numero 15 di idee in libertà

16
Crispano, approvata la variante urbanistica all’area PIP Idee in libertà Berlusconi ottiene l’ennesima fiducia e salva il suo Governo. Voto di fiducia che si era reso indispensabile dopo che il Governo era stato battuto alla Camera sulla votazione del rendiconto generale dello Stato. verifica richiesta con forza anche dal capo dello Stato, Napolitano, che aveva chiesto a gran voce una verifica seria in Parlamento. Alla vigilia del voto non era in discussione il fatto che i numeri fossero a favore del premier ma, se soprattutto il suo Governo fosse riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta. Ebbene anche risultato è stato ottenuto con 316 voti favorevoli. Certamente la tenuta del Governo non rappresenta una buona notizia per l’Italia. Si pensi all’incapacità fin ora dimostrata nell’affrontare i problemi più stringenti quali ad esempio il decreto contenente le misure per rilanciare lo sviluppo. Decreto più volte annunciato che non trova le luci per i continui dissidi di una parte della maggioranza con il “super” ministro dell’economia Tremonti. Staremo a vedere. A Cardito sembra invece ritornata la “smania” di candidarsi a Sindaco. Sembrava che il condivisibile intervento, avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, dal capogruppo consiliare del Partito democratico avesse portato un po di buon senso in seno al suo partito e soprattutto nei riguardi di chi, sempre nel suo partito, non perde occasione per rivendicare la propria leadership alle prossime amministrative. Come a voler dire siamo i più belli e i più forti per questo dettiamo tempi e modi. Esempio lampante è stata la mancata approvazione in Giunta del riequilibrio di bilancio per l’assenza degli assessori pieddini. Questa mancata giunta ha fatto sfiorare l’implosione dell’attuale maggioranza che è stata scongiurata dall’intervento delle altri partiti di maggioranza. Questo, insieme ad altri episodi, mi ha fatto giungere ad una conclusione: meglio dividersi subito che più avanti! Buona lettura Sabato 22 ottobre 2011 periodico di attualità, politica, cultura e sport Anno III - n° 15 distribuzione gratuita In questo numero... L’editoriale Calcio Napoli: Gli azzurri non brillano ma, almeno raggiungono il pari in champions contro i Bavaresi. Consorzio cimitero: Il CDA decide di non aumentare le tariffe delle lampade votive Una buona notizia per i cittadini Frattamaggiore: Al via la terza edizione del cine forum che si terrà dal 27 ottobre al 3 novembre www.ideeinliberta.info www.ideeinliberta.info Cardito, il Pd china il capo e vota il riequilibrio dei conti Cardito, il PD non perde occasione di mostrare i muscoli e sul riequlibrio si sfiora la crisi: meglio separarsi subito! Caivano: è crisi senza fine per l’amministrazione Falco di Umberto Setola

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Page 1: numero 15 di idee in libertà

Crispano, approvata

la variante urbanistica

all’area PIP

Idee in libertà

Berlusconi ottiene l’ennesima fiducia e salva

il suo Governo. Voto di fiducia che si era reso

indispensabile dopo che il Governo era stato

battuto alla Camera sulla votazione del

rendiconto generale dello Stato. verifica

richiesta con forza anche dal capo dello Stato,

Napolitano, che aveva chiesto a gran voce

una verifica seria in Parlamento. Alla vigilia

del voto non era in discussione il fatto che i

numeri fossero a favore del premier ma, se

soprattutto il suo Governo fosse riuscito ad

ottenere la maggioranza assoluta. Ebbene

anche risultato è stato ottenuto con 316 voti

favorevoli. Certamente la tenuta del Governo

non rappresenta una buona notizia per

l’Italia. Si pensi all’incapacità fin ora

dimostrata nell’affrontare i problemi più

stringenti quali ad esempio il decreto

contenente le misure per rilanciare lo

sviluppo. Decreto più volte annunciato che

non trova le luci per i continui dissidi di una

parte della maggioranza con il “super”

ministro dell’economia Tremonti.

Staremo a vedere.

A Cardito sembra invece ritornata la

“smania” di candidarsi a Sindaco. Sembrava

che il condivisibile intervento, avvenuto

nell’ultimo consiglio comunale, dal

capogruppo consiliare del Partito

democratico avesse portato un po di buon

senso in seno al suo partito e soprattutto nei

riguardi di chi, sempre nel suo partito, non

perde occasione per rivendicare la propria

leadership alle prossime amministrative.

Come a voler dire siamo i più belli e i più forti

per questo dettiamo tempi e modi. Esempio

lampante è stata la mancata approvazione in

Giunta del riequilibrio di bilancio per

l’assenza degli assessori pieddini. Questa

mancata giunta ha fatto sfiorare l’implosione

dell’attuale maggioranza che è stata

scongiurata dall’intervento delle altri partiti

di maggioranza. Questo, insieme ad altri

episodi, mi ha fatto giungere ad una

conclusione: meglio dividersi subito che più

avanti!

Buona lettura

Sabato 22 ottobre 2011 periodico di attualità, politica, cultura e sport Anno III - n° 15

distribuzione gratuita

In questo numero...

L’editoriale

Calcio Napoli:

Gli azzurri non brillano

ma, almeno raggiungono

il pari in champions

contro i Bavaresi.

Consorzio

cimitero:

Il CDA decide

di non aumentare

le tariffe delle

lampade votive

Una buona notizia

per i cittadini

Frattamaggiore:

Al via la terza edizione del

cine forum che si terrà dal

27 ottobre al 3 novembre

www.ideeinliberta.infowww.ideeinliberta.info

Cardito, il Pd china il capoe vota il riequilibrio dei conti

Cardito, il PD non perde occasione

di mostrare i muscoli e sul riequlibrio

si sfiora la crisi: meglio separarsi subito!

Caivano: è crisi

senza fine per

l’amministrazione Falco

di Umberto Setola

Page 2: numero 15 di idee in libertà

Cardito

Riequlibrio dei conti, la maggioranza Barra si ricompatta:politica

In Assise encomio solenne ai vigili urbani, modifica dello statuto

Idee in libertà 22 ottobre 2011

2

La politica carditese negli ultimi giorni è

stata caratterizzata da una serie di

conflitti interni alla maggioranza sempre

per una serie di questioni mosse dal

Partito Democratico.

