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Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statistiche Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statistiche Venezia, 6 dicembre 2007 Maria Teresa Coronella Direzione Sistema Statistico Regionale 1

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Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni

statistiche

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni

statistiche

Venezia, 6 dicembre 2007

Maria Teresa CoronellaDirezione Sistema Statistico Regionale

1

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La funzione statisticaLa funzione statistica

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Conoscere larealtà

La Statistica come servizio per la governance

Programmare

Monitorare Valutare

comunicare e diffondere

Decidere

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Alcuni paradigmi della ricerca statisticaAlcuni paradigmi della ricerca statistica

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Il paradigma statistico di base è quello della sintesi dell’informazioni. Infatti, di fronte all’analisi di fenomeni collettivi, si cerca un indicatore riassuntivo di fatti complessi attribuendo a questa unica misura il significato di “rappresentanza” per confronti, valutazioni, decisioni, classificazioni.

Un secondo criterio statistico è la scoperta del nuovo, intendendo con ciò la messa in evidenza di fatti, congetture, problematiche, leggi che non erano note o andavano accuratamente verificate.

Lo statistico crede nella possibilità di esplicitare in forma intelligibile e razionalel’osservazione sperimentale della natura, della storia, della società, dell’economia ed è convinto che sulla base dei fatti che raccoglie ed esamina potrà raggiungere un accrescimento della conoscenza: è questo postulato che giustifica misure ed interviste così come il collegamento tra eventi osservati.

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Le fasi logiche di una ricerca statisticaLe fasi logiche di una ricerca statistica

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Ricerca e statistica

Produzione deidati statistici

Elaborazionedescrittiva deidati statistici

Inferenzastatistica

statistica e decisionistatistica e professionisti nei diversi settori

produzione dei micro-datiproduzione dei macro-dati

dipendenzaformavariabilità

1

centralitàrapporti

campioni e informatori campionariprobabilitàverifica d’ipotesistima

I risultati della ricerca

presentazioneinterpretazioneutilizzazionecomunicazione

2

3

45

INDICI

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Le fasi operative della ricerca: 1 e 2Le fasi operative della ricerca: 1 e 2

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Macro-attività

Definizione del problema conoscitivo obiettivo della ricerca

• Raccogliere stimoli provenienti dal mondo operativo• Formulare quesiti generali di ricerca• Effettuare indagini bibliografiche mirate sugliargomenti connessi con i quesiti

• Sviluppare uno schema concettuale/teorico di inquadramento dei problemi conoscitivi oggetto di studio

• Scegliere e formulare gli obiettivi della ricerca

Individuazione e definizione delle variabili da studiare variabili

• Individuare l’unità o le unità d’indagine (oggetti, eventi, ecc.) e le variabili su cui effettuare la ricerca in relazioneagli obiettivi da perseguire

• Definire le variabili in termini operativi, osservabilità emisurazione

• Definire le scale di misura delle variabili

1

Fasi

2

Gli obiettivi devono essere particolareggiati sino ad individuare con cura le informazioni da ricercare, evitando equivoci definitori, circoscrivendo con esattezza il territorio e il periodo dell’indagine

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6 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Scelta e definizione del piano della ricerca piano della ricerca

• Scelta del modello generale di indagine (osservazionale o sperimentale)

• Definizione operativa del modello scelto• definizione della popolazione o delle popolazionidi unità oggetto di indagine

• scelta del modello di campionamento da adottare• definizione operativa del piano di campionamento

Progettazione ed esecuzione della rilevazione dei dati rilevazione dei dati

• Formazione del campione di unità su cui rilevare i dati

• Scelta delle modalità generali di raccolta dei dati in relazione alle variabili e al piano della ricerca

• Predisposizione degli strumenti di rilevazione• Organizzazione delle attività di rilevazione• Rilevazione dei dati• Controllo sulle attività di rilevazione dei dati

Le fasi operative della ricerca: 3 e 4Le fasi operative della ricerca: 3 e 4Macro-attivitàFasi

3

4

La rilevazione dei dati può essere totalitaria quando si esaminano tutti gli elementi oggetto di studio o parziale quando ci si limita a studiare un sottoinsieme detto campione

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Le fasi operative della ricerca: 5 e 6Le fasi operative della ricerca: 5 e 6

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Elaborazione dei dati rilevati elaborazione dei dati

