pa 1 - i.c. "amedeo duca d'aosta" | con la famiglia per la ... 02marzo18.pdf ·...
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Che cos’è il Piano Triennale dell’Offerta Formativa? Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è uno dei fondamentali documenti caratterizzanti la scuola,
a partire dal quale viene modellato il servizio scolastico. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è previsto a
partire dal Regolamento sull’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (art. 3 del D.P.R. 27/5/1999). La legge n.
107 del 13 luglio 2015 modifica alcuni aspetti del D.P.R. 275/1999. Prescrive che il P.O.F., a partire dall'anno
scolastico 2016/2017, diventi triennale e che gli indirizzi al Collegio dei docenti per la sua elaborazione
vengano forniti dal Dirigente scolastico. Al Consiglio di istituto compete l’approvazione del Piano.
IL P.T.O.F. Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale
Riconosce la professionalità dei docenti e le loro scelte metodologiche
E’ garante del carattere unitario del sistema d’istruzione, della valorizzazione del pluralismo culturale
e territoriale, nonché della necessità di attivare azioni di continuità e di orientamento
Si pone come fondamentale e costante strumento di miglioramento dell’offerta formativa della
scuola
Delinea un nuovo modello di scuola in cui la partecipazione di ciascuno alla gestione dell’offerta formativa concorre a costruire una scuola di qualità e realmente efficace
A COSA SERVE? Chiarisce agli utenti scolastici e agli operatori gli elementi che caratterizzano la scuola:
L’analisi della popolazione scolastica e del territorio in cui la scuola è inserita
Le attese e i bisogni emergenti
L’identità del nostro Istituto (Chi siamo? Che cosa vogliamo? Vision e Mission)
Le risorse della scuola (strutturali e umane)
Il nostro progetto educativo (le linee guida; le scelte educative; le scelte didattiche; le scelte organizzative che riguardano le persone, il tempo, lo spazio; l’offerta formativa vera e propria)
Il fabbisogno dell’Istituto
Le scelte per una scuola del miglioramento
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CHI ELABORA IL P.T.O.F.? Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base dell’Atto di Indirizzo realizzato dal Dirigente Scolastico ed approvato dal Consiglio di Istituto. È coerente con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione (settembre 2012) e tiene conto della realtà locale in cui la scuola è inserita. È reso pubblico alle famiglie all’atto dell’iscrizione (il documento completo e originale è pubblicato sul sito web dell’Istituto).
SI PUO’ MODIFICARE? Sì: il P.T.O.F. non è un documento statico ma è aperto a integrazioni e aggiornamenti ritenuti migliorativi. La
scuola, attraverso la commissione POF e valutazione, si fa carico di raccogliere e interpretare domande, esigenze, proposte dell’utenza, degli enti locali e delle istituzioni operanti nel territorio. In particolare è prevista una revisione annuale nel mese di ottobre.
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Un’attenta analisi del territorio su cui il nostro istituto opera è
necessaria per individuare risorse, con cui la scuola può fare rete, e
bisogni, cui la scuola può cercare di dare una risposta.
L’Istituto Comprensivo “Amedeo Duca D’Aosta” comprende sette
plessi scolastici
Scuola dell'Infanzia “Dott.ssa A. Rancilio”, Casorezzo
Scuola Primaria “A. Manzoni”, Casorezzo
Scuola Primaria “Duca D'Aosta”, Ossona
Scuola Primaria, S. Stefano Ticino
Scuola Secondaria di Primo Grado, Casorezzo
Scuola Secondaria di Primo Grado “Giovanni XXIII”, Ossona
Scuola Secondaria di Primo Grado, S. Stefano Ticino
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La popolazione scolastica è così distribuita:
SCUOLA DELL’INFANZIA
SEDE SEZIONI ALUNNI
Casorezzo 3 64
SCUOLA PRIMARIA
SEDE CLASSI ALUNNI
Ossona 10 176
Casorezzo 13 266
Santo Stefano Ticino 13 261
Totale 36 703
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
SEDE CLASSI ALUNNI
Ossona 6 117
Casorezzo 8 163
Santo Stefano Ticino 7 129
Totale 21 409
Il territorio:
I plessi sono dislocati nei Comuni di OSSONA, CASOREZZO E SANTO STEFANO TICINO. Tutti e tre i comuni sono
situati a circa 20 km, in prossimità dell’autostrada A4 Milano – Torino e, nel caso di Santo Stefano Ticino,
anche della linea ferroviaria Milano Torino. Ogni Comune conta una popolazione che va da 4500 a 5500
abitanti, popolazione che, negli ultimi anni, ha avuto un notevole ricambio dovuto all’immigrazione di nuovi
nuclei familiari; in particolare nell’Istituto si registra una presenza di alunni stranieri superiore all' 11% (infatti
la scuola è inclusa nelle aree a forte processo immigratorio); sono inoltre presenti sul territorio alcune
comunità Rom.
Per quanto riguarda le attività produttive, nel nostro territorio l’agricoltura è ancora discretamente praticata,
ma le attività predominanti sono quelle del settore secondario che conta sia laboratori artigianali e industrie
medie e piccole, sia poli industriali di rilevanza nazionale (Magneti Marelli), che tuttavia risentono in maniera
diversa della crisi economica in atto.
La situazione occupazionale vede, nella maggior parte delle famiglie, entrambi i genitori impiegati nelle
industrie o nel settore terziario locali, del magentino, o di Milano.
La maggioranza dei giovani consegue il diploma di scuola secondaria di secondo grado ed è in continuo
aumento la popolazione universitaria, ma il contesto socio culturale è globalmente medio basso. Sono
tuttavia presenti diversi gruppi di aggregazione giovanile (principalmente oratori ed associazioni sportive) che
creano, almeno fino all’età dell’obbligo scolastico, un tessuto sociale discretamente coeso. Iniziative culturali
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legate alle tradizioni del territorio sono particolarmente sentite dalla popolazione locale, anche nelle sue fasce
giovanili.
Gli Enti locali dei tre comuni, oltre alla collaborazione pluriennale e proficua con il nostro Istituto, offrono
finanziamenti per l'arricchimento dell'offerta formativa e contribuiscono in misura rilevante alla gestione dei
casi di disagio scolastico e familiare, garantendo la collaborazione di educatori e forme di assistenza
domiciliare. Ad arricchire le proposte formative della scuola si stanno moltiplicando le occasioni di
collaborazione con le sempre più numerose associazioni culturali dislocate sul territorio.
Alle nuove proposte si affiancano progetti consolidati di collaborazione:
ENTE PROGETTO DI COLLABORAZIONE
ASL- UONPIA Indagini psico-cognitive e supporto agli alunni con bisogni educativi speciali Percorsi di educazione alla salute
Comune Consiglio Comunale dei Ragazzi
Polizia Locale Educazione Stradale
Servizi Sociali Consulenza Pedagogica
Tutela Minori Consulenza per la prevenzione e la gestione dei casi di dispersione scolastica e disagio minorile
Il nostro Istituto avverte molto forte la necessità di creare una sinergia sempre più proficua con tutti gli enti
del territorio, nella consapevolezza che solo costruendo una rete armonica intorno ai nostri ragazzi sia
possibile offrire loro un contesto di crescita efficace.
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Nell’ottica di una progettualità educativa condivisa, la legge di riforma del Sistema Nazionale di Istruzione e
Formazione (n. 107/13 luglio 2015) invita gli istituti scolastici a consultare famiglie ed Enti del territorio in
merito alle loro attese circa gli obiettivi da perseguire prioritariamente tra quelli indicati nell’articolo 1,
comma 7 della stessa legge.
Riportiamo l’esito dell’indagine condotta nell’a. s. 2015-2016 a tal fine tra famiglie (rappresentanti dei
genitori), enti ed associazioni locali.
1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (RIF. Obiettivi formativi: a) (19 scelte tra le prime tre posizioni)
2 Potenziamento competenze logico matematiche scientifiche (RIF. b) (16 scelte)
3 Sviluppo competenze digitali (RIF. h) (11)
4 Sviluppo della legalità e sostenibilità ambientale (RIF. e) (9)
5 Valorizzazione del merito degli alunni (RIF. q) (8)
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Potenziamento competenze di cittadinanza attiva e democratica (intercultura, pace, solidarietà…) (RIF. 1d) (6)
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Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali (RIF. l) (5)
Sono da citare anche i risultati emersi dalle indagini di “customer satisfaction”condotti dalla scuola nel corso
dell’anno scolastico 2016-2017: se dalle famiglie emerge il bisogno di formazione e di innovazione, da parte
dei ragazzi c’è una forte richiesta di lezioni più coinvolgenti e di un minor carico di compiti , segno della
necessità di innovazione nelle metodologie didattiche. A tal proposito gli studenti apprezzano il progetto
“classi aperte”, anche se in alcuni casi lamentano la non digitalizzazione di tutte le aule.
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Il nostro istituto nell’individuare i bisogni formativi su cui imperniare l’offerta formativa triennale, ha tenuto
conto dei seguenti elementi:
Il profilo della popolazione scolastica
L’identità socio culturale locale
Le attese indicate dal territorio
I risultati dei questionari di customer satisfaction
Gli esiti di apprendimento
Il Rapporto di Autovalutazione d’Istituto
Gli obiettivi presenti nella legge, in riferimento ai bisogni formativi così individuati, sono di seguito riportati
con l’ordine di priorità stabilito dal nostro Istituto per la predisposizione del piano triennale dell’offerta
formativa (ex art. 1, comma 14, legge n. 107/2015).
1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche (RIF. Obiettivi formativi: a)
2 Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano per studenti stranieri (RIF. r)
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Potenziamento competenze logico matematiche scientifiche (RIF. b)
4 Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali e prevenzione della dispersione scolastica (RIF. l - p)
5 Sviluppo competenze digitali (RIF. h) e potenziamento delle attività laboratoriali (RIF. m)
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Potenziamento delle discipline motorie (RIF. g)
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a- CHI SIAMO? STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO L’Istituto Comprensivo “A. Duca D’Aosta” è nato il 1 settembre 2000 dall'unione di scuole che in precedenza
appartenevano a circoli didattici o istituti scolastici diversi. Il 1 settembre 2009 l'istituto si è ampliato con la
costituzione della scuola dell'infanzia di Casorezzo “Andreina Rancilio”, nata da preesistenti sezioni comunali.
In questo momento, perciò, l’Istituto comprende sia la scuola dell’Infanzia sia la scuola Primaria e la scuola
Secondaria di primo grado, che costituiscono il primo ciclo di Istruzione.
Nel corso degli anni le singole scuole hanno maturato esperienze scolastiche significative sul piano educativo
e professionale e su questa base hanno avviato un percorso di consolidamento di un’identità condivisa,
cogliendo ogni opportunità di confronto e di progettualità comune. Un vero e proprio arricchimento, nella
prospettiva di rinforzare l'identità di Istituto, è rappresentato dal gruppo di lavoro per l'elaborazione di un
Curricolo Verticale, costituitosi durante l’anno scolastico 2013-2014, che prevede la condivisione di obiettivi e
contenuti da parte di tutti gli ordini di scuola di ogni plesso. Con questa modalità di programmazione, si
intende incoraggiare la formazione di un team di docenti sempre più capaci di confrontarsi, di collaborare e di
accompagnare gli alunni in un processo di crescita non frammentato ed armonico.
Delineando l’identità del nostro Istituto, va riconosciuta una marcata connotazione umana, attenta alla
persona, disponibile all’ascolto e al dialogo. Tali punti di forza emergono in maniera costante negli anni ed
inequivocabile dai questionari di “customer satisfaction” somministrati ogni anno ad alunni e famiglie.
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b- CHE COSA VOGLIAMO? VISION e MISSION
La Vision è la percezione che la scuola ha del proprio ruolo e delle proprie finalità; la Mission rappresenta
l’obiettivo strategico attraverso il quale adempiere a queste finalità.
La Vision del nostro Istituto è sintetizzata nel motto “Con la famiglia per la crescita di ciascun alunno” e
rappresentata dal logo di seguito rappresentato.
Il logo del nostro istituto è stato progettato e creato dagli alunni attraverso un concorso che si è svolto
nell’anno scolastico 2014-2015. Esso rappresenta le linee di riferimento a cui deve ispirarsi ogni azione
intrapresa:
Un bambino costruisce il proprio percorso formativo dentro una relazione: con la famiglia, con la
scuola (compagni e insegnanti) e con ogni contesto educativo
L’adulto lo sostiene, lo incoraggia e lo motiva
La scuola sente la necessità di fare rete con la famiglia, che rappresenta, per ogni bambino, il primo
ente educativo
Il bambino rappresenta il centro del processo di crescita e la sua centralità diviene ricchezza per gli
stessi adulti e per tutta la comunità educante
Viene raffigurato un solo bambino non in segno di individualismo, ma dell’unicità di ciascun alunno,
che va compreso e valorizzato
Il libro rappresenta il linguaggio universale della cultura, come vero strumento di comunicazione tra
diverse generazioni e tra popoli di ogni cultura e nazione, e come strumento per leggere la realtà
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La nostra Mission è:
Realizzare una scuola
capace di migliorarsi sempre e che creda nel proprio valore
realmente inclusiva, che sappia “accettare le sfide della diversità” (Indicazioni Nazionali per il
Curricolo, settembre 2012) nel promuovere e valorizzare la “speciale normalità” di ciascuno (alunni,
docenti e famiglie),
che sappia mettere in relazione le competenze di tutti: insegnanti, alunni, famiglie e territorio
che punti a formare una comunità di cittadini consapevoli e competenti, in cui ciascuno (alunni,
docenti e genitori) svolga responsabilmente il proprio ruolo
che formi gli alunni a “dare un senso alla varietà delle loro esperienze” (ibidem), trasmettendo amore
per la cultura e valori di base, condivisi tra scuola e famiglia, che li sostengano nelle loro scelte sociali
e relazionali
che insegni ad aprirsi all’altro e al mondo con responsabilità, senza pregiudizi e in un’ottica di
arricchimento reciproco
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c- DA DOVE PARTIAMO? Le RISORSE
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Risorse Strutturali Casorezzo Ossona S. Stefano T.
