numero 15 di idee in libertà
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politica, attualità e sportTRANSCRIPT
Crispano, approvata
la variante urbanistica
all’area PIP
Idee in libertà
Berlusconi ottiene l’ennesima fiducia e salva
il suo Governo. Voto di fiducia che si era reso
indispensabile dopo che il Governo era stato
battuto alla Camera sulla votazione del
rendiconto generale dello Stato. verifica
richiesta con forza anche dal capo dello Stato,
Napolitano, che aveva chiesto a gran voce
una verifica seria in Parlamento. Alla vigilia
del voto non era in discussione il fatto che i
numeri fossero a favore del premier ma, se
soprattutto il suo Governo fosse riuscito ad
ottenere la maggioranza assoluta. Ebbene
anche risultato è stato ottenuto con 316 voti
favorevoli. Certamente la tenuta del Governo
non rappresenta una buona notizia per
l’Italia. Si pensi all’incapacità fin ora
dimostrata nell’affrontare i problemi più
stringenti quali ad esempio il decreto
contenente le misure per rilanciare lo
sviluppo. Decreto più volte annunciato che
non trova le luci per i continui dissidi di una
parte della maggioranza con il “super”
ministro dell’economia Tremonti.
Staremo a vedere.
A Cardito sembra invece ritornata la
“smania” di candidarsi a Sindaco. Sembrava
che il condivisibile intervento, avvenuto
nell’ultimo consiglio comunale, dal
capogruppo consiliare del Partito
democratico avesse portato un po di buon
senso in seno al suo partito e soprattutto nei
riguardi di chi, sempre nel suo partito, non
perde occasione per rivendicare la propria
leadership alle prossime amministrative.
Come a voler dire siamo i più belli e i più forti
per questo dettiamo tempi e modi. Esempio
lampante è stata la mancata approvazione in
Giunta del riequilibrio di bilancio per
l’assenza degli assessori pieddini. Questa
mancata giunta ha fatto sfiorare l’implosione
dell’attuale maggioranza che è stata
scongiurata dall’intervento delle altri partiti
di maggioranza. Questo, insieme ad altri
episodi, mi ha fatto giungere ad una
conclusione: meglio dividersi subito che più
avanti!
Buona lettura
Sabato 22 ottobre 2011 periodico di attualità, politica, cultura e sport Anno III - n° 15
distribuzione gratuita
In questo numero...
L’editoriale
Calcio Napoli:
Gli azzurri non brillano
ma, almeno raggiungono
il pari in champions
contro i Bavaresi.
Consorzio
cimitero:
Il CDA decide
di non aumentare
le tariffe delle
lampade votive
Una buona notizia
per i cittadini
Frattamaggiore:
Al via la terza edizione del
cine forum che si terrà dal
27 ottobre al 3 novembre
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Cardito, il Pd china il capoe vota il riequilibrio dei conti
Cardito, il PD non perde occasione
di mostrare i muscoli e sul riequlibrio
si sfiora la crisi: meglio separarsi subito!
Caivano: è crisi
senza fine per
l’amministrazione Falco
di Umberto Setola
Cardito
Riequlibrio dei conti, la maggioranza Barra si ricompatta:politica
In Assise encomio solenne ai vigili urbani, modifica dello statuto
Idee in libertà 22 ottobre 2011
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La politica carditese negli ultimi giorni è
stata caratterizzata da una serie di
conflitti interni alla maggioranza sempre
per una serie di questioni mosse dal
Partito Democratico.
Sull’amministrazione pesa la scadenza del
riequilibrio di bilancio da approvare entro
il 25 di ottobre, che secondo qualcuno
costituisce un banco di prova in vista delle
prossime amministrative. Superato
questo scoglio non dovrebbero esserci più
dubbi che Api, IdV e Pd correranno
assieme.
Da tempo c’era chi paventava la
possibilità che il Pd non votasse il
riequilibrio, cercando di spaccare una
coalizione che altrimenti sarebbe
vincente. Probabilmente parte della
stampa locale punta a dividere per far
rientrare in gioco altre sedicenti
candidature che sulla carta sembrano
avere solo la finalità di portare a casa una
poltrona di consigliere comunale.
In effetti sono stati proprio i democratici a
porre dei distinguo per quanto riguarda il
riequilibrio di bilancio, facendo di fatto
saltare diverse volte la seduta di giunta
comunale che doveva approvare gli atti
preliminari.
Pretestuosi i motivi, che hanno portato a
tirare in ballo le solite generiche
motivazioni sulla condivisione.
Anche perché si tratta di un documento
sostanzialmente tecnico e che prevede
dei movimenti molto limitati. Alla fine le
impuntature si sono verificate su cifre che
rientrano nell’ordine delle poche migliaia
di euro.
Dopo ore di tensione, con qualche
catastrofista che già dipingeva scenari
apocalittici, ancora una volta l’opera di
mediazione e di ricucitura di qualche
consigliere ha riportato il sereno sulla
scena politica.
La giunta, dopo un’ulteriore pausa di
riflessione chiesta nella giornata di lunedì
si svolge regolarmente martedì e subito
dopo c’è la convocazione della seduta di
consiglio comunale. Nutrito l’ordine del
giorno. Si parte dal riconoscimento della
legittimità dei debiti fuori bilancio, ci sono
poi la ratifica della modifica Programma
Triennale delle Opere Pubbliche,
l’approvazione dei provvedimenti di
salvaguardia degli equilibri di bilancio, la
dichiarazione di prevalenti interessi
pubblici e/o utilità sociale alla
conservazione di un immobile abusivo,
verrà sostituita il consigliere dimissionario
Romano in seno alla Commissione
Comunale Giudici Popolari, sarà conferito
un encomio solenne personale Comando
Vigili Urbani, sarà modificato lo Statuto
Consorzio Cimiteriale Cardito-Crispano.
