ordine del giorno - comune.agrigento.it · struttura geomorfologica ci dice che è un territorio...
TRANSCRIPT
1 COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
Comune di Agrigento
Seduta del Consiglio Comunale del 17 Marzo 2014
Ordine del Giorno
1. Situazione dello stato idrogeologico del territorio della Città di Agrigento con
particolare attenzione visti gli ultimi decadimenti che hanno interessato costoni
delle vie: Duomo (cattedrale), Via Papa Luciani e Viale Della Vittoria.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
2
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Buonasera signori.
Sono le ore 17:27, iniziamo questa seduta di Consiglio Comunale aperto e iniziamo
con l’appello. Prego.
Il Vice Segretario Generale, Dottoressa INGLIMA MODICA Filippa, procede
all’appello nominale dei Consiglieri.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene, presenti 10 Consiglieri, assenti 20, ricordo che trattandosi di seduta aperta
non è necessario il numero legale di 16 Consiglieri per la validità.
Allora, io ringrazio gli intervenuti per essere qui presenti. Diciamo che lo
svolgimento di questo Consiglio Comunale non è solo l’occasione per fare il punto
sulla situazione dello stato di salute del territorio agrigentino, dal punto di vista
idrogeologico, ma vuole fungere da sprono, affinché si faccia prevalere la logica
della prevenzione su quella degli interventi post evento. Il nostro è un territorio la cui
struttura geomorfologica ci dice che è un territorio fragile, soggetto a frane e
smottamenti, gli eventi passati e recenti ne sono la testimonianza, così come le
continue segnalazioni da parte dei cittadini. Allora, dicevo, bisogna far prevalere la
logica della prevenzione; prevenzione significa protezione del suolo, lotta
all’abusivismo, controllo costante del territorio, effettuare delle mappature del rischio
e attuare provvedimenti, al fine di mitigare il rischio idrogeologico. Molto spesso si
dice che mancano i fondi per effettuare la prevenzione, a tal proposito bisogna dare
atto al Governo nazionale che ha provveduto a stanziare una ingente somma, a questo
scopo, e noi dobbiamo avere il compito e fare di tutto affinché queste somme, che
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
3
sono state messe a disposizione, possano essere utilizzate dalla nostra
Amministrazione al fine di effettuare questa prevenzione. Di contro dove questi soldi
ci sono o dicono di esserci non si riesce a capire perché i lavori non inizino, mi
riferisco alla nostra Cattedrale, chiusa da tre anni, simbolo della città di Agrigento e
di tutta l’Arcidiocesi agrigentina, nonché memoria storica di tutta la collettività. Il
susseguirsi di tavoli tecnici, di incontri, per capire ancora il da farsi e chi lo deve fare
non possono prendere il sopravvento su un dato di fatto, ormai inconfutabile e cioè
che il tempo è scaduto, che la collina ormai si trova al punto di non ritorno e questo
sarebbe una catastrofe per tutta la comunità agrigentina e non solo. È notizia di
questa mattina che gli uffici della Curia Vescovile si sono trasferiti al Palazzo del
Seminario, e, secondo me, questo è un ulteriore campanello di allarme su quella che
è la situazione in cui, attualmente, versa la collina. Infine, prima di iniziare i lavori
volevo fare un richiamo al principio di eguaglianza dei cittadini, sancito dalla nostra
Costituzione e non mi riferisco solo a quello dell’uguaglianza dei cittadini di fronte
alla legge, ma al diritto di avere, dalle Istituzioni, lo stesso trattamento quando sono
colpiti dalle stesse calamità, grandi o piccole che siano, perché di fronte alle calamità
non esistono cittadini di serie A o B ma cittadini che hanno bisogno di aiuti concreti
e necessari per rimuovere le situazioni di pericolo e di eliminare i rischi per la
pubblica incolumità, fermo restando che coloro che hanno causato questi disastri
debbono essere duramente colpiti. Dopo questa breve introduzione, possiamo iniziare
i lavori. Allora chi vuole intervenire, da parte del pubblico o delle Associazioni, si
avvicina al tavolo della Presidenza e lo mettiamo in elenco, tranne quelli che lo
hanno già fatto. Comunque, anche nel corso della discussione, eventualmente, chi
volesse intervenire si avvicina e lo mettiamo in coda agli interventi. Allora, se non ci
sono interventi, attualmente, da parte dei Consiglieri o da parte
dell’Amministrazione, diamo la parola al Consigliere Di Rosa, che è stato il
promotore, assieme ad altri Consiglieri, di questa seduta straordinaria aperta.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
4
Prego gli intervenuti di limitare gli interventi nell’arco di 15 minuti, anche per dare la
possibilità a tutti di parlare.
Il Consigliere DI ROSA Giuseppe
Grazie, Presidente. Signori della Giunta, colleghi Consiglieri, signori invitati e
signori intervenuti. Io vorrei, prima di tutto, sviare un attimino un problema che era
nato in città all’atto della grande efficienza mostrata dagli uffici regionali e proprio
da quello nasce la mia iniziativa, immediatamente, devo dire, sposata da gran parte
del Consiglio Comunale. Non abbiamo, come dice il Presidente, cittadini di serie A e
cittadini di serie B, qui dobbiamo capire un attimino cosa sta succedendo al nostro
territorio. Ci sono problemi idrogeologici, tutti ne siamo a conoscenza, ma nessuno
ne parla; tutti siamo a conoscenza del problema del costone, tutti siamo a conoscenza
degli smottamenti, tutti siamo a conoscenza di quello che si è verificato nell’ultimo
triennio ad Agrigento. Quando parla di costone della Cattedrale, sappiamo tutti che il
costone della Cattedrale, da anni sotto osservazione da un paio di anni, se non erro,
sotto attenta vigilanza da parte degli uffici preposti, oggi ha un finanziamento;
finanziamento che tutti sappiamo devono esserci tutti i crismi per arrivare, stiamo
provvedendo; noi non siamo gli addetti ai lavori, gli addetti ai lavori sicuramente
abbiamo voluto questo Consiglio Comunale proprio per capire quello che sta
succedendo al costone e all’intera città. Gli ultimi accadimenti, tra i quali Papa
Luciani, tra i quali Viale della Vittoria; Viale della Vittoria devo dire che
personalmente avevo attenzionato fine 2011/2012, Viale della Vittoria che non era
come l’accadimento di Papa Luciani, un accadimento che è avvenuto e basta, era un
accadimento che si prospettava potesse arrivare, tanto è vero c’erano anche studi in
tal senso. Io, nel 2012, personalmente ho una relazione da parte dei nostri uffici, ci
sono delle lettere che io ho, io ho chiesto l’intero incartamento, ci sono delle
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
5
interlocuzioni tra i nostri uffici, tra la Protezione Civile, tra il Genio Civile, ci sono
degli incartamenti che parlano di ciò, perché questo Consiglio Comunale? Proprio
per sentire gli odierni intervenuti, chi non è intervenuto si assume la sua
responsabilità, gli inviti sono stati inviati a tutti, geologi, ingegneri, architetti, gli
Ordini dovrebbero essere i primi a intervenire in questi casi, perché poi magari va a
finire come in altre situazioni che dicono che non sono stati interpellati; invece no,
un Consiglio aperto, la città è rappresentata in questa aula; questa aula è la massima
assise dove si discute dei problemi dell’intera città. Se poi oggi sui giornali veniamo
a conoscenza che - cosa che io ho sempre ribadito - il finanziamento ero per lo studio
idrogeologico del costone, non è un finanziamento assolutamente dei Palazzi Crea,
non è un finanziamento assolutamente al privato, privato che se dovrà, dovrà farlo
con i propri soldi, il tutto nasce da questo, non siamo né per i cittadini di serie A, né
per i cittadini di serie B. Io la sera quando sono rientrato, dopo avere visto quello che
ho visto al Viale della Vittoria, alla mia famiglia ho detto: “Speriamo non sia una
seconda frana del ‘66; da lì nasce la mia preoccupazione e mi metto al computer, e
sento subito il collega Settembrino, il quale immediatamente sposa la situazione - no,
collega? Erano le nove e mezza, le dieci di sera - da quello nasce la nostra
preoccupazione, perché anche noi, noi facciamo politica, noi non siamo tecnici. Io
sono felice della presenza del Responsabile Regionale della Protezione Civile, io
volevo che venissero tutti. Io non vedo i nostri tecnici , presumo che i nostri tecnici
dovevano essere anche loro i primi a intervenire, di questo mi duole, spero solo che
sia un ritardo e non sia un ritardo voluto, però è quello che voleva essere questo
Consiglio Comunale aprirlo anche agli Ordini professionali, aprirlo anche alla gente
comune; la gente comune che può e deve intervenire in qualsivoglia problema che ci
possa essere in città, poi magari siamo i 30 Consiglieri, poi è la Giunta che interviene
motu proprio, però c’è un Sindaco, noi facciamo politica, noi non siamo tecnici; di
conseguenza, io, Presidente, ho già finito, il mio intervento voleva essere questo, poi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
6
magari riprenderò la parola dopo aver sentito cosa diranno i tecnici, però volevo
specificare che questo invito, questo Consiglio Comunale aperto, è voluto per questo
motivo, per sentire cosa sta accadendo all’intero territorio agrigentino, non al Viale,
Papa Luciani, Cattedrale o altri siti; va bene, quelli sono i punti dove è accaduto
quello che è accaduto, ma l’altro territorio, la rimanenza del territorio, tutto il
territorio, perché non ci sono degli studi? Io ne approfitto per dire che ho letto sulla
stampa - non li vedo qua, mio malgrado - due interventi di nostri due Deputati, io
regionale e uno nazionale, il quale uno, devo dire, che ho apprezzato tantissimo
quell’intervento, però pensavo volesse venirlo a fare pure in aula ed era giusto che
venissero qua, molti dimenticano che gli stessi che li votano, sono gli stessi cittadini
nostri, poi magari arriveranno in altri lidi e dimenticano spesso che, purtroppo,
provengono da qua. L’atto di presenza era un atto dovuto, pazienza! Perché per
intervenire hanno saputo che c’era questo Consiglio Comunale, gli altri magari non
solo non sono intervenuti, fanno finta di non saperlo e di non avere ricevuto l’invito,
però siamo qua, parliamo del problema. Io per quello avevo detto poco fa al
Presidente: “Diamo la parola ai tecnici”. Certo il fatto che mancano i nostri tecnici,
ripeto, è da condannare assolutamente. Grazie, Presidente.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Assessore Gibilaro.
L’Assessore GIBILARO Gerlando
Grazie signor Presidente. Signori della Giunta, colleghi Consiglieri, cittadini tutti. Io
credo che oggi occorre fare una doverosa premessa a tutela della pubblica e privata
incolumità dei cittadini agrigentini. Come tutti ben sapete, il 19 luglio del 1966
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
7
questa città fu colpita da una frana; la frana interessò tre zone: la zona del Duomo,
San Michele e dell’Addolorata. Lo Stato italiano allora, con decreto legge 590 del
’66 non badò a nessuna spesa, ha voluto capire i motivi, le cause, le concause della
frana e istituì una Commissione ministeriale d’inchiesta, la cosiddetta “Grappelli”,
una Commissione tecnica. Allora sono stati effettuati dei sondaggi e mi riferisco ai
tecnici presenti in aula, questi sondaggi arrivarono a 150 metri di profondità e furono
spediti, attraverso una ditta spagnola, a San Francisco. L’esito di quelle indagini fu
devastante. Tant’è che la Regione Siciliana pubblica nella GURS del 5 luglio 1969
un decreto, decreto del 23 dicembre, numero 567 del 1968, questo decreto vigente
ancora oggi e inserito nel Piano Regolatore Generale nel 2005 - e non nel primo
Piano Regolatore Generale del 1978 - ha imposto i vincoli idrogeologici e urbanistici
del territorio del Comune di Agrigento. Quindi, quando sento parlare Onorevoli,
Associazioni di vario genere che dicono che bisogna fare degli studi geologici mi
viene da ridere, per il semplice motivo che già nel 1966 i migliori tecnici della
Repubblica Italiana sono scesi ad Agrigento e hanno redatto un Piano dei vincoli
idrogeologici e urbanistici; considerato che dal 1966 ad oggi, sicuramente, le
condizioni del sottosuolo non sono migliorate, perché nessuno è intervenuto, questo è
il quadro. Con riferimento specifico alla situazione che si è verificata in Viale della
Vittoria questo decreto la individua come zona B Grappelli, e detta determinate
prescrizioni, queste prescrizioni dovevano essere conosciute fin dall’inizio dei
proprietari che hanno costruito, dal Genio Civile e quant’altro. Oggi il problema qual
è? Che a me preme, come Assessore alla pubblica incolumità, pubblica e privata
incolumità, Presidente, di questa città, innanzitutto sono rammaricato e provo
amarezza che in aula non sono presenti quei Deputati regionali e nazionali che sono
stati votati da questi cittadini e che devono interessarsi di questi problemi. Purtroppo,
ormai Agrigento ha dei problemi che non possono essere risolti e demandati alla
politica locale. Ma occorre un impegno concreto delle sedi palermitane e delle sedi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
8
romane. Oggi la città di Agrigento si trova in una situazione molto particolare,
considerato che, da allora a oggi, nessun intervento di sistemazione idraulico
forestale è stato effettuato in quei luoghi dove la Commissione Grappelli lo ha ben
specificato. Quindi io credo che di questa questione se ne debba fare, sempre a tutela
della pubblica e privata incolumità, una questione nazionale, con l’obiettivo di
mettere in sicurezza edifici e persone. Mi auguro che gli organi competenti che
occupano le posizioni più alte e mi riferisco alla Regione e mi riferisco anche alle
sedi romane, si attivino immediatamente. Noi come II Commissione, ad esempio,
avevamo proposto un atto di indirizzo ed è allucinante il fatto che la zona C
Grappelli non era inserita nel PAI e nel PAI che cosa viene inserita? Viene inserita la
foce del fiume Naro e la foce del fiume Akragas, quando i veri rischi della pubblica e
della privata incolumità stanno a monte della città di Agrigento. Se volete, anche a
proposito della Cattedrale, dove l’allora gruppo di Grande Sud, composto dal
Consigliere Gibilaro, dal Consigliere Patti, dal Consigliere Cicero e dal Consigliere
Gramaglia, avendo saputo che il Governo aveva stornato quei 15.000.000,00 di euro
a Messina ci siamo immediatamente attivati e abbiamo informato il Sindaco e quei
15.000.000,00 di euro sono arrivati anche alla Cattedrale. Voglio leggere soltanto
degli atti ufficiali della Repubblica Italiana e gradirei un po’ di attenzione che
riguarda la zona C Grappelli: “La zona C Grappelli interessa le pendici settentrionali
o meridionali del colle; essa è costituita prevalentemente dagli affioramenti e delle
argille piogeniche, secondarie; in essa non dovrà essere consentita alcuna nuova
costruzione o ricostruzione, salvo le opere di rafforzamento e manutenzione degli
edifici esistenti, nonché l’esecuzione di servizi essenziali per la vita dell’abitato. In
particolare per gli edifici sia di culto (Duomo e Curia), sia privati che ricadono al
limite tra la zona C e le zone A e B di questo Piano, dovrà essere fatto obbligo agli
Enti e alle ditte interessate di provvedere caso per caso a attendere esaurienti indagini
tecniche onde accertare il grado di stabilità dell’insieme dell’edificio terreno. Il
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
9
territorio della zona in ragione dei suoi aspetti vistosi di dissesto idrogeologico sarà
sottoposto agli interventi di consolidamento o sistemazione idraulico forestale o
agraria”; l’unico intervento che si è fatto è il Parco dell’Addolorata. Se noi poi
andiamo nella zona B Grappelli, dice che in particolare la distanza degli edifici dai
cigli superiori di sbancamento o tagli di cava non potrà mai essere inferiore al doppio
dell’altezza delle pareti di sbandamento taglio, significa che se il taglio di cava è 20
metri, l’edificio doveva essere costruito a 40 metri. In queste prescrizioni sono anche
previste che tutte le opere di sistemazione dovevano essere a carico dei privati,
sottoposti all’approvazione del Genio Civile e nel caso non conforme si poteva
ordinare anche la demolizione dell’immobile stesso. Detto quanto, e queste cose non
me le sono inventate, ma sono degli atti pubblici conservati nei cassetti dello Stato
italiano, io nuovamente, ripeto, credo, che la tutela della pubblica e privata
incolumità dei nostri cittadini, dei nostri edifici, impone che su questa questione ne
venga fatta una questione morale e propositiva, mi auguro che dopo questo Consiglio
Comunale i nostri Deputati regionali, nazionali, il nostro Assessore agrigentino al
Territorio e all’Ambiente della Regione Sicilia, il nostro Presidente della Regione
Siciliana, si attivino immediatamente, perché, credetemi, io non credo che la
situazione che verrà in futuro sarà migliore di questa. Io termino il mio intervento
confidando in quello spirito di Stato da parte dei nostri Deputati regionali e nazionali.
Grazie, signor Presidente. Grazie, signori della Giunta. Grazie, colleghi Consiglieri.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Allora se non ci sono altri Consiglieri, possiamo dare la parola a chi si era già iscritto
per l’intervento, il signor Rossano, Movimento Cinque Stelle.
Se nel frattempo ci sono altri Consiglieri che mi chiedono di intervenire,
logicamente, prima interverranno i Consiglieri.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
10
Il Signor ROSSANO (Movimento Cinque Stelle)
Buonasera a tutti. Io rappresento il Movimento Cinque Stelle. Ringrazio tutti gli
intervenuti e ringrazio per averci invitato a questo Consiglio. Era ora finalmente che
venisse convocato questo Consiglio aperto ai cittadini. Per il Movimento Cinque
Stelle sono i cittadini che contano e no gli eletti. Noi abbiamo messo in discussione
la democrazia delegata e privilegiamo la partecipazione alla responsabilità,
pretendiamo, in quanto cittadini, di essere informati, non alla fine di un mandato, ma
durante il mandato elettorale stesso ed è con questo spirito che oggi partecipiamo a
questa riunione. Basta girare per la città per rendersi chiaramente conto del degrado e
dell’abbandono in cui versano i luoghi più in vista della stessa,; piazze e strade,
strutture pubbliche sono abbandonate a sé stesse. Se poi vi recate in strade periferiche
l’abbandono e il degrado sono assoluti e totali.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Dobbiamo attenerci a quello che è l’ordine del giorno.
Il Signor ROSSANO (Movimento Cinque Stelle)
Sì, sì, sto arrivando. Era una premessa. La città vive in quotidiana emergenza, questa
Amministrazione non pone in essere nessuna azione di Governo, che tenda a una
programmazione delle emergenze che si manifestano di continuo in questa città, il
Consiglio Comunale ratifica bilanci preventivi e consuntivi e conseguentemente
legittima l’inconcludente operato di questa Giunta e di questo Sindaco. Le regole di
buonsenso e di buona prassi governativa dovrebbero interessare il Governo in una
pianificazione a priori delle azioni politiche e amministrative per una risoluzione
graduale e ottimizzata delle preminenze e ricordo che Agrigento di problematiche ne
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
11
ha parecchie: il degrado economico e occupazionale, la mancata manutenzione
infrastrutturale, l’incapacità di immaginare la storia architettonica e la cultura
cittadina come volano di rilancio.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Signor Rossano, dobbiamo…
(Interventi fuori microfono)
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Scusate, vi prego di attenerci a quello che è l’ordine del giorno e l’argomento, senza
bisogno di fare altre prosopopee o altre considerazioni, altri discorsi. Se ci sono
spunti e motivi di suggerimento per quanto riguarda questo argomento va bene.
D’accordo?
Il Signor ROSSANO (Movimento Cinque Stelle)
Allora, noi già abbiamo avuto delle emergenze, oggi una nuova emergenza, che ha
afferito il salotto della città, ha arrecato danno ad oltre 60 famiglie e alle attività
economiche presenti. Queste emergenze, come tutte le altre, non sono fatti
imprevedibili, come può essere un maremoto, sono fatti prevedibili e annunziati la
cui responsabilità politica, amministrativa e forse civile e penale, non può che
ricadere sugli organi di Governo. Noi del Movimento ci rendiamo conto che le
emergenze ormai hanno superato l’interesse della dimensione comunale, ma questa
circostanza non è la giustificazione per non effettuare la manutenzione ordinaria della
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
12
città, non può, né deve, questo Consiglio Comunale approvare bilanci di previsione
dove sono indicati pochi spiccioli per la manutenzione ordinaria della città. Non c’è
bisogno di studi geologici per comprendere che tutto il territorio di Agrigento è una
emergenza; è una emergenza il costone dove sorge la Cattedrale, è una emergenza il
costone della Rupe Atenea, sono emergenze le bretelle che congiungono la via Imera
alla parte est dei quartieri cittadini, è una emergenza il ponte Moranti, diventa una
urgenza il dissesto statico del muro di contenimento retrostante gli edifici della
Provincia Regionale, ubicati in via Esseneto e del Dipartimento Provinciale
dell’ARPA, a confine della Villa del Sole, sulla cui sommità insiste l’area giochi dei
bimbi, per cui il Comune, nel novembre scorso, ordinava ai Dirigenti dei settori VI e
IX l’interdizione della area giochi interni alla villa. Noi del Movimento Cinque
Stelle, innamorati di questa città e degli agrigentini, ci chiediamo inoltre il perché
non siano stati approntati i lavori urgenti per il ripristino del costone Cattedrale,
avendo appreso dalla Protezione Civile qui presente in rappresentanza, che lo
scivolamento a valle è, secondo gli studi condotti sugli indici di stabilità, una
questione di mesi. Vorremmo ricordare che il ripristino della legalità e la tutela della
sicurezza, diritti inalienabili di cittadinanza, non possono certamente passare per le
catastrofi e non devono in nessun modo essere demandati alle ricostruzioni sulle aree
del centro storico, che andrebbero ad appesantire la collina già di suo aggravata dal
fenomeno dell’insistenza edilizia, meglio conosciuta nel paese come “Sacco di
Agrigento”. A ogni modo il nostro intervento ha una bussola precisa, che ricalca i
principi ispiratamente volutivi del Movimento. Si abbia il coraggio di intervenire
tempestivamente e di alzare la voce contro i responsabili, si abbia il coraggio e
l’equilibrio socio – politico per accelerare l’utilizzo dei fondi per le aree già colpite
da dissesto, senza che per questo si differenzino i cittadini in figli e figliastri. Ci
vuole – e concludo – l’audacia di amare Agrigento con i fatti; da parte comunale,
secondo molti, manca questo sentimento con ampia dimostrazione e allora si abbia
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
13
solo il coraggio di fare un passo indietro e affidarsi alla storia. Il Movimento Cinque
Stelle stasera diffida il Sindaco e la Giunta a porre in essere una adeguata azione di
Governo e diffida altresì il Consiglio Comunale ad una verifica costante sull’azione
di Governo posta in essere. Il Movimento annunzia che, sin da domani, osserverà con
molta attenzione l’operato del Sindaco, della Giunta e del Consiglio, nonché dei
Dirigenti Comunali e non tarderà un minuto a denunziare ai cittadini le omissioni e il
disinteresse che potranno emergere. D’altro canto invitiamo tutti gli agrigentini a fare
avere al Movimento le loro segnalazioni, corredate da materiale fotografico, si
provvederà a notificare al Comune le loro segnalazioni, a verificare e a denunziare le
omissioni e le inadempienze, perché riteniamo che l’importante non sia più vincere o
perdere, ormai abbiamo perso un po’ tutti, l’obiettivo è solo il cambiamento. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Signor Falzone, “Agrigento, punto e a capo”.
