ottobre alla camera...e non solo
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Ottobre alla Camera...e non solo. Appuntamento mensile dove raccogliere le principali novità, nello spirito della newsletter giornaliera che già faccio. In questa edizione potrete trovare, oltre che un breve riassunto dei provvedimenti approvati alla Camera o assunti al Governo, anche link utili e il testo di alcune delle interrogazioni presentate, delle risposte ricevute, nonché delle proposte di legge che ho presentato, delle interpellanze, degli emendamenti principali (con il relativo esito) e delle mozioni.TRANSCRIPT
OTTOBRE ALLA CAMERA e non solo…
di ETTORE ROSATO
Iniziamo con ottobre, questo
appuntamento mensile, dove
raccogliere le principali novità,
nello spirito della newsletter
giornaliera che già faccio.
In questa edizione potrete trovare,
oltre che un breve riassunto dei
provvedimenti approvati alla
Camera o assunti al Governo, anche link utili e il testo di
alcune delle interrogazioni presentate, delle risposte
ricevute, nonché delle proposte di legge che ho
presentato, delle interpellanze, degli emendamenti
principali (con il relativo esito) e delle mozioni.
Troverete anche tante altre informazioni che spero utili,
così da poter seguire, nella maniera più trasparente
possibile, quello che faccio a Roma.
In questa legislatura ho la responsabilità per il gruppo del
Partito Democratico di organizzare i lavori d’aula. Un
incarico che mi impegna più di quanto possa sembrare e
che si traduce in una minor disponibilità per le cose che
vorrei poter fare nella mia città…
Anche per questo, spero troviate questa nuova iniziativa
interessante e utile. Sono a vostra disposizione per
suggerimenti, commenti o critiche.
Ettore Rosato
RICORDIAMOCI CHE…
3 ottobre il DECRETO CULTURA è legge
9 ottobre il DECRETO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE è approvato alla Camera
11 ottobre il DECRETO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE è legge
17 ottobre approvato alla Camera il DISEGNO DI LEGGE DI ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI
23 ottobre seconda approvazione al Senato del DISEGNO DI LEGGE DI RIFORMA COSTITUZIONALE
24 ottobre il DECRETO IMU è legge
29 ottobre il DECRETO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE è legge
ALCUNI NUMERI
…dall’inizio della XVII legislatura ad oggi:
I PRIMI 100 GIORNI DI LETTA
Ottobre è stato il
mese della seconda
fiducia al Governo
Letta. Un Esecutivo
che sta lavorando
bene nonostante
tante difficoltà: un
alleato di Governo
non sempre affidabile, e una situazione economica
complessa.
Ancora molto c’è da fare e le emergenze del Paese ci
sono chiare, ma scopri qui cos’ha fatto il Governo
Letta nei suoi primi 100 giorni di lavoro.
In qualsiasi momento, puoi consultare sul sito ufficiale della Camera dei Deputati, il mio profilo, dove sono pubblicati tutti gli atti di sindacato ispettivo e le proposte di legge che ho presentato come primo firmatario o di cui sono co-firmatario. Puoi seguire il loro iter e vedere come procede…
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alla Camera e qualche riflessione. Clicca qui per iscriverti alla newsletter!
99,31%
di presenze in Parlamento
8
proposte di legge come primo firmatario
42
Interrogazioni come primo firmatario
21
Emendamenti come primo firmatario
TORNATI AD INVESTIRE IN CULTURA Dopo anni di disimpegno,soprattutto sotto il profilo delle risorse, il Governo Letta cambia rotta
MUSEI e TEATRI
Gli introiti della vendita di biglietti e prodotti di
merchandising saranno incassati interamente del
Ministero dei beni e delle attività culturali (oggi incassa
solo il 10-15%).
Saranno stanziati 8 milioni di euro per il
completamento del progetto dei Nuovi Uffizi e per il
sito archeologico di Pompei sarà individuata la figura di
un Direttore generale.
Gli enti culturali vigilati dal Ministero e i teatri stabili
pubblici non saranno più soggetti ai tagli orizzontali
imposti dalla spending review.
Le fondazioni liriche che si trovano in una condizione
debitoria potranno accedere ad un fondo di 75 milioni
di euro,presentando un piano industriale di
risanamento.
GIOVANI
Alcuni spazi statali saranno riservati ad attività culturali
di ragazzi “under 35”, sulla base di bandi pubblici, per
garantire l'espressione di nuove forme d'arte.
Si avvia un Programma straordinario di
inventariazione e digitalizzazione e per fare questo
saranno avviati 500 giovani laureati ad un tirocinio di
12 mesi. Il bando partirà con i primi 100 giovani nelle
regioni del Mezzogiorno.