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Aula video - SI SI SI SI SI SI
Laboratorio musicale - - SI - SI - SI
Laboratorio artistico / manipolazione SI SI SI SI SI - SI
Aula di scienze - - SI - SI - SI
Laboratorio multimediale - SI SI SI SI SI SI
Laboratorio linguistico - - SI - SI - -
Sala mensa 1 SI SI SI SI SI SI SI
Palestra 2 SI SI SI SI SI SI SI
Biblioteca - SI SI SI SI SI SI
Aula docenti - SI SI SI SI SI SI
Aula magna - - - SI SI - SI
Spazi per piccoli gruppi SI SI SI SI SI SI SI
Spazio verde / aperto SI SI SI SI SI SI SI
Dormitorio SI - - - - - -
Sala giochi SI - - - - - -
1 La sala mensa è unica per la scuola primaria e secondaria di Ossona e S. Stefano Ticino.
2 La palestra è unica per la scuola primaria e secondaria di tutte le sedi.
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Dirigente Scolastico Prof.ssa Anna Maria Maltagliati
Collaboratori del Dirigente
Prof. Cozzi Orazio (Collaboratore vicario) Prof.ssa Branca Giuseppina (Coordinatore Scuola secondaria) e Ins.te Giovanna Garavaglia (Collaboratore /Coordinatore Scuola primaria)
Docenti
Docenti scuola dell'Infanzia N° 10 - di cui 7 di ruolo Docenti scuola Primaria N° 80 - di cui 66 di ruolo Docenti scuola Secondaria di primo grado N° 56 - di cui 38 di ruolo Tra questi:
- N° 2 di Religione (infanzia) - N° 2 di sostegno (infanzia) - N° 12 di sostegno (primaria) - N° 5 di Religione (primaria) - N° 19 Specializzati di lingua inglese (primaria) - N° 11 di sostegno (secondaria) - N° 2 di religione (secondaria) - N° 12 coordinatori delle attività didattiche dei plessi - N° 10 incaricati di funzioni strumentali al POF - N° 9 responsabili della sicurezza - N° 6 referenti per l’informatica
Personale Ausiliario e Amministrativo
Direttore servizi generali e amministrativi: Sig.ra Rosa Enrica N° 6 assistenti amministrativi N° 23 collaboratori scolastici
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a- LINEE GUIDA
“La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria, la Scuola secondaria di primo Grado costituiscono il primo
segmento del percorso scolastico e, in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di
ogni alunno, contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e
ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo della
Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione, settembre 2012).
Coscienti della responsabilità connessa al nostro ruolo, perseguiamo, attraverso l’offerta formativa del nostro
Istituto, le finalità istituzionali indicate dalla legge 107/2015 (art.1, comma 1):
a. Innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e
gli stili di apprendimento ;
b. contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali;
c. prevenire l'abbandono e la dispersione scolastica;
d. realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione
didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva;
e. garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei
cittadini.
Tenendo conto di queste finalità, degli obiettivi ex lege 107 (art. 1
comma 7, cfr. pag. ), dei bisogni e delle attese del territorio come
sopra descritti, delle risorse a nostra disposizione e della Mission, il
nostro Istituto elabora il proprio progetto educativo compiendo precise
e ponderate scelte educative, didattiche e organizzative, che si
declinano nella propria offerta curricolare ed extra curricolare.
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b- SCELTE EDUCATIVE
1.
La scuola ritiene fondamentale fare rete con la famiglia, che è il luogo primario dell’educazione. Perché sia
possibile educare, deve infatti sussistere tra famiglia e scuola un’alleanza, fondata sulla fiducia, sulla stima e
sul rispetto dei rispettivi compiti e ruoli.
Il dialogo scuola-famiglia si esprime formalmente attraverso i colloqui con gli insegnanti e con la direzione, le
assemblee di classe e di Istituto, l’elezione dei rappresentanti negli Organi Collegiali. Anche il sito della scuola
è luogo fondamentale di comunicazione e condivisione di informazioni, materiali e giudizi per tutta la
comunità educativa.
I rappresentanti di classe, eletti annualmente, hanno il compito di favorire un confronto costruttivo, invitando
sempre i genitori che esprimessero domande o difficoltà ad un dialogo franco, diretto e personale con i
docenti e con la direzione.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità A seguito dell’approvazione del D.P.R. n°235 del 21 novembre 2007, che richiede la formulazione di un Patto
Educativo di Corresponsabilità tra scuola, famiglia ed alunni, è stata formata una commissione che ha
provveduto all'analisi e rielaborazione del “Contratto Formativo” già in vigore (nato da una precedente
consultazione di docenti, alunni e genitori sugli obiettivi formativi della scuola); tale lavoro è stato in vigore
fino all’a. s. 2015-2016. Dall’a. s. 2016-2017 il Patto Formativo è stato aggiornato nel testo di seguito
riportato:
La scuola si impegna
IDENTITÀ A mettere in atto un ascolto attivo nei confronti degli alunni per favorire in loro la conoscenza e
l’espressione di sé e l’apertura al confronto e al dialogo condividendo gli obiettivi formativi
della scuola.
AUTONOMIA A creare azioni e situazioni nelle quali gli alunni possono operare scelte autonome e
responsabili.
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PARTECIPAZIONE
Ad informare costantemente ragazzi e genitori sugli incontri e sulle iniziative scolastiche
valorizzando l’utilizzo del sito web.
COLLABORAZIONE Ad instaurare un dialogo costruttivo e una collaborazione attiva con la famiglia e con gli enti
pubblici e privati presenti sul territorio per favorire un percorso di crescita globale della
persona, con particolare attenzione alle situazioni di svantaggio.
IMPEGNO A favorire e sostenere l’apprendimento nel rispetto delle competenze individuali adottando
strategie e metodologie efficaci e garantendo una valutazione trasparente.
SOCIALIZZAZIONE A creare un clima che educhi al rispetto delle differenze prevenendo situazioni di disagio, di
pregiudizio e di emarginazione (episodi di aggressività, bullismo, vandalismo, inosservanza del
divieto di fumo)
RISPETTO DELLE E
REGOLE
A far comprendere il valore educativo del rispetto delle regole, motivando le ragioni che le
ispirano e condividendole nella comunità scolastica, valorizzando i comportamenti positivi degli
studenti e applicando, in caso di necessità, le sanzioni disciplinari previste (dal richiamo verbale
alla sospensione).
COMPETENZA A incentivare gli alunni ad utilizzare le abilità e le conoscenze apprese in situazioni di vita
quotidiana.
Gli alunni si impegnano
IDENTITA’ A riconoscere l’importanza di tutte le opportunità fornite dalla scuola per prendere
coscienza delle proprie potenzialità come occasione di crescita personale.
AUTONOMIA Ad imparare a gestire il proprio tempo e assumersi con responsabilità gli impegni che la
vita scolastica richiede cercando di diventare sempre più autonomi.
PARTECIPAZIONE A partecipare attivamente alle iniziative proposte dalla scuola e garantire
costantemente la propria attenzione e il contributo personale alla vita della classe.
COLLABORAZIONE A collaborare con i compagni e con gli adulti per creare un ambiente educativo sereno
e rassicurante.
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IMPEGNO A partecipare con attenzione e impegno alle attività scolastiche, a portarle a termine
nei tempi e nei modi dovuti
SOCIALIZZAZIONE A rispettare se stessi, i compagni, tutti gli adulti e l’ambiente scolastico.
RISPETTO DELLE
REGOLE
A conoscere e rispettare il regolamento di istituto e a migliorare i propri
comportamenti, perché siano sempre più corretti e civili.
COMPETENZA A sviluppare nuove conoscenze e abilità per acquisire le competenze necessarie per
affrontare situazioni di vita quotidiana.
I genitori si impegnano
IDENTITÀ A valorizzare il percorso scolastico del proprio figlio rispettandone le
attitudini, incoraggiandolo ed apprezzando ogni suo progresso al fine di
accrescerne l’autostima e di realizzare la sua formazione come persona
AUTONOMIA Ad accompagnare i propri figli nel percorso formativo di apprendimento senza
sostituirsi ad essi per condurli ad effettuare scelte personali e autonome.
PARTECIPAZIONE A trasmettere ai propri figli, con consapevolezza, che vivere la scuola come
momento formativo è molto importante.
COLLABORAZIONE A creare un dialogo costruttivo e un atteggiamento collaborativo con la
scuola, condividendone le finalità educative e partecipando agli incontri
scuola-famiglia.
IMPEGNO
A rispettare l’istituzione scolastica favorendo una costante e puntuale frequenza;
a vigilare che il lavoro scolastico sia svolto con cura e in modo efficace e a controllare compiti, avvisi e valutazioni dei propri figli.
SOCIALIZZAZIONE A trasmettere il valore del rispetto per gli altri, adulti e coetanei, della
solidarietà e della collaborazione senza discriminazioni, a sostenere i ragazzi
nel diventare futuri cittadini responsabili.
RISPETTO DELLE REGOLE A educare i propri figli al rispetto delle regole, nella consapevolezza di una
corresponsabilità educativa; prevenire e segnalare situazioni critiche di cui
dovessero venire a conoscenza e rispondere o risarcire la scuola di eventuali
danni arrecati derivanti da comportamenti inadeguati.
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COMPETENZA A sostenere il percorso formativo ed educativo dei propri figli, perché
sviluppino conoscenze e abilità spendibili in situazioni di vita quotidiana.
Il documento deve essere sottoscritto dalle famiglie all'atto dell'iscrizione. Con la sottoscrizione del Patto i
genitori si impegnano a condividere le priorità educative della Scuola. L'azione educativa infatti potrà avere
efficacia solo se svolta insieme tra tutti i soggetti che compongono la comunità scolastica. Si tratta di stabilire
un'alleanza educativa che coinvolga la scuola, gli studenti e i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e
responsabilità e rispetto alla quale la famiglia ha un ruolo strategico, perché soggetto primario dell'azione
educativa.
Complementare al “Patto Educativo di Corresponsabilità” tra scuola e famiglia è il “Regolamento di
Disciplina”, che specifica i comportamenti consentiti e vietati, le sanzioni previste in caso di mancanze o
inadempienze e gli organi competenti ad applicarle.
Durante l’a. s. 2015-2016 è stato rinnovato il Patto Educativo di Corresponsabilità. E’ in fase di rielaborazione
la Carta dei Servizi, già definita presso questo istituto in ottemperanza al decreto del Presidente del CM 7
giugno 1995 e deliberata dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto.
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2.
L’obiettivo competenze Il nostro Istituto, in linea con le acquisizioni di un vasto confronto scientifico e culturale, a livello europeo, al
quale l’Italia ha attivamente partecipato, non considera l’apprendimento come un puro trasferimento di
conoscenze, ma intende la crescita di ciascuno studente come la maturazione di competenze.
Che cos’è una competenza?
La competenza è la capacità di far fronte ad un compito concreto attraverso una sintesi di:
1. conoscenze a abilità acquisite (es. studiando le discipline scolastiche)
2. originalità delle proprie risorse personali (es. attitudini ed interessi)
3. capacità di adattarsi alle situazioni reali
E’ utile sottolineare che le conoscenze e le abilità non perdono il loro valore nell’impostazione della
didattica per competenze, ma rappresentano il mezzo per raggiungerle.
(Cfr. M. Pellerey, Le competenze individuali e il Portfolio, 2004; E. Puricelli, R. Perini, Didattica per
Competenze, 2015)
Si evince da quanto detto sopra che le competenze sei dispiegano in modo originale in ciascuna persona,
perciò una scuola che punta alla maturazione delle competenze è una scuola che sa essere profondamente
inclusiva.
Quali sono le competenze chiave delineate dal Parlamento europeo?
la comunicazione nella madrelingua;
la comunicazione in lingue straniere;
la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico;
la competenza digitale;
imparare ad imparare;
le competenze sociali e civiche;
senso di iniziativa e di imprenditorialità;
consapevolezza ed espressione culturali
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Tali competenze sono integrate nelle Indicazioni Nazionali, che stabiliscono qual è il profilo delle
competenze che uno studente deve possedere al termine del primo ciclo di istruzione.
Le competenze che uno studente deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione, il
conseguimento delle quali costituisce “l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano”
(Indicazioni Nazionali), sono descritte nel “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione”
di seguito riportato:
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
“Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale,
le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia
e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria
personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti,
utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le
diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i
sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni
e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una
padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa
complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in
lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati
e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il
possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi
e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si
prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca
di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze
digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed
informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze
e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni
ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto
di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire:
momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle
comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova
in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si
impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e
a misurarsi con le novità e gli imprevisti.”
