notiziario settembre 2011

64

Upload: felice-bongiorno

Post on 14-Mar-2016

227 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Insieme Settembre 2011

TRANSCRIPT

Page 1: Notiziario Settembre 2011
Page 2: Notiziario Settembre 2011

Direttore ResponsabileFelice Bongiorno

Registrazione:Tribunale di CataniaN. 15 dell’11-04-2008

RedazioneFelice Bongiorno (coordinatore redazionale)Edoardo CutuliDomenico LuvaràMarcello MazzeoAntonino Rubino

CollaboratoriVittorio CastiglioneDomenico PaternòSalvatore SpitaleAndrea StranoAntonio Villari

Direzione e redazioneVia Del Bosco, 71 - 95125 CataniaTel. 095 336369Fax 095 339720E-mail: [email protected] web: www.sdbsicilia.org

Stampa digitaleScuola Grafica SalesianaCatania-Barriera

SS oo mm mm aa rr ii ooMessaggio del Rettor Maggiore pag. 1Lettera dell’Ispettore » 3Programmazione » 6Formazione » 9Pastorale Giovanile » 13

Forum Educatori » 16GMG - Madrid 2011 » 17Animazione Vocazionale » 24Animazione Missionaria/VIS» 25Associazioni » 28Comunicazione Sociale » 29Federazione SCS-CNOS » 30

Famiglia Salesiana » 31Dalle case salesiane » 40Guardando altrove » 53Da ricordare » 55

In copertinaDal poster bicentenario della nascita di Don Bosco.

EditorialeLa XXVI Giornata Mondiale della Gio-

ventù, con la partecipazione dei giovaniprovenienti da ogni parte del mondo, si èconclusa a Madrid il 21 agosto 2011.

Il Beato Giovanni Paolo II inaugurò ne-gli anni 80 questa manifestazione che nonsente il peso del tempo trascorso, anzi èdiventato uno spettacolo nel quale 2 mi-lioni di giovani hanno partecipato con illoro entusiasmo, serietà, educazione esaggezza.

Questi giovani che rappresentano laquotidianità dipendono dal web, frequen-tano forum, scrivono sui blog, usano laposta elettronica, acquistano online ehanno un profilo su Facebook. Sono pro-prio loro che assistono e partecipano alcambiamento epocale delle relazioni per-sonali in un mondo sempre più veloce.

Questi sono i giovani che hanno inva-so Madrid per incontrare Cristo in PapaBenedetto XVI.

Ai giovani radunati all’aeroporto di Ma-drid il Papa ha proferito testualmente:“Da questa amicizia con Gesù, nascerà laspinta a dare testimonianza della fede ne-gli ambienti più diversi. Anche negli am-bienti dove vi è rifiuto o indifferenza. Nonè possibile incontrare Cristo e non farloconoscere agli altri”.

In un momento di generale difficoltà ilPapa esorta alla saldezza nella fede, fortidella gioia e della bellezza dell’incontrocol Cristo.

La straordinaria esperienza vissuta daigiovani della GMG di Madrid, dove laChiesa si pone al servizio delle nuove ge-nerazioni, rimarrà indelebile nel ricordo diuna Chiesa universale, unica nel suo ge-nere, piena di entusiasmo e slancio mis-sionario.

QR-Code

Inquadrando con unawebcam o con uncellulare il QR-Codesarà possibile consultare l’archivio delle riviste on-line.

Page 3: Notiziario Settembre 2011

1Insieme

Un saluto cordiale a tutti. Ringrazio inparticolare Madre Yvonne Reungoat per lasua presenza e per la presenza delle FMAmissionarie, soprattutto perché stiamo par-lando di una famiglia spirituale apostolica,

quella di Don Bo-sco, unita attorno aduna missione comu-ne: rendere visibilel’amore di Dio aigiovani, soprattuttoa coloro che diversa-mente non avrebbe-ro la capacità di sco-prire che Dio esiste,li ama e gli vuole be-ne. Tra i tanti mezzi

che Dio ha messo a loro disposizione si tro-va il VIS e, naturalmente, la nostra famigliaspirituale.

Comincio con il porgere gli auguri alVIS che sta celebrando 25 anni. Sembranopochi, ma ormai è una realtà molto consoli-data che rappresenta una delle espressionipiù belle della missione salesiana, ovvero lascelta per la gioventù povera, abbandonata,emarginata, esclusa, privata dei suoi diritti.Mi auguro che questa celebrazione del ven-ticinquesimo sia un punto di partenza peruna presenza ancora più salda ed efficace intutte le parti del mondo.

L’argomento di cui vi parlerò oggi è“Conoscere Don Bosco” e vi spiego il per-ché: innanzitutto ci stiamo avvicinando agrandi passi alla celebrazione del bicentena-rio della nascita di Don Bosco. Si tratta diuna ricorrenza che ci deve trovare disponi-bili e pronti a scoprire chi siamo, cioè a raf-forzare la nostra identità carismatica e la no-stra passione apostolica. Il nostro compito,il prossimo anno, è prima di tutto compren-dere, per interpretare e perpetuare le grandiintuizioni di Don Bosco, le sue scelte pasto-rali - maturate proprio qui dove ci troviamo– e l’azione pastorale da lui condotta, che

oggi si svolge in 132 Paesi del mondo. La ge-nialità educativa di Don Bosco, la sua ope-rosità instancabile, la sua spiritualità sonotre dimensioni che non possono separarsi.Una grande azione operativa, una genialitàeducativa ed una intensa spiritualità: senzaquesto non c’è carisma salesiano.

Il primo passo è conoscere la persona diDon Bosco, conoscere la sua storia. È unaconoscenza per cui siamo stati invitati ad av-valerci dei metodi della ricerca storica sa-pendo che oggi contiamo su di una ricchez-za che 50 anni fa non esisteva. Penso adesempio a tutta l’opera realizzata da DonPietro Stella, da Don Pietro Braido, dal-l’Istituto di studi salesiani dell’UniversitàUPS, dall’Istituto storico salesiano, da DonFrancis Desramaut in Francia, da Don Ar-thur Lenti negli Stati Uniti. Tutti questi stu-di oggi ci permettono di conoscere Don Bo-sco in modo più approfondito di quanto po-tevamo fare fino a qualche decennio fa e ciaiutano a cogliere quale è stata la sua gran-dezza e il cammino – interiore ed esteriore –da lui percorso per arrivare lì dove è giunto.Vi chiedo però di prestare attenzione affin-ché lo studio della persona e della storia diDon Bosco non ci porti ad una sbagliatacomprensione, quella che non ci permette-rebbe di capire prima di tutto che la gran-dezza di Don Bosco è stata la sua dedizioneper i giovani fino all’ultimo minuto di vita.Se lo studio che faremo ci aiuterà a scoprire,amare e venire incontro ai bisogni dei giova-ni più di quanto abbiamo fatto fino ad ora,sarà un anno di preparazione pieno di suc-cesso.

Insieme a questa totale dedizione ai gio-vani, troviamo la consapevolezza di Don Bo-sco di essere uno strumento del disegno me-raviglioso di Dio, di non star facendo altroche realizzare il piano di Dio per i giovani.Questi due elementi sono il frutto dell’annodedicato a studiare la storia di Don Bosco:

MMeessssaaggggiioo ddeell RReettttoorr MMaaggggiioorree

««CCoonnoosscceerree DDoonn BBoossccoo»»Discorso ai giovani partecipanti all’Harambèe

Page 4: Notiziario Settembre 2011

2 Insieme

capire che lui visse per realizzare un sogno –dedicare tutta la vita ai giovani – e che intutto questo faceva in realtà il sogno di Dio.

Don Bosco è una figura poliedrica, nonla possiamo ridurre a due o tre battute comea volte vorremmo. È un fondatore: dei Sale-siani, dell’Istituto delle FMA, dei Salesianicooperatori, dell’associazione dei Devoti diMaria Ausiliatrice. È un legislatore: il pro-getto di vita che noi Salesiani abbiamo pro-fessato è il suo, così come è suo quello delleFMA: lungo la storia ci sono state ovviamen-te delle modifiche per inglobarvi il contribu-to delle scienze umane e della teologia, maDon Bosco rimane il nostro legislatore. Nonsi può dire dunque che si ama Don Boscosenza assumere il suo progetto di vita.

Don Bosco è soprattutto un educatore:in tutto quello che faceva era soprattuttoquesto. Ed educare, cari miei fratelli, è unarte: lui è stato proprio un artista dell’educa-zione perché ha insegnato e aiutato i giova-ni a vivere, a trovare il senso della vita, a sco-prire i loro progetti di vita, a ridare qualitàalla loro esistenza. Don Bosco insegnò qui aValdocco ai giovani a vivere insieme, ad op-tare per la comunione e la comunità: in unmomento della società in cui prevaleva l’in-dividualismo, quando lo stare insieme non siimparava neppure in famiglia, Don Boscoinsegnò ai giovani a vivere e stare insieme.Insegnò loro a cercare la verità, non soloquella della scienza – e sapete quanto si im-pegnò per abilitare i suoi giovani nelle varieprofessioni – ma la verità sulle domandefondamentali: chi sono, da dove vengo, do-ve vado e attraverso quali strade. Don Boscoinsegnò ai giovani a cercare ed incontrare lafelicità in Dio.

Dio non è una minaccia per la nostra fe-licità e questo lo seppero capire i ragazzi chestavano con lui all’oratorio.

Allora: Don Bosco è un educatore, è unmaestro di vita spirituale, un maestro che sifece santo mentre insegnava ai ragazzi a di-ventare santi. Il che vuol dire che era capacedi comunicare un’esperienza di vita. Quan-do il Papa insiste nel dire che il cristianesi-mo non è una dottrina, non è un codice eti-co, non è una liturgia ma una persona, Cri-

sto: ecco è quanto Don Bosco seppe fare, unmaestro di vita spirituale.

Ecco, carissimi fratelli e sorelle: quandovi invito a studiare la storia di Don Bosco èper evitare che possa andare smarrito quan-to ci è stato tramandato. Perciò è urgente enecessario studiare e conoscere Don Bosco.Sono passati già 152 anni dalla fondazionedella Congregazione, 1859. Sono passati giàquasi 200 anni da quando Don Bosco è na-to. C’è una distanza cronologica che conti-nua a crescere. C’è una distanza geografica:Don Bosco visse qui a Torino, adesso abbia-mo missionari che vengono dall’Asia, dal-l’Africa, dall’America Latina. C’è soprattut-to una distanza culturale: il mondo in cuinoi viviamo è completamente diverso daquello che conobbe Don Bosco. Si può cor-rere il rischio di perdere quel clima affettivoche Don Bosco creò qui, quella vicinanzache lo rendeva familiare e che faceva sì chesenza nessuna campagna vocazionale daquesto oratorio di Valdocco siano uscite2.000 vocazioni e che alla sua morte abbialasciato 700 Salesiani. [...]

Conoscere Don Bosco e reinterpretarlooggi è molto impegnativo: forse questa è laStrenna più impegnativa che ho dato fino adoggi perché è un invito ad inserirsi nei 132Paesi in cui viviamo e svolgiamo la nostramissione con rinnovata convinzione di chisiamo, di quale dono siamo portatori e qua-le è il contributo che siamo chiamati ad of-frire alla Chiesa e all’umanità. [...]

Mi auguro davvero che sia un anno che,all’insegna di questo invito a conoscere piùin profondità la storia di Don Bosco, sia sti-molante e fecondo. Naturalmente questo sa-rà il primo passo del triennio per arrivareben preparati al bicentenario della nascita diDon Bosco. Non vorrei che il bicentenariofosse semplicemente un “happening”, ungrande festival dei giovani: sarà un autenticoprocesso di salvezza se sarà parte di un pro-cesso che sboccherà in tutti gli eventi del2015 e soprattutto che sarà un punto di par-tenza per incarnare Don Bosco fedelmente efedelmente rispondere ai giovani di oggi.

Page 5: Notiziario Settembre 2011

Cari Confratelli e Amici,all’inizio di questo nuovo anno educativo

e pastorale 2011-2012, ci ritroviamo all’ap-puntamento di un nuovo numero di “Insie-me”. Le giornate di programmazione alla finedi agosto sono state molto intense e partecipa-te e ci hanno anche offerto la possibilità di in-contrarci e di incoraggiarci insieme ad intra-prendere con fiducia e con obiettivi seri ilnuovo anno. Il senso del concreto ci fa cam-minare con i piedi per terra e quindi con laconsapevolezza che stiamo affrontando mo-menti non facili per l’Europa e per il mondo.La crisi dei mercati in atto ci fa immaginarescenari non esaltanti per la vita delle persone,delle famiglie e della comunità. Non ci lascia-mo perdere d’animo e continuiamo ad impe-gnarci e a guardare al futuro con la “grandesperanza”. Il nostro sguardo si concentra que-st’anno sulla figura di Don Bosco, per appro-fondire la verità storica della sua persona, del

suo ruolo nellaChiesa e nella so-cietà e percepire ilsignificato pro-fondo del suo ca-risma e della suaeredità.

Concludo inquesto numero lapresentazione deicontenuti dell’in-contro degli ispet-tori salesianid’Europa di fine

novembre 2010 sul tema del “Progetto Euro-pa”.

PPrrooggeettttoo EEuurrooppaa ((IIII ppaarrttee))

11..SSiinntteessii ddeelllloo ssttuuddiioo ddeellllee RReeggiioonnii dd’’EEuu--rrooppaa ffaattttoo ddaall CCoonnssiigglliioo ggeenneerraallee (Relazio-ne del Vicario del Rettor Maggiore)

Il Vicario ha in primo luogo presentatoalcune statistiche (confratelli professi, novi-zi dal 2004 al 2009, confratelli che hanno la-sciato la Congregazione, confratelli defunti).

3

LLeetttteerraa ddeellll’’IIssppeettttoorree

PPrrooggeettttoo EEuurrooppaa ((IIII ppaarrttee))CCoonnffrraatteellllii SSaalleessiiaannii PPrrooffeessssii

Anno Europa Ov. Italia - MO Europa N.2000 1960 2974 29392005 1789 2631 26302009 1555 2411 2448

NNoovviizzii ddaall 22000044 aall 22000099

Europa Ovest Italia - MO Europa Nord36 115 269

CCoonnffrraatteellllii cchhee hhaannnnoo llaasscciiaattoo llaa CCoonnggrreeggaazziioonneeddaall 22000044 aall 22000099

Europa Ovest Italia - MO Europa Nord 93 94 187

CCoonnffrraatteellllii ddeeffuunnttii ddaall 22000044 aall 22000099

Europa Ovest Italia – MO Europa Nord 220 445 304

Presenta successivamente le varie regio-ni d’Europa (Europa Nord, Italia Mor, Eu-ropa Ovest), secondo lo studio fatto di cia-scuna nell’ambito del Consiglio generale.

Nella pagina successiva trovate la tavolasinottica delle priorità indicate.

22.. CCaammmmiinnoo ddeellllee IIssppeettttoorriiee ee ddeellllee RReeggiioo--nnii sseeccoonnddoo iill ppiiaannoo ddii iinntteerrvveennttii ddeell PPrroo--ggeettttoo EEuurrooppaa nneell bbiieennnniioo 22000099--22001100. Pre-sentazione dei Consiglieri Regionali.

Ciascun Consigliere presenta i risultatidell’indagine fatta nelle varie ispettorie del-la Regione su alcuni punti:

– comunicazione del progetto Europa ecoinvolgimento dei confratelli;– i due principali motivi d’interesse e ledue principali difficoltà dei confratelli;– strategie di governo ed interventi;– processi o interventi possibili nel2011-2012;– passi avviati nella Regione nel 2009-2010.Per quanto riguarda l’apporto di ISI, in

una mia lettera ho riportato integralmente ilcontenuto inviato a Don Frisoli sulla base diuna analisi fatta nel Consiglio ispettoriale.

Insieme

Page 6: Notiziario Settembre 2011

4 Insieme

33.. CCaammmmiinnoo ddeeii sseettttoorrii iinn EEuurrooppaa sseeccoonnddooiill ppiiaannoo ddii iinntteerrvveennttii ppeerr iill PPrrooggeettttoo EEuurroo--ppaa nneell bbiieennnniioo 22000099--22001100. Presentazione deiConsiglieri di dicastero

I Consiglieri dei Dicasteri della Forma-zione, della Pastorale Giovanile, delle Comu-nicazioni Sociali e delle Missioni hanno pre-sentato le varie iniziative animate dal dicaste-ro stesso nel biennio indicato. Vale la penadare uno sguardo alle varie realizzazioni.

44.. RRiiddiisseeggnnaarree llee pprreesseennzzee ssaalleessiiaannee nneelllleeIIssppeettttoorriiee dd’’EEuurrooppaa.

La relazione è stata presentata da DonFrisoli, che ha sviluppato i seguenti punti:

• Il significato di presenza, visto sottol’ottica della differenza tra “opera” e presen-za e nella prospettiva di ridisegnare la pre-senza del carisma salesiano, piuttosto che farsopravvivere ad ogni costo le opere.

• Criteri comuni di discernimento sullepresenze esplicitati secondo i seguenti riferi-menti:

– Le Costituzioni e i Regolamenti genera-li con l’indicazione ed esplicitazione del cri-terio permanente, come indicato nell’articolo40 della Costituzioni;

– I Capitoli generali 24, 25 e 26 (Laici,Comunità SDB e Da mihi animas

• Criteri specifici di discernimento sullepresenze:

– criteri operativi per la significatività:rendere nuove le presenze (la persona del sa-lesiano, la qualità della vita fraterna, possibi-lità di diretto contatto con i giovani, la quali-tà educativa e pastorale, la fecondità vocazio-nale, la capacità di aggregare altre forze, l’im-patto nel territorio sociale ed ecclesiale.

• Criteri operativi per il ridimensiona-mento: ridurre o semplificare le presenze:

– ridisegnare, perciò ridimensionare;– ridimensionare entro una visione com-

plessiva di ispettoria;– la condivisione comunitaria;– la sostenibilità nel tempo;– l’attenzione alle risorse umane.

é Tavola sinottica delle priorità.

Page 7: Notiziario Settembre 2011

5Insieme

• Criteri operativi per la ricollocazione:“Aprire nuove presenze, attività ed opere”

IIppootteessii ddii oorriieennttaammeennttoo ppeerr ooggnnii iissppeettttoorriiaa..“Nel biennio 2011-2012 l’Ispettore con il suoConsiglio, all’interno del Progetto OrganicoIspettoriale, farà un Piano per ridisegnare lepresenze dell’Ispettoria, individuando qualipresenze rendere significative e con quali in-terventi, scegliendo le presenze da ridimen-sionare o semplificare, trovando nuovi biso-gni e nuove frontiere a cui rispondere connuove presenze, attività o opere.

A tal fine sarà importante approfondireed eventualmente adattare alle situazioni del-l’Ispettoria i vari criteri specifici di significa-tività, ridimensionamento e ricollocazione.L’Ispettore individuerà i modi più adeguatiper coinvolgere l’Ispettoria. Quando avràpronto tale piano, lo farà pervenire al RettorMaggiore e al Consigliere regionale”. (Rela-zione Don Frisoli, pag. 16).

11..22..55.. PPrreesseennttaazziioonnee ddii dduuee eessppeerriieennzzee

La prima esperienza è stata presentata daDon Martin Coyle dell’ispettoria della GranBretagna che ha presentato l’esperienza del-l’accoglienza di missionari in ispettoria. DonSimon Manjooran, indiano del Kerala e at-tuale ispettore UNG ha presentato la suaesperienza di missionario in Europa.

11..22..66.. SSiinntteessii ddeeii llaavvoorrii ddeellllaa RReeggiioonnii

Al termine dell’incontro Don Nuñez hapresentato la sintesi del lavoro dei gruppidelle varie regioni sui temi fondamentali: ri-vitalizzazione, ricollocazione, Europa, terradi missione. Le strategie da mettersi in attosono riferite alle ispettorie, alle Regioni e aiSettori.

Presento nei tre ambiti le conclusioni ri-guardanti le ispettorie.

AArreeaa 11 -- RRiivviittaalliizzzzaazziioonnee

• Continuare il processo di rinnovamen-to della vita consacrata nelle nostre comuni-tà come processo di conversione integrale aDio.

• Recupero della centralità dell’evange-lizzazione, a partire dalla comunità che si po-ne in atteggiamento di conversione, in ascol-to obbediente della Parola, che celebra la

propria fede e la testimonia con la vita. “An-nunciare la speranza, celebrare la speranza,testimoniare la speranza” (Ecclesia in Euro-pa).

• Impegno nella pastorale vocazionale,con attenzione ad avere più coraggio nellaproposta e con l’attenzione a proporre lospecifico proprio della vita consacrata comescelta di vita (e non primariamente la sceltasacerdotale). Questo permette ai confratelli ealle comunità di mettersi in discussione e dirinnovarsi interiormente. “Portare l’annun-cio vocazionale nella pastorale ordinaria”(Ecclesia in Europa). Questo implica una pa-storale giovanile sistematica ed integrale.

• Rafforzare i piani di formazione con-giunta e permanente dei confratelli, i laici, igiovani e la Famiglia salesiana; specialmentela cura e l’accompagnamento dei Direttori.

AArreeaa 22 -- RRiiccoollllooccaazziioonnee

• Impostare il processo di ristrutturazio-ne delle ispettorie per i prossimi anni, conti-nuando con il processo di ristrutturazione in-terna nelle singole ispettorie e con la rifles-sione sulle nuove presenza e le presenze nuo-ve.

• Gli Ispettori con i loro Consigli, all’in-terno del Progetto Organico Ispettoriale, fa-ranno un Piano per ridisegnare le presenzedell’ispettoria, individuando quali presenzerendere significative e con quali interventi,scegliendo le presenze da ridimensionare osemplificare, trovando nuovi bisogni e nuovefrontiere a cui rispondere con nuove presen-ze, attività, opere.

AArreeaa 33 –– EEuurrooppaa,, tteerrrraa ddii mmiissssiioonnee

• Continuare la riflessione sulla evange-lizzazione nell’Europa nelle diverse Regioni,approfondendo la dimensione evangelizza-trice della pastorale giovanile.

Conoscere meglio la realtà giovanile e lepossibilità di evangelizzare nei contesti dellenostre società.

Continuare con l’accompagnamento deiconfratelli che vengono dal di fuori dell’Eu-ropa facilitando il loro progressivo inseri-mento nella ispettoria.

Page 8: Notiziario Settembre 2011

6 Insieme

PPRR

OOGG

RRAA

MMMM

AAZZ

IIOONN

EE

Indubbiamente si è trattato di giornateintense e molto partecipate, grazie anche aduna preparazione tempestiva e alla disponi-bilità dei materiali. Mi piace prendere spun-to per una breve presentazione dei lavori daltema della copertina dell’Agenda 2011-2012.Vi campeggia un Don Bosco giovane che ilpittore Mario Bogani ha ritratto in un mo-mento determinante della sua vita: Don Bo-sco convalescente dopo una grave malattiaviene portato in trionfo dai ragazzi dell’ora-torio. È una scena di vita di movimento e infiligrana quasi scorrono le parole del propo-sito incrollabile del giovane Don Bosco:“Prometto di spendere tutta la mia vita a vo-stro vantaggio spirituale e temporale”.

Lo slogan formativo e pastorale del nuo-vo anno è la nostra risposta alla promessa diDon Bosco e ciascuno di noi risponde nellaconsapevolezza della propria vocazione e delproprio ruolo: “Anche io do la mia vita”.

Nella prima giornata del 29 agosto a Zaf-ferana si sono incontrati al mattino i diretto-ri e gli economi insieme e al pomeriggio l’at-tenzione si è concentrata sui soli direttori. Almattino si sono affrontati temi scottanti nelpreoccupante contesto dell’attuale crisi fi-nanziaria mondiale, delineando e rafforzan-do le strategie per affrontare sfide che spes-so appaiono sproporzionate alle nostre forze.Con i direttori si è approfondito il compitodell’animazione delle comunità, sottolinean-do l’importanza di curare la formazione per-

manente dei confratelli e dei collaboratori el’animazione della CEP per una fedeltà dina-mica alla comune missione salesiana.

La seconda giornata del 30 agosto ha vi-sto la partecipazione di operatori pastoraliprovenienti da tutte le opere dell’ispettoria,salesiani e laici insieme per un momento dicomunione, di confronto e di dialogo. Eranopresenti circa 180 persone e il ritmo dellagiornata è stato molto intenso e partecipato.Nella mattinata, dopo un momento di pre-ghiera, Don Marcello Mazzeo, con l’aiuto diun efficace power point, ha presentato laproposta pastorale: “Sulle orme di Don Bo-sco Buon Pastore, Anche io do la mia vita”.Successivamente i presenti sono stati divisi agruppi, secondo lo specifico settore di ani-mazione, per un confronto sui risvolti opera-tivi della proposta. Nell’incontro assemblea-re prima di pranzo ogni gruppo ha presenta-to alcuni elementi di particolare rilievo per lacondivisione di tutti. L’ispettore ha presenta-to una sintesi veloce dei lavori di gruppo,evidenziando una convergenza sui contenutida privilegiarsi e sugli strumenti da mettersiin atto. Circa i contenuti della proposta siconverge sul sottolineare il livello culturale(una conoscenza di Don Bosco seria ed ap-profondita), la testimonianza (una conoscen-za che porta all’imitazione) e una forte pre-occupazione formativa ad ampio raggio. A li-vello di strategie e di strumenti molti gruppihanno rilevato : la valorizzazione degli orga-nismi di partecipazione, l’abitudine a lavora-re in rete, l’opportunità di valorizzare i mo-menti significativi e tradizionali nella vitadelle opere. Il tutto può essere sintetizzatocon la felice espressione del Rettor Maggio-re: una conoscenza effettiva ed affettiva diDon Bosco.