SPETTACOLO
Si rifinanzierà il Tax credit per il cinema con uno
stanziamento di 90 milioni di euro e altri 5 milioni
saranno destinati a finanziare il Tax credit per la
musica che servirà anche a promuovere giovani artisti
e compositori emergenti.
ACCESSIBILITA'e TRASPARENZA
Le pubblicazioni che documentano ricerche finanziate
almeno per la metà con risorse pubbliche, dovranno
essere accessibili da chiunque gratuitamente e
telematicamente.
I fondi dello spettacolo non saranno più distribuito con
interventi a pioggia, ma verranno assegnati in base alle
attività svolte.
Si istituirà un'anagrafe degli incarichi amministrativi e
artistici degli enti dello spettacolo.
I contributi privati (fino a 5 mila euro) in favore della
cultura saranno effettuati senza oneri amministrativi a
carico del privato e tutte le donazioni saranno rese
pubbliche.
ANCHE GLI SCAMBI INTERNAZIONALI PROMUOVONO LA CULTURA L’ordine del giorno accolto dal Governo sul Collegio del Mondo Unito, eccellenza del nostro territorio che ha formato
migliaia di giovani in tutto il Mondo, molti dei quali sono diventati classe dirigente nei loro Paesi.
Ne faccio seguire il testo anche per chi conosce poco
questa nostra realtà. (con Tamara Blažina, Giorgio
Brandolin, Gian Luigi Gigli e Giorgio Zanin)
La Camera,
premesso che:
il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con sede a
Duino (Trieste), è un’istituzione culturale di carattere
privato dotata di personalità giuridica (Decreto Pres.
Giunta Regionale FVG 6 agosto 1982, n. 0368/Pres.) che fa
parte di un'organizzazione internazionale, fondata nel
1962, in piena guerra fredda, che mira a promuovere il
dialogo tra culture diverse per il tramite dell'educazione e
dell'interazione tra giovani di diverse culture, che vivono e
studiano insieme;
con decreto 19 ottobre 1998 n. 0368/Pres. del Presidente
della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia sono state
approvate le modifiche statutarie con cui il Collegio del
Mondo Unito dell’Adriatico ha adeguato il proprio Statuto
alle disposizioni di cui al D. LGS. 460/1997. Esso è così
diventato una ONLUS;
il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico è un'istituzione
autenticamente internazionale che ha scopi di particolare
rilievo. I Collegi del Mondo Unito si prefiggono di fornire ai
giovani, prima dell'accesso all'università, attraverso la
preparazione per il baccellierato internazionale,
un'educazione complessiva, in un ambiente appositamente
predisposto per promuovere la pace e la comprensione
internazionali. Questi Collegi sono frequentati da giovani
tra i 16 e i 19 anni, provenienti da ogni parte del mondo,
selezionati esclusivamente in base al merito. La borsa di
studio garantisce loro vitto, alloggio e istruzione gratuiti
per il biennio di frequenza. Il compito di selezionare gli
studenti e reperire le borse di studio, qualora lo
consentano le condizioni economiche locali, è affidato a
130 Commissioni nazionali per i Collegi del Mondo Unito
operanti in altrettanti paesi. La Commissione nazionale
italiana è posta sin dalla sua creazione sotto l’alto
patronato del Presidente della Repubblica. I Collegi del
Mondo Unito sono 12 e diverranno 14 con l’apertura di un
collegio in Germania e uno in Armenia. Il movimento dei
Collegi del Mondo Unito è presieduto dalla regina Noor di
Giordania e da Nelson Mandela;
il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico ospita circa 200
studenti provenienti quest’anno da circa 92 paesi diversi. Si
tratta di giovani che, in gran parte, faranno parte della
dirigenza futura del paese di provenienza. Il Collegio del
Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, di conseguenza, è per
il nostro Paese uno strumento di grande importanza e
prestigio per il rafforzamento dei legami con i paesi da cui
provengono gli studenti, nonché uno strumento
importante di promozione, di conoscenza della lingua e
della cultura italiana nel mondo;
con Legge 21 luglio 2005, n. 146 “Concessione di un
contributo al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con
sede in Duino” è stato istituito un contributo annuale a
favore del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico;
con tale provvedimento si è voluto assicurare la continuità
di un contributo pubblico ad un'istituzione di particolare
rilievo internazionale che ne fa una realtà ben distinta
rispetto agli enti, centri studi ed associazioni finanziabili
attraverso il sistema previsto dalla legge finanziaria 2002 in
via amministrativa;
i tagli lineari degli ultimi anni al bilancio dello Stato hanno
drasticamente ridotto l’importo di tale contributo
mettendo a rischio il proseguo dell’attività del Collegio del
Mondo Unito dell’Adriatico;
impegna il Governo
a garantire, mediante l’adozione di provvedimenti di
carattere finanziario e normativo, la prosecuzione della
attività dell’istituzione culturale Collegio del Mondo Unito
dell'Adriatico, avente sede a Duino, volta a promuovere la
comprensione internazionale, la giustizia e la pace
mediante l’attività di cooperazione internazionale nel
campo dell'istruzione secondaria superiore finalizzata alla
conoscenza e alla comprensione delle diverse culture.