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Il curricolo verticale per competenze
Cos’è il curricolo:
Il curricolo di istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’Istituto. Il curricolo che ogni scuola
definisce deve fare riferimento al “Profilo dello studente”, ai “Traguardi per lo sviluppo delle competenze”
e agli “Obiettivi di apprendimento” specifici per ogni disciplina, contenuti nelle Indicazioni Nazionali del
2012. Il nostro Istituto sta lavorando per riorganizzare il proprio curricolo nella prospettiva delle
competenze, con l’obiettivo di operare una sorta di rivoluzione copernicana nel proprio modo di fare scuola
e di coinvolgere ogni ordine scolastico in una progettazione “in verticale”. In questa prospettiva sono in
atto dei percorsi formativi rivolti a tutto il Collegio Docenti per fornire agli insegnanti un’adeguata
preparazione.
Perché il curricolo “verticale”?
Perché l’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola,
caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo: il
curricolo verticale si ispira a una logica di “continuità” nella proposta progressiva degli apprendimenti, dei
metodi, dei contesti relazionali/organizzativi, nelle modalità di verifica ecc.
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3.
Noi crediamo in una scuola inclusiva, che sappia valorizzare le differenze e le potenzialità di ciascun alunno,
perché “Non c’è peggiore ingiustizia che fare parti uguali tra disuguali” (don Milani), nella convinzione che
una scuola capace di accogliere insegna ad essere accoglienti.
I Bisogni Educativi Speciali La scuola, in quanto istituzione, ha il compito di garantire l'istruzione e l'educazione per tutti e si impegna
ad attivare ogni opportunità educativa per offrire a ciascuno, in particolare agli alunni con bisogni educativi
speciali, un percorso personalizzato e il più possibile efficace.
La direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali” prescrive di formulare percorsi formativi personalizzati a favore di:
alunni diversamente abili
alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e / o disturbi evolutivi specifici
alunni in situazione di svantaggio sociale e culturale
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alunni con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.
Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, l'Istituto accompagna il loro percorso formativo con
l'elaborazione dei seguenti documenti:
Profilo Dinamico Funzionale (PDF): E' il documento che raccoglie ordinatamente le informazioni riguardanti
lo sviluppo complessivo dell'alunno, mettendo in evidenza ciò che sa fare e ciò che conosce. Il P.D.F. viene
redatto dall’insegnante di sostegno e dai docenti curriculari in collaborazione con gli operatori sociosanitari
e la famiglia, è il quadro di sintesi dello sviluppo raggiunto dall’alunno nelle diverse aree e serve quindi a
collocare correttamente l’intervento formativo ed educativo scolastico. Esso ha inoltre la funzione di
segnare le tappe evolutive di un alunno in situazione di disabilità. Indica la descrizione funzionale del
soggetto e mette in evidenza le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive, cognitive, rilevando sia
le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di disabilità, sia le possibilità di recupero,
sottolineando le capacità possedute che dovranno essere sostenute, sollecitate, progressivamente
potenziate e sviluppate nel rispetto dell’alunno stesso. Il PDF, ai sensi dell’art. 12 comma 5 della legge
quadro n° 104 del 1992 e del D.P.R del 14/02/1994 art.4, deve indicare, in via prioritaria, il prevedibile
livello di sviluppo che l’alunno dimostrerà nei tempi brevi e nei tempi lunghi. Nell’ambito degli obiettivi
generali, sulla base del profilo dinamico funzionale, il team di classe (Scuola Primaria - Infanzia) e il
Consiglio di Classe (Scuola Secondaria di Primo Grado) definisce e delibera il Piano Educativo
Individualizzato (PEI): è il documento nel quale sono descritti gli interventi, integrati ed equilibrati tra di
loro, predisposti per l’alunno diversamente abile in un determinato periodo di tempo, in funzione della
crescita armonica della personalità e ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Il
P.E.I. è redatto entro la fine di novembre, verificato ed eventualmente aggiornato in qualsiasi momento
dell’anno scolastico, sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado. Alla definizione
del P.E.I. provvedono l’insegnante di sostegno in collaborazione con gli insegnanti curriculari di ogni
disciplina o area, con i familiari e con la supervisione del neuropsichiatra. Il P.E.I. deve essere d’aiuto agli
insegnanti nelle scelte didattiche ed organizzative e deve servire per rendere chiara e sistematica la
progettazione, pur garantendo un’ampia flessibilità in corrispondenza ai bisogni educativi e didattici dei
singoli alunni. La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Individualizzato coinvolge, a
diversi livelli, tutte le figure di riferimento importanti per l'alunno: per consentire un recupero globale è
infatti necessario mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni diversamente
abili, sia all'interno sia all'esterno della scuola.
Tutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili dell’attuazione del
P.E.I. ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didattico- educativa.
Per quanto concerne gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), viene redatto il Piano
Didattico Personalizzato, un contratto tra docenti, istituzioni scolastiche, socio sanitarie e famiglia per
individuare e organizzare un percorso personalizzato in cui siano definiti i supporti compensativi e
dispensativi necessari al successo scolastico. Tale Piano viene aggiornato ogni anno e adeguato ai progressi
dell'allievo tramite apposita modulistica interna.
Sono da considerarsi alunni con bisogni educativi speciali anche gli alunni nomadi e gli alunni stranieri con
scarsa conoscenza della lingua italiana, la cui presenza è consistente nel nostro istituto. L’inserimento degli
alunni stranieri avviene con modalità definite da un apposito protocollo di accoglienza (vedi allegato n. 3).
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Anche per questi alunni si provvede alla redazione di un PDP, che parte dalla lettura attenta delle varie
situazioni di disagio per giungere ad una proposta il più aderente possibile alle effettive esigenze degli
allievi.
Nell’Istituto funziona un apposito Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (G.L.I.), composto da insegnanti di
sostegno, docenti con una specifica formazione ed esperienza ed eventuali specialisti esterni, che si riunisce
periodicamente e ha il compito di:
- rilevare la presenza degli alunni con bisogni educativi speciali nell’Istituto;
- raccogliere la documentazione degli interventi educativi programmati;
- promuovere attività di consulenza e di supporto ai docenti riguardo alle metodologie e alle strategie da
adottare;
- monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola
- redigere un Piano Annuale per l'Inclusività (PAI) sulla base delle effettive esigenze rilevate
La valutazione degli alunni con disturbo specifico dell'apprendimento fa riferimento a metodi e strumenti
condivisi tra scuola e famiglia nel PDP. Nel rispetto dei diritti degli alunni DSA e per permettere loro il
successo scolastico attraverso l’utilizzo di metodologie alternative , è stato compilato un protocollo per la
corretta somministrazione delle verifiche. Tale documento ha avuto l’approvazione del Collegio dei Docenti
e sarà in vigore dall’anno scolastico 2017/18.
Nel caso degli alunni diversamente abili, che seguono una programmazione individualizzata e concordata
con famiglia e specialisti, la valutazione formativa, sommativa e conclusiva del ciclo di studi è leggibile ed ha
significato solo ed esclusivamente in relazione agli obiettivi specifici esplicitati nel PEI.
Progetto di rete “Sustinere” La finalità del progetto di rete “Sustinere” è quella di migliorare la qualità dell’integrazione e dell’inclusione
degli alunni DVA, con l’intento di renderla più stabile nel tempo agendo, in rete con altre scuole, sulle
modalità di gestione e valorizzazione dell’organico di sostegno.
A tal proposito si opererà come segue:
analizzando le caratteristiche quantitative e qualitative dell’organico di sostegno dei diversi istituti
della rete;
valorizzando il ruolo degli insegnanti con titolo specifico al fine di sostenere la consapevolezza
dell’importanza del ruolo;
promuovendo lo sviluppo professionale dei docenti di sostegno, anche al fine di favorire la loro
stabilizzazione;
sviluppando la “dimensione di rete” nella gestione dell’organico di sostegno per un utilizzo integrato,
flessibile e funzionale delle risorse;
sviluppando una cultura dell’integrazione su “dimensione di rete” mediante scambio di strumenti,
modelli organizzativi e buone pratiche.
Quest’anno si sperimenteranno:
modalità congiunte di convocazione e assegnazione dei docenti privi di titolo degli Istituti in Rete, al
fine di garantire maggior continuità di assegnazione ai singoli alunni e ridurre al minimo i tradizionali
caroselli ad inizio anno;
utilizzo di una risorsa aggiuntiva di sostegno per ideare e sperimentare modalità di riconoscimento e
valorizzazione dei docenti di sostegno con titolo, al fine di sostenere protagonismo e consapevolezza
del ruolo.
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Istruzione domiciliare I Progetti di istruzione Domiciliare esprimono l’attenzione del nostro Istituto nei confronti degli alunni che, a
causa di gravi patologie, siano impossibilitati a frequentare le lezioni per un periodo pari o superiore a 30
giorni, anche non continuativi.
L’attivazione del progetto avviene su specifica richiesta dei genitori e viene attuato in maniera coordinata con
l’eventuale scuola presente in ospedale, con la quale viene concordato un Piano Personalizzato
d’Apprendimento.
L’Istituto nomina un Referente di Progetto che coordinerà l’attività dei docenti, delle materie individuate dal
piano, che, compatibilmente con le condizioni di salute, si recano a casa dell’alunno per un numero
concordato di ore settimanali con l’obiettivo di permettere l’acquisizione dei contenuti minimi disciplinari.
Nelle modalità di realizzazione degli interventi si avrà cura di individuare momenti che favoriscano l’inclusione
degli alunni che usufruiscono di questa modalità di istruzione incoraggiando, dove possibile, la visita dei
compagni di classe, e l’utilizzo delle tecnologie telematiche per favorire la comunicazione, la relazione e la
collaborazione con i pari.
Le attività svolte nell’ambito di questo progetto sono a tutti gli effetti considerate ai fini della validità
dell’anno scolastico.
Progetto “Dislessia Amica” Nell’ottica di potenziare le risorse a disposizione della Scuola ed essere sempre più in grado di accogliere
e includere gli studenti con DSA si è da poco concluso un percorso formativo e-learning rivolto al personale
docente, la cui finalità è di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative
necessarie a rendere la Scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Tale iniziativa è parte integrante del progetto nazionale “Dislessia Amica”, realizzato dalla Associazione
Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM e di intesa con il MIUR.
Il progetto Dislessia Amica nasce da oltre un anno di ricerca e applicazione sul campo all'interno del
territorio nazionale in 30 scuole.
La sperimentazione ha visto la partecipazione di un gruppo di insegnanti scelti all'interno di ogni istituto e
coordinato da un formatore AID. Il percorso di e-learning si avvale di materiale strutturato, video lezioni,
indicazioni operative, approfondimenti ed è suddiviso in 4 Moduli:
MODULO 1: Competenze organizzative e gestionali della Scuola
MODULO 2: Competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP
MODULO 3: Competenze metodologiche e didattiche
MODULO 4: Competenze valutative
Il corso ha offerto numerosi spunti di riflessione e tecniche operative per migliorare sempre più l’offerta didattico-formativa agli alunni DSA e non e poiché IL 95% dei docenti iscitti ha superato il corso, il nostro Istituto ha ottenuto il riconoscimento di “SCUOLA AMICA DISLESSIA”.
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c- SCELTE DIDATTICHE I docenti dell’Istituto, attraverso corsi di formazione e percorsi di autoformazione, intendono promuovere una
didattica sempre innovativa, flessibile, attenta ai bisogni emergenti dal singolo gruppo classe e dalla singola
situazione di apprendimento, senza privilegiare alcuna tecnica didattica specifica a discapito di altre, ma
affermando il principio che vede l’alunno al centro del processo di insegnamento / apprendimento. Solo se
messo in condizioni di partecipare in modo attivo e consapevole a tale processo, infatti, il discente vive
l’esperienza di un apprendimento significativo: durevole, riutilizzabile in contesti diversi, dotato di senso.
“L’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza
lineare, necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. I docenti, in stretta collaborazione, promuovono
attività significative nelle quali gli strumenti e i metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si
intrecciano fra loro, evitando trattazioni di argomenti distanti dall’esperienza e frammentati in nozioni da
memorizzare” (Indicazioni Nazionali). In questa prospettiva il confronto e la collaborazione tra i docenti
devono divenire l’orizzonte entro cui dipanare la libertà di insegnamento, e il legame tra la scuola e la vita
deve essere posto come obiettivo a cui tendere.
Una caratteristica del nostro Istituto è la cura delle relazioni tra docenti e studenti, poiché ci sorregge la
convinzione che “non vi sia trasmissione possibile senza incontro, senza impatto con l’altro” e che
“insegnamento è un incontro, non solo con i contenuti, ma con lo stile del maestro, che trasforma i libri in
qualcosa da amare” (Massimo Recalcati).
Nella prospettiva della promozione delle competenze, l’Istituto intende intraprendere, nel triennio cui il
presente Piano fa riferimento, una progressiva riorganizzazione della didattica, che si rifocalizzi sul binomio
competenze = fine, conoscenze e abilità = mezzi. L’aula scolastica, nella pratica, deve trasformarsi in una sorta
di “bottega artigiana”, in cui la prospettiva non è solo la trasmissione di saperi, ma il maestro per insegnare
parla facendo e fa parlando (non parla solamente), e l’apprendista impara facendo oltre che ascoltando e
osservando: il maestro non può sostituirsi all’alunno, che può costruire la propria competenza solo in prima
persona.
Un approccio didattico che bene si sposa con le scelte fin qui enunciate è il cosiddetto “apprendimento
cooperativo” (o cooperative learning). Numerosi studi hanno scientificamente dimostrato che con
l’apprendimento cooperativo gli studenti ottengono risultati scolastici più elevati, una più approfondita
acquisizione di contenuti e abilità, più alti livelli di autostima, maggiori competenze sociali e di problem
solving. Non bisogna confondere il cooperative learning con il normale lavoro di gruppo. La specificità
dell'apprendimento cooperativo sta:
a) nell'enfasi posta sul coinvolgimento attivo di tutti gli studenti in lavori di gruppo e sul successo scolastico
di tutti i membri del gruppo;
b) nella presenza nel lavoro di gruppo dei seguenti elementi: positiva interdipendenza; responsabilità
individuale; interazione faccia a faccia; uso appropriato delle abilità; valutazione del lavoro.
