paziente operato
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CHE COSA E’ LA TRACHEOTOMIA?L’apertura della parete tracheale e della cute, con conseguente
comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, tale
da consentire un passaggio di aria atto a garantire un’efficace
respirazione. Il mantenimento del tramite richiede l’utilizzo di
una cannula tracheale, che evita il collasso dei tessuti molli
CHE COSA E’ LA TRACHEOSTOMIA?La creazione di un’apertura permanente della trachea mediante
abboccamento della breccia tracheale alla cute cervicale, con
conseguente contatto diretto tra lume tracheale e ambiente
esterno
TRACHEOTOMIA == TRACHEOSTOMIA
La tracheostomia è una procedura chirurgica eseguita in
anestesia locale o generale .
Deve essere eseguita solo da personale qualificato, in molti casi
dopo che la via aerea è stata garantita dal posizionamento di un
tubo endotracheale o di un catetere translaringeo, oppure
dalla cricotiroidectomia.
Trattandosi di un intervento chirurgico deve essere eseguita in
ambienti protetti e controllati come la sala operatoria o la sala di
rianimazione.
TRACHEOTOMIA == TRACHEOSTOMIA
1 Realizzare una via di comunicazione diretta tra l’ambiente e le vie
aeree inferiori, superando eventuali ostacoli presenti nel cavo orale o
a livello di faringe o laringe;
2 Rendere possibile un collegamento corretto e sicuro al respiratore
automatico per la ventilazione artificiale;
3 Ridurre lo spazio morto anatomico fino a 50 ml per diminuire le
resistenze ai flussi dei gas e migliorare la ventilazione;
4 Consentire un’accurata pervietà delle vie aeree permettendo una
valida pulizia tracheo- bronchiale .
Gli obiettivi della tracheostomia sono:
1. Diminuire le resistenze al flusso dei gas respiratori, riducendo i
gradienti pressori intratoracici inspiratori ed espiratori
2. Facilitare nei pz coscienti la ripresa di una normale alimentazione
3. Consentire interventi di otorinolaringoiatria come per es una
laringectomia
4. Consentire la fonazione nei pz che hanno bisogno di sostegno
ventilatorio a intervalli
Gli obiettivi della tracheostomia sono:
INDICAZIONI CLINICHE ALLA TRACHEOTOMIA E
TRACHEOSTOMIA
Urgenza/Emergenza
• Mancata Intubazione
• Ventilazione meccanica o svezzamento respiratorio > 10-21 gg
Traumi Maxillo-Facciali
• Stati di coma leggeri
• Ostruzioni(corpi estranei,edema glottide,ostruzioni da
neoformazioni)
Insufficienze Respiratorie acuta
• Bronchite Cronica Ostruttiva (BPCO)
• Malattie Neuromuscolari (Miastenia, Distrofia Muscolare)
• Interventi di chirurgia parziale e ricostruttiva della laringe,
demolizioni del cavo orale e dell’oro-ipofaringe)
Indicazioni :
Le linee guida internazionali raccomandano di procederealla tracheostomia dopo circa una settimana diintubazione oro o naso-tracheale qualora non sussistanomotivi clinici per una possibile estubazione.I tempi della procedura vengono stabiliti di volta in voltain base alle condizioni cliniche del paziente.La tracheostomia può essere una condizione temporaneao permanente come p. es. in laringectomia o neidismorfismi gravi delle vie aeree superiori, in pz. obesi ocon alterazioni neurologiche, in caso di BPCO oppure dilesioni spinali.
Indicazioni :In una recente metanalisi è stata valutata la tracheostomia precoce rispetto a quella tardiva in pz. adulti ricoverati in UTI e ventilati artificialmente.I risultati hanno mostrato che la tracheostomia precoceriduce lievemente la durata della ventilazione meccanica edella permanenza in terapia intensiva, ma le differenze tratracheostomia precoce e tardiva non sono statisticamentesignificative e il rischio di polmonite post intervento noncambia.
TRACHEOTOMIA
Spazio morto ridotto.
