oltreconfine 6

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili Poste Italiane SpA - Sped. in Abbonamento Postale - 70% Roma Aut. n. C/RM/70/2011 numero 6 | Luglio - Agosto 2012 | euro 7,90 Rivista di spiritualità arte e letteratura A www.oltre-confine.com incontri Marina Borruso universo olistico Roberto Zamperini speciale Wilhelm Reich arte Multidimensionalismo letteratura Maria Soresina

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N.6 Luglio/Agosto 2012 Rivista di spiritualità, arte e letteratura che si rivolge a tutte le persone desiderose di ampliare i propri confini e di intraprendere nuovi percorsi di ricerca spirituale e di crescita personale.

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili

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numero 6 | Luglio - Agosto 2012 | euro 7,90

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

Awww.oltre-confine.com

incontriMarina Borruso

universo olisticoRoberto Zamperini

specialeWilhelm Reich

arteMultidimensionalismo

letteraturaMaria Soresina

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o 20

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9 788897 864028

isbn 978-88-97864-02-8

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libreria esoterica il monte analogoVia Guido Biagi, 14 - 50135 Firenzewww.monte-analogo.org

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il libraio delle stellewww.illibraiodellestelle.com

libri per evolverewww.libriperevolvere.it

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il Giardino dei libriwww.ilgiardinodeilibri.it

(Johann Wolfgang Goethe)

mondo che l’arte,

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ma non c’è legame più sicuro con esso che

l’arte.

Non c’è via più sicura per evadere dal

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Se è chiaro che dietro a ogni Eroe, da Gilgamesh ad Arjuna, da Ercole a Fu Xi, si nasconda un Dio, non è altrettanto lampante che davanti a ogni Dio, da Zeus a Horus, da Shiva a Mitra, si manifesti sempre un Eroe. L’istante in cui una divinità si accorge di se stessa coincide alla perfezione con il primo pas-so che l’Eroe compie sulla Terra. Lo stesso termi-ne Eroe deriva da Eros, il dio greco dell’Amore che, anticamente, era tutt’altro che divino: per Omero Eros era semplicemente il desiderio, quella pura forza trasformatrice in grado di dominare uomi-ni e dei. Incarnazione dell’Eros è quindi l’eroe: la sua piccola Storia è quella che viene sussurrata in ogni grande storia, e la sua grande storia è quella che viene gridata in ogni piccola Storia. Se il viag-gio è sempre nuovo, il viaggiare, invece, è sempre lo stesso: è tutta qui la differenza tra arte soggettiva e arte oggettiva, così chiara nel dipinto di Satvat Ri-sveglio di una notte di mezza estate.In una baraonda di linee e segni, colori e non-co-lori, tra i limiti della ragione e la potenza dell’intu-izione, al centro dell’opera si abbracciano due cor-pi nudi, uno dei quali è a volto coperto: è proprio lui, Eros, il viaggiatore alato, colto mentre cinge a sé Psiche su quel letto di colori che è la vita. Ecco l’arte oggettiva che si fa strumento, attraverso il vuoto interiore, della vita come meditazione; ecco l’uomo, ed ecco, davanti a lui, Dio.Mentre l’arte soggettiva permette all’uomo di ti-rarsi fuori da se stesso, imprimendo il proprio do-lore in un atto terapeutico di catarsi, l’arte oggetti-va è propria di colui che ha già praticato dentro di sé l’ultima fase del processo alchemico, la Rubedo, riconoscendo la non-esistenza dell’Ego. Dalla te-sta di Eros, ecco che sorge una stella: è il sigillo di Salomone, l’unione tra la terra e il cielo, sorto per la stessa ragione del viaggio: viaggiare. Q

editoriale

CronaChe dai mondi visibili e invisibili

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

A

Satvat, Risveglio di una notte di mezza estate

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SommarioUAnno I • Numero 6 • luglio/agosto 2012

6 la porta d’oro Spiritual Cepu di Salvatore Brizzi

8 healing through writing • Guarire con la scrittura Lo Yoga della Scrittura di Kieron Devlin

10 spiritualità pratica e strumenti della coscienza Creare pensieri potenti di Andrea Panatta

12 dalla tana del bianconiglio Posta metafisica: dubbi, incognite, riflessioni a cura di Carlo Dorofatti

incontri14 Marina Borruso. Vivere in questo momento di Maura Gancitano

speciale>wilhelmreich20 Wilhelm Reich. L’orgasmo di Dio di Andrea Colamedici

24 Vita e opere di Wilhelm Reich 26 La trappola di Wilhelm Reich

28 Wilhelm Reich. La presenza Intervista a Roberto Sassone

32 Eva Reich. Pronto Soccorso Emozionale Intervista a Margherita Tosi

di libro in libro Libri e lettori a confronto

34 Bibliointervista > Umberto Cordier36 Novità editoriali Manifestare la mente di Daniel Pinchbeck Il senso vero della tua vita di Eckhart Tolle

38 Le Porte della Percezione Libri_esperienze_suggestioni

40 Professione: Editore > Astrolabio-Ubaldini42 Nel Tempio dei Libri> Il Monte Analogo, Firenze

simposio Corsi, seminari, conferenze

Reportage Cronache_resoconti_testimonianze

44 Convegno Nuova Coscienza e Guarigione Luciana Pedirota. Tarocchi e Kabbalah ebraica Paolo Crimaldi. Amore e Destino Le Carte dei Nat. Intervista a Selene Calloni Williams

Luoghi dello Spirito 52 Bibliothè, Roma

54 riflessioni su un corso in miracoli La mente è il meccanismo della decisione a cura di Patrizia Terreno

56 ordinari frammenti di quarta via Viaggi a strali di Andrea Colamedici

57 il mio spazio sacro • Tutto è viaggio verso l’anima Sema. Una danza sacra di Paola Germani

58 segnali dalla rete Arte Indaco a cura di Silvia Tusi

62 oltrefrontiera Giappone > La vita tra Buddha e il Pachinko di Silvia Tusi

universo olistico Terapie alternative e percorsi di guarigione

66 Roberto Zamperini. Dall’anatomia sottile alla geometria sacra di Mario Picozza

72 astrologia umanistica Mercurio il grande eclettico di Lidia Fassio

74 feng shui & naturopatia La Scuola del Ba Gua di Omar Discepoli

punti di vista76 Il doppio di Tristano Vagnoni

20

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colophon

OltreConfine Anno I S Numero 6 S luglio/agosto 2012Periodico Bimestrale S euro 7,90Registrazione presso il tribunale di Roma n. 217/2011 del 6 luglio 2011Numero ROC 21635issn 977-2239-9941isbn 978-88-97864-02-8

direttore responsabileGiuseppe Di Maula

direttore editorialeGiovanni Picozza S [email protected]

vicedirettoreAndrea Panatta S [email protected]

direttore creativoSilvia Tusi S [email protected]