Il Signor FALZONE, “Agrigento, Punto a Capo”
Mi ero preparato la lettera, mettendo per prima il Sindaco, faccio finta che c’è,
abbiamo il Vice Sindaco. Signor Sindaco, signor Presidente del Consiglio, signori
Consiglieri, signori Assessori, cittadini presenti, amici che ci seguono a casa
(abbiamo la diretta). Negli anni della speculazione edilizia ad Agrigento si è costruito
in qualsiasi fazzoletto di terra era vuoto, si è sbancato, si è innalzato senza ritegno,
l’invasione delle zone circostanti la città, per rispettare il vincolo archeologico e
paesaggistico, continua ancora, non è finita. Abbiamo le colline attorno alle città
invase da costruzioni, ci sono palazzi costruiti anche sopra le gallerie semi-
pericolanti che si devono attraversare in auto sempre con i tergicristalli accesi, anche
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
14
d’estate, mi riferisco alla galleria sotto la Madonna delle Rocche, sono due, ogni
tanto si chiude qualcuna, per essere sicuri che non diventi una trappola, questo non lo
ho mai capito. Strade nuove, minuscole, potranno fungere da via di fuga in caso di
disastro idrogeologico? Questo lo sa solo Dio. Questa è storia di oggi. Ci dobbiamo
accusare della stessa risolutezza dei nostri padri? Dei nostri nonni? Che senza
considerare la presenza di ipogei, senza considerare quel grande mare d’acqua che
abbiamo sotto la città, che si muove sotto Agrigento, tirarono su palazzi, grattacieli di
tutto e di più, che cosa succede oggi a ogni pioggia? Le strade diventano fiumi, fiumi
in piena, molti degli abitanti del Villaggio Mosè temono per le proprie abitazioni,
invase troppe volte dal fango. Che fine hanno fatto gli oneri di urbanizzazione, signor
Sindaco, che dovevano rendere quelle zone franche dagli allagamenti? Siamo sicuri
che tutti i recenti lavori garantiranno tutti i residenti del Villaggio Mosè; per non
parlare poi del centro storico, dove a ogni pioggia, chi ci vive, teme per la propria
abitazione e per la propria incolumità, spesso perché - come il mio caso personale - si
ritrova circondato da ruderi (via Orti, via Garibaldi, via Marsala) vi invito a venire a
vedere. Da dove viene l’acqua che fuoriesce spesso dall’ipogeo adiacente la Chiesa
del Purgatorio, ex S. Lorenzo, che scende allegramente lungo la via Atenea? È
possibile che il Comune non si interessi per niente di questa perdita? È allucinante ve
lo assicuro. Che cosa dobbiamo dire dei sottopassaggi di piazza Marconi che sono
periodicamente allagati, circostanza che noi abbiamo più volte segnalato - piuttosto
non mi sono presentato, io sono uno dei componenti di “Agrigento Punto a Capo”,
cittadini fuori dalla politica, che si sono conosciuti su facebook, e che operano
dicendo la verità, scusate l’inciso, l’emozione mi ha tradito - i sottopassaggi, per chi
non lo sapesse, sono percorsi utilizzati dai bambini, dai ragazzi che vanno e vengono
dalle scuole del Viale della Vittoria, invece che un utile e sicuro metodo per
attraversare la piazza, potrebbero diventare delle trappole mortali, perché
l’Amministrazione non ha mai preso in considerazione questo problema? Intende
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
15
creare un nuovo rischio idrogeologico in città? Altra questione, i capolavori al
Monastero di Santo Spirito, sono praticamente distrutti, mangiati dall’umidità;
l’umidità scendendo all’interno della Chiesa e tanta e tale che sta danneggiando
irrimediabilmente dei capolavori incredibili, stiamo assistendo, signori, a un delitto e
conosciamo il nome dell’assassino, ma nessuno interviene seriamente, nessuno;
Girgenti Acque è intervenuta, sì; ha staccato le prese delle case abbandonate. Bene,
non ci sono più gli allagamenti, ma non basta, non possiamo perdere un tesoro
artistico così rilevante, è assurdo, è da vigliacchi farlo. E il Comune gestisce
direttamente anche il portico del bene artistico di Santo Spirito. Noi di APC
vogliamo ricordare soltanto alcune delle situazioni che abbiamo segnalato negli anni
scorsi, ci siamo fatti il fegato marcio per questo, l’Istituto Schifano, ne vogliamo
parlare? Sulle macerie dell’Istituto Schifano si stanno realizzando in questi giorni
una serie di nuove costruzioni spacciate per edilizia a canone sostenibile: bugia.
Questi nuovi insediamenti costruiti sugli ipogei saranno esenti dal rischio
idrogeologico? Io sono geometra, ve lo dico subito, non sono un tecnico, è
importante, ma da geometra autodidatta avrei paura di starci. Siamo molti curiosi,
dicevo, di vedere alla fine dei lavori quante famiglie veramente bisognose e disagiate
saranno in grado economicamente di godere di queste nuove case e di questo
famigerato progetto Terra Vecchia. Palazzo Tomasi. Noi di APC ricordiamo bene
anche questo altro sopralluogo fatto a Piano Sanzo, con il Sindaco, sempre insieme
alla sua solita scorta di Dirigenti Comunali (che stasera non vedo), per verificare lo
stato dei luoghi dopo i danni provocati dalla pioggia, oltre che dall’incuria,
dall’abbandono; noi ci siamo andati dopo il fatto della Cannalata, che qualcuno
ricorderà, siamo stati anche denunziati per questo, comunque lasciamo perdere.
Ebbene, signori, il Palazzo Tomasi, è sempre lì, chiuso, sprangato, ne abbiamo
documentato i danni, provocati dall’acqua e dall’umido, l’interno e l’esterno
dell’edificio continua a degradare giorno dopo giorno, in attesa che arrivi la gara per
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
16
l’affido dell’immobile, a chi? Quando? In che termini? Ricordiamo a tutti che il tetto
dell’edificio confinante è sfondato, non esiste più da anni e noi ci chiediamo: ma c’è
qualcuno che controlla questo stato di cose? Abbiamo diversi dubbi. Sulla Cattedrale
di San Gerlando e il costone che sta franando ci è venuto un cattivo pensiero: e se ci
fosse dietro una silente manovra dei poteri occulti della politica e altro per fare in
modo che, mentre si cazzeggia burocraticamente, crolli la collina con tutta la
Cattedrale? Così risolviamo il problema? Il perché verrebbe fuori una bella grande
torta di finanziamenti da gestire per tutti e da spartire? Lasciamo perdere. Come APC
facciamo questa amara riflessione finale, perché le recenti cronache ci impongono di
farlo e lo faccio con tutto il cuore: com’è possibile non pensare al male oggi, quando
vediamo aprire, come per incanto, un cantiere al Viale della Vittoria per la messa in
sicurezza dei Palazzi Crea, quando abbiamo visto ieri, ieri, non un anno fa, ieri,
tralasciare altre emergenze, per esempio via Papa Luciani, con i cittadini interessati
che hanno messo le mani in tasca per ripararsi il muro, senza nessuna Protezione
Civile che li aiutasse e questo non è giusto, non è corretto, non si tratta di essere
cittadini di serie A o di serie B, qua siamo tutti cittadini che paghiamo le tasse (più
care d’Italia). Agrigento, signori amministratori, lo sapete bene anche voi, ha bisogno
di un recupero idrogeologico serio, di tutto il territorio, recupero che si deve attuare
con una serie progettualità, con risorse economiche sostanziose, importanti, che si
possono reperire, tutti lo sapete, io lo sto capendo ora, perché mi sto affacciando ora
ai meandri della politica, tramite l’Europa a Bruxelles, la tanta agognata Bruxelles,
come fecero mirabilmente i nostri amici di Siracusa per Ortigia. Ultima domanda: a
che punto siamo con la famigerata e tanto sbandierata, perché finanziata in parte,
nuova rete idrica di Agrigento? A detta dei tecnici che abbiamo interpellato la vetustà
della vecchia rete provoca ogni giorno sempre più disastri enormi nel sottosuolo
urbano, come per esempio le infiltrazioni dei sottopassaggi di cui parlavo prima, che
noi abbiamo più volte segnalato sulla rete, con foto, servizi sulle TV locali; nessuno
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
17
fa niente. Infiltrazioni, lo ripetiamo ancora, potrebbero causare rovinosi disastri.
Concludo per dire che in tante interviste televisive e sulla stampa locale, noi cittadini
di “Agrigento Punto a Capo” siamo stati spesso definiti una sparuta e isolata
minoranza, è vero, siamo pochi, non siamo molti, ma quello che diciamo è soltanto la
verità dei fatti, è soltanto la verità delle situazioni, niente di più e niente di meno, non
c’è nessuno dietro di noi, levatevelo dalla testa, nessuno. E questo lo facciamo
mettendoci la faccia, come sto facendo io qui stasera, in prima persona, non lanciamo
la pietra per rompere la testa a qualcuno, tirando fuori la mano per dire: “Non sono
stato io”. Ultimamente, sempre dalla stampa locale, abbiamo appreso che il
Presidente di questo Consiglio Comunale, il Dottore Trupia e il Vice Presidente,
Giuseppe Di Rosa, e numerosi Consiglieri Comunali qui presenti, stasera, adesso la
pensano come noi, cosa dobbiamo dire? Ne prendiamo atto e ne siamo contenti. In
conclusione, io avevo previsto due finali al mio discorso, ve li leggo tutte e due,
perché il mio stato d’animo stasera è quello di uno che non ne può più in questa città
di assistere questo immobilismo e a questo teatrino della politica…
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Signor Falzone la prego di intanto arrivare a conclusione…
Il Signor FALZONE, “Agrigento, Punto a Capo”
Ho finito, tre parole.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
18
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Voglio dire che non c’è nessuna comunanza fra, almeno per quanto mi riguarda, e il
gruppo che lei rappresenta…
Il Signor FALZONE, “Agrigento, Punto a Capo”
Lo abbiamo letto che lei condivideva le nostre idee. Tutto qua.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Sì, va bene. Allora, andiamo a concludere.
Il Signor FALZONE, “Agrigento, Punto a Capo”
Infatti, in premessa avevo detto che nessuno c’è dietro di noi, nemmeno lei. Volevo
dirlo al Sindaco, glielo ho detto più volte di persona, lo ripeto perché mi piace, chi mi
conosce sa che io sono un ex allievo Salesiano, Don Bosco al Monumento alla
Bibirria c’è una frase riportata che dice: “Non basta amare i giovani, bisogna fare in
modo che loro si accorgono di essere amati” e io al Sindaco volevo dire stasera: non
basta dire sempre: amo la mia città e i miei cittadini, bla, bla, bla, come ha fatto in
questi sette anni, solo parole, per poi smentirsi con i fatti che sono sotto gli occhi di
tutti, bisogna fare in modo che la città e i cittadini si accorgono davvero di essere
amati e rispettati nell’interesse delle nostre nuove generazioni; perché per noi,
almeno per me che ho 57 anni, penso che è finita.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
19
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene. Grazie. Intanto do il benvenuto in questa aula all’ingegnere Domenico
Armenio, che è il Direttore del Genio Civile, al Dottore Gullo, che è il Direttore
Generale dell’ARTA. Buonasera. E al Dottore Guadagnino. Va bene. Consiglieri non
ce ne sono. Se gli intervenuti, quindi gli ospiti, vogliono intervenire, basta che mi
fanno un cenno e noi siamo qua a disposizione.
(Intervento fuori microfono)
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Al microfono, cortesemente.
Il Dott. GUADAGNINO
Signor Presidente, grazie per l’accoglienza, grazie anche per i saluti, signor Sindaco,
Vice Sindaco. Noi siamo intervenuti, su invito dell’Assessore, e perché l’Assessore -
non so se lo sapete - sta per arrivare, era impegnata a Lampedusa, ci siamo sentiti
poco fa, penso che fra meno di un’ora dovrebbe essere qua, ci ha invitati a dare il
supporto rispetto alle problematiche, certamente, diciamo molto importanti per la
città di Agrigento che stasera sono in discussione. Noi, ovviamente, noi usualmente
non interveniamo nei Consigli Comunali, come lei ben sa, però siamo a disposizione
per eventuali chiarimenti che voi vorreste, i Consiglieri, tutto il Consiglio vorrà
porci, rispetto a alcune problematiche anche più impellenti, tipo l’intervento che ho
sentito poco fa. Siamo pronti a dare ogni chiarimento che è in nostro possesso e poi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
20
per quanto riguarda altre cose c’è anche il collega della Protezione Civile,
l’ingegnere Foti, che penso avrete già, non so se avete sentito. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
No, ancora no. Va bene, grazie. Consigliere Patti.
Il Consigliere PATTI Alessandro
Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, signori della Giunta, Autorità tutte,
cittadini. Quando si decise di indire questo Consiglio straordinario, è noto che la mia
posizione, il mio sentimento nei confronti di questa intrapresa fu eufemisticamente
tiepido, perché non capivo allora, e in parte continuo a non capire adesso, dove si
volesse andare ad arrivare, perché se l’intenzione era quella di mettere in scena una
sorta di processo di piazza, di processo pubblico nei confronti della
Amministrazione, e lo dico da fermo oppositore di questa Amministrazione, senza un
minuto di tentennamento da un anno e mezzo a questa parte, onestamente non ne
condividevo e continuo a non condividerne l’obiettivo. Altra cosa sarebbe se, invece,
si volesse fissare un punto di partenza, facendo lo stato dell’arte, e capire cosa può
accadere. Ho detto nei giorni seguenti - e lo ribadisco adesso - che io parto da una
considerazione che è la seguente: oggi ad Agrigento registriamo la presenza di due
diversi modelli organizzativi, di due diverse modalità gestionali, una inedita è quella
che abbiamo visto scendere in campo al Viale della Vittoria e che sotto l’egida della
Prefettura ha visto tutte le diramazioni territoriali periferiche dello Stato agire
sinergicamente e con efficienza, operosità e efficacia, raggiungere degli immediati e
tangibili risultati sotto diversi punti di visti, dal punto organizzativo, dal punto di
vista assistenziale, burocratico, economico; e questo è un modello organizzativo che
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
21
noi salutiamo favorevolmente, ovviamente, e, allora dissi, mi fa piacere sapere che
oggi questo pensiero è diffuso, perché all’inizio quando lo dissi mi arrivò pure
qualche critica, questo modello organizzativo però non hanno avuto il piacere e
l’onore di conoscerlo cittadini che hanno vissuto situazioni analoghe e mi riferivo ai
casi di Via Papa Luciani, di via Saponara, di Pietro Nenni, di via Dante, Palazzo del
Carretto, eccetera, eccetera. Accanto a questo modello organizzativo ce n’è un altro
che è quello consueto, quello a cui siamo abituati ed è quello - tanto per fare un
esempio e per dire l’ultima - che scende in campo in via Pietro Nenni, ed è un
modello organizzativo che vede il Comune di Agrigento, non solo non adoperarsi
affinché si realizzi quell’azione sinergica che abbiamo visto al Viale della Vittoria e
agire solitariamente, ma dare vita alle sue solite crociate, alle guerre conto tutti,
scaricando la responsabilità sugli altri, responsabilità che vengono anche individuate
e in maniera pesantissima, c’è una ordinanza sindacale, che è la numero 43, del 7
marzo 2014, in cui addirittura - e mi fa piacere che oggi ci diano l’onore di essere
presenti i Dottori Foti e Costa della Protezione Civile, sul cui conto vengono dette
delle cose terrificanti - in questa ordinanza, con riferimento all’imminente crollo che
viene preannunziato del costone esistente su via Pietro Nenni, stiamo parlando
dell’antica cinta muraria, su cui esiste la così denominata Porta di Mare, questa
ordinanza sindacale mette per iscritto che il Dipartimento Regionale della Protezione
Civile si è fatta probabilmente sfuggire la gravità della problematica, strali contro la
Sovraintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, che dovrebbe agire e che dovrebbe
andare a redigere il progetto per la messa in sicurezza, strali contro il Genio Civile,
strali contro l’Assessorato Regionale Territorio Ambiente, insomma strali contro
tutti, contro tutti. Dopodiché, strali contro le Ferrovie dello Stato, strali contro tutti, si
carica la responsabilità sugli altri, tutti da ragazzini abbiamo giocato a palla
avvelenata, qui si gioca a palla avvelenata e, quindi, immediatamente la si scarica
sugli altri, dopodiché che cosa fa la nostra Amministrazione? L’unica cosa concreta
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
22
che fa, è quella di preannunziare l’arrivo di altri sfollati, perché sono in arrivo
ordinanze di sgombero su via Pietro Nenni e stessa cosa accadrà, verosimilmente, a
breve su via Dante, un altro intero edificio sul cui capo pende questa spada di
Damocle di una verosimile ordinanza di sgombero. Ma, signori, è questo il punto;
cioè oggi ai cittadini non interessa sapere, cioè poi la verità la abbiamo intuita, ma ai
cittadini oggi non interessa sapere – specie in questo momento – di chi siano le
responsabilità. Datemi del populista, datemi del demagogo, datemi quello che vi
pare, ma è da un anno e mezzo che dico questa cosa, Agrigento è una città in cui già
per mille ragioni, forse anche più di mille, è difficile vivere. Ma se ciascuno di noi
offre il proprio infinitesimale contributo, affinché oltre che difficile vivere, qui
diventa anche facile morire, signori chiudiamo e andiamocene tutti. Allora, oggi
bisognerebbe vedere e io sono convinto che le Autorità, i rappresentanti degli
organismi che sono intervenuti, vengono con questo spirito che è lo stesso spirito che
li sta animando sulla vicenda Viale della Vittoria, e che lo fanno nonostante la
assenza fisica - e non solo fisica - del capo dell’Amministrazione, perché poi
capitano pure queste cose, le dobbiamo dire, a me spiace fare polemica, ma questa è,
in questo istante, mentre noi siamo qui in questa solenne assise, viene diffusa una
notizia Ansa che dice che il Sindaco Zambuto è candidato ufficialmente alle europee
e evidentemente l’interesse che ha per la città, mentre si discute del dissesto
idrogeologico, è quello che ci manifesta con la sua assenza fisica qui. Detto questo,
quindi, allora l’auspicio qual è? L’auspicio è quello di fare in modo che la città
sappia e veda, che nonostante oggi il Comune di Agrigento sia sostanzialmente una
nave senza nocchiero in gran tempesta; veda che c’è un Consiglio Comunale che
duole, con le varie diramazioni territoriali e periferiche, alcune delle quali oggi
degnamente e illustremente rappresentate, duole perché deve attivare questi processi
sinergici, che mettono al centro di tutto la sicurezza dei cittadini, senza stare qui a
interrogarsi in questo momento di chi siano le responsabilità del passato più o meno
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
23
recente, a noi quello che interessa è vedere tutto lo Stato, con le sue varie
diramazioni, e, ovviamente, essendo nel territorio di Agrigento, con a centro il
Comune Agrigento e il suo Sindaco, vedere tutte queste diramazioni adoperarsi
avendo a mente e a cuore innanzitutto la tutela della sicurezza dei cittadini, mi
dispiace che oggi non siano presenti i nostri uffici, i nostri Dirigenti, ai quali avrei
tanti interrogativi e avrei posto degli interrogativi ben precisi; perché vedete, quando
parliamo poi di sicurezza, andiamo al concreto, parliamo di sicurezza dei cittadini,
signori su via Pietro Nenni si dice che c’è un pericolo di crollo di un costone, egregi
signori Dottori Foti e Costa, ci dicono che stanno arrivando le ordinanze di
sgombero, stessa cosa su via Dante, stanno arrivando ordinanze di sgombero, ma
concretamente, al di là dell’ andare a redigere e a notificare le ordinanze di
sgombero, il Comune di Agrigento cosa sta facendo? Io non sono un tecnico, sento
parlare e ho cercato di documentarmi di piani speditivi, cioè cosa sta facendo il
comune di Agrigento, Dio non voglia, mentre noi siamo qui riuniti in assise, se
questo costone di via Pietro Nenni dovesse crollare in questo istante, il Comune di
Agrigento ha approntato un piano di intervento, un piano di allarme, abbiamo detto a
questi signori del condominio latistante, che vogliamo sgomberare, come
comportarsi, cosa fare, come agire? Cioè cose elementari, signori, cosa che i miei
figli fanno alla scuola materna, queste cose il Comune di Agrigento le sta facendo?
