percorso seneca

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2 PERCORSO 2 – il senso del tempo 1. Epistulae morales ad Lucilium 1 Italian o 2. De brevitate vitae 1 1-4 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica 3. De brevitate vitae 2 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica 4. De brevitate vitae 8 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica 5. De brevitate vitae 11 1-2 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica 6. De brevitate vitae 14 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica 7. De brevitate vitae 15 In italian o

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Page 1: Percorso Seneca

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PERCORSO 2 – il senso del tempo

1. Epistulae morales ad Lucilium 1 Italiano

2. De brevitate vitae 1 1-4 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

3. De brevitate vitae 2 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

4. De brevitate vitae 8 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

5. De brevitate vitae 11 1-2 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

6. De brevitate vitae 14 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

7. De brevitate vitae 15 In italiano

8. De brevitate vitae 20 1-5 Lettura, tratuzione, analisi morfosintattica e retorica

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De brevitate vitae 1

[1] Maior pars mortalium, Pauline, conqueriturde malignitate naturae, quod gignimur in exiguum aevi, quod haec spatia temporis dati nobis decurrant tamvelociter, tam rapide, adeout exceptis admodum paucis vita destituat ceteros in ipso apparatu vitae. Nec tantum turba et imprudens vulgus ingemuit huic malopublico, ut opinantur: hic affectus evocavit querellasvirorum clarorum quoque. Inde est illa exclamatiomaximi medicorum: "vitam essebrevem, artem longam";

[1] La maggior parte degli uomini,o Paolino, si lamenta dell´avarizia della natura, perchésiamo generati per una breve vita,perché questi spazi del tempoa noi concesso scorrerebbero cosìvelocemente, così rapidamente, al puntoche, ad eccezione di pochissimi,la vita abbandonerebbe tutti gli altriproprio mentre si preparano alla vita.E non soltanto la massa e l´ignarovolgo si lagnano di questo malecomune, come essi credono: questosentimento ha suscitato i lamentianche di uomini famosi.Di qui deriva quella famosa sentenzadel più grande dei medici: "La vita èbreve, l´arte è lunga";

Sintassi Retorica- quod... gignimur: la proposizione causale, ha l´indicativo perché esprime una verità da tutti accettata.

- quod... quod: anafora.

- exiguum: accusativo neutro dell´aggettivo sostantivato seguito dal genitivo partitivo aevi.

- gignimur... decurrant: prima l´indicativo, poi il congiuntivo: variatio.

- quod... decurrant: proposizione causale - tam... tam: anafora.- adeo ut... ceteros... destituat: proposizione consecutiva

- huic publico... malo: iperbato.

- exceptis... paucis: ablativo assoluto. - turba tantum: allitterazione.- ingemuit: perfetto gnomico; regge il dativo huic publico... malo.

- clarorum... virorum: iperbato e omoteleuto.

- medicorum: genitivo partitivo. - maximi medicorum: allitterazione.- vitam brevem esse, longam artem: l´infinitiva in discorso indiretto riproduce la parte iniziale del primo degli Aforismi di Ippocrate. La citazione non è né corretta (nel testo greco manca il chiasmo), né pertinente: Ippocrate infatti afferma che la vita è sempre breve in relazione alla vastità degli studi e delle conoscenze necessarie.

- Inde... Inde: anafora.

- vitam brevem... longam artem: antitesi degli aggettivi e chiasmo.

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[2] inde lis minime conveniens viro sapienti Aristotelis exigentis cum rerum natura: "illam indulsisse animalibus tantum aetatis, ut educerent quina aut dena saecula, homini genito in tam multa ac magna stare terminum tanto citeriorem".

[2] di qui la lite, per nullaconveniente ad un uomo saggio,di Aristotele che disputa con la natura: "Essaha concesso agli animaliuna vita così lunga, che possono toccarecinque o dieci generazioni ciascuno,mentre all´uomo, generatoper imprese così numerose e grandi,è previsto un limite tantopiù vicino".

Sintassi Retorica- Aristotelis... lis: Cicerone invece (Tusc., 3, 69) attribuisce il pensiero al filosofo Teofrasto.

- tanto... terminum: allitterazione.

- aetatis... indulsisse: in oratio obliqua - terminum: metafora: il termine indica propriamente la pietra di confine.

- aetatis: genitivo partitivo.- ut... educerent: proposizione consecutiva- homini... stare: infinita coordinata con un asindeto avversativo.- homini: dativo di svantaggio.- in tam multa ac magna: complemento di fine.

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[3] Non habemus exiguum temporis, sed perdidimus multum. Vita satis longa et data est large in consummationem rerummaximarum, si conlocaretur bene tota; sed ubi diffluit per luxum ac neglegentiam, ubi impenditur nulli bonae rei, demum cogente ultima necessitate, sentimus transisse quam non intelleximus ire.

[3] Non abbiamo poco tempo, ma ne abbiamo persomolto. La vita è abbastanza lungae ci è stata data in abbondanzaper la realizzazione di progettimolto importanti, se fosse utilizzatabene nella sua interezza; ma quandoscorre fra il lusso e la trascuratezza, quando non viene impiegata per nessuna validaimpresa, alla fine, sotto la costrizione dell´ultima necessità, ci accorgiamoche è trascorsa (la vita) che noncapimmo che procedeva.

