai nessu-no aveva osato tanto, tant’è chesi tratta di un’opera unica nelsuo genere, dal grande potenzia-le educativo, che potrebbe di-ventare un libro di testo per lescuole professionali di tutta Ita-lia. Emigrato dal sud Italia, Um-

berto Michele Perrera ha apertocon il fratello, Giuseppe, unasartoria a Casale Monferrato nel1962, mettendosi in proprio aNovara a partire dal 1974, doveancora vive e lavora per una sele-zionata clientela. Presenza co-stante al Festival della Moda ita-liana dal 1964 al 1978 che sisvolgeva subito dopo il Festivaldi Sanremo, Perrera riceve l’Ec-cellenza Artigiana dalla RegionePiemonte nel 2005 e dal 2017 èCavaliere al merito della Repub-blica Italiana. Perrera insegnaall’Ipsia Bellini di Novara e all’E-cipa Piemonte, agenzia formati-va della CNA (al.st).

I grandi sarti torinesiper Michele Perrera alCircolo dei lettori (Mi-chele Mescia, LucaGallotto, Catalin Stra-tu); accanto, la coper-tina del «Trattato diSartoria»

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n°6 - novembre-dicembre 2017

CioccolaTò è una storia infi-nita che sembra non trovare

una prospettiva credibile per il fu-turo. Il 2017 avrebbe dovuto esserel’anno del rilancio. L’ultimo ap-puntamento con CioccolaTò è sta-to nell’autunno 2015, peraltro, conun’edizione di livello così basso cheCNA scrisse all’allora Sindaco Pie-ro Fassino una lettera nella quale,tra le altre cose, si diceva: «Purtrop-po, negli ultimi anni, CioccolaTòsi è andato esaurendo ed il segnopiù evidente di questo declino e lapressoché totale mancanza di pic-cole imprese, il vero motore dellaproduzione di alta qualità, che halasciato di fatto le sole multinazio-nali del cioccolato ad essere prota-goniste della manifestazione. Cioc-colaTò è ormai un evento total-mente disconnesso con la vocazio-ne produttiva della nostra area edha perso peso ed importanza nelpanorama delle manifestazioni delsettore. Il declino della manifesta-zione rappresenta un problema ri-levante per le nostre aziende e, difatto, impoverisce l’offerta dellaCittà». Il tema del rilancio dellamanifestazione, naturalmente, è

stato riproposto da CNA alla nuo-va Amministrazione comunale che,lo scorso aprile, aveva approvatouna delibera: «CioccolaTò - lineeguida per la realizzazione dell’even-to» che, tra le altre cose, stabiliva diindividuare un gestore unico dellamanifestazione collocata nell’au-tunno di ogni anno, per gli anni2017-2020 con la possibilità di ul-teriore affidamento sino al 2023.La manifestazione dell’autunnodoveva essere preceduta, ogni an-no, in primavera, da una iniziativadenominata Aspettando Ciocco-laTò, organizzata direttamente dal-la Città con le Associazioni di cate-goria del settore e la Camera dicommercio, con la finalità di esal-tare le eccellenze dei Maestri delcioccolato del territorio. La primaedizione di questa iniziativa si èsvolta lo scorso marzo in via CarloAlberto, con un discreto successo.Nel frattempo, il Comune di Tori-no ha avviato le procedure per pub-blicare il bando di CioccolaTò edespletare la relativa gara. La proce-dura di gara è terminata, a settem-bre, con l’individuazione del sog-getto organizzatore: Craun & Crest

con sede a Roma. Stupisce che ilsoggetto organizzatore sia stato in-dividuato a soli due mesi dalla dataipotizzata per l’evento. Come senon bastasse, la seconda classifica-ta, la Gioform Srl, ha presentato ri-corso al Tar, chiedendo di sospen-dere l’assegnazione della gara, so-stenendo che la Craun & Crestnon avesse i requisiti richiesti dalbando. Il Tar ha rigettato la richie-sta di sospensiva. Dopo la sentenzadel Tribunale si sono svolti nella se-conda metà di ottobre e ancora laprima settimana di novembre, unaserie di incontri tra l’Amministra-zione e la Craun & Crest, per veri-ficare la possibilità di realizzare l’e-vento nel mese di novembre. CNAha più volte chiesto al Comunespiegazioni in merito, rivendicandol’esigenza di una manifestazioneper promuovere i Maestri cioccola-tieri torinesi. «Vogliamo chiari-menti e qualcuno si prenda la re-sponsabilità di questo fallimento:CioccolaTò era una vetrina per lenostre piccole aziende e non averlopiù toglie all’artigianato di pregioun’occasione unica di far conoscerele proprie delizie» ha dichiarato Ni-cola Scarlatelli, Presidente CNATorino, il 31 ottobre al quotidianola Repubblica. Non solo, CNA haanche provato a mettersi in contat-to con la Craun & Crest sia telefo-nicamente che attraverso il sito del-l’azienda, ma senza ottenere rispo-ste. Del resto, ad oggi, permango-no alcuni elementi di incertezzasulla realizzazione della secondaedizione di «Aspettando Ciocco-laTò», in programma per la prima-vera 2018 e aperta ai Maestri pa-sticceri, anche se CNA è ottimista eritiene che alla fine le nubi si dira-deranno. Restano però senza rispo-sta da parte del Comune due que-stioni cruciali che CNA continuariproporre: l’individuazione delsoggetto organizzatore, che nonpuò che essere il Comune stesso, eil reperimento delle risorse per larealizzazione dell’evento (s.e).