redazioneLaura Cinti, Andrea Colamedici, Maura Gancitano,Silvia Nosenzo, Mario Picozza, Mariavittoria [email protected] S tel./fax 06.90160288Vicolo del Granaio, 1200060 Castelnuovo di Porto (RM)

progetto & realizzazione graficaFrancesco Pandolfi S [email protected]

copertinaSatvat, Risveglio di una notte di mezza estate

hanno collaboratoSalvatore Brizzi, Sebastiano B. Brocchi, Kieron Devlin, Omar Discepoli, Carlo Dorofatti, Lidia Fassio,Antonella Fusco, Paola Germani, Isabella Popani, Alexandra Rendhell, Monica Ricciardi, Satvat Sergio Della Puppa, Simone Sutra, Patrizia Terreno, Alessandra Urso, Tristano Vagnoni, Laura Visioli

si ringrazianoMarina Borruso; Roberto Sassone; Margherita Tosi e il Centro Studi Eva Reich di Milano; Umberto Cordier;il Gruppo Editoriale Armenia; Dino Vitaglianodi Libri per Evolvere; Francesco Gana di Astrolabio-Ubaldini; Chiara Tucci de Il Monte Analogo di Firenze;Luciana Pedirota, Paolo Crimaldi, Selene Calloni Williamse le Edizioni Mediterranee; Enzo Barchi di Bibliothè;Luca Motolese, Chiara Manganelli e gli artisti di Arte Indaco; Roberto Zamperini e Sonia Germani;Umberto Di Grazia, Massimiliano Benvenuti e l’Istitutodi Ricerca della Coscienza; Saverio e Teresa Ungheri;Maria Soresina; Rodolfo Savini e l’Associazione La Pagoda

editoreSpazio Interiore Soc. Coop.Via Nazionale 243, 00184 Roma

stampaCSR Centro Stampa e Riproduzione srlVia di Pietralata 157, 00158 Roma

[email protected]

ufficio stampaMaura Gancitano - tel. [email protected]

pubblicità[email protected]

Copyright ©2012 Spazio Interiore Soc. Coop.

Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte della rivista può es-sere riprodotta in qualsiasi forma (per fotocopia, microfilm o qualsiasi altro procedimento), o rielaborata con l’uso di sistemi elettronici, o riprodotta, o diffusa, senza l’autorizzazione scrit-ta dell’editore. Ogni articolo firmato esprime il punto di vista dell’autore che se ne assume la completa responsabilità. Gli arti-coli, pubblicati o meno, salvo quando diversamente concordato, non vengono retribuiti. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. L’editore ha soddisfatto tutti i crediti fotografici. Nel caso gli aventi diritto siano stati irreperi-bili questi è a disposizione per eventuali spettanze. Q

TArte & LetteraturaU arte & consapevolezza Esperienze creative e itinerari della coscienza

80 Multidimensionalismo. Il movimento artistico di Antonella Fusco

86 Saverio Ungheri e l’Arte Bionika. L’impossibile terza avanguardia di Alexandra Rendhell

90 La scrittura come immagine nella lente del grafologo di Monica Ricciardi

94 le sorgenti del mito Io stesso a me stesso di Sebastiano B. Brocchi

96 spazio creativo > Alessandra Urso

100 spazio autori > Simone Sutra

letteratura & psiche Antiche saggezze e nuovi scenari

104 Maria Soresina. Dante&Mozart: celebrità eretiche di Mariavittoria Spina

108 Sulla via della scrittura. Assaporando il Piacere dei Saggi di Satvat Sergio Della Puppa

112 Canto di me stesso di Walt Whitman113 Walt Whitman. Il poeta dell’Io di Silvia Nosenzo

114 spazio onlus La Pagoda. Un tempio buddhista nel Casentino di Rodolfo Savini

94

80

96

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8 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

healing through writing • Guarire con la scrittura

crivere per me è sempre stato una sorta di meditazione in movimento, che si dà il caso sia anche una delle defi-

nizioni di yoga. Scrivere è come guardare l’intenzione della mente fluire direttamente dal cervello alle mani, alla pagina o allo schermo. Intensificare la pratica dello yoga ha miglio-rato la mia capacità di scrivere, permettendomi di soffer-marmi a lungo nei tortuosi e disagevoli territori delle emo-zioni, pur continuando a scrivere con grazia. Questo equi-librio sopraggiunge con una più profonda concentrazione yogica, espansiva e liberatoria, che migliora nel tempo. Dunque, la tendenza crescente a combinare le due pratiche meditative della scrittura e dello yoga non dovrebbe provo-care alcuna sorpresa. Alcuni insegnanti di yoga e di scrit-tura, come Joanna Young nel Vermont, tengono workshop di queste discipline in tutto il mondo; Chintana, nel New Mexico, ad esempio, predispone/prepara esercizi perso-nalizzati – da svolgersi in piedi, seduti o camminando – di pranayama, asana e di canti vedici rituali propedeutici alla scrittura. Jeff Davis, in Journey from the Center to the Page (2004), definisce lo yoga «la musa della scrittura autenti-ca». Oggi ci sono blog che decantano la capacità di esse-re contemporaneamente yogi e scrittore, e Bruce Black in Writing Yoga dice: «Un diario è un altro strumento – come un mattoncino, una cintura, una coperta – da usare nella vostra pratica dello yoga». Si tratta di attività parallele che superficialmente sembrano provenire da direzioni diverse, ma che a un’attenta analisi virano verso la stessa destinazio-ne del potenziamento personale. Entrambe sono discipline in cui non si fanno progressi a meno che non ci si eserciti

ripetutamente, anche ogni giorno. Entrambe richiedo-no un’attenzione orientata con cura, che allinei differenti strati della mente al Sé più profondo e creativo. Entram-be hanno un aspetto rituale in cui è cruciale liberare l’area prescelta prima di cominciare a mantenerla come spazio sacro deputato allo svolgimento di quell’attività. Dallo svol-gimento ripetuto di esercizi di yoga della scrittura possono derivare forza e flessibilità, che conferiscono al praticante potenti benefici sia spirituali sia metafisici. In Original Yoga (2012), Richard Rosen definisce lo yoga non solo come unione ma anche come aggiogamento. L’analogia è chiara: una volta nati, l’anima superiore è staccata dal Sé fisico come una carrozza dal cavallo. In questo senso, l’ag-giogamento consiste nel portare il cavallo, la carrozza e il conducente ad agire nuovamente come un tutt’uno. Si tratta di una similitudine che uso spesso nelle sessioni di ipnote-rapia poiché molti clienti hanno una scissione tra il Sé con-scio (il conducente) e inconscio (il cavallo). Noi siamo coc-chieri che non sempre sanno come guidare la carrozza con destrezza. Lo yoga aiuta immensamente a reintegrare; anche la scrittura ci aiuta a sbloccarci per diventare più flessibili, ma abbastanza forti per far fronte alle esigenze della vita. Proprio come il corpo, la mente e lo spirito sono forzati a interagire e fondersi nello yoga, allo stesso modo nel tene-re un diario quotidiano si crea un’unione di un certo tipo. Le parole confluiscono in frasi che si allineano in sintonia con l’asana, per poi passare a quella seguente, creando un unico flusso. È in questo momento di fusione, nel quale vi trovate a scrivere qualcosa di nuovo e originale, che avviene

