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PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL Nomadi Fan Club Torino I VAGABONDI DELLA MOLE MESE DI marzo 2016 PAROLE VAGABONDE Buongiorno Vagabondi! Nonostante il freddo e la neve degli ultimi giorni nell’aria si respira già un po’ di odore di primavera! Noi siamo reduci dalla splendida e come sempre unica due giorni di Novellara, che ancora una volta ha dimostrato la passione e l’unione che il popolo nomade ha nei confronti dei propri beniamini. Ma non ci possiamo fermare qua! Come avevamo esordito nel precedente numero non mancano le sorprese. Ed infatti, tutti presenti dobbiamo essere il 3 di aprile per la giornata di solidarietà dal titolo ‘La ricchezza più grande che c’è è Vivere’, giornata in ricordo del nostro amico Fabio che una brutta malattia ci ha portato via nell’estate del 2015. Non c’è modo migliore di ricordarlo se non cantando le canzoni Nomadi da lui tanto amate. Che aspettate a prenotarvi? Buona Primavera a Tutti

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PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL Nomadi Fan Club Torino I VAGABONDI DELLA MOLE

MESE DI marzo 2016

PAROLE VAGABONDE

Buongiorno Vagabondi!

Nonostante il freddo e la neve degli ultimi giorni nell’aria si respira già un po’ di odore di primavera! Noi siamo reduci dalla splendida e come sempre unica due giorni di Novellara, che ancora una volta ha dimostrato la passione e l’unione che il popolo nomade ha nei confronti dei propri beniamini.Ma non ci possiamo fermare qua! Come avevamo esordito nel precedente numero non mancano le sorprese. Ed infatti, tutti presenti dobbiamo essere il 3 di aprile per la giornata di solidarietà dal titolo ‘La ricchezza più grande che c’è è Vivere’, giornata in ricordo del nostro amico Fabio che una brutta malattia ci ha portato via nell’estate del 2015. Non c’è modo migliore di ricordarlo se non cantando le canzoni Nomadi da lui tanto amate. Che aspettate a prenotarvi?

Buona Primavera a Tutti

PAROLE VAGABONDE

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E PER TUTTI IL CALENDARIO VAGABONDO 2016 IN OMAGGIO

PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE A tutti i soci e non, sono aperte le iscrizioni al fans :6102 onna’l rep bulc

Nuovo Iscritto: *€. 26,00 con notiziario mensile cartaceo “Parole Vagabonde” + Maglia del Fans Club €. 20,00 con notiziario mensile e-mail “Parole Vagabonde” + Maglia del Fans Club

Familiari: *€. 15,00 cad.

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E PER TUTTI IL CALENDARIO VAGABONDO 2016 IN OMAGGIO

BUON COMPLEANNOROBERTO REGINASANDRO GALLO

EMANUELE CAPINERICLAUDIO PIVARO

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PAROLE VAGABONDE NOTIZIARIO MENSILE DEL Nomadi Fan Club Torino I VAGABONDI DELLA MOLE

MESE DI marzo 2016

PAROLE VAGABONDE

PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE PAROLE VAGABONDE NOVELLARA - XXIV NOMADINCONTRO 2016

Tutto è iniziato per caso quando una sera lo zio ( io lo chiamo cosi ) Ardengo Valerio sapendo il periodo che stavo passando mi disse che c'era la possibilità di andare due giorni a Reggio Emilia per il raduno nazionale dei Nomadi gruppo che ascoltavo da bambino, merito di mio padre ...ecco il giorno della partenza, ore 7 circa ritrovo,

mi sono sentito subito in famiglia abbiamo iniziato a ridere da quando siamo partiti a quando siamo rientrati con gli scherzi di Enrico e la sua sigaretta alla fragola ...eccoci arrivati in albergo, Mauro lo zio e io avevamo come diceva il portiere la dependance una camera dove dal bagno veniva fuori una puzza di fogna, ma con la compagnia ci si è fatta una bella risata, partenza per Novellara bellissima città qui inizia la vera avventura come disse lo zio, ho conosciuto tanta gente persone fantastiche.

