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ISTITUTO COMPRENSIVO
CORROPOLI – COLONNELLA – CONTROGUERRA DIRIGENZA E SEDE AMMINISTRATIVA
VIA L. RUGGIERI, 3 – 64013 CORROPOLI (TE) TEL.E FAX 0861 82355 COD. FIS. 91019980670 – TEIC813001
www.scuolacolonnella.it – e-mail: teic813001istruzione.it
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
2
Scuole dell’Infanzia e
del Primo Ciclo di Istruzione
di
COLONNELLA
CONTROGUERRA
CORROPOLI
Una Scuola Europea verso il futuro
L'impulso dell'innovazione e i valori della tradizione
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1. PREMESSA
1.1 LA NORMATIVA
Il piano dell'offerta formativa (POF) contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri
di utilizzazione delle risorse, definisce in modo razionale il piano operativo in funzione delle
proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi, elaborati dai competenti organi
collegiali.
In particolare il POF regola:
- l'uso delle risorse;
- la pianificazione delle attività di sostegno, recupero e orientamento;
- la formazione integrata;
- indica inoltre i criteri per la valutazione complessiva del servizio scolastico.
Il POF è annualmente deliberato dal Collegio dei Docenti per gli aspetti formativi, pedagogici
e didattici e dal Consiglio d'Istituto per gli aspetti finanziari ed organizzativi generali.
Con la stessa procedura può essere modificato nel corso dell'anno scolastico per far fronte ad
eventuali esigenze sopravvenute.
1.2 NATURA E FUNZIONI
Il POF si configura come l'insieme degli indirizzi, delle scelte culturali ed educative, delle
linee di azione specifica, delle attività didattiche ed organizzative dell'Istituto.
È la carta d'identità dell'istituzione scolastica, luogo precipuo di cultura, di formazione, di
istruzione e ne contiene l'offerta formativa.
1.3 L'ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO
Il POF dell’Istituto comprensivo ha la specificità di gestire una realtà particolare della Scuola
Italiana, poiché raccoglie sotto un comune denominatore la Scuola dell’Infanzia, la S. Primaria e S.
Secondaria di I grado; crea un nuovo sistema in cui i diversi livelli, pur mantenendo la loro
specificità, riescono a coordinarsi in modo efficace e funzionale alla formazione della persona, dai
tre ai quattordici anni. Il POF dell’Istituto Comprensivo dai campi d’esperienza promuove il
processo di alfabetizzazione per formare un preadolescente responsabile e capace di organizzare se
stesso e costruire, quindi, il proprio progetto di vita.
1.4 LA COMUNICAZIONE
Il POF, una volta definita la sua stesura, è presentato nelle assemblee dei genitori in occasione
del rinnovo della Componente Genitori nel Consiglio di Classe e alle assemblee degli Enti e delle
Associazioni presenti nel territorio. Esso inoltre sarà esposto all’albo di ogni plesso e sarà illustrato
agli utenti in occasione delle iscrizioni.
Chiunque può fare richiesta di una copia del documento, con la corresponsione delle spese
vive, determinate dal Consiglio d’Istituto.
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2. LINEE DI INDIRIZZO E OBIETTIVI
Nell’attuazione delle nuove “INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLE SCUOLE
DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE”, tenendo conto dell’autonomia organizzativa, le
linee d’indirizzo del POF sono volte verso un’innovazione nel rispetto della continuità; si
individuano quindi, su indicazione di quanto discusso e deliberato in sede di Consiglio d’Istituto, le
seguenti linee di indirizzo:
centralità dello studente, in tutti gli aspetti dell’azione educativa, per la
promozione del progetto di vita di ognuno;
miglioramento dei livelli di apprendimento, valorizzando l’unicità e la
singolarità dell’identità culturale di ogni studente; in modo da promuovere condizioni
di eccellenza nell’esperienza educativa e culturale, non solo con il dominio dei singoli
ambiti disciplinari, ma con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni in modo da
ricomporre i grandi oggetti della conoscenza;
sviluppo del senso civico del vivere e del convivere;
sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, nazionale
ed europea, per favorire un legame sempre più stretto con l’ambiente e le sue
articolazioni sociali ed istituzionali, per formare cittadini italiani che siano al
contempo cittadini del mondo;
cooperazione scuola-famiglia: corresponsabilità formativa basata su un
progetto educativo condiviso e continuo;
formazione spirituale e morale secondo i principi sanciti dalla Costituzione;
promozione dello sviluppo organico, integrale ed integrato di tutte le
dimensioni della persona in ogni momento di vita;
promozione di tutte la capacità personali e valorizzazione di tutte le risorse
disponibili nei vari processi evolutivi;
valorizzazione di tutte le diversità intese non come ostacolo, ma come valore,
tanto da garantire l’effettiva uguaglianza delle opportunità educative nel rispetto delle
differenze ed identità di ciascuno;
recupero della fiducia “pubblica” verso la funzione e l’operato degli insegnanti e
della scuola, di conseguenza della motivazione e partecipazione degli studenti.
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3. ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
Orientamento agli utenti e ai risultati
Personale addetto
ai servizi educativi
e didattici
Personale addetto ai servizi
amministrativi
Utenti e
stakeholder
del servizio
scolastico*
Altre
amministrazioni
e partner
* Gli studenti, le famiglie, la comunità
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3.1 FUNZIONI STRUMENTALI E RISPETTIVI COMPITI
Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, il CCNL
98/2001 ha introdotto in tutti gli ordini e gradi di scuola le funzioni strumentali al Piano dell’Offerta
Formativa, cioè incarichi temporanei all'interno dell'istituto, che possono essere assunti da alcuni
insegnanti designati dal Collegio dei docenti.
Le funzioni strumentali sono “identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza
con il Piano dell’Offerta Formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione,
numero e destinatari”.
P. O. F.
Giovanna Michetti (Scuola Primaria Corropoli)
Compiti
- Presiedere e coordinare la relativa commissione;
- consulenza ai docenti per la elaborazione dei progetti;
- raccogliere ed organizzare tutto il materiale per strutturare ed organizzare il
P.O.F.;
- organizzare formalmente il P.O.F per inserirlo nel sito dell’Istituto;
- organizzare le attività di monitoraggio (autovalutazione di Istituto) per
analizzare i punti di forza e/o debolezza del P.O.F.;
- interazione con le altre funzioni strumentali, i coordinatori di classe, i
collaboratori del D.S. e D.S.G.A;
- presiedere il gruppo di lavoro nell’elaborazione del Piano di Miglioramento;
- presiedere la Commissione nella stesura del P.T.O.F.
CONTINUITÀ/ORIENTAMENTO
Antonella Zuccarini (Scuola Primaria Corropoli)
Compiti
- Presiedere la commissione formata dagli insegnanti dalle classi terminali ed
iniziali dei tre ordini di scuola;
- coordinamento della commissione su tematiche relative al curricolo ed alla
valutazione in prospettiva verticale;
- concordare conoscenze, abilità e competenze che gli alunni dovrebbero
possedere a conclusione di ogni percorso formativo, confrontando metodi e stili
di insegnamento/apprendimento;
- attivare il raccordo fra i vari ordini di scuola dell’Istituto ;
- proporre, coordinare e promuovere attività progettuali di raccordo per le
classi terminali ed iniziali dei vari cicli;
- stabilire contatti con le agenzie, le realtà produttive e le scuole superiori del
territorio e prendere accordi per incontri relativi all’orientamento;
- monitorare l’attività di orientamento attraverso la raccolta di dati relativi ai
risultati ottenuti dai ragazzi nei vari istituti d’istruzione superiore frequentati.
COORDINAMENTO PER LA DIDATTICA – SCUOLA PRIMARIA
Carolina Foschi (Scuola Primaria Corropoli)
Compiti
- Programmazione annuale e quinquennale;
- prove e criteri di valutazione comuni (prove d’ingresso e griglie di valutazione);
- progetti e corsi di aggiornamento per la didattica e la valutazione;
- comunicazione fra docenti;
- programmazione per competenze;
- gestione Prove Invalsi Scuola primaria,
- collaborazione nell’attività di autovalutazione d’Istituto,
- raccolta e conservazione di materiali didattici.
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
IN SITUAZIONE DI HANDICAP E DI DISAGIO/INTERCULTURA
Donatella Cretone (Scuola Primaria Corropoli)
Compiti
- Presiedere e coordinare la relativa commissione;
- stabilire contatti con le ASL (gruppo di lavoro);
- coordinare le attività dei vari ordini di scuola per i problemi relativi
all’handicap ed al disagio;
- stabilire eventuali contatti per consulenze di specialisti;
- collaborare con i docenti che curano l’“orientamento” per il passaggio dei
ragazzi disabili ad un ordine di scuola superiore;
- mantenere contatti con le famiglie e discutere con il D.S. eventuale
problematiche emerse;
- elaborare il Protocollo d’Accoglienza;
- elaborare e coordinare progetti di alfabetizzazione per gli alunni non italofoni;
- elaborare e coordinare progetti su tematiche interculturali;
- collaborare con i docenti attraverso ricerca di materiale didattico ed
informativo specifico e raccolta di materiale didattico ed informatico specifico;
- collaborare con altre scuole, con università, con enti pubblici e non per
informazioni, materiali, ecc.
Tutte le funzioni strumentali sono affiancate da un gruppo di lavoro, nel quale c’è un’equa
rappresentanza di ogni ordine di scuola e/o di ogni plesso, per la collaborazione e la comunicazione
interna.
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4. UTENZA
4.1 SCUOLA E TERRITORIO Dall'analisi del contesto ambientale, condotta dai tre collegi di sezione, si evidenziano, in
sintesi, i seguenti elementi: Colonnella, Corropoli e Controguerra, paesi della fascia collinare
Adriatica, con una popolazione media che oscilla tra le 2.500 e le 5.000 unità, hanno un limitato
nucleo urbano ed un esteso circondario, che comprende diverse frazioni.
Le caratteristiche socio-economiche e culturali dei tre comuni sono simili. L'economia si
fonda prevalentemente sull'agricoltura avanzata e sulla piccola e media industria, dislocata lungo la
vallata del Tronto e nella zona industriale di Corropoli - S. Scolastica.
A Corropoli è presente un Liceo Scientifico a formazione Aeronautica-Economica; il Distretto
di Nereto offre un Liceo Scientifico con varie sperimentazioni, un Istituto Tecnico Commerciale,
con progetti avanzati, ed un Istituto Tecnico Industriale; inoltre l’ubicazione dei tre comuni, al
confine con la regione Marche, permette di raggiungere San Benedetto del Tronto, dove la tipologia
degli istituti superiori è quasi completa, e Ascoli Piceno che offre anche l’indirizzo agrario e quello
artistico.
4.2 SCUOLA E FAMIGLIA
La scuola è il luogo prevalentemente deputato alla promozione di competenze culturali e
sociali mentre la famiglia è l’ambiente in cui il processo educativo ha origine, acquista efficacia e
trova senso compiuto. Partendo da queste considerazioni ne consegue l’obbligo per l’istituzione
scolastica di creare le condizioni di una proficua interazione con la famiglia e, per quest’ultima, di
ricercare una solida alleanza con la scuola. Genitori e scuola, infatti, sono complementari nella loro
azione e necessitano di un costante scambio di informazioni nel rispetto, naturalmente, dei diversi
ruoli e nella consapevolezza delle distinte responsabilità. I genitori partecipano alla vita scolastica
garantendo la loro presenza all’interno degli organi collegiali:
- Consiglio di Istituto
- Consiglio di Classe/Intersezione/Interclasse.
Inoltre, i genitori interagiscono con gli insegnanti attraverso i colloqui individuali che hanno luogo
tre volte nel corso dell’anno nella scuola dell’infanzia.
In caso di necessità particolari o urgenti, docenti e genitori possono concordare incontri anche al di
fuori di quelli previsti.
La condivisione di un patto formativo, attraverso il quale promuovere una consapevole
collaborazione scuola-famiglia e la cui importanza è stata nuovamente sottolineata dal Dpr n.
235/2007 costituisce per i docenti e i genitori un’importante occasione di confronto: si tratta del
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' (visibile sul sito web d’istituto), elaborato dal
gruppo docente insieme al Dirigente Scolastico e finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa
diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti, studentesse e famiglie.
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4.3 REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Art. 1-Vita della comunità scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica .
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno,
con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla
cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità e il
recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e
dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 novembre
1989 e con i principi generali dell’ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è
parte, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione
alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità in genere, del loro senso di
responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi
culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita
attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono,quale
che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2-Diritti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale qualificata.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza, alla privacy e alla dignità personale.
3. Lo studente ha diritto all’informazione sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita
scolastica.
4. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva e precisa nei descrittori e
nei criteri.
5. Lo studente ha diritto a partecipare attivamente alla propria formazione: i docenti
coinvolgeranno gli studenti e le famiglie nel processo educativo e formativo, esplicitando la
programmazione, gli obiettivi, i criteri di valutazione.