CioccolaTò non si fa neanche quest’anno:salta l’importante vetrina per gli artigianiScarlatelli, CNA: «Vogliamo chiarimenti e un serio progetto di rilancio dell’evento»

19Aggregazioni dei mestieri

IL «BAFFO PER LA RICERCA»CON IL SUPPORTO DI 40 AC-CONCIATORI. CNA Benesse-re e Sanità Piemonte, concirca 40 barbieri della Cittàmetropolitana di Torino, haaderito alla campagna «UnBaffo per la ricerca», pro-mossa da Fondazione Ricer-ca Molinette per la preven-zione dei tumori maschili:chi meglio di loro, infatti,conosce il mondo maschile?Per tutto il mese di novem-bre all’interno dei saloniaderenti, è stato possibiledonare e ricevere in cambiomateriale informativo e sim-patici gadget a tema baffo.Tra questi la t-shirt dellacampagna con un aforismadi Guido Catalano. Fino al 3dicembre, inoltre, all’inse-gna della Torinesità, conpartner importanti comeEataly e Paratissima, sonostati realizzati una riccaagenda di incontri gratuiti,stand informativi, feste e ini-ziative solidali con il duplicescopo di sensibilizzare la cit-tadinanza su una patologiache colpisce oltre il 30% de-gli uomini. Già attivata neglianni 2015 e 2017, la campa-gna 2017 ha anche un obiet-tivo concreto da raggiunge-re: l’acquisto di alcuni stru-menti di biopsia a fusione diimmagini che verranno uti-lizzati all’interno della Strut-tura Complessa Urologia Udell’Ospedale Molinette. Perl’elenco dei saloni aderenti siveda: www.fondazionericer-camolinette.it/campagne/unbaffoperlaricerca/i-nostri-eroi/movember-barbieri-amici/i-barbieri-di-unbaffo-perlaricerca

Acconciatori

Gara di solidarietà coinvolge i cioccolatieri piemontesi

Il Castello di Dracula al ValentinoIl 10 e il 12 novembre, presso la sala San Giorgio del Borgo Medie-vale del Valentino di Torino, un gruppo di pasticceri e cioccolatieripiemontesi e liguri hanno costruito con 250 kg di cioccolato il Ca-stello di Dracula, completo non solo del paesaggio ma anche deipersonaggi. I pasticceri e cioccolatieri piemontesi sono: GianfrancoRosso (Torino, Pasticceria «Capitano Rosso»); Antonio Le Rose(Genova, «Il Tempio del Cioccolato»); Blandino Gusella (ButtiglieraAlta, Pasticceria Gusella); e Franco Rossetto (Pinerolo, Pasticceria«Dolce Idea»). L’iniziativa nasce per sostenere la Band degli Orsi,una onlus genovese che lavora per garantire accoglienza e ospitalitàalle famiglie dei bambini ricoverati all’Ospedale Gaslini di Genova.Il pubblico ha potuto accedere liberamente per ammirare i cioccola-tieri al lavoro, ma anche per dare un contributo concreto. L’iniziati-va ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Regione Liguria,Comune di Torino, Camera di Commercio di Torino e CNA. Larealizzazione de «Il Castello di Dracula» è resa possibile dal sostegnodi aziende e partner che forniranno materie prime e attrezzature.

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n°6 - novembre-dicembre 2017

Aggregazioni dei mestieri20

Con la due giorni denomina-ta «Tartufo Day», il 26 e il

29 ottobre scorsi, l’azienda dol-ciaria artigiana «Cioccolato LaPerla», storico Socio CNA, hainaugurato il nuovo e modernis-simo stabilimento produttivo inlungo Dora Colletta 81 a Torino.Patron della serata è stato SergioArzilli, ideatore, 25 anni fa, delprimo dei tartufi di cioccolatoche hanno fatto la fortuna diquesto laboratorio, che per l’oc-casione era affiancato come sem-pre dalle figlie Valentina e Gaia.Alla serata di debutto del TartufoDay, il 26 ottobre, riservata agliospiti di riguardo e alle autorità,la famiglia Arzilli ha invitato an-che lo chef stellato MarcelloTrentini, alias Magorabin, che hasorpreso i tanti ospiti presenticon piccole e insolite degustazio-

ni di piatti salati in cui era pre-sente come ingrediente a sorpre-sa il cioccolato: superbi, in parti-colare, il risotto allo zafferanocon scaglie di tartufo al cioccola-to fondente e i ravioli giapponesial vapore con gamberi e cioccola-to bianco. Il nuovo stabilimento

rispetta i più rigorosi dettamidell’Haccp ed è in gara per otte-nere la certificazione di qualitàBritish Retail Consortium graziealla consulenza del pastry chefFilippo Novelli, campione delmondo di gelateria. Partner dellaserata del 26 ottobre è stata la

Martini e Rossi che ha proposto isuoi migliori vermouth che han-no reso Torino famosa nel mon-do. Tra gli ospiti della serata c’e-rano anche l’assessore alle Atti-vità produttive di Torino AlbertoSacco, il Segretario di CNA Tori-no Paolo Alberti e il critico eno-gastronomico Cosimo Torlo. Lagiornata del 29 ottobre è stata in-teramente dedicata al grandepubblico, con la possibilità diprenotare una visita guidata al si-to di produzione (al.st).

Cioccolato in festa con il «Tartufo Day»:nuovo laboratorio per i 25 anni di attivitàOspite d’onore della famiglia Arzilli lo chef stellato Marcello Trentini, alias Magorabin

A sinistra, Sergio Arzilli con il criticoenogastronomico Cosimo Torlo; so-pra, un particolare della produzionedei tartufi dolci all’interno del nuovolaboratorio de La Perla

Gaia e Valentina Arzilli con Cosimo Torlo, Paolo Alberti (CNA), l’assessore Alber-to Sacco e Sergio Arzilli di fronte allo «sponsor wall» celebrativo de La Perla