CASTELLO DI MIRAMARE, IL GOVERNO IN CAMPO L’ordine del giorno di Fedriga (Lega Nord), che ho sottoscritto a tutela e difesa di un nostro grande patrimonio
Il Castello di Miramare passerà entro il 1° gennaio 2014 alla
Regione Friuli Venezia Giulia, che potrà valutare a sua volta
nuovi interventi idonei ad assicurarne la tutela e la
valorizzazione anche attraverso la stipula di accordi con il
Comune di Trieste. Il Governo, infatti, ha accolto un ordine del
giorno presentato da Massimiliano Fedriga e da me, e ha così
dato il proprio assenso all’inizio dell’iter alla cessione da parte
dello Stato di uno dei fiori all’occhiello del patrimonio storico e
architettonico. (Clicca qui per leggere il testo)
STOP ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Dopo la ratifica della Convenzione internazionale di Istanbul è legge il decreto del Governo
Dopo l’approvazione della legge di ratifica della
Convenzione di Istanbul (la proposta di legge è a prima
firma della nostra collega Federica Mogherini), il
Governo ha fatto un primo importante passo nella lotta
alla violenza sulle donne. Ecco una breve sintesi delle
novità contenute nel provvedimento, che contiene
anche alcune disposizioni sulla sicurezza.
VIOLENZA CONTRO LE DONNE
NUOVE AGGRAVANTI. Si aggravano le pene per i delitti
di maltrattamenti contro familiari in caso vengano
commessi nei confronti di minori o in presenza di
minori. Si aggrava la sanzione se la violenza sessuale è
commessa nei confronti di una donna in gravidanza, o
se è commessa nei confronti del coniuge o comunque
di persona legata da una relazione affettiva. Per il reato
di stalking, sono maggiormente sanzionati gli atti
commessi attraverso strumenti informatici o
telematici.
DIVIETO DETENZIONE ARMI. Il divieto di detenzione di
armi si applica nel caso di ammonimento da parte del
Questore per il medesimo reato di violenza domestica.
L’ammonimento: è uno strumento di prevenzione alle
condotte di violenza domestica, sulla falsariga di quanto
già previsto dal legislatore per il reato di Stalking. E’ un
avvertimento che il Questore fa nei confronti del
persecutore, senza che la vittima debba avventurarsi in un
processo penale.
IRREVOCABILITA’ DELLA QUERELA. In sede di lavori di
Commissione, l’iniziale irrevocabilità della querela è
stata riformulata preferendo la previsione che “la
remissione della querela può essere solo processuale”
ovvero può avvenire a procedimento già avviato. Si
applica a casi di violazioni gravi per le quali è prevista
anche la procedibilità d’ufficio.
MISURE URGENTI. Viene incrementata la lista per i
quali si applica l’allontanamento dalla casa familiare e
l’arresto obbligatorio in flagranza. Si introduce anche
l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare,
disposto dalla Polizia Giudiziaria su autorizzazione del
Pubblico Ministero.
LE TUTELE NEL PROCESSO. Si prevede il patrocinio
gratuito anche in deroga ai limiti di reddito, per le
vittime dei reati di violenza domestica, di stalking o di
mutilazioni genitali femminili. Si prevede l’obbligo di
costante comunicazione alla persona offesa sulle
novità del processo e si introducono nuove possibilità
di acquisire testimonianze con modalità protette.
Infine, è previsto il rilascio di un Permesso di soggiorno
apposito per consentire alle vittime di sottrarsi alla
violenza.
SICUREZZA
RAPINE E VIOLENTI. Si prevede l’utilizzo ancora per i
prossimi tre anni dell’arresto differito per i violenti in
occasione delle manifestazioni sportive. Si
inaspriscono le pene per il reato di rapina se il fatto è
commesso a danno di persone over65 o in presenza di
un minore.
FURTO D’IDENTITA’. Si rende più efficace i contrasto ai
furti d’identità digitale, innalzando le pene e
introducendo la procedibilità d’ufficio per il reato di
frode informatica.
SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI, TUTELARE I DIRITTI DEI DETENUTI E LA SICUREZZA DEGLI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA Il problema del sovraffollamento delle carceri è un problema che riguarda non solo i diritti e la dignità dei detenuti, ma anche le condizioni di sicurezza nelle quali si trovano ad operare gli agenti di Polizia penitenziaria.