Minori problemi di secrezione.Aspirazione più semplice e vie
respiratorie libere. Via respiratoria più facilmente
valutabile (rianimazione).Maggior confort per il
paziente.
8
Rischi operatori.Rischi di infezione.Procedura di estubazione
più lunga.
Vantaggi Svantaggi
Indicazioni alla tracheostomia
Presenza di ostacoli in faringe, laringe o cavo orale
a causa di traumi (frattura mandibolare bicondiloidea,frattura tipo Lefort),
tumori,ustioni,epiglottiti,edema,stenosi sottoglottidea
anomalie congenite delle vie aeree superiori
intubazione fallita o ritenuta impossibile
in previsione della fissazione chirurgica della mascella
presenza di lesioni cervicali che possono provocare difficoltà
o impossibilità respiratoria intubazione prolungata (7-10 gg)
assenza o anormalità dei riflessi glottidici clearance inefficace
delle secrezioni bronchiali
polmonite grave per intubazione prolungata
neuropatie gravi (sclerosi laterale amiotrofica)
Le tecniche utilizzate per il confezionamento della tracheostomia
sono principalmente 2:
a- Chirurgica classica
b- Percutanea
.
Tecniche di tracheostomia
La tracheostomia è controindicata in situazioni di emergenza come
l’ostruzione delle vie aeree o l’arresto cardiaco perché richiede tempi
piuttosto lunghi. In questi casi si preferisce una cricotiroidectomia.
Prima di eseguire la tracheostomia vanno
valutati i fattori della coagulazione:
valori alterati possono essere una
controindicazione all’intervento.
Tecnica classica
Viene effettuata in anestesia generale o locale.
L’incisione è praticata a livello del secondo o terzo anello
tracheale con forma di H o di U rovesciata e prevede
l’asportazione di una piccola aerea rotondeggiante di tessuto
tracheale.
Tecniche di tracheostomia
Tecnica percutanea
Tra le tecniche più utilizzate si ricordano:
Fantoni o tracheostomia percutanea translaringea;
Ciaglia o tracheostomia percutanea dilatativa;
Griggs;
Frova o Percu-twist;
Tecnica percutanea
Tra le tecniche più utilizzate si ricordano:
Fantoni o tracheostomia percutanea translaringea;
Tecnica percutanea
Tra le tecniche più utilizzate si ricordano:
Frova o Percu-twist;
la minitracheostomia o cricotiroidectomia percutanea
La scelta deve tener conto non solo delle controindicazioni, ma
anche dell’esperienza dell’operatore.
E’ molto importante mantenere in sede la cannula tracheostomica.
Lo spostamento immediato comporta, la perdita del controllo delle
vie aeree e difficoltà di riposizionamento attraverso lo stoma, che
tende a richiudersi velocemente.
In alcune situazioni per fissare la cannula si utilizzano punti di
sutura che però sono mal tollerati dal paziente e possono causare
infezioni cutanee e sanguinamento.
ComplicanzeLa Tec. percutanea ha minore rischio di complicanze post operatorie rispetto alla
tecnica chirurgica aperta (7% Vs 10%),è più rapida (15m Vs 20m) è meno invasiva.
Può essere eseguita al letto del paziente ed è meno costosa.
Con la Tec. percutanea sono più frequenti (10% Vs 3%) le complicanze
perioperatorie minori come modesto sanguinamento, falsa strada senza sequele,
inserimento difficoltoso della cannula, enfisema sottocutaneo.
Le complicanze da tracheostomia in base al momento di insorgenza si suddividono in:
complicanze immediate, durante la procedura
complicanze precoci, entro 24-48 ore dall’intervento;
complicanze tardive, dopo 48 h dall’intervento.