lo yogadella scritturaFdi Kieron Devlinwww.kierondevlin.com

S

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10 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

spiritualità pratica e strumenti della coscienza

irigere il pensiero è la più sottovalutata delle disci-pline oggi disponibili a chi decide di cambiare la

propria vita e intraprendere un percorso evolutivo. Som-mersi come siamo da metodi e tecniche che promettono miracoli e illuminazioni in un weekend, cerchiamo solu-zioni facili e veloci che il più delle volte finiscono per delu-derci e creare sfiducia. Io stesso sono stato più volte colto da innamoramenti e de-lusioni velocissime nei confronti dei miracoli usa e getta, e quello che mi ha portato di nuovo a cercare risposte è una frase di Un corso in miracoli che afferma che «i miracoli sor-gono da una mente che è pronta per essi». Quando leggo o ricordo questa frase, qualcosa si accende in me, una consa-pevolezza che mi racconta come la creazione di una realtà differente da quella che vivo non sia soltanto questione di applicare un metodo o recitare una parola magica, né di ri-petere un mantra alla cieca o fare qualche rito ogni tanto. Si tratta di educare la mente, e in particolar modo la mente subconscia, cioè quella parte inconsapevole di me che in-forma il campo energetico che mi circonda, mandandogli segnali ogni giorno, tutto il giorno. I pensieri sono forze re-

ali, tanto più potenti quanto più radicati nella parte incon-scia di noi stessi. Se il rito, la tecnica o la guarigione data da altri possono portarmi a uno stato di convinzione tale da far accadere qualcosa, è soltanto perché io mi sono dato il permesso di farlo accadere. Ma questo non è il solo modo. Creare un pensiero potente, un pensiero capace di attrarre e di cambiare la realtà, può essere anche il risultato di uno sforzo costante e continuati-vo, uno sforzo diretto a dirigere le correnti mentali verso un obiettivo da me deciso. Quello che ho sperimentato è che la convinzione inconscia è sempre più forte della volontà cosciente; eppure quest’ultima può essere diretta allo sco-po di riprogrammare proprio quella parte inconscia che mi ostacola. Il metodo più efficace per me è quello suggerito dalla cultura Huna e dall’Ho’oponopono insegnato da Hew Len. La prima cosa da fare è riconoscere che abbiamo una mente subconscia e prendere la sana abitudine di relazio-narci a lei come a una entità distinta, che è comunque par-te di noi, con un dialogo costante, continuo, incessante. Il subconscio nella cultura Huna è visto come un bambino da educare (Unihipili), e l’educazione spetta alla mente razio-nale (Uhane), la cui capacità di discriminare e decidere cosa pensare deve essere usata per dire al bambino cosa fare. Come diceva anche Neville Goddard, il dialogo interno può liberarti o incatenarti alla tua illusione. Dato che il subcon-scio è sempre in ascolto, parlare a noi stessi significa anche parlare a quella parte di noi stessi che è perennemente in ricezione, e questo è un imprescindibile primo passo per cominciare a lavorare su di sé. Un secondo passo per creare pensieri potenti è quello di imparare a disciplinarsi su cosa veramente vogliamo che stia nella nostra testa e cosa invece no. In questo, il miglior insegnante che ho trovato nelle mie ricerche è stato senz’altro John Kehoe, autore dei seminari di Mind Power e di altri libri di successo, il quale propone come metodo di riprogrammazione il più semplice, diret-to ed economico: pensare un pensiero determinato per un certo numero di minuti e farlo tutti i giorni, a qualunque costo, facendone una disciplina ferrea. Contemplare un pensiero in questa maniera fa accadere una serie di fatti

D

crearepensieri potentiFdi Andrea Panattaquantum73.blogspot.it

Page 8: Oltreconfine 6

14 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

incontri

icordate la scena del film Frankenstein Junior, quel-la in cui il protagonista Frederick, leggendo i docu-

menti del nonno Viktor, scopre che è possibile dare vita alla materia inanimata? Ricordate il celebre urlo «si-può-fare!»?L’espressione negli occhi, lo stupore di chi guarda un mae-stro spirituale deve essere più o meno la stessa, con la sen-sazione che si possa davvero fare, che la liberazione della propria natura, la trasformazione delle paure e dei blocchi siano possibili. A che altro servono i maestri, se non a mo-strarci l’autenticità della nostra esperienza?In questo senso Marina Borruso si definisce maestra spiri-tuale. Se l’avessimo conosciuta quarant’anni fa avremmo avuto davanti a noi una persona completamente diversa. Esternamente, forse, ci sarebbe apparsa più determinata, volitiva, più facilmente catalogabile e ugualmente affasci-nante; eppure, dentro di lei c’erano rabbia e confusione, il desiderio di conoscersi e la difficoltà nel lasciarsi andare.Nei suoi libri racconta di aver studiato e insegnato medita-zione per lungo tempo, e di aver trovato la liberazione solo grazie all’incontro con Eckhart Tolle, l’autore de Il Potere di

Adesso, di cui è diventata la traduttrice ufficiale per l’Italia. Il desiderio, la spinta che sentiva, l’hanno portata nel corso della vita in diversi luoghi del mondo: Brasile, India, Spa-gna. Ha vissuto all’estero per lungo tempo, poi vent’anni fa ha scelto di tornare in Italia, nella campagna senese.La incontro nel casale di pietra in cui vive, dove ogni stanza ha un ruolo preciso, anche se sembra pronta a perderlo, a essere reinventata, prestandosi senza attaccamento a qual-siasi creazione. La donna che ho davanti sembra avere mol-ta energia ma nessuna fretta di sprecarla, nessuna urgenza di scaricarla.Per chi vive in città, tutto stretto tra le mura di casa, infi-lato nel traffico e nei labirinti del supermercato, sentire di qualcuno che ha scelto di trasferirsi in campagna per tor-nare a un ritmo di vita realmente umano e al contatto genu-ino con la terra può suscitare sentimenti contrastanti. Può sembrare facile separarsi dalle condizioni di vita che oggi appaiono normali e dalla sensazione di vivere completa-mente immersi nella società. Può sembrare facile praticare la Presenza in un certo tipo di luoghi. Il fatto è che siamo talmente affezionati al sistema, sentendoci quasi in dovere di nutrirlo, che una vita spesa a non fare può talvolta sem-brarci inutile e noiosa.

marina borrusovivere in questo momento_____________

di Maura Gancitano

Faceva l’assistente universitaria e aveva un fidanzato che voleva sposarla, ma non era questo che Marina Borruso voleva veramente. Così è partita, più di quarant’anni fa, dando inizio a un percorso interiore che l’ha portata a incon-trare molti maestri, da Osho a Eckhart Tolle, ma soprattutto ciò che di se stessa non aveva mai visto. Un percorso di resa alla propria natura, un percorso dedicato alla comprensione profonda della Presenza.

