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M A G A Z I N Eu s a r c i n o t i z i e

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M A G A Z I N E

1. 2015

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MAGAZINEPERIODICO D’INFORMAZIONE DEGLI AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

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PRIMO PIANO

Segnali di ripresa economica:

innovare per competere

FISCO

Legge di stabilità, tutte le news

CONTRATTOLiquidazione della mandante:cosa fare?

Da oggi è possibile tagliare il debito

EQUITALIA

UNIONE AGENTI E RAPPRESENTANTI COMMERCIO ITALIANI

Affidati ad Usarci.L’ associazione di agenti di commercio che tutela i diritti della categoria.

Controversie, pretese indebite, difficoltà di recupero dei crediti.Calcolo della pensione. Problemi fiscali. Adempimenti di ogni genere.L’agente di commercio deve fare i conti ogni giornocon problematiche diverse.

DALLA PARTE DEGLI AGENTI DI COMMERCIO

Apartitica ed indipendente, difende gli interessi degli agenti, partecipando alla stesura degli Accordi Economici Collettivi e stipulando convenzioni a vantaggio degli iscritti.

Un’organizzazione forte e capillare nel territorio, con servizi altamente professionali e specializzati, legati alla conoscenza della materia e ad una esperienza sul campo di oltre 60 anni di storia.

Assistenza qualificata nella interpretazione delle norme e dei diritti contrattuali, nelle controversie professionali e nella gestione fiscale e previdenziale, sono alcuni dei servizi dell’associazione, che propone anche un percorso formativo certificato per gli agenti.

Con il programma “Agenti e Rappresentanti di Commercio in Qualità” (D.T. 58 – Istituto Certiquality), gli iscritti sono accompagnati in un processo di formazione continua, fondamentale per lo sviluppo della persona e il successo nella professione.

Contatta per l’iscrizione la sede Usarci più vicina - numero verde 800 616191 – www.usarci.itRichiedi o consulta il magazine UsarciNotizie - Tel. 0424.382329 – www.usarcinotizie.it – [email protected] il tema della Certificazione in Qualità - www.agenticertificati.it

RINNOVA

L’ADESI

ONE

n° 1/2015 pag 3

Mara BisinellaDirettore responsabile

Editoriale

Inauguriamo il primo numero del nuovo anno di Usarci Notizie con un messaggio di speranza, mettendo in evidenza alcune posizioni ottimistiche verso i segnali di ripresa dalla crisi economica.In realtà non si tratta solo di speranza, ma di indicatori positivi che vanno letti alla luce di nuove opportunità, seguite dalla necessità di rinnovarsi, anche e soprattutto per la categoria degli agenti.Se il futuro sarà “l’economia della conoscenza”, ovvero un mercato basato su digitalizzazione, sostenibilità e democraticità, anche la professione dell’agente dovrà essere basata su questi valori, che diventeranno competitivi e, quindi, selettivi.L’agente del futuro (prossimo) sarà un comunicatore, attento alla tecnologia quanto alle relazioni, esperto del suo settore ma preparato sui temi del mondo. Al di là delle parole, un uomo del suo tempo, aggiornato sugli strumenti della contemporaneità e profondo conoscitore, soprattutto di se stesso e della sue capacità.Una valutazione che, probabilmente, vale per ogni professionista, ma che sulle pagine di questo giornale mi sento di evidenziare, come valorizzazione di un mestiere che potrà giocare un ruolo di primo piano anche nel futuro.L’intermediazione, se vissuta con un approccio davvero imprenditoriale, può fare la differenza.

n° 1/2015 pag 4

Perdita del mandato, come tutelarsi?

1. 2015

Notizie dalle Associazioni

Previdenza

15

Alla faccia della semplificazione

Fisco

13

19

La ripresaSformato comico

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20

21Inps, penalizzazioni pensione anticipata

Accordi Economici Collettivi Agente o rappresentante (art.1)

23Marketing quantistico e vendita Formazione

22

Equitalia, possibile tagliare il debito 16

Aumentano i contributi, cresce la “quota” per la pensione

17

I vostri quesiti

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EconomiaQuella ripresa ancora a metà

28Monte Bondone, i risultati della garaTempo Libero

29

Liquidazione della ditta mandante

Trasferimento d’azienda

LavoroTentata vendita, il rischio di sequestro del furgoneJobs Act, riduzione della precarietà e semplificazioni

Il nuovo AEC artigianato

Tasso legale, da gennaio interesse allo 0,50%Novità decreto semplificazioni e legge di stabilità

Enasarco, comunicazione on line

Sono i pazzi che cambiano il mondoBusiness English e rapide evoluzioni

Nuove tecnologieSei passi per vendere on line

18

25

Periodico trimestrale d’informazione degli agentie rappresentanti di commercio italianiAnno 19, N°01 – 13 marzo 2015

Prezzo per copia euro 1,25 – prezzo abbonamento annuo di 4 numeri euro 5,00.Editore USARCI VICENZA largo G. Perlasca, 9 - 36061 Bassano del Grappa (VI)tel. 0424.382329 - fax 0424.390897 e-mail: [email protected] Direttore Responsabile Mara Bisinella Impaginazione e grafica Archiplus Thiene (VI)Stampa Grafiche Fantinato Srl, Romano d’Ezzelino (VI)Comitato di Redazione: Massimo Azzolini, Giancarlo Bonamenti, Daniela Da CampoAndrea Maddalena, Federico Rossetto

Hanno collaborato a questa edizione:Pietro Albertelli Massimo AzzoliniOttavio Baia Carlo BaldassiMara BisinellaGiancarlo Blasoni Giancarlo BonamentiFrancesco BotteroAlberto BulzattiLuca ChiniDaniela Da CampoFranco DamianiGaetano De CaroGianni Di PietroRaffaella FerraroEnrico GirardiFlavio GusmeroliLuca LombardiniAndrea MaddalenaSilvana MeanteSergio NaiarettiMarcello PasettoCarlo Pelanda Patrizia RavanelliMauro RistèFederico RossettoFabrizio TagliabracciNicoletta TodescoGiovanna TosatoMarco Vantini

Per comunicazioni ed osservazioni sui testi:[email protected] prega di indicare nella comunicazione la provincia di residenzae l’associazione di appartenenza

pag n° 1/2015 5SOMMARIO

L’esperto risponde

Contratto8

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Marche - Mantova - Venezia 30

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Segnali di ripresa: innovare per competerePrimo Piano

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n° 1/2015 pag 6

Dopo sei anni di ‘crisi’ durissima si intravedono primi spiragli positivi anche in Europa. Il merito è anzitutto delle politiche della BCE di Draghi e quindi dell’attuale calo del petrolio e la maggiore competitività dell’euro. A questi importanti fattori ‘tattici’ si deve affiancare un - ancora annunciato - cambio di strategia di Bruxelles (dal rigore astratto allo sviluppo ecosostenibile) a cui si aggiungano gli aggiustamenti dei singoli paesi. Restano naturalmente sia le nubi internazionali che possono condizionare ogni fattore sia la complessità della globalizzazione.Per l’Italia, al netto delle enfatizzazioni governative e dei media acquiescenti, sappiamo da tempo che il percorso sarà lungo (riforme si, ma come?) e che ogni attività - profit e non profit - deve affrontare il cambiamento con intelligenza. Tenendo conto dei bisogni reali dei cittadini, degli operatori e del contesto.Di fronte alla complessità e alle incertezze, a livello macro sappiamo due cose: • l’economia e la società europee non torneranno probabilmente più quelle di prima: welfare critico e ruolo dell’immigrazione, alcuni business ormai obsoleti, necessità di rilanciare l’economia della conoscenza, crescente governance transnazionale e relative contraddizioni.

• le nuove condizioni competitive reclamano che ogni impresa si adegui ai nuovi paradigmi: innovazione ecosostenibile, capacità non solo di gestire ma anche di ‘creare ogni giorno’ il proprio business, partnership anche oltre il tradizionale know how dei singoli settori, velocità di reazione ai cambiamenti grazie al capitale intellettuale.

Verso il 2020

La data non è solo formale ma richiama il programma (lanciato dall’UE anni fa a Lisbona) che intende puntare sull’economia della conoscenza e sui suoi tre vettori strategici: crescita intelligente (istruzione, ricerca e digitalizzazione), sostenibile (programma 20/20/20 per le emissioni) e solidale (difendere i valori democratici e l’inclusione sociale) - vedi www.ec.europa.eu/europe2020.All’interno della crescita intelligente l’UE intende ‘rafforzare in particolare tutti gli anelli della catena dell’innovazione, dalla ricerca più teorica alla commercializzazione’. E dunque tutto ciò riguarda anche le professioni nell’ambito commerciale e tra queste l’attività di trader, di manager, di agente e di intermediario.

Agenti di commercio: innovare per competere

Nei nostri frequenti seminari con sales manager e venditori professionisti,

verifichiamo come le loro principali sfide oggi siano: la globalizzazione degli scambi e i nuovi competitori low cost (a cui possiamo contrapporre solo la qualità); la multicanalità distributiva sui mercati tradizionali (che erode spazi prima consolidati) e le tendenze alla disintermediazione del business (generate sia dalla maggiore competenza/autonomia dei clienti - B2B in particolare - sia dal poderoso e trasversale flusso informativo e relazionale da ICT, web e apps).E gli operatori aziendali ormai sanno che un vantaggio competitivo è sempre più breve e incerto e occorre saper modificare anche improvvisamente vecchie strategie.Naturalmente queste sfide non significano solo minacce ma anche qualche opportunità: anche in questi anni critici abbiamo visto consolidarsi brand prestigiosi e sorgere nuove aziende (non solo high tech). Solo che tutto è più difficile (e contraddittorio) di prima. Con la Grande Crisi la categoria degli agenti di commercio è coinvolta in tutti e tre i fattori sopra citati, con qualche aggiunta specifica: aumento dei costi gestionali e calo vertiginoso dei redditi, aumento dei rischi di insolvenze o default improvviso anche delle mandanti, ‘nervosismo’ delle mandanti stesse nelle politiche e nella stabilità dei mandati, incertezza del business ecc.Si tratta di una professione (oltre 200.000 operatori solo in Italia) che si pone perciò domande strategiche sul proprio futuro: come competere in questa nuova situazione?Le risposte, com’è evidente, non sono univoche né possono ormai essere generaliste: dipende dal background (e dall’età) del singolo agente, dipende dal suo settore di business e dai canali in cui opera, dipende dalla sua visione imprenditoriale e dai mandati di agenzia che gestisce

Primo piano

Segnali di ripresa: innovare per competere

Ha un futuro la categoria degli agenti plurimandatari? Si, ma a determinate condizioni. Essa mantiene alcuni dimostrabili vantaggi competitivi, in particolare verso le piccole e medie imprese.

n° 1/2015 pag 7

o a cui ambisce ecc.Occorre anzitutto coltivare i requisiti di base: i 7 gradini della vendita, il budget di zona per cliente e per canale, il marketing nella locale business community ecc. I fondamentali non si saltano.Inoltre, oggi aziende mandanti e clienti reclamano professionisti capaci di “problem solving” e “creatori di valore” non solo “comunicatori di valore” (www.topsalesworld.com feb 2015).Infine, ma decisivo, occorre calibrare le attività in relazione alle tendenze del proprio business sia dal punto di vista dei prodotti che dei canali. Ad esempio in questo periodo sto seguendo come consulente un paio di qualificate aziende industriali che operano limitrofe al settore costruzioni (rispettivamente serramenti e pavimenti in legno). Per entrambe i problemi sono quelli sofferti dell’edilizia in Italia e in particolare quelli distributivi. Oltre al business diretto verso i grandi clienti (PA e contractors internazionali), per entrambe le aziende si tratta di passare dalla vecchia rete di rivenditori edili generalisti a rivenditori/arredatori più qualificati, capaci di fornire un servizio completo (dalla consulenza progettuale alla fornitura e al post

vendita) e abituati ad operare anche in nicchie di mercato (es. le ristrutturazioni nei centri storici, dove conta molto la qualità e il supporto di un intero selling team). E perciò queste nuove esigenze/capacità sul mercato sono affidate in primis ai loro agenti, di cui per entrambe le aziende stiamo portando avanti da mesi selezioni mirate. Ma ahimè, nelle nostre selezioni, facciamo una gran fatica a trovare simili agenti, professionalmente ‘giovani’ e orientati all’innovazione. C’è una notevole offerta ma spesso ‘fuori target’, segno di difficoltà e incertezze.Lo stesso possiamo dire per nostri analoghi interventi degli ultimi anni in vari settori di beni durevoli (arredamento, abbigliamento, materiali industriali) e food (vino).