Complicanze immediate
A) emorragia
B) pneumomediastino
C) pneumotorace
D) enfisema sottocutaneo
E) lesione dell’esofago
F) lesione del nervo ricorrente
G) perforazione della pars membranacea (parte della trachea
particolarmente fragile perché priva di cartilagine)
H) rottura della cartilagine cricoidea o di un anello cartilagineo
I) ipossia o ipercapnia transitoria
J) malposizionamento della cannula
K) aritmie fino all’arresto cardiaco
L) decesso
1. sanguinamento a livello dello stoma
2. enfisema sottocutaneo
3. pneumomediastino
4. pneumotorace
5. perdita del controllo delle vie aeree per decannulazione
accidentale
6. ostruzione della cannula
7. sepsi dello stoma
8. disfagia e inalazione
9. mediastinite
Complicanze precoci
Complicanze tardive1. Infezione dello stoma
2. Stenosi laringea tracheale
3. Infezione dello stoma
4. Infezioni delle vie aeree
5. Fistola tracheo-esofagea
6. Erosione dei vasi maggiori emorragia tardiva
7. Ostruzioni della cannula
8. Necrosi granulomi (sede: stomica, sovrastomica o sottostomica rischio di
ostruzione)
9 Fistola tracheo-cutanea (incompleta chiusura spontanea dopo
rimozione della cannula)
10Edema sottoglottideo
11Tracheomalacia
Se lo stoma sanguina, va eseguita una medicazione
compressiva e va considerata l’eventualità di una
revisione chirurgica.
In caso di enfisema sottocutaneo al collo o di crepitii
sottocutanei vicino allo stoma occorre immediata
valutazione radiografica per escludere uno
pneumotorace o uno pneumomediastino
Vanno tenute in considerazione eventuali
contaminazioni batteriche con produzione di gas
nelle zone sottocutanee 1
COSA E’ LA CANNULA TRACHEOSTOMICA ?
Tubo ricurvo di diverse dimensioni,
fattezze e materiali che viene
inserito nella stoma tracheale per
mantenerne la pervietà delle vie
aeree
Cannule tracheostomiche
Le cannule tracheostomiche rispetto ai tubi endotracheali sono più comode,
consentono la rimozione delle secrezioni, la riduzione efficace dello spazio morto.
Le parti principali sono:
• La cannula, mantiene la tracheostomia pervia consentendo una
normale respirazione. La parte curva del tubo è posizionata nella
trachea, mentre la flangia è posta nella parte esterna.
La flangia, in genere di forma ortogonale, ha la funzione di
mantenere la cannula nella posizione corretta evitando
spostamenti accidentali durante i movimenti
• Il mandrino, posto all’interno della cannula, serve per facilitarne
l’introduzione rendendo la manovra atraumatica;
• La controcannula, inserita dentro la cannula dopo il
posizionamento, serve a mantenere la cannula pulita evitandone la rimozione durante la pulizia.
COMPONENTI CANNULA STANDARD
Flangia
Punto di collegamento
del nastro per il collo
Tubo di gonfiaggio
Palloncino pilotaValvola caricata
a molla
Cuffia
Cannula interna
Indicazione dimensione +
CODICEConnettore da 15mm
Mandrino
Connettore
di fissaggio
Cannule tracheostomiche
I materiali impiegati nella costruzione delle cannule tracheostomiche
sono l’argento, il nylon, il polivinilcloruro (PVC), il teflon e il silicone.
C. metalliche sono utilizzate per le tracheostomie di lunga durata o
permanenti. Hanno il vantaggio di poter essere personalizzate per
quanto riguarda il diametro, la lunghezza e la curvatura.
L'indeformabilità e il rischio di abrasione e ossidazione al contatto
con le secrezioni acide ne limitano l’utilizzo.
C. in silicone sono apparentemente le più idonee il silicone è ben
tollerato, può essere sterilizzato in autoclave.
Le cannule in polivinilcloruro sono molto utilizzate perché trasparenti,
non contengono lattice e sono anallergiche. Il PVC oltre a essere atossico, termosensibile e radiopaco è confortevole per il pz.