A

R

Marina Borruso ed Eckhart Tolle

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20 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

speciale > wilhelm reich

il folle dell’uomo1957. Nel penitenziario di Lewisburg, in Pennsylvania, Wilhelm Reich muore in circostanze misteriose; un attac-co cardiaco, diranno i referti. Cosa portò l’amatissimo di-scepolo di Sigmund Freud, che a ventitré anni già praticava con successo la professione di psicoterapeuta, a distaccarsi progressivamente da gran parte della cosiddetta scienza ufficiale, Freud incluso? Perché Reich finì i propri giorni osteggiato dall’intera comunità scientifica, costretto a os-servare inerme il rogo di sei tonnellate di suoi libri, impo-sto dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo americano che si occupa del controllo dei prodotti alimen-tari e farmaceutici?Andiamo con ordine. L’importanza delle ricerche di Reich nell’evoluzione della coscienza dell’uomo occidentale è incredibilmente maggiore di quanto si creda: senza di lui forse oggi non potremmo nemmeno parlare pubblicamente di paradigmi alternativi, dell’importanza del respiro e delle posture nel lavoro sulla coscienza. Lo psichiatra austriaco,

il grande uomo di scienza che la fda costrinse con difficol-tà al silenzio, non poteva sopportare il peso della stupidità dell’uomo, troppo spesso confluita nelle più alte istanze conservative dei cosiddetti poteri forti.Se i Sufi si definivano folli di Dio, Wilhelm Reich può essere descritto come un folle dell’uomo: per gran parte della sua esistenza si ostinò a pagare un dazio per i bambini del futu-ro, prendendosi sulle spalle il peso delle altrui libertà. Nel 1950 scriveva:

«Quando nasce, un bambino esce da un utero cal-do, a 37 gradi centigradi, per trovarsi in un ambien-te a 18 o 20 gradi. Questo è abbastanza sgradevole. Lo choc della nascita... abbastanza sgradevole. Ma potrebbe sopravvivere a tutto questo se non succe-desse quanto segue. Come esce, viene preso per le gambe e picchiato sul sedere. Il primo saluto è uno schiaffo. Secondo saluto: viene tolto alla madre.

WILHELM REICHl’orgasmo di dio_____________

di Andrea Colamedici

Guarire i tumori, far piovere nel deserto, allontanare gli extraterrestri, vivere profondamente l’amore, aiutare i bambini, pacificare il mondo. Questi non sono i desideri confessati da un’aspirante modella in un concorso di bellezza, ma alcuni degli obiettivi scientifici di uno dei più geniali e controversi ricercatori del Novecento, in grado di sconvolgere profondamente le basi della società occidentale: lo psichiatra austriaco Wilhelm Reich.

A

Il maregioca con i bambini

e la spiaggia ride luccicando pallidamente.

I bambini s’incontranosulla spiaggia di mondi sconfinati.

Nel cielo senza sentieri vaga la tempestanel mare senza sentieri naufragano le navi

la morte è in giro e i bambini giocano.Sulla spiaggia di mondi sconfinati

c’è un grande convegno di bambini.

R. Tagore,I bambini s’incontrano

Wilhelm Reich

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48 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

simposio

LE CARTE DEI NAT intervista a selene calloni williamsa cura di Mariavittoria Spina

Selene Calloni Williams, yogina laureata in psicologia con una tesi sullo Yoga Integrale di Sri Aurobindo, è insegnante di meditazione e specialista in psicogenealogia e costella-zioni familiari ad approccio simbolico-immaginale. La sua vita è un ottimo esempio di ricerca della conoscenza come sinonimo di esperienza diretta e personale, e perciò vale la pena di riassumerne le tappe principali.Viaggiatrice e documentarista mossa da un interesse sia antropologico sia antroposofico, Selene Calloni Williams ha vissuto per anni in Oriente, approfondendo la pratica del buddhismo tantrico, dello yoga sciamanico e della me-ditazione sotto la guida di diversi maestri, come i monaci theravada in Sri Lanka – dai quali ha ricevuto una speciale investitura che le consente di essere parte della loro comu-nità presso il Forest Hermitage di Nimalava – e i maestri Bonpo e Vajrayana delle regioni hymalaiane. Le sue espe-rienze oltrefrontiera sono raccontate nel sito www.voyageil-lumination.com che ha ideato come «opificio dei viaggi nelle emozioni». Tornata in Europa – attualmente vive tra Edimburgo e Lugano – Selene è diventata allieva dello psi-coterapeuta americano James Hillman, padre della psico-logia immaginale e del concetto di fare anima, e ha fondato in Svizzera la Società di Nonterapia (www.nonterapia.ch), che si propone di conciliare il percorso del fare anima con l’ecologia profonda.Già autrice di diversi libri per Edizioni Mediterranee, al congresso Nuova Coscienza e Guarigione Selene ha presenta-to Le Carte dei Nat, manuale per comunicare con gli antenati e con il regno dell’invisibile, frutto della sua esperienza tra gli sciamani del Myanmar, dove l’animismo birmano man-tiene vivo e potente il contatto con gli spiriti della natura. Il mazzo di trentasette carte, incluso nel libro, è già utilizzato da molti terapeuti come strumento di dialogo maieutico e consente di accedere alle dimensioni troppo spesso igno-rate della realtà che va oltre il visibile.

Chi sono i Nat e come li hai incontrati?I Nat sono spiriti di natura, ma sono anche aspetti profondi della nostra psiche, archetipi. Vivono sul monte Popa, una montagna di origine vulcanica che sorge nella grande piana di Bagan, la città dei Pagani, in Myanmar (Birmania), nel mezzo di una vasta foresta. Gli sciamani del Myanmar de-finiscono i Nat «i signori della natura» poiché rappresen-tano tutti gli aspetti della nostra anima selvaggia, del nostro Io istintuale, pesantemente e pericolosamente represso nella nostra cultura. Le carte dei Nat sono quindi per noi uno strumento di mediazione tra la mente cosciente e le profondità selvagge e istintuali della psiche, che ci permet-tono di dialogare con ciò che è invisibile, quindi con l’ani-ma selvaggia e l’Io istintuale, ma anche con i sogni e gli avi e, in ultima analisi, con la nostra stessa anima.