Nel pomeriggio, dopo una partecipataagape fraterna, si è dato spazio ad una pre-sentazione dell’animazione dei vari settori:vocazioni, missioni ed associazioni, dandopoi una spazio particolare agli obiettivi spe-cifici dell’anno settore per settore. La giorna-ta si è conclusa con un incontro settoriale per

GGiioorrnnaattee IIssppeettttoorriiaallii ddii PPrrooggrraammmmaazziioonnee

““AAnncchhee iioo ddoo llaa mmiiaa vviittaa””

Page 9: Notiziario Settembre 2011

7Insieme

PPRR

OOGG

RRAA

MMMM

AAZZ

IIOONN

EEgli operatori degli oratori per la presentazione del lavoro da intraprendersi localmente per ladefinizione dei progetti locali.

La terza giornata del 31 agosto è stata dedicata ad un incontro di verifica e di coordinamen-to del settore emarginazione. Erano presenti tutte le realtà gestite dagli SDB e dai laici che fan-no riferimento a Don Bosco e che sono coordinati nell’ambito dell’SCS. L’incontro è stato ap-prezzato da tutti i presenti ed ha posto le basi per un coordinamento più efficace ed in rete tragli operatori e le svariate attività da essi organizzate ed animate.

DDoonn GGiioovvaannnnii MMaazzzzaallii

Page 10: Notiziario Settembre 2011

8 Insieme

PPRR

OOGG

RRAA

MMMM

AAZZ

IIOONN

EE

Page 11: Notiziario Settembre 2011

9Insieme

FFOO

RRMM

AAZZ

IIOONN

EEIInnccoonnttrroo ccoonnffrraatteellllii aa SS.. GGrreeggoorriioo

VVeerriiffiiccaa ddeellllee aattttiivviittàà eessttiivvee

UUnn nnoovviizziiaattoo iinn SSiicciill iiaa

Sabato 3 settembre i giovani confratelliche hanno animato le attività estive nelle no-stre case si sono incontrati per una interagiornata a S. Gregorio di Catania, assieme alVicario Ispettoriale e a Don Franco Di Na-tale.

È stata una giornata intensa di fraternitàe di verifica, caratterizzata dalla volontà difare un serio discernimento su quanto han-no potuto fare nel loro impegno estivo.

È emersa una generale soddisfazione perquanto si è svolto nelle singole case, ma an-che sono state evidenziati alcuni elementiche vanno migliorati.

Questo anno 2011-2012 la Comunità dell’Ispettorato, in via Cifali, è stata eretta dal Ret-tor Maggiore a Noviziato ed il Maestro è Don Edoardo Cutuli.

Il novizio è Padre Francesco Furnari. Unsacerdote che ha trascorso quasi tutta la suavita vicino alla Congregazione Salesiana e cheadesso ha chiesto all’Ispettore di poter diven-tare Salesiano consacrato. Così quest’anno ab-biamo due novizi : Marco Tomaselli a Genza-no e P. Francesco a Catania. Diverse motiva-zioni hanno portato il Signor Ispettore a chie-dere l’erezione del noviziato a Catania.

Questa vicinanza ci ricorderà di più dipregare per P. Francesco e per Marco.

A loro facciamo i nostri migliori Auguri.

Ottima è stata l’accoglienza dei confra-telli delle comunità, ma non sempre ben de-finito il ruolo loro affidato.

La loro presenza ed animazione va resapiù specifica e qualificata.

Don Franco al termine degli interventiha messo in evidenza gli elementi più signi-ficativi per la loro formazione e per una mi-gliore esperienza pastorale.

Si è conclusa la giornata con la Celebra-zione Eucaristica.

La Comunità di S. Gregorio è stata squi-sita nell’accoglienza e ci ha permesso di vi-vere una giornata veramente fraterna.

Carissimi Colleghi e amici,comunico ufficialmente che il nuovo Preside dell’Istituto Teologico “S. Tommaso” è il

Prof. Don Franco Di Natale, Professore Straordinario di Teologia Pastorale.Ci congratuliamo con lui, rallegrandoci per l’incarico. Conosciamo le sue competenze

e i doni del Signore; certamente guiderà, con la sua caratteristica passione, la nostra Co-munità Accademica. Il Signore lo benedica sin dai primi passi del suo mandato; la Ver-gine Maria, Sedes sapientiae, lo accompagni. Colgo l’occasione per ringraziare tutti, col-leghi, studenti e personale amministrativo per la collaborazione in questi sei anni.

Da oggi l’indirizzo email [email protected] passa al nuovo Preside. Il mio è quel-lo della Direzione della Scuola Superiore di Bioetica e Sessuologia: [email protected]

Un caro e grato saluto a tutti,

Don Gianni Russo

é Il gruppo dei novizi di quest’anno.

Page 12: Notiziario Settembre 2011

10 Insieme

FFOO

RRMM

AAZZ

IIOONN

EERRoommaa--GGeennzzaannoo

PPrriimmaa pprrooffeessssiioonnee rreelliiggiioossaaddii AAllbbeerrttoo ee DDaarriioo

Con immensa gioia nel cuore e gratitudi-ne a Dio giorno 8 settembre 2011, nellachiesa “Santissima Trinità” di Genzano diRoma, siamo entrati a far parte della grandefamiglia dei Salesiani di Don Bosco. La pro-fessione religiosa è stata l’apice di un lungocammino di discernimento, conclusosi conl’anno di Noviziato. È stato un anno in cui,guidati dal nostro maestro Don Angelo San-torsola, ci siamo messi alla scuola di Gesù edi Don Bosco per conoscere e vivere quoti-dianamente i tre elementi essenziali dellaconsacrazione salesiana: la comunità frater-na, la missione apostolica e i consigli evan-gelici. Un anno intenso: ricco di esperienze,di gioie ma anche di momenti difficili che cihanno aiutato a crescere umanamente, masoprattutto nella fede e ad ancorarci sempredi più e unicamente a Cristo. All’inizio delcammino eravamo quindici novizi, ma allafine abbiamo professato in otto: quattro ita-liani, due croati, un albanese ed un unghere-se. L’uscita di sette novizi è segno della serie-tà con cui si affronta, insieme al maestro, il

discernimento. La professione religiosa, in-fatti, è una scelta radicale che va fatta in pie-na libertà e verità. Solo così la vocazione èvissuta in pienezza e conduce alla vera felici-tà.

La celebrazione della professione è statapresieduta da Don Adriano Bregolin, Vica-rio del Rettor Maggiore dei Salesiani di DonBosco, ed è stata vissuta in un clima intensodi preghiera e di fede. Dalla Sicilia hannopartecipato diversi salesiani e giovani, inparticolare dai nostri oratori di provenienza:San Cataldo e Barcellona PG. Dopo alcunigiorni trascorsi in famiglia, dal 17 settembreci troviamo nella comunità di S. Tarcisio(Roma), dove vivremo i due anni di postno-viziato, che prevedono studi filosofici pres-so l’UPS (Università Pontificia Salesiana).

Siamo orgogliosi e felici di essere salesia-ni di Don Bosco, ma per esserlo in pienezzaabbiamo anche bisogno delle vostre pre-ghiere. Ringraziandovi di cuore, vi salutia-mo e vi auguriamo di essere sempre felici neltempo e nell’eternità.

In Cristo con Don Bosco

AAllbbeerrttoo ee DDaarriioo

Page 13: Notiziario Settembre 2011

RRiinnnnoovvoo ddeellllee PPrrooffeessssiioonnii

Il giorno 31 agosto 2011 nella cappelladella comunità ispettoriale, i chierici AngeloOrlando, Marco Aiello e Domenico Musche-rà hanno rinnovato la loro consacrazione alSignore nella Congregazione salesiana.

Una celebrazione semplice e sobria alla presenza dei confratelli dell’ispettorato e di po-chi giovani convenuti per l’occasione.

Il rinnovo delle professioni rappresenta per un salesiano in formazione, il consolidamen-to del “si” detto nella prima professione, è un dire al Signore: “Mi fido di Te andiamo avan-ti”. Ed è anche una rinnovata dimostrazione di fiducia di Dio nei confronti dell’uomo. Ci af-fidiamo alle vostre preghiere, per il periodo di tirocinio che abbiamo appena iniziato.

11Insieme

FFOO

RRMM

AAZZ

IIOONN

EE

Preparazione allaProfessione Perpetua

1° Fase

La professione perpetua è unodei momenti più importanti nelcammino di vita dei salesiani diDon Bosco; è il momento in cui inmodo definitivo ci si dona a Diocon l’intenzione di spendersi total-mente, col Suo aiuto, per i giova-ni. Considerata la fondamentale ri-levanza di tale passo, la prepara-zione più prossima si svolge in duefasi, la prima delle quali si vivepresso l’Istituto salesiano “SanTommaso” di Messina.

Quest’anno 23 giovani salesia-ni, dal 21 al 27 agosto, hanno par-tecipato a questo primo momento,guidato nella sua parte centrale daDon Luigi Calapaj, che ha provatoa stimolare la riflessione ed il con-fronto su quegli articoli delle Costi-tuzioni dei Salesiani che hanno co-me comune denominatore la spiri-tualità salesiana.

Altri momenti di incontro econdivisione sono stati la presen-tazione del Documento dei vescoviitaliani sull’educazione presentatoda Don Franco Di Natale e la rela-zione di sintesi dell’ispettore deisalesiani di Sicilia, Don GianniMazzali. Durante l’ultimo giorno dilavori, poi, è stato presente ancheil Consigliere Generale della regio-ne Italia-Medio Oriente, Don Pier-fausto Frisoli.

Hanno infine completato l’es-perienza i momenti di fraternità edi informale confronto e quelli dispiritualità, culminati nella visita-ritiro ad Alì Terme sulle orme diMadre Maddalena Morano.

Page 14: Notiziario Settembre 2011

12 Insieme

FFOO

RRMM

AAZZ

IIOONN

EE

Dal 16 al 27 agosto si è svolta la terza fa-se del percorso formativo pensato per i con-fratelli in formazione che si preparano allaProfessione Perpetua. Il corso, che ha vistodiciotto salesiani provenienti dalle Ispetto-rie italiane e da Siria, Perù, Messico, Indo-nesia, prevedeva due momenti. Nel primo,fino a domenica 20 presso la casa madre diValdocco, vi sono stati i maestri di noviziato(Don Franco Lotto e Don Felice Terriaca)che hanno tenuto alcune conferenze sullaspiritualità salesiana, partendo proprio dailuoghi storici della Congregazione: la Basili-ca, la cappella Pinardi, la chiesa di San Fran-cesco di Sales e le camerette. Nel secondo,presso la splendida cornice delle montagnedel massiccio “Gran Paradiso” che fa dasfondo alla casa salesiana di Cogne in Vald’Aosta, si sono tenuti gli Esercizi Spiritualipredicati da Don Paolo Fichera, il quale hatoccato i temi dell’ascolto della Parola diDio, della tentazione, dei consigli evangelici,della vita fraterna, della missione e della de-vozione mariana. Per noi confratelli prove-nienti dall’ispettoria sicula è stato facile ap-profittare di questi istanti e prepararsi spiri-tualmente alla Celebrazione che da lì a poco

si sarebbe svolta. Final-mente, nella chiesa del S.

Cuore dell’istituto salesiano di Barriera(CT) il 30 dello stesso mese, avremmo potu-to suggellare il nostro desiderio di consacra-zione, in risposta all’amore di Dio per noi.Per me e per Don Aloysius Arianto Susilo(ITM) non è stato difficile entusiasmarsi elasciarsi guidare da coloro che dietro lequinte avevano preparato già tutto. Mi rife-risco alla collaborazione significativa di mol-ti confratelli che hanno pensato alle note lo-gistiche e liturgiche, ai giovani di Barriera eS. Gregorio che hanno curato l’animazionedei canti e a quanti, da ogni parte della Sici-lia, con la loro presenza si sono fatti anima-tori di gioia. Quindi, dopo diverse ore dedi-cate alla programmazione ispettoriale, vissu-ta insieme ai confratelli e ai collaboratoridell’opera salesiana, alle ore 18.30 si è cele-brata la professione perpetua. Presiedutadall’ispettore Don Gianni Mazzali, durantela sua omelia, egli ha voluto esplicitare l’im-pegno costante che avremmo dovuto segui-re, vale a dire, un’intensa vita spesa al servi-zio della gioventù più bisognosa e abbando-nata. Finita la celebrazione ciascuno è torna-to a casa propria sicuro di poter ringraziareil Signore per il dono della vocazione sale-siana nella Chiesa.

EEnnrriiccoo FFrruusstteerrii CChhiiaacccchhiieerraa

DDaall ccaammmmiinnoo ddeellllaa ffoorrmmaazziioonneeaall SSìì ddeellllaa mmiissssiioonnee

33°° ffaassee -- pprreeppaarraazziioonnee aallllaa PPrrooff.. PPeerrppeettuuaa

é Cogne: Esercizi spirituali.

ê Torino-Valdocco:Corso di preparazione allaProfessione Perpetua.

Page 15: Notiziario Settembre 2011

13Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEDDiiaarriioo ddii bboorrddoo ddeellllaa PPGG

UUnnaa lluunnggaa eessttaattee!!L’estate 2011 è stata per la Pastorale Giova-nile e per il Movimento Giovanile Salesianodi Sicilia una “lunga estate”. Tante esperien-ze, campi, itinerari all’interno dei quali mol-tissimi ragazzi e giovani hanno potuto vive-re una forte esperienza di fede, di spirituali-tà salesiana, di senso ecclesiale, di servizio instile salesiano.

Dal 13 al 15 giugno a Montagna Gebbia ilprimo ccaammppoo ppeerr ii rraaggaazzzzii dalla V elemen-tare alla II media. Una settantina di ragazzie ragazze hanno approfondito il tema pasto-rale dell’anno “Venite e Vedrete” intreccian-dolo con il tema dell’anno eucaristico“Quanti pani avete”. L’equipe ha accompa-gnato i partecipanti, attraverso molteplicidinamiche, a riflettere sull’eucarestia a par-tire da alcuni elementi con cui si realizza ilpane, in particolar modo l’acqua, la farina eil sale. Non sono mancati momenti di gioco,di bagno in piscina, di fraternità e di musi-ca. La preghiera ha scandito tutti i momentidel campo.

Il 19 giugno, presso la casa salesiana di Ci-bali, i 240 ggiioovvaannii cchhee aannddrraannnnoo aa MMaaddrriiddaa vviivveerree ll’’eessppeerriieennzzaa ddeellllaa GGiioorrnnaattaa MMoonn--ddiiaallee ddeellllaa GGiioovveennttùù. L’obiettivo della gior-nata era quello di realizzare un percorso diformazione sul tema della GMG “Radicati efondati in Cristo, saldi nella fede” realizzatoattraverso una provocazione iniziale di DonMarcello e un percorso con 3 tappe sugli at-teggiamenti contrari al tema (sradicati, sgre-tolati e deboli nella fede) per far prenderecoscienza ai ragazzi delle fatiche della vitaquotidiana e del cammino di fede personale;il percorso invitava i ragazzi ad indicare i lo-ro momenti di debolezza e a scegliere alcuniimpegni per rinvigorire la propria fede. Ilpomeriggio è trascorso tra momenti di giocoe fraternità, informazioni sull’aspetto logisti-co e organizzativo e la celebrazione eucari-stica con il mandato.

Nelle varie zone della Sicilia è stata celebra-ta la ffeessttaa rraaggaazzzzii con la partecipazione ditutti i ragazzi del grest. L’evento si è realiz-

zato a Catania San Filipppo Neri Nuovo e aPalermo Gesù Adolescente. Nelle due gior-nate i 2500 ragazzi sono stati invitati a riflet-tere sul tema dell’accoglienza dello stranieroe dell’immigrato attraverso il lancio del temae un approfondimento tematico realizzatoattraverso 3 giochi di interazione. Il torneodi calcio, i giochi a stand, i balli di gruppo,il karaoke e tanto altro divertimento ha datoalla giornata di formazione il colore della fe-sta, una festa dal titolo “Tocca a te fare ilprimo passo”.

é Catania-San Filippo Neri Nuovo:Festa ragazzi.

êCatania-San Filippo Neri Nuovo:Festa ragazzi.

Dal 1 al 12 agosto una quarantina di giovanidai 16 anni in su hanno vissuto l’esperienzadel ccaammppoo ddii llaavvoorroo che, questa estate, si èrealizzato a Palermo Santa Chiara. Una for-te esperienza di vita comunitaria, di preghie-ra e di servizio che i nostri giovani più matu-

Page 16: Notiziario Settembre 2011

14 Insieme

ri si sono ritagliati tra i tanti impegni estivi.Le esperienze di servizio sono state realizza-te in vari settori: a Santa Chiara con i 40bambini dell’asilo, con i ragazzi dell’orato-rio e con i giovani del quartiere; presso laMissione Speranza e Carità di Biagio Contee Don Pino Vitrano con l’accoglienza, il dia-logo e il servizio manuale per i fratelli e lesorelle immigrati.

Dal 14 al 22 agosto 240 giovani provenientidalle varie case salesiane di Sicilia hanno vis-suto l’esperienza della GGiioorrnnaattaa MMoonnddiiaalleeddeellllaa GGiioovveennttùù a Madrid (cfr articolo di ap-profondimento).

Dal 24 al 28 agosto 130 adolescenti hannovissuto l’esperienza dei ccaammppii aanniimmaattoorrii ddeellbbiieennnniioo ee ddeell ttrriieennnniioo presso la casa salesia-na di Pedara e quella delle Figlie di MariaAusiliatrice di Acireale. Il tema dell’itinera-rio spirituale è stato scandito dallo slogan“Sulle orme di Don Bosco, buon Pastore,anche io do la mia vita”; variegati i laborato-ri artistici e formativi. Differenziato invece ilpercorso di formazione che al campo delbiennio ruotava attorno alla affettività e allarelazione e al campo triennio era incentratosul tema della Spiritualità Giovanile Salesia-na. I campi hanno raggiungo il culmine nel-l’ultima serata vissuta insieme tra i due cam-pi con il musical sul tema formativo, la sera-tina, la cena insieme e la celebrazione euca-ristica presieduta dall’Ispettore.

Dal 9 all’11 settembre si è realizzato l’ultimocampo estivo rivolto ai ragazzi che inizieran-no la III media e il I superiore. Il ccaammppoo lleeaa--ddeerr ha l’obiettivo di convocare i migliori ra-gazzi dei grest dopo il periodo di vacanzaper ricompattarli, motivarli e lanciare conloro l’esperienza locale dei gruppi formativi.Un centinaio i ragazzi che hanno partecipa-to a questa esperienza realizzata a MontagnaGebbia e che hanno rafforzato la loro ap-partenenza al carisma e allo stile di Don Bo-sco realizzando un primo inserimento nelMovimento Giovanile Salesiano siciliano.Sono questi le speranze e i germi dei nostrioratori.

Nella seconda settimana di settembre si so-no svolte le ccoonnssuullttee zzoonnaallii ddeell MMGGSS a Pa-lermo, Catania, Modica, Riesi e Messina.Hanno partecipato gli incaricati dell’orato-rio SDB ed FMA e alcuni giovani da ognicasa. L’incontro aveva una molteplicità diobiettivi: presentare il tema pastorale del-l’anno e le attività e itinerari ispettoriali, in-dividuare gli impegni di cui ogni zona ha bi-sogno e individuare i giovani che farannoparte della consulta regionale MGS.

Il 17 settembre presso la sede ispettoriale diCibali si è tenuta la prima ccoonnssuullttaa rreeggiioonnaa--llee MMGGSS del nuovo anno. Salesiani, Figlie diMaria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori egiovani si sono incontrati per programmarele varie attività del MGS in Sicilia e in parti-colar modo i tre eventi principali dell’anno:il confronto giovani che si terrà dal 25 al 27novembre a Palermo, il Meeting Adolescen-ti che si terrà dal 3 al 5 gennaio e la festa gio-vani con la presenza del Rettor Maggiore il4 marzo. Nella stessa riunione si è svolta unaverifica delle attività estive che la Sicilia haportato avanti. Il clima di responsabilità, dipreghiera, di fraternità e di collaborazioneha facilitato il raggiungimento degli obietti-vi preposti.

PPrroossssiimmii AAppppuunnttaammeennttii

È uscito il nnuuoovvoo bbaannddoo ddeell SSeerrvviizziioo CCiivviilleeNNaazziioonnaallee che in Sicilia prevede la presenzadi 135 giovani che svolgeranno il loro servi-zio educativo nelle nostre opere salesiane.

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

é Palermo-Santa Chiara: Campo di lavoro.

Page 17: Notiziario Settembre 2011

15Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEDal 21 settembre al 21 ottobre sarà possibi-le presentare la domanda per accedere allaselezione dei candidati. Per qualunque in-formazione contattate l’ufficio ispettorialein via cifali 095.311676 aperto dal lunedì alvenerdì dalle 8 alle 13 o andate sul sitowww.scnsalessicilia.altervista.org.

Dal 15 al 16 ottobre ci sarà la sseeccoonnddaa ccoonn--ssuullttaa rreeggiioonnaallee ddeell MMGGSS Sicilia presso la se-de di Barcellona.

Il 23 ottobre ci sarà l’avvio del percorso for-mativo per giovani intitolato SSccuuoollaa ddiiMMoonnddiiaalliittàà animato dal VIS Sicilia. Un per-corso che vuol sviluppare nei partecipanti ivalori del volontariato nazionale e interna-zionale, del servizio educativo, della mon-dialità e dei diritti umani. L’itinerario è com-posto da 5 tappe realizzate lungo tutto l’an-no. Per info contattare Don Domenico Lu-varà.

Domenica 23 ottobre a Marsala tutte le PGSdi Sicilia si ritroveranno per iniziare con laPPGGSSFFeesstt l’anno sportivo nel ricordo del150° anniversario dell’unità di Italia. Per in-fo contattare il comitato regionale PGS.

Dal 4 al 6 novembre si terrà a Roma un ccoonn--vveeggnnoo nnaazziioonnaallee rivolto a tutti coloro che,all’interno ddeellllaa ssccuuoollaa ee ddeellllaa FFoorrmmaazziioonneePPrrooffeessssiioonnaallee, svolgono un ruolo educativoed evangelizzatore. Il convegno si inserisceall’interno del percorso sessennale indicatodal Rettor Maggiore con il suo consiglio perapprofondire i temi del Capitolo Generale26. Il tema del convegno di questo annoruota attorno al tema della necessità di con-vocare.

Il 5-6 novembre prenderà avvio il ccaammmmiinnooppeerr ffiiddaannzzaattii organizzato e animato da CasaTabor. Un percorso annuale di maturazionee approfondimento della fede e della dina-mica di coppia rivolto a tutti i nostri giovaniche vivono il cammino del fidanzamento.L’itinerario prevede 5 week, i partecipantisaranno accompagnati da un’equipe compo-sta da salesiani e coppie di sposi.

Il 7 di novembre tutti gli iinnccaarriiccaattii ddii OOrraa--ttoorriioo ddii SSiicciilliiaa si incontreranno a San Catal-do nella mattinata per il consueto incontri

trimestrale del settore oratorio. I temi saran-no comunicati agli interessati via mail.

Il 12-13 novembre inizierà il percorso intito-lato GGRR LLeeaaddeerr rivolto a tutti i ragazzi/e chefrequentano la scuola media. Il percorsocentrato sulla maturazione della fede e dellasequela di Cristo si realizzerà questo anno intre luoghi diversi della Sicilia (Casa Tabor,Alcamo, Montagna Gebbia) per facilitare lapartecipazione di tutti gli oratori. I ragazzisaranno accompagnati da un’equipe compo-sta da SDB, FMA e giovani. Per info [email protected]

Il 16 e 17 novembre si realizzerà l’ultimo in-contro di ffoorrmmaazziioonnee per tutti i giovani chehanno svolto in questo anno il SSeerrvviizziioo CCii--vviillee nelle nostre opere. L’incontro si prefig-ge di aiutare i giovani a rileggere l’esperien-za vissuta in chiave vocazionale e professio-nale.

Il 19-20 novembre inizierà il percorso intito-lato GGRR AAddoo rivolto a tutti i ragazzi/e dai 14ai 18 anni. Il percorso centrato sulla matura-zione della fede e della sequela di Cristo e suun accompagnamento vocazionale si realiz-zerà questo anno in tre luoghi diversi dellaSicilia (Casa Tabor, Alcamo, MontagnaGebbia) per facilitare la partecipazione ditutti gli oratori. I ragazzi saranno accompa-gnati da un’equipe composta da SDB, FMAe giovani. Per info [email protected]

Dal 25 al 27 novembre si terrà a PalermoGesù Adolescente il CCoonnffrroonnttoo GGiioovvaannii delMGS di Sicilia. L’esperienza è rivolta a tuttii giovani dai 18 anni in su che vivono nellenostre opere. Il tema di questo anno ruotaattorno all’importanza della coerenza dellavita del giovane rispetto alla propria fede.Dinamiche di gruppo, relazioni, panel, mo-menti di preghiera e di confronto permette-ranno ai partecipanti di approfondire que-sto importante tema e di ritornare ai propricentri con impegni chiari e forti.

DDoonn MMaarrcceelllloo MMaazzzzeeoo

Page 18: Notiziario Settembre 2011

“Sulle orme di Don Bosco, Buon pasto-re, anch’io do la mia vita!”.

Questo il tema presentato al forum edu-catori che si è tenuto domenica 17 settem-bre presso la casa dell’Ispettoria delle Figliedi Maria Ausiliatrice a Catania. Incontroche ha coinvolto più di cinquecento educa-tori, laici e consacrati, (animatori di gruppo,catechisti, allenatori, dirigenti delle associa-zioni, famiglie) che si impegnano con “ra-gione, religione e amorevolezza”, ad educa-re ragazzi e giovani. Dopo un breve salutodell’ispettore, Don Gianni Mazzali, che hasottolineato l’importanza dell’essere, comeDon Bosco, educatori e soprattutto testimo-ni di vita cristiana, e un momento di pre-ghiera, è seguito l’intervento di Don Marcel-lo Mazzeo che ha illustrato all’assemblea, iltema che accompagnerà il Movimento Gio-vanile Salesiano e tutta la Famiglia Salesianain questo anno pastorale e nel triennio chepreparerà al bicentenario della nascita diDon Bosco nel 2015. Educatori e giovani so-no stati invitati, anche, a segnare come pun-to di inizio l’approfondire e conoscere lastrenna per l’anno 2012, del Rettor Maggio-re Don Pascual Chàvez: “Io sono il buon pa-store. Il buon pastore offre la propria vita perle sue pecore. Conoscendo e imitando DonBosco facciamo dei giovani la missione dellanostra vita”.