RIATTIVAZIONE COMMISSIO-NI PREFETTIZIE PER RILA-SCIO ABILITAZIONI MANU-TENZIONE ASCENSORI. L’arti-colo 23 del Disegno di legge«Disposizioni per l’adempi-mento degli obblighi deri-vanti dall’appartenenzadell’Italia all’Unione euro-pea - Legge europea 2017»(Disposizioni per l’integraleattuazione della direttiva2014/33/Ue relativa agliascensori e ai componenti disicurezza degli ascensorinonché per l’esercizio degliascensori) ha riattivato for-malmente le Commissioniprefettizie per l’esame di abi-litazione alla manutenzionedegli ascensori precedente-mente abolite dal dl95/2012. Il Disegno di leggeha definitivamente conclusoil suo iter parlamentare everrà approvato a breve. Siconclude così con successol’azione di CNA Installazio-ne Impianti e delle altre As-sociazioni rappresentativedel comparto ascensoristicoche avevano da tempo postoall’attenzione del Parlamen-to la necessità di ricercareuna positiva soluzione checonsentisse, dopo 5 anni distop, il rilascio delle abilita-zioni necessarie alla manu-tenzione degli ascensori,condizione indispensabileper garantire la sicurezza ne-gli impianti di sollevamento.Non appena il provvedi-mento sarà ufficialmente ap-provato sarà nostra cura dar-ne tempestiva informazione.Per informazioni le impresepossono contattare CNA In-stallazione Impianti: [email protected]

Ascensori

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25maggio 2018, da questadata il Nuovo Regola-

mento europeo sulla tutela deidati personali (Gdpr 679/16) di-venterà pienamente applicabilesostituendo l’attuale Codice del-la Privacy (Dlgs 196/03). Cosadevono fare le imprese per ade-guarsi alla normativa? Formal-mente sarà necessaria una revi-sione documentale (le nuoveinformative e le nuove lettere diincarico dovranno tenere contodegli articoli e dei requisiti dellanuova norma europea), ma so-prattutto diventa indispensabileun cambio di mentalità. Se fino-ra, nella maggior parte dei casi,era sufficiente (non sempre) ade-rire alle misure minime espostenell’allegato B della normativaitaliana, adesso non ci sono piùprescrizioni specifiche in questosenso. Dunque le imprese do-vranno fare tutto quanto sia nel-le loro possibilità per tutelare idati personali di clienti, dipen-denti, fornitori e chiunque a va-rio titolo interagisca con la loroattività. È il principio dell’»ac-countability», cioè della «respon-sabilizzazione» delle imprese. Inaltre parole è la mentalità chedovrà cambiare: se prima al cen-

tro della privacy c’erano i dati,adesso c’è la persona. Questovuol dire che quando si trattanodati personali di chiunque operidentro e fuori l’azienda la primadomanda da porsi è «cosa succe-de all’interessato nel caso in cui idati vengano persi, trafugati odanneggiati?» e poi «Cosa succe-de al Titolare in caso di violazio-ne?». Dalle risposte che vengonodate, con l’ausilio di esperti, siprovvede ad adottare misure disicurezza adeguate che devonoessere documentabili. Un ulte-riore cambiamento in questosenso riguarda il principio della«Privacy by design»: qualunqueprogetto di prodotto, servizio,strumento deve essere concepito

partendo dall’impatto sulla tute-la dei dati personali, quindi an-che un sito web ad esempio deveessere progettato partendo dall’e-same dei rischi per tutti i soggetticoinvolti dal suo utilizzo. La«Privacy by default» è invece ilnuovo principio secondo cuiogni azione in azienda, dalla pro-duzione all’amministrazione, dalpersonale al marketing deve esse-re eseguita e gestita partendodalla tutela dei dati trattati. Leimprese, anche quelle piccole,dunque devono avviare analisiche non possono essere standard(ogni attività ha una sua storia,un suo modo di gestire dati eprocedure), ripensare i flussi diinformazioni e individuare levulnerabilità. Con il nuovoorientamento viene meno il pen-siero secondo cui vi sono datiimportanti e dati meno impor-tanti ed entra in gioco il princi-pio di tutela dell’individuo. Sot-tovalutare questo passaggio po-trebbe esporre a gravi rischi poi-ché le sanzioni non sono più de-finite, ma variano a seconda didiversi fattori fra cui l’importan-za dei dati trattati, l’estensionedel numero di interessati, l’ado-zione di misure adeguate, gli im-porti sono assai elevati e il tempoa disposizione è sempre meno:ridursi alle ultime settimane po-trebbe diventare costoso (si rin-grazia per la collaborazione Giu-seppe Izzinosa, [email protected]).

Il 25 maggio entra in vigore il Nuovo Regolamento europeo che manda in soffitta il 196/2003

Privacy, il 2018 sarà di nuovo l’anno zeroServe un cambio di mentalità per le imprese che devono limitare l’impatto sui dati personali

21Informazione

Nuove regole dall’Ue sulla tutela dei dati personali

AL VIA NUOVA EDIZIONE DEL

PREMIO BELLISARIO PER LE

PMI FEMMINILI: DOMANDE

ENTRO IL 9 FEBBRAIO. Ripar-te anche per il 2018 il «Pre-mio Women Value Com-pany - Intesa Sanpaolo», pen-sato e realizzato dalla Fonda-zione Marisa Bellisario con ilGruppo Intesa-Sanpaolo.Obiettivo del riconoscimen-to è coinvolgere le imprese inun percorso di empower-ment femminile e dare visibi-lità alle pratiche più virtuosee innovative, innescate dalleaziende per garantire pari op-portunità e percorsi di carrie-ra. Le due imprese, una pic-cola e una di medie dimen-sioni, che più delle altre sisiano distinte per aver inve-stito sul superamento delgender gap e sulla crescita alfemminile, saranno premiatea giugno del prossimo anno aRoma, nell’ambito dellaXXX edizione del PremioMarisa Bellisario «Donne adalta quota». Il Premio è natonel 1989 in ricordo di MarisaBellisario (1935-1988), bril-lante manager, modello diemancipazione femminile. Sitratta di un riconoscimentoche ogni anno premia le don-ne che si sono distinte nellaprofessione, nel manage-ment, nella scienza, nell’eco-nomia e nel sociale a livellonazionale ed internazionale.Le imprese potranno auto-candidarsi entro il 9 feb-braio prossimo compilandola scheda presente sul sitoweb di Intesa-Sanpaolo allapagina: www.intesasanpao-lo.com/it/business/landing/premio-fondazione-marisa-bellisario.html (fonte Ansa).