6. Lo studente ha diritto al rispetto della vita culturale e religiosa del paese di provenienza.
Nell’ambito della propria autonomia, l’istituzione scolastica organizzerà attività di
accoglienza e interculturali.
7. Lo studente, soprattutto il disabile, ha diritto alla salubrità e sicurezza degli ambienti e ai
servizi di sostegno e promozione alla salute con attività di educazione alla salute,
ambientale, stradale, sessuale e assistenza psicologica.
8. Lo studente ha diritto a fruire di un’adeguata strumentazione tecnologica.
Art.3-Doveri
Gli studenti hanno il dovere di rispettare le norme previste dal regolamento d’istituto. In particolare:
1. presentarsi a scuola con abbigliamento pulito, ordinato e decoroso;
2. frequentare regolarmente le lezioni;
3. assolvere agli impegni di studio;
4. presentarsi con puntualità alle lezioni;
5. iniziare le attività didattiche predisponendo il materiale occorrente;
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6. essere forniti di un diario che sarà considerato primario mezzo di comunicazione tra scuola e
famiglia;
7. non portare a scuola bibite in lattina, non mangiare e masticare durante le ore di lezione;
8. non disturbare la lezione;
9. intervenire in maniera opportuna, secondo il regolamento di classe;
10. collaborare con insegnanti e compagni;
11. stare in silenzio, rispettare la fila e non fare confusione durante gli spostamenti da un’aula
all’altra per non disturbare il lavoro delle altre classi;
12. tenere, durante le visite di istruzione, un comportamento corretto che non crei situazioni di
pericolo per sé e per gli altri;
13. usare un linguaggio corretto ed adatto al contesto;
14. non usare, in orario scolastico, il cellulare e altre apparecchiature elettroniche non
didattiche;
15. rispettare le cose proprie ed altrui e l’ambiente;
16. rispettare arredi, materiali didattici e tutto il patrimonio della scuola;
17. non appropriarsi di oggetti che siano della scuola, degli insegnanti o dei compagni;
18. rispettare il Capo di Istituto, i docenti, il personale della scuola e i compagni, ed evitare
l’aggressività fisica e verbale;
19. non compiere atti che offendano la morale, la civile convivenza o che turbino la vita della
comunità scolastica;
20. rispettare il diritto alla privacy e alla dignità personale;
21. rispettare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento di Istituto.
SANZIONI DISCIPLINARI
Qualora gli studenti dovessero venire meno ai doveri scolastici e non accettassero le regole del
vivere civile della comunità saranno adottati dei provvedimenti disciplinari.
Vanno distinte situazioni occasionali o fortuite dalle gravi mancanze che indichino costante e
persistente atteggiamento irrispettoso o manifestazioni di sopruso o di violenza.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità, per questo sono previsti interventi disciplinari per gravi mancanze commesse in
situazioni attinenti la scuola e che abbiano avuto notevoli ripercussioni nell’ambiente scolastico:
a. la responsabilità è personale;
b. nessuno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato prima invitato ad
esporre le sue ragioni;
c. le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno;
d. possono essere previste sanzioni pecuniarie come risarcimento del danno provocato.
COMPORTAMENTI SANZIONI ORGANI
Sistematica mancanza di
puntualità (ogni tre ritardi
ingiustificati)
Comunicazione alla famiglia Docente della prima ora di
lezione
Assenze non giustificate entro i
3 giorni
Comunicazione alla famiglia
(su apposito quaderno o
telefono)
Docente coordinatore / docente
prevalente
Frequenza irregolare ed
assenze non motivate
Comunicazione e colloquio
con la famiglia
Docente / Dirigente Scolastico
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Mancanza del materiale
occorrente
Incuranza del richiamo
Richiamo verbale
Colloquio con la famiglia
Docente interessato
Docente interessato
Inadempienze nell’esecuzione
dei compiti assegnati in classe
o a casa
Atteggiamento reiterato
Comunicazione scritta
sull’apposito quaderno
Richiamo ufficiale
Docente interessato
Dirigente Scolastico
Cellulare acceso
Uso del cellulare e di altro
materiale elettronico non
didattico
Richiamo ufficiale con
annotazione sul registro di
classe
Ritiro del cellulare e recupero
solo da parte dei genitori
Docente
Dirigente Scolastico
Comportamento scorretto
durante l’intervallo, a mensa e
durante il trasporto
Incuranza del richiamo
Richiamo verbale
Richiamo ufficiale con
annotazione sul registro di
classe ed eventuale
sospensione del servizio mensa
o trasporto
Docente / Dirigente Scolastico
Docente / Dirigente Scolastico
Azioni di disturbo
Atteggiamenti provocatori o
violenti / linguaggio volgare
verso i compagni
Atteggiamenti provocatori /
linguaggio volgare verso i
docenti
Ripetuta segnalazione sul
registro di classe di
atteggiamenti provocatori o
violenti
Gravi atteggiamenti /
discriminazioni relativi a
famiglia, religione, etnia
Richiamo
Annotazione registro di classe
Convocazione della famiglia
Esclusione da visite guidate
Sospensione dalle attività
didattiche fino a 5gg,
Docente
Docente
Dirigente Scolastico
Consiglio di Classe
Consiglio di Classe
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Danneggiamento volontario del
materiale e degli arredi
scolastici
Richiamo ufficiale e
convocazione della famiglia
Risarcimento del danno
Dirigente Scolastico
Dirigente Scolastico
Atti vandalici all’interno
dell’istituzione scolastica
Richiamo ufficiale e
convocazione della famiglia
Sospensione dalle attività
didattiche con obbligo di
frequenza fino a 5gg, ed
eventuale attività a favore della
comunità scolastica
Dirigente Scolastico
Consiglio di Classe
Furto accertato
(in relazione all’entità)
Richiamo ufficiale e
allontanamento dalla comunità
scolastica fino a 15 giorni
Segnalazione alle autorità (in
base alla gravità dell’azione)
Dirigente Scolastico
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico
Atti di bullismo o
microcriminalità
(in relazione alla gravità)
Casi di recidiva / atti gravi di
violenza:
reati che violano la dignità e il
rispetto della persona umana, o
che creano situazione di
pericolo per l’incolumità delle
persone
(DPR 235/2007)
Convocazione della famiglia
Voto di condotta: inferiore a
6/10 (scuola secondaria) o alla
sufficienza (scuola primaria)
Esclusione da visite guidate
Allontanamento dalla comunità
scolastica fino a 15 giorni
Segnalazione alle autorità
competenti
Allontanamento dalla comunità
scolastica oltre i 15gg.
Segnalazione alle autorità
competenti
Allontanamento dalla
comunità scolastica fino al
termine dell’anno scolastico
Esclusione dallo scrutinio
finale o non ammissione
all’esame di stato conclusivo
Dirigente Scolastico
Convocazione straordinaria del
Consiglio di Classe
Consiglio di Classe
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico
Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico
Consiglio d’Istituto
Consiglio d’Istituto
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Durante i periodi di allontanamento fino a 15 giorni è previsto un rapporto con lo studente e con i
suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la
famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di
recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile,
nella comunità scolastica.
Nei casi in cui il comportamento sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale,
il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale in
applicazione dell’art 361 c.p.
IMPUGNAZIONI
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse,
entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di
garanzia interno alla scuola. Tale organo è composto da un docente designato dal consiglio
di istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori e presieduto dal Dirigente Scolastico.
2. L’organo di garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che
sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente
regolamento. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia
regionale composto da tre docenti e da tre genitori designati nell’ambito della comunità
scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell’ufficio scolastico regionale o da un suo
delegato.
4. L’organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell’esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo
o dall’amministrazione.
5. Il parere è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine
senza che sia stato comunicato il parere o senza che l’organo di cui al punto 3 abbia
rappresentato esigenze istruttorie, il Direttore dell’ufficio scolastico regionale può decidere
indipendentemente dall’acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all’articolo 16,
comma 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all’interno dell’organo di garanzia
regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L’organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
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4.4 LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO E SICUREZZA
L'Istituto Comprensivo, che ha preso l'avvio nell'anno scolastico 1999/2000, interessa i
comuni di Colonnella, Corropoli e Controguerra. Dal 1° settembre 2011 la sede della Dirigenza
Scolastica è stata trasferita da Colonnella a Corropoli, con un provvedimento della Giunta
Regionale. Le unità scolastiche di questo Istituto Comprensivo, riferite all'anno scolastico in corso,
sono complessivamente n. 9 dislocate in 6 plessi.
Gli edifici delle Scuole Secondarie di Controguerra, Colonnella e Corropoli sono stati
ristrutturati ed ospitano attualmente anche le Scuole Primarie; quelli della Scuola dell’Infanzia di
Colonnella e Corropoli sono di recente costruzione. La scuola dell’Infanzia di Controguerra è stata
trasferita al centro del paese in un edificio recentemente ristrutturato. Le Scuole di Corropoli e
Controguerra dispongono di una palestra comunale attrezzata.
L'Istituto si è dotato di un Piano per la Sicurezza con il quale, tenendo conto della normativa
vigente (in particolare del D.Lgs. 626/94), si prefigge di predisporre e mantenere le condizioni
strutturali e comportamentali che consentano di eliminare i pericoli e di contenere al massimo i
rischi per l'incolumità fisica degli alunni e del personale che vi lavora.
L’Istituto, in rete con altre scuole, ha nominato quale responsabile del servizio di protezione e
prevenzione l’ing. De Lauretis Erminio, mentre il datore di lavoro, ai sensi della normativa, è il
Dirigente Scolastico; responsabile dei lavoratori per la sicurezza è il prof. Giuseppe Di Pietro,
responsabili della sicurezza di plesso sono tutti i fiduciari.
In ogni ambiente scolastico è esposta la piantina della scuola con indicata la via di fuga. Tutti
gli ambienti sono dotati di segnaletica appropriata che indica le vie di fuga ed i presidi di pronto
intervento. Il piano prevede che si svolgano prove di evacuazione durante l’anno scolastico in modo
da abituare gli alunni ad assumere comportamenti adeguati.
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4.5 DISLOCAZIONE DELL’UTENZA
COMUNE DI COLONNELLA
Scuola dell’Infanzia di Colonnella Capoluogo
Contrada Giardino 7 - 64010 Colonnella(TE)
Tel. 0861 70126
SEZIONI ALUNNI
3 79
Scuola Primaria e Secondaria di Colonnella
Via Roma 83 – 64010 Colonnella(TE)
Tel. e Fax. 086170126
SCUOLA SECONDARIA
DI I GRADO
CLASSI ALUNNI
5 92
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI ALUNNI
10 165
16
COMUNE DI CONTROGUERRA
Scuola dell’Infanzia di Controguerra
Via E. Fermi – 64010 Controguerra (TE)
Tel. e Fax. 086189519
SEZIONI ALUNNI
3 70
Scuola Primaria e Secondaria di Controguerra
Via G. Amadio – 64010 Controguerra (TE)
Tel. 086189258 - Tel. e Fax. 086189056
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI ALUNNI
5 100
SCUOLA SECONDARIA
DI I GRADO
CLASSI ALUNNI
4 67
17
COMUNE DI CORROPOLI
Scuola dell’Infanzia di Corropoli
C.da Piane – 64013 Corropoli (TE)
Tel. e Fax. 0861856484
SEZIONI ALUNNI
7 160
Polo Scolastico “Adamo Zuccarini”
Scuola Primaria e Secondaria di Corropoli
Via L. Ruggieri - 64013 Corropoli (TE)
Tel. e Fax 086182355
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI ALUNNI
14 276
SCUOLA SECONDARIA
DI I GRADO
CLASSI ALUNNI
7 153
Nel comune di Colonnella è inoltre presente un Istituto Paritario di Scuola dell’Infanzia,
gestito da un Ente Religioso.
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4.6 ORARIO SCOLASTICO.
SCUOLA DELL’INFANZIA 8 ore giornaliere a Colonnella, Controguerra e Corropoli
Gli orari delle lezioni sono sintetizzati nella seguente tabella:
SCUOLA INFANZIA INGRESSO USCITA DOPO
PRANZO USCITA
Colonnella Capoluogo 8,10/9,00 13,00/13,30 16,00/16,10
Controgrerra S. Giovanni 8,15/9,15 13,00/13,30 15,45/16,15
Corropoli Bivio 8,30/9,00 13,00/13,30 16,00/16,30
SCUOLA PRIMARIA
Le articolazioni orarie previste e attivate nel nostro Istituto sono:
- 27 ore settimanali per le classi a Tempo Normale;
- 40 ore settimanali per le classi a Tempo Pieno.
