new's rock ann3 numero 21

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ANNO SETTIMO Domenica 24 Febbraio 2013 NUMERO 21 E SSERCI. Un fantastico grup- po di 43 ragazzi che rinun- ciano alle feste di Carnevale per condividere un'esperienza che richiede qualche sacrificio (in primis sveglia presto e lunghe camminate!) per arricchirsi di uno spirito nuovo. Sconfiggere le ver- tigini e la claustrofobia per essere presenti sempre tutti insieme; perdere la voce urlando cori che testimoniano la presenza dei “giovani della professione di fe- de” in piazza San Pietro e cantare in coro l'inno “Perchè la vostra gioia sia piena”...tutto per testi- moniare l'EMOZIONE di essere lì, di fronte al Papa e nel luogo- simbolo della nascita della Chiesa. PAOLA "L'assoluta gratuità della straordi- naria bellezza che noi educatori e ragazzi abbiamo potuto vedere e toccare, ci ha costretto a porre lo sguardo all'origine della nostra fede, dove Pietro, Paolo e gli altri apostoli hanno lasciato ben più della loro vita annunciando e testimoniando la persona di Gesù Cristo." SAMUELE Esserci, perché la vostra gioia sia piena! O ggi conosciamo il cristianesi- mo come religione universa- le, ma non è sempre stato così. Infatti nel I e nel II secolo d.C. all'interno dell'Impero Romano venivano praticati molti culti, con cui la religione romana (politeista) riuscì a convivere. Uno dei culti più popolari, ad esempio, era quello del dio Mitra, di origine persiana: questo culto era larga- mente praticato tra gli strati so- ciali più bassi; sotto l'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) il culto divenne persino religione di Stato. Il cristianesimo era inizialmente praticato solo in Asia Minore, tra la popolazione Ebraica: dopo la metà del I secolo cominciò a dif- fondersi verso l'Occidente. Uno dei primi e più importanti predi- catori fu Paolo di Tarso (san Pao- lo), un ebreo di cittadinanza ro- mana che inizialmente persegui- tava la Chiesa cristiana, ma poi si convertì, e pur non avendo mai conosciuto Gesù, seppe trasmet- tere i suoi insegnamenti. Le sue lettere, più antiche dei Vangeli, sono fondamentali per il cristia- nesimo e per la sua affermazione come religione universale. I primi cristiani conducevano una vita appartata, perché nei loro con- fronti vi erano molti pregiudizi: venivano infatti considerati dei fanatici, infatuati da una credenza (Continua a pagina 4) “Nell’immagine, si vede chiaramente quanto sia antica l’approvazione dell’Editto di Milano: ben 1700 anni!” di Beatrice Perrucci Il pellegrinaggio dei Preadolescenti a Roma nelle parole dei loro Educatori L'Editto di Costantino Il cristianesimo diventa "religione lecita" “I Preadolescenti arrivati nella capitale vengono tutti inquadrati!” SIMONE "LETTORE" Il New'S.Rock pubblica le "intercettazioni" ... delle chat di Simone Sormani! di Francesco Viganò

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New's Rock Ann3 Numero 21

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Page 1: New's Rock Ann3 Numero 21

ANNO SETTIMO Domenica 24 Febbraio 2013 NUMERO 21

E SSERCI. Un fantastico grup-po di 43 ragazzi che rinun-

ciano alle feste di Carnevale per condividere un'esperienza che richiede qualche sacrificio (in primis sveglia presto e lunghe camminate!) per arricchirsi di uno spirito nuovo. Sconfiggere le ver-tigini e la claustrofobia per essere presenti sempre tutti insieme;

perdere la voce urlando cori che testimoniano la presenza dei “giovani della professione di fe-de” in piazza San Pietro e cantare in coro l'inno “Perchè la vostra gioia sia piena”...tutto per testi-

moniare l'EMOZIONE di essere lì, di fronte al Papa e nel luogo-

simbolo della nascita della Chiesa. PAOLA "L'assoluta gratuità della straordi-naria bellezza che noi educatori e ragazzi abbiamo potuto vedere e toccare, ci ha costretto a porre lo sguardo all'origine della nostra fede, dove Pietro, Paolo e gli altri apostoli hanno lasciato ben più della loro vita annunciando e testimoniando la persona di Gesù Cristo." SAMUELE

Esserci, perché la vostra gioia sia piena!