Sull’amministrazione pesa la scadenza del

riequilibrio di bilancio da approvare entro

il 25 di ottobre, che secondo qualcuno

costituisce un banco di prova in vista delle

prossime amministrative. Superato

questo scoglio non dovrebbero esserci più

dubbi che Api, IdV e Pd correranno

assieme.

Da tempo c’era chi paventava la

possibilità che il Pd non votasse il

riequilibrio, cercando di spaccare una

coalizione che altrimenti sarebbe

vincente. Probabilmente parte della

stampa locale punta a dividere per far

rientrare in gioco altre sedicenti

candidature che sulla carta sembrano

avere solo la finalità di portare a casa una

poltrona di consigliere comunale.

In effetti sono stati proprio i democratici a

porre dei distinguo per quanto riguarda il

riequilibrio di bilancio, facendo di fatto

saltare diverse volte la seduta di giunta

comunale che doveva approvare gli atti

preliminari.

Pretestuosi i motivi, che hanno portato a

tirare in ballo le solite generiche

motivazioni sulla condivisione.

Anche perché si tratta di un documento

sostanzialmente tecnico e che prevede

dei movimenti molto limitati. Alla fine le

impuntature si sono verificate su cifre che

rientrano nell’ordine delle poche migliaia

di euro.

Dopo ore di tensione, con qualche

catastrofista che già dipingeva scenari

apocalittici, ancora una volta l’opera di

mediazione e di ricucitura di qualche

consigliere ha riportato il sereno sulla

scena politica.

La giunta, dopo un’ulteriore pausa di

riflessione chiesta nella giornata di lunedì

si svolge regolarmente martedì e subito

dopo c’è la convocazione della seduta di

consiglio comunale. Nutrito l’ordine del

giorno. Si parte dal riconoscimento della

legittimità dei debiti fuori bilancio, ci sono

poi la ratifica della modifica Programma

Triennale delle Opere Pubbliche,

l’approvazione dei provvedimenti di

salvaguardia degli equilibri di bilancio, la

dichiarazione di prevalenti interessi

pubblici e/o utilità sociale alla

conservazione di un immobile abusivo,

verrà sostituita il consigliere dimissionario

Romano in seno alla Commissione

Comunale Giudici Popolari, sarà conferito

un encomio solenne personale Comando

Vigili Urbani, sarà modificato lo Statuto

Consorzio Cimiteriale Cardito-Crispano.

Sono in approvazione, inoltre, le

modifiche ed integrazioni del regolamen-

to per il funzionamento del Consiglio

Comunale e l’integrazione del

Regolamento Comunale per la Disciplina e

la Gestione dei Contratti di

Sponsorizzazione che era già stato

approvato dal civico consesso con

deliberazione n° 25 del 27/12/2005.

La variazione al piano triennale delle

opere pubbliche riguarda la caserma dei

carabinieri che viene slittata al 2012,

situazione su cui torneremo in modo più

dettagliato.

Per quanto riguarda le modifiche allo

statuto del consorzio, oltre qualche

adeguamento dovuto per legge e che

quindi non comporta nessuna novità, vi è

il superamento dell’alternanza tra Cardito

e Crispano per le cariche di Segretario e

Responsabile Economico del Consorzio.

Se la proposta dell’assemblea consortile

dovesse essere ratificata da entrambi i

consigli comunali il Segretario sarebbe

sempre quello in servizio presso il

Comune di Crispano, mentre il

Responsabile Economico sarebbe sempre

il Responsabile del Servizio Finanziario del

Comune di Cardito.

Come dicevamo, dopo qualche

incomprensione, l’aria nella maggioranza

sembra essersi fatta molto più distesa. La

seduta di Consiglio Comunale si svolgerà

quando saremo già in stampa, quindi un

resoconto dalle nostre pagine arriverà sul

prossimo numero. Ma a meno di

impensabili stravolgimenti dell’ultima ora

il riequilibrio sarà approvato in modo

compatto dalla maggioranza.

I dissapori che si sono verificati, però,

sono un segnale da cogliere in ogni caso.

L’impressione è che il Pd voglia solo

mostrare i muscoli in vista del braccio di

ferro per spuntare la caricatura a sindaco,

anche se lo spauracchio dello scioglimen-

to anticipato sembra tirato in ballo solo in

modo strumentale dalla solita stampa

dallo scandalo facile.

A confermare l’atteggiamento dei

democratici che sembrano voler misurare

il proprio peso c’è anche la questione

relativo proprio alla caserma dei

carabinieri. La realizzazione sembrava

aver preso una direzione definitiva. La

proposta del Sindaco era chiara. Nella

SLAI, ci sono due suoli che sono di

proprietà comunale. Uno è quello che è

stato individuato per la localizzazione

della caserma. L’altro invece non ha una

destinazione se non generica. Al

momento i due lotti sono solo un costo

fisso per l’Ente, costretto a sobbarcarsi

costi di manutenzione ordinaria e

saltuariamente di bonifica. Attualmente

l’unica funzione che sembra essere

consolidata è quella di area giochi

riservata agli amici a quattro zampe.

L’idea era quella di mettere all’asta il lotto

attualmente senza destinazione e

impiegare il ricavato per la costruzione

della caserma. Prevedendo che la cifra

derivante dalla cessione non sarebbe

sufficiente, in base ad una stima del

valore di mercato del lotto, resterebbe

una ulteriore parte di costi da coprire

attraverso un mutuo da accendere.

Naturalmente, tanto maggiore sarebbe

stata la cifra incassata per la vendita del

terreno, tanto minore sarebbe stato

l’importo del mutuo.

Per entrare nei dettagli, il costo

complessivo dovrebbe essere di

3.870.000 euro, di cui 1.820.000 euro da

ricavare dall’alienazione dell’altro lotto,

già approvata in consiglio comunale.

Inoltre, c’era anche l’intenzione di

affidare all’acquirente del suolo anche la

costruzione della caserma, ottenendo il

risultato di garantire sia l’acquirente che

l’Ente.