Si coglie, inoltre, come una simile modalità didattica consenta di operare davvero in una prospettiva
inclusiva, poiché ciascuno trova il suo ruolo e offre le proprie competenze personali per la riuscita di tutti.
Le nuove tecnologie offrono degli spunti che rendono più accattivanti le lezioni, accolgono la sfida di dare
strumenti di organizzazione e di espressione agli alunni, specie a quelli con bisogni educativi speciali,
supportando la motivazione di ciascuno.
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PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con
D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio
aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico.
E un’opportunità di innovazione incentrata sulle metodologie didattiche e sulle strategie usate con gli alunni
in classe, adeguando ad esse le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e
dell’organizzazione.
Per facilitare tale processo di programmazione e di coordinamento delle azioni strategiche in ogni scuola è
stato individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale
a scuola e le attività del PNSD.
Saranno gli “animatori digitali” di ogni scuola, insieme ai dirigenti scolastici e ai direttori amministrativi,
adeguatamente formati su tutti i suoi contenuti, ad animare ed attivare le politiche innovative contenute nel
Piano e a coinvolgere tutto il personale, oltre che gli studenti e le loro famiglie.
Il profilo dell’animatore digitale sarà rivolto a:
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori
formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la
comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre
attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad
altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della
scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica
condotta da altre figure.
FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale si intendono raggiungere nel triennio
2016/2019 i seguenti obiettivi:
sviluppare le competenze digitali degli studenti;
potenziare gli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi
di innovazione;
adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione dei dati;
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favorire la formazione dei docenti verso l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per
l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali
degli studenti;
formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione;
potenziare le infrastrutture di rete;
valorizzare le esperienze di innovazione digitale in atto;
favorire l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e la diffusione di materiali didattici
anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si puntualizza che la didattica digitale non si esaurisce con il mero impiego delle tecnologie, ma punta ad una
educazione all’utilizzo consapevole degli strumenti digitali. Gli studenti oggi sono immersi in una realtà ad alto
contenuto tecnologico, ma spesso non ne conoscono le possibili implicazioni: essi, pertanto, necessitano
sempre più di essere guidati all’utilizzo responsabile dei mezzi informatici di cui dispongono (internet, chat,
social network).
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d- SCELTE ORGANIZZATIVE LE PERSONE Ruoli e compiti Per favorire il coordinamento di tutte le attività programmate nell’Istituto sono previste riunioni
periodiche, convocate dal Dirigente Scolastico, dello Staff di Direzione: esso è composto
dal Dirigente, dai docenti collaboratori del dirigente, dai coordinatori delle attività didattiche dei plessi.
In riferimento agli argomenti da discutere, la partecipazione al consiglio di direzione, di volta in volta,
potrà essere estesa ai docenti incaricati delle Funzioni Strumentali al POF, ai docenti referenti di
ambito, ai responsabili di progetto nell’ambito del piano di miglioramento.
Il Dirigente Scolastico “svolge compiti di direzione, gestione, organizzazione” e coordina
il progetto educativo dell’Istituto, è “responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali
e dei risultati del servizio, nonché della valorizzazione delle risorse umane” e delle relazioni con gli
enti del territorio. (Legge 107/2015, art.1, comma 78).
I Collaboratori del Dirigente sono chiamati a integrare e favorire l’azione
dirigenziale, partecipano alle riunioni di staff e supportano il Dirigente Scolastico nella
gestione dell’Istituto; il collaboratore con funzioni vicarie è tenuto a sostituire il Capo d’ Istituto
in caso di assenza e di impedimento e a svolgere funzioni su delega.
Il Personale di Segreteria coadiuva il Dirigente Scolastico nella gestione
dell’Istituto, con autonomia operativa nell’ambito amministrativo.
In ciascun Plesso uno o più insegnanti svolgono la funzione di Coordinatori delle attività didattiche di plesso, sono coordinatori dei colleghi e hanno il
compito di mantenere rapporti con l’Ufficio di direzione, con l’Amministrazione comunale e la
gestione organizzativa del plesso in cui operano.
All’interno di ogni singola classe della Scuola Secondaria di I grado il Coordinatore di classe coordina il lavoro didattico ed educativo della classe, sia nelle riunioni dei
Consigli di Classe, sia in occasione di particolari iniziative che coinvolgano l’intera classe
(spettacoli, visite guidate, iniziative sportive ecc.).
I docenti Responsabili della sicurezza, avvalendosi della collaborazione di
tutto il personale docente e ATA, collaborano nella individuazione dei rischi e nella gestione
della sicurezza dell’Istituto.
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Altre figure funzionali all’organizzazione sono i Coordinatori Invalsi, per la
gestione delle prove e l’analisi dei risultati, i Referenti di Progetto, in particolare
i Responsabili dei progetti per l’attuazione del Piano di Miglioramento. Essi sono responsabili della realizzazione e valutazione di ogni
singolo progetto attuato nell’Istituto e i Referenti di Commissione, che
riferiscono sul lavoro delle singole commissioni.
Vi sono poi i docenti incaricati di Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta
Formativa, individuati dal Collegio dei Docenti per operare nelle diverse aree che annualmente
verranno identificate per la piena realizzazione del POF.
Animatore digitale e team E’ responsabile dell’attuazione dei progetti e delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Scuola
Digitale che coordina, promuove e diffonde nella scuola di appartenenza. Il campo operativo
dell’Animatore digitale riguarda tre ambiti:
La Formazione metodologica e tecnologica dei colleghi
Il Coinvolgimento della comunità scolastica
La progettazione di soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli
ambienti della scuola
Il Team per l'innovazione digitale, costituito da 3 docenti, ha la funzione di supportare e
accompagnare l'innovazione didattica nelle istituzioni scolastiche e l'attività dell'Animatore digitale.
Tutor per l’inclusione Si tratta di una figura di staff che coordina le diverse azioni dell’istituto per favorire
l'inclusione, affinché le previsioni normative possano trovare riscontro nella loro concreta e
puntuale attuazione. Si occupa prioritariamente del coordinamento pedagogico/organizzativo,
supervisionando la professionalità con cui viene attuata l’inclusione Gestisce le dinamiche relazionali e comunicative complesse (team, gruppi, supporto alla la
progettazione didattica integrata e la relativa formazione in servizio) e ottimizza l'uso delle risorse
per l'inclusione, comprese quelle tecnologiche allo scopo di facilitare i rapporti con le famiglie e i
diversi soggetti istituzionali coinvolti nei processi di integrazione
Tutor docenti neoimmessi in ruolo E’ un tutor che viene assegnato ad ogni docente neoimmesso in ruolo e che lo segue nelle attività in
classe e nella formazione on line.
Il tutor ha il compito di accogliere il docente neoassunto, favorire la sua partecipazione alla vita
collegiale della scuola, collaborare per migliorare la qualità e l’efficacia del suo insegnamento,
nonché sperimentare la fase del peer to peer. Svolge un ruolo fondamentale nella valutazione
dell’anno di prova.
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Referente bullismo/cyberbullismo Il dilagante fenomeno del bullismo e cyberbullismo che interessa la vita dei ragazzi in modo sempre
più vasto e, in alcuni casi, drammatico, ha reso necessaria la realizzazione di percorsi specialistici di
formazione per educare all’uso consapevole della rete e ai diritti-doveri legati all’uso delle
tecnologie informatiche.
Nella scuola, ambito dove spesso si manifestano questi fenomeni, la figura del Referente ha il
compito di coordinare le iniziative di prevenzione e contrasto del bullismo e cyberbullismo.
Le iniziative sono rivolte agli alunni, che dovranno essere protagonisti dell’azione educativa, al
personale della scuola e alle famiglie
Il ruolo fondamentale all’interno dell’istituzione scolastica, naturalmente, è quello del singolo
insegnante, che nel suo lavoro quotidiano e appassionato con gli alunni fonda la relazione
educativa, e nello sforzo di migliorarsi sempre e creare sinergie positive con i colleghi e tutta la
comunità educante punta alla realizzazione di una Scuola che cresce e fa crescere.
Altre commissioni di lavoro funzionali alle esigenze dell’Istituto sono individuate dal
Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico per la realizzazione del Piano dell’Offerta
Formativa e del Piano di Miglioramento.
Vedi allegato Commissioni di lavoro
Organi Collegiali Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche.
Il Consiglio di Istituto è composto dal Dirigente Scolastico, da 8 docenti, 8
genitori e da 2 rappresentanti del personale A.T.A.: viene eletto ogni 3 anni ed è preposto a
collaborare con il Dirigente Scolastico per definire le linee organizzative e gestionali
dell’Istituto: approva il bilancio, il Piano Annuale delle Attività, il Conto Consultivo; delibera gli
adattamenti al calendario scolastico proposto dalla Regione, l’articolazione dell’orario delle
lezioni, le uscite didattiche e le proposte di arricchimento dell’Offerta Formativa.
Il Collegio dei Docenti è formato da tutti i docenti e dal Dirigente Scolastico,
rappresenta l’organo tecnico dell’Istituzione scolastica attraverso il quale essa esplica la sua
funzione primaria, ossia quella didattica, educativa e formativa. È il luogo in cui si assumono
le coordinate della progettazione pedagogica e didattica che si esprimono successivamente
nel PTOF; è il centro propulsore dal quale prendono vita e si concretizzano tutte le iniziative
di adeguamento della programmazione educativa, di aggiornamento dei docenti, di sostegno
e recupero per gli alunni in difficoltà.
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Il Comitato per la Valutazione dei docenti è composto da due docenti
eletti dal Collegio dei Docenti e uno nominato dal Consiglio di Istituto, da due genitori scelti
dal Consiglio di Istituto, da un membro esterno nominato dall’USR e dal Dirigente Scolastico
che lo presiede. Per quanto concerne la valutazione dei docenti nell’anno di prova il Comitato
si limita alla componente docenti, con l'aggiunta del docente tutor. I suoi compiti sono stabiliti
dal comma 129 dell’articolo 1 della legge 107/2015 e consistono essenzialmente nella
individuazione dei criteri per la attribuzione ai docenti del bonus premiale, nella valutazione,
su eventuale richiesta dell’interessato, del servizio prestato dal personale docente e
nell’espressione di un parere sul superamento dell’anno di formazione e prova dei docenti
neo-immessi in ruolo.
Il Consiglio di Classe, nella scuola secondaria di I grado, è formato dai docenti di
ogni singola classe ed è presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: prevede e
controlla il programma generale dell’azione didattica ed educativa e coordina l’attività dei
singoli docenti. Nella sua composizione completa, che prevede la presenza di quattro
rappresentanti eletti dai genitori degli alunni della classe, formula proposte in merito all’azione
educativa e didattica.
Il Team di Classe, nella Scuola Primaria, è formato dagli insegnanti di classe ed è
presieduto dal Dirigente scolastico o da un suo delegato: programma per 2 ore settimanali le
attività didattiche e la valutazione del lavoro.
Il Consiglio di Intersezione della Scuola dell’Infanzia è presieduto dal Dirigente
scolastico o da un docente delegato, e formato da un genitore eletto dall’assemblea di
sezione e dai docenti del plesso: formula proposte in merito all’azione educativa e didattica.
Il Consiglio di interclasse della Scuola Primaria è presieduto da un docente
delegato dal Dirigente scolastico ed è formato da un genitore eletto dall’assemblea dei
genitori di ogni singola classe e dai docenti delle classi parallele del plesso. Può essere
organizzato per classi parallele o per cicli. Formula proposte in merito all’azione educativa e
didattica
Accoglienza dei colleghi neo-arrivati Essendo una priorità del nostro Istituto l’inclusione, in tutte le sue declinazioni, si ritiene opportuno
attuarla anche nei confronti dei colleghi appena entrati in servizio presso il nostro Istituto. E’ in
progettazione un protocollo di accoglienza per facilitarne l’inserimento, sia nel plesso, sia nell’Istituto, sia
nelle classi, attraverso un passaggio di informazioni curato e sistematico.
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Relazioni con le Famiglie Come più volte menzionato, una delle priorità del nostro Istituto è instaurare un legame di fiducia e
collaborazione con le famiglie, perché il messaggio educativo sia effettivamente condiviso e, perciò, più
efficace. A tal proposito verrà organizzata una serata di presentazione dell’Offerta Formativa della scuola
rivolta alle famiglie, con la finalità di condividere, ma anche di raccogliere osservazioni e proposte di
“prima mano”.
I principali spazi di dialogo organizzati dall’Istituto sono di seguito riassunti:
Scuola dell'infanzia • Colloqui individuali: previsti sei volte all’anno per riferire osservazioni relative al comportamento di
ogni singolo alunno.
• Assemblee di sezione: si svolgono all’inizio di ciascun quadrimestre per confrontarsi su attività e
problematiche della classe.
• Consigli di intersezione: sono previsti tre incontri all’anno per far conoscere attività educative e
didattiche.
• Assemblea di plesso: si svolge a gennaio per esporre l'organizzazione scolastica (orari, sezioni,
modulistica...) in vista delle nuove iscrizioni; a giugno e settembre per presentare la scuola ai genitori dei
nuovi iscritti.
Scuola primaria • Colloqui individuali: gli insegnanti effettuano incontri nel corso dell’anno, anche su richiesta dei
genitori, per riferire sul rendimento e sul comportamento del singolo alunno.