Sono in approvazione, inoltre, le
modifiche ed integrazioni del regolamen-
to per il funzionamento del Consiglio
Comunale e l’integrazione del
Regolamento Comunale per la Disciplina e
la Gestione dei Contratti di
Sponsorizzazione che era già stato
approvato dal civico consesso con
deliberazione n° 25 del 27/12/2005.
La variazione al piano triennale delle
opere pubbliche riguarda la caserma dei
carabinieri che viene slittata al 2012,
situazione su cui torneremo in modo più
dettagliato.
Per quanto riguarda le modifiche allo
statuto del consorzio, oltre qualche
adeguamento dovuto per legge e che
quindi non comporta nessuna novità, vi è
il superamento dell’alternanza tra Cardito
e Crispano per le cariche di Segretario e
Responsabile Economico del Consorzio.
Se la proposta dell’assemblea consortile
dovesse essere ratificata da entrambi i
consigli comunali il Segretario sarebbe
sempre quello in servizio presso il
Comune di Crispano, mentre il
Responsabile Economico sarebbe sempre
il Responsabile del Servizio Finanziario del
Comune di Cardito.
Come dicevamo, dopo qualche
incomprensione, l’aria nella maggioranza
sembra essersi fatta molto più distesa. La
seduta di Consiglio Comunale si svolgerà
quando saremo già in stampa, quindi un
resoconto dalle nostre pagine arriverà sul
prossimo numero. Ma a meno di
impensabili stravolgimenti dell’ultima ora
il riequilibrio sarà approvato in modo
compatto dalla maggioranza.
I dissapori che si sono verificati, però,
sono un segnale da cogliere in ogni caso.
L’impressione è che il Pd voglia solo
mostrare i muscoli in vista del braccio di
ferro per spuntare la caricatura a sindaco,
anche se lo spauracchio dello scioglimen-
to anticipato sembra tirato in ballo solo in
modo strumentale dalla solita stampa
dallo scandalo facile.
A confermare l’atteggiamento dei
democratici che sembrano voler misurare
il proprio peso c’è anche la questione
relativo proprio alla caserma dei
carabinieri. La realizzazione sembrava
aver preso una direzione definitiva. La
proposta del Sindaco era chiara. Nella
SLAI, ci sono due suoli che sono di
proprietà comunale. Uno è quello che è
stato individuato per la localizzazione
della caserma. L’altro invece non ha una
destinazione se non generica. Al
momento i due lotti sono solo un costo
fisso per l’Ente, costretto a sobbarcarsi
costi di manutenzione ordinaria e
saltuariamente di bonifica. Attualmente
l’unica funzione che sembra essere
consolidata è quella di area giochi
riservata agli amici a quattro zampe.
L’idea era quella di mettere all’asta il lotto
attualmente senza destinazione e
impiegare il ricavato per la costruzione
della caserma. Prevedendo che la cifra
derivante dalla cessione non sarebbe
sufficiente, in base ad una stima del
valore di mercato del lotto, resterebbe
una ulteriore parte di costi da coprire
attraverso un mutuo da accendere.
Naturalmente, tanto maggiore sarebbe
stata la cifra incassata per la vendita del
terreno, tanto minore sarebbe stato
l’importo del mutuo.
Per entrare nei dettagli, il costo
complessivo dovrebbe essere di
3.870.000 euro, di cui 1.820.000 euro da
ricavare dall’alienazione dell’altro lotto,
già approvata in consiglio comunale.
Inoltre, c’era anche l’intenzione di
affidare all’acquirente del suolo anche la
costruzione della caserma, ottenendo il
risultato di garantire sia l’acquirente che
l’Ente.
Da un lato il compratore avrebbe anche
l’incentivo della struttura da costruire.
Dall’altro il Comune avrebbe snellito i
tempi non procedendo ad ulteriore bando
e soprattutto vincolando al
completamento della caserma anche la
fine dei lavori sul lotto alienato al privato.
Una volta ammortizzato il mutuo, l’affitto
della caserma sarebbe andato a costituire
Il Sindaco Barra
Cardito
politicaIdee in libertà 22 ottobre 2011
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una di quelle entrate strutturali che
spesso sono oggetto dei discorsi del
sindaco e che sempre più si rendono
necessarie dal momento in cui i tagli dei
trasferimenti statali diventano sempre più
consistenti. Gli introiti previsti per il
Comune sarebbero di oltre 200.000 euro
l’anno. Anche prevista la tipologia dell’edi-
ficio, che dovrebbe essere ad “L”, con un
braccio di due piani e l’altro di due.
Complessivamente oltre all’area operativo
sono previste sei camerate, due per le
donne e quattro per gli uomini, oltre che
sei appartamenti per l’alloggio dei militari,
per complessivi 1850 metri quadrati. Si
tratterebbe, vista la quadratura, di una
struttura ad ospitare più di sette
carabinieri. Sembrava tutto ormai deciso,
quando anche qui è arrivato il veto del Pd,
soprattutto da parte del Consigliere Lago,
la cui mira finale sarebbe quella della
realizzazione di una piscina invece della
caserma. Inspiegabile la posizione dei
democratici. Cardito è ai confini con due
zone ad alta incidenza di microcriminalità,
il Parco Verde e il Rione Salicelle. Proprio
la zona SLAI è spesso teatro di rapine e di
scorribande da parte di balordi e teppisti.