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Informazione22

Recuperare, integralmente,metalli e terre rare da mate-

riale elettronico in disuso e daRifiuti da Apparati Elettrici edElettronici (Raee): è questo l’o-biettivo del team piemontese diRemete, il progetto che si è ag-giudicato a Torino il primo postoalla XIII edizione di Start CupPiemonte e Valle d’Aosta, la com-petizione per progetti, idee e azien-de sostenuta dalla Regione Pie-monte attraverso il Fondo SocialeEuropeo e promossa dagli Ateneidel territorio tramite i rispettiviincubatori, I3P del Politecnico diTorino, 2i3T dell’Università diTorino, Enne3 dell’Università delPiemonte Orientale e Pépinièredi Aosta. «Ogni anno si producononel mondo dai 20 ai 50 milionidi tonnellate di rifiuti hi-tech checontengono 320 tonnellate d’oroe 7200 d’argento per un valore di

oltre 15 miliardi di euro: solo il15% di questo ‘tesoro’ viene re-cuperato», spiega il team di Remeteche ha invece messo a punto ladefinizione di un processo chepermette di non sprecare risorsee consente di trattare materialemisto a umido, a pressione e tem-peratura ambiente e quindi a bassoconsumo energetico, e soprattuttoin un trattamento a ciclo chiuso,in cui i reagenti vengono intera-mente recuperati. Il progetto haricevuto un premio da 20 milaeuro. Al secondo posto della StartCup Piemonte e Valle d’Aosta siè classificato Wound Viewer, undispositivo medico che acquisiscee processa automaticamente, inpochi minuti, le immagini delleferite ulcere cutanee, attraversoun algoritmo di intelligenza arti-ficiale in grado di fornire al medicoi parametri fondamentali delle le-

sioni e di organizzarele informazioni in car-telle cliniche digitali. Ildevice permette aglioperatori sanitari diidentificare sin da su-bito la migliore terapiaper il paziente, ridu-cendo di oltre il 30%il rischio di complica-zioni cliniche. Chiudeil podio Ermes, ilsoftware nato come risposta alproblema del furto di informazionisensibili degli utenti ad opera disistemi di profilazione, i cosiddetti«web tracker». Ermes offre infattiun sistema brevettato in grado didistinguere i tracker «buoni» daquelli «cattivi» e di bloccare com-pletamente questi ultimi, così daproteggere le informazioni degliutenti. A questi due progetti sonostati rispettivamente assegnati pre-

mi in denaro per 15 mila euro e10 mila euro. Grazie al loro piaz-zamento, le aziende hanno acqui-sito il diritto di partecipare all’e-dizione 2017 del Premio Nazionaleper l’Innovazione, promosso dallarete nazionale degli incubatori diimpresa universitari (PniCube)con la partecipazione di Trenitaliache si è svolto all’Università diNapoli il 30 novembre e 1° di-cembre. Info: www.i3p.it

Le startup incubate da I3P trionfano alla Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta, edizione 2017

L’oro e l’argento dai rifiuti elettroniciRemete si aggiudica il primo premio, seguita da Wound Viewer (medicale) e Ermes (privacy)

Il team di Remete premiato dall’assessore re-gionale Gianna Pentenero

SICUREZZA SUL LAVOROD.Lgs. 81/08: Assistenza alla stesura del DVR con elaborazione(documento Valutazione dei Rischi) ai sensi dell’articolo 17,comma 1, lettera a); Valutazioni specifiche (rischi chimici, fisici ebiologici, agenti cancerogeni, videoterminali, stress lavoro corre-lato, movimentazione manuale carichi, sovraccarico biomeccanicodegli arti superiori, incendio, redazione piano emergenza ecc.)

Cantieri mobili: Assistenza alla gestione della Sicurezza nei can-tieri mobili; Elaborazione P.O.S. (Piano Operativo della Sicurezza)

Inizio attività: Sopralluoghi preventivi; Autorizzazione Igienico/Sanitaria; Classificazione attività insalubre; Notifica all’organo di vi-gilanza ai sensi art 67 D.lgs. 81/08; Rapporto con Sportello Imprese

AMBIENTERifiuti: Consulenze ambientali; Valutazioni Impatto Ambientale(VIA); Autorizzazione Unica Ambientale (AUA); Autorizzazione In-tegrata Ambientale (AIA); Tenuta registri rifiuti; Elaborazione MUD(Modello Unico di Dichiarazione ); SISTRI : gestione, adempimentie obblighi; Albo Gestori Rifiuti (iscrizioni, variazioni, attività di tra-sporto rifiuti, intermediazione, attività di bonifica e attività di bo-nifica amianto ai sensi dell’ art 212 del D.lgs 152/06 e s.m.i.);Iscrizione Persone e Imprese al Registro Nazionale dei Gas Fluo-

rurati (FGAS); Iscrizioni, Rinnovi, Variazioni attività di gestione ri-fiuti ai sensi dell’artt. 208 e 216 del D.lgs 152/06 e s.m.i.

Acqua:Autorizzazione agli scarichi ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.;Istanza 1/R piano di gestione acque meteoriche di dilavamento

Emissioni: Autorizzazioni per emissioni in atmosfera in procedurasemplificata (AVG); Autorizzazioni per emissioni in atmosfera inprocedura ordinaria; Elaborazione finale del modello piano ge-stione solventi.