Al termine di questa prima presentazio-ne, l’assemblea è stata riunita nella chiesa diMaria Ausiliatrice per la celebrazione euca-

ristica presieduta dall’ ispettore e animatadal coro della casa di Catania Barriera e diSan Gregorio. Nel pomeriggio ogni educa-tore ha avuto la possibilità di partecipare, inbase al proprio ambito in cui opera, ad un

laboratorio attraverso il quale approfondirela propria competenza educativa; i laborato-ri sono stati tenuti dai seguenti relatori: DonPippo Ruta, Sr. Anna Aleo, Marco Pappa-lardo, Sr. Assunta, Don Enzo Timpano, DonDomenico Luvarà e il comitato VIS, Mauri-zio Siracusa e la famiglia Parrino, laboratorinei quali ognuno ha colto l’occasione perampliare le proprie conoscenze, per con-frontarsi sulle possibili scelte e sulle difficol-tà presenti. Riunitosi nuovamente in assem-blea, alcuni ragazzi e giovani animatori pro-venienti dalle diverse realtà del movimentogiovanile salesiano presente in Sicilia chehanno partecipato ai campi animatori tenu-ti a fine agosto, hanno rappresentato un bre-ve musical proprio dal titolo tratto dal tema“Sulle orme di Don Bosco, Buon Pastore,anch’ io do la mia vita”. Prima della conclu-sione della giornata Sr. Assunta ha presenta-to gli itinerari e le iniziative principali delnuovo anno e, dopo aver ringraziato l’ispet-tore che ci ha onorato della sua presenza eaver fatto il sorteggio in sostengo di coloroche hanno partecipato alla GMG a Madrid,l’assemblea si è data appuntamento a tutti iprossimi incontri che coinvolgeranno quan-ti si sentono parte della grande Famiglia Sa-lesiana.

16 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

FFoorruumm eedduuccaattoorrii 22001111

Page 19: Notiziario Settembre 2011

17Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEGGiioorrnnaattaa MMoonnddiiaallee ddeellllaa GGiioovveennttùù

CCrroonniissttoorriiaa ddeellllaa GGMMGG MMaaddrriidd 22001111È gia trascorso un mese dal nostro rien-

tro dalla GMG e si ritorna alla vita quotidia-na, ma noi “Papa boys” vogliamo raccontar-vi la nostra esperienza, il nostro pellegrinag-gio, e tutto ciò che ci ha lasciato nei cuori, omeglio vogliamo condividere con voi unpezzo della nostra vita cristiana! 14 Agosto,ore 20. L’aeroporto di Catania è gremito digiovani ragazzi, zainetto sulle spalla e pron-ti per volare a Madrid, con in mente tantidubbi, tanti desideri e tanta voglia di esplo-rare una nuova città, magari non proprio co-si consapevoli di ciò che ci aspetta! Ognunoparte con uno scopo ben preciso, altri mos-si dalla voglia di esplorare nuovi orizzonti..Anotte fonda si arriva a Madrid, dove ci acco-glie calorosamente la comunità delle FMAnella propria casa. Giusto qualche ora per lasistemazione in comodi sacchi a pelo sdraia-ti a terra, e per un po’ di riposo. Non appe-na si alzano le prime luci del mattino venia-mo travolti da una serie eventi, catechesi, ac-tos culturales; e dopo una breve preghierainiziale e una lauta colazione, siamo prontiper un tour quasi turistico alla scoperta del-la città. Basta spostarsi ad una sola fermatadalla nostra metro e capiamo che un movi-mento nuovo si sta creando! Razze, lingue eculture diverse, eppure noi pellegrini ci ri-conosciamo subito: zainetto, cappello, ma-glietta, borraccia e soprattuttoquella gioia di accogliere ed esse-re accolti! Alla sera, dopo labuona notte, non si aspetta altroche un meritato riposo, ma anco-ra carichi e grintosi!

Martedì 16. Sveglia presto,preghiera, colazione e pronti perPlaza Cibeles dove partecipiamoalla celebrazione di apertura diquesta GMG dal titolo “ Radica-ti e fondati in Cristo, saldi nellafede”!! Che emozione, saremmostati almeno un milione tra gio-vani, curiosi e cittadini madrile-ni. Quasi tutte le celebrazioni so-

no state celebrate in quattro lingue: inglese,spagnolo, portoghese e polacco, un modoforse per ricordare il Beato Giovanni PaoloII. Il card. Maria Rouco Varela, arcivescovodi Madrid, ci ha accolti con molto entusia-smo e nella suo omelia ha espresso forte gio-ia nel vedere la città di Madrid presente aduna grande testimonianza, qual è l’ amore dimilioni di giovani verso DIO, il Signore, Ge-sù Cristo.

Mercoledì 17 per noi è un giorno digrande festa! Ad Atocha altri giovani (più di7000) ci attendono per condividere il cari-sma e lo spirito salesiano presente in tutto ilmondo! È la festa del MGS mondiale. Unmix di balli, musical, preghiere, e poi l’ in-contro con il Rettor maggiore e la nostra ca-ra Madre Generale. Parole forti, piene dicoraggio. E poi l’ invito a scambiarci deibracciali di color verde come segno di fratel-lanza, di comunione, di appartenenza adunica famiglia anche se si è “dall’ altra partedel mondo”. Troppe emozioni e non abbia-mo ancora incontrato il Papa.

Mercoledì 18. Il Papa arriva alle 18 aMadrid, attraversa la puerta Alcalà, simbolodi Madrid, accolto dai giovani rappresen-tanti i cinque continenti e si avvia verso Pla-za Cibelas, dove migliaia di giovani lo acco-gliamo con commozione ed entusiasmo. Un

Page 20: Notiziario Settembre 2011

18 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE saluto caldo e intenso, saluta anche in cine-se, quei giovani venuti da terre cosi lontanee segnate da forti contrasti e tra le sue paro-le dice: “Egli vi ama da sempre e vi conoscemeglio di chiunque altro. Che questi giorniricchi di preghiera, di insegnamento e di in-contri possano aiutarvi a scoprirlo di nuovoper amarlo meglio. Che Cristo vi accompa-gni in questo tempo forte nel quale, tutti in-sieme, Lo celebriamo e Lo preghiamo.” Se-guono tre giorni intensi di catechesi, doveinsieme a settemila giovani italiani ci radu-niamo per ascoltare insieme le parole del ve-scovo Betore, dell’ arcivescovo Bagnasco edinfine dell’ arcivescovo di Milano Tettaman-zi che ci hanno aiutato ad approfondire e adincarnare nella vita quotidiana lo slogan“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fe-de”.

Eravamo già stremati: catechesi al matti-no, celebrazione eucaristica, actos cultura-les, preghiera della sera, ma mancava anco-ra qualcosa, qualcosa che avrebbe iniziato econcluso la nostra esperienza a Madrid: laveglia con il Papa. E cosi sabato mattina,sacco a pelo sulle spalle, borraccia e qualchepanino e pronti per il lungo pellegrinaggioverso l’ aeroporto Cuatro Viento. Il caldoafoso e la fatica che cominciava a farsi senti-re, non ci faceva altro che pensare a trovareun posto dove andare a sederci, ma appenaarrivati, rimanemmo estasiati, milioni di gio-vani come noi uniti nello stesso amore, ver-so Gesù Cristo. Molti erano già li dalla seraprima.. ci sistemammo subito, e cercammo

di ripararci dal sole costruendo una speciedi tendopoli, ma a nulla servi quando arriva-ti alla sera un forte vento seguito da un granacquazzone ci investì nel bel pieno della ve-glia! Ma andiamo con ordine. Arrivati aiCuatro vientos, non potemmo rimanere stu-piti dalla scenografia del palco, un grandemuro largo almeno 30 metri tutto biancodove si alternavano colori di luce, e al cen-tro del quale stava una grande struttura aforma di albero..il segno era chiaro: “ radi-cati e fondati in Cristo saldi nella fede”, pro-prio come le radici di quell’ albero! Ahimènon potemmo godere a lungo di quella gior-

nata e di quella veglia, il tempo non ci favo-rì, il Papa sarebbe voluto rimanere tra noi eprima di andare ci disse: “Cari giovani! ab-biamo vissuto un’avventura insieme. Saldinella fede in Cristo, avete resistito alla piog-gia! Prima di lasciarvi, desidero augurare atutti la buona notte. Riposate bene. Grazieper il sacrificio che state facendo e che, nonho dubbi, offrirete generosamente al Signo-re. Ci vediamo domani, a Dio piacendo. Viattendo tutti. Vi ringrazio per il meraviglio-so esempio che avete dato. Come questanotte, con Cristo potrete sempre affrontarele prove della vita. Non lo dimenticate! Gra-zie a tutti!”. Domenica mattina durante lacelebrazione eucaristica, il Papa ci rivolgequeste parole: “Non è possibile incontrareCristo e non farlo conoscere agli altri. Quin-

Page 21: Notiziario Settembre 2011

19Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

di, non conservate Cristo per voi stessi! Co-municate agli altri la gioia della vostra fede.Il mondo ha bisogno della testimonianzadella vostra fede, ha bisogno certamente diDio. Penso che la vostra presenza qui, gio-vani venuti dai cinque continenti, sia unameravigliosa prova della fecondità del man-dato di Cristo alla Chiesa: «Andate in tuttoil mondo e proclamate il Vangelo a ognicreatura» (Mc 16,15). Anche a voi spetta lostraordinario compito di essere discepoli emissionari di Cristo in altre terre e paesi do-ve vi è una moltitudine di giovani che aspi-rano a cose più grandi e, scorgendo nei pro-pri cuori la possibilità di valori più autenti-ci, non si lasciano sedurre dalle false pro-messe di uno stile di vita senza Dio.Cari gio-

vani, prego per voi con tutto l’affetto delmio cuore. Vi raccomando alla Vergine Ma-ria, perché vi accompagni sempre con la suaintercessione materna e vi insegni la fedeltàalla Parola di Dio. Vi chiedo anche di prega-re per il Papa, perché come Successore diPietro, possa proseguire confermando i suoifratelli nella fede. Che tutti nella Chiesa, pa-stori e fedeli, ci avviciniamo ogni giorno dipiù al Signore, per crescere nella santità del-la vita e dare così testimonianza efficace cheGesù Cristo è veramente il Figlio di Dio, ilSalvatore di tutti gli uomini e la fonte vivadella loro speranza. Amen.”

Dopo la santa benedizione, comprendiche è tutto finito, è ora di fare le valigie, omeglio lo zaino e ritornare a casa! E il 22

mattina ci ritrovammo di nuovotutti nella nostra amata terra.

Che dirvi cari amici, questepoche parole non potrebberospiegare quello che abbiamovissuto nel cuore e nello spirito;quanto ci sentiamo ricchi equanto risulta difficile adessoessere coerenti e soprattuttoimpermeabili alle tentazionidella vita, ma noi ce la mettia-mo tutta, e vi aspettiamo tuttialla prossima GMG nel 2013 aRIO de Janeiro!

DDoonn MMaarrcceelllloo MMaazzzzeeoo

Page 22: Notiziario Settembre 2011

20 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEGGiioorrnnaattaa MMoonnddiiaallee ddeellllaa GGiioovveennttùù 22001111

LLee tteessttiimmoonniiaannzzee ddeeii ppaarrtteecciippaannttiiA Madrid per la GMG porto con me lo

zaino! Sì, lo riempio dell’essenziale non delsuperfluo cercando di dare ordine alle cose.Metto in evidenza ciò che mi potrà essereutile e quotidiano. Lascerò spazio per unamico che non lo avrà nel suo, per un donoda portare. Sì, lo zaino! Quello della mia vi-ta: gioie, dolori, dubbi, certezze, sogni, af-fetti. Sarà utile far spazio alla meraviglia, al-la novità, ai doni, alla fantasia di Dio.

Porto con me delle scarpe adatte! Chiu-se e aperte, sandali e sportive, i piedi dovròtrattarli bene, ci sarà da camminare. Saràutile usarle prima della partenza in modoche il piede si adatti. Sì, le scarpe! Simbolodi ogni cammino, piedi per terra e sguardoin cielo. Poi le toglierò come Mosè dove “ilterreno è sacro”: la vita degli altri, la presen-za di Dio. Passo dopo passo lascerò le mieorme, le mie su quelle di Gesù.

Porto con me il cappello! Ne avrò alme-no due, quello degli italiani e quello spagno-lo. Mi proteggerà dal sole, sarà come un se-gno di riconoscimento e di appartenenza. Sì,il cappello! A volte metafora della ricerca diun ruolo, di protezione, di potere, di esserealla moda; ma togliersi il cappello è ancorameglio: è segno di chi riconosce di esserepiccolo e umile, di chi comprende un gestod’amore e sa ringraziare.

Porto con me l’orologio! Conto alla ro-vescia: mancano pochi giorni alla GMG. Gliappuntamenti saranno tanti e la puntualità èun valore per non essere di peso agli altri enon perdermi nulla. Sì, un orologio! Nonper diventare schiavo delle cose da fare, maper valorizzare il tempo come un dono rice-vuto e offerto. C’è un tempo speciale nelquotidiano di chi attende: il momento op-portuno, l’Infinito che si fa presente.

Porto con me una penna! Con la pennaho imparato a scrivere da piccolo, ho realiz-zato i miei temi migliori, con la penna hoscritto le prima lettere a chi amavo, ho fir-mato tutte le cose importanti della mia vita.Sì, quel piccolo vecchio strumento con cui,

nell’era della comunicazione touch, scriveròil mio diario, i sentimenti, le impressioni, leparole più belle e provocanti delle catechesie i discorsi del Papa.

Porto con me un block notes! Roba vec-chia nell’era dei cellulari multifunzione, masempre utile per appunti, per scrivere qual-che pensiero. Un notes sa che i suoi fogli peressere significativi dovranno essere staccati esoffrirà sul momento lo strappo. Così è peruna vita in attesa desiderosa solo di esseresegnata dalla mano di un “Pittore invisibi-le”, perché da uno schizzo venga fuoriun’opera d’arte.

Porto con me una lampada tascabile!Durante un viaggio lungo è meglio averla adisposizione e, dormendo insieme a moltialtri, può servire la notte per non disturbareaccendendo la luce. Sì, una lampada, perchépossiamo agire come “figli della luce” ognigiorno ed essere luce che segna una traccianella notte di chi soffre, è solo, senza speran-za. Poi spegnerò la lampada, certo che un al-tro vicino a me farà luce.

Porto con me una borraccia! Ci sarà bi-sogno di una scorta d’acqua in pieno agostoe in previsione di lunghe camminate. Sì, unaborraccia che mantiene l’acqua fresca comefresco deve essere l’entusiasmo nel viverequesto evento di fede. C’è una sorgente chenon finisce ed è per la vita eterna, per que-st’acqua ci mettiamo in viaggio, e ne conser-veremo una parte da offrire una volta ritor-nati a casa.

Porto con me le chiavi di casa! Così misentirò a casa anche a Madrid e non per no-stalgia, ma perché “dov’è il tuo tesoro saràanche il tuo cuore”. Sì, il cuore la cui portasi apre solo dall’interno, cioè con la nostralibera risposta all’amore di Dio: la vocazio-ne. Le chiavi mi ricorderanno anche che, fi-nito l’evento, si ritorna e inizia la vita quoti-diana, non in Spagna ma a casa con unosguardo nuovo sulla realtà.

Porto con me il sacco a pelo! Sarà neces-sario per la notte, soprattutto a Cuatro Vien-

Page 23: Notiziario Settembre 2011

21Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEtos, meglio se impermeabile per l’umidità,non penso proprio per la pioggia. Sì, il sac-co a pelo, simbolo di una vita in movimen-to, come una tenda, mobile non legata persempre alla terra, che abbia invece i suoi ap-pigli in cielo. Arrotolandolo porto via tutto,mi rimetto in cammino, non da vagabondo,ma verso una casa stabile lassù!

Porto con me un cuscinetto gonfiabile!Non è solo un oggetto per dormire meglio,per quanto il sonno – anche se poco – è im-portante per affrontare bene le giornate edessere più disponibili all’ascolto. È stato ilregalo di una persona cara, un gesto di curanei miei confronti! Non un classico “buonviaggio”, bensì un “ci tengo che sia sereno”detto con un gesto concreto, semplice e af-fettuoso. Così sognerò e ringrazierò!

Porto con me una piccola croce! Nonun accessorio, né un particolare ricordo diqualche esperienza. La croce è croce, nonuna cosa o un’altra! Il Calvario, ogni calva-rio, non dà la possibilità di girargli attorno,poiché la croce o la si abbraccia o si restaschiacciati. Non è facile, è doloroso, ma di-ciamo insieme a Don Tonino Bello che sulCalvario la sosta è vietata, non più di tregiorni poi c’è la resurrezione!

Porto con me il Vangelo! Sì, una copiadel Vangelo tascabile. Forse sembrerà ovvio,ma credo che non lo sia. Quanti lo hannocon sé quotidianamente così come gli im-mancabili cellulari, documenti, fazzoletti,ecc.? Lo terrò nel cuore e nella tasca, sarà la“guida delle guide” per ogni giornata e ogniincontro. Qualche volta sarà pesante e forseanche fastidioso, ma per questo lo porto:per destarmi quando sarò troppo comodo!

Porto con me una foto di famiglia! Nonper una questione nostalgica, ma perché ciòche sono oggi lo devo in buona parte allamia famiglia, che mi sostiene sempre, credein me, mi sta accanto anche quando sbaglio,condivide sogni e progetti. Sì, una foto, cheè simbolo soprattutto di un “pezzo di cuo-re”, della piccola chiesa domestica che miaiutava da piccolo a dire ciò che oggi da so-lo dico con forza: “Padre nostro”!

Porto con me un gruppo di ragazzi: mieialunni e oratoriani! Ci siamo preparati al

meglio e ormai siamo solo alle prese con ilbagaglio. Sono tutti alla prima esperienza espero possa essere umanamente e spiritual-mente intensa. Questi ragazzi sono ciò dipiù prezioso che avrò con me e, se non fos-se per loro, io che ho già vissuto altre GMG,forse non avrei partecipato da solo. In fon-do sono loro che portano me e io ringrazio!

Porto con me le preghiere di tanti amicie non solo! Molti mi hanno chiesto di prega-re per loro, soprattutto per le situazioni disofferenza. Sì, porto tutte queste preghiere,quelle non espresse o di chi mi ha detto “checi vai a fare”. Ho imparato che la preghieraè pericolosa: si è sempre ascoltati! Mai nes-suno sa veramente quello che sta chiedendo.Così non domanderò nulla senza aggiunge-re: “Se è la tua volontà”.

Ho pensato di portare con me: lo zaino,le scarpe adatte, il cappello, l’orologio, lapenna, il block notes, la lampada tascabile,la borraccia, le chiavi di casa, il sacco a pelo,un cuscinetto gonfiabile, una piccola croce,il Vangelo, una foto di famiglia, la cura per iragazzi che mi sono stati affidati. C’è quasitutto, anche lo spazio per i doni della GMG.Non è più tempo di “portare”, ormai è tem-po di partire!

MMaarrccoo

«Molte sono le membra, ma uno solo è ilcorpo». Mai come alla GMG ho percepitola bellezza e la realtà delle parole di SanPaolo. In pochi giorni ho compreso cosa si-gnifichi essere Chiesa. Giovani da ogni par-te del mondo stretti intorno alla Croce; unaricca molteplicità resa unità non da una ban-diera, né dalla lingua, né tantomeno da unacultura comune ma unicamente dall’amoredi Cristo. “Speranza” ecco la parola-chiavedella mia GMG. Dice il Papa: “Il presente,anche un presente faticoso, può essere vis-suto ed accettato se conduce verso una me-ta e se di questa meta noi possiamo essere si-curi, se questa meta è così grande da giusti-ficare la fatica del cammino…”; questa è lasperanza del cristiano, consapevole che ilbene sconfigge il male, che la Resurrezionevince la morte. Esiste una gioventù che ha

Page 24: Notiziario Settembre 2011

22 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

accolto il dono della fede e della speranza eche, grazie a queste, è in grado di cambiareil corso della storia, di testimoniare che Dioè presenza viva nel mondo.

MMaarrttiinnaa MMoonnccaaddaaOratorio salesiano San Filippo Neri – Catania

mente – ma lui conmolta semplicità ciha detto: “Quandosiete stanchi… guardate oltre e la stanchez-za vi passerà”.

16 agosto: alle ore 19 l’arcivescovo diMadrid, il Card. Antonio Maria Rouco Va-rela aprirà ufficialmente questa 26° GMG inpiazza Cibeles, ci sono migliaia di giovani adattendere una Celebrazione molto toccante;nell’omelia ha spiegato il significato dellaGMG facendo un’analisi di come è cambia-ta la Chiesa negli ultimi 50 anni, sottolinea-to l’importanza della figura di GiovanniPaolo II, come fautore del cambiamento.Dopo la celebrazione si torna tutti a casacon il cuore pieno di gioia e di tanta forza.

17 agosto: iniziano le catechesi con ilCard. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Fi-renze, sul tema “Saldi nella Fede”. Nella suacatechesi ci ha detto che la nostra fede è unitinerario, siamo “pellegrini nella fede”,sempre in cammino, sempre pronti a ripren-dere il viaggio. Dio è una relazione d’amore,credere vuol dire aprirci e credere nella re-lazione con Dio, uno e trino. Si è sofferma-to su tre domande fondamentali: Dio appar-tiene alla mia vita? Come incontro Dio?Possiamo vivere senza Dio? Nel pomerig-gio, poi, la bellissima festa MGS Mondialead Atocha, tantissimi giovani che hanno un

Rendo partecipi tutti voi della bellissimaesperienza fatta a Madrid! 7 giorni stupen-di... tante emozioni... tante parole... anchequalche lacrima... insomma indimenticabi-le! Si parte giorno 15 alle ore 00.15 da Cata-nia, direzione Madrid, 2 ore e mezza di viag-gio infinite, sull’aereo si sentiva tanta gioiaed emozione da parte dei partecipanti del-l’MGS Sicilia. Si arriva a Madrid dopo le2… e si parte in direzione “Colegio NostraSignora del Pilar” che sarà la nostra casa peruna settimana: le suore ci attendono insiemeai volontari che ci aiuteranno a vivere al me-glio la nostra esperienza. La giornata del 15agosto è vissuta da semplice turista in visitaai monumenti più importanti della città do-ve si respira aria di festa e tantissimi giovaniaspettano con ansia l’arrivo del Papa. La se-ra in collegio ci viene a trovare EmanueleBonazzoli il Coordinatore della SegreteriaNazionale MGS, poche parole che colpisco-no – ci ha visti stanchi e lo eravamo vera-

é Il gruppo dell’oratoriosalesiano “S. Filippo Neri

nuovo” alla GMG di Madrid.

Page 25: Notiziario Settembre 2011

23Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEsolo uomo in comune che ha vissuto la suavita per il giovani: Don Bosco. Una festa,iniziata con canti e balli, ognuno dei Paesipartecipanti ha proposto un ballo tipico del-la propria nazione, ma il momento più belloè stato quando la Madre generale ha esorta-to ad essere protagonisti del futuro, così an-che Don Chàvez che ci ha spinti a non ab-batterci e a non pensare a tutto il resto, maaffidarsi a Cristo che è l’unica fonte di vita.

18 agosto: seconda catechesi, oggi sarà ilcard. Carlo Bagnasco, Arcivescovo di Geno-va e Presidente della CEI, sul tema “Radica-ti e Fondati in Cristo”. Ha parlato di comel’uomo abbia bisogno di essere radicato,avere una storia alle spalle che gli consegniqualcosa di importante. “Fondati” vuol direavere un progetto, la perseveranza di porta-lo sempre avanti e pur con i sacrifici comeGesù in croce, che accetta la volontà del Pa-dre, fa il nostro bene e ci rende “figli del fi-glio”. Il cardinale ci ha dato anche 5 puntifondamentali per una vita spirituale: 1) co-noscere; 2) stare (es. lo stare dei fidanzati);3) custodire in noi la Fede; 4) vivere; 5) te-stimoniare. Dopo di ciò abbiamo celebratola Santa Messa, presieduta dal Cardinale,poi tutti via perché ci attendeva un altro po-meriggio intenso. Finalmente nel pomerig-gio l’arrivo del Papa: un breve incontro inpiazza Cibeles, un’emozione bellissima, pa-role ricche di passione e amore per Cristo eper i giovani, qualche lacrima è scesa quan-do migliaia di giovani di molte nazioni delmondo hanno recitato il “Padre Nostro”ognuno nella propria lingua.

19 agosto: terza catechesi, a parlare oggiè il Card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo diMilano. Ci ha fatto riflettere su come ritro-vare la nostra fede prendendo come model-lo la comunità di Gerusalemme: il loro entu-siasmo, l’essere più liberi, più poveri, più di-staccati da sé, più fraterni tra noi, più dispo-nibili all’ascolto; ma questa Chiesa siamonoi, siamo noi i membri della Chiesa. Dob-biamo essere noi a portare il mondo al Si-gnore, con lo stile evangelico, con la pre-ghiera. Ci invita a pregare per gli altri nellenostre preghiere, se ci si riesce nasceràl’amore per tutto il mondo. Il cristiano deve

guardare all’essenziale del suo cuore, nellostile della sua vita, cioè Gesù, con il quale cisi può incontrare e confrontare. L’essenzialeè lo stile, la coerenza tra il contenuto e l’es-sere. Se seguiremo Dio le nostre comunitàsaranno più aperte agli altri, perché lo Spiri-to del Signore continuerà a soffiare, nellaChiesa, in ogni cristiano, in ogni uomo.Conclude esortandoci a cercare la nostra vo-cazione, riconoscere quale è il nostro postonel mondo, dobbiamo ritrovare una passio-ne e un amore intenso, perché le difficoltà sisuperano con Dio. Nel pomeriggio nella ca-sa salesiana di Atocha ci attendeva la festacon l’MGS Italia. Don Frisoli ha sottolinea-to l’importanza di essere nazione e di farlovedere agli altri. Il Rettor Maggiore ci ha sa-lutati a sorpresa dicendo che “gli abbiamorubato il cuore”... ma lui ha fatto lo stessocon noi. Dopo cena ci siamo trasferiti nellaChiesa per una bella Via Crucis, molto in-tensa e ricca di emozioni.