Purtroppo molti agenti si lamentano ma pochi si informano scientificamente e partecipano a corsi sulle vendite o sul marketing relazionale, pochi mettono il naso in merceologie o canali diversi da quelle tradizionali, pochi fanno vita associativa (es. in Usarci) o realizzano alleanze con

colleghi di settori affini per generare massa critica nelle offerte, ecc.

ConclusioneSe la domanda cruciale è: ha un futuro la categoria degli agenti plurimandatari? La risposta è sì, ma a determinate condizioni. Essa mantiene alcuni dimostrabili vantaggi competitivi, in particolare verso le piccole e medie imprese di cui sono ricche l’Italia e l’Europa: autoimprenditività, minori costi (variabili) di intermediazione, velocità di introduzione per nuovi prodotti/servizi delle mandanti, attività di business intelligence costante, facilità (anche troppa..) di sostituzione ecc.Ma accanto a questi punti forti la categoria degli agenti deve superare alcuni punti deboli storici, e i (non molti) giovani agenti che incontro ne sono fortunatamente più consapevoli.Neppure basta citare (a volte giustamente) le debolezze del management che certe aziende mandanti dimostrano: perciò partiamo da noi. Con la consapevolezza che in un mercato così selettivo non c’è - ahimè - posto per tutti. Quindi innovare per continuare a competere.

Carlo Baldassi, consulente di marketing

www.baldassi.it

2020, si punta sull’economia della conoscenza: crescita intelligente (istruzione, ricerca e digitalizzazione), sostenibile (programma 20/20/20 per le emissioni) e solidale (difendere i valori democratici e l’ inclusione sociale)

Le sfide dell’agente: globalizzazione degli scambi e nuovi competitori low cost, la multicanalità distributiva sui mercati tradizionali, tendenze alla disintermediazione del business

Si sa, è questa una vecchia storia,“niente di nuovo sotto il sole”, ma come si dice “il troppo storpia”. Ecco allora che l’agente, davanti a queste azioni ha la necessità di tutelarsi, di trovare una sorta di clausola di salvaguardia che almeno sia a mitigare economicamente il danno causato dalla perdita del mandato.Pur vero che gli A.E.C. offrono la tutela, ma ovviamente solo in parte, in quanto frutto della contrattazione

Perdita del mandato, come tutelarsi

collettiva che presume compromessi. Diversamente non sarebbero firmati dalle associazioni di categoria che rappresentano le case mandanti.Ecco quindi che tanto più se già si è stati “vittima” di queste prevaricazioni, quando si acquisisce un nuovo mandato con fatturato zero e nel settore si è già introdotti e quindi alla nuova mandante viene offerta la propria introduzione in clientela attiva, è opportuno inserire nel contratto una apposita clausola che preveda il diritto dell’agente ad ottenere l’indennità massima prevista dalla legge e cioè un anno di provvigioni sulla media degli ultimi cinque.In questo modo se l’azienda dà la disdetta dopo che l’agente ha sviluppato la zona, l’agente avrà almeno la soddisfazione di ottenere il massimo dell’indennità prevista dalla legge (art. 1751 c.c.) cioè un

anno di provvigione sulla media degli ultimi cinque o da inizio rapporto se il contratto è durato meno di cinque anni.Questo naturalmente non ferma la risoluzione del contratto ma almeno risarcisce l’agente del danno cagionato dalla perdita di un contratto per il quale tante energie erano state spese.Tale clausola per la cui elaborazione scritta nel contratto è opportuno rivolgersi alla propria sede provinciale USARCI, non è di difficile accettazione da parte della nuova mandante se l’agente, al momento della stipula dell’accordo contrattuale ha una buona introduzione e conoscenza del settore con alte probabilità di sviluppo a breve termine del fatturato di zona.

n° 1/2015 pag 8

Massimo Azzolini

Contratto

Colgo l’occasione di una con-sulenza con un nostro asso-ciato che, rammaricato, mi

comunica di aver, per la seconda volta, ricevuto la disdetta di una casa mandante per la quale, parti-to da zero, ha acquisito una buona clientela, regolarmente pagante, con un ottimo incremento di fattura-to. Passati pochi anni la mandante ha pensato bene di disdettare l’a-gente per non pagare ulteriormen-te provvigioni e tenersi la clientela acquisita.

n° 1/2015 pag 9

Gianni Di Pietro

Contratto

Cosa deve fare un agen-te o rappresentante per tu-telare i propri interessi? Partendo dal presupposto che la messa in liquidazione rappresenta una volontà di chiudere l’azienda, il

contratto si risolve automaticamente per volontà della mandante.Non sempre l’azienda informa l’agente della messa in liquidazione, ciò si verifica solitamente quando il liquidatore è lo stesso amministratore dell’azienda, in quale tenta, maldestramente, di non pagare tutti i debiti facendo leva sulla scarsa conoscenza delle modalità e dei diritti dell’agente.

La prima cosa da fare, non appena si ha il sentore di difficoltà dell’azienda, o di voci ricorrenti, è quella di effettuare una visura camerale, costa pochissimo, da 5 a 10 euro, ma si è certi della situazione in cui l’azienda si trova, ed è il documento dove è riportato anche il nome del liquidatore ed il suo indirizzo al quale va inviata la documentazione.Il carteggio da inviare alla mandante in caso di messa in liquidazione è abbastanza semplice. Tramite la Pec dell’agente, alla Pec del liquidatore o dell’azienda, si invia una richiesta di pagamento contenente un elenco delle varie voci di cui si ritiene essere creditori: provvigioni non corrisposte, indennità di mancato preavviso, indennità suppletiva di clientela, indennità meritocratica, Firr non versato all’Enasarco, indennità cessazione rapporto ex art 1751cc , ed ogni altra somma a titolo di Risarcimento dovuto a fatti illeciti dell’azienda. È bene in tutto ciò farsi assistere dal sindacato che effettuerà i calcoli delle varie indennità e seguirà gli sviluppi ulteriori della liquidazione.Occorre seguire attentamente l’iter perché il liquidatore potrebbe non riconoscere gli importi richiesti, nel qual caso sarà opportuno valutare una eventuale vertenza sindacale; oppure potrebbe accadere che la liquidazione si trasformi in concordato preventivo, o concordato fallimentare, o possa addirittura sfociare nel fallimento, nel qual caso vi sono altri e più approfonditi adempimenti da fare per far valere i propri diritti.

Liquidazione della ditta mandante, cosa deve fare l’agente?

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La crisi economica che ormai perdura da diversi anni ha messo a dura prova la

sopravvivenza di molte aziende, le quali, anche le più sane e meno indebitate, decidono sovente di mettere in liquidazione la società e chiudere i battenti.

In diritto, la liquidazione di una società è il processo mediante il quale una società (o parte di essa) viene portata al termine, ridistribuendo tutti gli attivi e cercando ove possibile di chiudere tutte le posizioni debitorie.La Liquidazione Aziendale, avviene su base volontaria a causa dell’insolvenza della stessa. Al momento della domanda al Tribunale della messa in liquidazione da parte dell’amministratore della società, il giudice nominerà un liquidatore, che può essere un amministratore dell’impresa stessa, o una persona esterna alla società, commercialista o ragioniere, nel caso si ravvedano degli illeciti amministrativi, che avranno il compito di chiudere tutte le posizioni attive e passive dell’azienda.

L’esclamazione data dal titolo di questo articolo mi è sorta spon-tanea mentre stavo dedicando

le mie solite due orette giornalie-re all’aggiornamento, approfon-dimento e studio delle normative, nei vari ambiti, che riguardano la nostra categoria. Il mio settore di riferimento è certamente la con-trattualistica del rapporto di agen-zia, ma spazio sovente nell’ambito previdenziale quale Inps e soprat-tutto Enasarco, molto meno invece nell’ambito fiscale che necessita di specifica formazione. Ebbene non posso che confermare che tutte le normative vanno verso un’unica di-rezione: la complessità.

Faccio qualche esempio: un tempo gli accordi economici collettivi del settore industria e commercio erano sostanzialmente similari, ora non più, differiscono in più punti e quindi per dare adeguata consulenza è necessario esserne profondi conoscitori.Ma ora anche l’accordo economico del settore artigiano ha alcune sue specificità, come pure va evidenziata l’esistenza di ulteriori accordi economici collettivi, seppur minori, che coinvolgono i settori industriali, commerciali e agrari. Il fatto è che spesso le regole oltre che complicate necessitano anche di chiarezza e di

univoca interpretazione, cosa che non accade affatto di frequente.Ecco che è importante essere aggiornati anche sulla giurisprudenza prevalente per poter dare l’interpretazione più corretta possibile.Che dire poi dell’ambito previdenziale quale Inps e soprattutto Enasarco, che tra cambi di regolamenti, periodi transitori, differenza di genere, quote A;B;C; sistema retributivo e contributivo, modifica di aliquote e percentuali di solidarietà, risulta essere un ginepraio a volte anche per gli addetti ai lavori.Oltretutto non si salva certo il sistema fiscale in cui tutto è sempre più farraginoso e complesso.E questo alla faccia della semplificazione, termine ribadito in più occasioni soprattutto dalla nostra classe politica, ma che nei fatti rimane una chimera, al contrario ogni cosa anche la più semplice diventa complicata.Ecco quindi che davanti a questo stato di cose non si può certo pretendere che l’agente di commercio, oberato da una attività sempre più frenetica ed impegnativa, possa conoscere con scioltezza e districarsi con facilità in

quell’intricato sistema di regole che normano il normale svolgimento di una agenzia commerciale.I corsi di formazione possono aiutare, le news inviate agli associati possono contribuire ad una maggior chiarezza, ma senza l’aiuto diretto del proprio consulente sindacale sulle singole tematiche esposte dagli associati non è oggi possibile pensare di poter fare da sé.E non si pretenda dal proprio commercialista di conoscere ciò che non è di sua competenza, il commercialista si occupa di fisco e non d’altro.Mi è noto comunque che le nostre sedi provinciali Usarci sono munite di ottimi collaboratori e consulenti in grado di dare risposte adeguate ed esaustive ai quesiti degli associati.Non si dia per scontato, quasi con faciloneria, soluzioni a questioni che in tanti casi appaiono semplici ma non lo sono.Prima di “mettere nero su bianco”, se vi sono anche dei minimi dubbi, contattate sempre la vostra associazione provinciale Usarci.

n° 1/2015 pag 10

M.A.