L’operato della polizia municipale, seppur
encomiabile, non è sufficiente, visto che il
comando è ampiamente sotto organico. Il
rapporto tra agenti di polizia municipale e
cittadini è tra i più alti della provincia di
Napoli. A differenza di altri comuni
viciniori a Cardito non ci sono presidi delle
forze dell’ordine, come Carabinieri,
Pubblica Sicurezza, Guardia di Finanza. La
domanda di sicurezza da parte della
cittadinanza è sempre più pressante. Ma i
democratici, o parte di questi, vogliono
una piscina. Ovviamente la posizione non
è manifestata in modo così scoperto.
A pochi mesi dalla scadenza elettorale
una posizione apertamente contraria alla
costruzione della caserma sarebbe
altamente impopolare. Allora il gioco
ancora una volta si fa strumentale. Non si
dice no alla caserma, ma alla formula
ipotizzata per la costruzione. Niente
mutuo o vendita del suolo, ma il ricorso al
project financing, ovvero ad investitori
privati cui dare in gestione la struttura. Il
primo requisito per attirare privati su
discorsi di finanza di progetto è
l’appetibilità dell’investimento. La redditi-
vità di una caserma non è tale da
intercettare l’interesse dei privati, è stato
già verificato dal Sindaco. Voler legare la
realizzazione della caserma a questo tipo
di operazione è un modo pulito per non
farla costruire senza assumersene la
responsabilità. Per il momento il discorso
è rinviato al 2012, la palla passa alla pros-
sima consiliatura, con il primo round che è
stato vinto dal Pd o da parte di questo.
L’egemonia, infatti, sembra essere nelle
mani degli ex socialisti che per il
momento condiziona l’operato dell’intera
maggioranza. Non sappiamo quanto
possa durare ancora questo equilibrio.
Per quanto riguarda possibili scenari
futuri, c’è da registrare qualche
movimento. Manovre di riavvicinamento
in vista dell’elezioni alla coalizione di
governo di Giangrande e Desimone.
Dall’altra l’ennesimo balletto di Gennaro
Vicale e Vincenzo Soritto che in questa
consiliatura hanno davvero fatto di tutto.
Un giorno in maggioranza, l’altro
all’opposizione, poi possibilisti, poi a
destra poi al centro adesso a sinistra.
Casacche cambiate con la disinvoltura con
la quale si cambia una t-shirt d’estate, con
intervalli di indipendenza.
Adesso sembrano essere entrambi vicini
al Pd. Quanto durerà? La parola agli
elettori.
il Pd vota la delibera di giunta e di consiglio comunalecimiteriale Cardito - Crispano e variazione Piano triennale opere pubbliche
La proposta di Pasquale Barra: Internet gratis ai carditesiLa proposta arriva dal Consigliere
Pasquale Barra ed è quella di portare una
connessione internet gratuita nelle case di
tutti i carditesi. Tecnicamente la soluzione
è resa possibile dal processo di
informatizzazione che sta interessando il
Comune di Cardito. Nelle prossime
settimane vi sarà l’acquisto di un server
che possa ospitare i software in dotazione
ai servizi comunali ma anche un sistema di
firewall per il controllo degli accessi.
Sarà inoltre realizzata una nuova rete
wireless che possa mettere in contatto
tutti gli uffici distribuiti sul territorio
comunale.
Questo sarà possibile grazie ad una serie
di antenne e di trasmettitori installati
presso gli stabili comunali.
Proprio queste due implementazioni
potranno fare da supporto alla
realizzazione di una rete wifi che possa
portare una connessione internet gratuita
nelle case di tutti i carditesi.
Il risparmio sarebbe quantificabile attor-
no ai 240 euro annui.
Per i cittadini non dovrebbe essere
previsto nessun tipo di costo, ma
l’attivazione avverrebbe semplicemente a
seguito di una semplice richiesta di
credenziali presso il Comune di Cardito.
Lo stesso sistema di firewall
implementato sul nuovo server andrà a
garantire la sicurezza degli accessi da
appoggiare sulla rete wireless comunale
già in fase di realizzazione.
In questi giorni l’ufficio informatico sta
valutando le diverse soluzioni di
connettività, sia per fornire un servizio di
qualità ai cittadini, sia per avere un’
offerta vantaggiosa per l’ente, per una
spesa ipotizzabile attorno ai 19.000 euro
così come è stato per altri comuni.
Il lotto nella zona Slai dove dovrebbe sorgere la Caserma
Cardito Idee in libertà 22 ottobre 2011
politica
Consorzio Cimitero, si cerca una rapida soluzione
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Con l’approssimarsi della commemorazio-
ne dei defunti, il CDA del consorzio cimite-
ro Cardito-Crispano nei giorni scorsi si è
riunito affinché fossero messi in atto tutti
gli adempimenti necessari per permettere
ai familiari dei defunti di accendere le
lampade votive davanti ai propri cari.
Anche in questo caso non sono mancate
le polemiche difronte a un adempimento
che agli occhi di tutti doveva essere un
fatto scontato o almeno di ordinaria
amministrazione perché si tratta di atti
che ritualmente ogni anni sono posti in
essere con l’approssimarsi della comme-
morazione del due novembre.
Andiamo per ordine. Tutto ruota intorno
al mancato raggiungimento del numero
legale nell’ultimo CDA di mercoledì
scorso. Lo statuto del Consorzio prevede
che il CDA sia composto in totale di sette
membri tra cui è scelto il Presidente
dell’assemblea. In particolare quattro
consiglieri sono nominati dal comune di
Cardito e tre da quello di Crispano e per
rendere regolare la seduta occorre,
sempre da statuto, la presenza di almeno
cinque componenti il che,
sistematicamente negli ultimi tempi non
avviene proprio per l’assenza dei due
componenti che sono rimasti vacanti.