• Organizzazione e controlli di qualità dei dati rilevati

• Definizione operativa dei metodi e delle tecniche dautilizzare

• Elaborazione dei dati

• Scelte dei metodi di elaborazione (qualitativi e statistici)da utilizzare in relazione agli obiettivi della ricerca e allanatura delle variabili rilevate

• Rappresentazione sistematica (prospetti, tabelle,grafici) dei risultati delle elaborazioni

Interpretazione dei risultati interpretazione

• Confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi in relazioneagli obiettivi, al piano della ricerca e al pianoconcettuale/teorico di riferimento

• Discussione del significato dei risultati in termini disviluppo delle conoscenze scientifiche nell’area medica

• Specificazione dei limiti della ricerca e formulazione diraccomandazioni per ulteriori ricerche sull’argomento o suargomenti connessi

Macro-attivitàFasi

5

6

In questa fase si applicano schemi formali di tipo logico-deduttivo e inferenziale-induttivo, di natura matematica, cioè gli strumenti propri dell’analisi statistica

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Comunicazione e trasferimento nella pratica dei risultati della ricerca comunicazione e trasferimento

• Scelta dei canali e degli strumenti di comunicazione(in itinere e/o conclusione della ricerca)

• Predisposizione di materiali mirati alla comunicazioneai soggetti interessati, in particolare a coloro che sonoresponsabili del trasferimento nella pratica delle nuoveacquisizioni

• Comunicazione scritta e/o orale ai vari soggetti(riviste, convegni, congressi, seminari, laboratori diformazione, ecc.)

Macro-attivitàFasi

La gran parte dei decisori economici, finanziari e politici è raramente consapevole delle potenzialitàe dei limiti del metodo statistico. Per questo, lo statistico deve porre particolare cura nella presentazione dei risultati (sotto forma di tabella, grafici, diagrammi di relazioni, rapporti sintetici)Lo statistico contribuisce ad una corretta utilizzazione dei risultati di una indagine scientifica, circoscrivendo l’ambito interpretativo e richiamando i vincoli entro cui esso assume validità

7

Le fasi operative della ricerca: 7Le fasi operative della ricerca: 7

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La produzione dei dati statisticiLa produzione dei dati statistici

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1. Produzione dei micro-dati• astrazione• piano di indagine• rilevazione• qualità dei dati

2. Produzione dei macro-dati• organizzazione della base informativa dei micro-dati

• costruzione delle distribuzione di frequenze

3. I prodotti del processo di produzione dei dati• distribuzione di frequenze• rappresentazioni delle distribuzioni tramite tabelle statistiche

• rappresentazioni grafiche delle distribuzioni statistiche

La metodologia statistica essenziale del processo di produzione dei dati statistici può essere articolata in tre fasi

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La produzione dei La produzione dei micromicro--datidati: l: l’’astrazioneastrazione

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Per micro-dato s’intende un segno direttamente osservabile e relativo ad un evento o aspetto elementare di un fenomeno. Esso rappresenta l’unità elementare d’informazione statistica

L’astrazione è prevalentemente un momento definitorio del processo di produzione dei micro-dati.

• l’unità statistica, o unità elementare di indagine

• il collettivo di unità statistiche, o aggregato, o popolazione, o universo

• i caratteri statistici, variabili operative della ricerca

Per unità statistica (o unità elementare di indagine) si intende l’unità elementare oggetto di osservazione: elemento semplice o composto, ente animato o inanimato, il quale costituisce il supporto elementare delle informazioni che interessano ai fini dell’indagine

Essa comprende definizioni e scelte concernenti:

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La rilevazione consiste nell’accertamento e nella annotazione, per ciascuna unità elementare oggetto di indagine, delle modalità o dei livelli con cui ciascun carattere si presenta nella stessa.