Probabilmente no. Allora, signori, andiamo oltre le inefficienze della
Amministrazione, oggi abbiamo il dovere, nei confronti della città, nei confronti dei
cittadini, di mettere in campo azioni sinergiche che abbiano al centro di tutto la
sicurezza dei cittadini, che è la priorità assoluta e imprescindibile, da questo punto di
vista sappiano tutte le Autorità intervenute che troveranno la massima assistenza, la
massima collaborazione da parte di questo Consiglio Comunale. A voi la parola.
Grazie.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
24
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Allora, altri Consiglieri non ce ne sono. Interventi da parte degli ospiti. Marco
Interlandi, Legambiente.
Il signor INTERLANDI Marco (Legambiente)
Buonasera a tutti. Un ringraziamento innanzitutto per lo spazio offertoci, grazie a
questa iniziativa, a questo Consiglio aperto, per dare il nostro contributo a queste
problematiche che ormai, diciamo, accompagnano la nostra città da tempo. Poco fa si
è parlato di Grappelli, io parlo - come rappresentante di Legambiente - anche come
geologo, perché sono anche un geologo, voglio ricordare che la nostra Associazione,
Legambiente, in particolare la Legambiente storica di Peppe Arnone e di Salvo
Castellano, si sono battuti perché i vincoli Grappelli fossero rispettati, perché già era
stato messo in evidenza, chiaramente, da questo egregio lavoro fatto allora, quali
erano le maggiori vulnerabilità a cui la nostra città è esposta. Io farò un passaggio
breve per quanto riguarda il dissesto idrogeologico presente nella nostra città;
presente nella nostra città ma voglio sottolineare che è una condizione diffusa su
tutto il territorio nazionale. Noi dobbiamo considerare che circa il 10% della
popolazione italiana, quindi parliamo di 6.000.000 di cittadini sono, praticamente,
stati individuati dai piani di assetto idrogeologico come cittadini residenti in aree a
rischio molto elevato, è un dato enorme, ma ahimè non è un dato assolutamente
definitivo, perché il PAI si è fermato a analizzare solo il dato di fatto, quindi le frane
in atto, le frane conosciute e i dissesti storici. Non ha tenuto conto della propensione
al dissesto. Cosa significa? È stato detto ai tecnici, che hanno realizzato il PAI, di
individuare tutte le aree a rischio, perché c’erano state delle frane, perché si sapeva
che quelle zone erano estremamente vulnerabili ma ci si è fermati lì, quindi questo
dato del 10% va ampliato di parecchio e su questo c’è tanto lavoro ancora da fare.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
25
Per quanto riguarda le caratteristiche geologiche di Agrigento, la Sicilia è un
territorio molto giovane dal punto di vista geologico e questo fa sì che sia
estremamente vulnerabile. Questo dato è presente in tutta la Sicilia, lo abbiamo visto
negli ultimi anni i disastri che hanno interessato la nostra Regione, sono stati
tantissimi, per parlare del dissesto idrogeologico nella zona di Agrigento, limitandoci
al centro storico e alla parte dove si sviluppa la maggior parte della città, sappiamo,
abbiamo visto, ormai siamo a conoscenza, che è stata costruita su una alternanza di
banchi calcarenitici che si alternano a argille, quindi abbiamo una stratificazione che
è varia, partendo da argille, calcareniti, nuovamente argille e poi calcareniti, questa
variazione in verticale ce la abbiamo anche in orizzontale, si chiama eteropia laterale,
questo significa praticamente che un blocco calcarenitico si assottiglia
progressivamente e lascia spazio alle argille, questa particolare formazione di strati
immagiamocela un po’ come due fette biscottate che sono separate da due strati di
marmellata, le fette biscottate rappresentano la calcarenite, quindi con un
comportamento più rigido, la marmellata, invece, sono sostanzialmente le argille, in
più ci sono altre problematiche legate alle caratteristiche delle argille, che le argille
sono dei materiali espandibili; quindi a seconda la quantità di acqua che è contenuta
nel reticolo cristallino delle argille, le argille si gonfiano e si sgonfiano. Ovviamente
le calcareniti che ci stanno sopra, risentono di questo movimento e quindi tendono,
praticamente, in tempi abbastanza lunghi, a fratturarsi, a formare dei sistemi di
microfratture, alcune di queste fratture possono essere molto evidenti, io vi invito a
vedere quella che c’è, ad esempio, in via Piave; in via Piave c’è una frattura storica,
già conosciuta da tempo, che fa capire un po’ come questi banchi calcarenitici che
sembrano duri, possenti, indistruttibili, in realtà sono molto vulnerabili, questa
frattura interessa tutto il costone e sopra questo costone c’è il palazzo dell’INPS.
Quindi, condizioni di questo tipo, fratture di questo tipo ce ne sono tantissime in giro
nella nostra città, quello che è più difficile notare sono le microfratture, che sono
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
26
presenti e hanno avuto un ruolo nell’ultima frana, ci passerò più avanti. Un’altra
condizione di dissesto idrogeologico di cui si parla poco è quella relativa al carsismo,
nella zona nord della città, parliamo della zona Madonna degli Angeli, lì è stato
costruito, nonostante un parere che fu dato negativo da un geologo di costruire, di
realizzare delle zone di espansione in quell’area, perché lì troviamo, praticamente,
vasti affioramenti di rocce gessose, le rocce gessose sono delle rocce estremamente
vulnerabili, sia perché non sono molto resistenti, hanno pessime caratteristiche
tecniche, sia perché sono soggette a carsismo e lì già poco fa si parlava anche della
galleria, proprio per questo motivo, perché c’è un carsismo molto sviluppato, quelle
aree sono estremamente a rischio e purtroppo si è costruito su queste zone e
probabilmente dovremmo ricorrere in un prossimo futuro anche in quell’area. Di
dissesto idrogeologico possiamo parlare anche lungo le coste, sappiamo che tutte le
nostre coste agrigentine sono soggette a una forte regressione, anche questo è
dissesto idrogeologico, dovuto in parte a tutto quello che è stato fatto negli anni
scorsi, nei fiumi, insomma tutte le problematiche che conosciamo, e anche lì
dovremmo intervenire. Quindi sono tutti costi che la collettività dovrà intervenire per
risolvere queste problematiche. Farò un passaggio nella parte finale, ovviamente,
sulle soluzioni che noi proponiamo. Tornando al fenomeno che ha interessato il
costone del Viale, va detto che molti palazzi ad Agrigento sono stati costruiti a
ridosso di antichi cigli di cava, in alcuni casi, addirittura, si è provveduto, tra l’altro
dopo gli anni 60, dopo l’evento franoso, si è provveduto addirittura a tagliare il
costone calcarenitico per costruire dei palazzi, questi tagli, praticamente, verticali,
fanno sì, lo sa benissimo un cavatore, che diventano delle arre caratterizzate da una
certa instabilità, per rilasci tensionali che tendono a fare staccare dei blocchi e dei
cunei di roccia. Per fare un esempio banale e capire cosa sono questi rilasci
tensionali, immaginate di avere una fila di 20 persone, uno dietro l’altro che
spingono tutti verso un muro, a un certo punto togliamo la quinta persona,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
27
ovviamente quelli che spingono tendono a andare avanti, questi sono i rilasci
tensionali che avvengono in qualsiasi taglio di cava o nella realizzazione di una
galleria, spesso tra l’altro questi rilasci tensionali rilasciano solo delle microfratture,
quindi non sono visibili, queste microfratture possono poi essere saldate nuovamente
dalle acque circolanti nell’ammasso calcioso - e in quel caso si cementificano di
nuovo - in altri casi, invece, possono rappresentare delle vie preferenziali dell’acqua
e diventare superfici di scorrimento e, quindi, degenerare poi in crolli. Ora situazioni
di queste. come al Viale, ne abbiamo tantissime ad Agrigento, quindi sono tutte
potenzialmente a rischio nonostante il costone calcarenitico ci sembri molto stabile.
Tanto è vero che lo stesso PAI ha individuato nel Viale il rischio idrogeologico
legato alle argille, quindi soltanto alle argille, ma in realtà, praticamente, il compito
del PAI era quello vedere sostanzialmente i dissesti in atto, lì c’era un dissesto in atto
e è stato giustamente censito; ma proprio perché lo strumento del PAI non prevede la
propensione al dissesto, si è limitato a analizzare il dato sulle argille, ma non ha
approfondito quello che riguardava il costone e questa è una cosa che va
assolutamente fatta, perché situazioni fotocopia in Agrigento di queste ce ne sono
tantissime. Va inoltre segnalato che tutti i tagli di cava che sono stati fatti nelle nostre
zone, vista la esposizione delle rocce sono tutte a franapoggio meno; questo che
significa? Che se la roccia scarica sul terreno, sostanzialmente è stabile, se io questa
la taglia in questo modo, immaginate che questi siano gli strati e la taglio in questo
modo, proprio perché sono a franapoggio meno, questi tenderanno a scivolare,
proprio perché vi ricordavo che le calcareniti non sono estremamente compatte, ma
presentano strati argillosi in mezzo, strati sabbiosi, che possono diventare come dei
cuscinetti su cui scivolano i grossi blocchi calcarenitici, esempi ce ne sono stati tanti,
la frana del ’66 o altri tipi, parliamo di via Toniolo, dove qualche anno fa ci sono
stati dei crolli, fortunatamente là anche in quel caso non ci sono stati morti, ma sono
situazioni molto diffuse. Cosa proponiamo noi di Legambiente, innanzitutto che
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
28
vengano censite tutte queste aree a rischio, quindi tutti questi fronti di cava, in alcuni
casi sono tra l’altro difficilmente ispezionabili, perché alcuni edifici sono stati
proprio attaccati al fronte di cava, altri sono a ridosso, nel caso dove ci siano fratture
evidenti di cominciare a mettere, i costi sono irrisori, ma semplicemente delle spie
per vedere se queste fratture cominciano a muoversi, una volta che sono state censite
tutte, effettuare un continuo monitoraggio di tutti questi siti, monitoraggio che deve
essere costante nel tempo, perché non dobbiamo dimenticare che questi fronti di cava
sono soggetti a naturale processi di disgregamento delle rocce, e una volta che si
disgregano, ovviamente, le caratteristiche tecniche delle rocce diminuiscono
drasticamente e possono evolvere in crolli, quindi questo va senz’altro fatto e va fatto
nell’immediato, tra l’altro diciamo non credo che ci siano costi alti a avviare questo
monitoraggio. Un altro intervento che si può fare nell’immediato - e poco fa veniva
accennato pure - è il discorso della regimentazione delle acque superficiali; molto
spesso nelle aree abbandonate della nostra città – e un esempio è proprio quello sopra
il costone che è crollato - non viene fatta la regimentazione, oppure nel caso delle
presenza di opere non vengono curati i drenaggi, non ci sono drenaggi o comunque i
drenaggi vanno periodicamente rifatti perché tendono a intasarsi, quindi queste sono
piccole opere di manutenzione che vanno fatte e vanno fatte anche rapidamente e
costantemente nel tempo. Un altro elemento - che può sembrare banale, ma che
nell’evento franoso che ha interessato il Viale nei giorni scorsi ritengo abbia avuto un
certo ruolo - è quello degli incendi, se voi andate a vedere la foto di Google dell’area
soggetta a frana, l’area verde che c’è sopra il ciglio franato vedete che è tutto nero,
quindi lì è passato un incendio e sostanzialmente gli incendi fanno sì che la
vegetazione, praticamente, sparisca e, quindi, le acque tendano a dilavare più
facilmente il terreno finendo a valle. Ora, io non ho visto mai ad Agrigento fare le
fasce antincendio su queste aree, sia diciamo quelle pubbliche, sia quelle private, ai
privati tra l’altro c’è una legge che lo impone, di fare le barriere tagliafuoco, proprio
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
29
per evitare questi incendi che possono avere conseguenze rischiose, in un contesto
idrogeologico caratterizzato da forte instabilità, proprio come quella della nostra
città. Cosa diciamo, poi, noi di Legambiente e che abbiamo sempre detto, il problema
è anche di impostare le nostre future espansioni, perché ovviamente noi abbiamo
comunque bisogno di migliorare le nostre condizioni di vita, però dobbiamo farlo in
modo che questo non danneggi il nostro ambiente e non si ripercuota sulle
generazioni future, tutti questi costi che dovremmo affrontare noi adesso sono dei
costi dovuti alla cattiva pianificazione che hanno fatto i nostri genitori, insomma a
chi è venuto prima di noi, e io non voglio che la stessa cosa avvenga per i miei figli,
io voglio che i miei figli non abbiano a pagare i costi degli errori che faccio io. Come
si fa? Si fa pianificando e lavorando meglio; già gli Ordini professionali hanno visto
le problematiche diffuse su tutto il territorio nazionale e hanno voltato pagina e la
cominciano a pensare in maniera differente. Io voglio fare un esempio dell’Olanda,
l’Olanda che ha da sempre avuto problemi con l’acqua, ha deciso di svoltare pagina e
ha avviato l’iniziativa che si chiama “Spazio al fiume”, dove, praticamente, non si
prevede più rialzare gli argini perché si prevedano piene più alte, non si prevede di
fare parapie per ripararsi dall’acqua, ma si prevede semplicemente di togliere le case,
di non costruire più le case in queste aree, lasciando lo spazio naturale al fiume. Un
ultimo secondo è per un passaggio per quanto riguarda la scelta che è stata fatta di
utilizzare la Villa Bonfiglio come viabilità alternativa. Noi crediamo che una città
debba garantire una vivibilità, proprio come si parla oggi tanto di Smart City,
vogliamo che questi spazi siano essenzialmente dedicati al cittadino…
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
L’ultimo minuto e chiude.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
30
Il signor INTERLANDI Marco (Legambiente)
Semplicemente, chiudo dicendo che riteniamo non corretta questa idea di utilizzare la
Villa Bonfiglio come viabilità alternativa, comunque queste zone possono essere
raggiungibili, con un minimo di disagio, anche da altre strade e, quindi, va bene
ringrazio tutti per l’attenzione.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene, grazie. Se non ci sono altri Consiglieri, c’è ancora iscritto a parlare
l’architetto Grimaldi, in rappresentanza dell’Ordine degli architetti di Agrigento.
Prego.
L’architetto GRIMALDI (Ordine degli Architetti, Agrigento)
Ringrazio per l’opportunità che diamo alla città oggi e, quindi, con la presenza degli
Ordini. Io rappresento il Presidente, che era qui, ma è dovuto andare via per motivi
improvvisi, quindi mi ha lasciato questo bel compito di rappresentare l’Ordine.
Francamente mi aspettavo un po’ più di cittadinanza presente, evidentemente
Agrigento ha molta fiducia in questo Consiglio, non si spiega altrimenti. Io ho a
cuore il problema di diversi sfollati in questo momento e francamente pensare che
oggi si dovesse discutere di questo, mi aspettavo un po’ più di presenza da parte dei
cittadini che soffrono di questi problemi. Ma siamo agrigentini e sappiamo anche il
perché. Mi aspettavo anche che chi sottoscrive le ordinanze, quantomeno chi le
istruisce, fosse presente questa sera qui, io francamente mi aspettavo di parlare con
gli ingegneri, però penso che era corretto essere qui questa sera a discutere con noi.
Noi che nel 2007 abbiamo lavorato insieme all’Amministrazione, presentando un
progetto sul centro storico, evidenziando gravi problemi strutturali ad un edificio che
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
31
non c’è più, però quei documenti sono rimasti nei cassetti, quindi sarebbe stato
opportuno oggi avere presenti qui i nostri colleghi che sottoscrivono questi
documenti. Detto questo, in Italia c’è stato un cambio di rotta, nel mese di febbraio è
stato presentato un documento che si chiama “Dissesto Italia”, le professioni
tecniche, insieme all’ANCE, insieme al Ministero dell’Ambiente, hanno presentato
un documento in cui si dice che oggi l’unica emergenza in Italia sia il dissesto
idrogeologico; oggi chi si occupa di lavori pubblici - qui abbiamo presenti diversi
luminari della città - chi si occupa di lavori pubblici oggi sa che il dissesto
idrogeologico è il problema numero uno da affrontare e da risolvere; per fare questo
ci vuole una componente interdisciplinare; io non avrei mai pensato che Legambiente
insieme a ANCE si mettessero insieme, cioè costruttori, contro quelli che, tra
virgolette, impedirebbero le costruzioni, si sono messi insieme per studiare il
fenomeno di dissesto idrogeologico. Secondo me ad Agrigento bisogna trovare
queste sinergie, bisogna che i professionisti si mettano insieme a chi amministra, i
costruttori si mettano insieme ai professionisti, perché dobbiamo voltare pagina,
esattamente come stanno facendo nel resto d’Italia. Dobbiamo dare risposte a chi
oggi soffre questo problema, ma dobbiamo evitare che ciò si ripeta. Quindi partiamo
dal PAI, partiamo dall’esame che già è stato fatto, cominciamo a capire quali sono le
soluzioni, reperire fondi è la cosa più difficile ma francamente intervenire in
emergenza, qui c’è l’ingegnere Foti che conferma, costa dieci volte più rispetto che
alla prevenzione, quindi i fondi vanno trovati, si può anche provare a utilizzare i
fondi degli oneri concessori che spesso vengono utilizzati per la contabilità ordinaria.
Quindi, da parte nostra, da parte dei tecnici, degli architetti che rappresento c’è -
come al solito - la massima disponibilità per coadiuvare eventuali tecnici in tavoli
che possono portare allo studio e alle soluzioni che interessano, purtroppo, non chi
sta subendo e chi subisce oggi questi disagi, ma chi purtroppo in futuro potrà subirne.
Un inciso - lo hanno detto un po’ tutti - io ho a cuore particolarmente, perché ho
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
32
tantissimi amici che abitano lì, il problema di via Papa Luciani, francamente
dobbiamo notare questa differenza di trattamento, stanno raccogliendo le somme,
hanno già fatto i lavori, ci saremmo aspettati qualcosa anche per loro, non è
avvenuto, ma siamo ancora in tempo perché c’è un altro fronte di frana che è
accaduto qualche mese fa e che i cittadini stanno provvedendo a riparare a proprie
spese. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. L’ingegnere Di Miceli, per quanto riguarda l’Ordine degli ingegneri di
Agrigento.
L’ingegnere DI MICELI (Ordine degli Ingegneri, Agrigento)
Buonasera. Io come Consigliere dell’Ordine volevo innanzitutto portare il mio
personale saluto e dire come il nostro Ordine già da tempo ha costituito diverse
Commissioni, tra cui per le problematiche che si discutono stasera in questo
Consiglio Comunale e delle Commissioni specialistiche, quali strutturali e
geotecnica, nonché urbanistica. Parlare della problematica di per sé è così complessa
e non mi ci voglio cimentare, comunque tutte le Istituzioni preposte a gestire questa
emergenza sanno - e noi come Ordine degli ingegneri - siamo assolutamente
disponibili, per qualsiasi e eventuale supporto tecnico ove venisse richiesto. Quindi,
io volevo dare la piena disponibilità del nostro Ordine degli ingegneri che conta
diversi iscritti e diverse professionalità specializzati nella materia. Era solo questo.
Buonasera e grazie.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
33
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene, grazie. Grazie per la disponibilità che stanno mostrando tutti gli Ordini
professionali tecnici, quindi abbiamo visto la disponibilità da parte dell’Ordine degli
architetti, ora anche da parte dell’Ordine degli ingegneri a coadiuvare i lavori che
eventualmente si possono prospettare per la prevenzione di questi rischi. Consigliere
Mallia, prego.
Il Consigliere MALLIA Michele
Presidente, colleghi Consiglieri, signor Sindaco, Autorità, convenuti ospiti.
Naturalmente, la questione che oggi è qui in trattazione merita delle opportune
considerazioni, perché traggo spunto da una frase detta dal mio collega Consigliere
Patti, con la quale si chiedeva che cosa può accadere in seguito. Io, invece, forte di
atti e documenti devo necessariamente narrare la storia urbanistica di questa città,
perché se non si conosce il passato, non si potrà mai conoscere né il presente e né
quello che ci attende domani. I fatti impongono una precisa ricostruzione degli stessi.
La questione urbanistica e dei dissesti idrogeologici, oltre a avere interessato il nostro
territorio sin dai primi anni del secolo scorso, hanno avuto il loro culmine il 19 luglio
1966, allorquando un evento calamitoso colpì questa nostra città e lo Stato allora - e
con questo rispondo all’esponente dell’Ordine degli architetti, con il quale diceva che
oggi gli aspetti idrogeologici in Italia sono al primo posto, le faccio sapere e le do
contezza di documenti che già lo Stato nel ’66 mise Agrigento al primo posto - non
badando a spese, addirittura impegnò una somma come 500.000.000 di lire nel ’66
quando un appartamento costava 2.500.000 traete un pochettino voi quante somme
impegnò lo Stato per Agrigento. Bene; cosa accadde in questa martoriata città, che
chi ha amministrato, ha operato delle precise discrezionalità alle norme, alle leggi, ai
regolamenti, perché lo Stato quando si interessò puntualmente della questione
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
34
agrigentina, come poc’anzi detto, non badò a spese, istituì ben due Commissioni
d’inchiesta una denominata Martuscelli e una affidata all’ingegnere Giorgio
Grappelli; le due Commissioni, una volta istituite per decreto, lavorarono nei locali
della Prefettura, ubicati in Piazza Vittorio Emanuele, una Commissione lavorava al
secondo piano e una al terzo piano e, naturalmente, si scambiavano i documenti.
Cosa emerse a seguito di approfonditi studi: che il terreno agrigentino, oggetto dei
dissesti, fu oggetto di studi approfonditi, studi tecnici, i quali carotaggi, così il
termine tecnico, io non sono un tecnico, però per averlo letto, in apposite casse delle
dimensioni di un metro furono spedite a San Francisco per essere sottoposte a
indagini geognostiche, i responsi arrivarono e dopo sei mesi circa e nel gennaio ’67
quella Commissione, presieduta dall’ingegnere Giorgio Grappelli, definì un piano di
vincoli idrogeologici e urbanistici che dovevano essere tenuti a base per la redazione
del Piano Regolatore Generale, questo fu stabilito.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Consigliere Mallia, un attimino; fra cinque minuti chiudiamo le iscrizioni. Vi prego
di fare silenzio in fondo. Prego.