Contratto

Alla faccia della semplificazione, le pene del consulente

n° 1/2015 pag 11

avv. Patrizia Ravanelli dal notiziario di USARCI Bergamo

Il trasferimento dell’azienda o di un suo ramo determina il subentro dell’impresa acquirente in tutti

i contratti stipulati dall’alienante e ciò indipendentemente dal consenso del contraente ceduto (agente e/o dipendente) in deroga all’ art. 1406 c.c..Nella specie, per quanto attiene i rapporti di agenzia, gli effetti del trasferimento dell’azienda o di uno suo ramo da parte della mandante sono disciplinati dall’ art. 2558 c.c. e non dall’ art 2112 c.c. concernenti il lavoro subordinato. Ciò significa che il subentro del cessionario nei confronti dei contratti di agenzia è automatico ma non inderogabile, nel senso che le parti possono convenire diversamente, escludendolo.In assenza pertanto di patto diverso tra cedente e cessionario, stante il trasferimento del rapporto collaborativo con quest’ ultimo che consegue al trasferimento d’ azienda, l’agente conserva tutti i diritti che derivano dal mandato, compresa l’ anzianità. Il trasferimento automatico nel contratto di agenzia in forza del sub ingresso del cessionario in tutti i contratti stipulati per l’esercizio dell’ azienda che si verifica nell’ ipotesi di cessione totale e/o parziale della stessa, non comparta peraltro che l’ agente debba subire passivamente tale risultato. L’agente estraneo all’ accordo tra venditore e acquirente può, infatti, recedere dal contratto di agenzia “entro tre mesi dalla notizia del trasferimento, se sussiste una giusta causa, salvo in questo caso la responsabilità dell’ alienante” ex art. 2558, 3° comma c.c., ovverosia nelle ipotesi in cui: “…per ragioni estrinseche al contratto, non inerenti direttamente ad esso, la sostituzione del cessionario al cedente quale controparte del rapporto contrattuale realizza una situazione in vista della quale si sarebbe rifiutato di contrarre se l’ avesse conosciuta in tempo utile. Queste ragioni possono riguardare l’ identità, e la qualità, del nuovo soggetto, che subentrano nel contratto come imprenditore cessionario, e in particolare la sua affidabilità economica. La cessione dell’azienda

può integrare una giusta causa di risoluzione del rapporto di agenzia se il cessionario non offre una sufficiente sicurezza di solidità finanziaria, e che quindi non garantisce il terzo contraente del regolare adempimento delle obbligazioni derivanti dalla prosecuzione del contratto di durata (tanto più se relative ad importi già maturati, ma non ancora esigibili, come quelli delle indennità da corrispondere alla fine del rapporto), e, più ampiamente, della regolare prosecuzione dell’ attività dell’ azienda cui è connessa l’ attività dell’ agente.”(Cass. Civ. 12/10/2007 n.21445)

Diversamente da quanto sopra prospettato, il subentro dell’ acquirente non avviene quando, nel contratto di cessione ciò è stato espressamente escluso e le parti hanno stabilito che i debiti inerenti al rapporto di agenzia, inclusi quelli per l’ indennità di fine rapporto, rimangono a carico della parte cedente. Imprescindibile per l’agente è dunque verificare se il proprio contratto sia stato ceduto alla parte acquirente, anche se non vi è un obbligo specifico delle parti contraenti di dare tale indicazione, la cui mancanza può semplicemente comportare una responsabilità per comportamento contrario ai principi della buona fede ex art. 1375-1749 c.c..Conclusivamente:- Nei contratti di agenzia i mandati proseguono automaticamente con l’ acquirente dell’ azienda e/o del ramo di azienda ceduto dalla vecchia mandante, salvo patto contrario tra cedente e cessionario.- Non vi sono norme che impongono a carico di cedente e cessionario l’ obbligo d’ informativa dell’ operazione commerciale da essi conclusa.- Nella prassi pare peraltro che il problema non si ponga perché in ogni caso entrambe le parti contraenti

(cedente e cessionario) hanno interesse a chiudere e/o continuare il rapporto collaborativo.- L’ agente il cui mandato sia trasferito automaticamente alla nuova azienda può recedere dal contratto di agenzia salvaguardando le proprie indennità laddove sussistano naturalmente i motivi di giusta causa poco fa evidenziati.- Completamente di versa invece la sorte dei lavoratori dipendenti per i quali opera l’ art. 2112 c.c. che prevedono il passaggio automatico e, a differenza degli agenti, inderogabile in capo al cessionario delle rispettive posizioni.Conseguenza ne è che rispetto ai crediti che il lavoratore aveva al tempo del trasferimento sussiste tra cedente e cessionario una responsabilità solidale.

Come comportarsi se la nuova società chiede all’agente di firmare un nuovo contratto di agenzia?Questo è notoriamente un passaggio molto importante: consigliamo di leggere con attenzione il nuovo documento, magari facendovi aiutare dalla nostra associazione. Dobbiamo verificare che lo stesso non sia peggiore rispetto a quello già in essere e che al suo interno ci sia un richiamo alla continuità di rapporto.Può accadere, inoltre, che l’azienda non comunichi nulla e vi chieda, da un certo momento, di emettere fatture provigionali intestandole ad una nuova ragione sociale. Anche in questo caso, non emettete documenti, o fate ordini, intestati a ragioni sociali diverse da quelle indicate nel vostro contratto, senza prima aver avuto chiarimenti scritti.

Trasferimento d’azienda, i diritti dell’agente

Contratto

L´attività degli agenti di commercio operanti in tentata vendita è stata negli ultimi anni oggetto di ripetuti interventi legislativi soprattutto in riferimento al regime sanzionatorio.Infatti la legge n. 298/1974, per gli agenti che effettuano il trasporto a mezzo autocarro di cose in conto terzi, prevede provvedimenti di fermo amministrativo e sanzioni da parte della Polizia Stradale, con il presupposto che l’agente non è autorizzato al trasporto conto terzi, cosa che causa ingenti danni alle aziende titolari di licenza di trasporto di cose in conto proprio e compromette la distribuzione delle merci e la vendita dei propri prodotti.Siamo preoccupati per il lavoro di tutti quegli agenti di commercio che operano nei vari settori di tentata vendita come quelli del caffè, latte, gelati, prodotti freschi e da banco, soprattutto perché in questo particolare momento economico pesa sulle spalle degli agenti di commercio

l’eccessivo costo del lavoro e della fiscalità della legge.Per far fronte a questo fenomeno nel dicembre 2013, presso il Tribunale di Teramo, è stato presentato appello, riconosciuto come fondato e quindi accolto con sentenza n. 1285/2013, in quanto si è dimostrato che il trasporto conto terzi avviene solamente quando un veicolo è utilizzato dietro corrispettivo e nell’interesse di persone diverse dall’intestatario della carta di circolazione, cosa che non rientra nel ruolo ricoperto dall’agente di commercio.Questa sentenza è stata il frutto di un’ininterrotta attività che mi ha visto coinvolto in prima persona, in quanto interpellato direttamente da numerosi iscritti dell’associazione.Successivamente, sulla base della sentenza n. 1285/2013, nel Tribunale di Teramo sono stati accolti ulteriori ricorsi, vedi sentenza 24/2014 del Tribunale di Teramo, sentenza 223/2014 del Giudice di pace di Teramo e recentissima sentenza 443/2015 del 23/02/2015, dimostrando come l’agente che trasporta e consegna con il mezzo dell’azienda i prodotti da lui direttamente venduti, non svolge attività di trasporto “conto terzi”, ma “conto proprio” sempre che il mezzo appartenga alla mandate.Ritengo che tale problematica riguardi oltre sessantamila agenti di commercio in Italia e debba avere maggiore attenzione da parte delle istituzioni, per questo motivo, attraverso l’interessamento dell’ Onorevole Giulio Sottanelli di Roseto degli Abruzzi (TE) si sta cercando un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Dott. Maurizio Lupi, al fine di modificare l’art. 31 lettera a) della legge n. 298/1974 che prevede che “i preposti alla guida ed alla scorta dei veicoli, se non esercitate personalmente dal titolare della licenza, risultino lavoratori dipendenti” inserendo tra questi anche gli “agenti di commercio” .

L´attività degli agenti di commercio operanti in tentata vendita è stata negli ultimi anni oggetto di ripetuti

interventi legislativi soprattutto in riferimento al regime sanzionatorio.

n° 1/2015 pag 12

Franco Damiani

Tentata vendita, il rischio di sequestro del furgone

Lavoro

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Con la Legge n.183 del 10/12/2014 il Governo ha ricevuto cinque deleghe per l’emanazione, entro

sei mesi dall’approvazione, di una serie di decreti legislativi destinati ad incidere in modo determinante sulla normativa in vigore in materia di lavoro. Le cinque deleghe riguardano:• Il riordino degli ammortizzatori sociali• Il riordino dei servizi per il lavoro e politiche attive• La semplificazione degli adempimenti• Il riordino delle forme contrattuali e la semplificazione dell’attività ispettiva• La tutela della maternità e conciliazione tempi vita/lavoro.L’intento del Governo è modificare il mercato del lavoro seguendo due grandi direttrici che si possono riassumere in: 1) “diritti e tutele uguali per tutti”, mentre finora alcune tutele erano state appannaggio solo di alcune categorie; 2) inserire l’attività di impresa in un sistema di “regole certe”, introducendo una maggiore mobilità e produttività.L’obiettivo principale è quindi una drastica riduzione della precarietà e

l’incentivazione dei rapporti a tempo indeterminato, ed una prima conseguenza, che non è ancora prevedibile che effetti produrrà, è l’abolizione dei contratti Co.co.pro. A fronte di questo sono previsti incentivi di natura fiscale e contributiva per privilegiare le assunzioni a tempo indeterminato, ed una prima norma è stata già introdotta con l’istituzione di uno sgravio contributivo per le aziende fino a 8.060 euro annuali per dipendente, per tre anni, in caso di assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori che nei sei mesi precedenti non abbiano avuto questo tipo di contratto.Viene introdotta anche la Nuova ASPI che prevede una tutela anti disoccupazione per tutti lavoratori soggetti a licenziamento o mancato rinnovo contrattuale, con una garanzia proporzionale all’anzianità contributiva.Altrettanto viene estesa a tutti i contratti la tutela della maternità.Ma la norma più innovativa e che ha suscitato maggiori reazioni e polemiche è senz’altro la nuova previsione di un contratto a tempo indeterminato “a tutele crescenti” per le nuove assunzioni che, combinato alla nuova disciplina dei licenziamenti di natura economica, per i quali viene prevista un’indennità economica certa e crescente in base all’anzianità del lavoratore, dovrebbe finalmente disinnescare la spada di Damocle del reintegro che finora gravava sulle imprese, dando una maggiore flessibilità al mercato del lavoro. Il tutto accompagnato dalle immancabili norme sulla “semplificazione delle procedure”, già evocate da quasi tutti i governi precedenti ma, a quanto pare, piuttosto indigeste e difficilmente attuabili da parte della nostra Pubblica Amministrazione.