Sintassi Retorica- temporis: genitivo partitivo. - habemus... perdidimus: di nuovo l´alternarsi di

presente e perfetto: variatio.- in... consummationem: complemento di fine. - ubi... ubi: anafora.- si... collocaretur: proposizione condizionale, protasi di un periodo ipotetico misto: la protasi con il congiuntivo imperfetto esprime irrealtà, l´apodosi con l´indicativo realtà.

- ire... intelleximus transisse sentimus: due presenti e due perfetti incrociati: chiasmo.

- ubi... diffluit: *proposizione temporale*. - quam: prolessi del relativo.- ubi... impenditur: *proposizione temporale*.- nulli bonae rei: dativo di fine.- ultima... cogente: ablativo assoluto.- quam: il relativo prolettico si riferisce al sottinteso vitam.

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[4] Ita est: non accipimus vitam brevem, sed fecimus, nec sumus inopes eius sed prodigi. Sicut opes amplae et regiae, ubi pervenerunt ad malum dominum, momento dissipantur, at quamvis modicae crescuntusu, si traditae sunt bono custodi: ita nostra aetas bene disponenti patet multum.

[4] E´ così: non riceviamouna vita breve, ma l´abbiamo resa tale,e non siamo poveri di essa, madissipatori. Come ricchezze grandi eregali, non appena sono giuntenelle mani di un cattivo padrone,in breve tempo vengono sperperate,mentre, benché modeste, cresconocon l´impiego, se sono state affidatead un buon amministratore: così la nostravita, per chi l´organizza bene, ha una lunga durata.

Sintassi Retorica- ubi... pervenerunt: proposizione temporale. - Sicut... ita: similitudine.- si... traditae sunt: la proposizione condizionale è protasi di un

- malum... momento: allitterazione.

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PARADIGMI VERBALI

Conqueror, eris, questus sum, queri, deponente della 3ª con.Gigno, is, genui, genitum, ere, 3ª con.Do, das, dedi, datum, dare, 1ª con.Decurro, is, curri e (raro) cucurri, cursum, ere, 3ª con.Excipio, is, cepi, ceptum, ere, verbo in io della 3ª con.Destituo, is, stitui, stitutum, ere, 3ª con.Opinor, aris, atus sum, ari, deponente della 1ª con.Ingemisco, is, gemui, ere, 3ª con.Evoco, as, avi, atum, are, 1ª con.Sum, es, fui, esse.Exigo, is, egi, actum, ere, 3ª con.Indulgeo, es, dulsi, dultum, ere, 2ª con.Educo, is, duxi, ductum, ere, 3ª con.Gigno, is, genui, genitum, ere, 3ª con.Sto, as, steti, statum, are, 1ª con.Habeo, es, habui, habitum, habere, 2ª con.Perdo, is, didi, ditum, ere, 3ª con.Colloco, as, avi, atum, are, 1ª con.Diffluo, is, fluxi, fluxum, ere, 3ª con.Impendo, is, pendi, pensum, ere, 3ª con.Cogo, is, coegi, coactum, cogere, 3ª con.Eo, is, ivi (o ii), itum, ire, verbo anomalo.Intellego, is, intellexi, intellectum, ere, 3ª con.Transeo, is, ii, itum, ire, verbo anomalo.Sentio, is, sensi, sensum, ire, 4ª con.Accipio, is, accepi, acceptum, ere, verbo in io della 3ª con.Facio, is, feci, factum, ere, verbo in io della 3ª con.Pervenio, is, veni, ventum, ire, 4ª con.Dissipo, as, avi, atum, are, 1ª con.Trado, is, tradidi, traditum, ere, 3ª con.Cresco, is, crevi, cretum, ere, 3ª con.Dispono, is, posui, positum, ere, 3ª con.Pateo, es, patui, ere, 2ª con.

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De brevitate vitae 2

[1] Quid querimur de natura rerum? Illa se gessit benigne: vita est longa, si scias uti. Alium tenet avaritia insatiabilis, alium sedulitas operosa in laboribus supervacuis; alius madet vino, alius torpet inertia; alium defatigat ambitio suspensa semper ex alienis iudiciis, alium praeceps cupiditas mercandi ducit circa omnis terras, omnia maria spe lucri; quosdam torquet cupido militiae aut numquam non intentos periculis alienis aut anxios suis; sunt quos consumat voluntaria servituteingratus cultus superiorum;

[1] Perché ci lamentiamodella natura? Essasi è comportata con generosità: la vita èlunga, se sai farne un buon uso. Unolo possiede un´avidità insaziabile,un altro una sollecitudine operosain lavori inutili;uno è fradicio di vino, un altroè intorpidito dall´indolenza; unoè spossato da un´ambizione che dipendesempre dagli altrui giudizi,un altro una furiosa passione di far commercio lo spinge per ogniterra, per ogni mare con la speranzadel guadagno; certe persone sono tormentate dal desideriodella vita militare, continuamenteintente ai pericoli altruio ansiose per i propri; c´è chiè logorato in una volontaria servitùda un ingrato ossequio verso i superiori;

Sintassi Retorica- si... scias: proposizione condizionale, protasi di un periodo ipotetico misto.

- Alium... alium... alius... alius... alium... alium...: anafora e poliptoto.

- alienis periculis: dativo retto da intentos. - insatiabilis... avaritia: iperbato.- suis: ablativo di causa retto da anxius. - alius vino madet, alius inertia torpet: parallelismo.- quos... consumat: la relativa ha il congiuntivo - suspensa semper: allitterazione.- superiorum: genitivo oggettivo - omnis... omnia: anafora e poliptoto.- voluntaria servitute: ablativo strumentale.- si... scias: proposizione condizionale, protasi di un periodo ipotetico misto.- alienis periculis: dativo retto da intentos.- suis: ablativo di causa retto da anxius.