CANNULA TRACHEOSTOMICA
Cannula
Parte esterna che
viene inserita
nella trachea e la
mantiene pervia
consentendo la
respirazione
Mandrino
Tubo a punta smussa
posto all’interno
della cannula
nella fase di
posizionamento
della
stessa
Controcannula
Tubo rimovibile
inserito dentro la cannula
dopo il posizionamento;
serve per mantenere
pulito l’interno della
cannula, ad evitare
che si ostruisca
CARATTERISTICHE DELLA CANNULA TRACHEALE
Generalmente costituita da polivinilcloruro: Forma arcuata
Atossiche
Flangia morbida basculante
Termosensibile
Radiopaco
Leggero
Confezione singola
Monouso
Compatibile con TAC e RM
Cannula interna trasparente
Gamma completa. 27
CONTRO CANNULA INTERNA
Previene le ostruzioni (perfetta adesione tra cannula interna ed esterna).
Facilita la pulizia riducendo il rischio di infezione e di ostruzione.
Riduce la frequenza di sostituzione della cannula.
Nessuna infiltrazione di secrezioni tra cannula interna ed esterna = maggiore pulizia.
Nessuna infiltrazione di aria nella fase espiratoria = nessuna perdita e nessun disturbo di eventuali fischi per passaggio aria.
Monouso o riutilizzabile.
Vantaggi
Le cannule tracheostomiche si dividono in cuffiate, fenestrate e non cuffiate
La scelta della cannula dipende da molti fattori:
motivi clinici e patologici che hanno richiesto la tracheostomia;
grado di dipendenza dalla ventilazione meccanica;
capacità di sostenere il respiro autonomo; livello di coscienza;
presenza dei riflessi
livello di collaborazione;
capacità di rimuovere attivamente le
livello di sostegno familiare.
CLASSIFICAZIONE DELLE CANNULE TRACHEALI
Cannule cuffiate
Cannule non cuffiate
Cannule fenestrate
Cannule con caratteristiche particolari
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Cannule cuffiateLe cannule cuffiate hanno un manicotto esterno (la cuffia) che viene gonfiato a
bassa pressione. Sono utilizzate nelle prime fasi dello svezzamento
ventilatorio con ventilazione controllata o assistita. La cuffia permette la
ventilazione senza perdite, protegge da possibili inalazioni e limita i traumi
sulla mucosa. La pressione della cuffia non deve essere superiore a 20-
25 mmHg per ridurre al minimo i problemi ischemici sulla parete tracheale.
Cannule non cuffiateSono dotate di controcannula, consentono la fonazione nel paziente
tracheostomizzato che respira spontaneamente, garantendo allo stesso tempo
l’accesso immediato alle vie aeree per la rimozione delle secrezioni.
Vengono utilizzate nello svezzamento, riducendo progressivamente il calibro
della cannula finché non si richiude la stomia.
Cannule fenestrateSono dotate di un’apertura ovale, sono utili durante lo svezzamento ventilatorio
soprattutto in pazienti di otorinolaringoiatria. Possono essere utilizzate solo
quando sono mantenuti i meccanismi di difesa protezione delle vie aeree
(tosse e deglutizione).
L’apertura consente il passaggio dell’aria attraverso le corde vocali e permette
quindi la fonazione. Le cannule fenestrate hanno una controcannula che ne
consente l’utilizzo in ventilazione.
La controcannula però aumenta il rischio di contaminazione batterica. Q
uando il palloncino è gonfio bisogna porre
particolare attenzione a non ostruire la cannula. Le cannule fenestrate possono
essere a loro volta cuffiate o non cuffiate. Le cannule fenestrate cuffiate
permettono sia la ventilazione meccanica sia
la fonazione.
Cannule a flangia mobileSi adattano a qualsiasi tipo di collo e possono essere cuffiate o non cuffiate. Sono costruite in
PVC siliconato rigido e opaco.
Gestione della tracheostomia
1. Sostituzione della cannula
2. Alimentazione
3. Tosse
4. Accorgimenti
5. Rimozione della cannula tracheostomica
6. Strumenti per parlare
7. Educazione sanitaria
8. Strumenti per l’aspirazione e l’umidificazione
Raccomandazioni
Controllo e cura della tracheostomia
Mancano prove sulla gestione dei pazienti tracheostomizzati; le raccomandazioni per
la pratica clinica fanno riferimento a studi descrittivi e a opinioni di esperti.