Il Consigliere MALLIA Michele
Quella Commissione definì i propri studi e fu definito, sulla base di quegli studi così
accurati, così scientifici, una zonizzazione affidata a sei aree, dalla A alla F (A, B, C,
D, E, F), per ognuna di esse ha stabilito delle prescrizioni vincolanti. Bene, la frana
che diede seguito a questi atti che colpì la città di Agrigento ha interessato una
superficie di 200.000 metri quadri, investendo la zona dell’Addolorata, il Duomo e
San Michele e l’area, naturalmente, dove insistono gli edifici di culto, poi per la
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
35
Cattedrale farò un riferimento puntuale. Sulla base di questa zonizzazione fu
emanato, da parte del Ministro Lavori Pubblici dell’epoca, Giacomo Mancini, fu
emanato il cosiddetto Piano dei vincoli a salvaguardia della pubblica incolumità.
Come ben vedete, cari colleghi, cari amici, Autorità, ospiti, gli strumenti in questa
città ci sono sempre stati, dal 1966 a tutt’oggi, a tutt’oggi perché? Perché questi
strumenti a protezione della incolumità pubblica, dovevano essere calati nel Piano
Regolatore Generale, quello del ’78, così non fu; perché quel Piano dei vincoli che
doveva essere tenuto a base del Piano Regolatore Generale non è stato calato nello
strumento urbanistico, il Piano Regolatore del 1978. Noi oggi, cari colleghi, Autorità,
ospiti, troviamo quel Piano dei vincoli Grappelli a far data dal 2004, quando si diede
incarico al gruppo di progetto affidato all’ingegnere Giacobazzi, il quale quando
consegnò il Piano al Consiglio Comunale per la sua adozione, ricomparvero i vincoli
imposti dal Piano Grappelli, nello specifico le due zone più interessanti che erano la
zona B e la zona C, la zona B è quella dove sono ubicati i Palazzi Crea, oggetto
dell’evento calamitoso che si è verificato giorni or sono. Bene, cosa è accaduto, per
quale ragione il Piano ricompare nel 2004, è anche noto, sotto questo aspetto, che
questo Piano a protezione della pubblica incolumità e io dico, ecco, la domanda che
porgo io agli Ordini professionali, ma dove sono stati dal 2004 al ’66, dove siete
stati? Cosa avete fatto? Di cosa vi siete interessati? Cosa avete fatto? Come mai non
ha operato uno strumento a salvaguardia della pubblica incolumità dal 2004 al ’66?
Vorrei capire, qualcuno sarebbe opportuno che mi desse qualche risposta in merito.
Ma la ragione ve la spiego io, ma non perché io fossi un mago, ma io, sulla base di
carte e documenti, sono riuscito a avere una risposta in questo e perché, cari colleghi,
questo decreto Grappelli era molto indigesto, questo decreto non si doveva fare,
perché ora arriviamo lì, perché non si doveva fare, non si doveva fare perché questo
decreto doveva fare spazio a un altro decreto, che ora vi dico qual è; questo decreto
non s’aveva da fare, perché era indigesto; era un decreto che impegnava e ricalcava
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
36
ancora di più quelle responsabilità che sono in quell’area che oggi sia gli Ordini
professionali sia il Comune di Agrigento dicono che è sottratta alla pianificazione del
Piano Paesistico e io da venti anni che dico queste cose, se ne sono accorti ora che
mancano 500 ettari di territorio? Se ne sono accorti oggi? È da venti anni che raglio,
no che grido, raglio, come fanno gli asini, io raglio, ho ragliato per venti anni, per
avere poi finalmente che cosa? La soddisfazione che gli Ordini professionali e gli
uffici tecnici si accorgono che mancano 500 ettari. E sapete perché mancano 500
ettari, cari colleghi? La città deve sapere queste cose, i rappresentanti dei vari Ordini,
che sono giovani, io non attribuisco a loro colpe, per carità, vedete questa area? Dove
c’è questo pallino rosso? Questa è un’area che oltre ad essere sottoposta a un vincolo
ambientale, un vincolo ambientale ma non così semplice e leggero, è un vincolo che
attribuisce la servitù del diritto pubblico, non so se sono stato chiaro; servitù di diritto
pubblico in quell’area, cioè significa che il proprietario ha la proprietà, ma non può
disporne nello ius aedificandi. Servitù di diritto pubblico. Benissimo. Questa area,
quella verde, è quella che impone i vincoli ambientali, questi sono i 500 ettari, queste
con le striscette in longitudinale, questi sono i famosi 500 ettari che oggi mancano
nella pianificazione. Questo è il Piano Grappelli, a salvaguardia della pubblica
incolumità, l’area questa arancione è quella nel quale non è possibile effettuare
alcuna edificazione, salvo poi che qualche Sindaco sprovveduto, nei primi anni ’90,
ha affidato uno ristudio, quei saggi sono andati a San Francisco e con uno ristudio ha
praticamente operato delle discrezionalità a quei vincoli inchiodati da tantissimi anni,
ha ristudiato, cosa ha consentito quel ristudio? Ve lo dico io cosa ha consentito; ha
consentito la ripresa del movimento franoso e della Cattedrale, ingegnere Foti,
perché con la concessione di edificazioni nella via Imera, via 25 Aprile, Quadrivio
Spinasanta, si è arrecato un sovraccarico statico che ha consentito la ripresa del
movimento franoso, e oggi parliamo di Cattedrale e di interventi per il suo
consolidamento. Si dice dalle nostre parti: chi è causa del suo male, pianga sé stesso.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
37
Questo Piano Grappelli è stato firmato dal Ministro Mancini, ai lavori pubblici, e
sapete questo è l’altro decreto, si dice, a firma di Mancini, si dice, ecco le Autorità
inquirenti cosa dovrebbero accertare, se Mancini il 15 marzo ’68 firma un decreto a
salvaguardia della pubblica incolumità e dopo 20 giorni, dopo 30 giorni, il 16 maggio
’68 ne firma un altro con il quale abroga e cassa i vincoli idrogeologici che aveva
imposto 20 giorni prima; questa è la storia. Sapete, cari colleghi, Presidente,
convenuti, tecnici, Autorità, sapete questo marchingegno, questo decreto dove è stato
costruito? Nei Palazzi Crea, è stato costruito nei palazzi Crea, oggetto della nostra
discussione odierna, questo decreto è stato costruito nei palazzi Crea. Sapevate
queste cose? Non le sapeva nessuno o qualcuno magari che ci sta ascoltando a casa,
qualcuno un po’ avanti con gli anni, questa è la storia di questa città. Ebbene, la
Regione dimentica 500 ettari, è il ragionamento di poc’anzi; allora in questa città, se
veramente vogliamo dare una svolta ognuno deve fare la propria parte, le regole ci
sono e vanno osservate, quelle giuste, che qua dentro è accaduto, in questa città è
accaduto e credo che accada ancora, le leggi si interpretano, si modificano, se ne fa
quello che si vuole, cioè ad Agrigento c’è un Parlamento a Agrigento c’è un altro
Parlamento, le sentenze non contano, si fa quello che si vuole. Allora, è necessario, a
mio avviso, prendere coscienza, abbiamo visto la storia cosa ci ha insegnato, cosa ci
ha portato, abbiamo visto tutti, questa è la storia nuda e cruda. Se veramente
vogliamo darci una mossa, dobbiamo iniziare a fare sul serio e innanzitutto il rispetto
delle regole, perché sennò non si va da nessuna parte. I fenomeni di dissesto, caro
Consigliere Patti, in via Pietro Nenni sono frutto di queste amenità che io ho
raccontato, lì insistono, in quell’area, i vincoli panoramici, i vincoli panoramici sono
vincoli di godimento pubblico e in quanto tali sono della collettività e, quindi, di
godimento pubblico. Che significa vincolo panoramico? Vi è un punto di vista e dal
punto di osservazione quando si vede, si osserva un panorama, una bellezza non può
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
38
essere diciamo così occultata; ad Agrigento è accaduto tutto e il contrario di tutto. I
sei punti di visti che sono stati imposti…
Assume la Presidenza il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Consigliere Mallia, si appresti a concludere.
Il Consigliere MALLIA Michele
Sto finendo, Presidente. I punti di vista che sono stati imposti con decreto, oggi
ancora vigenti, in quanto richiamati, perché vigenti nel decreto legislativo 42/2004, il
cosiddetto Codice Urbani, sono stati presi a morsi, con la costruzione di tantissimi
edifici in barba a qualsiasi norma, a qualsiasi regolamento e oggi tutti questi
palazzoni, che qualcuno dice: “Va beh, ormai c’è la prescrizione”; prescrizione non
ce n’è può essere e vi dico la ragione: perché come ho detto poc’anzi, lì insiste una
servitù di diritto pubblico, è come se noi facessimo, ecco vi porto un esempio, come
se noi facessimo una costruzione sulla sabbia, sulla battigia e lì non ci potrà mai
essere nessuna legge che potrà consentire il diritto di proprietà, allo stesso modo quei
palazzi essendo insistenti in area dove vige una servitù di diritto pubblico non ci può
essere prescrizione; vi dico di più, bene…
Il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Consigliere Mallia, la invito a concludere. Grazie.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
39
Il Consigliere MALLIA Michele
Volevo completare. Quell’area dove si è verificato quell’evento, quella area è Valle
dei Templi, quella Valle dei Templi è area vincolata e in quell’area vincolata,
essendo vincolata, necessita di una supervisione per fare in modo che quel vincolo
venisse esercitato e lì vi abitano due Sovraintendenti, proprio per tenere vincolata
ulteriormente l’area, vi abitano due Sovraintendenti. Grazie, Presidente.
Il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Grazie a lei. Si è iscritto a parlare il Dottore Riolo, “Articolo 49”, prego.
Il Dott. RIOLO (Associazione Articolo 49)
Buonasera. Io sono il Dottore Riolo, parlo a nome dell’Associazione Articolo 49, la
nostra associazione si occupa da circa un anno dei problemi della città, abbiamo fatto
degli interventi di tipo sia sociale che politico nel senso che abbiamo fatto azioni nel
sociale con azioni di doposcuola…
Il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Dottore Riolo, mi scusi, atteniamoci all’ordine del giorno.
Il Dott. RIOLO (Associazione Articolo 49)
Sì.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
40
Il Vice Presidente del Consiglio DI ROSA Giuseppe
Cioè, dobbiamo parlare del problema idrogeologico. Lei ha diritto a parlare del
problema idrogeologico. Grazie.
Il Dott. RIOLO (Associazione Articolo 49)
Sì, assolutamente. Lo dicevo solo per dire che l’associazione è assolutamente inserita
nel contesto sociale della città. Fra le altre cose abbiamo organizzato recentemente un
convegno sul centro storico, nel quale convegno abbiamo già esplicitato alcune delle
proposte che si inquadrano benissimo nel tema odierno del dissesto idrogeologico,
nel senso che noi pensiamo che tale dissesto venga a essere determinato fra le altre
concause da un sovraccarico strutturale del territorio per una edificazione che è stata,
negli anni, diciamo quasi fuori controllo, nel senso che all’interno della città si è
costruito in maniera molto caotica, senza probabilmente tenere conto delle
caratteristiche idrogeologiche della città e poi si è allargato l’orizzonte delle
costruzioni, andando a creare una serie di città satellite. Quello che era emerso in
questo incontro che era sul centro storico, appunto sulla Cattedrale, era la necessità di
andare a rivedere il tipo di sviluppo urbanistico della città, concentrando lo sviluppo
urbanistico della città all’interno del costruito, cioè con un modello di sviluppo che
noi abbiamo identificato nel modello di sviluppo a consumo di suolo zero. Questo
servirebbe intanto a limitare l’espansione della città in maniera stellare, così come
finora si è sviluppato, ma soprattutto servirebbe a recuperare tutta la parte di città che
in questo momento è molto abbandonata a sé stessa e abbandonata al degrado e
all’autodistruzione. Sappiamo benissimo di tutti i crolli che ci sono stati in città, a
parte quello ultimo che ha fatto venire fuori e scoppiare un pochino la problematica
del dissesto idrogeologico, ma prima di questo ce ne sono stati tanti altri che sono
evidentemente espressione di questo tipo di problema. Diciamo che quello che noi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
41
abbiamo proposto va esattamente nella direzione opposta, va verso il recupero, va
verso la salvaguardia e, quindi, va verso la utilizzazione del suolo già edificato. Noi
vorremmo, per le caratteristiche tipiche e proprio idrogeologiche della città, cioè una
città che si sviluppa in collina, quindi con una tendenza proprio ai fenomeni franosi.
Noi vorremmo che questo venisse in qualche modo monitorato, cioè vorremmo che
tutto questo e soprattutto le costruzioni che sono state fatte e soprattutto in queste
costruzioni daremmo una particolare attenzione, una particolare preferenza alle
costruzioni che sono state realizzate prima dell’avvento della normativa antisismica,
per esempio, vorremmo che tutto questo venisse in qualche modo monitorato. In
questo ritengo che fondamentale possa essere l’apporto che possono dare, anche in
termini di collaborazione volontaristica, sia gli Ordini professionali e sia tutte le
organizzazioni che si possono occupare e si occupano, dal punto di vista tecnico,
della salvaguardia del territorio. Questo potrebbe consentire di fare una sorta di
censimento sia dei palazzi che sono interessati a questo problema, perché costruiti
prima di questa normativa antisismica e sia le zone, cioè i quartieri o perlomeno le
porzioni di quartieri che sono, per le loro condizioni, appunto idrogeologiche,
maggiormente esposte al rischio. Sappiamo benissimo che ce ne sono di queste zone
diverse, sappiamo che per la conformazione del territorio e con esso dello scolo delle
acque, per esempio vi sono delle zone particolarmente esposte al pericolo di frane e
molto spesso in queste zone insistono delle costruzioni che appunto per questo si
espongono al rischio di fenomeni franosi. Ritengo che, quindi, queste due proposte
noi ci sentiamo di fare e cioè un indirizzo urbanistico verso il consumo di suolo zero
e un monitoraggio del territorio e delle costruzioni già edificate al fine di evitare
ulteriori fenomeni franosi. Grazie.
Assume la Presidenza il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
42
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Consigliere Vassallo, prego.
Il Consigliere VASSALLO Alfonso
Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri, signori convenuti tutti, signori tecnici,
Dirigenti e ringrazio pure i fantasmi del Comune di Agrigento che oggi non si sono
presentati, spero che almeno ci sia la loro anima, mi riferisco al Dirigente alla
pubblica incolumità, ai funzionari, a tutti coloro che fanno parte di questa macchina
amministrativa, perché oggi a parte il Dottore Sciara, persona illustrissima, nonché
competente della propria materia, non vedo nessun altro, non so se per caso in platea
c’è qualche Dirigente del Comune di Agrigento, c’è qualche funzionario, non so se
sono loro che devono risolvere questo problema; non capisco chi deve venire a
parlare oggi qui, se deve parlare la politica o se più è un problema tecnico più che
politico quello di oggi, dobbiamo parlare la politica solo per fare chiacchiere,
giustamente. A parte interventi consistenti come quello del Consigliere Mallia, del
Consigliere Di Rosa, a parte l’intervento che c’è stato in questi mesi da parte
dell’Assessore Gibilaro, che oggi è un Assessore che vuole lavorare, perché ha la
delega alla pubblica incolumità, ma non è messo assolutamente nelle condizioni di
lavorare e ringrazio pure il Vice Sindaco Luparello che ci viene a mettere la faccia a
cercare di rispondere, perché quando c’è da rispondere in situazioni critiche il
Sindaco manda a Luparello, perché il Sindaco aveva qualcosa di più importante,
doveva stare a Palermo a ufficializzare la sua candidatura per le europee, perché è più
importante della questione del dissesto idrogeologico della città di Agrigento, in
effetti è più importante questo. Io non so oggi lo stato, con la presenza anche di
alcuni funzionari, a livello regionale, ringrazio la presenza dell’ingegnere Costa, però
io ho un problema grosso: sapete, io ho il mio ufficio che è in via 25 Aprile e giusto,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
43
giusto, mi affaccio dalla mia stanza e vedo quella Cattedrale sopra la mia testa. Io,
ingegnere Mallia, mi scusi Consigliere Mallia, io mi pongo un quesito, ma se cade
questa Cattedrale, se va giù, anche perché ultimamente, lei deve sapere, che
giustamente gli uomini della forestale stanno tagliando gli alberi per mettere in
sicurezza la zona per altre motivazioni, praticamente quella montagna adesso è solo
terreno, non c’è neanche più… è meglio forse, vero? Abbiamo l’idea della
consistenza del danno che si arrecherà in via 25 Aprile, la abbiamo l’idea, no? C’è
l’idea. Io da quant’è che sono nato, sono nato nell’83, Consigliere Mallia, mi
appoggio a lei perché è un po’ la mente storica di questi passaggi, ho visto case che
sono state demolite, ho visto che lo Stato è stato presente solo per demolire a
Agrigento, ma esiste un Piano Grappelli di messa in sicurezza, lo Stato deve fare
anche la sua parte, non per demolire soltanto, ma deve fare un intervento consistente.
Ma io mi chiedo e non ho qui neanche il piacere di fare la domanda, perché
giustamente l’Assessore Gibilaro è forse da 4 mesi, 5 mesi che è Assessore, mica può
rispondere da 20 anni, ma sono usciti dei bandi mai? Sono usciti degli interventi?
Qualcuno - e in questo caso la nostra espressione politica di questo Comune - è
andato mai a Roma per battere il pugno e non chiedere solo la candidatura ma
chiedere anche altre cose? No. No, non mi sembra, non mi sembra. Consigliere
Mallia, mi scusi, ci sono stati mai interventi sostanziali con ingenti risorse negli
ultimi 20 anni, 25 anni? Il Vice Sindaco Luparello non mi può rispondere, il Sindaco
abbiamo già detto che è impegnato in cose più importanti, in questo momento; io
veramente dico: oggi mi sarei aspettato che qui dentro ci dovevano essere schierati
tutti i Dirigenti e anche gli uscieri degli uffici di competenza, ma dove sono dico io?
No, deve servire soltanto, l’importante che questi signori devono guadagnare
150.000,00 euro annui, devono guadagnare i T.P.O., T.A.P.O. come li volete
chiamare, 50 – 60.000,00 euro annui, devono guadagnare questo. Dottore Sciara, io
mi rifaccio allo schema che mi ha fatto il Dottore Mantione, perché io vado avanti
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
44
con le carte e con la sostanza delle cose, non vado avanti con le chiacchiere, con la
sostanza delle cose. Ci sono T.A.P.O. che guadagnano 45.000,00 euro glielo posso
dire io, non so se è lei in questo caso o qualcun altro, però fino a quando è un
T.A.P.O che fa il suo dovere e che la sera viene qui a parlare, mi sta pure bene, ma
quando è qualcuno che, invece, guadagna 45.000,00 euro solo per stare seduto in una
sedia quello non va bene in questo Comune. Io, Presidente, non so a quale
conclusione si arriverà questa sera, non so che cosa ci diranno i Dirigenti esterni, i
signori Dirigenti esterni e che soluzioni ci saranno per la città, ma se non c’è, come si
dice “u scrusciu”, non si risolvono i problemi; questo è sicuro. Grazie, Presidente.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Una precisazione da parte dell’ingegnere Di Miceli, in quanto è Dirigente
dell’Azienda Forestale, voleva fare una precisazione, prego, ingegnere, al microfono
però sempre.
L’ingegnere DI MICELI (Ordine degli Ingegneri, Agrigento)
Questo mio intervento non era messo in conto, però, siccome più volte (almeno due
volte), è stata citata l’attività forestale del taglio degli alberi, io sono il Direttore
dell’Amministrazione Regionale che fa questo tipo di lavoro. Io volevo rassicurare e
dire una cosa fondamentale: il dissesto idrogeologico è una materia molto complessa,
per la disomogeneità delle forze e della materia che è in gioco, ci sono delle forze
non indifferenti e non si può pensare di frenare un dissesto idrogeologico attraverso
la piantumazione e, quindi, con l’apparato radicale. Siccome è un argomento molto
tecnico volutamente non lo voglio approfondire; ma per quanto riguarda il taglio
degli alberi, il Consigliere lo volevo rassicurare, il taglio degli alberi è fatta con una
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
45
selezione particolare, cioè non vengono tagliati a casaccio, sono alberi che già sono
stati danneggiati nel tempo a causa delle intemperie e poi siccome per il
mantenimento dello stato di salute del bosco stesso devono farsi questi tipi di
intervento, per fare crescere le piante più forti, perché è intuitivo, l’influenza delle
piante si condizionano nella loro crescita. Quindi, non sono interventi fatti a
casaccio. Volevo rassicurare, perché tante volte si pensa che sì la vegetazione dà il
suo contributo, però il dissesto idrogeologico è una materia che è abbastanza
complessa, non è il toccasana, dà anche un contributo a livello corticale non
indifferente che non consente dilavamento delle terre sciolte verso valle, quindi che
poi può appesantire o ridurre le sezioni idrauliche degli attraversamenti o intasare
canali, quindi poi aggrava ancora di più il deflusso naturale delle acque; però nella
fattispecie il taglio degli alberi, i miei operai, attraverso questi interventi mirati, sono
molto attenzionati. Ecco, solo questo, ci tenevo a precisare, sono venuto qua come
Ordine, ma non posso dimenticare la funzione istituzionale che quotidianamente
svolgo. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Allora, il Consigliere Di Rosa. Prego.