Da un lato il compratore avrebbe anche

l’incentivo della struttura da costruire.

Dall’altro il Comune avrebbe snellito i

tempi non procedendo ad ulteriore bando

e soprattutto vincolando al

completamento della caserma anche la

fine dei lavori sul lotto alienato al privato.

Una volta ammortizzato il mutuo, l’affitto

della caserma sarebbe andato a costituire

Il Sindaco Barra

Page 3: numero 15 di idee in libertà

Cardito

politicaIdee in libertà 22 ottobre 2011

3

una di quelle entrate strutturali che

spesso sono oggetto dei discorsi del

sindaco e che sempre più si rendono

necessarie dal momento in cui i tagli dei

trasferimenti statali diventano sempre più

consistenti. Gli introiti previsti per il

Comune sarebbero di oltre 200.000 euro

l’anno. Anche prevista la tipologia dell’edi-

ficio, che dovrebbe essere ad “L”, con un

braccio di due piani e l’altro di due.

Complessivamente oltre all’area operativo

sono previste sei camerate, due per le

donne e quattro per gli uomini, oltre che

sei appartamenti per l’alloggio dei militari,

per complessivi 1850 metri quadrati. Si

tratterebbe, vista la quadratura, di una

struttura ad ospitare più di sette

carabinieri. Sembrava tutto ormai deciso,

quando anche qui è arrivato il veto del Pd,

soprattutto da parte del Consigliere Lago,

la cui mira finale sarebbe quella della

realizzazione di una piscina invece della

caserma. Inspiegabile la posizione dei

democratici. Cardito è ai confini con due

zone ad alta incidenza di microcriminalità,

il Parco Verde e il Rione Salicelle. Proprio

la zona SLAI è spesso teatro di rapine e di

scorribande da parte di balordi e teppisti.

L’operato della polizia municipale, seppur

encomiabile, non è sufficiente, visto che il

comando è ampiamente sotto organico. Il

rapporto tra agenti di polizia municipale e

cittadini è tra i più alti della provincia di

Napoli. A differenza di altri comuni

viciniori a Cardito non ci sono presidi delle

forze dell’ordine, come Carabinieri,

Pubblica Sicurezza, Guardia di Finanza. La

domanda di sicurezza da parte della

cittadinanza è sempre più pressante. Ma i

democratici, o parte di questi, vogliono

una piscina. Ovviamente la posizione non

è manifestata in modo così scoperto.

A pochi mesi dalla scadenza elettorale

una posizione apertamente contraria alla

costruzione della caserma sarebbe

altamente impopolare. Allora il gioco

ancora una volta si fa strumentale. Non si

dice no alla caserma, ma alla formula

ipotizzata per la costruzione. Niente

mutuo o vendita del suolo, ma il ricorso al

project financing, ovvero ad investitori

privati cui dare in gestione la struttura. Il

primo requisito per attirare privati su

discorsi di finanza di progetto è

l’appetibilità dell’investimento. La redditi-

vità di una caserma non è tale da

intercettare l’interesse dei privati, è stato

già verificato dal Sindaco. Voler legare la

realizzazione della caserma a questo tipo

di operazione è un modo pulito per non

farla costruire senza assumersene la

responsabilità. Per il momento il discorso

è rinviato al 2012, la palla passa alla pros-

sima consiliatura, con il primo round che è

stato vinto dal Pd o da parte di questo.

L’egemonia, infatti, sembra essere nelle

mani degli ex socialisti che per il

momento condiziona l’operato dell’intera

maggioranza. Non sappiamo quanto

possa durare ancora questo equilibrio.

Per quanto riguarda possibili scenari

futuri, c’è da registrare qualche

movimento. Manovre di riavvicinamento

in vista dell’elezioni alla coalizione di

governo di Giangrande e Desimone.

Dall’altra l’ennesimo balletto di Gennaro

Vicale e Vincenzo Soritto che in questa

consiliatura hanno davvero fatto di tutto.

Un giorno in maggioranza, l’altro

all’opposizione, poi possibilisti, poi a

destra poi al centro adesso a sinistra.

Casacche cambiate con la disinvoltura con

la quale si cambia una t-shirt d’estate, con

intervalli di indipendenza.

Adesso sembrano essere entrambi vicini

al Pd. Quanto durerà? La parola agli

elettori.

il Pd vota la delibera di giunta e di consiglio comunalecimiteriale Cardito - Crispano e variazione Piano triennale opere pubbliche

La proposta di Pasquale Barra: Internet gratis ai carditesiLa proposta arriva dal Consigliere

Pasquale Barra ed è quella di portare una

connessione internet gratuita nelle case di

tutti i carditesi. Tecnicamente la soluzione

è resa possibile dal processo di

informatizzazione che sta interessando il

Comune di Cardito. Nelle prossime

settimane vi sarà l’acquisto di un server

che possa ospitare i software in dotazione

ai servizi comunali ma anche un sistema di

firewall per il controllo degli accessi.

Sarà inoltre realizzata una nuova rete

wireless che possa mettere in contatto

tutti gli uffici distribuiti sul territorio

comunale.

Questo sarà possibile grazie ad una serie

di antenne e di trasmettitori installati

presso gli stabili comunali.

Proprio queste due implementazioni

potranno fare da supporto alla

realizzazione di una rete wifi che possa

portare una connessione internet gratuita

nelle case di tutti i carditesi.

Il risparmio sarebbe quantificabile attor-

no ai 240 euro annui.

Per i cittadini non dovrebbe essere

previsto nessun tipo di costo, ma

l’attivazione avverrebbe semplicemente a

seguito di una semplice richiesta di

credenziali presso il Comune di Cardito.

Lo stesso sistema di firewall

implementato sul nuovo server andrà a

garantire la sicurezza degli accessi da

appoggiare sulla rete wireless comunale

già in fase di realizzazione.

In questi giorni l’ufficio informatico sta

valutando le diverse soluzioni di

connettività, sia per fornire un servizio di

qualità ai cittadini, sia per avere un’

offerta vantaggiosa per l’ente, per una

spesa ipotizzabile attorno ai 19.000 euro

così come è stato per altri comuni.