Ottobre è stato il mese del messaggio del Presidente Napolitano alle Camere. In questa legislatura, assieme ad altri colleghi, ho presentato un’interrogazione per sollecitare la realizzazione del nuovo carcere di Pordenone. Rimane sempre viva anche la mia attenzione verso chi lavora all’interno delle carceri (qui un’interrogazione sulla vicenda del concorso 271 ispettori del 2003).
VIGILI DEL FUOCO: L’IMPEGNO CONTINUA Gli emendamenti al decreto contro la violenza sulle donne e al decreto sulla Pubblica Amministrazione
Su entrambi i decreti legge sono stati numerosi gli emendamenti che, assieme a Emanuele Fiano, abbiamo presentato e
fatto approvare. Tra questi segnalo l’emendamento (11.10) al decreto legge contro la violenza sulle donne che prevede
l’accesso anche al Corpo nazionale dei vigili del fuoco alla gestione dei beni sequestrati alla mafia, oggi riservato alle
sole Forze di Polizia, e l’emendamento (8.5) al decreto sulla Pubblica amministrazione sulla proroga al 31 dicembre
2016 delle graduatorie in essere.
Discorso a parte, invece, per quanto riguarda la norma aggiunta nell'ultima finanziaria di Berlusconi, che definisce il
lavoro dei vigili del fuoco volontari non un rapporto di lavoro. Al nostro tentativo di cancellarla, l’ostilità della
burocrazia ha impedito l’approvazione dell’emendamento. Resta una norma incomprensibile che va abrogata. Mi
dispiace per quelli che in qualche modo si sono illusi che le cose potevano migliorare. Non mi arrendo, ma per il
momento è così.
COSA RIMANE DA QUESTI PROVVEDIMENTI PER I VIGILI DEL FUOCO?
1) aumento dell'organico di 1000 vigili del fuoco, con 1000 assunzioni in più, subito.
2) proroga delle graduatorie in essere al 31.12.2016 con l'impegno ad esaurirle.
Ci sono scritte due cose che sembrano (e sono) contraddittorie ....da una parte si dice
che le graduatorie vanno esaurite prima di un nuovo concorso, dall'altra che il termine
ultimo è il dicembre 2016. Un compromesso tra chi come noi le graduatorie si è
impegnato ad esaurirle e chi pensa che chi oggi è nelle graduatorie è troppo vecchio ed
è necessario quindi fare un nuovo concorso. Come andremo avanti? Intanto abbiamo
oltre due anni davanti per assumere, poi, vedremo. Comunque abbiamo spostato i
termini di scadenza già in altre due occasioni.
3) spero di non leggere più lotte tra le graduatorie, entrambe frutto di concorsi pubblici
(di cui porto per entrambi la responsabilità) uno riservato totalmente ai discontinui, uno parzialmente. È uno scontro
improduttivo; consiglio di mettere le energie sulle assunzioni, non su altro. La norma che prevedeva una strada
privilegiata per i visitati è stata soppressa con emendamento presentato da tutti i gruppi politici che hanno lavorato su
questo tema (Pdl, M5s, Sel, Pd) perché inapplicabile e perché non rispondeva alle cose che in modo sintetico ho scritto
prima.
Certo, poi c'è chi in queste graduatorie non c'è, che magari sostiene che la stabilizzazione aveva maglie troppo strette o
prove troppo facili o che i vincitori del concorso sono ben che assunti e chi oggi è in graduatoria non ha diritti essendo
solo idoneo. A questi dico che in un periodo di limitazione del turnover è la cosa giusta da fare. Per motivi diversi
quelle graduatorie e quei concorsi sono arrivati dopo tanti anni, e entrarvi è stato per molti difficile, non si può buttar
via tutto...
4) nel decreto ci sono norme importanti per spendere meglio i soldi pubblici, stimolando a sfruttare le competenze del
Corpo a servizio di altri enti dello Stato, sia nel soccorso aereo sia per la predisposizione dei piani di protezione civile.
5) ci sono cose che mancano. Quella su cui sono più amareggiato è l'opposizione strenua che ho trovato su una norma
banale, logica, che è quella che dichiara che i discontinui sono lavoratori dipendenti, precari certo, ma dipendenti e
non volontari (che sono un'altra cosa). È stata un'invenzione dell'ultima finanziaria di Berlusconi che non riusciamo a
cancellare, ma non ci arrendiamo. Perché nemmeno la legge può negare la realtà.
6) dobbiamo risolvere la questione del pagamento delle visite dei volontari e discontinui. Una prima parziale risposta
era arrivata dal senato e poi cancellata dalla commissione bilancio, ma la risolveremo, anche qui non molliamo.
