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S Ecomondo 2016 Ecomondo 2016 Ecomondo 2016 ECOMONDO E KEY ENERGY ECOMONDO E KEY ENERGY ECOMONDO E KEY ENERGY Stati generali green economy Stati generali green economy Numero 0 dicembre 2016 Energia dalla birra Energia dalla birra SIAMO PRESENTI NEL PADIGLIONE 2b STAND 095 DAL 29/11 AL 2/12

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Ecomondo 2016Ecomondo 2016Ecomondo 2016

ECOMONDO E KEY ENERGYECOMONDO E KEY ENERGYECOMONDO E KEY ENERGY

Stati generali green economyStati generali green economy

Numero 0 dicembre 2016

Energia dalla birraEnergia dalla birra

SIAMO PRESENTI NEL PADIGLIONE 2b STAND 095 DAL 29/11 AL 2/12

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La Societa Soltrade Communication nasce nel 2007

come Casa Editrice con l'intento di operare sia su

supporti cartacei (riviste, giornali, ecc.) che su sup-

porti elettronici e televisivi inoltre per le esperienze

e le conoscenze precedentemente mature dal suo

Board come organizzatrice e promotrice di nuovi

eventi sia pubblici sia privati ad interesse nazionale

ed internazionale. Nel corso di varie attività, la So-

cietà si è occupata assiduamente alla realizzazione

di un numero notevole di lavori editoriali e pubblici-

tari per il settore ecologico, diventando un riferi-

mento per la diffusione della comunicazione per gli

operatori di questo settore. Questa attività ha per-

messo a Soltrade di conoscere ed approfondire que-

sto mercato sia sotto il profilo della crescita sia sotto

quello di merito alle esigenze di divulgazione. Per

ampliare la proposta editoriale, pubblichiamo un

notiziario svolto a informare, confrontare, pubbliciz-

zare novità di tutte le attività che operano nel setto-

re ecologico.

Pagina 3 - Maldive, Università Bicocca realizza una ‘casa’ dell’acqua pubblica

Pagina 3 - Legambiente, plastica minaccia laghi lombardi

Pagina 3 - Energia dalla birra? Basta sfruttare gli scarti

Pagina 6 - Stati generali green economy, pronti a 'sfida estera'

Pagina 6 - Ecomondo e key Energy: 105.574 visitatori alla fiera di Rimini

Pagina 7 - Cop22, al via progetti greentech per la lotta ai cambiamenti climatici

Pagina 7 - Marine litter, il 96% costituto da plastica

Pagina 7 - Rifiuti: +14% differenziata elettronici primi nove mesi 2016

Pagina 8 - Amianto, tra criticità e passi avanti

Pagina 9 - Butti leader sul mercato Italiano

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Energia dalla birra? Basta sfruttare gli scarti

Queste sue peculiarità hanno fatto sì che venisse inserito nell’agenda dei prossimi negoziati internazionali sui cambiamenti climatici come strategia di mitigazione del cambiamento climatico. Il Crea è attual-mente impegnato in ulteriori prove per la caratterizzazione del bio-char ottenuto e il suo impiego in agricoltura.

Maldive, Università Bicocca realizza una ‘casa’ dell’acqua pubblica

Il Marhe center – Marine research and high education center – è un minicampus attrezzato di cir-ca 3000 metri quadrati, progettato a Milano e realizzato in loco da maestranze maldiviane. Pres-so il centro, situato sull’isola di Magoodhoo (atollo di Faafu, circa 135 chilometri a sud-ovest di Malè), docenti della Bicocca collaborano con i colleghi maldivia-ni per lo studio di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile. Magoodhoo costituisce infatti uno scenario eccezionale per stu-diare i cambiamenti climatici attraverso l’analisi dell’ecosistema marino.

Legambiente, plastica minaccia laghi lombardi

Iseo e Maggiore i bacini con maggior presenza di particelle.

La plastica minaccia le acque dei laghi lombardi. A rivelarlo sono i risultati dei campionamenti effettuati a luglio da Goletta dei laghi, la campagna itinerante di Legambiente. Nel Sebino, Lario, Verbano e Benaco, per la prima volta in Italia, accanto al monitoraggio della presenza di inquina-mento da batteri di origine fecale, è stato condotto anche un campionamento di microplastiche.