20 agosto: è il giorno della grande vegliaa Cuatro Vientos, una mattinata caldissima,ma quanta gente, tantissimi giovani, all’arri-vo del Papa il tempo non è stato clemente,ma neanche la pioggia e il vento hanno scal-fito la fede dei giovani presenti: che entusia-smo! Lì sono riuscito ad affidare a Lui tutticoloro che voglio bene e i giovani del mon-do, chi ha partecipato alla GMG e chi erapresente nel mio cuore.

Tutto si è concluso giorno 21 con la mes-sa della domenica, vista in un maxi-schermoma lo stesso emozionante, come vedere lagioia dei brasiliani nell’apprendere che laprossima GMG sarà da loro fra 2 anni. Ilmio consiglio è di partecipare almeno unavolta, per chi può a queste esperienze che ticambiano la vita. Grazie Don Marcello perl’opportunità! E adesso è giunta l’ora di an-nunciare al mondo quello che abbiamo vistoe sentito. Ringrazio anche i ragazzi dell’Ora-torio Salesiano “Cibali” di Catania, che han-no condiviso con me questa bellissima espe-rienza, grazie a loro sono riuscito a viverlamolto meglio.

NNiiccoollaa DDii GGrreeggoorriiooSan Francesco di Sales – Cibali – Catania

Page 26: Notiziario Settembre 2011

24 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEAAnniimmaazziioonnee VVooccaazziioonnaallee

AAvvvviioo iittiinneerraarrii GGRR:: DDiisscceerrnneerree sseeggnniippeerr rreeaalliizzzzaarree ii ssooggnnii

Le equipedell’Animazio-ne Vocazionale(AV) della no-stra ispettoriaoffrono a tuttele fasce di etàl’opportunità dipartecipare adalcuni percorsidi riflessionespecifici per co-gliere e aderireal disegno diDio sulla pro-pria vita.

Da tre anni,ormai, l’AV di Sicilia aderisce al progettonazionale “…Darei la vita” (progetto di AVdella Regione Italia - Medio Oriente): si trat-ta di itinerari progressivi (GR Leader, GRAdo, GR Discernimento, GR Scelta) chemirano ad accompagnare i destinatari, senzaforzare tempi di maturazione, conducendolifino alla possibilità di confrontarsi diretta-mente con la vita consacrata salesiana.

L’obiettivo prioritario degli itinerari vo-cazionali è quello di promuovere, accompa-gnare e sostenere l’animazione vocazionalelocale così come Don Bosco l’ha vissuta edintesa: orizzonte chiaro e ineludibile delcammino educativo di Valdocco. Tale obiet-tivo si concretizza a livello ispettoriale nellaproposta di percorsi per le diverse fasce dietà, dalla preadolescenza alla giovinezza, e alivello locale nell’impegno dei responsabilidi collaborare e di saper offrire percorsi dif-ferenziati ai diversi destinatari ponendo par-ticolare attenzione a coloro che si rivelanopiù sensibili.

Gli itinerari GR fanno riferimento a tut-te le fasce di età perché vogliono abbattereun tabù diffuso: l’opportunità di parlare divocazione solo dopo i 18 anni. È vero un da-to di fatto: la decisione vocazionale richiede

maturità cronologica, psicologica ed affetti-va. Ma la emozione vocazionale può essereavvertita a qualsiasi età. Il sogno dei noveanni insegna, e la storia di molti salesiani loconferma!

Quest’anno siamo invitati a ripartire daDon Bosco per imitarlo nella sua instancabi-le operosità nel promuovere vocazioni ec-clesiali destinate tanto al sacerdozio comealla vita religiosa. Don Bosco continua adessere il nostro modello e la nostra migliorepropaganda vocazionale.

Pertanto, anche noi come il nostro fon-datore - afferma Don Pascual Chávez nellapresentazione della Strenna 2012 -, «con af-fetto profondo e amore disinteressato cer-chiamo di essere presenti in mezzo a lorocon discrezione e autorevolezza, offrendoproposte valide per il loro cammino, le loroscelte di vita e la loro felicità presente e fu-tura; in tutto ciò ci rendiamo loro compagnidi cammino e guide competenti. […] Ci staparticolarmente a cuore colmare il vuotopiù profondo del loro cuore, aiutandoli nel-la ricerca di senso della loro vita e soprattut-to offrendo un percorso di crescita nellaconsapevolezza e nell’amicizia con il Signo-re Gesù, nell’esperienza di una Chiesa viva,nell’impegno concreto di vivere la loro vitacome una vocazione».

Siamo convinti che l’AV non è “recluta-mento”, ma un servizio alla libertà di un gio-vane. Il prendersi cura dei giovani è unaprerogativa dei figli di Don Bosco. L’AV nonè “tu sì, tu no” ma “tu qui, tu là”, cioè il ten-tativo di accompagnare a decifrare i segni diDio nella vita dei nostri giovani.

Auspico che tanti nostri destinatari pos-sano far parte di questi percorsi ispettorialiche esprimono il desiderio di Don Bosco edei suoi figli oggi: “Uno solo è il mio deside-rio: vedervi felici nel tempo e nell’eternità”.

DDoonn DDoommeenniiccoo LLuuvvaarràà

Page 27: Notiziario Settembre 2011

25Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

Provo a descrivere una esperienza unica,cercando di poterla raccontare in poche pa-role. Il nostro gruppo era composto da vo-lontari di età e condizioni molto diverse traloro ma accomunate, nella fede in Cristo, dauno stesso intento, portare un momento difesta, di gioia, vivere relazioni di amicizia,vivere l’impegno per gli altri, vivere ritmi di-versi dal solito, scoprire la ricchezza e il va-lore di ogni persona incontrata, il saporedello stare insieme in tanti e del sentirsi uni-ti anche se non ci si conosceva.

La vita di gruppo è un aspetto fonda-mentale dell’esperienza di volontariato, è te-nuta insieme dalla coesione delle personeche ne fanno parte. I momenti difficili di vi-ta del gruppo sono stati a mio avviso pochi,in quei brevi momenti il confronto l’uno conl’altro mi ha sicuramente aiutato e nel con-fronto si ridimensionavano i conflitti all’in-terno del gruppo. Il gruppo assume unagrande importanza, si entra in relazione congli altri e il modo in cui ognuno lo fa è unacartina di tornasole rispetto al modo di af-frontare singolarmente l’obiettivo condivi-so. Le riunioni di scambio di opinioni sullagiornata trascorsa ed il presentare se stessi algruppo, sono stati fondamentali come mo-menti in cui i comportamenti e gli atteggia-menti di ognuno venivano ripresi, analizzatie messi a confronto. Questo è anche un mo-mento per redimere e analizzare le difficoltàe i conflitti che si potrebbero incontrare du-rante il percorso.

Questa è stata sicuramente un’esperien-za molto bella. Nei luoghi visitati, dalla cao-tica Toliare al cielo stellato di Ankililoaka,da Fianarantdoa a Betafo, da Ivato alla sel-vaggia Bemaneviky, stupendamente accoltidai padri e confratelli salesiani che ci hannofatto sentire a casa, tra silenzi, spazi immen-si, stupendi paesaggi, la trattazione dei temidi cui si è parlato in quei giorni e le discus-sioni nel corso degli incontri di gruppo, du-rante i quali credo siamo riusciti a compren-de l’uno con l’altro il proprio pensiero, sicu-

ramente ci hanno arricchito, non solo da unpunto di vista religioso, ma anche da unpunto di vista morale ed esistenziale. All’in-terno di esso si sono create delle discussionisicuramente molto costruttive, non solo ri-guardo al viaggio ed alle sue finalità, ma an-che a proposito del significato che avrebbeavuto in ognuno di noi.

Riprendendo una definizione scolastica:“Un gruppo è un insieme (o totalità) dina-mico costituito da individui che si percepi-scono vicendevolmente come più o menointerdipendenti per qualche aspetto” (KurtLewin), si ha un gruppo quando se si hannoanche queste caratteristiche: un tempo suffi-

AAnniimmaazziioonnee MMiissssiioonnaarriiaa//VVIISS

EEssppeerriieennzzaa eessttiivvaa iinn MMaaddaaggaassccaarr

cientemente lungo per interagire; obiettivo/icomune/i; creazione di un clima affettivo.

Il nostro gruppo si rispecchiava in questecaratteristiche. Attraverso queste caratteri-stiche il gruppo ha dato un valore che non sipuò avere o trovare in altri contesti di vita, ilvalore di aiutare i membri a vivere un’espe-rienza di crescita sociale e spirituale. Infattiquesta esperienza ha consentito di poter ap-profondire temi che probabilmente ognunonon avrebbe mai esposto o non avrebberomai pensato di trattare. Grazie ai compagnidi viaggio e alla guida spirituale del gruppoed alle loro esperienze, si sono potuti affron-tare temi e pensieri che ognuno di noi consa-pevolmente o no si portava dentro.

SSaallvvoo DD’’IIggnnoottii && CC..

Page 28: Notiziario Settembre 2011

26 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEHHaarraammbbèèee 22001111 -- 114422aa ssppeeddiizziioonnee mmiissssiioonnaarriiaa

SSii ppaarrttee...... aall CCoollllee DDoonn BBoossccoo!!Anche quest’anno la Famiglia Salesiana

ha sentito l’esigenza di ritrovarsi con tutti imissionari, che decidono di spendere la lorovita al servizio dei giovani in tutto il mondo!E non potevano certo mancare i giovani del-l’Ispettoria Sicula! Portando la loro espe-rienza estiva fatta in Madagascar con il VIS,hanno voluto condividere le emozioni, le te-stimonianze, la gioia con chi ha vissutoun’esperienza simile in altri paesi del mondocome la Bolivia, il Ghana, l’Albania, il Came-run, la Repubblica del Congo, il Venezuela.Ma andiamo con ordine. Sabato pomeriggio,una grande moltitudine di giovani laici econsacrati di tutto il mondo si riunisce alColle Don Bosco, spinti da un grande desi-derio di raccontare le esperienze vissute emolti di loro aspettando la loro destinazione.

Dopo una gioiosa accoglienza ed un bre-ve saluto di Don Franco Fontana, animato-re missionario nazionale, ogni gruppo pro-veniente dalle diverse Ispettorie ha presen-tato la piccola missione che ha svolto duran-te il periodo estivo. Non possiamo qui de-scrivere, l’entusiasmo, la meraviglia, l’enfasiche suscitavano questi “racconti” di vita ve-ra, ma possiamo lasciarvi questo passo trat-to dal vangelo di Giovanni 1, 39 “Andaronoe videro dove abitava e rimasero con lui”.

A conclusione di questa condivisione, cisi è riuniti in piccoli gruppi formati da per-sone diverse per razza, lingua e cultura, pervivere, ascoltare e fare tesoro della storia di

ognuno di loro. Dopo la cena, con entusia-smo viene accolta la nostra amata MadreGenerale Yvonne Reugonot, alla quale se-gue, in pellegrinaggio, la meditazione e reci-ta del Santo Rosario fino a giungere la Basi-lica! Quattrocento giovani, e un silenzio“assordante”. Sarà forse stata la stanchezza,ma di certo ogni persona presente portavain cuor suo una grande missione da compie-re.

All’alba della domenica, molti giovani siritrovano davanti a Gesù Sacramentato, giu-sto qualche minuto e poi in partenza perValdocco! Don Bosco ci aspetta e insieme alui il Rettor Maggiore Don Pascual Chavez!Arrivati a Torino, fummo radunati subitonel grande salone della Basilica di Maria Au-siliatrice, e alla presenza di Don PascualChavez, del consigliere generale per le Mis-sioni, Don Klement Vaclav, della Madre Ge-nerale e della presidente VIS Carola Caroz-zone, con grande attenzione ascoltammo leparole di Don Pascual. In preparazione albicentenario dalla nascita di Don Bosco, egliinvita tutta la Famiglia Salesiana a conosce-re la storia di Don Bosco e a studiarne la suaintima natura, evitando le facili esaltazioniin cui cadono certa storiografia e biografiedi Don Bosco. È estremamente importanteevitare questo, è estremamente importanteevitare le facili esaltazioni per conosceredavvero e profondamente Don Bosco, perconoscere intimamente e con amore il suomessaggio e la sua spiritualità.

E continuò con queste parole: «Vi invitoa studiare la storia di Don Bosco, che nonporti ad una deviazione nell’interpretazionedella sua vita, che fino all’ultimo respiro de-dicò ai giovani. Don Bosco rappresenta unostrumento di Dio. Nel sogno dei 9 anni eglidiventa realizzatore del progetto di Dio. Noisiamo chiamati a portare avanti quel sogno.Don Bosco è una figura poliedrica: è un le-gislatore, un fondatore, ed è soprattutto uneducatore, ed educare è un arte». Quandomi chiedono chi sono io, chi siamo noi sale-siani, io rispondo con fierezza e convinzio-

Page 29: Notiziario Settembre 2011

27Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEne: «Io sono un educatore! E credo che noiabbiamo la competenza e l’esperienza perpoter fare questa affermazione», essere edu-catori è un arte e soprattutto è la nostra spi-ritualità.

La storia di Don Bosco non è solo no-stra, ma è della Chiesa, è di tutta l’umanità.Pertanto, compito di tutti i salesiani è stu-diarla per conoscere e riscoprire la nostraidentità così da essere presenti nel dibattitoculturale, di ogni istituzione di ogni partedella società, di ogni governo e assumere edarci in questo modo significatività storica,poiché a questo siamo chiamati, non possia-mo e non dobbiamo rimanere nel chiusodelle nostre scuole e dei nostri istituti con inostri giovani dobbiamo anche essere pre-senti e parte della società. E come faremoquesto, dobbiamo “assumere i giovani comeragione della nostra esistenza, spendendotutte le energie per loro”. Don Bosco nonvenne mai meno a ciò. Stimolare i ragazziverso ciò che li guida alla valorizzazione del-la loro dignità, alla ricerca dei valori più au-tentici, per renderli uomini e donne nella so-cietà di domani. I giovani per noi salesianinon devono essere un pretesto ma sono lanostra opzione assoluta! Sono la chiave del-la nostra spiritualità, sono la nostra spiritua-lità, è questa l’identità dei salesiani. Ed oggici viene posta una sfida: il mondo digitale.Oggi i giovani sono anche lì nel mondo digi-tale e sapremo proiettarci nel futuro tantoquanto sapremo accettare e rispondere aquesta sfida, dobbiamo imparare ad usare evivere il mondo digitale. Perché i Salesianicosì come ci ha insegnato Don Bosco seguo-no e vivono con e per i ragazzi. Per questoanno vi chiedo e vi assegno pertanto comecompito di leggere e studiare le Biografie diDon Bosco, le storie dell’oratorio, per co-minciare la preparazione per il bicentenariodella nascita di Don Bosco nella conoscenzaintima di questo grande Uomo, di questogrande Santo. E in questo nostro camminose dovessimo incontrare difficoltà ricordia-moci ciò che ci disse Don Bosco: cercare igiovani, amare i giovani e amare ciò cheamano loro; in questo modo potremo co-struire l’incontro con loro è questa la nostra

identità, la nostra spiritualità. Che il bicen-tenario non sia un happening, un festival deinostri giovani, ma un autentico evento disaggezza e un punto di partenza per incar-nare Don Bosco nei secoli successivi.

Plausi lunghi a questo umile e grandesuccessore di Don Bosco. Segue l’interventodella Madre: «Quando giro tutto il mondo epoi vedo la casetta di Don Bosco, penso cheda una casetta così piccola, umile e semplicesi sia realizzato il grande sogno di Don Bo-sco. Così cari giovani missionari, anche i vo-stri sogni seppur piccoli, semplici ed umiliposso realizzarsi. Essere missionario salesia-no vuol dire prima di tutto fare esperienzapersonale con Gesù, tutto parte da un in-contro che diventa luce, che non possiamotenere per noi. Essere missionari significadare la propria vita, rischiando fino allamorte. Tanti giovani non trovano a chi farele domande che hanno dentro. I giovani de-vono essere contagiosi!».

Questo breve ma intenso incontro ter-mina con la presentazione dei missionari,ben 74 di cui 31 SDB, 21 FMA, 5 suore del-la carità di Gesù, 3volontari della comunità“Missione di Don Bosco”, 14 laici membridelle ONG salesiane e conclude con la cele-brazione nella Basilica di Maria Ausiliatrice,presieduta dal Rettor Maggiore, durante laquale viene consegnato il crocifisso missio-nario in segno del loro mandato evangelizza-tore che, nello stile salesiano, non prescindeda quello educativo.

VViirrggiinniiaa AAlleesscciioo && MMaarrccoo FFaavveettttaa

Page 30: Notiziario Settembre 2011

28 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEAAssssoocciiaazziioonnii -- PPGGSS SSiicciilliiaa

CCaammppii AAttlleettii lluugglliioo 22001111Esperienza di gioco,

sport, amicizia. Due campiatleti, a Gambarie, per i ra-gazzi delle categorie Mini,Propaganda e Under 15 al-l’insegna del divertimento.Centocinquanta i partecipan-ti appartenenti alle Pgs Ar-dens di Palermo, Ilga, Pala-gonia, Vigor Sales Catania,Luce Messina animati daun’equipe diretta dal Diret-tore tecnico Carmelo Pergo-lizzi e coadiuvato da GianniDi Bella, Maria Teresa Chia-ra, Mario Gatto, Sebastiano Quattrocchi, Don Salvatore Cultrera, Don Alfio Bruno, Sr. Pie-rina Gagliano, Sr. Maria Siragusa, Sr. Concetta Migliorisi, Sr. Carmela Musicò e da diversigiovani animatori delle Pgs locali. Le due settimane sono state intensamente occupate dai tor-nei di volley, calcio, basket, calcio balilla, dama, scacchi, tennis tavolo, dai giochi… senzafrontiere, caccia al tesoro ma anche da passeggiate nei boschi aspromontani e da momenti diformazione cristiana curati dai Salesiani e dalle Fma presenti.

DDoonn EEddooaarrddoo CCuuttuullii

Il Comitato regionale siciliano delle Pgscurerà l’organizzazione logistica e tecnicadella manifestazione prevista in Sicilia per il2012. Il nostro obiettivo è quello di far vive-re ai giovani sportivi provenienti dalle diver-se parti d’Europa e Medio Oriente un’espe-rienza di accoglienza e incontro attraversolo sport, offrendo, contemporaneamente, lapossibilità di vivere il fascino di un territorioricco di storia e cultura.

Per queste ragioni abbiamo scelto diconcentrare l’ospitalità in un villaggio turi-stico che sarà esclusivamente riservato ai no-stri gruppi sportivi per vivere l’esperienzacomplessiva del confronto, del gioco, della

festa, della spiritualità. All’interno del villag-gio si svolgeranno le gare del calcio e del cal-cio a cinque in campi in erba naturale, il ten-nistavolo, il nuoto; saranno anche allestiticampi all’aperto di basket e volley per gli al-lenamenti delle squadre. Le gare di volley ebasket sono previste nelle palestre dei centrivicini al villaggio e collegati con bus navetta.

Oltre allo sport, protagonista dell’even-to, il programma prevede la dimensione tu-ristica con visita ai siti di Ragusa e della Valdi Noto, dichiarati patrimonio dell’umanitàdall’Unesco, e alla città di Taormina che do-mina sul mar Jonio con una particolare con-formazione urbanistica medievale.

GGiioocchhii iinntteerrnnaazziioonnaallii ddeellllaaGGiioovveennttùù SSaalleessiiaannaaRagusa 26 aprile - 1° maggio 2012

Page 31: Notiziario Settembre 2011

29Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EE

CCoommuunniiccaazziioonnee SSoocciiaallee

LLeetttteerraa ddii DDoonn FFiill iibbeerrttoo GGoonnzzáálleezz

Il momento celebrati-vo nella Chiesa Cattedraledi Ragusa sarà curato dalMovimento Giovanile Sa-lesiano. L’animazione deimomenti di festa, affidataalle associazioni C.G.S. eT.G.S., legherà l’evento alcammino della famiglia sa-lesiana in preparazione albicentenario della nascitadi Don Bosco.

I Giochi internazionali sono cofinanziati con fondi europei (F.E.S.R. 2007/13) dalla Re-gione Siciliana e dagli Enti locali interessati che forniranno i servizi di trasporto, pubblicità estampa, animazione, strutture sportive. I costi a carico dei partecipanti serviranno alla coper-tura delle spese di vitto e alloggio.

Sul piano dei trasporti per arrivare a Ragusa è consigliabile utilizzare i vettori aerei conscalo a Catania-Fontanarossa. Diverse sono le compagnie che volano su Catania a costi acces-sibili soprattutto se prenotati in anticipo.

Per chi volesse arrivare in treno, la stazione di riferimento consigliata è sempre Cataniacentro. I transfert da aeroporto e stazione saranno assicurati dall’organizzazione.

MMaauurriizziioo SSiirraagguussaaPresidente Comitato regionale Pgs Sicilia

Cari confratelli, e amici della CS, scrivo da San Paolo, dove sto partecipando a un incontro dei rappresentanti di Formazione

delle Ispettorie della Regione del Cono Sud.Dall’inizio di quest’anno abbiamo accordato con i Dicasteri per la Formazione e la CS di con-

dividere gli incontri durante gli anni 2011 e 2012 per stimolare, in modo integrale, la formazio-ne alla CS. Già nel 2005 i due Dicasteri avevamo redatto insieme un documento per la Forma-zione Permanente e Iniziale che, purtroppo, è andato a finire nel dimenticatoio. Adesso, aggior-nato il SSCS e integrato in esso quel documento, cerchiamo che sia conosciuto e applicato da for-matori e formandi. Tocca ai Delegati Ispettoriali per la Formazione e la CS applicare insieme ilSSCS mediante piani e accordi concreti, creativi, sistematici. La necessità di una formazione in-tegrale, incarnata nella nuova cultura, capace di rispondere alla chiamata di Dio e ai bisogni pro-fondi delle nuove generazioni esige una sinergia che deve superare i livelli di gusti o simpatieper centrarsi nelle persona ed essere capace di testimoniare Dio, comunicando il suo amore e pre-dilezione per i giovani più poveri e raggiungere la santificazione personale e comunitaria inun’epoca e generazione diversa da quella in cui sono nati.

Il futuro della Congregazione e dell’evangelizzazione dei nuovi giovani dipende, in grandemisura, da questa sinergia e dalla capacità di guardare, attuando fin d’ora, verso il futuro. Dob-biamo scegliere il modo migliore di abitare nel continente nuovo dove si trovano, ad attender-ci, Dio e i giovani a cui siamo inviati. Con stima in Don Bosco e chiedendo a Maria Ausiliatri-ce di farsi presente nelle vostre vite, nelle vostre comunità e nelle vostre famiglie e attività.

Page 32: Notiziario Settembre 2011

30 Insieme

PPAA

SSTTOO

RRAA

LLEE

GGIIOO

VVAA

NNIILL

EEFFeeddeerraazziioonnee SSCCSS--CCNNOOSS

EEDDGG--SSCCSS nnoovviittàà qquuaalliiffiiccaannttii

Il 31 agosto si è riunita presso la sedeispettoriale una nutrita rappresentanza deglienti ed associazioni aderenti alla Federazio-ne SCS-CNOS l’organismo dei salesiani chea livello nazionale opera nel settore del-l’emarginazione e del disagio e gestisce an-che il Servizio Civile.

L’incontro promosso dall’Ispettore ten-de a dare un rinnovato impulso a questo set-tore che ha comunque messo in atto alcunipassi che potremmo definire epocali. Infattinel luglio del 2010 è stato costituito il “Co-mitato Regionale SCS Michele Magone” an-che su forte richiesta della sede nazionale. IlComitato aggrega 10 realtà di natura salesia-na e laica che operano sul territorio regiona-le in diverse tipologie dalle case di acco-glienza per minori ai servizi per gli immigra-ti, dalla problematica legata al mondo del la-voro ai servizi in favore dei tossicodipen-denti. L’incontro del 31 agosto era piena-mente inserito nella programmazione ispet-toriale erano presenti nella veste di condut-tori dei lavori oltre l’ispettore Don GianniMazzali, il delegato di PG Don MarcelloMazzeo ed il delegato per l’Emarginazione eDisagio nonché presidente del Comitato Re-gionale SCS Don Giovanni D’Andrea.

L’incontro verteva su due linee principa-li: la costituzione di una “Commissione” chefunga da coordinamento per una migliorelettura dei bisogni in ambito sociale e map-patura delle risorse. Altra linea di azione è

quella della revi-sione delle “Li-nee Guida perun servizio allefasce deboli gio-vanili” redattenel 2006 ed inriferimento adun preciso man-dato del Capito-lo Ispettoriale2004 che preve-

da la redazione di un “Progetto Ispettorialeper l’Emarginazione”.

Durante la mattinata dei lavori ci si èmeglio conosciuti con i rappresentanti deivari enti ed associazioni con una buona pre-senza di laici e sono stati costituiti tre setto-ri di lavoro:

– Comunità Alloggio per minori (Cam-poreale, Palermo Gruppo Appartamento,Metacometa Giarre) coordinata da MatteoRallo della Comunità Jonathan di Campo-reale;

– Oratori/Centri aggregativi cosiddetti“di frontiera” (CT-Salette, ME-Giostra, PA-S. Chiara, Gela) coordinati da Don PippoFallico;

– Servizi ai migranti (PA-S. Chiara, Asso-ciazione “Padre Alberto” Siracusa, Associa-zione “Auxilium 2000” Piazza Armerina).