L’impegno continua, e sul turnover vediamo in legge di stabilità…
IRAN: DALLA PRESIDENZA DI ROUHANI UNA OPPORTUNITA’ DI
DIALOGO PER LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE? La tavola rotonda organizzata assieme a Isiamed, con l’ambasciatore iraniano in Italia Mozaffari
Si è svolto il 7 ottobre, presso la sala delle Colonne di Montecitorio
il convegno organizzato da Isiamed (Istituto italiano per l’Asia e il
Mediterraneo) assieme
all’associazione di amicizia e
cooperazione Italia Iran, di
cui sono presidente, sulle
nuove opportunità di dialogo
per la comunità
internazionale dopo le
elezioni politiche che hanno
visto la vittoria del leader
moderato di “Società dei chierichi militanti” Hassan Rouhani.
Crocevia tra Asia ed Europa, nazione dalla cultura profonda e antichissima, l’Iran
è un paese con grandi risorse umane e con una grande storia che, se lasciato
nell’isolamento, si vedrebbe privato dell’occasione di poter contribuire
positivamente alla stabilizzazione dell’intera area mediorientale.
Alla tavola rotonda hanno preso parte anche Ugo Intini, già vice-ministro agli
Esteri e Jean Leonard Touadi, consigliere del vice-ministri agli Esteri. “La grande
scommessa del futuro è che Rouhani riesca dove Khatami si arenò”. Ovvero nella
capacità di modificare il sistema economico del Paese, rinnovando la gestione e il
controllo delle risorse, non solo petrolifere, ma più in generale, commerciali,
bancarie e imprenditoriali oggi troppo concentrate nelle mani dell’entourage
rivoluzionario, inefficiente e spesso corrotto.
Io penso che questa sia la vera scommessa, se l’Occidente riesce a risolvere le questioni che hanno a che fare con
l’arricchimento dell’uranio si può aprire un fronte di collaborazione che diventa volano economico e politico. Un aiuto
non solo per l’Iran, ma un contributo alla stabilizzazione politica di tutta l’area. Non dobbiamo dimenticare che l’Iran è
il più grande paese della regione, che confina tra l’altro, con Afghanistan e Iraq, che ha una grande influenza politica
in Siria, realtà dove abbiamo tutto l’interesse di riportare la stabilità.
VIGILI DEL FUOCO, LE MIE PROPOSTE DI LEGGE Sono depositate alla Camera dei Deputati due proposte di legge (AC 1360 e AC 1362) sui Vigili del Fuoco. La prima riguarda la disciplina di reclutamento del personale volontario ripristinando la distinzione (in due elenchi separati) dei vigili del fuoco volontari e i vigili del fuoco discontinui. Inoltre, abroga la norma, introdotta nell’ultima legge finanziaria di Berlusconi, che definisce quello del
volontario non lavoro subordinato. La seconda intende riaprire i termini per la delega al Governo per l’armonizzazione delle tutele assicurative ed assistenziali tra i vigili del fuoco permanenti e i vigili del fuoco volontari. Quella delega, contenuta nel Collegato Lavoro, che è stata fatta cadere dai precedenti Governi.
RIFORMIAMO L’ITALIA Il doppio volto del “grillismo”: le riforme che il Movimento 5 Stelle ha cercato di fermare in tutti i mod
L’ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO PUBBLICO
Ottobre è stato il mese dell’approvazione in prima
lettura alla Camera, del disegno di legge di abolizione
del finanziamento pubblico ai partiti.
Abbiamo approvato una nuova legislazione che prevede
tetti alle donazioni private a più trasparenza nei bilanci
dei partiti.
Un duro colpo per chi in questi anni ha usufruito della
segretezza dei bilanci per poter gestire i soldi degli
iscritti e di tutti, in modo ambiguo e sicuramente non
utile alla buona politica.
TUTTI I BILANCI CERTIFICATI Il Partito Democratico ha certificato tutti i suoi bilanci, fin dalla sua nascita nel 2007, attraverso una società di revisione e controllo esterna. Il bilancio è consultabile sul sito del Partito Democratico nell’Area
Trasparenza (clicca qui). Sul sito della Camera dei Deputati, nella pagina dedicata al mio profilo, è consultabile la mia dichiarazione dei redditi e la documentazione patrimoniale relativi al 2013 (clicca qui), come ho sempre fatto in tutti gli anni della scorsa legislatura.
ma non è così per tutti… GRILLO E IL MISTERO DELLA SUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI L'articolo 12 della legge 6 luglio 2012, n. 96 introduce l'obbligo, in generale sui movimenti politici, per i tesorieri e coloro che svolgono funzione di tesoriere o comunque coloro che sono titolari dei partiti o dei movimenti politici, di
depositare la dichiarazione dei redditi e patrimoniale presso la Presidenza del Consiglio. C’è un unico partito o movimento politico in questo Paese, il cui titolare non ha presentato la dichiarazione patrimoniale o la dichiarazione dei redditi e questo è Beppe Grillo. (clicca sull’immagine per vedere il video dell’intervento in Aula). Clicca qui per leggere l’interrogazione che al riguardo ho presentato assieme al collega Emanuele Fiano, in I Commissione.
LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE
Dopo anni di tentativi di riforma falliti a causa delle divergenze
politiche e dell'incapacità di approvare lo stesso testo alla Camera
e al Senato (dove inoltre convivevano maggioranze
numericamente diverse e dove si erano trovati equilibri differenti),
stiamo approvando un disegno di legge costituzionale che
individua un percorso per le riforme.
COSA PREVEDE
Comitato bicamerale e tempi ridotti
Il disegno di legge costituzionale crea un Comitato
bicamerale (composto da 21 senatori e 21 deputati)
dove ogni forza politica sarà presente non in base al
numero di parlamentari ottenuti, ma in proporzione ai
voti raccolti alle elezioni (in modo da dare più spazio alle
opposizioni che hanno ottenuto meno seggi a causa del
premio di maggioranza ). Il Comitato avrà il compito di
redigere proposte di modifica della Costituzione che
dovrà essere approvato due volte da Camera e Senato
(come previsto dall'articolo 138) ma senza gli intervalli
di tempo di tre mesi previsti dalla procedura ordinaria.
In sostanza al posto di far lavorare le Commissioni Affari
istituzionali di Camera e Senato divise, lavora il
Comitato (che ha al suo interno deputati e senatori) per
conto del Parlamento.
Più peso ai cittadini
Secondo la procedura ordinaria, in caso Camera e
Senato approvino le riforme costituzionali con la
maggioranza dei 2/3, non si può procedere a
referendum. Noi prevediamo nel disegno di legge
costituzionale, invece, che ci possa essere il referendum
confermativo sulla riforma anche se sarà stata
approvata con la maggioranza dei 2/3. Proprio con le
nostre modifiche sarà possibile dare l'ultima parola ai
cittadini.
ATTENZIONE. In questa fase non stiamo ancora discutendo il merito delle modifiche da apportare alla Costituzione che saranno discusse nel Comitato, a cui saranno affidate tutte le proposte di legge presentate dai diversi gruppi parlamentari. Per quanto riguarda il Pd ci sono alcune cose che riteniamo indispensabili, come la cancellazione del bicameralismo perfetto (siamo ormai l'unico Paese dove la Camera e il Senato fanno lo stesso mestiere, con moltiplicazione di tempi e costi), la riduzione del numero dei parlamentari, la ridefinizione dei poteri tra stato centrale e autonomie locali con l'abolizione delle Provincie. Impegni che abbiamo preso di fronte ai nostri cittadini in campagna elettorale e che intendiamo portare a termine. Abbiamo però definito il confine del lavoro del Comitato (transitorio, solo per questa legislatura), che si occuperà solo delle modifiche del seconda parte della Costituzione escludendo anche il tema della giustizia.
e NON SOLO CAMERA… Ad Ancona ho incontrato amministratori locali e
parlamentari di AreaDem e ho partecipato a Loreto alla
“Leopolda delle Marche”
A Trieste assieme a Roberto Cosolini abbiamo dialogato di
Governo, Italia, Pd e Trieste…
A Trieste assieme alla comunità italiana in Croazia per la
festa dell’equipaggio che ha partecipato alla 45.esima
edizione della Barcolana
Alla quarta Leopolda di Firenze con Matteo Renzi ho
seguito il gruppo di lavoro 55 “Sicurezza e legalità”. Una
legalità che non esiste senza etica, senza buoni esempi e
senza educazione…
A Roma, assieme ad amici e colleghi e tanti democratici,
all’inaugurazione del Comitato per Matteo Renzi.
ANCORA DISAGI PER IL RINNOVO DELLA
PATENTE DI GUIDA
Non si sono placati i disagi che già l’anno scorso avevo
segnalato con un’interrogazione al Ministro dei
Trasporti. Ancora ritardi nella consegna dei bollini per il
rinnovo della patente con conseguente impossibilità a
guidare oltre confine per il periodo di attesa. Bollini che,
peraltro, sarebbero da superare, vista la nuova
normativa europea del 2006. Ecco perché ho presentato
una nuova interrogazione al Ministro dei Trasporti, e
questo è il testo:
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere –
premesso che:
nel caso di rinnovo della validità della patente di guida, il
titolare, dopo aver superato positivamente la visita medica,
riceve direttamente dall'amministrazione centrale del
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'adesivo da
applicare sulla patente stessa, a conferma della rinnovata
validità del documento;
il servizio di «postalizzazione» avviene, di norma, nell'arco di
30 o 40 giorni, anche se non mancano segnalazioni di ritardi
di alcuni mesi. Peraltro, si ricorda, che nel 2012 si è registrata
una sospensione del servizio a causa della mancanza di
risorse sul relativo capitolo di spesa del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, con conseguente impossibilità a
chiedere al fornitore la necessaria attività;
durante il periodo di attesa della consegna dell'adesivo, il
titolare della patente di guida può circolare sul territorio
nazionale provvisto del certificato di superamento della visita
medica, in quanto le forze dell'ordine hanno accesso, h 24, al
sistema centrale aggiornato dei titolari di patenti di guida con
le nuove date di scadenza;
diversamente, il certificato, accompagnato alla patente di
guida non è sufficiente a validare il rinnovo della patente nei
Paesi esteri, dovendo necessariamente essere inserita sulla
patente di guida la modifica della data di scadenza (con
l'apposizione dell'adesivo);
soprattutto nelle aree di confine, il prolungarsi dell'attesa
dell'adesivo è motivo di disagio per i tanti utenti che hanno
necessità di recarsi oltre confine e sono impossibilitati a farlo
finché non ricevono l'adesivo di conferma rinnovo.