Il Consigliere DI ROSA Giuseppe
Grazie Presidente. Come vedete, obiettivo raggiunto, adesso ascolteremo, oltretutto,
il Dottore Sciara, abbiamo ascoltato la voce della gente, le presenze sono state quelle
che volevamo, tranne la politica, ma la politica, ripeto, a noi poco interessava oggi in
questo Consiglio Comunale, volevamo capire e stiamo capendo qualcosa di più,
adesso, ripeto, essendoci il Dottore Foti, il Responsabile Regionale della Protezione
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
46
Civile, il Dottore Sciara, che è il Responsabile della Protezione Civile del nostro
Comune avremo contezza, poi chiuderanno l’Assessore Gibilaro che parlerà
dell’incolumità pubblica, il Vice Sindaco e l’Assessore Lo Bello, che non è solo una
nostra concittadina, ma è l’Assessore al Territorio e Ambiente. Volevo fare due
piccoli appunti su quello che si è detto stasera, molto interessante è stato l’intervento
di Legambiente, perché ci ha un attimino spiegato, anche minuziosamente, cosa sia e
cosa non sia Agrigento oggi; Agrigento oggi è tutta in pericolo, non conosciamo se i
nostri uffici hanno o meno mai progettato qualcosa per questo dissesto che potrebbe
avvenire da un momento all’altro, non lo sappiamo; poco fa il collega diceva ci sono
stati bandi? Abbiamo mai partecipato? Il problema è proprio quello, perché se poi
andiamo a vedere quello che è successo al Viale della Vittoria, ripeto, parlo del Viale
della Vittoria e non di Papa Luciani, perché via Papa Luciani era inaspettato, Viale
Della Vittoria se ne parlava, io ignorante in materia me ne ero occupato già due anni
prima. Se andiamo a vedere, io alcune carte le ho viste, perché io personalmente ho
già chiesto l’accesso agli atti, mi sono fatto consegnare l’accesso agli atti, da profano
in materia quello che capisco è che la politica ha giocato e oggi non è più il momento
di giocare, oggi non è il momento di giocare, questo Consiglio Comunale abbiamo
visto che abbiamo anche Consiglieri Comunali che sono molto addentrati nella
materia, non vorrei entrare nella questione delle costruzioni o meno per campata, la
metà, il doppio, assolutamente perché poi fondamentalmente, Agrigento, se andiamo
a vedere, è questo, penso me ne daranno atto poi i tecnici che concluderanno, era
tutta una cava, ad Agrigento il 70% dei palazzi sono stati costruiti lì, in quel periodo.
Nessuno oggi ci dice come stanno le cose. Allora, questo Consiglio, questa sera, ha
raggiunto il suo obiettivo, stiamo capendo qualcosa più di ieri. Effettuazione di
monitoraggio, ha parlato di monitoraggio Interlandi, però non sarebbe necessario e
opportuno monitorare questo territorio nella sua totalità? Questo è quello che vorrei
ora, speriamo che arrivi in tempo l’Assessore Lo Bello, non sarebbe opportuno con
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
47
immediatezza che si dia incarico al Genio Civile Regionale di effettuare uno studio
se già non c’è, perché io temo, cari miei, che la politica ha nascosto quello che i
tecnici portano alla luce da tempo e le carte che ho visto io sono quelle, che i tecnici
dicevano una cosa e la politica ci giocava sopra; queste le domande e le risposte che
vorrò io dai tecnici. Dottore Sciara, una domanda le rivolgo ed è una domanda
precisa; io per primo abito in un palazzo di nove piani, sette sopra livello della strada
e due sotto il livello della strada, vorrei rassicurare i nostri cittadini che il territorio di
Agrigento, idrogeologicamente, è monitorato, dai nostri uffici penso che sarebbe
difficile, perché non abbiamo i fondi per mettere in sicurezza un costone che poteva
costare 130 – 180.000,00 euro, oggi ne costerà 2.000.000,00 – 3.000.000,00, perciò
figuriamoci altro, però vorrei capire se tra voi, che siete tecnici del nostro Comune, e
i tecnici regionali c’è quella apertura e quella discussione aperta sul monitoraggio e
su quello che c’è da andare a programmare, perché facile è oggi scaricare
sull’incompetenza e sulla incongruenza degli altri uffici, quando poi l’unico
responsabile - e qua mi riallaccio a una cosa che ha detto il collega poco fa - il
collega Patti parlava che non voleva che questo si trasformasse in un processo
pubblico; assolutamente, l’unico che ha parlato di processo in questo momento è
stato proprio lui, quando ha dato già la condanna con sentenza definitiva senza
appello, dicendo che il Sindaco stasera è assente, come lo è sempre, ma non lo ho
evidenziato io, lo vede la gente in televisione, la gente vede che quando parliamo di
cose essenziali, tranne che non sia il bilancio, quando non conviene più parlare ci si
raccoglie il telefonino, l’impermeabile e si scappa, la gente vede che oggi, oggi una
seduta straordinaria aperta, aperta significa che oggi poteva intervenire qualunque
cittadino, il Sindaco doveva essere presente e non lo è, e non c’è bisogno che
facciamo i processi, i processi li fa la gente, non necessita; fatto sta che oggi, però,
sulla richiesta di quei Consiglieri uno pensante e gli altri immediatamente che hanno
contribuito a che si potesse svolgere stasera in questa assise questa riunione aperta
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
48
del Consiglio Comunale, oggi ha avuto i suoi frutti, uno dei frutti è quello che
abbiamo sentito per voce del collega Mallia che tutti sapevano, i giornali in questi
giorni si sono sbizzarriti, tutti sapevano, io tutti i giorni leggo sulle testate
giornalistiche tutti sapevano; sapete però - e lo voglio dire ai nostri cittadini,
concittadini intervenuti in televisione - l’unico responsabile dell’incolumità pubblica
cittadina è il primo cittadino, il Sindaco; oggi non è presente. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene. Allora, Dottore Sciara, responsabile Protezione Civile Comunale.
Il Dott. SCIARA Attilio
Signor Presidente, signori Assessori e signori Consiglieri, buonasera a tutti. Mando i
saluti del Dirigente Comandante, che, come me, per un disguido, probabilmente,
procedurale non era a conoscenza di questo civico consesso di questa sera, in questo
momento si trova a Palermo e mi ha detto di portare i saluti e, comunque, è sempre a
disposizione come sempre a disposizione è stato il sottoscritto, responsabile del
servizio di Protezione Civile, e di questo penso che me ne devono rendere atto i
Consiglieri che a vario titolo e a più riprese mi hanno chiamato a relazionare…
(Intervento fuori microfono)
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Certo che sono stati invitati. Cioè non siamo noi che alla fine curiamo il servizio di
segreteria.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
49
Il Dott. SCIARA Attilio
Va bene, poco importa…
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
No, no, poco importa, perché è importante questo aspetto, noi quando convochiamo
il Consiglio Comunale diramiamo l’ordine del giorno a tutti gli uffici competenti,
quindi non è che…
Il Dott. SCIARA Attilio
Io intanto ho parlato di disguidi, non voglio accusare nessuno ci mancherebbe.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Qua c’è il Dirigente, il funzionario, quindi viene mandato tramite PEC, a tutti i
Dirigenti, a tutti gli uffici interessati.
Il Dott. SCIARA Attilio
Sì, probabile che considerato che in questi giorni siamo stati estremamente impegnati
con la criticità del viale, nonché dulcis in fundo anche con la sagra, dove ci è stato
chiesto di predisporre un piano socio-sanitario che doverosamente abbiamo portato
avanti fino alla fine, senza eccessivi problemi, sicuramente tutti sono stati invitati,
però io infatti avendo saputo di questa possibilità, avendo peraltro relazionato al Vice
Sindaco, Dottore Luparello, proprio sul dissesto idrogeologico io dico semplicemente
che quello che ho scritto stamattina, mandando via mail, al Vice Sindaco, potevo
tranquillamente, come sempre ho fatto, venirlo a ragguagliare di presenza, non
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
50
avendo il sottoscritto, né il proprio servizio, nulla da rimproverarsi rispetto al lavoro
incessante che da cinque anni a questa parte puntualmente facciamo. Mi corre
l’obbligo, peraltro, di ringraziare nell’ultimo periodo l’Assessore Gibilaro, che
ancorché Assessore alla pubblica incolumità, si è dimostrato molto vicino a noi,
affrontando assieme a noi molti dei problemi che man mano si andavano verificando,
mi viene da ricordare tra questi, sicuramente, i problemi sul rischio idraulico e noi
abbiamo consegnato proprio in questi giorni, nei giorni passati un piano speditivo di
rischio idraulico nelle zone Villaggio Mosè, a San Leone dove c’è il rischio di
esondazione, ma anche al Fiume Naro, così come dettagliatamente è riferito nel PAI,
ma anche nelle molte criticità che noi in questi anni abbiamo potuto riscontrare. Per
quanto riguarda l’assetto idrogeologico o il dissesto idrogeologico, guardate, in
maniera molto serena, mi viene da pensare a tutto il lavoro che negli ultimi mesi
abbiamo fatto nelle scuole, parlando proprio nelle frane e lo abbiamo fatto anche
all’Università di Agrigento, al CUPA, parlando di dissesto idrogeologico, centro
storico e quant’altro. Mi corre l’obbligo di dire che probabilmente la frana…
buonasera Assessore…
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Diamo il benvenuto in aula all’Assessore Lo Bello.
Il Dott. SCIARA Attilio
All’indomani della frana del 1966 che sostanzialmente mise in ginocchio l’intera
città e tanti di noi sanno cosa è successo, con i vincoli successivi che sono arrivati sia
a livello urbanistico e parlo del decreto GUI – Mancini, ma sia a livello proprio di
vincoli sull’assetto idrogeologico, e mi riferisco nella fattispecie al vincolo che la
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
51
Grappelli metteva, ma anche tutti i vari decreti, Martuscelli e quant’altro,
quell’episodio del 1966, 19 luglio, non ci ha insegnato niente e io parlo che tutti a
vario titolo si devono sentire interessati da questa affermazione; perché al Viale della
Vittoria, sostanzialmente, si è verificato una fotocopia di quello che si è verificato nel
bancone calcarenitico dell’Addolorata. Ora, senza volere entrare nell’argomento,
nella fattispecie, perché penso che non è compito del sottoscritto dire, fare, io dico
che il servizio, parlo del servizio, perché è giusto ribadire una cosa, il sottoscritto - e
io ringrazio il Consigliere Vassallo perché ha dato la possibilità anche di parlare di
emolumenti - io metto a disposizione il mio 730, nonché il mio CUD, parla di
29.000,00 euro lordi, comunque, va bene, giusto per capirci, sono poi meno di
1800,00 euro al mese, no perché la gente che ascolta poi magari pensa, cosa ben
diversa è per i Dirigenti. Allora, in questo momento mi corre l’obbligo dire che io
sono un responsabile di servizio, cioè un sottoposto, sopra di me, a vario titolo, c’è
sempre un dirigente che negli ultimi tre anni, grazie alla riorganizzazione sistematica
dei settori e dei servizi è cambiano per ben tre volte. Noi ci siamo trovati dal 2009 al
2012 sotto il settore VIII, lavori pubblici, ci siamo trovati dal 2012 al 1° luglio 2013,
sotto il settore urbanistica, con l’architetto Greco, ci siamo trovati dal 1° luglio 2013,
questo lo dico, perché la sensazione che ho io, ma poi ognuno giudica, è che se il
Servizio di Protezione Civile, occupandosi di argomenti molto ludici, probabilmente,
è un servizio che a vario titolo ognuno cerca di sbarazzarsi, che anche io, l’anno
scorso, rendendomi conto delle molteplici criticità di questa città avevo chiesto
all’Amministrazione attiva, visto che si stava minando la serenità del sottoscritto,
quello della famiglia, e quant’altro di destinarmi a un altro settore, perché nel nostro
contratto è prevista la rotazione; non tanto dei Dirigenti, ma quanto dei T.A.P.O. e
dei funzionari in genere. Detto questo, se vogliamo affrontare il problema dissesto
idrogeologico in città, io sono qua, intanto mi corre l’obbligo di ringraziare anche la
Protezione Civile Regionale, che a vario titolo, in diverse circostanze, si è messa a
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
52
disposizione mettendo anche fondi, per porre rimedio a diverse criticità sul territorio
agrigentino e di questo potrei parlare in via Esseneto dove è stato rifatto il muro, in
via Duomo dove ne è stato rifatto un altro, in via Santa Rita da Cascia dove c’è una
frana in corso, hanno - sempre su nostro consiglio - pulito il vallone Kaos, hanno
sistemato via Petrarca dove c’erano crolli di blocchi, si è sistemato, ultimamente,
tutta una serie di situazioni critiche che, probabilmente, senza il loro intervento in
questa fase erano destinate a diventare criticità abbastanza grosse. Detto questo, e
detto che nell’ultimo periodo siamo stati impegnati a segnalare. Consigliere Di Rossa
quando lei parla di monitoraggio, evidentemente, il monitoraggio va inteso nei due
modi semplici, con cui si può affrontare, da parte di un servizio, che negli ultimi
cinque anni ha avuto il centro di costo aperto quest’anno con la cifra sbalorditiva di
2.000,00 euro messi lì nel centro di costo di cui vi parlo, con questi 2000,00 euro
pensiamo di potere assicurare i nostri volontari, fior di tecnici, geologi, ingegneri e
quant’altro per monitorare ulteriormente grazie a loro il territorio, perché noi nel
servizio siamo solo tre, un funzionario specialista geologo e due esperti in attività
tecniche, quindi geometri, per così dire, più tre amministrativi; ovviamente la mole di
lavoro che si è portata avanti è imponente e le carte sono a disposizione di tutti,
l’interfaccia che abbiamo avuto anche con l’Assessorato Territorio Ambiente è stata
di notevole importanza, e tengo a ribadire che fino al gennaio 2009, anno di
costituzione del Servizio di Protezione Civile, così come oggi, la Protezione Civile di
Agrigento, scusatemi se lo dico, ma era solo una riga e un servizio messo tra tanti
altri, oggi c’è un Piano di Protezione Civile Comunale, ci sono diversi piani speditivi
richiesti dal Dipartimento e che noi doverosamente portiamo avanti, perché ci
interfacciamo giornalmente con l’Ente superiore che è il Dipartimento, ma anche con
tutti gli altri Enti, Genio Civile, Provincia Regionale, Sovraintendenza; uno dei temi,
per esempio, che mi sta a cuore, oltre a quello del dissesto idrogeologico
propriamente detto e qualcuno poco fa parlava del versante della Cattedrale; parliamo
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
53
del versante della Cattedrale, noi già nell’anno 2011 abbiamo fatto una ordinanza di
interdizione, allora eravamo ancora settore lavori pubblici, della navata nord, perché
ci siamo - di concerto con il Dipartimento - resi conto di una criticità notevole, cioè
fratture dell’ordine di 10 – 15 centimetri, alla navata nord è seguita poi l’estensione a
tutta la Cattedrale, ma soprattutto, dico io finalmente, dopo decenni e decenni di
abbandonano e trascuratezza, si decide di intervenire sul versante. Oggi quel versante
è monitorato a cura del Dipartimento e dell’UNIPA, cioè dell’Università di Palermo,
le misurazioni fatte, che ancora sono in corso di definizione, ma già pare di capire
che quel versante poi il Dipartimento, ovviamente, per bocca del Dirigente Generale,
ingegnere Foti, ci ragguaglierà ancora di più in merito, ci pare di capire che quel
versante sicuro non è. Noi, peraltro, in seguito poi all’intervento che, sicuramente,
farà l’ingegnere Foti, vogliamo capire se oltre a quel Piano speditivo che abbiamo
fatto dobbiamo, eventualmente, adottare ulteriori provvedimenti a garanzia della
pubblica incolumità. Al Consigliere Vassallo, che prima interveniva, io dico,
sicuramente al momento c’è una situazione di work in progress, sicuramente al
momento si stanno facendo le misurazioni, però, io, considerato che non siamo
direttamente noi a eseguire queste misurazioni, non me la sento né di stare tranquillo
come agrigentino, né di stare tranquillo come responsabile del servizio di Protezione
Civile, prova ne sia che abbiamo - oltre al Piano di Protezione Civile con
l’inserimento di tutte le criticità insistenti sul territorio - completato un piano
speditivo di emergenza già nell’anno 2012 che è stato aggiornato nell’anno 2013,
quindi di recente. A novembre lo abbiamo aggiornato perché ci siamo resi conto che
andava aggiornato per le notevoli criticità presenti sul territorio. Oltre a questo, e
vista la presenza dell’Assessore Lo Bello, mi corre l’obbligo di ricordare o di fare
presente la vicenda annosa degli ipogei. La vicenda annosa degli ipogei sembrava
avere trovato un inizio di iter procedurale e progettuale proprio nell’anno 2012,
quando grazie all’interessamento del Genio Civile, abbiamo presente l’ingegnere
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
54
capo, che si è fatto Ente coordinatore di questo tavolo interdipartimentale, avevamo
fatto partire, finalmente, un tavolo interdipartimentale che si doveva occupare del
monitoraggio, quindi dell’esplorazione degli ipogei, e io vi avviso che, in qualità di
responsabile, ci sono diversi che qua assieme a me sono entrati, sono entrato diverse
volte mettendo a rischio anche l’incolumità personale, ma di questo ne vado fiero,
come sono andato fiero di altre criticità in cui mi sono sempre fatto avanti, detto
questo, è giusto dire che quel famoso tavolo interdipartimentale di cui facevano parte
- come dicevo prima - il Genio Civile come Ente Capofila coordinatore, il Comune di
Agrigento, il Distretto Minerario, la Sovraintendenza B.C.A., nonché il Dipartimento
e la Provincia Regionale che sì è occupata della base cartografica e del FIT, tant’è
che per la prima volta si è riusciti a fare un pochino di chiarezza su tutti questi
cunicoli, spesso sovrapposti; vi invito a venire a vedere l’ipogeo del Purgatorio, per
capire che significa criticità in centro storico e che significa ipogei che possono
sfondare, tirandosi dietro intere palazzine da un momento all’altro. Noi queste grida
di allarme le abbiamo sempre lanciate fin dal primo momento, abbiamo chiesto, a
viva voce, che si procedesse a mettere su questo tavolo, però chiedo umilmente
all’Assessore Lo Bello che mi dica che fine hanno fatto i 455.000,00 euro stanziati,
decretati, mi corre l’obbligo di dire, dall’allora, quasi decretati, dall’Assessore
Sparma, io sono stato presente in quasi tutte le conferenze di servizio, assieme a
diversi interlocutori presenti qui dentro, l’ingegnere Armenio mi può dare
testimonianza di questo, ebbene vi posso garantire, che a distanza, credo, di tre anni,
dalle prime riunioni, oggi questi soldi non si sa che fine hanno fatto, oggi siamo
costretti a chiamare l’ARTA e, soprattutto, i colleghi del PAI, a raccolta
sistematicamente in zone che noi avevamo già indicato come possibili criticità e
parlo della zona Piano Palillo, parlo della zona di via Neve, quindi sopra l’ipogeo del
Purgatorio, sono tutti ipogei, compreso quello anche del Bonamorone, che si trova al
di fuori della cinta del centro storico, che noi abbiamo già informalmente monitorato
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
55
e vi assicuro che notare le criticità all’interno degli ipogei, dove non tutti spesso si
sentono di entrare, per motivi che potete ben intuire, non è per nulla piacevole;
sentire parlare la signora Carmelina sopra dal solaio che dà sopra l’ipogeo, non è per
nulla piacevole; far notare che ci sono criticità di questo tipo che potrebbero, ahimè,
e io queste cose le voglio dire qua, perché poi non si venga un domani a dire: né il
servizio di Protezione Civile, né l’UTC comunale, né i lavori pubblici e quant’altro,
scritte, riscritte, trite e ritrite e a me fa piacere la presenza oggi, la presenza
contestuale dell’Assessore Lo Bello, che è una persona avveduta e giudiziosa, per
come la conosco io, nonché del Dipartimento di Protezione Civile con gente
competente, del Genio Civile e di tanti Consiglieri, a partire dal Consigliere Mallia,
ma a seguire tutti gli altri, che sono competenti forse molto più di tanti tecnici nel
settore. Quindi mi corre l’obbligo di ricordare che oggi se il territorio è devastato sia
dal punto di vista dell’assetto idrogeologico, sia dal punto di vista delle costruzioni in
centro storico, è solo perché ci sono non meno di 50 – 60 anni di gravi inadempienze;
mi viene da ricordare il famoso finanziamento di 40 miliardi dell’anno ‘76 o ‘77 che
si perse solo perché l’Amministrazione Comunale e i tecnici dell’epoca non avevano
predisposto un Piano Particolareggiato, questi soldi, ben sapete, arrivarono a zone
come Ortigia, come a Ibla, che oggi hanno dei centri storici che sono dei gioiellini, e
penso che tanti di voi lo hanno già visto, mi viene da pensare alle tante grida di
allarme che sono arrivate all’indomani della frana del ’66, che doveva essere per tutti
un monito, in quell’occasione 5000 sfollati un intero quartiere edificato nella zona di
Villaseta, non insegnarono un bel niente, perché negli anni successivi, e ci sono le
carte che parlano, gli amministratori di Agrigento e, probabilmente, anche i tecnici
dell’epoca, parliamo di 40 – 50 anni fa continuarono a rilasciare concessioni edilizie
in zone vincolate dalla Grappelli e oggi che ci troviamo di fronte a queste criticità,
cioè con dei palazzi edificati a due metri dai banconi calcarenitici che hanno poi
grossi danni nel momento in cui i banconi crollano e cedano, perché in Viale della
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
56
Vittoria si è verificato qualcosa che nessuno aveva previsto, nessuno degli Enti
convenuti e in successione mi corre l’obbligo ricordare l’Assessorato Territorio
Ambiente al quale avevamo chiesto l’aggiornamento del PAI, con tecnici di primo
livello, lo stesso Dipartimento venuto con noi più volte in sopralluogo, il Genio
Civile, il Comune e quant’altri, ripeto tutti questi soggetti andati sopralluogo avevano
constatato quello che era un semplice colamento di argille, riportato su carta nel PAI,
nel PAI aggiornato, nessuno poteva immaginare che le acque percolate e
probabilmente…
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Un attimo, Dottore Sciara, è finito il tempo, le do un ulteriore minuto.