Per completezza d’informazione, infatti,
c’è da dire che anche il Comune di Cardito
deve provvedere alla nomina di un suo
componente all’interno del CDA del
consorzio cimitero. Proprio per tali motivi
e vista come dicevamo l’approssimarsi
della commemorazione dei defunti,
nell’ultimo consiglio d’amministrazione
del Consorzio, il Presidente, Nunziante
Raucci, davanti all’impossibilità
dell’organo di svolgere in pieno il proprio
lavoro ha dovuto assumersi la
responsabilità di porre in essere gli atti
necessari affinché si potessero accendere
le lampade votive nelle giornate del primo
e del due novembre. Il Presidente ha
sfruttato la possibilità prevista dall’art. 14
dello statuto dell’ente che prevede la
possibilità per il Presidente del CDA, in
caso di problematiche urgenti, a fronte
della mancanza del numero legale, di
provvedere in via provvisoria a disporre
gli atti. Giustamente non si sarebbe
potuto arrivare all’importante
commemorazione senza decidere il costo
per l’accensione delle lampade votive.
Chiuse le polemiche ci auguriamo che il
tutto venga chiarito per il meglio e
l’organo esecutivo possa riprendere a
lavorare per il meglio. La buona notizia sta
nel fatto che nonostante il periodo di crisi
i cittadini non subiranno aumenti nelle
tariffe per l’accensione delle lampade
votive, che resteranno invariate rispetto
agli scorsi anni. Dobbiamo dire che questo
nuovo CDA Presieduto da Raucci sta ben
lavorando in continuità con la Presidente
che lo ha preceduto, Annunziata De luca.
Se in questo periodo si sta verificando
qualche problemino crediamo che il tutto
possa risolvesi nel migliore dei modi. Si sa
, la politica ha i suoi tempi e talvolta anche
una semplice nomina di un componente
in un CDA può diventare un problema.
Siamo certi che il tutto non pregiudicherà
più di tanto il lavoro del CDA anche in
virtù del fatto che i due comuni di cui è
composto il consorzio cimitero hanno
sempre lavorato di comune accordo per la
risoluzione dei problemi.
Prima di andare a raccontare i passi
avanti fatti in questi mesi è giusto fare una
breve cronistoria di quello che è accaduto
partendo dal 2004 anno in cui il Consorzio
cimitero ha approvato il progetto di
ampliamento del cimitero con la
costruzione di 2268 loculi.
Dopo l’indizione della gara d’appalto, nel
2005, è stipulato il contratto con
l’impressa che si aggiudica i lavori e nel
settembre dello stesso anno è redatto il
verbale di consegna dei lavori, la cui
durata di esecuzione era stata prevista in
24 mesi. Nel corso del 2007, l’impresa che
deve eseguire i lavori chiede una proroga
di un anno per l’ultimazione dei lavori e
nel frattempo il consorzio cimitero avvia
la procedura di richiesta di pagamento dei
primi acconti dovuti dai cittadini
assegnatari dei loculi.
A questo punto iniziano i veri problemi
che hanno portato al blocco dei lavori.
Il tecnico pro-tempore del Consorzio, nel
periodo che va da ottobre a dicembre del
2007, riscontra delle incongruenze tra
quello che è il progetto e l’esecuzione dei
lavori. Così è tempestivamente sospeso il
pagamento del sesto stato di
avanzamento dei lavori.
Per tutta risposta la ditta che sta
eseguendo i lavori fa notificare al
consorzio una serie di diffide fino ad
arrivare all’apertura dell’attuale
contenzioso in Tribunale.
Nel mese di marzo del 2008, dopo la
nomina di un collaudatore tecnico/ammi-
Il CDA dedice di mantenere invariate le tariffe delle lampade votive
nistrativo, lo stesso deposita una
relazione nella quale sono riscontrati
anomalie nei lavori svolti e il consorzio,
nel luglio dello stesso anno revoca il
proprio tecnico di fiducia. In conseguenza
della citazione della ditta che stava
eseguendo i lavori, il consorzio nomina un
proprio legale e un nuovo direttore dei
lavori che avvia la
procedura dello stato di consistenza dei
lavori.
Dallo stesso emerge un collaudo negativo
e in conseguenza di ciò il consorzio avvia
la procedura di risoluzione del contratto
con la ditta. Si arriva così a marzo di
quest’anno con la presa in consegna del
cantiere.
Ora il giudizio procede con la nomina del
CTU da parte del Giudice e si procede alla
verifica dei lavori che
riscontrano le solite incongruenze già
emerse nelle precedenti verifiche.
Nell’udienza dello scorso maggio il
Giudice, su richiesta dei legali del
Consorzio, accoglie la richiesta di verifica
del valore effettivo e consistenza dei
lavori eseguiti fissando un termine di
novanta giorni per tali verifiche. I tecnici
del consorzio hanno voluto effettuare la
verifica di tre pali in cemento presi a
campione, al fine di verificare la staticità
dell’edificio. Il collaudatore statico ha
ritenuto opportuno verificare tutti i pali in
cemento della struttura, prima di dare il
proprio parere positivo alla staticità
dell’edificio. Entro fine ottobre, dovrebbe
avere luogo tale verifica, dopodichè se i
pali in cemento risulteranno idonei come
da progetto, il CDA del consorzio
procederà ad approvare il progetto
preliminare redatto dai tecnici incaricati
ed avviare così una nuova gara.
Diversamente, all’interno di questo nuovo
progetto sarà previsto il
potenziamento degli attuali pali non
conformi. Speriamo di pubblicare buone
notizie ai nostri lettori nei prossimi
numeri.
Dalla collaborazione tra ben sei
associazioni anche quest anno prenderà il
via il Cineforum Obama che giunge alla
sua terza edizione. Il cineforum obama è
un momento di aggregazione che da
ormai tre anni porta più di cento persone
alla settimana nelle sale del Cine - Teatro
De Rosa di Frattamaggiore con un
programma diviso tra proiezioni, serate
teatrali e musicali. I temi trattati dal
cineforum sono sempre temi attuali come
problematiche giovanili, disagio mentale,
il problema delle camorre, ma anche
tematiche come le innovazioni digitali che
ci sono state negli ultimi anni.