Page 8: Percorso Seneca

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[2] multos detinuit aut affectatio fortunae alienae aut cura suae; plerosque sequentis nihil certum levitas vaga et inconstans et displicens sibi iactavit per nova consilia; quibusdam placet nihil, quo derigant cursum, sed fata deprendunt marcentis oscitantisque, adeo ut non dubitem verum esse quod dictum est apud maximum poetarum more oraculi: "Exigua est pars vitae qua vivimus". Omne ceterum quidem spatium non est vita sed tempus.

[2] molti sono tenuti legati odall´aspirazione di raggiungerela fortuna altrui o dalla preoccupazionedella propria; moltissimi,che non vanno dietro a nulla di preciso,una volubilità vacillante e incostantee scontenta di sé li agitaattraverso nuovi progetti;ad alcuni non fa piacere nulla verso cuidirigere la rotta, ma il destinoli sorprende mentre marcisconoe sbadigliano, al punto che nondubito sia vero quantoè stato detto dal più grandedei poeti in forma di oracolo:"Piccola è la parte della vita in cuiviviamo".In ogni caso tutto il restante spazio non è vita, ma tempo.

Sintassi Retorica- detinuit: perfetto gnomico. - et inconstans et sibi displicens: polisindeto.

- nihil certum: Ricorda le regole previste nel caso in cui ad un pronome neutro segua un aggettivo:

- l´aggettivo della prima classe può andare in genitivo, che ha valore partitivo, o può accordarsi col pronome neutro: nihil novi o nihil novum;

- l´aggettivo della seconda classe si accorda necessariamente con il pronome.

- quod apud maximum...: prolessi del pronome relativo.

- iactavit: perfetto gnomico.- adeo ut... non dubitem: la proposizione consecutiva regge l´infinitiva verum esse (id).- maximum poetarum: non si sa chi sia il poeta: l´aggettivo maximus farebbe pensare a Omero o a Virgilio, ma nessuno dei due ha scritto la frase citata.- poetarum: genitivo partitivo.

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[3] Vitia urgent et undique circumstant nec sinuntresurgere aut attollere oculos in dispectum veri, sed premunt demersos et infixos in cupiditatem. Numquam illis licet recurrere ad se; si quando aliqua quiescontigit fortuito, velut mari profundo, in quo estvolutatio post ventum quoque, fluctuantur, nec umquam illis stat otium a suiscupiditatibus.

[3] I vizi incalzano e da ogni parteattorniano e non permettonodi rialzarsi o di sollevaregli occhi alla percezione del vero,ma schiacciano gli uomini precipitatie conficcati nella passione.Non è mai loro lecito ritornarea sé; se a volte qualche treguacapita per caso, comenel mare profondo, nel quale c´èagitazione anche dopo il vento,ondeggiano, e maiper loro c´è tranquillità dai lorodesideri.

Sintassi Retorica- demersos... infixos: participi congiunti; concordano con il sottinteso homines.

- Urgent et circumstant: il TRAINA giustamente nota che i due verbi sono metafore militari.

- profundo mari: ablativo di luogo senza la preposizione.

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PARADIGMI VERBALI

Queror, eris, questus sum, queri, deponente della 3ª con.Gero, is, gessi, gestum, ere, 3ª con.Utor, eris, usus sum, uti, deponente della 3ª con.Scio, scis, ivi o ii, itum, ire, 4ª con.Sum, es, fui, esse.Teneo, es, tenui, tentum, ere, 2ª con.Madeo, es, ui, ere, 2ª con.Torpeo, es, ere, 2ª con.Defatigo, as, avi, atum, are, 1ª con.Mercor, aris, atus sum, ari, deponente della 1ª con.Duco, is, duxi, ductum, ere, 3ª con.Torqueo, es, torsi, tortum, ere, 2ª con.Consumo, is, sumpsi, sumptum, ere, 3ª con.Detineo, es, tinui, tentum, ere, 2ª con.Sequor, eris, secutus sum, sequi, deponente della 3ª con.Displiceo, es, plicui, plicitum, ere, 2ª con.Iacto, as, avi, atum, are, 1ª con.Dirigo, is, rexi, rectum, ere, 3ª con.Placeo, es, ui, itum, ere, 2ª con.Marceo, es, ere, 2ª con.Oscito, as, avi, atum, are, 1ª con.Deprendo, is, prendi, prensum, ere, 3ª con.Dico, is, dixi, dictum, ere, 3ª con.Dubito, as, avi, atum, are, 1ª con.Vivo, is, vixi, victum, ere, 3ª con.Urgeo, es, ursi, ere, 2ª con.Circumsto, as, steti, are, 1ª con.Resurgo, is, surrexi, surrectum, ere, 3ª con.Attollo, is, ere, 3ª con.Sino, is, sivi, situm, ere, 3ª con.Demergo, is, mersi, mersum, ere, 3ª con.Infigo, is, fixi, fixum, ere, 3ª con.Premo, is, pressi, pressum, ere, 3ª con.Recurro, is, curri, cursum, ere, 3ª con.Licet, licuit, licere, 2ª con.Contingo, is, tigi, tactum, ere, 3ª con.Fluctuor, aris, atus sum, ari, 1ª con.Sto, as, steti, statum, are, 1ª con.