Il Dott. SCIARA Attilio
Io penso di dire delle cose interessanti per tutti che danno lo spunto a riflessione. Io
dico semplicemente se solo la città di Agrigento avesse rispettato e vi invito, invito
tutti, a leggere i contenuti della Grappelli, di cui l’Assessore Gibilaro e il Consigliere
Mallia sono dei propugnatori agguerriti, a ragion veduta, se solo Agrigento avesse
rispettato i contenuti della Grappelli, dei vari decreti da sui sicuramente anche la
Martuscelli, probabilmente altri tipi di vincoli, di tipo idrogeologico e sull’assetto
idrogeologico che nel tempo sono stati fatti, gli studi anche del PRG, ma soprattutto
se in centro storico fossero stati anche fatti degli interventi, perché tutte le
ristrutturazioni non hanno mai previsto, ahimè, per il miglioramento anche sismico
degli edifici e ringraziamo il fatto che Agrigento per fortuna di scosse storicamente
non ne sono mai arrivate, sennò potremmo parlare di ben altri danni, anche peggiori
di quelli che sono arrivati a L’Aquila. Sulla vicenda degli ipogei, che mi sta
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
57
particolarmente a cuore, come mi sta particolarmente a cuore l’intero perimetro del
centro storico, io dico – ho finito – l’intero perimetro del centro storico è stato
decretato dall’Assessorato Territorio Ambiente nel luglio 2012 come sito di
attenzione, ciò presupponeva che a seguito di questa indicazione di sito di attenzione
si dovevano svolgere, così come si stavano svolgendo, tutti gli studi appropriati per il
monitoraggio e la successiva messa in sicurezza. Di tutto questo, ad oggi, purtroppo,
ben poco c’è, ma io penso di avere dato degli spunti di riflessione forti e mi auguro
che gli interlocutori presenti anche stasera, mi diano, ci diano e diano delle risposte
alla città di Agrigento, perché sennò saremmo sempre qui parlare di dissesto
idrogeologico e crolli nel centro storico. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Allora, è iscritto a parlare Don Carmelo Petrone – Amico del popolo.
Don Carmelo PETRONE (Amico del Popolo)
Approfitto di questo spazio ma non della vostra pazienza, però voglio approfittare
della presenza dell’Assessore Lo Bello e dell’ingegnere Foti per porre soltanto delle
semplici domande; non ho riflessioni, non ho soluzioni da proporre, ma delle
domande sì. Durante l’ultimo tavolo tecnico che sì è tenuto a Palermo a proposito
della Cattedrale, l’Assessore Masone, che sta entrando in questo momento, definì, a
margine quell’intervento scrisse un comunicato stampa nel quale disse che non sono
chiari l’entità delle risorse i tempi e i soggetti responsabili. A me sembra una
affermazione abbastanza grave dopo tre anni, non sapere l’entità delle risorse dopo
tutto quello che abbiamo sentito, quindi la prima domanda all’Assessore Lo Bello: a
quanto ammontano le risorse? A soli 5.000.000,00 di euro, a 20.000.000,00 di euro,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
58
20 più 5? I 15 o 40 come lei ha dichiarato al giornale La Sicilia, se non sbaglio,
quindi aggiungendo ai 25 altri 15.000.000,00 di euro derivanti da risparmi del suo
Assessorato; poi circa l’entità di queste risorse, ecco conoscere l’entità delle risorse è
importante per il cronoprogramma di intervento ma anche per la velocità
dell’intervento stesso, sappiamo che quel costone di tempo ne ha poco, almeno dalle
relazioni che vengono date. Quindi, la domanda è questa: desidero sapere l’entità
delle risorse - e all’ingegnere Foti - i tempi di realizzazione e i soggetti responsabili,
che non sapere ancora questo, cioè chi fa cosa, in che tempo e con quale risorse, a
mio avviso è grave. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Prego. Deve intervenire l’Assessore Gibilaro?
L’Assessore GIBILARO Gerlando
Grazie, signor Presidente. Grazie, signori della Giunta. Io rivolgo il benvenuto
all’Assessore Lo Bello e la ringrazio prima come cittadino e poi come
amministratore di questa città, ripeto nuovamente il mio rammarico è l’assenza dei
Deputati regionali e nazionali che sono stati eletti in questa città e che dovrebbero
rappresentare questo Ente nelle sedi opportune e appropriate. Come cittadino e come
amministratore di questa città, credo che tutti gli intervenuti, Consiglieri Comunali,
Assessori, Dirigenti, T.A.P.O. e anche la società civile che è intervenuta, oggi ha
come obiettivo prioritario quello di salvaguardare la pubblica e la privata incolumità
di questa città. Lei, caro Assessore, era assente poc’anzi, io credo che di questa
questione, che si è verificata nel 1966, oggi ne è venuto il momento di farne una
questione regionale e nazionale, una questione morale e propositiva, a tutela dei
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
59
nostri concittadini e degli immobili. Io credo sia nota a tutti la normativa vigente nel
territorio di Agrigento. Noi abbiamo il territorio comunale, il nostro territorio
comunale, è il territorio più vincolato del belpaese. È chiaro che i vincoli di notevole
rilevanza sono quelli che discendono dal decreto del 23 dicembre del 1968, numero
537, il cosiddetto Piano Grappelli che ha posto i vincoli idrogeologici e urbanistici
all’interno della città. Il nostro obiettivo, il nostro compito, il nostro dovere morale,
caro Assessore, e a tutti gli intervenuti, è quello di mettere in sicurezza questi edifici,
non occorre una mappatura, nel 1966 sono stati chiari i migliori tecnici che sono
venuti ad Agrigento, ad accertare le cause del movimento franoso. Oggi occorre una
seria programmazione politica a medio e a lungo termine, volta a mettere in sicurezza
gli immobili che sono stati costruiti in violazione della zona B Grappelli e della zona
C Grappelli, questo può essere fatto soltanto attraverso la redazione di progetti e la
realizzazione delle opere che andranno a mettere in sicurezza queste aree. Io ho già
preparato un atto di indirizzo al mio Dirigente di riferimento, che questa sera non è in
aula, lo inviterò ad attivare tutte le procedure tecniche e amministrative per la
risoluzione di queste problematiche. Io in questi quattro mesi ho effettuato dei
sopralluoghi, su segnalazione di cittadini residenti, e vi assicuro che la situazione che
si è verificata dietro il Palazzo Crea, alla fine, è una delle meno rilevanti di quelle che
si possono vedere de visu andando a fare un sopralluogo. Mi auguro che questo mio
accorato appello alla Deputazione regionale e nazionale venga accolto, perché io
credo e sono fermamente convinto che oggi Agrigento più che mai non ha bisogno di
divisioni, ha bisogno che le migliori risorse politiche del centrodestra, del
centrosinistra o al di sopra o al di sotto dei partiti, lavorino nell’interesse di questa
città. A breve, caro Assessore, lei riceverà una mia nota ufficiale in merito alla
predisposizione di interventi tesi a mitigare questo rischio idrogeologico di cui
poc’anzi ho parlato. Sono certo di un suo immediato riscontro e anticipatamente io la
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
60
ringrazio di cuore, a nome mio e a nome dei cittadini che ci stanno seguendo, del suo
impegno per la città di Agrigento. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Grazie, Assessore. Invitiamo a parlare l’ingegnere Foti, Direttore della Protezione
Civile Regionale. Grazie.
L’Ingegnere FOTI
Grazie, Presidente. Un saluto a tutti i presenti. È con imbarazzo che parlo perché ho
sentito parecchie cose non vere, ma capisco, così come diceva Rousseau che la verità
e la giustizia sono una, le falsità sono tante, perché le falsità discendono
sostanzialmente dalla passione e, quindi, siccome io ritengo che i qui presenti hanno
parlato con passione, hanno espresso una serie di situazioni semplicemente per
questo motivo. È stato detto che la Protezione Civile si sta adoperando, è stato detto e
è stato scritto, da più fronti, che la Protezione Civile sta intervenendo, perché in
questo Palazzo ci stanno i nobili e i potenti della città, non mi risulta che la
Protezione Civile stia semplicemente con una porzione della società, la Protezione
Civile è di tutti, la Protezione Civile sono tutti. Noi stiamo intervenendo perché per
c’è stata una ordinanza, l’ordinanza 95, del 10 marzo, da parte del Comune di
Agrigento, che ha deciso di fare intervenire la Protezione Civile e noi stiamo
intervenendo in danno, chi siano i responsabili e chi debba pagare questo non è un
problema nostro, sarà un problema che sarà visto dagli organi competenti, dalle
Amministrazioni competenti. Quindi è una falsità ciò che è stato detto. Via Papa
Luciani non siamo intervenuti, perché come era giusto che fosse, i cittadini,
proprietari del pendio e dell’area, sono intervenuti direttamente. È ovvio che i costi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
61
di un intervento privato non sono quelli di un intervento pubblico, quindi che ben sia
stato fatto così. Noi presenteremo il conto, voglio dire, a qualcuno, dopodiché sarà
pagato. È stato detto che il Governo non era presente, è stato scritto pure, a me risulta
una delibera, la 68, del 7 marzo, quindi due giorni dopo che ha immediatamente dato
alla Protezione Civile, non a altri, la possibilità di intervenire, qualora se ne fosse
manifestata la necessità, rimpinguando due capitoli che sono della Protezione Civile,
questo è un altro discorso, quindi il Governo è stato presente ed è stato presente
nell’unico modo che poteva, perché è ovvio che di fronte a responsabilità di tipo
civile e penale ognuno deve risponderne. La Protezione Civile svolge il suo compito,
che è quello di stare vicino ai cittadini come sistema e al sistema non è che fa unico
riferimento il Dipartimento della Protezione Civile; ricordo a tutti che la Protezione
Civile è un sistema complesso, dove c’è un Dipartimento regionale che coordina le
attività, ma a queste, evidentemente, conferiscono tutta una serie di strutture organi e
altri Enti o direi cittadini attraverso gli Ordini professionali, per esempio, che
vengono chiamati appositamente, ognuno con un suo compito, ognuno con una sua
parte, ognuno con il suo ruolo. A livello cittadino il competente ufficio di Protezione
Civile, esiste, ha lavorato, ha redatto un Piano di Protezione Civile, che può essere e
deve essere migliorato, e su questo stiamo lavorando, perché nel frattempo dalla
legge costituente il sistema regionale di Protezione Civile che è datata 1998, acqua
sotto i ponti ne è passata parecchio, adesso stiamo lavorando per un nuovo sistema
regionale di Protezione Civile, dove saranno assegnati compiti e funzioni e questo
sarà fatto, ritengo, prossimamente con una nuova legge di Protezione Civile. Vorrei
tornare però al discorso Agrigento, che a noi ci ha visti in parecchie occasioni
presenti, ma sempre in via sostitutiva, così come dice la legge, perché noi
affianchiamo l’operato delle Amministrazioni, non lo sostituiamo se non quando ci
viene richiesto, se non quando è necessario farlo. Diverso è il compito dell’avvenuta
emergenza che, evidentemente, ci vede primi attori, perché in quel caso affianchiamo
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
62
in modo diretto, perché quello è il nostro ruolo, quello della gestione delle
emergenze, ma non solo, evidentemente, ma in quel caso diventa assolutamente
evidente il nostro impegno. Compito della Protezione Civile è anche la prevenzione,
evidentemente. Noi la prevenzione la esercitiamo generalmente attraverso l’adozione
di sistemi di difesa passiva però, perché non siamo Enti finanziatori, noi definiamo,
attraverso i Piani di Protezione Civile, quelli che sono gli scenari di rischio, ma in
questo caso quando parlo di questa cosa ne parlo perché è sempre il sistema
regionale, il compito di definire gli scenari di rischio, evidentemente appartiene a
ogni singolo Comune, perché altrimenti potremmo eliminare tutti i Comuni e affidare
tutti i compiti direttamente alla Regione, noi abbiamo il compito di coordinare le
iniziative, di dare delle direttive, per il rischio idrogeologico la Protezione Civile ha
già emanato e diffuso le linee guida per la redazione dei Piani Regionali e dei Piani
di Protezione Civile Comunali; ciò non significa che se qualcuno ci chiede qualche
cosa in più, noi siamo sempre pronti e disponibili e questo è stato pure il caso dello
studio, per esempio, del problema del rischio idrogeologico sulla collina di Agrigento
e della Cattedrale in particolar modo; abbiamo condotto una serie di studi stiamo
monitorando e continuiamo a monitorare, attraverso anche un sistema remoto, e
sappiamo come evolve il sistema, perché il compito nostro alla fine è quello di
andare a definire, più che ancora gli interventi, quelle che sono le soglie di attenzione
per fare scattare le procedure previste dal Piano di Protezione Civile, perché
indubbio, è facile dire: “Monitoriamo tutto il territorio”, ma per monitorare tutto il
territorio ci vogliono soldi, non mi pare che per ora ci sia una situazione così brillante
dal punto di vista economico a qualunque livello, allora bisogna definire quelle che
sono realmente le aree a rischio, noi non abbiamo bisogno di soloni che sono
conoscitori di tutto, perché io intanto non credo a tutto, credo nel lavoro, credo
nell’impegno, credo nella razionalità, poi ci possono anche dire le nefandezze più
varie, ma siccome mi piace leggere, ricordo sempre Bulgakov, che nel “Maestro e
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
63
Margherita” dice che le ingiurie sono la giusta paga di chi fa un buon lavoro. Allora,
quando mi dicono cose brutte, sono ben felice perché vuol dire che ho lavorato bene.
Nel caso in specie Agrigento è una città difficile, perché il rischio idrogeologico è
sicuramente grave, devo dire che non è l’unica cittadina però della Regione Siciliana
che presenta queste stesse caratteristiche, ne posso realmente contare parecchie e su
tante siamo impegnati. Poi, andare a dire la colpa è di questo, la colpa è di quell’altro
non sta a me dirlo, non mi interessa nemmeno dirlo, il compito della Protezione
Civile non è quello di fare dei processi, il compito della Protezione Civile è quello di
analizzare la situazione e difendere e salvaguardare il cittadino, attraverso però che
cosa? Dei Piani di Protezione Civile, non mi andava e non mi va di dire che la
Regione era assente, perché se sono qui presente è perché, evidentemente, mi manda
il Presidente, dipendo direttamente da lui, sono qui perché sta attenzionando anche
questa situazione, evidentemente, e allo stesso riferirò, dirò cosa occorre ma non è
sicuramente l’intervento che abbiamo immediatamente messo in atto, che serve per
che cosa in questa fase? Così lo illustriamo a tanti che parlano. Noi in atto abbiamo,
mi pare che lo potete sapere meglio di me, circa 64 nuclei familiari che sono stati
evacuati dalle loro abitazioni; ora non tutti sono direttamente assistiti dal Comune,
perché fortunatamente hanno altre sistemazioni, però vivono un disagio, siano essi
abbienti o meno abbienti il disagio lo vivono lo stesso; perché strappare una famiglia
dalle loro abitudini, evidentemente, è sempre un disagio. Di cosa ci stiamo
occupando: ci stiamo occupando di determinare il rischio residuo, affinché si possa
determinare se queste famiglie possono, o meno, immediatamente tornare, almeno
per due fabbricati, il terzo che è stato direttamente interessato da questo evento ha un
pochino di problemi in più e occorre comprendere alcuni aspetti quali anche la
risposta strutturale dell’edificio. Il resto ci verrà sicuramente più facile e spero che in
una quindicina – ventina di giorni possiamo sapere evidentemente la risposta. Questa
è la verità. La verità è allora che siamo intervenuti, ma stiamo intervenendo in danno,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
64
che non stiamo facendo favori a nessuno, che siamo stati chiamati
dall’Amministrazione Comunale e stiamo intervenendo in suo conto, così come
prevede il principio di sussidiarietà che è proprio della Protezione Civile. Io non so
se c’è qualche domanda in particolare e in questo senso sono ben felice di potere
rispondere; per il resto non saprei veramente che dire, tranne il fatto che forse – e
questo lo dico da cittadino agrigentino, perché anche se ormai vivo a Palermo da un
pochino di tempo - ritengo che in questa città viva troppo e alberghi troppo
l’egoismo, e l’egoismo dovrebbe essere eliminato se si vuole realmente fare del bene
a questa città.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Un attimino, ingegnere Foti, c’era il Consigliere Di Rosa che le voleva porre una
domanda.
Il Consigliere DI ROSA Giuseppe
Mi scusi, ingegnere. Questo Consiglio nasce proprio per questo, per capire se voi che
siete Protezione Civile, siete a conoscenza dello stato di fatto del territorio
agrigentino. Io la domanda precisa che le pongo è questa: oggi, oltre gli studi che
state facendo sul costone e della Cattedrale, su quelli che andrete a fare adesso già
finanziati sul costone del viale della Vittoria, ma non ritenete voi opportuno che si
debba approfondire, anche in altre zone, quali ad esempio, le faccio un esempio così
rude, la zona stadio anche lì delle cave, la zona a monte verso la zona del manicomio
era anche lì un problema reale, voi oggi avete questo monitoraggio? Questa è la mia
domanda.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
65
L’ingegnere FOTI
È ovvio che i fatti che accadono a noi fanno fare delle domande, alle quali cerchiamo
di dare delle risposte, ci sono dei fatti nuovi che dobbiamo analizzare e verso i quali
ci dobbiamo, evidentemente, porre. Stiamo già effettuando una analisi di questo tipo,
perché è pur vero che occorre definire quello che è il rischio, ma è pur vero che il
rischio deve essere accertato anche da chi di competenza, il che significa che se ci
sono delle proprietà private, è loro il compito che lo devono fare, è a loro che deve
essere addebitato questo onere. Allora assieme all’ufficio comunale, sicuramente,
questo tipo di accertamento, con indirizzi precisi, andremo a darli. Così come sarà
dato, ma questo per tutta la Sicilia, proprio nell’ambito del rinnovo della visione
della strategia della Protezione Civile, sarà necessariamente doveroso migliorare il
Piano di Protezione Civile definendo con esattezza, per ciascuna abitazione, così
come in un albergo qualunque, ciascuno di voi se va in un albergo la prima cosa che
fa ritengo sia quella di vedere dietro la porta qual è il percorso di fuga con l’area di
sicurezza, noi vogliamo arrivare a fare in modo che tutti i cittadini sappiano
perfettamente quello che è il loro corridoio di salvezza e quella che sia la loro area di
attesa, quindi gli uffici di Protezione Civile di tutti i Comuni da qui a poco dovranno
presentare un Piano delle aree di attesa, per potere poi dare ai cittadini anche questo
tipo di indirizzo, di indicazione. Perché questo? Perché se si vogliono fare delle
programmazioni, bisogna sapere che cosa bisogna programmare e conseguentemente
bisogna capire se realmente quelli sono corridoi utili di sicurezza oppure no e quali
siano le opere da fare, analogamente per il rischio idrogeologico, bisognerà fare una
serie di accertamenti, definendo con esattezza però chi li deve fare, le famose parole
della Protezione Civile: “Chi deve fare cosa”; anche in questa occasione saranno
perfettamente definite.
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
66
(Intervento fuori microfono)
L’ingegnere FOTI
Penso che di questo ne parlerà adesso l’Assessore direttamente.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Va bene, grazie. Diamo la parola al Vice Sindaco, Dottore Luparello.
Il Vice Sindaco LUPARELLO Pietro
Buonasera a tutti, io innanzitutto mi complimento con l’ufficio di Presidenza e con la
conferenza dei capigruppo che ha voluto mettere all’ordine del giorno di questo
Consiglio aperto un argomento così toccante per Agrigento. Avevo preparato una
sorta di relazione su quelli che erano stati gli interventi della Protezione Civile sul
nostro territorio, però dopo l’intervento del Dottore Sciara è inutile che li vado a
rileggere, già ha detto abbastanza lui. Io dico soltanto che traendo spunto da quelle
che sono state le ricerche che ho effettuato in questi giorni, mi hanno colpito alcuni
articoli, uno è quello del WWF che ricalca l’intervento fatto da Legambiente che si
sofferma sulla peculiarità del nostro territorio, principalmente, ma così come la
Martuscelli e la Grappelli hanno detto, oltre a una peculiare composizione del nostro
territorio, che lo rende fragile dal punto di vista dell’edificazione, esiste pure uno
scempio commesso negli anni dall’uomo che per avidità, interessi personali in barba
a quelli che erano gli equilibri da rispettare e da mantenere a che il nostro territorio
potesse essere ospitale per i nostri abitanti e per noi stessi, ha messo in atto interventi
edilizi al di fuori di quelle che erano le logiche e le regole banali della costruzione e
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
67
come si dice: “I nodi vengono al pettine”, perché oltre a questo dissesto anche il
cambio climatico che c’è stato negli ultimi anni, con pioggia abbondanti, a cui non
eravamo - a memoria che io ricordo - abituati, ha fatto sì che questo stato poco
stabile del nostro territorio potesse essere accelerato negli eventi che si sono
verificati; eventi quello del Viale Vittoria credo imprevedibile, anche perché come
diceva l’intervento del responsabile di Legaambiente la calcarenite ha delle
fessurazioni che non sempre sono visibili, ci sono delle fessurazioni che sono
orizzontali o laterali che, non essendo visibili, poi si manifestano improvvisamente
senza preavviso. Ed è quello credo che è successo al Viale della Vittoria dove veniva
attenzionato un rigolo di argilla, il costone non aveva dato segni assolutamente di
instabilità o di cedimento e improvvisamente cade, con il senno del poi, ma solo con
il senno del poi si riesce a capire perché cade. Un altro articolo che mi è piaciuto
leggere è questo, è quello che individua, non in Agrigento, ma nel nostro territorio
nazionale, un territorio ad alto dissesto idrogeologico, quando si dice che circa il
10% della nostra popolazione è a rischio di dissesto idrogeologico, quando si dice
che in Italia ci sono 1.260.000 edifici a rischio idrogeologico, di questi, 6251 sono
edifici scolastici e 547 ospedali; questo è quello che emerge da uno studio fatto
dall’ANBI, (Associazione Nazionale di Bonifica e Irrigazioni) che mette in chiara
luce quella che è la vulnerabilità del nostro territorio, del territorio nazionale e
secondo l’ANBI, sempre, in base alla proposta contenuta nel piano pluriennale
antidissesto gli interventi necessari per ridurre il rischio idrogeologico richiedono un
investimento di quasi 8 miliardi di euro per circa 3400 interventi. Questo fotografa
una situazione che non è una situazione agrigentina, è una situazione nazionale a cui
bisogna porre rimedio con interventi che non siano interventi, cioè oggi Agrigento
non può assolutamente intervenire nel sanare una situazione che questa
Amministrazione o meglio questa generazione, la nostra generazione eredita. Eredita
in una situazione e in una condizione di economie che non sono più in grado di fare
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
68
fronte a quello che è successo. Allora qual è il mio invito, il mio invito è che i
Governi nazionali, i Governi regionali, le Istituzioni, il Genio Civile, gli Ordini degli
ingegneri, degli architetti (così come hanno fatto), vadano a costituire un sistema di
monitoraggio continuo sul territorio, per far sì che quelli che sono gli eventi che
possono essere previsti vengano immediatamente tamponati e per far sì che la gente
comincia a godere di un momento di serenità e di sicurezza in più. Vorrei concludere
il mio intervento - per poi dare la parola all’Onorevole - dicendo che non esistono
cittadini di serie A e cittadini di serie B a Agrigento. Gli interventi che sono stati
fatti, al di là Della Vittoria sono stati interventi fatti in danno, ma fatti in danno dopo
avere dato la possibilità ai privati di intervenire su un dissesto che era stato già loro
segnalato. Dopo questo tempo trascorso, abbiamo ritenuto opportuno o meglio si
sono utilizzati i fondi messi a disposizione dalla Protezione Civile Regionale per
operare immediatamente, ma sempre a carico dei proprietari o di coloro i quali ne
avranno poi una responsabilità giuridica del fatto. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Diamo la parola all’Assessore Lo Bello, Assessore al Territorio e Ambiente. Prego.