n° 1/2015 pag 13

Fabrizio Tagliabracci, commercialista e consulente del lavoro

Jobs Act, riduzione della precarietà e semplificazioni

Lavoro

n° 1/2015 pag 14

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Massimo Azzolini

L’ambito di riferimento giuridico sono gli articoli del codice civile dal 1742 al 1752.Viene spiegata la differenza tra agente e rappresentante: il primo promuove gli affari ma necessita l’approvazione dell’ordine da parte della casa mandante; il secondo invece ha la rappresentanza della mandante e pertanto conclude gli affari, cioè gli ordini che acquisisce sono vincolanti per la casa mandante.Da tale definizione ben si comprende che, nei fatti, i rappresentanti sono una minima parte della categoria, nonostante ancora nella normale parlata si tende a dare la denominazione di rappresentante e non invece, come sarebbe corretto, di agente di commercio.Si fa riferimento poi all’art. 1746 del cc. e si specifica che l’agente è tenuto a dare informazioni alla mandante sulla situazione di mercato ma non è tenuto ad effettuare relazioni sull’elenco delle visite effettuate alla clientela.L’Aec vale anche per gli agenti strutturati in forma societaria come pure nel caso di agenti che trattano per privati consumatori e anche per quelli operanti in “tentata vendita”.Viene specificato anche che le norme dell’Aec, a parte l’indennità di fine rapporto, non sono vincolanti per gli agenti che commercializzano in proprio articoli similari all’oggetto dell’incarico di agenzia.Si chiarisce che ogni comunicazione tra agente e mandante è ritenuta conosciuta quando arriva, nelle varie forme, ai rispettivi indirizzi, a meno che non si comprovi che non se ne era a conoscenza.È questa una precisazione che serve ad ovviare il caso dei mancati ritiri delle raccomandate postali o la mancata apertura della posta elettronica certificata.

Art 1 – Definizione dell’agente e sfera di applicazione.

Specifica che questo accordo è stipulato tra Confindustria e Confcooperative settore industria, con le varie organizzazioni sindacali degli agenti di commercio (tra cui Usarci).

AEC

Come annunciato nel precedente numero della rivista, si inizia con l’illustrazione commentata

degli articoli degli Accordi Economici Collettivi. Si farà riferimento all’ AEC Industria appena rinnovato, decorrente dal 1° settembre 2014, denominato AEC Industria del 30 luglio 2014, che è il patto di gran lunga più importante perché interessa circa l’80% dei contratti di agenzia. Saranno evidenziate le eventuali differenze con l’AEC del settore Commercio, sottoscritto il 16 febbraio 2009 con integrazione del 10 marzo 2010, che a volte ha una numerazione degli articoli diversa per la medesima materia trattata, numerazione che pure eventualmente segnaleremo.

Agente o rappresentante? Il commento all’art.1

Le principali:

• la descrizione puntuale del ruolo di agente e rappresentante di commercio (art. 1, lett. a).

• la disciplina delle variazioni che incidono sul valore economico del contratto (art. 2, riguardanti l’entità delle provvigioni, la zona, la clientela e i prodotti), riferite all’anno solare precedente o ai 12 mesi precedenti, è stata così modificata:- invariata per le variazioni di lieve entità, fino al 5% del valore economico, che possono essere applicate senza preavviso; - quelle di media entità, che incidono tra il 5% e il 15% (nell’Aec precedente arrivavano al 20%) devono essere comunicate con un preavviso di 2 mesi per rapporti di plurimandato e 4 mesi per quelli di monomandato;- di rilevante entità sono quelle che superano il 15% (rispetto al 20% previsto dal vecchio Aec) e possono essere comunicate con un preavviso pari a quello valevole per la risoluzione del contratto. - novità rilevante è la facoltà per l’agente di rifiutare la variazione (entro 30 giorni dal ricevimento), non solo per quelle di rilevante entità ma anche per quelle di media entità (nell’AEC precedente era solo per quelle rilevanti oltre il 20%), determinando così la risoluzione del rapporto per iniziativa della mandante, e conservando il diritto a tutte le indennità di fine mandato.

• La titolarità all’agente delle somme accantonate a titolo di Firr che sono definitivamente acquisite a favore dell’Agente di commercio in relazione al quale sono state versate, nel momento stesso in cui vengono ricevute dalla Fondazione (art. 10);

• La indennità suppletiva di clientela e meritocratica vengono riconosciute anche in caso di cessazione dell’attività così come previsto all’art. 1 comma 490 della Legge 147 del 27/12/2013 e successive modificazioni, sempreché tali eventi si verifichino dopo che il rapporto abbia avuto una durata di almeno un anno (art. 10 punti II e III).

Le ulteriori novità:- le comunicazioni tra agente e mandante si considerano conosciute dal momento in cui giungono a destinazione dell’altra parte (chiarimento a verbale all’art.1);- l’addebito del campionario all’agente è previsto solo in caso di mancata o parziale restituzione o di danneggiamento non dovuto alla normale usura da utilizzo e non per altri motivi (art 3);- il periodo di prova viene apposto solo nel primo rapporto e non anche in caso di rinnovo (art. 4); - il termine per il rifiuto delle proposte d’ordine da parte della preponente è ridotto a 30 giorni (art. 5) ; - per l’attività di incasso svolta dall’agente nel corso del rapporto di lavoro è prevista una provvigione separata e/o compenso aggiuntivo in forma non provvigionale (art. 6);- il diritto alle provvigioni relative alle trattative intraprese e concluse è esteso ad un arco temporale di sei mesi (e non più quattro) dalla data di cessazione del rapporto di lavoro (art. 6 ultimo comma);- gli interessi applicabili, in caso di ritardato pagamento delle provvigioni, sono quelli di cui al D.lgs. 231/02, come modificato dal D.lgs n.

Dopo gli Accordi siglati per i comparti dell’Industria e Piccola Industria, è stato

rinnovato l’AEC Settore Artigiano che è entrato in vigore dal 1 gennaio 2015. Il nuovo Accordo del settore Artigiano rispecchia in gran parte le innovazioni apportate dall’AEC Industria del 30/07/2014. Ecco di seguito le novità.

192/2012, relativo alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (art. 7);- la mandante può inviare all’agente, in luogo delle fatture emesse ai clienti, un riepilogo che consenta l’individuazione delle stesse e dei prodotti/servizi forniti alla clientela (art. 7);- le provvigioni maturate e non più quelle liquidate costituiscono base imponibile utile ai fini del calcolo dell’indennità sostitutiva del mancato preavviso (art. 9);- i criteri di calcolo dell’indennità meritocratica sono stati modificati con la finalità di adeguare più compiutamente la regolamentazione contrattuale della materia alle disposizioni dell’ordinamento comunitario e della nostra disciplina civilistica in caso di recesso dal contratto di agenzia, con la previsione di un periodo transitorio durante il quale continueranno ad applicarsi quelli di cui all’AEC 12/06/2002 (art. 11);- la sospensione del rapporto di lavoro per gravidanza e puerperio è stata estesa anche ai casi di adozione o affidamento e di interruzione della gravidanza regolati dagli artt. 4, 5 e 6 della L. n. 194/78 (art. 13); - relativamente al patto di non concorrenza post contrattuale è stato espressamente chiarito che la relativa indennità deve avere natura non provvigionale (art. 14).

n° 1/2015 pag 15

Daniela Da CampoElaborazione dall’articolo

di Gianluca Stanzioneda Il Giornale dell’Agente di Commercio,

Usarci Lanarc Napoli

Il nuovo AEC artigianato

AEC

Una sentenza rivoluzionaria del Tribunale di Busto Arsizio ha approvato uno dei primi

“Piani del consumatore” in Italia, tagliando di quasi il 90% l’importo dovuto al fisco a causa delle diffi-coltà economiche del debitore.

Il Tribunale di Busto Arsizio (VA) ha ap-provato uno dei primi “Piani del con-sumatore” in Italia, consentendo ad una impiegata in cassa integrazione di risolvere definitivamente una situazi-one debitoria complessa. Il debito di 86mila euro nei confronti di Equita-lia è stato così ridotto a 11mila euro (-87%), un importo individuato in base alle attuali possibilità economi-che della debitrice. È l’aiuto che arriva dalla recente Legge 3/2012 relativa alla “Composizione della crisi da sovraindebitamento”, poco conosciuta ma che potrebbe dare un supporto concreto a chi è in difficoltà economica. Vediamo nel dettaglio la vicenda e come ottenere il piano.

LA LEGGECon la Legge 3/2012 relativa alla “Composizione della crisi da sovrain-debitamento” si è introdotta per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano la possibilità di instaurare una procedura con la quale consumatori, ma anche piccoli imprenditori, pos-sono proporre la ristrutturazione dei debiti (anche fiscali) ottenendo, qua-lora vi siano le condizioni, la riduzi-one dell’importo dovuto in base alle proprie capacità economiche. LA VICENDAIl Tribunale di Busto Arsizio (VA), a ot-tobre dello scorso anno, ha approvato uno dei primi ‘Piani del consumatore’ in Italia, consentendo ad una impiega-ta in cassa integrazione, di risolvere definitivamente una situazione debi-toria complessa. Il debito di 86mila euro nei confronti di Equitalia è stato così ridotto a 11mila euro (-87%), un importo individuato in base alle attuali

possibilità economiche della debitrice. Il provvedimento sostiene dunque che è omologabile il piano del consumatore che riduce in modo rilevante il debito nei confronti di Equitalia qualora venga rispettato il contenuto della proposta iniziale e la conseguente esdebitazione non necessita di un’ulteriore pronuncia da parte del giudice.

NON SERVE ACCORDO CON I CREDITORINel piano veniva proposta la vendita di una parte dell’unico immobile di pro-prietà del debitore per ripianare i debiti da questi contratti in passato. L’unico creditore era l’Agente della riscossione per una somma di circa 87mila euro che, tuttavia, non aveva accettato la proposta perché, prima ancora della sua accet-tazione, il debitore aveva già venduto la quota dell’immobile. Invece i giudici di Busto Arsizio hanno ritenuto soddisfatti i requisiti di ammissibilità della proce-dura secondo quanto previsto dalla legge, in quanto il debitore non aveva fatto altro che ottemperare al programma di liquidazione. Infatti, nella proposta de-positata in tribunale prima del rifiuto di Equitalia era stata rilevata la possibilità di vendere la porzione dell’unico immobile per pagare parte del proprio debito. Inoltre, questione ancora più importante, secondo il Tribunale, per il piano del consumatore non rileva l’accordo con i creditori, essendo sufficiente solo l’omologazione da parte del giudice, dopo avere valutato la fattibilità della proposta e la meritevolezza della condotta.

CHI PUO’ ATTIVARE LA PROCEDURALe procedure riguardano i debitori non soggetti al fallimento (piccoli imprendi-tori, professionisti, privati in genere, ecc.). Il procedimento per la composizione delle crisi da sovraindebitamento permette di rivolgersi al tribunale con una proposta che, se accolta, diventerà vincolante per i creditori, anche se non si prevede il pagamento integrale di tutti i debiti.

