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Ragoli Notizie 1 Notizie in Comune XXXII XXXI PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010 notizie i n comune montagne - preore - ragoli XXXII XXXI PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010 Montagne - Preore - R agoli Notizie in Comune XXXII XXXI PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010 Montagne - Preore - R agoli Notizie in Comune

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Page 1: notizie Comune Notizie in comune Comune · da secoli di storia e di vita in comune, ... Cronaca di un presepe...quasi improvvisato 23 LA STORIA ... MANUELA VIVIANI

Ragoli Notizie 1Notizie in Comune

XXXIIXXXI

PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010

notizie in comune

montagne - preore - ragoli

XXXIIXXXI

PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010

Montagne - Preore - Ragoli

Notizie in Comune

XXXIIXXXI

PERIODICO DEL COMUNE DI RAGOLI, ANNO XXV N. 1 SETTEMBRE 2010

Montagne - Preore - Ragoli

Notizie in Comune

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22 Ragoli Notizie 1Notizie in Comune

Questo notiziario, che le tre Amministrazioni civi-che di Montagne, Preore e Ragoli, unite per altro da secoli di storia e di vita in comune, consegnano alle famiglie insieme agli auguri di Buone Feste, documenta, alla fine di un anno che le ha viste operare su tanti fronti (economico, sociale, cultu-rale, ricreativo...), il bilancio delle attività portate a termine o intraprese nel 2013; si propone di rispecchiare, al di là delle aride cifre, l’impegno profuso dai responsabili della cosa pubblica e quella che è l’anima della gente che abita queste località, quanto sia profondo e sentito l’attacca-mento alla propria terra, alle proprie tradizioni e alle proprie radici. Dalle quali appunto, specie le giovani generazioni, dichiarano di voler ripartire per rinnovarsi e programmare il futuro dei loro paesi.

Scorrendo le pagine della rivista si può prendere visione del numero considerevole di associazioni di volontariato che animano la vita della colletti-vità, (Pro loco, Vigili del fuoco, filodrammatiche, cacciatori, gruppi giovanili, biblioteca, scuola...), della loro capacità di coinvolgimento, della crea-tività, della fantasia, del valore e della qualità del-le iniziative, sia nel recupero della tradizione sia nel proporre idee nuove.

Di spessore le considerazioni su alcuni temi di grande attualità quali la famiglia, la formazione, le esigenze dei meno provveduti; tanta umani-tà si respira nel richiamo a episodi del passato e tanto affetto nel ricordo di alcune persone scom-parse di recente e particolarmente benvolute. Da non trascurare i servizi fotografici a corredo degli articoli, sia che illustrino progetti, sia che ripropongano manifestazioni recenti o del tempo andato.

La speranza è che questa pubblicazione porti a riflettere dentro le case sui diversi aspetti della propria comunità e possa contribuire alla sua cre-scita.

Nell’augurarvi un sereno Natale e un felice Anno nuovo ricordiamo che la prima parte delle riunio-ni del comitato del Notiziario è aperta a tutti co-loro vorranno portare il loro contributo. Le date degli incontri saranno pubblicate sulle bacheche degli albi comunali.

La Redazione

EDITORIALE

Natività, opera di Paolo Ober

In copertina: Iron, veduta dalla chiesetta. Foto scattata da Roberto Frieri (Bono, Comano Terme)

RAGOLI NOTIZIE – Periodico del Comune di RagoliAnno XXVI N° 1Luglio 2011

DIRETTORE RESPONSABILEAngelo Zambotti

COMITATO DI REDAZIONELaura Castellani [email protected] Maroni [email protected] Paoli [email protected] Scaia [email protected] Zambotti [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAdriano AcciliMaura BinelliSergio BolzaGioachino CastellaniCoro Le SorgentiRoberto FrieriManuela GhezziWilma LonghiMoses onlusLaura PaoliRenato PaoliDaniela PrettiRoberto PrettiRosella PrettiStefano QuintoMassimo RavasiErika SerafiniTullio SerafiniPaola Maria TauferFabio Venturini

IMPAGINAZIONEGlifoArs by M. Ciaghi

STAMPAAntolini Tipografia srl

PER INVIARE [email protected]

SOMMARIO

QUI VIA ROMA, 4

Editoriale 1

Calendario manifestazioni 2

La Rete free@luna sbarca a Ragoli 3

La Certificazione Emas del Comune di Ragoli 4

Piano Giovani 5

Ragoli, un Comune Amico della famiglia 6

Progetto Family 7

Progetto Mnemosine 8

Palù in festa 10

SUCCEDE A CAMPIGLIO,COLTURA,

PEZ, RAGOLI

Un viaggio nella memoria e nel benessere 12

Una giornata speciale 15

Alla scoperta della grafologia 16

Intervista a Michela Troggio 18

Giornata Ecologica 21

Un premio per Maurizio Arrivabene 22

Paolo Pangrazzi 22

Cronaca di un presepe...quasi improvvisato 23

LA STORIA SIAMO NOI

Un «ragolese» in guerra 25

Domenico, Raimondo e il candidato a sorpresa

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VITA IN ASSOCIAZIONE

2011 anno europeo del volontariato 33

Associazione Camposcuola M. di Campiglio 34

Un progetto davvero speciale: Plum e Letizia 36

Moses fa il punto per programmare il futuro 38

Conoscere il volontariato 40

Filo Bastia di Preore 42

C’era una volta l’armonium 44

IL COMUNE INFORMA

La Parcocard 47

Mobilità Vallesinella, le novità 48

Turismo Fedeltà 49

Le concessioni edilizie e le d.i.a 50

Delibere adottate dalla giunta 52

Delibere adottate dal consiglio 56

In copertina: La fontana del Canton a Preore

NOTIZIE IN COMUNEPeriodico dei Comuni di Montagne, Preore e RagoliAnno 2013- Dicembre

DIRETTORE RESPONSABILEMatteo Ciaghi

COMITATO DI REDAZIONEELISA MAIER [email protected]

FEDERICO MARONI [email protected]

SILVIA PAOLI (COORDINATRICE) [email protected]

SILVIO SANTONI

ALIDA SCALFI [email protected]

ANGELO [email protected]

CLAUDIA SIMONI [email protected]

ROSA SIMONI [email protected]

MANUELA VIVIANI [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROMatteo Leonardi, Michela Simoni, Elena Ianni, Enzo Ballardini, Paolo Paletti, Martina Giovanella, Fam. Walter Dalbon, Massimo Malacarne, Sergio Bolza, Laurita, Daniela Pretti, Fabio Simoni, Don WalterSommavilla, Chiara Costa, Ilaria e Mattia Quinto, Renato e Fiorenza, Federica Leonardi, Massimo Iondini, Anna Ballardini, Ettore Zendri, Rosella Pretti, Vittorio Maier, Liliana Bertolini, Bambini della scuola di Ragoli, Comitato Sagra Madonna de La Salette, Circolo Pensionati di Montagne, Circolo Pensionati di Preore, Consulta delle Famiglie di Ragoli, La Filobastia, Pro Loco di Preore, Pro loco di Ragoli, Pro loco di Montagne, Sezione Cacciatori di Montagne, Sezione Cacciatori di Ragoli, Vigili del Fuoco di Ragoli, Vigili del Fuoco di Montagne

IMPAGINAZIONEGlifoArs by M. Ciaghi

STAMPAAntolini Tipografia srl

PER INVIARE [email protected]

SOMMARIO

Dai Comuni

1

2

3

4

5

Associazioni12

15

16

18

21

22

Vita in Paese

Storia e Tradizione

Mondo Giovane

La Famiglia

Arte

Il ricordo

Dall’anagrafe

Ragoli: il Bilancio di fine anno 2Comune di Montagne: lavori in corso 8Quali opportunità per Montagne 12Lavori in corso ... a Preore 14Messo a nuovo il murale di Paola de Manincor alla fontana del Canton 16Inaugurazione dei lavori all’area attrezzata palestra di roccia “niere” 18

Pro loco di Ragoli 19Pro loco Preore 21Pro loco Montagne: un 2013 ricco e positivo 22Associazione cacciatori Montagne 24Associazione cacciatori Ragoli 26La Filobastia 27Vigili del fuoco Montagne 29Vigili del fuoco Ragoli 30Sagra Madonna de la Salette di Cort: nel segno della Solidarietà 32

Mostra Etnografica “de robe vece” 34Regole Spinale Manez, nel segno della continuità 36Il sentiero di San Vili 382014. L’anno del Ricordo 42Il matrimonio: perchè fa così paura 44Il vescovo alla sagra di Pez 47Il saluto di Laurita 49Ritrovare il cuore sul Durmont 50Montagnoli, l’acqua e la terra ci stanno a cuore 52Un campione mondiale nella nostra comunità 54II Tour Dolomiti di Brenta 55

Questo matrimonio... s’ha da fare! 57Sui monti Scarpazi 64

Scuolainforma 68Corso “Full immersion in lingua inglese” 69

La famiglia come un cantiere aperto 70“Bilancio…… di famiglia” 72

La fruizione dell’arte sacra: godimento estetico e piacere spirituale 74

Diego,un uomo genersoso 76Caro papà, mi manchi tanto... 77

Il benvenuto alle nostre piccole creature, un augurio agli sposi e un saluto ai nostri cari 78

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22 Ragoli Notizie 3Notizie in Comune

Come consuetudine, colgo l’occasione dei saluti di fine anno per fare il punto della situazione sul-le opere pubbliche del Comune di Ragoli.

POLO SCOLASTICO DI MADONNA DI CAMPIGLIO

Doveroso iniziare dall’opera più impegnativa, per quanto riguarda tempistiche, risorse umane e fi-nanziarie, ovvero il Polo Scolastico di Madonna di Campiglio, cantiere che, avviato in ottobre 2011, ha visto il 2012 dedicato alla realizzazione delle opere interrate, la palestra ed i relativi depositi e spogliatoi, mentre nel 2013 sono proseguiti i lavori di realizzazione del piano seminterrato, che ospiterà cucina con relativi magazzini, mensa, bi-blioteca, posti auto coperti per i docenti, e tutti i locali tecnici a servizio del plesso; queste opere sono state realizzate in edilizia tradizionale, ossia cemento armato, sul quale è stata assemblata, a partire da fine giugno, la struttura in legno, che ospiterà al piano terra l’asilo nido e la scuola ma-terna, al primo piano la scuola media e al secondo piano la scuola elementare oltre ad un’aula ma-gna destinata ad incontri e riunioni. Sui piani del-

le scuole elementari e medie sono presenti aule di disegno, musica, tecnica ed informatica, oltre ad uffici dedicati ai docenti ed alla segreteria.

L’edificio, inteso come struttura completa di aule, pavimenti, impianti elettrici e idraulici, sta per es-sere ultimato. Il 2014 sarà dunque dedicato alla sistemazione delle pertinenze esterne ed all’arre-damento degli interni (arredi e corpi illuminanti sono infatti interventi esclusi dall’appalto prin-cipale). In tal senso, nei mesi autunnali di que-st’anno, sono stati commissionati i progetti per l’arredo e per l’illuminazione e sulla base di questi verrà esperita nel 2014 una gara per l’affido delle forniture. Fondamentale sarà, con la collabora-zione della Provincia, reperire le risorse necessarie a completare l’opera.

STRADA DI ACCESSO AI LOTTI SCOLASTICO E RESIDENZIALE NELL’AREA EX CONI A MA-DONNA DI CAMPIGLIO

Le opere di urbanizzazione dell’area Ex Coni, ini-ziativa indipendente dalla costruzione del polo scolastico, sono state avviate nel mese di otto-bre 2013 e termineranno nella primavera del 2014. Queste prevedono la realizzazione di una nuova strada, che partendo dalla via Vallesinel-la, in prossimità del condominio Nardis, scende verso il fiume Sarca fino a raggiungere l’angolo sud-ovest dell’area ex Coni. La strada avrà una larghezza di 6 metri fino all’accesso della scuola con un successivo restringimento a 4,5 metri fino all’accesso della zona residenziale e, per tutta la sua lunghezza, sarà servita da un marciapiede. La stessa sarà sorretta, nei punti più critici, da una struttura di micropali per la lunghezza di circa 60 ml.

La strada garantirà l’accesso al lotto scolastico ed al lotto residenziale, dove, sempre nell’autunno di quest’anno, è stata ultimata la realizzazione di 19 appartamenti ad opera della Cooperativa Edi-

lizia il Cardo (iniziativa interamente privata), che andranno ad ospitare altrettante famiglie. Alcune di queste persone, attualmente non residenti a Ragoli, diventeranno presto nostri nuovi concit-tadini in quanto tutti gli appartamenti sono de-stinati ad edilizia residenziale con vincolo prima casa, e dunque, a loro, va il nostro benvenuto nella comunità di Ragoli.

“PARCO DEL SOGNO” A MADONNA DI CAMPIGLIO

Sempre a Madonna di Campiglio, al termine della scorsa primavera, è iniziata la realizzazione del “Parco del Sogno”, a monte del laghetto di Campiglio, iniziativa intrapresa grazie alla collabo-razione tra il Comune di Ragoli, che ha redatto il progetto nel 2012, ed il Servizio Conservazione Natura e Valorizzazione Ambientale della Provin-cia, che si è fatto carico di costruire una parte delle opere. I lavori di muratura, recinzioni, sistemazione del verde sono stati realizzati dalla Provincia, men-tre le pavimentazioni, illuminazione ed il gazebo artigianale in legno dal Comune. Nel Parco, come anticipato nella presentazione del progetto dello scorso anno, è stato creato un percorso pedonale interamente pavimentato a porfido e granito, aree a verde, un piccolo anfiteatro che fungerà anche da punto panoramico ed un’area relax coperta. L’intero Parco sarà dotato di illuminazione pub-blica. A causa di un ritardo nell’avvio dei lavori, iniziati nel mese di giugno anziché nel mese di aprile, le finiture del Parco avverranno nella pros-sima primavera, non appena la stagione inverna-le sarà terminata, essendo dunque a disposizione del pubblico per la stagione estiva 2014.

dai Comuni

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Ragoli: il Bilancio di fine anno

Il Polo Scolastico di Madonna di Campiglio in costruzione I lavori al “Parco del Sogno” e, sullo sfondo, il rifacimento del marciapiede che dalla nuova rotatoria porta al laghetto di Campiglio

Una fase dei lavori di realizzazione delle opere di urbanizzazio-ne nell’area ex Coni. A monte il Polo Scolastico di Madonna di Campiglio.

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È stata inoltre ampliata Piazza Garibaldi, attraver-so la demolizione, arretramento e ricostruzione del muro a monte della stessa. La volontà è stata quella di valorizzare la Piazza che si trova nel cuo-re della Frazione, creando uno spazio più ampio dell’attuale e riqualificando al contempo il muro a monte della fontana. L’impianto di illuminazione, come per la zona est di Favrio completata nel 2012, è stato migliorato mediante la sostituzione dei pali e dei corpi illumi-nanti, con tecnologia a led. La riqualificazione ha interessato anche via Tufon, fino all’incrocio con via Nuova, e la scalinata che sale da piazza Ga-ribaldi, attualmente non illuminata. Sono inoltre state colmate le carenze riscontrate sulla rete elet-trica dell’abitato di Favrio. Una menzione particolare merita, a mio avviso, la posa del porfido; si è optato per una posa con resina poliuretanica, anziché con la classica boiac-

catura in cemento. La soluzione con la resina è una novità degli ultimi anni, che permette alla superficie in porfido di sopportare meglio le sollecitazioni del traffico veicolare e l’erosione degli agenti atmosferi-ci. Una soluzione sicuramente più onerosa, ma che dovrebbe garantire nel tempo una tenuta superiore a quella classica. Una scelta, quella della resina, che è stata presa anche per il Parco del Sogno a Ma-donna di Campiglio, con l’intento di preservare le opere anche a fronte della corrosione del sale nella stagione invernale. La scorsa primavera è stato inol-tre completamente demolito e ricostruito il muro di sostegno della via degli Orti, sempre a Favrio, con la sostituzione del parapetto. Questo lavoro è stato gestito in maniera indipendente dall’appalto prin-cipale di sistemazione del centro storico, ma con-tribuisce, assieme a quest’ultimo intervento, alla riqualificazione della Frazione.

PAVIMENTAZIONE FRAZIONE DI PEZ

Sempre nel 2013 è stato completato l’interven-to sulla Frazione di Pez, con il rifacimento delle pavimentazioni e di alcuni lavori edili tra i quali, merita menzione, la sistemazione della fontana che a seguito del dissesto del terreno sottostante presentava delle falle con conseguente dispersio-ne di acqua. Sono stati inoltre ricostruiti i cordoli in cemento sulla sommità delle murature in pie-tra della Piazza e di Via 3 Gennaio, sui quali sono stati posizionati i nuovi parapetti. Parte della pa-vimentazione è stata realizzata in porfido, l’area della Piazza e la strettoia prossima alla chiesa di Sant’Anna, mentre le altre superfici sono state completate in asfalto.

COMPLETAMENTO INTERVENTO RELATIVO AL “RAMALE ACQUE BIANCHE” A SERVIZIO DELLA ZONA EST DI FAVRIO

Nella primavera 2014 verranno ultimati i lavori, iniziati nel 2012, relativi alla realizzazione del ra-male di smaltimento delle acque bianche a ser-vizio della zona est dell’abitato di Favrio, e so-spesi quest’anno in parte per l’interruzione del rapporto lavorativo con l’impresa appaltatrice ed in parte per la volontà di non paralizzare comple-tamente la frazione di Favrio, peraltro già interes-

ROTATORIA DI ACCESSO ALLA FRAZIONE PALU’

Un’altra opera di indubbia importanza per la viabilità urbana di tutto il centro turistico di Ma-donna di Campiglio, che in questo 2013 è stata avviata ed ultimata, è la nuova rotatoria di acces-so alla Frazione Palù. Oltre alla messa in sicurez-za dell’incrocio tra via Spinale e via Vallesinella, si è creato un percorso pedonale coperto, che collega Palù al laghetto di Campiglio e riqua-lificata l’illuminazione della zona circostante la rotatoria. L’area del parcheggio pubblico è stata anch’essa oggetto di sistemazioni e si è inoltre provveduto a ricavare una fermata autobus co-perta. La tettoia sul marciapiede è caratterizzata da una pregevole copertura in scandole di larice, mentre al centro della stessa è stato posizionato un monumento in acciaio corten che riprende le fattezze del Campanil Basso. Infine sul muro di contenimento a monte della rotatoria è stato applicato uno skyline delle Dolomiti di Brenta, anch’esso in acciaio corten. L’idea che ci ha ispirato questa soluzione, si-curamente non anonima, è stata la volontà di creare un accesso alla Frazione chiaramente identificabile, che evidenzi, in modo altrettan-to chiaro, l’accesso alla Vallesinella e quindi alle nostre montagne: una vera e propria porta del Brenta.

CENTRO STORICO DI FAVRIO

Il 2013 è stato inoltre l’anno della sistemazione del centro storico del nucleo di Favrio, consisten-te nella verifica e sostituzione quasi integrale dei sotto servizi, nella zona pavimentata a porfido, oltre che l’interramento della pubblica illumina-zione e la predisposizione della fibre ottiche (con relativi pozzetti a servizio delle utenze), su tutta la zona di intervento (dunque anche via Freri, via Tufon e via degli Orti).

Il nuovo accesso alla Frazione Palù

Il posizionamento dei nuovi sottoservizi sulla via Marconi Uno scorcio della via Marconi con la nuova pavimentazione

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di proprietà comunale siti nella zona artigianale di Ragoli.Entrambi gli interventi, progettati in via prelimi-nare, hanno beneficiato di contributo provinciale ed in questi mesi sta proseguendo la progetta-zione definitiva ed esecutiva.

L’edificio ex Scuola e Caseificio a Coltura presen-ta delle criticità derivanti dall’usura del tempo, con infiltrazioni in falda e una struttura che più in generale necessita di un intervento importante, ormai non più prorogabile. Il progetto prevede il recupero del piano seminterrato, ex Caseificio, e la demolizione e ricostruzione dal livello stra-da, andando a ricavare un piano nel sottotetto, attraverso un minimo innalzamento della strut-tura. Oltre al lavoro sull’edificio verrà realizzato un marciapiede che collegherà il parcheggio sito sull’incrocio tra via Stenico e via Crosera, ad est dell’abitato, con la chiesa di Sant’Agostino, met-tendo così in sicurezza la viabilità pedonale in quella zona.

Per quanto riguarda invece la costruzione del magazzino comunale e delle associazioni, questa è dettata da esigenze che vengono quotidiana-mente riscontrate attraverso l’utilizzo delle strut-ture e delle attrezzature in dotazione al Comune ed alle associazioni.

L’obiettivo è quello di creare un punto logistico per il ricovero dei mezzi e dell’attrezzatura an-dando così a “liberare” spazi negli altri edifici co-munali, ad oggi destinati a questa funzione, ma che potranno così essere utilizzati per altri scopi.

Penso per esempio al sottotetto della Casa Ru-sca, attualmente occupato da attrezzature del Comune, al piano terra dell’edificio denominato Canonica o al seminterrato della Famiglia Coo-perativa, attualmente concesso alla Pro Loco per il ricovero del mezzo e dei materiali. Non ultima sicuramente l’esigenza di spazio nel piano terra del municipio, attualmente diviso tra magazzino comunale e Vigili del Fuoco Volontari, con questi ultimi che si trovano costretti in 134 mq, con un organico che ha ormai raggiunto le 16 unità, 3 automezzi oltre all’attrezzatura in dotazione.

Trasferire il magazzino comunale nella zona ar-tigianale permetterà ai Vigili del Fuoco di occu-pare gli spazi attualmente destinati al cantiere comunale e, con un intervento contenuto, ave-re così una superficie adeguata ad ospitare or-ganico e mezzi per lo svolgimento di un compi-to fondamentale come quello della protezione civile nel paese.