Tu parli molto di anima selvaggia. In questo particolare periodo storico, come può essere utile entrare in contat-to e comunicare con essa?Questo concetto ci può essere utile per fare anima ed eco-logia profonda. Non vi è dubbio che questi due cammini siano distinti ma allo stesso tempo inseparabili, come due aspetti della stessa realtà; la tragica emergenza ecologica di fronte alla quale siamo posti oggigiorno è un richiamo pro-fondo proprio al fare anima. Noi viviamo come ipnotizzati dal senso dell’oggettività delle cose, convinti che il mondo abbia una sua realtà oggettiva, materiale; in realtà, il mondo è immagine, e come tale è un prodotto dell’anima, appar-tiene al regno dell’invisibile, delle ombre. Il nostro corpo e tutto ciò con cui veniamo in contatto quotidianamente è della stessa sostanza dei sogni. Come ho scritto nel mio nuovo libro (Thounballha, la Leggenda, Lulù Press 2012; in-cipit dell’opera e ulteriori informazioni sulla leggenda sono consultabili gratuitamente sul sito www.libromagico.org), Thounballha, il quinto Nat, la Signora tre volte bella, così si esprime nei riguardi del corpo e del mondo: «Questo corpo è un’apparizione magica, è un’ombra senza carne né ossa, un miraggio che muta momento per momento, un sogno che la mente proietta, è un arcobaleno bello e vivido, ma senza sostanza, un ricordo, emozioni come nuvole cangian-

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James Hillman e Selene Calloni Williams

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Oltreconfine n° 1______Novembre 2011Pagine 100euro 6,00

incontri > Umberto Di Graziaarte > William Blakespeciale > Jakob Lorberletteratura > Richard Bachuniverso olistico > Ipnosi Regressiva

www.oltre-confine.com

Oltreconfine n° 4______Marzo/Aprile 2012Pagine 116euro 7,90

incontri > Igor Sibaldiarte > Albrecht Dürerspeciale > Spiritismopunti di vista > Out of Body Experienceuniverso olistico > Anateoresi

favole ermetichedi Sebastiano B. Brocchi______2009Pagine 306 (illustrate a colori)euro 30,00

I fratelli Grimm, Andersen, Perrault, Collodi, La Fontai-ne, e prima di loro Esopo, Fedro, gli autori delle Mille e una Notte, insomma i grandi favolisti del passato, po-trebbero non essere stati soltanto dei personaggi dalla fervida immaginazione, ma degli Iniziati, che decisero di tramandare le loro conoscenze segrete attraverso il lin-guaggio della fiaba.

l’artista interioredi Satvat Sergio Della Puppa______Xenia 2005Pagine 220euro 15,00

Arte, meditazione e creatività sono gocce dell’oceano infinito dell’Essere, il mare del Tutto. Ma sono anche specchi in cui si riflettono gli incantesimi dell’Universo. Nasce da queste certezze il viaggio proposto da L’Artista interiore, che insegna come esercitare la creatività medi-tativa e liberare l’essenza dal segno grafico.

Oltreconfine n° 2______Dicembre 2011Pagine 100euro 6,00

incontri > Rocco Brunoarte > M.K. Ciurlionisspeciale > Jiddu Krishnamurtiletteratura > Algernon Blackwooduniverso olistico > Pranic Healing

Oltreconfine n° 5______Maggio/Giugno 2012Pagine 116euro 7,90

incontri > Giorgio Cerquettiarte > Vincent Van Goghspeciale > Cabalaletteratura > Simone Perottiuniverso olistico > Umberto Grieco

riflessioni sulla grande operadi Sebastiano B. Brocchi______2006Pagine 210 (illustrate a colori)euro 30,00

L’arte della trasmutazione dei metalli in oro viene qui spiegata per quello che era il suo intento originario e più segreto: trasformare interiormente l’essere umano. Il lungo e difficoltoso pellegrinaggio che conduce l’indivi-duo al Risveglio viene affrontato capitolo per capitolo at-traverso le citazioni dai maestri, l’esegesi di opere d’arte, le riflessioni e le esperienze personali dell’autore.

il tao della pitturadi Satvat Sergio Della Puppa______Bastogi 2009Pagine 202 (illustrate in b/n)euro 20,00

L’impostazione occidentale ha perseguito la costruzione razionale della mente, mentre quella orientale è culmi-nata nella rivelazione meditativa della non-mente. Il Tao della Pittura intende accorciare la distanza culturale tra Oriente e Occidente, mostrando come l’Arte, in quanto rappresentazione sottile dell’uomo, abbia da tempo in-trapreso, in tale senso, uno stimolante confronto.

biofonia - lo yogadella musicadi Paolo Avanzo______Alba Magica 2008Pagine 266euro 18,00

Biofonia è una metodologia per l’armonizzazione delle energie interiori e l’attivazione dei livelli creativi e spirituali attraverso il Suono. Un approccio musicale di guarigione e meditazione derivato dal Nada Yoga, dalla musica classica indiana e dalle antiche tradizioni di musica guaritrice, impiegato anche nell’ambito del Music Counseling.

collina d’oro segretadi Sebastiano B. Brocchi______2005Pagine 180 (illustrate a colori)euro 30,00

È solo un caso che la collocazione di nove chiese e oratori della Collina d’Oro (regione della Svizzera meridionale) rispecchi con precisione la posizione delle stelle della costellazione del Leone? Ed è solo un caso che, contan-do oltre a questi nove edifici sacri tutti gli edifici di culto circostanti, e tracciando le strade che li collegano fra loro, appaia sulla mappa il disegno di un leone?

manuale di scritturacreativadi Satvat Sergio Della Puppa______Xenia 2011Pagine 156euro 14,00

Questo libro è molto più di un manuale di scrittura cre-ativa. Scaturendo dalla maturata esperienza dell’autore nell’arte della scrittura, offre molteplici esercizi e me-ditazioni per approfondirla. Svelando i meccanismi in-teriori dello scrivere, fornisce le chiavi d’accesso a una vivace e spontanea espressione personale, che va ad ap-profondirsi nel mistero della Vita.

catalogo

Oltreconfine n° 3______Gennaio/Febbraio 2012Pagine 116euro 7,90

______incontri > Silvano Agostiarte > Arteterapia Evolutivaspeciale > Omraam Mikhaël Aïvanhovletteratura > Robert Lomassegnali dalla rete > No Time For Karma

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62 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

crollarsi di dosso gli stereotipi è un esercizio salutare che apre la mente a nuovi orizzonti. Il mio viaggio nel-

la terra del Sol Levante aveva come obiettivo quello di supe-rare una visione del Giappone che da anni coltivavo attra-verso libri sullo Zen e romanzi di altri tempi, in cui le dame indossavano i kimono e si dilettavano nell’arte dell’ikebana e della cerimonia del tè, e in cui tutti sembravano avere un rapporto speciale con la natura, quasi non se ne fossero mai separati. Sapevo che questa idea non era reale – e forse non lo era stata nemmeno in un lontano passato – ma si basava su un’illusione, come sempre quando si fa riferimento sol-tanto ai libri e non si sperimenta di persona. Per questo, piuttosto che dedicare tutto il tempo a un pellegrinaggio nei templi, avevo deciso di risiedere a Tokyo, senza dubbio il luogo più rappresentativo del Giappone, affollatissimo con i suoi tredici milioni di abitanti. Mi chiedevo soprat-tutto se le persone, in una metropoli così caotica e frene-tica, riuscissero ancora a ritagliarsi il proprio spazio sacro o dovessero, come ormai avviene un po’ ovunque, fuggire dalla città e rifugiarsi nella natura, per riuscire nuovamente a percepire il proprio Sé.