Il cineforum è, per noi organizzatori ma
anche per i partecipanti, un modo di fare
cultura grazie all’uso del cinema, del
teatro e della musica, cosa che sta
svanendo dopo i tanti tagli imposti dal
governo.
Le Prime due edizioni sono state il
percorso formativo che ci ha spinto
nell’organizzazione della terza.
Tante le difficoltà incontrate nei primi due
anni, ma proprio grazie a queste difficoltà
oggi siamo dinuovo presenti nelle sale del
DeRosa per dare alla città di
Frattamaggiore il nostro contributo
organizzativo al fine di creare quella
trama sociale che si è quasi persa, quella
trama fatta di persone che condividono
sapere ed esperienze, quell’aggregazione
che porta cultura in territori dove non si fa
altro che pensare ai denari.
A frattamaggiore questa pratica
dell’organizzazione di eventi culturali si è
persa già da un bel po’ di anni. Incenti
capitali mossi con il solo scopo di mettere
su un teatrino che non da alla città una
minima idea di cosa sia un evento
culturale. La cultura si può fare anche con
pochi soldi basta saperli usare.
Noi cerchiamo di ritrovare questa pratica
con le sole nostre forze garantendo, oltre
al momento di aggregazione, un
programma culturale che lasci una traccia
nelle persone.
L’organizzazione dell’evento è senza scopo
di lucro, tanto che nella seconda edizione
una parte del ricavato dalla vendita delle
tessere è stato dato in beneficenza.
Volevo ricordare che il comune di
Frattamaggiore, avendo un’assessore alla
cultura, culturalmente impegnato, non
affiancherà le associazioni ne
nell’organizzazione ne dando il patrocinio,
anche per questo motivo la terza edizione
sarà ancora di più un evento invidiabile.
Quest’anno le associazioni che hanno
partecipato attivamente all’organizzazio-
ne dell’evento in questione sono:
MOICA ( movimento italiano casalinghe),
Associazione culturale Irma Bandiera,
Comitato Obama, Arci punto 99 (Grumo
Nevano), Sottoterra (movimento
antimafie) e Oltre la siepe (associazione
musicale). Ogni associazione ha dato il
suo contributo sia in termini organizzativi
che in termini economici, vendendo
tessere abbonamento e trovando
sponsor per il raggiungimento delle spese
da sostenere per un evento che prevede
dodici serate.
Queste dodici serate sono composte da
undici proiezioni e una evento musicale.
Il programma è così composto: 27 ottobre
2011, il film “The Social Network”, il 3
novembre 2011 il film “L’albero della
vita”, 10 novembre 2011 il film Valzer con
“Bashir”, il 17 novembre 2011 il film “Certi
Bambini”, il 24 novembre 2011 il film
“Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il 1
dicembre 2011 il film “Il concerto”, il 15
dicembre ci sarà la serata musicale che
prevede l’esibizione di quattro gruppi: Blu
di metilene, Coffee&TV, Vittoria e le
Malelingue, The Burlesque, quattro
proggeti per la chiusura della prima
sessione di film. Si riprende il 12gennaio
2012 con il film “Gelido inverno”,
seguono, 19 gennaio 2012 “Mine vagan-
ti”, 26 gennaio 2012”Mi manda Picone”, 2
febbraio 2012 “Pomodori verdi fritti alla
fermata del treno” e ultimo appuntamen-
to per il 9 febbraio 2012 con “ Una vita
tranquilla”. Tutte le serate avranno inizio
alle ore 21:00 presso il Cine-Teatro De
Rosa a Frattamaggiore. Per partecipare
basta acquistare una tessera di
abbonamento per le 12 serate al costo
simbolico di 10.00 euro (0,83 centesimi di
euro, un caffè) semplicemente
contattando una delle sei associazioni
raggiungibili facilmente anche su
Facebook, il noto social network protago-
nista della prima serata del cineforum.
“ Idee in libertà”
Aut. Trib. Napoli n° 12 del
03 febbraio 2009
Anno III - n° 15
Editore: Associazione “ Idee in Libertà”
Direttore Responsabile: Umberto Setola
Contatti: [email protected]
tel. 3662031540
Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)
Stampa: Litografia Buonaurio
Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)
chiuso: venerdì 21 ottobre 2011
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Frattamaggiore
politicaDal 27 ottobre al 3 novembre la terza edizione del cine forum
Idee in libertà 22 ottobrre 2011
I temi trattati: problematiche giovanili, camorra ed innovazione tecnologica
Nello scroso numero avevamo annunciato
il ritiro delle dimissioni del Sindaco Falco.
Ritiro che era avvenuto proprio in
coincidenza con lo scadere del ventesimo
giorno previsto dalla legge. Questo aveva
fatto sorgere in noi la speranza che la
tempesta fosse ormai alle spalle e che la
maggioranza finalmente avesse trovato
una sintesi per passare all’attuazione
della fase programmatica. Purtroppo
siamo stati troppo ottimisti, infatti, è
lecito chiedersi quando avranno
termine le estenuanti e tumultuose
vicissitudini politiche che vedono il
sindaco Antonio Falco all’interno di
contrasti stridenti, di andirivieni di
proposte, imbarazzanti dimissioni, di
incontri interminabili e non fruttuosi, di
posizioni rigide e non responsabili, della
serie, “ora ci sono e voglio continuare ad
esserci”. Vi è una sostanziale similitudine
tra l’amministrazione di Caivano e
l’attuale governo nazionale, che striscia e
si dimena al fine di trovare qualsiasi
fantasioso, creativo escamotage, pur di
non lasciare la poltrona e ciò che essa
rappresenta, a scapito di un paese che a
dirla di un esperto economista, “l’italia ha
partecipato alla fondazione dell’Europa e
ora corre il rischio di contribuire ad
affondarla”.