Devono essere sempre disponibili al letto del paziente una cannula tracheostomica
di calibro adeguato, una pinza dilatatrice d’emergenza, strumenti e farmaci per
eseguire la rianimazione cardiopolmonare.
Quando si utilizzano i filtri scambiatori d’umidità e calore prestare massima
attenzione perché costituiscono un pabulum per la crescita di microrganismi .
I filtri scambiatori d’umidità e calore di tipo passivo (per esempio i filtri Heath and
Moisture Exchangers HME) più utilizzati perché conservano umidità e calore in fase
espiratoria e la ricedono in fase inspiratoria.
Filtri scambiatori d’umidità e calore di tipo attivo con o senza riscaldamento di acqua sono
efficaci ma sono fonte di infezioni nosocomiali in quanto molto spesso l’acqua dei dispositivi
viene colonizzata.
Raccomandazioni per il paziente tracheostomizzato
La broncoaspirazione va eseguita con delicatezza, al bisogno, in funzione
della quantità delle secrezioni.
Nel paziente ventilato meccanicamente è necessario rispettare la
procedura asettica.
Durante la broncoaspirazione si consiglia di utilizzare sondini sterili,
monouso, atraumatici, flessibili di calibro non superiore alla metà del
diametro interno della cannula tracheostomica.
Occorre controllare il paziente in particolare verificare che non vi siano
complicanze immediate come la desaturazione, aritmie, reazioni vagali.
Preossigenare sempre il paziente ventilato o in respiro spontaneo con
ossigeno al 100% prima di eseguire la broncoaspirazione.
Bisogna porre particolare attenzione durante le manovre di aspirazione nei
pz con lesioni cerebrali, per il rischio di aumento della PIC
Quando possibile, il paziente va incoraggiato a tossire prima di procedere
all’aspirazione.
Raccomandazioni per il paziente tracheostomizzato
• Una volta inserita la cannula, è importante valutare la presenza di muco o
di sfiati d’aria attorno al punto di inserimento e controllare la pressione
della cuffia.
Una pressione eccessiva provoca sofferenza ischemica della mucosa
tracheale con possibile necrosi. La pressione di gonfiaggio della cuffia non
deve superare i 20-25 cmH2O.
Una pressione troppo bassa riduce la tenuta della via aerea.
Possono essere significative discrepanze superiori al 15-20%.
E’ particolarmente importante controllare la tenuta della cuffia prima di
alimentare il paziente per bocca.
La stomia va valutata quotidianamente.
Un cercine infiammatorio o con connotazioni purulente richiede un tampone
cutaneo e tamponi colturali delle vie aeree superiori.
CANNULA TRACHEOSTOMICA CUFFIATA
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• Sono provviste di un manicotto esterno gonfiabile a bassa pressione che consente di mantenere una buona tenuta alla parete tracheale
CANNULA TRACHEOSTOMICA CUFFIATA
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VANTAGGI
• Mantenimento di volumi di ventilazione costanti
• Prevenzione di episodi d’inalazione in pazienti disfagici.
CANNULA TRACHEOSTOMICA CUFFIATA
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Possibile insorgenza di decubiti tracheali
Nursing gestionale più complesso
Traumatismi maggiori durante le sostituzioni
Possibili rotture della cuffia in gomma
SVANTAGGI
CANNULE NON CUFFIATE
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Utilizzo consigliato in assenza di problemi della deglutizione tecnicamente simili alle precedenti non presentano la cuffiatura.