E’ dunque questo un tassello, a mio avviso im-portante, di un progetto sugli immobili comunali ben più ampio che ci permetterà di trasferire la logistica nella zona artigianale e dedicare gli edi-fici storici alle sedi delle associazioni ed alle attivi-tà socio culturali che meritano di essere ospitate nel cuore del paese; penso in primis alla canonica (per cui nel 2012 è stato progettato il recupero della struttura), che viene così liberata dal vin-colo del magazzino a piano terra e potrà essere integralmente a disposizione delle attività sociali del paese.

Nel 2014 verrà inoltre discusso e progettato un intervento di riqualificazione dell’illuminazione pubblica e dell’acquedotto nella frazione di Bol-zana; sarà al contempo ricercata la possibilità di creare posti macchina a servizio della stessa Frazione.

Non spetta chiaramente al sottoscritto giudicare quanto eseguito e quanto in progettazione, cre-do tuttavia di poter affermare che l’anno che sta per concludersi è stato sicuramente intenso sot-to il profilo delle opere realizzate e dei progetti in cantiere. Questo non sarebbe stato possibile senza il lavoro di tutti, e non mi riferisco solo agli amministratori con cui ho il piacere di condivi-dere questa esperienza, ma anche ai dipendenti del Comune di Ragoli, tra i quali vi sono persone preparate e competenti che svolgono il proprio lavoro con passione ed entusiasmo.

A tutti loro il mio grazie particolare ed alle co-munità di Ragoli, Preore e Montagne un sincero augurio di Buon Natale e di un sereno 2014.

Matteo LeonardiSindaco di Ragoli

sata dai lavori che si sono svolti nella zona ovest (centro storico). Le opere di completamento ri-guarderanno esclusivamente le finiture, con la si-stemazione del cordolo a valle della via Marconi e l’asfaltatura finale.

ALTRE OPERE

Quest’anno, tra altri lavori “minori”, va sicura-mente menzionata la sistemazione del Rio Pi-son, che ha visto il Servizio Bacini Montani della Provincia impegnato nel rifacimento dell’alveo a monte della strada che porta a Pez, dissestato dall’erosione dell’acqua, e la pulizia dello stesso fino a valle del pendio, nella zona di deflusso ver-so il fiume Sarca.

La scorsa primavera è stata inoltre ripavimentata e parzialmente ampliata la Via Roma, nel tratto compreso fra gli incroci con Via Nuova e con Via Scaricle. Tra il mese di ottobre e novembre sono stati rea-lizzati gli interventi di sostituzione della copertu-ra della Casa Rusca, versante ovest, e la sosti-tuzione della caldaia del Municipio, passata dal gasolio a metano. L’iter per la sostituzione delle caldaie comunali è stato affidato ad un tecnico abilitato e nel 2014 proseguirà il lavoro sugli im-pianti più obsoleti.

È stato da poco ultimato, grazie anche all’aiuto fornito dalla Forestale al nostro operaio, l’inter-vento di cementificazione di un secondo tratto della strada Cros Da Binio, che porta verso Cis, per una lunghezza di ca. 200 mt. Questo inter-vento, oltre a mettere in sicurezza un tratto di strada che era divenuto ormai impercorribile, va in parte a completare il lavoro, iniziato nel 2011, di pavimentazione della strada denominata Cros Da Binio. I costi dell’intervento sono stati coperti dalla vendita in loco di legname.Sempre in autunno verrà posizionata la stazione di sollevamento delle acque nere a servizio dell’abi-tato di Pez. Questi lavori, finanziati sull’opera prin-cipale iniziata nel 2002, completano il processo di conferimento di tutte le acque nere nel depura-tore di zona sito in loc. Polin, e sono inserite nel progetto provinciale di dismissione delle vecchie vasche “Imhoff” (quella in loc. Crede era infatti l’unica in funzione sul territorio comunale).

PROGETTI IN CORSO

Oltre alle opere su esposte, quest’anno sono stati progettati due interventi a nostro avviso molto importanti, ovvero la ristrutturazione dell’edificio “La Scola” di Coltura e la realizzazione di un Ma-gazzino - Deposito a servizio del cantiere comu-nale e delle associazioni, da edificare su terreni

I lavori sul Rio Pison ad opera dei Bacini Montani della Provincia

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· Rifacimento e messa a norma impianto di illuminazione pubblica - abitato di Larzana. Nel mese di ottobre la Giunta Comunale ha ap-provato il progetto esecutivo per il rifacimento e messa a norma dell’impianto di illuminazione pubblica dell’abitato di Larzana e, più in detta-glio di via Giovanni XXIII, Via Coe e Via Cesare Battisti. L’intervento si rende necessario data la condizione dell’attuale impianto che risale agli anni ‘60 ed è costituito da apparecchi di illu-minazione inquinanti e non a norma anche dal punto di vista della sicurezza stradale (es. pali SCAC in cemento). L’Amministrazione si è quindi orientata su un

nuovo impianto con sorgenti a LED che presenta numerosi vantaggi, tra i quali ad esempio l’ele-vato risparmio di energia elettrica e il minore inquinamento luminoso. Un’ulteriore riduzione dei costi si avrà relativamente alla manutenzio-ne dell’impianto dato che la tecnologia a LED non necessita di una frequente sostituzione del-le lampade, come invece accade per le tradizio-nali sorgenti luminose.Il costo complessivo dell’opera è di circa 270.000€ di cui 175.000€ circa di lavori e il resto di somme a disposizione (spese tecniche, IVA, acquisto in diretta economia dei corpi illuminanti). L’opera è stata finanziata per 136.000€ sul FUT(Fondo

Unico Territoriale), 100.000€ sul budget (trasfe-rimenti straordinari PAT in conto capitale) e il rimanente con avanzo di amministrazione.In concomitanza alla progettazione dell’opera, l’Amministrazione comunale ha raggiunto un accordo con Trentino Network per la posa dei cavidotti della fibra ottica nelle vie interessati dai lavori principali. Il costo della posa verrà rimbor-sato la Comune. L’inizio dei lavori è previsto per la primavera 2014.

· Rifacimento del serbatoio dell’acquedotto - abitato di LarzanaTra le altre opere prioritarie individuate dall’Am-ministrazione per il rifacimento e la messa a nor-ma vi è la realizzazione di un nuovo serbatoio in-terrato a servizio dell’acquedotto della frazione di Larzana, in sostituzione del serbatoio esisten-te. Lo scopo – viso le molteplici non conformità sanitarie ed il sottodimensionamento idraulico del serbatoio esistente - è quello di garantire un volume di accumulo ed antincendio adeguato per la rete acquedottistica al servizio della fra-zione di Larzana, in modo da poter rispondere ad eventuali picchi di richiesta nei giorni esti-vi, dovuti alle presenze turistiche. Tale nuova opera, diversamente dal manufatto esistente, rispetterà tutti i requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa di settore, e sarà dotata di ido-nea strumentazione di misurazione e di control-lo delle portate di adduzione e di distribuzione in entrata ed in uscita del manufatto.A settembre la PAT ha accolto la richiesta di finanziamento sul Fondo di Riserva; l’opera ri-sulta quindi finanziata per un importo di circa 213.000€ pari all’85% del costo complessivo (circa 280.000€).

Ci troviamo ora nella fase di finalizzazione del progetto esecutivo: si valuta di riuscire ad ap-paltare l’opera per la prossima primavera. Nel-la progettazione si è tenuto conto dell’impatto paesaggistico del rifacimento, vista la colloca-zione in una zona di pregio (sotto la Chiesa e il Cimitero di Montagne); gran parte del manufat-to è interrato e per la parte sporgente il profilo del terreno si è scelto di mantenere e adattare la tipologia esistente.

·Progetto Sentieri: valorizzazione del sen-tiero delle frazioni – Comune di MontagneNell’ambito di un progetto generale di valoriz-zazione dei sentieri del Comune di Montagne, l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto dal Servizio Conservazione della natura e Valorizza-zione Ambientale della PAT la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria di un per-corso denominato “Sentiero delle Frazioni”.Il percorso escursionistico, che riprende tracciati già esistenti, inizia nella frazione di Cort, sale per una vecchia mulattiera (Strada dale Corna-lere) verso Dos Barbol per poi passare a monte dell’abitato di Larzana; raggiunge Binio da dove ridiscende in località “Le Seghe”. Da qui il per-corso principale passa a valle di Larzana per poi ritornare a Cort, località di partenza e di arrivo. Il percorso ha una lunghezza di circa 6 km e un dislivello complessivo di 360 metri. Il percorso risulta particolarmente vario ed in-teressante sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale. Vi sono inoltre, lungo il tragit-to, varie strutture storiche da osservare (edifici, calchère, mulattiere, muri a secco, ex mulino, segheria e pescicoltura dismesse,...). La loro pre-senza favorisce una lettura dei profondi cam-

dai Comuni

Comune di Montagne: lavori in corso

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1010 Ragoli Notizie 11Notizie in Comune

larice, nonché di un parapetto in legno;

4. La sistemazione di una “calchèra” median-te la rimozione, almeno parziale, del materiale accumulatosi all’interno della stessa ed il conso-lidamento di qualche pietra alla sommità della struttura; è prevista inoltre la messa in opera di una piccola bacheca informativa;

5. Il ripristino, mediante scavo a mano, di un tratto di alcuni metri del vecchio acquedotto (Lec) in pietrame che alimentava in passato le

fontane di Larzana;

6. Il taglio di alcuni abeti e la pulizia dalla ra-maglia nell’avvallamento situato nelle vicinan-ze del torrente Daone in un’area interessata da vecchie opere di sistemazione idraulico-fo-restale realizzate in muratura a secco.

7. Il ripristino della sezione e l’allargamento di alcuni tratti del sentiero tra la strada per Dao-ne e Binio “Sentér dala Costa”. Il sentiero è pianeggiante ma eccessivamente stretto sia a causa di materiale che nel tempo si è depo-sitato sulla sede del sentiero riducendone la sezione, sia per la crescita di piante erbacee, soprattutto l’erica, che hanno nel tempo inva-so il sentiero.

Lungo il percorso verranno messi in opera dei cartelli segnaletici e posizionate alcune panchi-ne in legno di larice dalla linea semplice e mo-derna.

Il logo scelto per indicare il “giro delle frazioni” è la foglia dell’ Hepatica nobilis, molto diffusa nella zona. I tre lobi della foglia simboleggiano appunto le tre frazioni del comune attraversa-te dal sentiero.

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biamenti socio economici avvenuti nel secolo scorso che hanno provocato anche importanti mutamenti paesaggistici.

Di seguito il dettaglio di alcuni interventi proposti che riguardano principalmente:

1. La sistemazione, la pulizia ed il ripristino di qualche tratto della mulattiera nella prima parte del percorso, a monte dell’abitato di Cort. Verrà ripristinato un breve tratto di selciato a secco e

realizzati alcuni gradini in legno in un passaggio dove il sentiero risulta più ripido;

2. La pulizia del sentiero di accesso al punto pa-noramico Dos Barbol dal quale si apre la vista sul fondovalle sottostante;

3. La sistemazione del sentiero che raggiunge la “grotta Barisela” (Comune di Preore); l’inter-vento prevede l’allargamento in qualche punto, la messa in opera di alcuni scalini in legno di

dai Comuni

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Nell’ultimo anno il Comune di Montagne, an-che attraverso le pagine di questo notiziario, si è impegnato a riflettere e a far riflettere sul si-gnificato di “essere comunità” e sulle opportu-nità da sviluppare per un futuro consapevole e

sostenibile. Se è stato facile mettere a fuoco le problematiche di cui soffrono le piccole comu-nità e quindi anche Montagne, non altrettanto facile è studiare ed attuare le diverse possibili soluzioni.

Il 28 settembre scorso, il Comune in collabora-zione con l’Università di Trento ha proposto un primo incontro con la popolazione dal titolo “La comunità di Montagne. Come proteggere e ge-stire il patrimonio?”. Una trentina di persone di diverse età si sono ritrovate e hanno condiviso i loro pareri provando a rispondere a doman-de, quali ad esempio: “Che cos’è Montagne per me?”, “Come la vorrei tra 20 anni?” Le persone presenti hanno descritto ed imma-ginato il presente e il futuro delle proprie vite e della propria comunità. I partecipanti si sono trovati d’accordo sulla priorità di creare una co-munità viva e dinamica dal punto di vista cultu-rale, capace anche di offrire lavoro.La parola chiave, comune ai diversi interventi, è stata innovazione. In particolare i più giovani tra i presenti hanno espresso la loro necessità di trovare modelli di sviluppo innovativi in grado di impiegare i punti di forza del territorio (am-biente intatto, reti sociali), senza dover “tornare indietro”; intendendo per questo concetto, un ritorno nostalgico ad attività tradizionali gesti-te ed organizzate come 50-60 anni fa. Pur re-stando consapevoli delle debolezze, tra tutte soprattutto la poca gente residente in paese, si è manifestata una positiva voglia di scoperta e partecipazione ad attività volte a conoscere di-verse soluzioni intraprese da comunità simili a quella di Montagne per avviare piccole attività economiche. Attività legate soprattutto al turi-smo, all’agricoltura e all’allevamento, svolte in chiave nuova, ma pur sempre in grado di offrire possibilità di lavoro, mantenendo le persone sul territorio e arrivando perfino ad immaginare un inversione di tendenza relativamente allo spo-polamento.Il Comune soddisfatto da quanto emerso nel-l’incontro, vuole impegnarsi per costruire un percorso che accolga gli spunti emersi e possa costruire le basi per lo sviluppo di una comunità vivace e partecipata. Con questo scopo, all’ini-zio del prossimo anno, il Comune proporrà alla comunità un ciclo di incontri con relatori prove-nienti da piccole realtà montane – della provin-cia di Trento e non - che presenteranno i proget-ti da loro attuati in modo da offrire la possibilità

di condividere le potenzialità e le criticità che caratterizzano queste esperienze. Un’occasione di incontro per ragionare, lasciarsi ispirare, con-vincere ed animare. L’obiettivo del percorso di incontri è duplice: da un lato si propone un ventaglio di opportunità e si cerca di incoraggiare i cittadini ad approfon-dire le proposte in atto in altri comuni; dall’altro si analizzerà in maniera concreta e puntuale la fattibilità di progetti simili nel contesto di Mon-tagne. E’ infatti questa la novità che viene pro-posta: non solo si ascolterà ciò che altri fanno dicendo loro “bravi”, ma si analizzerà ciò che fanno per capire quali attività potrebbero essere applicabili anche a Montagne. In concreto, gli incontri con la cittadinanza saranno strutturati su due momenti: · Informazione. Verranno presentati due “casi studio” di successo nei quali gli oratori saranno invitati a presentare la loro esperienza· Partecipazione. Verrà eseguito uno “studio di fattibilità partecipato” analizzando la proposta di una esperienza simile a Montagne. Il percorso che si terrà nei sabati del mese di gennaio/febbraio, sarà costituito da quattro in-contri basati su tre temi principali: 1) possibilità di effettuare un turismo comuni-tario, diffuso, non basato sulla creazione di al-berghi ma basato su una rete di accoglienza per gli ospiti della comunità sfruttando il patrimonio edilizio esistente. 2) buone pratiche di innovazione relative al-l’agricoltura e alla zootecnia. 3) possibilità di sfruttare l’energia da risorse fo-restali. Nel quarto incontro si “tireranno le somme” per cercare di capire come e dove iniziare. Sarà compito dei cittadini capire se ci sono gli spazi e la voglia di intraprendere nuove attività, sarà compito del Comune capire quale supporto dare e in che forme.

Michela Simoni, sindaco di Montagne Elena Ianni, responsabile del percorso

dai Comuni

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equali opportunità per montagne?

Incontri per informare e partecipare

Panorama da Montagne - foto di Claudia Simoni

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1414 Ragoli Notizie 15Notizie in Comune

Lo stato dei lavori programmati è così descritto.

Manutenzione straordinaria edificio comunaleCon deliberazione della Giunta comunale n. 46 dd. 03.07.2013 si è affidato l’incarico all’arch. Paolo Bertolini con Studio tecnico in Bolbeno della progettazione, direzione lavori, misura e contabilità, nonché coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e in fase esecutiva.Il progetto è stato consegnato da parte del tec-nico incaricato e sono state richieste le autoriz-zazioni di rito.Appena in possesso di tali autorizzazioni si pro-cederà all’affido dei lavori.

Gestione riscaldamento edificio Casa Mon-drone e relativa supervisione telematicaIn riferimento all’intenzione di realizzare un si-stema di supervisione implementato nel sistema

messo a disposizione da Geas per tutti i comuni delle Giudicarie, l’Amministrazione ha chiesto i preventivi per fornitura e installazione schede di controllo e gestione riscaldamento edificio Casa Mondrone alla ditta e-buildings S.r.l. con sede a Condino, nonché per la realizzazione del si-stema di supervisione telematica alla ditta Geas S.p.a. di Tione.Si provvederà quanto prima ad incaricare le dit-te sopra evidenziate ad effettuare i lavori.

Manutenzione straordinaria edificio Scuola MaternaIn riferimento alla perdita di acqua proveniente dagli scarichi dei bagni del piano superiore della Scuola materna, si è provveduto ad effettuare la ricerca del guasto che interessava la parete a monte dell’edificio.

dai Comuni

Lavori in corso ... a Preore

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reI lavori sono stati eseguiti dalle ditte Ballardini

Francesco di Preore, Salvaterra Dino di Preore e Idroplanet di Zamboni Giulio di Tione, ripristi-nando così il regolare utilizzo dei servizi igienici prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Restauro affresco fontana “Canton”Con deliberazione della Giunta comunale n. 53 dd. 05.08.2013, si è provveduto ad affidare al sig. Antolini Damiano – Restauro opere d’arte, decorazioni – con sede in Tione di Trento l’in-carico per il restauro del dipinto/murales situa-to sul muro retrostante la fontana in localita’ “Canton”.

Progettazione esecutiva manutenzione straordinaria spogliatoi campo sportivoCon deliberazione della Giunta comunale n. 57 dd. 28.08.2013 si è affidato all’arch. Se-bastiano Bertolini con Studio Tecnico in Darè (TN), l’incarico concernente la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché il coordinamen-to della sicurezza in fase di progettazione dei lavori di ristrutturazione spogliatoi del Centro sportivo Probo Simoni p.ed. 229 C.C. Preore.Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro il 15 novembre 2013.

Lavori di realizzazione di un marciapiede tratto Lamet - loc. Croseta.La progettazione esecutiva è stata presentata agli uffici comunali in data 03 settembre 2013; sarà cura dell’Amministrazione, prima dell’ap-provazione del progetto, procedere alla comu-nicazione ai proprietari dell’avvio del procedi-mento per la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dell’opera.

Realizzazione elementi descrittivi di arre-do Piazza SerafiniCon deliberazione della Giunta comunale n. 31 dd. 17.04.2013 si è provveduto ad affidare alla sig.a Anna Demattè AnD Graphic Design, di Spiazzo, l’incarico per la stesura dello studio per la realizzazione di elementi descrittivi e di arredo della Piazza F. Serafini.

Progetto preliminare rifacimento marciapie-de tratto centro abitato – rotatoria “Signor”Con deliberazione della Giunta comunale n. 48 dd. 03.07.2013 si è affidato all’ing. Giuseppe Pellegri con Studio Tecnico in Tione di Trento (TN), l’incarico concernente la progettazione preliminare di rifacimento del marciapiede trat-to centro abitato - rotatoria “Signor”.Il tecnico incaricato ha presentato il progetto preliminare in data 20.08.2013. Sarà cura dell’Amministrazione contattare il Ser-vizio Viabilità della P.A.T. al fine concordare la possibilità di realizzare il rifacimento del marcia-piede contemporaneamente al consolidamento della sede stradale.

Risanamento e adeguamento igienico sani-tario serbatoio acquedotto OselèraCon deliberazione della Giunta comunale n. 41 di data 10.06.2013 è stato affidato all’ing. Mauro Masè di Tione di Trento l’incarico per la redazione della perizia di spesa e relativa dire-zione e contabilità lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori di risanamento e adeguamento igieni-co sanitario del manufatto adibito a serbatoio a servizio dell’acquedotto di Preore in località Oselèra.

Completamento verifica degli allacciamenti scarichi in fognatura Con deliberazione della Giunta comunale n. 43 di data 10.06.2013 è stato affidato alla ditta Benaco Servizi S.r.l. l’incarico per il completa-mento delle verifiche degli allacciamenti alla fo-gnatura comunale della rete bianca e nera alle stesse condizioni e prezzi dell’offerta relativa all’anno 2012.