O ggi conosciamo il cristianesi-mo come religione universa-

le, ma non è sempre stato così. Infatti nel I e nel II secolo d.C. all'interno dell'Impero Romano venivano praticati molti culti, con cui la religione romana (politeista) riuscì a convivere. Uno dei culti più popolari, ad esempio, era quello del dio Mitra, di origine persiana: questo culto era larga-mente praticato tra gli strati so-ciali più bassi; sotto l'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) il culto divenne persino religione di Stato. Il cristianesimo era inizialmente praticato solo in Asia Minore, tra la popolazione Ebraica: dopo la metà del I secolo cominciò a dif-fondersi verso l'Occidente. Uno dei primi e più importanti predi-catori fu Paolo di Tarso (san Pao-lo), un ebreo di cittadinanza ro-

mana che inizialmente persegui-tava la Chiesa cristiana, ma poi si convertì, e pur non avendo mai conosciuto Gesù, seppe trasmet-tere i suoi insegnamenti. Le sue lettere, più antiche dei Vangeli, sono fondamentali per il cristia-nesimo e per la sua affermazione come religione universale. I primi cristiani conducevano una vita appartata, perché nei loro con-fronti vi erano molti pregiudizi: venivano infatti considerati dei fanatici, infatuati da una credenza

(Continua a pagina 4)

“Nell’immagine, si vede chiaramente quanto sia antica l’approvazione

dell’Editto di Milano: ben 1700 anni!”

di Beatrice Perrucci

Il pellegrinaggio dei Preadolescenti a Roma nelle parole dei loro Educatori

L'Editto di Costantino Il cristianesimo diventa "religione lecita"

“I Preadolescenti arrivati nella capitale vengono tutti inquadrati!”

SIMONE "LETTORE" Il New'S.Rock pubblica le "intercettazioni" ...

delle chat di Simone Sormani!

di Francesco Viganò

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26 febbraio 1982 - Iniziano le trasmissio-ni di Radio Italia la prima radio privata caratterizzata da una programmazione di sola musica italiana.

di Beatrice Perrucci

P A G I N A 2

24 febbraio 2010 – iTu-nes Store vende la 10 miliardesima canzone.

ACCADDE

OGGI

E state 1978, la più torrida del secolo. Ad Acqua Traverse

un paesino nella campagna del Sud Italia, vive Michele Amitrano, un bambino di nove anni che passa le calde giornate estive in compagnia dei suoi amici, diver-tendosi vagando in bicicletta per le campagne, sempre alla ricerca di nuove cose da fare e di gare a chi arriva primo. Ed è proprio per essere arrivato ultimo ad una di queste gare che Michele viene obbligato ad en-trare in esplorazione della casa abbandonata, che il gruppo di amici ha scoperto dietro ad una collina. Entrato nella casa abbandonata e in cattivo stato, cade, e cadendo scopre un buco nascosto nel ter-reno, e all'interno di esso vede quello che sembra essere un cadavere. Ciò lo sconvolge, ma decide di non dire nulla né ai suoi amici né alla sua famiglia. Così il giorno

dopo decide di tornare alla casa a controllare il buco, scoprendo che quello che credeva essere un cadavere è un bambino come lui, Filippo. Dopo aver scoperto l'esistenza di Filippo, Michele, inizia ad andare da lui ogni giorno di nascosto senza dire nulla a nessuno. Dopo il ritorno del padre di Mi-chele, il quale lavora nel Nord Italia, arriva anche Sergio, un amico del padre. Michele costretto a condividere la stanza con l'ospite del padre, la notte svegliatosi, scopre che i suoi genitori insieme a Sergio e ad altri abitanti del paesino, han-no rapito Filippo e vogliono chie-dere un riscatto. L'indomani, il bambino racconta la cosa a Filip-po, diventato ormai suo amico riferendogli anche di aver visto l'appello di sua madre al telegior-nale. Dopo qualche tempo, Michele non riesce a tener nascosto il suo segreto e si confida con il suo migliore amico, Salvatore, che lo tradisce raccontando ai rapitori