Rumore: Valutazione previsionale di impatto acustico e Valuta-zione di impatto acustico

IGIENE DEGLI ALIMENTIHaccp: Assistenza completa sul Regolamento 852/2004; Consu-lenza per formulazione e attuazione di piani di autocontrollo perl’igiene alimentare, con applicazione del metodo HACCP; Indaginisui livelli igienici di luoghi ed attrezzature di lavoro; Individuazionipericoli e punti critici; Gestione della documentazione aziendalein materia di igiene alimenti e autorizzazioni (DIA alimentare).

*Il personale possiede tutte le abilitazioni previste dalle normative di leggee di riferimento vigenti in materia di Ambiente e Sicurezza, ed è periodi-camente sottoposto ad aggiornamenti professionali specializzati

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La più grande job-fair italiana, IoLa-

voro, ha visto anchequest’anno il coinvolgi-mento di CNA Torinoche ha così confermatoil suo impegno al fiancodei giovani e per la pro-mozione della culturadel lavoro autonomo.La 21esima edizionedella fiera si è svolta il 4e 5 ottobre al Lingottodi Torino, su iniziativa dell’A-genzia Piemonte Lavoro e del-l’assessorato all’Istruzione, La-voro e Formazione professiona-le della Regione Piemonte. So-no state coinvolte quasi 100aziende e agenzie per il lavorocon migliaia di offerte nei setto-ri Ict, digital, elettronica, turi-stico-alberghiero, tour operator,ristorazione, grande distribuzio-ne e commercio, agroalimenta-re, automotive, meccatronica,logistica e trasporti, assicurazio-ni e finanza, manifatturiero,materie plastiche, immobiliare evigilanza. Nell’ambito della ma-nifestazione si sono svolti anchei Campionati dei mestieriWorldSkills Piemonte, le com-petizioni per giovani talenti pie-montesi valide come qualifica-zione per i Campionati nazio-nali WorldSkills Italy di Bolza-no e per i Campionati europeidei mestieri EuroSkills di Buda-pest nel 2018. Sono stati 87 icompetitor, ragazze e ragazzi dietà compresa tra i 17 e i 24 an-ni, che si si sono sfidati in undi-ci mestieri: acconciatore, came-riere, cuoco, estetista, grafico,hotel receptionist, meccanico,muratore, operatore socio-sani-tario, pasticciere e sarto. Unacompetizione che ha coinvoltomolti imprenditori artigiani to-rinesi in qualità di docenti, al-cuni dei quali associati CNA(Rosy Brizzi e Alfredo Febboper l’acconciatura). Il 5 ottobre,

il Presidente di CNA NicolaScarlatelli è infine intervenutoal convegno sull’AlternanzaScuola Lavoro dal titolo «Ilpunto di vista di sindacati e im-prese», insieme a Graziella Ro-golino, della Cgil che ha parlato

a nome delle tre Confederazionisindacali. Scarlatelli ha eviden-ziato come «nei percorsi forma-tivi della scuola bisogna saperdiventare imprenditori di sestessi». Info: www.iolavoro.orge www.worldskillspiemonte.org

A scuola anche per diventare imprenditoriSi preparino i giovani al lavoro autonomoLa proposta di Nicola Scarlatelli a IoLavoro. E i WorldSkills coinvolgono 87 ragazzi

23Informazione

Nicola Scarlatelli, Presidente CNATorino, con Graziella Rogolino, dellaCgil, a IoLavoro in occasione delconvegno sull’Alternanza ScuolaLavoro; a fianco, lo stand della Re-gione Piemonte con in primo pianoil desk accoglienza del progetto Mip

Un software vigila sul verde di TorinoMonitorati ogni giorno 160 mila alberi, un progetto del Csi Piemonte

Secondo i dati del sito Treepe-dia del Senseable City Labdel Mit di Boston, Torino è l’u-nica metropoli in Italia che entranella classifica delle città piùgreen nel mondo. La nostra cittàdispone, infatti, di un patrimo-nio di 160 mila piante, per lamaggior parte platani, tigli, ba-golari, aceri e ippocastani, postiin filari lungo corsi, parchi, giar-dini e boschi collinari. Unagrande ricchezza che richiedeperò un continuo lavoro di curae manutenzione. Da quasi unanno i tecnici comunali hanno adisposizione uno strumento pertenere sotto controllo questo im-menso patrimonio. È un softwa-re progettato dal Csi Piemonte,si chiama Albera.To e permettedi gestire, uno per uno, tutti glialberi di proprietà del Comunedi Torino. Grazie alle informa-zioni su ogni singolo albero e al-la conoscenza della storia, deglieventi e degli interventi che li

hanno interessati, i tecnici pos-sono valutare come intervenireper tutelare e curare le piante oper mettere in sicurezza alcuneparti della città dove sono pre-senti alberi a rischio di caduta incaso di forti piogge, vento e ne-ve. Albera.To lavora scambiandodati con il Sit (Sistema Informa-tivo Territoriale) della Città econ la sua cartografia tecnica epermette l’acquisizione in mobi-lità delle informazioni derivantidai circa 30 mila controlli fito-statici effettuati ogni anno. I tec-nici del Verde Pubblico possonodefinire i nuovi posti pianta at-traverso una configurazione delsoftware geografico open sourceQGis realizzata appositamenteper loro, con un’interfaccia chesi adatta al dispositivo utilizzato.Questo strumento sta registran-do un buon successo, in partico-lare per l’autonomia di gestionee la personalizzazione. Una fun-zione aggiunta di recente è la

possibilità di inserire gli inciden-ti, con informazioni su date,danni, condizioni meteo che lihanno causati. Questo consentedi ricostruire la storia dei sinistriin una specifica zona e permetteanalisi mirate. C’è poi una pro-spettiva ancora più interessanteper lo sviluppo di Albera.To:l’interazione con il SistemaInformativo Territoriale attraver-so strumenti openGis mobili,utilizzati anche da personale noncomunale. Questo permettereb-be di estendere l’utilizzo ai nonaddetti ai lavori, consentendo aicittadini di partecipare alla co-struzione della geografia cittadi-na. In questa direzione vannoanche gli sforzi per offrire questostrumento a uffici comunali di-versi da quelli cartografici, conl’obiettivo di avere un’unica basedati e un’unica famiglia di stru-menti openGis per la PubblicaAmministrazione piemontese.Info: www.csipiemonte.it