• Consegna del Documento di Valutazione quadrimestrale: avviene alla fine di ogni quadrimestre, nei
mesi di febbraio e giugno.
• Assemblee di classe: sono momenti periodici di confronto su attività e problematiche della classe.
Scuola Secondaria di primo grado
• Colloqui individuali: ogni docente è disponibile per un’ora settimanale su appuntamento, da ottobre a
maggio, secondo un prospetto fornito all’inizio dell’anno scolastico. In casi di particolare necessità è
possibile concordare ulteriori momenti di incontro, previo accordo tramite diario.
• Colloqui collegiali: due volte all’anno, in orario serale, viene data la possibilità, prevalentemente ai
genitori che sono impossibilitati a partecipare ai colloqui durante le ore prestabilite, di incontrare tutti i
docenti.
• Consegna del Documento di valutazione: avviene alla fine di ogni quadrimestre, nei mesi di febbraio e
giugno.
• Assemblee di classe: sono momenti di confronto su attività e problematiche della classe, che si
svolgono due volte all’anno.
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Reti di scuole Il comma 70 dell’articolo 1 della legge 107/2015 promuove la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche
del medesimo ambito territoriale, “finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione
comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative
didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale”. Il nostro Istituto partecipa alle seguenti
Reti di scuole:
Per la riflessione sul modello di Certificazione delle Competenze al termine della scuola del primo
ciclo
Per la predisposizione del Piano di Miglioramento
Per l’implementazione dell’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica (“Generazione Web”)
Per l’inclusione degli alunni con disabilità
Per l’accoglienza degli alunni stranieri
Per l’orientamento
L’Istituto resta aperto alla partecipazione ad altre Reti che si venissero a costituire nella convinzione che
solo attraverso una proficua sinergia di risorse la Scuola tutta possa crescere e migliorare.
IL TEMPO
Scuola dell’Infanzia L'orario di funzionamento, come previsto dal piano programmatico in data 4 settembre 2008, è disciplinato dall'articolo 2 del D.P.R. 89/09. L'orario educativo-didattico settimanale è di 40 ore così suddivise tra attività esperienziali e giochi:
GIORNO MATTINO POMERIGGIO
ingresso attività e gioco mensa Attività e gioco/dormitorio (3 anni)
uscita
lunedì dalle 8.30 alle 9.00
dalle 9.00 alle 11.50
dalle11.50 alle12.50
dalle12.50 alle16.00
dalle 16.05 alle16.30 martedì
mercoledi
giovedì
venerdì
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Scuola Primaria Tutte le classi della scuola primaria adottano un orario delle attività di 40 ore settimanali, come previsto dell'art. 4 del D.P.R. 89/09. (“Il tempo scuola della primaria e' svolto ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, secondo il modello dell'insegnante unico che supera il precedente assetto del modulo e delle compresenze, e secondo le differenti articolazioni dell'orario scolastico settimanale a 24, 27, e sino a 30 ore, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato; e' previsto altresì il modello delle 40 ore, corrispondente al tempo pieno”).
Nella Scuola primaria le scelte delle quantità orarie obbligatorie per ciascun disciplina sono di competenza dei gruppi docenti di classi parallele e sono congrue con i piani di studio progettati per quelle classi, secondo i criteri indicati dal Collegio Docenti. L'orario scolastico, escluse le due ore giornaliere di pausa mensa, è così suddiviso:
DISCIPLINE prime seconde terze quarte quinte
Tempo scuola T.P. T.P. T.P. T.P. T.P.
Lingua Italiana 9 9 7 7 7
Storia – Cittadinanza e Costituzione
1 1 2 2 2
Geografia 1 1 2 2 2
Arte e Immagine 2 2 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1
Inglese 1 2 3 3 3
Matematica 9 8 7 7 7
Scienze 1 1 2 2 2
Tecnologia 1 1 1 1 1
Educazione Fisica 2 2 2 2 2
Religione cattolica 2 2 2 2 2
Totale ore 30 30 30 30 30
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Orari
Giorno
Mattino Pomeriggio
Ingresso Inizio lezioni
Uscita Ingresso Uscita
Lunedì
8.10
8.15
12.15
14.15
16.15
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Scuola Secondaria di primo grado L’art. 5 del D.P.R. 89/09 prevede un orario obbligatorio di 990 ore annue, corrispondenti a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento nelle materie letterarie. Per il tempo prolungato l’orario è di 36 ore settimanali, comprensivo delle ore destinate agli insegnamenti, alle attività e al tempo mensa. L'orario e suddiviso su 5 giorni con tre rientri pomeridiani. Nella Scuola Secondaria di primo grado si fa riferimento alla quantità oraria per ciascuna disciplina prevista dalla tabella inserita nell’art. 5 del D.P.R. 89/09, come definita con delibera del Collegio dei docenti. Scuola Secondaria di primo grado di Casorezzo
Discipline Moduli
Tempo prolungato
Moduli
Tempo ordinario
Italiano 6 6
Storia e geografia cittadinanza e costituzione 4 3
Approfondimento 1
Matematica e Scienze 6 6
Tecnologia 2 2
Inglese 3 3
Francese 2 2
Arte e Immagine 2 2
Musica 2 2
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Scienze motorie e sportive 2 2
Religione 1 1
Totale ore curricolari 30 30
Consolidamento disciplinare
(in compresenza lettere/matematica) 2 -
Laboratorio di Lettere 1 -
Totale ore approfondimento / laboratorio /
studio guidato 3 -
Mensa 3 -
Totale orario scolastico settimanale 36 30
Scuole Secondarie di primo grado di Ossona e S. Stefano Ticino
Discipline Moduli
Italiano 6
Storia, Geografia, Cittadinanza e
Costituzione 4
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Inglese 3
Spagnolo 2
Arte e Immagine 2
Musica 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione 1
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Totale ore curricolari 30
Consolidamento disciplinare
(in compresenza lettere matematica) 2
Laboratorio di Lettere 1
Laboratorio operativo -
Totale ore approfondimento /
laboratorio 3
Mensa 3
Totale orario scolastico settimanale 36
Orario:
Giorno
Mattino Pomeriggio
Ingresso Inizio
lezioni Uscita Inizio lezioni Uscita
Lunedì
8.10 8.15
13.15 14.15 16.15
Martedì 13.45
Mercoledì 13.15 14.15 16.15
Giovedì 13.45
Venerdì 13.15 14.15 16.15
N.B. Il suddetto orario è fruito per intero dalle classi a tempo prolungato. Le classi a tempo normale frequentano complessivamente per 30 moduli orari, distribuiti sia in orario mattutino sia pomeridiano.
Il nuovo quadro normativo sollecita una profonda riflessione e un rinnovato impegno nella progettazione e nell’utilizzo della flessibilità, anche per quanto riguarda l’organizzazione oraria, e il nostro Istituto, nell’ambito dell’ampio processo di rinnovamento che ha intenzione di intraprendere nel prossimo triennio, intende
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avviare una riflessione anche sulle possibili riconfigurazioni del tempo scuola che consentano una didattica sempre più inclusiva ed efficace.
LO SPAZIO
Alla luce della formazione sulla didattica di bottega iniziata nel nostro istituto nell’a. s. 2014-2015, è stato
approvato dal Collegio dei Docenti del 14 marzo 2017 e dal successivo Consiglio di Istituto l’utilizzo di una
metodologia didattica innovativa, denominata “Classe Bottega”, che prevede la possibilità di intervenire
sull’organizzazione del setting didattico, al fine di renderlo il più possibile adeguato a una didattica attiva,
centrata sullo studente, che assecondi la creatività dei docenti e degli studenti e che sviluppi pienamente
le potenzialità delle tecnologie digitali.
Ciò che la didattica di bottega vuole incoraggiare è l’apprendimento significativo, cioè quel tipo di
apprendimento che consente di dare un senso alle conoscenze, permettendo l’integrazione delle nuove
informazioni con quelle già possedute e l’utilizzo delle stesse in contesti e situazioni differenti,
sviluppando la capacità di problem solving, di pensiero critico e trasformando le conoscenze in vere e
proprie competenze.
La didattica di bottega tiene conto di alcuni documenti ufficiali di riferimento:
- Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alle competenze chiave per
l'apprendimento permanente (dicembre 2006): "Dato che la globalizzazione continua a porre l'UE di
fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per
adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte
interconnessione"
- Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione
(settembre 2012): "le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano
contenuti invariati pensati per individui medi non sono più adeguate"; "lo studente è posto al
centro dell'educazione educativa in tutti i suoi aspetti"
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- Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (febbraio 2015):
"La maturazione delle competenze costituisce la finalità essenziale di tutto il curricolo"
Esistono nell’Istituto degli spazi didattici a impostazione classica (disposizione dei banchi a file, lavagna
tradizionale o interattiva, cattedra disposta frontalmente ...): accanto a questi spazi concepiti secondo
canoni tradizionali, esistono anche altri spazi già vicini alla prospettiva della “bottega”, per esempio aule
di arte, aule di musica, laboratori scientifici, palestre, aree sportive e spazi esterni organizzati per la
coltivazione di orti. I docenti si sono impegnati dallo scorso anno scolastico in un percorso di formazione
per giungere a caratterizzare tutti gli spazi scolastici, comprese le aule più tradizionali, con una struttura
flessibile, che consenta di operare le scelte didattiche di volta in volta più utili.
La didattica di bottega verrà attuata partendo dalla scuola secondaria del nostro Istituto rispettando i
seguenti passaggi:
1. A. S. 2017-2018 - Lo spazio: sono stati progettati e sono in fase di creazione nuovi spazi, che mirano
a responsabilizzare l’alunno, a farlo sentire parte di una didattica personalizzata e fondata su
compiti autentici ed in situazione, finalizzati allo sviluppo delle competenze. Attualmente gli
studenti sono coinvolti direttamente nell’abbellimento, nel riordino, nella cura degli spazi scolastici
e delle attrezzature, poiché siamo convinti che si lavori meglio in una ambiente sano e bello e che il
rispetto della cosa pubblica cominci proprio dalle aule scolastiche.
2. A. S. 2018-2019 - Il tempo e la relazione: si studieranno nuove soluzioni nella stesura dell’orario per
facilitare la didattica per competenze, il lavoro a classi aperte e il Project Base Learning, puntando
sulla collaborazione e sull’apprendimento cooperativo.
3. A. S. 2019-2020 – La metodologia: Si lavorerà sulla diffusione della metodologia all’interno dei CdC,
agevolando i progetti che sviluppano le competenze trasversali
P.O.N. Nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo ed innovazione degli spazi, l’Istituto aderisce al Programma
Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.
Il PON è un programma plurifondo finalizzato al miglioramento del servizio istruzione attraverso il
reperimento di fondi a sostegno dell’offerta formativa.
Nel nostro Istituto è stato attivato un gruppo di lavoro che, a seguito degli Avvisi relativi al programma,
elabora i progetti da candidare ai bandi che risultassero di volta in volta rispondenti alle esigenze emergenti.
Avvisi PON per i quali il nostro Istituto si è candidato e obiettivi dei progetti presentati:
1. primo Avviso: realizzazione, ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN -
Asse II Infrastrutture per l’istruzione.
Obiettivi specifici e risultati attesi:
- accesso al materiale didattico disponibile online da parte di tutti gli ordini di scuola del nostro
Istituto Comprensivo
- condivisione/disseminazione di Unità Didattiche tra i diversi plessi e/o classi
- ampliamento e stabilizzazione della rete per un accesso più stabile e, conseguentemente, più
sicuro al registro elettronico, anche in funzione della possibilità di fruizione da parte delle famiglie
2. secondo Avviso: Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione
e adozione di approcci didattici innovativi - Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica,
laboratori professionalizzanti e per l’apprendimento delle competenze chiave.
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Obiettivi specifici e risultati attesi:
- portare una Lim in tutte le classi come ausilio e supporto alla didattica nella Scuola Secondaria di
primo grado
- fornire l’accessibilità di una Lim a tutte le classi della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria
- incrementare la possibilità di utilizzo dei contenuti multimediali riguardanti gli strumenti didattici
- incrementare l’utilizzo dei contenuti multimediali reperibili via web
- utilizzare il software per la didattica collaborativa
- ampliare la possibilità laboratoriale del tempo pieno/prolungato
Il nostro Istituto si impegna a prestare attenzione ed eventualmente aderire ai prossimi avvisi quando
coerenti con l’offerta formativa.
Generazione Web
L’azione “Generazione Web Lombardia” è finalizzata a promuovere la diffusione nelle istituzioni scolastiche e
formative dell’innovazione tecnologica nella didattica, sostenendo l’acquisto e l’installazione di attrezzature
utili alla realizzazione di classi digitali, previste nel Piano Nazionale Scuola Digitale, per contribuire alla
trasformazione degli ambienti di apprendimento, attraverso l’integrazione delle Tecnologie per l’Informazione
e la Comunicazione (TIC) nella didattica.
Nell’ambito di generazione web è nata una rete che fa capo all’Istituto Tecnico “G. Torno” di Castano Primo,
con l’obiettivo di supportare l’azione formativa in merito all’uso delle nuove tecnologie nella didattica.
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Le scelte educative, didattiche e organizzative fin qui illustrate si declinano in proposte formative concrete:
innanzitutto il curricolo, che si dispiega nella didattica quotidiana in aula, inoltre un ventaglio di progetti
variegato e di sostanza. I progetti più consolidati (“progetti strutturali”) concorrono a dare vita al cuore della
nostra offerta formativa, mentre tutta una serie di “progetti complementari”, che variano di anno in anno,
arricchisce la proposta con spunti sempre nuovi.