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
Intanto devo ringraziare e scusarmi, ringraziare per l’invito, è il primo che ricevo dal
Consiglio Comunale ufficiale, voglio dire, anche se ci sono state tante richieste di
incontri, probabilmente più in Assessorato che non, invece, in consessi come questo.
Devo dire che la riunione di oggi risente anche di alcune urgenze, di alcune
particolarità, ma credo che risenta, più di ogni altra cosa, anche della necessità di
alcuni chiarimenti, chiamiamoli così. Qualcuno, probabilmente, prima di me, li ha
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
69
definiti forse non verità, però credo che siano necessari, proprio per sgomberare un
po’ quel cono d’ombra, in cui, come al solito, dentro le nebbie e dentro i coni
d’ombra ognuno può dire e può fare quello che si vuole, perché vedete quando si
accende solo la luce si vede quello che c’è, se invece lasciamo tutto un po’ nella
penombra, c’è un mio amico che dice che piuttosto che avere Santa Chiara di Napoli,
preferisce la Madonnina di Milano, che essendo in mezzo alle nebbie, insomma, la
cosa può anche avere le doppie o triple o quadruple verità. Credo che siamo qui
proprio per questo, da un lato per fare chiarezza, dall’altro per cercare, non per
individuare colpevoli, perché io credo che l’unico sport grande che noi facciamo in
questa città, io lo dico perché sono agrigentina, noi abbiamo uno sport: “Non si deve
fare nulla”, salvo poi se qualcuno fa qualche cosa subito andiamo a individuare:
“perché non si è fatto altro” o “La colpa di chi è?” Quindi io credo che a queste
risposte, permettetemi di dire, e lo dico da agrigentina, non da altro, io credo che
abbiamo tutti il dovere intanto di fare chiarezza, se è possibile, e se ci riusciamo,
perché anche qui a volte non è facile fare chiarezza, tenuto conto che le troppe
ombre, le troppe nebbie, le troppe volontà, le troppe inadempienze, le troppe assenze,
le troppe, per lungo tempo, incuranti azioni, hanno poi alla fine lasciato a noi in
eredità, ma io credo che noi non siamo quelli che la hanno ereditato, noi siamo
assolutamente protagonisti della situazione in cui noi ci troviamo e finiamola con il
dire che abbiamo ricevuto questa realtà e questa città, perché ognuno di noi ci ha
messo il suo peso; ognuno di noi e credo che se ci sono a volte azioni o reati di azioni
ci sono anche quelli di omissioni e quelli credo che, rispetto a queste cose, ci
appartengano un po’ a tutti. Voglio subito intervenire sulla Cattedrale, non perché la
voglia trattare per prima, perché più importante, ma semplicemente perché credo che
Don Petrone, e dall’altro anche questo è un bel momento, molto agrigentino, anche
se è stato consumato a Palermo, molto agrigentino, devo dire che sulla Cattedrale va
fatto chiarezza, perché evidentemente brucia; brucia che siano stati trovati dei soldi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
70
per la Cattedrale, brucia che finalmente dopo venti anni c’è qualcuno, c’è un
Assessore Regionale che la ha presa a cuore, brucia evidentemente che questi
20.000.000,00 che ci sono, sicuramente, adesso diremo dove, come e perché e che
possano essercene 40, se saremo bravi, noi speriamo che ce ne siano bisogno anche
meno, perché brucia, perché dopo avere assistito, per tanti anni: “La Cattedrale va
salvata, va salvata, va salvata”, ma certamente è come il famoso tema: “Svolgimento:
zero”, se, normalmente, quando tutti eravamo a scuola, non svolgere il tema
significava non classificarlo, insomma, quel componimento e siccome rispetto ai
tanti non classificati, mi permetto, voglio essere giudicata per quello che faccio, non
certamente né per le nebbie, né per l’oscurità. Insediata dentro questo benedetto
Assessorato Territorio Ambiente, insomma, quando ho scoperto che la Cattedrale
non era Protezione Civile, voi sapete che io non sono un Assessore tecnico, perché
questa cosa possono pensarla a Messina, a Catania, a New York (ammesso che arrivi
la notizia), ma certamente non ad Agrigento, l’unico Assessorato con il quale non
avevo mai avuto modo, se non le denunzie fatte da organizzazione sindacale alla
quale sono appartenuta e ancora sento di appartenere, parliamo delle bombe
ecologiche, delle discariche, delle tante cose, poi alla fine questo Assessorato,
diciamo, non lo sentivo mio, mi ci sono trovata, è come chi, comunque, accetta le
sfide, anche quando le accetta dentro l’Assessorato, dove misurarsi risultava
assolutamente difficile. La prima della questione: “Sai la Cattedrale dipende proprio
dall’Assessorato Territorio Ambiente”, a me è sembrato di fare “Tredici”, nel senso
che finalmente potevo misurarmi con quello stare dall’altra parte, dove tanti
spettatori e pochi giocatori, quelli che giocavano si prendevano: ora sono bravi, ora
un po’ meno, ma poi tutti spettatori, come tutti allenatori della Nazionale, perché
questo è il nostro sport preferito. Allora a quel punto ho detto: “Ma guarda un po’,
quindi devo scendere in campo”. Quindi la prima cosa che ho detto ai miei uffici -
c’è qui il Dottore Gullo, allora il Dottore Gullo non era il Direttore Generale del
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
71
Dipartimento Ambiente, ma c’era invece il Dottore Guadagnino, con il Dottore
Guadagnino la prima cosa: “Dottore Guadagnino, com’è questa storia della
Cattedrale?” Dice: “Ma sa, perché lì c’è una questione che riguarda la Protezione
Civile”. “Dottore Foti, com’è questa questione della Cattedrale?” E quindi
cominciammo a ragionare. Cominciammo a prendere le carte, Don Carmelo nel
prendere le carte ci accorgiamo di una cosa: che nella famosa delibera, dove prima
stavano i 20.000.000 e poi tolti i 15 cos’è che c’era scritto? Siccome l’urgenza la
giustificava tutta, siccome sono accaduti fatti a Giampilieri, sappiate, cara Agrigento,
che lì ci sono state vittime e, quindi, come tale 15 di questi 20.000.000,00 che sono
stati allocati su Agrigento ce li prendiamo, però sappia Territorio Ambiente che se tu
ci riesci, tutte le economie fino a 20.000.000,00 le puoi destinare alla Cattedrale; “mi
parsi di aviri fattu tririci”, perché ho detto: “Scusate, che significa?” Significa che se
riesce a risparmiare 20.000.000,00 (quindi 20 più 5), possono essere destinati alla
Cattedrale. Allora io ho chiesto subito al Dottore Guadagnino ho chiesto
immediatamente: “Dottore Guadagnino come siamo?” “Con i ribassi d’asta, sa però
se noi ci manteniamo!” Allora sta parola “ci manteniamo”; manteniamoci; dobbiamo
semplicemente capire come facciamo a creare queste economie, a far tesoro di queste
economie e devo dire che lì il monitorarlo continuamente e siamo venuti qui con il
Presidente Crocetta, siamo venuti quando eravamo arrivati a quota 17.000.000,00
(dei 20), per cui abbiamo detto: 17 più 5, il Dottore Guadagnino mi diceva ogni
tanto: “Ce la faremo a arrivare a 20”, però noi 17 erano quelli che potevamo
certificare essere economie allocabili come spesa destinata, secondo quella delibera,
alla Cattedrale di Agrigento, non potevamo dire 20, oggi vi possiamo dire che,
invece, 20 ci sono; giusto Dottore Guadagnino?
(Intervento fuori microfono)
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
72
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
Quello è un problema che non riguarda noi, ma che riguarda il Comune di Agrigento,
ognuno risponde per le cose che fa, certamente se il Comune di Agrigento invece non
ritira questa, ne avremo quindici, vorrà dire che avremo uno sconto. Quindi rispetto a
questo, io lo ho chiesto al Sindaco ufficialmente, ho chiesto al Sindaco ufficialmente;
credo che sia utile avere la possibilità di potere utilizzare i 20.000.000,00 milioni di
euro piuttosto che, invece, i 15 che il TAR potrebbe restituirci e abbiamo, quindi,
chiesto di ritirarlo, ho appreso dalla stampa: “Mai, non se ne parla”. Ma questo
attiene forse, quando due non si parlano e parlano a distanza forse succede questo. Se
fosse stato qui il Sindaco gli avrei detto così come stanno le cose, forse anche nella
convenienza. Pur tuttavia, torniamo un momento indietro, le tre domande che faceva
l’amico mio, l’Assessore Masone, anche lui, probabilmente, il fatto di non parlarci
fanno sorgere i dubbi. Anche su quella riunione che vi dicevo un po’ strana, nel
senso che quella riunione a un certo momento, come sapete il Duomo ha una
specificità, è Duomo e, quindi, come tale è un’opera dei Beni Culturali, il problema
non è il Duomo, il problema è sotto, tant’è che i fondi sono da dissesto
idrogeologico, il Sovraintendente dice: “Fermi”, siccome per potere, abbiamo detto
che non è possibile prenderli dai 20.000.000,00 che servono per il dissesto
idrogeologico, sono necessari 2.000.000,00 di euro per smontare gli altari, per
smontare tutto quello che c’è dentro la Cattedrale, insomma tutto quello che… io
Territorio Ambiente ormai capisco solo il Territorio Ambiente, Beni Culturali no,
questi 2.000.000,00 c’è bisogno! Allora questi 2.000.000,00 abbiamo detto ai Beni
Culturali guarda che è necessario 2.000.000,00, senza i 2.000.000,00 non possiamo
attivare nessuna procedura che riguarderà, invece, la Cattedrale. A quel punto
all’Assessorato Beni Culturali avviene una convocazione, dove si convoca tutto il
mondo, non si convoca noi, perché si vuole parlare di Cattedrale di Beni Culturali,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
73
non si vuole parlare di dissesto idrogeologico, in questo non si vuole, non è un atto di
volontà, c’è semplicemente…
(Intervento fuori microfono)
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
No, no, assolutamente no. Assolutamente no, perché si parlava dei 2.000.000,00 di
euro da ricercare, poi, invece, la riunione, insomma, la riunione poi, giustamente, il
Dottore Foti ha deciso, ne abbiamo parlato, ne abbiamo parlato anche con
l’Assessorato ai Beni Culturali, abbiamo deciso la riunione di farla, si è deciso la
riunione di farla alla Protezione Civile e poi da lì si è deciso che la faremo al
Territorio Ambiente. Quindi vi preannunzio che non sarà possibile fare questa
riunione durante questo mese di marzo, primissimi di aprile faremo la riunione con i
Beni Culturali, con l’Assessorato Territorio Ambiente, insomma tutto. Si diceva: chi
gestirà? Perché l’altra domanda è: l’entità. Abbiamo detto che c’è oggi la
disponibilità, noi abbiamo la possibilità oggi di applicare la famosa delibera che
spostava i 15.000.000,00, quindi l’entità…
(Intervento fuori microfono)
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
I fondi sono di dissesto idrogeologico, economie su bandi effettuati, espletati, pagati
e tutto il resto. Dopodiché, invece, dove sono allocati? Al Territorio e Ambiente, al
dissesto idrogeologico? Chi li gestirà? Questa è una bella domanda, perché; quando
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
74
siamo arrivati qui e ci ragioniamo da circa due settimane con il Dottore Foti, sino a
ora, noi vogliamo trovare il modo più veloce, quando siamo venuti con il Presidente
della Regione parlavamo che nel giro di tre mesi noi saremmo riusciti a fare il bando,
ci siamo resi conto però che non è così semplice, nel senso che le procedure, perché
ci dice sempre la Protezione Civile, attenzione, perché lì sembra essere quasi una
specie di corsa contro il tempo, abbiamo - io lo incontrerò domani mattina - ma
abbiamo, probabilmente, dopodomani l’incontro con il Commissario Straordinario
del dissesto idrogeologico, il Dottore Croce, dobbiamo fare un incontro, l’Assessore,
il Dottore Gullo, il responsabile della Protezione Civile e il Commissario
Straordinario del dissesto idrogeologico, faremo questo incontro per capire come noi
possiamo fare realizzare, quello che per noi è il raggiungimento dell’obiettivo;
l’obiettivo è sicuramente mettere in sicurezza il costone; come farlo? Quindi chi fa il
bando, come si gestisce, deve essere un bando integrato, deve essere un bando,
invece, perché essendo di queste dimensioni, parliamo di un bando europeo;
insomma stiamo ragionando, come vedete, per la prima volta no: “Ci penso io e solo
io”, al contrario; mettiamoci insieme, perché anche questo, questo non è un vizio, per
la verità, agrigentino, ma è molto siciliano, credo che sulla Cattedrale di Agrigento
nessuno vorrà essere figlio unico, nel senso che noi ci incontreremo per decidere cosa
è possibile fare, nel migliore dei modi, nel più breve tempo possibile, quindi quella
sinergia che noi dobbiamo - e io spero a cominciare da oggi per una occasione così
brutta, per la verità- ma che noi possiamo realizzare anche tra quella che è la Regione
e, invece, tutti i Comuni. Arrivo da Lampedusa, dove c’eravamo due Assessori
Regionali e il Presidente della Regione per illustrare lì quella che è la zona franca,
quindi un’altra delle cose che stiamo mettendo in campo. Quindi, chi li gestirà? Chi
saranno i soggetti responsabili? E, credo, Don Carmelo, che quando io parlo di
40.000.000,00 cosa è successo? Noi abbiamo fatto una cosa, quando io mi sono
insediata, come vi dicevo, non sono un tecnico, quindi mi sono fatta spiegare di cosa,
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
75
in maniera consistente, di cosa si occupa questo Assessorato, la prima cosa che mi è
stata detta è: “Dissesto idrogeologico e per la verità ciò che non c’è - questa cosa
devo dire che il merito è tutto del Dottore Gullo qui presente – sai, però, ciò che
manca e che non c’è, noi dobbiamo guardare al problema dell’abusivismo”. Capirete
bene, insomma, vengo da Agrigento, dove la parola abusivismo finisce con l’essere
insomma, poco fa diceva: “Questa è la città – me lo sono segnata – questo è il
territorio più vincolato”, con quello che abbiamo fatto tutti, se non era vincolato chi
avissimu fattu! Voglio dire, davvero ci sarebbero stati, eppure è un problema con cui
dobbiamo discutere, confrontarci, cercare di trovare soluzioni, né possiamo
trasformare i nostri territori in Beirut abbattendo tutti, però devo dire che dobbiamo
anche guardare com’è che salvaguardiamo un po’ tutto quello che è possibile
salvaguardare. Quando mi sono insediata ho detto immediatamente che bisognava,
proprio per parlare di dissesto idrogeologico, aggiornare immediatamente tutti i PAI,
i PAI sono delle mappature di territori, in Sicilia ce ne sono 107, e vi devo dire che a
oggi tutti i PAI della Sicilia sono tutti aggiornati e credo che questo sia un lavoro e
anche in stretta collaborazione, cosa significa aggiornare un PAI, non è perché arriva
Antonio Brucculeri, che è uno straordinario operatore del PAI di Agrigento e sa cos’è
che accade in tutto il territorio, è perché il Genio Civile, perché i Comuni ci
segnalano che ci sono dei cambiamenti e allora arriva il PAI guarda, vede, verifica e
da questo, quindi ci deve essere quella sinergia, se il PAI non è aggiornato e non
spunta una cosa, non è perché la Regione doveva essere lì, che ha una lente di
ingrandimento ogni scaluni, è perché dal Comune si devono fare le segnalazioni, dai
Geni Civili, da tutti quelli, dalla Forestale, voglio dire, tutti stanno a protezione e a
monitorare un territorio che poi ha questa sua specificità, ce la ha nella redazione e
nell’aggiornamento del PAI, quindi tutti i PAI della Sicilia sono aggiornati. Ebbene,
aggiornare questi PAI ha significato anche un’altra cosa, che è quella di vedere e via,
via abbiamo cercato di capire, c’è qui il Dottore Guadagnino che segue un po’ questo
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
76
settore, con tutti gli uffici, con tutti i nove uffici che noi abbiamo disseminati per
tutta la Sicilia, nove uffici che non dovrebbero stare qui, qui non ci dovrebbero essere
le sedi dell’ufficio PAI, non ci dovrebbe essere, eppure la scelta che è stata fatta è
quella di avere proprio in loco, qui, per potere fare quelle operazioni, tant’è che ci
ospita ora la Protezione Civile, ma quasi tutti insieme Protezione Civile e settore
dissesto idrogeologico. Cosa abbiamo realizzato? Due cose. La prima – come dicevo
– l’aggiornamento del PAI; la seconda era quello di andare a guardare tutte le schede
e tutti i progetti che via, via a seguito, di aggiornamento del PAI, erano arrivate alla
Regione per potere fare finalmente una banca dati, perché questa delle banche devo
dire che in Sicilia non funziona, non c’è nessuna banca dati di nessuna cosa, la parola
monitoraggio sempre, la parola banca niente, sarà perché noi siamo, insomma,
contrari alle banche e favorevoli forse a chi fa monitoraggio, banche dati zero. Allora
cos’è che si è detto? Prendiamo tutti i progetti, quindi sono sette mesi che l’ufficio
del dissesto idrogeologico lavora attorno a quelli che erano i progetti. Ad un certo
momento arriva attorno al 28 di gennaio, mi pare, una lettera dal Ministero e ci dice:
“Cari Assessori al Territorio Ambiente, mi dovete inviare entro il 7 di febbraio -
quindi parliamo meno di dieci giorni - mi dovete inviare entro il 7 di febbraio tutto
ciò che voi avete in termini di progettazione, ciò che voi ritenete indispensabile
perché? Perché guardate che ci sono somme sul fondo sviluppo e coesione (FSC), su
questo fondo ci sono i 55 miliardi di euro che devono essere investiti per la nuova
programmazione 14/20, vogliamo intanto avere una mappatura, fateci sapere che
bisogni avete”. Allora dentro questa cosa, sapevamo poi noi che l’80% di queste
somme vanno a finire alle Regioni meridionali e sappiamo che di questa somma il
25%, dai conti che si è fatto, normalmente è finita alla Sicilia. Abbiamo fatto una
specie di “Tredici”, perché significa intorno ai 10 miliardi di euro, certo da 14/20,
allora subito abbiamo detto: “Come siamo combinati?” Mi risponde il Dottore Gullo:
“Pronti”; perché da sette mesi noi aggiornavamo tutte le schede, perché da sette mesi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
77
avevamo fatto aggiornare tutti i PAI, perché da sette mesi ogni singola scheda
sapevamo se era preliminare, definitivo e esecutivo, tutto. Per cui cosa facciamo?