L’accertamento può essere realizzato attraverso:

La rilevazione può essere:

Si ricorre alla rilevazione campionaria quando:• l’aggregato è virtuale, di dimensione infinita• per motivi di tempo, economici, tecnici

• questionari autocompilati• interviste • “osservazione diretta” delle unità elementari

• totale quando viene effettuata con riferimento a tutte le unità, es. censimento

• parziale, quando riguarda un campione di unità

La produzione dei La produzione dei micromicro--datidati: la rilevazione: la rilevazione

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12 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

La rilevazione può essere effettuata:

per schede, quando ad ogni unità statistica viene dedicata una scheda di rilevazione

Il questionario rappresenta uno strumento spesso utilizzato quando il metodo di rilevazione è quello della interrogazione dei soggetti.Può essere predisposto per essere compilato direttamente dagli interessati, autocompilato, o come base per la realizzazione di interviste strutturate

per ruoli, quando lo stesso supporto rilevativo contiene le informazione riguardanti le unità statistiche, es. registri pubblici

La produzione dei La produzione dei micromicro--datidati: la rilevazione: la rilevazioneI registri e il questionarioI registri e il questionario

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La rilevazione: il questionario, aspetto 1La rilevazione: il questionario, aspetto 1

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Regole generali per la predisposizioneAspetti Regole

1. Struttura fisica- aspetto • deve essere attraente e dare il senso della professionalità dei

responsabili dell’indagine

- lunghezza • domande essenziali, strettamente mirate agli obiettivi conoscitivi• la lunghezza possibile è in relazione alla motivazione a rispondere del soggetto, che può essere favorita da una opportuna campagnapromozionale

- funzionalità • deve contenere tutte le indicazioni atte a favorire il lavoro del compilatore

• nel questionario devono risultareente promotoreinteresse della ricerca anche per il rispondentemodalità di compilazione (barrare, risposte brevi, note esplicative)

• esigenze delle successive fasi della organizzazione dei dati(codici o spazi per la codifica)

• numerazione delle domande per favorire le riprese e i rimandi• ringraziare alla fine per la collaborazione

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- grafica • deve favorire al massimo la comprensione dei quesiti e dellerisposte preordinate

• uso dei caratteri a colori diversi• carta di colore diverso per le varie parti del questionario• non spezzare domande riportando le risposte in pagine diverse

2. Anonimato/riservatezza

• dichiarare esplicitamente l’anonimato del questionario e gliaccorgimenti adottati per mantenerlo tale

• assicurare comunque sull’uso di tipo collettivo/statistico delleinformazioni fornite a livello individuale

3. Organizzazionedelle domande- ordinamento • ordine secondo criteri logici e psicologici

• domande fattuali, poi soggettive, poi intime• domande facili e impersonali, poi più complesse e delicate• staccare tra gruppi omogenei di domande, favorendo eventualmente il passaggio con opportune espressioni di richiamo

• rispettare sempre l’ordine cronologico degli eventi• assicurarsi della coerenza delle domande filtro• scegliere la sequenza più opportuna (dal particolare al generaleo dal generale al particolare)

La rilevazione: il questionario, aspetto 2 e 3La rilevazione: il questionario, aspetto 2 e 3

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4. Formulazione dei quesiti

- delimitazionedel contenuto

• precisare con chiarezza gli eventuale riferimenti temporali espaziali della domanda

• formulare domande unidimensionali (un solo concetto elementare per quesito)

• usare opportune tecniche per argomenti imbarazzantidomande apertetecniche proiettive (domande impersonali)domande caricate (così fanno tutti, dare per scontato l’evento, le è mai capitato di… ?)

- lunghezza delladomanda

• in generale domande brevi e essenziali• domande lunghe su argomenti imbarazzanti• le eventuali alternative di risposta vanno tutte comprese nel quesito

- linguaggio • chiarezza dei significati• semplicità• quello del rispondente• “tono” in relazione alla cultura• domande positive• qualche volta può essere utile allegare un glossario

La rilevazione: il questionario, aspetto 4La rilevazione: il questionario, aspetto 4

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5. Formulazione delle alternative di risposta

• domande preferibilmente chiuse• domande aperte solo per indagini esplorative o pilota• prevedere tutte le possibili alternative di risposta• l’analiticità delle alternative aumenta i gradi di libertà delrispondente ma può complicare la comprensione

• “altro, specificare” in tutte le domande con modalità di risposta su scala nominale

• evitare il più possibile i “non so”• il numero di alternative graduate in domande su opinioni o atteggiamenti deve essere in relazione diretta con il livello dicoinvolgimento del soggetto sul problema

Regola dRegola d’’orooroprovarlo e riprovarlo prima di renderlo operativo

La rilevazione: il questionario, aspetto 5La rilevazione: il questionario, aspetto 5

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E’ un metodo di rilevazione che consiste in un colloquio tra un rilevatore intervistatore il soggetto rispondente intervistato, finalizzato alla raccolta di informazioni in possesso di quest’ultimo. I dati che possono essere raccolti attraverso l’intervista possono riguardare fatti, conoscenze, opinioni, atteggiamenti e motivazioni.