1- Il Curricolo esistente e il Curricolo Verticale per Competenze
Presso la segreteria del nostro Istituto e sul sito Web sono consultabili i Curricoli delle singole discipline,
suddivisi per ordine di scuola ed elaborati in forma collegiale per materia. Tali Curricoli, definiti nell'anno
scolastico 2008-2009, sia per la Scuola Primaria sia per la Secondaria di primo grado, sono stati
successivamente integrati con le proposte relative alla Scuola dell'Infanzia e strutturati su “Traguardi per lo
Sviluppo delle Competenze” e “Obiettivi di Apprendimento” che fanno riferimento alle “Indicazioni Nazionali
per il Curricolo” del 4 settembre 2012.
Alla luce delle Indicazioni Nazionali e nella prospettiva della promozione di una didattica per competenze, è in
fase di elaborazione un Curricolo per Competenze di Istituto. Tale curricolo ha come specificità la struttura per
competenze e un assetto verticale: per ogni competenza sarà declinato un percorso di sviluppo graduale,
dall’inizio della Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di primo grado.
2- I progetti e le attività strutturali
PROGETTO CONTINUITA’: Per garantire un sereno e graduale inserimento degli alunni nei nuovi ambienti scolastici, da anni si opera per costruire momenti organici di raccordo tra gli asili nido, la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado. Sono previsti momenti d’incontro e di accoglienza degli alunni nel passaggio tra i vari ordini di scuola. Il Collegio Docenti, per realizzare e far crescere
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processi di continuità didattica, educativa e metodologica, ha formalizzato l’istituzione di una specifica Funzione strumentale, con i seguenti obiettivi: - Elaborazione di un protocollo comune di raccolta informazioni nel passaggio da un ordine scolastico ad
un altro - Raccordo fra i diversi ordini scolastici nella formulazione di richieste disciplinari ed educative - Organizzazione delle attività di accoglienza e passaggio per le classi in uscita dei tre ordini scolastici
PROGETTO ORIENTAMENTO: Dall'anno scolastico 2010-2011 è attivata una funzione strumentale per il coordinamento delle attività di orientamento scolastico e professionale per alunni. La scuola, attraverso i Consigli di Classe, che accompagnano lo studente nel percorso formativo, sostiene le famiglie nel momento impegnativo dell'orientamento scolastico. Ai tre plessi della Scuola secondaria di primo grado vengono proposte serate informative e formative sull'orientamento scolastico e campus, durante i quali è possibile raccogliere le informazioni necessarie sugli istituti di Scuola Secondaria di II grado presenti sul territorio. Viene fornito agli alunni il materiale informativo necessario direttamente dai docenti, che si occupano anche della prenotazione di stages e microlezioni presso gli istituto di scuola secondaria di secondo grado.
PROGETTO “COMUNITÀ POSSIBILE: POSSIBILITÀ PER CRESCERE” REALIZZATO NELL’AMBITO DEL MAGENTINO CON IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE CARIPLO Si tratta di una serie di progetti triennali messi a punto dalla rete “Comunità possibile: possibilità per crescere”, composta da comuni, associazioni, cooperative, parrocchie, scuole guidati dall’Ufficio di Piano del Comune di Magenta. Questo progetto di rete si è aggiudicato i fondi stanziati dalla Fondazione Cariplo tramite il bando “Welfare in azione 2014”. I progetti finanziati per il nostro istituto, che si collocano in tale progetto di rete, sono: “Insieme per educare”, coordinato dalla cooperativa “Kinesis”, che risponde a due obiettivi: incrementare le competenze genitoriali e favorire le competenze comunicative e relazionali dei docenti. A partire dall’a s. 2015-2016 un gruppo di insegnanti, genitori di ciascun plesso e referenti delle principali agenzie educative presenti sul territorio hanno dato avvio ad incontri di confronto e collaborazione con l’obiettivo di costruire insieme un percorso di formazione, nel quale rilevare i bisogni e progettare un percorso di crescita unitario nell’Istituto e sul territorio. Attraverso un sondaggio organizzato con la collaborazione dei genitori si è giunti a identificare il tema formativo che sarà approfondito per l’a.s. 2016-2017 all’interno del progetto:
Bullismo, cyberbullismo e nuove tecnologie “Famiglia al centro”, coordinato dalla Cooperativa “Lule” che ha come scopo l’integrazione delle famiglie straniere ed il loro inserimento nella comunità scolastica. Pertanto sono in fase di realizzazione:
- Corso di aggiornamento tenuto da una psicologa transculturale e rivolto ai docenti relativamente al trauma migratorio dei bambini/ragazzi stranieri e condivisione del protocollo di accoglienza degli alunni stranieri nell’Istituto
- Supporto da parte di un mediatore per la comunicazione scuola - famiglia
PROGETTO DI SUPPORTO PEDAGOGICO In tutte le scuole dell'istituto è presente una pedagogista con funzioni di supporto educativo-didattico e con funzione di raccordo tra la scuola e vari enti del territorio, nonché con le famiglie. Chi è il Pedagogista? E’ lo specialista che si occupa dei processi educativi e formativi della persona Cosa fa il Pedagogista nella scuola? Opera per la prevenzione, propone attività di assistenza, di consulenza ed accompagnamento in ambito educativo, rivolte in primo luogo agli studenti (singoli o gruppi classe), ma anche alle famiglie, ai docenti e all’intera comunità scolastica/educativa. In parole più semplici, il pedagogista si
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occupa dei problemi quotidiani, del pieno sviluppo delle potenzialità, del benessere dell’alunno nel suo ambiente. In particolare, nell’ambito del progetto “Insieme per Educare”, la figura del pedagogista assume un ruolo di collegamento e facilitazione del dialogo tra docenti, genitori ed enti educativi territoriali, con l’obiettivo di costruire insieme un’azione educativa quotidiana che renda sempre più reale e tangibile il motto del nostro istituto: “Con la famiglia per la crescita di ciascun alunno”.
A SCUOLA DI SPORT
E’ destinato a tutte le classi di scuola primaria e finanziato dai Comuni dell’Istituto con il fondo per il diritto allo studio, prevede l’intervento di un esperto laureato in Scienze Motorie o discipline ISEF che affianca l’insegnante di classe. E’ prevista la figura di un tutor supervisore per provincia, al fine di fare da supporto e sostegno alle attività. Il progetto didattico ha come riferimento le Indicazioni Nazionali di Educazione Fisica per il curricolo del primo ciclo di istruzione MIUR DM 16 novembre 2012, che determinano gli obiettivi disciplinari e dovrà prevedere i traguardi per lo sviluppo della competenza motoria. Più nello specifico il progetto vuole essere funzionale allo sviluppo, in relazione all’età, di quattro aree fondamentali della persona: • area morfologico- funzionale • area affettiva • area cognitiva • area sociale Questi sono obiettivi di apprendimento mirati a favorire l’acquisizione da parte degli alunni di abilità motorie che concorrono allo sviluppo globale della loro personalità, considerata non solo sotto il profilo fisico, ma anche cognitivo, affettivo e sociale. Vi sarà una particolare attenzione al coinvolgimento degli alunni con disabilità e agli alunni che presentano difficoltà di inserimento nel gruppo classe.
CENTRO SPORTIVO STUDENTESCO Tale progetto, realizzato a partire dall'anno scolastico 2011-12 e rivolto alla scuola secondaria di primo grado, si fonda sul principio che le attività motorie e sportive creano occasioni di socializzazione, incontro e confronto tra i ragazzi delle varie classi della scuola, e dei diversi Istituti, oltre a favorire la conoscenza e la pratica di nuove discipline sportive, le capacità di collaborazione, solidarietà, rispetto, lealtà sportiva e l’accrescimento dell’autostima. Al fine di promuovere negli alunni l’abitudine a svolgere attività sportiva, di offrire loro la possibilità di mettersi alla prova in situazioni diverse dalla palestra scolastica e di ampliare il curricolo, attraverso la costituzione del CSS la scuola parteciperà ai GSS per le attività di corsa campestre e badminton.
PROGETTI DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO: MADRELINGUA INGLESE Il progetto, rivolto alle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado, ha come obiettivo il potenziamento delle abilità di speaking / listening ed il rinforzo delle conoscenze linguistiche. Il progetto ha lo scopo di far crescere negli studenti la motivazione al confronto e alla conoscenza delle culture straniere, rinforzando il senso di appartenenza alla comunità Europea.
CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE Nell’ambito di una educazione linguistica aperta alle diverse culture Europee, agli alunni è data la possibilità di partecipare agli esami di certificazione (Ket / Trinity) al fine di potenziare le competenze linguistiche e comunicative. Tali esami si svolgono nella sessione primaverile/estiva presso i centri di certificazione accreditati e prevedono il rilascio dell’attestato di livello raggiunto.
ERASMUS+
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In una visione europea e cosmopolita della formazione culturale, il nostro istituto aderisce ai bandi Erasmus +, un programma UE che riguarda i settori della formazione e dell’istruzione della gioventù per il periodo 2014-2020. Obiettivo del programma è la promozione del multilinguismo, in particolare la pratica comunicativa della lingua straniera, che permetterà ai giovani in particolare di prepararsi al meglio per il mercato del lavoro e per trarre maggior profitto dalle opportunità disponibili.
CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
Le scuole secondarie di primo grado dei tre comuni hanno istituito il Consiglio Comunale dei ragazzi. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è uno strumento educativo di notevole importanza per accompagnare i giovani in un cammino di crescita personale e collettivo. Si tratta di uno degli istituti di partecipazione all'amministrazione municipale più innovativi degli ultimi anni. I C.C.R. mirano ad una partecipazione diretta dei ragazzi nella vita del proprio territorio attraverso un coinvolgimento libero, autonomo e non vincolato a schematismi partitici o politici.
EDUCAZIONE STRADALE Nelle scuola secondaria di primo grado verrà realizzato un progetto di Educazione Stradale che si articolerà nelle classi prime (acquisire comportamenti corretti sulla strada come pedoni), nelle classi seconde (come ciclisti) e nelle classi terze (acquisire comportamenti corretti e responsabili come utenti). Tale progetto prevede l'intervento degli agenti di Polizia Locale e l'organizzazione di attività interdisciplinari legate alle diverse tematiche proposte.
LIFE SKILLS TRAINING In una parte delle classi a Tempo Prolungato della scuola secondaria di primo grado, è in atto il progetto “Life Skills Training”, promosso dalla Regione Lombardia e attuato con il supporto del Dipartimento dipendenze – Area prevenzione, della ASL Milano1 di Magenta. Tale progetto si pone l'obiettivo di promuovere stili di vita positivi tra i giovani ai fini di una prevenzione dei “comportamenti a rischio”.
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETÀ
Nella convinzione sempre più affermata tra i docenti circa l’importanza della sensibilizzazione sociale, nel nostro Istituto sono attivi i seguenti progetti: Donacibo è una iniziativa permanente che si svolge, ogni anno dal 2007, su tutto il territorio nazionale ed è coordinata dalla Federazione Nazionale Banchi di Solidarietà presso le scuole di ogni ordine e grado. L’iniziativa intende educare i giovani alla solidarietà, riflettendo su problemi quali povertà ed indigenza, promuovere il cambio di atteggiamento nei confronti dello spreco di cibo e, soprattutto, promuovere la cultura del “dono” riconoscendo che tutto ci è dato e che la vita stessa è un dono. Si svolge nel periodo pre-pasquale e dura un’intera settimana: ogni giorno il gesto del dono si ripete con un tipo di prodotto alimentare diverso. “I Care” è un progetto promosso dal Plesso di Scuola Secondaria di primo grado di Santo Stefano Ticino, nella prospettiva di un’estensione a tutta la comunità scolastica dell’Istituto. Tale progetto si ispira al motto di don Milani ed ha come obiettivo la sensibilizzazione e l’attenzione all’ “Altro”. Nel corso degli anni sono state organizzate giornate sportive insieme a persone con abilità diverse, testimonianze ed esperienze concrete degli stessi studenti, guidati dai docenti, nel mondo del terzo settore. I temi e le attività di volta in volta proposti sono i seguenti:
- diverse abilità - culture diverse - sviluppo di una cultura contro le mafie - solidarietà e raccolta indumenti e cibo
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- incontri-testimonianza con associazioni di volontariato - predisposizione momenti di accoglienza per bambini della scuola primaria e anziani (nonni)
LE ATTIVITÀ DI RECUPERO Nelle classi è previsto l’utilizzo di una parte delle ore disponibili in organico (compresenza e/o
contemporaneità) per attività di recupero, di alunni con svantaggi e/o difficoltà di apprendimento, oltre che
per attività di approfondimento e arricchimento.
Si sottolinea il fatto che il recupero è un percorso individuale che viene concordato dai docenti, nell’ambito
del Consiglio di Classe, a favore del singolo alunno in difficoltà. Ciascun alunno ha diritto ad un percorso di
recupero personalizzato, tuttavia, nel caso di alunni con bisogni educativi speciali si farà riferimento al PDP,
come indicato nel capitolo apposito.
A CIASCUNO I SUOI TEMPI E IL SUO STILE
Il progetto è rivolto ad alunni che appartengono a fasce d’età diverse e rivelano difficoltà nel loro percorso scolastico. Amplia l’offerta formativa introducendo la sperimentazione di nuove strategie educative attente alle esigenze e aspettative degli alunni nella valorizzazione dei loro stili e tempi di apprendimento; individua percorsi e ambienti educativi ponendo attenzione alla personalizzazione e all’inclusione per migliorare il benessere degli studenti. Promuove azioni educative in collaborazione con la scuola secondaria di secondo grado per la realizzazione di azioni formative che consentano la maturazione di scelte sempre più consapevoli. Crea rete con le famiglie e le associazioni del territorio per il conseguimento di obiettivi comuni.