L'amministrazione consente agli utenti, in casi di urgenza, di
preferire l'emissione di un duplicato della patente, ma questa
avviene a spese dell'interessato;
peraltro, si fa presente che la direttiva 2006/126/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio del 20 dicembre 2006
impone agli Stati membri di adottare le più recenti tecniche
antifrode e anticontraffazione all'atto di rinnovo delle patenti
di guida ad oggi in circolazione. Questa disposizione esclude,
quindi, l'applicazione di un adesivo sulla patente per
l'aggiornamento delle informazioni, in quanto questi si
deteriorano facilmente e diventano illeggibili –:
quali iniziative normative il Governo intenda adottare per
conformare la legislazione alle nuove disposizioni impartite
dalla direttiva 2006/126/CE;
nelle more dell'adozione di una normativa aggiornata, quali
iniziative il Ministro intenda adottare per consentire che il
rilascio dei duplicati, ai titolari di patenti di guida che hanno
necessità di recarsi all'estero, avvenga a spese
dell'amministrazione e non dell'interessato;
in alternativa, quali iniziative intenda promuovere per
velocizzare la consegna degli adesivi di avvenuto rinnovo
delle patenti. (4-02014)
DELEGA FISCALE, TAVOLARE PIU’ EFFICIENTE E MENO COSTOSO L’attività degli uffici tavolari va riformata: l’emendamento alla Delega fiscale
DELEGA FISCALE. L'attività
degli uffici tavolari del Fvg
sarà più efficiente e meno
costosa: verranno ridotti
pratiche, tempi e costi di
funzionamento, a vantaggio
dei cittadini e dei bilanci
pubblici. L'emendamento, sottoscritto da tutti i deputati del
Pd del Fvg, prevede che il Governo riformi, d'intesa con la
Regione Fvg, la disciplina della notificazione degli atti
tavolari. La materia è attualmente regolamentata da norme
complesse e antiquate, che implicano inutili lungaggini
burocratiche e costi eccessivi. Si pensi che ogni pratica
tavolare comporta almeno tre notificazioni eseguite per
posta. All'Ufficio tavolare di Trieste pervengono oltre 17mila
pratiche l'anno, cui segue la notificazione di 50mila decreti
tavolari.
La Regione Fvg ha già adottato in via sperimentale una norma
regionale che semplifica le attività di notificazione degli atti
tavolari, che ha consentito risparmi di spesa, senza inficiare la
sicura circolazione dei diritti immobiliari nel sistema del libro
fondiario. Grazie a questo emendamento Governo e Regione
potranno riformare il settore, proseguendo e perfezionando
il processo di semplificazione e risparmio già avviato in via
sperimentale.
ANCORA TAGLI AGLI INTERCITY, RISCHIO ISOLAMENTO FVG 12 Intercity a rischio cancellazione, 9 le regioni colpite. Ancora una volta nel mirino il Trieste - Roma e Trieste - Napoli
Assieme ai colleghi del Pd del Friuli Venezia Giulia ho
presentato un’interrogazione a risposta in
Commissione sull’annunciato taglio ai treni Intercity. E’
inaccettabile che l’azienda costringa i viaggiatori ad
utilizzare i soli treni regionali o i treni ad alta velocità
(Frecce) sulle tratte a lunga percorrenza, soprattutto in
questo momento di difficoltà economica per le
famiglie. Tagliare gli Intercity significa anche dare un
duro colpo ai pendolari, perché sono treni che servono
anche stazioni di minore importanza e raccolgono,
oggi, molta della domanda in alcune tratte ad alta
frequentazione.