Page 11: Percorso Seneca

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4 putas quorum me dicere de istis, mala sunt in confesso? Aspice ad quorum felicitatem illos concurritur: effocantur bonis suis. Quam multis divitiae sunt graves! Quam multorum cotidiana eloquentia et ostentandi ingenii sollicitatio educit sanguinem! Quam multi continuis voluptatibus pallent! Quam multis populus clientium nihil relinquit circumfusus liberi! Pererra denique Omnis e istos ab infimis usque ad summos: hic advocat, hic adest, ille periclitatur, ille defendit, ille iudicat, nemo se sibi vindicat, alius in alium consumitur.Interroga de istis quorum ediscuntur nomina, videbis his illos dinosci notis: ille est cultor illius ius, hic illius; nemo est suus.

Credi che io stia parlando di coloro i cui mali sono confessi? Guardali, alla cui felicità tutti accorrono: vengono soffocati dai loro beni. Quanto le ricchezze sono importanti! Quanto la quotidiana preoccupazione di mostrare il proprio ingegno cava il sangue!Quanto molti impallidiscono alle continue voluttà!Quanto il popolo dei clienti non lascia un momento libero! Passa insomma in rassegna tutti coloro, dai più umili ai più potenti: questi chiede aiuto, questi assiste, questi sono in pericolo, questi li difende, questi giudica , nessuno si riscatta, ci si logora l'uno per l'altro . Fai domande riguardo a costoro, dai quali vengono imparati a memoria i nomi, vedrai che si riconoscono da questi segni: quegli è al seguito di quello, questi di quell'altro ,nessuno appartiene a se stesso.

Sintassi Retoricaoccupatio: genitivo del gerundivo ad vocat, adest: metaforanihil liberi: genitvo partitivoperrera: imperativoad vocat, adest: verbi giuridici

Putas: puto, as, avi, atum, areDicere: dico, is, dixi, dictum, ereAspice: aspicio, is, spexi, spectum, ereConcurritur: concurro, is, curri, cursum, ereEffocantur: effoco, as, areOstendo: ostendo, is, tendi, tentum, ereEducit: educo, is, duxi, ductum, erePallent: palleo, es, pallui, ereRelinquit: relinquo, is, liqui, lictum, erePererra: pererro, as, avi, atum, areAdvocat: advoco, as, avi, atum, areAdes: adeo, is, ivi, itum, irePericlitatur: periclitor, aris, atus sum, ariDefendit: defendo, is, fendi, fensum, ereIudicat: iudico, as, avi, atum, areVindicat: vindico, as, avi, atum, areConsumitur: consumo, is, sumpsi, sumptum, ereInterroga: interrogo, as, avi, atum, areEdiscuntur: edisco, is, didici, ereVidebis: video, es, vidi, visum, videre

Page 12: Percorso Seneca

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Dinosci: dinosco, is, novi, notum, ere5 est Deinde dementissima quorundam indignatio:

queruntur de fastidio superiorum,quod non vacaverintipsis adire volentibus! quisquam queri audet de alterius superbia, ipse qui numquam vacat sibi? Ille tamen te, quisquis es,sed aliquando vultu insolenti quidem respexit,ille demisit suas aures ad tua verba, ille te ad latus suum recepit:tu non audire dignatus esnon inspicere te umquam.Non est itaque ista quod, cuiquam officia imputes, quoniam quidem,cum faceres illa, non volebas esse cum alio,sed non poteras esse cum te.

C'è poi la piena stoltezza di certe indignazioni (sdegni):chiedono della schizzinosità dei potenti per il fatto che non hanno trovato tempoper coloro che li cercavano! Qualcuno osa(ha voglia di..) chiedere riguardo al'un l'altra superbia, lui che mai trova tempo per sé? Egli tuttavia, qualcuno è,pur con volto insolente ti ha guardato,egli calò le sue orecchie alle tue parole, egli al suo fianco ti riprese:tu hai giudicato degnodi non guardarti dentro mai, non ascoltarti. Non è dunque il caso che,per questi sacrifici messi in conto, dopoché certamente, avendo fatto quelle cose ,non desideravi essere con l'altro, ma non potesti essere con te.

Sintassi Retorica"quod...vacauerint" : causale al congiuntivoVolentibus: participio dal quale dipende l'infinito adiretu non inspicere te: da notare la forte contrapposizione dei pronomi "ille" e "tu"Quidem... non poteras: cum più congiuntivo con valore temporale

Page 13: Percorso Seneca

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De brevitate vitae 8

1 Mirari soleo cum video aliquos tempus petentes et eos qui rogantur facillimos; illud uterque spectat propter quod tempus petitum est, ipsum quidem neuter: quasi nihil petitur, quasi nihil datur. Re omnium pretiosissima luditur; fallit autem illos, quia res incorporalis est, quia sub oculos non venit ideoque vilissima aestimatur, immo paene nullum eius pretium est.

Mi stupisco sempre quando vedo alcuni chiedere tempo e quelli, a cui viene richiesto, tanto accondiscendenti; l’uno e l’altro guardano al motivo per il quale il tempo viene richiesto, nessuno dei due alla sua essenza: lo si chiede come se fosse niente, come se fosse niente lo si concede. Si gioca con la cosa più preziosa di tutte; (il tempo) invece li inganna,poiché è qualcosa di incorporeo, perché non cade sotto gli occhi, e pertanto è considerato cosa di poco conto, anzi non ha quasi nessun prezzo.