IL TRIBUNALE COMPETENTETribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza o la sede.

n° 1/2015 pag 16

Dal sito Qui Finanza

Fisco

Equitalia, da oggi è possibile “tagliare” il debito

A decorrere dal 1° gennaio 2015, la misura del tasso legale di interesse è scesa dall’1% allo 0,50% per effetto del D.M dell’ 11 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.290 del 15 dicembre 2014.L’intervento modificativo, disposto secondo le indicazioni dell’ art.1284 cod.civ., comporta una serie di riflessi di natura civilistica e tributaria.Innanzitutto, è bene rammentare che la nuova misura del tasso di interesse interesserà tutti i crediti certi, liquidi ed esigibili per cui le parti non abbiano disposto diversamente o in relazioni ai quali non si applichi il disposto del D. Lgs. N.231/02 in tema di interessi di mora.Inoltre la suddetta variazione comporterà, tra gli altri:

una variazione nel calcolo degli interessi dovuti in sede di ravvedimento operoso ( con minore aggravio per il contribuente), in relazione ai quali – per i periodi a cavallo del 2014 e 2015 – sarà necessario effettuare un conteggio separato in relazione ai giorni di ritardo del vecchio e nuovo anno;

una variazione nei calcoli da

utilizzare per la quantificazione fiscale dell’ usufrutto e delle rendite ( art.14 e 17 D.Lgs. n.346/90 ), secondo i coefficienti stabiliti dal D.M. 23 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U. n.303 del 28 dicembre 2013;

una differente misura di applicazione della presunzione di fruttuosità dei capitali dati a mutuo, di cui all’ art.45, co.2 Tuir;

una variazione degli interessi connessi alle procedure di riscossione di debiti per tributi fiscali e locali, ove non diversamente stabilito dalle singole leggi di imposta.

n° 1/2015 pag 17

Riassumiamo di seguito in tabella l’ evoluzione degli interessi legali nel tempo:

TERMINE INIZIALE TERMINE FINALE MISURA PERCENTUALE

21.04.1942 15.12.1990 5%

16.12.1990 31.12.1996 5%

01.01.1997 31.12.1998 5%

01.01.1999 31.12.2000 2,5%

01.01.2001 31.12.2001 3,5%

01.01.2002 31.12.2003 3,0%

01.01.2004 31.12.2007 2,5%

01.01.2004 31.12.2009 3%

01.01.2010 31.12.2010 1%

01.01.2011 31.12.2011 1,50%

01.01.2012 31.12.2013 2,50%

01.01.2014 31.12.2014 1,%

01.01.2015 0,50%

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Spese di rappresentanza: elevata la soglia di detraibilità ivaPer le spese di rappresentanza e gli omaggi aziendali di valore unitario non superiore a 50 euro, dal 13/12/2014 è possibile detrarre l’IVA al 100%, così come già avveniva ai fini della deducibilità dalle imposte sui redditi: questa è una delle novità introdotte dal Decreto Semplificazioni Fiscali (D.Lgs. n. 175/2014) che scatta per omaggi acquistati dal 13 dicembre 2014. Si tratta di un’interessante semplificazione per imprese e professionisti che finora avevano a che fare con una inutile disparità di trattamento fiscale ai fini IVA (l’iva su omaggi era detraibile al 100% solo per omaggi di valore unitario inferiore a 25,82 mentre ai fini Irpef la soglia per la deducibilità integrale era prevista a 50,00), sulla quale è intervenuto il Dgls.Brevi news dalla legge di stabilità 20151. Compensazione cartelle esattorialiSono state estese anche per il 2015 le norme che consentono la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste dalla normativa vigente, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato.2. Proroga detrazioni recupero patrimonio edilizio e ri-sparmio energeticoÈ stato confermata, con la Legge di stabilità 2015, la proroga di un anno – dunque fino al 31 dicembre 2015 – dell’ecobonus al 65% per spese di risparmio energetico, nonché della detraibilità al 50% delle spese per le ristrutturazione edilizia in casa. Per almeno il 2015 sono quindi confermate le aliquote potenziate al 65% (dal precedente 55%) per la detrazione Irpef per le riqualificazioni energetiche degli edifici, e al 50% (dal precedente 36%) per il bonus Irpef per il recupero edilizio. 3. Nuovo regime contribuenti minimiLa legge di stabilità 2015, come ormai risaputo, ha messo mano al regime dei minimi, definendo il nuovo “regime forfettario”. Cosa cambia rispetto al vecchio regime?La prima novità riguarda l’aliquota dell’imposta sostitutiva, che sale al 15% (dal precedente 5%); tale aliquota sostituisce IVA, IRAP, IRPEF e addizionali. Per i contributi previdenziali, inoltre, non è più previsto un livello minimo imponibile per gli esercenti attività d’impresa, ma soltanto una percentuale da applicare al reddito (quella prevista dall’INPS per la propria categoria). Si noti però, a tal proposito, che se non verranno versati contributi almeno pari alla quota minimale prevista per il regime ordinario, non verrà riconosciuta l’annualità contributiva.Infine, ad ogni categoria professionale è attribuito un diverso tetto massimo di fatturato (a cui va applicato un

coefficiente, modulato per le singole categorie). Per gli agenti di commercio, così come per i professionisti, la soglia individuata dalla legge di stabilità è di euro 15.000 di ricavi, mentre il coefficiente di redditività forfetario è pari al 62% dei ricavi. Chi resta sotto il tetto di ricavi può optare per il regime senza limiti temporali (non c’è più il paletto dei cinque anni), fermi restando i consueti requisiti di accesso e di permanenza nel regime (spesa per dipendenti e beni strumentali ecc.) e l’obbligo di aprire Partita IVA. Si noti che, se l’attività è nuova (entro i primi tre anni dall’avvio) e rispetta tutti gli altri requisiti previsti, il reddito su cui applicare l’aliquota del 15% si abbatte di 1/3. Attualmente il governo sta andando nella direzione di rimettere mano al nuovo regime dei minimi, innalzando il tetto massimo di ricavi per la categoria di professionisti e agenti (attualmente troppo restrittiva) e rivedendo i coefficienti di redditività da applicare. Viene inoltre riconosciuta, per tutto il 2015, la possibilità per chi apre la partita iva di optare (avendone i requisiti) ancora per il vecchio regime dei contribuenti minimi. Infine, per chi è già nel regime fiscale dei “vecchi” minimi, potrà rimanere in tale regime fino alla scadenza naturale dello stesso, ovviamente mantenendo i requisiti di permanenza.

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n° 1/2015 pag 18

Enrico Girardi Dottore commercialista

Gianluca Viscone

Intermediario di primarie compagnie assicurative

Fisco

Decreto semplificazioni e legge di stabilità, le novità

Alcune settimane fa le previsioni di crescita dell’Italia sono state revisionate al rialzo per l’inserimento dell’ effetto stimolativo dovuto all’ allentamento monetario deciso dalla Bce. Le stime di crescita del Pil sono passate dallo 0,4% all’ 1% e dall’ 1% allo 1,5% nel 2016, calcolando vari fattori: l’ impulso della svalutazione dell’ euro sia sull’ export sia sull’ importazione di turismo; i minori costi sistematici dovuti al crollo del prezzo del petrolio; un miglioramento del credito ad imprese e famiglie grazie alla massa di liquidità a basso costo immessa dalla Bce nel sistema bancario; una riduzione del costo di rifinanziamento del debito pubblico basato sulla disponibilità della Bce ad acquistare i titoli, cosa che permetterà un risparmio tra i 3 e 4 miliardi annui nel bilancio statale.

Economia

La ripresa spinta dallo stimolo monetario potrebbe essere di entità minore e più lenta.

L’unico modo per rinforzarla è quella di aggiungere uno stimolo fiscale sincronico, cioè ridurre le tasse per rivitalizzare il mercato interno.

Poi le previsioni dette sono state ulteriormente rivisitate. La svalutazione dell’ euro contro dollaro ha iniziato a mettere in difficoltà, nel quarto trimestre 2014, i bilanci di parecchie aziende statunitensi e, probabilmente, è una delle cause di una crescita del Pil americano inferiore alle attese. Ciò fa ipotizzare che l’America potrebbe non lasciare tanto, o tanto a lungo, spazio competitivo alle merci eurodenominate. Inoltre, un po’ tutte le monete del mondo stanno svalutando il cambio, aprendo uno scenario di guerra valutaria tutti contro tutti. In sintesi, la maggior leva di reflazione e ripresa mossa dalla Bce potrebbe non avere l’effetto sperato. Così come il calo del prezzo del petrolio potrebbe essere minore e di minor durata di quanto previsto.Il crollo dei prezzi, infatti, ha azzerato nuovi investimenti e distrutto le produzioni più costose immettendo nello scenario una previsione di relativa scarsità prospettica

e quindi di rialzo dei prezzi stessi. La trasmissione dello stimolo monetario al mercato avviene via banche, ma la loro offerta di credito è condizionata a situazioni che troppe aziende segnate dalla lunga crisi non possono rispettare. La domanda di credito, poi, dipende dalla fiducia nel futuro: questa cresce, ma molto lentamente. L’ export volerà, ma molti mercati non-euro di sbocco importeranno di meno: la Russia in crisi profonda, la Cina in rallentamento, il Giappone nuovamente a rischio di stagnazione, i produttori di petrolio colpiti, temporaneamente, da meno ricavi, ecc. In sintesi, la ripresa spinta dallo stimolo monetario potrebbe essere di entità minore e più lenta. L’ unico modo per rinforzarla è quella di aggiungere uno stimolo fiscale sincronico, cioè ridurre le tasse per rivitalizzare il mercato interno.

n° 1/2015

Dottor Carlo Pelanda economista www.carlopelanda.com

Ing. Alberto Bulzatti

pag 19

Quella ripresa ancora a metà

INPSPer avere diritto alla Pensione di Vecchiaia l’anzianità minima contributiva rimane fissata a 20 anni sia per gli uomini che per le donne. Nel 2015 per gli uomini è richiesta l’età di 66 anni e 3 mesi, per le donne invece 64 anni e 9 mesi.Sia gli uomini che le donne, a 63 anni e 3 mesi, possono richiedere la Pensione Anticipata, però con un’anzianità contributiva per gli uomini di 42 anni e 6 mesi, per le donne invece di 41 anni e 6 mesi.I contributi base previdenziali sono stati aumentati al 22,74%; mentre per i coadiuvanti di età non superiore ai 21 anni sono stati fissati al 19,74%. Il reddito annuo minimo è stato fissato a 15.548 euro; il contributo minimale quindi è Euro 3.543,05, mentre per i coadiuvanti di età non superiore ai 21 anni è di Euro 3.076,61.Il contributo però è dovuto sulla totalità

Le riforme introdotte negli anni scorsi alle due forme di previdenza degli Agenti di

Commercio prevedono per il 2015 ulteriori aumenti delle aliquote contributive. Rimangono inalterati, almeno per quest’anno, i requisiti per la pensione di vecchiaia Inps, mentre aumentano le “quote” per la pensione Enasarco. Vediamo quali sono le novità principali.

dei redditi d’impresa prodotti nel 2015; per la quota eccedente il minimale di 15.548 dovrà essere versato il 22,74% fino a .46.123 e oltre il 23,74%. Il massimale imponibile è stato fissato a.76.872 per i lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e a . 100.324 per gli iscritti all’Inps dopo il 1° gennaio 1996.I contributi devono essere versati con il Modello F24 alle scadenze: 18 maggio, 20 agosto, 16 novembre e 16 febbraio 2016, le quattro rate dei contributi minimi.; entro i termini previsti per le imposte sui redditi per i contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale.L’INPS, come lo scorso anno, non invierà i conteggi, che potranno essere scaricati dal Cassetto previdenziale dall’ interessato o da un delegato.