I templi shintoisti di Tokyo, costruzioni in legno circondate a volte da giardini e spesso sovrastati da grattacieli immen-si, racchiudono ancora un poco di quell’atmosfera che tan-to ha affascinato l’Occidente, fatta di riti lenti e meditati, incensi delicati e vibranti rintocchi del gong. Tra i quartieri che hanno mantenuto un aspetto più tradizio-nale, decido di recarmi ad Asakusa, in cui si trova il tempio più antico della città, il Senso-ji, costruito nel 645 d.C. De-dicato a Kannon Sama, la dea buddhista della misericordia, è visitato ogni giorno da centinaia di persone. Il giorno in cui mi reco al tempio piove, gli ombrelli affollano l’ingresso e la Kaminarimon, la strada che porta al secondo ingresso, ai cui lati si susseguono bancarelle di souvenir, dolci tradi-zionali, kimono e piccolo artigianato. Il caos regna sovrano, la pioggia amplifica i rumori, diminuisce gli spazi e rende difficoltosa l’entrata al tempio. Poco prima del secondo ingresso, l’incensiera è circondata da persone che con la mano cercano di carpire il fumo sacro, che ha proprietà cu-rative e andrebbe quindi direzionato con la mano nel pun-to che si desidera far guarire. Anch’io mi avvicino al fumo, indirizzandolo con la mano verso gli occhi per rendere più chiara la mia vista, ultimamente molto affaticata. Credo che questi tipi di riti, ripetuti ormai da secoli, abbiano acquisito una loro potenza, dovuta alle forme-pensiero delle persone che vi si sono accostate con fiducia, conferendogli davvero

oltrefrontiera

giappone

la vita tra buddhae il pachinko _____________ di Silvia Tusi

Apri la tua stanzadel tesoro

Daiju fece visita al maestroBaso in Cina. Baso domandò: «Che cosa cerchi?»

«L’illuminazione» rispose Daiju.«Tu hai la tua stanza del tesoro.

Perché vai in giro a cercare?» domandò Baso.Daiju domandò: «Dov’è la mia stanza del tesoro?»Baso rispose. «Quello che stai domandando è la tua

stanza del tesoro». Daiju fu illuminato!Da quel momento, esortava sempre i suoi amici:

Aprite la vostra stanza del tesoroe usate quei tesori.

101 Storie Zen

S

Tokyo • La Kaminarimon, Tempio Senso-ji

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66 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

universo olistico • Terapie alternative e percorsi di guarigione

roberto zamperinidall’anatomia sottilealla geometria sacra_____________di Mario Picozza

Esperto di statistica, matematica e informatica, grande conoscitore dello yoga e delle discipline di dinamica mentale, Roberto Zamperini è ricercatore e terapeuta nel mondo delle energie sottili. Sottile deriva dal latino sub tela, “sotto la tela”, ed è proprio lì, nel delicato tessuto dell’universo, dietro gli arabeschi e gli scarabocchi della natura e dell’uomo, che ha ricercato il colore dell’Energia e della guarigione.

aureato in Scienze Statistiche, esperto di calcolo del-le probabilità e di informatica, Roberto Zamperini ha

manifestato fin dall’infanzia uno spiccato interesse per il mondo dell’ignoto, a cui si è accostato con un atteggiamen-to scientifico. Nel suo primo libro, Energie Sottili e la terapia Energo-Vibrazionale (Macro Edizioni 2005), racconta come è avvenuto questo primo incontro: «Ero un ragazzetto di dodici anni quando per la prima volta mi capitò tra le mani un libro, appartenuto a mio padre, che trattava di Radie-stesia. Mio padre era un ingegnere edile orgoglioso della sua mentalità concreta e scientifica. Ciononostante, nei cantieri che dirigeva, spesso prendeva in mano la bacchetta di radiestesista e con quella rinveniva le vene d’acqua che servivano al suo lavoro. Un altro elemento che ebbe grande importanza negli anni della mia adolescenza fu un altro re-galo di mio padre: una scatola del Piccolo Chimico». Dopo aver studiato approfonditamente il Raja Yoga, le di-scipline di dinamica mentale e la pranoterapia, Zamperini ha scoperto il Pranic Healing; a lui si deve il merito di aver diffuso questa tecnica in Italia. Nello stesso periodo ha studiato i principi dell’omeopatia, della radionica inglese – in par-ticolare il lavoro di Malcom Rae – e dell’energia orgonica, approfondendo il lavoro del ricercato-re austriaco Wilhelm Reich. Ha poi fondato in-sieme alla moglie Sonia Germani il centro ires (Istituto Ricerche Energie Sottili), oggi cono-sciuto come cress (Centro Ricerche Energie e Sistemi Sottili).Dai suoi studi e ricerche è emerso un inno-vativo concetto di aura e di chakra, che for-nisce una dettagliata mappa dell’anatomia e fisiologia sottile umana, caratterizzata da un

rigoroso approccio scientifico. È l’inventore del Cleaner-gy® e di molti altri strumenti di trasmutazione sottile per il riequilibrio energetico della persona e per la bonifica degli ambienti. Insieme alla moglie tiene in Italia e in Europa numerosi corsi di tev® (Terapia Energo-Vibrazionale) e di Domoterapia Sottile® per la formazione di istruttori e te-rapeuti.Oltre al già citato Energie Sottili, Roberto Zamperini è autore di Terapia della casa, Anatomia Sottile, Fisiologia Sottile e La Cellula Madre, tutti pubblicati da Macro Edizioni e tradotti anche in francese e spagnolo. Attualmente è dedito alle ri-cerche sullo spazio sacro, la geometria sacra e i Sette Raggi. cosa sono le energie sottiliNegli esseri viventi è presente una forza vitale, un’energia sottile biologica che vivifica l’organismo attraverso una struttura energetica invisibile ma reale, costituita da ener-