Lavori di rifacimento di un tratto della rete di distribuzione dell’acquedotto comunale Via Alla Lasta e rifacimento di un tratto di fognatura comunale acque bianche Via Fi-lippo Serafini nel centro abitato di PreoreCon deliberazione della Giunta comunale n. 42 dd. 10.06.2013 si è affidato l’incarico al geom. Luca Cerana dello studio Associato A & C con

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1616 Ragoli Notizie 17Notizie in Comune

Aprile 2004, veniva inaugurata la nuova sistemazio-ne della fontana del Canton i cui lavori di recupero erano terminati l’anno precedente, successivamen-te abbelliti dal prezioso dipinto murale realizzato dall’artista Paola De Manincor dal titolo“La prezio-sità dell’acqua”. Acqua come elemento centrale che nel bene e nel male ha segnato tutta la storia della Comunità di Preore. La sua importanza è te-stimoniata dal fatto che nello stemma del Comune sono collocate le tre colonne delle tre fontane del Casel, di Piazza Serafini, ora di ridotte dimensioni e del Canton. L’acqua, che nel passato ha purtroppo segnato la storia di Preore con distruzione e calami-tà, come quella del 1772 che ha cancellato com-pletamente l’abitato di Mondrone e da sopra il Rio Manez che con le sue numerose piene ha colpito la parte est di Preore. Ma l’acqua è stata l’elemen-to prezioso che ha consentito per secoli la vita ai nostri avi, permettendo la coltivazione dei campi e l’allevamento del bestiame. Se a Preore a differenza dei Comuni limitrofi l’emigrazione non ha assunto quelle caratteristiche così forti è proprio per la pre-senza dei terreni agricoli e la disponibilità di acqua per l’irrigazione. Proprio queste sono state le moti-vazioni che hanno spinto l’Amministrazione comu-nale ad affidare alla nota artista Paola De Manincor di Lavis la realizzazione di questo murale. E’ ancora vivo il ricordo della Signora Paola, non più giovane, ma con una vitalità eccezionale ed un entusiasmo

ancora giovanile che per alcune settimane si è im-mersa nel delicato compito di realizzare il murale aiutata da un suo giovane allievo. Purtroppo con il passare degli anni a causa dell’umidità della parete retrostante il murale si stava piano piano degradan-do. Paola De Manincor che ogni tanto passava per controllare la propria opera d’arte contattò l’Am-ministrazione comunale e si dichiarò disponibile ad intervenire per risolvere il problema. Purtroppo l’artista nel 2011 in seguito a breve malattia morì e non poté portare a termine la sua promessa. Il Co-mune allora ha deciso di intervenire in modo risolu-tivo, prima facendo controllare l’umidità dalla ditta altoatesina specializzata la Kein, in seguito realiz-zando dei fori di areazione per togliere dalla parete l’umidità che aveva causato i danni al murale e poi affidando l’incarico del restauro a Damiano Antolini di Tione specializzato in questi lavori. Particolare at-tenzione nella scelta dei materiali e resine fornite da una ditta altoatesina, la Ammon, che garantiranno la durata nel tempo. Un murale salvato in tempo dal degrado, che continuerà ad impreziosire un ca-ratteristico angolo del centro storico di Preore e che farà rivivere oltre al ricordo di un’artista eccezionale come Paola De Manincor, l’importanza dell’acqua come fonte di vita e di sostentamento per le nostre Comunità.

Enzo Ballardini

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Messo a nuovo il murale di Paola de

Manincor alla fontana del Cantonsede in Ragoli (TN), concernente la progettazio-ne (preliminare, definitiva ed esecutiva), la dire-zione, misura e contabilità dei lavori, nonché il coordinamento della sicurezza in fase proget-tuale ed esecutiva dei lavori di rifacimento di un tratto della rete di distribuzione dell’acquedot-to comunale Via Alla Lasta e rifacimento di un tratto di fognatura comunale acque bianche Via Filippo Serafini nel centro abitato di Preore.Il progetto è stato consegnato da parte del tec-nico incaricato e sono state richieste le autoriz-zazioni di rito.Appena in possesso di tali autorizzazioni si pro-cederà all’affido dei lavori.

Interventi per rimozione cisterna gasolio municipioCon deliberazione della Giunta comunale n. 54 di data 07.08.2013 è stato approvato il compu-to metrico relativo ai lavori di rimozione del ser-batoio gasolio e ripavimentazione del transito in adiacenza all’edificio comunale.Con lo stesso provvedimento sono stati affidati i lavori edili all’impresa S.V.S. di Sommadossi Ezio & C. S.a.s., con sede in Tione di Trento, nonché i lavori di bonifica, trasporto e smaltimento se-dimenti oleosi, caricamento e recupero rotta-mazione cisterna alla ditta Specialspurghi S.r.l. con sede in Gavardo (Brescia).Le ditte incaricate hanno ultimato i lavori.

Rifacimento impianto illumi-nazione in località Molina I lavori sono in fase di ultima-zione; a breve verrà eseguita la posa dei corpi illuminanti.

INTERVENTI MINORI

Si è provveduto alla realizza-zione della segnaletica stra-dale orizzontale dell’intero abitato, mediante affido alla Ditta Signal S.r.l. con sede in Vigo Cavedine (TN).

Sono stati eseguiti dei lavori relativi al taglio del-l’erba e ramaglia sulla scarpata e sulla banchina della strada per Provaiolo, nel tratto dalla pa-lestra di roccia fino alla chiesetta, nonché alla rimozione dell’erba e pulizia del manto stradale, mediante affido alla ditta Ballardini Francesco di Preore (TN).

L’associazione “La Carità” di Roncone ha ese-guito due tagli dell’erba sulla scarpate delle Roi-ne.

Intervento 19 anno 2013 “Interventi di soste-gno agli Enti Locali per l’occupazione tempora-nea in lavori socialmente utili”. Durante l’estate la squadra ha eseguito i lavori nel corso di quat-tro settimane complessive.

Risanamento e adeguamento igienico sanitario vasca acquedotto Buston.

Realizzazione paramassi area di accesso pale-stra di roccia località Le Niere eseguiti dalla ditta B.&C. di Preore su progetto del geologo Mario Cavattoni.

Sistemazione del fronte franoso posto a ridosso della caserma dei Vigili del Fuoco di Preore.

La Giunta comunale

dai Comuni

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1818 Ragoli Notizie 19Notizie in Comune

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Il 2013 per la Pro Loco di Ragoli si è aperto con l’elezione del direttivo che opererà nel triennio 2013-2016. Alla guida dell’associazione è stato confermato Massimo Malacarne affiancato da Ali-ce Castellani come vicepresidente, Anna Bertelli come segretaria, Denis Aldrighetti come cassiere e Damiano Aldrighetti, Fabio Aldrighetti, Chiara Bertelli, Flavio Cerana, Ivan Cerana e Lorenzo Fe-drizzi in veste di consiglieri.Un gruppo giovane e motivato che da subito si è impegnato a comprendere le dinamiche orga-nizzative che sono alla base dell’associazione e a mettere a disposizione del gruppo le proprie com-petenze e risorse umane.Fin dai primi incontri ci siamo dedicati all’organiz-zazione delle tradizionali sagre paesane e ci siamo confrontati con gli innumerevoli aspetti (burocra-tico, economico, gastronomico, strutturale, ludi-

co- culturale, ecc.) da considerare per la loro buo-na riuscita. Curiosa, per esempio, è stata la scelta dei gruppi musicali. Con l’obiettivo di valorizzare e rendere partecipata ogni iniziativa e cercando di soddisfare i gusti musicali della maggior parte dei presenti, abbiamo optato per proposte che spa-ziano dal blues al rock and roll anni’50 alla musica leggera italiana.La Reblues Band, o più comunemente “I Reblues”, è stato il gruppo giudicariese esibitosi alla Sagra di Sant’Anna a Pez.In origine i Reblues erano un trio nel quale ol-tre a Elia Terzi, chitarrista e voce del gruppo, si vedevano i fratelli Alberto Battocchi, al basso, e Bruno, batterista proveniente prevalentemente dal mondo grunge/rock. Successivamente si sono uniti Alberto Pellizzari al sax e Osman Meyredi al basso. I ragazzi nella piazzetta antistante l’abitato

Al termine dei lavori di sistemazione dell’area at-trezzata ai piedi della palestra di roccia “Niere” di Preore, il Sindaco di Preore,Paolo Paletti ha voluto presentare ufficialmente alla popolazione il risulta-to del lavoro realizzato dal Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Pro-vincia. L’area attrezzata è il punto di partenza di un bellissimo percorso attrezzato lungo la parete di roccia adatto a tutti, che consente in un paio d’ore di percorrere il versante che sovrasta Preo-re, con un panorama completo sulla valle. Il Sin-daco presentando i lavori realizzati, ha ripercorso la storia dell’utilizzo a fini alpinistici delle falesie a monte dell’abitato di Preore lungo la strada che porta a Montagne. Già fin dagli anni sessanta ve-nivano utilizzati dalle guide alpine, tra cui Detassis e Alimonta, per le esercitazioni invernali in quanto l’esposizione a sud permette un utilizzo durante tutto l’anno. Poi dagli anni ottanta un gruppo di giovani arrampicatori di Preore, tra i quali ricordia-mo Gigi e Gianni Leonardi hanno iniziato a trac-ciare diverse vie di arrampicata fino a giungere ad oggi dove i percorsi sono numerosi e con diverse difficoltà, distribuiti su sei settori distinti. Negli anni con l’afflusso sempre maggiore di climber, i volon-tari e l’Amministrazione comunale hanno iniziato a sistemate le aree adiacenti. L’ultimo lavoro risale al 2012 ed è terminato nell’agosto 2013, è stato realizzato dal Servizio di Ripristino della Provincia di Trento ed è consistito nella sistemazione di tutta l’area adiacente alla palestra, con parcheggi, area ricreativa con gazebo, tavoli e panche. Sono stati realizzati muretti di contenimento e una chiara se-gnaletica che illustra tutti i percorsi. In questi ultimi anni l’area è sempre di più meta di numerosi clim-

ber di nazionalità tedesca e non solo, provenienti dalla zona di Arco. L’obiettivo, ha concluso il Sin-daco, è quello di utilizzare questa area e palestra come richiamo per favorire non solo l’afflusso di turisti ma anche la permanenza nelle strutture ri-cettive presenti nella Busa di Tione. Un particolare ringraziamento per il Geom. Giorgio Riccadonna dell’Ufficio tecnico Comunale ed il geom. Cristian Simoni di Preore, direttore lavori per la Provincia. Ha ringraziato infine il Consorzio Lavoro e Ambien-te, la Ciemme Scavi, l’Officina del Legno, la Lago-rair e le Cooperative locali, Dinamicoop e Ascoop che hanno realizzato i lavori. Il Dirigente del Servizio Ripristino della PAT dott. Innocenzo Coppola anche a nome del Presidente Pacher impossibilitato a par-tecipare, ha espresso la soddisfazione per la riusci-ta dell’intervento che valorizza un’area importante per Preore e la Busa di Tione. Ha inoltre ricordato la valenza sociale degli interventi relativi al cosiddetto “Progettone” promosso dalla Provincia che riesce a dare un’occupazione a numerosi soggetti che rimangono senza lavoro e a causa dell’età avan-zata non riescono a trovare un’altra occupazione. Il Vicepresidente della Comunità delle Giudicarie, Piergiorgio Ferrari si è complimentato per la rea-lizzazione di questi lavori che arricchiscono la Valle con un ulteriore struttura che può essere importan-te oltre che per i residenti anche dal punto di vista turistico. Nei pressi delle Niere sono poi state col-locate le sculture in legno realizzate da artisti locali nel corso del simposio di scultura realizzato questa estate dal Comune di Preore, la zona viene quindi arricchita con queste opere d’arte che si inseriscono valorizzando l’intera area. Enzo Ballardini

inaugurazione dei lavori all’area attrezzata

palestra di roccia “niere”

Pro loco Ragoli

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2020 Ragoli Notizie 21Notizie in Comune

Anche per quest’ anno gli appuntamenti della Pro loco si sono svolti all’ insegna dell’allegria e del divertimento, attraverso le numerose attività organizzate per la comunità. A fine maggio con la consueta giornata ecologica si è provveduto al montaggio del tendone, alla pulizia dell’ area Parco al Poz e alla manutenzione straordinaria del sentiero che porta alle scalette con la pulizia della targa. A luglio si è svolta la tradizionale festa al Parco al Poz con la “tradizionale pioggia” che an-che quest’ anno non ha voluto abbandonarci. Nel complesso le tre serate si son concluse in modo positivo all’ insegna del divertimento e del buon cibo. In collaborazione con l’associazione pensio-nati e anziani in occasione della sagra di Santa Ma-ria Maddalena oltre ai tradizionali giochi per bam-bini ed il concerto della banda sociale di Ragoli, è stata allestita presso la Casa Mondrone la mostra

etnografica “Robe Vecie”. Nello stesso periodo si è svolto il secondo Simposio di sculture in legno “Artistiche Niere” in collaborazione con l’ammi-nistrazione comunale con la partecipazione di otto artisti che si sono messi in gioco per le vie del paese. Ad agosto con l’associazione cacciatori si è svolta la tradizionale festa a Provaiolo e durante il ferragosto è stato organizzato il torneo di beach volley “Memorial Danilo Scalfi” che ha riscontrato come sempre una notevole successo. La stagione della Pro loco si è conclusa con la festa della Virtus e il pranzo delle associazioni anziani e pensionati dei tre paesi. Cogliamo l’occasione per ringraziare il comune di Preore, tutte le associazioni, le Pro loco limitrofe e tutti coloro che si rendono sempre disponibili per darci un aiuto.

La direzione

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Pro loco Preore

Foto di Elisa Maier

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di Pez hanno interpretato melodie di W.Pickett, E.Clapton, R. Johnson, ecc. creando un atmosfera particolarmente suggestiva.In occasione della Sagra di Ragoli, invece, grande spettacolo hanno dato gli “Almatravia”, famosa cover band bresciana che ha intrattenuto e coin-volto direttamente il numeroso pubblico con le più belle canzoni dei Nomadi. Il karaoke di Mirko Ca-liari ha animato poi la domenica sera.Per la Sagra di Sant’Agostino la scelta musicale è ricaduta su Antonella Malacarne e sul gruppo “The Ducktails”.Antonella Malacarne, giovane cantante di Pon-te Arche è voce del gruppo “Sesto Senso”. Si è formata musicalmente presso la Scuola Musicale delle Giudicarie di Tione e vanta un curriculum di tutto rispetto.Nel corso del suo concerto ha proposto brani di diversi generi e di diversi cantanti tra i quali Dire Straits, Elisa, Evanescence, Giorgia, Guns&Roses, Gianna Nannini, Queen, ecc.“The Ducktails”, invece, band di ben sette ele-

menti hanno proposto un repertorio in puro stile anni ‘50. Fondati nel lontano 1995 si sono esibiti per diversi anni in quartetto classico rockabilly. Nel 2001 calcano le scene arricchendo il loro organico con una sezione di fiati e il pianoforte. La nuova formazione ha consentito alla band di assumere le sonorità tipiche del boogie-woogie, rythm and blues e del Rockn’roll che ha regalato energia e divertimento al pubblico di Coltura.

Chissà se abbiamo raggiunto il nostro obiettivo! Aspettiamo le vostre impressioni e i vostri sugge-rimenti!

Approfittiamo infine di questo spazio per ringra-ziare tutti coloro che hanno contribuito al succes-so delle nostre iniziative e in particolare Giuseppe Bolza, Daniele Bugna, Linda Cerana e Cesare Paoli per la dedizione e l’impegno che hanno profuso nel precedente mandato (e non solo!).

La Direzione

Pro loco Ragoli

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2222 Ragoli Notizie 23Notizie in Comune

La nostra lunga estate è iniziata con la collabora-zione per la preparazione della terza edizione del “Festival del Racconto”, tenutosi il 19 e 20 luglio. Una due giorni dove le varie associazioni del paese hanno preparato i tradizionali capus e gestito le osterie, che hanno fatto da contorno ai numero-si spettacoli musicali e teatrali. Vivacità, allegria e tradizione per le vie del centro storico di Larzana, una bella atmosfera!Nel mese di agosto, per la magica notte di San Lorenzo abbiamo proposto una “Passeggiata sot-to le stelle”. La manifestazione si è svolta in colla-borazione con la Sezione Cacciatori di Montagne. Ritrovo per l’aperitivo in località Prati di Daone: punto di partenza della facile escursione verso il Dòs da Part e la Baracca dei Cacciatori, dove ci aspettava una gustosa pastasciutta. Con l’arrivo del buio e l’aiuto di un bel cielo limpido, Ange-lo e Mariacristina ci hanno intrattenuti con la loro conoscenza e passione per l’astronomia, indican-doci e spiegandoci le diverse costellazioni. Il tutto, ancora una volta, in collaborazione con l’Associa-zione culturale le Ombrie, che ha accompagnato i partecipanti con suggestivi racconti e musica in sottofondo. Serata magica tra natura, racconti e stelle!Sempre nel mese di agosto abbiamo ospitato nella frazione di Cort il Coro Monte Iron. Un sabato sera durante il quale i coristi, alla presenza di tanti locali e turisti, ci hanno regalato un lungo e suggestivo

concerto. Grazie e all’anno prossimo!Alla fine di agosto abbiamo avuto l’importante momento della Sagra di San Bartolomeo, svoltasi quest’anno nei giorni 23 e 24 agosto. Per la sera-ta del venerdì abbiamo ospitato il famoso comico Lucio Gardin che ha proposto un classico e sempre divertente spettacolo, mentre per il sabato serata abbiamo proposto un duo, i “Feste Thoste”, ra-gazzi giovani che suonano e cantano musica tra-dizionale, popolare ed allegra, accompagnati da fisarmonica e tastiera. Durante la serata di sabato, sono stati premiati i vincitori del concorso “Balco-ne Fiorito”, che premia i migliori balconi, per co-lori, bellezza e particolarità di fiori, di Montagne. Sempre un grande successo! Peccato che il tempo ci abbia giocato un brut-to scherzo: due giorni di pioggia e fresco non ci hanno proprio aiutato. Speriamo di rifarci l’anno prossimo!Vorremmo inoltre ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato: il supporto e la partecipazione di tutti sono fondamentali per la buona riuscita di ogni manifestazione. Grazie davvero. Vi ricordiamo infine che siete tutti invitati alla tra-dizionale festa di Natale, il nostro “Nadàl en Pia-za” che si terrà domenica 22 dicembre 2013 per un brindisi un momento di convivialità durante il quale si distribuirà il nuovo Lunari 2014.

Martina Giovanella

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Come di consueto, all’avvicinarsi della fine dell’an-no, arriva il momento di fare il bilancio: per noi del-la Pro Loco di Montagne, quello appena trascorso è stato un anno ricco di eventi e molto positivo per la buona riuscita delle iniziative. Abbiamo cer-cato di proporre diverse manifestazioni capaci di riscoprire le nostre tradizioni coinvolgendo molte persone - anche i più giovani - così da far sentire viva la nostra piccola comunità!Abbiamo iniziato l’anno partecipando il 20 gen-naio al campionato Provinciale Pro Loco del Trenti-no, gara sciistica tenutasi sulla pista “Le Coste” di Bolbeno. Nonostante la copiosa nevicata, abbiamo trascorso una giornata all’insegna della spensiera-tezza e del divertimento. Sicuramente da rifare!Nel mese di aprile abbiamo proposto un pomerig-gio di formazione per tutti coloro che si interessa-no alla cura dell’orto: un vero corso di orticoltura. Il perito agrario, Gabriele Chistè, della fondazio-ne Mach di San Michele all’Adige ha illustrato le tecniche per una coltivazione sana, biologica e sostenibile. Un incontro molto interessante, curio-

so e davvero partecipato! Nel mese di maggio abbiamo organizzato la seconda edizione di “4 pas e 2 bocón”, una passeggiata alla riscoper-ta dei sentieri e della gastronomia tipica loca-le. Ritrovo a Larzana in mattinata con colazione offerta dall’Albergo alle Alpi: la giusta carica per proseguire verso il vecchio mulino e poi su, fino a Binio passando per il sentiero del Scal-cagnon. Alla fontana di Binio ci aspettava un buon tè caldo e una fetta di crostata, prima di incamminarci nuovamente, seguendo il sentiero “della costa”, verso i Prati di Daone. Momenti di musica, racconti e poesia hanno intrattenu-to le persone in vari punti del percorso, grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale le Ombrie. Tappa finale della passeggiata è sta-ta Villa Santi, dove abbiamo potuto gustare un ottimo pranzo, preparato da Adolfo. Durante il pomeriggio è stato il momento del concerto del nostro ormai affezionato “Coro Fiaschi”. Un grande successo anche per la seconda edizione, giornata davvero molto apprezzata!

Pro loco Montagne

Pro loco Montagne: un 2013 ricco e positivo

Piazza di Binio - Foto di Oscar Frizzi

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Andare a caccia è ritrovarsi ogni tanto con gli altri cacciatori e con chi apprezza questa passione a ricordare i momenti belli magari facendo qualche cena assieme.

La Sezione Cacciatori di Montagne vuole ricordare il socio ed amico Livio Giovanella scomparso quest’anno, persona gentile e sempre disponibile non solo all’interno della Sezione ma in tutta la comunità di Monta-gne.

Da lui abbiamo imparato ad apprezzare i valori legati al nostro territorio e alla nostra storia.

Grazie Livio!

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Andare a caccia non è solo uccidere gli ani-mali come spesso si pensa.

Andare a caccia è anche alzarsi presto per ammirare le stelle nel cielo, per vedere il sole che sorge sui monti e illumina l’orizzonte, per sentire i primi canti degli uccelli che an-nunciano l’arrivo del nuovo giorno, per to-gliersi i pensieri di tutti i giorni e passare dei momenti immersi nella natura.

Andare a caccia è fatica, ma questa non la senti se alla fine della giornata quando torni a casa sei di buon umore per avere visto i camosci, i cervi, la lepre e l’aquila, comunque sia andata .

Andare a caccia è anche fotografare gli ani-mali che incontri, i luoghi che magari da sempre frequenti, avere al tuo fianco il tuo cane o il tuo migliore amico e confidarti con lui della vita di tutti i giorni.