Il lotto nella zona Slai dove dovrebbe sorgere la Caserma

Page 4: numero 15 di idee in libertà
Page 5: numero 15 di idee in libertà

Cardito Idee in libertà 22 ottobre 2011

politica

Consorzio Cimitero, si cerca una rapida soluzione

5

Con l’approssimarsi della commemorazio-

ne dei defunti, il CDA del consorzio cimite-

ro Cardito-Crispano nei giorni scorsi si è

riunito affinché fossero messi in atto tutti

gli adempimenti necessari per permettere

ai familiari dei defunti di accendere le

lampade votive davanti ai propri cari.

Anche in questo caso non sono mancate

le polemiche difronte a un adempimento

che agli occhi di tutti doveva essere un

fatto scontato o almeno di ordinaria

amministrazione perché si tratta di atti

che ritualmente ogni anni sono posti in

essere con l’approssimarsi della comme-

morazione del due novembre.

Andiamo per ordine. Tutto ruota intorno

al mancato raggiungimento del numero

legale nell’ultimo CDA di mercoledì

scorso. Lo statuto del Consorzio prevede

che il CDA sia composto in totale di sette

membri tra cui è scelto il Presidente

dell’assemblea. In particolare quattro

consiglieri sono nominati dal comune di

Cardito e tre da quello di Crispano e per

rendere regolare la seduta occorre,

sempre da statuto, la presenza di almeno

cinque componenti il che,

sistematicamente negli ultimi tempi non

avviene proprio per l’assenza dei due

componenti che sono rimasti vacanti.

Per completezza d’informazione, infatti,

c’è da dire che anche il Comune di Cardito

deve provvedere alla nomina di un suo

componente all’interno del CDA del

consorzio cimitero. Proprio per tali motivi

e vista come dicevamo l’approssimarsi

della commemorazione dei defunti,

nell’ultimo consiglio d’amministrazione

del Consorzio, il Presidente, Nunziante

Raucci, davanti all’impossibilità

dell’organo di svolgere in pieno il proprio

lavoro ha dovuto assumersi la

responsabilità di porre in essere gli atti

necessari affinché si potessero accendere

le lampade votive nelle giornate del primo

e del due novembre. Il Presidente ha

sfruttato la possibilità prevista dall’art. 14

dello statuto dell’ente che prevede la

possibilità per il Presidente del CDA, in

caso di problematiche urgenti, a fronte

della mancanza del numero legale, di

provvedere in via provvisoria a disporre

gli atti. Giustamente non si sarebbe

potuto arrivare all’importante

commemorazione senza decidere il costo

per l’accensione delle lampade votive.

Chiuse le polemiche ci auguriamo che il

tutto venga chiarito per il meglio e

l’organo esecutivo possa riprendere a

lavorare per il meglio. La buona notizia sta

nel fatto che nonostante il periodo di crisi

i cittadini non subiranno aumenti nelle

tariffe per l’accensione delle lampade

votive, che resteranno invariate rispetto

agli scorsi anni. Dobbiamo dire che questo

nuovo CDA Presieduto da Raucci sta ben

lavorando in continuità con la Presidente

che lo ha preceduto, Annunziata De luca.

Se in questo periodo si sta verificando

qualche problemino crediamo che il tutto

possa risolvesi nel migliore dei modi. Si sa

, la politica ha i suoi tempi e talvolta anche

una semplice nomina di un componente

in un CDA può diventare un problema.

Siamo certi che il tutto non pregiudicherà

più di tanto il lavoro del CDA anche in

virtù del fatto che i due comuni di cui è

composto il consorzio cimitero hanno

sempre lavorato di comune accordo per la

risoluzione dei problemi.

Prima di andare a raccontare i passi

avanti fatti in questi mesi è giusto fare una

breve cronistoria di quello che è accaduto

partendo dal 2004 anno in cui il Consorzio

cimitero ha approvato il progetto di

ampliamento del cimitero con la

costruzione di 2268 loculi.

Dopo l’indizione della gara d’appalto, nel

2005, è stipulato il contratto con

l’impressa che si aggiudica i lavori e nel

settembre dello stesso anno è redatto il

verbale di consegna dei lavori, la cui

durata di esecuzione era stata prevista in

24 mesi. Nel corso del 2007, l’impresa che

deve eseguire i lavori chiede una proroga

di un anno per l’ultimazione dei lavori e

nel frattempo il consorzio cimitero avvia

la procedura di richiesta di pagamento dei

primi acconti dovuti dai cittadini

assegnatari dei loculi.

A questo punto iniziano i veri problemi

che hanno portato al blocco dei lavori.

Il tecnico pro-tempore del Consorzio, nel

periodo che va da ottobre a dicembre del

2007, riscontra delle incongruenze tra

quello che è il progetto e l’esecuzione dei

lavori. Così è tempestivamente sospeso il

pagamento del sesto stato di

avanzamento dei lavori.

Per tutta risposta la ditta che sta

eseguendo i lavori fa notificare al

consorzio una serie di diffide fino ad

arrivare all’apertura dell’attuale

contenzioso in Tribunale.

Nel mese di marzo del 2008, dopo la

nomina di un collaudatore tecnico/ammi-

Il CDA dedice di mantenere invariate le tariffe delle lampade votive

nistrativo, lo stesso deposita una

relazione nella quale sono riscontrati

anomalie nei lavori svolti e il consorzio,

nel luglio dello stesso anno revoca il

proprio tecnico di fiducia. In conseguenza

della citazione della ditta che stava

eseguendo i lavori, il consorzio nomina un

proprio legale e un nuovo direttore dei

lavori che avvia la

procedura dello stato di consistenza dei

lavori.

Dallo stesso emerge un collaudo negativo

e in conseguenza di ciò il consorzio avvia

la procedura di risoluzione del contratto

con la ditta. Si arriva così a marzo di

quest’anno con la presa in consegna del

cantiere.

Ora il giudizio procede con la nomina del

CTU da parte del Giudice e si procede alla

verifica dei lavori che

riscontrano le solite incongruenze già

emerse nelle precedenti verifiche.