I campioni prelevati nei principali laghi del nord Italia sono stati sottoposti a indagini di laboratorio e hanno rivelato la presenza di microparticelle plastiche in tutti i prelievi effettuati. I laghi in cui sono state trovate più particelle sono l'Iseo e il Maggiore, con va-lori medi di densità di 40.396 e 39.368 particelle su chilometro quadrato di superficie campionata, seguiti dal lago di Garda con 25.259 particelle su chilometro quadrato. La sezione lacustre a maggiore densità di microlitter è risultata la porzione del Verbano che va da Arona (No) ad Angera (Va), zona in cui confluiscono le correnti verso l'uscita. "Purtroppo i corsi d'acqua - sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Le-gambiente Lombardia - continuano ad essere incessantemente sul banco degli imputati: l'Oglio sul Sebino, l'Adda sul Lario, i torrenti Bardello, Acquanegra e Boesio sul Verbano, il Bolletta sul Ce-resio e per finire il Maguzzano sul Benaco. Quasi sempre pesano la mancanza di infrastrutture fo-gnarie dei comuni dell'entroterra o l'inadeguatezza dei depuratori per il troppo carico antropico".

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione scientifica di Enea (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con le quali Legambiente ha studiato un protocollo specifico per i laghi, adattando il mo-dello fino ad oggi impiegato solo nei mari.

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Stati generali green economy, pronti a 'sfida estera'

Si chiudono a Rimini, città volano sviluppo sostenibile.

Oltre 2000 partecipanti, 1.500 utenti per la diretta strea-ming, circa 80 relatori italiani ed internazionali intervenuti e un ministro, quello dell'ambiente, Gian Luca Galletti. Gli Stati Generali della Green Economy che si sono conclusi oggi a Rimini nell'ambito di Ecomondo hanno dimostrato che la green economy italiana è ormai matura e pronta a misurarsi sui mercati internazionali. L'appuntamento verde annuale, che si è concluso con un focus sulle città come nuovo driver dello sviluppo sostenibile, ha anche elabora-

to un pacchetto di proposte per rinverdire l'economia.

"La giornata conclusiva degli Stati Generali dedicata alle città - ha osservato il Presidente della Fonda-zione per lo Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi - apre nuovi scenari di lavoro per l'appuntamento dell'an-no prossimo. Nelle città sono concentrati molti problemi, ma vi è anche un potenziale maggiore per lo sviluppo della green economy". Momenti chiave dell'edizione 2016 sono stati la presentazione della Relazione sullo stato della green economy dedicata alla green economy italiana in Europa e nel mondo e una forte impronta internazionale, specialmente nelle 5 sessioni pomeridiane di approfondimento e consultazione. Numeri importanti anche nella parte social. Anche quest'anno, infatti vi è stata una grande partecipazione online per gli Stati Generali della Green Economy, soprattutto nella giornata di martedì 8 novembre quando l'hashtag #statigreen16 è stato per oltre due ore (tra le 12 e le 14.30) tra i Trending Topic italiani di Twitter, stabilmente in quinta posizione nel giorno dominato da #Elections2016. Nel momento di massima esposizione #statigreen16 ha raggiunto circa 430.000 profili twitter con oltre 600 account attivamente coinvolti.

ECOMONDO E KEY ENERGY: 105.574 VISITATORI ALLA FIERA DI RIMINI

E’ l’economia circolare il driver dello sviluppo di un pianeta che vuol ridefinire la sua impronta ecologica. Un ambito nel quale l’Italia svolge un ruolo di primo piano a livello europeo e che le quattro giornate alla Fiera di Rimini hanno certificato. Questa

la positiva fotografia dei saloni organizzati da Italian Exhibition Group SpA (la nuova società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), condivisa dagli attori protagonisti di questo gran-de appuntamento europeo – in contemporanea il 20° Ecomondo, 10° Key Energy, Key Wind, H2R Mo-bility for Sustainability e Condominio Eco – dedicato al sistema della green economy, inaugurato mar-tedì scorso dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. 105.574 (+2% rispetto al 2015) i visitatori al-la Fiera di Rimini nelle quattro giornate, oltre 11.000 stranieri. Qualità e internazionalità del business esaltano il giudizio diffuso fra espositori e visitatori. Continuano a crescere le sezioni innovative e si registra il segnale delle manifestazioni di successo: la prenotazione degli spazi per la prossima edizio-ne. “In questi venti anni – dichiara Lorenzo Cagnoni, Presidente di Italian Exhibition Group – abbiamo saputo accompagnare la straordinaria performance della green economy italiana. Le imprese sono state protagoniste di una vetrina di eccellenza affacciata sul mondo; un’opportunità di business, di re-lazioni e di conoscenza ad un livello elevatissimo testimoniato dalla presenza del Governo e dell’Unio-ne Europea. Ora la sfida è diffondere questo protagonismo nel mondo: dopo quella brasiliana, Eco-mondo nel 2017 organizzerà un’edizione in Cina”. Numeri da record per le iniziative in programma: ol-tre 1200 imprese su 113.000 mq della Fiera di Rimini; centinaia di seminari, aperti dagli Stati Generali della Green Economy, con mille relatori; 550 buyers protagonisti di 4.500 incontri d’affari; 520 i gior-nalisti accreditati in sala stampa e, ad oggi, 163 milioni di contatti media grazie alla grande attenzione delle testate generaliste e di settore; eco amplificata dai social col raddoppio delle impressions com-plessive – 10.476.538 – per #ecomondo, #keyenergy e #cittasostenibile; oltre 2500 i tweet; +548% li-ke su Facebook durante l’evento; 120 le fermate straordinarie di Trenitalia alla stazione RiminiFiera.