1) Gli obiettivi da raggiungere sono:• ottenere l’intervista• ottenere il massimo numero di risposte tra quelle previste• ottenere risposte accurate e complete

2) Gli aspetti da considerare sono:• la predisposizione degli strumenti da utilizzare (questionario, manuale, glossario,altri eventuali ausili – cartelline, disegni, tessere di riconoscimento, ecc.);

• la scelta e le definizioni delle tecniche e delle regole da seguire con riferimentoal tempo e al luogo dell’intervistaalla notifica preventiva con lettera o per telefonoall’approccio da seguire nel primo contattoagli accorgimenti per valorizzare il ruolo del rispondente

Aspetti e regole generali per la progettazione e la realizzazioneLa rilevazione: lLa rilevazione: l’’intervista, 1 e 2intervista, 1 e 2

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non suggerire, interpretare o valutare le risposteripetere le domande che risultano poco chiare all’intervistatotenere attiva l’intervistaregistrare con cura le risposte

• la scelta e addestramento degli intervistatori

3) I contenuti del manuale dovrebbero comprendere:• la finalità generali della ricerca• il piano dell’indagine• le tecniche di approccio all’intervista• le regole per l’esecuzione dell’intervista• la composizione del questionario, significato delle domande• la modalità di utilizzazione ausili previsti• i criteri per esprimere giudizi finali sull’andamento dell’intervista e sulla qualitàdei dati raccolti

• il glossario dei termini tecnici utilizzati

parlare con calma, ponendo con chiarezza tutte le domande nellasequenza previstanon commentare le domande

le regole generali da seguire nella conduzione dell’intervistaLa rilevazione: lLa rilevazione: l’’intervista, 3intervista, 3

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4) l’intervista telefonica• i vantaggi: costi limitati, tempestività, possibilità di registrare o di scrivere lerisposte senza pregiudizio per l’andamento della intervista, salvaguardia dellaprivacy, maggiore sincerità delle risposte, non interferenza del linguaggio nonverbale

• gli svantaggi: limiti di tempo, impossibilità di mostrare qualcosa, necessità didisporre di una procedura di approccio telefonico valida e sperimentata

La rilevazione: lLa rilevazione: l’’intervista, 4intervista, 4

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Il controllo sulle fonti di errore deve essere innanzitutto preventivo. In sede di progettazione della ricerca vanno attentamente valutati i possibili rischi e adottate misure atte a ridurre al minimo la portata

Nelle fasi attuative del progetto va fatto il massimo sforzo per eseguire fedelmente i protocolli predisposti e per ridurre al minimo gli effetti di rischi imprevistiRilievo particolare assumono in questo ambito i problemi di qualità della base informativa. Con riferimento alle caratteristiche qualitative dei dati si ha:

20 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

LL’’intervista: le fonti di erroreintervista: le fonti di errore

validità o pertinenza, intesa come capacità dei criteri e dei protocolli predisposti di misurare esattamente lo specifico fenomeno oggetto della ricerca e non altri. Minacce alla validità possono dipendere dalle modalità con cui sono realizzate la concettualizzazione del problema, l’impostazione del piano di indagine, la costruzione degli strumenti di misura. La validità va rapportata direttamente agli obiettivi della ricerca

1.

accuratezza o affidabilità, intesa come capacità dei criteri e dei protocolli predisposti di produrre dati il più possibile vicini ai valori reali dei fenomeni oggetto di osservazione. Le fonti di errore sono rappresentate in questo caso, a livello dei singoli dati, da distorsioni nelle risposte attribuibili al rispondente, agli osservatori/rilevatori/supervisori/codificatori, alla memorizzazione dei dati rilevati su supporti informatici.

2.