CANNULE NON CUFFIATE
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VANTAGGI
Ridotta formazione di decubiti tracheali
Facilità di gestione traumatismi ridotti
SVANTAGGI
Difficilmente utilizzabile per una ventilazione invasiva
Mancata prevenzione di episodi di inalazione
CANNULE FENESTRATE
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Presentano un foro ovoidale a livello della porzione posteriore e superiore che consente il passaggio della aria verso la laringe a cannula tappata
CANNULE FENESTRATE
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Possibilità di fonazioneLume interno ridotto
dalla presenza della controcannula
Dotazione più complessa e gestione complicata dai numerosi accessori
Possibile contaminazione batterica per manipolazione frequente della controcannula
Costo più elevatoPossibile insorgenza di
granulomi
Flusso d'aria aggiuntivo attraverso le vie respiratorie superiori.Svezzamento.Fonazione (es. in combinazione con valvola fonatoria)
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FENESTRATURA
AVVERTENZE:L’articolazione vocale è estenuante per il paziente, potrebbe essere necessaria un’ulteriore ossigenazione.
RISCHIO DI DANNEGGIAMENTO DELLA MUCOSA TRACHEALE
Possibili cause Aspirazione Tubo tracheostomico inadeguato Posizionamento scorretto del tubo Tecnica operatoria non idonea Pressione eccessiva della cuffia
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Il danneggiamento può variare dal traumatismo alla necrosi e può portare all’emorragia e alla stenosi, nonché alla morte del tessuto. Il danno a lungo termine più frequente è la stenosi tracheale (tracheomalacia).
STENOSI - ESEMPI DI CAUSE
Infezione
Traumatismo
Incisione tracheale troppo alta
Dimensione errata del tubo tracheostomico
Pressione, dimensione e forma della cuffia
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PROCESSO DELLA STENOSI TRACHEALE
1. Cuffia con volume basso e pressione alta
2. Aumento della pressione sulla parete tracheale e sui vasi capillari
3. Ischemia della mucosa
4. Infiammazione, emorragia => formazione di granuloma
5. Esposizione del tessuto cartilagineo
6. Distruzione degli anelli cartilaginei => dilatazione della trachea
7. Collasso degli anelli cartilaginei => grave danno all'albero bronchiale
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Estubazione
Tracheomalacia, Stenosi
ACCESSORI
Tappo di de-cannulazione
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Blocca il flusso dell’aria attraverso il tubo.Comporta la respirazione forzata delle vie respiratorie superiori.Svezzamento / decannulazione.Fonazione (al posto della valvola fonatoria).
TAPPO per tutti i connettori da 15 mm.TAPPO PER DECANNULAZIONE per tubi a cannula interna
riutilizzabile (dimensioni adatte).TAPPO PER DECANNULAZIONE MONOUSO per tubi a cannula
interna monouso (dimensioni adatte).
AVVERTENZE: Sgonfiare i tubi dotati di cuffia
ACCESSORIControcannula di riserva
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Da usare unicamente con cannule a cannula interna riutilizzabile.Cannula interna di breve durata da
impiegare durante la pulizia della controcannula originale.Più corta (per prevenire la sporgenza
sopra la cannula esterna). Connettore da 15 mm rosso (x segnalare che è provvisoria). Scelta delle dimensioni
adatte (dimensione 4, 6, 8,10).
VALVOLA FONATORIA SHILEY
Indicazioni
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Fonazione per pazienti tracheotomizzati vigili, svegli e con respirazione indipendente.
FunzioneValvola ad una via solo in inspiro (membrana
siliconica).Consente l’inspirazione attraverso la cannule.Blocca il flusso dell’aria in espiro attraverso il cannula,
quindi l’espirazione avviene solo attraverso le vie respiratorie superiori e logicamente le corde vocali.Uso di supporti (controcannula fenestrata)
AVVERTENZE: Sgonfiare i tubi dotati di cuffia
PROTEZIONE DELLA CANNULA CON TRACHGUARD
Indicazioni
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Utilizzabile con cannule pediatriche Protegge dalle occlusioni dovute a cute, abiti,
biancheria da letto.
Compatibile con tutti i connettori da 15 mm.
PROTOCOLLO OPERATIVO GESTIONE CORRETTA
DELLA CANNULA TRACHEALE TEMPO 20 MINUTI
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Definizione: atto infermieristico di controllo manipolazione e/o sostituzione della cannula nel rispetto del bisogno di assistenza del pz e del concetto di asepsi.