Nell’udienza dello scorso maggio il

Giudice, su richiesta dei legali del

Consorzio, accoglie la richiesta di verifica

del valore effettivo e consistenza dei

lavori eseguiti fissando un termine di

novanta giorni per tali verifiche. I tecnici

del consorzio hanno voluto effettuare la

verifica di tre pali in cemento presi a

campione, al fine di verificare la staticità

dell’edificio. Il collaudatore statico ha

ritenuto opportuno verificare tutti i pali in

cemento della struttura, prima di dare il

proprio parere positivo alla staticità

dell’edificio. Entro fine ottobre, dovrebbe

avere luogo tale verifica, dopodichè se i

pali in cemento risulteranno idonei come

da progetto, il CDA del consorzio

procederà ad approvare il progetto

preliminare redatto dai tecnici incaricati

ed avviare così una nuova gara.

Diversamente, all’interno di questo nuovo

progetto sarà previsto il

potenziamento degli attuali pali non

conformi. Speriamo di pubblicare buone

notizie ai nostri lettori nei prossimi

numeri.

Page 6: numero 15 di idee in libertà
Page 7: numero 15 di idee in libertà

Dalla collaborazione tra ben sei

associazioni anche quest anno prenderà il

via il Cineforum Obama che giunge alla

sua terza edizione. Il cineforum obama è

un momento di aggregazione che da

ormai tre anni porta più di cento persone

alla settimana nelle sale del Cine - Teatro

De Rosa di Frattamaggiore con un

programma diviso tra proiezioni, serate

teatrali e musicali. I temi trattati dal

cineforum sono sempre temi attuali come

problematiche giovanili, disagio mentale,

il problema delle camorre, ma anche

tematiche come le innovazioni digitali che

ci sono state negli ultimi anni.

Il cineforum è, per noi organizzatori ma

anche per i partecipanti, un modo di fare

cultura grazie all’uso del cinema, del

teatro e della musica, cosa che sta

svanendo dopo i tanti tagli imposti dal

governo.

Le Prime due edizioni sono state il

percorso formativo che ci ha spinto

nell’organizzazione della terza.

Tante le difficoltà incontrate nei primi due

anni, ma proprio grazie a queste difficoltà

oggi siamo dinuovo presenti nelle sale del

DeRosa per dare alla città di

Frattamaggiore il nostro contributo

organizzativo al fine di creare quella

trama sociale che si è quasi persa, quella

trama fatta di persone che condividono

sapere ed esperienze, quell’aggregazione

che porta cultura in territori dove non si fa

altro che pensare ai denari.

A frattamaggiore questa pratica

dell’organizzazione di eventi culturali si è

persa già da un bel po’ di anni. Incenti

capitali mossi con il solo scopo di mettere

su un teatrino che non da alla città una

minima idea di cosa sia un evento

culturale. La cultura si può fare anche con

pochi soldi basta saperli usare.

Noi cerchiamo di ritrovare questa pratica

con le sole nostre forze garantendo, oltre

al momento di aggregazione, un

programma culturale che lasci una traccia

nelle persone.

L’organizzazione dell’evento è senza scopo

di lucro, tanto che nella seconda edizione

una parte del ricavato dalla vendita delle

tessere è stato dato in beneficenza.

Volevo ricordare che il comune di

Frattamaggiore, avendo un’assessore alla

cultura, culturalmente impegnato, non

affiancherà le associazioni ne

nell’organizzazione ne dando il patrocinio,

anche per questo motivo la terza edizione

sarà ancora di più un evento invidiabile.

Quest’anno le associazioni che hanno

partecipato attivamente all’organizzazio-

ne dell’evento in questione sono:

MOICA ( movimento italiano casalinghe),

Associazione culturale Irma Bandiera,

Comitato Obama, Arci punto 99 (Grumo

Nevano), Sottoterra (movimento

antimafie) e Oltre la siepe (associazione

musicale). Ogni associazione ha dato il

suo contributo sia in termini organizzativi

che in termini economici, vendendo

tessere abbonamento e trovando

sponsor per il raggiungimento delle spese

da sostenere per un evento che prevede

dodici serate.

Queste dodici serate sono composte da

undici proiezioni e una evento musicale.

Il programma è così composto: 27 ottobre

2011, il film “The Social Network”, il 3

novembre 2011 il film “L’albero della

vita”, 10 novembre 2011 il film Valzer con

“Bashir”, il 17 novembre 2011 il film “Certi

Bambini”, il 24 novembre 2011 il film

“Qualcuno volò sul nido del cuculo”, il 1

dicembre 2011 il film “Il concerto”, il 15

dicembre ci sarà la serata musicale che

prevede l’esibizione di quattro gruppi: Blu

di metilene, Coffee&TV, Vittoria e le

Malelingue, The Burlesque, quattro

proggeti per la chiusura della prima

sessione di film. Si riprende il 12gennaio

2012 con il film “Gelido inverno”,

seguono, 19 gennaio 2012 “Mine vagan-

ti”, 26 gennaio 2012”Mi manda Picone”, 2

febbraio 2012 “Pomodori verdi fritti alla

fermata del treno” e ultimo appuntamen-

to per il 9 febbraio 2012 con “ Una vita

tranquilla”. Tutte le serate avranno inizio

alle ore 21:00 presso il Cine-Teatro De

Rosa a Frattamaggiore. Per partecipare

basta acquistare una tessera di

abbonamento per le 12 serate al costo

simbolico di 10.00 euro (0,83 centesimi di

euro, un caffè) semplicemente

contattando una delle sei associazioni

raggiungibili facilmente anche su

Facebook, il noto social network protago-

nista della prima serata del cineforum.

“ Idee in libertà”

Aut. Trib. Napoli n° 12 del

03 febbraio 2009

Anno III - n° 15

Editore: Associazione “ Idee in Libertà”

Direttore Responsabile: Umberto Setola

Contatti: [email protected]

tel. 3662031540

Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)

Stampa: Litografia Buonaurio

Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)

chiuso: venerdì 21 ottobre 2011

7

Frattamaggiore

politicaDal 27 ottobre al 3 novembre la terza edizione del cine forum

Idee in libertà 22 ottobrre 2011

I temi trattati: problematiche giovanili, camorra ed innovazione tecnologica

Page 8: numero 15 di idee in libertà
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Nello scroso numero avevamo annunciato

il ritiro delle dimissioni del Sindaco Falco.