Sintassi RetoricaCum video: proposizione temporale Petiur…datur: variatioPropter …petitum est: proposizione causale retta da spectat.

Quia…quia: anafora

Pretiosissima: superlativo assoluto da pretiosus-a-um.Luditur: impersonaleVilissima: superlativo assoluto da vilis-e.Quia..est, quia..non venit: proposizioni causali.

PARADIGMI VERBALIMiror, aris, atus sum, ari deponente 1°conVideo, es, vidi, visum, ere 2°conRogo, as, avi, atum, are 1°conPeto, is, ivi, itum, ere 3°conSpecto, as, avi, atum, are 1°conDo, as, dedi, datum, dare 1°conLudo, is, lusi, lusum, ere 3°conFallo, is, fefelli, falsum, ere 3°conVenio, is, veni,ventum, ire 4°conAestimo, as, avi, atum, are 1°con

Page 14: Percorso Seneca

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2 Annua, congiaria homines carissime accipiunt et illis aut laborem aut operam aut diligentiam suam locant: nemo aestimat tempus; utuntur illo laxius quasi gratuito.

At eosdem aegros vide, si mortis periculum propius admotum est, medicorum genua tangentes, si metuunt capitale supplicium, omnia sua, ut vivant, paratos impendere! Tanta in illis discordia affectuum est!

Gli uomini accettano assegni annui e donativi come cose di caro prezzo e in essi ripongono le loro fatiche, il loro lavoro e la loro scrupolosa attenzione: nessuno considera il tempo: ne fanno un uso troppo sconsiderato, come se esso fosse (un bene) gratuito. Ma guarda costoro (quando sono) ammalati, se il pericolo della morte incombe molto da vicino, avvinghiati alle ginocchia dei medici, se temono la pena capitale, pronti a sborsare tutti i loro averi pur di vivere: quanta contraddizione si trova in essi.

Sintassi RetoricaLaxius… comparativo assoluto di un avverbioTangentes … participio congiunto con valore temporale

Page 15: Percorso Seneca

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3 Quodsi posset quem-admodum praeteritorum annorum cuiusque numerus proponi, sic futurorum, quomodo illi qui paucos viderent superesse trepidarent, quomodo illis parcerent!

Atqui facile est quamvis exiguum dispensare quod certum est; id debet servari diligentius quod nescias quando deficiat.

Che se si potesse in qualche modo mettere davanti (a ciascuno) il numero di anni passati di ognuno, così come quelli futuri, come trepiderebbero coloro che ne vedessero restare pochi, come ne risparmierebbero! Eppure è facile gestire ciò che è sicuro, per quanto esiguo; si deve invece curare con maggior solerzia ciò che non sai quando finirà.

Sintassi Retoricaquomodo illis parcerent costruito con il dativonescias è seconda persona generica, con valore impersonale

Page 16: Percorso Seneca

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4 Nec est tamen quod putes illos ignorare quam cara res sit: dicere solent eis quos valdissime diligunt paratos se partem annorum suorum dare: dant nec intellegunt: dant autem ita ut sine illorum incremento sibi detrahant. Sed hoc ipsum an detrahant nesciunt; ideo tolerabilis est illis iactura detrimenti latentis.

E non v’è motivo che tu creda che essi non sappiano che cosa preziosa sia:: sono soliti dire, a coloro che amano più intensamente, di essere pronti a dare parte dei loro anni. Li danno e non capiscono: cioè li danno in modo da sottrarli a se stessi senza peraltro incrementare quelli. Ma non si accorgono proprio di toglierli; perciò per essi è sopportabile la perdita di un danno nascosto.

Sintassi Retoricaillos ignorare … infinitiva quam … sit : interrogativa indirettahoc ipsum … ha funzione prolettica rispetto all’interrogativa indiretta an detrahant

Page 17: Percorso Seneca

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5 Nemo restituet annos, nemo iterum te tibi reddet. Ibit qua coepit aetas nec cursum suum aut revocabit aut supprimet; nihil tumultuabitur, nihil admonebit velocitatis suae: tacita labetur. Non illa se regis imperio, non favore populi longius proferet: sicut missa est a primo die, curret, nusquam devertetur, nusquam remorabitur. Quid fiet? Tu occupatus es, vita festinat; mors interim aderit, cui velis nolis vacandum est.

Nessuno (ti) restituirà gli anni, nessuno ti renderà nuovamente a te stesso; la vita andrà per dove ha avuto principio e non muterà né arresterà il suo corso; non farà alcun rumore, non lascerà nessuna traccia della propria velocità: scorrerà silenziosamente; non si estenderà oltre né per ordine di re né per favor di popolo: correrà così come ha avuto inizio dal primo giorno, non cambierà mai traiettoria, mai si attarderà. Cosa accadrà? Tu sei tutto preso, la vita si affretta: nel frattempo si avvicinerà la morte, per la quale, volente o nolente, bisogna avere tempo.

Sintassi RetoricaNihil: ha valore di negazione come il successivo,e non di pronome soggetto.

Regis imperio-favore populi: chiasmo.

Admonebit: “avviserà” regge il genitivo che segue come i verbi di memoria.

Nusquam…nusquam: anafora ( ma tutta la parte finale del capitolo ha un andamento anaforico).