Gli orari delle lezioni sono sintetizzati nella seguente tabella:
SCUOLA PRIMARIA ORARIO
ANTIMERIDIANO
ORARIO
POMERIDIANO RIENTRI
Colonnella
Tempo Pieno 1aB-2aB-4aB-5aB
8,15/16,15 (con mensa) Dal lunedì al venerdì
Tempo Normale 1aA-2aA-2aC
3aA-4aA-5aA 8,15/12,45 // //
Controguerra Classi
1a, 2a, 3a, 4a, 5a 8,10/12,40 // //
Corropoli
Tempo Pieno 1aB-2aB-3aB-4aB
5aB-5aC 8,10/16,10 (con mensa) Dal lunedì al venerdì
Tempo Normale 1aA-1aC-2aA-2aC
3aA-3aC -4aA-5aA 8,10/12,40 // //
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Corropoli e Controguerra: 30 ore settimanali (Tempo Ordinario)
Colonnella: 36 ore settimanali (Tempo Prolungato)
30 ore settimanali (Tempo Ordinario)
SCUOLA SECONDARIA DI I G. ORARIO
ANTIMERIDIANO
ORARIO
POMERIDIANO RIENTRI
Colonnella
Tempo Prolungato 1aB-2aA-2aB
8,30/13,30
(mensa 13,30/14,30) 14,30/17,30 Martedì - giovedì
Tempo Ordinario 1a A-3a A
8,30/13,30 // //
Controguerra 8,20/13,20 // //
Corropoli 8,30/13,30 // //
19
4.7 SERVIZI AGGIUNTIVI
Sono connessi con l'orario e organizzati d'intesa con gli Enti Locali:
Mensa
Nelle Scuole dell’Infanzia dei tre plessi la cucina e la refezione sono all'interno della
struttura scolastica che a Colonnella ospita, per il servizio mensa, anche gli alunni
della Primaria e Secondaria di I grado.
Le classi a Tempo Pieno della Scuola Primaria di Corropoli usufruiscono della mensa
del Liceo Aeronautico in un edificio annesso alla Badia, ad eccezione della classe 4aB
che effettua la mensa presso il locale “Mix Pub” nel centro del paese.
Trasporto alunni
Tale servizio, organizzato a favore di tutti e tre gli ordini di scuola, è gestito dagli Enti
Locali; per gli alunni delle Scuole dell’Infanzia e Primarie di Colonnella e Corropoli
sullo scuolabus è presente un assistente.
4.8 ORARIO DELLE DISCILINE
SCUOLA PRIMARIA
I tempi settimanali delle discipline nella scuola primaria possono variare in modo flessibile
per permettere di progettare e realizzare un’offerta formativa calibrata sulle esigenze dei singoli
alunni.
Classi a Tempo Normale
Discipline Ore in
classe
1a
Ore in
Classe
2a
Ore nelle
Classi
3a- 4a- 5a
Italiano 9 8 7
Storia 2 2 2
Geografia 2 2 2
Inglese 1 2 3
Matematica 5 5 5
Scienze 2 2 2
Tecnologia e inform. 1 1 1
Musica 1 1 1
Arte e imm. 1 1 1
Corpo, movimento, sport 1 1 1
Religione 2 2 2
Totale ore settimanali 27 27 27
Classi a Tempo Pieno
Ore in
classe
1a
Ore in
Classe
2a
Ore nelle
Classi
3a- 4a- 5a
10 9 8
3 3 3
2 2 2
1 2 3
6 6 6
2 2 2
1 1 1
1 1 1
1 1 1
1 1 1
2 2 2
Mensa 10 10 10
Totale 40 40 40
20
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Le articolazioni orarie previste e attivate nel nostro Istituto sono: “Tempo Ordinario” e
“Tempo Prolungato”
Discipline o gruppi di materie Ore nelle classi a
Tempo Ordinario
Ore nelle classi a
Tempo Prolungato
Italiano, Storia, Geografia 10 14
Matematica, Scienze 6 8
Tecnologia 2 2
Inglese 3 3
Seconda lingua comunitaria 2 2
Musica 2 2
Arte e immagine 2 2
Educazione fisica 2 2
Religione Cattolica 1 1
Mensa // 2
Totale ore settimanali 30 38
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5. RISORSE
5.1 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Totale
Dirigente Scolastico
Direttore Servizi Gen. e Amm.
Assistenti Amministrativi 6 22
Collaboratori Scolastici 16
Docenti di Scuola dell’Infanzia 34
137 Docenti di Scuola Primaria 59
Docenti di Scuola Secondaria di I grado 44
Alunni Scuola dell’Infanzia 309
1162 Alunni Scuola Primaria 541
Alunni Scuola Secondaria di I grado 312
5.2 RISORSE STRUMENTALI
Le scuole primarie e secondarie sono dotate di: biblioteche, aule informatiche e linguistiche
con collegamento Internet, televisori, videoregistratori, cineprese, fotocamere, videocamere,
proiettori per diapositive, registratori audio, strumenti musicali, fotocopiatrici, lavagne luminose;
presso le Scuole Secondarie dei tre paesi e la Scuola dell’Infanzia di Corropoli sono installate
antenne satellitari; le scuole di Colonnella dispongono di un piccolo impianto di amplificazione.
Tale strumentazione viene continuamente aggiornata ed ampliata.
L’Istituto è dotato di ventiquattro Lavagne Interattive Multimediali (LIM) istallate nelle seguenti
scuole:
- 3 nella Scuola Secondaria di I grado di Colonnella;
- 2 nella Secondaria di Controguerra;
- 7 nella Secondaria Corropoli (di cui 3 acquistate con il finanziamento dell’Amministrazione
Comunale);
- 2 nella Primaria di Colonnella (di cui 1 derivante dall’adesione al Progetto “Primi della
classe”, indetto dall’Iper e realizzato in collaborazione con il Co.Ge. del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca);
- 2 nella Primaria di Controguerra (di cui 1 fornita dal Amministrazione Comunale);
- 9 nella Primaria di Corropoli (di cui 6 acquistate con il finanziamento dell’Amministrazione
Comunale e 2 ottenute in seguito all’adesione al Progetto “Primi della classe).
La nostra scuola, infatti, partecipa al progetto, promosso dal MIUR, finalizzato a dotare le
scuole di questo strumento che, usato come integrazione dell'attività didattica, è in grado di
migliorare la qualità dell'insegnamento. Il processo di innovazione, favorito dalla diffusione della
Lavagna interattiva multimediale, consentirà di sperimentare un nuovo rapporto tra libri di testo e
contenuti digitali e i docenti avranno la possibilità di sviluppare nuove soluzioni e metodologie
didattiche che prevedono una forte integrazione tra testo a stampa e contenuti digitali.
Ogni classe di tutto l’Istituto è dotata di un notebook per la gestione del registro elettronico e
ogni plesso della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria è dotato di un notebook per la sala
docenti.
22
5.3 RISORSE ESTERNE
L'Istituto Comprensivo si avvale della collaborazione di Istituzioni, Associazioni, esperti
esterni e figure parentali con le quali intraprende iniziative coerenti con le scelte educative e con le
direttive degli Organi Collegiali. Esse rappresentano delle risorse fondamentali e nei loro confronti
la Scuola si pone come agenzia educativa trasparente, positiva, ricca di offerte ed aperta ad ogni
tipo di collaborazione e di richiesta.
In particolare intrattiene già da diversi anni rapporti di collaborazione con:
Gli Enti Locali per la sovvenzione di progetti di integrazione linguistica, educazione
teatrale, musicale e motoria;
L’ ANCI-MIUR per l’attuazione dei piani di prevenzione e protezione previsto dal
D.L.vo 626/94 e successive integrazioni.
La Protezione Civile e i VVFF, per la sicurezza.
Legambiente ed altre Associazioni Ambientaliste per progetti di Educazione
Ambientale.
La C.R.I. per l'educazione alla sicurezza, l'organizzazione delle prove di evacuazione
e la formazione del personale.
L’UNICEF per progetti di Educazione alla solidarietà.
L’Unione di Comuni Città Territorio Val Vibrata.
La cooperativa sociale La Formica per attività di laboratorio.
L’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e i Vigili Urbani per la formazione della
cultura della legalità, rispetto per il territorio e l’Educazione Stradale.
La Fondazione “Val Vibrata College”.
Il Centro Territoriale Permanente per l'istruzione di Nereto:
Il Centro Territoriale di Supporto Tecnologie e Disabilità di Nereto;
Le ASL e altri Enti che presentino progetti rispondenti alle scelte educative e alle
direttive degli organi collegiali;
Le Istituzioni scolastiche per l’ampliamento dell’offerta formativa, per la formazione e
l’aggiornamento dei docenti;
Figure parentali (genitori, nonni, ecc).
Esperti individuati dai docenti e inseriti nei progetti.
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6. LA NOSTRA “MISSION”
La Mission, asse portante della nostra offerta formativa, consiste nella promozione di
un'azione educativa volta al soddisfacimento dei bisogni dei bambini e dei ragazzi attraverso la
valorizzazione dell'individualità e della diversità, della cultura e dei saperi. La finalità prioritaria è
“star bene a scuola insieme”, che si concretizza attraverso Progetti ed attività finalizzate alla formazione della persona vista in un contesto sociale comunitario. Gli insegnanti dei tre ordini di
scuola ritengono opportuno far crescere la classe costruendo un gruppo che si dia dei compiti, che
ami stare e lavorare insieme in modo responsabile e partecipato, una classe che si senta partecipe
della vita che la circonda.
6.1 CENTRALITÀ DELLA PERSONA PER UNA NUOVA CITTADINANZA
La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo
che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita.
In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere per costruire e
trasformare le mappe dei saperi rendendoli continuamente coerenti con la rapida e spesso
imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti, promuovendo così una pratica
consapevole della cittadinanza attiva. Per questo compito della scuola è, non solo insegnare ad
apprendere, ma insegnare ad essere
6.2 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO DEI TRE ORDINI DI SCUOLA.
- Costruire la scuola come luogo accogliente e dedicare particolare cura alla formazione della
classe come gruppo, in modo da promuovere legami cooperativi tra i suoi componenti.
- Promuovere l’autonomia come graduale assunzione di responsabilità, rispetto per gli altri in modo
da formare un individuo completo e critico, capace di inserirsi nel mondo globale.
- Valorizzare l’unicità e la singolarità culturale di ogni studente, poiché la promozione e lo sviluppo
di ogni singola persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre
persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri.
- Condividere con la famiglia il progetto educativo e aprire la scuola al territorio circostante,
facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di
norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con la comunità di appartenenza locali e
nazionali.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia, inserita nel percorso educativo dai 3 ai 14 anni “come contesto di
relazione, di cura e di apprendimento nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le
sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze” si pone la finalità di promuovere:
Lo sviluppo dell’identità intesa come stare bene, sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze, conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile;
Lo sviluppo dell’autonomia sotto il profilo corporeo, relazionale, emotivo, espressivo-
comunicativo;
Lo sviluppo della competenza come riflessione sull’esperienza, descrizione e
traduzione di essa in tracce personali e condivise;
Lo sviluppo della cittadinanza come primo riconoscimento dei diritti e dei doveri per
porre le fondamenta di un abito democratico.
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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d'istruzione è costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo
grado. Dura in tutto otto anni (cinque più tre) e costituisce il primo segmento in cui si realizza il
diritto-dovere all'istruzione e formazione. L'abolizione dell'esame di quinta elementare sottolinea la
continuità dei due segmenti, che costituiscono un unico ciclo.
La scuola del primo ciclo si prefigge di:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;
attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativi;
promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
realizzare percorsi in forma di laboratorio;
sviluppare armonicamente la propria personalità in tutte le direzioni (etiche, religiose,
sociali, intellettuali, affettive, operative, creative, ecc.) per agire in maniera matura e
responsabile;
acquisire un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale; riconoscere le
attività con le quali l’uomo provvede alla propria sopravvivenza e trasforma le condizioni di
vita; comprendere il rapporto tra le scelte individuali e le vicende storiche ed economiche, le
istituzioni e le aggregazioni sociali del proprio territorio
conoscere le proprie potenzialità, le attitudini e gli interessi per rivendicare un ruolo sociale,
culturale e professionale nella realtà di appartenenza
mettersi in relazione con soggetti “ diversi “ da sé e dimostrarsi disponibili all’ascolto delle
ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione e alla solidarietà.
6.3. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA
L'Istituto Comprensivo non identifica la continuità con il raccordo puro e semplice tra gradi e
ordini diversi di scuola, ma la assume a metodo e mezzo per promuovere processi di sviluppo
integrale.
Esso, pertanto, apre spazi per consentire agli operatori di:
APPROFONDIRE le conoscenze dei nuovi documenti di programmazione e delle norme
applicative degli stessi;
INDIVIDUARE aree d’intervento e progettare itinerari che costruiscono, nella loro
realizzazione, momenti di continuità attiva;
COLLABORARE e vivere momenti di confronto-verifica su specifici progetti per
l’attuazione di una metodologia più funzionale alla promozione di uno sviluppo coerente che
valorizzi al meglio le competenze acquisite da ciascuno alunno;
REALIZZARE incontri tra alunni appartenenti a classi dello stesso ordine e di ordini diversi;
DEFINIRE le informazioni utili ad accompagnare il passaggio ai diversi ordini di scuola e
gli strumenti più idonei alla loro valutazione.