Il concerto non ci sono parole per raccontarlo se non dire che è un evento unico al mondo. E' stata una bellissima esperienza dove sono stato accolto dai vagabondi come uno di famiglia sempre e solo NOMADI chiedo ancora scusa per le persone non citate ma non ricordo i nomi grazie di tutto Domenico

E' stata la mia prima volta…… il mio primo Novellara. Appena �nito il concerto mi sono detto: “Ma perché? Perché non ci sono venuto prima?!?” Non è stato solo musica ma un insieme di emozioni che si sono susseguite l’una dopo l’altra che rimangono impresse nella testa, l’attesa, l’adrenalina, i coriandoli, la voglia di cantare a squarciagola ballare saltare con persone mosse dalla tua stessa passione che accantonano in quelle ore le preoccupazioni e i propri problemi quotidiani. Posizionati abbastanza avanti rispetto al palco ed anche se non nelle primissime �le l’ importante era essere li e che la musica ti arrivasse alle orecchie e al cuore. A contorno dei due concertoni, le belle iniziative che fan da cornice all’evento, ma sicuramente il rendere omaggio ad Augusto e Dante

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inizo col salutare il mitico Enricomascotte dei vagabondi poi Vittorino simpaticissima persona poi Mauro cantante degli anni di frontiera poi la presidentessa Sandrina e il marito ( il fotografo ) poi un'altra coppia che non ricordo il nome e le sorelle Elisa e Patrizia simpaticissime quante risate ci siamo fatti mentre pranzavamo ...

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rimane un momento molto intenso e toccante. Come già vissuto dai racconti del mio amico e poeta Salvatore, Novellara e la sua gente ci hanno accolto con cordialità e i piatti della cucina emiliana ed il vino scelti non hanno tradito le aspettative, come dessert e per celebrare un’ occasione importante l’immancabile sigaro accompagnato da un buon Rhum. Tornando a casa rimbombano nella mente le mille voci ed un solo pensiero “Un’ esperienza da rifare, perché Novellara è come sentirsi a casa in famiglia”.

Grazie a tutti Sasà.

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…alla scoperta di un angolo di Torino, la città dei Vagabondi della Mole…

DA FORO A MUNICIPIOLa storia di Piazza Palazzo di Città

‘La Piazza del Municipio per i Torinesi’ questo lo sapevo anche io! ‘Qua sorgeva il foro romano durante l’epoca romana’ in quale altra epoca doveva essere??? Basta!!! Il pensiero deve fermarsi Ascolta, ascolta, ascolta. Mi metto al fondo del gruppo, con la mia macchina fotogra�ca e soprattutto la mia attenzione ‘Poi in epoca medievale prese il nome di Piazza delle Erbe. Qua si teneva infatti il mercato delle verdure. Oltre alle verdure si vendeva anche l’olio, il vino, profumi, ma principalmente verdure. Era anche una piazza di giustiziati fai da te! Nel senso che chi non poteva pagare i debiti, falliva… veniva portato qua, al malcapitato gli venivano tirati giù i pantaloni e il suo povero fondoschiena veniva percosso con dei sassi. Da qua il detto piemontese ‘l’a dà del cul’. Poi le pietre hanno lasciato spazio a delle vere proprie panche che venivano sbattute sempre contro il fondo-schiena del fallito sino a quando non venivano rotte. Da qua il termine italiano ‘Bancarotta’. Risate da parte di tutti, anche da parte mia. Ecco, queste sono le storie che mi piace sentire… vai avanti, guida! ‘Qua al centro troviamo questa statua. Di Pelagio Pelagi. Chi è? Amedeo VI di Savoia, meglio conosciuto come il Conte Verde. Un valoroso condottiero, già durante i tornei giovanili amava vestirsi di verde, così lo soprannominarono il Conte Verde. Soprannome che si portò dietro anche quando