Ci si è dati appuntamento a Piazza Ar-merina per il 10 ottobre alle 9,30. In questasede i coordinatori illustreranno sul lavoroprevio fatto nelle proprie sedi e che consistenella redazione di una scheda conoscitivadell’opera insieme per settori si elaboreran-no eventuali strategie comuni dopo aver in-dividuati i bisogni e comunicazioni dellebuone prassi.

Si lavorerà anche sulla revisione delle“Linee Guida per un servizio alle fasce de-boli giovanili” per giungere ad un utile e ne-cessario aggiornamento.

Erano presenti i seguenti enti ed associa-zioni: Opera S. Gregorio di Catania, Ass.Matacometa Giarre, Opera di Viagrande,Gruppo Appartamento di Palermo, Comu-nità alloggio Jonathan Camporeale, Ass. Au-xlium 2000 Piazza Armerina, Opera salesia-na di ME-Giostra, Opera salesiana PA-S.Chiara, Ass. Padre Alberto Siracusa.

La voglia di fare con la passione educa-tiva di D. Bosco è tanta, l’auspicio è di poterconcretizzarla quanto più possibile.

DDoonn GGiioovvaannnnii DD’’AAnnddrreeaa

Emarginazione Disagio Giovanile (EDG) e Servizi Civili e Sociali (SCS)

Page 33: Notiziario Settembre 2011

31Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAALL

EESSIIAA

NNAA

Quest’anno, il consiglio regionale AD-MA ha voluto intraprendere, a livello comu-nitario, un cammino spirituale per i soci del-l’ADMA di Sicilia.

Fin dalla riunione del consiglio in data 5febbraio si era deciso il luogo dove svolgeregli Esercizi Spirituali, il periodo, il titolo dadare ed il sacerdote che ci avrebbe accom-pagnato in quest’itinerario di fede e di rifles-sione interiore, oltre naturalmente, ai dele-gati regionali, Don Edoardo Cutuli e suorCarmelina Cappello.

Finalmente, dopo tanti preparativi, gliEsercizi Spirituali si sono svolti presso ilsantuario della Madonna di Gibilmanna,dove si trova ubicato un convento di fratifrancescani che ci hanno ospitato, dall’8 al10 luglio 2011, il cui titolo: “Maria, Madredella speranza e guida della Famiglia Salesia-na, nel cammino verso la santità”, ci fa capi-re su che cosa sono stati impostati.

I centri che hanno aderito sono statiquelli di Canicattì, Calatabiano, Capaci, Ca-tania Maria Ausiliatrice, Lercara Friddi,Marsala, Messina SS. Pietro e Paolo, Modi-ca, Palermo e un gruppo di simpatizzantidell’ADMA provenienti da Siracusa.

Il sacerdote che ci ha guidato in questocammino verso la santità è stato Padre Ma-rio Gullo, un giovane sacerdote della Dioce-si di Acireale che ha conseguito il Baccalau-reato in Sacra Teologia presso il PontificioAteneo “S. Anselmo” di Roma e la licenza inTeologia Dogmatica presso la Pontificia

AADDMMAA SSiicciilliiaa

EEsseerrcciizzii ssppiirriittuuaallii aa GGiibbiillmmaannnnaaUniversità Gre-goriana di Ro-ma, dove, attual-mente, sta perfe-zionando i suoistudi teologici,insegna TeologiaDogmatica pres-so l’USMI diRoma, collaboraalla rivista di Vi-ta Spirituale edha scritto, fratante altre cose,un libro checonsiste in uncommento teo-logico al mes-saggio di Lour-des intitolato:“Rallegrati”.

Gli Esercizi Spirituali si sono svolti intre giorni, il primo giorno ha per titolo “Fa-te quello che Egli vi dirà”, il secondo giorno“Maria Madre della Speranza” ed il terzogiorno “Maria, modello di Santità”.

La parola di Dio del primo giorno è sta-ta impostata sul brano delle “Nozze di Ca-na”. La radice di tutto è il “SI” di Maria, perquesto si parte dall’Annunciazione per rac-contare le Nozze di Cana. Maria ha avuto fi-ducia in suo Figlio, Maria serva obbediente,modello per l’umanità.

Quello che accomuna i due brani evan-gelici, Annunciazione e Nozze di Cana, so-no l’umiltà e l’obbedienza, Maria non pesa-va d’orgoglio ma di umiltà, per questo Dioha trovato la porta aperta. L’orgoglio rendesordo e cieco l’uomo, mentre l’umiltà lo pre-dispone all’azione dello Spirito Santo.

Una festa a nozze è simbolo di gioia, difecondità, questo ci rimanda all’immaginedella Chiesa, sposa di Cristo.

Il vino nuovo è il vino dell’Annunciazio-ne, è il sangue versato sulla croce è il sacrifi-cio di Cristo per la redenzione degli uominiche sono liberi di accettare o no, Maria im-

ê Don E. Cutuli e Padre M. Gullo.

Maria SS. di Gibilmanna.

Page 34: Notiziario Settembre 2011

32 Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNAA para da suo Figlio a indicar-

ci la strada.Alle 19:00, la celebrazio-

ne Eucaristica.La prima giornata di

Esercizi spirituali terminacon il S. Rosario e con un so-gno di Don Bosco racconta-to da Don Edoardo Cutuli.

Il tema del secondo gior-no: “Maria, Madre di Miseri-cordia”, giornata penitenzia-le inizia con la celebrazionedelle lodi.

Dopo la colazione, Pa-dre Mario Gullo ci parla della grande Miser-cordia di Dio, quella misericordia che vieneraccontata di generazione in generazione,Dio soccorre il suo popolo anziché punirlo,proprio perché è Amore.

Spiega che la parola “misericordia” è lacomposizione di miseria e cuore che è il cen-tro delle decisioni dell’uomo, cuore che siincontra con la miseria e Maria la misericor-dia l’ha portata nel suo grembo per questo èMadre di misericordia.

Gesù ha scelto Maria per la sua umiltàinfinita ed è proprio Lei il mezzo attraversola quale riceviamo misericordia, Maria cheviene in aiuto dei cristiani in vita e nel mo-mento di morte per strapparci dalle grinfiedel maligno.

Segue la liturgia penitenziale nella cap-pella del convento con il brano evangelicodella samaritana che va ad attingere acqua alpozzo di Giacobbe, dove incontra Gesù chele chiede da bere ed alla fine è riconosciutocome il Cristo. Non c’e brano migliore daadattare ad una liturgia penitenziale, l’acquache purifica, versata sul capo dei battezzan-ti e usata anche da Giovanni Battista, seguo-no le confessioni e la S. Messa.

Il pomeriggio, Don Edoardo Cutuli lodedica alla storia ed alla spiritualità dell’As-sociazione di Maria Ausiliatrice, agli impe-gni che ogni socio assume per portare avan-ti il progetto che Don Bosco stesso ha assun-to nei confronti della Madonna e di GesùSacramentato per il bene dell’umanità.

Essere soci significa impegnarsi ad una

vita cristiana ispirata ai valori evangeliciquali il senso della vita e la speranza di unfuturo migliore, quella speranza di cui i gio-vani d’ oggi hanno profondamente bisogno.

L’adesione personale all’Associazionecomporta i seguenti impegni, avendo comeluoghi privilegiati d’azione la famiglia, l’am-biente di vita, di lavoro e di amicizia:– valorizzare la partecipazione alla vita litur-gica, in particolare ai sacramenti dell’Euca-restia e della riconciliazione;– vivere e diffondere la devozione in MariaAusiliatrice;– rinnovare, potenziare e vivere le pratichedi pietà popolare;– la commemorazione del 24 di ogni mese;– il S. Rosario;– la novena in preparazione alla festa di Ma-ria Ausliatrice;– la collaborazione alla vita parrocchiale;– imitare Maria coltivando nella propria fa-miglia un ambiente cristiano di accoglienzae solidarietà;– aiutare con la preghiera e l’azione i giova-ni e le persone in necessità;– pregare e sostenere la chiesa per le voca-zioni laicali, religiose e ministeriali;– vivere la spiritualità del quotidiano con at-teggiamenti evangelici.

I vespri, la cena, il rosario e l’adorazioneEucaristica hanno concluso la giornata.

Il terzo giorno, domenica 10 luglio: “Ma-ria modello di Santità”, inizia con le lodi edopo colazione la relazione di Padre MarioGullo sulla santità della Madonna.

Page 35: Notiziario Settembre 2011

33Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAALL

EESSIIAA

NNAA

Maria, che come tuttele madri fa il figlio e lo do-na agli altri, Maria che conla sua umiltà e la sua santi-tà, in silenzio senza ribel-lione, ubbidiente fino aipiedi della croce del figliosuo “conserva tutte le cosenel suo cuore”, anche lepiù dolorose, essere santi,infatti, significa accettare lavolontà di Dio qualunqueessa sia, anche se potrebbesembrare una pazzia.

Dio ha mandato i santinel mondo per testimonia-re il Suo grande amore etutti i santi hanno qualcosa che assomiglia, secondo il pensare degli uomini, alla pazzia comeper esempio San Francesco che per testimoniare il suo grande amore per gli uomini e per Diosi spoglia dei suoi averi e dona tutto ai poveri, si mette nudo in piazza, cosa che solo un paz-zo può fare, un pazzo d’Amore per Gesù.

Maria, sin dal suo SI, cooredentrice del genere umano insieme con il suo Gesù, accetta laparola di Dio, la conserva nel suo cuore e poi la dà al mondo per la redenzione e la speran-za degli uomini.

La S. Messa, celebrata nel Santuario ha concluso gli Esercizi Spirituali.

Calatabiano, 12 luglio 2011

NNeerriinnaa PPeettiittttoo

VVII CCoonnggrreessssoo iinntteerrnnaazziioonnaallee MMaarriiaa AA..Czestochova 26 aprile - 1° maggio 2012

Il VI Congresso internazionale di Maria Ausiliatrice, promosso dall’ADMA e dalle Ispet-torie FMA e SdB della Polonia, si è svolto a Czestochova, dal 3 al 6 agosto 2011, con la par-tecipazione di circa 50 paesi e oltre 1.100 persone.

Anche la Sicilia è stata presente con un gruppo di venti persone, facenti parte dell’AD-MA di Calatabiano (CT), Catania e Floridia (SR), accompagnati dagli animatori ispettoriali,Don Edoardo Cutuli e Sr. Carmelina Cappello e da Padre Sebastiano Leotta, parroco di Ca-latabiano. Approfittando dell’evento, siamo partiti il 31 luglio, in modo da avere qualchegiorno in più a disposizione per visitare la città di Cracovia, Wadowice, cittadina dove si tro-va la chiesa in cui è stato battezzato Giovanni Paolo II, Oswiecim, dove si trova il santuariodell’Ausiliatrice e la Casa Madre dei Salesiani di Polonia e Auschwitz, dove si trova il campodi concentramento e ancora oggi, entrando in quel luogo, si percepisce il dolore.

L’indomani siamo partiti da Cracovia per arrivare in serata a Czestochova, ospiti della Ca-sa del Pellegrino. Durante il viaggio abbiamo visitato i luoghi sopradescritti e ci siamo ferma-ti per ascoltare la S. Messa, presso il santuario di Maria Ausiliatrice, ad Oswiecim, Casa Ma-dre dei Salesiani. Durante la concelebrazione Eucaristica, presieduta da Don Pierluigi Came-

Page 36: Notiziario Settembre 2011

34 Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNAA roni è stato benedetto lo stendardo dell’AD-

MA di Calatabiano.Il congresso è iniziato, verso le ore 16,30

del 3 agosto, nell’aula Padre Kordecki, pres-so il santuario di Jasna Gora, con i saluti diDon Adrian Bregolin, Mons. Stanislaw No-wak, arcivescovo metropolita di Czestocho-va ed il Rettor Maggiore Don Pascual Cha-vez Villanueva.

Il quadro della Madonna di Czestocho-va è custodito, da secoli, dai Padri Domeni-cani, presso il santuario di Jasna Gora, chesignifica bianca montagna.

Il tema del congresso è “Totus Tuus”,celebre motto di Giovanni Paolo II.

Don Bregolin, ricordando gli impegniassunti durante il V congresso internaziona-le ADMA a Città del Messico: Devozione aMaria Ausiliatrice, diffondere tale devozio-ne e approfondire la devozione Mariana, hacommentato che tali impegni sono stati

mantenuti, vista la numerosissima parteci-pazione al congresso.

Il secondo giorno (il 4 agosto), dopo lasanta messa, celebrata nella cappella del Ro-sario, inizia con la interessante relazione diDon Juan Josè Bartolomè: Ausiliatrice e Ma-dre del credente, imperniata sul brano diLuca delle nozze di Cana.

Maria, la prima discepola di Gesù, maprima di essere discepola, è stata credente,colei che ha detto “SI” fin dal concepimen-to di Gesù, ha avuto fiducia fin dal primomomento. Gesù, l’evangelizzatore, inizia lasua attività taumaturgica facendo del bene eproprio nel contesto di un banchetto di noz-

ze. Maria è la prima ad accorgersi della man-canza di vino e cerca di aiutare quella fami-glia, informando Gesù che non c’è più vino,è una semplice constatazione, non è una ri-chiesta. La gioia di quella famiglia è minac-ciata e non inizia bene la vita di una famigliaincapace di assicurare la gioia.

Don Roberto Carelli ci presenta un’altrarelazione: l’affidamento a Maria. L’evento, ilfondamento, la profondità.

Attraverso questa relazione spiega i mo-tivi per cui bisogna affidarsi a Maria. E’ unatto concreto, ma del tutto soprannaturaleche realizza una figliolanza, Gesù che al Cal-vario, nell’atto della redenzione, oltre a do-narci se stesso ci dona anche sua madre.

Evangelizzare significa condurre a Gesùe chi meglio di Lei può portarci a Dio. L’attod’affidamento nasce ai piedi della croce, è undono di Gesù quello di affidarci alla Madreche, a sua volta, l’affida a Giovanni. Da que-sto affidamento reciproco nasce la Chiesa.

Il terzo giorno del congresso inizia conla S. Messa nella cappella della Madonna diJasna Gora, presiede il Rettor Maggiore,Don Pascual Chàvez Villanueva.

Durante l’omelia ha parlato del grandePapa, beato Giovanni Paolo II, elevato agli

Page 37: Notiziario Settembre 2011

35Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAALL

EESSIIAA

NNAA

onori degli altari lo scorso 1 maggio ed ha ri-cordato una frase detta durante il suo ponti-ficato: “Non vorrei altro che ridare Dio almondo”.

Il motto del congresso “Totus Tuus”prende spunto dal suo motto “tutto di Ma-ria per essere tutto di Gesù”.

Ha continuato affermando che la Fami-glia Salesiana ha preso l’impegno di rinvigo-rire il volto della Chiesa, che è la madre del-la nostra fede ed in ciò, Giovanni Paolo II ciha preceduti e ci ha lasciato un esempio daseguire.

Dopo la Santa Messa, nell’aula PadreKordecki, Don Jan Pach spiega le origini delsantuario della Madonna di Jasna Gora aCzestochova che risalgono al 1382. La tradi-zione narra che il quadro della Madonna siastato dipinto da San Luca.

Sul volto dolcissimo della Madonna so-no visibili due sfregi fatti durante una rapi-na e rimasti anche dopo il restauro.

Non sono mancate belle e significativetestimonianze come quella di Ada e Andrea,sposi e genitori di sette figli e quell’altra diLuca e Renata, una coppia di sposi giovani,genitori di quattro figli.

Forte la testimonianza di Sr. RosalinaRavasio che opera nella provincia di Bresciaa favore di giovani drogati. Sia la suora chele coppie di sposi ringraziano Maria per lemeraviglie che Dio ha operato in loro trami-te l’intercessione di Maria.

Nel pomeriggio di giorno cinque c’è sta-

to l’incontro dei gruppi lin-guistici, il cui esito finaledelle tre domande proposte,quale messaggio viene daCzestochova per la FS, co-me curare e animare la vita,l’azione dei gruppi locali ecome evidenziare la dimen-sione Mariana nel trienniodi preparazione al bicente-nario di Don Bosco, è statoil seguente:

– offrire attenzione par-ticolare alle famiglie ed aigiovani;

– impegno sociale versoi più poveri;

– promuovere l’ADMA giovanile, risco-prire la preghiera semplice e la devozioneMariana.

L’intervento del Rettor Maggiore, a con-clusione del VI congresso mondiale, nellamattinata di sabato 6 agosto, è stato moltosentito e toccante, ha invitato tutti, giovani eadulti ad essere apostoli per cambiare que-sto nostro mondo secolarizzato, dove tutto èrelativo e nulla d’assoluto. Ha invitato ognu-no dei partecipanti a trasformare il mondocon la testimonianza della vita vissuta.

Rivolgendosi ai tanti giovani, presenti insala, ha affermato che questo nostro mondoha bisogno di loro, ha bisogno di giovanitrasfigurati dalla parola di Dio.

La carta d’identità della FS che sarà pre-sentata nelle prossime giornate di spirituali-tà salesiana tratterà i seguenti punti:

1) Formazione.2) L’impegno per le grandi cause, quale

Page 38: Notiziario Settembre 2011

36 Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNAA la difesa della vita. Dobbiamo difendere la

vita fin dalla sua concezione, dobbiamoriempire la vita dei giovani.

La famiglia è la culla della vita e del-l’amore, perciò deve continuare ad esserescuola di socializzazione, Chiesa domestica,dove ognuno impara a mettere Dio al centrodella vita. In questa assemblea è bello vede-re la presenza di tante famiglie.

3) Cultura all’educazione, l’economianon è un valore supremo, oggi la cultura ècapovolta. La F.S., per carisma, è una fami-glia educativa. L’arte di far diventare perso-ne umane consiste nel far aprire le porte delcuore. Per Don Bosco non era importante ilpunto di partenza, ma quello di arrivo, la co-sa essenziale è portare i giovani all’incontrocon Cristo.

4) Evangelizzare. Il mondo ha bisognodi Cristo, solo Lui può riempire di senso lanostra vita e rivolgendosi ai ragazzi presentiche stanno gia facendo questo percorsod’evangelizzazione, ha detto di condividerecon gli altri quella gioia che viene dall’in-

contro con Cristo. San Paolo capì che dareun senso alla sua vita fu quello di andare adevangelizzare.

5) Le vocazioni, abbiamo bisogno di es-sere persone, consacrate e laiche, che fannodel loro battesimo un progetto vocazionale,dobbiamo aiutare i giovani a trovare il pro-getto adatto alla loro vita. Don Bosco avevaragione di dire che i giovani cambiano ilmondo.

La celebrazione Eucaristica nella festadella Trasfigurazione, celebrata nel pome-riggio, nell’ampio parco del Santuario, l’attod’affidamento a Maria e la festa insiemehanno concluso il VI congresso internazio-nale di Czestochova.

Un grazie di cuore a Maria Ausiliatrice,per sua intercessione e per volontà di Dio,abbiamo partecipato a questo congresso in-ternazionale di Czestochova, è stato un do-no meraviglioso che porteremo sempre nelcuore.

Calatabiano, 8 agosto 2011

NNeerriinnaa PPeettiittttoo

EElleezziioonnii ddeell CCoonnssiigglliioo rreeggiioonnaallee

Giorno 18 settembre 2011 si sono svoltele elezioni del consiglio regionale di Sicilia, aSan Cataldo, presso l’Istituto delle Figlie diMaria Ausiliatrice che, gentilmente, hannoospitato i sedici centri ADMA presenti al-l’incontro (Alcamo, Caltagirone, Calatabia-no, Canicattì, Capaci, Catania Maria Ausi-liatrice, Catania San Francesco, Floridia,Gela, Marsala, Messina SS.Pietro e Paolo,Modica, Palagonia, Palermo Ranchibile,Pozzallo, Taormina e un gruppo di giovanisimpatizzanti ADMA di San Cataldo).

Presenti i delegati regionali, Don Edoar-do Cutuli e Sr. Carmelina Cappello, la vica-ria ispettoriale delle FMA Sr. Gina Sanfilip-po. È stato per tutti un tempo di grazia ave-re la presenza del nostro delegato mondiale,Don Pierluigi Cameroni che ha curato lagiornata di formazione dei consigli locali diSicilia.

Alle ore 9:15 l’accoglienza di tutti igruppi e verso le 9:30, come da programma,si inizia con la preghiera preparata da padreSebastiano Leotta: l’Angelus e Memoria delVI Congresso Internazionale di Maria Ausi-liatrice, che in poche parole dice tutto quel-lo che è stato il congresso di Czestochova,rendendo grazie allo Spirito Santo per lemeraviglie compiute. Non poteva mancare ilcanto che è stato il motto del congresso, To-tus Tuus. Dopo l’ascolto della parola e le va-rie invocazioni a Maria, Don Pierluigi Ca-meroni inizia con i saluti da parte del presi-dente mondiale ADMA, sig. Luca Tullio edha commentato la preghiera iniziale dicendoche ha messo bene a fuoco quello che è sta-to il congresso mondiale.

Attraverso la devozione a Maria, DonBosco ha espresso la devozione popolare aMaria Ausiliatrice, la Madonna dei tempi

Page 39: Notiziario Settembre 2011

37Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAALL

EESSIIAA

NNAA

difficili e non solo allora, anche oggi stiamoattraversando momenti di crisi cristiana, do-ve tutto è relativo, dove tutto è permesso.Non possiamo costruire un’Europa senzaGesù Cristo, quell’Europa dalle profonderadici cristiane che cerca di stravolgere i va-lori veri della vita.

Ci presenta, il video ADMA che iniziacon cenni storici sull’Associazione, che na-sce a Torino il 18/4/1869 per opera di DonBosco, viene rinnovata per il centenario del-la sua morte nel 1988 e nel 2003 nasce ilnuovo regolamento. Mentre viene proiettatoil video commenta le immagini man manoche scorrono e parla del congresso esteso atutti i gruppi della F.S., dove erano presentitanti responsabili.

Il motto Totus Tuus di Giovanni Paolo IIè stato quello del congresso, anche mammaMargherita ha raccomandato a Giovanninodi essere tutto di Maria. Continua, dicendo,che erano presenti circa 1.200 persone pro-venienti da tutto il mondo e si respirava unclima di famiglia, fede, fraternità e per laprima volta c’era una rappresentanza dal-l’Africa.

Parla della grande devozione dei polac-chi per la Madonna di Jasna Gora in Czesto-chova, che, nel mese di agosto, percorronocentinaia di chilometri a piedi per renderleomaggio. Mentre scorrono le immagini delvideo riguardanti la comunità Shalom, par-la, entusiasta, di Sr. Rosalina Ravasio, unasuora di grande spessore spirituale e umanoche guida i 300 giovani, provenienti da brut-te esperienze e vivono soltanto di provvi-denza, tantissimi di questi ragazzi erano pre-senti al congresso ed hanno aiutato per l’ani-mazione.

Non meno importante la testimonianzadei santi che noi dell’ADMA dovremmoprendere a modello e cercare di imitarli epoi quella di due coppie giovani, Ada e An-drea, genitori di sette figli, tutti presenti alcongresso e Luca e Renata, genitori di quat-tro bambini, anche loro tutti presenti al con-gresso.

Dopo la presentazione del video, DonPierluigi Cameroni ha chiamato a testimo-niare coloro che eravamo presenti in sala e

che avevamo partecipato al grande evento diCzestochova, evento che ha lasciato, inognuno di noi che abbiamo partecipato,qualcosa di indelebile e indescrivibile.

In ricordo di questa giornata e sempre intema del congresso, l’ADMA di Sicilia hafatto omaggio di una targa a Don Pierluigi,nella quale è impressa l’immagine di MariaAusiliatrice e la scritta Totus Tuus e di altridue piccoli doni, uno a Sr. Gina Sanfilippoe l’altro alla direttrice dell’Istituto di SanCataldo che ci ha ospitato. Alle ore 12:15 laS. Messa, concelebrata da tutti i delegatiADMA presenti e presieduta da Don Pier-luigi Cameroni, i canti sono stati scelti, suo-nati e guidati da padre Sebastiano Leotta.

Dopo il pranzo, si riunisce l’assembleadelle elezioni, presso la sala teatro dell’Isti-tuto e Don Edoardo Cutuli, delegato ispet-toriale, legge l’art.14 del regolamento AD-MA, mentre, la presidente regionale uscentefa una breve relazione sui quattro anni tra-scorsi. Dopo si passa alla designazione delcomitato elettivo, presentazione dei candi-dati, elezione, scrutini, accettazione da par-te dei candidati eletti e proclamazione deglieletti che sono: Auteri Giuseppe, Ciaramel-la Luigina, Petitto Venera, Canale Maria,Burrascano Nicola, Russo Rosario e FicheraMaria Grazia.

L’incontro è terminato con l’Affidamen-to a Maria e un piccolo fiore contenentel’immagine della madonna di Czestochovaofferto a tutti i presenti.

Calatabiano, 20 settembre 2011

Page 40: Notiziario Settembre 2011

38 Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNAA

CCoonncclluussiioonnee ddeell ccoorrssoo ddii ffoorrmmaazziioonnee

CCoorrssoo ppeerr ooppeerraattoorrii ddii ppaassttoorraalleeffaammiilliiaarree ccoonn lloo ssppeecciiffiiccoo eedduuccaattiivvoo

La giornata del 3 luglio 2011, havisto la conclusione del Corso diformazione per operatori di pasto-rale familiare tenutosi per il secon-do anno consecutivo al “S. Tomma-so” di Messina. I partecipanti anchein quest’ultimo incontro del corsoerano 21 coppie ed hanno riflettutonel corso della mattinata sul tema:“Capire le dinamiche di gruppo persaper intervenire efficacemente neigruppi famiglia”.

Il tema è stato trattato da Sr. Mariella LoTurco FMA ed ha aiutato le coppie di sposipresenti a saper affrontare il compito che liaspetta nella animazione concreta delle fa-miglie che saranno loro affidate.

Nel pomeriggio, dopo il test finale per ipartecipanti, l’Ispettore, Don Gianni Maz-zali ha consegnato alle coppie l’attestato delCorso.