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6.4. VERSO IL CURRICOLO
“La mente non ha bisogno, come un vaso,
di essere riempita, ma, come legna,
di una scintilla che l’accenda
e vi infonda l’impulso alla ricerca
e un amore ardente per la verità”
Plutarco
La nostra scuola ha come obiettivi principali la centralità e la formazione della persona. A
questo si arriva attraverso l’istruzione (“educare istruendo”) e l’acquisizione di una metodologia
grazie alla quale si possa “imparare a imparare”.
Compito del docente è, pertanto, far sì che l’allievo apprenda un sapere che gli permetta di
crescere e di affermarsi, sollecitandolo a:
saper essere, cioè acquisire coscienza di se stesso e dei valori della vita;
saper fare, cioè capire quali sono le sue attitudini ed essere capace di compiere, per sé e per
gli altri, scelte consapevoli e responsabili; possa “imparare a imparare”.
saper divenire, vale a dire conoscere la realtà e i modi per trasformarla, con la finalità di
fargli raggiungere la produzione di un sapere critico, che gli consenta di affrontare
positivamente le situazioni problematiche che gli si presentano e di superare con successo le
difficoltà impreviste.
Il nostro Istituto, nell’ambito di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla
continuità educativa, ritiene fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del
curricolo, sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo, alla luce delle Indicazioni
Nazionali del 2012 e delle competenze-chiave europee (“Raccomandazione” del Parlamento
Europeo e del Consiglio 18/12/2006). Le otto competenze-chiave sono quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, per una cittadinanza attiva, per l’inclusione
sociale e l’occupazione. Nel quadro di riferimento sono così delineate:
1. Competenze nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito d’iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale.
Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio d’istruzione o di formazione e
servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della
formazione permanente.
Esse si riferiscono dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:
La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale)
La cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale)
La capacità di inserimento professionale (capitale umano).
All’interno del percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi “comuni” riferiti ai quattro
assi culturali (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale)
garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo in quanto facilita,
da una parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini di scuola, e consente, dall’altra, di definire
con attenzione gli snodi formativi, disciplinari e trasversali all’interno del singolo segmento di
istruzione. L’elaborazione del curricolo verticale (in allegato al presente documento) permette
pertanto di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso
formativo unitario contribuendo, in tal modo, alla costruzione di una “positiva” comunicazione tra i
diversi ordini di scuola dell’Istituto
26
INTEGRAZIONE
tra scuola, famiglia e territorio
INCLUSIONE
Ossia reale partecipazione alla
vita della comunità scolastica di
ogni alunno, compresi gli alunni
stranieri.
CONTINUITÀ
Consiste nella realizzazione di
un curricolo verticale tra Scuola
dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria di 1° grado, al fine
di assicurare a tutti gli alunni dai
3 ai 14 anni, una formazione
unitaria, attraverso interventi
graduali e sistematici.
FLESSIBILITA’
Intesa come gestione flessibile e
autonoma dell’organizzazione
interna, dei tempi , delle risorse
didattiche, dei gruppi di alunni.
DIVERSIFICAZIONE
Vale a dire la proposta di
itinerari didattici pluralistici,
capaci di rispettare le
individualità e promuovere la
diversità.
EFFICIENZA – EFFICACIA
Nell’ottimizzazione delle risorse
umane, strutturali, tecnologiche.
27
6.5 LA PROGETTAZIONE
Dal rispetto e dalla valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche e delle
Indicazioni per il curricolo viene elaborata la progettazione curriculare, approvata dal Consiglio di
Intersezione, di Interclasse o di Classe delinea il percorso didattico della classe e del singolo alunno,
adeguando agli stili di ognuno gli interventi operativi.
E' sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di
adeguare l'azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.
Ciascuna progettazione curriculare si delinea come percorso educativo ed elabora specifiche
scelte relative:
alla classe o alla sezione;
agli elementi scaturiti dall'analisi della situazione iniziale effettuata tramite la messa
in opera degli strumenti di rilevazione predisposti secondo le indicazioni della
programmazione educativa;
ai metodi e alle strategie d'intervento;
alle modalità di verifica in itinere e finali;
agli strumenti di rilevazione predisposti;
alla previsione degli interventi di recupero, di consolidamento e di integrazione,
nonché ai criteri per la gestione del tempo-scuola;
alla partecipazione a iniziative esterne (concorsi ecc... )
all'effettuazione di visite guidate;
alle iniziative di orientamento scolastico.
Gli obiettivi dei campi di esperienza, degli ambiti e delle discipline sono individuati dai
dipartimenti di settore.
L’impianto del curricolo, nel rispetto della relazione di insegnamento – apprendimento e delle
nuove Indicazioni può essere rappresentato dalla seguente mappa:
Conoscere
Capire, ricordare, memorizzare,
riconoscere contenuti informazioni,
nozioni, regole.
Comprendere
Capacità di spiegare, trasferire,
riassumere informazioni, contenuti.
Riflettere
Possibilità d analizzare le
esperienze di apprendimento, di
apprezzarle, valutarle.
Sentire
Investimento emotivo.
Partecipare
Opportunità di apprendere in contesti
interattivi, comunitari di confronti sociale.
Fare
Possibilità di imparare attraverso
contesti “materiali”, reali.
APPRENDERE
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6.6 L’ORIENTAMENTO
L’azione della scuola nell’orientare i ragazzi ad una scelta consapevole deve avere sia una
valenza informativa, ma soprattutto formativa, secondo lo stesso dettato legislativo. Infatti, in
considerazione del presupposto che l’orientamento non si può ridurre alla scelta del percorso
scolastico, ma va inquadrato in un’ottica che coinvolge tutti gli ordini di scuola fin dalla infanzia e
prevede una didattica orientativa con l’obiettivo per i ragazzi della conoscenza di se stessi e dello
sviluppo e del potenziamento delle loro capacità di auto orientamento attraverso lo sviluppo delle
competenze relazionali e comportamentali, la didattica interdisciplinare e la motivazione allo studio
tendente ad arginare il fenomeno della dispersione scolastica.
Tenuti in considerazione gli obiettivi dell’azione di orientamento, in raccordo con il Piano
dell’Offerta Formativa, nella nostra scuola vengono inoltre attivate iniziative mirate a organizzare,
per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di primo grado, le seguenti attività, in vista
della scelta da effettuare alla fine del primo ciclo di istruzione:
- partecipazione a manifestazioni e progetti di informazione orientativa sui percorsi di studi
superiori;
- incontri con i referenti dei vari Istituti superiori, con le agenzie e le realtà produttive del
territorio;
- partecipazione a Open-day organizzate dalle Scuole secondarie di secondo grado;
- visite presso le sedi di alcuni Istituti superiori con lezioni in itinere e/o attività laboratoriali;
- compilazione, da parte dei docenti, di una scheda orientativa sulla base degli interessi e
propensioni degli alunni oltre che del rendimento scolastico globale; tale documento viene
consegnato alle famiglie in occasione dell’iscrizione dei ragazzi al corso di studi successivo.
Durante l’anno viene inoltre effettuato un monitoraggio dei dati relativi agli alunni iscritti al primo
anno di scuola superiore (risultati in itinere e finali) al fine di individuare quali percorsi continuare
ad offrire agli studenti per un maggiore successo scolastico.
29
7. LA VALUTAZIONE
La valutazione degli studenti è intesa non solo come controllo del loro rendimento- profitto
cognitivo, ma come verifica dell’efficacia-efficienza-equità della scuola come sistema formativo
complesso a partire dalla sua qualità di insegnamento –apprendimento.
La valutazione, di tipo formativo, accompagna i processi di insegnamento – apprendimento e
consente un costante adeguamento della programmazione didattica in quanto permette ai docenti di:
offrire all’allievo un aiuto per superare le difficoltà che si presentano in itinere
predisporre collegialmente piani individualizzati per i soggetti in situazione di
insuccesso.
Cosi come previsto dall’articolo 2 del D.L. del primo settembre 2008 “la valutazione periodica
e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è
espressa in decimi” e, nella scuola primaria, “illustrata con giudizio analitico sul livello globale di
maturazione raggiunto dall’alunno”.
Per la valutazione globale, i docenti terranno presente il livello di partenza di ciascuno,
l’impegno, l’interesse, il comportamento, il grado di maturazione personale.
Con il decreto legge n. 95/2012 contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione
della spesa pubblica”, negli ultimi due anni è stato dato un decisivo impulso al processo di
dematerializzazione che, nella scuola riguarda:
– le iscrizioni da effettuare con modalità on-line;
– la pagella in formato elettronico, con la stessa validità legale del documento cartaceo;
– i registri on line;
– l’invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico.
Tra le diverse soluzioni presenti sul mercato, il nostro Istituto si è orientato verso il software
di gestione “Argo ScuolaNext” che prevede il rilascio di una password ai genitori per l’accesso a
informazioni di carattere generale e specifico individuate dalla Scuola. In particolare potranno
visionare:
– le assenze, i ritardi e le uscite dei propri figli;
– le attività didattiche svolte in classe e i compiti assegnati;
– la valutazione quadrimestrale e finale;
– le comunicazioni generali di funzionamento dell’Istituto (scioperi, incontri
scuola/famiglia, uscite, elezioni OO.CC…).
PROVE INVALSI
L’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione ha il compito di effettuare
verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti e sulla qualità
complessiva dell’offerta formativa.
In particolare, ai fini della valutazione, saranno oggetto delle rilevazioni nazionali le
conoscenze e le abilità acquisite in italiano e matematica dagli alunni delle classi seconda e quinta
della scuola primaria, della classe terza della scuola secondaria a cui vengono somministrate delle
prove standardizzate.
30
7.1 SCALA DOCIMOLOGICA PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Valutazione
in decimi Livelli di competenza
1-2-3
Atteggiamento passivo e/o partecipazione disattenta. Scarso impegno. Assenza di
conoscenze e inadeguatezza degli strumenti espressivi. Elaborati in bianco e/o
incoerenti.
4 Impegno e partecipazione limitati. Conoscenze frammentarie applicate con difficoltà
anche ad esperienze note. Linguaggio inadeguato. Elaborati confusi e/o incompleti.
5
Impegno e partecipazione incostante. Mnemonica e parziale acquisizione delle
conoscenze. Linguaggio semplice. Difficoltà e contestualizzare e collegare. Elaborati
imprecisi e/o incompleti.
6
Impegno e attenzione nel complesso regolari. Conoscenze minime. Linguaggio
disciplinare semplice e generalmente adeguato. Elaborati essenziali e sostanzialmente
corretti.
7
Impegno e partecipazione costanti. Utilizzazione e organizzazione delle conoscenze
in contesti noti. Linguaggio specifico generalmente appropriato. Elaborati quasi
corretti e pertinenti.
8
Impegno assiduo e partecipazione propositiva. Conoscenze complete e approfondite,
capacità di interiorizzare i contenuti e stabilire collegamenti. Linguaggio specifico
appropriato. Elaborati corretti e completi.
9
Impegno, partecipazione e attenzione lodevoli e propositive. Approfondimento,
utilizzazione, interpretazione e valutazione delle conoscenze in modo autonomo e
critico. Piena padronanza del linguaggio disciplinare specifico. Elaborati precisi ed
originale.
10
Impegno e partecipazione molto lodevoli. Piena acquisizione delle conoscenze
disciplinari elaborate organicamente e criticamente con eccellente uso del linguaggio
specifico. Elaborati organici integrati con apporti personali ed originali.
Per la valutazione in itinere i docenti utilizzeranno tale griglia tenendo conto degli ambiti e
della specificità delle singole discipline nonché della diversa tipologia e/o difficoltà delle prove
effettuate.
Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione degli allievi, è richiesta la
frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di cui ai commi uno e due
dell’articolo 10 del d.l. 19 febbraio 2004 n.° 59
31
7.2 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Il team dei docenti di classe, nel caso di allievi iscritti nel secondo quadrimestre inoltrato,
qualora dovessero constatare che i bambini e/o ragazzi a loro assegnati dovessero richiedere tempi
molto lunghi di apprendimento della lingua italiana, possono decidere di dare una valutazione
sufficiente in tutte le discipline, promuovendo l’allievo all’anno scolastico successivo e
accompagnando la scheda di valutazione con una relazione sulle motivazioni che hanno spinto il
team dei docenti di classe a fare tale scelta. Tale iter è fondamentale perchè tiene conto che “i tempi
dell’apprendimento non devono necessariamente coincidere con il termine dell’anno scolastico” ed
è quindi finalizzato a concedere all’alunno il tempo necessario per valutare, nel corso dell’anno
successivo, i suoi progressi, in un’ottica di promozione del successo formativo e di fruizione piena
delle opportunità da parte di tutti. Tale procedimento appare particolarmente importante nei casi di
allievi con età superiore di uno o più anni rispetto ai compagni di classe.
Criteri per la valutazione Nell'ottica formativa della valutazione, è opportuno considerare indicatori comuni che concorrono
alla valutazione:
il percorso scolastico pregresso;
la motivazione ad apprendere;
la regolarità della frequenza;
l'impegno e la partecipazione alle diverse attività scolastiche.