ENASARCOLa modifica al regolamento del 2011 ha introdotto le “Quote” per avere il diritto alla Pensione di Vecchiaia.Nel 2015 gli uomini potranno andare in pensione con quota 89, con età minima 65 e anzianità contributiva minima 20. Per le donne invece è prevista la quota 85, con età minima 62 e sempre con anzianità minima 20. Per raggiungere le quote, quindi, è necessario avere qualche anno di più di età o di anzianità contributiva, rispetto ai minimi previsti.La Pensione di Anzianità Enasarco non è più contemplata dal nuovo regolamento. Solo a partire dal 2017 per gli uomini e dal 2021 per le donne, gli agenti potranno far richiesta di una “pensione anticipata” di uno o due anni al raggiungimento di quota 90 se in possesso di almeno 65 anni e 20 di contributi. Dal 1° gennaio di quest’anno sono aumentati i contributi previdenziali Enasarco, oltre ai minimali e ai massimali che dovranno essere applicati unicamente sulle provvigioni di competenza 2015. Nella tabella allegata sono riportati i nuovi contributi previdenziali, i massimali e i minimali.Si raccomanda, in fine, di controllare con una certa frequenza la propria posizione contributiva e di segnalare tempestivamente all’Ente eventuali mancati accrediti di contributi.

n° 1/2015 pag 20

Federico Rossetto

NOTE(1) Per i minimali di contribuzione si deve tener conto di quanto segue:produttività:il minimo di contribuzione è dovuto solo se il rapporto di agenzia ha prodotto provvigioni nel corso dell’anno, sia pure in mi-sura minima. In tale ipotesi (e cioè se almeno un trimestre sono maturate provvigioni) dovranno essere pagate anche le quote trimestrali di minimale corrispondenti ai trimestri in cui il rapporto è stato improduttivo. L’eventuale integrazione per raggiungere il contributo minimo è a totale carico della ditta mandate.Frazionalità: in caso di inizio o cessazione del rapporto di agenzia nel corso dell’anno, l’importo del minimale è frazionato in quote per trimestri ed è versato per tutti i trimestri di durata del rapporto di agenzia dell’anno considerato, semprechè in almeno uno di essi sia ma-turato il diritto a provvigioni, stante il principio di produttività. Il contributo minimo non è quindi dovuto se nel corso dell’anno il rapporto è stato improduttivo.(2) aliquota del 14,65% di cui: 7,325% a carico della ditta - 7,325% a carico dell’agente. L’aliquota complessiva del 14,65% viene suddivisa in 12,50% al fondo dell’agente e 2,15% al fondo solidarietà.(3) di cui: 1.831,25 euro a carico ditta e altrettanto a carico agente (pari al 7,325% di 25.000 euro)(4) di cui: 2.746,87 euro a carico ditta e altrettanto a carico agente (pari al 7,325% di 37.500 euro)(5) di cui: 2,80% a carico ditta e 0,80% a carico della società/agente

Previdenza

Aumentano i contributi, cresce la “quota” per la pensione

POSIZIONE AGENTE

MINIMALE CONTRIBUTIVO

MASSIMALEPROVVIGIONALE

ALIQUOTA CONTRIBUTIVA

MASSIMALE CONTRIBUTIVO

Plurimandatario417,00 euro (1)

salvo Istat25.000 euro 14,65% (2) 3.662,50 euro (3)

Monomandatario834,00 euro (1)

salvo Istat37.500 euro 14,65% (2) 5.493,75 euro (4)

Società3,60% (5) fino a

13.000.000 di euro

La legge 22 Dicembre 2011 n. 214 (cosiddetta Legge Fornero) oltre ad introdurre nuovi requisiti di età e

di contribuzione per il raggiungimento del diritto alle pensioni di vecchiaia e anticipata, ha introdotto una penalizzazione per coloro che accedono alla pensione anticipata prima del compimento del 62° anno d’età.

n° 1/2015 pag 21

Infatti è stato previsto che ai soggetti che accedono alla pensione anticipata ad un’età inferiore a 62 anni si applica, sulla quota di trattamento pensionistico relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre 2011, una riduzione pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni; tale percentuale annua è elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni.In altri termini, la riduzione è pari all’1% per ciascuno degli ultimi 2 anni mancanti al compimento di 62 anni (es. soggetto che accede al trattamento anticipato all’età di 60 anni subirà una riduzione del 2%, ovvero, 1%+1%) e al 2% per ciascuno degli anni mancanti al compimento dei 60 anni (es. soggetto

Previdenza

che accede al trattamento anticipato all’età di 58 anni subirà una riduzione del 6%, ovvero, 1%+1%+2%+2%).Nel caso in cui l’età di accesso al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale è proporzionale al numero di mesi.Bisogna però tener presente che il comma 2-quater dell’articolo 6 del decreto legge n. 216 del 2011 convertito dalla legge n. 14 del 2012 ha stabilito che le disposizioni dell’articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto legge n. 201 del 2011, in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano applicazione, limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, qualora la predetta anzianità contributiva ivi prevista derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria.Da ultimo è però intervenuto sulla questione l’articolo 1, comma 113, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 che ha disposto che sui trattamenti pensionistici decorrenti dal primo Gennaio 2015 “le disposizioni di cui all’articolo 24, comma 10, terzo e quarto periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano applicazione limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31dicembre 2017»”.Con la suddetta disposizione, quindi, dal primo gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017 coloro che accedono alla pensione anticipata prima del compimento del 62° anno d’età non subiranno alcuna riduzione dell’importo della pensione.

Dottor Gaetano De CaroDirettore Agenzia Complessa INPS Mestre (VE)

Inps, le penalizzazioni per la pensione anticipata non saranno applicate dal 2015 al 2017

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Entro 30 giorni successivi alla data di conferimento di un mandato di agenzia la ditta mandante deve

darne comunicazione attraverso l’area riservata su inEnasarco.it.

n° 1/2015 pag 22

Fonte Enasarco

Tra le operazioni da effettuare, anche quella di indicare se l’agente opera in forma individuale (persona fisica) oppure associativa specificando se società di persone o società di capitali. Tale differenziazione risulta di fondamentale importanza ai fini contributivi, dal momento che nel primo caso l’azienda effettua il versamento sul fondo Previdenza, nel secondo su quello Assistenza.Si deve poi indicare se l’agente è mono o plurimandatario. L’agente monomandatario può operare per una sola ditta e ha divieto di avere contratti di agenzia con altre mandanti. Il plurimandatario può lavorare contemporaneamente con più ditte, ma non può assumere l’incarico di trattare per la stessa zona prodotti di altre aziende concorrenti (salvo diversa pattuizione delle parti).La differenza tra mono e plurimandatario è fondamentale perché le due categorie sono assoggettate ad un diverso regime contributivo. Ecco perché, eventuali modifiche contrattuali intervenute in corso di rapporto devono essere comunicate

Enasarco, comunicazione online di conferimento o cessazione di mandato

Previdenza

tempestivamente alla Fondazione sempre attraverso l’area riservata. Dall’elenco dei mandati, sulla riga dell’agente corrispondente, la ditta deve selezionare la lettera M (monomandatario) oppure P (Plurimandatario).Nel caso di variazione della composizione e/o ripartizione societaria di soci illimitatamente responsabili di una società di persone già iscritta alla Fondazione - sia nei casi di subentro o recesso di un socio che di variazione delle quote di partecipazione - l’agente deve utilizzare l’apposita procedura online disponibile nella propria area riservata, entrando però nel profilo della società di cui fa parte. Ai fini contributivi, le modifiche della quota di partecipazione societaria avranno efficacia dal trimestre successivo a quello della relativa comunicazione alla Fondazione.Se viene modificata la forma giuridica di società di persone e società di capitali, con codice fiscale invariato, è necessario inviare alla Fondazione il modello cartaceo 512/2013 (disponibile su www.enasarco.it).Nel caso invece della cessione del contratto di agenzia a terzi, occorre inviare il modello cartaceo n. 511/2013, anch’esso disponibile sul sito della Fondazione. Per consentire una corretta imputazione dei contributi agli iscritti, tali variazioni devono essere tempestivamente comunicate alla Fondazione che potrà in tal modo provvedere all’aggiornamento degli archivi anagrafici. Il Regolamento delle attività istituzionali attualmente in vigore ha posto a carico dell’agente l’obbligo della comunicazione delle variazioni anagrafiche e societarie.Anche per la cessazione del rapporto di agenzia, la ditta mandante è tenuta a darne comunicazione online all’Enasarco entro 30 giorni successivi alla data di chiusura, indicando con esattezza la data di cessazione. Come data di fine rapporto si intende l’ultimo giorno di collaborazione effettiva, incluso quindi l’eventuale periodo di preavviso.

A cura di Ottavio Baia

Ma cosa è la Fisica Quantistica? È una branca della fisica che studia le particelle sub atomiche e si occupa appunto di probabilità. Lo scopritore è uno scienziato di nome Max Planck il quale ha definito la realtà come un insieme di ’”Quanti’’ (piccole particelle) composti da unità elementari di energia indivisibili. All’inizio si è concentrato sull’infinitesimale piccolo (fotoni, protoni, elettroni, neuroni e come tra loro interagivano a distanza). In seguito il fisico tedesco Heisenberg, gettando le basi delle teorie rivoluzionarie della nuova meglio conosciuta come meccanica quantistica, affermava l’impossibilità di conoscere contemporaneamente, in maniera precisa, sia la posizione che la velocità di una data particella. Questo perché, più ci avviciniamo nella conoscenza della prima, più la seconda si allontana dalla nostra comprensione e dai nostri calcoli deterministici. Questo principio, noto come “Principio di indeterminazione di Heisenberg“, portò alla consapevolezza che tutto è probabilità e che la nostra realtà, così come le nostre scelte o azioni, soggiacciono a leggi probabilistiche e pertanto non determinabili se non considerandole appunto all’interno di questo sistema fisico fatto di onde di probabilità. Certamente in questo momento vi starete chiedendo cosa centri la fisica quantistica con il mondo della vendita e del marketing…Partiamo dal presupposto che un piano di marketing ben congegnato non possa

Marketing quantistico e vendita

Che tu pensi di farcela o non farcela hai ragione. Così recitava un aforisma

di Henry Ford. Potremmo dire quindi che se siamo convinti di raggiungere determinati obiettivi creiamo maggiori “probabilità” che ciò avvenga. Così come è vero il contrario. Da diversi anni durante il Corso di laurea in Psicologia si parla in effetti di profezia autoavverante.

prescindere dal considerare tre variabili fondamentali all’interno di un sistema di probabilità quali:- analisi della concorrenza;- strategia operativa;- previsione dei flussi.

