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Comune di Civitella Alfedena (AQ) Associazione Mantice di Latina
Civitella Alfedena Folk Festival X Edizione – 22-28 Agosto 2010
Direzione Artistica: Marco Delfino
Programma Spettacoli Ingresso agli spettacoli libero e gratuito.
Domenica 22 Agosto
ore 21,30
Taranteria Concerto di tarantelle
Taranterìa è il luogo magico dove le tarantelle, tradizionali e d’autore, si
incontrano con l’organetto, strumento compagno del vento e del sole, che il respiro della terra rende forte nella voce,
e nel ritmo simile all’acqua che scorre impaziente verso il mare.
Taranterìa è anche il punto dove suoni, ritmi e passi di danza dei tanti Sud d’Italia convergono, dove una molteplicità
di linguaggi musicali regionali si accomuna nell’interpretazione
dell’organetto, strumento di apparentamento e scambio culturale tra le genti del Sud.
Taranterìa è, infine, ricerca e testimonianza di affinità vecchie e nuove tra l’organetto e la più libera e liberatoria tra tutte le danze: la tarantella
Mario Salvi: organetto, canto Raffaele Inserra: tamburello, tammorra Gisella Di Palermo: canto Luciano Orologi: clarinetto, sax
Lunedì 23 Agosto ore 21,00
A’ ssaltarella Compagnia di musica popolare abruzzese
gruppo giovane emergente selezionato al 7° concorso internazionale di musiche e danze della tradizione “laMarca eurofolk 2010”
A' SSALTARELLA prende il nome dal ballo piu' tradizionale d'Abruzzo “la saltarella” appartiene alla vasta famiglia di
balli tradizionali del salterello. Il gruppo nasce dalla passione di alcuni giovani per le musiche ed i canti popolari dell’Abruzzo Ulteriore. L’attività
del gruppo è incentrata intorno alla ricerca, allo studio e all’esecuzione di musiche e canti che, nel solco della
tradizione teramana costituiscono ancora vitale testimonianza dei momenti che scandivano il tempo del lavoro e della festa, del rito e del lutto.
A'ssaltarella propone inoltre un repertorio di musiche da ballo dell' area teramana, quali : la saltarella, la quadriglia,
la mazurka diverse polke e walzer.
Alessandra Ventura: voce Alessandro Rapali: Chitarra classica, cori
Alberto Chiappini: Tamburi a cornice, cori Francesco Di Carlo: fisarmonica, cori Italia Foschi: Tamburo a frizione, cori
Tonino Martella: Organetto, cori
Ore 22,00
Bevano Est Dalla piadina al caviale: dal jazz allo swing, dal klezmer al folk
Bevano Est è un progetto musicale che pulsa dal 1991 e attraverso l’uso di strumenti acustici e
della tradizione, propone un mischio di sonorità, ritmi e melodie, catalizzate dal semplice desiderio di comunicare un modo originale e riconoscibile
che traversa le consuetudini. Non c’è necessità di un’appartenenza stilistica ma l’orgoglio di
affermare un’individualità consapevole, curiosa ed accogliente. La loro musica e' suonata con l'anima e con il
corpo, con la dolcezza e con la rabbia, con la gioia e la malinconia.
La loro musica è semplicemente ….musica.
Stefano “Ciuma” Delvecchio: organetto e voce Davide Castiglia: Violino Giampiero Cignani: Clarinetti Giulio Cantore: Chitarra Stefano Fabbri: Percussioni
Martedì 24 Agosto
ore 21,00
Goffredo Degli Esposti & Andrea Piccioni “Suoni di canne e di tamburi” - Viaggio in Italia tra zampogne e tamburelli
Un concerto che mette a confronto gli strumenti
musicali più antichi fino a quelli più moderni, per eseguire brani di tradizione orale e rivisitazione di musiche originali per altri
strumenti, dando sempre grande spazio all’improvvisazione. In particolare, si propone la
riscoperta della (quasi) sconosciuta musica folk(!) dell’Umbria. Inoltre, nel concerto si esplorano le possibilità espressive della
zampogna moderna, modificata con l’aggiunta di nuove chiavi, per eseguire nuove e ardite
composizioni musicali su modelli ritmici irregolari con i tamburelli moderni.
Goffredo Degli Esposti: zampogne, ciaramella, piva, flauto Andrea Piccioni: tamburi a cornice
Ore 22,00
Unavantaluna Compagnia di musica siciliana – Potenza di suono nuovo e antico
Unavantaluna compagnia di musica siciliana
è un ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Sin
dalla nascita del gruppo, sono forti la necessità di unire il passato con il presente e
il desiderio di ricercare un possibile equilibrio fra tradizione ed innovazione musicale.