Mentre si ringrazia la direzione del Cor-so, Dott. Franco Parrino e Melina sua mo-glie e l’equipe della famiglia Salesiana per lapastorale familiare per il buon andamentodel corso, ci si augura che questo impegnodella Famiglia Salesiana di Sicilia per la qua-lificazione di coppie a servizio delle famigliedelle nostre Opere, possa proseguire ancoracon successo negli anni futuri.

“La famiglia protagonista nella sfida educativa delle giovani generazioni”

Page 41: Notiziario Settembre 2011

39Insieme

FFAA

MMIIGG

LLIIAA

SSAALL

EESSIIAA

NNAA

AAssssoocciiaazziioonnee SSaalleessiiaannii CCooooppeerraattoorrii

CCaammppoo FFaammiigglliiee DDoonn BBoossccoo 22001111Dal 18 al 21 agosto 2011

si è svolto il Campo organiz-zato dell’Associazione coo-peratori per le FamiglieDon Bosco nell’incantevolecornice dell’Oasi di Spiri-tualità di Montagna Gebbiaa Piazza Armerina, destina-to sia a coppie di SalesianiCooperatori, sia a coppiesimpatizzanti di Don Boscoe che desiderano “riprende-re fiato”, anche se solo perun breve periodo.

Questo Campo negli an-ni è diventato per la nostra famiglia un ap-puntamento fisso, per il quale programmia-mo annualmente le nostre ferie ed al qualeanche nostra figlia non vuole mancare.

È un’occasione unica per fermarsi e ri-conciliarsi col mondo e con sé stessi: la na-tura che ci circonda ci invita a rendere gra-zie continuamente a Dio per i suoi doni,mentre il pregare e riflettere in comunionecol proprio sposo e i fratelli, nel momentodello spazio coppie introdotto da DonEdoardo Cutuli, ci fa toccare con manol’Amore che Dio ha riversato su noi.

Nell’arco dei tre giorni in cui si è svoltoil campo abbiamo riflettuto su “Il fascinodell’incontro con… ci attrae e ci trasforma”:

il nostro Ispettore, Don Mazzali, ci ha con-dotto, attraverso “L’arte dell’incontro” a ri-scoprire la figura di Gesù nel mondo d’oggied a viverlo nella coppia e nel rapporto coni figli.

Anche i ragazzi e i giovani presenti alCampo, mentre i bambini più piccoli gioca-vano sotto l’occhio vigile di Suor Maria Vir-zì, hanno seguito un percorso di riflessione,accompagnati dal giovane salesiano DonMarco Aiello e dagli animatori, che è culmi-nato in un momento in cui tutta la famigliasi è riunita “incontrandosi”, tramite la stesu-ra di una lettera ai genitori, in un confrontogenitori/figli.

Dopo cena, poi, è stato bello ritrovarsisotto il capannone ai piedi di Ma-ria per pregare, cantare, ballare escherzare tutti insieme.

Ad ogni fine campo abbiamola sensazione che ogni campistaporti con sé una parte di noi,mentre rimangono nel nostrocuore i volti, le parole e le storiedi ognuno di loro.

Rivedremo molte coppie ilprossimo anno, mentre altre nuo-ve speriamo si possano aggiunge-re ad arricchire ed ampliare que-sta bellissima esperienza.

EEnnzzoo ee MMaarriissaa LLiippaarrii

Page 42: Notiziario Settembre 2011

40 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE

BBaarrcceelllloonnaa PP.. GG..

GGrreesstt 22001111 aallll ’’oorraattoorriioo ssaalleessiiaannooSono stati oltre 250 i ragazzi che que-

st’anno hanno partecipato al Grest organiz-zato dall’oratorio salesiano di BarcellonaPG. Inaugurato giovedì 23 giugno, si è con-cluso sabato 23 luglio. Il numero chiuso diiscritti è una scelta che da qualche anno si èfatta, al fine di offrire un’esperienza non dimassa ma di gruppo. Non bambini ma ra-gazzi preadolescenti fino ai 14 anni, conprogrammi educativi e ricreativi rispettosidell’età evolutiva.

L’Estate Ragazzi 2011 ha offerto ai ra-gazzi, accompagnati da oltre 50 animatorivolontari, vera risorsa umana del territorio,la possibilità di vivere alcune settimane al-l’insegna del divertimento e della formazio-ne, secondo lo stile giocoso ma profondo diDon Bosco.

Il Tema scelto per quest’anno è di gran-de attualità: “Scateniamo la Pace”. Non pos-siamo rimanere immobili davanti ai fatti diviolenza contro l’umanità che stanno scon-volgendo il mondo negli ultimi mesi. Guer-re e violenze spesso ritornano ad essere lenotizie di prima pagina dei nostri quotidia-ni. Anche la nostra Città ha bisogno di ritro-vare elementi di Pace in un territorio parti-colarmente conflittuale. Attraverso questotema formativo abbiamo voluto alzare la vo-ce per “Scatenare la Pace” in noi e attorno anoi.. Non sarà molto ma il nostro piccolo

contributo durante le 4 settimane di grest ciha aiutato a sviluppare una mentalità-cultu-ra di pace e a dire no!! No al terrorismo cheincute paura e oppressione, no alla Mafiache provoca violenza e sopraffazione, no al-l’inquinamento che distrugge il mondo na-turale, no al razzismo che alimentando l’or-goglio alza barriere tra gli uomini diversi.

Ma non vogliamo dire solo no. Vogliamofare di più, vogliamo dire ad alta voce ungrande si alla PACE …perché la pace sipuò! La pace porta nel tempo frutti di gran-de e serena convivenza. Dunque il no adogni forma di violenza (contro l’uomo e lanatura che esso abita) e il SI ad ogni ricon-ciliazione con se stessi, gli altri, il creato.

I partecipanti sono stati divisi in 4 squa-dre che prendono il nome da personaggi,araldi della pace nel mondo: Karol Wojtyla,Luther King, Mandela, Gandhi.

Nella prima settimana già tante attività:una serata in cui ogni squadra ha presentatoin modo originale il suo testimonial in unclima di grande manifestazione culturale,con video, musiche, canti, recitazioni,… unaserata suggestiva di Inaugurazione delleOlimpiadi-Grest realizzate poi in Oratorio,in città, in spiaggia e al mare.

Non sono mancati i momenti formatividi gruppo, i concorsi a temi, le grandi sfidesportive secondo le fasce di età, la S. Messa

del sabato sera con i genitori, i gran-di giochi pomeridiani, le creazioniartistiche di disegni, murales, cartel-loni a tema, e l’Incontro plenariocon l’Associaz. di Pace dell’ARCIcittadina.

Oltre all’attività svolta in orato-rio, i ragazzi hanno partecipato vi-vacemente ad escursioni in pineta,gite, acquapark, mare, feste,seratinecon i genitori, che hanno coloratol’estate dei ragazzi sottratti all’oziodi una stagione libera da impegniscolastici e stimolati alla responsabi-lità della propria crescita armonicain una società complessa.

Page 43: Notiziario Settembre 2011

41Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

CCaattaanniiaa--BBaarrrriieerraa

IIll GGrreesstt...... sseetttteemmbbrriinnooAll’Oratorio

Sacro Cuore diBarriera si tornaa fare Grest dal 6al 10 settembre2011, dopo lapausa delle va-canze ad agosto eprima della ri-presa delle lezio-ni scolastiche.Confortati dallapresenza costan-te di circa 280 traragazzi/e da 4 a13 anni (171), 50adolescenti (circa 50) e oltre 70 animatori,tra giovani e adulti, coordinati da tre salesia-ni, Don Alfredo Calderone, studente di filo-sofia, Don Doudou, studente di teologia,proveniente dal Madagascar e da Don Gae-tano Urso, direttore del medesimo Oratorio,abbiamo appena concluso il Grest 2011,con le varie attività programmate, all’inse-gna del volontariato, con lo stile della gratui-tà e del servizio.

Il Grest 2011 ha seguito il tema “Centrail futuro!”, che ha segnato le giornate deigrestini. Giochi organizzati, spettacoli tea-

trali e musicali, karaoke, momenti di pre-ghiera e celebrazione eucaristica ogni sabatosera con la presenza delle famiglie dei gresti-ni, gite (percorso naturalistico alle Gole del-l’Alcantara a Motta Camastra e nel Parco del-l’Etna, ospiti della Forestale di Randazzo, Ac-quapark di San Cataldo, Pozzallo…), mare(due volte la settimana presso la Colonia DonBosco alla Plaia), attività sportive/Olimpiadi(volley, basket, calcio, pattinaggio, danza), la-boratori (teatrale, musicale, artistico, fotogra-fico)... e il tempo è volato via.

Il Grest-Ragazzi e il Minigrest si è svoltotutti i giorni dalle ore 17.00 alle 20.00, men-tre quello riservato al Grest-Adolescenti dal-le ore 20.00 alle 22.00 circa; il Grest-Fami-glia ha offerto alcuni momenti da trascorre-re insieme con i figli e qualche iniziativa spe-cifica, come la Ginnastica dolce (istruttriceMichelangela Cristaldi) e il corso di Educazio-ne alimentare (dietista dr.ssa Simona Trillè),con la prospettiva di allargare la presenzadelle Famiglie dei ragazzi all’Oratorio par-rocchiale del Sacro Cuore, anche durantel’anno sociale.

Sabato 23 luglio si è concluso il Grest-Ragazzi, con un simpatico spettacolo musi-co-teatrale e con la premiazione delle squa-dre che hanno vinto il Grest 2011: 1° Satur-no, 2° Venere, 3° Marte e 4° Giove.

Le Olimpiadi, invece, le hanno vinte la

Page 44: Notiziario Settembre 2011

42 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE squadra Giove. Il 29

luglio abbiamo chiusoanche il Grest-Adole-scenti, una significati-va esperienza, cheapre anche la via al fu-turo dell’Oratorio, esi è conclusa con unospettacolo musico-teatrale.

Segreto della riu-scita di un ottimoGrest sono stati sen-z’altro gli Animatori,preparati da circa 10incontri di formazio-ne da maggio a giu-gno; dall’equipe ostaff di coordinamento Pellegrino Andrea,Privitera Santi, Crisafulli Nunzia, Vasta Ivan,Strano Andrea, Gangemi Maria Concetta,Rapisarda Davide , Nucifora Salvo, Bonaccor-so Alessandra, Privitera Adriana, Borgesi Sal-vo, Buetto Mirko, Buetto Vanessa, Coco Vero-nica, Contina Antonella, Crisafulli Elia,D’Urso Zaira, Fabiano Giorgia, FinocchiaroGiovanni, Galeano Giulia, Galeano Noemi,Garofalo Vanessa, Guarnaccia Giorgio, Gul-lotta Luca, Messina Dario, Pagano Cinzia,Paladina Federica, Papale Alessio, PapaleAndrea, Papale Rosario, Puglisi Maria Elena,Rapisarda Carmelo, Reito Concetta, SantiniAndrea, Scavo Kevin, Stella Samuele, TostoGiuseppe, Tudisco Annalisa, Tudisco Sabrina,Vinciguerra Simone, Vittorio Enrico, Xime-

nes Noemi, Zappalà Raffaele, Zito Laura…Numerosi i genitori che hanno affianca-

to i giovani animatori per la segreteria, l’as-sistenza in cortile e nei vari ambienti, i labo-ratori… tra questi: Blatti Caterina, BorgesiGregorio, Buetto Antonio, Busà Clara, CaciaNino, Cantarella M. Giovanna, CasabiancaMelina, Catania Mariella, Costa Simona,Conti Dario, Trilleè Simona, Cristaldi Miche-langela, D’Urso Giuseppe, Di Blasi Pina, DiFede Gioachino, Grasso Alfio, Graziani Vit-toria, Marcellino Lia, Ortoleva Carmela, Pa-pale Santo, Platania Mario, Puleo Maurizio,Scuderi Gaetano…

E dopo il Grest… settembrino, al via leiscrizioni alle attività ordinarie dell’Oratoriodi Barriera (per info telefonare al095.2247111 o visitare il sito www.oratorio-salesianobarriera.org) dallo sport (CAS divolley, calcio, danza per i piccoli, volley ecalcio per adolescenti e giovani, ginnasticadolce per adulti…) ai laboratori teatrale,musicale, fotografico, naturalistico, allecommedie, gite, alla catechesi di iniziazionecristiana con stile catecumenale, la scuola dipreghiera, il corso biblico, il Centro di acco-glienza per la vita e la famiglia, il Punto-Cir-cuito lavoro… E gli incontri di adolescenti,giovani, adulti… per dare opportunità espazi di vita ai ragazzi e alla famiglie del ter-ritorio.

DDoonn GGaaeettaannoo UUrrssoo

Page 45: Notiziario Settembre 2011

43Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

GGeellaa

DDooccccee mmoonnttaattee ee...... ddiissttrruuttttee,, rreessoovvaannoo iill llaavvoorroo ddii aallccuunnii ssttuuddeennttii

Neanche il tempo di installare la primadoccia pubblica sul lungomare che i solitivandali entrano in azione. In questa città èpiù facile distruggere che costruire e non èsempre la politica ad avere la colpa di ciò.Lo scarso senso civico di alcuni cittadini èuna delle cause per cui questa città non fapassi avanti.

La prima doccia pubblica sul lungomareè stata installata grazie a due studenti delCnos che, con i loro docenti e istruttori,hanno messo il loro tempo libero a serviziodella collettività. Ma ecco che, una volta ter-minato il lavoro d’installazione, sono entratiin azione i vandali distruggendo ciò che èstato costruito. La risposta dell’Am-ministrazione comunale consiste nell’andareavanti, ignorando i vandali.

«L’Amministrazione sta facendo il possi-bile per render le spiagge della città fruibilial meglio per tutti i cittadini – ha detto il sin-daco Fasulo – purtroppo, però, dobbiamoancora una volta rilevare il consueto malco-stume di chi, senza alcun rispetto per il be-ne comune, distrugge ciò che, invece, do-vrebbe essere un patrimonio condiviso. Nonci fermeremo certo davanti a questo, sosti-

tuiremo le doc-ce danneggiatee aumenteremo i controlli per individuare ivandali. Voglio lanciare un appello ai citta-dini affinché segnalino tutti gli episodi didanneggiamento di cui saranno testimoni.Bisogna lavorare insieme per estirpare ognitipo di condotta incivile».

Intanto nel lungomare prosegue l’attivi-tà di pulizia. Le aiuole con le palme sonostate tutte pulite e nelle fioriere sono stateposizionate piante fiorite.

MM..CC..GG..

Da: La Sicilia, Gela 13 luglio 2011.

é L’inaugurazione delle docce.

AAll vviiaa dduuee ccoorrssii ppeerr llaauurreeaattiill centro di formazione professionale Cnos-Fap diretto da Don Enzo Ferrarella ha avvia-

to due corsi di specializzazione attingendo dai fondi europei.Destinato a laureati, i corsi consentiranno di specializzarsi su “Strumenti e metodi di pro-

gettazione con fondi europei, nazionali e locali” e “Esperto nell’integrazione dei sistemi diqualità, sicurezza e ambiente”. Seguiti dal psicologo del centro salesiano, Salvo Di Simone, edal responsabile Ugo Costa, i corsi avranno una durata di 250 ore, di cui 190 previste in at-tività di formazione per la progettazione con fondi europei e 200 per l’altro. Il costo di iscri-zione per partecipante è fissato in seimila euro e prevede anche la realizzazione di progetti fi-nalizzati da gruppi di allievi. Le adesioni di partecipazione dovranno pervenire al centro sa-lesiano entro il 4 agosto. I corsi inizieranno ad ottobre.

LLUUMMAA

Da: Giornale di Sicilia, Gela 13 luglio 2011.

Page 46: Notiziario Settembre 2011

44 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE

MMeessssiinnaa--SSaann DDoommeenniiccoo SSaavviioo

PPrrooggeettttoo ““LLeeggaallooppoolliiss””««LLaa nnoossttrraa vvooccee»»

La legalità costituisce una condizionefondamentale perché vi siano libertà, giusti-zia e pace tra gli uomini ed essi si trasformi-no da “sudditi” in “cittadini”.

Ma il senso della legalità non è un valo-re che si improvvisa. Esso esige un lungo ecostante processo educativo e la sua affer-mazione e la sua crescita sono affidati allacollaborazione di tutti.

L’azione formativa è sempre stata per iSalesiani e per il CePAS una delle attivitàqualificanti la propria esistenza e il propriooperato. Nell’ambito della formazione, par-ticolare attenzione, noi pensiamo, ha lascuola. La Scuola è infatti l’Istituzione dove,per la prima volta, avviene il trasferimentodi saperi e di regole a livello intergenerazio-nale, dove vengono elaborate e fatte propriele regole della convivenza civile, dove stu-denti e insegnanti insieme a genitori e volon-tari sono stati, in questi anni, soggetti attividi percorsi formativi sui temi della legalità,della partecipazione responsabile e dellacrescita individuale e collettiva.

Oggi, la sfida che ci attende è quella dicostruire, ancora insieme, un percorso dieducazione alla legalità che realizzi attraver-so l’elaborazione di norme di convivenza edi democrazia, quel “patto sociale” al qualeogni cittadino è chiamato a partecipare atti-

vamente e criticamente. Ritenendo, perciò,l’Istituzione-Scuola protagonista nella for-mulazione e nella diffusione della culturadella legalità, abbiamo pensato di realizzareun percorso dove gli Attori siano da un latola Scuola in tutte le sue articolazioni (stu-denti, insegnanti e genitori) e dall’altra leRegole, intese come “strumenti condivisi datutti e indispensabili per una civile conviven-za...” (Don Luigi Ciotti).

La voglia di sconvolgere il mondo, cia-scuno con le proprie capacità, ha dato il viaal Progetto “Legalopolis”, promosso e rea-lizzato dal CePAS, grazie ai fondi del “pro-tocollo di intesa fondazioni bancarie e vo-lontariato del 5.10.2005” siglato da Acri,Forum permanente del Terzo Settore, Con-sulta nazionale del volontariato, Convol,CSV, Consulta Nazionale dei Co.Ge.

Questo cammino di coinvolgimeno allalegalità e alla giustizia è stato accolto conparticolare attenzione dai giovani di alcunescuole secondarie della città (Basile, Jaci,Maurolico e Seguenza), della scuola elemen-tare D. Savio e del Centro Giovanile Dome-nico Savio. Il nostro percorso è stato traccia-to seguendo modalità entusiasmanti: la pri-ma, denominata “giovani protagonisti di le-galità”, che si è incentrata sull’attivazione didue laboratori (scrittura creativa e recitazio-ne), tenuti rispettivamente dagli espertiGuido Di Bella e Cinzia Muscolino.

I primi incontri dei laboratori sono statipreparatori e d’introduzione della tematica.

Sono stati invitati, infatti, alcuni impor-tanti testimoni della nostra città, da PieroCampagna, fratello di Graziella vittima dimafia, a Carmelo Gugliotta, Questore diMessina, da Guido Lo Forte, ProcuratoreCapo della Repubblica, ad Antonio Saitta,Ordinario di Diritto Costituzionale, da IvoBlandina, Presidente di Confindustria Mes-

Percorso di legalità per giovani e adultiper creare cultura di cittadinanza e di vita vivibile

Page 47: Notiziario Settembre 2011

45Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

sina, a Tano Grasso, fondatore della primaassociazione anti-racket siciliana.

I contenuti, emersi durante questi in-contri, hanno permesso agli esperti di piani-ficare gli incontri successivi. Lo scopo deidue laboratori, che si sono integrati succes-sivamente tra di loro, è stato così, chiaro sindall’inizio: stimolare i ragazzi a scrivere testioriginali da mettere in scena, un impegnoambizioso che alla fine ha dato risultati inte-ressanti e di pregio artistico e culturale.

Proseguendo con il lavoro svolto dai no-stri volontari, è stato creato un secondogruppo d’incontro: “costruire nuovi alfabeticulturali”. Sono stati organizzati diversi mo-menti (proiezioni di film, notte della cultu-ra, incontri tematici, etc.), con la partecipa-zione di giovani e adulti, per tentare di rico-struire quel tessuto umano, alla base di unaconvivenza civile e solidale.

Come terza e ultima attività, come deicerchi nell’acqua, parallelo ai precedenti, cisi è incentrati sulla costruzione di una piat-taforma web (www.legalopolis.net): unastruttura orizzontale e non gerarchica, inte-sa come ambito comunitario in cui soggettidiversi si possano incontrare intrecciandorelazioni durature.

Il nostro “viaggio”, che si è snodato pertutto l’anno scolastico con incontri in sedeScuola e al Savio con cadenza quindicinale,

ha avuto un momento centrale e forte il 14maggio con un “workshop” dal titolo “lanostra voce” aperto alle Scuole e alla Cittàche si è tenuto nel Salone-Teatro Savio. So-no intervenute circa 250 persone, ben distri-buite tra giovani, adulti e volontari, creandoun clima familiare e di festa.

In questa atmosfera di famiglia e di fe-sta, oltre ad alcuni interventi di testimoni,sono stati anche presentati i lavori teatraliprodotti dai ragazzi delle varie scuole.

L’inizio è toccato agli animatori del Cen-tro Giovanile Savio, che come espressionedel loro impegno sociale di animazione nel-la città, hanno presentato un video, da loroideato, dal titolo “per non dimenticare”. So-no seguite le divese drammatizzazioni realiz-zate dalle diverse Scuole. La filastrocca“l’origine e la gioia”, messa in scena daglialunni della Scuola Elementare del Savio;“Lei” dall’Istituto Tecnico Commerciali “Ja-ci”, testo in cui si sono integrati le parole diOlympe de Gouges autrice de la «Déclara-tion des droits de la femme et de la citoyen-ne» e di Madre Teresa di Calcutta; “Ognigiorno domani” trattato dalla poesia rivisita-ta di Salvatore Buttitta, e realizzato daglistudenti dell’Istituto d’Arte “Basile”, quindiè la volta degli studenti del Liceo Scientifico“Seguenza” che hanno elaborato e rappre-sentato in modo plastico uno sceneggiatodal titolo“The End”. Conclude la produzio-ne dei diversi Laboratori di “scrittura crea-tiva” e di “drammatizzazione” animati daGuido Di Bella e Cinzia Muscolino, la per-formace degli alunni del Liceo Classico“Maurolico” dal titolo “Il Prometeo Impasta-to” con un testo “originale” che assimila la

Page 48: Notiziario Settembre 2011

46 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE tragedia di Prometeo a quella di Peppino

Impastato. Di grande impatto e significatoinoltre è stata la testimonianza di SalvatoreRizzo e Giuseppe Costa, presenti alla Gior-nata contro le mafie organizzata nella città aPotenza da Libera, come anche la comunica-zione, semplice e suggestiva della giovanissi-ma Antonella Crisafulli, da qualche meseSostituto Procuratore a Reggio Calabria cheha raccontato la sua esperienza di giovaneche ha scelto la magistratura.

Tutto il percorso formativo che si è con-cluso a luglio, con gli incontri con gli esper-ti, con i giovani, con i docenti e con i geni-tori, e particolarmente la libera realizzazionedelle produzioni laboratoriali, ha dato lapossibilità a tutti noi, in tutto quest’anno

scolastico da settembre 2010 a settembre2011, di “urlare a gran voce” l’importanzache ha la legalità nella nostra società, nonsolo con la forza della parola e della presen-za in scena dei ragazzi, uomini, donne, gio-vani che decidono di cambiare se stessi e dilottare per il mondo in cui vivono affinché ildono della vita sia meritato.

L’impegno sociale ci aiuta a rinascere, arendere migliore ciò che ci appartiene ed èquesto ciò che speriamo per i ragazzi, i pro-tagonisti di domani, ma anche per noi adul-ti per realizzare quanto ci invitava e ci invitaancora, ““prendete in mano la vostra vita e fa-tene un capolavoro”.

GGuuiiddoo DDii BBeellllaa

Page 49: Notiziario Settembre 2011

47Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

RRaagguussaa

DDoonn NNiinnoo AApprriillee nnuuoovvaa gguuiiddaaddeellllaa ppaarrrroocccchhiiaa ssaalleessiiaannaa

Cambio di guida alla parrocchia salesia-na Santa Maria Ausiliatrice di Ragusa, DonGino Costanzo viene nominato direttore eparroco della comunità salesiana di Marsala,estremo lembo della Sicilia, mentre suben-tra, a Ragusa, Don Nino Aprile.

Domenica 18 settembre alle ore 10.30concelebrazione eucaristica presieduta dalnostro vescovo, mons. Paolo Urso, per il sa-luto di tutta la comunità a Don Gino, cheper cinque anni ha guidato la parrocchia sa-lesiana, e di benvenuto a Don Nino.

Don Nino Aprile è nato a Modica nelsettembre del 1955, ha compiuto gli studiteologici al “San Tommaso” di Messina elaureato in lettere classiche all’Università diCatania. Salesiano dal 1972 e sacerdote dal1983, ha maturato la sua esperienza pastora-le nelle comunità di San Cataldo (CL), Cata-

nia-Nesima,Catania-Ciba-li, Randazzo,Palermo-Ge-sù Adolescen-te, Messina-Domenico Sa-vio e, in ulti-mo, nella co-munità salesiana SantaChiara di Palermo conil compito di cappellano del carcere minori-le “Malaspina”.

A Don Nino il benvenuto nella comuni-tà ragusana e a Don Gino il grazie di tutta lacomunità; ad ambedue l’augurio di un fe-condo apostolato lì dove il Signore li chia-ma.

DDoonn GGiiaannnnii LLoo GGrraannddee

é Don N. Aprile.

FFeesstteeggggiiaammeennttii ppeerr iill 9900°° ccoommpplleeaannnnoo ddii DDoonn DDuuccaa

A Modica, il 30 luglio, abbiamo festeggiato in comu-nità, e poi in oratorio, il novantesimo compleanno di DonDuca. Alla concelebrazione, presieduta dal signor ispet-tore Don Gianni Mazzali, hanno partecipato i ragazzi delGrest di Modica.

DDoonn GGiiaannnnii LLoo GGrraannddee

CCaanniiccaattttìì

FFeessttaa ppeerr iill 9988°° ccoommpplleeaannnnoo ddii DDoonn LLaa MMaannttiiaa

Il 23 agosto 2011, attorniato da pa-recchi nipoti e pronipoti, dalla ComunitàSalesiana di Canicattì e dai rappresentan-ti delle Comunità di Riesi e di San Catal-do, ha festeggiato il suo 98° compleannoDon La Mantia.