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21

La rilevazione: la qualitLa rilevazione: la qualitàà dei dati, fasi 1,2 e 3dei dati, fasi 1,2 e 3

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Il rischio di errore è costantemente presente nel processo di ricercaFase della ricerca Tipologia di errori

1. Analisi del problemaconoscitivo e scelta degli obiettivi

• errata concettualizzazione del problema conoscitivo e delle variabili oggetto della ricerca

2. Definizione operativadelle variabili

• errori di scelta e di definizione dei caratteri e dellecorrispondenti modalità/scala di misura

3. Scelta e applicazionedel piano di ricerca

• mal definizione della unità elementare di indagine e dellapopolazione oggetto della ricerca

• piano inadeguato rispetto agli obiettivi da perseguire e/oalle condizioni del contesto sperimentale

• insufficiente controllo delle variabili di disturbo (concomitanti)• errori dovuti al campionamento (piano e assegnazionecasuale delle unità)

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4. Rilevazioni dei dati • inadeguatezza dei metodi e degli strumenti di rilevazione• errori di risposta imputabili a

mancate risposterisposte non conformi alla realtàdistorsioni introdotte dai rilevatori/supervisori

• errori di registrazione

22 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Fase della ricerca Tipologia di errori

• errori di codifica• errori di memorizzazione su supporti per l’elaborazioneautomatica dei dati

5. Elaborazione dei dati interpretazione ediffusione dei risultati

• uso dei metodi di elaborazione tecnicamente sbagliati oinefficaci rispetto alle conoscenze da produrre

• errori di calcolo• errori di stampa e di rappresentazione dei risultati• interpretazione errata dei risultati

sul piano statisticosignificato sostanziale delle conoscenze prodotte

La rilevazione: la qualitLa rilevazione: la qualitàà dei dati, fasi 4 e 5dei dati, fasi 4 e 5

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23 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Validitàmisura del vero fenomeno

Accuratezzamisura del vero valore

Fonti di erroreConcettualizzazionePiano di indagineStrumenti di misura

RispondenteRilevatoreCodificatore/memorizzazioneCampionamento

Procedure di controllo

Verifica della coerenza interna nel processo di definizione operativa delle variabili

Confronto di dati ottenuti da strumenti già validati

Verifica della predittività dello strumento

Verifica della coerenza logica tra teoria, preposizioni, ipotesi e principi

Rilevazione supplettive

Rilevazione ripetuteCompenetrazioni rilevatori

Osservazioni paralleleAnalisi della connessione tra risposte

La qualitLa qualitàà dei dati: validitdei dati: validitàà e accuratezzae accuratezza

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24 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

La qualitLa qualitàà dei dati: gli strumenti di misuradei dati: gli strumenti di misuraPer quanto riguarda la validità degli strumenti di misura utilizzati, le procedure di controllo a cui si può ricorrere sono:

verifica della coerenza interna del processo di definizione operativa delle variabili considerate (definizione della variabile, identificazione delle componenti elementari della variabile, scelta dei caratteri da rilevare per ciascuna componente)

confronto dei dati prodotti dallo strumento con quelli forniti da un altro strumento già validato

verifica della predittività dello strumento rispetto a variabili collegate e rilevabili successivamente

verifica della coerenza logica dell’impianto teorico-metodologico complessivo: teoria,proposizioni, ipotesi e principi (validità del costrutto)

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25 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

• Compenetrazione delle osservazioni dei rilevatori: consiste nel suddividere il campione complessivo di unità da rilevare in sub-campioni casuali, assegnando a ciascun rilevatore un sub-campione. E’ una tecnica che consente di controllare le componenti di errore imputabili ai rilevatori

• Osservazioni parallele: vengono effettuate rilevazioni indipendenti dello stesso fenomeno per controllare la variabilità del criterio di misurazione adottato;

• Analisi della connessione tra risposte a domande simili, ad esempio a domande base e a corrispondenti di controllo.

La qualità dei dati è un argomento che presenta aspetti metodologici complessi e che richiede conoscenze e abilità di tipo specialistico.

Le procedure di controllo della accuratezza dei dati rilevati possono essere diverse.

• Rilevazioni suppletive: ad esempio si effettua una rilevazione aggiuntiva su un campione di non rispondenti per verificare in che misura i rifiuti a rispondere introducono distorsione nella rappresentativa dei dati rilevati;

• Rilevazioni ripetute: ad esempio, su un campione di intervistati si ripete la rilevazione (per posta o con altri intervistatori) per verificare se l’intervista è stata effettivamente fatta e il livello di affinità dei dati raccolti;

La qualitLa qualitàà dei dati: le procedure di controllodei dati: le procedure di controllo

Le principali:

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La produzione dei macrodatiLa produzione dei macrodati

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Il macrodato è un informatore relativo ad un insieme di unità statistiche; si ottiene elaborando i microdatirilevati su un collettivo, intera popolazione o campione

Una prima elaborazione potrebbe consistere nel passare dalle successioni “disordinate” di microdatialla corrispondenti successioni “ordinate”: per modalità dei caratteri qualitativi sconnessi o in ordine crescente di attributi o di valori per le altre scale.