Carmelo Cacciola: liuto, chitarra, voce
Luca Centamore: chitarra Pietro Cernuto: zampogna, fiscaletto
Andrea Piccioni: tamburi a cornice
Mercoledì 25 Agosto ore 21,00
Suoni della terra E’ tanto tempo che non recantavo
Lo spettacolo propone un repertorio della tradizione centro-meridionale, frutto di un lavoro di ricerca sia sul campo sia su testi della fine dell'800, rielaborati e arrangiati su moduli e
strumenti musicali tradizionali, allo scopo di riportare alla memoria una cultura musicale che è nata con caratteristiche di coesione sociale, di creatività e di coinvolgimento
collettivo. I brani presentati vanno dagli stornelli ai
canti di lavoro, dalle serenate ai canti di emigrazione e quelli dei pellegrinaggi. Gli
arrangiamenti sono spesso in forma rielaborata secondo gli stili dei musicisti senza tralasciare il vero suono della
cultura musicale tradizionale che è composta da momenti di divertimento e
momenti di appassionata emozione. Un viaggio sonoro attraverso strumenti come flauti di corteccia, ciaramelle, zampogne
zoppe e giganti, chitarre, tamburi a cornice, flauti di corno e di osso.
Bianca Giovannini: voce, castagnette Matteo Assennato: organetto, tamburello, chitarra, zampogna a chiave, voce
Alessandro Mazziotti: zampogne, ciaramella, flauto di corteccia, flauto traverso, doppio flauto, paesaggi sonori.
Ore 22,00
20 Hatz Proiekt Paesi Baschi- Spagna
20 dita, questo è il significato del nome del gruppo che si dedica alla trasmissione della musica e degli strumenti della tradizione basca:
fiati, percussioni (tra cui la potente txalaparta fatta di grandi tavole di legno), e l'immancabile
organetto, che dà il tempo e la melodia al fandango e alle altre danze basche, che verranno presentate durante il concerto. Il
gruppo ha collaborato con grandi artisti della musica folk spagnola, uno tra tutti Kepa Junkera
e, oltre agli strumenti tradizionali affianca altri di propria costruzione per associare la sperimentazione alla tradizione.
Inaki Plaza: Organetto basco, txalaparta, tabla, panderoa, percussioni Ion Garmendia: alboka, flauti, tubiogh
Giovedì 26 Agosto ore 21,00
Uaragniaun Orkestra “ U DIAVULE E L’ACQUA SANTE “ la musica il ritmo le storie del popolo delle pietre
Viaggio nella musica popolare della Puglia
Uaragnaun è un progetto musicale per raccontare le ancestrali storie del popolo delle pietre, le
miserie e le nobiltà dei “cafoni all’inferno”: uomini, bestie ed eroi della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Con la sua voce cristallina e
potente reinterpreta in maniera assai originale il repertorio meno conosciuto della tradizione
popolare pugliese. Un viaggio suggestivo attraverso il “canto dello spirito”: pastorali, liriche devozionali, canti liturgici, preghiere
arcaiche, e litanie ancestrali riproposte con modalità canore ormai scomparse, tecniche di
estensione vocale che appartengono ad una cultura mai codificata, mai scritta, ma tuttavia assai presenti in questi repertori.
Maria Moramarco: voce, chitarra Luigi Bolognese: chitarra, mandoloncello, bouzouki Silvio Teot: percussioni, tammorra, darbouka Nico Berardi: zampogna, quena, charango, ciaramella Gianni Calia: sax Filippo Giordano: violino Pino Colonna: flauti, ciaramella
Ore 22,00
Riccardo Tesi e Banditaliana
Raffinato gruppo che fonde in
composizioni originali ed eleganti arrangiamenti tradizione toscana, profumi mediterranei, improvvisazioni jazz e
canzone d’autore. La formazione si è imposta in tutta Europa e oltreoceano
(Canada, Australia, Giappone) come una delle più interessanti nel panorama internazionale della world music.
Riccardo Tesi: organetto Maurizio Geri: chitarra, voce
Claudio Carboni: sassofono Gigi Biolcati: persussioni
Venerdì 27 Agosto Ore 21,30
La notte dei tamburi Il tradizionale corteo musicale attraversa le vie del paese
Un corteo sonoro, guidato da musicisti,
musicanti, ballerini e un trampoliere, partendo dal Museo del lupo attraversa le vie del centro
storico, sosta in alcune piazzette caratteristiche ed assiste a brevi spettacoli di ballerini, musicisti, teatranti ed artisti di
strada. Al termine del percorso il corteo musicale raggiunge piazza S. Lucia dove, sul
ritmo del tamburo, è possibile suonare e ballare fino a notte tarda.