Nell’ottica di una verifica efficace è opportuno considerare tipologie diverse di prove da
somministrare:
prove oggettive: vero-falso;
scelta multipla con una sola risposta;
scelta multipla con più risposte;
completamento di frasi;
numero di items ridotti;
tempi di svolgimento più lunghi;
possibilità di consultare testi;
eventuale presenza di un tutor.
Per quanto riguarda gli apprendimenti disciplinari è indispensabile tener conto:
delle abilità delle conoscenze raggiunte in base alla personalizzazione dei percorsi
relativamente ai contenuti essenziali previsti per la classe.
32
PROSPETTO VALUTAZIONE INTERMEDIA
Piano Personalizzato
(altri BES) Ipotesi A Ipotesi B
Con differenziazione in tutte o
in alcune discipline.
Possibilità di sostituire la
lingua straniera con
l'insegnamento della lingua
italiana come L2
NON valutato in alcune
materie. Nel documento di
valutazione quadrimestrale va
riportato:
"La valutazione non viene
espressa in quanto l'alunno si
trova nella prima fase di
alfabetizzazione in lingua
italiana".
Valutazione espressa in
riferimento agli obiettivi
esplicitati nel piano
personalizzato (altri BES). Nel
documento di valutazione I
quadrimestre va riportato:
"La valutazione non viene
espressa in quanto l'alunno si
trova nella prima fase di
alfabetizzazione in lingua
italiana"
PROSPETTO VALUTAZIONE FINALE
Piano Personalizzato
(altri BES) Ipotesi A Ipotesi B
Indipendentemente da lacune
presenti il consiglio di classe
valuta i positivi progressi
compiuti e le potenzialità di
ciascun alunno; il
raggiungimento accettabile
della lingua italiana
Nel documento di valutazione
va riportato: “La valutazione
espressa si riferisce al percorso
personale di apprendimento in
quanto l’alunno si trova nella
fase di alfabetizzazione in
lingua italiana". Per le
discipline il cui insegnamento e
apprendimento è meno
veicolato dalla lingua italiana
(ad esempio, esercitazioni
pratiche, disegno, educazione
fisica, lingua straniera
conosciuta), si potrà procedere
alla valutazione dei progressi
relativamente ai nuclei ondanti
delle discipline stesse
L’alunno viene ammesso alla
classe successiva in base agli
obiettivi previsti nel piano
personalizzato e ai progressi
compiuti
33
7.3 SCALA DOCIMOLOGICA PER ATTRIBUZIONE VOTO DI CONDOTTA
Il comportamento degli studenti, valutato dal consiglio di classe, concorrerà alla valutazione
complessiva dello studente e, ai sensi del D.L. n. 17 del 01 settembre 2008, determinerà, se
insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione agli esami finali.
Il voto di condotta verrà attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini di primo
quadrimestre e per gli scrutini finali in base ai seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI
VALUTAZIONE, finalizzata a valutare il comportamento degli alunni secondo criteri omogenei.
INDICATORI CAMPI DI OSSERVAZIONE
Rispetto Persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari.
Correttezza Comportamento, linguaggio, utilizzo degli ambienti, delle strutture e
dei materiali della scuola.
Attenzione Compagni, proposte educative dei docenti
Disponibilità Migliorare, partecipare, collaborare, essere propositivi.
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
VOTO DESCR ITTORI
10
Il comportamento ha raggiunto un elevato grado di autonomia, irreprensibile nel
costante rispetto delle regole, interiorizzate e personalmente filtrate, e si propone come
esemplare per la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione collaborativa ai
compagni e alla vita della scuola nei suoi valori condivisi. Nessun richiamo verbale o
ammonizione scritta.
9
Il comportamento è sempre improntato ad assiduità e partecipazione, rispetto,
responsabilità e correttezza, con una costante attenzione al miglioramento e alla
partecipazione educativa. Nessuna ammonizione scritta individuale, nessun richiamo
verbale, nessuna sanzione.
8
Il comportamento è improntato ad una soddisfacente acquisizione delle regole, alle
quali si adempie con progressiva volontà di responsabilizzazione, anche per quanto
attiene l’assiduità. Lievi infrazioni al regolamento disciplinare; sporadici richiami
verbali.
7
Il comportamento è improntato a partecipazione e a interesse discontinui, anche per
quanto riguarda il rispetto delle regole. Numerosi richiami verbali ed eventuali
ammonizioni scritte sul registro di classe. Sanzioni.
6
Il comportamento, assai superficiale, non è pervenuto ad autentica comprensione e
condivisione delle norme e del valore auto regolativo, con numerosi episodi e/o
atteggiamenti riprovevoli, segnalati da richiami e ammonizioni reiterate.
5 Non ammissione alla
classe successiva o
all’esame di stato. *
Presenza di “comportamenti che violano la dignità e il rispetto della persona umana”,
atti “connotati da una particolare gravità da ingenerare un elevato allarme sociale”.
Imposizione di una o più sanzioni disciplinari, comportanti l’allontanamento non oltre
i 15 giorni, senza che vi siano seguiti “apprezzabili e concreti cambiamenti, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento
*L’oggettiva gravità del comportamento è prevista dal DM n.° 5 del 16 / 01 /2009, art 5, e dal DPR
n.° 235 del 1977, art.49.
34
SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO
SINTETICO DESCR ITTORI
OTTIMO
Il comportamento ha raggiunto un elevato grado di autonomia, irreprensibile nel
costante rispetto delle regole, interiorizzate e personalmente filtrate, e si propone
come esemplare per la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione collaborativa
ai compagni e alla vita della scuola nei suoi valori condivisi. Nessun richiamo verbale
o ammonizione scritta.
DISTINTO
Il comportamento è sempre improntato ad assiduità e partecipazione, rispetto,
responsabilità e correttezza, con una costante attenzione al miglioramento e alla
partecipazione educativa. Nessuna ammonizione scritta individuale, nessun richiamo
verbale, nessuna sanzione.
BUONO Il comportamento è improntato a partecipazione e a interesse discontinui, anche per
quanto riguarda il rispetto delle regole. Numerosi richiami verbali ed eventuali
ammonizioni scritte sul registro di classe. Sanzioni.
SUFFICIENTE Il comportamento, assai superficiale, non è pervenuto ad autentica comprensione e
condivisione delle norme e del valore auto regolativo, con numerosi episodi e/o
atteggiamenti riprovevoli, segnalati da richiami e ammonizioni reiterate.
INSUFFICIENTE
Presenza di “comportamenti che violano la dignità e il rispetto della persona umana”,
atti “connotati da una particolare gravità da ingenerare un elevato allarme sociale”.
Imposizione di una o più sanzioni disciplinari, comportanti l’allontanamento non oltre
i 15 giorni, senza che vi siano seguiti “apprezzabili e concreti cambiamenti, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento
I TEMPI DELLA VALUTAZIONE INTERMEDIA E DI QUELLA FINALE
Scrutini 1° quadrimestre
Scrutini 2° quadrimestre
35
7.4 ESAMI DI STATO DI LICENZA DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: CRITERI DI VALUTAZIONE
DELLE PROVE E DI CONDUZIONE DEL COLLOQUIO
PROVE SCRITTE
Italiano
Ricchezza di idee (conoscenza dell’argomento trattato)
Capacità narrativa e descrittiva (discorso ben strutturato ed articolato)
Organicità (impostazione)
Pertinenza con il testo (coerenza logica)
Chiarezza
Correttezza
Capacità critica
Lingua straniera
Lettera
Correttezza formale
Attinenza con la traccia proposta
Conoscenza del lessico
Uso delle strutture
Padronanza delle funzioni
Organicità di impostazione
Dialogo
Comprensione e aderenza alla
traccia (individuazione di luogo,
argomento, scopo del dialogo e relazione
tra i parlanti)
Scelta delle funzioni linguistiche
Conoscenza del lessico
Uso delle strutture
Questionario
Comprensione del testo
Pertinenza delle risposte
Apporto personale
Conoscenza del lessico
Uso delle strutture
Riassunto
Comprensione del testo
Individuazione dei fatti principali
Capacità di sintesi
Conoscenza del lessico
Uso delle strutture
Scienze Matematiche
Padronanza del calcolo e dei procedimenti
Rappresentazione grafica
Applicazione delle formule
Applicazione di procedimenti matematici a problemi scientifici
Uso delle tavole numeriche
Dall'anno scolastico 2008/2009 sono state introdotte nell'Esame di Stato anche le cosiddette prove
INVALSI (Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema Educativo, di Istruzione e di Formazione)
per facilitare gli alunni. Sono due:
1. la prova INVALSI di lingua italiana composta da due comprensioni del testo e da due prove
sulla morfologia e sulla sintassi;
2. la prova INVALSI di matematica costituita da un insieme di quesiti che riguardano algebra,
geometria euclidea, geometria analitica, relazioni e funzioni, statistica e probabilità,
insiemistica e logica.
La prova proviene direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione, è uguale per tutti gli
esaminandi e si svolge nello stesso giorno in tutto il territorio nazionale.
COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Il colloquio prenderà l’avvio possibilmente dalla discussione relativa ad una prova pratica o
dalla disciplina che si è individuata come più congeniale all’alunno, il quale sarà guidato a dare
36
prova della maturità conseguita, mediante una dimostrazione concreta della padronanza del mezzo
espressivo e della capacità di stabilire gli opportuni collegamenti.
Si eviteranno interventi forzati su argomentazioni non ritenute indispensabili ai fini della
completezza della trattazione.
Il colloquio, tecnicamente, dovrà accertare le seguenti capacità:
1) Capire adeguatamente le richieste fatte dalla commissione.
2) Essere in grado di esprimersi in modo chiaro e corretto.
3) Possedere adeguatamente i contenuti essenziali delle discipline.
4) Utilizzare il lessico specifico degli argomenti trattati.
5) Orientarsi tra i linguaggi non verbali e saper utilizzare strumenti e materiali
(grafici, cartine, ecc.).
6) Esporre opinioni personali.
7) Correlare logicamente i concetti.
8) Selezionare, organizzare ed esporre.
Il giudizio complessivo della sottocommissione metterà in evidenza:
CAPACITÀ
ESPRESSIVA
1) Il possesso adeguato della lingua italiana (aspetti lessicali, morfologici e
sintattici).
2) Maturità e chiarezza di pensiero.
CONOSCENZA
COMPLETA O
PARZIALE DEI
CONTENUTI
(elementi
significativi)
3) Conoscenze acquisite e capacità di riferirle in modo: approfondito,
consolidato, personale, organico, prettamente mnemonico, critico, con
sicurezza.
ESPOSIZIONE 4) Grado di evoluzione globale (maturazione e formazione).
5) Capacità di orientarsi nei collegamenti.
6) Preparazione generale.
7.5 ESAME DI STATO DEGLI ALUNNI STRANIERI
L'OM n.90/01 e l'OM n.56/02 prevedono che i consigli di classe considerino le seguenti
indicazioni e disposizioni: “Il giudizio finale tiene conto dei giudizi analitici per disciplina e delle
valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle
capacità e attitudini dimostrate (art.9, 3)…è data facoltà di formulare tracce diverse per ciascuna
classe terza, su proposta motivata dei rispettivi professori ed approvata dalla commissione nella
seduta preliminare (art.9, 31); inoltre i consigli di classe sono tenuti a considerare l'indispensabile
coerenza tra l'itinerario didattico percorso e lo sbocco finale nell'esame di licenza (art.11, 1);gli
esami non sono validi se manchi anche una sola delle prove scritte o il colloquio pluridisciplinare;
le prove scritte non hanno carattere eliminatorio rispetto alle prove orali (art.11, 5)". La Circolare n.
48 del 31/05/2012 “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Istruzioni a carattere
permanente”, a proposito della seconda lingua comunitaria stabilisce che resta fermo che quanto
sopra indicato non riguarda le situazioni di quegli studenti che si avvalgono delle ore della seconda
lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per il potenziamento della lingua
italiana. In tal caso ovviamente, la seconda lingua comunitaria non è oggetto di prova d’esame.
37
AMMISSIONE ALL'ESAME La normativa vigente (DPR 394/1999, art. 45; DPR n.122/2009 Regolamento sulla
valutazione scolastica) prevede che gli alunni con cittadinanza non italiana presenti sul territorio
nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione, siano valutati nelle forma e nei modi previsti
per i cittadini italiani. Essa consente, comunque, una valutazione che tenga conto dei livelli di
partenza, del percorso di apprendimento dei singoli (quindi anche della storia scolastica pregressa) e
del raggiungimento delle competenze e dei traguardi di apprendimento «essenziali». La normativa
d’esame non consente di differenziare formalmente le prove per gli studenti stranieri, ma solo per
gli studenti con bisogni educativi speciali certificati o comunque forniti di un piano didattico
personalizzato. La prova nazionale e la relativa griglia di correzione sono le stesse previste per tutti
i candidati.
Nel caso di studenti stranieri inseriti nell'ultimo anno del ciclo, il Consiglio di classe delibera
l'ammissione all'esame tenendo conto delle peculiarità del percorso personale (altri BES) e dei
progressi compiuti, avvertendo che il processo di apprendimento dell'italiano L2 non può
considerarsi compiuto.