Ritornando a Caivano, sembra che si sia
trovata una strada per poter dare un
segnale di svolta al governo del paese.
Man forte è stata data dal Partito
Democratico. In questa fase coincitata di
crisi amministrativa il partito di Bersani ha
svolto un ruolo centrale. Va chiarito che lo
stesso alle elezioni amministrative si era
presentato alle elezioni proprio in alterna-
tiva all’attuale Sindaco Falco, per poi dive-
nire, in una fase successiva, la stampella
dell’attuale maggioranza con un appoggio
esterno all’esecutivo. Chiusa questa
parentesi, il PD che ha messo come veto,
pena il mancato appoggio alla
maggioranza, la nomina di sei assessori
tecnici per la formazione della nuova
giunta. Queste pressioni hanno creato
forti malumori soprattutto all’interno
dello stesso partito del Sindaco Falco,
l’UDC, che ha preso le distanze da
quest’ultimo tanto da rischiare una vera e
propria spaccatura al suo interno.
L’ UDC addirittura chiedeva al proprio
Sindaco di non ritirare le dimissioni cosa
che avrebbe determinato lo scioglimento
anticipato del Consilgio Comunale.
Viene naturale chiedersi, dov’è il senso di
responsabilità di queste singole persone
che hanno avuto l’onore di essere stati
scelti dai cittadini di Caivano, per essere
da loro amministrati? Sicuramente,
questo lascia spazio a personalismi e a
sottese velleità nonchè aspirazioni, che
con il bene pubblico non hanno niente a
che fare. Nel frattempo si è assistito alle
dimissioni di alcuni assessori, Del Gaudio
e De Rosa e al mal di pancia di altri,
nonché alla disertazione dell'ultimo
consiglio comunale, richiesto
dall’opposizione, da parte della
maggioranza, tranne che per il partito del
Senatore Russo, l’API.
Purtroppo la maggioranza, se ancora
esiste, non può più sottrarsi alla
responsabilità, difatti giovedì 20 ottobre,
è stato fissato il consiglio comunale, con
all'ordine del giorno il riequilibrio di
bilancio. Appuntamento improrogabile
visto che il Comune di Caivano è stato
diffidato, così come prevede la normativa,
per non aver votato il documento entro il
termine stabilito del 30 settembre.
E’ evidente che questa scadenza ha
accelerato i processi risolutivi, che sembra
consistano nell’azzeramento della giunta e
nella nomina di soli sei assessori, a
rappresentanza della nuova maggioranza
di centro sinistra, con l'appoggio dei
singoli consiglieri, Vittorioso, Marino e
Maiello. I nuovi assessori saranno
espressione delle diverse aree politiche di
maggioranza, Popolari, API, UDC, e Partito
Democratico.
Nel frattempo il paese è allo sbaraglio,
l’ordinaria amministrazione sembra un
optional, esempio calzante sono i cumuli
di rifiuti non ritirati che un po’ qui, un po’
là dimorano in svariati posti del paese.
Cosa stà a significare, che vengono forse
strumentalizzati da questo bailame
amministrativo anche le aziende
partecipate del comune che sono
profumatamente pagate attraverso i
tributi dei cittadini caivanesi? Bene, il
risultato è una totale confusione.
Caivano attende giorni sereni.
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Caivano
politica
Caivano: crisi in maggioranza, partiti in cerca di una soluzione
Idee in libertà 22 ottobre 2011
Il Consiglio Comunale alla prova sul riequlibrio di Bilancio. Sul tavolo politico la giunta tecnica
a cura di Adimi
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nelle rispettive attività. In secondo luogo
cade il vincolo del limite massimo
dell’altezza consentita, attualmente era
fissata a sette metri. Queste le principali e
più importanti novità apportate dalla
nuova variante urbanistica. Novità che
erano state richieste a gran voce dagli
imprenditori assegnatari dei lotti e a cui
l’amministrazione Esposito aveva dato la
propria disponibilità affinché le mutate
esigenze imprenditoriali potessero essere
soddisfatte nel più breve tempo possibile.
infine pr l’inizio del prossimo anno l’ente
sta già predisponendo il bando per
l’assegnazione dei restanti lotti. Dopo
questa importante votazione non
potevamo non sentire il primo cittadino
Carlo Esposito, il quale ha dichiarato
qaunto segue:”
Con il voto alla variante urbanistica
dell’area PIP abbia abbiamo reso concreta
un punto che era nel nostro programma
elettorale. Era una esigenza reale viste
anche le tante richieste che ci erano
pervenute dagli imprenditori che hanno
investito nell’area. Il Comune di Crispano
ha intenzione di comprare, all’interno
dell’area, due lotti di terreno per creare
impresa. Nel primo sorgerà una fattoria
biologia, mentre nell’altro abbiamo
intenzione di costruire un impianto per la
produzione di energia pulita che andremo
a vendere ai nostri concittadini che così
riceveranno un risparmio sulla bolletta
energetica. Questo è un modo non solo
per creare economi e quindi lavoro ma, in
tal modo daremo il nostro contributo
all’ambiente. oggi la crisi economica ha
ammazzato le speranze dei nostri giovani
e noi nel nostro piccolo con queste
iniziative possiamo e dobbiamo fare
meglio.