Sabato 28 Agosto
ore 21,30
Te l’ho portata la serenata Serenate e canti d’amore nella piazza del mercato con la partecipazione dei
Fratelli Mancuso e gli allievi del laboratorio sulla voce “Disolavoce”
Intera serata dedicata ai canti d’amore e alle serenate locali e non. Risultato di una
collaborazione attiva tra gli anziani del paese e il gruppo Mantice, nella riscoperta di alcuni tipici canti locali, la notte delle serenate, da anni, anima piazza del
Mercato creando uno scambio reciproco di esperienze e emozioni… una serata in
cui abitanti e pubblico si uniscono in un unico coro creando un’alchimia unica tra suoni colore e calore.
La volontà è sempre di riscoprire e riproporre canti a cui le nuove
generazioni spesso sono indifferenti, rispettando le tradizioni proprie del paese per far si che rimanga sempre e
comunque un evento genuino, riducendo al minimo la sensazione di
“esibizione pubblica”
Lorenzo Mancuso: voce, chitarra Enzo Mancuso: voce, chitarra, ghironda, violino
Programma Corsi e seminari
Lunedì 23 e Martedì 24 (ore 10-12 e 15-17)
Il Salento che balla Laboratorio di Pizzica pizzica e balli salentini con Franca Tarantino
Il laboratorio è un invito ad un viaggio nella cultura, nelle tradizioni musicali e coreutiche del Salento. La pizzica-pizzica, la
danza della festa, è il ballo dei nostri nonni espressione del mondo contadino. Questa danza è stata per lungo tempo dimenticata, rimossa. Dal dopo guerra, solo in alcune zone del Salento ha
continuato a “sopravvivere” e grazie al ritmo incalzante della musica e alla bellezza del movimento, è tornata a far danzare i
giovani salentini e non solo. Il laboratorio prevede una parte teorica: storia, significati-simboli delle danze tradizionali (pizzica-pizzica, pizzica scherma, scotis),
storia del tarantismo (pizzica tarantata: la danza della cura), proiezione di video, ascolto di brani della tradizione; ed una
pratica: apprendimento della danza. Nella tradizione salentina oltre alla pizzica-pizzica si danzava lo scotis e la quadriglia.
Lo è scotis un ballo di origine aristocratica della prima metà del XIX sec, disceso poi in ambiente contadino. Appartiene alle polke
figurate con struttura chiusa a schema modulare ben codificato nel numero dei passi e delle figure. La Quadriglia è una danza
della tradizione italiana diffusa su tutto il territorio nazionale, particolarmente nel centro sud.
Viene danzata da un gruppo di coppie, con figure anche complesse che vengono proposte dalla coppia che conduce e seguite da tutte quelle che seguono.
Lunedì 23 (ore 10-13 e 15-18,00) e Martedì 24 (ore 10-12)
Tamburi a cornice con Antonio Franciosa
Il corso non prevede un immediato riferimento alle ritmiche tradizionali del centro-sud Italia quanto invece un lavoro che, partendo dal concetto di ritmizzazione si snoderà poi in un
approfondimento sui rudimenti dei tamburi: duine, terzine, colpi singoli e doppi,.. questo per offrire un approccio
“aperto” allo studio del tamburello. Nella seconda parte del corso si affronteranno gli elementi gestuali indispensabili per sviluppare alcune tecniche tradizionali e si curerà
l’arrangiamento, in gruppo, di un brano per tamburelli.
Martedì 24 e Mercoledì 25 (ore 10-12 e 15-17)
Zampogna a chiave, zampogna zoppa e ciaramella con Alessandro Mazziotti
I corsi sono unici nel loro genere in Italia, e si basano sul metodo di
apprendimento tradizionale, esclusivamente attraverso la trasmissione
orale (tradizione), così come è stata trasmessa dagli anziani
all'insegnante. Agli allievi sarà data la possibilità di conoscere in prima
persona la differenza tra strumenti, timbriche e repertori della tradizione
musicale della zampogna zoppa, della zampogna a chiave e della
ciaramella. I corsi sono dedicati sia a principianti con tecniche di base, sia
a suonatori esperti con tecniche di perfezionamento esecutivo e
approfondimento sui repertori tradizionali.