A

L

Roberto Zamperini nel suo studio

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80 Oltreconfine | Cronachedaimondivisibilieinvisibili

ilmultidimensionalismoL’uomovedesolounapartedellospettroelettromagneticochechiamaluce visibile;tuttoilrestosemplicementenonloscorge.Inquestoschemailcoloreinsénonesiste:èsola-menteunafrequenzachevieneinterpretatacometaledalcervelloperdescrivereilmondoesteriore.Icolori,cosìcomelivediamo,diventanoquinditestimoniedespressionedellarealtàesternaconosciuta.Grazieaunaseriedi esperimenti, suffragati ancheda tesi scientificheaccreditate,abbiamoavutoconfermachel’uomononvivenel solo presente, ma ha un’esistenza multidimensiona-le, indipendentedai concetti razionalidi tempoe spazio.Testsuccessivi,abbinatialletecnichediBiostimolazione©,hanno fattoemergerenelle analisi fotografichedei coloriparticolari,inizialmenteinspiegabili;approfondendoque-

stoaspetto,letintesonostatepoimesseinrelazioneconleemissionidellospettrodelleemozioniumane.L’artedelMultidimensionalismo©ripercorrequestiprin-cipiunendoicoloriottenutiinviasperimentaleall’espres-sioneinterioredell’artista,agendocomestimoloperacce-dereallanostraparteprofonda.Ilmessaggiochevogliamotrasmettereècheviviamoinunmondodovepassatoefu-turosifondonoinunavisionedipresente continuo;tuttociòchecicircondainrealtàsonostrutturemultidimensionalipresenticontemporaneamenteinognitempoein ogniluo-go,comeaffermaanchelafisicaquantistica. Daquestotipodianalisispettrografichesonoscaturiteimmaginicontonievariazionicromatichemoltoparticolari,chehocercatodiriportarenellemieopere:inquestosistemadicoloribastasemplicementeapplicarealcuneleggidellafisicaaquanto

multidimensionalismoilmovimentoartisticowww.multidimensionalismo.orgwww.coscienza.org

_____________

di Antonella Fusco

Fotografia scattata durante uno stage di Biostimolazione tenutosi al Polmone Pulsante di saverio ungheri a Roma. al centro dell’immagine c’è una donna che era presente fisicamente allo stage. la figura sulla sinistra con i capelli folti, il sigaro in bocca e un abbigliamento tipico del periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900, non era visibile a nessuno dei presenti, ma è rimasta immortalata dalla macchina fotografica appositamente studiata per questo genere di immagini. da notare come in questa modalità di osservazione a spettro esteso entrambe le figure sembrano avere la stessa consistenza fisica.

lo spettro delle radiazioni elettromagnetiche

ARTE & CONSAPEVOLEZZA • Esperienzecreativeeitineraridellacoscienza

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arte & consapevolezza

ncontro Saverio Ungheri nel suo antro, il Polmone Pulsan-te. Mi accoglie come sempre con il sorriso scolpito sul viso

di antico sacerdote sumero nel suo tempio-laboratorio nel cuore dell’antica Roma, nel rione Monti. Personaggio straordinario, viaggiatore del tempo, ha attraversato con le sue macchine bio-niche quasi un secolo ed è approdato al nuovo millennio con il suo bagaglio di futuro.Quadri alle pareti del periodo astralista e il fedele Uriel, Ultimo Arcangelo, in un angolo, paladino di questo tesoro di inestima-bile valore che è l’Arte di Saverio Ungheri e a guardia e protezio-ne di questo luogo magico, incantato, sospeso nel tempo: eterno eppure attualissimo. Non fatico molto a intervistare Saverio Un-gheri sulla sua lunghissima attività artistica. Si presta volen-tieri alle mie domande e sul suo volto, illuminato da una luce siderale, si allarga un sorriso che sembra propagarsi all’intera scenografia del suo studio-laboratorio-galleria. Mi parla del suo lavoro, della sua ricerca, del suo passato con accanto la de-vota e infaticabile Teresa, la moglie, compagna di una vita.Di un artista completo come Saverio Ungheri si conoscono, si criticano, si apprezzano la sua arte, le sue opere, ma ciò che più mi ha sempre colpito e intrigato è il suo pensiero, la sua filosofia, quella sua ossessione della vita, del movimento incessante, pulsante che la vita impone e infonde nei corpi, dell’energia che

tutto pervade, possiede e anima, che è alla base del suo lavoro, della sua arte. «La mia però» ci tiene a precisare «non è arte cinetica, ma bionika, da bios=vita. Tutto è energia! Se per me non esiste l’universo come realtà fisica, esiste però come ener-gia. Il cervello è energia: proietta energia con i pensieri, proietta immagini virtuali con gli occhi, la riceve con le orecchie, la pro-nuncia con la bocca. Tutto è immerso nell’energia, pantaener-gheia, che permane e avvolge la creazione tutta».

alexandrarendhell S Maestro Ungheri, questa sua ossessione-passione per il pulsare della vita, è vero che nacque da un evento drammatico, la morte di suo padre?saverioungheri S Hoassistitomiopadreneisuoiulti-migiornienelmomentoincuihasmessodirespirarenonpotevocapacitarmi,nonmene facevounaragione;era laprimavoltacheassistevoall’eventodellamorteeperdipiùdiunapersonatantocara.Nonlaaccettavo,nonconcepivol’immobilitàdiquelcorpochefinoaunattimoprimarespi-rava,miparlava.Hopresoapugniilsuopetto,glihotiratocalci, l’hoscosso,volevochesisvegliasse,cheriprendes-seamuoversi.Miamadre,dietrodime,assistevaaquellostrazioeconunfilodivocemidiceva:«Nonlotormentare,nonvedicheèmorto?»Forsedaalloraemerseinmeque-stoprepotenteimpulsoallavita,adarelavita,ainstillareilmovimentoancheincoseinanimatecomeaquestacon-chiglia:[mi indica una piccola conchiglia in una teca]perchéfarlamorire,condannarlaall’immobilità?Lehodatovita,vedi,simuove!

a.r. S 14 settembre 1959, al Caffè Canova a Piazza del Popolo, Sante Monachesi, Grazioso David, Sandro Trotti, Claudio Del Sole, Saverio Ungheri, sottoscrivono il Ma-nifesto Astralista. Maestro Ungheri ci racconta cosa vi spinse alla fondazione di una nuova corrente artistica?s.u. S AnniCinquanta.Inquelperiodoeravamoimmersiinunclimaeuforico,pienidisperanzenelfuturo,unfermen-toculturalecispingevaversoorizzontinuovi, inesplorati.