Nel 2017 le fiere della green economy saranno a Rimini Fiera da martedì 7 a venerdì 10 novembre.

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Cop22, al via progetti greentech per la lotta ai cambiamenti climatici

GeoClimaticRisk, primo nel suo genere a livello mondiale, par-tendo dall’analisi dei rischi geo-climatici fornisce: previsioni di impatto ambientale e sociale su commodities, agricoltura e ri-sorse alimentari, acqua, energia, stabilità sociale, salute e sicu-rezza; previsioni di impatto sui mercati, sul commercio interna-zionale e valutazione del rischio finanziario connesso agli inve-stimenti di medio lungo termine. Aspetti questi ultimi di grande attualità per chi deve assicurare rischi e prevedere investimenti di medio lungo termine in aree geografiche potenzialmente esposte a eventi climatici estremi.

Marine litter, il 96% costituto da plastica

Nello specifico, se si aumentasse nei Comuni il riciclo dei rifiuti, ci sarebbe una riduzione di quelli marini del 7,4% e un ricavo sui costi di 35,16 milioni di euro all’anno. L’au-mento del riciclo del packaging (tra l’80% e il 90%) per-metterebbe di diminuire il marine litter del 18,41% e il ri-cavo dai costi aumenterebbe a 87,48 milioni di euro all’anno.

Rifiuti: +14% differenziata elettronici primi nove mesi 2016

Confermata inversione tendenza Raee mostrata 2 anni precedenti.

Nei primi nove mesi 2016 continua ad aumentare la raccolta differenziata dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) in Italia. I dati ela-borati dal Centro di Coordinamento Raee e presentati alla Fiera Ecomondo di Rimini in occasione del Forum dedicato alla circolarità delle risorse nel settore delle apparecchiature elettriche, mostrano una netta crescita a confermare

l'inversione di tendenza già registrata nei due anni precedenti.

Dopo il +8% del 2015, i primi nove mesi 2016 proseguono il trend positivo della raccolta, con un quantitativo complessivo di 210.930 kg di Raee, pari a +14% rispetto allo stesso periodo dell'an-no precedente. In aumento anche la raccolta a livello di singolo raggruppamento, con un incre-mento a doppia cifra di R2 (+35%), che comprende Grandi Elettrodomestici quali lavatrici, forni elettrici, lavastoviglie; R4 (+18%), dedicato ai piccoli elettrodomestici come cellulari, tablet, frul-latori; R5 (+22%), il raggruppamento delle sorgenti luminose. R1 (Freddo e Clima) segna +8%, mentre l'unico comparto in cui diminuisce la raccolta è R3 (Tv e Monitor) con un -2%, dato in li-nea con l'andamento di questo settore negli ultimi anni.

Il Centro di Coordinamento Raee ha presentato anche i dati relativi agli Im-pianti per il trattamento, 957 strutture così distribuite: 473 nelle regioni del Nord Ovest, 196 al Nord Est, 149 al Centro e 139 al Sud e Isole. L'Italia nel 2015 ha raggiunto un tasso di trattato del 36% per i Raee domestici, a fron-te del target europeo che prevede il ritorno del 45% della media dell'im-messo del triennio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019.

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Amianto, tra criticità e passi avanti

In GU il decreto che sblocca 17 mln per gli interventi di bonifica. Ma la metà delle regioni italiane non ha un impianto di smalti-mento e oltre 250.000 tonnellate di amianto vengono esportate all’estero.

La situazione italiana in tema di amianto sembra non riuscire a migliorare neppure davanti a concreti passi avanti. Passi avanti come quelli compiuti in questi anni dal Governo, prima con la leg-ge di stabilità del 2015, con cui sono stati messi in campo 45 mi-lioni all’anno per la bonifica dei siti industriali più critici, poi con il Collegato ambientale che pre-vedeva ulteriori agevolazioni per la rimozione delle copertu-re in eternit. L’ultimo provvedi-mento, in ordine di tempo ad entrare in vigore, è il decreto del Ministero dell’Ambiente che attua l’articolo 56 del Collegato.

Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, l’atto normativo stanzia 17 milioni di euro per sostenere le opere di risanamento. Nel detta-glio prevede un credito d’imposta al 50% delle spese sostenute dalle imprese su beni e strutture produttive, per lavori di bonifica conclusi entro il 2016. Il bonus fiscale sarà concesso solo per in-terventi conclusi di rimozione e smaltimento dell’amianto, e non quindi per il semplice incapsulamento o confinamento. Peccato che tale per corso sia più in salita del previsto. Come emerso dal convegno “Smaltimento dell’amianto, stato dell’arte e nuove tec-nologie”, quasi la metà delle regioni italiane non ha un impianto per lo smaltimento e ogni anno oltre 250.000 tonnellate di mate-riale contenente fibre di asbesto viaggiano verso Germania e al-tre nazioni, Un export che ci costa caro: ben cento milioni di euro l’anno. Non solo:

“Ci sono più di 400 leggi sul trattamento dell’amianto tra naziona-li e regionali: una millefoglie legislativa – ha sottolineato il vice-presidente della Camera Luigi Di Maio – che crea difficoltà agli operatori. Proliferazione legislativa non coincide con la risoluzio-ne del problema. Serve un fondo dedicato allo smaltimento, con risorse mirate e dedicate”. Se la discarica resta il metodo princi-pale di smaltimento, è anche vero che in questi anni si sono fatte avanti nuove tecnologie di trasformazione di rifiuti d’amianto che vedono gli scienziati italiani protagonisti. Le più recenti sono sta-te portate al Convegno a dimostrazione dei progressi compiuti fin’ora: dal nuovo metodo di inertizzazione chimica con siero di latte del Prof. Norberto Roveri, per il quale è aperto un procedi-mento di Valutazione di impatto ambientale, a quello della dotto-ressa Cristina Leonelli, dell’Università di Modena e Reggio Emilia basato sul riscaldamento a microonde.

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BUTTI: TECNOLOGIA ED INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEL RECYCLING

La Butti S.r.l. é una solida realtà aziendale innovativa che produce attrezzature per l'industria con un occhio di riguardo alle continue esigenze che il settore Recycling richiede. Grazie all'affidabilità, alla competenza ed all'alta qualità dei prodotti a

marchio Butti e delle materie prime utilizzate l'azienda si é affermata negli anni come leader sul mercato Italiano ed estero. Un esempio concreto di tale successo sono le "Scope Industrial" dal design ac-cattivante, progettate graficamente per mezzo di render 3D dall'effi-ciente ufficio tecnico interno all'azienda e realizzate con una doppia struttura di rinforzo per soddisfare le richieste dei commercianti di rottami ferrosi che hanno la necessità di mantenere sempre in ordine e puliti i propri piazzali e

magazzini. Le "Scope Industrial" Butti hanno resistenti spazzole in acciaio armo-nico C53 che le rendono il miglior prodotto sul mercato per la pulizia forte di scarti metallici, rifiuti industriali, plastica, carta, vetro e legno. Il sistema di fun-zionamento é semplice ed efficace, la scopa può essere inforcata e movimenta-ta con qualsiasi carrello elevatore o per mezzo di una pala gommata; il doppio

inforcamento le rende durevoli nel tempo e con bassi costi di manutenzione. Il meglio per voi per una pulizia rapida di grandi spazi !!

Compact, Classic, Large ed Extralarge questi sono i quattro modelli standard sempre disponibili a magazzino con una larghezza variabile dai 2 ai 3 metri tutti caratterizzati da una struttura robu-sta e di facile maneggevolezza. E, per una scopa "sempre nuova", l'immancabile Kit di ricambio composto da spazzole (costruite con oltre 30.000 fili) e porta spazzole in acciaio facili da sostituire e montare dall'operatore. Altro prodotto a marchio Butti indispensabile nel settore Recycling é il Contenitore Ribaltabile "Pertutto" disponibile nelle varie versioni e capacità con o senza ruote. Realizzato di serie con apposito filtro in lamiera per la separazione di sostanze liquide e solide, vasca di decantazione a tenuta stagna, tappo di scarico a vite per i liquidi, ruote antirumore rivestite in poliuretano ed ammortizzatori in gomma che prolungano e migliorano la durata e le prestazioni nel tempo. Completo di robusta mezzaluna in acciaio che con-sente la chiusura del contenitore salvaguardandone le ruote. Ed é proprio dalla continua ricerca per la sicurezza negli ambienti di lavoro che l'Azienda Butti S.r.l. ha creato il Cilindro Idraulico chiamato "SECURE SYSTEM" da applicare ai suoi contenitori "Pertutto" in massima sicurezza senza contraccolpi garantendo lunga vita ai montanti del carrello elevatore ed al contenitore stesso.

A fronte di un trend globale che vede l'avvicinamento del mondo Idustriale a quello Ecologico, la Butti S.r.l. condivide e traduce tale pensiero nella continua innovazione dei suoi prodotti da oltre 35 anni.

Via Simone Mayer, 13 (loc. Bisone)

24034 Cisano Bergamasco (BG)

http:\\www.butti.it (+39) 035 787300

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