che lo scoprono mentre va a trovare Filippo; così suo padre gli ordina di non tornare più alla casa ab-bandonata e di dimenti-carsi del bambino nel bu-co. Nonostante ciò non riesce a fare a meno di pensare a Filippo. Un po-meriggio, insieme agli amici, torna alla casa abbandonata e scopre che Filippo è stato sposta-to in un altro nascondi-glio. Quella notte, spinto dall'orribile notizia che i grandi hanno deciso di ucciderlo, scopre dove si trova e decide di andare a liberarlo. Trovato Filippo, Michele, lo aiuta ad uscire dalla grotta nella quale è stato rinchiuso, ma purtroppo lui rimane intrappolato nel na-scondiglio proprio quando i rapi-tori arrivano per uccidere Filippo. Così il padre di Michele, incarica-to dagli altri adulti di compiere l'omicidio, non riconosce il figlio rimasto nella grotta, gli spara e Michele sviene. Il romanzo si

conclude con Michele che ripren-de i sensi e sente il rumore degli elicotteri, mentre suo padre chie-de aiuto per il figlio ferito. La storia narrata conquista subito sin dalle prime pagine, a volte tenendo il lettore con il fiato sospeso, ma non si riesce a non andare avanti a leggere per sco-prire come va a finire la storia di Michele e Filippo. Scritto nel 2001 da Niccolò Am-maniti nel 2003 è uscito l'omoni-mo film.

di Alessandra Piovesan

S e diciamo la parola “viaggio”, cosa affiora alla mente? Un

cammino? Un itinerario da segui-re con più o meno piacere? Un orientamento da mantenere? un movimento da conservare e una condivisione da non perdere per strada? Il viaggio permette di fantasticare parecchio: dove vorrei viaggiare? Con chi? Quando? Ma, al di là di piacevoli pensieri, il viaggio ci riporta coi piedi per terra, tutta la nostra vita è un viaggio continuo: o siamo pellegrini con una meta, oppure siamo vagabondi che si

spostano a ramengo. Come cri-stiani penso che la meta sia ugua-le per tutti: una vita bella che inizia qui e che continuerà un domani. Il giorno di san Valentino il nostro cardinale, Angelo Scola, ha tenuto un incontro con numerosissimi giovani presso l’aeroporto di Mal-pensa. Un numero ancor maggio-re l’hanno seguito tramite la tele-visione. Un incontro durato un’o-ra e mezza e di particolare inten-sità in cui si è toccato il tema della fede coniugato nel particolare aspetto del viaggio così come il luogo in cui è stato tenuto sugge-risce, un aeroporto appunto.

Tra tutti i viaggi, uno di particola-re intensità ha riguardato Gesù: il viaggio della croce, la via crucis. Qual è meta di un simile viaggio? L’incontro con noi. Già, perché la fede è riassumibile in un’espe-rienza di incontro, in una relazio-ne che viene custodita. Ma a ri-guardo delle relazioni il cardinale ha speso una parola anche per le relazioni nella nostra vita. In par-ticolare per coloro che cercano di costruire delle relazioni serie e stabili. Il suggerimento per capire se queste relazioni sono vere ruota attorno ad una domanda: questa relazioni dilata l’esistenza o ci ripiega in un microcosmo

composto da me e da un altro e basta? Le nostre relazioni spalan-cano alla realtà o ci chiudono? Il cardinale non ha mancato di affrontare anche il tema di così stretta attualità ecclesiale come le dimissioni del Papa: un uomo – dice – che ha così ben chiaro il punto di partenza del suo cammi-no così come il punto di arrivo a tal punto che si è liberi tanto da compiere scelte epocali. Insomma la fede è un’esperienza di amore, una relazione da coltivare e che libera. L’esperienza della libertà è uno dei più gustosi frutti della fede. Prima fra tutti la libertà di Gesù nella via crucis.

In dialogo con l’Arcivescovo

L’ Arcivescovo di Milano Angelo Scola nel giorno di San Valentino

incontra i giovani in un “viaggio” di Simone Sormani

“Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti

La locandina dell’omonimo libro di Niccolò Ammaniti: io non ho paura.”