Ad multos annos.

DDoonn BBiiaaggiioo TTrriinnggaallee

Page 50: Notiziario Settembre 2011

48 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE

PPaalleerrmmoo--RRaanncchhiibbiillee

EEccuubbaa:: llaa bbaannaalliittàà ddeell mmaallee,, uunnlluunnggoo vviiaaggggiioo nneellllaa mmaallvvaaggiittàà uummaannaa

Anno dopo anno, per noi è sempre piùdifficile mettere in scena una tragedia grecaperseguendo il desiderio di innovazione masalvaguardando, nel contempo, il messaggiooriginario del testo classico. Vorremmo at-trarre lo spettatore, interessarlo e coinvol-gerlo nell’azione scenica senza, tuttavia, es-sere ripetitivi rispetto ai nostri lavori prece-denti.

Da queste premesse ha avuto origine lospettacolo Ecuba: la banalità del male, cheabbiamo messo in scena al Teatro del “DonBosco Ranchibile” di Palermo, nel mese dimaggio, e con esso abbiamo partecipato an-che alla XXVI Rassegna Internazionale diTeatro Classico della città di Padova, orga-nizzata dal Centro Studi Teatrali “Tito Li-vio”, e al XVII Festival del Teatro Classicoper giovani a Palazzolo Acreide (SR), orga-nizzata dall’Istituto Nazionale del DrammaAntico. Inoltre siamo stati ammessi al con-corso teatrale “Colpi di scena” a Gravina diPuglia, che seleziona 14 scuole di teatro datutta Italia e che avrà luogo a partire dal me-se di Ottobre.

Allo spettacolo hanno preso parte 65 al-lievi del liceo (classico, scientifico ed econo-mico) dell’Istituto “Don Bosco Ranchibile”

di Palermo, diretti dal maestro GianpaoloBellanca. La traduzione del testo era origi-nale, di Myriam Leone, così come tutte lemusiche dello spettacolo, composte dalmaestro Daniele Mosca.

Il nostro dramma, a partire dalla trage-dia di Euripide, si propone di rappresentarela vicenda dell’omonima regina di Troia, do-po la distruzione della propria città, inqua-drandola nell’attualità dell’orrore che susci-ta ogni conflitto umano: come quella di Troia, ogni guerra costituisce una negazionedella dignità dell’uomo, e in qualunque epo-ca o luogo essa si verifichi, trascina dietro disé non solo morte e distruzione ma anche unprofondissimo senso di dolore. Come affer-mava amaramente Cesare Pavese: “Ogniguerra è una guerra civile”.

Riflettendo sull’universalità di tale con-cezione, abbiamo pensato di rappresentarela sofferenza e la mortificazione dell’elemen-to umano insite in ogni guerra. Pertanto, èstata inserita fra i personaggi del dramma, laprofetessa Cassandra, figlia di Ecuba, chenella tragedia originaria, pur essendo pre-sente nell’accampamento greco, non com-pare in prima persona. La fanciulla troiana,sacerdotessa di Apollo, è anche una veggen-te. Nella nostra messa in scena, per tre volteCassandra sarà preda dell’enthusiasmòs, lapossessione da parte del dio, e in tale statodi invasamento avrà tre diverse visioni delfuturo, concernenti tre diversi segmenti tra-gici della storia dell’uomo del Novecento.

La prima profezia riguarda la Shoah de-gli Ebrei, vista, però, con gli occhi di chi èsopravvissuto all’eccidio dei campi di ster-minio di Auschwitz e Treblinka. Sebbeneancora vivi nel corpo, i personaggi di talescena appaiono ancora ossessionati e tor-mentati dai demoni della memoria e del ter-rore. E mentre essi ricordano, sullo sfondosi svolge il processo ad Otto Adolf Ei-chmann, brutale esponente del partito nazi-

Page 51: Notiziario Settembre 2011

49Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

sta accusato di avere commesso crimini con-tro l’umanità con l’intenzione di distruggerela stirpe ebraica: la sua condanna è narratanel celeberrimo saggio di Hannah Arendt,La banalità del male (che ha ispirato il titolodella nostra messa in scena).

La seconda profezia concerne, invece,l’attacco dell’Iraq contro l’Iran negli anniOttanta, quando il Paese persiano era giàfortemente provato dall’instaurazione dellaRepubblica islamica da parte dell’ayatollahKhomeyni. Con il suo rigido moralismo,quest’ultimo aveva fortemente limitato la li-bertà di espressione della popolazione ira-niana, sui cui costumi dovevano continua-mente vigilare i pasdaran, gli intransigentiguardiani della rivoluzione. Nella nostramessa in scena, tali eventi sono osservati dal-lo sguardo spaventato e inconsapevole di al-cuni ragazzi di Teheran, Marjane Kurosh ePardis.

Infine, la terza profezia svela il Sudafri-ca degli anni Cinquanta e la rivolta control’Apartheid da parte della popolazione indi-gena guidata da Nelson Mandela. Sullosfondo, i lunghi anni della prigionia di que-st’ultimo, successivamente l’esultanza dellasua gente per la tanto attesa scarcerazione einfine il riconoscimento dei propri diritti: at-traverso la danza del toi toi, il popolo deiSudafricani, uomini senza voce e senza vol-to, riscatta la propria libertà e finalmentesente di esistere.

I testi delle tre profezie sono stati presida diverse opere e poi “messi in scena”, os-sia resi “scenicamente realizzabili”, dal regi-sta:

– per la scena della Shoah ci siamo basa-ti sul testo di Hannah Arendt, “La banalitàdel male” (che ha anche ispirato il titolo delnostro lavoro) e sul documentario cinemato-grafico di Karl Lanzmann dal titolo omoni-mo, “Shoah”;

– per la scena sull’Iran ci siamo basatisul romanzo di Marjane Satrapi “Persepo-lis” e ci siamo avvalsi della consulenza lin-guistica e contenutistica della professoressairaniana Mandana Yashrebi;

– per la scena sul Sudafrica, abbiamo at-tinto parte dei testi del romanzo di Domeni-

que Lapierre, “Un arcobaleno nella notte”,mentre la restante parte l’abbiamo scrittanoi.

Ciascuna delle suddette profezie si apree si chiude attraverso la progressiva posses-sione estatica di Cassandra: la sofferenza el’umiliazione provocate negli uomini dallaguerra e dall’ignoranza sono le stesse cheprovano Ecuba e le altre fanciulle troiane,ridotte in schiavitù e private di qualunquedignità.

LLaa ddaannzzaa ddeellllee MMoorrttii

Nella nostra messa in scena, oltre al per-sonaggio di Cassandra abbiamo inserito cin-que fanciulle danzanti che rappresentano al-trettante Morti e che accompagnano, coi lo-ro suggestivi movimenti, la sacerdotessa tro-iana attraverso le sue profezie.

La caratteristica di questi personaggi èche, nelle visioni di Cassandra, esse rivesto-no, di volta in volta, dei ruoli differenti, in-carnando i diversi personaggi che incontria-mo durante il lungo viaggio nella malvagitàumana. Così, nella Shoah le Morti rappre-sentano sia i magistrati del tribunale di Ge-rusalemme che condannano l’imputato Ei-chmann sia i soldati delle SS che accolgonosubdolamente i deportati di Treblinka; nellascena del Sudafrica, invece, le cinque fan-ciulle confondono il loro volto con quellodegli abitanti di Sophiatown, umiliati e op-pressi ma pronti a lottare per la propria li-bertà.

Page 52: Notiziario Settembre 2011

50 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE LLaa ““ccoonnttaammiinnaazziioonnee”” lliinngguuiissttiiccaa

Per quanto riguarda la lingua dei perso-naggi, abbiamo scelto di inserire alcuni ver-si in Greco antico (dialetto attico) e con lametrica originaria dei dialoghi (il trimetrogiambico), corrispondenti a momenti di altatensione drammatica, così da ricreare l’effet-to che il testo originario doveva produrresugli spettatori. Le parti in Attico sono ab-bastanza brevi (per non spezzare l’attenzio-ne da parte del pubblico), e tutto quello chei personaggi dicono in Greco l’hanno giàdetto, immediatamente prima, in Italiano,cosicchè gli spettatori non abbiano difficol-tà nella comprensione. Il Greco viene impie-gato non solo nei dialoghi, ma a tratti anchenel canto (Ecuba si presenta in scena can-tando in Greco), mentre i brani cantati dalcoro sono generalmente in Italiano (anchese negli anni passati è capitato che fossero inGreco).

Fra le parti corali delle schiave troiane,gli stasimi cantati sono stati fortemente vo-luti oltre che da me e dal regista, anche dal-l’insegnante di musica del laboratorio, che èanche un compositore e che ha curato per-sonalmente la preparazione delle corifeecantanti, oltre ad avere composto TUTTE lemusiche dello spettacolo. Alcune parti sonostate eseguite sotto forma di canone e tuttesono state accompagnate dal flauto traversoche una delle nostre corifee suona dal vivo.

Infine, i personaggi delle tre profezie,per un maggiore realismo e al fine di creareuna più profonda suggestione, parlano, atratti, la propria madrelingua: il tedesco el’ebraico nella scena della Shoah, il persianoin quella dell’Iran, lo xhosa e l’afrikaans nel-la visione del Sudafrica.

IIll ssiiggnniiffiiccaattoo ddeellllee mmaasscchheerree

Le cinque Morti danzanti e i personaggidelle tre profezie (Adolf Eichmann nellascena della Shoah, i pasdaran in quella del-l’Iran, Nelson Mandela e la sua gente inquella del Sudafrica) indossano tutti dellemaschere. Esse sono diverse l’una dall’altrae sono state realizzate interamente da alcunidei nostri ragazzi. Nella nostra messa in sce-na le maschere non alludono ad arcaicheconnotazioni di ritualità religiosa, ma piut-tosto, in senso ‘pirandelliano’, servono a sot-tolineare il fatto che i suddetti personaggi,nelle loro azioni, interpretino un ruolo, reci-tino una parte che diviene spesso espressio-ne di una diversità rispetto al quotidiano.

Inoltre, parte della maschera di Ei-chmann, unitamente ad un’altra parte diquella di Mandela, verranno unite e ricom-poste, come in un mosaico, sul volto di Ecu-ba, quasi a sottolineare il fatto che, sul visodella donna e, metaforicamente, nel suo ani-mo, si sovrappongano gli orrori della storiaumana.

IInntteerrpprreettaazziioonnee ffiinnaallee:: ““nnooii ssiiaammoo ll’’oorrrroorree””

L’Ecuba di Euripide, nella complessitàdei suoi significati, si presta a molteplici in-terpretazioni. Nella nostra messa in scena,abbiamo cercato di approfondire una lineainterpretativa particolare senza rinunciare,però, agli altri elementi concettuali costituti-vi del dramma: il dolore della schiavitù, ladialettica fra Greci e barbari, la sacralità delvincolo di ospitalità, la dignità della nobiltàdi stirpe, le manifestazioni e la gestualitàdella supplica.

Nella nostra rappresentazione, alla finedella tragedia, mentre sembrano sanarsi lefratture temporali fra le varie profezie e ipersonaggi delle diverse epoche si mescola-no fra di loro, accomunati dall‘universalità

Page 53: Notiziario Settembre 2011

51Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAALL

EESSIIAA

NNEE

della condizione di uomini sottoposti al ma-le, per un’ultima volta rientra la sacerdotes-sa Cassandra. Ora, tuttavia, la profetessa ap-pare più lucida e consapevole, in grado diinterpretare le proprie visioni e di trarre daesse un’unica e amara morale: durante illungo viaggio nella malvagità umana noi, in-sieme a lei, abbiamo assistito a degli orroriindicibili, orrori che avevano il volto del-l’avido re del Chersonéso Polimestore, oquello degli spietati soldati nazisti, o ancoraquello dei moralisti pasdaran, o perfinoquello degli intransigenti esponenti del-l’apartheid. Ma noi uomini dimentichiamofacilmente, e ci abituiamo sempre a tutto…

Così, mentre nel Chersonéso Tracio si è

levato un vento propizio e le navi greche so-no pronte per ripartire, Cassandra, inorridi-ta per quello che le sue profezie le hanno ri-velato, timorosa del fatto che l’uomo scordiquanto è accaduto e che, per questo motivo,ciò possa verificarsi di nuovo, lancia a cia-scuno di noi un monito affinchè nessuno di-mentichi mai più quello a cui ha assistito. Lagiovane profetessa grida il suo sdegno contutta la sua passione, ma la sua esortazione sitramuta presto in una maledizione, cheecheggia le parole di Se questo è un uomo diPrimo Levi e che ci spinge a non dimentica-re mai più. Altrimenti…

MMyyrriiaamm LLeeoonnee ee GGiiaannppaaoolloo BBeellllaannccaa

SSaann CCaattaallddoo

RRiinnnnoovvaattoo iill CCoonnssiigglliioo IIssppeettttoorriiaalleeSi è riunito domenica 10 luglio 2011

presso l’Oratorio “San Luigi” in San Catal-do l’81° Consiglio Ispettoriale della Federa-zione Sicula Exallievi Don Bosco per il rin-novo delle cariche sociali per il quadriennio2011-2015. Vi hanno partecipato novantaelettori provenienti dalle 23 Unioni della Si-cilia tra Presidenti, VicePresidenti, Vice Presiden-ti Gex, Delegati, Compo-nenti della PresidenzaIspettoriale ed Exallieviinsigniti del Distintivod’oro.

Gli ospiti sono statiaccolti in un clima di cor-diale familiarità nel segnodella più autentica tradi-zione salesiana dal Diret-tore della Casa Salesiana,Don Filippo Pagano e dalPresidente dell’UnioneExallievi, Isidoro Medico.

Dopo gli indirizzi disaluto e di benvenuto diDon Filippo Pagano, lapreghiera iniziale guidata

da Don Enzo Giammello, il Presidenteuscente, Giuseppe Orlando ed il Tesoriere,Pancrazio Di Bennardo, hanno svolto ri-spettivamente la Relazione di verifica del-l’anno sociale 2010-2011 e sul Consuntivodi Cassa al 31 Dicembre 2010 nonché sulleproposte per l’anno sociale 2011-2012.

Page 54: Notiziario Settembre 2011

52 Insieme

DDAA

LLLL

EE CC

AASSEE

SSAA

LLEE

SSIIAA

NNEE Il Presidente Orlando ha tracciato preli-

minarmente un consuntivo delle principaliiniziative realizzate nel decorso quadrien-nio, tra cui l’Incontro Nazionale dei giovanidella Famiglia Salesiana a Catania nel 2008,la Scuola di Leader dei giovani exallievi eu-ropei a Zafferana Etnea del 2009, l’incontrodi lavoro tra la Presidenza Nazionale e ilConsiglio Ispettoriale a Gibilmanna nel2010 con la consegna del Distintivo d’oroagli Exallievi Salvatore Faro e Calogero Pat-ti, la Giornata Regionale dell’Exallievo adAgrigento realizzata nell’aprile di quest’an-no, grazie allo sforzo organizzativo di Gio-vanni Costanza, Mario Li Causi, ValerioMartorana, che ha condotto brillantementela Giornata, Francesco Muceo, Don EnzoGiammello e del Consiglio Ispettoriale tut-to, evento che ha suscitato una vasta eco intutta l’isola e oltre lo Stretto e, per finire,l’offerta dell’olio per la lampada votiva diDon Bosco a Torino Valdocco, affidata perquest’anno sociale alla Federazione Ispetto-riale Sicula.

Si è, poi, soffermato sulla situazione dif-ficile in cui versano diverse Unioni rivolgen-do un accorato appello a non far moriredentro ciascuno di noi il senso di apparte-nenza alla famiglia salesiana e a dare più for-za e vigore al ruolo che la nostra Associazio-ne deve avere nella Chiesa e nella società ci-vile.

Ha posto, quindi, l’accento sulla neces-sità di continuare il sostegno alla borsa lavo-ro “per i giovani e minori a rischio” e aiCe.P.La (Centri di promozione del Lavoro)e di sostenere la destinazione del proprio5x1000 dell’Irpef alla Federazione. Per ulti-mo, il Presidente ha ribadito l’esortazione apromuovere gli Incontri interunionali e apartecipare agli Esercizi Spirituali di fineagosto.

Ne è seguito un dibattito ampio ed arti-colato a cui hanno partecipato i Presidentidelle Unioni Giuseppe Fazio di Catania,Francesco Di Paola di Barcellona Pozzo diGotto, Andrea Calamia di Trapani, NinoGigante di Messina, Tina Cassarino di Gela,Stefano Carpino di Palermo, Mario Li Cau-si di Agrigento, Caterina Cumella di Cani-

cattì, il Consigliere Ispettoriale, AntoninoCubeta, l’ex Presidente, Giovanni Costanza,gli Exallievi Salvatore Faro, Alfredo Scagliae Carmelo Aiello.

Gli intervenuti, accogliendo l’appellodel Presidente Orlando, si sono impegnati afar veicolare in seno alle Unioni di apparte-nenza l’esigenza di rilanciare l’Associazionecome soggetto capace di svolgere un ruolopropositivo per il miglioramento e la trasfor-mazione delle realtà territoriali in cui si ope-ra.

Al termine del dibattito, è seguita nellabella ed accogliente Cappella della Casa Sa-lesiana la Celebrazione Eucaristica presie-duta da Don Enzo Giammello e concelebra-ta da Don Biagio Amata, Don Giuseppe Co-sta e Don Salvatore Alfano.

Nel pomeriggio, al termine delle opera-zioni di voto, la Commissione Elettoralepresieduta da Mariano Sprizzi, ha proclama-to eletto alla carica di Presidente Ispettoria-le l’uscente Giuseppe Orlando ed alla caricadi Consiglieri Ispettoriali Antonino Bruno,Antonino Cubeta, Giuseppe Fazio, Riccar-do Galioto, Mario Li Causi, Francesco Lu-cido, Maria Concetta Nicolosi, GiovanniPlatania e Giuseppe Puglisi. Tra i Consiglie-ri neo-eletti, il Presidente dell’Unione Exal-lievi di Agrigento, Mario Li Causi, è risulta-to il primo per il maggior numero di voti ri-portati.

A coronamento della bella giornata tra-scorsa nella accogliente Casa Salesiana diSan Cataldo ( non poteva esserci epilogo mi-gliore ! ) il Presidente Orlando, per incaricodel Presidente della Federazione Nazionale,Bernardo Cannelli, ha insignito del Distinti-vo d’oro l’Exallievo Calogero Milazzo del-l’Unione Exallievi di Canicattì per l’adesio-ne sincera e generosa agli insegnamenti diDon Bosco dimostrata in tanti anni di mili-tanza in seno alla Famiglia Salesiana.

Calogero Milazzo, un passato di Docen-te nelle scuole salesiane di Agrigento e diConsigliere Ispettoriale, si è prodigato peruna presenza dei salesiani nella sua Canicat-tì, che dura ormai da oltre un ventennio.

CCaallooggeerroo PPaattttii

Page 55: Notiziario Settembre 2011

53Insieme

GGUU

AARR

DDAA

NNDD

OO AA

LLTT

RROO

VVEE

GGuuaarrddaannddoo aallttrroovvee

LLaa pprreessiiddeennzzaa CCIISSII aa ZZaaffffeerraannaaPer il secondo anno conse-

cutivo gli Ispettori salesianidelle ispettorie CISI hannoscelto la Sicilia come sede perl’incontro di presidenza e perla condivisione annuale con gliEconomi ispettoriali.

Alcuni Ispettori ed Econo-mi hanno anticipato al giorno 8il loro arrivo in Sicilia ed hannopotuto godere di alcune raritàdel ricco patrimonio artisticosiculo. Nell’assolato pomerig-gio del giorno 7 luglio sono sta-ti catturati dalla magia e dalla grandiositàdel teatro greco di Siracusa e dall’adiacenteparco archeologico. Dopo una breve visitaal Santuario della Madonna delle lacrime,hanno fatto visita alla comunità delle FMA epoi ai gruppo di animatori, ragazzi e bambi-ni impegnati nel GREST.

La mattinata del giorno 8 è stata dedica-ta alla visita alla Cattedrale di Monreale, al-la Cappella Palatina e alle altre ricchezze delPalazzo dei Normanni. La comunità di Pa-lermo, Gesù Adolescente ha offerto agliospiti un momento conviviale molto apprez-zato da tutti.

I lavori della presidenza CISI sono ini-

ziati la sera di venerdì 8 luglio con un primomomento di condivisione da parte degliispettori che hanno presentato sintetica-mente la loro attività negli ultimi mesi.

La giornata del sabato 9 luglio è statadedicata quasi interamente all’incontro con-giunto degli ispettori con il settore econo-mia. È stato presentato il bilancio consolida-to da parte di Don Ghioni a cui è seguitauna dettagliata verifica e valutazione da par-te dei presenti.

La sola Presidenza CISI ha ripreso i suoilavori il giorno 10 con i seguenti temi all’or-dine del giorno: relazione del PresidenteCNOS, lo sviluppo del CNOS-SPORT, la

preparazione della Visita d’In-sieme, l’avvicendamento delleresponsabilità di ispettori e de-legati nei vari settori, alcunedelibere urgenti.

Nella mattinata dell’11 lu-glio il cappuccino Padre Salo-nia ha intrattenuto gli ispettorisul tema “Attende tibi”, illu-strando le situazioni di “burnout” che un ispettore deve af-frontare, come affrontarle e diquali atteggiamenti psicologicie spirituali attrezzarsi. L’inter-vento è stato unanimementeapprezzato.

DDoonn GGiioovvaannnnii MMaazzzzaallii

Page 56: Notiziario Settembre 2011

54 Insieme

GGUU

AARR

DDAA

NNDD

OO AA

LLTT

RROO

VVEE

AAcciirreeaallee -- OOrrddiinnaazziioonnee EEppiissccooppaallee ddii MMoonnss.. AAnnttoonniinnoo RRaassppaannttii

Sabato 1° ottobre 2011 alle 16.30 nella Basilica Cattedrale di Aci-reale, il cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo Metropolita di Palermoe Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana conferirà l’Ordi-nazione Episcopale a Mons. Antonino Raspanti, vescovo eletto diAcireale. Saranno coordinanti mons. Pio Vittorio Vigo, Amministra-tore Apostolico di Acireale, e mons. Francesco Miccichè, Vescovo diTrapani, diocesi di origine di Raspanti. In questa circostanza il nuo-vo Vescovo darà inizio al Ministero pastorale ad Acireale, Diocesi fi-nora retta dall’Arcivescovo mons. Pio Vittorio Vigo. Mons. Antoni-no Raspanti è vivamente grato a coloro che si uniranno a lui nellapreghiera ed in particolare a quanti potranno partecipare alla Litur-gia di Ordinazione.é Mons. A. Raspanti.

PPeerr llaa pprriimmaa vvoollttaa iinn mmoossttrraa 660000 vvoolluummii ddeell PPaappaa..SSaarràà aalllleessttiittaa aa CCaasstteell GGaannddoollffoo,, iinn VVaattiiccaannoo ee ppooii aa FFrriibbuurrggoo

La casa editrice Herder, in collabo-razione con la Libreria Editrice Vatica-na, ha colto l’occasione della Visita delPapa in Germania, per raccogliere epresentare le opere di Joseph Ratzin-ger-Benedetto XVI nelle loro moltepli-ci traduzioni.

In un’esposizione unica nel suo ge-nere – allestita prima a Castel Gandol-fo per il Santo Padre, poi per gli inte-ressati in Vaticano al Campo SantoTeutonico ed infine presso la sede del-la casa editrice Herder a Friburgo –

vengono esposti circa seicento volumi rappresentativi di più di venticinque Paesi.Per la prima volta, in uno stesso luogo, è possibile vedere l’edizione rumena di “Sale del-

la terra” sino a quella cinese di “Dio e il mondo”, insieme alla grandi monografie di JosephRatzinger-Benedetto XVI. In questo modo la casa editrice Herder e la Libreria Editrice Va-ticana intendono manifestare all’autore elogio e gratitudine.

“Quale detentrice dei diritti degli scritti del Papa, è per la LEV motivo di grande soddi-sfazione vedere raccolti volumi tradotti nelle maggiori lingue del mondo”, dice Giuseppe Co-sta, Direttore della Libreria Editrice Vaticana. “Sarà per noi una grande gioia potere mostra-re al Papa stesso l’esposizione, il 15 settembre prossimo a Castel Gandolfo, presso la sua re-sidenza estiva”, afferma Manuel Herder.

La mostra verrà presentata in Vaticano venerdì 16 settembre, dalle ore 10:00 alle ore18:00, presso il Campo Santo Teutonico (Via della Sagrestia 17, 00120 Città del Vaticano).

Presso la sede della Casa Editrice Herder la mostra verrà, invece, presentata in occasio-ne di un incontro con la stampa durante la visita del Papa sabato 24 settembre, dalle ore 21,presso la Casa Editrice Herder (Hermann Herder Straße 4, 79104 Friburgo).

Da: Zenit.org, Roma 13 settembre 2011.

Page 57: Notiziario Settembre 2011

Signorina Maria SaladinoDonna di fede, combattiva e

determinata

Carissimi amici, mi sento onorato dipoter presiedere questa Eucarestia diringraziamento e di suffragio per la ca-rissima Signorina Saladino.

Come ho già detto, sono qui a nomedel Signor Ispettore dei Salesiani eposso dire a nome di una nutrita schie-ra di Salesiani che hanno conosciutoper lungo tempo la Signorina Maria, econ essa hanno collaborato per il sognodella sua vita: i ragazzi della valle delBelice. Siamo qui attorno alla sua sal-ma per ringraziare il Signore per la sto-ria meravigliosa che ha voluto fare conquesta donna che è stata madre di tan-ti fanciulli e promotrice di tante operedi bene.

Il Signore gli ha concesso una lungavita: 91 anni; ma soprat-tutto gli ha dato un cuo-re che è palpitato intera-mente per quei ragazziche hanno riempito i suoipensieri, le sue preoccu-pazioni, i suoi sogni.