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Ci sono passione, talento e unpo’ di tecnologia dentro agli

abiti dell’Atelier Regina Guasco,fresco di inaugurazione a VirlePiemonte, milleduecento abitantia trenta chilometri da Torino sud.Regina Maria de Oliveira, nata aBelo Horizonte, Brasile, nel riccostato federato di Minas Gerais, èla stilista di questo piccolo atelierche sta facendo parlare di sé da al-meno un paio di anni e che si èrecentemente associato a CNATorino. In Italia dal 2006, Reginadichiara la propria passione per lamoda sin da ragazza. Mammasarta, per i suoi 14 anni riceve inregalo dal papà una macchina dacucire, anche se non nega che «inquel momento» avrebbe «preferi-to una bicicletta». La sua è unafamiglia tradizionale. Papà è untecnico che ripara televisioni. Lamamma, invece, lavora in casacome sarta per arrotondare il bi-lancio famigliare. Regina è la piùpiccola di sei fratelli. Per un certoperiodo di tempo quella macchi-na da cucire rimane lì, quasi co-me un’imposizione verso un lavo-ro che ancora non sente proprio,anche solo per conflitto genera-zionale nei confronti dei genitori,per quel naturale moto d’animo

tipico degli adolescenti verso lafamiglia. Così, Regina comincia alavorare all’uncinetto e a fare pic-cole applicazioni da cucire a ma-no su capi d’abbigliamento giàpronti e la sua bella macchina dacucire resta ferma a prendere pol-vere. All’inizio è poco più di ungioco e le sue creazioni vengonorealizzate solo per parenti e amici,su richiesta. Regina si iscrive an-che ad una scuola di sartoria. Hauna buona manualità, ma non èancora pronta per quello che sa-rebbe diventato il lavoro della sua

«seconda vita», dopo l’arrivo inItalia. Intanto, Regina segue uncorso per parrucchiera e poco do-po apre un suo salone di accon-ciatura con annessa una piccolaSpa dove si effettuano massaggi esi può fare la sauna. Arriva adavere undici dipendenti. Moltedelle sue clienti sono future spo-se. E in questo contesto, Reginariceve molti stimoli sul mondodel wedding. Di fatto, diventauna consulente per molte spose epiano piano arriva anche a realiz-zare i suoi primi abiti, riscopren-do un talento e una passione so-pite da tempo che, evidentemen-te, attendevano il giusto momen-to per risvegliarsi. Ed è in questomomento magico della vita diRegina che arriva l’incontro for-tunato con Carlo, proprio a BeloHorizonte dove lui si è recato inuna delle sue innumerevoli tra-sferte di lavoro. Carlo è un tecni-co informatico molto ricercato.Si è sempre occupato di informa-tica industriale e di controlli diqualità. Tra i suoi clienti ci sonoin quel periodo numerose azien-de dell’indotto Fiat con sede inBrasile, tra San Paolo e Belo Ho-rizonte dove è presente uno deipiù grandi stabilimenti del grup-po guidato da Sergio Marchion-ne. Una sera, in un ristorante, do-ve si è recato con altri colleghi,Carlo incontra per la prima voltala sua Regina. Ed è amore a pri-

ma vista. Per lui, Regina lascia ilBrasile e tutto ciò che ha costrui-to e dal 2006 è a Virle Piemontecon il suo Carlo. Lui vive qui daalcuni anni, dopo aver abbando-nato la troppo caotica Torino equi si sarebbero sposati nel 2007,coronando il loro sogno d’amore.In Italia Regina continua a colti-vare con maggiore determinazio-ne la sua passione per la sartoria.Si iscrive ad un corso di forma-zione quinquennale per sarta mo-dellista presso la Scuola Arte eModa di Torino in cui affina leproprie capacità e inizia, quasi dasubito, a realizzare per una sele-zionata clientela i primi abiti sumisura, allestendo un piccolo la-boratorio nella loro abitazione aVirle. Nel 2016, Regina apre an-che un piccolo temporary shop a

Torino, in via Giulia di Barolo,che viene chiuso a giugno di que-st’anno in vista dell’ormai immi-nente inaugurazione del suo nuo-vo atelier. L’Atelier Regina Gua-sco apre ufficialmente il 16 set-tembre 2017 in via del Vado an-golo via Carlo Alberto a Virle,

Da Belo Horizonte a Virle Piemonte: l’Atelier Regina Guasco nasce da una bella favola d’amore

Quando anche la sartoria diventa hi-techAbiti luminosi e colorati oppure semplicemente belli ed eleganti, per tutte le donne esigenti

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Regina Guasco nel suo atelier men-tre taglia un tessuto per l’abito diuna sua cliente

Ivana Spagna nel back stage del suo recen-te concerto a Nichelino con Regina e CarloGuasco (foto, Antonio Lupo)