Ritiro che era avvenuto proprio in

coincidenza con lo scadere del ventesimo

giorno previsto dalla legge. Questo aveva

fatto sorgere in noi la speranza che la

tempesta fosse ormai alle spalle e che la

maggioranza finalmente avesse trovato

una sintesi per passare all’attuazione

della fase programmatica. Purtroppo

siamo stati troppo ottimisti, infatti, è

lecito chiedersi quando avranno

termine le estenuanti e tumultuose

vicissitudini politiche che vedono il

sindaco Antonio Falco all’interno di

contrasti stridenti, di andirivieni di

proposte, imbarazzanti dimissioni, di

incontri interminabili e non fruttuosi, di

posizioni rigide e non responsabili, della

serie, “ora ci sono e voglio continuare ad

esserci”. Vi è una sostanziale similitudine

tra l’amministrazione di Caivano e

l’attuale governo nazionale, che striscia e

si dimena al fine di trovare qualsiasi

fantasioso, creativo escamotage, pur di

non lasciare la poltrona e ciò che essa

rappresenta, a scapito di un paese che a

dirla di un esperto economista, “l’italia ha

partecipato alla fondazione dell’Europa e

ora corre il rischio di contribuire ad

affondarla”.

Ritornando a Caivano, sembra che si sia

trovata una strada per poter dare un

segnale di svolta al governo del paese.

Man forte è stata data dal Partito

Democratico. In questa fase coincitata di

crisi amministrativa il partito di Bersani ha

svolto un ruolo centrale. Va chiarito che lo

stesso alle elezioni amministrative si era

presentato alle elezioni proprio in alterna-

tiva all’attuale Sindaco Falco, per poi dive-

nire, in una fase successiva, la stampella

dell’attuale maggioranza con un appoggio

esterno all’esecutivo. Chiusa questa

parentesi, il PD che ha messo come veto,

pena il mancato appoggio alla

maggioranza, la nomina di sei assessori

tecnici per la formazione della nuova

giunta. Queste pressioni hanno creato

forti malumori soprattutto all’interno

dello stesso partito del Sindaco Falco,

l’UDC, che ha preso le distanze da

quest’ultimo tanto da rischiare una vera e

propria spaccatura al suo interno.

L’ UDC addirittura chiedeva al proprio

Sindaco di non ritirare le dimissioni cosa

che avrebbe determinato lo scioglimento

anticipato del Consilgio Comunale.

Viene naturale chiedersi, dov’è il senso di

responsabilità di queste singole persone

che hanno avuto l’onore di essere stati

scelti dai cittadini di Caivano, per essere

da loro amministrati? Sicuramente,

questo lascia spazio a personalismi e a

sottese velleità nonchè aspirazioni, che

con il bene pubblico non hanno niente a

che fare. Nel frattempo si è assistito alle

dimissioni di alcuni assessori, Del Gaudio

e De Rosa e al mal di pancia di altri,

nonché alla disertazione dell'ultimo

consiglio comunale, richiesto

dall’opposizione, da parte della

maggioranza, tranne che per il partito del

Senatore Russo, l’API.

Purtroppo la maggioranza, se ancora

esiste, non può più sottrarsi alla

responsabilità, difatti giovedì 20 ottobre,

è stato fissato il consiglio comunale, con

all'ordine del giorno il riequilibrio di

bilancio. Appuntamento improrogabile

visto che il Comune di Caivano è stato

diffidato, così come prevede la normativa,

per non aver votato il documento entro il

termine stabilito del 30 settembre.

E’ evidente che questa scadenza ha

accelerato i processi risolutivi, che sembra

consistano nell’azzeramento della giunta e

nella nomina di soli sei assessori, a

rappresentanza della nuova maggioranza

di centro sinistra, con l'appoggio dei

singoli consiglieri, Vittorioso, Marino e

Maiello. I nuovi assessori saranno

espressione delle diverse aree politiche di

maggioranza, Popolari, API, UDC, e Partito

Democratico.

Nel frattempo il paese è allo sbaraglio,

l’ordinaria amministrazione sembra un

optional, esempio calzante sono i cumuli

di rifiuti non ritirati che un po’ qui, un po’

là dimorano in svariati posti del paese.

Cosa stà a significare, che vengono forse

strumentalizzati da questo bailame

amministrativo anche le aziende

partecipate del comune che sono

profumatamente pagate attraverso i

tributi dei cittadini caivanesi? Bene, il

risultato è una totale confusione.

Caivano attende giorni sereni.

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Caivano

politica

Caivano: crisi in maggioranza, partiti in cerca di una soluzione

Idee in libertà 22 ottobre 2011

Il Consiglio Comunale alla prova sul riequlibrio di Bilancio. Sul tavolo politico la giunta tecnica

a cura di Adimi

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nelle rispettive attività. In secondo luogo

cade il vincolo del limite massimo

dell’altezza consentita, attualmente era

fissata a sette metri. Queste le principali e

più importanti novità apportate dalla

nuova variante urbanistica. Novità che

erano state richieste a gran voce dagli

imprenditori assegnatari dei lotti e a cui

l’amministrazione Esposito aveva dato la

propria disponibilità affinché le mutate

esigenze imprenditoriali potessero essere

soddisfatte nel più breve tempo possibile.

infine pr l’inizio del prossimo anno l’ente

sta già predisponendo il bando per

l’assegnazione dei restanti lotti. Dopo

questa importante votazione non

potevamo non sentire il primo cittadino

Carlo Esposito, il quale ha dichiarato

qaunto segue:”

Con il voto alla variante urbanistica

dell’area PIP abbia abbiamo reso concreta

un punto che era nel nostro programma

elettorale. Era una esigenza reale viste

anche le tante richieste che ci erano

pervenute dagli imprenditori che hanno

investito nell’area. Il Comune di Crispano

ha intenzione di comprare, all’interno

dell’area, due lotti di terreno per creare

impresa. Nel primo sorgerà una fattoria

biologia, mentre nell’altro abbiamo

intenzione di costruire un impianto per la

produzione di energia pulita che andremo

a vendere ai nostri concittadini che così

riceveranno un risparmio sulla bolletta

energetica. Questo è un modo non solo

per creare economi e quindi lavoro ma, in

tal modo daremo il nostro contributo

all’ambiente. oggi la crisi economica ha

ammazzato le speranze dei nostri giovani

e noi nel nostro piccolo con queste

iniziative possiamo e dobbiamo fare

meglio.