Tu: in posizione enfatica.Cui… vacandum est: chiusura efficacissima per brevità e incisività.Velis nolis: asindeto che corrisponde al nostro colloquiale “volente nolente”

PARADIGMI VERBALIRestituo, is, stitui, stitutum, ereRedeo, is, ii, itum, ireCoepio, is, coepi, coeptum, ereRevoco, as, avi, atum, areSupprimo, is, pressi, pressum, ereTumultuor, aris, atus sum, ariAdmoneo, es, admonui, itum,ereTaceo, es, tacui, tacitum, ereLabor, eris, lapsus sum, labiProfero, fers, tuli, latum, ferreMitto, is, missum, ereCurro, is, cucurri, cursum, currereDeverto, is, verti, versum, ereRemoror, aris, atus sum, ariFio, fis, factus sum, fieriOccupo, as, avi, atum, areFestino, as, avi, atum, areAdeo, adis, ii (o ivi), itum, ireVolo, vis, volui, velleNolo, non vis, nolui, nolleVaco, as, avi, atum, are

Page 18: Percorso Seneca

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De brevitate vitae 11

1 Denique vis scire quam non diu vivant? Vide quam cupiant diu uiuere. Decrepiti senes paucorum annorum accessionem uotis mendicant: minores natu se ipsos esse fingunt; mendacio sibi blandiuntur et tam libenter se fallunt quam si una fata decipiant. Iam uero cum illos aliqua imbecillitas mortalitatis admonuit, quemadmodum pauentes moriuntur, non tamquam exeant de uita sed tamquam extrahantur. Stultos se fuisse ut non uixerint clamitant et, si modo euaserint ex illa ualetudine, in otio uicturos; tunc quam frustra parauerint quibus non fruerentur, quam in cassum omnis ceciderit labor cogitant.

Vuoi dunque sapere quanto poco tempo gli affaccendati vivono? Vedi quanto desiderano vivere a lungo. Vecchi decrepiti mendicano con suppliche l’aggiunta di pochi anni: fingono di essere più giovani; si lusingano con la bugia e illudono se stessi così volentieri come se ingannassero al tempo stesso il destino. Però quando qualche infermità (li) ammonisce del loro stato mortale, come muoiono terrorizzati, non come uscendo dalla vita, ma come se ne fossero tirati fuori. Van gridando di essere stati stolti, tanto da non aver vissuto e se in qualche modo vengono fuori da quella malattia, di voler vivere in pace; allora pensano a quante cose si siano procurate invano, e delle quali non avrebbero fatto uso, come nel vuoto sia caduta ogni loro fatica.

Sintassi RetoricaVotis: ablativo strumentale Quam non diu: litoteNatu: ablativo di limitazioneMortalitatis: genitivo dipendente da ad monuitPaventes: predicativo dell’oggettoUt non vixerint: subordinata consecutivaSi...evaserint…victuros: periodo ipotetico dipendente da clamitant, con l’apodosi all’infinito futuro.

Tunc: con valore pregnante di <<solo allora>>.Quam…paraverint…quam…ceciderit: interrogative indirette dipendenti da cogitantQuibus non fruerentur: l’ablativo è richiesto da fruor

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2 At quibus uita procul ab omni negotio agitur, quidni spatiosa sit? Nihil ex illa delegatur, nihil alio atque alio spargitur, nihil inde fortunae traditur, nihil neglegentia interit, nihil largitione detrahitur, nihil superuacuum est: tota, ut ita dicam, in reditu est. Quantulacumque itaque abunde sufficit, et ideo, quandoque ultimus dies uenerit, non cunctabitur sapiens ire ad mortem certo gradu.

Sintassi RetoricaQuidni: introduce una domanda retorica che prevede una risposta affermativa

Nihil … Nihil … Nihil … Nihil … anafora

Sit… congiuntivo dubitativo

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De brevitate vitae 14

1 Soli omnium otiosi sunt qui sapientiae vacant, soli vivunt; nec enim suam tantum aetatem bene tuentur: omne aevum suo adiciunt; quicquid annorum ante illos actum est, illis adquisitum est.

Nisi ingratissimi sumus, illi clarissimi sacrarum opinionum conditores nobis nati sunt, nobis vitam praeparaverunt.

Ad res pulcherrimas ex tenebris ad lucem erutas alieno labore deducimur; nullo nobis saeculo interdictum est, in omnia admittimur et, si magnitudine animi egredi humanae imbecillitatis angustias libet, multum per quod spatiemur temporis est.

Soli tra tutti sono sfaccendati coloro che si dedicano alla saggezza, essi soli vivono; e infatti non solo custodiscono bene la propria vita: aggiungono ogni età alla propria; qualsiasi cosa degli anni prima di essi è stata fatta, per essi è cosa acquisita.

Se non siamo persone molto ingrate, quegli illustrissimi fondatori di sacre dottrine sono nati per noi, per noi hanno preparato la vita.

Siamo guidati dalla fatica altrui verso nobilissime imprese, fatte uscire fuori dalle tenebre verso la luce; non siamo vietati a nessun secolo, in tutti siamo ammessi e, se ci aggrada di venir fuori con la grandezza dell'animo dalle angustie della debolezza umana, vi è molto tempo attraverso cui potremo spaziare

Sintassi RetoricaAnnorum … genitivo partititvo, retto da quicquidIllis … dativo di vantaggioNobis …. dativo di vantaggioErutas … participio congiunto a Ad res pulcherrimasnullo … saeculo: ablativo di separazione

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2 Disputare cum Socrate licet, dubitare cum Carneade, cum Epicuro quiescere, hominis naturam cum Stoicis vincere, cum Cynicis excedere. Cum rerum natura in consortium omnis aevi patiatur incedere, quidni ab hoc exiguo et caduco temporis transitu in illa toto nos demus animo quae immensa, quae aeterna sunt, quae cum melioribus communia?