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2 marzo 1933 – Il film King Kong viene presentato per la prima volta a New York.

P A G I N A 3

28 febbraio 2013 – Papa Benedetto XVI lascia il pontificato alle ore 20.00 (annunciato l'11 feb-braio 2013). Sede vacante in Vaticano.

1° marzo 1983 - La Swatch presenta il suo primo orolo-gio.

Chi sarà il prossimo Papa?

Così una mamma racconta l’incontro con Gianna Manuela Molla

G ianna Manuela Molla... Che dire !

Una testimonianza che fa bene all’animo delle persone, che ci rende più consapevoli del-le vere scelte importanti della vita e di come si può costruire una famiglia con semplicità, serenità e entusiasmo in cui la sacra famiglia di Nazareth diventi un modello a cui ispirarsi perché più attuale di quanto oggi si pensi. Gianna Manuela ha parlato per oltre un’ora dei “suoi” ricordi di sua Madre e suo padre, era come se la gioia che le aveva trasmesso nel grembo attraverso il cordone ombelicale fosse manifestata nella persona che ha ricevuto il dono più grande di cui possiamo parlare : “la vita”.

Gianna Manuela assomiglia a sua madre come i chicchi di riso si assomigliano l’un l’altro, vive per dare la testimonianza quotidiana di una provvidenza che si rivela essere più vicina a noi più di quanto non pensiamo, rimanen-do centrale l’impegno nel lavoro e per gli affetti che ci circondano, pone l’accento sull’importan-za dei sentimenti sinceri che ci aiutano ad essere uomini fino in fondo. La sensazione è stata quel-la di una persona che avesse co-nosciuto sua madre per lungo tempo e forse così è sta-to davvero… Lei vive per divulgare il messaggio di semplicità della santità che è in ognuno di noi, dobbiamo solo definire cosa si intende per

“santità” e lascio a voi l’ardua definizione che sicuramente non è da confondere con colui che non commette peccati! Siamo rimasti ad ascoltare con il cuore che si riempiva di stupore, di gioia e di preoccupazione ma sempre consapevoli che quello che ci stava raccontando fa parte di noi e della nostra vita comuni-taria, a tutti è successo un dispia-cere, una gioia, un imprevisto e spesso il corso della vita è bello perché imprevedibile, dove esiste un progetto superiore di cui noi siamo gli attori che possono fare la positiva differenza. Il messaggio che è stato trasmes-so è la voglia di continuare nell’impegno a ricercare dentro di

(Continua a pagina 4)

di Marcella Lissoni

“I nomi dei candidati più votati sono tutti qui!”

Ѐ una domanda che certamen-te vi sarete posti anche voi.

Ovviamente non si può prevedere cosa accadrà dopo le 20:00 del 28 febbraio nella Cappella Sistina,

però già alcuni nomi si sono ipo-tizzati, molti di questi non sono di origine europea. Per esempio è possibile che il nostro futuro Papa sia sudamericano, infatti, il brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di Sao Paulo, o l'honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegu-cigalpa (e presidente di Caritas Internationalis) sono ritenuti molto probabili come successori di Benedetto. Sempre per non stare nel nostro continente, tra i più "papabili" in Asia abbiamo il giovane cardinale di Manila, Luis Antonio Tagle, uomo di grande preparazione ma dal tratto uma-no molto semplice e dall'imme-diata comunicativa. Ma tra tutti il più noto dei cardinali orientali è Joseph Zen, una sorta di

“uomo del Vaticano in Oriente”; sappiamo che è stato nominato cardinale in pectore e vescovo di Hong Kong nel 2002 da papa Gio-vanni Paolo II. Il criterio geografi-

co non è però sicuramente l'unico in base sul quale ci si può basare per determinare i cardinali più probabili per l'elezione. Conteran-no sicuramente altri aspetti, co-me l'atteggiamento rispetto alle ventate innovatrici presenti all'in-terno della Chiesa, l'autorevolez-za teologica e pastorale, la capa-cità di governo, e, non ultimo, il criterio anagrafico e della salute fisica. A questi criteri sembrano essere più predisposti i cardinali europei, come il favoritissimo vescovo di Vienna Christoph Schoenborn, che fu allievo di Ra-tzinger, e che è un teologo rico-nosciuto a livello mondiale. Per quanto riguarda lo scenario italia-no restano in testa Gianfranco Ravasi e Angelo