Obiettivo: prevenire l’insorgenza di infezioni
Soggetti : pz ricoverati possessori di cannula tracheale
Quando: in presenza di effettivo bisogno
Complicanze: insorgenza di infezioni in situ ed in profondità verso l’albero bronchiale –insufficiente aerazione con compromissione degli scambi gassosi
Operatori: Un infermiere
Materiale: guanti, cannule, garze sterili, disinfettante, scovolino, dispositivi per sterilizzazione e la conservazione.
Procedura
Informare il pz riguardo al tipo di operazione che si sta per compiere
Effettuare lavaggio sociale delle mani
Indossare i guanti
Rimuovere la cannula tracheale ivi compreso
Controcannula
Gestire la ferita (vedi procedura)
Applicare la seconda cannula sterile
AL TERMINE:
Immergere la cannula nella soluzione enzimatica per 10 min
Lavare con H2O
Asciugare
Imbustare
Inviare in centrale di sterilizzazione
CAMBIO CANNULA DI ROUTINE
Materiale occorrente:
1. Carrello di medicazione in campo sterile
contenente garze, batuffoli, set di ferri chirurgici
2. Guanti in lattice o in vinile (sterili …)
3. Garze bagnate per pulizia dello stoma
4. Disinfettanti
5. Aspiratore rigido, di plastica o metallo
6. Soluzione Fisiologica per lavaggio dell’aspiratore
7. Cannula assemblata e pronta all’introduzione
8. Lubrificante.
55
CAMBIO CANNULA DI ROUTINE
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Materiale occorrente:
9. Fascetta o lunghetta di garza
10.Bavaglino copri cannula
11.Garza in rotolo 7 x 10
12.Cerotto in seta o carta
13.Telino sterile per proteggere il paziente
14.DPI per medico ed infermiere
EDUCAZIONE ALLA GESTIONE A
DOMICILIO
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•Si consiglia l’umidificazione dell’ambiente domestico,
aerosol terapia con soluzione fisiologica,
mucolitici,aspirazione al bisogno delle secrezioni
tracheali con apposito sondino.
•Vengono consegnati dei moduli per fornitura protesi da
inviare al distretto di appartenenza, che fornirà le cannule
e l’aspiratore per la bronco aspirazione.
•Vengono istruiti paziente e familiari per la gestione
autonoma della cannula a domicilio (modalità di
introduzione, estrazione, pulizia e disinfezione).
PAZIENTI IN TERAPIA DOMICILIARE
Avvertenze:
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spiegazioni comprensibilipartecipazione della famigliatecnica della terapiapulizia della cannula internacura della pelleaspirazione
sostituzione del tuboumidificazioneintegrazione della terapia
nella routine giornalieraripresa delle normali attività.
59Formazione Tracheostomia
Cura dello stomaMedicazione pretagliata per
stoma
• Assorbe le secrezioni.• Previene il danneggiamento del
tessuto.
• La sostituzione frequente riduce al minimo la crescita batterica.
• La cute deve essere mantenuta più
asciutta possibile.• Se la cute è irritata, è possibile
utilizzare una crema delicata.
Sostituzione dei nastri• Nastri in pre-confezionati.• Disponibili anche nastri di velcro• I nastri in twill devono essere legati con un nodo piano (mai con un fiocco) in modo da consentire il passaggio di un dito tra i nastri e il collo.
Formazione Tracheostomia 60
1. Lavarsi le mani (obbligatorio).
2. Tagliare due segmenti di nastro di una lunghezza tale che consenta di piegare in due il nastro e circondare il collo del bambino.
3. Una persona tiene il bambino, l’altra cambia i nastri. Se l’operazione è effettuata da una sola persona, avvolgere il bambino in una coperta per trattenere le mani.
4. Posizionare un telo o una coperta arrotolati sotto le spalle del
bambino.