Possiamo discorrere con Socrate, dubitare con Carneade, riposare con Epicuro, vincere con gli Stoici la natura dell'uomo, andarvi oltre con i Cinici. Permettendoci la natura di estenderci nella partecipazione di ogni tempo, perché non (elevarci) con tutto il nostro spirito da questo esiguo e caduco passar del tempo verso quelle cose che sono immense, eterne e in comune con i migliori?

Sintassi RetoricaCum … patiatur: cum narrativo con valore causale

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3 Isti qui per officia discursant, qui se aliosque inquietant, cum bene insanierint, cum omnium limina cotidie perambulaverint nec ullas apertas fores praeterierint, cum per diversissimas domos meritoriam salutationem circumtulerint, quotum quemque ex tam immensa et variis cupiditatibus districta urbe poterunt videre?

Costoro, che corrono di qua e di là per gli impegni, che non lasciano in pace se stessi e gli altri, quando sono bene impazziti, quando hanno quotidianamente peregrinato per gli usci gli tutti e non hanno trascurato nessuna porta aperta, quando hanno portato per case lontanissime il saluto interessato [del cliente verso il patrono, ricompensato in cibarie], quanto e chi hanno potuto vedere di una città tanto immensa e avvinta in varie passioni?

Sintassi RetoricaCum… insanierint, / cum … perambulaverint narrativi con valore temporale

Qui… Qui… Qui… anafora

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4 Quam multi erunt quorum illos aut somnus aut luxuria aut inhumanitas summoveat! Quam multi qui illos, cum diu torserint, simulata festinatione transcurrant! Quam multi per refertum clientibus atrium prodire vitabunt et per obscuros aedium aditus profugient, quasi non inhumanius sit decipere quam excludere!

Quam multi hesterna crapula semisomnes et graves illis miseris suum somnum rumpentibus ut alienum exspectent, vix allevatis labris insusurratum miliens nomen oscitatione superbissima reddent!

Quanti saranno quelli di cui il sonno o la libidine o la grossolanità li respingerà!Quanti quelli che, dopo averli tormentati a lungo, li trascureranno con finta premura! Quanti eviteranno di mostrarsi per l'atrio zeppo di clienti e fuggiranno via attraverso uscite segrete delle case, come se non fosse più scortese l'inganno che il non lasciarli entrare! Quanti mezzo addormentati e imbolsiti dalla gozzoviglia del giorno precedente, a quei miseri che interrompono il proprio sonno per aspettare quello altrui, a stento sollevando le labbra emetteranno con arroganti sbadigli il nome mille volte sussurrato!

Sintassi Retoricaquorum illos … summoveat: relativa al congiuntivo con sfumatura consecutiva

Quam multi… Quam multi… anafora

cum diu torserint … cum narrativo con valore temporaleClientibus: ablativo di abbondanza retto da refertusRumpentibus: participio congiunto a illis miseris

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5 Hos in veris officiis morari putamus, licet dicant, qui Zenonem, qui Pythagoran cotidie et Democritum ceterosque antistites bonarum artium, qui Aristotelen et Theophrastum volent habere quam familiarissimos.

Nemo horum non vacabit, nemo non venientem ad se beatiorem, amantiorem sui dimittet, nemo quemquam vacuis a se manibus abire patietur; nocte conveniri, interdiu ab omnibus mortalibus possunt.

Si può ben dire che indugiano in veri impegni coloro che vogliono essere ogni giorno quanto più intimi di Zenone, di Pitagora, di Democrito e degli altri sacerdoti delle buone arti, di Aristotele e di Teofrasto.

Nessuno di costoro non avrà tempo, nessuno non accomiaterà chi viene a lui più felice ed affezionato a sé, nessuno permetterà che qualcuno vada via da lui a mani vuote; da tutti i mortali possono essere incontrati, di notte e di giorno.

Sintassi Retoricalicet dicant: congiuntivo concessivoNemo … non vacabit: doppia negazione con valore negativobeatiorem, amantiorem: predicativi di venientemSui: è riferito al soggetto di dimittet

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De brevitate vitae 20

Omnium quidem occupatorum condicio misera est, eorum tamen miserrima, qui ne suis quidem laborant occupationibus, ad alienum dormiunt somnum, ad alienum ambulant gradum, amare et odisse, res omnium liberrimas, iubentur. Hi si volent scire quam brevis ipsorum vita sit, cogitent ex quota parte sua sit.

Certamente miserevole è la condizione di tutti gli affaccendati, ma ancor più misera (quella) di coloro che non si danno da fare nemmeno per le loro faccende, dormono in relazione al sonno altrui, camminano secondo il passo altrui, a cui viene prescritto (come) amare e odiare, cose che sono le più spontanee di tutte. Se costoro vogliono sapere quanto sia breve la loro vita, considerino quanto esigua sia la loro quota parte.

Sintassi Retoricane suis quidem … riferito a occupationibus

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2 Cum videris itaque praetextam saepe iam sumptam, cum celebre in foro nomen, ne invideris: ista vitae damno parantur. Ut unus ab illis numeretur annus, omnis annos suos conterent.

Quosdam antequam in summum ambitionis eniterentur, inter prima luctantis aetas reliquit; quosdam, cum in consummationem dignitatis per mille indignitates erepsissent, misera subiit cogitatio laborasse ipsos in titulum sepulcri; quorundam ultima senectus, dum in novas spes ut iuventa disponitur, inter conatus magnos et improbos invalida defecit.