Scola; sì, proprio lui, il nostro arcivescovo, per i suoi meriti di patriarca di Venezia e i riconosci-menti conquistati nella sua nuova sede milanese, soprattutto grazie all'incontro mondiale delle fami-glie che ha tenuto a Milano lo scorso giugno, accogliendovi lo stesso Benedetto XVI. Molti inve-ce sono portati a pensare (e a sperare) in un papa nero, per la forza morale e fisica, e per la preparazione teologica dei vesco-vi africani.

di Daniele Rigamonti

“Nell’immagine, la Cappella Sistina, luogo in cui avverrà l’elezione

del nuovo Papa.”

“Tipica foto della famosa “fumata bianca” con la quale si ha la conferma dell’elezione del Papa.”

“Santa Gianna Beretta Molla, Proclamata Santa nel 2004 dal Beato Papa Giovanni Paolo II.”

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Ad USO INTERNO

La Redazione Redattori: Chiara Mandaradoni, Beatrice Perrucci, Alessandra Piovesan, Daniele Rigamonti. Impaginazione: Riccardo Grimoldi Collaboratore: Francesco Viganò

I Preado pellegrini a Roma

“Nelle immagini, ragazzi e ragazze hanno visitato Roma in un cammino spirituale di 3 giorni, che ha reso i loro spiriti più forti!”

noi i segni della “normalità” che ci rende unici invece che cercare qualcosa di eccezionale al di so-pra della nostra immaginazione, di credere in qualcosa che viene vissuto tutti i giorni nelle nostre famiglie, nel nostro lavoro e nella vita della comunità dell’orato-rio. La famiglia rimane la centrali-tà dell’essere come persona e come cristiano per una vita degna di essere vissuta con pienezza. Un grazie sincero a Gianna Ma-nuela Molla che ha aggiunto un altro mattone importante nella coscienza di tutti i presenti.

(Continua da pagina 3)

Così una mamma racconta l’incon-tro con Gianna Manuela Molla

irrazionale. Tra l'altro, la religio-ne cristiana era basata sulla fede nell'unico dio, e questo impediva al popolo di adorare qualsiasi altra divinità, quindi anche di praticare il culto dell'imperatore. Fu proprio questo il motivo che fece scatenare le prime persecu-zioni nei confronti dei cristiani. La persecuzione più lunga fu quella avviata nel 303 da Diocle-ziano, che ordinò la distruzione delle chiese, la confisca di libri e di suppellettili sacre e l'allonta-namento dei cristiani dalle cari-che pubbliche e dall'esercito; dalle persecuzioni, però, la chie-sa romana uscì rafforzata. Nel 305 Diocleziano abdicò, e salì al potere Costantino, che possia-mo chiamare "rivoluzionario". Infatti nel 313 promulgò, assie-me all'imperatore d'Oriente Licinio, l'Editto di Milano (noto anche come Editto di Costanti-no, Editto di tolleranza o Re-

scritto di tolleranza), per porre ufficialmente termine a tutte le persecuzioni religiose e procla-mare la neutralità dell'Impero nei confronti di qualsiasi fede. Ordinarono anche la restituzione ai cristiani degli edifici religiosi confi-scati. Secondo la tradizio-ne, Costantino si era con-vertito al cristianesimo e per questo decise di pro-teggerlo. Le sue iniziative in favore della Chiesa furo-no inequivocabili: conces-se ai vescovi il potere di giudicare nelle cause civili, abrogò le disposizioni che penalizzavano il celibato (praticato da molti preti e vescovi) e dichiarò la do-menica giorno festivo. L'intervento dell'imperato-re in questioni strettamen-te religiose ebbe impor-tanti conseguenze: dopo Costantino tutti gli impe-

ratori e i sovrani dell'Europa medievale e moderna si sareb-bero occupati anche della reli-gione cristiana.

(Continua da pagina 1)

Il cristianesimo diventa

"religione lecita"

“Il volto di Costantino, il quale formulò l’Editto di Milano.”