Ragionando in termini di probabilità dovrei tirare per forza in ballo le statistiche. Ottima cosa, no? Ma poi che probabilità ho che quel dato risultato si verifichi? Da qui non se ne esce. Mi metto al lavoro: analizzo la concorrenza, tiro le somme, mi ripropongo di applicare una strategia di email marketing per fidelizzare vecchi e nuovi clienti e mediante newsletter cerco di prevedere i flussi di entrata, magari utilizzando Google Analytics. Poi vengo a sapere che un tizio qualsiasi, stando poche ore collegato in rete, nel frattempo ha coltivato l’antica arte della socializzazione applicando inconsapevolmente e senza saperlo, tecniche di buzz marketing, ottenendo un successo al di là di ogni previsione. Il “Buzz Marketing” detto anche marketing conversazionale, è quell’insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio e, conseguentemente, ad accrescere la notorietà e la buona reputazione di una marca. Sembrerebbe allora che il marketing quantistico esista davvero, che niente è determinato e che bisogna pescare nel mare delle probabilità? Ritornando ad Heisenberg e alla meccanica quantistica, sapete quale fu la costante che poi ha fatto pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra? L’osservatore. Per meglio dire, la persona che sta osservando il movimento della particella può influire sul suo percorso. Il fattore umano può collassare un’onda di probabilità in una particella reale e fare la differenza. Concludo questo breve articolo con una citazione di Albert Einstein: ’’Meglio essere ottimisti ed avere torto che essere pessimisti ed avere ragione’’. In questa frase si annida l’essenza della Fisica Quantistica.

Il dottor Ottavio Baia è coordinatore di USARCI CORPORATE e creatore del Sistema di Qualità dell’agente di commercio D.T. 58

n° 1/2015 pag 23Formazione

Colui che ottiene risultati è spesso il folle visionario che anticipa i tempi.

Come ben l’agente conosce, il posto di lavoro fisso non esiste più. Gli stessi imprenditori si avvalgono di collaborazioni di liberi professionisti e di persone con menti flessibili e competenti slegate dallo spettro della sicurezza di un lavoro garantito.

Ma quanti sono davvero preparati a questo? Quanti hanno quella forza e sicurezza interna che permetta loro di rendere sicuro ciò che tanto sicuro non è?Sempre di più è possibile avvertire

Sono i pazzi che cambiano il mondo

La persona sicura

rende le cose

insicure sicure.

La persona insicura

rende ciò che è sicuro

insicuro.

un senso di vuoto e smarrimento dovuto al fatto che raramente ci si senta sufficientemente equipaggiati per vivere in un mondo di apparente incertezza. E pensare che forse potrebbe bastare un po’ di creatività ed ingegno. La storia insegna: tutti i grandi inizialmente sono stati considerati dei visionari.Ricordate quella pubblicità di un’azienda informatica che in TV recitava: “Sono i pazzi che cambiano il mondo!”Il mio augurio è che si possa vestire ogni giorno di questa sana follia, creando e inventando novità e strategie e anticipando i tempi di ciò che sarà. E in un lavoro in cui la sicurezza sia principalmente te stesso.Troppo spesso si ha la paura di creare novità, di cambiare qualcosa, perché la cosiddetta area di confort, l’abitudine, ci fornisce una sorta di tranquillità emotiva. Quindi si agisce ripetendo le azioni del passato e magari imitando chi stimiamo e sta ottenendo già buoni risultati. L’ho fatto io stessa per tanti anni: e ora anche nel mio settore mi sto reinventando, rischiando con nuove azioni, nuove idee… E alla fine i rischi, se fatti con senno, solitamente vengono premiati.

Le lenti con cui vedi il mondo sono l’esatto corrispettivo di ciò che sei dentro: il guardare all’esterno in cerca di un ideale che non c’è ti toglie spazio, tempo e risorse.

Impara, migliora e cresci: più lo farai, più ti sentirai sarai sicuro, senza dover diventare ciò che comunemente il sistema considera il modello. E se il modello non esistesse? Se il modello lo inventassi tu?

I puri della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) insegnano: prendi un modello che funziona, estrapolane le strategie e le peculiarità e copiale

in tutto e per tutto. Questa tecnica viene chiamata comunemente ricalco. Troppo spesso però si usa l’emulazione vibrando di luce riflessa, per mostrarsi più brillanti di come si è normalmente, per mettersi in buona luce.

Ti invito ad indentificare il tuo carisma. Il termine carisma (μ, “charisma”) deriva dal sostantivo, cháris e significa dono. Qual è il tuo carisma, qual è la parte in cui eccelli che ti fa sentire ed essere sicuro? Trovata questa parte, sono certa che anche nel lavoro ci saranno dei risultati nuovi.

Un piccolo gioco che spesso faccio fare ai corsi è quello di prendere il cellulare, e scrivere agli amici e alle persone più vicine un messaggio del tipo: “Ciao… magari ti suonerà strana la mia richiesta, avrei la curiosità di capire da te una cosa: qual è secondo te la mia caratteristica positiva più importante ed incisiva?”

Sta a te ora trovare le parole giuste… provaci, solitamente le risposte sono sempre interessanti. Qualcuno ti chiederà che cosa hai bevuto di strano, o che strano sogno hai fatto. Sorridi, e attendi con curiosità le risposte.E poi investi al massimo sul tuo carisma, rendendolo il punto di forza e il perno del tuo lavoro.

n° 1/2015 pag 24

Dr.ssa Nicoletta Todescowww.brainup.it

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L’inglese è ormai la lingua ufficiale del business parlata in tutto il mondo da persone

di cultura e lingua nazionale diverse. Oggi assistiamo quindi ad una trasformazione dell’inglese rapida e costante. L’importanza di questo fenomeno è evidente dalla pubblicazione trimestrale online da parte dell’Oxford English Dictionary di centinaia di aggiornamenti che riguardano nuove parole e nuove espressioni.

n° 1/2015 pag 25

Dr.ssa Raffaella Ferraro

Formazione

Ad esempio sostantivi come text o email sono diventati verbi. Si usano pertanto l’espressioni più brevi “I’ll text you tomorrow” o “I’ll email you tomorrow” per dire “Ti invierò un sms domani” o “Ti invierò un’email domani”.Google, il nome del famoso motore di ricerca, è diventato un verbo usato nell’espressione “to google information” per menzionare la ricerca di informazioni attraverso il famoso motore di ricerca.Tweet, che originariamente indicava il verso dell’uccello, adesso è usato come verbo o sostantivo per un messaggio pubblicato sul Social Network twitter.

Business English e rapide evoluzioni

Dalla crasi di due parole sono nati nuovi termini come:- Emoticon = emotion + icon: l’icona o immagine che easprime e rappresenta le nostre emozioni;- Smartphone=smart+telephone: il telefono intelligente e attraente perchè nel termine inglese smart è inclusa anche l’idea di attrazione;- Spam=spiced+ham: prosciutto speziato, quindi di scarsa qualità. per indicare i messaggi di posta elettronica non desiderati.

Queste trasformazioni sono sempre avvenute nella storia di una lingua. La differenza rispetto al passato è che oggi l’acquisizione di nuovi termini ed espressioni si verifica molto più velocemente in seguito ai processi rapidi di trasformazione linguistica generati da internet e dalla globalizzazione. Nel mondo del business, che si sviluppa e cambia sempre più rapidamente, è importante per l’agente non solo apprendere e migliorare le strategie di vendita secondo le nuove esigenze del mercato ma anche approfondire la conoscenza del Business English. In questo modo può crescere professionalmente grazie a una formazione adeguata e non perde le opportunità offerte dai mercati esteri.

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No, la ritenuta d’acconto in tal caso non deve essere applicata

Ormai da qualche anno si è formata una consolidata giurisprudenza che esonera dal pagamento dell’Irap gli agenti in forma individuale senza dipendenti, collaboratori e/o sub agenti e sprovvisti di una dotazione di capitali che ecceda il minimo indispensabile.Pertanto, oltre alla mancanza di collaboratori deve sussistere anche una mancanza di struttura di capitali apprezzabile, affinchè si possa essere esonerati dal pagamento dell’Irap. Nel caso di presenza di capitale minimo (autovettura, cellulare e pc, ad esempio) si può evitare di pagare l’Irap.

a cura di Massimo Azzolini

n° 1/2015 pag 26Esperto risponde

Ho una domanda perche non mi è chiaro se si

possa anche rientrare al sistema carta carburante

una volta passati al cartaceo.

Se dopo aver scelto la modalità elettronica si va al

distributore e la carta non funziona e si usa quella

della moglie? Oppure se l’accettatore bancomat

non va e si paga in contanti è possibile far timbrare

e firmare l’acquisto al gestore,? Se si è passati al

sistema elettronico non si può più detrarre la spesa?

E’ così? O si può nuovamente sottoscrivere la carta

carburanti?

All’importo della transazione di cessato rapporto di

agenzia deve essere applicata la ritenuta d’acconto

del 20% anche se l’agente e’ sotto forma di società

di capitali?

E’ possibile detrarre dai costi di gestione della mia

attivita’ le bollette di casa ( luce gas telefono ecc.) ed

eventualmente in quale percentuale? Considerando

che uso alcune stanze come ufficio e che ho sempre

pagato l’irap volevo appunto se potete rispondermi

alcune delucidazioni.

Qualora l’agente abbia la sede della propria attività presso la propria abitazione ed utilizzi degli spazi di casa per la propria attività, è possibile dedurre parzialmente le utenze, qualora intestate all’agente stesso. Una percentuale forfetaria accettata potrebbe essere quella del 50%.

Gli agenti di commercio devono ancora pagare

l’Irap?

Riprendendo il mio articolo pubblicato sullo scorso numero riguardante la vendita on-line,

e dopo aver eseguito i primi passi già enunciati – conoscenza attenta del settore, costituzione di una forma societaria, logistica – passiamo ora all’analisi delle fasi successive. Quindi noto cosa vendere, a chi e come, è ora necessario allestire l’e-shop e arriviamo al quarto passo: la tecnologia.

n° 1/2015 pag 27

Ing. Alberto Bulzatti

Nuove tecnologie

6 Passi per vendere online

Bisogna individuare un software – meglio open source – che permetta di gestire l’intera attività di e-commerce. Non c’è costo di licenza per il software open source, ma bisogna prevedere comunque costi di installazione della piattaforma, la configurazione delle funzionalità previste del negozio, le modalità di invio degli ordini al fornitore e la veste grafica del sito per dare un’immagine precisa al negozio. Non dimentichiamo i pagamenti. Per ottenere il diritto a transazioni con carte di credito ci si deve rivolgere

a fornitori di infrastrutture di questo tipo, come ad esempio Banca Sella o più semplicemente Paypal. Mettiamo in preventivo almeno una settimana per svolgere tutti questi passaggi e una spesa che parte da duemila euro.

Una volta reso il sito funzionante, riempito dei prodotti da vendere con schede dettagliate comprendenti caratteristiche, foto e prezzo, il passo fondamentale, il quinto, è far entrare i clienti nel sito. Per generare traffico nel sito ci si può avvalere di più tecniche di marketing online: SEO, attività per favorire il posizionamento del sito nei risultati dei motori di ricerca; SEM, pubblicità a pagamento sui motori di ricerca; social media marketing, attività per la promozione mediante i social network; banner pubblicitari sui siti; email marketing; presenza sui siti di comparazione prezzi e così via. Tempo previsto qualche giorno e una previsione di spesa di circa quattromila euro.

Per ogni attività di e-commerce sono indispensabili competenze tecniche specifiche, ma anche la strategia di prezzo, ed inoltre le immagini e i video sono da ritenersi determinanti. Sesto passo, quindi, verificare le competenze personali o interne al team e tenere sempre presente che anche nel commercio elettronico è il talento delle persone a fare la differenza, e che una buona idea di business il più delle volte non è sufficiente.