Prepariamo le schede, ne mettiamo dentro 400 per la data del 7, oggi tenuto conto,
non lo so che cosa è successo, lo hanno lasciato aperto questo bottone, noi abbiamo
continuato a inviare, credo che siamo a 600; non ce lo hanno chiuso, perché il 1° di
marzo (appena passato), doveva esserci una riunione CIPE che doveva ripartire
questi fondi, quindi per la prima volta la Sicilia, mi permetto di dire, nella storia, per
la prima volta la Sicilia si è presentata con un programma complessivo di 5 miliardi,
non c’entra dentro solo il dissesto idrogeologico, c’è l’inquinamento acustico, c’è
l’inquinamento dell’aria, ci sono dentro i piani di recupero, ci sono dentro i parchi, ci
sono dentro le riserve, ci sono dentro tutte quelle cose che fino a ieri era un inseguire
l’emergenza e che invece da oggi si parla di programmazione, banca dati,
programmare questo significa; quando uno si fa un mutuo, io dico che la
programmazione veramente ha a che fare molto con la banca, perché tu ti programmi
e dici: “Questo è quello che devi fare” e abbiamo fatto così; abbiamo prodotto un
programma per cinque miliardi di euro, dopodiché altri Assessorati accederanno a
questo fondo ma capite bene che siamo, come si suol dire, in pole position per
cercare di avere quelle risorse necessarie e lì comincia un po’, mi permetterete se
sono, ma credo che un po’ di chiarezza vada anche fatta, e lì mi accorgo di una cosa,
mi piglio queste carte, i 400 interventi, naturalmente gli dico: “Guarda mettiamo
dentro la Cattedrale di Agrigento”, mettiamola comunque, perché a fronte del fatto
che noi abbiamo quelle risorse e se capita, invece, che il TAR, vero è che li investe e
poi non so che succede e poi c’è un altro ricorso e poi questo e poi quello, noi
mettiamoli i soldi allora decidiamo di allocare lì come richiesta 40.000.000,00 di
euro, perché? Perché da un lato significa i 25 – 30, perché qualcuno dice che 25 non
basteranno, si parla di 30.000.000,00 di euro per salvare la Cattedrale, per salvarla,
non per mettere in sicurezza il costone, per salvare la Cattedrale, per cui noi abbiamo
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
78
cercato, nel mettere 40.000.000,00, io poi ho una mia fissazione che si chiama via di
fuga, per cui ho detto li vogliamo mettere qualcosa in più che vediamo poi se
riusciamo a realizzare qualche cosa che ha a che vedere con la sicurezza delle
persone, oltre che la Cattedrale e guardiamo un po’ se riusciamo a realizzare, anche
lì, la via di fuga. Quindi queste due somme il fatto di non esserci chiarezza, spero che
sia ora sufficientemente chiaro a tutti, noi abbiamo economie per 20.000.000,00 di
euro, 5.000.000,00 di euro sono lì e si chiamano Agrigento, ne abbiamo messi 40 che
non sono uno sommando l’altro, ma sono naturalmente il corpo più grande assorbe
quello più piccolo, ma ricorreremmo al corpo più grande, io spero per le somme
rimanenti e per altre cose. Oggi quello su cui possiamo disporre immediatamente
sono le somme che vi dicevo prima, con una allocazione che è quella del territorio
Ambiente. Ma torniamo un momento alla questione della chiarezza. Anche lì, però
cos’è che succede, prendiamo tutti questi 400 progetti e mentre c’è qualche cosa
come Messina, pari a 200 non mi ricordo, 260.000.000,00 di euro, mi pare, ce ne
sono alcuni, insomma, alla fine Agrigento è ben messa, perché Agrigento
complessivamente, 260 è Messina, credo che siano forse intorno a 200.000.000,00 di
euro Palermo e 161.000.000,00 Agrigento poi gli altri parlo, 60, 80, quindi, voglio
dire, guardate, da un lato significa che abbiamo tante criticità, dall’altro significa che
avremo veramente un territorio che frana, ecco mettiamola così; però guarda caso,
guardo questi 161.000.000,00, di questi 161, 40 sono la Cattedrale di Agrigento, ma
anche lì vi ho detto che le altre Province sono 80, 60, anche togliendo i 40, voglio
dire, siamo sempre al numero 3. Però guardo e cercavo di capire, ma può essere che
non sono messe in ordine alfabetico, può essere che sono messi in un’altra maniera,
scusate, che significa questo elenco, perché anche lì dovevamo mettere le priorità, le
400 schede non significa il dissesto di tutta la Sicilia, significa la priorità, un
territorio che è un R4 e che ha una priorità maggiore sono i cosiddetti centri abitati, e
cose straordinarie quindi le 400 schede riguardavano solo questo, guarda i
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
79
161.000.000,00 e ci trovo solo, a esclusione del Duomo di Agrigento, solo un
progetto via Graceffo, quindi mi sono chiesta: “Ma scusate, Agrigento è un
colabrodo, abbiamo 161.000.000,00, abbiamo un territorio che fa pena, abbiamo una
cosa che non finisce mai, voglio capire che significa. Allora io dico che
immediatamente cerchiamo di capire, vediamo un po’ se riusciamo ad avere qualche
progetto in più; mi vedo rispondere, la mia non era una polemica, io vengo chiamata
da un giornalista, il quale mi dice, questo giornalista: “Assessore, lei ha presentato il
suo Piano?” Ero orgogliosa di potere dire che per la prima volta la Sicilia non doveva
rincorrere, che eravamo pronti, che abbiamo dato i nomi, i cognomi, quanti definitivi,
quanti preliminari, quanti esecutivi, per che importo, per quale strada, per quale
numero civico, eravamo orgogliosi; intervistata in una televisione regionale dico che
abbiamo questo di tutto il territorio siciliano, Comune per Comune; dico questa frase.
L’indomani ricevo la telefonata di un giornalista agrigentino de “La Sicilia” e mi
dice: “Quanti sono i progetti sulla città di Agrigento?” O mentire e dire: “Non mi
ricordo”, immaginate che io dico in capo a tutte le città che ci sono, in capo a
Agrigento dico non mi ricordo, insomma ci avrei fatto una figura non bella e quante
città conosci? Su Agrigento avrei avuto due strade: o non mi ricordo o dire quello
che risultava e, quindi, ho detto che c’era il progetto del Duomo e che c’era un
progetto che riguardava via Graceffo, naturalmente mi vedo rispondere poi sempre
sul giornale che ci sono una serie di progetti, invece, presentati via, via dal Comune
di Agrigento, sono davvero tanti, sono davvero che non finiscono mai, c’è un elenco
sulla stampa, di questi progetti ce ne sono tre che riguardano il mare, noi ne abbiamo
8, di Agrigento ce ne sono 8, questi 8 progetti tre di questi riguardano la costa e di
questi uno, che era quello che riguardava un finanziamento della Rupe Atenea che è
stato poi, invece, spostato quando accadde Via delle Torri, quindi come vedete quello
era stato l’unico finanziamento ricevuto, c’era stato questo spostamento. Quindi se
noi guardiamo la città di Agrigento e tutti gli altri, vorrà dire che non sono stati
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
80
progetti, forse sono state segnalazioni, ma progetti vi assicuro, siccome noi li
abbiamo lì, i progetti che noi abbiamo sono quelli che vi ho appena detto. Dopodiché
certamente è possibile pure che siano dei progetti che non sono così pesanti, da
quello che abbiamo visto noi, io non lo so se riguarda R1, R2, R3, R4, questi sono
quelli che risultano a noi, può darsi che si sono persi e quindi sarà un errore del
nostro protocollo che non li ha ricevuti. Andiamo oltre, mi è stato chiesto poco fa la
questione - così terminiamo questa partita - che riguardava, invece, cos’è che veniva
chiesto? Gli ipogei. Sugli ipogei c’era stata una azione, questa azione che era pari a
non so quanti soldi. Quanto?
(Intervento fuori microfono)
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
450.000,00 euro era per studi e monitoraggi. Questa linea di intervento 2.3.1 non è
colpa di Agrigento, precisiamo; questo finanziamento che era stato concesso
finanziava però studi e monitoraggi che questa linea di intervento non li finanzia,
quindi non è un errore né di Agrigento, né del progetto presentato, probabilmente è
anche un nostro errore, io non lo so cos’è che è accaduto, per la serie no eredità, non
lo so, e, quindi, diciamo oggi che forzature non ne facciamo diamo semplicemente
quello che è un diritto, forzature niente, fatto sta che questi soldi non si possono dare,
lo abbiamo inserito però; lo abbiamo inserito nella nuova programmazione del PAC
nuove azioni, quindi speriamo di potere per gli ipogei che sono una nostra…
(Intervento fuori microfono)
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
81
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
Per studi e monitoraggi lì lo prevede. Torniamo un momento al perché siamo qui e
all’occasione funesta che credo da un lato sembra riguardare… ha detto una frase il
Vice Sindaco di Agrigento, ha detto: “con il senno del poi”; io dico invece che oggi
siamo qui - e ringrazio nuovamente il Presidente del Consiglio - perché vorremmo
ritrovarci anche in altre occasioni con il senno del prima, perché credo che questa
nostra occasione sia proprio quella di volere fare un chiarimento, di volere offrire una
occasione che sia da un lato di chiarezza, ma dall’altro di programmazione, tutto ciò
che ho detto sinora serviva semplicemente a uscire dal cono d’ombra, da adesso solo
positività. Adesso dobbiamo cercare di essere tutti giocatori, o decidiamo di essere
tutti giocatori e scendiamo tutti qua dentro, oppure se qualcuno vuole fare gli
spettatori, quelli che siamo in campo però dobbiamo giocare e dobbiamo essere tutti
della stessa squadra, perché altrimenti se qualcuno fa l’autogoal, non può dire che ha
sbagliato. Giusto? Quindi dobbiamo anche capire come riconvertiamo un po’ la
questione; e le polemiche, perché anche lì le polemiche e mi riferisco alle tre
polemiche, alle due che hanno riguardano sinora, ma a una terza che potrebbe
essercene, via Papa Luciani, Viale della Vittoria e via Picone, perché quello potrebbe
essere un’altra cosa. Allora, quando è successo via Papa Luciani se io non fossi
andata non sarebbe accaduto nulla, non ci fosse oggi la polemica, per cui oggi se io
non fossi venuta qui, oggi al massimo avrebbero detto: “La Lo Bello non si è
presentata”, però nessuno potrà, alla luce del fatto che stiamo registrando, domani
avere reazioni, chiamiamole così. Quindi se uno non gioca è sicuro che non sbaglia, è
come tanti onesti che però si tengono le mani in tasca. Quindi c’è bisogno, invece, di
onesti che si mettono a lavorare e che diano della loro capacità di seguire una linea
dritta, insomma, prova e non semplicemente uno non ha fatto niente, è come quelle
zitelle che nessuno se le pigliava: “Io onestissima”, e nuddu li ‘nquitava, quindi
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
82
dobbiamo capire come, invece, usciamo da alcune questioni, la prima questione, e
che riguarda il Viale della Vittoria e via Papa Luciani, io sono stata in via Papa
Luciani, e quando sono arrivata non mi era stato detto in prima istanza che tutto dalla
parte alta, alla parte bassa, riguardava dei privati, per cui in prima istanza io dissi che
noi saremmo intervenuti, che avrei fatto il mio intervento, così come ho dato prova
poi di avere fatto per il Viale della Vittoria, sarei intervenuta per fare in modo che
potesse esserci un intervento della Regione a salvaguardia di quel territorio e di
quelle famiglie che erano state da lì a poco, invece, evacuate, avevo anche detto,
parlando proprio con le persone che erano lì, qualcuno diceva: “Ma sa potrebbero
essere privati”, se invece sono privati io credo che sia più utile, perché nel momento
in cui dovesse farlo la Regione o dovesse farlo il Comune, siamo sulla stessa barca,
lo fa in danno costando molto di più, devo dire per la verità che le persone erano
anche molto informate, molto consapevoli, molto dispiaciuti per quanto accaduto ma
devo dire che poi alla fine la questione ha trovato quel tipo di soluzione. Andiamo al
Viale della Vittoria. Il Viale della Vittoria quando accadde e quando il danno
sicuramente molto grande, molto forte, subito fu detto che erano terreni privati e che
era un costone privato, ma che la messa in sicurezza dell’edificio intanto che sta nel
mezzo, rivendicava un intervento immediato perché non era sicuro che potesse in
ogni caso, alla luce di ogni possibile ulteriore smottamento, potere esserci ulteriori
danni e, quindi, come tale, mi fu fatta richiesta dal Comune di Agrigento di un
intervento in sostituzione del Comune, mi ha chiamato proprio e devo dire che tutta
questa vicenda lo ho seguita con il Vice Sindaco Luparello, ci siamo sentiti
costantemente e devo dirvi anche per le parti precedenti, molto spesso noi abbiamo
ragionato, abbiamo ragionato di costa, abbiamo ragionato di demanio, abbiamo
ragionato di abusivismo, abbiamo ragionato di Piano Regolatore, insomma, e questo
devo dire che tante volte con il Vice Sindaco ci siamo trovati a confrontarci e devo
dire che in questa occasione il Vice Sindaco disse: “Noi abbiamo la necessità di un
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
83
intervento che dobbiamo fare in danno, ma che non abbiamo le risorse economiche
per intervenire”, nel frattempo era subito arrivata la Protezione Civile, quella
regionale, quella provinciale c’è stata fin dai minuti successivi, perché credo che la
grande capacità, ma devo dire anche la grande professionalità, di Costa, così come
del dottore Armenio del Genio Civile, che anche in funzione di qualche altra cosa di
dissesto idrogeologico, Marco Vullo mi chiama una sera e mi dice: “Mariella c’è una
cosa che riguarda Villaseta, lì stanno cadendo sta cosa” e dissi: “Guarda non lo so”,
non c’era in Assessorato, per cui ho chiamato il capo del Genio Civile che
gentilmente ha chiamato il Consigliere Comunale per dire: “La vogliamo vedere
questa cosa?” Quindi insomma sono state un po’, quindi mai né verticismo, né
mancanza di presenza, tutte le volte che l’argomento ha richiesto un intervento,
questo c’è sempre stato. Oggi c’è un altro problema che riguarda oltre che le due
questioni che riguardano il Viale e che riguarda l’ormai sempre, insomma, quasi
risolta questione di Papa Luciani, perché la prima costerà molto meno, la seconda
costerà parecchio, perché costerà ai proprietari del costone e dell’immobile del
condominio, questo è assolutamente ovvio, c’è la questione che noi dobbiamo
affrontare di via Picone e credo che al Consiglio Comunale lo rappresento io, sono
andata a fare un sopralluogo, il giorno del Viale della Vittoria, poi sono andata in via
Picone, senza televisioni, sono andata in via Picone con gli uffici, siamo andati lì,
siamo andati con la Protezione Civile, siamo andati con il PAI, uno addirittura
scavalcò, perché voleva vedere se un muro era gonfio, invece era solido, siamo
andati lì e ci siamo accorti che c’è un bel lago sotto quel costone, quindi c’è bisogno
di un intervento immediato, perché lì sicuramente non potrà essere acqua piovana,
perché dicono che è a intermittenza, l’acqua se è acqua di sorgente o piovana e
questa qui avviene invece in determinati periodi, anche quando piove questa acqua
non c’è, bisogna capire, quindi vorrà dire che è una questione di condotte e se è una
questione di condotte non può essere che la gente litiga, i proprietari litigano e chi è
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
84
che ne deve piangere poi magari siamo tutti, perché quel 1.500.000,00 intanto vero è
che ce lo restituiranno, però speriamo di non spenderli tutti. Quindi, tenete conto che
abbiamo dovuto fare una azione, che era quella di verifica e oggi rappresentiamo
l’esigenza che ci sia da questo punto di vista in via Picone, c’è un bel lago, ma lì non
è che c’è bisogno una grande fantasia? C’è bisogno semplicemente fare due passi a
piedi, nel senso che si va dentro quella specie di giardinetto e lì si vede l’acqua che
scende giù e poi si vede questa specie di laghetto e mi hanno indicato dove, invece,
c’è il rivolo d’acqua, che quando si apre l’acqua, evidentemente, esce fuori e se ne
va. Quindi dobbiamo intervenire, perché se non interveniamo il muro che, invece, è
di strapiombo e che va a finire in Viale della Vittoria, via Piave, dall’altra parte
insomma, non è che possiamo dire come con il senno del poi, questa è una cosa in
cui possiamo essere con il senno del prima, quindi bisogna subito capire che tipo di
intervento, anche perché è sempre meglio un intervento di questo tipo che possa darci
finalmente quel necessario intervento. Pur tuttavia, sapete, io siccome ho cominciato
e vi ho detto due cose che la prima delle questioni di cui mi sono occupata era il
dissesto idrogeologico, ma l’altro era pure l’abusivismo e credo che comunque
sottacere rispetto a come vanno affrontate alcune questioni, non è mio carattere, e voi
mi conoscete e, quindi, come tale voglio dire quello che penso. Quando mi sono
insediata il Dottore Gullo, noi abbiamo immediatamente, noi abbiamo il primo vero
report sull’abusivismo siciliano, ma che report è? Abbiamo tutti i casi che sono stati
consegnati sempre dai Comuni, perché non c’è una specie di idrovolante, è una rete
che se non funziona questa rete qui è un po’ un problema, perché ognuno saprà meno
della verità, se non c’è una rete che funziona e abbiamo, quindi, fatto il primo report
sull’abusivismo e abbiamo verificato due cose, due. La prima è che circa l’80% delle
costruzioni abusive, investono su aree a dissesto idrogeologico: la seconda è che -
quindi guardate un po’, quindi Giampilieri non accade per caso - molto spesso c’è un
far coincidere questi luoghi a rischio idrogeologico con quello a rischio sismico e
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
85
quindi la cosa è perfetta. Ora cosa fare? Sono accaduti due fatti in questa Sicilia, una
si chiama via Bagolino e l’altra si chiama Favara e le sorelline, questi due casi e
apparentemente qualcuno potrebbe dire: “Ma cosa c’entra l’abusivismo con questo?”
Vedete i continui crolli che avvengono in giro per la Sicilia e avvengono nei centri
storici, possono avvenire solo per tre motivi; il primo: è per la vetustà degli edifici; la
seconda: è per il materiale usato; la terza: perché c’è un appesantimento da
costruzioni abusive, poi naturalmente non ci mettiamo dentro la frana, parlo di azioni
di non tutela legati dalla mano dell’uomo, abbiamo quindi una responsabilità.
(Intervento fuori microfono)
L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, LO BELLO Mariella
Certo, ma naturalmente, e va beh, unnè ca nuatri putemu fari valiri i bulli senza
cuntari i genti, solo perché c’è “u bullu”, la gente non è che è sicura, “u bullu” non
ci salva la vita, quindi voglio dire da questo punto di vista noi dobbiamo fare però un
censimento, questa volta no programmazione, manco banca dati, un censimento che è
una cosa diversa, il censimento io vengo da te è ti vengo a dire: “Come ti chiami?”
“Dottore Pietro Luparello”; “Come ti chiami”, “Dottore Gerlando Gibilaro”, no
Banca dati, mentre invece noi abbiamo bisogno di capire cosa c’è. Da questo
Comune mi sono venute più volte richieste di incontri che hanno a che vedere
l’annosa questione del Parco, delle sue dimensioni, del Piano Regolatore, io mi sono
sottratta per troppo tempo a questo confronto e ve lo dico, è vero, me lo hanno
chiesto in tanti e io più volte ho cercato di prenderla un po’ alla lontana, credo che,
invece, sia probabilmente arrivato il tempo di farlo questo tavolo e faremo un tavolo
di confronto, dove sarà presente il Consiglio Comunale, naturalmente i rappresentanti
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
86
di questo Consiglio Comunale, l’Amministrazione Comunale, il Presidente che me lo
ha chiesto tante volte e mi scuso per non avere accolto l’invito, dobbiamo dire la
verità, le ragioni stanno tutte nelle questioni che vi ho detto prima, a non mi
piacciono né chi dice che ha le carte a posto, perché è la prima cosa che mi dissero;
quando sono arrivata in Assessorato c’è stato un problema e vedevo un funzionario
che da lontano mi guardava e rideva, e dico: “Ma che ha questo”, parlavo di una cosa
grave. A un certo momento questo, appena se ne sono andati tutti, dice: “Permette
Assessore?” “Prego”. “Assessore, nuatri avemu i carti a postu!” Quindi, vedete,
tenuto conto che molto spesso mi permetto di dire ai funzionari poi dirò qualche cosa
sull’ufficio tecnico del Comune, me la dovete consentire, ma questo attiene a un’altra
questione, però me lo dovete consentire, quindi rispetto a questo vi devo dire una
cosa, che a un certo momento ci sono i funzionari, molto spesso della Regione, quelli
che collaborano con me e io mi onoro di collaborare con loro; ebbene - così ce ne
andiamo - allora cos’è che fanno? I funzionari sono più preoccupati della legittimità
degli atti che emettono che della loro efficacia, ci interessa solo avere le carte a
posto. Per cui, scusami Michele, a me interessa poco che ci sono tutti “i bulli”, se poi
‘nsamma a Diu po’ serviri… tu lo sai quant’è che ti voglio bene, però non è solo
questione… le responsabilità vanno ricercate, giusto? Quindi noi dobbiamo capire
che succede. Ufficio tecnico, ultimo e finisco. Qualcuno ha detto che questo
Assessore bisognava mandare un messaggio a “Chi lo ha visto?”, lo mando io,
perché qua ufficio tecnico del Comune di Agrigento non ce n’è, quindi c’è bisogno di
capire, permettetemi, abbiamo bisogno di progetti, confronti, abbiamo bisogno di
tavoli attivati, abbiamo bisogno di avere un ufficio che finisca con l’avere a cuore
questa città. Tutti noi siamo responsabili. Ho cominciato con il dire che la
responsabilità è mia, permettetemi, ho cominciato questo mio ragionamento dicendo
che io sono agrigentina, e io non sono meno, io sono probabilmente, oggi per il posto
che ricopro, maggiormente consapevole che la responsabilità è mia e in questo dire
Redatto a cura di Real Time Reporting S.r.l.
COMUNE di AGRIGENTO
piazza Pirandello, 35 - 92100 AGRIGENTO – telefono 0922 401737/ 590228- telefax 0922 590201 sito internet: www.comune.agrigento.it – e-mail: [email protected]
87
mia però c’è, non lo voglio trasformare in un plurale maestatis, insomma spero di
non commettere più quel reato di omissione che per la verità pensavo di avere
commesso poco, ma che arrivando alla Regione, ho capito, invece, anche io, come gli
altri, avere comunque commesso. Grazie.
Il Presidente del Consiglio TRUPIA Aurelio
Allora, prima di chiudere la seduta volevo ringraziare tutti gli intervenuti, in primo
luogo l’Assessore Lo Bello, i Dirigenti Regionali, la Protezione Civile con
l’ingegnere Costa, l’ingegnere Foti, il Genio Civile con l’ingegnere Armenio. Debbo
dire che i due termini più utilizzati questa sera, nell’ambito della discussione, sono
stati due: programmare e prevenire e sinergia fra i vari Comuni, che sono
importantissimi per portare avanti progetti, perché di fatto noi ereditiamo un
territorio con enormi criticità. Allora è importante programmare e prevenire tutti i
fatti che attualmente ci affliggono. È anche vero che sono necessari fondi e qua
l’Assessore Lo Bello questa sera ci ha dato dimostrazione che è possibile con la
volontà e la dedizione trovare i fondi per portare avanti questi programmi. La
ringrazio ulteriormente per la promessa che ha fatto di istituire questo tavolo dove si
possa trattare questo annoso problema del Piano Regolatore. Ha detto i primi di
aprile. Va bene. Ringrazio tutti.
La seduta è sciolta.
Sono le ore 21:10.