Zampogna a chiave e zoppa: Tecnica di insufflazione e gestione dell'otre;
uso e manutenzione della sacca sintetica e dell’otre naturale; intonazione
dello strumento; manutenzione (otre, fusi, insufflatore, ance); la stabilità
del suono; esercizi di base per la mano destra e per la mano sinistra: la
melodia e il ritmo; esercizi di base a due mani; repertori tradizionali;
l’’accompagnamento della ciaramella e del canto; tecniche di
improvvisazione; microvariazione e abbellimenti; la zampogna solista e il
virtuosismo.
Ciaramella: Storia e organologia; Tecnica di emissione del suono;
Intonazione dello strumento; Manutenzione; Esercizi di base; La ciaramella lucana (Campania,
Basilicata, Calabria); La ciaramella in uso nel Lazio, Abruzzo, Molise; La ciaramella modificata;
Repertori tradizionali (Lazio, Lucania, Calabria, Cilento); Tecniche di improvvisazione; Microvariazione
e abbellimenti; la ciaramella accompagnata dalla zampogna; La ciaramella bassa; La coppia di
ciaramelle.
Corso avanzato di zampogna e ciaramella: Perfezionamento della tecnica; perfezionamento dei
repertori; microvariazione e abbellimenti sulla canna sinistra (manca); repertorio per zampogna solista
(a chiave e zoppa); musica d’insieme con costituzione di formazioni varie tra i partecipanti.
Martedì 24 (ore18,00)
Viaggio attraverso gli strumenti a fiato dell’Appennino con Alessandro Mazziotti
Mercoledì 25 (ore 16-18) e Giovedì 26 (ore 10-12 e 15-18)
Canto con Sara Modigliani
Il corso intende diffondere i canti popolari della tradizione italiana, che presentano la caratteristica di poter essere imparati facilmente anche da chi non ha la minima preparazione
musicale, pur rappresentando un ottimo e piacevole esercizio di esecuzione collettiva e un prezioso veicolo di trasmissione di un
patrimonio culturale. La voce viene emessa in modo spontaneo sfruttando le “risonanze” naturali. Non si richiedono particolari requisiti, ma solo un grande desiderio di cantare insieme.
Giovedì 26 e Venerdì 27 (ore 10-12 e 15-17)
Organetto “Semprice e cumpricata” (La tarantella prima e dopo la cura)
con Mario Salvi
Stage monografico sull'organetto e la tarantella.
Tecnica ed interpretazione con l'organetto nelle forme tradizionali della tarantella - L'organetto e le tarantelle
d'autore - le possibilità tonali, armoniche e ritmiche - Studio ed esecuzione di brani musicali esemplificativi, per strumenti
a 8 e a 4 bassi: Vari tipi di tarantella su due accordi, Tarantella montemaranese, una tarantella di Mario Salvi.
Informazioni tecniche per i partecipanti:
Per seguire lo stage è richiesta almeno una conoscenza tecnica di base dell'organetto - Conoscere la teoria musicale
non è indispensabile ma è utile - E' opportuno portare carta, penna e registratore - Si possono portare sia organetti a 8 bassi in tonalità SOL/DO, sia a 4 bassi in SOL.
Giovedì 26 e Venerdì 27 (ore 10-12 e 15-17)
Tamburi a cornice con Andrea Piccioni
Il corso ha l'obbiettivo di introdurre i partecipanti alla scoperta e alla pratica dei Tamburi a
Cornice, con particolare riferimento alle tecniche ed ai ritmi tradizionali in uso nel bacino del Mediterraneo. Attraverso un approccio sincretico che combina tecniche di
Bodypercussion (percussione corporale), vocalizzazione e Tecniche sul tamburo, Andrea percorrerà insieme ai partecipanti un itinerario attraverso varie culture (Italia, Marocco, Egitto, Grecia, ecc.) all'insegna del divertimento, della condivisione e della “ricerca”...
Per partecipare al workshop bisogna essere in possesso di un tamburo a cornice “muto” (cioè senza sonagli), possono essere utilizzati
Tammorre Mute, Daf, Bendir, Tar, Dayree, ecc... I possessori di Darbouka (tamburo a calice
medio-orientale) o di Riq (tamburello con 5 coppie di sonagli della tradizione araba) possono
ugualmente partecipare con il loro strumento. Qualora non aveste a disposizione lo strumento si prega di comunicarlo alla segreteria, un
limitato numero di strumenti sarà messo a disposizione dal docente. Parte del workshop
sarà la realizzazione di un brano per ensemble di Tamburi a Cornice.