PULIZIA DELLA CONTROCANNULA
INTERNA
Osservare la massima pulizia o sterilitàRimuovere la cannula internaInserire la cannula interna di riserva. (cannula interna di
riserva/cannula monouso).Pulire la cannula interna con acqua e detergente delicato per sciogliere
le incrostazioni. Rimuovere le secrezioni con una spazzola morbida.Risciacquare la cannula interna in acqua sterile o in una soluzione
salina.Asciugare con un panno privo di filamenti; esempio una garza. Rimuovere la cannula interna di riserva e inserire la cannula interna
pulita.
61Formazione Tracheostomia
PROCEDURA PER ASPIRAZIONE DELLE
SECREZIONI DA CANNULA TRACHEALE
L’aspirazione ha lo scopo di:
• mantenere pervie le vie aeree rimuovendo le secrezioni
• promuovere e migliorare gli scambi respiratori
• prevenire le infezioni favorite dal ristagno di secrezioni
Si esegue quando il paziente presenta:
•difficoltà respiratoria
• agitazione
• salivazione abbondante
• cianosi
• tosse
• respiro superficiale
ASPIRAZIONE
Spiegare la procedura al paziente.Osservare la massima sterilità durante la
procedura.Scegliere il catetere di aspirazione appropriato per
traumi lievi.Pre-ossigenare il paziente.Inserire il catetere. Eseguire l'aspirazione per 10-15 secondi al
massimo.Auscultare i polmoni per verificare la corretta
esecuzione della rimozione delle secrezioni.
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ASPIRAZIONE DELLE SECREZIONI
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Valutazione delle secrezioni tramite colore, volume e viscosità.
Problem Possible causevenato di sangue
secrezioni spesse
- umidificazione insufficiente- aspirazione troppo energica-necessità di un catetere atraumatico
- umidificazione insufficiente
UMIDIFICAZIONE
È fondamentale garantire un'umidità adeguata; l'aria soffiata
attraverso la tracheostomia non è riscaldata, umidificata o filtrata.
Sintomi di mancanza di umidità.
Secrezioni dense e incrostate.
Tappo mucoso.
Una ulteriore umidificazione può essere apportata tramite aerosol
riscaldati, nebulizzatori ultrasonici, scambiatori di calore e umidità
(HME).
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CONSIGLI PER TUTTI I GIORNI
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Pasti•fare attenzione con alimenti e liquidi (non immettere nella via d’accesso errata).•quando si allatta un neonato con biberon•non allattare quando il bambino è sdraiato•tenere il neonato quasi in posizione eretta•dopo il pasto sdraiare il bambino di lato (rischio di vomito)•controllare i bambini piccoli durante i pasti
CONSIGLI PER TUTTI I GIORNI
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Fare il bagno
•Preparare sempre un bagno con acqua poco profonda
•Evitare che l’acqua del bagno entri nel tubo
•Attaccare un collare umidificatore o un naso artificiale
•Dare lo shampoo al bambino sdraiato di schiena, con la testa nel
lavandino Vestirsi
•Attenzione a non ostruire il tubo
•EVITARE- colletti a girocollo, pullover a collo alto, bottoni sul dietro,
collane e abiti che perdono fibre e filaccia
•PREFERIRE- Maglie con colli a V e abiti con bottoni davanti, bavaglini di
cotone (non di plastica)
CONSIGLI PER TUTTI I GIORNI
Durante i momenti dedicati al gioco è necessaria una certa sorveglianza; selezionare con cura i giocattoli
Evitare: giocattoli di piccole dimensioni o parti che possono introdursi nel tubo tracheale, giochi con la sabbia e sport con contatto fisico
In caso di nebbia o freddo, utilizzare un'ampia sciarpa, una maschera o un naso artificiale per scaldare e filtrare l'aria
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DECANNULAZIONE
Stoma tracheale di breve durata
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Chiudere lo stoma con cerotto a clipVietare di parlare e tossire
Stoma tracheale di lunga durata Utilizzare la cannula fenestrata e abituare il paziente a respirare per
mezzo della via aerea superiore occludendo il lume con un tappo di decannulazione