Perciò quando vedrai una toga pretesta già più volte indossata o un nome famoso nel foro, non provare invidia: queste cose si ottengono a scapito della vita. Affinché un solo anno si dati da loro, consumeranno tutti i loro anni [gli anni si datavano dal nome dei consoli]. Prima di inerpicarsi in cima all'ambizione, alcuni la vita abbandonò mentre si dibattevano tra le prime (difficoltà); ad alcuni, essendo passati attraverso mille disonestà per il raggiungimento della posizione, venne in mente l'amara considerazione di essersi dannati per l'epitaffio; di certuni venne meno l'estrema vecchiaia, mentre come la gioventù attendeva a nuove speranze, indebolita tra sforzi enormi e gravosi.

Sintassi RetoricaSumptam sott. esse, predicato che ha come soggetto praetextam ne invideris, imperativo negativoLuctantis … (= luctantes) participio congiunto al precedente quosdamcum … erepsissent: cum narrativo von valore temporaleInvalida … predicativo di iuventa

Page 27: Percorso Seneca

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3 Foedus ille quem in iudicio pro ignotissimis litigatoribus grandem natu et imperitae coronae assensiones captantem spiritus liquit; turpis ille qui vivendo lassus citius quam laborando inter ipsa officia collapsus est; turpis quem accipiendis immorientem rationibus diu tractus risit heres.

Vergognoso colui che il fiato abbandonò in tribunale, in età avanzata, difendendo litiganti del tutto sconosciuti e cercando l'assenso di un uditorio ignorante; infame colui che stanco del vivere più che del lavorare, crollò tra i suoi stessi impegni; infame colui che l'erede, a lungo trattenuto, deride mentre egli muore dedicandosi ai suoi conti.

Sintassi Retoricagrandem natu … captantem predicativi di quem Quem, …qui,… quae variatiovivendo … quam laborando: gerundi all’ablativo ( causali)Immorientem: paticipio congiunto a quemQuem, …qui,… quae: relative

Page 28: Percorso Seneca

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4 Praeterire quod mihi occurrit exemplum non possum: Turannius fuit exactae diligentiae senex, qui post annum nonagesimum, cum vacationem procurationis ab C. Caesare ultro accepisset, componi se in lecto et velut exanimem a circumstante familia plangi iussit. Lugebat domus otium domini senis nec finivit ante tristitiam quam labor illi suus restitutus est. Adeone iuvat occupatum mori?

Non posso tralasciare un esempio che mi sovviene: Sesto Turranio è stato un vecchio di accurata coscienziosità, che dopo i novant'anni, avendo ricevuto inaspettatamente da Caio Cesare [Caligola] l'esonero dalla procura, diede disposizioni di essere composto sul letto e di esser pianto come morto dalla famiglia attorno a lui. Piangeva la casa l'inattività del vecchio padrone e non cessò il lutto prima che gli fosse restituito il suo lavoro. A tal punto è piacevole morire affaccendato?

Sintassi Retoricaexactae diligentiae: genitivo di qualità

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5 Idem plerisque animus est; diutius cupiditas illis laboris quam facultas est; cum imbecillitate corporis pugnant, senectutem ipsam nullo alio nomine gravem iudicant quam quod illos seponit. Lex a quinquagesimo anno militem non legit, a sexagesimo senatorem non citat: difficilius homines a se otium impetrant quam a lege.

Lo stesso stato d'animo ha la maggior parte: in essi vi è più a lungo il desiderio che la capacità del lavoro; combattono contro la decadenza del corpo, la stessa vecchiaia giudicano gravosa e con nessun altro nome, perché li mette da parte. La legge non chiama sotto le armi a partire dai cinquant'anni, non convoca il senatore dai sessanta: gli uomini ottengono il riposo più difficilmente da se stessi che dalla legge.

Sintassi Retorica

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6 Interim dum rapiuntur et rapiunt, dum alter alterius quietem rumpit, dum mutuo miseri sunt, vita est sine fructu, sine voluptate, sine ullo profectu animi; nemo in conspicuo mortem habet, nemo non procul spes intendit, quidam vero disponunt etiam illa quae ultra vitam sunt, magnas moles sepulcrorum et operum publicorum dedicationes et ad rogum munera et ambitiosas exsequias.

At me hercules istorum funera, tamquam minimum vixerint, ad faces et cereos ducenda sunt.

Nel frattempo, mentre sono rapinati e rapinano, mentre vicendevolmente si tolgono la pace, mentre sono reciprocamente infelici, la vita è senza frutto, senza piacere, senza nessun progresso dello spirito: nessuno ha la morte davanti agli occhi, nessuno non proietta lontano le speranze, alcuni poi organizzano pure quelle cose che sono oltre la vita, grandi moli di sepolcri e dediche di opere pubbliche e giochi funebri (lett.: presso il rogo) ed esequie sfarzose. Ma sicuramente i funerali di costoro, come se avessero vissuto pochissimo, devono celebrarsi alla luce di fiaccole e ceri.

Sintassi Retoricadum …. dum …. dum …. temporali dum …. dum …. dum …. anaforatamquam minimum vixerint, inciso con valore comparative-ipotetico

rapiuntur: usato in senso metaforico

rapiuntur et rapiunt: poliptotoalter alterius: poliptotonemo non: litoteIntendit … usato in senso metaforico

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Riepilogo del percorsop.87

da portare su foglio