Venerdì 27 (ore 10-12 e 15-17)
Danza “La tammurriata” con Hiram Salsano
La tammurriata è un antico ballo contadino diffuso in Campania, riconducibile alla tradizione musicale e
coreutica della tarantella. Esistono vari “stili” legati alle diverse zone e ai contesti esecutivi, l’elemento
comune è la funzione sociale del ballo: la danza come momento di aggregazione, di condivisione delle proprie stanchezze e al contempo delle proprie
gioie. Nello stile dei Monti Lattari, situati tra i golfi di
Salerno e di Napoli, la tammurriata è basata sul ritmo continuo e incalzante del tamburo ed è
caratterizzata da uno “schema” esecutivo che induce alla trascendenza dell’elemento razionale. La danza svolgeva qui una funzione terapeutica: per
i contadini rappresentava un irrinunciabile momento di ristoro dopo il faticoso lavoro della terra, e contribuiva alla riconquista delle energie fisiche e
posturali smarrite durante la giornata.
Venerdì 27 e Sabato 28 (ore 10-12 e 15-17)
Disolavoce Laboratorio sulla voce con i Fratelli Mancuso
Disolavoce, si interessa ai repertori di canto tradizionale più significativi, organizzando
seminari e incontri finalizzati allo studio della voce, dello stile vocale e del ruolo non
secondario che il canto rappresenta per la nostra cultura identitaria. Ai partecipanti si è offerta la possibilità di
ricevere preziose informazioni riguardo la voce, qui intesa come strumento attraverso il quale si
mette in relazione la nostra storia e il mondo e di arricchire simultaneamente, con nuovi registri, la nostra capacità nell’esprimere e
comunicare emozioni. Il laboratorio Disolavoce, rivolge il suo sguardo
a un tema universale e al tempo stesso a un aspetto importante della nostra tradizione musicale: Il canto d’amore. E di nuovo la voce sarà chiamata a testimoniare l’assoluta ricchezza, nella poesia e nella melodia, di un legame mai interrotto, nella tradizione siciliana,
tra l’uomo e il sentimento amoroso. Un viaggio in cui ciascuno dei partecipanti sarà chiamato a far vibrare la sua corda sensibile, a
spaccare, come dice Kafka, il suo mare di ghiaccio.
Informazioni
I corsi sono a numero chiuso.
Necessitano della sola iscrizione preventiva (10 Euro). Iscrizioni entro e non oltre il 12 Agosto 2010
Iscrizione corsi
Tutti i corsi sono a numero chiuso e necessitano solo dell’ iscrizione preventiva.
L’iscrizione ad ogni corso costa 10 Euro.
L’iscrizione deve pervenire entro e non oltre il giorno 12 Agosto 2010 con le seguenti
modalità:
1) Richiesta di prenotazione
Telefonare al numero 339/2327810 o in alternativa 0773/484955
2) Conferma della prenotazione
La prenotazione telefonica deve essere confermata inviando quanto prima la quota tramite
uno dei seguenti mezzi:
- Vaglia telegrafico o assegno non trasferibile intestato a:
Spini Tiziana Via Botticelli 12 - 04100 Latina
- Bonifico bancario (telefonare per codice IBAN)
3) Segnalazione dell’avvenuto pagamento
Una volta inviata la quota confermare l’avvenuto pagamento indicando il mezzo prescelto:
- via posta elettronica ([email protected]) oppure
- telefonica al numero 339/2327810 o in alternativa 0773/484955
4) Conferma dell’iscrizione
L’iscrizione sarà confermata solo dopo il ricevimento della quota.
5) Prenotazioni non confermate
Tutte le prenotazioni telefoniche che dopo 10 giorni non saranno confermate non saranno
prese in considerazione.
Una volta raggiunto il numero massimo ammesso per ogni corso non saranno accettate
quote e quelle eventualmente pervenute nel frattempo saranno restituite.
Solo nel caso che i corsi non abbiano raggiunto il numero massimo ammesso sarà possibile
iscriversi anche dopo il 12/08/2010 telefonando al numero 339/2327810 o in alternativa
328/0136395 accordandosi sulla modalità di invio della quota.
Non è consentita la partecipazione a più corsi che si svolgano negli stessi giorni.
Pranzi
Convenzioni con trattorie e ristoranti per pranzi a menù fisso
Pernottamento
Per informazioni PRO LOCO - UFFICIO TURISTICO Piazza Plebiscito - Civitella Alfedena (AQ)
Tel. 0864.890194 - www.comune.civitellaalfedena.aq.it - [email protected]
Segreteria del festival: [email protected]
Marco Delfino: 339 2327810 - Tiziana Spini: 328/0136395