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Crispano

politicaIl Consiglio Comunale approva la variante urbanistica all’area PIP

Idee in libertà 22 ottobre 2011

Esposito: “abbiamo mantenuto fede ad un impegno preso in campagna elettorale” L’area interessata dal PIP del Comune di

Crispano si estende su una superficie di

141.750 mq, è situata lungo la Provinciale

Aversa-Caivano, a ridosso dei comuni

della provincia di Napoli e Caserta, ed è

servita dal nuovo asse viario che collega

l’Asse di supporto con l’Asse Mediano.

L’area è accessibile anche tramite

l’Autostrada A1 (uscite Napoli Nord,

Caserta Sud) che costituisce la principale

via di collegamento con l’Aeroporto di

Napoli Capodichino, distante 13 km, ed il

Porto di Napoli (21 km). La città di

Crispano non è servita da alcuna stazione

delle FS, quella più vicina è ad Acerra (10

km), poco più distante è la stazione di

Casalnuovo di Napoli (12 km), entrambe

interessano la tratta ferroviaria

Napoli-Cancello. Rispetto agli Interporti di

Nola e Marcianise, l’area PIP è situata

rispettivamente a 21 km ed a 17 km. Il PIP

destina 89.000 mq della propria superficie

ad attività produttive di cui 51.326 mq per

la piccola industria e 37.674 mq per

l’artigianato di produzione.

Il PIP è stato approvato con delibera di

consiglio comunale n. 19 del 06/04/98.

Allo stato attuale risultano completate

tutte le opere di urbanizzazione.

L’area PiP rappresenta da sempre un polo

di sviluppo economico non solo per la

cittadina di Crispano ma, per l’intera

imprenditoria a nord di Napoli.

L’area di cui siamo palando comprende

circa quaranta lotti, buona parte dei quali

assegnati con un bando che risale ad

alcuni anni or sono.

Ed è per questo che l’amministrazione

Esposito con l’importante adozione della

delibera n. 41 nell’ultimo Consiglio

Comunale dello scorso 14 ottobre ha dato

ancora maggiore impulso al progetto.

Infatti, in quella seduta di consiglio è stata

approvata la proposta di variante

normativa dell’area PIP. La variante si è

resa necessaria in quanto erano

pervenute all’ente numerose richieste da

parte delle imprese risultate assegnatarie

dei lotti, di alcune modifiche necessarie al

tipo di attività che poi si andranno a

svolgere. Entrando nello specifico, la

variante urbanistica normativa è

essenzialmente finalizzata all’eliminazione

dell’indice di fabbricabilità territoriale

dall’attuale 1,00 mc/mq ad un massimo di

3,00 mc/mq. Tradotta in parole povere

significa capannoni più grandi che

risponderanno meglio alle esigenze

imprenditoriali di chi andrà ad investire

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La c.d. “media conciliazione” è entrata in vigore in data 20 marzo 2011 per effetto della conversione in legge del Decreto Legislativo

n. 28 del 4 marzo 2010. L’art. 2 del citato D. Lgs. stabilisce che chiunque può accedere alla mediazione per la

conciliazione di una controversia civile e commerciale vertente su diritti disponibili. Si tratta di un istituto che, nelle intenzioni del

Legislatore, sarebbe stato introdotto per far fronte alla pigrizia dei giudizi ordinari e all’intasamento dei tribunali.

Quindi, per determinate tassative materie, chiunque voglia esercitare un’azione davanti al giudice per far valere i propri diritti è

tenuto ad esperire preliminarmente tale procedimento di mediazione. In sostanza occorre presentare una

richiesta ad un organismo preposto ed autorizzato dal Ministero di Giustizia a dirimere una controversia

grazie all’ausilio di esperti e mediatori professionisti. La domanda per accedere alla mediazione deve

essere presentata attraverso il deposito di un’istanza presso ilsuddetto organismo indicando le parti,

l’oggetto e le ragioni della pretesa. Le materie soggette obbligatoriamente alla media

conciliazione concernono diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione,

comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo

della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. L'esperimento del procedimento di

mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Tutto il procedimento non deve avere una durata superiore a

quattro mesi. Taletermine decorre dalla data di deposito della domanda di mediazione, ovvero dalla scadenza di quello fissato dal

giudice per il deposito della stessa.

Avv. Francesco CastaldoAvv. Gaetano Vigliotti

a cura dell’Avv.Francesco Castaldo

80024 Cardito, Napoli (NA)

Corso Cesare Battisti 145

tel: 0818322523

fax: 0818316200

Parliamo di Mediazione

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Cardito

rubricaIdee in libertà 22 ottobre 2011

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Brutto scivolone casalingo per il Napoli di

Mazzarri.

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca

quella col Parma anche se non del tutto

meritata, il pari avrebbe rispecchiato al

meglio ciò che in campo si era visto.

Gli azzurri, alla prima sconfitta casalinga

della stagione, non hanno dimostrato la

brillantezza che li caratterizza. Ad onor del

vero quest’anno in campionato se si

escludono le gare contro Milan e Inter il

Napoli ha confezionato la sconfitta contro

Chievo e Parma e il misero pareggio

casalingo contro la Fiorentina. Un ruollino

di amrcia non certo invidiabile per una

compagine che è partita con altre

ambizione alla vigilia della stagione.