Le prove scritte ed orali per l'allievo straniero si configurano come prove in L2, pertanto è
opportuno:
prevedere nella terna almeno una prova riferita a contenuti conosciuti dall'alunno;
facilitare l'elaborazione della prova con indicazioni adeguate, sia scritte (immagini, schemi,
domande guida) che orali;
consentire nel corso di tutte le prove la consultazione del dizionario bilingue;
concordare per il colloquio argomenti con contenuti affrontati nel percorso scolastico
personale dell'allievo straniero e possono essere valorizzati i contenuti relativi alla cultura
del suo Paese d’origine.
38
8. L’OFFERTA FORMATIVA Il Collegio Unitario ha deliberato progetti coerenti con le linee di indirizzo dettate dal
Consiglio di Istituto, attività di orientamento e di integrazione di alunni disabili e stranieri.
Educazioni inserite nel curricolo di base
I tre ordini di scuola si impegnano a curare, nell'ambito dell'attività curricolare, le seguenti
educazioni:
Educazione alla cittadinanza (educazione ambientale, educazione alla salute,
educazione alimentare, educazione stradale)
Educazione alla sicurezza (formazione del personale; prove di evacuazione con la
Protezione Civile)
Educazione alla legalità
Educazione alle pari opportunità
Orientamento (contatti con le scuole superiori; intervento di esperti)
8.1 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA: RIEPILOGO PROGETTI
Il progetto è un percorso educativo – didattico elaborato per arricchire e potenziare l’offerta
formativa e/o per attivare innovazioni didattico – organizzative, coerentemente con le indicazioni
contenute nel P.O.F. Può nascere da un particolare bisogno educativo rilevato nel contesto in cui è
inserita la scuola ma può essere attivato anche perché il territorio offre particolari opportunità o si
registra la possibilità di usufruire di risorse e disponibilità esterne od interne, oppure perché la
scuola decide di aderire a progetti Ministeriali o di altri Enti.
SCUOLA DELL’INFANZIA COLONNELLA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
PROGETTO NATALE “INCANTO D’AMORE” TUTTI GLI ALUNNI DEL
PLESSO
FIS
PROGETTO CARNEVALE “SCHERZA INSIEME A ME” FIS
“CANTA CON ME” FIS
In occasione delle ricorrenze festive o giornate a “tema”, è prevista la presenza dei genitori e
parenti degli alunni e di esperti, durante l’orario scolastico ed extrascolastico, per meglio
promuovere la condivisione educativo-didattica con le famiglie.
SCUOLA DELL’INFANZIA CONTROGUERRA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
“FAVOLE A MERENDA CON I NONNI”
TUTTI GLI ALUNNI DEL
PLESSO
GRATUITO
PROGETTO LEGAMBIENTE “FESTA DELL’ALBERO” GRATUITO
PROGETTO UNICEF “DIRITTO ALL’EDUCAZIONE” GRATUITO
FESTA DI FINE ANNO “MA CHE MUSICA” FIS
In occasione delle ricorrenze festive o giornate a “tema”, è prevista la presenza dei genitori e
dei parenti degli alunni e di esperti, durante l’orario scolastico ed extrascolastico, per meglio
promuovere la condivisione educativo-didattica con le famiglie:
SCUOLA DELL’INFANZIA CORROPOLI
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
FESTA DELL’ALBERO 2015 * TUTTE LE CLASSI COMUNE
39
SCUOLA PRIMARIA COLONNELLA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
“MUSICANDO INSIEME 5” CLASSE 5aA FIS
“TUTTI INSIEME A TEATRO” CLASSI 1aB-2a
B-4aB FIS
“UN CANESTRO NELLO ZAINO” TUTTE LE CLASSI GRATUITO
“UN BOSCO PER LA CITTÀ” CLASSE 4eA-B, 5e
A-B GRATUITO
SCUOLA PRIMARIA CONTROGUERRA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
“BIMBOIL” CLASSE QUINTA FIS
“MANGIAR BENE PER CRESCERE MEGLIO” 1aA-2aA-3aA FIS
“IN LIBRERIA CON LA CLASSE” TUTTE LE CLASSI FIS
“LABORATORIO TEATRO” CLASSI 4aA-5aA FIS
“A SCUOLA DI CORSA” TUTTE LE CLASSI GRATUITO
“UN CANESTRO NELLO ZAINO” 3aA-4aA-5aA GRATUITO
SCUOLA PRIMARIA CORROPOLI
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
“A SCUOLA … DI SALUTE” - SANA
ALIMENTAZIONE CLASSI QUARTE - QUINTE REGIONE ABRUZZO
“VERSO UNA SCUOLA AMICA” CLASSI QUARTE - QUINTE MIUR - UNICEF
“FRUTTA A SCUOLA” TUTTE LE CLASSI DELLA
SCUOLA PRIMARIA MIUR
FESTA DELL’ALBERO 2015 * TUTTE LE CLASSI COMUNE
“TEATRO A SCUOLA” CLASSI QUINTE FIS
SCUOLA SECONDARIA COLONNELLA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
PROGETTO “CORO”
TUTTE LE CLASSI
FIS
PROGETTO “PROFESSIONE GIORNALISTA” FIS
PROGETTO CINEFORUM FIS
EVOLUZIONE STORICA DELLA LINGUA ITALIANA E
AVVIAMENTO AL LATINO CLASSE II B FIS
“APPROCCIO ALLA STUDIO DELLA LINGUA
LATINA” CLASSE 3aA FIS
40
SCUOLA SECONDARIA CONTROGUERRA
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
“OSSERVANDO I PIANETI” CLASSI TERZE GRATUITO
SCUOLA SECONDARIA CORROPOLI
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
FESTA DELL’ALBERO 2015* TUTTE LE CLASSI COMUNE
PROGETTI D’ISTITUTO
TITOLO DEL PROGETTO DESTINATARI FINANZIAMENTO
PROGETTO CONTINUITÀ “OPEN DAY”
BAMBINI NATI NEL 2012
ED ENTRO IL 30 APRILE
2013
GRATUITO
PROGETTO CONTINUITÀ ALUNNI DELLE CLASSI
PONTE GRATUITO
ORIENTAMENTO CLASSI TERZE - SCUOLA
SECONDARIA GRATUITO
PROGETTO “CITTADINANZA E LEGALITÀ”
IN COLLABORAZIONE CON LA
FONDAZIONE VAL VIBRATA COLLEGE
LICEO SCIENTIFICO G. D’ANNUNZIO
CLASSI TERZE - SCUOLA
SECONDARIA GRATUITO
ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA
ALUNNI DELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA CHE NON
SI AVVALGONO DELL’I.R.C.
GRATUITO
ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA
“I DIRITTI DELL’UOMO: EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA ATTIVA”
ALUNNI DELLA SCUOLA
PRIMARIA E SECONDARIA CHE
NON SI AVVALGONO DELL’I.R.C. MIUR
“UNA SCUOLA DI TUTTE LE CULTURE”
PROGETTO ITALIANO L2
SCUOLA PRIMARIA-
SCUOLA SECONDARIA MIUR
“SCUOLA IN MOVIMENTO”
EDUCAZIONE MOTORIA
CLASSI PRIME E SECONDE
SCUOLA PRIMARIA REGIONE ABRUZZO
EDUCARE ALLA CITTADINANZA MONDIALE
NELLA SCUOLA CLASSI QUARTE E QUINTE CVM
SPECIALE ESAME DI STATO CLASSI TERZE DELLA
SCUOLA SECONDARIA FIS
RECUPERO ALUNNI DELLA SCUOLA
PRIMARIA FIS
RECUPERO E SOSTEGNO IN ITALIANO E
MATEMATICA
TUTTE LE CLASSI DELLA
SCUOLA SECONDARIA FIS
“SINDACO DEI RAGAZZI” SCUOLA SECONDARIA - CLASSI
5E SCUOLA PRIMARIA FIS
Il Collegio dei Docenti si riserva di aderire, in corso d’anno, ad iniziative proposte da Enti
pubblici o privati che non comportino spese per il Fondo d’Istituto.
41
8.2 DALLA “ SCUOLA DELL'INTEGRAZIONE” ALLA “SCUOLA DELL'INCLUSIONE”.
“ Ogni scuola deve pensare al proprio progetto educativo non per individui astratti ma per persone
che vivono qui ed ora che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di
orizzonti di significato. Alla scuola l'arduo compito di raccogliere con successo una sfida
universale, di apertura verso il mondo, di praticare l'uguaglianza nel riconoscimento delle
differenze” (Indicazioni per il curricolo del novembre 2012).
La scuola pensata nella Costituzione italiana è una scuola che si fonda su equità, promozione
sociale e valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale, cioè
una scuola profondamente inclusiva. Nella storia della nostra scuola italiana, diverse sono state le
leggi che hanno affermato l'importanza dell'integrazione: la Legge 517 del 4 agosto 1977, la
Circolare Ministeriale 199/1979, la Legge 250/1985 fino ad arrivare alla Legge 104/1992 che ha
rappresentato una pietra miliare nel percorso verso l'integrazione scolastica e sociale delle persone
con disabilità, in quanto disegna le condizioni finalizzate al superamento degli ostacoli che
determinano l'emarginazione e l'esclusione sociale, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione. Un
passo positivo verso una scuola inclusiva è stato fatto nel 2010, con la Legge 170, che ha
riconosciuto i diritti di personalizzazione agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento
(DSA). Oggi la Direttiva ministeriale del 27/12/2012 sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali
(BES), e la relativa circolare di marzo, stimolano la scuola a fare un ulteriore passo avanti verso una
maggiore inclusività. L'inclusione, dunque, riguarda tutti gli alunni e non esclusivamente i “casi
problematici”, bisogna “promuovere approcci all'istruzione efficaci ed inclusivi per tutti gli alunni,
compresi quelli con esigenze particolari, trasformando le scuole in comunità di apprendimento in
cui sia alimentato il senso dell'inclusione e del sostegno reciproco e siano riconosciuti i talenti di
tutti gli alunni”(Consiglio dell'Unione Europea).
Il concetto di bisogno educativo speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé
tutte le possibili difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia in situazione di disabilità, sia
quelle di deficit in specifici apprendimenti clinicamente significativi (DSA) sia altre varie situazioni
di problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, di contesto socioculturale,ecc.
In questa nuova ottica le scelte e le decisioni che caratterizzano il nostro Istituto sono state
ripensate e rifondate per attivare tutte le risorse verso l'inclusione “La scuola è inclusiva quando sa
accogliere tutte le diversità e riformare a tal fine le proprie scelte organizzative, progettuali,
metodologiche, didattiche e logistiche” (Associazione Treelle, Caritas Italiana e Fondazione
Giovanni Agnelli 2011).
Per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali viene redatto annualmente, nelle nostre
scuole, un documento di programmazione che esplicita il percorso di personalizzazione individuato
per ciascuno di essi. In particolare:
1. per gli alunni con disabilità, i docenti, in base all'art. 12, comma 5 della L. 104/1992 e agli
artt.da 2 a 5 del DPR del 24/02/1994, formuleranno insieme ai familiari e agli operatori
sociosanitari un Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato
(PEI). Il PEI - Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi
educativi e didattici destinati all’alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione.
È parte integrante della programmazione educativo-didattica di classe e contiene:
finalità e obiettivi didattici e in particolare gli obiettivi educativi, di socializzazione e gli
obiettivi di apprendimento riferiti alle diverse aree, perseguibili nell’anno anche in
relazione alla programmazione di classe;
gli itinerari di lavoro (le attività specifiche);
i metodi, i materiali, i sussidi e tecnologie con cui organizzare la proposta, compresa
l’organizzazione delle risorse (orari e organizzazione delle attività);
i criteri e i metodi di valutazione;
42
le forme di integrazione tra scuola ed extra-scuola.
Poiché la valutazione degli alunni con disabilità è riferita al PEI, sia per quanto riguarda
obiettivi che metodi e criteri di verifica, questo documento dovrà contenere in modo chiaro
tutti gli elementi che consentiranno poi effettivamente di valutare gli esiti dell’azione
didattica. Il PEI viene redatto all’inizio di ciascun anno scolastico ed è soggetto poi a
verifica. È redatto congiuntamente dalla scuola e dai Servizi (Equipe Psico-Sociosanitaria)
con la collaborazione della Famiglia.
2. La scuola, già da qualche anno, è attenta alle problematiche dei Disturbi Specifici
dell’Apprendimento favorendo: l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze
degli alunni con D.S.A. da parte di tutti i docenti; l’introduzione e l’uso di strumenti
compensativi e dispensativi; l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione
formativa per gli alunni con D.S.A. Tali obiettivi trovano formale definizione nella stesura
di un documento (PDP) attraverso l’utilizzazione di un programma della Erikson, che è di
fatto obbligatorio e, qualora lo ritenessero opportuno, potranno chiedere la collaborazione di
specialisti esterni pur conservandone interamente la responsabilità. In esso per ogni
disciplina indicheranno i contenuti minimi, indicati nelle linee guida del 2011, l'eventuale
strumento compensativo o dispensativo. Nella stesura del PDP i docenti si raccorderanno
con la famiglia che “può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze
sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici” (MIUR
2011, p.3.1, p.8). Tale documento dovrà essere redatto entro il primo trimestre scolastico ed
è importante che sia rivisto e rimodulato sulla base dei risultati ottenuti da ogni singolo
docente, comprese la verifica e la valutazione.