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Crispano
politicaIl Consiglio Comunale approva la variante urbanistica all’area PIP
Idee in libertà 22 ottobre 2011
Esposito: “abbiamo mantenuto fede ad un impegno preso in campagna elettorale” L’area interessata dal PIP del Comune di
Crispano si estende su una superficie di
141.750 mq, è situata lungo la Provinciale
Aversa-Caivano, a ridosso dei comuni
della provincia di Napoli e Caserta, ed è
servita dal nuovo asse viario che collega
l’Asse di supporto con l’Asse Mediano.
L’area è accessibile anche tramite
l’Autostrada A1 (uscite Napoli Nord,
Caserta Sud) che costituisce la principale
via di collegamento con l’Aeroporto di
Napoli Capodichino, distante 13 km, ed il
Porto di Napoli (21 km). La città di
Crispano non è servita da alcuna stazione
delle FS, quella più vicina è ad Acerra (10
km), poco più distante è la stazione di
Casalnuovo di Napoli (12 km), entrambe
interessano la tratta ferroviaria
Napoli-Cancello. Rispetto agli Interporti di
Nola e Marcianise, l’area PIP è situata
rispettivamente a 21 km ed a 17 km. Il PIP
destina 89.000 mq della propria superficie
ad attività produttive di cui 51.326 mq per
la piccola industria e 37.674 mq per
l’artigianato di produzione.
Il PIP è stato approvato con delibera di
consiglio comunale n. 19 del 06/04/98.
Allo stato attuale risultano completate
tutte le opere di urbanizzazione.
L’area PiP rappresenta da sempre un polo
di sviluppo economico non solo per la
cittadina di Crispano ma, per l’intera
imprenditoria a nord di Napoli.
L’area di cui siamo palando comprende
circa quaranta lotti, buona parte dei quali
assegnati con un bando che risale ad
alcuni anni or sono.
Ed è per questo che l’amministrazione
Esposito con l’importante adozione della
delibera n. 41 nell’ultimo Consiglio
Comunale dello scorso 14 ottobre ha dato
ancora maggiore impulso al progetto.
Infatti, in quella seduta di consiglio è stata
approvata la proposta di variante
normativa dell’area PIP. La variante si è
resa necessaria in quanto erano
pervenute all’ente numerose richieste da
parte delle imprese risultate assegnatarie
dei lotti, di alcune modifiche necessarie al
tipo di attività che poi si andranno a
svolgere. Entrando nello specifico, la
variante urbanistica normativa è
essenzialmente finalizzata all’eliminazione
dell’indice di fabbricabilità territoriale
dall’attuale 1,00 mc/mq ad un massimo di
3,00 mc/mq. Tradotta in parole povere
significa capannoni più grandi che
risponderanno meglio alle esigenze
imprenditoriali di chi andrà ad investire
La c.d. “media conciliazione” è entrata in vigore in data 20 marzo 2011 per effetto della conversione in legge del Decreto Legislativo
n. 28 del 4 marzo 2010. L’art. 2 del citato D. Lgs. stabilisce che chiunque può accedere alla mediazione per la
conciliazione di una controversia civile e commerciale vertente su diritti disponibili. Si tratta di un istituto che, nelle intenzioni del
Legislatore, sarebbe stato introdotto per far fronte alla pigrizia dei giudizi ordinari e all’intasamento dei tribunali.
Quindi, per determinate tassative materie, chiunque voglia esercitare un’azione davanti al giudice per far valere i propri diritti è
tenuto ad esperire preliminarmente tale procedimento di mediazione. In sostanza occorre presentare una
richiesta ad un organismo preposto ed autorizzato dal Ministero di Giustizia a dirimere una controversia
grazie all’ausilio di esperti e mediatori professionisti. La domanda per accedere alla mediazione deve
essere presentata attraverso il deposito di un’istanza presso ilsuddetto organismo indicando le parti,
l’oggetto e le ragioni della pretesa. Le materie soggette obbligatoriamente alla media
conciliazione concernono diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione,
comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo
della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. L'esperimento del procedimento di
mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Tutto il procedimento non deve avere una durata superiore a
quattro mesi. Taletermine decorre dalla data di deposito della domanda di mediazione, ovvero dalla scadenza di quello fissato dal
giudice per il deposito della stessa.
Avv. Francesco CastaldoAvv. Gaetano Vigliotti
a cura dell’Avv.Francesco Castaldo
80024 Cardito, Napoli (NA)
Corso Cesare Battisti 145
tel: 0818322523
fax: 0818316200
Parliamo di Mediazione
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Cardito
rubricaIdee in libertà 22 ottobre 2011
Brutto scivolone casalingo per il Napoli di
Mazzarri.
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca
quella col Parma anche se non del tutto
meritata, il pari avrebbe rispecchiato al
meglio ciò che in campo si era visto.
Gli azzurri, alla prima sconfitta casalinga
della stagione, non hanno dimostrato la
brillantezza che li caratterizza. Ad onor del
vero quest’anno in campionato se si
escludono le gare contro Milan e Inter il
Napoli ha confezionato la sconfitta contro
Chievo e Parma e il misero pareggio
casalingo contro la Fiorentina. Un ruollino
di amrcia non certo invidiabile per una
compagine che è partita con altre
ambizione alla vigilia della stagione.
Sicuramente le belle prestazioni in
champions hanno coperto i non esaltanti
risultati in campionato ma, è giusto dire
che la massima competizione europea
toglie energie fisiche e mentali agli
uomini di Mazzarri. Se a ciò si
aggiunge che i calciatori più importanti
del Napoli sono allettati dalla vetrina
Europea per strappare contratti
importanti. Discorso a parte va fatto per
Hamsik. Tutti gli addetti ai
lavori, tecnici e giornalisti, lo definiscono
un fuoriclasse, a mio modesto avviso De
Laurentiis farebbe bene a venderlo e fare
cassa, soprattutto se le cifre che girano
sono veritiere. Si tratta di un calciatore
che oltre a prendere la palla, a girarsi su se
stesso e fare un passaggino di due metri
non fa. Si dirà che ha senso di posizione e
fa gol ma, questi non è un fuoriclasse!