Sicuramente le belle prestazioni in

champions hanno coperto i non esaltanti

risultati in campionato ma, è giusto dire

che la massima competizione europea

toglie energie fisiche e mentali agli

uomini di Mazzarri. Se a ciò si

aggiunge che i calciatori più importanti

del Napoli sono allettati dalla vetrina

Europea per strappare contratti

importanti. Discorso a parte va fatto per

Hamsik. Tutti gli addetti ai

lavori, tecnici e giornalisti, lo definiscono

un fuoriclasse, a mio modesto avviso De

Laurentiis farebbe bene a venderlo e fare

cassa, soprattutto se le cifre che girano

sono veritiere. Si tratta di un calciatore

che oltre a prendere la palla, a girarsi su se

stesso e fare un passaggino di due metri

non fa. Si dirà che ha senso di posizione e

fa gol ma, questi non è un fuoriclasse!

Chiusa questa parentesi ritorniamo alle

gara con il Parma di sabato scorso.

Nel primo tempo c’era un rigore su

Lavezzi, ma l’arbitro Mazzoleni di

Bergamo non ha concesso la massima

punizione. Nella ripresa il Napoli è andato

in svantaggio nel momento migliore dei

padroni di casa. Sul vantaggio emiliano

firmato da Gobbi, Cavani si fa respingere

sulla linea il colpo di testa a botta sicura su

azione d’angolo da Jadid. Gli azzurri sono

anche riusciti a pareggiare con Mascara,

inserito da Mazzarri per una squadra

offensiva, resa ancora più tale con gli

ingressi di Zuniga e Lucarelli più avanti,

ma su una ripartenza la squadra si è fatta

trovare sbilanciata e ha subìto la rete di

Modesto. Appena pochi istanti dopo, su

azione da calcio da fermo Mirante compie

un miracolo su Maggio e sulla respinta

Cavani centra in pieno il palo.

Episodi che aumentano il rammarico per

scuotere i compagni con qualche

serpentina delle sue, ma è sempre il

Bayern ad essere pericoloso. Infatti ci

vuole il miglior De Sanctis per

dire no alla conclusione da posizione

ravvicinata di Boateng su azione d’angolo.

Scorrono i minuti e aumenta la

preoccupazione dei tifosi del San Paolo.

Nei minuti finali del primo tempo

arriva, inaspettata,la svolta. Maggio prova

accelera sulla destra imbeccato da Inler

entra in area e fa partire un tiro cross su

cui si avventa Badstuber che trafigge il suo

portiere.

Chi si aspettava un Napoli più arrembante

nel secondo tempo deve ricredersi, anche

perché il Bayern Monaco sulla farsa riga

del primo tempo controlla il macht.

Una mano ai bavaresi per tornare in

vantaggio la dà anche lo staff arbitrale

che giudica da rigore un tocco col gomito

di Cannavaro, che si gira in occasione della

conclusione di Gomez, peraltro il braccio

del difensore azzurro è attaccato al corpo.

Rigore inesistente.

Dal dischetto si presenta lo stesso

Gomez.

E’ il minuto numero 4 della ripresa. De

Sanctis lo ipnotizza e neutralizza il tiro

dagli undici metri, mantenendo il

Napoli in partita. Il match continua

con un grande possesso

palla del Bayern e gli azzurri

che invano tentano di ripartire in

contropiede. Tuttavia al Napoli manca

sempre il guizzo finale per mettere in

difficoltà i tedeschi. Mazzarri prova a

infoltire il centrocampo con l’inserimento

di Dzemaili al posto di Cavani. La mossa

serve ad arginare la superiorità del

centrocampo del Bayern, portando in

porto un pareggio prezioso in chiave

qualificazione. Adesso l’appuntamento

con la Champions è il 2 novembre con il

Bayern quando all’Allianz areana casa dei

bavaresi.

una sconfitta che toglie

entusiasmo agli azzurri. Di sicuro

hanno pesato nelle gambe dei

nazionali gli impegni sostenuti in

settimana, con i ct, soprattutto

quelli di Slovacchia e Svizzera già

eliminate dalla fase finale di Euro

2012, poco sensibili alle

esigenze del club di Aurelio De

Laurentiis.

Velocità sostenuta, ma non tale da

permettere al Napoli di

sviluppare il suo gioco abituale.

Il Parma ha imbrigliato gli azzurri.

I meriti degli emiliani sono tanti.

La volontà di vincere la gara da parte del

Napoli c’è stata. Ma soprattutto nella

ripresa. Pesa sull’economia della gara il

primo tempo disputato al di sotto delle

possibilità dei partenopei, che nella

ripresa hanno dato il massimo per

cogliere almeno il pareggio. Il Napoli

schierato con tutte gli attaccanti

disponibili, non è riuscito ad evitare la

sconfitta che avrebbe consentito agli

azzurri di raggiungere la vetta del torneo.

Più che un passo

indietro, non si riscontrano passi in avanti

dei partenopei, rispetto alle precedenti

esibizioni.

Sembrava che il Napoli avesse imparato a

gestire gare contro avversari

come il Parma. E invece Mazzarri e la

squadra devono lavorare ancora.

Gli azzurri stringono i denti e fermano il

Bayern Monaco, conquistando al San

Paolo un pari d’oro che permette al Napoli

di restare al secondo posto nella classifica

del girone A di Champions.

Contro i tedeschi la gara inizia subito male

infatti, i bavaresi trovano subito il

vantaggio un buco centrale e Kroos

controlla il traversone di Boateng porta

avanti i tedeschi.

Lo svantaggio dopo appena due minuti

concretizza i timori degli azzurri, scesi in

campo troppo contratti.

La reazione del Napoli si fa attendere, il

Bayern controlla la gara senza particolare

affanni. I problemi degli azzurri sono al

centro e i tedeschi costruiscono altre

occasioni per raddoppiare e chiudere

subito la contesa. Per fortuna degli

azzurri Gomez, che sfrutta uno svarione di

Cannavaro, non inquadra la porta da

ottima posizione. Il Napoli prova a scalfire

le certezze dei tedeschi, ma in

retroguardia Van Buyten e Badstuber

fanno buona guardia. Lavezzi prova a

Calcio Napoli

Sport

Napoli, pari in Champions dopo la sconfitta col Parma

Idee in libertà 22 ottobre 2011

Un autorete dei Bavaresi salva il Napoli di Mazzarri apparso ancora sotto tono

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a cura di Ru.gi

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