3. Per gli alunni con diagnosi di DSA verrà attuata una didattica individualizzata e
personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio.La didattica
individualizzata pone obiettivi comuni per tutti i componenti del gruppo-classe, ma è
concepita adattando le metodologie in funzione delle caratteristiche individuali dei discenti,
con l’obiettivo di assicurare a tutti il conseguimento delle competenze fondamentali del
curricolo. L’azione formativa personalizzata ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno
l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e il successo formativo in ogni
alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili
di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica
di promuovere un apprendimento significativo. La Legge 170/2010 richiama inoltre “misure
dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da
“apprendere” (non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, di usufruire
di maggior tempo per lo svolgimento di una prova, o di poter svolgere la stessa su un
contenuto comunque disciplinarmente significativo ma ridotto…)
4. Per quanto concerne la valutazione degli alunni con DSA nel art.6 del D.M. del 12 luglio
2011, prot.5669, è ribadito che “la valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e
degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogici-didattici (…) Le
Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente
con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante
l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della
prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di
strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti
disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria”.
5. Per gli altri alunni BES gli insegnanti compileranno un PDP cartaceo tenendo conto di
eventuali diagnosi o relazioni cliniche consegnate alla scuola. Nel caso di BES individuati
autonomamente dalla scuola, la stessa tutelerà maggiormente la famiglia includendo nel
PDP “apposita autorizzazione da parte della famiglia stessa” (Circolare Ministeriale marzo
2012)
43
Entrambi i PDP (per DSA e altri BES) andranno comunque firmati dalla famiglia che dichiara,
in tal senso, di essere stata informata, di acconsentire all’attuazione del progetto e di assumere gli
impegni in esso esplicitati; tutto questo per contribuire al benessere psicologico dell'alunno
all'interno della classe.
Come previsto dalla normativa vigente, nella scuola operano due strumenti collegiali per la
realizzazione dell’inclusione:
il GLI D'ISTITUTO (gruppo di lavoro per l' Inclusività), costituito ai sensi dell'art. 15,
comma 2 della L 104/92, formato da:
- Dirigente Scolastico,
- Funzioni Strumentali,
- n. 6 docenti di sostegno (2 per ordine di scuola) e n. 6 docenti curriculari
- operatori dei servizi sanitari
- n. 7 genitori
il DIPARTIMENTO DI SOSTEGNO composto da tutti i docenti di sostegno.
Il Gruppo di lavoro per l'Inclusività (GLI) svolge i seguenti compiti: 1. rilevazione dei BES presenti nella scuola;
2. elaborazione e raccolta documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;
3. rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
4. elaborazione del PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) che consiste in un documento che
riassume una serie di elementi finalizzati a migliorare l’azione educativa della scuola
indirizzata a tutti gli alunni che la frequentano. A tale scopo, il Gruppo procederà ad un'analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di
inclusione scolastica operati nell'anno appena trascorso e formulerà un'ipotesi globale di utilizzo
funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale
della scuola nell'anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e
inviato ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta di organico di
sostegno.A seguito di ciò, gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le
risorse di sostegno secondo quanto stabilito dall' art. 19, comma 11 della legge n. 111/2011.
8.3 L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI. Nelle scuole del Nostro Istituto Comprensivo, nel corso degli ultimi anni, la presenza di alunni
stranieri si è incrementata rendendo ancora più necessarie le azioni di accoglienza ed integrazione
già attuate negli anni precedenti. Allo scopo di favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli
alunni con cittadinanza non italiana, il nostro Istituto si è sempre impegnato a:
creare un clima di accoglienza tale da favorire l’inserimento degli alunni CNI nel gruppo
classe e l’integrazione nella comunità scolastica;
facilitare l’apprendimento linguistico;
valorizzare gli aspetti culturali peculiari di ciascun alunno nei diversi ambiti disciplinari.
La presenza nel nostro Istituto Comprensivo di studenti stranieri rappresenta anche un’occasione
importante per favorire fra adulti e bambini/ragazzi la diffusione dei valori, del rispetto e della
solidarietà. L’iscrizione degli alunni stranieri avviene in qualsiasi momento dell’anno scolastico,
generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella
relativa all’età anagrafica , salvo diverse disposizioni concordate con le figure che si occupano del
disagio e degli alunni stranieri. Dato il considerevole numero di quest’ultimi iscritti nelle classi del
nostro Istituto è stata formata una commissione con lo scopo di predisporre interventi didattici
comuni e di creare apposite dotazioni di sussidi e materiali. La Commissione è coordinata da una
Funzione Strumentale specifica. È stato inoltre creato un “Protocollo di accoglienza” (riportato nel
Regolamento d’Istituto visibile sul sito della Scuola), in cui sono indicati i criteri e le indicazioni
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riguardanti l’iscrizione e il loro inserimento a scuola; compiti e ruoli degli operatori scolastici; fasi
dell’accoglienza; modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana attraverso buone
pratiche educativo-didattiche che consentano di rispondere ai bisogni formativi specifici e di attuare
comportamenti ed interventi mirati allo sviluppo della persona e al suo successo scolastico come
previsto dai riferimenti normativi. In questa prospettiva, qualsiasi attività didattica interculturale
non dovrà essere considerata come un percorso “supplementare” al normale curricolo, ma come
un’azione educativa “ordinaria”, da dichiarare nella programmazione didattica e da includere nel
Piano dell’Offerta Formativa. È in questo modo che l’orientamento interculturale può davvero
contribuire alla traduzione in prassi di quel progetto di “scuola aperta a tutti”, ancora oggi
attualissimo, pensato nella Costituzione della Repubblica Italiana.
8.4 VISITE GUIDATE E VIAGGI DI INTEGRAZIONI CULTURALI
Tenendo conto delle programmazioni didattiche e delle proposte emerse dai Consigli di Classe
dei tre ordini di Scuola, sono stati programmati i seguenti itinerari.
Scuola dell’infanzia
Le uscite di questo ordine di scuola sono legate allo svolgimento delle unità di apprendimento
svolte nei plessi e saranno circoscritte all’ambito territoriale della Val Vibrata.
Scuola dell’Infanzia Colonnella
Colonnella: Libreria “Mondatori” c/o Centro Commerciale “Val Vibrata” (alunni di quattro e
cinque anni);
Martinsicuro: Parco sociale “La Pineta” (Centro CLEMATIS) – alunni di cinque anni;
Uscite sul territorio comunale e/o dei comuni limitrofi
Scuola dell’Infanzia Controguerra
Controguerra: sede dell’"Istituto Musicale “Spontini” – alunni di tre, quattro e cinque anni;
Villa Rosa di Martinsicuro - Colonnella: fattoria didattica “Le gemme” (alunni di quattro e
cinque anni);
Nereto: Comando dei Vigili del Fuoco (alunni di cinque anni);
Uscite sul territorio comunale e/o dei comuni limitrofi
Scuola dell’Infanzia Corropoli
Colonnella (c/o Centro Commerciale “Val Vibrata”) o Villa Rosa di Martinsicuro (c/o Centro
Commerciale “La Torre”) o Giulianova: Libreria “Mondadori” (alunni di quattro anni);
Corropoli: Badia (alunni di tre anni);
Corropoli: sede della Polizia Municipale (alunni di quattro e cinque anni);
Civitella: Abbazia di Montesanto (alunni di quattro e cinque anni);
Nereto: Comando dei Vigili del Fuoco (alunni di quattro e cinque anni);
Nereto: casa di riposo (alunni di quattro e cinque anni);
Giulianova: Stazione ferroviaria e zona portuale (alunni di quattro e cinque anni).
Uscite sul territorio comunale e/o dei comuni limitrofi
Scuola Primaria Colonnella
Villa Rosa di Martinsicuro: Azienda agricola “Punto Verde” (classi 1aA-2aA-2aB-2aC)
Spinetoli (AP): Oasi Naturalistica “La Valle” (classe 1aA-5aA)
Colonnella (c/o Centro Commerciale “Val Vibrata”) o Giulianova: Libreria “Mondadori (classi
1aA-1aB-2aA-2aC-4aA-4aB);
Martinsicuro: Orto Botanico “La Madonnina” (classe 1aB) – una o più uscite;
Colonnella: fattoria didattica “L’Arca” (classe 1aB)
Colonnella: laboratorio artigianale di falegnameria (classi 1aA-1aB)
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Ascoli Piceno: Caseificio “Sabelli” (classi 2aA-2aB-2aC);
San Benedetto del Tronto: Museo del Mare – Museo Paleontologico (classe 3aA);
Mosciano Sant’Angelo: Fattoria didattica “La Fonte” (classe 3aA);
Ascoli Piceno: Cartiera Papale (classi 4aA-4aB-5aB);
San Benedetto del Tronto o Giulianova: Porto (classi 4aA-4aB);
Teramo: Biblioteca Provinciale “M. Delfico” (classi 4aA-4aB);
Teramo: Museo Archeologico “F. Savini” (classi 4aA-4aB-5aA-5aB);
Recanati: Casa di Leopardi (classe 5aA);
Pescara o Teramo: Redazione del quotidiano “Il Centro” (classe 5aA)
Mosciano Sant’Angelo: “Patch Studios” (classe 5aA);
Teramo: Casa Editrice “Lisciani” (classe 5aA);
Roma - intera giornata (classe 5aA)
Ascoli Piceno: Museo Archeologico Statale (classe 5aB);
San Benedetto del Tronto: Porto e Museo Ittico (classe 5aB)
Ascoli Piceno: Stabilimento industriale “Barilla” (classe 5aB);
Civitella Casanova (PE) – intera giornata: Parco Naturale “La Rupe” – visita e attività di
laboratorio (classe 4aB-5aA-5aB);
Uscite sul territorio dei comuni dell’Istituto (tutte le classi)
Scuola Primaria Controguerra
Spinetoli (AP): Oasi Naturalistica “La Valle” (classi 1a-2a-3a);
Colonnella: Libreria “Mondadori” (classe prima)
Martinsicuro: Parco sociale “La Pineta” (Centro CLEMATIS) (classe prima);
Controguerra: Frantoio Lupa-Agri e Macci (classi 2a-3a);
Torano Nuovo: Bio Festival d’Autunno (classi 2a-3a);
Colonnella o Martinsicuro: Libreria “Mondadori” (classi 2a-3a-4a-5a);
Campli. Museo Archeologico (classi 2a-3a);
Ascoli Piceno: Azienda alimentari gelati di Monardi Pietro (classi 2a-3a);
Comuni limitrofi: Fattoria didattica (classi 2a-3a);
Nereto: Centro Servizi Culturali (classi 4a-5a);
Mosciano o Teramo: Osservatorio astronomico (classi 4a-5a);
Morro d’Oro: Giardino Officinale (classi 4a-5a);
Pescara: Museo delle genti, Casa di D’Annunzio, Porto turistico - Capitaneria di Porto (classi
4a-5a);
Ascoli Piceno: Caseificio “Sabelli” (classi 4a-5a);
Colonnella: uscite legate al Progetto “Un bosco per la città” (tutte le classi)
Ogni altra uscita prevista da partecipazione a concorsi o manifestazione di rilevante
valenza educativa
Scuola primaria Corropoli
Colonnella: fattoria didattica “L’Arca” (classi prime);
Martinsicuro: Orto Botanico “La Madonnina” (classi prime);
Controguerra: Fattoria didattica “Gioie di Fattoria” (classi prime);
Controguerra: Frantoio Macci (classi prime);
Torano Nuovo: Bio Festival d’Autunno (classi prime e seconde)
Giulianova: Istituto Professionale Alberghiero “Di Poppa” (classi prime e seconde)
Alba Adriatica: frantoio Ciaffoni (classi seconde);
Ascoli Piceno: Biblioteca (classi seconde, terze, quarte);
Colonnella (c/o Centro Commerciale “Val Vibrata”) o Villa Rosa di Martinsicuro (c/o Centro
Commerciale “La Torre”) o Giulianova: Libreria “Mondadori (classi prime e seconde);
Ascoli Piceno: Caseificio “Sabelli” (classi seconde);
Guardiagrele (CH): Il Bosco delle Meraviglie (classi seconde);
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Villa Rosa di Martinsicuro - Colonnella: fattoria didattica “Le gemme” (classe 2aB);
Mosciano Sant’Angelo: Osservatorio astronomico (classi terze);
Campli: Museo Archeologico Nazionale (classi terze);
Campovalano frazione di Campli: La Necropoli (classi terze);
Giulianova: Capitaneria di porto (classi terze);
Civitella del Tronto: Fortezza e visita del borgo (classi quarte);
Civitella: (classe 5aC);
Pescara: Casa D'Annunzio e visita alla redazione del quotidiano “Il Centro” (classi quarte);
Corropoli: Fonderia Cosenza (classe 5aC);
Teramo: Osservatorio astronomico di Collurania (classe 5aC);
Castelli (classi quinte);
Recanati: Casa di Leopardi (classi quinte);
Ascoli Piceno: Cartiera Papale (classi quinte);
Teramo: Istituto Zooprofilattico (classi quinte);
Teramo: Istituto Alberghiero “Di Poppa” (classi quinte);
Pescara: Casa di D’Annunzio e Museo delle Genti (classi quinte);
Teramo: Redazione del quotidiano “Il Centro” (classi quinte)
Uscite sul territorio comunale e/o dei comuni limitrofi
Scuola Secondaria di 1° grado
Scuola Secondaria Colonnella
Ascoli Piceno: visita alla città (classi prime e seconde).