Chiusa questa parentesi ritorniamo alle
gara con il Parma di sabato scorso.
Nel primo tempo c’era un rigore su
Lavezzi, ma l’arbitro Mazzoleni di
Bergamo non ha concesso la massima
punizione. Nella ripresa il Napoli è andato
in svantaggio nel momento migliore dei
padroni di casa. Sul vantaggio emiliano
firmato da Gobbi, Cavani si fa respingere
sulla linea il colpo di testa a botta sicura su
azione d’angolo da Jadid. Gli azzurri sono
anche riusciti a pareggiare con Mascara,
inserito da Mazzarri per una squadra
offensiva, resa ancora più tale con gli
ingressi di Zuniga e Lucarelli più avanti,
ma su una ripartenza la squadra si è fatta
trovare sbilanciata e ha subìto la rete di
Modesto. Appena pochi istanti dopo, su
azione da calcio da fermo Mirante compie
un miracolo su Maggio e sulla respinta
Cavani centra in pieno il palo.
Episodi che aumentano il rammarico per
scuotere i compagni con qualche
serpentina delle sue, ma è sempre il
Bayern ad essere pericoloso. Infatti ci
vuole il miglior De Sanctis per
dire no alla conclusione da posizione
ravvicinata di Boateng su azione d’angolo.
Scorrono i minuti e aumenta la
preoccupazione dei tifosi del San Paolo.
Nei minuti finali del primo tempo
arriva, inaspettata,la svolta. Maggio prova
accelera sulla destra imbeccato da Inler
entra in area e fa partire un tiro cross su
cui si avventa Badstuber che trafigge il suo
portiere.
Chi si aspettava un Napoli più arrembante
nel secondo tempo deve ricredersi, anche
perché il Bayern Monaco sulla farsa riga
del primo tempo controlla il macht.
Una mano ai bavaresi per tornare in
vantaggio la dà anche lo staff arbitrale
che giudica da rigore un tocco col gomito
di Cannavaro, che si gira in occasione della
conclusione di Gomez, peraltro il braccio
del difensore azzurro è attaccato al corpo.
Rigore inesistente.
Dal dischetto si presenta lo stesso
Gomez.
E’ il minuto numero 4 della ripresa. De
Sanctis lo ipnotizza e neutralizza il tiro
dagli undici metri, mantenendo il
Napoli in partita. Il match continua
con un grande possesso
palla del Bayern e gli azzurri
che invano tentano di ripartire in
contropiede. Tuttavia al Napoli manca
sempre il guizzo finale per mettere in
difficoltà i tedeschi. Mazzarri prova a
infoltire il centrocampo con l’inserimento
di Dzemaili al posto di Cavani. La mossa
serve ad arginare la superiorità del
centrocampo del Bayern, portando in
porto un pareggio prezioso in chiave
qualificazione. Adesso l’appuntamento
con la Champions è il 2 novembre con il
Bayern quando all’Allianz areana casa dei
bavaresi.
una sconfitta che toglie
entusiasmo agli azzurri. Di sicuro
hanno pesato nelle gambe dei
nazionali gli impegni sostenuti in
settimana, con i ct, soprattutto
quelli di Slovacchia e Svizzera già
eliminate dalla fase finale di Euro
2012, poco sensibili alle
esigenze del club di Aurelio De
Laurentiis.
Velocità sostenuta, ma non tale da
permettere al Napoli di
sviluppare il suo gioco abituale.
Il Parma ha imbrigliato gli azzurri.
I meriti degli emiliani sono tanti.
La volontà di vincere la gara da parte del
Napoli c’è stata. Ma soprattutto nella
ripresa. Pesa sull’economia della gara il
primo tempo disputato al di sotto delle
possibilità dei partenopei, che nella
ripresa hanno dato il massimo per
cogliere almeno il pareggio. Il Napoli
schierato con tutte gli attaccanti
disponibili, non è riuscito ad evitare la
sconfitta che avrebbe consentito agli
azzurri di raggiungere la vetta del torneo.
Più che un passo
indietro, non si riscontrano passi in avanti
dei partenopei, rispetto alle precedenti
esibizioni.
Sembrava che il Napoli avesse imparato a
gestire gare contro avversari
come il Parma. E invece Mazzarri e la
squadra devono lavorare ancora.
Gli azzurri stringono i denti e fermano il
Bayern Monaco, conquistando al San
Paolo un pari d’oro che permette al Napoli
di restare al secondo posto nella classifica
del girone A di Champions.
Contro i tedeschi la gara inizia subito male
infatti, i bavaresi trovano subito il
vantaggio un buco centrale e Kroos
controlla il traversone di Boateng porta
avanti i tedeschi.
Lo svantaggio dopo appena due minuti
concretizza i timori degli azzurri, scesi in
campo troppo contratti.
La reazione del Napoli si fa attendere, il
Bayern controlla la gara senza particolare
affanni. I problemi degli azzurri sono al
centro e i tedeschi costruiscono altre
occasioni per raddoppiare e chiudere
subito la contesa. Per fortuna degli
azzurri Gomez, che sfrutta uno svarione di
Cannavaro, non inquadra la porta da
ottima posizione. Il Napoli prova a scalfire
le certezze dei tedeschi, ma in
retroguardia Van Buyten e Badstuber
fanno buona guardia. Lavezzi prova a
Calcio Napoli
Sport
Napoli, pari in Champions dopo la sconfitta col Parma
Idee in libertà 22 ottobre 2011
Un autorete dei Bavaresi salva il Napoli di Mazzarri apparso ancora sotto tono
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a cura di Ru.gi