saveRio unGHeRie l’aRte Bionikal’impossibileterzaavanguardia_____________

di Alexandra Rendhell

I

il maestro saverio ungheri davanti all’ingresso del Polmone Pulsante

www.polmonepulsante.itwww.ungheri.org

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104 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

chi ha orecchie per intendere, intenda!Italia, patria di scrittori che pur avendo dedicato anni e anni allo studio e alla divulgazione di materie profonde ri-mangono lontani dai riflettori, relegati nel sempre vivo e variegato sottobosco di menti da scoprire grazie a un evento fortuito, ma ovviamente non casuale, o all’illuminante pas-saparola di qualche conoscente bene informato. È il caso di Maria Soresina, milanese poliglotta, elemento quasi in-dispensabile per un ricercatore di seri intendimenti, che parla e scrive in quattro lingue e ha lavorato come traduttri-ce e interprete, prima di dedicarsi a tempo pieno allo studio dei significati simbolici dei capolavori di Dante e Mozart, giungendo a risultati tutt’altro che convenzionali. Grazie alla sempre più capillare diffusione della tradizio-ne indù in Occidente, tutti ormai avranno almeno sentito nominare la Bhagavad Gita, uno tra i testi più importanti dell’induismo, ma ben pochi si saranno accorti che esso è quasi identico sia nell’incipit che nella conclusione a un al-tro celebre poema a carattere sacro: la Commedia di Dante Alighieri. Due poemi dalla straordinaria valenza dottrinale dunque, di cui il secondo è un insospettabile compendio di conoscenze inconciliabili con il dogma cattolico medievale, quindi eretiche, ma scritte in un linguaggio accessibile al popolo, il volgare. Qualche secolo più tardi comparve poi un libretto che non a caso ripropone lo stesso cammino iniziatico e spirituale all’interno di un’opera tanto popo-lare quanto incompresa: Il Flauto magico. È questo l’ardito percorso sul quale ci guida Maria Soresina, esperta di filo-sofia indiana e allieva di Jagdish Parikh; si tratta, come è palese, di un viaggio approfondito nel simbolismo occulto delle opere di grandi geni del passato, di certo depositari di importanti conoscenze esoteriche che si presero l’onere di preservare e trasmettere a quanti fossero in grado di legge-re tra le righe.

dalla vita oltre la morte: alberi sacri,sfingi e mandalaCertamente, Dante non era uno yogi, eppure il percorso che egli descrive nella sua Commedia è del tutto affine alla Via dello Yoga, ed è proprio questo parallelo insolito, esplorato da Maria Soresina, che consente di «penetrare nel signifi-cato profondo di un’opera così ricca di simboli e di allego-rie, fino a condurre una lettura nuova, a scoprire un Dante radicalmente diverso da quello finora presentato dalla cri-tica».Vediamo così, ad esempio, che la struttura del Purgato-rio, basata sulla fondamentale geometria del cerchio e del quadrato, rispecchia quella del mandala sacro, entrambi percorsi volti ad ascendere e trovare il proprio centro in-teriore. Nel Paradiso terrestre, invece, è la simbologia del triangolo a conferire significato alla descrizione dantesca dell’Albero dalla chioma stranamente capovolta (Purgato-rio, xxxiii, 64-66) e che si interseca con un altro Albero ar-chetipo, quello della Vita, ormai salito al Paradiso, come era

maria soresinadante & mozart: celebrità eretiche

_____________di Mariavittoria Spina

Non è un mistero: Dante e Mozart sigillarono nelle loro opere preziosissime conoscenze, nella speranza di tramandarle a quanti fossero in grado di comprenderne il linguaggio simbolico. Il tentativo di Maria Soresina di svelare l’occulta valenza dei loro capolavori non è certo un caso isolato, ma getta un ponte di luce tra Oriente e Occidente, rivelando l’univocità del sentiero spirituale che accomuna ogni uomo di buona volontà.

A

letteratura & psiche • Antiche saggezze e nuovi scenari

Sandro Botticelli, Ritratto di Dante, 1495 c. Johann Nepomuk della Croce, La famiglia Mozart (particolare), 1780-81

Page 17: Oltreconfine 6

letteratura & psiche

mondo dell’espressione creativa che si applica me-diante la scrittura, mostra una serie inesauribile

di consonanze: evoca narrazioni, riflessioni, emozioni, immagini, ritmo vitale e ricordi. Si compone di parole, e niente è apparentemente più vacuo, tuttavia queste possono trascendere l’effimero sino ad agganciare un senso innato quanto pienamente esistenziale, possono divenire sagge oppure terribili. Si dovrebbe essere attenti con le parole, soprattutto con quelle che scriviamo o leggiamo, poiché possono essere doni, persino fonte di illuminazione, ma se trascurate divengono armi o catene che ci serrano a un kar-ma superficiale. La verbalità colloquiale che recitiamo nel vivere quotidiano, le miriadi di parole che pronunciamo con leggerezza senza farci caso, sono una nuvola che spes-so nasconde, anche a noi stessi, la nostra realtà; con esse ci raccontiamo con svogliatezza, ripercorrendo inutilmente le giravolte di un fallace labirinto privo di centro. Invece scri-vendo abbiamo accesso a ben altro potere, simile alla magia di chi incideva le rune o di chi tracciando ideogrammi face-va fuggire i demoni; però è necessario esserne consapevoli. La parola scritta, essendo segno, provoca una responsabi-lità formativa, ossia delinea una realtà dell’immaginazione che non è sogno impotente, ma vive nello scrittore quan-to nel lettore, radicandosi nell’esperienza vissuta. Così la scrittura promuove intense sincronie dell’anima, rivela-zioni, immedesimazioni, rivoluzioni. Ma anche gli scrittori abusano delle parole, quando se ne appropriano, così come fa ogni sedicente artista che si oc-cupa di esporre il proprio io, mancando il contatto con la Sorgente da cui scaturisce ogni espressione che abbia un senso reale e profondo. Voglio dire che è la Fonte univer-

sale dell’ispirazione a immettere energia nelle parole, e lo scrittore può esercitare tale magia solo quando si lascia trasportare da un’autentica rispondenza. Henry Miller ha detto che «ogni uomo, quando si acquieta, quando diventa disperatamente sincero con se stesso, è capace di dire verità profonde» perché «facciamo parte tutti quanti della crea-zione, siamo tutti re, tutti poeti, tutti musicisti; dobbiamo solo aprirci, dobbiamo solo scoprire quanto già esiste». Ciò è assolutamente vero, però è un tesoro che deve essere

A

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sulla viadella scritturaassaporando il piacere dei saggi

_____________di Satvat Sergio Della Puppa

Scrivere con ispirazione ci rivela a noi stessi, attualizzando le virtù intuitive e terapeutiche della creazione artistica. Ci porta nel cuore pulsante delle nostre emozioni, dove attingiamo la linfa genuina che corrobora la nostra energia, aiutandoci a elaborare consapevolmente il nostro vissuto.

108 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

La grande felicità dell’artista consiste nel divenire consapevole di un più alto ordine di cose, nel ricono-scere, mediante la manipolazione coattiva e spon-tanea dei propri impulsi, la somiglianza tra la crea-zione umana e quella che si chiama creazione divina.

Henry Miller

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili

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numero 6 | Luglio - Agosto 2012 | euro 7,90

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

Awww.oltre-confine.com

incontriMarina Borruso

universo olisticoRoberto Zamperini

specialeWilhelm Reich

arteMultidimensionalismo

letteraturaMaria Soresina

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9 788897 864028

isbn 978-88-97864-02-8