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sulla strada che conduce a Panca-lieri: poco meno di cento metriquadri, cinque vetrine lato strada,con uno spazioso show room eun laboratorio attrezzatissimo nelretro. L’atelier realizza solo abitisu misura e prêt a porter per si-gnora: da sera, da cerimonia, dasposa, insieme a capi spalla e pel-licce ecologiche. Regina lavorasoprattutto su misura, ma «l’abitopronto - some evidenzia - ha co-munque un suo mercato anche insartoria». La clientela è soprattut-to torinese, dove Regina è ormaiconosciuta, ma proviene anchedai comuni limitrofi dove grazieall’atelier sta cominciando a farsiconoscere: Carignano, None e lastessa Virle. La cliente tipo del-l’Atelie Regina Guasco è unadonna sopra i 30 anni e senza li-miti di età. «In questo periodostiamo lavorando bene per laconfezione su misura degli abitiper le damigelle, mentre parados-salmente non siamo ancora iden-tificati come la sartoria della spo-sa. Evidentemente dobbiamo la-vorare meglio sulla promozione,ma è anche vero che siamo quisolo da poco più di un mese (l’in-tervista è stata fatta il 30 ottobrescorso, ndd) e il matrimonio hatempi di preparazione lunghi chenon possiamo ancora pensare dipoter cogliere». In sartoria, per ilmomento, c’è solo Regina, mal’obiettivo che lei si è data insie-me a suo marito Carlo è di cre-scere e di arrivare ad avere almenoun dipendente. Del resto, precisaRegina, «è anche vero che in que-sto momento chi viene nel mioatelier vuole che sia proprio io aconfezionare direttamente l’abi-to. E’ il valore aggiunto che portoe che la cliente desidera». Puravendo una storia aziendale rela-tivamente recente, l’Atelier Regi-na Guasco è estremamente attivosul fronte della promozione e del-la partecipazione ad eventi a temamoda, come le sartorie di lungavita. A giungo, l’atelier ha parte-cipato alla Torino Fashion Weekinsieme al team di CNA Feder-moda ed ha organizzato a margi-ne del saggio di fine corso diScuola Arte & Moda una sfilatapresso la Casa del Teatro Ragazzie Giovani Onlus di Torino; ad

agosto, a Vinovo era presente alla«Notte dei Bikini», con abiti dasera, era presente da protagonistaalla finale regionale del concorsodi bellezza Miss Monnalisa pressoil Club 84 di Torino, dove ha ve-stito tutte le ragazze e le presenta-

trici; Regina ha anche partecipatoalla sfilata della Festa di San Ber-nardo a Narzole, nel cuneese, ealla Festa di Sant’Anna di Vigone.Il 24 settembre, a Nichelino, l’a-telier ha curato la sfilata che haanticipato il concerto della can-tante Ivana Spagna, mentre a ot-tobre era presente, con CNA,all’October Truck Fest, pressoCnh Industrial Village ed ancheall’evento «Donne di Talento» aTorino; a novembre era a Desen-zano sul Garda per il raduno dei70 anni della Ferrari e il 12 no-vembre a «Virle in fiera», giocan-do per una volta in casa. L’atelierè anche molto presente su Face-book dove ha una sua paginaaziendale in cui vengono inserititutti i contenuti relativi agli even-ti a cui partecipa o che organizza.

Alla domanda «cosa le resta delsuo Brasile e quanto entra, inqualche modo, nelle sue creazionisartoriali», Regina risponde così,con il suo bell’accento portoghe-se: «Del Brasile mi porto nel cuo-re e negli occhi la passione per i

colori. I miei abiti seguono le for-me del corpo delle donne e han-no le vibrazioni che danno i colo-ri». Regina cerca sempre di pro-porre una donna sensuale, con laschiena nuda oppure con un fian-co ricamato e piccole trasparenze.Il ricamo è molto presente neisuoi abiti, come la luce deglistrass che lei adora. Ad ognicliente, Regina cerca però di con-sigliare, pur con il suo stile, l’abi-to più adatto che la veste comeun guanto. «Fare la sarta richiedeanche una buona dose di psicolo-gia», sottolinea sorridendo.«Quando accolgo la mia clientefaccio sempre le domande giusteper capire cosa ama indossare, laparte del corpo che vuole esaltaree quella che preferisce nasconde-re: se le piacciono gli spacchi, le

trasparenze del tessuto, forme piùmorbide oppure un abito aderen-te. Poi preparo un disegno e losottopongo alla cliente». Altrevolte, invece, è la cliente che pro-pone un suo disegno o la fotogra-fia di un abito che ha trovato suuna rivista: allora si parte da lì perarrivare al capo giusto, dopo i ne-cessari interventi e ritocchi. At-tenta alle forme e ai colori, Regi-na è molto sensibile alla qualitàdei tessuti e delle texture: perquesto, spiega, si rifornisce pressoun’azienda di Grugliasco, la Du-cotex, quasi a km zero; per le pel-licce ecologiche - preferite a quel-le naturali perché rispettano la vi-ta degli animali - il suo punto diriferimento è un’azienda pugliese.Altri tessuti arrivano, invece, di-rettamente dal Brasile, anche seormai sempre meno perché man-ca il tempo per andare a sceglierli.Carlo è molto presente nella vitae nel lavoro di Regina e rappre-senta, in un certo senso, il «cuoretecnologico» dell’azienda. Di fat-to, Carlo mette a frutto dell’ate-lier le sue competenze informati-ca per realizzare, in fase di proget-to, le simulazioni 3D degli abitipiù importanti disegnati da Regi-na, ma anche per ideare e costrui-re dal punto di vista elettrico gliapparati tecnologici che permet-tono ad alcuni degli abiti di Regi-na di illuminarsi. E’ il caso dell’a-bito denominato «La farfalla»,per via delle due grandi ali chepartono dalla schiena che haaperto la sfilata di Regina alla To-rino Fashion Week 2016, sulquale sono state installate ben 72coppie di led a luce bianca ali-mentate da una piccola batteria egestite attraverso una centralinaelettronica miniaturizzata senzacreare problemi di portabilitàall’abito stesso. Carlo sta conti-nuando a sviluppare il progettodegli abiti luminosi attraverso l’u-tilizzo dei più moderni tessuti hi-tech oggi disponibili sul mercatoe promette che presto l’ateliertornerà a sorprendere con nuovecreazioni moda al confine conl’arte (al.st). Si invitano i Socidella CNA Torino a raccontarela propria esperienza impren-ditoriale a Corriere Artigiano:tel. 011.1967.2152-2121, [email protected]

Intervista 25

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In alto, uno scatto del fotografo Salvatore Cascone all’inaugurazione del-l’Atelier Regina Guasco; sotto, l’atelier visto dalla centralissima via CarloAlberto a Virle Piemonte