Associazione cacciatoriMontagne

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Foto di Dino Giovanella

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La filobastia è impegnata in questo periodo nel-lo studio e nell’ interpretazione di una nuova commedia dal titolo “Pillole, amore e frenesia” . Questo testo liberamente tratto da “Mio suoce-ro in rodaggio” di Arnoldo Boscolo è stato tra-dotto e riadattato dalla compagnia. Spettacolo ironico e movimentato che stimola curiosità ed empatia nel pubblico, grazie al susseguirsi di in-contri ed equivoci tra i personaggi, in un crescen-do frenetico di situazioni comiche e grottesche. Nonostante gli attori siano sempre gli stessi qual-cosa è cambiato in ambito registico; il nostro amato e ormai consolidato regista, un istituzio-ne, per esigenze “ministeriali” ha richiesto (come da statuto) un periodo di aspettativa e per te-nere le briglie della compagnia ci siamo affida-ti ad un’ intraprendente giovane regista. Non vi diamo altre notizie in merito, starà a voi scoprir-le partecipando numerosi al nostro debutto.Anche quest’ anno organizziamo per voi la con-sueta rassegna teatrale “Preore a Teatro”. Si sus-

seguiranno numerose compagnie da novembre a febbraio portando in scena i loro spettacoli; all’ interno di questo periodo si inserirà fuori con-corso anche il debutto del nostro nuovo lavoro.Pensando di fare cosa gradita pubblichiamo l’elen-co di tutti gli spettacoli che verranno inscenati su palco della casa Mondrone, ricordandovi che il si-pario si aprirà al pubblico in queste date alle ore 20.45. Vogliamo sottolineare che “I love shop-ping-una splendida mania”, racchiuso nella sta-gione teatrale, per esigenze tecniche e scenogra-fiche, verrà allestito al Teatro Comunale di Tione.Lo spettacolo di chiusura rassegna sarà creato e curato dalla Fliobastia … e non solo … che si metterà in gioco per il suo affezionato pubblico…

Vi Aspettiamo!!!

La Filobastia

PROSSIMI APPUNTAMENTI RASSEGNA TEATRALE:Sabato 14 dicembre Filò della Val Rendena con “La carega col Cusin” di Silvano Maturi regia Antonella FranchiniVenerdì 10 gennaio Teatro Comunale di Tione Compagnia di Liz-zana con “I Love Shopping-una splendida mania”commedia musicale di Roberto Marafante musiche di Ariele ManfriniSabato 18 e domenica 19 gennaio Filobastia di Preore con “Pillole, amore e frenesia” liberamente tratta da “Mio suocero in rodaggio” di Arnoldo Boscolo regia di Jacopo Roccabruna (fuori concorso)Sabato 25 gennaio Filo Nino Berti di Rovereto con “Dolori dolori dolori” di Gabriele Bernardi regia.....Sabato 8 febbraio T.I.M. di Meano con “El moro” regia di Sergio Bor-tolottiDomenica 23 febbraioa CURA DELLA FILOBASTIA... Una coppia aperta quasi spalancata

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Anche per l’anno 2013, la sezione cacciatori di Ragoli, ha prestato particolare attenzione alla manutenzione del territorio. Oltre all’or-dinaria pulizia dei sentieri e vari ripristini di aree boschive, ha contribuito, in collabora-zione con l’amministrazione comunale, al re-cupero della zona dell’ex cava di marmo nero a Cerana. Individuati i tre punti di estrazione della pietra, si è passati al taglio di piante e

ramaglie. Ora si possono vedere i gradoni della cava.

Altro impegno ormai collaudato da alcuni anni, è la pulizia e lo sfalcio delle rampe e scarpate, da parte dei cacciatori di Coltura, sopra l’abitato stesso.

La direzione

Associazione cacciatoriRagoli

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biamo partecipato, il mese di maggio, alla giornata ecologica organizzata dal comune ripulendo il muro del cimitero dalle erbacce e piante che si trovavano fra i sassi.

Ci preme inoltre ricordare che tutti i primi martedì del mese ci si ritrova la sera in ca-serma per le consuete manovre di esercita-zione al termine delle quali poi si approfitta per effettuare manutenzione e pulizie della caserma nonche per organizzare la prossi-ma manovra.

Oltre a questi appuntamenti “fissi” per le manovre, si impegna parte del proprio tempo libero per tante altre situazioni che lo richiedono come ad esempio recarsi a Trento per portare oggetti in riparazione in caserma dai permanenti o per burocrazia oppure a Carisolo per la ricarica delle bom-bole degli autoprotettori.

Ci auguriamo di dovervi essere di aiuto il meno possibile (perchè ciò significa che tut-to va bene), tuttavia se vi trovaste in dif-ficoltà contattate direttamente tramite il numero 115 la centrale dei permanenti di Trento fornendo tutti i dettagli del caso in modo tale da avere già noi il più chiaro pos-sibile la situazione.

Questa procedura risulta molto più veloce che cercare di chiamare un singolo vigile, anche perchè poi da Trento la chiamata contatterà contemporaneamente tutti i vi-gili forniti di cercapersone.

Infine, cogliamo l’occasione per ricordare ad eventuali volontari desiderosi di far parte del corpo di rivolgersi ad un vigile oppure venirci a trovare in caserma il primo martedi di ogni mese.

La direzione

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Il corpo dei vigili del fuoco volontari di Mon-tagne ha il piacere di scrivere per la prima volta su “Notizie in comune” allo scopo di informarvi sulle principali attività svolte dal corpo.

Il nostro corpo è attualmente composto da 10 vigili di cui 8 dotati di cercapersone per essere sempre raggiungibili 24h su 24 da eventuali chiamate da parte della caserma dei vigili permanenti di Trento. In ogni caso tutti i vigili sono sempre a disposizione per interventi tecnici o incendi oppure anche per servizio durante le manifestazioni per

regolare il traffico e gestire i parcheggi ed eventuali situazioni di pericolo.

Gli interventi anche questo anno, finora, sono fortunatamente stati limitati sia nel numero che nelle proporzioni: un incendio di camino, una chiamata per messa in sicu-rezza di un fuoristrada a rischio ribaltamen-to e un principio di incendio di un abitazio-ne “domato” in tempo prima che facesse troppi danni bruciando l’intero tetto.

Quest’anno oltre ai servizi di parcheggio durante le varie manifestazioni in paese, ab-

Vigili del FuocoMontagne

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Foto di Stefano Simoni

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d’ incendio e/o esplosione), tecniche di in-tervento (utilizzo delle più recenti tecniche di intervento contro l’incendio negli am-bienti chiusi. Il corso prevede una parte teo-rica ed una parte pratica, nella fire-house di Vilpiano BZ). Inoltre, nei mesi di novembre e dicembre il Vigile Venturini Fabio, nominato Capo Squadra dall’Assemblea, frequenterà il corso obbligatorio apposito per svolgere tale mansione.

Durante l’estate ci sono state anche un paio di occasioni nelle quali abbiamo riportato in vita la nostra antica “pompa a mano”; pro-dotta dalla ditta E.C. Flader di Sorgenthal in Boemia, ed acquistata dal Comune di Rago-li nel 1896, ancora tutt’oggi perfettamente funzionante, come ha potuto vedere il pub-blico presente alla dimostrazione durante la sagra di S. Faustino a Ragoli.

La nostra pompa, proprio perché ancora perfettamente funzionante, è oggetto di richiesta alle manifestazioni storiche! Per questo, nel mese di agosto, abbiamo parte-cipato alla manifestazione organizzata dal

Corpo di Pinzolo, dal titolo: “100 anni dal-l’incendio”, una manifestazione in ricordo del terribile incendio che nel 1913 distrusse tragicamente l’intero abitato di Pinzolo.

Per conoscere chi siamo e tutto il nostro operato (interventi, manovre, ritrovi, forma-zione, ecc) ci trovate all’interno del sito del comune di Ragoli, sotto la pagina associa-zioni.

Ricordate che in caso di bisogno, il modo più veloce per contattarci è tramite il nr. 115

Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Ragoli

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L’anno 2013 per il Corpo dei Vigili del Fuo-co di Ragoli, è stato un anno rappresentato da una ventata di aria fresca. Sì, decisamen-te un anno particolare. Difatti quest’anno sono entrati a far parte del Corpo cinque giovani ragazzi del paese: Aldrighetti Fabio, Bolza Nicola, Castellani Andrea, Floriani Luca e Parisi Mauro. Nel mese di gennaio gli aspiranti Vigili si sono dovuti sottoporre alle prove fisico-attitudinali, svoltesi a Tren-to presso la caserma dei Vigili del Fuoco permanenti. Le prove sono state superate a pieni voti da tutti i nostri ragazzi che hanno acquisito il titolo di “Vigili del Fuoco”, en-trando, a tutti gli effetti, nell’organico del Corpo di Ragoli. L’iter formativo prevede che tutti i nuovi Vigili debbano frequentare, entro un anno dall’assunzione, il corso base

al fine di conseguire l’abilitazione all’inter-ventistica. I cinque ragazzi sono quindi tor-nati sui banchi di scuola per completare la loro formazione! Da quest’anno, è prevista una maggiore preparazione (circa 100 ore la durata del corso base), impegnando i nuovi Vigili fino al mese di maggio.

Tuttavia la formazione non cessa una vol-ta diventati Vigili! Anche quest’anno alcu-ni nostri Vigili hanno, infatti, aggiornato la propria formazione interventistica, parteci-pando ai corsi organizzati, tra i quali: aper-ture porte, gas gpl e metano (finalizzato a fornire specifiche nozioni interventistiche in presenza di gas, in particolare per le proble-matiche legate all’uso sia domestico che in-dustriale, oltre che a quelle legate al rischio

Vigili del fuoco Ragoli

dai Comuni

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no a casa propria, decise di riunirsi nel piaz-zale della chiesa per gustare in compagnia una buona fetta di torta accompagnata da un ottimo bicchiere di vino. Fu così che dal settembre del 1994 grazie alla voglia e alla determinazione di alcuni volenterosi fedeli, la Sagra della Madonna de La Salette di Cort diventò un evento atteso, ricco di sorprese e di solidarietà. Da un semplice brindisi nel cor-so degli anni si è passati ad un vero e proprio banchetto con dolci e prelibatezze caserecce preparate con cura.Da un breve momento conviviale dopo la messa si è giunti ad un’intera giornata di fe-sta con giochi per grandi e piccini con l’im-perdibile tombola e l’attesa lotteria. Il mes-saggio della Bella Signora è però rimasto vivo nelle menti degli organizzatori e così, nel tempo, la Sagra si è svolta nel comune in-tento di raccogliere aiuti concreti da donare ai meno fortunati. La Sagra della Solidarietà grazie al buon cuore di tante persone gene-

rose sostiene da anni un’adozione a distanza in Brasile, ascolta i bisogni delle famiglie in difficoltà della Comunità e devolve la restan-te parte del ricavato all’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e ad as-sociazioni di volontariato come l’Operazione Mato Grosso. Per raggiungere questo obiet-tivo alcune persone si mettono al servizio della comunità determinate a portare avanti questo progetto con l’intento di donare una speranza e un sorriso a chi è meno meno for-tunato. Un sentito e caloroso ringraziamento va a tutti coloro che negli anni hanno dedi-cato con passione parte del loro tempo per la buona riuscita della sagra contribuendo a rendere tutto migliore ed unendo la comuni-tà intera. Vi aspettiamo numerosi al suo 20° compleanno!

Il ComitatoSagra Madonna de La Salette

Nel paese di Cort, piccola frazione di Monta-gne, s’erge una graziosa chiesetta dedicata alla Madonna de La Salette alla quale la gen-te del luogo ha sempre dedicato una Santa Messa nel mese di settembre in occasione del Suo anniversario. Si narra che il 19 settembre 1846 due ragazzi di nome Maximin Giraud e Melanie Calvat di 11 e 15 anni, mentre pascolavano le mucche nelle vicinanze del villaggio di La Salette-Fallavaux, furono im-provvisamente abbagliati da una luce intensa e videro apparire davanti ai loro occhi una bella Signora in lacrime che sedeva su una roccia. La Signora parlò ai due pastorelli e

affidò loro un segreto ciascuno ed un mes-saggio diretto all’intera umanità: “santificate le feste, pregate e riavvicinatevi a Dio o non sarò più in grado di frenare il braccio di Mio Figlio dall’abbattersi su di voi come una pia-ga per i vostri campi”. I pastorelli diffusero il messaggio ed i segreti rivelati loro furono affidati agli archivi della Congregazione della Fede a Roma. Diciannove anni fa le sue pa-role fecero nuovamente eco e qualcosa nel paese di Cort cambiò. Si sentiva la necessità di ritrovarsi insieme nel giorno del Signore e così un piccolo gruppo di persone al termine della Santa Messa, invece che recarsi ognu-

Sagra Madonna de la Salette di

Cort : nel segno della Solidarietà

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laio - suppellettili per la casa), tra questi c’erano articoli di un certo pregio.

Si ringraziano tutti quelli che hanno collaborato e tutti i visitatori che hanno dimostrato il loro ap-prezzamento, molti sono arrivati da lontano .

In particolare si ricordano i bambini dell’Associa-zione Ancora, il gruppo dei ragazzi Bielorussi e gli ospiti della casa di riposo di Spiazzo.

È bello vedere come molte famiglie abbiano con-servato in casa strumenti ed oggetti di un tempo ai quali sono legati affettivamente.

Sono oggetti preziosi, perché ci parlano del pas-sato, sono testimoni della nostra storia e soprat-tutto ci parlano sempre dell’uomo che in ogni epoca, in momenti difficili, con scarsità di mez-zi, con materiale povero è sempre stato ricco di ingegno e desideroso di rendere la vita migliore per sé e per gli altri.

Circolo Pensionati di Preore

... È bello vedere come molte famiglie abbiano conservato in casa strumenti ed oggetti di un tempo ai quali sono legati affettivamente.Sono oggetti preziosi perché sono testimoni della nostra storia...

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A Preore nel mese di luglio è stata allestita dal-l’Associazione Anziani e pensionati con la colla-borazione della Pro Loco ed il benestare del Co-mune una mostra Etnografica “de robe vece”del periodo fine 800 e primi anni30 del 900.

Sono stati raccolti più di 500 pezzi messi a di-sposizione da 54 famiglie non solo di Preore ma anche di Ragoli e di alcuni paesi della Rendena.

La mostra è rimasta aperta dal 19 di luglio al 18 di agosto tutti i fine settimana.

La preparazione ha richiesto un grande lavoro ma ricompensato da una bella soddisfazione data dai numerosi visitatori che hanno dimostra-to entusiasmo ed apprezzamento.

La casa Mondrone per tutto il periodo è stata utilizzata unicamente per la mostra: le sue sale sono state adibite a cucina, camera da letto e nel piano superiore un angolo dedicato alla scuola e tavoli con utensili dei vari mestieri del tempo passato (agricolo - caseario – falegname - calzo-

Associazione Pensionati di Preore

Mostra Etnografica “de robe vece”

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contrapposti in tutte le votazioni. Ago della bi-lancia, le compagini di Preore e Montagne, che dopo un serrato confronto con i due conten-denti e una pacata discussione al loro interno, hanno scelto (se pure non all’unanimità) di so-stenere il presidente uscente Zeffirino Castellani. Nel corso dell’assise, nel rispetto dell’ordine del giorno, si procedeva alla convalida degli eletti e subito dopo, alla votazione, a scrutinio segre-to, dei componenti il Comitato amministrativo. Dalle proposte dei capigruppo e dal successivo scrutinio si capivano facilmente le posizioni in campo: Ragoli (Castellani), Preore e Montagne da una parte; Ragoli (Cerana) dall’altra. I riscon-tri numerici non facevano che confermarlo. I più votati (Serafino Leonardi, Elio Ballardini e Bruno Simoni) raccoglievano 17 voti; qualche voto in meno gli altri 3 componenti. Sempre a scrutinio segreto, con 15 voti (7 quelli di Onorio Berto-lini), Dino Giovanella veniva eletto consigliere supplente per Montagne.Ancora più netta appariva la spaccatura nel-l’elezione del presidente Zeffirino Castellani. Il presidente uscente veniva rieletto con 15 voti (i 6 del suo gruppo, 6 su 7 di Preore e 3 su 4 di Montagne). Luca Cerana, lo sfidante, ne racimolava 8; una scheda era bianca mentre il venticinquesimo consigliere (Olimpia Aldrighet-ti) era assente. Infine, nella carica di vice presidente, che per prassi spettava a Preore, è stato eletto Enzo Bal-lardini con 16 voti.

E’ stata un’assemblea intensa, guidata dal con-sigliere anziano Serafino Leonardi, assolutamen-te ordinata e civile, gratificata da una presenza notevole di pubblico. Diversi consiglieri hanno fatto sentire la loro voce, o per proporre i nomi degli eleggibili o per entrare nel merito della di-scussione vera e propria.Fra gli interventi significativi, c’è sicuramente da annotare quello di Luca Cerana che subito dopo l’elezione del presidente, nel manifestare paca-tamente la sua delusione e rammarico, in par-ticolare nei confronti del gruppo di Preore, ha

annunciato ufficialmente le dimissioni da com-ponente il Comitato amministrativo. “Ho fatto parte delle Regole per 3 legislature, delle quali due in veste di assessore, ha detto, fra l’altro, Cerana. La carica di presidente poteva essere il giusto coronamento di anni di intenso lavoro. Così non è stato. Per questo, in accordo con il mio gruppo, torno a ricoprire quella di semplice consigliere”.Nel corso dell’assemblea non sono mancate al-tre voci. Quella di Daniele Bolza (gruppo Cerana) che ha rimarcato con forza il responso dell’urna, chiedendo la presenza di due esponenti del suo gruppo all’interno del Comitato. Di Enzo Bal-lardini (ex sindaco di Preore) che ha fatto pre-sente lo sforzo compiuto nel cercare un solu-zione condivisa ed unanime. E di Bruno Simoni (ex sindaco di Montagne) che ha stigmatizzato le contrapposizioni che hanno caratterizzato il periodo pre assembleare e si è augurato che la Comunità delle Regole diventi sempre più luo-go di confronto, integrazione e progettazione culturale.

Fabio Simoni

Enzo Ballardini

Zeffirino Castellani, consigliere di Ragoli, è sta-to confermato nella carica di presidente del-la Comunità delle Regole di Spinale e Manez. Enzo Ballardini, di Preore, eletto in quella di vice presidente. Compongono il Comitato ammini-strativo, Serafino Leonardi, Zeffirino Castellani e Luca Cerana (dimissionario) per Ragoli; Elio Ballardini e Enzo Ballardini per Preore e Bruno Simoni per Montagne.

Sono questi i risultati delle votazioni svoltesi ve-nerdì sera, 8 novembre, nel corso dell’assemblea generale della Comunità. Un assemblea che, forse per la prima volta dopo diverse legislatu-re, si è mostrata divisa e frammentata, con i due gruppi di Ragoli, quello guidato da Zeffirino Ca-stellani (115 preferenze e 6 consiglieri) e quello di Luca Cerana (111 preferenze e 8 consiglieri),

Regole Spinale e MAnez

Direttivo nel segno della continuità

Zeffirino Castellani

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Condividiamo con voi una ricetta: “Una giornata per poter sbirciare nel nostro pas-sato”.Iniziamo con una buona dose di cielo blu, di quello limpido autunnale, un percorso da fare a piedi, accessibile a tutti, dove si possano percepire antichi ricordi grazie all’aiuto di un mulino, una chiesetta, un sentierino nel bosco, alberi secolari....Aggiungere una bella manciata di persone feli-ci di stare insieme.Per concludere bisogna trovare un suggestivo posticino, una mèta, magari ben nascosto tra le montagne e boschi, circondato da prati, po-trei suggerirvi il paesino di Iron .....A questo punto sedetevi all’ombra di un cor-niolo, va bene anche un noce..... se avete fat-to tutto per bene, appariranno delle magiche signore con costumi d’epoca che vi serviranno un lauto pasto con semplici prodotti contadini. L’ingrediente segreto è il saper ascoltare chi, con passione durante il trascorrere della gior-

nata, ha voglia di raccontarci storie e segreti di una cultura ormai lontana ma importantissima per capire quello che siamo adesso!!

Fam. Walter Dalbon

Domenica 22 settembre si è svolto il cam-mino di San Vigilio.

Come da due anni a questa parte anche que-st’anno abbiamo partecipato, la partenza era dalla Chiesa di Ragoli alle 7:00 del mattino dove prima era stato distribuito dal comune un omaggio che consiste in una pratica borraccia con serigrafato lo stemma del comune di Ra-goli, è veramente un onore per noi, abitanti di Ragoli, averla. Ci si poteva vestire d’epoca ma solo Manuela si è presentata vestita da conta-dina.Siamo arrivati alle Montagne con due pulmini poi abbiamo proseguito a piedi fin ad Iron il cammino era lungo ma lo abbiamo percorso

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Interno casa Giacomini a Cerana

22 settembre 2013 – Da Ragoli…a Ragoli – Il sentiero di san Vili attraversa le nostre due meraviglie: Cerana ed IronPer la 4^ edizione abbiamo scelto di percorrere il tratto Montagne-Iron, passando per Cerana.Questo sinteticamente il programma:ore 7.00 partenza dalla Chiesa di Ragoli con pulmino per Montagne, quindi a piedi verso Cerana, poi giù verso Ragoli e ancora su per raggiungere Iron all’ora del pranzo. Percorso animato da letture, visite guidate e musica. Menù tipico. Musica, laboratorio di pittura e

presentazione di un libro, poi ancora musica e rientro in paese.Grazie alla collaborazione di tanti volontari, degli “abitanti” di Iron e Cerana, dei Vigili del Fuoco e della Pro Loco, siamo riusciti nel no-stro intento….

Ospitiamo di seguito alcuni significativi contri-buti di persone che a vario titolo hanno parte-cipato all’intera giornata o solo ad alcuni mo-menti, dandovi appuntamento alla prossima occasione d’incontro.

Il sentiero di San ViliSosta musicale al vecchio mulino Foto di Rosella Pretti e Sergio Bolza

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l’ho mai perduta, ed è riemersa fortemente a cinquant’anni suonati quando ho sentito la “necessità” di raccontare a tutti la storia della mia bisnonna materna, Priscilla Fedrizzi, nata a Coltura nel lontano 1883.

A mio avviso, ma anche a parere di molti dei presenti con i quali mi sono confrontata, la manifestazione, impreziosita da uno splendido sole, è stata toccante, per il contesto, per la musica, ….per le persone, quelle persone che, emozionandomi non poco, mi hanno ricono-sciuta come loro compagna di giochi o sem-plicemente perché quando si era bambini ero quella che veniva da Verona e che soggiorna-va dal “Giacom”.