Non sono munito di cartine, tablet o quant’altro. Non ho nulla, se non la mia macchina fotogra�ca pronta a scattare. La giornata è solare, le vie affollate e il gruppo mi sembra attento a tutto ciò che viene detto. Per una volta non

devo fare nulla, se non ascoltare. Devo lasciare almeno per questa volta spegnere ’interruttore dell’ansia cronica di leggere una storia o parte di essa

e solamente stare attento ad ascoltarla. Sono a Torino. Città che amo, ma che mi piacerebbe conoscere meglio. Ogni angolo un aneddoto, ogni via una

storia a sé. Ora da Piazza Duomo abbiamo attraversato Via Cappel Verde, visitato la Chiesa del Corpus Domini, quella del Miracolo Eucaristico, ma questa è un’altra puntata, per poi arrivare in Piazza Palazzo

di Città. La piazza del municipio per i Torinesi...

salì al trono. Con lui il Ducato di Savoia visse un periodo di espansione: Vercelli, Santhià, Cuneo furono annesse a Chambery. Era un combattente come abbiamo detto, anche nelle battaglie in oriente. Qua, in questa statua è rappresentato nella battaglia di Gallipoli mentre sta uccidendo un turco. Visse nel ‘300 e morì a Campobasso il primo di marzo del 1383 di peste, mentre stava combattendo al �anco di Luigi II d’Angiò di Napoli. Fu sepolto nell’abbazia di Hautecombe, in alta Savoia, ma con l’arrivo dei giacobini l’abbazia andò completamente distrutta. Le sue spoglie andarono perdute, anche se c’è chi sostiene che furono trasferite proprio a Torino e si trovino nella Cappella della Sindone accanto a quelle di Emanuele Filiberto, Testa di Ferro. Ora possiamo continuare, non prima però di avervi detto ancora che i

portici di Piazza Palazzo di Città sono opera di Benedetto Al�eri, architetto di Casa Savoia nella prima metà del ‘700 e che c’è chi sostiene che proprio qua sotto di noi sia nascosto il Sacro Graal… se volete tornare e provare a scavare…’ Rimango assorto nei miei pensieri. Piazza delle Erbe, il Sacro Graal, il Conte Verde, Al�eri… ecco anche questa volta mi sono imbambolato e gli altri hanno prose-guito per Via Milano… riuscirò mai a seguire dall’inizio alla �ne un qualcosa???‘Ehi aspettate!!! Ci sono anche io!!!’ Luca B.

PAROLE VAGABONDE

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CENTO LACRIME MILLE SORRISICasa Editrice: Sperling & Kupfer

195 pagine - € 13,60

SCAFFALE VAGABONDO

A una situazione del genere, o si soccombe o si reagisce. Chiara e il marito Massimiliano raccolgono tutta l'energia che hanno e si inventano una speciale terapia del sorriso: ogni momento insieme deve essere memorabile e bellissimo. Si canta in corsia, si festeggia il primo bagnetto e il primo vestitino, si spettegola sul dottore e l'infermiera pin-up, e soprattutto si ride, sempre e comunque. Settanta opera-zioni dopo, grazie all'aiuto di un luminare americano e di un ospedale di Firenze, Anna è una bambina sana che ha imparato dai genitori come divertirsi. Chiara oggi racconta con umorismo la storia tenera e buffa di una lunga malattia, concedendosi la licenza di inserire due personaggi: l'impossibile zia Flo e Marcello, l'amico più inopportuno che si possa immaginare.Il libro, nonostante la serietà dell'argomento trattato, è molto leggero e simpatico, pieno di ironia e scivola via veloce, grazie alla semplicità della scrittura. Anche se apprezzare o meno il racconto può essere estremamente soggettivo, quel che si può aggiungere di certo è che non si tratta solo di un buon libro, ma anche di una bella lezione di vita. Chiara Iacucci

Un marito innamorato, un �glio molto sveglio per i suoi due anni, e una secon da in arrivo. Tutto perfetto (cellulite a parte) nella vita di Chiara? Non proprio, perché Anna nasce con una grave malformazione all'esofago, che le impedisce di deglutire e nutrirsi. Appena il tempo di vederla che viene subito trasferita in un altro ospedale e operata. Da allora un intervento segue l'altro, ogni volta con

la speranza che sia risolutivo, e con la paura che la bimba non ce la faccia.