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Cultura e arte26

La mostra dedicata a Giaco-mo Grosso è il secondo ap-

puntamento del ciclo «I Maestridell’Accademia Albertina», or-ganizzato dall’Accademia Al-bertina di Belle Arti e dal Museodi Arti Decorative Accorsi-Ometto e inaugurato, nel 2016,con la rassegna su Andrea Ga-staldi. L’esposizione, con oltrecento opere, curata da AngeloMistrangelo, si concentra sul-l’attività pittorica di GiacomoGrosso, sugli anni d’insegna-mento all’Accademia e sullasua partecipazione ai grandi

eventi internazionali. In parti-colare, viene posto in risalto ilsuo impegno nell’ambito diuna ritrattistica di sicura fasci-nazione: un aspetto quantomai determinante nella vicen-da artistica del pittore che ap-partiene alla cultura figurativadella fine del XIX e dell’iniziodel XX secolo. Giacomo Grosso(Cambiano 1860 - Torino 1938)fu uno dei pittori piemontesi

più conosciuti e amati a cavallotra Otto e Novecento. Allievo diGastaldi e poi, per quarantaseianni, docente di pittura all’Ac-cademia Albertina di Torino, fuSenatore del Regno d’Italia eautore di mirabili ritratti, grazieai quali ottenne la sua maggio-re notorietà: tra le sue innume-revoli opere, si ricordano i di-pinti dedicati a Umberto I, allaRegina Elena e a Vittorio Ema-nuele III di Savoia, a LorenzoDelleani, Arturo Toscanini eGiuseppe Verdi, senza tralascia-re i quadri più celebri come «Lanuda» (1896) e «Signora inaperta campagna (Ritratto diCarola Reduzzi)» (1889). Il per-corso espositivo è strutturatoin tre location, fino al 7 gen-naio: Palazzo Comunale diCambiano (Cambiano), Pinaco-teca dell’Accademia Albertinadi Belle Arti di Torino, Museo diArti Decorative Accorsi-Ometto(Torino). Info: www.fondazio-neaccorsi-ometto.it - www.pi-nacotecalbertina.it

Per il ciclo «I Maestri dell’Accademia Albertina» una retrospettiva del pittore Giacomo Grosso

Dai ritratti dei Vip ai nudi da scandaloTre location espositive, fino al 7 gennaio: Cambiano, Pinacoteca, Fondazione Accorsi-Ometto

APPUNTAMENTI MUSICALI CON LA

FILARMONICA DEL TEATRO REGIODI TORINO. Si segnalano i pros-simi appuntamenti in pro-gramma della stagione 2017-2018: a) lunedì 22 gennaio,ore 20.30, Gianandrea Nose-da, Filarmonica Teatro Regio,programma a sorpresa in col-laborazione con la Fondazio-ne Crt; b) mercoledì 28 feb-braio, ore 20.30, Karl-HeinzSteffens, Gianluca Cascioli edEnrico Pace (pianoforti), perl’Orchestra del Teatro Regio,musiche di DetlevGlanert e Ludwig vanBeethoven; c) ve-nerdì 30 marzo, ore20.30, Nicola Luisotti,Artur Rucinski (bari-tono) per l’Orchestradel Teatro Regio, mu-siche di Gustav Mah-ler; d) giovedì 5 apri-le, ore 20.30, SergeyGalaktionov (violino)per l’Orchestra delTeatro regio, musiche di Bru-no Bettinelli, Felix Mendels-sohn-Bartholdy, Franz Schu-bert, Gustav Mahler; e) ve-nerdì 27 aprile, ore 20.30, Mi-chele Maiotti, Claudio Feno-glio (maestro del coro) perl’Orchestra e il Coro del Tea-tro Regio, musiche di Johan-nes Brahms e Franz Schu-bert; f) domenica 20 maggio,ore 20.30, Pinchas Steinberg,Claudio Fenoglio (maestrodel coro) per l’Orchestra e ilCoro del Teatro Regio, musi-che di Felix Mendelsshon-Bartholdy. I concerti si svol-gono presso il Teatro Regiodi Torino. Info e vendita bi-glietti: tel. 011.88.15.557,www.teatroregio.torino.it ewww.filarmonicatrt.it

Concerti

La nuda (Nuda), olio su tela, 1896,Galleria Civica d’Arte Moderna eContemporanea, Torino

Il viaggio di Salgari continua a TorinoIl Borgo Medievale dedica una mostra allo scrittore veronese

Al Borgo medievale è visita-bile, fino al 18 febbraio, la

mostra «Salgari, il viaggio conti-nua...» realizzata in collabora-zione con la Fondazione Tan-credi di Barolo - Musli (Museodella Scuola e del Libro per l’In-fanzia) che mira a documentaree approfondire la vita e la pro-duzione dello scrittore verone-se. La navigazione sulle millerotte dell’universo fantasticosalgariano continua ad interes-sare e a coinvolgere studiosi,scrittori e lettori a testimonian-za del valore e della vitalitàdell’opera del «Capitano», la cui

figura è stata ricordata a Torinodurante le numerose manife-stazioni organizzate nel 2011, inoccasione del centenario dallanascita. L’esposizione intendeevidenziare i legami tra la vita el’opera di Emilio Salgari e lacittà di Torino, dove lo scrittoresi trasferì da Verona e in cui vis-se per più di 15 anni tra il 1893e il 1911. L’esposizione presen-ta, infatti, una rassegna delleprincipali opere pubblicate nel-la nostra città dagli editori Spei-rani e Paravia negli anni com-presi tra il 1894 e il 1904: rac-conti di viaggio e d’avventura,

storie naturalistiche e ambien-tazioni nei paesi del nord, maanche traduzioni di romanzifrancesi, attività che Salgari ab-bandonò poi completamente.Ingresso ridotto per i Soci CNA.

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