Urbino o Ravenna o Assisi (classi prime e seconde).
Roma: Montecitorio (classi terze).
Milano: visita alla città - Expo (classe terza).
Torino o Firenze o Ferrara (classe terza).
Parco Nazionale o Riserva Naturalistica: (tutte le classi).
San Benedetto del Tronto: teatro in lingua (classe terza).
Scuola Secondaria Controguerra
Roma: Parlamento (classi terze);
San Benedetto del Tronto: Teatro - spettacolo in lingua inglese (classi terze);
Recanati: Casa di Leopardi (classi terze);
Mosciano Sant’Angelo: Osservatorio Astronomico Colle Leone (classi terze);
Milano: Padiglioni Expo (classi terze);
Firenze o Torino (classi terze);
Assisi o Urbino o Trani – Castel del Monte: (classi 1aC-2aC).
Scuola Secondaria Corropoli
Tarquinia: Necropoli etrusca e Castello (classi prime);
Sulmona e Parco della Maiella (classi prime);
Isernia: Pietrabbondante (classi prime);
Urbino: Museo del Balì (classi seconde);
Roma: Monumenti, Palazzo Montecitorio (classi terze);
Milano: centro, Padiglioni Expo (classi terze);
Torino: Reggia di Venaria o Trieste, Redipuglia: (classi terze).
Recanati: Palazzo Leopardi (classi terze);
San Benedetto del Tronto: Teatro - spettacolo in lingua inglese (classi terze);
Firenze: (classi terze);
Corropoli: Badia (classi terze).
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Verranno effettuate le uscite inerenti ai progetti Continuità, Orientamento e Sindaco dei
Ragazzi stabilite in corso d’anno.
Ai viaggi d’istruzione ed alle visite guidate potranno essere riservati al massimo sette giorni
per classe; il viaggio delle terze della Scuola Secondaria non può superare i tre giorni.
Il Dirigente Scolastico, visto il parere del Consiglio di Classe e/o la richiesta dei singoli
genitori, ha la delega ad autorizzare uscite didattiche in orario scolastico, nell’ambito del paese, per
cogliere le occasioni proposte a breve termine, per le quali mancherebbero i tempi tecnici per
convocare gli Organi Collegiali competenti.
9. L’AUTOVALUTAZIONE
9.1 VALUTAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA
L’art. 21 del DPR 8 marzo 1999, che istituisce l’autonomia delle istituzioni scolastiche, al comma
9, prevede per le medesime “l’obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della
produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi”.
La nostra Istituzione Scolastica, al fine di migliorare l’offerta formativa, utilizza l’Autoanalisi
d’Istituto come strumento di riflessione sulla qualità dell’intera organizzazione educativa e didattica
erogata. L’autovalutazione d’Istituto mira allo sviluppo di una cultura collaborativa, che porti tutti i
protagonisti coinvolti ad impegnarsi per la definizione e la valutazione dei fattori di qualità e per la
programmazione di attività di miglioramento. L’oggetto di indagine riguarda diverse aree (bisogni,
professionalità, progettualità, relazioni, continuità, risorse). L’osservazione delle aree verifica la
congruenza tra:
- il “dichiarato” (POF);
- il “percepito” (la percezione della realtà scolastica da parte dei genitori, degli studenti e dei
docenti.
La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione (interna ed esterna) costituisce la condizione
decisiva per il miglioramento dell’offerta educativa e didattica del nostro Istituto.
Saranno utilizzati questionari specifici rivolti alle diverse componenti della scuola: alunni, genitori,
docenti.
I dati emersi verranno esaminati per:
valutare l’efficacia e l’efficienza del P.O.F.;
evidenziare punti di forza e di debolezza;
prevedere progetti di ampliamento dell’offerta formativa.
9.2 SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
A partire dall’anno scolastico 2014-15, in tutte le scuole del sistema nazionale d’istruzione, è
stato avviato un percorso, di durata triennale, volto all’avvio e alla messa a regime del
procedimento di valutazione, secondo le fasi previste dall’art. 6 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 80 del 2013. Nella corso del precedente anno scolastico pertanto l'Unità di
Autovalutazione del nostro Istituto, ha elaborato, attraverso un modello online, il Rapporto di
Autovalutazione (RAV). La compilazione del documento ha guidato il gruppo di lavoro in un
percorso di riflessione interno che ha coinvolto tutta la comunità scolastica, finalizzato ad
individuare piste di miglioramento.
Tale percorso non va considerato in modo statico, ma come uno stimolo alla riflessione
continua sulle modalità organizzative, gestionali e didattiche messe in atto dalla scuola.
L’autovalutazione infatti, da un lato, ha la funzione di fornire una rappresentazione della scuola
attraverso un’analisi del suo funzionamento, dall’altro, costituisce la base per individuare le priorità
di sviluppo verso cui orientare nel prossimo anno scolastico il piano di miglioramento.
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10. CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
La formazione delle classi è affidata ad una commissione composta dal Dirigente Scolastico,
dai Docenti dell'ultimo anno del ciclo inferiore e dai Docenti del primo anno del ciclo superiore.
Particolare attenzione sarà dedicata al raccordo e al passaggio di informazioni: le insegnanti delle
classi in uscita avranno cura di comunicare tutti i dati in loro possesso: punti di forza, di debolezza
dei singoli alunni del gruppo-classe, al fine di agevolare il lavoro educativo-didattico.
I criteri generali per la formazione delle classi, comuni a tutti gli ordini di scuola, sono i
seguenti:
favorire la crescita e la maturazione degli alunni;
costituire gruppi che siano, in piccolo, uno spaccato della società e, quindi, al loro
interno eterogenei;
garantire l’omogeneità tra sezioni parallele.
Per la formazione delle sezioni dell'infanzia si rispetteranno i seguenti criteri:
1. equità numerica tra i sessi;
2. pari suddivisione degli alunni per semestre di nascita;
3. equa distribuzione nelle sezioni dei bambini problematici;
4. inserimento in sezioni diverse di gemelli e fratelli.
Per la formazione delle classi di scuola primaria si rispetteranno i seguenti criteri:
1. suddividere in modo equilibrato secondo genere maschile e femminile;
2. suddividere equamente i bambini per età;
3. suddividere equamente i bambini per periodo di frequenza alla scuola dell'infanzia ;
4. distribuire proporzionalmente nelle classi gli alunni di madre lingua non italiana;
5. mantenere all'interno della classe almeno un compagno dello stesso gruppo di
provenienza.
Per la formazione delle classi di scuola secondaria di I grado, fatti salvi i criteri sopra indicati,
si formeranno gruppi eterogenei sia dal punto di vista relazionale che delle abilità conseguite
tenendo conto, anche sulla base dei dati rilevabili dai documenti compilati dalla scuola primaria
e/o degli elementi segnalati dai relativi docenti, di:
a. alunni con problemi cognitivi, comportamentali, di relazione;
b. comportamento in classe con i compagni e con gli insegnanti;
c. rendimento scolastico nelle varie discipline;
d. competenze, abilità e livello di preparazione evidenziati nel corso della scuola
primaria;
e. potenzialità da sviluppare;
f. livello culturale delle famiglie.
Inoltre si assegneranno gli alunni non ammessi alla classe successiva o non licenziati alla
stessa sezione dell'anno precedente e si inserirà, se possibile , un solo portatore di handicap per
classe.
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11. SCELTA DEI LIBRI DI TESTO: PRASSI E CRITERI
Il libro di testo è uno degli strumenti attraverso i quali è possibile perseguire gli scopi formativi
e gli obiettivi didattici fissati dalla progettazione d'Istituto in coerenza con gli obiettivi generali
previsti dall’ordinamento e con le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa.
Per l’anno scolastico 2015/16 il collegio docenti, nella prospettiva di limitare, per quanto
possibile, i costi a carico delle famiglie, i collegi dei docenti ha confermato parte dei testi scolastici già
in uso e ha proceduto a nuove adozioni per le classi prime e quarte della scuola primaria e per le classi prime
della scuola secondaria di I grado. Nei casi di nuove adozioni sono stati adottati libri in versioni digitali o
miste, come previsto dalla legge.
12. ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA
L’ora alternativa non consiste in materie curricolari, corsi di sostegno o recupero, ma si
colloca nell’ambito delle tematiche relative “ai valori fondamentali della vita e della convivenza
civile”. Le “attività alternative” all’Insegnamento della Religione Cattolica concorrono al processo
formativo della personalità delle alunne e degli alunni mediante l’attuazione di due Progetti
d’Istituto, uno per la scuola dell’Infanzia e uno per la Primaria e Secondaria, approvati dal Collegio
dei Docenti il 29 ottobre 2015.
La scelta di non avvalersi dell’Insegnamento della Religione Cattolica viene effettuata all’atto
dell’iscrizione e trova concreta attuazione attraverso le seguenti opzioni possibili:
Attività didattiche e formative;
Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica. Questa
possibilità è stata inizialmente definita dalla circ. min. 9/1991 applicativa delle sentenze
della Corte costituzionale n.203/1989, n.13/1991 per le quali chi non segue l’insegnamento
della religione cattolica è in uno “stato di non obbligo”.
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INDICE 1. Premessa ............................................................................................................................................. 3
1.1 La normativa .................................................................................................................................. 3
1.2 Natura e funzioni ............................................................................................................................ 3
1.3 L'Istituto Scolastico Comprensivo ................................................................................................. 3
1.4 La comunicazione .......................................................................................................................... 3
2. Linee di indirizzo e obiettivi .............................................................................................................. 4
3. Organigramma d’istituto .................................................................................................................. 5
3.1 Funzioni strumentali e rispettivi compiti ....................................................................................... 6
4. Utenza .................................................................................................................................................. 8
4.1 Scuola e territorio ........................................................................................................................... 8
4.2 Scuola e famiglia ............................................................................................................................ 8
4.3 Regolamento d'Istituto ................................................................................................................... 9
4.4 Localizzazione del servizio .......................................................................................................... 14
4.5 Dislocazione dell’utenza .............................................................................................................. 15
4.6 Orario scolastico .......................................................................................................................... 18
4.7 Servizi aggiuntivi ......................................................................................................................... 19
4.7 Orario delle discipline .................................................................................................................. 19
5. Risorse ............................................................................................................................................... 21
5.1 Risorse umane e professionali...................................................................................................... 21
5.2 Risorse Strumentali ...................................................................................................................... 21
5.3 Risorse esterne ............................................................................................................................. 22
6. La nostra "Mission" ........................................................................................................................ 23
6.1 Centralità della persona per una nuova cittadinanza .................................................................... 23
6.2 Obiettivi generali del processo formativo dei tre ordini di scuola. .............................................. 23
6.3 La continuità educativa ................................................................................................................ 24
6.4 Verso il curricolo ......................................................................................................................... 25
6.5 La progettazione ........................................................................................................................... 27
6.6 L’orientamento ............................................................................................................................. 28
7. La valutazione .................................................................................................................................. 29
7.1 Scala docimologica per la valutazione degli apprendimenti ........................................................ 30
7.2 La valutazione degli alunni stranieri ............................................................................................ 31
7.3 Scala docimologica per l'attribuzione del voto di condotta ......................................................... 33
7.4 Esami di Stato di Licenza di Scuola Secondaria di I grado ......................................................... 35
7.5 Esami di Stato degli alunni stranieri ............................................................................................ 36
8. L’offerta formativa .......................................................................................................................... 38
8.1 Ampliamento dell’offerta formativa: riepilogo progetti .............................................................. 38
8.2 Dalla "scuola dell'integrazione" alla "scuola dell'inclusione" ...................................................... 41
8.3 L'integrazione scolastica degli alunni stranieri e dispersione scolastica ..................................... 43
8.4 Visite guidate e viaggi di integrazioni culturali ........................................................................... 44
9. L’autovalutazione. ........................................................................................................................... 47
9.1 Valutazione dell'Offerta Formativa .............................................................................................. 47
9.2 Sistema Nazionale di Valutazione ............................................................................................... 47
10. Criteri per la formazione delle classi............................................................................................ 48
11. Scelta dei libri di testo: prassi e criteri ......................................................................................... 49
12. Attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica .................................................. 49