La Signorina MariaSaladino ha fatto diCamporeale una torredalla quale ha spaziatoper tutta la valle del Be-lice alla ricerca dei ra-gazzi e delle ragazze arischio ed emarginatidalla società.

Come Don Bosco,della cui famiglia facevaparte in quanto Consa-crata fra le Volontarie di Don Bosco, haspeso l’intera sua esistenza a cercarechiunque potesse aiutarla nell’impresa,che a tanti sembrava utopica, di crearecentri di educazione per i tantissimi ra-gazzi e ragazze presenti nel Belice,emarginati ed a rischio.

La Signorina Maria Saladino inizia ilsuo impegno sociale come insegnante.È una donna che sa guardarsi attorno,e tutto negli anni ’40 gli parlava di sof-ferenza. Ella stessa dice “Quando cam-minavo per le strade di Camporeale,ogni angolo mi ricordava una tragedia.

Ogni giorno in paese c’era un mortoammazzato dalla mafia… la situazionein paese era disperata. Io insegnavo al-le scuole elementari, i miei alunni pian-gevano per la fame. Io li soccorrevo co-me meglio potevo. Compravo i libri, ivestiti. Il pane e la pasta. Facevo lamaestra e lo stipendio se ne andavatutto così… ma vedendo che ciò non ba-stava ho cominciato a fare catechismoed oratorio per educare i ragazzi al be-ne, al bello e all’onestà”.

Il suo amore verso ogni bambino/aera personale ed intenso fino a riceve-re le confidenze di ognuno e poi a prov-vedere alle loro necessità. Anche que-sto non gli bastò, pensò allora di fare lamissionaria, ma il Signore gli fece capi-re che doveva dedicare tutte le sueenergie a Camporeale “per salvare i ra-gazzi dalla violenza della strada”.

Ben presto, pertanto, si rese contoche non bastava aiutarei ragazzi con l’insegna-mento, ma era necessa-rio tirarli fuori dalla loroemarginazione. Così apoco a poco sviluppanella sua mente e nelsuo cuore un meraviglio-so progetto che saràsempre un sogno maipienamente compiuto.

Il carattere forte edenergico, del quale eradotata la sua personali-tà, ha fatto di lei unagrande condottiera chenon ha mai gettato laspugna nonostante ledifficoltà, i sacrifici e le

resistenze che trovava attorno a se. El-la ancora dice “Ci sono voluti 20 anniprima di costruire il mio primo Istituto.Venti anni di battaglie contro tutti colo-ro che volevano farmi stancare e desi-stere… Non avevano però fatto i conticon la mia testardaggine. Alla fine hovinto io. Ho saputo resistere. Non mihanno piegata. Fino ad oggi ho realiz-zato 9 Istituti”.

La sua fede intensa, che era intes-suta da un intimo rapporto con Dio finoal misticismo, era la radice della suaforza interiore.

55Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE

DDaa rriiccoorrddaarree

é M. Saladino tra iragazzi del Belice.

Page 58: Notiziario Settembre 2011

56 Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE Dopo aver impegnato tutti i suoi be-

ni per realizzare strutture e luoghi dieducazione, avverte l’insufficienza dellesue possibilità ed inizia una ricerca diaiuti presso le istituzioni statali e regio-nali ed il Tribunale dei minori. E nonmancò persino l’aiuto dei Siciliani Emi-grati in America, ove rimase per più diun anno raccogliendo offerte per i suoiragazzi.

In questa ricerca quanti sacrifici,quante resistenze, quanti ostacoli cheavrebbero fiaccato qualunque progettoumano, che non fosse animato da unafede salda ed una volontà indomita co-me quella della Signorina Saladino.

Ma il suo sogno era inarrestabile:iniziò così un dialogo persistente con iSalesiani, nella persona dell’Ispettoredel tempo, per avere una Comunità Sa-lesiana a Camporeale.

Per raggiungere il suo obiettivo si ri-volse ai Superiori Maggiori dei Salesia-ni e persino a Giovanni Paolo II.

Dopo una lunga battaglia ottenneche i Salesiani avviassero un Oratorionel Centro Sociale da lei costruito e do-ve già aveva ospitato un bel gruppo diragazzi da interni.

Furono anni creativi e di grandesoddisfazione educativa.

Don Vittorio Costanzo, Ispettore deiSalesiani nei tempi più fecondi dellaSaladino, mi diceva: “Era una donnache amava i suoi ragazzi uno per uno,con vero affetto di madre fino alla com-mozione. Ella era solito affermare «chisalva un bambino salva l’umanità»”.

Con i Salesiani arrivarono le Figlie diMaria Ausiliatrice nell’Istituto Don Bo-sco tuttora esistente, per la cura delleragazze a rischio di quel lembo della Si-cilia, dimenticato da tutti.

Poi sognò una Casa per le ragazzemadri ed una Casa di riposo che lei benpresto costruisce ma non riuscirà mai atrovare persone idonee che se ne pren-dessero cura.

Successivamente restaura la Casadel Fanciullo che affida alle Suore Bene-dettine e costruisce la struttura che ac-coglie la Casa Famiglia animata dai Sa-lesiani sulla collina detta “il Paradiso”.

Tutte queste opere sono state sem-pre espressione del suo amore per la

gioventù pericolante, come diceva DonBosco. Infatti lei ha saputo realizzare,nella sua storia, quello che abbiamosentito dalla bocca di Gesù: avevo fa-me, ero nudo, ero abbandonato… e miavete dato da mangiare, da bere e sie-te venuti ad aiutarmi…

Don Giuseppe Troina, Ispettore deiSalesiani che le fu vicino per tanti annidice “Vedevo in lei il cuore stesso diDon Bosco, che soffriva per la situazio-ne di emarginazione dei suoi ragazzi.Tuttavia non le mancava il sorriso sullelabbra che gli veniva infuso dai sogni edal sorriso dei suoi stessi ragazzi”.

La Signorina Maria Saladino è stataun gigante della carità e non ha mo-strato per nulla alcuna insofferenza perle difficoltà e le battaglie che ha dovu-to affrontare nelle infinite vicissitudinidi cui è piena la sua storia.

Per questo suo amore di madre peri più piccoli ed indifesi, nonostante lesue insistenze che spesso potevano di-sturbare gli indifferenti, ha avuto unascolto ampio ed un apprezzamentocorale.

Essa è stata una donna che ha sa-puto sempre sperare anche quando nonc’era alcun che per poter sperare. Ed ilSignore e la storia l’hanno premiata.Siamo certi che la Signorina Saladinoavendo combattuto la buona battagliadell’amore, ora ha ricevuto la sua ri-compensa nel cuore di Dio, assieme aDon Bosco da lei tanto amato.

Al termine di una vita così lunga ericca di creatività, di amore, di dedizio-ne incondizionata, e di generosi sacrifi-ci tutti siamo chiamati a fare un since-ro e sentito rendimento di grazie, al Si-gnore Gesù che ce l’ha data, a Lei stes-sa che ha saputo chinarsi sulle necessi-tà di tanti ragazzi e ragazze.

Essa ha detto di se: “Io sono unasognatrice. Sogno cose bellissime.Bambini liberi dalla fame e dalla violen-za, una giustizia sociale più vera, unasocietà senza il dominio dei prepotenti,libera da ogni mafia… Non so quanti an-ni mi servono per realizzare tutte que-ste cose. Mi basta arrivare a 90 anniper completare tutti i miei progetti… Ioringrazio Dio per avermi dato un cuoredi fanciullo sempre pieno di meraviglie,

Page 59: Notiziario Settembre 2011

57Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE

di entusiasmo, di gioia… Io nel cuore hosempre 20 anni”.

La nostra presenza qui da tante par-ti della Sicilia è il vero ringraziamento ericonoscimento della grandezza di men-te e di cuore della Signorina Maria Sa-ladino.

Ricordiamola con la nostra mente enel nostro cuore, perché susciti ancoradei veri apostoli per la gioventù di oggi,in una società così smarrita che è quel-la in cui viviamo.

Don Antonino Rubino

A Camporeale èconsiderata santa

A Camporeale (PA), è deceduta, a91 anni, la maestra Maria Saladino. Nelmomento in cui ha chiuso gli occhi unacolomba bianca è entrata nella sua ca-mera e non voleva più uscirne, come sevolesse anche lei vegliare il corpo san-to di Maria Saladino. Infatti, a Campo-reale e da coloro che l’hanno conosciu-ta, è considerata una santa. Ha consa-crato tutta la sua vita al Signore e allaChiesa che ha servito costantementeattraverso il recupero dei ragazzi menofortunati, figli di carcerati, di famigliedisgregate, povere ed emarginate. Lau-reata in Pedagogia, insegnò nella scuo-la elementare e giovanissima, fin daldopoguerra, passava nelle singole clas-si per ricordare la lezione di catechismoche si svolgeva nel pomeriggio in unsalone che aveva affittato. Intere gene-razioni di ragazzini in tal modo sonostati educati alla fede. Già negli anniCinquanta svolgeva presso le famigliela catechesi rionale, perché Maria Sala-dino precorreva i tempi. Era decisa,combattiva, determinata nel raggiun-gere il suo ideale di missione, per to-gliere i ragazzi dalla devianza e dare lo-ro un mestiere e quindi un lavoro, perun avvenire di giustizia, di serenità e disolidarietà.

Negli anni Sessanta andò negli Sta-ti Uniti e raccolse il denaro tra gli emi-grati per costruire le opere sociali a fa-vore dei ragazzi del Belice. Affascinatadall’ideale educativo di san GiovanniBosco, ha speso la sua vita «per ridare

un sorriso ai bambini del Belice», sot-traendo centinaia di minori dalle manidella mafia e dalla miseria, ospitandolipresso le numerose strutture di acco-glienza da lei stessa realizzate a Cam-poreale. Sosteneva che l’accoglienza el’educazione sono le armi per la rinasci-ta umana e per ogni riscatto sociale. Aisuoi ragazzi ha dato istruzione umana eprofessionale. Oggi la sua opera educa-tiva viene portata avanti dai Salesiani,dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dalleBenedettine della Divina Provvidenza.

A loro già aveva affidato gli istitutiche ha realizzato. Ha sempre vissuto inmaniera semplice e disinteressata, sen-za mai chiedere nulla in cambio per sé.Mai è stata scoraggiata, ma superava ledifficoltà come gli antichi profeti. La suaforza proveniva dalla fede che ognimattina alimentava alla mensa eucari-stica e dalla certezza che riponeva nel-la Divina Provvidenza.

Da: Famiglia Cristiana, anno LXXXI n. 40, 2-10-2011.

Omelia per il funerale diDon Giuseppe Pardo

Messina, 18.07.2011

Ho incontrato DonPardo per l’ultima voltain occasione di una miabreve visita al San Tom-maso, alla conclusionedegli Esercizi Spiritualidei confratelli, il giorno25 giugno. Sapevo dellesue condizioni precariedi salute, che avevanoconsigliato il suo tem-poraneo ricovero pressola nuova struttura“Mamma Margherita”dalla sua comunità diMessina, Savio. Rimasituttavia colpito dal fattodi vederlo in carrozzellae molto consunto. Lesue poche parole e soprattutto il suosguardo incavato mi comunicaronoquasi una implorazione e l’esplicitoanelito di curarsi e migliorare. Nonavrei comunque immaginato che si

é Don G. Pardo.

Page 60: Notiziario Settembre 2011

58 Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE trattava di una condizione di debolezza

che in poco tempo lo avrebbe portato aconcludere la sua esperienza terrena.Don Giuseppe infatti ci ha lasciati la se-ra del 16 luglio, dopo un celere ricove-ro in ospedale, in seguito all’evidente egenerale aggravarsi delle sue condizio-ni.

Un percorso umano sufficientemen-te lungo quello di Don Pardo che il 6marzo aveva compiuto 80 anni! Gli ot-tuagenari in effetti sono dal Salmo 89indicati come i più robusti, anche se cisiamo abituati oggi ad accompagnareall’ultimo traguardo confratelli ancorapiù anziani. [...]

La cartella personale di Don Giusep-pe è scarna, semplice, specchio di unavita lineare e serena. I piccoli fogliettisu cui sono stilati i giudizi dei suoi pri-mi passi nella vita salesiana, nel perio-do della formazione iniziale, ribadisco-no la sua buona salute, le sue buonecapacità intellettuali, uno spirito sale-siano chiaro, una spiritualità semplice.Si percepiscono anche quelle note ditemperamento e di carattere che lohanno contraddistinto fino agli anni del-la vecchiaia: la semplicità che a voltepoteva sembrare ingenua e al contem-po espressioni di originalità che nonerano facilmente armonizzabili e pote-vano dare l’impressione, come si espri-me letteralmente un giudizio di una“certa stranezza”. Per riconoscimentouniversale il giovane salesiano si con-traddistingue per il suo buon spirito, lasua volontà decisa e il suo impegno.

Un percorso standard potremmodefinirlo quello di Don Pardo che nonera siciliano di nascita anche se lo di-venne per aver trascorso tutta la suavita praticamente in Sicilia. Era nato inPuglia ad Alessano in provincia di Lecceil 6 marzo 1931. In seguito al trasferi-mento del padre Santo, Maresciallomaggiore di finanza, in Sicilia il giovaneGiuseppe ebbe il suo primo contattocon Don Bosco e i Salesiani a Palermo.Scrive nella sua domanda di ammissio-ne alla prima professione: “All’OratorioSalesiano di Santa Chiara, che semprericorderò con affetto (…) ho imparatoad amare vieppiù con ardore Cristo. E lìho cominciato a nutrire una grande ca-

rità verso i giovani, anche poveri ed ab-bandonati a sé, in mezzo alle strade.Immolarmi per i giovani, ecco quale èstato, è e sarà il mio programma”.

Dopo il noviziato a Modica Alta, conil compianto Don Giardina come mae-stro dei novizi, emise i suoi primi voti il16 agosto 1947. Seguì il percorso rego-lare della formazione iniziale: la filoso-fia, come si diceva allora, a San Grego-rio (1947-1950), il tirocinio al Savio diMessina (1950-1953); gli studi teologi-ci al San Tommaso dal 1953 al 1957 co-ronati con la consacrazione presbitera-le il 29 giugno del 1957. Il suo percor-so formativo gli ha consentito di lavo-rarsi, mostrando sempre un grande im-pegno, ma mantenendo anche queitratti caratteristici della sua personalitàche chi gli viveva accanto aveva mododi notare: “Robusto, carattere un po’particolare e un po’ disordinato. Buonoper impegno e volontà. Di buono spiri-to”.

In una indagine della Direzione Ge-nerale delle Opere di Don Bosco realiz-zatasi nel 1971 a seguito del CapitoloGenerale Speciale, Don Giuseppe cosìriassume la sua missione salesiana:“Chierico assistente nelle scuole mediee ginnasio e insegnante alle scuole ele-mentari. Sacerdote e insegnante nellescuole medie più gli studi universitari eun anno di pastorale. Catechista e con-sigliere, insegnante nella scuola mediae centri di addestramento professiona-le”.

In effetti Don Pardo, pur impegnatonel lavoro a Messina-San Luigi e a Ca-tania-Salette, si impegnò negli studiuniversitari, conseguendo la laurea inlettere moderne il 24 febbraio del 1967all’Università di Messina. Dal 1957 al2004 quando approdò alla comunità delSavio, il suo itinerario fu piuttosto riccodi esperienze in varie opere dell’ispet-toria: Messina-San Luigi, Catania-Sa-lette, Randazzo, Ragusa, Modica, Alca-mo, Alì Terme, Catania-San Filippo Ne-ri. Se si escludono i tre anni di econo-mo ad Alcamo, Don Giuseppe incarnò lafigura classica del consigliere scolasticoe di insegnante. Una missione ed unruolo che lo mettevano costantementea contatto con i ragazzi, specie negli in-

Page 61: Notiziario Settembre 2011

59Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE

ternati, con la responsabilità della disci-plina e dell’organizzazione scolastica. Ilsuo amore per la scuola lo ha accompa-gnato fino a questi ultimi anni a Messi-na-Savio, dove ha svolto il compito disegretario della scuola, oltre all’impe-gno delle confessioni nella attigua chie-sa del SS. Salvatore.

“Questa è la volontà del Padre mio:che chiunque vede il Figlio e crede in luiabbia la vita eterna e io lo risusciti nel-l’ultimo giorno”, sono le parole di assi-curazione, di conforto e di speranzaproclamate nel Vangelo in questa euca-restia funebre. Don Giuseppe è statosacerdote di quel Gesù che ha contem-plato nella preghiera, nella celebrazio-ne dell’Eucaristia e soprattutto nel vol-to di innumerevoli ragazzi e giovani in-contrati nella sua esperienza salesiana.“Per il salesiano la morte è illuminatadalla speranza di entrare nella gioia delsuo Signore. E quando avviene che unsalesiano muore lavorando per le ani-me, la Congregazione ha riportato ungrande trionfo”, sono le parole delle no-stre Costituzioni che richiamanol’espressione letterale di Don Bosco.

Sento il bisogno di rinnovare le con-doglianze ai familiari presenti e ai con-fratelli di Messina-Savio che amorevol-mente gli sono stati vicini, specialmen-te nelle difficoltà di questo ultimo annodi sofferenza e di disagio. Un grazieparticolare alla comunità del San Tom-maso e alla comunità delle Sorelle diMaria Ausiliatrice per averlo accolto ne-gli ultimi tempi ed accompagnato all’in-contro definitivo con Gesù Risorto.

Caro Don Giuseppe, hai raggiunto loscopo che ti assillava ultimamente: ri-cuperare la salute. Hai raggiunto la sa-lute piena, la salvezza, la vita senza fi-ne in quel Signore Crocifisso e Risortodi cui sei stato per tutta la vita intimo esacerdote. La Vergine Ausiliatrice, nellecui mani hai consegnato il tuo sacerdo-zio, ti guidi nei sentieri radiosi del cielo.

Don Giovanni Mazzali

Omelia per il funerale diDon Giuseppe Sorano

Messina, 02.08.2011

Non è stato possibile recapitare aDon Giuseppe la sua nuova obbedienzache ufficialmente siglava il suo trasferi-mento da Pedara alla Casa MammaMargherita, qui al San Tommaso. Sistava preparando per l’obbedienza fina-le, la destinazione definitiva, il Paradisopromesso da Don Bosco ai suoi figli. Èstato il lungo e lento declino di una vi-ta longeva. Don Sorano aveva compiu-to 93 anni il 23 maggio! Una forma ac-centuata di senescenza e una forte sor-dità gli avevano ridotto, negli ultimi an-ni, la possibilità di con-tatto con le persone econ l’ambiente. Io l’hofrequentato dal 2008,ma già allora risultavadifficile intavolare undialogo, soffermarsi acommentare con lui ilsuo stato di salute e lesue condizioni. Cantava,anche durante la notte,esprimeva, nel subcon-scio, la sensibilità e lepercezioni del passato.Pregava con devozione,con tono alto, specienella recita serale delrosario, quasi ad indicare un’anima bel-la, innamorata di Dio e della Madonna.

Don Sorano è spirato nella CasaMamma Margherita nelle prime ore delmattino di domenica 31 agosto con unamorte attesa, certamente non priva disofferenza, ormai isolato dalla realtàcircostante e nell’impossibilità di comu-nicare. Gli sono stati accanto i confra-telli, le suore e il personale della nuovastruttura, in cui si trovava ormai da piùdi due mesi. [...]

Don Sorano ci lascia in primo luogola testimonianza di un sacerdote di Cri-sto, “mite e docile”, come scrive il giu-dizio di ammissione al presbiterato, delConsiglio della comunità di Pedara, pre-sieduto dal direttore Don Antonino Or-to. Un sacerdote dal cuore buono, unparroco, lo fu per 12 anni, semplice,amorevole, accogliente. [...]

Ricordiamo i familiari defunti di con-fratelli: il fratello di Don Biagio Tringa-le, la mamma di Cristian Konan e il fra-tello del Signor Vincenzo Sortino.

é Don G. Sorano.

Page 62: Notiziario Settembre 2011

60 Insieme

DDAA

RRIICC

OORR

DDAA

RREE Ripercorrendo le tappe della sua vi-

ta si avverte che Don Giuseppe è statosalesiano autentico e per lunghi anni acontatto con i ragazzi e i giovani sianell’apostolato pastorale della parroc-chia e dell’oratorio che nella scuola.

Giunge a Pedara da Melilli, suo pae-se natio, per gli anni di aspirantato(1930-1934); è successivamente am-messo al noviziato, con un giudizio lu-singhiero in cui si mettono in evidenzale caratteristiche che lo accompagne-ranno lungo tutto il corso della sua for-mazione: “Pietà ottima, carattere mitee docile”. Emette i primi voti il 12 set-tembre del 1935 a San Gregorio, dovecontinua gli studi della filosofia fino al1938. Viene inviato per il tirocinio unanno a Pedara (1938-1939) e due annia San Cataldo (1939-1941). Si trasferi-sce, in pieno periodo bellico, fuori Sici-lia per la formazione teologica. Trascor-re un anno a Chieri, un anno a Bollen-go e un anno a Macerata e poi rientraper un ultimo anno di studi a Pedara. Sipercepisce dai vari trasferimenti che siè trattato di un periodo travagliato econ un percorso che dal nord lo ha ri-portato nella sua Sicilia, dove viene or-dinato sacerdote il 6 maggio 1945, perle mani di Mons. Carmelo Patanè, nellachiesa delle Benedettine di Catania.

Con il conforto di una esperienzasalesiana precedente molto positiva sianell’assistenza che nell’insegnamentoDon Giuseppe per tre anni alterna lasua presenza tra Messina-Savio e Taor-mina (1945-1949). A Messina il 12 di-cembre del 1949 consegue la laurea inlettere moderne che gli consentirà didedicarsi per lunghi anni all’insegna-mento delle materie letterarie. È consi-gliere scolastico e catechista a San Ca-taldo e ad Agrigento dal 1949 al 1958.Viene poi richiesto di un servizio pasto-rale come parroco per due anni a Riesi(1958-1960), per 6 anni a Trapani(1960-1966) e per quattro anni a Ra-gusa (1966-1970).

Lo accoglie l’Istituto San Francescodi Sales di Catania-Cibali, dove resteràininterrottamente dal 1970 al 2007 edove sarà apprezzato come insegnanteed educatore. Il graduale deteriora-mento delle sue condizioni fisiche e il

bisogno di cure consigliano il suo tra-sferimento nella comunità di Pedara(2007-2011) e da due mesi in questacomunità del San Tommaso, nella nuo-va struttura Casa Mamma Margherita.

“Portate su di voi il mio giogo e im-parate da me che sono mite ed umile dicuore”. La mitezza del cuore di Gesù ciè stata eloquentemente testimoniatadal nostro fratello Don Giuseppe: unafamiglia di gente semplice, che lo stes-so Don Sorano pone ad un livello so-cialmente modesto in un documentodel 1971, un uomo semplice, diretto,senza complicazioni. È una lezione cheviene impartita a noi che continuiamo ilnostro percorso terrestre. Il ristoro, laserenità dell’anima abitano nella sem-plicità, nella trasparenza; sono lontanidalle simulazioni, dalle doppiezze, dallefalsità. Se percepiamo la stanchezzadel cammino, la pesantezza di unaumanità che non si vuole piegare, di unorgoglio che non si lascia domare, ac-cogliamo questa eloquente testimo-nianza che ci ripete le parole di Gesù:“Venite a me voi tutti che siete affatica-ti e stanchi e io vi darò sollievo”.

L’ultima mia visita di domenica 24luglio mi ha dato la percezione dellagravità della situazione di Don Sorano,ma anche della cura e della vicinanzadei confratelli, delle suore SMA e delpersonale. Mentre esprimo, a nome ditutta l’ispettoria, le più sincere condo-glianze ai familiari, ringrazio la comuni-tà del San Tommaso, delle Sorelle diMaria Ausiliatrice del personale per lacura amorevole e l’assistenza con cui sisono tutti prodigati. Il Buon Dio vi ri-compensi.

Caro Don Giuseppe, ci giungono gliechi dei tuoi canti e delle tue espressio-ni, ora di gioia, dal Paradiso, dalla me-ta agognata del tuo peregrinare. Cantaanche per noi, quando la tristezza e iproblemi ci angustiano. Intercedi, conla tua bonarietà, presso il Padre e pre-ga per noi la Vergine Ausiliatrice chehai amato con intensa tenerezza. “Bea-ti coloro che muoiono nel Signore; ripo-seranno dalle loro fatiche perché le lo-ro opere li seguono”.

Don Giovanni Mazzali

Page 63: Notiziario Settembre 2011

Le Memorie dell’Oratorio sono, tra le opere di San Giovanni Bosco (1815-1888), una delle

più personali, forse il libro più ricco di contenuti e di orientamenti preventivi che egli

abbia scritto. Composte tra 1873 e 1875, in un momento di grande fervore operativo,

riflettono sul cammino percorso per definirne ilsenso e focalizzare l’attenzione dei discepoli

sull’identità di un’istituzione orientata alla salvezza dei giovani, pronta ad aprirsi in

prospettiva mondiale. Risultano «una storia dell’oratorio più teologica e pedagogica che cronachistica, il documento più lungamente

meditato e voluto da Don Bosco». Sono «un manuale di pedagogia e di

spiritualità raccontata, in chiara prospettiva oratoriana» (P. Braido).

Ho voluto raccogliere in queste pagine lecatechesi più importanti che hanno tracciato ilcammino di questi anni nella comunità parrocchialedi S. Domenica V. e M. in Tremestieri (ME).Mi auguro che i tanti semi gettati in un terreno già tanto fecondo di doni spirituali possano portare molto frutto e arricchire tanti fratelli e sorelle che, venendo a contatto con noi, siano illuminati,spronati, incoraggiati a mettersi anch’essi “incammino” e a scorgere nella nostra storia umana quella traccia indelebile dell’Amore di Dio permezzo della quale tutto, proprio tutto, si rinnova,riprende vita e ritrova sempre il suo vigore originario.

Page 64: Notiziario Settembre 2011