Ulteriori elaborazioni di tipo non algebrico potrebbero consistere in:

• costruzione della graduatoria della serie ordinata• costruzione della distribuzione di frequenze per singolo valore

• costruzione della distribuzione di frequenze per classi di valori

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La produzione dei macrodati:La produzione dei macrodati:Organizzazione della base informativa analitica dei Organizzazione della base informativa analitica dei microdatimicrodati

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Si tratta di una fase necessaria quando si deve ricorrere alla elaborazione dei microdati. Alcune delle operazioni da eseguire sono comunque indispensabili anche in caso di selezione manuale.Le tappe del processo sono le seguenti:• elenco dei caratteri elementari e relative modalità

• predisposizione del piano di codifica

• codifica

• registrazione dei microdati

Es. sesso maschio, femmina

Si tratta di definire un sistema di corrispondenze tra le coordinate del supporto ed i caratteri, e le relative modalitàEs. sesso maschio=1, femmina=2

Predisposto il piano di codifica è necessario procedere alla codifica per singola unità statistica. Si tratta di attribuire a ciascuna unità i codici corrispondenti alle modalità dei caratteri considerati

Vengono digitati sequenzialmente unità per unità, i numeri (codici)

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28 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Per frequenza s’intende il numero di unità statistiche che presentano la stessa modalità di un carattere o la stessa combinazione di modalità di due o più caratteri.

• dal numero di caratteri congiuntamente considerati: distribuzione semplice, doppia, multipla;

• alla natura dei caratteri: solo qualitativi,sconnessi o ordinali, solo quantitativi, sia qualitativi che quantitativi.

La produzione dei macrodati: le distribuzioni di frequenzeLa produzione dei macrodati: le distribuzioni di frequenze

La configurazione di una distribuzione di frequenze dipende:

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La rappresentazione delle distribuzioni: le tabelle statisticheLa rappresentazione delle distribuzioni: le tabelle statistiche

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Per rappresentare organicamente i risultati della produzione di macrodati si utilizzano tabelle statistiche

Il corpo dovrebbe contenere l’indicazione delle modalità dei caratteri e riportare i dati statistici

Regola fondamentale da seguire nella predisposizione della tabella è che essa deve essere organizzata e compilata in modo da essere autosufficiente per la consultazione e la comprensione da parte di tutti i potenziali interessati.

Imprese attive del distretto logistico per provincia - Anno 2006

Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Infocamere

Generalmente una tabella si compone di un “titolo” e di un “corpo”.Il titolo dovrebbe esprimere con chiarezza l’unità statistica, il collettivo di unitàstatistiche e i caratteri considerati.

Classificazione ATECO VR VE PD TV VI RO BL VenetoTrasporti terrestri; trasp.mediante condotta 2.818 1.949 2.878 2.414 2.315 757 441 13.572Trasporti marittimi e per vie d'acqua 2 735 6 3 1 10 0 757Trasporti aerei 0 3 1 2 4 0 2 12Attivita' ausiliarie dei trasp.; ag.viaggi 544 641 347 246 299 92 52 2.221Poste e telecomunicazioni 162 110 150 129 137 36 15 739

Totale settore 3.526 3.438 3.382 2.794 2.756 895 510 17.301

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30 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Per facilitare la visione d’insieme dei fenomeni oggetto di indagine, gli insiemi di macrodati vengono spesso rappresentati attraverso opportuni grafici.

Le tipologie di più frequente impiego sono:• grafici a bastoncini

• istogrammi

• grafici ad aree

• ideogrammi

• cartogrammi

• diagrammi

La rappresentazione delle distribuzioni: i graficiLa rappresentazione delle distribuzioni: i grafici

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31 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Obiettivo di Lisbona

Alcuni esempi La partecipazione al lavoroAlcuni esempi La partecipazione al lavoroTasso di occupazione

Leader

Ancora lontano l'obiettivo europeo

Recuperano terreno

Perdono occupazione

LombardiaEmilia Rom.

PiemonteToscanaBasilicata Umbria

LazioItalia

Marche

V.d'AostaTrentino A.A.