La lettura di alcuni brani del libro, le domande, il quasi religioso silenzio che faceva da sfondo e poi i complimenti e le dediche, hanno reso quella giornata indimenticabile e per questo vi voglio ancora ringraziare. Concedetemi di rin-graziare in particolare Rosella e Betti, senza le quali tutto ciò non sarebbe stato possibile.

Chiara Costa Iron 22 settembre 2013

Giornata soleggiata e per il periodo quasi afo-sa quella trascorsa domenica 22 settembre nel nostro Iron addobbato a festa per l’occasione.

Quasi tutte le porte delle case si sono aperte e a chi non ha mai visto Iron così festante, gre-mito di proprietari di case e invitati curiosi, la giornata ha portato un po’ di allegria e sere-nità in un momento di difficoltà generale del nostro paese nazionale.

La spensieratezza e vivacità di tanti visi sorri-denti si è accompagnata ad una giusta coreo-grafia creata dall’orchestrina folk di Pieve di Bono che ha intrattenuto la gente con sonate di una volta.

Grazie a tutta l’organizzazione per la riuscita della festa. A quando la prossima?

Renato e Fiorenza

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con calma e facendo più tappe, la prima al mu-lino dove è stato improvvisato un ballo d’altri tempi, siamo stati veramente fortunati ad es-serci stati. Poi sulla strada per arrivare a Cera-na c’è stato un piccolo incidente: sul sentiero abbiamo calpestato inavvertitamente un nido di vespe che essendo molto arrabbiate hanno punto prevalentemente i primi della fila, no-nostante i primi soccorsi alcuni hanno dovuto abbandonare momentaneamente il percorso.A Cerana, Vittorio, ci ha letto la storia della chiesa, la sua struttura e ci ha spiegato l’origi-ne dei quadri. Ci è stato possibile visitare una

casa che in origine era la chiesa del villaggio, all’interno era tutto ricoperto di fuliggine per-ché c’era stato un incendio cha aveva bruciato la maggior parte di quadri, c’erano però anco-ra gli affreschi a muro, bellissimi che fortuna-tamente si erano salvati.Quindi siamo scesi a Ragoli dove si aveva la possibilità di fermarsi e salire ad Iron con un pulmino. Noi abbiamo proseguito affrontando tutte le salite fino a quando poco prima del-la nostra meta Manuela ci ha fatto sedere per raccontarci la storia ed i “monumenti” princi-pali del paese di Iron. Arrivati ci hanno servito del buonissimo cibo: orzetto, patate e dolci; accompagnato dalla musica di una band di strumenti d’epoca.

Ilaria e Mattia Quinto

Domenica 22 settembre mi è successa una cosa straordinaria.

Ho avuto il grande piacere di partecipare ad una manifestazione tenutasi in un luogo spe-ciale.

Ma non basta, ho avuto l’onore di essere chia-mata, proprio in quel luogo speciale, a presen-tare il racconto, intitolato “L’amore, vero, di Priscilla”, che ho recentemente pubblicato.

Sto parlando di Iron, piccolo, oserei dire minu-scolo se paragonato ad un qualsiasi paesino, ma incantevole borgo che pare incollato sul fianco della montagna.

Io, Iron, lo conosco fin da bambina, ma cono-sco anche Ragoli, Preore, Montagne ed in par-ticolare Coltura.

Li conosco perché sono luoghi che custodisco-no una parte di me, della mia infanzia, della mia gioventù.

Le circostanze della vita, poi, mi hanno tenu-ta lontano per un bel po’ ma la percezione di un legame profondo con quei luoghi non

L’evento

Verso Cerana

Tutti a pranzo

Un momento di festa

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del primo conflitto mondiale. Partendo dalle cause e dalle motivazioni che spinsero gli Stati ad entrare in guerra, Baratter ha raccontato le complicate vicende belliche soffermandosi in particolare sulla Guerra in Galizia (regio-ne dell’impero Austro-Ungarico, come lo era il Tirolo di cui faceva parte il Trentino), dove molti soldati, anche di Ragoli, si sono trovati a combattere contro i loro compagni e “ne-mici” russi. A chiusura della serata i nostri ragazzi hanno voluto ricordare i soldati di Ragoli che, partiti

per il fronte, non hanno più fatto ritorno in Patria. Hanno citato uno ad uno il loro nome e la loro età, quasi tutti giovanissimi. Un mo-mento molto toccante nella sua semplicità, forse indescrivibile. In un certo senso è sembrato che questi gio-vani fossero per un istante tornati per chie-derci di non dimenticarli, e con loro gli assurdi anni della Guerra.

Silvia Paoli

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1. Aldrighetti Luigi anni 402. Albertini Luigi anni 193. Aldrighetti Bortolo anni 194. Bolza Lino anni 325. Bolza Lorenzo anni 276. Cerana Celso anni 217. Castellani Enrico anni 268. Castellani Beniamino anni 209. Floriani Clemente anni 2410. Ballardini Giuseppe anni 4911. Fedrizzi Pietro anni 2412. Fedrizzi Silvio anni 2713. Giacomini Giuseppe anni 3214. Giacomini Pasquale anni 3515. Guardini Domenico anni 23

16. Guardini Cesare anni 3217. Martini Damaso anni 2418. Martini Giglio anni 3319. Martini Livio anni 3020. Paoli Giuseppe anni 3921. Pretti Antonio anni 3922. Pretti Giovanni anni 3723. Pedrotelli Alberto anni 3024. Pedrotelli Giuseppe anni 2725. Serafini Panfilo anni 4726. Serafini Serafino anni 2927. Venturini Emilio anni 2328. Venturini Arduino anni 2029. Venturini Giuseppe anni 24

L’Assessorato alla cultura della Provincia Au-tonoma di Trento sta promuovendo una se-rie di incontri in tutto il Trentino, in attesa e in preparazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale (1914-2014). Il 2014 sarà, infatti, l’anno del ricordo e in tutto il Trentino si terranno incontri, approfondimenti, mostre ed altri eventi in commemorazione di questa ”inutile strage”, come la definì Papa Benedet-to XV (1917).

Il Comune di Ragoli ha accolto l’iniziativa della Provincia, e il 10 maggio scorso pres-so la Sala Consiliare del Comune si è tenuto un incontro di approfondimento sulla Prima Guerra Mondiale con Lorenzo Baratter, ex coordinatore delle iniziative per il Centenario

L’anniversario

2014. l’anno del ricordo

I NOSTRI CADUTI

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Il matrimonio è una scelta personalissima che, al tempo stesso, mette in una rete sociale e fami-liare che serve da paracadute e dà solidità dellarelazione. Ma nel momento in cui questa di-mensione comunitaria viene meno, anche la re-lazione personale si indebolisce.Paura dell’impegno, insomma, soprattutto se è “per tutta la vita”, in una società che, al contra-rio, sempre più insegue l’attimo, il cambiamen-to, il nuovo.Ma, poi, possiamo davvero dirci felici? Possiamo fare qualche cosa per migliorare questo?Questa riflessione mi ha fatto pensare. Mi chie-do: davvero la famiglia oggi è ancora il motore del mondo e della storia?Sono convinto, nonostante le riflessioni degli psicologi, che in un vocabolario si potrebbe ab-binare questa definizione alla voce “famiglia”.Perché essa è il centro naturale della vita uma-na, la matrice da cui si impara ad amare, il luogo dove la persona prende coscienza della propriadignità.Perché tutto parte da lì, da quella prima “cellula fondamentale” da cui nasce e si sviluppa la vita

umana. Lo affermava il Beato Giovanni Paolo IIe lo ha ribadito papa Francesco che, riprenden-do le parole della Familiaris consortio, ha sotto-lineato di recente che la famiglia “non è la som-ma delle persone che la costituiscono, ma una comunità di persone”, fatta “di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragi-le, più debole”.Ciascuno di noi costruisce la propria personalità in famiglia, crescendo con la mamma e il papà, i fratelli e le sorelle, respirando il calore della casa.Nella famiglia, la persona riceve il nome, gli af-fetti, impara l’intimità, l’arte del dialogo e della comunicazione interpersonale e prende coscien-za della propria dignità. Specialmente se l’edu-cazione è cristiana, riconosce la dignità di ogni singola persona, in modo particolare di quella malata, debole, emarginata.Per questo è fondamentale difendere i diritti di questa “comunitàfamiglia”,tanto più oggi che – a 30 anni Carta dei Dirit-ti della Famiglia (22 ottobre 1983) - prevale la

Lo Spirito

Il matrimonio: perchè fa così pauraScrivo queste mie riflessioni dopo un incontro con i fidanzati che si preparano al matrimonio: una quindicina di coppie che intendono cele-brare in Chiesa il loro “si” e formare così una famiglia e una famiglia cristiana.L’incontro appena terminato era coordinato dalla psicologa, una giovane mamma, sposata da qualche anno che ci aiuta nelle riflessioni.Il tema della serata: dialogo nella coppia e ca-pacità di cambiamento nelle relazioni. Tematica molto interessante e attuale.Nel dialogo la psicologa ha usato questa espres-sione: “il matrimonio oggi pesa perché… sta-bile”. Perché ha usato questa espressione? Ma è davvero così? Perché si fa così fatica a vivere insieme oggi?Prima dell’incontro la psicologa mi ha passato alcuni appunti che giustificavano questo suo dire, appunti che voglio proporre alla vostra at-tenzione come motivo di riflessione…Mentre aumentano sempre di più anche in Italia separazioni e divorzi - tanto che ci si presenta davanti al giudice persino diversi lustri dopo lenozze, quando ormai si dovrebbe essere abitua-ti, continuano, infatti, in parallelo, a diminuire i matrimoni. Un dato dice che tra il 2009 e il 2010 nel nostro Paese sono stati celebrati quasi 30mila matrimoni in meno.Vero, non è un fenomeno nuovo. Ma sta acce-lerando: nel 2008 i matrimoni erano 4,1 ogni mille abitanti, nel 2010 sono stati 3,6 ogni mille abitanti. Una caduta record. E il punto è che calano tutti i matrimoni: i primi, i secondi, quelli con i cittadini stranieri, quelli in Chiesa e quelli in Comune. Aumentano ancora, invece, le con-vivenze e i bambini nati fuori dal matrimonio.Insomma, tutti parlano di “famiglia” ma la fa-miglia italiana, così come l’abbiamo conosciuta ed è stata intesa finora, cambia a un ritmo tal-mente veloce sul quale è necessario fermarsi. Dunque, perché ci si sposa sempre meno?

Tra le ragioni c’è sicuramente la precarietà che contraddistingue la società moderna, in primo luogo la precarietà del lavoro che rende difficile fare programmi di lungo periodo. Secondo le rilevazioni Istat è disoccupato quasi un giovane su tre e secondo alcuni dati i precari sono quasi 4 milioni. Nei momenti di crisi i matrimoni risen-tono sempre un po’ della congiuntura negativa. Quello che i dati dicono, però, è che si tende arimanere sempre più a lungo in famiglia e che, quando si esce, prima di sposarsi si va a convi-vere. Questo porta ad avere meno matrimoni e posticipati. Ma, forse, c’è qualcosa di più.In questa materia i fattori economici non sono mai decisivi. E, allora? E, allora, il cambiamento è nel “valore” che si attribuisce al matrimonio:sempre più visto come un adempimento buro-cratico e non più invece come un atto comuni-tario di rilevanza sociale. Ciò che conta oggi è la propria individualità. Ci si fida della propria coscienza e si prendono impegni di conseguen-za, cioè finché si ritiene di poterlo fare.Qualche pensatore moderno pensa che la ra-gione di fondo del calo dei matrimoni risieda nella cultura di questi ultimi 10-15 anni centrata sul benessere. Oggi è molto di moda lo “stare bene” personale.In una cultura come questa, un atto come il matrimonio che costringe a confrontarsi e ad assumere obblighi nei confronti di altri, spaven-ta perché mette a rischio il proprio essere e il proprio benessere. Sposarsi implica un legame preso davanti alla società, davanti alla legge, con dei diritti e dei doveri. È un progetto che richiede impegno e qualche rinuncia all’inizio.Ma che, se si riesce ad andare oltre il proprio tornaconto immediato, è molto positivo. Pur-troppo non c’è stata sufficiente educazione sulmatrimonio, neanche da parte della Chiesa, per far comprendere che può essere l’occasione per stare meglio in due.

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La Sagra di S. Anna, tradizionale appuntamento del mese di luglio, quest’anno ha potuto bene-ficiare di un ospite d’eccezione, l’Arcivescovo Luigi Bressan.Questa visita, come ha spiegato il Vescovo nel saluto ai presenti, è parte integrante di un per-corso pastorale che lo sta conducendo in tutte le parrocchie trentine, anche nelle piccole chie-se come quella di Pez.La volontà infatti è quella di celebrare almeno una messa in ogni chiesa della diocesi prima della fine del suo mandato.Durante la funzione l’Arcivescovo ha più volte fatto riferimento alla figura di S. Anna, madre di Maria, come un esempio di fede e simbolo di speranza per un futuro migliore. Ha poi ricorda-to come la figura della Santa sia particolarmen-te cara alle madri, alle donne in gravidanza ed alle donne che desiderano con tutto il cuore un figlio. Alla Santa si rivolgono fiduciose del suo intervento, affinché le loro preghiere possano essere ascoltate.La funzione di quest’anno è stata arricchita, oltre che dall’illustre ospite, anche dalla cele-brazione del battesimo di Nicola, proprio nella chiesa dove i genitori Erika e Mario si sono uniti

in matrimonio nel 2006.Al termine della messa l’Arcivescovo si è unito alla comunità per un rinfresco in onore del bat-tezzato, intrattenendo i presenti con qualche aneddoto sul legame con i nostri territori, con particolare riferimento alla sua infanzia che lo vedeva salire da Sarche, paese di origine, assie-me al padre ed ai fratelli per vendere i prodot-ti della terra, frutta e verdura, anche ad alcuni abitanti di Ragoli. Il percorso che sta portando il nostro Vescovo nelle varie chiese del territorio credo sia partico-larmente gradito ai fedeli ed avvicina senza al-cun dubbio la gente delle valli con la sua figura di guida spirituale della chiesa trentina.

Federica Leonardi

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Il Vescovo alla sagra di Pez

Lo Spirito

tutela dei diritti individuali. La famiglia per il cri-stiano si fonda sul matrimonio. Ovvero su quel-l’atto d’amore libero e fedele, che è la base su cui si fonda la famiglia e rende più solida l’unio-ne dei coniugi e il loro reciproco donarsi. At-traverso l’amore sponsale, “primo sacramento dell’umano” si rende chiara la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre, testimoniando come le prove, i sacrifici e le crisi della coppia rappresentino passaggi per cresce-re nel bene, nella verità e nella bellezza.È importante che i giovani vedano che nel ma-trimonio ci si dona completamente senza calcoli né riserve, condividendo tutto, doni e rinunce, confidando nella Provvidenza di Dio. È questa l’esperienza di “fede” e “santità” che le nuove generazioni possono imparare da nonni e ge-

nitori. Certo, ci sono problemi nel matrimonio. Sempre diversi punti di vista, gelosie, si litiga. Tuttavia, ai giovani sposi va insegnato che mai finiscanola giornata senza fare la pace fra loro. Che è proprio attraverso un atto di pace, dopo una discussione, un malinteso, una gelosia nasco-sta, anche un peccato, che il Sacramento del matrimonio viene rinnovato e si dà unità alla famiglia.Anche la gratuità, quella gratuità del papà e della mamma con i figli, è tanto importante: perdere tempo con i figli, giocare con i figli. Un bambino abbandonato o un anziano emar-ginato sanciscono infatti il fallimento di quella società. Mentre prendersi cura dei piccoli e de-gli anziani è una scelta di civiltà, che assicura quello sviluppo futuro che i piccoli porteranno avanti con la forza e la giovinezza, e gli anziani con la saggezza.La Chiesa che si prende cura diventa la madre delle generazioni dei credenti. E, nello stesso tempo, serve la società umana a riscoprire la paternità e la maternità di Dio. Inoltre, la buona notizia della famiglia è una parte molto impor-tante dell’evangelizzazione. La testimonianza di vita di una famiglia veramente cristiana, anima-ta dalla fedeltà, dalla pazienza,dall’apertura alla vita, dal rispetto, in una so-cietà così secolarizzata, vale infatti molto più di mille parole, annunci, o catechesi.Credo davvero che su questa tematica dobbia-mo riflettere tutti. La famiglia oggi è un bene assoluto. E questo bene chiede di essere vissuto senza paura, nonostante le difficoltà, nonostan-te le pressioni esterne, nonostante tutto.La fede cristiana ci può dare una luce diversa su questa tematica e ci propone anche un cam-mino con un traguardo. Basta avere solo il co-raggio di mettersi in cammino e di giocare la propria vita con passione e responsabilità.

Don Walter, vostro parroco

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dentro il carcere e anche nella città di Ccoatza-coalcos. L’attuale direttore del carcere (ce.re.so) della città, mi ha dato l’autorizzazione per co-struire un centro dedicato alla pratica spirituale, meditazione, preghiera, silenzio, canto, tecni-che di respirazione per rilassarsi, yoga...

E’ per me un regalo bellissimo poter fare affida-mento sulla sensibilità e disponibilità di un diret-tore consapevole, che vede l’utilità di praticare queste tecniche per far sì che la persona giorno dopo giorno scarichi stress, paure,ansie, dando spazio alla consapevolezza, alla tranquillità, alla gioia di vivere... quindi c’è da rimboccarsi le ma-niche. Parecchi ragazzi del carcere mi hanno già offerto il loro aiuto e questo è fonte di gioia sia per me che per loro che considerano così impor-tante avere un luogo di pace, raccoglimento e silenzio, nel subbuglio del carcere..

E l’altro progetto che ho proprio a cuore, sareb-be la realizzazione di una “casa famiglia”, un rifugio accogliente sia per coloro che escono dal carcere e devono riadattarsi alla società affron-tando tante paure, giudizi, pregiudizi e anche per coloro che cercano un luogo di pace per ri-trovare se stessi, per sentirsi amati. L’idea è pro-prio quella di creare un’associazione in Messico formata da persone del posto con il cuore aper-to ad offrire con umiltà e semplicità un servizio

incondizionato. Ed è così, carissima famiglia di Preore, che vi chiedo umilmente di mantenerci nelle vostre preghiere, nei vostri pensieri e nei vostri cuori, affinché noi da là, apparentemen-te lontani, potremmo sentire il calore del vostro amore...

Giungo le mani al cuore, inchinandomi davanti ad ognuno di voi, vi offro un sincero Grazie!!!

Con amore

Laurita e la famiglia delle carceri

La testimonianza

il saluto di Laurita

Benedizioni dal mio cuore a te fratello o sorel-la, che in questo momento stai leggendo il mio messaggio e ti ringrazio profondamente e sin-ceramente per ascoltarmi.

Già da quasi due settimane son arrivata nel bel paesino di Preore, dopo più di due anni che non facevo ritorno ed è sempre una gioia grande re-spirare le arie buone, fresche, cristalline delle montagne, immergermi nell’amore della famiglia, circondata da così tante benedizioni di parenti e amici che mi dimostrano costantemente e incon-dizionatamente affetto, sostegno, ascolto...

Vi ringrazio tantissimo non solo a nome mio, ma soprattutto a nome di tutti i fratelli e so-relle che vivono privati della loro libertà fisica, perché sono consapevoli che grazie al genero-so aiuto che ci offrite, io posso accompagnare in differenti forme le persone che quotidiana-mente incontro dentro e fuori della realtà car-ceraria. Il servizio incondizionato, dovunque si doni con il cuore, dà gioia nell’anima, allegria contagiosa e speranza per un mondo di pace, un mondo di luce e di solidarietà.Vi racconto che ho nel cuore differenti progetti, che se Dio mi permette, vorrei tanto realizzare

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Ero ancora ricoverato all’ospedale Niguarda, a Milano, ed erano passati soltanto dieci gior-ni dal trapianto che la Domenica delle Palme mi aveva ridato la vita e un nuovo orologio che batte con precisione e non resta più in-dietro, quando cominciavo già a immaginare dove avrei potuto muovere i miei nuovi pri-mi passi e quale luogo eleggere come ribalta del mio ritorno sulla scena della vita. Insom-ma, dove trascorrere l’estate più importante. Quella del mio secondo tempo, quella del cuore nuovo che mi era stato donato, quella della riabilitazione alla vita.

Avevo bisogno di un posto che mi desse se-renità, ossigeno, fiducia e speranza. Che mi facesse salire, che mi desse rinnovata ver-ticalità spirituale, che mi facesse volgere lo sguardo in avanti e non in ciò che avevo pas-sato e scampato.

Avevo pensato inizialmente di andare al mare, in Liguria, non troppo lontano da Mi-lano perché sapevo che avrei dovuto sotto-pormi a continui esami e controlli ospedalieri per scongiurare il rischio del rigetto, nemico numero uno di ogni trapiantato.

Poi, la scorsa primavera, durante i cinquan-ta giorni trascorsi alla Fondazione Don Car-lo Gnocchi per la riabilitazione cardiologica, ispirato dalla misteriosa “onnipresenza” del-l’eroico cappellano degli Alpini e dal Croce-fisso che campeggiava rassicurante nella mia stanza, la folgorante decisione: la mia estate sarà a Binio!

Nessun negozio, nessun disturbo, la quiete assoluta. I campanacci e l’odore del variega-to gregge di Cheyenne al posto dei clacson e del gas delle automobili. Le passeggiate se-rali con tutto il paese sotto le stelle, le feste alla baita dei cacciatori e con gli Alpini a Pra dal Asan, il domenicale incontro comunitario con Cristo al Maso Colombin con don Anto-nio e i suoi fortunati e ospitali parrocchiani in vacanza.