Seconda parte

Gruppi I II III

B 1953 E PRECEDENTIPedrotti Giancarlo

00,39.46Reggio Edoardo

00,39.55Trentini Renato

00,40.75

A2 1954-1963 Pavanelli Paolo 00,43.68 Bridi Alberto 00,46.79 Chini Luca 00,47.54

A1 1965 in poiBernardi Paolo Riccardo

00,35.98MEMORIAL BRUGNARA

Romanelli Guido 00,49.19

La rubrica comica degli Sformato Comico per Usarci

n° 1/2015 pag 28

Luca Lombardini

Tempo libero

Monte Bondone, una festa sulla neve La leggera nevicata del giorno prima e il sole che illuminava l’arco alpino ammirabile dal Monte Bondone, splendido balcone sulle Alpi Retiche e Dolomitiche, hanno reso entusiasmante il XXIII Campionato di Sci per agenti di commercio, il 28 febbraio scorso.Lo Slalom gigante a prova unica è stato disputato da un folto gruppo di concorrenti, lungo il bellissimo tracciato realizzato in collaborazione fra il Circolo Usarci di Trento e Trento Funivie spa. La discesa, con 200 mt di dislivello e le trenta porte lungo il pendio del monte Bondone, hanno gratificato i concorrenti che avrebbero disputato volentieri una seconda manche, che non è stato possibile concedere per la concomitanza di altre competizioni. La premiazione,

Care amiche e amici agenti anche in questo numero non poteva mancare l’intervento comico!Bene, allora, il 2015 è partito alla grande anche quest’anno ci sarà la ripresa! Si, per il c...!A parte gli scherzi Renzi conferma che c’è una timida ripresa, se non ricordo male era timida anche con Letta e prima ancora con Monti! Per essere meno timidi bisogna tornare indietro fino a Silvio dove di timide non ce n’erano, compresa la ripresa! Vi ricordate il milione di posti di lavoro? Aveva indovinato: dal 2008 ad oggi un milione di posti di lavoro c’è stato, purtroppo non in più ma in meno, ma se stiamo a guardare tutto! Renzi, ricalcando Silvio, ha detto che nei fine settimana c’è la coda di gente che mangia fuori! Ha ragione, è assolutamente vero e vi dirò di più: è così anche durante la settimana, alla mensa della Caritas ormai bisogna

La ripresa!

prenotare con mesi di anticipo per trovare posto! Ma si sa l’economia è donna e come tutte le donne ha i suoi cicli! E la ripresa che è signora anche lei come tutte le donne se la sta tirando un po’! Quindi dovremmo seguire il teorema di un noto filosofo contemporaneo “prendi una donna trattala male lasciala che ti aspetti per ore”, ma questa volta è lei che ci sta facendo aspettare da anni! La ripresa è come il tempo: la probabilità che gli economisti ci azzecchino è la stessa che i meteorologi becchino le previsioni! Nella storia ci sono sempre stati momenti difficili, ma noi italiani ne siamo sempre usciti e anche oggi stiamo uscendo...dal G20 però! Il ministro del welfare ha dichiarato che per la disoccupazione sta facendo il possibile infatti grazie al Job Act confida in un deciso aumento! Per il rilancio del PIL sono stati messi in piedi una serie di interventi decisivi: dall’anno prossimo nel calcolarlo verrà inserita anche la prostituzione! Ci si aspetta risultati eccezionali, considerato che il nostro è un paese che sta andando a “puttane”! Scusate il termine ma come dicono i latini “quanno ce vo’ ce vo’!”Comunque dei segnali decisi di cambiamento ci sono: Carlo Conti ha presentato il Festival di San Remo, l’Isola dei Famosi è passata su Canale 5 e soprattutto il mio vicino ha finalmente tagliato la siepe!Quindi tranquilli perché siamo ad una svolta e se il buon giorno si vede dal mattino a breve tutto sarà come una volta: “eravamo povera gente e torneremo povera gente!” Un saluto dagli Sformato Comico! E ricordate che ridere è una cosa seria!

il gustoso buffet e la ricca lotteria di premi, grazie ai numerosi sponsor che sostengonoil Circolo Usarci, hanno consentito, presso l’Hotel Montana, la conclusione in allegria della festa sulla neve.Il Presidente dell’Usarci di Trento, Angelo Speranza, ha premiato il vincitore del Memorial Brugnara riservato al miglior tempo realizzato tra gli agenti a Paolo Bernardi di Valdagno (VI). Vincitore del VI Memorial Gadotti (miglior tempo tra amici e familiari) è stato Sharon Nardelli con il tempo di 0,35.85

Ancona

USARCI Marche, in collaborazione con Centro Studi e Formazione, organizza un workshop per analizzare ed approfondire i temi più attuali per la nostra categoria. Gli argomenti trattati saranno:- Certificazione di qualità per la professione di agente: il DT58 (la nostra categoria cerca una qualificazione ed una nuova immagine professionale per essere al centro dell’Attività Commerciale);- Agente 2.0: come comunicare oggi, la tecnologia è dalla nostra parte;- Accordi Economici Collettivi ed il Codice Civile: la tutela è un nostro diritto;- Casi pratici della professione: recesso dell’agente o della mandante, messa in liquidazione, SRL o ditta Individuale, agente o procacciatore, patto di non concorrenza post contrattuale, indennità di preavviso, mono o plurimandatario;Enasarco, ente da tutelare: aliquota 2015.

n° 1/2015 pag 29

Monte Bondone, una festa sulla neve

Notizie dalle Associazioni

Dal binomio vincente USARCI Marche ed EVO Solution Group, nasce una nuova opportunità di formazione per gli agenti di commercio (o aspiranti tali) per un aggiornamento in merito a nuove tecnologie e forme di comunicazione.Il percorso intende formare professionalità caratterizzate dalla capacità di gestire efficacemente (tramite lo sviluppo di competenze sui

Usarci Marche, corsi di web marketing e agente 2.0

Corso di Web Marketing in collaborazione con “EVO Solution Group” www.evosolutiongroup.it

Workshop“Qualità, costo, tempo: l’Agente 2.0” in collaborazione con “Centro Studi e Formazione” www.centrostudieformazione.it

Social Media: Linkedin, Facebook, Twitter...) l’attuale periodo di crisi produttiva e di consentire, per quanto di propria competenza, lo sviluppo economico dell’impresa. Con lo stesso intento i temi proposti nel corso tendono a garantire una formazione caratterizzata dallo sviluppo di competenze specifiche e da conoscenze generali. Insomma, il giusto mix di conoscenze e capacità per essere in linea con nuove strategie di vendita, senza tralasciare il contatto “face-to-face”.Ulteriore obiettivo è quello di garantire l’acquisizione delle conoscenze basilari per gestire in maniera efficiente il “back” della vendita, trattando temi inerenti sia alla parte legislativa e burocratica, quanto a quella organizzativa e amministrativa, e sviluppando capacità di pianificazione e programmazione delle attività in grado di migliorare nel tempo tutti gli indici di efficacia ed efficienza di un agente di commercio.Evo Solution Group e Usarci Marche hanno perciò impostato il corso di formazione in modo tale da puntare ad un’elevata integrabilità delle competenze, oggetto di trattazione, in contesti organizzativi e professionali diversi, piuttosto che su figure professionali a tutto tondo e rigidamente definite.

Mantova

Venerdì 20 marzo alle ore 15.00, presso la sala del Teatro Minimo in via Gradaro 7/A di Mantova, è convocata l’assemblea provinciale degli agenti di commercio associati all’USARCI mantovana.L’appuntamento è di particolare importanza poiché, oltre agli adempimenti statutari, l’approvazione dei bilanci consuntivo 2014 e preventivo 2015, prevede la relazione del presidente Giancarlo Bonamenti che farà un bilancio sulle tematiche di interesse della categoria in relazione al momento

Usarci Mantova,l’assemblea e strategie per il futurodi crisi economica e di consumi che il comparto dell’intermediazione sta attraversando, cercando anche di indicare le strategie per guardare al futuro con ottimismo.Si parlerà anche di Enasarco, ente previdenziale degli agenti di commercio, alla luce del nuovo regolamento delle prestazioni integrative. Altri argomenti all’ordine del giorno saranno il rinnovo degli accordi economici collettivi, fisco e previdenza Enasarco.Per la formazione e l’aggiornamento professionale interverrà Ottavio Baia,

docente specializzato in formazione, che nel 2010 ha accompagnato l’USARCI mantovana alla certificazione di qualità rilasciata da Certiquality, abilitando la nostra associazione alla formazione. Sono iniziati così percorsi formativi per la certificazione di qualità dell’attività degli agenti di commercio, con il DT58 ricavato dall’ISO EN 9001/2008 oltre a corsi di programmazione neuro linguistica, tecniche di memoria e apprendimento, tecniche di vendita ed altro, che nei prossimi mesi riprenderanno e per i quali sono già aperte le iscrizioni.

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pagina bmw.pdf 1 05/08/2013 18:17:49

L’annuale incontro degli Associati Usarci si terrà l’8 maggio a Mestre al Centro Congressi Quid Hotel di Via Terraglio. Anche quest’anno, oltre all’Assemblea provinciale, verrà pro-posto un Meeting, al quale saranno invitati tutti gli agenti di commercio della Provincia.

Interverranno importanti relatori su temi professionali di attualità:

“Come cogliere i segnali di ripresa del mondo commerciale” e “Le novi-tà normative dell’Accordo Economi-co Collettivo industria”. Sarà dato ampio spazio al dibattito e quindi sarà un’occasione importante per in-contrarci e parlare dei problemi che quotidianamente si incontrano.

Notizie dalle Associazioni

Venezia, meeeting e assemblea provinciale

Venezia

Il programma, ancora in corso di definizione, verrà comunicato via mail a tutti gli associati e agli agenti della provincia. Vi aspettiamo!

“Cogliere in modo innovativo i segnali di ripresa”. Corsi di Carlo Baldassi.Dopo i successi degli scorsi anni, riproponiamo due corsi che mirano a forni-re ad agenti in attività da tempo e a neofiti strumenti per affrontare in modo innovativo il mondo della vendita sempre più esigente e complesso. Il primo mira a fornire tecniche innovative di vendita, il secondo ad organizzare e pianificare modernamente la propria agenzia.

1° - Sabato 11 aprile: “Tecniche creative di vendita”. Talento, competenze e organizzazione: le tre armi del venditore professionista. I 7 gradini della vendita creativa.

2° - Ottobre (data da definirsi): “La Gestione dell’Agenzia con criteri di budget”. La scheda cliente per pianificare l’attività e il budget annuale. Il conto economico dell’agente. Indicatori di performance per gestire il busi-ness (costo visite, rapporti con le mandanti ecc).

Info: [email protected]

n° 1/2015 pag 30

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VENEZIA Venezia - Marghera via Fratelli Bandiera, 38tel. 041 930178 fax 041 937009www.usarcivenezia.ite-mail: [email protected] Orari: da lunedì a venerdì mattina 9,30 - 12,00lunedì, mercoledì pomeriggio 16,00 - 18,00

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MILANO via Crema, 18tel 02 58306229 fax 02 58317232uffici: martedì, mercoledì e giovedì 8,30 - 13,00e-mail: [email protected] orari uffici: Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì 8,30 - 15,00 previo appuntamento

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VERONA via Scrimiari, 31 - 37129 VERONAtel 045 8006060 fax 045 593318e-mail: [email protected] www.usarcivrbs.itOrario: da lunedì a venerdì 9,00 - 12,30 da lunedì a giovedì 15,00 - 17,30

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