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere –
premesso che:
da notizie di stampa è emersa l’intenzione di Trenitalia di
ridimensionare, con l’avvio dell’orario invernale, la propria offerta
di collegamenti interregionali procedendo ad un taglio dei
collegamenti operati dai treni Intercity;
il taglio dell’azienda riguarderebbe 12 collegamenti Intercity in
tutta Italia, coinvolgendo nove regioni, tra cui il Friuli Venezia
Giulia. Suddetta regione risulta particolarmente penalizzata da
questo disimpegno di Trenitalia, in quanto verrebbero soppressi
quattro collegamenti di cui due in partenza dalla stazione di
Trieste centrale e due con destinazione la medesima stazione
ferroviaria;
i collegamenti Intercity che rischiano la cancellazione sono, nello
specifico: l’Intercity 584 in partenza da Trieste centrale alle 07.04
e che giunge a Roma Termini alle 15.20; il suo complementare IC
592 in partenza da Roma Termini alle 15.35 e che giunge a Trieste
centrale alle 23.58; l’Intercity 598 in partenza da Trieste centrale
13.01 e che arriva a Napoli centrale 23.05; e il suo complementare
IC 588 in partenza da Napoli centrale alle 08.12 e che giunge a
Trieste centrale alle 18.42;
tutti i quattro treni Intercity, che precorrono la tratta tirrenica
Trieste – Venezia – Bologna - Firenze, garantiscono, oggi, gli unici
collegamenti diretti del capoluogo giuliano con la Capitale, e al
contempo rappresentano gli unici collegamenti diretti tra Trieste
e altri importanti centri e snodi logistici del centro Italia quali
Firenze e Bologna;
la cancellazione della coppia di treni Intercity Trieste – Napoli e
Trieste – Roma, oltre ad aggravare la situazione di isolamento del
Friuli Venezia Giulia, recherebbe un danno anche alle singole
tratte percorse dai treni lungo la dorsale tirrenica. Gli intercity in
argomento garantiscono ad oggi gli unici due collegamenti diretti
non ad alta velocità tra Firenze e Venezia Mestre e servono molte
altre stazioni utilizzate anche dall’utenza cosiddetta “pendolare”;
suddetta cancellazione costringerebbe i viaggiatori in partenza da
Trieste centrale e gli utenti del basso Friuli (Cervignano – Aquileia
– Grado, Latisana – Lignano – Bibione) ad utilizzare i treni
regionali fino allo snodo di Venezia Mestre per poi utilizzare –
dopo un’attesa talvolta anche cospicua – una Freccia ad alta
velocità, ad un prezzo notevolmente superiore a quello attuato
sui treni Intercity;
si fa presente, inoltre, che in particolare l’Intercity Trieste centrale
– Roma Termini delle 07.04, rappresenta un importante
collegamento mattutino con Venezia Mestre: escludendo il
Regionale Veloce 2448 delle 06.56 (che raggiunge Venezia Mestre
attraverso le stazioni di Udine e Pordenone), si verrebbe a creare
un “vuoto” tra le 06.41 e le 08.18, determinando un’assenza di
servizio in una fascia oraria particolarmente utilizzata (l’orario di
arrivo a Venezia Mestre dei due treni è rispettivamente 8.48 e
10.11);
i collegamenti Intercity evidenziati sopra hanno sempre visto un
importante flusso d’utenza sia sulla lunga percorrenza, sia sui
singoli tratti, andando ad implementare o colmare l’offerta dei
treni regionali nelle stazioni ferroviarie minori;
oltre all’indubbio danno ai viaggiatori “pendolari”, si segnala che il
taglio al servizio degli Intercity appare inaccettabile anche perché
costringerà l’utenza all’utilizzo dei convogli ad alta velocità con un
evidente aggravio dei prezzi da sostenere, e questo in un
momento in cui la crisi ha costretto molti viaggiatori a rivedere al
ribasso il loro budget di spesa per le trasferte;
a parere dell’interrogante si ribadisce, quindi, l’importanza di
mantenere varia l’offerta di collegamenti sul territorio nazionale,
consentendo gli spostamenti anche a prezzi modici e su convogli
non ad alta velocità che servono stazioni ferroviarie altrimenti
non utilizzate dalle Frecce -:
se il Ministro in indirizzo conferma o smentisce gli
intendimenti di Trenitalia che sono apparsi sulla stampa
circa la volontà di cancellare 12 collegamenti Intercity e,
qualora fossero confermate le voci di stampa, quanti e
quali sono i collegamenti interregionali che l’azienda
intende sopprimere;
quali misure ed iniziative il Ministro ha avviato o intende
promuovere nel breve e lungo periodo per salvaguardare
gli attuali collegamenti Intercity e garantire la
prosecuzione del servizio anche in futuro, a tal proposito si
ricorda che già in passato Trenitalia aveva minacciato la
cancellazione di simili collegamenti interregionali,
rimediando poi in una retromarcia;
quali iniziative il Ministro intende assumere, in alternativa,
per ovviare, nello specifico, al taglio dei collegamenti
Intercity da e per Trieste centrale. (5-01305)
OTTOBRE ALLA CAMERA e non solo…
Ettore Rosato
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