E tutt’intorno, impalpabile ma penetrante, il rivivere quella magica e infantile gioia che si nutre di sprazzi di estiva luce riflessa sui muri in pietra delle case, che si spande nell’odore di prati multicolori, nel costante tappeto so-noro del rio Manez, nel selvaggio e rapace grido della poiana, negli ombrosi boschi cu-stoditi nei secoli dei secoli dalla saggezza di vecchi pini, abeti, larici e faggi, nei racconti sospesi tra realtà e fantasia dell’orso che di questo meraviglioso angolo di mondo è sim-bolo e marchio.

Grazie, Binio! Grazie a voi tutti, cara gente di queste montagne, di questa Montagne. Qui avevo lasciato il cuore, letteralmente. E qui l’ho ritrovato, portandoci anche la giova-ne signora che me l’ha donato, donandosi. Così, insieme, siamo tornati bambini, in una indimenticabile estate senza tempo.

Massimo Iondini

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Ancora pochi metri, ancora pochi passi, an-cora sassi. Bianchi e abbaglianti sotto il sole alto di agosto. Polverosi, scivolosi e infìdi in questa dura salita alla Croce. Durmónt, ap-punto. Così è stata chiamata questa cima, non senza motivo.

Non è una montagna famosa e non svetta imponente come il contrapposto affascinan-te Carè Alto o i suoi fratelli maggiori Ada-mello e Presanella, ma è altrettanto speciale e cattura come lo zufolo di un incantatore di serpenti, come una calamita che sfidando la forza di gravità ti obbliga a salire, stazione dopo stazione, in questa simbolica Via Cru-cis. Fatica e ringraziamento, con lo sguardo in altalena tra le pietre che scandiscono i passi e la lignea Croce che da lassù domina, ammonisce e protegge benedicente i pendii, le valli e i suoi abitanti.

Così è stato anche per me, la scorsa estate. Finalmente, ancora una volta. Non avevo più potuto salire sul Durmónt per anni. Il mio cuore sempre più malato non me lo consentiva. Anzi, non ero più nemmeno venuto in vacanza a Binio, incantevole e straordinario angolo di paradiso terrestre conosciuto grazie agli amici e colleghi Achille e Massimo Rinieri.

L’ultima volta che ci venni fu nell’estate del 2007, ma già allora salire e inerpicar-si metteva a dura prova il mio ondivago e permaloso muscolo cardiaco che aveva evi-dentemente deciso di andare anzitempo in pensione. Non certo per raggiunti limiti di età, ma forse perché vittima della genetica o del “logorio della vita moderna”, come recitava un famoso spot pubblicitario degli anni Settanta.

Il Racconto

Ritrovare il cuore sul Durmónt

Scorci di Cima Durmont - Foto di Moggi Giorgio

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5252 Ragoli Notizie 53Notizie in Comune

verrebbe pompata fin lassù. Un lago artificiale che dovrebbe servire a stoccare 193mila metri cubi d’acqua da trasformare poi in neve artificia-le. Con questo grande serbatoio a cielo aperto a disposizione, si potrebbe completare il primo innevamento di tutte le piste da sci (152 ettari) in sole 120 ore.Il progetto prevede un bacino profondo fino a 12 metri, la cui estensione si può paragonare a quella di sei campi da calcio. Un’opera che coste-rà circa 10milioni di euro (ci saranno anche con-tributi pubblici? Chissà, vedremo! In ogni caso è probabile...).L’area interessata dal progetto è nel Comune Ca-tastale di Ragoli II, sui terreni di proprietà della Comunità delle Regole di Spinale e Manez. Circa la metà del bacino si troverebbe nel Parco Natu-rale Adamello Brenta al quale è stata richiesta la concessione in deroga del progetto per realizzar-lo nonostante il contrasto stridente con le attuali Norme di Attuazione del Piano del Parco che san-ciscono che in questa zona “È vietata la realizza-zione di bacini di accumulo idrico a cielo aperto ai fini dell’innevamento artificiale” (art.19.10).Le Regole Spinale Manez hanno deciso di conce-dere alle Funivie l’uso del terreno per quest’ope-ra. In cambio riceveranno circa 250mila euro di indennizzo e la realizzazione di alcune opere che saranno a carico delle Funivie. Non si tratta di vendita di terreno, ma di concessione per l’uso che va dal 2013 al 2052.Sarà possibile che il territorio torni poi come prima e che all’ambiente venga restituita la sua naturale vitalità ed integrità? L’impatto sull’am-biente di un’opera di queste dimensioni sarà for-tissimo e probabilmente indelebile. Il fondo del “lago” sarà impermeabilizzato (il suolo è infatti di tipo carsico) e il bacino verrà riempito grazie a delle tubature con un sistema di pompaggio; non possiamo quindi dire che sarà come un lago naturale, anche se, stando alle prescrizioni della Provincia, dovrà avere una forma che si inserisca il più armoniosamente possibile nel paesaggio!In tanti siamo preoccupati per questo progetto.Il bacino sorgerebbe nelle Dolomiti di Brenta che nel 2009 sono state riconosciute Patrimonio del-l’Umanità UNESCO. Grazie ai “paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza natu-

rale” e a caratteristiche “di importanza interna-zionale per le scienze della Terra” sono un teso-ro inestimabile: difendiamole e prendiamocene cura insieme! Uno sviluppo turistico che sappia guardare anche al futuro si rende conto dell’ur-genza improrogabile di tutelare e difendere que-sto ambiente unico, la cui straordinaria bellezza è riconosciuta di “eccezionale valore universale”.Abbiamo bisogno di ripensare al turismo dell’Al-ta Rendena in modo che non si focalizzi quasi esclusivamente sull’accoglienza di un numero sempre maggiore di turisti concentrati nel perio-do invernale. Si sta discutendo anche di possibili nuove piste da sci nella zona di Serodoli... pen-siamo ci sia spazio per migliorare quel che già c’è, per lavorare sulla qualità senza puntare ad un continuo ampliamento. In futuro, potremmo trovarci a rimpiangere le scelte che, in nome del-la ricerca di un profitto immediato, permettono di fare degli scempi!Possibile che sia necessario avere una quantità sempre maggiore di neve a comando, senza ri-spettare i tempi della natura e con enormi costi in termini di acqua ed energia? È urgente recu-perare il senso del limite e sviluppare un’offerta turistica varia che integri proposte diverse.Prendiamoci cura delle montagne, dei fiumi e del-l’acqua. Difendiamo insieme questi beni comuni! Dobbiamo opporci in tanti, insieme, ai tentativi di una “privatizzazione di fatto” di acqua e terra per il profitto immediato di pochi.In questo periodo, sollevando perplessità su que-sto progetto, ci siamo accorti di quanto la difesa delle montagne e la tutela dell’ambiente stia a cuore a tanti. Cambiamo la direzione in cui stia-mo andando prima che sia troppo tardi. Indignia-moci e mobilitiamoci insieme. Cambiare si può.

Anna Ballardiniper il Comitato Acqua Bene Comune delle Giu-dicarie

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“Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pesca-to,... ci accorgeremo che non si può mangiare il denaro!”. In queste parole di un capo indiano, è racchiusa una saggezza condivisa da molti popoli che amano la terra, vivono in sintonia profonda con la natura e se ne prendono cura. Le futu-re generazioni saranno accolte da questa stessa

millenaria Madre Terra: ricordiamocene quando le infliggiamo ferite che rimarranno nel tempo.Conoscete la Malga Montagnoli, vero?Forse però non tutti sappiamo che, nelle vici-nanze di questa malga, le Funivie di Madonna di Campiglio vorrebbero disboscare e scavare per costruire un bacino idrico a cielo aperto da riempire con l’acqua del Sarca di Nambino che

Ambiente

Montagnoli, l’acqua e la terra ci stanno a cuore

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ESE2° Tour

Dolomiti di BrentaUna splendida giornata, stra… vissuta e stra… viziata, come direbbe il grande Vasco Rossi, è stata quella di domenica 25 agosto 2013 in Val Rendena sulle Dolomiti di Brenta, dove si è svol-to il 2° TOUR DOLOMITI DI BRENTA magistral-mente organizzato dal Comune di Ragoli con la collaborazione del Registro Fiat Italiano, del-la Cassa Rurale Adamello Brenta, dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena e con il patrocinio della Comunità delle Regole di Spinale e Manez.Primo appuntamento degli equipaggi prove-nienti da Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, che si sono uniti agli equi-paggi trentini, alle ore 8,00.La formazione della carovana con i 37 equipag-gi partecipanti, dopo un’abbondante colazione presso il Toti’s cafè, è quindi partita da Ragoli alla volta di Bocenago nel cuore della Val Ren-dena con la passerella per le vie del centro fino a giungere nei verdi e vellutati prati del GOLF CLUB RENDENA, pronti per la degustazione dei prodotti tipici locali, mentre le auto facevano bella mostra di sé al numeroso pubblico presen-te. Alle 11,00, ancora pronti via! La nuova ri-partenza attraversando i più bei borghi della Val Rendena fino al centro di Pinzolo sfilando in un mare di turisti per proseguire verso la meta fi-nale, quella che prevedeva gli 8 km. di scalata ai tornanti che portano a Madonna di Campiglio. Tra i tornanti e le rocce a bordo strada, i motori hanno liberato tutti i loro cavalli scalcianti fino a giungere alle porte di Madonna di Campiglio ed effettuare un ingresso trionfale in parata. In te-sta al gruppo, la splendida BALILLA CABRIOLET dei soci Michele Dellavedova e Bruno Mariani che, a cielo aperto, conducevano le due veline Alessia e Nicole, in abito da Registro Fiat, tra gli applausi dei turisti in attesa dell’evento nelle vie del centro.

Per tutta la mattinata, il sole si è mostrato gene-roso facendosi breccia tra le nubi ed accompa-gnando i 500 metri di colonna delle auto stori-che in passerella.I veicoli partecipanti, accuratamente selezionati, è inutile dirlo, hanno abbracciato sicuramente la migliore produzione automobilistica FIAT del secolo scorso mai vista così insieme negli ultimi tempi in un simile evento.Infatti, si sono viste una FIAT 501 S CORSA del 1924 partecipante ogni anno al GP. NUVOLARI, una FIAT ARDITA del 1935, una FIAT 508 BALIL-LA del 1932, una FIAT BALILLA Cabriolet GA-RAVINI del 1935, una FIAT 1100 BERTONE del 1947, una FIAT BALILLA Coppa Oro del 1934, una FIAT 1100 del 1948, una cugina LANCIA AUGUSTA del 1934, una FIAT 1100 SPORT COU-

Non tutti i giorni capita di avere in casa un cam-pione mondiale.Mi riferisco alla grande vittoria nella gara di corsa in montagna che Neka Crippa ha conquistato in Polonia lo scorso mese di settembre.Neka, portacolori del GS Valsugana, è un ragaz-zo di diciannove anni che vive con la sua fami-glia a Montagne in località Daone. Nello scorso numero del Notiziario i genitori Luisa e Roberto hanno descritto la loro esperienza di genitori e la loro grande famiglia.Come paesana di Neka, sento proprio il bisogno complimentarmi con lui.Eventi come questi meriterebbero senz’altro un po’ più di attenzione e probabilmente anche un articolo competente, soprattutto dal punto di vi-sta sportivo.Sono convinta che lo sport nei giovani possa es-sere veramente maestro di vita; a livello agoni-stico credo siano veramente tanti i momenti di fatica, di combattimento, e anche quelli in cui si avrebbe voglia di mollare tutto. Inoltre non sem-pre le cose vanno per il verso giusto; a volte per esempio ci sono gli infortuni, che oltre a mettere fuori gioco gli atleti contribuiscono a demotivarli. Solitamente i giovani giunti a questo livello rie-scono con parecchia forza di volontà a superare i momenti peggiori, a riprovare, a capire veramen-

te i propri limiti e a capire fino a quanto possono ancora dare.Con questa carica dentro riescono ad organiz-zare meglio anche altri momenti della loro vita, scolastica prima e lavorativa dopo, e ad affronta-re le sconfitte che in modi diversi ognuno prima o poi incontra.Quando arriva la vittoria, addirittura mondiale per il nostro Neka, penso ci si senta “ripagati” delle sconfitte subite, degli infortuni, dei faticosi allenamenti ed anche i genitori in un certo senso assaporano la loro piccola vittoria.E’ fondamentale infatti avere alle spalle una fa-miglia che ti possa dare il supporto che ti serve non solo nel momento delle gare ma anche in tutto il periodo degli allenamenti. Complimenti quindi a Neka per la sua grande vittoria e… un in bocca al lupo per il raggiungimento di altri suc-cessi non solo sportivi ma anche nella vita.

Rosa Simoni

Sport

Un campione mondiale nella nostra comunità

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Nell’ambito del progetto ‘Mnemosine’, pro-mosso dall’amministrazione comunale di Ragoli e dedicato al recupero delle Memorie del paese, è stato ideato e realizzato L’EVENTO DELL’AN-NO: QUESTO MATRIMONIO… S’HA DA FARE!L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di illu-strare e far scoprire l’evoluzione nel tempo di usi, costumi e significato del matrimonio. L’ottima riuscita della manifestazione è il risul-tato di un grande lavoro di squadra. Grazie alla collaborazione delle ragazze e dei ragazzi che hanno sfilato, degli abitanti di Ragoli e Palù che hanno fornito fotografie e abiti nuziali e dei tan-tissimi volontari che hanno partecipato, il nostro comune ha vissuto un momento unico.Il 27 luglio è stata inaugurata, dalla “nostra” cen-

tenaria Mafalda, la mostra di fotografie, abi-ti, documenti, notizie storiche, allestita presso l’aula magna della scuola primaria. Tra le foto esposte la più antica raffigurava un matrimonio del 1863, per arrivare ai giorni nostri con Luca e Laura. L’augurio di un matrimonio lungo e sere-no giungeva invece dai volti sorridenti di Onorio e Maria, con i loro 67 anni di vita assieme …e c’era anche un bouquet originale del 1963!Il pomeriggio del giorno dopo due auto d’epo-ca hanno accompagnato gli sposi per le vie del borgo. A sera inoltrata, 31 giovani di Ragoli, scendendo dalla scalinata verso il sagrato della Chiesa Parrocchiale, hanno dato vita ad una in-cantevole sfilata di abiti nuziali che è stata aper-ta da un modello nero del 1947 e accompagna-ta da una coinvolgente colonna sonora.Insomma, un vero e proprio curioso e particola-re viaggio nel tempo, tutto “made in Ragoli”!

Ed ora gli SMS dei nostri giovaniE’ stata una serata bella ed emozionante. Un’oc-casione che ha permesso a noi ragazzi di avvici-narsi al passato dei nostri nonni e di proiettarci verso il futuro. Umberto

Bello perché è stata un’esperienza particolare e nuova, che non capita tutti i giorni. Davide

… per quanto riguarda la musica io non posso fare commenti visto che ho cantato, ti dico solo che per me è stata un’emozione molto forte, l’atmosfera era particolare e suggestiva e c’era davvero tanta gente; non avevo ricordi di aver visto tutta quella gente ad una manifestazione qui a Ragoli… E’ stato stupendo, però il com-mento su come sia andata lo lascio agli spetta-tori! Tutto il resto secondo me è stata un’idea, la vostra, molto, molto bella e particolare, che

Questo matrimonio... s’ha da fare!

L’evento

PE’ SAVIO del 1953 (UNICO ESEMPLARE ESISTEN-TE AL MONDO), una FIAT DINO del 1967, una FIAT 1400 cabriolet del 1952, oltre a varie FIAT 500 TOPOLINO, FIAT 1500 Cabriolet Pininfarina e FIAT 1100 nelle varie versioni ed annate.Scontato… è stato il successo riscosso dal pubbli-co durante l’esposizione del pomeriggio, mentre i soci saliti in cabinovia sul monte Spinale pres-so lo CHALET FIAT hanno degustato il pranzo di gruppo con le autorità locali e dove sono state premiate le auto più singolari.Commovente… è stato l’intervento di France-sco Baietti - Presidente dell’associazione MOSES onlus, che svolge attività umanitarie in Asia dal 2005, nel raccontare che l’idea di aiutare diretta-mente e personalmente le popolazioni bisognose è nata da una riflessione fatta con quattro ami-ci (miracolosamente salvatisi dal tragico evento dello tsunami che nel 2004 ha colpito le coste dell’oceano indiano) e nel ringraziare i parteci-panti della donazione fatta, per la somma di € 1.180,00 complessivamente raccolta.Suggestiva… è stata la grandinata a quota 2.100 metri, osservata dalle vetrate dello CHALET FIAT tra una portata e l’altra del bravo gestore del ri-fugio Roberto Maroni, con le Dolomiti che buca-

vano la cornice del paesaggio un pò uggioso, un pò soleggiato...Interessante… è stata la visita guidata alla Ca-panna Hofer che custodisce la storia del territorio e delle Regole di Spinale e Manez.Doveroso… il ringraziamento al Comune di Ra-goli nella persona del Vicesindaco Bolza Sergio per l’insostituibile “carica” organizzativa, per la Scuderia Campiglio (mitico Mattia) e per gli es-senziali Vigili del Fuoco di Ragoli e di Madonna di Campiglio, garanti di sicurezza, presenza e simpatia.Consueto... alle 17,00 il brindisi di saluto al termi-ne della manifestazione, con un ringraziamento per tutti, davvero indistintamente, sia per i bravi collaboratori che per la sentita e bella parteci-pazione da parte di tutti, con il solito motto: le auto sono il collante del gruppo, sono l’interesse comune, ma alla fine prevale quello che più con-ta, ovvero un gruppo gioviale fatto dalle persone con la loro empatia, disponibilità e generosità...Finale... la promessa di un arrivederci alla prossi-ma edizione del 2015

Ettore Zendri

Candido ed Ernesta

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Progetto Mnemosine Fotoservizio di Rosella e Daniela Pretti e di Massimo Malacarne

Ultimi ritocchi

Ecco gli sposi

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Progetto Mnemosine

Mafalda inaugura la mostra

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che hanno assistito alla sfilata dei propri vestiti e che si sono riviste dopo tanti anni nel giorno più bello della loro vita… il tutto è stato orga-nizzato nel migliore dei modi e credo sia stato apprezzato da tutti con molto entusiasmo… la cosa più bella, a mio parere, è stata quella di trovarsi tutti insieme, noi giovani del paese, ad immedesimarci nei nostri nonni e genitori, sim-bolo di continuità e di forte partecipazione della nostra piccola comunità… Nicole

Una delle cose che mi sono piaciute di più è sta-to il lancio dei bouquets. Licia

E’ stata un’esperienza molto stimolante sot-to tutti i punti di vista; c’è stata da subito una grande collaborazione questo ha fatto in modo che l’evento avesse il successo previsto! Grazie a tutti, alla prossima. Elisa

Credo che la cosa più bella di un progetto come questo sia stato il fatto che noi ragazzi ci siamo ritrovati a collaborare tra noi e con gli organiz-zatori, impegnandoci, scambiando emozioni e pensieri e conoscendoci un pò meglio; senza contare che probabilmente eravamo un pò or-gogliosi di partecipare nell offrire un bellissimo e del tutto nuovo spettacolo ai nostri compae-sani. Linda

E’ stata una cosa nuova per tutti. Una novità che è stata in grado di trasmettere alla gente presente e anche a noi forti emozioni. Una sera-ta in grado di far divertire tutti (io credo) dal più grande al più piccolo. Un evento di cui Ragoli può andar fiero, di cui la gente si ricorderà per un bel po’. Una serata ben riuscita insomma! Io mi sono divertita un sacco! E poi queste sono le occasioni per capire quanto sia bello lavorare tutti insieme e credere in qualcosa, riuscendo poi ad ottenere ottimi risultati. Federica

Originale, bello, mi son divertito. Michele

E’ stata una bella e divertente esperienza, sicu-ramente da rifare, magari tra un paio d’anni. Andrea e Mario

L’esperienza che abbiamo passato è stata indi-menticabile ed assolutamente da ripetere. Mi sono divertito tantissimo. Mirko

Una delle cose che mi ha fatto più piacere è l’in-contro e il ritrovo di tanti giovani del paese per un obiettivo comune. Durante le prove e la sfi-lata abbiamo avuto la possibilità di parlare, di-vertirci e conoscerci meglio. Vorrei nuovamente ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo splendido evento. Grazie. Daniele

Grazie di cuore a tutti dalle organizzatrici: Elisabetta Armani (ideatrice della sfilata), Alice e Claudia Castellani, Manuela Ghezzi, Romina Giacomini, Federica Leonardi, Silvia Paoli, Daniela e Rosella Pretti.

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è riuscita a coinvolgere tutto il paese, dai più giovani fino alle persone più anziane e tutti sono stati felici, perché ancora oggi, dopo qual-che mese, ne parlano! Avete pensato davvero in grande, durante le prove non avevo idea del risultato, sembravano tante cose messe lì insie-me e basta, invece quella sera è andato tutto bene… dalle musiche di Mirco alle persone che hanno sfilato, passando per chi vestiva i ragazzi e chi parlava, anche il tempo ci è stato d’aiuto, se avesse piovuto avrebbe rovinato tutto! Per

me un bel 10 a chi ha pensato di fare tutto questo e anche a tutti quelli che l’hanno reso possibile. Se proprio si vuol trovare un punto debole ho sentito dire che il faro che illumina-va chi sfilava faceva poca luce, per il resto solo complimenti!!!! A mio parere la gente era feli-ce: questo io ho visto quella sera!!! Thomas

Personalmente è stata un’esperienza irripetibile e in un certo senso magica! Vestite da sposa, anche se lo abbiamo fatto solo per divertimento e per stare in compagnia, si provano emozioni fortissime! La sfilata per me ha aiutato a supe-rare la timidezza, visto che eravamo sotto gli occhi di tutti! Caterina

Io credo che la sfilata sia stata proprio un suc-cesso, mi è piaciuta molto e sono stata proprio contenta. Con le altre ci siamo divertite e pen-so che non ci dimenticheremo di questa bella esperienza. Sicuramente io fossi in voi la ripro-porrei perchè è stata veramente una fantastica serata. Sara

Secondo me è stata una bellissima esperienza perché ha permesso a noi giovani, e non solo, di capire come si è evoluto il matrimonio con gli anni nel nostro paese… inoltre facendo parte in prima persona di questa manifestazione ho pro-vato anche maggiori emozioni… grandi emo-zioni sono state provate anche dalle persone

Progetto Mnemosine

Trasporti eccezionali...