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Le finalità formative dell’Istituto saranno perseguite attraverso strategie di prevenzione e individuazione del disagio scolastico orientando gli alunni verso scelte che consentano un inserimento idoneo nella società civile. Si svilupperanno percorsi educativi in collaborazione con la Scuola Secondaria di secondo grado per permettere ai ragazzi di sperimentarsi in laboratori specialistici e di confrontarsi con alunni e insegnanti dei successivi corsi di studi. A questo scopo si coinvolgeranno le famiglie affinché le scelte scolastiche dei ragazzi rispondano alle loro effettive possibilità ed aspettative.
OPEN DAY Quest'anno il nostro Istituto apre le porte a tutti i bambini e i ragazzi interessati e alle loro famiglie, invitandoli a partecipare ad una giornata di scuola aperta che si svolgerà durante una mattinata nel mese di dicembre o gennaio. Attività didattiche animate, micro laboratori, esposizioni, percorsi guidati e CLIL volti a illustrare l'offerta formativa della nostra scuola e a far "toccare con mano" quello che quotidianamente arricchisce i nostri ragazzi. Saper progettare, realizzare e comunicare le esperienze vissute; saper lavorare, gestire e cooperare in modo empatico all'interno di un gruppo; saper operare con intraprendenza, creatività ed autonomia, tutto ciò aiuterà i ragazzi nella costruzione delle proprie competenze sociali e civiche, valorizzando il loro spirito di iniziativa e imprenditorialità.
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3- I progetti e le attività complementari
Le attività complementari di arricchimento si riferiscono sia ad attività inserite nella quota oraria
obbligatoria sia alle attività integrative.
È data inoltre facoltà alle classi di partecipare a progetti significativi proposti da enti o agenzie
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educative esterne alla scuola che si presentino nel corso dell’anno scolastico, nell'ottica di
un'apertura e di una collaborazione con il territorio.
Scuola dell’Infanzia – Casorezzo
Attivita’ pomeridiane
TITOLO DURATA CLASSI COINVOLTE
Suoni e musica in gioco Ottobre- maggio I bambini di 4 e 5 anni di tutte le
sezioni
Il gioco delle emozioni Ottobre-maggio I bambini di 4 e 5 anni di tutte le
sezioni
Penso,conto,faccio Ottobre-maggio I bambini di 4 e 5 anni di tutte le
sezioni
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Progetti
TITOLO CLASSI COINVOLTE
Progetto annuale Tutte le sezioni
Accoglienza Tutte le sezioni
Creatività nelle feste
tradizionali
Tutte le sezioni
Uscite sul territorio Tutte le sezioni
Consulenza psicopedagogica Tutte le sezioni
Inglese Solo i bambini di 5 anni delle tre
sezioni
Progetto alternativo alla religione
cattolica
Tutte le sezioni
Progetto educativo annuale:
“La natura intorno a me: nel verde
del Parco del Roccolo”
Tutte le sezioni
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Scuola Primaria
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Primaria Ossona
Attività / Progetti
TITOLO CLASSI COINVOLTE
Musica e movimento I – II – III - IV
Movimento e gioco I – II – III – IV - V
Si va in scena con il canto di natale V
Stranieri in classe TUTTE
Scuola e territorio TUTTE
Laboratorio informatico TUTTE
Consulenza pedagogica TUTTE
Laboratorio espressivo TUTTE
Impariamo la convivenza civile TUTTE
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Primaria S. Stefano Ticino
Attività / Progetti
TITOLO CLASSI COINVOLTE
Laboratorio informatico Tutte
Recupero e/o potenziamento
delle attività disciplinari
Tutte
Intercultura”Stranieri in classe” Tutte
Consulenza pedagogica Tutte
Biblio - attività Tutte
Musica mia IV e V
Polisportiva: danza moderna I e II
Educazione stradale con i vigili I e II
“Diamoci una mano” III
Protezione civile IV
Avis V
“Donacibo” Tutte
“ La mia scuola per la pace” Tutte
Educazione al gesto grafico,
prevenzione disgrafia
I
Educazione all’affettività V
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Primaria Casorezzo
Attività/ Progetti
Titolo CLASSI COINVOLTE
Alfabetizzazione Motoria II III IV V
Musical II III IV V
Psicomotricità I
Minibasket Tutte le classi
Ed. all’affettività V
Ed. Civica e Stradale V
Giornata Della Memoria V
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Scuola Secondaria di primo grado
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Secondaria di Primo Grado – Ossona
Attività / Progetti
TITOLO CLASSI COINVOLTE
Attività integrative
Lettere/Matematica
Tutte
Accoglienza I
Raccordo V primaria e I secondaria
Facilitazione linguistica Tutte
Alfabetizzazione alunni stranieri Tutte
Informatica e coding Tutte
Incontri con esperti di varie
discipline su richiesta dei docenti
Tutte
Donacibo Tutte
Biblioteca (ed. alla lettura) Tutte
Orientamento Terze
Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutte
Consulenza pedagogica Tutte
Sicurezza Tutte
Attività sportiva Tutte
Ed. stradale III
KET III
Ed. affettività e sessualità III
Madrelingua Inglese II e III
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Secondaria di Primo Grado – S. Stefano Ticino
Attività / Progetti
TITOLO CLASSI
COINVOLTE
Attività integrative lettere -matematica
Tutte
Laboratorio Musicale Tutte
Stranieri in classe secondo necessità
Certificazione linguistica I – III
Conversazione Madrelingua Inglese II – III
Attività sportiva Tutte
Progetto affettività/sessualità III
Sportello grafologico Tutte
Educazione stradale Tutte
Donacibo Tutte
Progetto “I CARE” Tutte
Progetto “Libriamoci” Tutte
Progetto “Orto” Tutte
Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutte
Consulenza pedagogica Tutte
Orientamento III
E-twinning III
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Secondaria di Primo Grado – Casorezzo
Attività / Progetti
TITOLO CLASSI COINVOLTE
Attività di consolidamento
Studio guidato
Classi tempo prolungato
Consiglio Comunale dei Ragazzi Tutte
Conversazione madrelingua
inglese
II – III
Certificazione “Trinity” II – III
Latino III (classi a tempo prolungato)
Informatica Tutte (nelle ore curricolari)
Orientamento III
Giornata della Memoria “Il
viaggio di Roberto”
Tutte
Progetto affettività/sessualità III
Alfabetizzazione alunni stranieri Secondo necessità
Facilitazione linguistica Secondo necessità
Life Skill Training Classi tempo prolungato
Consulenza pedagogica Tutte
Centro Sportivo Studentesco Tutte
Educazione alla legalità
“Borsellino, Falcone e le scorte”
Tutte
Donacibo Tutte
Verzorin d’or Tutte
Intervento Maestri del Lavoro III
Anche nel prossimo triennio i plessi dell'Istituto, nell'ideare e realizzare progetti, continueranno ad avvalersi delle risorse presenti sul territorio, in una prospettiva di apertura e collaborazione. In particolare, l’offerta formativa verrà arricchita con progetti significativi proposti dai volontari delle varie associazioni.
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4- Potenziamento offerta formativa
Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia le scuole sono state chiamate a fare le
proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e
potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell'arte, di
cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali;
potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione,
della discriminazione, del bullismo e del cyberbullismo; sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli
alunni con bisogni educativi speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio;
alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano L2; inclusione.
Il nostro Istituto nell’individuare il proprio fabbisogno relativo all’organico per il potenziamento, ha condiviso
e indicato le priorità da perseguire nell'ampliamento della propria offerta formativa, come indicato nel primo
capitolo.
I progetti sono stati elaborati tenendo conto delle seguenti finalità:
❖ Attuare attività formative rispondenti a bisogni, esigenze, aspettative del bacino scolastico
❖ Promuovere il diritto all’istruzione e alla formazione di ciascun alunno/a
❖ Promuovere una scuola capace di integrare i curricoli personalizzando gli interventi, considerando
le esigenze e le capacità di apprendimento degli alunni, la struttura delle discipline e la natura del
territorio
❖ Stimolare esperienze formative che potenzino le possibilità socio-culturali degli alunni e delle loro
famiglie
❖ Creare un clima di accoglienza per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri
❖ Organizzare momenti di formazione per docenti di diversi ordini di scuola (metodologia CLIL Lingua
Inglese)
❖ Attuare attività formative per potenziare la lingua inglese mediante la metodologia CLIL
❖ Agevolare la pratica della lingua orale con insegnante madrelingua fin dai primi anni di vita
scolastica
❖ Prevedere, nell’ottica del curricolo verticale per competenze, la creazione di un percorso di
sviluppo della lingua orale
❖ Incoraggiare gli alunni a sperimentare molteplici forme di espressione e comunicazione
❖ Facilitare la socializzazione e la condivisione ma anche l’unicità di ciascun alunno
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L’Istituto Comprensivo "Amedeo Duca D'Aosta" nella programmazione degli interventi mirati al
miglioramento dell’offerta formativa, attua un progetto volto all’utilizzazione dei docenti dell’organico di
potenziamento nella scuola primaria.
Il progetto prende in carico la diversità: non solo le situazioni di disagio, relativamente alla diversa abilità,
agli stranieri, a casi di svantaggio socio-culturale, ma anche la valorizzazione delle competenze
linguistiche. Prioritari risultano, nell’ambito di tal progetto, interventi specifici volti, da un lato, a favorire
l’integrazione e contrastare situazioni di svantaggio e marginalità, evitando che la diversità si traduca in
differenza, e dall’altro, a promuovere l’acquisizione di conoscenze ed abilità di base, compresa
l’alfabetizzazione linguistica.
Le docenti interessate sono 4
Le 24 ore di servizio che le docenti sono tenute a prestare nelle attività settimanali saranno cosi
suddivise:
• 22 ore durante le attività curriculari degli alunni
2 ore di programmazione
Le ore curriculari sono destinate:
• Utilizzo in aree di miglioramento RAV
recupero di alunni con particolari bisogni educativi, presenti nelle classi della scuola primaria, su
segnalazione del team Docente.
• Utilizzo per alfabetizzazione linguistica
supportare tutto il percorso di inserimento degli studenti stranieri nel tessuto scolastico a partire dalle
fasi iniziali di accoglienza, agendo a diversi livelli: relazionale, linguistico, interculturale.
• Utilizzo per supplenze
copertura personale Docente assente
Utilizzo per insegnamento Lingua Inglese
integrare l’insegnamento della Lingua Inglese presso la scuola primaria
Per l’anno scolastico 2015/2016 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:
5 posti comuni Scuola Primaria
1 posto di sostegno (Scuola Primaria)
1 docente dalla graduatoria A030 (Scuola Secondaria di primo grado)
Per l’anno scolastico 2016/2017 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:
4 posti comuni per la Scuola Primaria
1 docente dalla graduatoria A030 (Scuola Secondaria di primo grado)
Per l’anno scolastico 2017/2018 le risorse assegnate al nostro Istituto sono state le seguenti:
4 posti comuni per la Scuola Primaria
1 docente dalla graduatoria A049 (Scuola Secondaria di primo grado)
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Potenziamento di Educazione Fisica per la Scuola Secondaria di primo grado
Il nostro Istituto ha ottenuto le risorse per un’attività di potenziamento di Ed. Fisica per la Scuola Secondaria di primo grado che sarà così suddiviso:
Casorezzo: 4 ore S.Stefano T.: 6 ore
Ossona: 8 ore utilizzate come supporto organizzativo al Dirigente Scolastico PROGETTO Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport.
Il progetto di Ed. Fisica ha come finalità la diffusione di un uso formativo ed orientante dell’attività fisica
attraverso una serie di attività ludico-motorie e di percezione corporea, proposte in maniera specifica all’età
evolutiva degli alunni della Scuola Secondaria di primo grado dell’I.C.
Si propone inoltre di sviluppare comportamenti sani e funzionali al consolidamento del senso civico e sociale.
Si prevede di utilizzare tale risorsa per attuare:
- progetti di potenziamento dell’attività sportiva in vista della preparazione di gare e tornei sia in orario
scolastico che extra scolastico, relativamente a giochi di squadra e ad attività sportive individuali
- progetti di affiancamento ad insegnanti di altre discipline per attuare proposte di approfondimento o
recupero, anche attraverso attività ludico-motorie
Tra gli obiettivi individuati :
- valorizzare le competenze motorie, gli obiettivi specifici con attenzione alle competenze trasversali di cittadinanza garantendo una proposta che aumenti l’offerta formativa e l’apprendimento attraverso il movimento, la motricità finalizzata e la pratica sportiva;
- potenziare il percorso di integrazione degli alunni in situazione di vari tipi di svantaggio anche al fine di prevenire i rischi di insuccesso;
- agevolare l’integrazione degli alunni stranieri; - incentivare la motivazione tramite l’individuazione di attitudini e talenti; - potenziare la creatività e l’autonomia di giudizio, costruendo progressivamente il pensiero critico; - aiutare gli alunni a analizzare le situazioni vissute e ad operare scelte libere ed autonome; - fornire ai ragazzi momenti di confronto con coetanei per favorire lo sviluppo di corretti
comportamenti, anche nel gioco, limitando le degenerazioni e riflettendo sugli aspetti positivi dello sport
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5- La valutazione “La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli
alunni,…… ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo
formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell'identità personale e promuove l'autovalutazione di ciascuno
in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze.” (art.1 DL 62/2017)
Sulla base del recente decreto, quindi, i docenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche,
sottopongono ad azione di verifica sia la propria azione didattica (al fine di individuare, individualizzare e
adeguare le proposte educative e i percorsi di apprendimento), sia gli apprendimenti degli alunni utilizzando
modalità e criteri che verranno definiti dal collegio dei docenti nel corso del corrente anno scolastico.