Molise

Puglia

Sardegna

Abruzzo

Friuli V.G.

LiguriaSicilia

Calabria

Campania-2

-1

0

1

2

3

4

5

40 50 60 70 80

Tasso occupazione 2006

Varia

zion

e %

200

6/20

04

VenetoVeneto

2006

Tasso di occupazione

Veneto

Italia

UE25

65,5

58,4

64,7

2005

20062005

20062005

64,6

63,8

57,5

70%

Anno 2006

Tasso di occupazione

Maschi

VenetoItaliaUE25

77%71%72%

Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat, Eurostat

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32 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Oltre la mediaNella mediaSotto la mediaBassoMolto basso

Tasso di disoccupazione - 2006

Alcuni esempi La disoccupazioneAlcuni esempi La disoccupazione

6,5%

4,0%5,4%

8,8%6,8% 7,1%

8,9%7,9%

2,4%

02468

10

Mas

chi

Fem

min

e

Tota

le

Mas

chi

Fem

min

e

Tota

le

Mas

chi

Fem

min

e

Tota

le

VenetoItalia UE27

%

di cui di lunga durata

Tasso di disoccupazione

totale

Tasso di disoccupazione totale e di lunga durata per sesso - 2006

Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat, Eurostat

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Alcuni esempi Alcuni esempi I turistiI turisti

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

BL4.960.422

VI1.922.090

TV1.617.342

VE32.025.737

VR12.593.699

PD4.458.416

RO1.782.883

quota% >= 3010<= quota% < 305<= quota% < 100< quota% < 5

Presenze di turisti nelle province venete. Quote % e valori assoluti – Anno 2006

>=100%da 50% a 100%da 25% a 50%da -25% a 25%da -50% a -25%da -100% a -50%il fenomeno non è presente

Presenze di turisti nei comuni del Veneto.Variazione % 2006/05

Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat-Regione Veneto

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12,6%

Main partnersshare %

Germany USA8,7%

France9,2%

32.142millions of euros

ImportExport 43.824

share%>=84 <=share%<82 <=share%<41 <=share%<20,01<=share%<1

share %<0,01

Year 2006

Export capacity

Source: Processing by Regione Veneto – Direzione Statistica on Eurostat data

2006/05 +7,8%

34 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Alcuni esempi

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Labour market

Source: Processing by Regione Veneto – Direzione Statistica on Istat data

Employment rates by year and by gender - 2006

65,5% 63,1%

55

60

65

70

2002 2003 2004 2005 2006

56,7%58,4%

71%77%

46%54%

304560

7590

Veneto Italia

Veneto

Italia

Males MalesFemales

Females

Employment by economic sector - Veneto

57,5% 38,8%3,7%

20065,4%53,7% 40,9%

1996

Agriculture Industry Services

35 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

Alcuni esempi

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Considerazioni finaliConsiderazioni finali

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

La statistica come scienza e metodo della ricerca è strumento di conoscenza e progresso

La statistica come spettacolo è l’evidenza più chiara dell’abuso della comunicazione “suffragata dai fatti” per forzare una proposta di vendita, un comportamento o un orientamento politico o ideologico

I dati e le informazioni non costituiscono verità assoluta ma solo realizzazione di una legge o un’ipotesi che quei dati devono mettere in discussione

Questi connotati evidenziano sia il momento conoscitivo che lo sviluppo di teorie basate sui modelli perché è sempre ineliminabile il rischio di errore nelle decisioni umane.

In tal modo, si ritrova la funzione originaria della statistica come conoscenza dei collettivi, sintesi delle informazioni e analisi induttiva di tipo probabilistico.

Per questo, ci sembra corretto definire la statistica come la scienza delle decisioni in condizioni di incertezza.

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Il sito internet

www.regione.veneto.it/statisticawww.regione.veneto.it/statistica37 Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statistiche

Venezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

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BibliografiaBibliografia

Nozioni metodologiche di base per le rilevazioni statisticheVenezia, 6 dicembre 2007Maria Teresa Coronella – Direzione Sistema Statistico Regionale

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Grigoletto Francesco. Appunti di statisticaprima parte. Cleup, 1972 Grigoletto Francesco. Appunti di statistica -seconda parte. Cleup, 1976

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Bonarini Franco. Guida alle Fonti Statistiche socio-demografiche. Cleup, 1999

Zajczyk Francesca. Il mondo degli indicatori sociali. Carocci, 1997

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