L’Atelier

Il gran finale

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casetta costruita in origine per ospitare ufficia-li invalidi. Fu molto duro tirare avanti, infatti io e mia sorella Antonia lavorammo anche in una fabbrica militarizzata; si pensava sempre alla no-stra casa al paese natio, ai parenti, al nostro Tren-tino. A guerra finita ritornammo finalmente nella terra degli ulivi, ma là in Austria restò parte della nostra famiglia e dei nostri affetti”.

Qui finiscono i miei ricordi delle storie della non-na riguardanti il periodo di guerra 1914-1918. Ora vi racconterò quella del soldato Silvio, cer-cando di narrare gli avvenimenti il più ordinata-mente possibile. Partiamo dunque da Lienz in Austria dove fece il “quadro”, centro addestra-mento reclute. Diceva che la disciplina era dura ed anche l’adde-stramento e ci si doveva preparare per la guerra che ormai dilagava in tutta Europa.

Mi raccontava che al “quadro” durante le eserci-tazioni era il più veloce della caserma nella corsa, della grande fame che pativano, di come scar-

seggiassero i viveri. Una volta mi raccontò che con un commilitone presero dal magazzino di nascosto due coperte se le arrotolarono attorno alla vita e indossando il pesante pastrano, riusci-rono ad uscire dalla caserma senza essere sco-perti dal corpo di guardia, camminando per un bel po’ fino ad una casa di contadini dove barat-tarono le coperte con del pane e delle uova. Mi spiegò anche che non è una bella cosa rubare, ma quando si ha fame si fa questo ed altro e non bisogna mai farsi meraviglia se un uomo ruba per sfamarsi.

Dopo l’addestramento disse: “Venni inviato sul fronte del Garda sul monte Oro e sulla Rocchet-ta come addetto alle teleferiche per rifornire le trincee e a tirare i fili spinati. Ricordo, disse quel-la volta, che mi trovavo con altri soldati sopra il paese di Biacesa, portavamo con dei cavalli con il basto rotoli di filo spinato, quando un colpo d’ar-tiglieria sparato dagli Italiani, scoppiò lì poco di-stante, spaventò moltissimo i cavalli che si imbiz-zarrirono; il cavallo bianco quello che conducevo

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Nella mia infanzia ho trascorso lunghi periodi con i miei nonni paterni, che vivevano nella cittadina di Arco. Tempi ormai lontani ma nei miei ricordi sempre vicini. I vecchietti erano contadini, con le loro antiche consuetudini e tradizioni, con noi bambini c’era molta “vicinanza”, direi maggiore che con i nostri genitori. Ci insegnavano con sem-plicità il modo di affrontare la vita, la manualità quotidiana contadina, l’economia, il rispetto alla religione e agli adulti. Li ricordo sereni e tranquil-li; avevano il tempo di ascoltarci e di raccontarci storie, fatti da loro vissuti, grandi e piccoli aned-doti, proverbi e modi di dire. Avevano vissuto la prima guerra mondiale, poi il periodo fascista ed il secondo grande conflitto mondiale.

Ricordo che i loro racconti riguardavano princi-palmente il periodo della prima guerra mondia-le, che forse li aveva più fortemente coinvolti. Le storie, le raccontavano nelle pause di lavoro, magari nei campi d’estate all’ombra delle vigne o di alberi da frutto e d’inverno nel caldo della stalla, dove si stavano consumando gli ultimi filò. Il nonno e la nonna raccontavano di quel periodo che entrambi avevano vissuto intensamente; dal-le loro labbra uscivano storie meravigliose, che io ascoltavo con attenzione. Udii per la prima volta nomi come Austria, Boemia, Moravia, Galizia, Ungheria, Romania e Russia. Il nonno mi diceva che il cervello dell’uomo è come una grande cre-denza con un’infinità di cassetti, dove vengono riposte le cose che si apprendono; la memoria è la chiave che apre questi scrigni e ne esce il pre-zioso contenuto. Ora finché avrò l’uso “della chiave” aprirò que-sti cassetti e vi racconterò le storielle del “vecio” Silvio, soldato del Kaiser “Cecco Beppe” classe 1892, nato ad Arco di Trento. Narrerò pure il racconto della sua sposa la nonna Gisella classe 1901 sfollata nel 1915 con tutta la sua famiglia da Bolognano d’Arco, nell’Austria inferiore. Inizierò da buon cavaliere con il racconto della nonna. Mi raccontò che partirono una matti-

na da Bolognano d’Arco con le poche cose che avevano, caricate sopra il carro trainato dal bue. La prima tappa fu a Vezzano, dove nelle scuole trascorsero la notte. Il secondo giorno giunsero a Trento e poi a Gardolo, quì i soldati austriaci requisirono il carro ed anche il bue. Li caricaro-no tutti su un treno con direzione Bolzano, en-trarono in Austria, nei pressi di Vienna li fecero scendere e nei giorni successivi li alloggiarono nel villaggio di Laa Obersoderle, posta Strandorf. Quì per circa un anno abitarono in una casa di contadini dove il proprietario si chiamava Anton Majer furono trattati bene non mancò mai da mangiare. La nonna mi disse: “Là, morì mio fratello Achille e in quella terra straniera fu sepolto. Franzele Il fratello maggiore era sergente dei Kaiserjäger e combatteva sul fronte italiano nel Friuli; questi nel 1916 disertò e passò in Italia. A quel punto per noi le cose cambiarono; ci fu tolto il sussidio di guerra e fummo trasferiti a Misterbach in una

Il Racconto

Sui Monti Scarpazi

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piaghe sui piedi e tra le gambe, non c’erano po-mate e si usava ungersi con un pezzo di lardo.Qualcuno cadeva svenuto o sfinito allora i ba-rellieri lo visitavano e se stava proprio male lo caricavano su di un carro infermeria trainato da cavalli.Non c’era molta acqua e si aveva sempre molta sete. Una volta feci come i cavalli: bevetti l’acqua da una pozzanghera. Non lo avessi mai fatto. Mi venne una terribile dissenteria. Credetti di mori-re; ma ero giovane e forte e anche quella volta me la sono cavata.Mi disse che dopo la conquista della Romania la fame calò, i ben forniti granai Rumeni avevano dato per un po’ pane all’affamato esercito Au-stro Ungarico.Della Galizia, dell’Ungheria e della Romania, il nonno portò un bel ricordo, in particolare della gente che era buona e se poteva dava sempre qualcosa ai poveri soldati.Parlò anche di quella volta che dovevano posi-zionare un enorme cannone, che era trainato da una gran quantità di cavalli e uomini, e che davanti a tutta la comitiva c’era un asinello, con una corona di fiori attorno al collo.Disse: quando alla fine del 1918 la guerra termi-nò e fu firmato l’armistizio ero là in quelle lonta-ne terre su monti Scarpazi. I soldati esultavano di gioia sparavano con i fucili in aria, si accesero grandi fuochi e si bruciò di tutto: carri, attrez-zature militari, munizioni, fucili era un caos “en rebaltón” tutti volevano tornare alle loro case.Qualcuno era ubriaco, buttava “patróne”, mu-nizioni e bombe a mano nei fuochi creando esplosioni anche pericolose.Disse: la guerra era finalmente terminata e dopo un lungo viaggio giunsi dalla mia famiglia, ero felice di avere portato a casa la pellaccia.Mi raccontò che qualche giorno dopo essere ri-tornato dalla guerra, andò con il carro trainato da un cavallo da Arco a Sarche dove aveva del-la terra ed una casa. La cavalla che trainava il carro era stata comperata dai fratelli da pochi giorni e sembrava sincera e tranquilla.Stavo passando, disse viaggiando sulla strada che da Prabi porta a Ceniga, sotto le verticali pareti rocciose del Colodri, io stavo sullo “sca-

là” pianale del carro e dirigevo con le redini il cavallo.Quando ad un certo punto sento un gran colpo in faccia ,e nel naso un gran dolore e sangue che usciva abbondante.Lì per lì pensai ad un sasso che era caduto dalla sovrastante parete di roccia, spronai il cavallo ed in breve giunsi a Cengia.Quì ad una fontana mi lavai la faccia e una don-na del posto mi medicò alla meglio, gli chiesi anche uno specchio per vedere come era ridotta la testa ed in particolare il naso.Ero malconcio ma per fortuna vivo, capii anche da dove era venuto il colpo, era stato un calcio con gli zoccoli ferrati della cavalla. Questa in se-guito ci provò ancora ma ormai stavo attento e la “porca” non riuscì più a colpirmi. In seguito disse venimmo a sapere che il terribile equino aveva ammazzato allo stesso modo il preceden-te proprietario.In fretta ce ne siamo disfatti vendendola da carne ad un macellaio sulla sponda veneta del lago di Garda, spiegandogli bene il suo nefasto difetto, di stare molto attento e di macellarla al più presto, ci assicuro di sì. Chissà, forse il macellaio veneto ben impressionato dalla doci-lità della cavalla, la volle provare sotto il carro prima di macellarla, però ahimè anche lui fece una brutta fine, venimmo a sapere che l’anima-le lo aveva colpito a morte. Quella volta avevo rischiato grosso. Dalla guerra ero tornato sano e salvo e quasi ci lasciavo le penne quì sulla porta di casa.Qualche volta ricordo che chiedevo al nonno quali erano i soldati più forti in guerra e il per-ché l’Austria avesse perso il conflitto.Il vecchio disse che in guerra i Tedeschi erano terribili, disciplinati ben organizzati e feroci e che a costringerli alla resa era stata la fame.Chiedevo ancora e i “taliani”? Quelli sono brava gente diceva, ma a fare la guerra proprio no. Ac-carezzandomi con le sue grandi e callose mani, sulla mia piccola testolina mi diceva “popo” la guerra è una brutta cosa: “Roba da matti”, ti auguro di non viverla e conoscerla mai.

Silvio Santoni

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io, si mise a correre all’impazzata, in direzione dei reticolati, in basso verso la linea e le trincee dei “taliani”. La povera bestia si fermò impigliato dentro i fili spinati, il rotolo che era sul basto si mise di traverso e ferì l’animale ad una coscia. I “taliani” si misero a sparare con i moschetti, il cavallo era destinato a restare laggiù a morire di stenti o colpito da qualche proiettile.Non so cosa mi prese partii di scatto verso l’ani-male giù in basso, non avevo lo spirito dell’eroe però dovevo fare qualcosa; giunsi sotto i colpi dei cecchini fino al cavallo, gli slegai il basto li-berandolo dai fili spinati, poi lo colpii forte con una rama, partì come un razzo verso l’alto, io lo seguì di gran carriera, giungemmo tutti e due sani e salvi, al sicuro alle nostre trincee i compa-gni urlarono e cantarono di felicità, il sergente si complimentò per la mia azione. Penso che i “taliani” avessero capito la situazione e volessero lasciar vivere il cavallo e quel matto che era an-dato a liberarlo.”Una volta chiesi al nonno: “Tu in guerra quanti nemici hai ucciso?”. La sua risposta fu: “Neanche uno.” Ed io insistetti: “Ma non sparavi mai?”, e lui mi disse: “Sì a volte sparavo, miravo ai sassi o in aria”. Così appagò la mia curiosità. Chissà cosa avrà fatto veramente il vecchio, però a me che ero un bambino fece credere così. Ancora mi raccontava: “Quando ero alle teleferiche e do-vevo andare alla stazione a monte per non fare i lunghi e ripidi sentieri, io salivo sui vertiginosi carrelli, così risparmiavo inutili fatiche”.

Mi parlò dell’inverno del 1916, che fece freddo e molta neve; lui si trovava lassù sulla Rocchetta. Mi disse quanto fastidiosi fossero i pidocchi.Una volta mi spiegò non ne potevo proprio più, mi tolsi tutti i vestiti e li misi a bollire in un pen-tolone con del disinfettante, mi lavai per bene, quando i vestiti furono asciutti li rimisi, ma il gior-no dopo ero pieno di pidocchi come prima, que-sti fastidiosi animaletti cercavano il pulito.Mi parlò anche delle valanghe che in quell’inver-no del 1916 flagellarono tutto il fronte di guerra sulle montagne, dall’Ortles alle Dolomiti Orien-tali.

E non risparmiò neppure quello della Rocchetta con distruzione di baracche e soldati morti. Pure lui fu travolto, ma riuscì ad uscire incolume dalla baracca dove si trovava che fu quasi interamente distrutta.Quì finiscono i ricordi della zona Rocchetta e monte Oro.Parlerò ora del periodo trascorso sul fronte orien-tale in Galizia e sui monti Scarpazi.Disse che quando lui giunse sul confine con la Russia le grandi battaglie erano terminate; oltre il fronte i Bolsevichi erano in rivolta e udiva le urla e i combattimenti, la grande Russia era in fiamme.Dopo l’armistizio entrammo con dure marce forzate in Romania, ricordava le estese pianure, coltivate a frumento, le povere capanne dei con-tadini dove vivevano miseramente. Mi disse delle

Il Racconto

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Dal 19 al 30 agosto 2013 presso la scuola pri-maria di Ragoli l’Associazione GEST (Gioventù Europea Studio e Tempo Libero) tramite la sua referente locale, dott.ssa Alessandra Binelli, in collaborazione con il Comune di Ragoli, ha pro-posto un corso “Full immersion in lingua ingle-se” con insegnanti madrelingua qualificati.L’iniziativa è stata indirizzata a studenti della Se-condaria di primo e secondo Grado che desidera-vano migliorare ed approfondire la conoscenza della lingua inglese con particolare attenzione alla conversazione e all’ “everyday language”. Si è inoltre data l’opportunità di ripassare e poten-ziare l’’inglese appreso a scuola, ai fini della pre-parazione al conseguimento delle certificazioni linguistiche. Durante il corso si è quindi proposta la revisione e l’affinamento delle capacità di scrit-tura, lettura, ascolto e conversazione, capacità richieste per affrontare i test delle certificazioni linguistiche “Cambridge ESOL”, indispensabili per procedere nello studio ed essere riconosciuti ai fini lavorativi. Il corso ha previsto la frequenza di tre unità didattiche giornaliere ciascuna di 60 minuti al mattino per la durata di due settimane. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi e sono stati seguiti da due insegnanti madrelingua pro-venienti dalla Nuova Zelanda, Judy e Vince King, che sono stati affiancati e coordinati dalla prof.ssa Alessandra Binelli.L’orario delle lezioni ha consentito gli sposta-menti con l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Ad integrazione del corso sopra specificato si è voluto inoltre arricchire la proposta culturale con 5 serate a tema (dalle 20.15 alle 21.45) per gli studenti stessi e gli adulti interessati ad avvicinar-si alla lingua inglese in modo simpatico, attuale e divertente. Gli argomenti trattati sono stati:- Andiamo insieme nel Regno Unito e in Nuova Zelanda

- Viaggio nella musica dal 1960 ad oggi- Esploriamo il nostro territorio- Questa sera al cinema- Virtualmente a cena

Il progetto è stato molto apprezzato dagli stu-denti e dai loro genitori. Lo stesso è stato per i partecipanti alle serate: queste ultime hanno vi-sto una numerosa affluenza di pubblico che ha contribuito molto attivamente e piacevolmente al suo svolgimento.Questa iniziativa è stata voluta dall’Assessore alla Cultura di Ragoli, R. Pretti, che si è avvalsa della dr.ssa A. Binelli in una formula attuale che ha come scopo l’ approfondimento propedeutico alle Certificazioni linguistiche . Il positivo riscon-tro ha dato ragione a questa modalità e tutti au-spicano pertanto che il corso possa essere ripro-posto il prossimo anno. Un ringraziamento particolare va alla Comunità delle Regole di Spinale e Manez, al Comune di Ragoli ed all’Istituto Comprensivo di Tione per il supporto e la collaborazione forniti.

La Redazione

corso “Full immersion in lingua inglese”

Noi bambini della scuola primaria di Ragoli ab-biamo concluso l’anno scolastico 2012-2013 con uno spettacolo che ha coinvolto tutte le classi. Vi è stato un primo momento musicale con la partecipazione dell’esperto Maurizio Failoni, nel-l’ambito del “Progetto musicalità”, cui è seguita la recita dal titolo: “L’isola dei libri parlanti” con la regia di Renata Fedrizzi.Ci siamo esibiti nella sala del Municipio di Ragoli ed è venuta moltissima gente: proprio una bella serata! L’inizio dell’anno scolastico, invece, lo abbiamo inaugurato con la tradizionale “Festa degli Albe-ri” con pullman e trasporto offerto dalle Regole di Spinale e Manez.Numerose poi sono state altre attività che ci han-no visto protagonisti.Ne citiamo alcune come, ad esempio, la vendita dei biglietti natalizi realizzata dalla nostra Coo-perativa Scolastica “Arcobaleno” e la “Giornata delle arance” in collaborazione con l’A.I.R.C.In primavera ci siamo recati a Bergamo per una visita alla città alta e poi al Parco-zoo “Le Cor-nelle”-

A fine anno è stata organizzata la “Biciclettata” che ci ha visto partecipare con entusiasmo e rin-graziamo la Polizia Municipale di Tione che ci ha allestito un percorso per imparare la segnaletica stradale.Un’altra attività molto importante è la coltivazio-ne dell’orto didattico che, grazie ai proprietari che ci hanno permesso l’uso del terreno, conti-nua tuttora. Un ringraziamento particolare va ai “nonni” che, in cambio di lezioni di informatica, hanno dato preziosi consigli e suggerimenti per le nostre verdure. L’orto è anche uno dei requi-siti che la nostra scuola possiede per il marchio Qualità Parco. Infatti tutte le classi sono coinvolte nel curricolo del Parco “Adamello – Brenta”che prevede lezioni in aula e uscite sul territorio.Altre attività hanno visto partecipi le singole clas-si come, ad esempio, il soggiorno linguistico in Austria della classe quinta, la visita all’Uomo del Similaun della classe quarta, le varie proposte del Centro Studi Judicaria a cui abbiamo aderito.Siamo convinti che anche quest’anno partecipe-remo a tante altre attività divertenti.Desideriamo ringraziare le amministrazioni co-munali di Montagne, Preore e Ragoli per aver contribuito, anche finanziariamente, ad alcune delle attività che abbiamo realizzato.Così come ringraziamo Alessandro e Mario per la disponibilità che hanno sempre dimostrato nei nostri confronti.Un saluto a tutti….in attesa di nuove e interes-santi collaborazioni.

I bambini della Scuola di Ragoli

Vita di Paese

Scuolainforma

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Interventi formativi per genitoriSu indicazione ed in collaborazione con la Consul-ta delle famiglie sono stati proposti alcuni incontri formativi ed informativi per genitori su temi ritenuti di particolare interesse e attualità (nuovi mezzi di informazione e comunicazione, sicurezza e salute, etc.). In collaborazione con la Biblioteca di Tione si è organizzato l’incontro con l’attrice Sorrentino, pres-so il punto lettura, sul tema “corretto approccio e lettura delle fiabe”.Pannolini lavabili, biodegradabili o compattatore?Anche noi, come molti altri comuni trentini, abbia-mo voluto dare il nostro contributo alla sensibiliz-zazione ecologica e, perché no, pensare anche al portafoglio delle famiglie. Ai nuovi nati è stato con-segnato un buono acquisto del valore di 30 euro per chi si doterà di pannolini lavabili o biodegradabili o, in alternativa, “dell’avvolgi pannolini”, spendibile presso negozio locale, o specializzato.Una merenda da fiabaIncontri al punto lettura per bambini e genitori a cura di Renata Fedrizzi, lettrice e attrice, e dei suoi amici. Al termine viene offerta la merenda in colla-borazione con la consulta delle famiglie. Benvenuti a scuolaAi bambini residenti che iniziano il loro percorso scolastico, come saluto di benvenuto, viene conse-gnato un buono acquisto per materiale didattico da usufruire presso un negozio locale.Adesione distretto family della RendenaA completamento dell’intervento e per dare mag-giori opportunità alle famiglie della frazione Palù,

abbiamo aderito al distretto family della Rendena.Questi gli obiettivi che ci eravamo proposti a fine 2012 e che abbiamo portato a termine, molto altro siamo riusciti a fare, sia per merito della collabora-zione con professionisti esterni, sia grazie alle idee e alla grande partecipazione del direttivo della Consul-ta delle famiglie, che vorrei ringraziare ancora una volta. Ma volevo tornare alla giornata di Cavalese, alla quale, oltre a me e a tutto il gruppo di assesso-ri dei Comuni della Rendena certificati family, era presente anche Fabiana Serafini in rappresentanza della nostra Consulta. Tornando a casa mi chiedevo, ci chiedevamo… E noi? Cosa ci portiamo a casa oltre all’attestato che certifica che il nostro Comune è impegnato per il benessere delle famiglie? Che certifica che abbiamo rispettato tutti gli standard richiesti (che ogni anno diventano sempre più impegnativi)? con cosa tor-niamo a casa? Solo con la soddisfazione di veder premiato l’impegno di amministrazione e famiglie partecipanti a questo processo evolutivo? Certo che no! Torniamo con un documento sottoscritto pub-blicamente in cui ci impegniamo a mantenere ed aumentare tutte quelle azioni previste dal disciplina-re e chiediamo ai cittadini di partecipare attivamente a questo processo, perché come ha detto Rebecchi quando si parla di famiglia non vi è mai una con-clusione, un punto d’arrivo… la famiglia è come un cantiere sempre aperto! Quindi buon lavoro a tutti, amministratori e famiglie

Rosella Pretti

FAM

IGLI

A

Nel nostro Comune, con 776 residenti, abbiamo un totale di 96 famiglie con figli da 0 a 18 anni (55 a Ragoli, 1 a Pez, 13 a Coltura e 27 a Cam-piglio) delle quali 13 con 3 o più figli e 70 con 1 solo figlio. Quest’autunno sono entrati alla scuola dell’infanzia 4 bambini mentre alla scuola prima-ria 3 bambini a Ragoli e 1 a Campiglio, ma negli ultimi 4 anni le nascite sono aumentate (nel 2010: 4 femmine, nel 2011: 1 maschio e 3 femmine, nel 2012: 6 maschi e 2 femmine e quest’anno 2 maschi e 2 femmine).