Sarà cura del collegio, quindi, in corso d’anno, esplicitare la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi
livelli di apprendimento degli alunni e definire le strategie da attivare in presenza di “livelli di apprendimento
parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. (art. 2 DL 62/2017)
Gli insegnanti, al fine di adottare “modalità di comunicazione efficaci e trasparenti in merito alla valutazione”
(Art.1 DL 62/2017), comunicano ai genitori i risultati delle prove di verifica attraverso il diario, lo spazio
apposito sul libretto delle giustificazioni e i colloqui individuali.
Per garantire la legalità e la trasparenza delle forme istituzionali di valutazione si individuano le seguenti
modalità operative che prevedono:
• la collegialità delle decisioni
• la verifica bimestrale nei consigli di Interclasse e di classe per soli docenti e la informazione alle famiglie
• la valutazione quadrimestrale con la consegna del documento di valutazione ai genitori.
Una fonte di verifica utile alla riflessione didattica dei docenti è l’annuale prova nazionale messa a punto
dall’INVALSI per le classi II e V Primaria e III Secondaria di I grado: confrontare i risultati dell’Istituto con
quelli nazionali, negli ambiti oggettivamente misurabili della comprensione del testo scritto, della riflessione
linguistica, dell’area logico-matematica, e, da quest’anno, della comprensione e dell’uso della lingua inglese,
consente infatti di attivare processi di ricerca didattica e anche di collaborazione tra docenti che non possono
che giovare al perseguimento degli obiettivi di apprendimento.
In questa prospettiva l’Istituto ha esteso alla scuola secondaria la pratica delle prove oggettive trasversali già
in atto nella scuola primaria, attraverso un’azione di programmazione collegiali, calendarizzazione sistematica
e di condivisione dei criteri di valutazione. Tali prove verranno rese il più possibile inclusive e fruibili a tutti gli
alunni del nostro istituto, specialmente a quelli con bisogni educativi speciali. A tal fine è stato approvato un
protocollo di somministrazione delle prove scritte per alunni con DSA, a partire da quello già adottato per le
Lingue Straniere.
Resta inteso che la valutazione oggettiva non è e non potrebbe essere l’unica forma di valutazione operata
all’interno della scuola. La valutazione, infatti, si fonda primariamente sull’osservazione dei percorsi attivati da
ogni alunno, nella consapevolezza che l’apprendimento e la maturazione delle competenze sono processi
originali e non identificabili unicamente con una serie di prestazioni. Si valorizzano, inoltre, competenze
significative sviluppate in situazioni di apprendimento non formale o informale.
Per la valutazione del comportamento degli alunni, che da quest’anno verrà espressa attraverso un giudizio
sintetico, ci si riferisce alle otto competenze-chiave di cittadinanza e si organizzano iniziative per la
valorizzazione di comportamenti positivi con un maggiore coinvolgimento attivo dei genitori.
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RISORSE UMANE
Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, in seguito all’aumento delle classi da 59 a 60, si
prevede il seguente fabbisogno per il triennio di riferimento sulla base di un dato stabile relativo alla
popolazione scolastica e al numero degli alunni diversamente abili e fatto quindi salvo l’adeguamento al
termine di ogni anno scolastico:
❖ Scuola dell’Infanzia:
▪ n. 3 sezioni n. 6 posti comuni
▪ n. 4 alunni, 2 dei quali con disabilità grave n. 2 posti di sostegno
▪ n. 4,5 ore di IRC
❖ Scuola primaria
▪ n. 36 classi, totalmente a Tempo pieno, per le quali sono stati assegnati, per l’a.s.
2017/18, 64 posti comuni, situazione che crea sofferenza nella gestione del tempo
scuola, richiesto dalla totalità dei genitori, e per il quale sarebbe necessario un
incremento della dotazione organica.
▪ n. 72 ore di IRC;
▪ 11,5 posti di sostegno (per 22 alunni DVA)
❖ Scuola secondaria di primo grado: 3 plessi
o n. 19 classi a tempo prolungato e 2 a Tempo ordinario:
o n. 305 ore di Lettere 17 cattedre
o n. 183 ore di Scienze matematiche 10 cattedre + 3 ore
o n. 63 ore di Lingua Inglese 3 cattedre + 9 ore
o n. 26 ore di Spagnolo
o n. 16 ore di Francese
o n. 42 ore di Arte 2 cattedre + 6 ore
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o n. 42 ore di Educazione Fisica 2 cattedre + 6 ore
o n. 42 ore di Musica 2 cattedre + 6 ore
o n. 42 ore di Educazione tecnica 2 cattedre + 6 ore
o n. 42 ore di IRC
o 11 cattedre di sostegno (per 22 alunni DVA)
Relativamente ai posti per il potenziamento dell’offerta formativa, a fronte della assegnazione effettiva da
parte del MIUR di n. 4 posti comuni per la Scuola primaria e n. 1 posto di A049 (Educazione fisica) alla Scuola
secondaria di primo grado, rilevate le esigenze dell’Istituto: una parte di posto comune della Scuola primaria
sarà destinato a coprire il fabbisogno dell’insegnamento di Lingua inglese e parte della dotazione di A049,
assegnato alla Scuola secondaria, sarà utilizzato per supporto organizzativo in collaborazione con il Dirigente
scolastico.
Per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico ad ausiliario, il fabbisogno è
così definito, salvo adeguamenti che si rendessero necessari:
Direttore dei Servizi Generali e amministrativi;
n. 6 unità di Assistente amministrativo:
n. 23 unità di collaboratore scolastico (di cui n. 1 part-time).
ALTRE RISORSE: ATTREZZATURE, ARREDI, TECNOLOGIA
L’Istituto è impegnato in un rinnovamento delle proprie attrezzature digitali, che comporta
parallelamente un rinnovo delle pratiche didattiche e delle attività, tanto per il docente quanto per gli
studenti. Il tipo di arredi e la progettazione del setting saranno legati alle metodologie che verranno
implementate nel nuovo ambiente.
Perché scegliere pratiche didattiche innovative? ❖ Per superare una didattica orientata esclusivamente allo sviluppo di conoscenze e un modello
di lezione esclusivamente frontale.
❖ Per favorire e supportare attività didattiche centrate sullo studente.
❖ Per sviluppare pienamente le potenzialità delle tecnologie digitali creando un ambiente
adeguato a supportare pratiche didattiche innovative.
❖ Per assecondare la creatività dei docenti e degli studenti grazie alla possibilità di creare
situazioni didattiche diversificate.
❖ Per creare un primo esempio di ambiente di apprendimento moderno e flessibile senza dover
progettare edifici/strutture nuove ma recuperando/ridefinendo l’utilizzo di ambienti già
esistenti.
L’Istituto si impegna ad aderire a tutte le iniziative orientate verso lo sviluppo di una didattica più
efficace, flessibile e disposta a dialogare con il mondo digitale, familiare agli studenti, conservando
tuttavia l’amore per la cultura, la conoscenza e tutte le espressioni del bello, viste come arricchimento
dell’essere umano di ogni tempo.
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Come indicato nella nostra Mission crediamo in una scuola che si analizza, riflette su di sé e vuole migliorarsi.
L'attenzione all'autovalutazione (e alla conseguente riflessione a partire dai risultati rilevati) è una delle
priorità del nostro Istituto, che ha sempre cercato, con strumenti interni, di valutare il processo educativo,
promuovendo un coinvolgimento attivo di tutte le componenti (studenti, docenti, famiglie, personale ATA e
amministrativo).
Al termine di ogni anno scolastico viene, infatti, distribuito alle famiglie, ai docenti e al personale A.T.A. un
questionario sulla valutazione del servizio erogato. Le risposte sono anonime e vengono tabulate dalla
commissione POF valutazione. I risultati vengono comunicati agli Organi Collegiali con il desiderio di
qualificare l'offerta formativa a partire dai bisogni dell'utenza e del territorio.
Rapporto di Auto Valutazione (RAV)
In accordo con le direttive emerse dal D.P.R. 80/2013 ogni scuola è stata chiamata a compilare, attraverso
l’apposita piattaforma online, il Rapporto di Auto Valutazione (RAV), che ha consentito una seria e ponderata
riflessione circa il funzionamento e gli esiti di ogni singolo processo in atto nel nostro Istituto.
Lo scopo di tale valutazione, coordinata dal Dirigente Scolastico, coadiuvato da un Nucleo di Autovalutazione
composto da cinque docenti di ogni ordine e grado, è stato quello di individuare punti di forza e aree di
debolezza, dai quali partire per elaborare un valido e costruttivo Piano di Miglioramento.
Il nostro RAV, qui allegato, è stato pubblicato ed è consultabile sul sito del nostro Istituto nella sezione
“Scuola”.
Piano di Miglioramento (PdM)
Secondo il Sistema di Valutazione Nazionale, previsto dal DPR 80/2013, nell'anno scolastico 2015-2016, il
nostro Istituto ha elaborato il qui allegato Piano di Miglioramento (PdM) sulla base delle priorità individuate
nello scorso anno scolastico attraverso la compilazione del RAV.
In tale PdM si individua nella formazione dei docenti la chiave per innescare un processo di miglioramento
realmente tangibile: l’uniformità di curricolo e valutazione, testata con prove comuni, periodiche e raggiunte
tramite un percorso formativo e auto formativo largamente condiviso, è stata infatti identificata come
requisito fondamentale per raggiungere risultati nelle prove nazionali più uniformi all’interno dell’Istituto e
fondate su una didattica più consapevole ed efficace che, in ultima istanza, si auspica porti ad un
avvicinamento agli standard nazionali.
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Piano della Formazione Il nostro Istituto condivide pienamente le linee guida indicate dal MIUR in merito alla formazione dei docenti,
nella convinzione che “la crescita del Paese (e del suo capitale umano) richieda un sistema educativo di
qualità, che guardi allo sviluppo professionale del personale della scuola come ad un obiettivo strategico” e
che abbia lo scopo di creare un vero e proprio “ambiente di apprendimento continuo”, ossia “un sistema di
opportunità di crescita e di sviluppo professionale per l’intera comunità scolastica”. La crescita professionale
di tutto il personale scolastico, infatti, rappresenta una condizione irrinunciabile per “restituire una rinnovata
credibilità sociale a chi opera nel mondo della scuola” innescando così un circolo virtuoso di progressivo
innalzamento qualitativo del sistema Scuola e in ultima analisi del sistema Paese.
La formazione del personale scolastico durante tutto l’arco della vita professionale è un fattore decisivo per il
miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo italiano.
La legge 107/15, art. 1, comma 124, stabilisce che la formazione in servizio del personale docente è
obbligatoria, permanente e strutturale.
Il Piano Nazionale di Formazione triennale indica le priorità tematiche rilevate in base alle esigenze reali
individuate a livello nazionale:
Lingue straniere;
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
Scuola e lavoro;
Autonomia didattica e organizzativa;
Valutazione e miglioramento;
Didattica per competenze e innovazione metodologica;
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale;
Inclusione e disabilità;
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.
Le analisi interne al RAV di Istituto sono la base di partenza per il Piano di Miglioramento, al quale il Piano di formazione di ogni Scuola deve fare riferimento per perseguire con successo la strategia di sviluppo e miglioramento dell’Istituto.
In questa ottica si individuano tra le priorità tematiche nazionali, le aree all’interno delle quali l’Istituto intende formare il Personale:
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
Didattica per competenze e innovazione metodologica:
Inclusione e disabilità.
L’Istituto permette e favorisce la formazione, partecipando a Reti di scuole, provvedendo ad organizzare percorsi formativi interni e incentivando lo sviluppo professionale anche attraverso l’autoformazione. Il Piano di formazione dell’Istituto non deve prescindere dalle esigenze formative della Scuola, ma raccogliere anche le istanze formative dei singoli docenti, così come saranno esplicitate nei rispettivi Piani individuali. Al fine di avere un quadro esaustivo dei bisogni formativi, si prevede, in itinere, una mappatura delle esigenze formative del personale scolastico attraverso l’analisi dei piani individuali di sviluppo professionale e/o questionari di rilevazione dei bisogni.
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Rimandando al Piano completo di formazione triennale, allegato al PTOF, si individuano di seguito le iniziative relative all’anno scolastico 2012017/18.
Il Piano della Formazione allegato prevede momenti di formazione destinati all’intero corpo docente e, come
previsto dal Piano di Miglioramento, intende perseguire i seguenti obiettivi:
Motivare / rimotivare alla professione;
rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento alla qualità
del servizio scolastico;
rafforzare le competenze pedagogiche;
saper affrontare i cambiamenti e le nuove esigenze che la società propone che comportano
l'acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo socio-didattico;
attivare iniziative finalizzate al confronto con Enti e associazioni e saper trarre spunti di riflessione che
comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe;
adeguare la mediazione didattica alle richieste di una didattica per competenze
Per realizzare tali obiettivi si agirà su tre fondamentali linee:
1- Formazione obbligatoria finalizzata alla realizzazione del Piano di Miglioramento
2- Formazione con risorse interne finalizzata alla condivisione e disseminazione di competenze
all’interno dell’Istituto
3- Autoformazione finalizzata alla ricerca e allo studio libero e personale dei docenti, di cui si allega
prospetto
Delibera Consiglio di Istituto n. 51
del 30 novembre 2017
Aggiornato in data 21 marzo 2018