Corso d'arte PER BAMBINIdi Mick Manning, Brita Granström e F. RupenoEtà di lettura: da 5 a 8 anni€ 16,07

stencil ed esempi di disegni che si animano e diventano tridimensionali come i “biglietti creativi”. Un elastico serve a chiudere il libro, quasi come una cartella, e rimanda proprio all’idea di un contenito-re di lavori, di uno scrigno in cui riporre il frutto del proprio estro. Sono spiegate in maniera semplice ed intuitiva le varie tecniche artistiche e si danno preziosi suggerimenti per dare sfogo alla creatività dei bambini che imparano così a gestire il rapporto oculo-manuale, a osservare le cose per poi realizzare disegni e oggetti creativi come biglietti d’auguri, cornici per mettere in risalto i propri disegni, maschere per giocare con gli amici. Ci sono anche indicazioni per realizzare un fumetto, partendo dallo storyboard e continuando con il packaging del libricino, senza dimenticare tanti accorgimenti su come inserire le vignette e come usare vari livelli, dal primo piano al campo lungo, come dare forma e stile delle vignette stesse, da quelle strette a quelle divise a zig-zag per raccon-tare la storia a metà, e così via. Ci sono preziose indicazioni su come eseguire delle stampe con strumenti facilmente reperibili in casa e come riutilizzare carte di vario genere per realizzare fanta-stici collage. C’è anche inserito uno specchietto per realizzare un autoritratto e carpire le regole delle forme del volto. Il libro è l’edizione italiana del testo originale “The Art Course” pubblicato per la prima volta in UK nel 2014.

Un libro per bambini che propone di usare l’arte per esprimersi deve essere soprattutto un libro bello. È questo il caso di Corso d’Arte di Mick Manning e Brita Granström, il volume fresco di stampa (febbra-io 2016) della casa editrice “Editoriale Scienza”. Il libro si presenta con una splendida e variopinta copertina cartonata, con un bambino che impugna un pennello mentre sullo sfondo c’è la ruota dei colori primari e, a raggiera, strumenti da disegno. Nella confezione è com-preso un blocco da disegno e, nelle varie pagine, compaiono la ruota dei colori primari (che si può girare per capire il rapporto tra un colore e il suo complementare),

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‘La Piazza del Municipio per i Torinesi’ questo lo sapevo anche io! ‘Qua sorgeva il foro romano durante l’epoca romana’ in quale altra epoca doveva essere??? Basta!!! Il pensiero deve fermarsi Ascolta, ascolta, ascolta. Mi metto al fondo del gruppo, con la mia macchina fotogra�ca e soprattutto la mia attenzione ‘Poi in epoca medievale prese il nome di Piazza delle Erbe. Qua si teneva infatti il mercato delle verdure. Oltre alle verdure si vendeva anche l’olio, il vino, profumi, ma principalmente verdure. Era anche una piazza di giustiziati fai da te! Nel senso che chi non poteva pagare i debiti, falliva… veniva portato qua, al malcapitato gli venivano tirati giù i pantaloni e il suo povero fondoschiena veniva percosso con dei sassi. Da qua il detto piemontese ‘l’a dà del cul’. Poi le pietre hanno lasciato spazio a delle vere proprie panche che venivano sbattute sempre contro il fondo-schiena del fallito sino a quando non venivano rotte. Da qua il termine italiano ‘Bancarotta’. Risate da parte di tutti, anche da parte mia. Ecco, queste sono le storie che mi piace sentire… vai avanti, guida! ‘Qua al centro troviamo questa statua. Di Pelagio Pelagi. Chi è? Amedeo VI di Savoia, meglio conosciuto come il Conte Verde. Un valoroso condottiero, già durante i tornei giovanili amava vestirsi di verde, così lo soprannominarono il Conte Verde. Soprannome che si portò dietro anche quando

I soci “Vagabondi della Mole” si ritrovano ogni due martedì (contattarci prima) nel locale:

Bar Ristorante “Le Scuderie della Tesoriera” (all’interno del parco) C.so Francia n.192 - Torino - dalle ore 21,00

Per ulteriori informazioni Tel.: Sandrina 3470622574 - Salvatore 3495953074 Rita 3392636640 - Franco 3406630197 - Maurizio 3388038623

Sede: Via Macerata N. 7 - 10144 TORINO - c/o GOIA SANDRINAE-Mail: [email protected] indirizzo ufficiale del Fans Club

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