E LA STATISTICA COSA DICE?

Eccoci di nuovo a rinnovare il nostro impegno a la-vorare per e con le famiglie, questa volta il 4 giugno 2013 a Cavalese. I parametri entro i quali il Comune deve compren-dere le sue azioni per ottenere il marchio family sono sempre più impegnativi da rispettare, anche e soprattutto per un Comune piccolo come il nostro, ma noi vogliamo riuscirci. Quest’anno la Provincia ci ha chiesto, oltre alla pre-senza di certe strutture (scuole – convenzioni con asili nido – parco giochi – strutture sportive – bi-blioteca …), oltre all’organizzazione di iniziative per famiglie/bambini/ragazzi (adesione Piano Giovani – intrattenimenti per bambini – facciamo i compi-ti insieme? ...), oltre al coinvolgimento diretto delle famiglie (Consulta delle famiglie, partecipazione al progetto Educa…), oltre al contributo ad associa-zioni musicali, sportive, di volontariato che coinvol-gono i giovani, oltre all’intervento su tariffe di alcuni servizi, .. ci ha chiesto un PIANO ANNUALE. Requi-sito fondamentale la concretezza, pochi obiettivi, magari anche semplici, ma tangibili e soprattutto attuabili. I nostri obiettivi per il 2013 erano:

Sala giovani e famiglieAbbiamo sottoscritto apposita convenzione con la Cassa Rurale Adamello Brenta, ed ora le famiglie ed i giovani dispongono di uno spazio adeguato a Ragoli, per riunioni ed aggregazione, che ritenia-mo fondamentale per proseguire nel percorso in-trapreso di socializzazione. E’ stato predisposto un regolamento per l’utilizzo dei locali e ricordiamo che le chiavi si possono ritirare presso il Bar Toti’s. Ringraziamo il direttivo della Cassa Rurale Adamello Brenta per la sensibilità dimostrata ed i proprietari/gestori del Bar per la loro disponibilità.

Facciamo i compiti insieme?Progetto iniziato nel 2010, evolutosi nel corso del tempo, che attualmente vede il coinvolgimento di alcuni studenti universitari che assistono, con suc-cesso, bambini e ragazzi di età diverse nello svolgi-mento dei compiti scolastici. Un aiuto concreto alle famiglie, ai ragazzi che ne usufruiscono (sia come insegnanti, che come allievi), una bella occasione di far interagire fra loro i giovani del nostro paese e permettere alle famiglie di affrontare più serena-mente anche questo aspetto.

la famiglia come un cantiere aperto

Giovani e famiglia

Consegna del Marchio Family a Cavalese

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7272 Ragoli Notizie 73Notizie in Comune

Vorremmo spendere alcune parole su quest’ultimo proget-to, nato lentamente nel gen-naio scorso perchè avevamo la sensazione di trovarci di fronte a problemi molto grandi e di difficile soluzione come la cri-si economica, la necessità per molte famiglie di ridurre o mo-dificare i consumi e/o il modo di fare la spesa, ma sentivano

in noi il bisogno quasi la neces-sità di trovare risposte nel quo-tidiano. Sempre appoggiate dall’Am-ministrazione Comunale e dal-la nostra Parrocchia abbiamo chiesto ed ottenuto, dopo nu-merosi incontri di aperto con-fronto, la collaborazione del-la Famiglia Cooperativa della Giudicarie per attivare presso il

punto vendita di Ragoli un pro-getto di acquisto che esca dalla regole di mercato del guadagno e si indirizzi verso le persone: 12 prodotti/anno, generi di pri-ma necessità di buona qualità e lunga scadenza, acquistabili a prezzi “amici”. Se questo progetto riuscirà po-tremmo dirlo sono nei mesi a venire ma per noi essere riusci-te a farlo partire è una grande soddisfazione.

Vi aspettiamo, numerosi e par-tecipi, alle iniziative della nuova stagione 2013-2014 che ha ap-pena preso il via, sempre aper-te a nuovi suggerimenti, idee e critiche costruttive.

Fabiana, Tiziana, Laura G, Ele-na, Mara, Laura P, Giovanna

FAM

IGLI

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Un altro anno si va per concludere e quindi è giusto e doveroso guardarsi indietro e ripensare a quante idee avevamo in testa lo scorso autun-no ed a quante sono divenute realtà. E’ bello e

stimolante confrontarsi con i fatti, ci permette di misurarci con i nostri limiti ma anche prende-re atto delle nostre potenzialità.

“Bilancio… di famiglia”

Giovani e famiglia

Novembre 2012 serata con gli esperti di Save the children sul tema “Insieme più sicuri, più connes-si” apprezzato sia dai ragazzi che dai ge-nitori

obiettivo raggiunto

Dicembre 2012 le fiabe con Ginevra quest’anno arric-chito dal fascino del racconto a lume di candela

obiettivo raggiunto

Gennaio 2013 incontro con gli istruttori della Croce Rossa sulle manovre pediatriche di primo soccorso. Con bella e numerosa parteci-pazione

obiettivo raggiunto

Febbraio 2013 Carnevale a Ragoli, la sfilata della “vècia” e lo spettacolo teatrale, la tradizione e il nuovo che si uniscono in un pomeriggio di festa … con qualunque tempo

obiettivo raggiunto

Marzo 2013 l’inglese giocando e raccontando con Nora sempre molto apprezzato dai bimbi che riempiono la sala del punto lettura

obiettivo raggiunto

Luglio 2013 Festa della famiglia con torneo di calcio a Coltura

Questo progetto è entrato in calendario solo in prima-vera ma ci ha dato molta soddisfazione sia per la par-tecipazione, sia per la colla-borazione ricevuta

Settembre 2013 Secondo incontro con gli istruttori della Croce Rossa

obiettivo raggiunto

Ottobre 2013 Parte il progetto “Spendiamo ….bene insieme”

non possiamo dire obiettivo raggiunto, ma siamo parti-ti!

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7474 Ragoli Notizie 75Notizie in Comune

a ricercatori, architetti o, semplicemente, esper-ti appassionati, ognuno dei quali ha approfon-dito le tematiche inerenti al proprio settore. Gli argomenti vertevano intorno a due grandi am-biti: quello storico-artistico e quello teologico, temi che, in genere, sono poco conosciuti. Si è quindi riflettuto in merito alle correnti artisti-che, all’evolversi dei luoghi di culto nel corso dei secoli, ma si è dato ampio spazio pure ai singoli elementi che costituiscono la chiesa, tentando di comprenderne il profondo significato liturgi-co. Non sono mancate uscite sul territorio per vedere dal vivo ciò che a lezione è stato trattato oralmente, considerando direttamente in quale modo è bene presentare una chiesa.

Questo corso ha avuto lo scopo di formare un gruppo di guide, composto da volontari, che cerchino di valorizzare al meglio il patrimonio artistico/religioso locale e di permettere che venga conosciuto e apprezzato anche da altri.. Le nostre valli, infatti, sono costellate da nume-rosi luoghi di culto, ognuno con le sue caratte-ristiche e la propria originalità, che costituisco-no, sotto vari aspetti, delle vere e proprie perle per le nostre comunità, un tesoro che spesso fatichiamo a valorizzare. Quando entriamo nel-le nostre chiese l’abitudine, la fretta o l’indiffe-renza ci impediscono di ammirare le opere che per l’ennesima volta si ripresentano di fronte ai nostri occhi. Indubbiamente, non si tratterà di quadri dipinti da firme illustri come Giotto o di sculture uscite dalla mano di Michelangelo, ma questo non sta a significare che siano prive di valore sotto altri punti di vista, tra cui, perchè no, quello personale.

L’osservazione non deve limitarsi ad una fredda e distaccata analisi artistica e storica delle opere presenti in una chiesa: questa fase, per quanto sia indispensabile, non è l’unica e forse neppure la più importante ai fini del corso. Ponendosi come spettatori con qualche consapevolezza in più, ci si rende subito conto di come l’ambiente sacro sia ricco di una simbologia che l’occhio distratto non è in grado di cogliere: opere in apparenza semplici possono rivelarsi colme di significato dal punto di vista spirituale e teologi-

co. “Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio” scriveva l’autore tedesco Hermann Hesse, e forse questa frase sintetizza in modo conciso ma incisivo una delle finalità del corso. Proprio per questo durante molte lezioni si è cercato di comprendere il valore simbolico degli elementi di una chiesa: quando si capisce questo, mo-menti del rito che prima si giudicavano inutili e indifferenti, vengono compresi nella loro pro-fondità. In merito a questo punto, don Walter ha ripetuto più volte il concetto di aliud vide-tur, aliud intelligitur, ovvero “ una cosa si vede, un’altra se ne intende”, ricordando che bisogna saper andare oltre l’apparenza esteriore per comprendere il vero significato.

Oltre all’aspetto artistico e teologico, ne emer-ge anche un terzo, che potremmo definire sto-rico-culturale: studiando la storia e l’evoluzione delle chiese nel corso dei secoli, inevitabilmente ci si trova a doversi confrontare con quelli che erano i riti, le credenze e la cultura degli uomini e delle donne negli anni passati. Per esempio, considerando la povertà e la miseria del tem-po, lo sfarzo delle chiese, costruite e ornate con la massima cura, pare contraddittorio. Nel passato, gli altari erano curati minuziosamente, mentre nelle case mancavano addirittura i pavi-menti. Come conciliare le due opposte realtà se non ricordando quanto la devozione fosse viva nei cuori degli uomini e delle donne del tempo? E’ sempre interessante scoprire la società e le tradizioni che nel passato hanno caratterizzato i nostri predecessori, con i loro limiti e le loro ric-chezze interiori, con atteggiamenti e stili di vita che qualche volta possono far sorridere l’uomo moderno, con la loro spiritualità molto semplice ma, a volte, più profonda e sentita della nostra. Una cultura quindi dalla quale ancora oggi si ha molto da imparare.In conclusione, questo corso ha cercato di tra-smettere l’apprezzamento per il nostro patri-monio culturale e religioso, così ricco e così mi-sconosciuto, e il desiderio di valorizzarlo, perché una fetta così importante e preziosa della nostra cultura non vada perduta.

Vittorio Maier

ART

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Con questo pensiero, il giorno 12 gennaio 2013, si è dato inizio al “Corso per accompa-gnatori volontari ai beni culturali ecclesiastici”, conclusosi nel mese di novembre. Credo che difficilmente si possa trovare una frase in gra-do di sintetizzare meglio quello che è il senso di questo percorso, organizzato dal Consorzio per il Turismo Giudicarie Centrali di Tione in collaborazione con l’associazione Anastasia di Trento e le parrocchie del nostro decanato, al

quale hanno partecipato varie persone dei no-stri paesi.Si è trattato di un corso, della durata di un anno , costituito da due quadrimestri intervallati dalla pausa estiva, che ha raccolto l’adesione di una cinquantina di persone provenienti dalle Giudi-carie e non solo. Le lezioni si sono tenute ogni sabato mattina dalle ore 9.30 alle 12.00, in Co-mune a Tione, ed hanno visto alternarsi nume-rosi relatori, dai sacerdoti delle nostre comunità

La fruizione dell’arte sacra: godimento estetico e piacere spirituale

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7676 Ragoli Notizie 77Notizie in Comune

Caro papà, questa volta non ce l’hai fatta, più di una volta ti sei aggrappa-to alla vita con la tenacia che avevi dentro.

Quante lotte hai fatto! Hai incomin-ciato da giovane, lasciando la casa per andare a lavorare a Bolzano e lì ti ha raggiunto la notizia che il tuo papà stava male: una corsa verso l’ospedale ma quando sei arrivato il tuo papà non c’era più: mi raccon-tavi spesso questo tuo dolore....poi c’è stata la guerra: sei dovuto andare in Africa e grazie al cielo sei tornato dalle tue donne (la nonna e le tue tre sorelle) senza un graffio.Ti sei ripreso in mano la tua vita: con lo zio Gerolamo ti sei messo in pro-prio come artigiano, hai conosciuto la mamma, ti sei sposato, sono nata io ed è nato Carlo: è stata una gioia immensa per te: deside-ravi il maschio ed era arrivato! Gioia di breve du-rata: il giorno dopo la mamma è stata colpita da una paresi ed è stata ricoverata all’ospedale di Trento. I 4 anni successivi, pur essedosi ripresa, la mam-ma doveva spesso tornare in ospedale; dopo che ci ha lasciato non hai portato una nuova mamma a casa ed hai dovuto e voluto tu fare anche da mamma con l’aiuto della tua mamma.Mi sono pesati tanto i tuoi silenzi, mi soffocava la tua protezione che ho capito solo dopo essere diventata madre. Mi sono mancancati gli abbrac-ci, gli incoraggiamenti che tutti i genitori hanno per i figli....

Quando Carlo dopo aver fatto il servizio civile in Sudamerica ha scelto di vivere lì hai sofferto per-ché ti manacava la sua presenza ed allora io ti

dicevo che ti capivo ma che dovevi accettare la scelta perché questo era giusto e che era bello sapere che lì avrebbe preso in mano la sua vita come voleva e poi, ti dicevo, apprezza ciò che hai intorno a te: io e la mia famiglia ti siamo vicino e ti vogliamo bene.Quando ti sei accorto che la tua vita stava finen-do mi hai stupito: mi hai fatto piangere quando mi hai detto che tu eri fortunato perché io ero vicino a te ed ancora quando mi hai detto che mi volevi bene: non mettevi mai il tuo cuore a nudo...non me lo avevi mai detto.Ora so che hai capito e con la mamma da lassù ci aiuterai e farai capire anche ai papà di quaggiù l’importanza di dire e di far capire ai loro figli quelle semplici grandi parole: ti voglio bene.

Ciao papà, mi manchi tanto.Liliana

VIT

A D

I PA

ESE

Caro Papà,mi manchi tanto...

Il Ricordo

E’ successo mercoledì 9 ottobre. Erano circa le 17 quando il suono delle sirene ha rotto la quiete pomeridiana. L’ambulanza, le jeep dei Vigili del Fuoco, la camionetta del Soccorso Alpino e del-la Guardia di Finanza, si dirigevano verso Mon-tagne, per poi imboccare la strada di Provaiolo. Interveniva anche l’elicottero del 118 che sorvo-lava la stessa zona. Era subito allarme. Sul filo del telefono correvano le ipotesi più fantasiose. Circolava la voce che qualcuno fosse uscito di strada senza conseguenze, che qualcun altro si fosse fatto male nel bosco o ancora fosse rima-sto vittima di un banale incidente di lavoro. Poi le notizie si sono fatte più precise. E’ circolata la voce che si fosse rovesciato un mezzo mec-canico di non precisata entità. In tutti cresceva la preoccupazione. Si alternavano così pensieri fatali ad altri di speranza, per chiunque fosse il malcapitato, ferito più o meno gravemente. Poi … poi la notizia! La sconvolgente comuni-cazione che in batter d’occhio faceva il giro dei paesi. E’ morto Diego! Si purtroppo: Diego è morto schiacciato dal suo trattore. Lo sgomento e l’incredulità si sostitui-vano al dolore del primo momento; poi quel dolore si faceva via via più vivo e profondo, tra-sformandosi in sofferenza. Diego era morto con un mezzo che aveva condotto innumerevoli vol-te senza incidenti di sorta. Anche la sfortuna purtroppo gli è stata crudel-mente avversa. Un attimo o un movimento di poco conto gli avrebbero potuto salvare la vita.Diego è stato un grande lavoratore, faticatore

nel vero senso della parola. Ma anche un uomo generoso, dal cuore buono e sensibile.Ha iniziato a lavorare da giovane con la Pretti & Scalfi, impresa in cui aveva prestato la sua opera anche il padre Edoardo, morto accidentalmente in cantiere. Per quasi quarant’anni ha condotto camion e macchine movimento terra di diversa fattura e dimensione. Ma in questo lungo lasso di tempo non si è limitato alle ore canoniche. Si è impegnato a fondo per sè e per gli altri: nel costruire la sua casa di abitazione a Preore; nel concorrere tenacemente alla realizzazione della casa comunitaria di Macon a Provaiolo; e poi, sempre a Provaiolo, nell’edificare la casa di montagna. Senza pensare solo a se stesso, ma rispondendo sempre positivamente alle richieste degli altri. Due passioni, fra le altre, lo hanno accompagnato nella vita: il gioco del calcio, in età giovanile, come insuperabile difensore nella Virtus Giudicariese e la caccia che ha praticato fino a pochi giorni prima della disgrazia. Con gli altri è stato di serena ed amabile com-pagnia. Ha prestato servizio nel corpo dei Vigili del fuoco di Preore, fino al limite impostogli dal-l’età. E’ stato componente la sezione Cacciatori, nel gruppo Alpini Monte Spinale, nell’associa-zione Pensionati e Anziani di Preore. Con la sua morte il paese di Preore, e non solo, ha perso un uomo di inestimabile virtù e valore. La Comunità tutta riconoscente non dimenti-cherà il suo esempio. Fabio Simoni

Diego,un uomo genersoso

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7878 Ragoli Notizie 79Notizie in Comune

Pietro AlPietro Al

DA

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Un augurio ai nuovi sposi

Cinzia Bondi e Marco Salvaterra 27 luglio 2013

Enrico Leonardi e Laura Masciocchi 4 maggio 2013

Paola Simoni e Federico Simoni12 gennaio 2013

Giovanni Ballardini e Silvia Garbari18 maggio 2013

Agnese Bodega e Carlo Sesana24 maggio 2013

Gianpietro Castellani e Arianna Iseppi 1 giugno 2013

Roberta Bortolotti e Carmelo Ferrante 18 maggio 2013

Mauro Bianchini e Michela Troggio 5 ottobre 2013

Giuseppina Ballardini e Antonio Oliveto8 giugno 2013

Lisa Bugna, 12 agosto 2013

Giorgio Bolza, 5 marzo 2013

Nicola Giovanella, 12 aprile 2013Gaia Scalfi, 9 aprile 2013 Giacomo Simoni, 6 settembre 2013

Lara Annette Kamil Mikhai10 febbraio 2012

Emma Simoni, 1 novembre 2013

Masaaf Ibtissame, 14 novembre 2012

Dante Ballardini, 8 agosto 2013

Samuele Bortolotti, 28 maggio 2013

Luisa Simoni, 11 gennaio 2013

Lorenzo Ballardini, 15 agosto 2013

Elena Gobbi, 10 agosto 2012

Glenda Salvaterra, 8 ottobre 2013

Un benvenuto alle nostre piccole creature

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8080 Ragoli Notizie 81Notizie in Comune

Sede municipale di MontagnePiazza E. Simoni, 2

38070 MontagneTel. 0465 321288 - Fax 0465 328477

Orario:8.00 - 12.30 / 13.30 - 17.30

Sede municipale di PreoreVia Filippo Serafi ni, 90

Tel. 0465 321418Orario:

dal lunedì al giovedì 8.00 - 12.30 / 16.30 - 17.00 venerdì 8.00 - 12.00

Sede municipale di Ragoli

Via Roma 4/a, 38070 Ragoli TNTel. 0465 321133 - Fax 0465 324457

www.comune.ragoli.tn.it Orario: dal lunedì al giovedì 8.00 - 12.00 / 13.00 - 17.00

venerdì 8.00 - 16.00 Uffi cio di Madonna di Campiglio

Via Vallesinella 8/B, 38086 Madonna di Campiglio TNtel 0465 442404 - fax 0465 440643

Cipriano Leonardinato il 9.06.1928morto il 15.10.2012

Carlo Andreolli, nato il 23.05.1930morto il 21.12.2012

Fiorindo Paoli, nato 31.08.1925 morto 19.10.2013

Un arrivederci aI nostri cari che ci hanno lasciato

Gino Fedrizzinato il 23.11.1944morto il 17.02.2013

Giuseppe Bellini nato il 19.07.1925 morto il 11.4.2013

Pietro Castellani (Rino) nato il 13.9.1924 morto il -27.4.2013

Adele Leonardi nata il 21.5.1922 morta il 1.10.2013

Giovanni Paoli nata il 11.2.1921morta il 12.10.2013

Lina Malacarne nata il 15.06.1927morta il 2.11.2013

Giuseppe Ceranelli nato il 30.5.1920 morto il 5.10.2013

Luigi Bertolini nato il 23.01.1920morto il 10.05.2013

Diego Scalfi nato il 7.9.1946morto il 8.10.2013

Luigi Castellani nato il 10.11.1924morto il 27.2.2013

Livio Giovanellanato il 22.09.1925morto il 20.01.2013

Mario Paletti nato 2.05.1932morto 21.08.2013

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notizie in comune

Periodico dei Comuni di

Montagne, Preore e Ragoli

Anno I N°1 - Giugno 2012

Periodico dei Comuni di Montagne, Preore e Ragoli

Anno I - Dicembre 2012Periodico dei Comuni di

Montagne, Preore e RagoliAnno 2 - dicembre 2013